Você está na página 1de 25

Chi ha paura della giustizia? Aesch. "Choeph." 55-65 Author(s): Luigi Bruschi Source: Hermes, Vol. 133, No.

2 (2005), pp. 139-162 Published by: Franz Steiner Verlag Stable URL: http://www.jstor.org/stable/4477646 . Accessed: 18/02/2011 11:31
Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of JSTOR's Terms and Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp. JSTOR's Terms and Conditions of Use provides, in part, that unless you have obtained prior permission, you may not download an entire issue of a journal or multiple copies of articles, and you may use content in the JSTOR archive only for your personal, non-commercial use. Please contact the publisher regarding any further use of this work. Publisher contact information may be obtained at . http://www.jstor.org/action/showPublisher?publisherCode=fsv. . Each copy of any part of a JSTOR transmission must contain the same copyright notice that appears on the screen or printed page of such transmission. JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact support@jstor.org.

Franz Steiner Verlag is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Hermes.

http://www.jstor.org

CHI HA PAURA DELLA GIUSTIZIA? AESCH. CHOEPH. 5565*


Xaa; 8' a axov 6&[ta?ov acouXETov nptv to6 foktcov p?vo0;t- &apita; iepatvov
vv)v60otoTaTat. (Do,BeT'o ,rat&Tt;, 6' ciYtuXcv,
T'66' EV fp0To;
OF 0e' T'r iacc

55

O-oiJ nirOV

60

i~ona'. FntaiKoirEi 6' 'r.&c to i' vAitxa;


g'V TaXCWaTob; ?V 06E, v Ta 6' TaVtatXjitpcrKoTou t PE'VEt, xpovt,4ovf 'a'xt PpV? t, t
Toib 6' &acpavT'O; i?X& Vi.41

65

Multahic temeretentatasunt.Questele paroledi HERMANN2 propositodel v. 64. Ad a un secolo e mezzo di distanza1'espressione senz'altroancorapiu attuale: sufficiene e te scorrere apparati WEST, di SIER,3di PAGE,per rendersi gli di conto della congeriedi tentativicongetturaliche interessanoquesto locus eschileo. Locus che deve la sua non solo all'incerta napa6oat;, ma anche e forse soprattuttoalla problematicita complessitalogica della cornice testualein cui e racchiuso.Provane e il fatto che i problemiesegetici non toccanosoltantoi puraggrovigliativv. 61-5, ma investonoin pieno anche i precedenti 55-60. vv. Primadi individuare molteplicinodi che ancoraattendonouna ,soluzione', sar'a i forse utiletracciare breveriassunto versiprecedenti. dramma e apertocon la un dei si I1 celebre invocazione a Hermesdi Oreste,che si trova accanto alla tomba del padre Agamennonecon l'amico Pilade.D'un tratto giungonoall'orecchiodei due gli echi di una processioneche si avanzaa far visita al defuntoucciso. II corteoe composto da
* Intendo esprimere i miei piu sentiti ringraziamentiall'amico WALTER LAPINI: il suo costante supporto, professionale e umano, ha rappresentatoper me, durante la stesura di questo lavoro, una indispensabile fonte di energia e di fiducia. Oltre al mio maestro, Prof. ENRICO LIVREA, voglio poi ringraziareper i preziosi suggerimenti anche gli amici SABINA MAZZOLDI REBUFFAT, ENRICO MAGNELLI, FRANCESCO ADEMOLLO, hanno contribuitonon poco al labor limae di questo lavoro. Un ringraziache mento particolare dedico a mio padre, grecista per caso, che non smette mai di stupirmi per la perspicacia,quanto mai trasversale,del suo matematico acume. I Si fomisce di seguito, e. g., Iatraduzionedel passo di L. BATTEZZATO(trattada Eschilo, Orestea, Milano 1995), che pu6 n'tenersitestimone fedele dello status quaestionis relativo all'esegesi dei versi in esame: ,,il rispettonon vinto non battutonon domo d'un tempo, che penetraval'orecchio ed il cuore del popolo ora si tiene lontano; e ognuno ha paura. La prosperita:questo e dio e piu che dio per i mortali;ma la bilancia della Giustizia volge ben presto il suo sguardo su chi sta nella luce; e cio che attende alla soglia del buio col tempo fiorisce; gli altri li tiene una notte impotente". 2 Aesthyli Tragoediae, Berlino 1859, p. 509. 3 KURT SIER, Die lyrischen Partien der Choephoren des Aischylos, Stuttgart1988. La trattazione dei versi in questione si trova alle pp. 31 ss.

140

BRUSCHI LLJIGI

Elettrae dai componentidel coro. Orestee Pilade si nascondonoper osservare,non visti, cio che accade. Ha inizio allora la parodo:il coro narradi come Clitemestra, turbatada un sogno premonitoredi sciagure, abbia deciso di porgere offerte e preghiereal defunto per placarel'ira ,,di chi sta sotto terra"(vv. 40-2). II coro ed della regina in questo Elettrasono, contro la loro stessa volontA,gli ambasciatori dice di delicatoufficio. I1coro,addirittura, d'averpaura parlare perchenessunaparola, mai, potraespiare la colpa commessa, l'omicidio di Agamennone.Tenebrepregne d'umanoodio stannosoprala reggiadopo la mortedel re. Seguonoi versiin questione. Le problematiche sotteseal passo si possono fondamentalmente fiassumerein tre punti: referente t; e significatodella proposizione di Vv. 55-60: valoredi cOjkaq, gnomicadell'cvr-u'Xv. nel II. Vv. 61-65: significatoe inserimento contesto. III. Vv. 61 e ss.: constitutio textus. I. I. Per cio che conceme i vv. 55-60, le domandeda porsisono le seguenti: i. ii. iii. iv. v. del Chi era l'oggetto del sentimento acfka;? del Chi provava,un tempo,il sentimento os43a;ora assente? di Chi provail sentimentodel 46?o; (chi e cioe il referente nt;)? Quale la causadel Opo;? Quale il significatodei versi relativia1l'ev'&nxev?

La difficoltaprincipaleconsiste nel trovareil legame logico fra le due proposizioni a il riguardanti acs3a;e il 06N;, che vannoinquadrate lorovoltain modo soddisfacente nel contesto, cioe fra i due concetti ,futuronero per l'omicidio di Agamennone' (,,tenebre pregned'umanoodio stannosoprala reggiadopo la mortedel re,"vv. 51-4) viene considerato dell'uomo all'reruxetv' (,,frai mortalil'EUThXtv e ,attaccamento come e piu di un dio",vv. 59-60). Dei quattro quesitiappenaesposti, si puo dire che i primidue, in realta,non sono Due circostanze, pressoche mai statineppure formulati. difatti,si sono sempreritenute certe: che l'oggetto del c05aq (quesito ,i') fosse Aganennone; che il soggetto del Or'-a;(quesito ,ii') fosse il popolo.4 non specie il secondo,condizionano poco l'esegetuttavia, Questidue presupposti la Se difatti,come si fa unanimemente, si dell'interocontesto. interpretiamo frase T &IrCov 6' acaxov a6aaxtov &ic6Xgov 6 tp'tv/&t' Oppv6O 6cijia; nEpJtvov/ cc ; viv &OktaTat come ,il popolo primaprovavarispettoper i regnanti,ora no', siamo una costrettia supporre delle due ricostruzioni logiche,esemplificate necessariamente nello schemaseguente:

4 Era gia questa l'opinione dello scoliaste: EKOUaLOVEI 6 TO gr 6K . &k axio6; ytv6gEvov. TOVTo eOXt EUiMJV6TI ai& i, iv nEpt Aycag4vovo; (o)a rt r TO-rOV&O O al o t tiXov, 46fov kTp6m. yazp 'EK?IVOV OT)VTO caio
vOv.

Oxo4k &a ? ai6oi EtXOV oi 6ipol, viv ?i; ' mpovvov 8artXoiE-

Chi ha pauradella Giustizia?Aesch. Choeph.55-65

141

Nei confrontidei regnanti (quesito i') it popolo (quesito,ii') primaprovavarispettoorano; 1 a. quindii regnanti hannopaura, (iii)
I

2 a. it popolo (iii) anziche rispetto ha infatti paura,


I

b. perche(iv) temonodi perdereit successo.

b. perche (iv) chi e al potere e un tiranno sanguinario, cui unicodio e il successo. il oppure b'.perchesi considera successodei regnanti it alla streguadi un dio.

Non e un caso dunqueche queste siano, in sintesi, le due principalivie esegetiche percorse sino ad oggi. Entrarnbe queste ipotesi comportanotuttaviauna serie di problemiche ruotanosempresui quesiti ,iii' e ,iv'. Vediamoperche. Nell'ipotesi , 1' (F'ipotesi le due minoritaria, ultimosostenutada GARvIE, fra da ad 10c.,5e primada HEIMSOErH, CAMMELLI, il popolonon ha rispettonei confronti etc.), dei regnantie dunqueessi, in particolar modo Clitemestra (Tt;,indefinitoper non nominarla), avrebbero paura il perchecio potrebbe perdere successo(c6citxy Etv). significare Ora,il nesso ipiv-viv - su questogli studiosisono praticamente unanimi- parrebbe rinviareimplicitamente Agamennone.I1 ptpiv ad infattialluderebbe tempo in cui il al popolo rispettavachi era sul trono,cioe Agamennone,mentreil vwvalla situazione attualein cui il popolo non rispettaClitemestra Egisto), e percio la reginaavrebbe (e paura.Fattosta che in tal modo si avrebbeche mentrei versi precedenti, fmo al 53, si inquadrano nel ,nuovo' contestodi paurascaturito sogno dellaregina,in quelli tutti dal in questioneil coro passerebbe abruptoa un inciso in cui sottolineacome il popolo ex fosse serenoe rispettosoquandoAgamennoneera ancoravivo, mentreora il rispetto per i regnantinon c'e piiu, a causa di cio Clitemestra predadunquedi un ulteriore e e timore,6perche ritieneche la mancanzadi rispettopossa farle perdereil successo/ potere.Un'approfondita contestualizzazione, francamente, sembralasciareassai mi poco spazio a una simile lettura.7 Questa sorta di giustapposizionedelle paure di Clitemestraapparequantomenodisarticolata verosimilmentepoco intonataall'ate mosfera suggeritadal contesto. Puo forse giovare un'esemplificazionedei concetti base di unasimile interpretazione: reginae in predaal terrore seguitoall'incubo; in ,ja
5 ,,Thepeopleno longerfeel respect theirrulers. latter therefore for The are for afraid; prosperity is likea godandmorethana god,amongmen,but(theyarein danger losingit, for)justiceis done of to thewickedsooneror later". 6 Si e spessotrascurato, speciein questopasso,che l'omicidio Agamennone avvenuto di e circa setteanniprima rispetto ritomo Oreste, e l'azioneattuale dramma e. g. Hom.y 304al di che del (cf. 6, etc.). Le interpretazioni discussefin qui prescindono talvoltada questalogica temporale. il Se contestoe che il popoloprimarispettava regnava, chi cioe Agamennone, mentre non rispetta ora i i regnanti attuali, qualipertanto hannopaura, ed Clitemestra Egistoavrebbero dunque da timore sette
anni? 7 Se ne avvedesostanzialmente ancheSER: ,,der 63o; der icpatoivWa; wurdedurchcT4ka;

auch adiquat motiviert" 34). A tutto si pubaggiungere (p. cib forseunaconsiderazio&OiGTQtat kaum ne interna: popolo,protagonista questopassosecondole varieinterpretazioni, iI di assumerebbe una importanza spropositata occhi dei regnanti, agli circostanza costituirebbe singolare che un unicum all'intemo dellatrilogia. lettura questione, La in pertanto, risulta pocoverosimile.

