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Angelantonio Cafagno

Consulenza Informatica e Tecnologica per lo


Sviluppo e l’Organizzazione dei Sistemi Aziendali

Il Personal Computer:
risposte semplici
a domande complicate

Cos’è un computer? Quali sono i suoi componenti?

Piazza Enrico De Nicola, 10 – 70026 Modugno (BA)


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Premessa
In una società dove i Computer e Internet stanno permeando tutti gli
aspetti della vita di ogni giorno, siamo testimoni della crescita del divario
digitale (Digital Divide), in quanto milioni di persone sono escluse dalla
Società dell’Informazione per mancanza delle conoscenze necessarie
per accedervi.
Informatica ed Internet rappresentano ormai servizi ad elevato impatto
sociale.
Si pensi alle vendite on-line nel settore viaggi e turismo, alle vendite dei
biglietti per spettacoli o alle prenotazioni per mostre d’arte, all’acquisto di
software o di libri, fino alle operazioni di banca on-line.
Non è di minore impatto il consolidamento di alcune funzioni pubbliche a
carattere amministrativo, di diffuso interesse generale, o la realizzazione
dell’e-Government nelle autonomie locali, con la sperimentazione di
servizi sostitutivi di azioni svolte allo sportello.
Si pensi, infine, alle funzioni principali di Internet come enorme biblioteca
di notizie e di documentazione, oltre che come strumento di scambio ed
interazione; si mediti sulla funzione della e-mail, come paradigma di base
per la relazionalità, o alla comunicazione on-line con la famiglia o gli
amici.
Resta, tuttavia, il fatto che l’uso diffuso delle tecnologie non è ancora
patrimonio comune per gran parte della popolazione in Italia.
Incanalare l’attitudine, la propensione delle persone all’utilizzo della
tecnologia è considerata come un’importante opportunità da parte delle
istituzioni, nel proposito di dare impulso alla Società dell’Informazione,
ovvero, a quel lungo processo di modernizzazione, in atto nel settore
dell’informazione e della comunicazione, che ha profondamente
cambiato, e che ancor più profondamente modificherà, la vita privata,
sociale e professionale di ciascun individuo, a partire dalla constatazione
che la rivoluzione tecnologica rappresenta un supporto fondamentale per
favorire efficienza e competitività e, allo stesso tempo, facilitare l’accesso
alla conoscenza dei cittadini e delle aziende e dalla consapevolezza che il
cambiamento può venire solo dal coniugare fare e sapere, teoria e prassi,
saperi “esperti” e senso comune.

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Condizione indispensabile perché la società dell’informazione possa
crescere è che ci siano “cittadini qualificati”. Ciò significa incentivare
l’alfabetizzazione informatica in modo capillare e in tutte le fasce d’età e
rendere accessibili nozioni, prodotti e servizi delle Tecnologie della
Società dell’Informazione, con la certezza che si possano in tal modo
ridurre gli squilibri esistenti tra aree sociali e tra individui.

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Il Personal Computer (PC)

Cos’è un computer
Semplificando molto si può affermare che un computer è una macchina in grado di svolgere
azioni che le vengono richieste da un programma. Per fare un’analogia con le macchine che
utilizziamo quotidianamente, possiamo pensare ad una lavatrice. Questa può essere
programmata, attraverso un pannello di controllo, per compiere diverse operazioni. Allo
stesso modo, possiamo richiedere al computer di eseguire diversi tipi di funzioni, proprio
selezionando e rendendo operativi i vari programmi. Il computer quindi è da considerare una
macchina programmabile e per funzionare necessita sia dell’oggetto fisico stesso (ciò che noi
tocchiamo e con cui interagiamo), sia dei programmi che le permettono di effettuare le
diverse operazioni. Questo, tradotto in linguaggio tecnico, significa che il computer è
composto da una parte HARDWARE (hard = duro e ware = materiale – il computer vero e
proprio, cioè l’insieme dei pezzi materiali che lo compongono) e da una parte SOFTWARE
(soft = morbido e ware = materiale – i programmi che permettono all’hardware di
funzionare).

Esistono diversi tipi di computer; per esemplificare possiamo distinguere le seguenti


categarie: mainframe, minicomputer, personal computer (PC), laptop computer o notebook.
I mainframe e i minicomputer sono computer che le grosse aziende utilizzano sfruttandone
l’elevata potenza per far lavorare contemporaneamente diversi utenti dal proprio terminale.
I PC invece sono i computer più diffusi in assoluto, quelli che sono utilizzati generalmente dai
privati. negli uffici pubblici, nelle aziende, ecc.
I notebook sono i computer portatili; tali dispositivi sono sempre più piccoli (tanto da stare
nel palmo di una mano – palmtop) e possono essere di dimensioni e peso veramente limitati.
Nei capitoli successivi tratteremo più in dettaglio le caratteristiche tecniche e le funzioni del
Pc.

