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Statica delle strutture

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La statica delle strutture la parte della meccanica che sviluppa lo studio statico di corpi riconducibili a forme strutturali note nellameccanica delle strutture, in particolare travi e travature. Interesse prevalente della statica delle strutture lo studio delle strutture isostatiche, le sole per le quali, attraverso le sole condizioni di equilibrio statico, possibile pervenire ad una determinazione completa del loro stato di sollecitazione interna. Tale studio oggigiorno svolto prevalentemente per via analitica e numerica. Nel passato molto utilizzati risultavano gli strumenti della Statica grafica, adesso richiamati saltuariamente e solo a fini didattici.
Indice
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1 Condizioni di equilibrio di una struttura

1.1 Equazioni cardinali della statica

2 I gradi di libert 3 Condizioni di vincolo

3.1 Tipi di vincoli

4 Sistemi vincolati 5 Caratterizzazione statica e cinematica dei sistemi vincolati 6 Strutture isostatiche, iperstatiche e labili 7 Le caratteristiche di sollecitazione 8 Bibliografia 9 Voci correlate

[modifica]Condizioni

di equilibrio di una struttura

Una struttura in un'assegnata configurazione geometrica in equilibrio se tale equilibrio sussiste per ognuna delle parti in cui la struttura pu essere decomposta. Il problema dell'equilibrio statico di una struttura pu essere pertanto ricondotto al problema dell'equilibrio statico di tutte le sue parti. In tali relazioni di equilibrio intervengono non solo le forze (e le coppie) esterne applicate, ma anche le azioni (le sollecitazioni interne) che le varie parti si scambiano reciprocamente. Ai fini della valutazione dell'equilibrio, le varie parti della struttura possono essere riguardate come corpi rigidi.

[modifica]Equazioni

cardinali della statica

Condizione necessaria e sufficiente affinch un corpo rigido risulti in equilibrio che siano nulli:

il risultante delle forze applicate (equilibrio alla traslazione), cio la sommatoria delle forze dovr essere uguale a 0

il risultante dei momenti delle forze e delle coppie applicate (equilibrio alla rotazione), allo stesso modo anche la sommatoria dei momenti dovra essere uguale a 0

Per un corpo nello spazio tridimensionale, le equazioni cardinali della statica corrispondono a 6 equazioni scalari (3 alla traslazione e 3 alla rotazione). Nel caso piano (le traiettorie dei punti del corpo appartengono ad un piano, ove sono contenute le forze applicate), le equazioni della statica corrispondono a 3 equazioni scalari (due alla traslazione e una alla rotazione (attorno ad una direzione normale al piano del problema). Per un sistema composto da un numero generico c di parti, dovendo le equazioni della statica valere per ognuna delle sue parti, il loro numero complessivo 6xc nel caso tridimensionale e 3xc nel caso piano.

[modifica]I

gradi di libert

Dicesi grado di libert il numero di parametri cinematici necessari a caratterizzare il moto o l'atto di moto di un sistema. Un corpo rigido nello spazio tridimensionale ha 6 gradi di libert (3 alla traslazione e 3 alla rotazione). Nel problema piano, il corpo rigido ha 3 gradi di libert (due alla traslazione e una alla rotazione). La cinematica di un sistema composto da c corpi rigidi definita dalla cinematica di ogni corpo del sistema. Il suo grado di libert la somma quindi dei gradi di libert delle sue parti. Il grado di libert di un sistema eguaglia il numero di equazioni scalari necessarie ad imporre l'equilibrio.

[modifica]Condizioni

di vincolo

Un vincolo ogni impedimento alla libera mobilit dei corpi. In statica delle strutture i vincoli considerati sono:

olonomi (impongono restrizione alla sola posizione dei corpi); fissi (sono indipendenti dal tempo); bilateri (ogni componente cinematica impedita lo in entrambi i versi); privi di attrito (consentono integralmente i movimenti a cui non si oppongono).