142

BRUSCHI LUIGI

i morti chiedono vendetta;la regina vorrebbeespiare, tantograndee la paura;ma I'espiazionee impossibile,la reggia e ormai segnataa causa dell'assassinio';segue i il l'incredibilesalto logico: ,quandoc'era Agarnennone popolo rispettava regnanti, di alla che di teme il orano:Clitemestra dunque perdere successo considera stregua undio.' dal divina,suggerita sogno,al timoredi per L'ipotesiche si passidal terrore la vendetta prima, che quelrispetto inveceprovavano nei e il perdere successoperche cittadini assente assaiostica, se si vuole seguireunacertacoerenzalogica intemaal testo. appare L'ipotesi ,2', d'altro canto (quella seguita dalla maggioranzadegli studiosi),e Poniamodifattiche il popolo, oltread anch'essaforieradi non poche problematiche. essere il soggettodel aoia;, sia anche quello di Tti oofBitcn; Tti nel suo significato letterale di ,ciascuno' (e questo e senz'altro piu accettabile di un n; rifefito a come e statosuppostoper l'ipotesi ,1'); direttamente, Clitemestra non nominarla per ,ciascuno'perdire cioe ,ogni esponentedel popolo'. Esaminiamo dunquele due ipotesigi'adelineate. 2b. L'ipotesi di far risalirela pauradel popolo al caratteretirannicodei nuovi il o all'uccisionedel re9(il che spiegherebbe nesso con la frase govemanti8 addirittura gnomicadell'cim'etv: per il successo i nuovi regnantisono dispostia tutto,persino all'omicidio e dunque si ha pauradi loro) mi sembradi difficile accettazione.I1 dei (il concettosarebbedavveroimportante terrore sudditinei confrontidi chi comanla da, essendoquestiuntirannosenzascrupolio peggio un assassino)e nonostante sua nel sarebberelegatoad una menzione di passaggioche mal si inquadra importanza I contestoe la cui valenzanon si comprendeappieno. sacroverso il ,successo' popolaredovutaal riguardo 2b'.La mancatainsurrezione Troppinessi da colmare, dei regnantimi sembraipotesi ancor pi'uproblematica."I ad (cfr. GARvE lOc.,pp. 60-1). Per di piiuanche logico-concettuali troppestonature fosse ,gli uominidel popolorispetAgamennoneaveva successo. Se il ragionamento tano il successo al puntoda averepauradi chi ce 1'ha',come mai cio non si applicava anche ad Agamennone,per il quale invece il popolo provavaun ,positivo' rispetto? e Valgono anchequi, del resto,le osservazionicontenutistiche i relatividubbiconcernentile primedue ipotesi.'2 se cui per Questesono dunquele difficoltA si va incontro si presuppone, il C,Ba;, il popolo come soggetto (quesito ,ii') e Agamennonecome oggetto (quesito ,i'). E quelli che sono sempreapparsi d'obbligochiedersiallorase e il caso di riconsiderare come punti fermi. Esistonoaltrevie esegetiche che meglio si adattinoal contestoe
(apud BLAYDES): ,,the4?oS of a tyranthas supersededthe aCx; paid to a lawful king". PALEY

t ad es. Ia ricostruzionedi BLAYDES, il quale, generalizzando, fa un accostamento fra la paura per l'omicidio di Agamennone e la situazione di smarrimentogenerale: ,,Forevery one is in a state of fear (on account of the murderof the king and the unsettled state of the public mind)". 10 Se e lecita poi una riflessione di tal genere, sembrerebbe quantomeno strano che Eschilo, sempre attento da un lato all'introspezione psicologica, dall'altro a tutto cio che concerne il campo di Ai'cT, si sia lasciato sfuggire l'occasione di descrivere un po' piu a fondo questo particolarestato d'animo, nient'affatto consequenziale come potrebbe forse apparire, della paura del popolo nei confronti dei regnantiche hanno calpestato Giustizia. " CONINGTON, etc.; e la primadelle due ipotesi prese in considerazione da SIER. ROSE, 12 Anche SIER ritiene che il 06N;o;(cosi come il acjkz;) sia provatodal popolo (p. 33-4), sebbene non spieghi it motivo di questo timore e dunquenon si intendebene come egli interpretila successione logica dei concetti fino al v. 59.

Chi ha pauradella Giustizia?Aesch. Choeph.55-65

143

consentano una letturalineare del passo? Solo attraversoun'attentadisamina del contestosi puo sperare riuscirea formire di delle rispostesoddisfacenti. La concatenazionedei concetti che si dipanano dal v. 22 e in realta affatto puntuale.L'inquadratura poeta parte con un primo piano sulla regina e poi si del allargasul coro: alla pauradi Clitemestra delineatanei vv. 22-41, si aggiungeinfatti nei versi seguentiquelladel coro. Nei versi di cui ci occupiamo,e il caso di ribadirlo, ad avere la parolae il coro, composto dalle coefore insieme con Elettra.Il coro ed Elettrasono esponentidella casa reale,della reggia.Tuttoil passo, dai versi46 in poi, riguarda preoccupazione coro nei confrontidella casa. la del Nel suo sentitodiscorso,il coro13affermadi ,averpaura'(proprio cosi: oIo4tat, v. 46) a pronunciare qualsiasi parola che sia a'no6ponovKaKcV,4 perche nessun lavacropotralavareil sangue sparsoe perche le tenebre,,avvolgonola reggia"(vv. 43-50).I5 11coro, cioe, ,teme' di venirecoinvolto anch'esso (in quantoabitantedella reggiacopertadalle tenebre)nella punizionedivina'6(punizionedivina,puntoimportante,che ha originedal risentimento dall'iradel re assassinato,come gli interpreti e del sogno hannoprefigurato vv. 38 e ss). ai

13 Se non si deve trascurare da un lato il fatto che nel nostro passo a parlaree proprioil coro, e il caso di nbadire dall'altro che il coro (piu che altrove, forse, personaggio fortementepsicologizzato, e pertanto ,vero', completo) e legato da sentimenti profondi al defunto Agamennone. Bastino i vv. 75 ss., in cui il coro lamenta il proprio dolore per la morte del re, dolore che e anche costretto a nascondere, dissimulare. L'interpretazioneche viene qui suggerita ha il pregio di essere in linea non soltanto con il contesto logico del passo, ma anche con quello psicologico del personaggio-coro. 14 Cosi da SCHUTZ poi: male quidam hoc ita acceperunt, quasi ad convicium 51u0of)o;yI)vdt in pertineret. Nam I...] t68E &ito; intelligendumest de precibus quas pro salute Clytaemnestraein ipso inferiarumritufundere iussae erant ancillae. '5 Totdv6e x6ptv &X6ptov &tn&rponov icaxclv,t/b yita gita, iakva og idXXat/6Ufio; yov6 /y&p Oo3of-/gat 6' Eio; Tr68 iUTpov 'kNXCtVM nea6vToq ciiaTo; n96o0t;A6nr6vov5 s0tia,/u icataco-aatw 6iuovk/zvfiktot PpoToor ytcT/5v6401KaXultToxU 50gox &o7to0xav OaVxoto: ,Ah Madre Terra, me manda 1'empiadonna, bramosa di tale grazia sgradita, che i mali stomi. Ma io ho paura a pronunciarequesto discorso. Quale espiazione potra esservi, difatti, per il sangue caduto in terra? Oh, focolare colmo di sciagura! Oh, rovine della casa! Tenebre senza sole, che aborrono i mortali, ricoprono la casa, per la morte del padrone." 16Su questonon si possono, ne si dovevano, averedubbi:bastil'illuminanteconfrontocon i vv. 8714. Egisto e appenastatocolpito da Orestee se ne sentono le grida;itcoro dice no); &Xei; tYSKEKpaVTat ,,Che &6to0;;/6Utoora0cwv np&ygaso; TEXoUkvov),/o5cn, 5OKWpVTrV8'6vainat CaCK(W/JVOt: accade? Com'e fmita per la casa? Allontaniamocidall'atto compiuto, per apparirenon responsabilidi questi mali". La situazionefu intuitaperlomenoda A. PovANo,11coro delle Coefore. Analisi e appunti eschilei, RFIC XLIX (1921), p. 211. D'altronde, e bene notare - non lo si e fatto abbastanzanei commenti al nostro passo - come tutta la prima parte del drammariflettala tematica (e la pauranei confronti)dell'ira del defunto.Giovera forse fare una breve rassegnadi alcuni passi che testimonianola validita di questa asserzione. Si vedano le parole ironiche di Oreste, che si chiede per quale motivo giungano le coefore vestite a lutto, i naxrp' T*t t6a6' ?&WtK6aO TX)WOao OCPOVt1;,VerPrbOt; a del sogno di Clitemestrada parte degli esperti, getXiyaCTCa(vv. 14-15), e cosi pure l'interpretazione

wpvrai tT?t r&V6 6vetprcov/O-60ev XaKOV yl)owi/p14)e0at ti); ya v&pOrv neptO9tc4ti; KTaVoixi f &yKOTEIV 37 ss.). Si vedano anche i vv. 278; vv. 286-9; 324-31; v. 406; vv. 517-8. Net (vv.

suo Psyche, ERwIN ROHDE accenna anche, proprioin relazionealle Coefore, at problemadelta coscienza del defunto,della sua ira nei confrontidei propriassassini etc. Si veda in particolare nota 1 p. 561 e le la pp. 561 e ss. (ed. ital. Bari 1970).

144

LuIGIBRUSCHI

sia Perinciso,si puoqui notarecome l'ucciso Agamennone unelementodominante della scena (specie in relazioneai versi in questione relativialle problematiche del Se l'Agamennone il dramma re vivo, tuttala primasezione delle e ?al/46po;). di Coefore (perlomenofino, ma ancheoltre, i vv. 520 ss.) e la tragedia Agamennone morto. E l'ucciso, con la sua tomba, il padronedella scena: ,fisicamente',giacche il elemento fondamentaledella scena stessa, sarxa caso di ricordarlo,e proprioil fm tumulo,'7 che tronegger'a quandol'azione non sposterail suo fulcro altrove(vv. 585 ss.); psicologicamente,giacche la presenzadi Agamennonesi avvertet8(ed e in invocata),oltreche scenicamente, tuttele parole,cosi come nelle azioni,del Coro,di di Elettra, Oreste.19 IIdiscorsodel coro qui in esame, in definitiva,non puo che inserirsinell'otticadi generatodal sogno e, di conseguenza,dallavendettadel morto questo ,nuovo' terrore e degli dei che va prefigurandosi. Da questa breve disamina,risultaevidente come il referentelogico dell'intero del della regina+ terrore coro = terrore contestosia dunquela reggia.Difatti,terrore della reggia:di qui la menzionedellacasa (49-50), su cui gravanoi nembiminacciosi della vendetta.L'obiettivoe dunquetuttoper il palazzoreale:il focolaree colmo di a miseria;la reggiae in disgrazia; causadella mortedel padronetenebresenza sole la ricoprono.20 to 4pevo6TE &bicarovCuL6Xtpov np\v/6t'Ontov 6' Segue la frase cw'fka; &a,aXov ai che &a,tia; nepdiivov/vivaOltmcrat, ci riporta nostridue quesitiiniziali:qualisono sono tout court il popolo ed il soggetto e l'oggetto del cskpa;?E specificatamente: il Agamennone,come si e sempreritenuto,rispettivamente soggetto e l'oggetto del GS5a;?
17 La tomba di Agamennone, com'e noto, e protagonista indiscussa di questa prima parte del con la preghieradi Oreste, alle libagioni, al icogpo6,etc. Si veda e. g. V. drammafin dalla sua apertura MEDDA,La tragedia sulla scena, Torino 1997, pp. 89 ss. Di BENEDErO-E. 18 Non si dimentichi l'impatto psicologico-religioso che poteva avere nell'Atene di Eschilo la nell'Orestea. Facile pensarea come uno spettatoredei tempi (aldila delle stesse parole vicenda narrata di Eschilo) potesse avvertire fortemente la ,minacciosita scenica' di un Agamennone trucidatodalla moglie, calato com'era nella cupa e suggestiva atmosfera teatrale, con l'animo rivolto ad una problematicaattualissima.Com'e noto, ai tempi (e non solo ai tempi, direi, anche se allora certo in maggior misura) si ritenevache i morti fossero molto potenti, forieridi vendette di ogni tipo, malattie. pestilenze, etc. In ambito lievemente differente cfr. anche le stesse Choeph. 270 ss. per cosa aspetterebbeOreste se non vendicasse il padre(vd. I'ottimanota 41 di L. BATTEZZATO,Orestea cit., pp. 356-7). '9 Ad es. i vv. 106-7 del Coro; la preghieradi Elettravv. 124 ss.; ancora il Coro vv. 152 ss.; tutti insieme nell'accorata scena del iKopq6;vv. 306 ss., dove Oreste ed Elettra salgono sul tumulo di Agamennone; e ancora nella grandiosae insistita allocuzione al morto dei vv. 479-509. 20 A questo propositoe forse il caso di chiedersi (cfr. GARVIE ad loc.) se l'aggettivo P3pooocn_ryr significhi tenebre ,che odiano i mortali', o significhi invece tenebre ,che i mortali associato a Mvo6ot odiano', nel senso di tenebre ,nei confronti delle quali i mortali provano orrore,paura'. Nel secondo caso l'accento verrebbe posto sul fatto che le tenebre senza sole che si addensano spaventano tutti quanti (di qui l'accenno anche al popolo), essendo il simbolo della punizione divina che si prefigura (vd. l'incubo); nel primo caso l'accento sarebbe invece sul disprezzo divino di cui in questo momento e oggetto la reggia. Non e da escludere, probabilmente,nemmeno una doppia sfumaturadel termnine: 799, Iopy6ve; PpoTou Cyet;. GARVIE parladi ambiguita anche nel caso di PV1