Dentro il PC
Come per guidare un’autovettura non è indispensabile essere esperti conoscitori del motore,
allo stesso modo, non è assolutamente necessario conoscere nei dettagli la tecnologia di un
PC per poterlo sfruttare in modo adeguato.
Tuttavia, una conoscenza, pur minima, della sua tecnologia permette sicuramente un migliore
utilizzo, anche in considerazione del fatto che il PC è diventato uno strumento con cui ci
confrontiamo frequentemente.
La struttura interna di ogni computer (nonostante le differenze di forma, tipologie, modelli) è
fondamentalmente la stessa e comprende schematicamente i seguenti elementi:

 Unità Centrale di Elaborazione (CPU acronimo di Central Processing Unit – detta


comunemente processore)

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 Memoria Principale (ROM – RAM)
 Memoria di Massa (Hard Disk, Floppy Disk, CD&DVD-Rom, ecc...)
 Dispositivi di Interfaccia

Unità Centrale di Elaborazione


La CPU (unità centrale di elaborazione) rappresenta il “cuore” della macchina; è il “luogo”
dove sono eseguite le operazioni che sono richieste al PC. In essa sono elaborate e
trasformate le informazioni provenienti dall’esterno (input); in conseguenza sono
rappresentati i risultati, mediante l’invio ai dispositivi di interfaccia (output).

Nei PC la CPU è, generalmente, allocata in un unico circuito integrato (CHIP), che prende
anche il nome di microprocessore. Quest’ultimo è fisicamente montato sulla scheda madre
(Mother Board). La velocità del microprocessore nell’eseguire le varie operazioni dipende dal
Clock, ossia la velocità con cui è eseguita un’operazione elementare. Ovviamente maggiore è
la velocità di Clock, maggiore è la velocità di esecuzione delle operazioni. E’ inutile però avere
un processore con una velocità di Clock elevata quando gli altri componenti del PC non sono
ugualmente performanti, in quanto in questo caso la CPU deve “aspettare” i componenti più
lenti.

Memoria Principale
La Memoria Principale rappresenta per il computer quello che un magazzino rappresenta per
una fabbrica. Così come siamo in grado di costruire un oggetto se nel magazzino abbiamo i
componenti per realizzarlo, allo stesso modo un microprocessore è in grado di eseguire un
programma a patto che questo sia residente nella Memoria Principale.
La memoria principale è composta da due sezioni: ROM (Read Only Memory – memoria di
sola lettura) e RAM (Random Acces Memory – memoria ad accesso casuale).

 ROM è una «memoria» nella quale non possiamo memorizzare dati ma soltanto
leggere quelli già esistenti. E’ una memoria permanente, di piccole dimensioni. che viene
programmata dal costruttore. I dati contenuti nella ROM permangono anche dopo lo
spegnimento del computer e questa è la memoria che viene interpellata dalla CPU al
momento dell’accensione, per avviare correttamente la macchina.
 RAM è il supporto di memoria su cui è possibile leggere e scrivere informazioni con un
accesso “casuale”, ovvero senza dover rispettare un determinato ordine sequenziale,
come avviene, ad esempio, per un nastro magnetico; interagisce con la CPU trasferendo
informazioni a grande velocità; è una memoria di lettura/scrittura. Serve per
“depositare” temporaneamente i dati con i quali si vuole lavorare in un certo istante. La
particolarità della RAM è di essere una memoria volatile e, quindi, di non trattenere i
dati a computer spento. Per questo motivo, per “salvare” in maniera permanente i dati
alla fine delle elaborazioni si devono “passare” su un altro “tipo” di memoria.

Memoria di Massa
La memoria secondaria, o memoria di massa, è rappresentata da dispositivi
prevalentemente di tipo magnetico, ottico o magneto-ottico; la fetta preponderante di tali
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dispositivi è costituita dagli hard disk, ma hanno sempre più rilevanza anche i supporti
rimovibili, quali floppy disk, CD, DVD, nastri magnetici, memorie flash, ecc.
La memoria di massa nasce come estensione della memoria principale per memorizzare dati e
programmi, in tali dispositivi, però, in modo non temporaneo: caratteristica peculiare della
memoria di massa è, infatti, la “non volatilità”, ovvero la possibilità di memorizzare
permanentemente i dati (per questo si parla anche di memoria di archiviazione).