I vincoli si dicono esterni se limitano gli spostamenti assoluti, interni se limitano gli spostamenti relativi tra le parti di un sistema. Si dicegrado di vincolo il numero di componenti di spostamento vincolate: in questo senso si parla di vincolo semplice se limita una sola compente di spostamento, di vincolo doppio, triplo... quando le componenti impedite sono pi d'una. Si parla di cedimento vincolare quando il vincolo impone, alla componente di spostamento vincolata, di assumere un determinato valore non nullo. In Meccanica, i vincoli sono equivalenti a delle forze, in quanto modificano il moto di un sistema ogniqualvolta questo cerchi di violarli. Dicesi reazione vincolare la forza esplicata da un vincolo. Affinch si possa esercitare la condizione di vincolo cinematico, le reazioni vincolari hanno una ben precisa caratterizzazione in funzione della componente di spostamento che deve essere vincolata: ci determina alcuni caratteri vettoriali (direzione e punto

di applicazione) delle reazioni vincolari, e quindi il numero di parametri scalari indipendenti (il grado di vincolo) attraverso cui si esprime la reazione vincolare.

[modifica]Tipi

di vincoli

Un esempio di cerniera il dondolo.

Altro esempio di cerniera la porta.

Per problemi piani, i vincoli pi comunemente utilizzati in statica delle strutture sono di seguito descritti.

il carrello o appoggio semplice un vincolo semplice ed impedisce lo spostamento del punto vincolato lungo l'asse ortogonale al piano di scorrimento del carrello. Lascia al corpo due libert di movimento: la traslazione lungo il piano di scorrimento del carrello e la rotazione attorno al punto vincolato. La reazione vincolare corrisponde ad una forza applicata nel punto vincolato e diretta lungo la direzione ortogonale al piano di scorrimento.

la cerniera, un vincolo doppio che impedisce lo spostamento del punto vincolato lungo una qualsiasi direzione del piano del problema. Lascia il corpo libero di ruotare intorno al punto stesso. Reagisce con una forza applicata al punto e diretta secondo una qualsiasi direzione appartenente al piano del problema: tale forza pu essere rappresentata dalle sue due componenti su due assi ortogonali.

lincastro un vincolo triplo che impedisce al corpo sia le due componenti di traslazione che la rotazione. Reagisce attraverso due componenti di forza su due diverse direzioni e una coppia.

il pendolo o biella un vincolo semplice equivalente del carrello: impedisce gli spostamenti del punto vincolato lungo l'asse della biella e permette al corpo gli spostamenti ortogonali a tale asse e la rotazione attorno al punto. Reagisce con una forza applicata al punto e diretta lungo l'asse della biella.

il doppio pendolo o bipendolo un vincolo doppio che impedisce la traslazione lungo l'asse dei pendoli e la rotazione del corpo. Permette al corpo di traslare lungo la direzione ortogonale all'asse dei pendoli: in tal senso il vincolo viene detto anche pattino. Reagisce con una forza diretta secondo l'asse del pendolo ed una coppia.

il doppio doppio pendolo o quadripendolo o pendolo improprio o pantografo un vincolo semplice che impedisce le rotazioni del corpo. Lascia libero il corpo di traslare. Reagisce tramite una coppia.

Il carrello

La cerniera

L'incastro

Il pendolo

Il doppio pendolo

Il doppio doppio pendolo

[modifica]Sistemi

vincolati

Dicesi vincolato un sistema meccanico (una struttura), composto da pi corpi (le parti della struttura), soggetto ad un sistema di vincoli cinematici. Il grado di vincolo m del sistema la somma del grado dei singoli vincoli. Per spostamenti infinitesimi rigidi delle parti della struttura, la presenza di vincoli cinematici in generale espressa da un sistema di m equazioni algebriche lineari negli n parametri cinematici libera mobilit della parti della struttura (n il grado di libert del sistema) che descrivono la

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