Chi ha pauradella Giustizia?Aesch. Choeph.55-65

145

Riguardo al quesito ,i', nell'ottica del quadro appena raffigurato,mi sembra piuttostoconsequenziale vederenellacasadegli Atridi,citatanei versiimmediatamente precedenti(49-50, 54), l'oggetto del Oikta; v. 54. Il coro, in sostanza,istituisce del un paragonefral'alone che aleggiavaun temposullacasa (vivo Agamennonee grazie a lui, verosimilmente),alone di religioso rispetto,e quello che invece vi grava ora, alone di sciagura. Quantoal quesito ,ii', la presenzadel genitivo aljaca;ha certo giocato un ruolo importantea favore dell'ipotesi che vedeva il popolo come soggetto del Osji;. Bisogna osservaretuttaviacome il testo dia delle indicazionipiuttostopuntuali,la dove recitadi un Otfia; che ,,primaarrivava fino alle orecchiee al cuore del popolo" (o, se vogliamo essere piu precisi, ,finiva a').21 Se da un lato, difatti, una simile formulazionenon significache il popolo non fosse anch'esso soggettodi tale atfx;, dall'altronon significaneppureche fosse il solo ad esserlo. Dire ,,quela;4kx; passato indenneattraverso dominazionibattagliee guerre,quello che primaarrivavafmo al popolo, ora e lontano"non equivale difatti a dire direttamente,,il popolo prima provavactjk; e orano".La menzionedel popolo appare essere,perquantorilevante, nullapi'uche una parentesi: concettoportante quello da tenerpresentedunque- e il invece per l'appunto,il cjpaL;(che prima c'era) ora e lontano".Concetto affatto generico,a ben vedere,che comprendein se il popolo solo in quantogenericoe non specifico. La rispostapiu ,immediata'pertanto, senso etimologico del termine,al nel quesito ,ii' e che il soggettodel cG4pa; ,tutti'o, se si preferisce,e Tt;, ciascuno. e I nessi logici delle varie proposizionidovrebberoora risultarepiuttostolineari. Questo,in altritermini,il discorsodel coro:la casa degli Atridiun tempoerarispettata da tutti,dagli dei come dagli uomini, e questo rispettoera rimastosaldo nel tempo, imbattibile,invincibile,indomito.Quel or_'a;, affermail coro, ora non c'e pin:22 la reggiae invisa agli dei e per questoe fonte, sopratutto,di paura. Pauraprovatada chi (quesito,iii')? Paura,a sua volta, provataancorae semplicemente ,da tutti'. Senza riferirsia qualcunoin particolare, che realmente,e oserei cio dire inequivocabilmente, suggerisceil contesto,se vi si guardacon sguardosinottico, e che ,tutti' (non i regnantisoltanto,ne unicamenteil popolo) sono nel panico per quantosta accadendo.A null'altrorimanda d'altronde, non al concettoindefnito di se ,tuttisingolarmente', ,ciascuno',la primalettura vocaboloTt;, la lettura, del anchequi, H piiuimmediata. tentativodi operarea tuttii costi unapersonalizzazione pronome del indefinitonella nostrafrase,oltreche dannoso,e del tuttoinutile. La soluzione ai problemidi questo passo, insomma,si fondavae si fonda, a mio giudizio, sulla sfumatura generica,ma non per questo meno puntuale,delle osservazioni del coro, tutteincentrate disfacimentodella reggia.11 M'Da; in generale,il sul e, sentimento-atmosfera religiosorispettoda cui era circondata, di prima,la reggia(non
21 Pregnante a questo riguardorisulta dunque l'uso del verbo nEpaivw, indicante il termine del viaggio del flusso benefico che, partitoda un punto preciso, la reggia di Agamennone, ,finisce' ad un altro,cioe le orecchie e il cuore del popolo. La seconda traduzionedel verbo data nel L.S.J. riguardoal suo uso intransitivo,e cioe ,to penetrate',e piuttosto fuorviante;decisamente piCu linea e semmai la in prima traduzione, ,to reach'. Gli stessi passi di Aristotele portati ad esempio dimostrano come nEpaivEtv &; t6v yK1COaXoV/E; icapicav significhi (proprio come in italiano) nient'altro che rrv ,amrivare cervello, arrivareal cuore'. al 22 0 se si vuole ,si allontana'.

146

LuIGI BRUSCHI

gia dunque un sentimentopeculiareprovatoda qualcunodi specifico, o rivolto a Anche il rcpivdel coro, in fondo, puo essere interpretato qualcuno in particolare). genericamente:prima che fossimo in questa condizione di essere invisi agli dei, da direbbeil coro; primanel senso di ,quandoeravamorispettati dei e uomini'. Da e anch'essa,genericamente, di ciascuno(Tt;), cioe di tutti. ultimo,la paura: La causa di questapauradi tutti(quesito ,iv') dovrebbeessere a questo puntodi tuttihannopauraper le tenebreche avvolgono la reggiae immediatacomprensione: annuncianosciagura.A ben vedere, tuttavia,Eschilo offre nei versi successivi una per dettagliata il 46x1o;. spiegazionepiiu vulgatae che cmXEr1v significhi Veniamo cosi al quesito ,v'. L'interpretazione a qui ,averesuccesso'. Si puOconvenirecon una simile interpretazione, pattoperodi volte il farrientrare concettodi ,successo' non gia nella sferadel potere,come si e piiu generica,e direi quantopiuttostoin quellapiiu il riferendo nesso ai regnanti,23 ritenuto della ,buonariuscita',della ,fortuna'.24 naturale, quasi letteralmente 6 OEoi) &6 &ipov 'Eaiv ?ytijUCtv PpoTo' , dice Eschilo,Sept. 625. TO 'XCtv,
e6' ?V poTI; 05 Ocoi nk~Xov, recita il coro nel nostro passo. Cio che conta w icKa't

sommamente,presso gli uomini, e la buona sorte. Ma qual e il senso di questa a affermazione questopuntodel discorso? In un passo dei Pers., vv. 598 ss., troviamo un pensiero che potrebbeforse paralleloper i versi in questione.Gli uomini,dice la regina costituireun interessante solo quandole nubidi sciagurasi addensano Atossa, hannotimoree si preoccupano sulla loro testa, mentre quando hanno sorte propizia, pensano che la fortuna li sempre,immutabile. accompagnera Questo potrebbeessere il senso anchedei nostriversi. La reggiae segnatae tutti hannopaura,perchel'unicacosa che interessaagli uomini,osservail coro dolente,e vi della frasedel coro, tuttavia, e anche una avere sortepropizia.Nella formulazione 'e religiosa.La buonasortenon e semplicementeimportante, Oo; TE nettasfumatura II ntXkov. senso e che non solo la buona sorte e tenuta nella massima Kat' OEoij il ma considerazione, e addirittura valore cui gli uomini informanola loro condotta: ancheal puntoda essi quandoinfattiEvXlia li accompagna, sono spavaldi,temerari, Giustizia;quandoinvece EirmXias'allontana,diventanod'un trattotimocalpestare rosi,rispettosidelle norme,persinopii25(si vedanole libagionidi Atossanei Persiani

23 Si veda ad es. SIER, che traduce,,aberErfolg und Macht,das gilt bei den Menschen als Gott und mehr als Go"t"(p. 5). Nonostante egli veda nell'e_iuXeiv ,,die Norm, nach der die KpatoiuvtE; in Uberschatzungseines Wertes ihr Verhalten ausrichten"(p. 34), affermazione che di per s6 potrebbe anche essere condivisibile, e la ricostruzionedel passo nella sua interezzache tuttavianon convince: ,,il -43a;non c'e piu; si ha paura;ma i regnantiinseguono il successo; tuttaviaAiKTI punisce subitochi ha successo". Lo stacco fra i vv. dell'reun)Xiv e i precedenti del ag43o; e del 06po; fa si che la di successione dei concetti risulti poco immediatae scarsamentepregnante.Sull'interpretazione SIER riguardoai vv. 61-5 si vedano le osservazioni alle pp. 154-55. 24 Cfr. e. g. Sept. 625 e 627, Ag. 833, Choeph. 1063, etc. Si vedano anche le osservazioni fatte (p. 142) riguardoall'ipotesi 2b . Si pu6 aggiungere, per chiarezza.che il successo nel senso di ,potere' e una delle possibili conseguenze dell'etxruia. 25 E esattamentequesto il motivo per cui le Erinni ritengono importanteche il 6No; sia in una qualche misura istituzionalizzato:cfr. il famoso passo delle Eumenidi,vv. 517-525.

Chi ha paura della Giustizia? Aesch. Choeph. 55-65

147

e di Clitemestranel nostrocaso, entrambepredadella pauraa causa di un teribile sogno premonitore).26 Ma aver paura(e tentaredi rimediare) il quandosi intravede venefico fruttodelle empietacommesse e del tuttoinutile:per chi ha oltraggiato Ahi, la buonasortepuo essere solo condizionetemporanea. vv. Cosi nell'Agamennone, 461-6: ov nokuKcTovov y-apoiz/daicoxcot OEo'.KEXat-/vai 'Eptwic Xpov(oXPov OvI avE) tKQ/ 6' Gli Tpti iaktMvXruCt IioV/ntOeCi' aupov. assassininon sfuggonoagli dei: le Erinni oscurano,col tempo, chi ha fortunasenza giustizia.Questo il nesso con i versi 61-5 relativia AiKcl. buonasorte,che alla streguadi un dio dettasentimenti(il 6ON;) La e azioni (le Xoaz),non potracertoessere conseguita(o mantenuta), percheAitKoesiger'a il debitocontratto. 11filo logico dei versi esaminatiapparedunque chiaro: ,la regina, atterrita dal sogno, mandadoniperespiare;ma qualeespiazionepuomaiesservi?La reggiaappare segnata:nubi di sciagural'avvolgono.Quell'auradi rispettoche vi regnava,e che di riflesso si diffondeva al popolo, ora e lontana(o ,s'allontana');hanno tutti paura: I'averebuonasorte,questoe cio che gli uominielevanoa proprio Ma AixtK valuta, dio. vigile, l'inclinazionedella sua bilanciae agisce di conseguenza:chi ha commesso una colpa, prestoo tardi,dovrapagameil fio.' H. Veniamo dunqueall'ultimoimportante periodo(vv. 61-5), un po' il simbolo del groviglio interpretativo questastroferappresenta. che La maggiorpartedei commentatori concordasul significatodei versi:la giustizia, prestoo tardi,punisce i colpevoli.27

26 Nel suo contributo questopasso- W. POTSCHER, SinnvonAischylos, a Der Choephoren 59f, Glotta 75 (1999), pp. 243-51 - POTSCHER interpretail periodo in questione nel modo seguente: ,,Das Glucklich-sein, das bei den Menschen, ist ein Gottesgeschenk, aber nicht nur dieses, sondern mehr noch, denn es bedarf auch der Mitwirkung des Menschen - es ist auch von dessen Verhalten abhangig".Nonostante la tesi dello studioso sia ben argomentata,a ben vedere tuttaviami sembrache una simile esegesi del passo presenti qualche forzatura.Se da un canto e senza dubbio condivisibile che la frase possa intendersi ,J'averbuona sorte e cosa divina' (vd. il passo euripideo rammentatoda POTSCHER 246: Eur. Hel. 560, a p. oikou), dall'altro non sono convinto Ock yap ait T6ytyvc&ri&tv che sia lecito inferire,da cio, che il concetto sia ,l'aver buona sorte e cosa che spetta alla divinita'. Nel passo euripideo citato, difatti, Elena non vuol certo dire che riconoscere i propri cari e qualcosa dipendentedalla divinita, bens1,semplicemente, che e un qualcosa di eccezionalmente rilevante. Se si prende in esame, d'altronde, un altro passo euripideo, C'ycl. 316 o inWO&To; ... To; ao4oi; Oe-6, se ne deduce un significato che e non gia ,la ricchezza e per gli assennati un regalo divino", bensi ,,la ricchezza e il dio degli assennati".In questo tipo di espressioni, in definitiva, l'intendimento e proprio quello di divinizzare un concetto astratto, come dimostra inequivocabilmente un altro passo del Ciclope, vv. 336-37, dove dicendo c, to gtuev ye KtXt 0ayeCvtroi4' ipav,/Zer oUTO;&V0p6motat TRoIC Si ,6)POCaV, KTX. compie l'operazione di divinizzare un'azione, questa volta finanche in modo ,personale', dal momento che il mangiaree il bere non sono genericamente ,un dio', bensIZeus in persona. Se queste osservazioni hanno un senso, mi pare preferibiletomare a parlaredi una ,buona sorte che presso gli uomini e considerataalla streguadi un dio' (I'obiezione di POTSCHER, 244, che ?v p. Ipoto; non significhi ,agli occhi di' ma ,presso gli uomini', non mi sembra spostare i tennini della questione), con le implicazioni logiche gi3tsuggerite. 27 Alquanto isolata, invece, la posizione di L. F. GUILLtN, Nota a Coeforos, 61-5, Estudios Clasicos XXVI (1984), n? 87, pp. 219-24 su cui si veda SIER, 37, n. IO. p.