 Hard Disk (letteralmente “disco rigido”): è contenuto all’interno del computer ed è


costituito da dischi magnetici che ruotano continuamente. Una testina può leggere e
scrivere dati su entrambe le facce del disco. Maggiore è la velocità di rotazione del disco
rigido, tanto meno tempo impiegherà la CPU a ricercare i dati sulla sua superficie. La
velocità di rotazione del disco rigido è indicata dalla sigla RPM (Round Per Minute = giri
al minuto) seguita da un numero, che indica la velocità di rotazione.

 Floppy Disk (significa “disco flessibile”): è un dischetto del diametro di 3,5 pollici,
ricoperto su entrambe le facce da materiale magnetico. L’involucro è, attualmente, di
plastica rigida e la parte che deve venire a contatto con la testina è protetta da un’aletta
metallica, in modo che le dita e la polvere non possano danneggiarla. In un angolo è
presente un foro che può essere ricoperto da un’apposita protezione scorrevole per
evitare di sovrascrivere nuove informazioni sul floppy, cancellando dati memorizzati in
precedenza. Sul PC è presente un lettore (“Floppy Drive”) che permette le azioni di
lettura e scrittura su questo tipo di supporto.

 CD (Compact Disk) e DVD (Digital Versatile Disc – questi ultimi caratterizzati da


un’enorme capacità e da un’elevata velocità di lettura): fanno parte della categoria dei
supporti ottici. Normalmente non sono riscrivibili, per questo motivo sono accompagnati
dall’estensione «-ROM»; ultimamente, con il progressivo calo dei prezzi dei
masterizzatori, cioè degli strumenti che permettono di memorizzare dati su CD e DVD, si
sono diffusi anche supporti -R (Recordable = registrabile), sui quali è possibile
memorizzare i dati una sola volta, e -RW (ReWritable = riscrivibile) sui quali è possibile
scrivere e cancellare dati molte volte. Per poter accedere alle informazioni contenute in
tali supporti è necessario possedere un lettore apposito lettore; viceversa, se vogliamo
anche scrivere su CD e DVD abbiamo bisogno di un masterizzatore (dispositivo
hardware atto a creare o duplicare Compact Disc o Digital Versatile Disc, contenenti
dati, audio e/o video).

Dispositivi di Interfaccia
Le informazioni elaborate dalla CPU, nell’esecuzione di un programma, devono, poi, essere
trasformate in modo che l’utente possa fruire i risultati recepire ed «interagire» con la
macchina. Questo compito è ripartito tra le periferiche e i dispositivi di interfaccia, i quali
sono installati all’interno del cabinet ed ai quali sono connesse le periferiche.
Possiamo definire interfaccia un componente o un circuito, parte di un sottosistema, che
comunica con altri sottosistemi tramite l’invio e la ricezione di segnali. In questo senso si può
parlare di “collegamenti” tra i vari componenti elettronici che compongono il PC: CPU,
Memorie, Lettori Floppy Driver o CD e/o DVD Driver, Schede Audio e Video (queste

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permettono la trasformazione dei dati forniti dalla CPU in “qualcosa” di utilizzabile dalle
periferiche).

 La Scheda Video è la componente che fa interagire il monitor con la CPU e che ha il


compito di trasformare le informazioni derivate dal microprocessore in un formato
rappresentabile sul monitor del sistema.

 La Scheda Audio, che, come la scheda video è alloggiata direttamente sulla scheda
madre, converte i dati elaborati dalla CPU in un formato opportunamente modificato ed
amplificato, che può essere inviato alle casse acustiche.

 La Scheda di Rete è l’interfaccia digitale che viene inserita solitamente all’interno di


un Personal Computer (ma anche di un Server, una Stampante, un Router etc.) per
consentire la connessione ad una rete informatica.

Le periferiche
Le enormi potenzialità del personal computer non si sarebbero potute esprimere senza la
presenza delle periferiche, cioè di quei dispositivi che permettono di collegare il personal
computer al mondo esterno. Tali «accessori» possono essere di Ingresso (input), di Uscita
(output), o di Ingresso/Uscita, in funzione della direzione del flusso delle informazioni.

Le principali periferiche sono:

Tastiera
La Tastiera è definita come il dispositivo input standard, ossia come
lo strumento con il quale, generalmente, inseriamo dati ed
istruzioni.

Monitor
E’ il dispositivo output standard, cioè lo strumento che visualizza i
dati in uscita dalla CPU. Le sue dimensioni sono definite dalla
dicitura “X pollici”, che indica la lunghezza della diagonale dello
schermo in pollici. Sono ormai diffusissimi monitor con tecnologia
a cristalli liquidi (LCD). Grazie all’eliminazione del tubo catodico
hanno una dimensione più ridotta rispetto alle precedenti versioni
ed emettono meno radiazioni.