148

LuIGIBRUSCHI

del concettuale passo, per Riguardoal periodo,tuttipropendono una tripartizione dalla presenzadi toi, W?V ,a 6' - toix 6'. Non si puo negareche tale suggerita principale collocarela tripartizione verosimile.Il problema e costruzioneappaiala piiu la rettamente climax.Quello e nellagiustaottica,coglieme le sfumature comprendeme che e sempreapparsoil nodo di Gordioe la metaforaluminosa?v Oct/&v Wpawti dire,piiuin generale,che e il significatoglobaledel passo aicK'rouo/v, ma potremmo il che ha semprerappresentato vero nodo da sciogliere.Nessunadelle interpretazioni realmenteconvincente:bastil'analisidelle date fino ad oggi dagli studiosie risultata ad e da fattada GARVIE SIER loc.28 vane ricostruzioni di dunquedapprima, questiversi,cio che con unabuonaapprossimaEsaminiamo certo', per poi passarea cio che poggia su zione possiamodefmire ,verosimilmente basi piiuinstabili. 1. II contesto. Appare alquantoinequivocabileche qui si stia parlandodell'azione di AtlCr. Semprea propositodel contesto,poi, e fuoridi dubbioche Eschilo,per bocca del momenti- almenodue - in cui Aiqil agisce: uno e immediato, coro, individuipiiu dal uno ritardato. terzomomento,rappresentato verso65, non si puo direche si Sul dal riferiscatoutcourtall'azionedi AiKTl, momentoche il soggettogrammaticale Altrettanto non e piiula Giustizia,bensi vi6 (cosa, questa,sovente sottovalutata). dei probabileapparela suddivisionetripartita gruppidi colpevoli cui si rivolge l'azione di Aixii: difficile pensareche il primozoi (o tol;),il secondo T'29e il terzo toi non abbianotuttila medesimafunzione. due 2. Le p2rime classi di sottopostia giudizio. deflnirei disparati, esegetici sianostatii piiu Nonostanteanchein tal caso i tentativi che vede in quelli ,&vcpt' la classe di coloro pressochecerta l'interpretazione per spesso scartata la difficoltadi comprendere ,che sono in vita' (interpretazione &vWtaqgitcpaico6ou).II grandenumerodi esempi tragici(e non il successivo verso la letturache vede 46o; come ,luce solo) portadecisamentea propendere vitale', ,vita'.30 Stabilitocio, se il primomembroviene dunquea significareche verso taluni l'azione di Aiit e rapidaed avviene durantela loro vita, il secondo
28 Utile anche 1'agilediscussione di M.G. CIANI, Q0o; e terminiaffini nella poesia greca, Firenze 1974 pp. 29-30. 29 Sono stati sollevati dubbi riguardoa t6, secondo membro neutrofra il primo e il terzo che sono invece maschili. Cio ha portatoalcuni, ad es., a legare l'articolo con aXT (correzionedi cXi-t)del v. 64 (DINDORF, seguito da Page); oppurea considerareT6come un neutroconcemente genericamente ,altre azioni' (i. e. altrecolpe, altridelitti; cfr. Weil: verba ipsa suadent, quumToirS - t& 6e - 'oix & se gv excipiant, illud ad homines, alterum ad res, tertiumad eosdem illos homines referre); anche Sier (p. alla 36) si professa dubbioso nrguardo variazione maschile-neutro.In realtala presuntaanomalia non La pub definirsi tale: si vedano le osservazioni di G. MATINO, sintassi di Eschilo, Napoli 1998, p. 18: ,,il neutroper il maschile e usato a Choeph. 407; Eum. 487; Pers. I e 681"; si veda anche la nota 25 dove vengono citati, al riguardo,Ar. Ran. 421; Eur. Herc. Fur. 1428; Med. 917; Or. 1247. 30 Si veda ClANI, ibidem. Riguardo al nostro passo, anche la studiosa si pronuncia a favore dell'esegesi ,vita-morte' (p. 32). Per le difficolta create dalle altre interpretazionidella metafora luminosa si vedano, al solito, GARVIE e SIER. Sull'unica interpretazioneparsa a GARVIE la meno che insoddisfacente, quella di SCHUCZ, si discosta dai concetti ,vita-morte', cfr. I'analisi alle pp. 15657 del presente lavoro.

Chi ha pauradella Giustizia?Aesch. Choeph.55-65

149

membro, l'adove leggiamo indicazioni temporalidi indugio e dilazione quali e che ,UVF-t tXpovitovf't, mi sembraalquanto probabile si riferiscaa un momento non postenorerispettoalla vita,e che pertanto puo essere altroche la morte,come Un suggeriscechiaramente l'uso di un terminequale ox6to;.31 importnte parallelo concettualead una simile letturae costituitoda un passo delle Eumenidi,vv. 321-3: Rtacp 'ag' EtiK'rt ;, J gamp/NM, &Xaoiat Ka't &0opw6acstv/lotVa6v, IKiTO. E il coro delle Eumenidi a parlare:i ciechi e i vedenti di cui le Eumenidi si definiscononotva, sono appuntoi mortie i vivi, in una contrapposizione logica identicaa quellache ritroviamo nostropasso.32 nel 3. La terzaclasse. I1 verso65 rappresenta classe di giudicatimeno immediatamente la comprensibile: difficile capire,difatti,qualeclasse puo affiancarsi precedentidue, quelladei alle vivi e quelladei morti,secondo la dicitura toiS 5' aicpavwo; iXet vi. Quello che apparealquantoprobabilee che questo terzo grupposia quello piu irrimediabilmente segnato:basta ad indicarlot'espressioneaxpavto; vi4, qualunquecosa significhiprecisamente. Vediamo ora cio che invece non puo dirsi certo o che comunque solleva dubbi o problemi.Questii puntisu cui si deve focalizzarel'attenzione:la constitutiotextus;il significatodel passo; t'espressioneev ?waiaix,tp CKtoTou; la contestualizzazione il e significatodel verso 65. Parrebbe logico cominciarea discorrere piu textus,perpoi passare dellaconstitutio al significatodel passo (incomprensibile senza una rettaricostruzione testo), per del concludere infine con i singoli concetti o espressioni piu particolari,sui quali il significato globale getta una luce decisiva. Ma il procedimentoda seguire, come spesso accade quandorisultidifficile costruirequalcosase non si abbianodelle basi solide su cui poggiare,deve esserein realtaesattamente l'opposto:partendo cio che da e certo- e tutt'alpiiuda un'intuizione fondo- si deve tentaredi risalireall'incerto. di Come si e visto, abbiamodue gruppidi personecui e rivoltat'azionedi Aiq: i vivi e i morti.Ci si chiede pertanto classe di personerappresenti v. 65. che il Si deve a HEADLAM33 la scopertadella notevole somiglianzadel nostropasso con un locus plutarcheoche mostra una puntualeconsonanzadi vedute in materiadi giustiziaultraterrena i due autori. fra
31 Della medesima idea ,luce' = ,vita' e ,tenebra' = ,morte' erano PALEY, SIDGWICK, ROSE, cui la ricostruzioneesegetica e per6 difficitmente sostenibile (si veda GARVIE p. 62): secondo gli studiosi il passo significava ,alcuni vengono puniti in vita; altti dopo; altfi, morendo, sfuggono alla punizione'. Anche LLOYD-JONES (cfr. n.57 del presente lavoro) proponeva, dubbioso, una letturache contemplava l'uso di ,luce' e ,tenebra' come ,vita' e ,morte', lasciando pero insolute le questioni filevanti, specifiche e generali, sul significato del passo. Su ci6 si vedano le pp. 156-57 del presente lavoro. 32 E importantenotare a tale riguardo(per le teofie che vedono, ad esempio, la contrapposizione pfincipale nel pfimo e nel terzo membro, Bioo e vi4, e in ocwko; l'inspiegabile termine mediano) che mentre da un lato l'opposizione fio; - awcxo; e frequenteper indicare ,mondo dei vivi - regno dei defunti', dall'altro l'opposizione o6o; - viA indica piuttosto l'opposizione ,salvezza-rovina'. Su cio cfr. CIANI,cit., p. 32 ss. e da ultimo il passo sofocleo da me discusso in L.BRUSCHI, la Notte e il Ares, Giorno: Soph. OT 198-9, RCCM 2 (2002), pp. 243-251. 33 Various Conjectures 111, The Journal of Philology, London-Cambridge 1895, vol. XXIII, p. in 313 ss.

150

LuIGIBRUSCHI

iai

Plut.De sera numinis 564e-f: ... 'A8pcaTca o vindicta, cnt Ov, 'Av6yK; iaicaAt6; Oxyp, 'riwp6; avoxr. TaEratca Tro1;c6l&tfciact. Kaitm v novIipov OWuE grya; <outox> ol)6Ei;

OVT?E c6at dXXT Ttwopia Tptiiv odiav gtCPOS y~YOVEV f XaOv 8taovytiv i l taadgEvO;. "AXij 6& uXkaic XKtpmupy. cat 6W ao)dtWv Koxa;ogtOU5 p?V yQp60i)61 ?V aoam npo1Keu Kmet vov5 4CTaX?&piErat HoIvi TaXatt, np6p Ttvi Tp6irp caO napakEinovTt noX),6 T6)VKaOappot) 6cojvovw' &V ECTUVEpyOV 11itEpt TTV KaKiav iaTpEia, TOYTO) AiKf gET TVT TEXEAfV 8Cti? 6 8aicsoviczapaSi6owtoiW8 dgicrav &vtdtoAm &7roiag&vyj; AiKfl; 1 TpiT Kam tiT; QyptmaT6t
OiKTpCX 8?

(i)v 'A6pacotia; xntoipy6ov dXXov d)XoQ itptEiyOVTaq 'Eptv*, ETaOEoua nXavo*vou; caW ca XOXLE) dnavtaCl 14VWGE KTr6XEV EiA To OppilTOVKai d6paTov.34 Kmai

Anche in Plutarcotroviamodunquetre ,luoghi temporali'che riguardano l'azione della giustizia:il mondodei vivi, l'aldila,il Tartaro.35 la precisione,Plutarco Per dice che del primogrupposi occupaHlot (TaXCta come 'eAi" nel nostropasso), proprio del secondoAicil e del terzoqualcunaltroancora,l'Ennni,cosi come e qualcunaltro, nel nostrocaso, ad occuparsi terzogruppo,al verso65, Iadove il soggettonone piiu del la Giustiziama Ia'Kpavto; vi. Apparedunquelecito chiedersise proprioal Tartaro, luogo piiuprofondoe piu il buio dell'aldil'a difattiche nel Tartaro sono il greco,possariferirsi verso65. Sappiamo gettati soltanto coloro che si sono macchiatidi colpe difficilmenteo nient'affatto espiabili.Platonespiegadettagliatamente questasituazione.36
Phaed. 113d-c 6: Toinwv 8 OVTCX (rUK6T-v, sitei6av (tix)Ia(t 6& . oi TETExL1Y61KOT?E ?iS v TV T6rov Ov 6 8aig(0 EKa(lOV K0giELt, itp6YrOV &te&6tKC0aVTO TE KQcXO KWt 0i gV 6caio;x ft T6v 'AX9povTa, It6xaavTE; KOi oi p1. Kal oi puv av 866oxn Woo) k (10)KCVat, ntOp?VnkvT-; CTV ?KCI oiKOi)Ol ftt tOYTOV cuolKVOJVTaTI caLtv, i; dvap4vklE a 6i acutoit o6XLaxd ? kigVqV, KO1I TE Kma KcaOapo6Evot rT(v TE a6lKl8tTdroV t6vTE; biKa; CutokvtCat, Ei Ti; Tt r6iKsJKEV, tdiV TE CV4ocv tvTJiC O?EpoVtm Kxat&TfV 64iav egKacTo; oi03dv cvidra) i?eiv&S rai LiEpycEa1.V liao )&a; iai pyyta; Q 06vot d8iKov Kiai;rapav6poK pwyEi6 rd)vcipapnipcirwv, , iepo iroAAob? gEeipyaqivoi i7 .AAa6aa rotaxra ruy)dvEi Jvra, ro)rov; & r rpoofroza poipa piirrei Ei r6v Taprapov, O6EvozkorE ?43aivovtiv.37
34 ,,Adrastea,figlia di Necessita e di Zeus, e posta a vendicatrice supremadi ogni crimine, e dei da o colpevoli nessuno e cosi importante cosi trascurabile sfuggirle con la fuga o con la forza. Essendo tre (scil. Ie divinita preposte a questo compito), ciascun diverso castigo tocca all'una o I'altracustode e curatrice:cosi, di coloro che vengono puniti subito, nel corpo e attraversoesso, si occupa rapida Pena, in un modo lieve che tralasciamolte delle pene che necessitano di espiazione; quelli la cui cura e impresa maggiormente ardua, per via della loro malvagita, dopo la morte il demone ii affida a Giustizia; coloro i quali invece, affatto incurabili,vengono respintida Giustizia, la terza e pii feroce delle ministredi Adrastea,Erinni, li insegue mentrefuggono vagolando, chi in un verso chi nell'altro, e li fa sparirein modo doloroso e penoso inabissandolinell'indicibile ed invisibile." 35 Nel volume Estudios sobre Plutarco: ideas religiosas, ed. M. GARCIA VALDES, Madrid 1994, offrono qualche spunto interessantedi riflessione in tal senso i lavoridi M. MARTiNEZ HERNANDEZ, Islas escatoi6gicas en Plutarco, pp. 81-107 e A. VERA MuNEz,La wTeapoxidel delincuente en Ser. Num.Vind., pp. 199-203. 36 Per i rapporti fra la dottrina plutarchea e quella platonica si veda recentemente il volume Plutarco, Platidny Arist6teles, eds. A. PEREZ JIMENEZ, J. GARCiA LOPEZ ROSA MAAGUILAR, Madrid y 1999, in particolarela Secci6n II,Plutarco y Plat6n. Nell'edizione di Plutarcoa curadi R. KLAERR e Y. VERNItRE, Paris 1974, interessantial riguardole pp. 102-4. 37 ,,Essendo dunque tale la naturadei luoghi, allorche i morti giungono nel posto ove il demone reca ciascuno, dapprima vengono suddivisi mediante un giudizio coloro che hanno vissuto bene e santamentee coloro che non lo hanno fatto;e quanti paiano aver vissuto in una condizione mediana, pervenutiall'Acheronte, salgono su delle barchea loro riservatee su queste giungono alla palude,ove