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Mouse
Tecnicamente appartiene alla classe dei dispositivi di
puntamento; mediante il mouse è possibile muovere un
puntatore sullo schermo. Il movimento del puntatore si realizza
mediante l’analisi ed il calcolo degli spostamenti effettuati,
compiuti dalla CPU, che quantifica ampiezza e direzione del
moto, traducendolo in qualcosa di visibile sulla schermo.

Stampante
La stampante è lo strumento che serve a trasferire su carta le
informazioni elaborate dal computer: documenti, immagini ed
altro. Sul mercato sono reperibili stampanti con varie tecnologie,
in particolare a getto di inchiostro e laser.

Scanner
Gli scanner sono dei dispositivi che L’utilità di questi strumenti è data
dividono e analizzano un foglio dal fatto che l’immagine acquisita
(documento, immagine, grafico, ecc) può essere ritoccata e modificata a
riga per riga, convertendolo in dati piaci mento, con i programmi
digitali elaborati dal computer. appropriati,e quindi utilizzata per
molteplici altri scopi.

Modem
E’ la chiave del moderno sviluppo di Internet. Serve per trasmettere e ricevere dati tramite la
linea telefonica. Il suo nome è acronimo dalle parole MODulatore e DEModulatore, che
descrivono la peculiare caratteristica dell’apparato di «impacchettare» le informazioni per
trasferirle attraverso la linea telefonica, ovvero di «spacchettarle» per utilizzarle su un
personal computer.

Con l’attuale sviluppo della I modem tradizionali, di tipo dial-up,


tecnologia ADSL (acronimo consentivano velocità massime di 48
dell’inglese Asymmetric Digital kb/s, e le linee ISDN arrivano fino a
Subscriber Line) l’accesso ad 128 kb/s).
Internet è possibile “ad alta Con l’ADSL il segnale è codificato in
velocità” (banda larga o maniera digitale anche nella parte
broadband). La velocità di dalla linea telefonica (“subscriber
trasmissione è superiore ai 640 line”) e la velocità di invio dati è
kb/s (kilobit per secondo). asimmetrica.

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Peculiarità della tecnologia ADSL è la possibilità di usufruirne senza dover cambiare i
cavi telefonici esistenti e senza dover usare linee separate per i dati e per le comunicazioni
voce: sul doppino telefonico in rame, è, infatti, possibile far viaggiare contemporaneamente i
dati digitali ed il segnale telefonico analogico: la voce usa le frequenze tra 300 e 3400 Hertz,
mentre i dati sfruttano le frequenze superiori ai 4 KHz.

Floppy Drive – CD-Rom Drive – DVD-Rom Drive


Floppy drive (così si chiama il lettore di dischetti), CD-Rom Drive – DVD-Rom Drive
(rispettivamente lettori di CD e/o di DVD) sono le componenti del PC che permettono di
leggere e scrivere floppy disk, CD e DVD.
Nel caso di supporti ottici lo strumento per “scrivere” le informazioni si chiama masterizzatori.
Sia i lettori “ottici” che i masterizzatori possono avere diverse velocità di lettura/scrittura,
indicate dalla sigla “X” seguita da un numero.

Webcam
Letteralmente significa “telecamera del web”. Permette di
dialogare tramite Internet guardando il proprio interlocutore. La
qualità delle immagini dipende, però, ancora fortemente dalla
performance delle connessioni.

Sistemi Operativi
Per Sistema Operativo (S.O.) si intende il “programma di base” che permette l’utilizzo del
computer. Può essere considerato l’interfaccia tra l’uomo e la macchina. Il S.O. è progettato
per gestire, controllare e assegnare le risorse (CPU, memoria, periferiche) ai vari processi, in
modo da ottimizzarne il rendimento. Inoltre, tramite un’interfaccia grafica, permette di
interagire in modo intuitivo con l’utente.

I sistemi operativi per PC più noti sono: Windows, Linux, MacOs.

Microsoft Windows
Microsoft Windows è una famiglia di sistemi operativi prodotta da
Microsoft, a partire dal 1985, per l’utilizzo su personal computer
(ma esistono anche versioni di Windows specifiche per server e
sistemi embedded), sviluppato come ambiente operativo ed
interfaccia grafica del più datato MS-DOS (MicroSoft Disk
Operating System).
Si è guadagnato grande diffusione fino a diventare standard per i sistemi operativi client. La
versione in auge presenta un’interfaccia grafica a finestre (Windows), che si è allineata alla
filosofia già presente, fin dagli anni 80, solo sui computer MacIntosh.

Linux
Linux è il nome del kernel originariamente sviluppato da Linus Torvalds. Il nome Linux, a
dispetto dell’assonanza tra il nome dell’ideatore e quello del sistema, è da attribuire a Ari
Lemke, un noto LAN administrator, che rese per primo disponibile Linux su Internet via FTP.