Chi ha paura della Giustizia? Aesch. Choeph.55-65 HACKFORTH38 rammentagiustamente,al

151

riguardo,anche le tre classi di anime del relativaGorgia (525b-c, 526c) e della Repubblica(615b-c); KLAEM e VERMPRE,39 rimandano invece al passo platonicodelle Leggi, 904c. mente al passo plutarcheo, un anchein Eschilo? Che unasimile teoriapossadunquetrovare qualcheriscontro di Nel capitoloV, daltitoloTheGreekShamansand the Originof Puritanism, quel saggio ancora ricchissimo di spunti che e The Greeks and the Irrational,DODDS parlavadella concezione di premi e castighi nell'oltretombacome presente nella gia e mentalitagreca addirittura in Omero40 aggiungevadiversi passi eschilei, e non solo, a suffragiodi questatesi.41 a' E il caso di Eumenidi267-272: cai 16Tvta isXvavaac' ica' r,!div'> at'n6ogat ic v'uoivomr iOv i' Vtiv7 Itpo6vta &.O Ki t xSo; itIPv 3po'n(dv/i C,vov/uv' cao43dv r tonicEac; j &rtj; pbrgcta. i passo e del 01iotX,/Xov0' icacrnovTrrK
tutto simile a quello
platonico.42

Altreinteressanti infattiin un altro C'e di piiu. affmitacon i nostriversi si ritrovano e passoeschileo dell'Agamennone, citatoin precedenza menzionatoin parteanche gia da GUILLEN, qualeperosi fermaa constatamne somiglianzaformalesenzacoglieme il la le moltepliciaffiniti sostanziali. GunLtN cita difattii soli vv. 461-6, la dove il v. 467 e paralleli quasil'equivalentedel nostrov. 65 e l dove i vv. 456-60 offronoimportanti con i nostri55-57.
Ag. 456-467: PapEla & dast6v Onir; v ic6OTp x /5ioicpvto-u 8Ep&; Trivct Xpeo;. Mvtei & 8' eeoi. KeXat-/vai &Kcouai Ti tot/grptjv.a vwvupr,pei;./TC5v noXUKTOr6Mv y&p otic aioioot 'Eptvi5e; Xp6vw rvXp6v 6vr' dvex SiKcacfaAtvXei rptpi 0iou/tOiCto' dtpacupov, Ev 8'&iaTtou/tuX.00yvo; oijrt;
6aXK.43

soggiomano e, purificandosi,si liberanodalla colpe pagandoneil fio, qualorasi siano resi colpevoli di qualcosa, e ricevono premi, ciascuno secondo il propriomerito, per le buone azioni. Coloro invece che paiano insanabili per la gravita delle propriecolpe, avendo compiuto atti sacrileghi molti e grandi o omicidi ingiusti e contro le leggi numerosi o altre azioni di naturasimile, questi la sorte spettante li precipita nel Tartaro,da dove non escono mai piu". Subito oltre si parla anche di crimini commessi verso genitori e nuovamente di gravi omicidi. 38 R. HACKFORTI, Plato'sPhaedo, Cambridge 1972, p. 185. 39Cit., p. 103. 40 Si veda anche H. LLOYD-JONES, Justiceof Zeus,London 1971, p. 87. The 4' Pag. 137 nell'edizione originale, Berkeley/Los Angeles 1951. DODDS(in nota, p. 158) cita ottimamente anche Eum. 334-9 (Troio yxp AhiXo;&tavwaia/Motp airicXoev igT&&10; SXtvIj OvaTdiv Toitv avToupyiat/Aupiroxytv g6aatotij.,t; o6gaptv, 60p &v/yav finr-Xo Oavbv 6'/o6uc &yavbx1Oepo;); Democr. 68B 297 D.-K. (0nvacK 6ulcXi v oic e686Tx;avOpnot, orUvt&ao?16t Tri iv t) 3ip K0KonpacgoaUvTj;, tO6vT5 toTi; Xp6vov ?V tapaxa;t Kilt 06pot; takautnWto)m, Wta Trv w4X&ri1v iEpt xvfyemSa Xp6voV);Plat. Rep. 330d-e. Forse meno puVOXkao-rtovwE; decisivi, seppure stimolanti, appaiono invece i riferimentia Suppl. 414 ss. e ancora Democr. 68B 199 (il significato del frm. non appareunivoco). Cfr. anche e. g. Suppl. 228-3 1, citato da GARVIE, 62. p. 42 ,,E dopo averti, da vivo, prosciugato, ti trarr6 sotto terra, ad espiare il dovuto per i dolori matricidi.ULvedraichi dei mortalioffese, empio, un dio o un ospite o i cari genitori, ricevere ciascuno la pena che gli spetta." Poco prima, ai vv. 261-2, il poeta aveva detto sempre per bocca delle Eumenidi, aiIca gqrpC,ov XagcaC6tayxc6mov ,anat, ,,il sangue maternoversato a terrae irrecuperabile".Versi che presentanopiu che una semplice affinita con i versi delle Coefore immediatamente successivi a quelli presi qui in esame (66 ss.). 43,,Gravee la voce dei cittadiniper via dello sdegno; paga il debito di una maledizione sancita dal popolo; resta per me l'ansia di udire qualcosa foriero di tenebra.Dai pluriomicidi, difatti, gli dei non

152

LuIGIBRUSCHI

Ritroviamo dunque: menzionedel popoloe del suo sentire; per l'impossibilit'a l'omicida di sfuggireal giudizio divino; il concettodella buonasortesenza giustizia;gli dei vigili (oicKiaicoioot);il risarcimento della colpa ,nel tempo';la doppiamenzionedel momentotemporale della vitada un latoe dell'oltretomba dall'altro; di l'impossibilita scampo nell'aldil'a. Fattesalve le debite sfumature, confrontocon questidue passi il citatimi sembraaffattodecisivo per quantoconceme il pensieroeschileo. Tomandoal verso 65, pertanto (ultimoanello della catenaluminosache si snoda dal verso 62), la vi, in quest'ottica, potrebbedunqueessere la neranottedel Tartaro. Se dunqueappareverosimileche il nesso v Oct finvii al mondodei vivi e la v{6 al Tartaro, restada approfondire questionedella singolarelocuzione?V gwatAt'wk la Eravamopervenutialla conclusione che con questa espressione Eschilo oc6omov. potesse indicarein qualche modo i morti: ci si chiede, pero, perche mai usi una locuzionecosi particolare se intendessecon essa assegnareuna sfumatura e specifica ai non piiuvivi. Alla ricercadi questasfumatura, interpretazioni le classichefinivano inesorabilmentecon l'impantanarsi, costruendo spesso un periodo in cui questo secondomembro,indicante coloroche vengonogiudicatiunavoltatrapassati, appariva ora nient'affatto pregnante, persinoincomprensibile. e dipesodal fattoche ora Cio lo si e voluto necessariamente leggere come un enigmaticomembrointermedio,la dove a mio giudizio e invece vero e propriopolo d'opposizionedel primomembro. Per meglio dire:esso e anche membrointermedio, solo ,localmente',secondo la ma in tripartizione climax luminosavita/aldilvTartaro; concettualmente, invece, e polo d'opposizione del pfimo membro: i vivi da un lato, quelli che non lo sono piiu dall'altro.44 Letteralmenteea'raixuto;e lo spaziofradueesercitischierati Hdt,Thuc.,Eur., (cfr. fra Plut.,etc.). IIvocaboloindividua una pertanto regioneprecisadi spazio,intermedia due enti. Ora,nell'otticadella tripartizione cui si e detto,si e sempresostenutoche di insiemeal genitivo 0w6ot) fosse sottintesoil genitivodi c6o; del versoprecedente,45 cosi che si venissead avereun significato,mediano'del tipo,,fratenebra luce"(salvo e poi non sapereche farsenedi questomembromediano).Linguisticamente c'e da poi, non di non precisare, l'interpretazione reggepiiu tanto:sv Wjatx twi e maiusatocon un unicogenitivosingolare;46 locuzionee sempreseguitada ungenitivoplurale da due la o hannoun senso,ho l'impressione genitivisingolariunitida Kai.Se questeosservazioni che il valore del genitivo oic6tot sia ben pi'usemplice e decisamentepiu comune. di Ritengoinfattiche il genitivopossa specificare cosa e fattaquestaregionemediana espressadal vocabolo WIxai' to;, cioe appuntodi buio, di oscurita,di tenebra,con consuetocome si e gia visto per il termineaox&o;,all'oscurita esplicito riferimento, dell'Ade. Dettocio, vi sono due possibilita: ci si fermaalla superficieletterale o dell'espressione, e vi si scorge esclusivamenteun modo un po' piu articolatoe peculiareper
distolgono lo sguardo. Le nere Erinni,col tempo, rovesciano la sorte di chi ha fortunasenza giustizia; consumandogli la vita, l'oscurano;e quando viene ad essere fra gli annientati,non c'e alcun aluto." 44 Verosimilmente puo essere stata proprio questa doppiezza della climax, tripartitain senso ,Iocale' e bipartitanell'altro, a creare i problemi da sempre insoluti. 4- Si suole citare a questo proposito l'uso di gETaRv: e. g. GARVfE lOc. ad cfr. 46 L'unico caso e quello di Eur. Heraclid. 803: crrl >aotutv ?v K?tatqgioti 6op6O5(ma e ovviamente diverso perche 86pt e presente sia da una parteche dall'altra).

Chi ha pauradella Giustizia?Aesch. Choeph.55-65

153

esprimere un concetto piuttosto semplice quale ,in mezzo alla tenebra', dunque dell'espressionenon sia ,nell'aldila', ,nell'Ade'; oppuresi postulache la peculiarit'a che a dovutaal caso e che contengauna sfumatura rimanda qualcosadi piiupreciso. A ben vedere,apparequantomeno singolareche un greco del sesto-quintosecolo ad (uno che aveva combattuto Maratona, esempio) abbiapotutousareun vocabolo a come prtaitjo; in modo neutro,senza collegarlo (se non altropsicologicamente) cui Se agli spazi (bellici), agli schieramenti, il terminerichiamadirettamente. dunque realmentequesta locuzione non e casuale, ci si domandaquale potrebbemai essere questaverae propria,regionedi mezzo' cui il poeta alludenel nostropasso. Alcuni passi platonicidescrivonopiuttostochiaramente come le anime di chi e il appenadefuntovenganocondotte,in un certoluogo', davantiad un tribunale quale, avvenutoil giudizio, provvedea smistarlela dove meritano(o nella terradei beati o negli Inferi e in questo secondo caso per il tempo necessario all'espiazione).Plat. ioXXbv,lca Resp.614 b ss. c411 &k, ?6i51' oV) bc4ivat, rilv nruTiv nop?wiua8at REwa' A'yetora& w, =ov nvabalp6viov...; Phaed.107d5-e2 C i&; aolcKvtoatal

ixcapa wt rroavaa EKGamoVo EiKca1mo)&ai(J)v, oaicsp ,Cvta FXiirXet, ourTo &y?tV FintIX?tpe?t Eig5 nvat ov, oXItroi cruDxEyivTaq;iatx5Kaoaavo0m et; "At6ol iope5co9at .wtra iMysjovo; eiceivou 4 6 ipootwaKat Toi; Mv0?V&
sic*?tiw iopeioat. Cfr. ancheGorg. 523e-524a e ultra;Phdr. 248 ss.; etc. Come si vede, questoluogo del giudizioe unasortadi regionedi mezzo, non piu e'v 46t ovviamente,ed anzi (di conseguenza)?iv cox6'r(motivo della specificazione oac6ro)nel nostropasso).E lecitochiedersise con taledizioneEschilopotessedunque voler indicare questoluogo di passaggiotraun mondoe l'altroove, come da tadizione antichissimaa quanto pare, vi era credenzache avvenisse il giudizio. vocabolo ad appare affattoindicativo un concettosimile,Ila di dove si voglia alludere W,atiXuto; una porzionedi spazio internediatra ,la schieradei colpevoli vivi' e ,quelladei morti intermedia dannati'; perchepostafrai duemondi:nonpiiu lucedel mondodei vivi, ma la non ancorala tenebrosa nottedel Tartaro.47 Notte che, al v. 65, viene defmita&Kpavto;. Quest'unicoaggettivoe uno dei maggioriresponsabili dello scompiglioesegetico creatosiriguardoal significatodel passo ed e per cio stesso, dunque,anche la causa primadi molte interpretazioni. ,,Puzzling",era la definizioneper dipavwo; usatada
n

HEADLAM.48

47 Nella recensione all'edizione di TUCKER (apparsa in Cl. Rev. 1902, pp. 347 ss.) HEADLAM scriveva: ,,the twilight is the intennediate Purgatorybetween the light of life and the utterdarknessof Hell". Difficile dire se lo studioso, alludendoper la regione intermediaa una sortadi ,Purgatorio"e per la notte alla pii profondaoscuritA dell'Infemo, pensasse proprioad una regione intermediadi giudizio da un lato e al Tartarodall'altro, se non altro perche piu che definire la triade da lui ricostruita(vital Purgatorio/Infemo)e collegarla a sfondi filosofici pitagorico-orfici non aggiunge granche. Tuttavia, dal momento che anch'egli, come tutti,parlasempre e soltanto di ,punizione' (,,the longer punishment is defferred, the worse it grows", p. 348), e chiaro che non doveva aver compreso la questione ,punizione/espiazione' (che si avra modo di esaminare in seguito), tant'e vero che trovandodifficolta, al solito, col terzo membro della tripartizione,era costretto ad accettare la congettura dKpato; di SCHUTFZ &Kpavxoc (Various Conjectures, cit. p. 315). Le medesime osservazioni valgono per per BLAYDES, 1898, ad lOc.p. 101. 48 Various Conjectures, cit., p. 315.