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In particolare Linux era il nome della directory in cui risiedevano i files del nuovo
sistema operativo. il nome originariamente scelto da Torvalds per il suo sistema operativo era
Freax, una combinazione tra “free”, “freak” e “x”, per indicare la caratteristica di un sistema
Unix-like.
Con il termine “Linux” spesso si indicano, erroneamente, tutti i
sistemi operativi liberi, basati sul kernel Linux e sul sistema GNU; in
effetti il sistema operativo sviluppato da Torvalds dovrebbe
chiamarsi “GNU/Linux”.
Gli altri sistemi operativi «Linux-based» hanno il nome più
appropriato di “distro” o “distribuzioni”; tali sistemi operativi si
possono definire “assemblati” secondo il gusto e le esigenze dello
sviluppatore che in genere battezza anche la distro.
Per completezza di definisce «software libero» il software
rilasciato con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo,
studiarlo, modificarlo e redistribuirlo; per le sue caratteristiche, si
contrappone al software proprietario.
Il kernel Linux è un software libero distribuito con licenza GNU, «redatto», per l’appunto, nel
1991 da Linus Torvalds; integrato con il Sistema GNU ha dato vita al sistema operativo
GNU/Linux.
GNU è un acronimo ricorsivo e significa GNU is Not Unix (ovvero “GNU
non è Unix”) e si pronuncia “gh-nu” (con la g dura).

Il Progetto GNU, lanciato nel 1983 da Richard Stallman, si basa su una


gestione particolare dei diritti d’autore sul software, secondo la
definizione di software libero (contrapposta a software proprietario).

Per inciso, il kernel (nucleo) è il “cuore” di un sistema operativo e fornisce tutte le funzioni
essenziali per il sistema, in particolare la gestione della memoria, delle risorse del sistema e
delle periferiche, assegnandole di volta in volta ai processi in esecuzione. La controparte del
kernel è la shell, ovvero l’interfaccia utente del sistema, la parte più esterna. I programmi
chiedono le risorse al kernel attraverso delle chiamate (system call) e non possono accedere
direttamente all’hardware. Il kernel si occupa quindi di gestire il tempo processore, le
comunicazioni e la memoria distribuendole ai processi in corso secondo le priorità (scheduler).
L’architettura scelta da Torvalds per il kernel (ovvero una struttura monolitica, considerata da
alcuni obsoleta a differenza della più moderna architettura a microkernel) fu causa di un
dibattito molto acceso con Andrew S. Tanenbaum nel 1992 sul newsgroup comp.os.minix.
Come ogni progetto che sia software libero, anche il kernel Linux è in continua evoluzione e
le nuove release sono reperibili sul sito http://www.kernel.org. La dimensione del kernel
Linux cresce in maniera esponenziale, aggiungendo nuovi moduli, nuovo hardware supportato
e così via.
Linux è un kernel che supporta il multitasking ed è multi utente. Ciò permette che diversi
utenti (con privilegi differenziati) possano eseguire sullo stesso sistema diversi processi
software in simultanea. Attualmente i sistemi Linux-based supportano la gran parte
dell’hardware disponibile per PC ed un numero enorme di architetture (tra cui SPARC,
PowerPC e le più moderne CPU a 64 bit).

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Il codice sorgente di Linux è disponibile a tutti ed è ampiamente personalizzabile, al
punto da rendere possibile, in fase di compilazione, l’esclusione di codice non strettamente
indispensabile. La flessibilità di questo kernel lo rende adatto a tutte quelle tecnologie
embedded emergenti e anche nei centri di calcolo distribuito (cluster Beowulf), fino ad essere
incorporato in alcuni videoregistratori digitali e nei telefoni cellulari.
La versione 2.6.16, pubblicata il 20 marzo 2006, ha introdotto il supporto al processore Cell, il
cuore della futura PS3 della Sony.

MacOs
Mac OS è il sistema operativo dedicato della Apple per i computer Macintosh a partire dal
1984. Il nome è l’acronimo di Macintosh Operating System. Mac OS è evoluzione del
precedente SYSTEM, il primo sistema operativo ad utilizzare con successo un’interfaccia
grafica a finestre.
Apple Computer Inc. è una società situata nel cuore della California, la cui attività principale è
lo sviluppo di tecnologie legate all’informatica. Conosciuta in tutto il mondo grazie alla sua
vasta gamma di computer Macintosh, ultimamente si è fatta notare per il suo lettore di
musica digitale iPod e il suo negozio di musica on-line iTunes Store. Ha portato più volte
grandi innovazioni nel settore dell’alta tecnologia.