154

LuIGIBRUSCHI

Iniziamodal significatodel termine.I1LSJriporta 'aKpavTo;due significati:il per pnmo ,unfulfilled', ,fruitless', ,idle'; il secondo, per cui si cita solo il nostropasso delle Coefore, ,ineffectual'.Nel commentare nostropasso, GARvEaffermainvece: il ,,awpavto; elsewheremeansnot ,ineffectual'but ,unfulfilled"'(p. 62).49 Gi'aWLAMOWnIZ,50 tuttavia,citava un altroverso delle Coefore, 1075, noi 6i8ta che Kpavst(lEoiKaXakiEt RWaKco[iRo%v a`tJ;;)e notavaal riguardo ii ,,[...]ist ?vo; das verbumintransitiv ,wo fiihrtder Ruch Vollendungherbei.";quindi,a proposito del nostropasso, concludeva:,,die Nachtist eine solche, die ,keine Vollendunghat"': cioe a dire, ,ineffectual'. Se d'altrondefermiamoI'attenzionesu Coefore 882 (Kixoitg&xrTii Ka0f)Kca't dicpavta 36;), ci si chiede come altrosi possa interpretare termine 6oxtv jai&nv il aKpaVtase non come ,ineffectual'.,Dico parole vane?",chiede il servo che parta, intendendo ovviarnente ,vane', ,futili', ,senza effetto', ,che non portano alcun per ad risultato', esattamente come al nostrov. 65. Lo stessoGarvie,d'altronde, commennel to ai vv. 881-2, pareimplicitamente attribuire vocaboloesattamente significatodi al il ,ineffectual'negatoperil v. 65, giaccheriguardo KiacXo&av jrv afferma: al (the sleep) ,,is ,futile' and ineffectualbecause it preventsthem from takingthe required action"; e poco dopo, riguardoall'impiego contestualedei due termini gatriv e aKpavta afferma:,,thesense of futilityis emphasizedby thejuxtaposition the two of words"(ad loc. p. 287). E. FRAENKm, suo commentoaH'Agamennone, occupa a piiuripresedegli nel si aggettiviverbaliin -to;: cfr.ad 238, p. 137,n.1:,,whatis reallya commonphenomenon is the altemationof active and passive force in verbaladjectivesin -To; (cf. on 12), especiallyif they areprivative e compounds"; cosi ad 12: ,it is well knownthatverbal in adjectives -to; areoftenactivein meaning".51 La conclusionedi una simile analisi,in definitiva,e che non e lecito scartare per il aKcpavto; significato di ,ineffectual', che andraad affiancarsipertantoagli altri similariquali ,fruitless'e ,idle'. I1problema,a questo punto, e capire perche mai la notte verrebbequi defmita ,senza effetto'.52Gli studiosiche ritengonogenuinala lezione tradita mantengono e dunqueaicpavTo;giungonoalle seguenticonclusioni:
49 Di recente anche V. Cirri, L'entrata del coro nelle Coefore, Philologus 146 (2002), pp. 206-7, fa sua la proposizione di GARVIE, sebbene si dichiari possibilista sul ,,mutamentodella diatesi del componente verbale di un termine, per variame il significato". 5( U. v. WELAmowrnz-MoasErqx*.w, Aischylos. Orestie. 2: Das Opfer am Grahe, Berlin 1896, p. 159. -' Cfr. anche l'analisi del verbo Kpaivwtvad 369, pp. 193-4, in cui FRAENKEL, citando WILA-

fomisce anche una sua traduzione di aKcpavTo; nostro passo: ,,whose fulfilment is not MOwrrz, nel guaranteed". Oltre alla bibliografia citata da Fraenkel, si veda anche E. WILLIGER, Sprachliche UntersuchungenZuden Kompositader griechischen Dichter des 5 Jahrhunderts,Gottingen, 1928. A scriveva riguardoad iKpavtoq,,wo ein Kpaivclv nicht stattfindet".UgualmenteSIER, p. 42, WILLIGER
p. 40. 52 In un recente lavoro, M. TAUFER, Nota su Eschilo, Cho. 65, Prometheus2 (2002), pp. 219-221,

sostiene la validita di dKpavtoq col significato di ,incompiuto'. II passaggio da ,,altri li ha una notte TAUFER pp. alle incompiuta"ad ,,altrisarannopredadella notte primache essa finisca"(come parafrasa 220-1) appare tuttaviapiuttosto ostico da compiere. In ogni caso, poi, restano tutti i dubbi riguardo all'interpretazione accettata da GARVE, che, relativamente agli altri due membri della metafora luminosa, e il presuppostodella ricostruzionedi TAUFER.

Chi ha paura della Giustizia? Aesch. Choeph. 55-65

155

che a. Ianottee ,ineffectual'perchetale e la sciagura/morte tiene i colpevoli e che di fatto riduce all'inattivitA, all'impotenza.(WEIL,HERmANN, CONINGTON, CosATnNl,53SIER);

b. Ia notte e ,ineffectual', ,privadi effetto', nel senso che non portaalla punizione PALEY, ROSE; anche TUCKER, ma (SIDGWICK, WECKLEIN, DAVIES, sfumatura con diversa,riferendoil v. 65 ai misfattinon visti da AiicTI). Riguardo all'ipotesi ,a', se la nottee la sciagura,o peggio ancorala mortetoutcourt,S4 non si intendebene, al solito, il nesso mediano?v pEtatWit accoxou(HERmNN e CONINGTON, ad esempio, lo riferivanoad Orestein procintodi mettersinei guai). Ha ragioneGARvIE dire ,,the interpretation the intermediate of nel stage is far-fetchedin i the extreme"(p. 62). Nel caso di WELL, ripresoda SIER,primidue membrisarebbero invece nferiti l'uno al successo (?v 06Et), l'altro alla condizione di medietas (?V per [wtcatyjii ic6-rou) un senso complessivo del tipo: ,AiKn colpisce rapidachi ha successo, mentre chi e (o ,,cio che e", tx 6') in una condizione di media fortuna l'aspettaal varco;quelli li tiene unanottesenza speranza". le difficolti principali: Tre la prima,strutturale, che si annullala climax tripartita. primidue membri,difatti, e I riguarderebbero classi distintedi persone(chi ha successoe chi no) mentrela terza due si riferirebbe nuovamentealla prima;cfr. WELL citato:verba ipsa suadent,quum gi'a toig >V - ta 6' - toix & se excipiant,illud ad homines,alterumad res, tertium ad eosdem illos homines referre. Propriol'interpretazione questo terzo gruppo di di persone toi9 &, ancorariferitoal primo toirc jxv, apparela seconda difficoltA,di caratterequesta volta sintattico:una simile, altalenantestruttura risulta piuttosto faticosa. La terza difficolta infine, di caratterelogico, consiste nell'efficacia della metaforaluminosa:se 1'evidenteclinax di luminositA giunge al massimo grado di negativitacon la menzionedella notte,il primogrado,quello della luce, parrebbe pi'u immediato riferirlo condizione,frale tre,di minorenegativita; alla nell'interpretazione in esame, invece,non solo la luce 6 il culminedellanegativita, coincidedi fattocon ma la nottedel terzomembro. Quantoall'ipotesi ,b', il discorsodella mancatapunizionenon convince minimamente.Perquelloche conosciamodi Eschilo un concettosimile non e semplicemente lontanodal suo modo di pensare,ma lo stravolgecompletamente.55 Bastinoa dimostrarlo decinedi passicitatida GARvIE 61) e le definitivepaginedi J. DERoMILLY, le (p. Time in greek Tragedy,New York 1968, 60-71, dove si analizzacon puntualitiil senso eschileo del tempo, relativoin particolar modo all'azione di A'UT,azione cui nessuncolpevole puo sfuggire.56
-3 A. COSArr]NI, Note ad Eschilo, RFIC 42 (1914), p. 299. -4 Riguardo all'interpretazionevi4 come ,morte', di bisognarammentare ancora voltache il una

significato traslato questotermine, per quando in opposizione 46o;, e piuttosto e a quellodi ,rovina' (cfr.n.32del presente lavoro). 55 SIER(p. 36) scriveva chiaroal riguardo: Auffassung, Schuld ,,Die daB etwaungesiihnt bleiben konnen, widerspricht fundamental Dike-Verstandnis Aischylos". dem des Recentemente, vedano si
anche, a questo riguardo, F. GEISSER, Gojtter,Geister und Damonen. Unheilsmdchte bei Aischylos-

ZvischenAberglauben Theatralik, und MiinchenlLeipzig, (lo sfondodel nostropassoe com2002 mentato pp.334-5); V. Crrn,L'entrata del coro nelle Coefore, cit.,p. 205. alle 56 Non sembra, insomma comeavremo mododi approfondire - che il temadell'impunita oltre possadefinirsi verosimile unautore in comeEschilo nell'etica e in grecaarcaica genere. confrontino Si

156

LuIGIBRUSCHI

ha di La mancata comprensione a&Kpavxo; indottoquinditalunistudiosia ritoccare trSdito. Nell'otticadi unapunizioneimmancabile, fortunatissimo il I'aggettivo 'a"pato; e parsorisolutivo.Una notte ,pura',,assoluta'e quantodi meglio si possa di ScHCHrz immaginareper una punizioneesemplare.Anche chi si e avvicinatomaggiormente cioe HEADLAM,non poteva dunquenon del alla ricostruzione passo qui proposta,57 teorizzato che accoglierequestosuggerimento, parevacalzarea pennellocon l'Lnfemo dello per finivaaltrimenti essere l'unicanotastonata peril verso65, la dove dKicpavtO spartito. PAGE) THOMSON, BLOMFIELD, opta per (in Anche GARvE compagniadi BLAYDES, peroacutamente dicpato; e si allineacon la posizioneesegeticadi Schiitz,definendola (p. ,,the least unsatisfactory" 62), anzichela piiusoddisfacente,segno che tale ipotesi non riusciva comunquea convincerlofino in fondo. Secondo questa esegesi i tre
membri dei vv. 61-5 (toix yiiv
-

r 6' - To'5 &?) vanno riferiti a un concetto quale

di differita un po', puimzione differita molto'.In se, di ,punizioneistantanea, punizione i Se proviamo anaizzare ad lineare. tuttavia il discor appare concentualmente, perlomeno una dei concetti adir ne l'ossaturaprincipale,risulta successione vari periodo conservandone a compiuto OEt); per (ev la e ,per pocoproblematica: alcuni punizione rapida, fattoappena
altni ardiva,a fatto trscorso da un po' (?v jwtx0'tyjL cn&oko)); altf
li

ha la notte, intesa

,,others[are] lontano,nel giomo, dal fattocommesso(cfr.GARvwI: come momentopiiu not [punished] untilthe deadof night",p. 62), e intesaanchecome la morte,l'ultimae delle punizioni(sempreGARvIE: suprema ,Aicpato; vi4 may at the sametime suggest thatthe nightof deathis theirpunishment'). Cio detto, i problemiconcretisottesia tale esegesi sono i seguenti:la difficolta,al cncotouad una solito, di ridurreun'espressioneassai incisiva quale e'v u-aqt,upiq) della triplice locuzione banalizzantecome ,in the evening'; la scarsa immediatezza in luminosacosi ricostruita, cui ciascunsingolomembrodivienepraticamenmetafora te una metaforanella metafora(,nella luce' per dire ,nella fase di luce di un giomo che ideale', e via dicendopergli altrimembriluminosi);la scarsapregnanza viene ad semplicementei avere la purimponentemetaforaluminosa,se ridottaad individuare si momentidi azione di Aiic nello svolgersidi un giomo traslato: pensi soltantoallo dunque svilimentodel v. 65,58per cui ,questi li ha una notte totale' significherebbe
e. g. i noti passi soloniani dei frmm. 4 e 13 WEST.Frm.4, vv. 15-16: V cwy6aa M6vot6r& ytyv6pzeva Z?v6 i?x?Tat Jtp6O ?6vTaj,/t & Xp6vo ndvT@o7XG6tomt?ao,xevr; frm.13, vv. 25-32: ToIa&rq tTIau OUSeObCadM(W6) p Ov6TOavr]pyiyve'rat 6R;-OXo;jaiet 6 i ? XeXsOi6tapirep?g,6crS; i 6E ?w1v, O 6' i'povOt 64?v/ aXvrpov/0Ov EXCt, ndvtwQ6 e;riXo; O6Vaaiiv ciXmnl OE ndvtox a' n; &vainot epya Tvoumv/f TI6& 0E4V gitop'?eioi5oa xyiv/ariToi, idtc6r; -toiiov i yvo; oioniba. Il concetto di impunita, come si vede, e ben lungi dall'essere considerato possibile. 57 Si veda anche H. LLOYD-JONES, Libations Bearers by Aechylus, N.J. 1970: ,,the avenging The handof Justice strikessome duringtheirlifetime, othersonly at the very end of it, and othersonly in the underworld".La validita di una simile traduzione si ferma tuttavia alla intuizione di fondo, dal (per cui si usa una momento che non risolve ne il problema della locuzione ?V piatix j(noxkox. traduzione,alla fine della vita' che lascia piunosto perplessi), ne quello di 6xpavto; (del tuttoomesso), e inoltrerende il passo privo di quella pregnanzache pure ci si aspetta. del sx La struttura verso 65 (nel suo essere singolo dopo due coppie, nella sua brevitaa chiosa della strofe, come a suggello della stessa) appareindicativadell'importanzache riveste e parrebbesuggerire verso chiave. che sia in un certo qual modo iH

Chi ha pauradella Giustizia?Aesch. Choeph.55-65

157

,questi li possiede il momento piiutardo dell'azione di Aii' (coincidentecon la in morte).Cio senzacontarela necessaria correzione dell'aggettivo aiKpavto; a&cpato;. Nel fare il puntodella situazione,l'impressionee quella di trovarsiin un vicolo cieco: se si accetta dcpavwo;,difatti, si va incontroalle aporie discusse. Se d'altro della canto,per seguireil principiodeHl'ineluttabilita punizione,si optaper I'dilcpato; si di SCHUTZ, come fannoHEADLAM e GARv,E, rimanein ogni caso con la sensazionedi aver cacciato dal testo qualcosa di significativo per piegare il senso alle nostre aspettative(aspettative,fra I'altro,che perlomenonel caso dell'ipotesi ,least unsatisfactory'di ScHurznon fmiscononeppurecol dimostrarsi molto ben riposte). La spiegazionedi tuttequeste aporieesiste e sta nell'averconsideratocentraleil tema della ,punizione'. L'errorefondamentalee stato sempre quello di sminuire t'azionedi Ai", riducendola puravendettanei confrontidei colpevoli e in quest'ota tica si e credutodi doverleggereil passo.L'azionedi Aicri,in realtA, invece qualcosa e di piiu di complesso,un percorsomultiformne cui la punizione,immancabile certo,non rappresenta un singolo aspetto,per quanto importante.59 tuttavianon e tout che Se courtdi ,punizione'che si parlanel nostropasso, di che cosa si sta parlando? Gli Scholia Vetera,60 fonte anticae per cio stesso meritevoledi una particolare attenzione,vengono sovente citati nei commenti degli studiosi, ma assai raramente sembranoessere statirettamente interpretati. Relativamente passo in questione,questeeranole paroledello scoliaste:ijT&r al 6iir; oir toi Wv?MooCc?t axhN Kat r4vsTat, oio; 6? ?v oti6Axp eQi tv oi'riiwpiavo'ic 60po( avito Wwvoo , oivor U'5 a Ttoc, aituw Xucst-Oat, om &? CaK&to . caX-rte, o% 6paot at )mRi6' (cfr. I ad 62: ?V Ai", affermapertantolo scoliaste, alcuni li vede chiaramente 4)s- Oavepdr)e ti punisce;per altrilascia in dubbio il castigo non punendolitutti insieme, cosicche chi ha subito ingiustiziaper causa loro patisce;altri li copre una tenebrache non consentea Aiic di vederli. I principali puntida chiarirein questasingolareesegesi sono essenzialmente il tre: castigo dubbio,la sofferenzadegli offesi, Ai" che non vede. L'analisi piu circostanziata dello scolio e senza dubbio quella di WrLAMowrrz.61 Egli si dice d'accordocon lo scoliasteriguardo primaproposizione & Trr&Kic; alla (i1 polrot)i j.&vbcstaCoxwt iaX6oY Ka't&Rltvewt); riguardoalla seconda ( ot; ... kuCmtaOat),avanzainvece l'ipotesi, condivisibile,che l'autoredello scolio leggesse gia un testo coffotto. Difatti, relativamenteal concetto della punizione ,dubbia' anziche tardiva62 ktOtP6Xx, parafrasipiuttostobislacca, viene da dire, per ?V ('v WLAMOWrrz gvxatjiip ackTOu), osserva giustamenteche la stessa interpretazione 6 viene smentitadallo scolio al v. 63, la dove, citandoOmero(A 161), si chiosa 6oaca d TatvTa rE uEyA a7) n rav,riferendosipertanto una punizione ovv UxEpTiOc?at, ad
59 Al concettodi Giustizia Eschilodedicadelle bellissimepagineE.A. HAVELOCK, in Dike.La nascitadellacoscienza, Bari1981,pp.335-64. 60OL. SMITH, ScholiaVetera Aeschylum in quaeextant omnia.ParsI, Leipzig1976.Si vedain proposito recensione E.LIVREA la di apparsa Gnomon (1979),pp.625-8. su 51 61 U. v. WILAMOWrrZ-MOELLENDORFF, Aischylos. Orestie, pp. 158-9. cit. 62 A meno che non si voglia intendere che ,lasciare dubbio'la punizione nel significhiche si rimane dubbio unapunizione sia,giacchenonarriva poi arriva). nel che vi (ma

158

LuIGIBRUSCHI

differitama in ogni caso certa.Quantopoi al concetto della sofferenzadegli offesi (resocon la proposizione e(tc toik ij&iqivom; mtcxtarTv l'impressioXucCE8atQ), ne e che ne il testo traditone la ragioneriescanoa spiegarloin modo soddisfacente, motivopercui viene appunto considerarlo, WILAMOW1Z, un'interpretazione da col piLu (quantomai singolare)che unaparafrasi. Relativamente all'esegesidel terzomembro,
infine - la tenebra che ricopre taluni non permettendo a Aicil di vederli, - W[LAMOWrIZ

si mostraanche qui d'accordo con lo scoliaste. Ma che cosa significa esattamente &X,oI); &EOa6o;o icaximRtc, w ff opaa0at in' a&rii;? A rileggerele esegesi fattedagli interpreti modemi, sebbenel'analisidello scolio non sia mai approfondita, ha la nettaimpressione la maggioranza si che degli studiosi abbiaintesole paroledello scoliasteinterpretando non e visto da AiKlT ,chi sfugge alla punizione'. WLAMowTrz, contrario,intende in modo ben diverso: l'osservazione al dello scolio, a parersuo, sta a significarepiuttostoche I'azionedi Aixii non ha il suo esito positivo.63 Qualesia questoesito positivolo spiegalo stesso WnLAMOWrIZ, stranamente molto poco citatoriguardo passo in questione:,,magsonstdie Vergeltung al baldfriher,bald spater,baldgarnichtkommen:Mordist unverjihrbar unsuhnbar".64 und SER ha forse le sue ragioni(p. 36) quandoprecisache, almenonel nostropasso,non viene fattauna distinzionefra l'omicidio e le altricolpe;65egli non si accorge tuttaviache l'idea di fondo di WILAMOWrFZ e tutt'altro liquidabilein poche righe.Si veda anchel'altra che parafrasi lo studiosofa del passo:,,dieTat,bei Tage geschehen,wirdbaldarnTage che gesiihnt,bald arnAbend,baldentziehtsie die Nachtder Siihne"(p. 159). WILAmowrwz, seppureda un lato non contribuiscea far progredire 1'esegesidel passo interpretando anch'egli ?V X6?l come ,am Tage' e ev jWTatXiCt) C6toowu come ,,am Abend" (in compagniadi GARvE degli altti), con il risultatodi spezzarela e climax luminosa (in cui la notte dell'ultimo verso non e piiurelativaai momenti temporaliin cui agisce AiK",bensi alla situazionedi sciagurache non permetter'a il nequilibrarsi piattidi Aibc7),dall'altro dei tuttavia unagrandeintuizione. ha Intuizione che sta tuttanell'uso di terminiqualiVergeltunge Suhne:egli parlacioe non tantodi ,punizione',quantodi ,espiazione'.Questolieve cambiodi prospettiva esegeticabasta a gettareuna luce radicalmente diversasul passo.
Che qui si trattidi espiazione, piu che di punizione, si inferisce pfincipalmente dal

contesto(non solo precedente, 48, ma puresubitoseguente,v. 73). I versianalizzati v. fin qui (di piu, la parodotutta)non hanno altro significatoche la preoccupazione riguardoall'espiazione della colpa: Clitemestrala insegue, il Coro ne afferma e etc. dunquene teme l'impossibilita, I versiche seguono,d'altronde, fibadisconoche ai colpevoli dei delittipiu scelleratinon e datala possibilitadi cancellarela macchia. Date le difficolti che si sono avute finorasu questo concetto,e forse il caso di chiarirebrevemente cosa si intendaparlando espiazione.Non si puo certoaffermadi re, difatti,che il terminenon sia mai stato adoperato alcunodei commentatofi: da il problemae che, WILAmowwz parte, lo si e sempre usato come vero e propfio a
63

Una conferma di cio potrebbe essere la singolare resa dello scolio al v. 65: 6Kpavto; ... vig

6tvet aikvto; Odvatog. Aldila dell'espressione ,cristianeggiante',ci interessaqui l'ovvio presupposto

concettuale che la punizione non e assente. 64 Aischylos. Orestie, cit., p. 156. 65 Ma fra colpe sanabili e insanabilisi: cfr. n. 70 del presente lavoro.

Chi ha paura della Giustizia? Aesch. Choeph.55-65

159

il sinonimodi ,punizione'tout-court riconducendo concettoal momentonegativo,66 il passivodello scontarela penarelativaallacolpa.Al contrario, concettodi espiazione di che e sottesoai nostriversiconceme piuttostoil momentopositivo-attivo lavarevia la macchia della colpa, che non coincide di fatto con la punizione, sebbene possa ovviamente implicarla.Parlandodi ,espiazione', insomma, si intende parlaredel momento in cui AiKfl pesa i piatti della bilancia e, ovviamente facendo pagare a la ciascuno il dovuto, riequilibra bilanciastessa. Espiazione,insomma,intesa come ,I'esazione' da parte di AiKC7 del debito contratto.Anche nel testo di Plutarco, in d'altronde,si fa riferimento piu di un'occasioneall'espiazionein tal senso:termini i assaichiaramente confmi qualiKaOapRo', icazpsia,aviato;, mi sembrastabiliscano della questionecosi come Ii si e qui delineati. Soltantoleggendo i versi 61-5 in questaprospettiva, dunque,si riesce finalmente ad uscire dall'impasse che si genera se invece si pensa al solo momento della punizione,che come si e visto fa saltaregli equilibrilogici e sintatticidel passo. Cio che va ribadito, in definitiva, e che ad Eschilo non interessavasottolinearequi della punizione,quantopiuttosto(soprattutto) l'inespiabilita (soltanto)l'ineluttabilita di alcunecolpe. In quest'ottica,lo sviluppodei tempie dei luoghi in cui AiKragisce risultadel tuttocomprensibile: taluniAinKn esattricerapida,riscuotedurantela con e loro stessavita;67 li attendenell'aldila,e fa si che espiino dopo morti;altriinvece altri Ii tiene la notte del Tartaro(il cambio di soggetto non apparecasuale), dove viene gettatochi e senza speranza saldo,percheil debitob inestinguibile. di Con un simile cambio di prospettiva,anche il problematicodctpavtoqsembra fmalmentepotertrovarela sua motivazionedi essere.Come fm troppospesso accade, l'erratacomprensionedel passo ha portatomolti a ritoccareun aggettivosanissimo, ,tragico'pereccellenza(3 volte in Aesch,68 in Eur.,etc.) e affattosignificativo.,XDie 7 dicevaWLAMOWrTz,seguenHauptsache d`Kpavto; zu fassenundzu halten",69 ist viA do il ragionamento dello scolio esaminatoin precedenza.D'altrondel'esegesi dello scoliaste relativa al verso 65 (dXoV; & c6to; KXatxw, d6 gin' opasOat mn' vide ai'-), se WLAmowIrz giusto, ha come pernoproprioil vocabolo aKpOv?o;. La notte del Tartaro,pertanto,e a buon dirittodefinita ,sterile', ,senza effetto', perchevi viene avvolto chi non puo pervenireal risultatosperato,che e ovviamente direttodel coro, in questo quello del saldo del debito, dell'espiazione.II riferimento di importanteverso 65, e palesemente alla situazione della reggia e, soprattutto, si Clitemestra; vedano i versi successivi:per alcunecolpe si e rappresoun grumodi sangue impossibileda cancellaree per chi ne e stato l'arteficeAte saraimplacabile, non perdoner'a 66 ss.).70 (vv.
I

Ne e una prova evidentissima tutto il ragionamentodi SIER relativo al passo in questione (pp.