Mac OS viene utilizzato particolarmente nell’editoria, nella grafica pubblicitaria, negli studi di
registrazione musicali ma non è trascurabile l’uso per i piccoli uffici o per uso personale.
Esistono anche casi in cui sistemi Windows e Macintosh convivono nella realtà aziendale.

Il Mac OS può essere distinto in due famiglie di sistemi operativi:


 Il Mac OS Classic, cioè il sistema operativo montato sul primo modello di Macintosh
nel 1984 ed evolutosi, attraverso numerose versioni, fino al 2001 (attualmente non più
supportato).
 L’attuale Mac OS X (pronuncia ten), completamente riscritto e basato su piattaforma
Unix, commercializzato a partire dal 2001.
La versione 10 di Mac OS funzionava solo sulle CPU
PowerPC: basato su piattaforma Unix (in particolare su
FreeBSD e con microkernel XNU), produce liberamente
disponibile parte del codice sorgente, con una licenza
Opensource.
A fine giugno 2005 giunge la notizia di uno storico
cambiamento: l’adozione di processori Intel per le
macchine Apple, appositamente modificati per far
funzionare il Mac OS X. Con questo mossa Apple colma il
gap “prestazionale” presente nel campo dei computer portatili, visto che IBM non ha ancora
presentato una versione soddisfacente del processore PowerPC G5 per tali computer. Inoltre,
ai primi di Aprile 2006, Apple ha annunciato il rilascio di Boot Camp, una piccola applicazione
che permette di far girare una copia di Windows XP o Vista anche su un Mac. Naturalmente
questo programma funziona soltanto su computer Mac Intel-based.

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Le reti di comunicazione

Reti
Sinora abbiamo considerato i computer come unità indipendenti, ma, grazie alla loro
modularità, è possibile collegarli tra loro per rispondere al meglio alle nuove esigenze. Le reti
permettono la condivisione delle informazioni tra i diversi computer collegati. Per reti locali
(LAN, Local Area Network) si intendono collegamenti tra computer presenti fisicamente
all’interno di un’area limitata. Per reti geografiche (WAN, Wide Area Network) viceversa si
intendono reti più grandi.
Le reti sono composte da dispositivi hardware (cavi a diversa tecnologia, modem e schede di
interfaccia varie) che rappresentano il supporto fisico necessario per la trasmissione delle
informazioni.

SERVER E CLIENT
Ogni computer della rete mette in “condivisione” (a disposizione degli altri computer) delle
risorse. Qualsiasi computer che voglia accedere alle informazioni condivise dovrà
“connettersi” al computer desiderato. Il computer che mette a disposizione di altri computer
delle risorse è detto “Server”. Il computer invece, che accede alle risorse messe a
disposizione di altri è detto “Client”.

PROTOCOLLO
Il “ protocollo “ è un insieme di regole standard utilizzate per il trasferimento dati tra
calcolatori. Per la trasmissione dati i computer eseguono una serie di operazioni prestabilite e
sempre uguali, l’insieme di queste operazioni è chiamato “protocollo”. Esistono vari tipi di
protocollo ma i più diffusi sono tre: TCP, IP e HTTP
1. TCP = divide i messaggi in pacchetti e li ricompone;
2. IP = indirizza questi messaggi;
3. HTTP = definisce un metodo di interazione client-server, ottimizzato per le
connessioni brevi e veloci, necessarie per le connessione tra client web e
server web.

Rete locale – LAN


Rete di comunicazione che collega una serie di computer (nodi) situati in una zona circoscritta
(entro il raggio di 10 km). Con la rete LAN è possibile condividere informazioni, periferiche
comuni, ecc. Come esempio per capire meglio il concetto di “condivisione” di una periferica,
possiamo considerare il caso in cui un computer abbia collegata una stampante, ed un altro
computer sia privo di stampante. Qualora entrambi i computer fossero collegati tramite una
rete (fisicamente sono collegati mediante un idoneo cavo), l’utente del computer provo di
stampante potrebbe utilizzare la stampante connessa fisicamente all’altro pc.

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Altre tipologie di rete sono individuate con le sigle PAN (Personal Area Network), che
individua la rete “personale”, tra pc, cellulare e notebook; MAN (Metropolitan Area Network),
è la rete, che si estende per un massimo di 100 km, utilizzata per le reti informatiche di una
città; WAN (Wide Area Network), che copre aree vastissime e mette in comunicazione nazioni
intere; WLAN (Wireless Local Area Network); GAN (Global Area Network), questa rete mette
in “comunicazione tutti i continenti e prevede, oltre alla comunicazione attraverso la rete
telefonica, anche la comunicazione “via satellitare”.

La distinzione” è sostanzialmente di tipo “dimensionale”, fatta eccezione per le nuovissime


WLAN, sono reti caratterizzate indica una “rete locale senza fili” che sfrutta la tecnologia
wireless. Con la sigla WLAN si indicano genericamente tutte le reti locali di computer che non
utilizzano dei collegamenti via cavo per connettere fra loro gli host1 della rete.

Cos’è Internet
Internet, portmanteau2 di INTERconnected NETworks, è “la rete delle reti” composta da
migliaia di reti interconnesse, in differenti nazioni. Altra definizione molto usata è quella che
paragona Internet ad una gigantesca ragnatela (World Wide Web). Il World Wide Web
(www) è una rete di risorse di informazioni, basata sull’infrastruttura di Internet. Il Web si
basa su meccanismi atti a rendere queste risorse prontamente disponibili al più vasto insieme
possibile di utenti.
Nata nell’ambito di un progetto militare statunitense che aveva lo scopo di creare una rete
senza un calcolatore centrale, in grado di proteggere le informazioni e garantire le
comunicazioni anche in caso di conflitto nucleare, è, oggi, largamente impiegata soprattutto
per scopi commerciali e di ricerca. Lo sviluppo di Internet ha avuto un’impennata dopo la
nascita dello standard HTML3 grazie al quale è possibile rendere accessibile a tutti gli utenti
dotati di Browser4; ossia speciali software che interpretano le informazioni in formato HTML
(quali Explorer o Netscape), un’enorme mole di informazioni di qualsiasi genere (documenti,
immagini, programmi, suoni). Un altro motivo del successo di Internet è il fatto che la rete
consente la comunicazione in tutto il mondo tramite posta elettronica (e-mail), messaggi in
tempo reale e addirittura in videoconferenza, a costi, ormai, estremamente ridotti.

Il Passato
Risale al 1969 la prima versione di Internet, sviluppata dal Dipartimento della Difesa
Statunitense, e nata come mezzo di comunicazione utilizzabile nel caso di un attacco

1
Si definisce host o end system (terminali) ogni terminale collegato ad Internet. Gli host possono essere di diverso tipo, ad
esempio computer, palmari, dispositivi mobili e così via, fino a includere web TV, dispositivi domestici e thin client.
2
Parole formate dalla contrazione di altre; il termine è stato coniato da Lewis Carroll e che appare per la prima volta nei
dialoghi fra Alice e Humpty Dumpty in Dietro lo specchio). In italiano tale processo di fusione di parole è detto anche
sineresi.
3
HTML (HyperText Markup Language) è il linguaggio adottato per formattare un documento perché sia pubblicabile sul
web. Permette ai Browser di interpretare i file scaricati dalla rete come videate, completate da immagini, suoni e,
ovviamente, testi scritti
4
È il programma che serve per la navigazione in Internet. Generalmente dotato di una grafica piacevole e intuitiva, permette
la visualizzazione delle pagine Web e l’utilizzo dei servizi offerti da Internet.

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nucleare. Nel 1983 il governo USA comincia a sviluppare un nuovo progetto di rete
militare di difesa, denominato MILnet, e cede la rete Internet alle università americane ed ai
loro centri di ricerca. Vengono a crearsi, in tal modo, collegamenti tra le varie università di
tutto il mondo, che hanno portato ad una rapida evoluzione della “rete delle reti” fino ad
arrivare all’attuale situazione.
Da circa 10 anni si è sviluppata la figura dei “service provider”, realtà imprenditoriali che,
previo pagamento di un abbonamento, permettono, ad aziende ed a privati, l’accesso a
Internet. Dal 1991, dopo lo sviluppo, ad opera di Tim Berners Lee, del protocollo HTTP5
(Hyper Text Transfer Protocol), lo sviluppo di Internet è divenuto vertiginoso.

Presente
In questo momento Internet rappresenta una vera rivoluzione della comunicazione, l’avvento
di nuove tecnologie trasmissive, sempre più veloci, permette il transito di un numero di dati
inimmaginabile solo pochi anni fa, allargando il ventaglio della quantità e della qualità dei
media oggi reperibili on-line. Si può ascoltare musica, vedere video, informarsi, chiaccherare,
consultare banche dati di ogni tipo, comunicare in tempo reale o tramite e-mail, organizzare
dibattiti e videoconferenze, telefonare, acquistare beni, finanche visitare “virtualmente” paesi
lontani o edifici d’arte.

Futuro
La velocità con cui si evolve la tecnologia ci porterà presto ad avere nella vita di tutti i giorni
una presenza costante della rete; i “media” si fonderanno definitivamente e tramite un
computer, o meglio quello che sarà il computer del futuro, potremo accedere a tutti quei
servizi che abbiamo fino ad oggi solo immaginato.