36-7).
67 Facile comprendereil significato, in un certo senso ,popolare', di questi versi. L'azione di Ai" alle volte e visibile durantela vita stessa dei colpevoli, tutti cioe possono vedeme gli effetti; quando non ce ne avvediamo, d'altro canto, e perche l'espiazione avviene dopo la vita. E talora, come si e visto, non avviene proprio. 68 Nei commentare il vocabolo &1,t6KpavtoS Ag. 457, FRAENKEL scriveva: ,,Aeschylus has a in predilection for compounds in -KpavTo;",p. 233. 69Aischylos. Orestie, cit., p. 159. Si veda la sua analisi, al solito puntuale. 70 Concetto nient'affatto nuovo: si vedano e. g., fra i passi platonici gia citati, in particolare

160

LuIGIBRUSCHI

Si noti come questasoluzioneesegetica faccia si che entrambile climax relative all'espiazione, quellatemporale (presto,successivamente, mai)e parallelamente quella locale (in vita,nell'Ade,nel Tartaro) riescanofinalmente uncantoad avereunaloro da compiutezzain se, dall'altro completarsi a vicendevolmente.7" IIcerchiodunqueappare finalmente chiudersi. Lettinel modoche si e detto,anche a lungooggettomisterioso,mi pareriescanofinalmente trovare loro questiversi, a una precisacollocazioneall'intemodel contesto:che prendele mosse dallapreoccupazione del coro riguardol'impossibilitadell'espiazionee si chiude esattamentecon lo stesso timore,che diviene semprepiiu certezzaa manoa manoche il discorsoprocede, come se le parolepronunciate avessero il potereda un lato di smorzarela paurae la disperazione, dall'altrodi alimentare l'odio e la speranza. II1.Orache il mosaicoha acquisitounasuastruttura definita,grazieallaqualegran piiu partedella raffigurazione principaleappareoramai ,svelata', vediamo se si puo dire qualcosasulla complessaconstitutiotextusdel nostropasso. Cominciamodal verso 61. Si e parlatodi Aiq che pesa i piattidella bilancia. Difficilescorgere del qualcosa generese il versolo si legge,com'e consuetudine, ~oia' 6' II KX. Sta di fattoche cio non e quantola zaponat tramanda. ms. entcoiomit Aica;, ai versi61-2 riporta'oiri 6' inaoloct AiitavtaXcia LvE v 4V8t. Ora: tot M, difatti, di nonostante scrittura Eschilosappiaessere densae complessa,non credosi possa la che affermare, innanzitutto, un verboquale 'acncoiwt (,esamina',o tutt'alpiu ,passain a rassegna',,visita':cfr.LSJ),verbotral'altrosoventeassociato Aicth72 si leghibenecon un soggettoquale ri.73 Per di pi', cio che si e soliti tradurre ,,la bilanciadella con Giustizia" come rendere (salvo poi non sapereesattamente ?atioxot) e in realtauna M da dal congettura, momentoche al posto del fortunato genitivorestituito TURNEBUS, alcunmigliorariporta appuntol'accusativo A/icav.La lettura apporta non ovviamente
6vivavrat ot Fedone 113e 1-6 (vd. p. 10), Gorg. 525 c 4-7 oi&?v, &t aviaxot 6vt;, aovt T& TOxonix6pCivte; &1iT&a &AapTia; kytcFta iaCt66UVrp6TaTa icCn Ookp6naTa atOndaXovtac T6v66 Xp6vov, &w.Xvd rapa&iyjaia 6wnpTnp 8EICPlTqpip, K?X. 11 vou; &cet ?v "At5ov LV T(O concetto di colpe sanabili e di colpe insanabiliappareinsomma piuttosto diffuso.

71Un'altra della i esserequelladi consideraretregradi potrebbe esegetica interessante possibilita dell'anima: p6r perdire,nella come i diversistadidellacondizione purezza di &v climaxluminosa di per C6oT)o dire ,in condizione colpama non grave',cioe luce della rettitudine',v Et,atXjuio di la sanabile,e l'dKKpav?oO a simboleggiare tenebrache copre chi si e macchiato colpe vi4 e con cosi la dunque ricostruibile: II sarebbe inespiabili'. periodo ,AiK1l esamina bilancia: rapida chie il e di chi puro,mentre si e macchiato colpe espiabilil'attende col tempogli fa saldare suo debito; A di giacchele lorocolpesonoinespiabili". supporto una sterile, alcuni,invece,li copreunatenebra per dei si simile esegesi, tuttavia, gradirebbero validiparalleli poterleggerenel nesso ?v 4t un di quale,nellacondizione purezza'. significato poi di (Cl. la 72 Buona questo proposito disamina HEADLAM Rev. 1902,cit.,p. 348),integrata da a (scil. Luc.BisAcc.4.21-3: omi&,O"yaTwEp AiK11), citare anche: THOMSON (1966) ad loc. Si possono Dion. Ittpi Tx&;csEvd; OE;a aMoKicXpou T&a6iKaE; Kat?7aw61rt Toiw&lKdovTa;; KU0c6oliLvr11 T6 oi5 Halic.11.27.1.7-2.1: piv EXaO -ya&TCv &pyov,OaX KOainepLvepilgia Toi 6vov y-yov6to; l ?1;TO OViTI 0 alX CEUTOO) Kat TTov FalEaVat ETEOaK v im7 Tol) XPCO.W KcLit TI?&Va gvvtfl?%0VTo0
7Epaygata5i"f; ?ijyXNOaav
73
WKtqtpiot;

OvagtOlITftoI;.

non o che o ,L'inclinazione' ,il peso' della Giustizia ,esamina' ,passain rassegna' appare di sono Di segnalei varitentativi una soddisfacente. unasimiledifficoltA un ulteriore proprio lettura letterali. lontanamente ad del traduzione passo,che mairiescono essereneppure

Chi ha paura della Giustizia? Aesch. Choeph. 55-65

161

mento all'esegesi, ma se anziche correggereun accusativoin genitivo e, al verso seguente,un dativo (tog) in accusativo(to(, sempredi TuRNEBus), mantenessimo invece il dativoorginario74 e supponessimoal verso prcedente una comunissima confusionefra nominativoe accusativo,leggendopertanto fpn'av5' 'macoiti AjicaraXEla coi giv ?6Vt ,EV KitX., il testopanebbesenzadubbionotevolmente migliorato. Molto ruotasul vocabolo po n. Innanzitutto bisognadireche la traduzione solitamenteadottata 'oi 6 senzadubbiopoco aderente significatodel termine:poi per al difattinon significacerto ,bilancia',ne tantomeno ,piattodella bilancia'a giustificare una presunta metonimia.Se e vero invece che unadelle sue accezionie ,inclinazione della bilancia', e dunque ,peso della bilancia' (cfr. LSJ 1.1, 1.1, etc.), 'poiaxv 5' Firtoxiort Ajica sembrerebbedunque significarein modo chiaro e pregnante,ma Aiti esamina l'inclinazione della bilancia', ,esamina sulla bilancia il peso (della colpa)', guardacioe la bilanciaed esamina 1'entita della colpa: A'ci giudica quindi qual e il debito da pagareper riequilibrare piattie agisce di conseguenza:e rapida i quandocoglie quantisono ancorain vita, TaX6ya rolt j?V ?cVo6t, e via dicendo. Qualche parola,infine, sul grave problemadi ricostruzionetestualeofferto dal verso 64. La nap65oat; riporta verso ametricoOve&t,xpoviCovf''axnPpwet,dove il a &correzionedi secondamano su un origimario e dzXyt. Ora,se assumiamocome base di partenza concettodell'espiazioneche segue al il giudizio,avvengaesso in vita o dopo la morte,le restituzioni verso che salvaguardel dano il termineaxo; possono considerarsi quantomeno sospette.Ambedue le frasi delladiade,infatti,sono in uncertoqualmodo positive,giaccheha luogo l'espiazione, la 'a-rpeiaper dirlacon Plutarco, pertanto menzionedi pene o sciagurepotrebbe e la non apparire grancheintonata. Non e probabilmente caso, tuttavia, seguirealla letteral'osservazionedi SmR il di sul verso in questione: ,,man hat, wie es scheint, zwischen Tilgung von 3puEt (HERMANN)oder von &a'X (ScHurz)zu wahlen".Si potrebbepensaredifattiche una volta consideratal'improbabilita della presenzadi un terminequale aiXn nostro nel verso,si debbapertanto ritenere pressochesano Opu(t.Una simile deduzione,tuttavia, potrebbefmirecol rivelarsitroppofrettolosa. Riflettiamopertantosu 3pi'ei.Apparedecisamenteprobabileche IiEVEI sia una forma verbale75 (piuttostoche, con BLAssprimae GARvIE poi, il dativo di pkvo;). L'unico modo che sembraaccettabilepermantenereIp5ewt considerarerx del verso e precedente come un relativo(e quello per cui opta SwR)e leggere ,,cio che attendein un intervallodi tenebraaspettae fioriscecol tempo"(XpovigovTa). Cio tuttavia un da lato zoppica sotto il profilo del significato(tantopijuse lo si vuole legarecon quanto suggeritonel presentelavoro),dall'altrospezza del tuttoquellarispondenza sintattica 5' che pure ci si potrebbeattendere.Sembrapreferibile,difatti, pensarea 'Ca come all'oggetto del secondo verbo retto da AticT,cioe appuntoswIvet. It che, sembradi poter dedurre,pregiudicapiuttosto seriamentela presenza di IpCCt.76 Lungi dat
74 Lo scolio 62a, 28 p. 16 SMITH riporta: gv a'vnt to'U v; segno che leggevail dativo cTci; tradito.Anche Crrn, L'entratadel coro, cit., p. 207, propende la restituzione ,,dativus per del incommodi". 75SUcio concorda stragrande la maggioranza studiosi. degli 76 Ne mi pareche le congetture tentano che di ritoccare3pi*triescano avereunaparvenza ad di

162

LuIGIBRUSCHI

che concluderecon cio che aiXT (aciFt)sia la lectio genuina,se ne concludepiuttosto e


preferibile scegliere di lavorare su un testo corrotto che riporta vEvct xpoviCOvt' a%XEt,

come plausibilela lezione di primamano di M e ritenendoPpi?t un'agprendendo di spiegabilecon la presenza Npetv al v. 69. giuntala cui meccanicae verosimilmente La mia propostae quella di ritoccare,in modo mi sembrapiuttostoindolore, mn l'ametricoXpoviovr' ca'Xxt Xpovitovn XaX.77 diffuso;prevalentemente poetico,se ne AaXo; non e certo un terminelargamente che, di contanopoco piiu un centinaiodi occorrenze.Mi pareaffattodegnodi interesse ad di queste occorrenze, ben sette appartengano Eschilo, Ia dove in altri autori ad ,classici' la presenzadel terminesi limitaal massimoad un paio di volte (troviamo due una in esempio unaoccorrenza Sofocle, unain Euripide, in Pindaro, in Teognide, una in Callimaco, una in Mosco, due in Apollonio Rodio, etc.). Di piui:tutte le ancora nell'Oresteae anzi, volendo restringere occorrenzeeschilee sono concentrate nelle Eumenidi(si vedanoChoeph.361, di pi'uil campo, nelle Coeforee soprattutto se Eum.5, 310,334,347, 386,400). Non solo dunquetermineeschileo,ma addirittura, vogliamo, ,trilogico'. e Aa(Xo; la porzioneassegnatadal fato, dalla sorte, il destino finale. Nel nostro esamina l'inclinazione passo avremmopertantouna traduzionedel tipo: ,,ma AtcrT con della bilancia:e rapida quantisono in vita;altri,invece, li attendenellaregionedi Quale sorteattendai mezzo fattadi tenebra,con sorte ultimache tardaa compiersi". rimanenti colpevoli, oramai,e cosa nota.
Firenze
BRUSCHI LUIGI

accettabilita (ne e forse una parziale conferma I'esiguita di citazioni delle congetture stesse). Si confrontino a proposito i vari apparatinonche R. D. DAWE,Repertory of Conjectures on Aeschylus, Leiden 1965, pp. 126-7. 77Ci6 se si intende lasciare AiLcl come soggetto anche del secondo membro e quindi di PEvet; qualora invece si preferisca una costruzione che prevede che sia td; ad essere il soggetto della proposizione, allora oltre alla soluzione propostapotrebbeanche avanzarsil'ipotesi di un xpovi,ovta complemento oggetto del verbo kvr&t. ?dXTi

Você também pode gostar