Come collegarsi ad Internet


Navigare in Internet è molto facile. Basta solo possedere un PC, un modem6 ed un
abbonamento a particolari società, dette Internet Service Provider (ISP), che forniscono
l’accesso alla rete. Molte di queste società chiedono un corrispettivo economico per fornire
questo servizio, altre ancora lo offrono gratuitamente. Le spese da sostenere comprendono,
in genere, oltre all’abbonamento al Provider, anche quelle relative al traffico telefonico
sostenuto per tutta la durata del collegamento. Sono attualmente disponibili sul mercato varie
soluzioni da parte delle compagnie telefoniche; che propongono tariffe “a consumo” e tariffe
cosiddette FLAT, in cui l’onere economico è indipendente dal traffico telefonico effettuato.
E’, altresì, possibile utilizzare diverse soluzioni tecnologiche che permettono velocità e
prestazioni diverse. Di seguito si enumerano alcune tecnologie alla portata dell’utenza privata
e dell’azienda media: PSTN, ISDN, ADSL, Banda Larga Satellitare.

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HTTP (HyperText Transfer Protocol) è l’insieme delle regole (protocollo) che permette il trasferimento di tutti i files
“ipertestuali” costituenti un sito web, rendendoli “graficamente” visibili sul monitor non appena elaborati dal computer.
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Un altro portmanteau di MOdulazione e DEModulazione. E’ il dispositivo che permette l’impacchettamento dei segnali
contenenti le informazioni in formato atto ad essere trasferito sulla rete connettiva (Modulazione), ed il loro successivo
spacchettamento, e la loro interpretazione, in formato atto ad essere elaborato dal computer (DEModulazione).

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PSTN (acronimo di Public Switched Telephone Network) è la sigla utilizzata per
indicare la linea telefonica “normale”. Altro termine equivalente, POTS era originariamente
l’acronimo di Post Office Telephone System (sistema telefonico postale, in quanto le reti
telefoniche erano gestite dai servizi postali); oggi viene letto come Plain Old Telephone
Service (letteralmente il normale, vecchio servizio telefonico). Su tale linea telefonica ai
utilizzano modem analogici, i quali sono capaci di connessioni alla velocità massima di 56000
bps.

ISDN (Integrated Services Digital Network) è un servizio di telefonia digitale disponibile su


abbonamento nelle aree coperte dal servizio. Più specificamente, l’ISDN è un protocollo che
descrive l’effettuazione delle chiamate e la relativa terminazione. Il protocollo risale ai primi
anni ‘80, quando ha conseguito il massimo numero di installazioni: in Italia e in Europa viene
utilizzato il DSS1, un protocollo di segnalazione digitale di linea sviluppato dall’ETSI (European
Telecommunications Standards Institute) nel 1989.
Il collegamento ISDN più diffuso è quello base a 2 canali (BRI): il doppino telefonico trasporta
una banda di 144 Kbit/s suddivisa in due canali dati telefonici da 64 Kbit/s (64000 bps) e un
canale di segnalazione a 16 Kbit/s: se necessario, i due canali possono essere sfruttati in
coppia per trasmissione dati (accesso a Internet, per esempio), pagando di solito tariffa
doppia. Il modem, utilizzando le due linee contemporaneamente, può arrivare alla velocità di
128000 bps.

La sigla ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) individua la tecnologia che consente
l’accesso ad Internet ad alta velocità (si individua anche come banda larga o broadband). La
velocità di trasmissione è superiore a 640 kilobit per secondo (kb/s), a differenza dei modem
tradizionali di tipo dial-up, che consentono velocità massime di 56 kb/s, e delle linee ISDN che
arrivano fino a 128 kb/s (utilizzando doppio canale a 64K).
Con l’ADSL il segnale è codificato in maniera digitale anche nella parte della linea telefonica
dell’utente (“subscriber line”) e la modalità di trasmissione dei dati è asimmetrica (il flusso di
informazioni è più veloce in entrata che in uscita).

Peculiarità della tecnologia ADSL è la possibilità di usufruirne senza dover cambiare i cavi
telefonici esistenti e senza dover usare linee separate per i dati e per le comunicazioni-voce
normali: sul doppino telefonico in rame, è infatti possibile far viaggiare contemporaneamente
sia i dati digitali che il segnale telefonico analogico, grazie alla banda differente usata per i
due segnali: la voce usa infatti le frequenze tra 300 e 3400 Hertz (Hz), mentre ADSL sfrutta
quelle sopra i 4 KHz. Ciò è dovuto al fatto che il doppino di rame consente frequenze fino a
vari megahertz (MHz). Già nei primi anni ‘70 lo stesso principio era stato utilizzato per la
filodiffusione, il cui segnale viene inviato usando le frequenze fino ai 15 KHz.

Banda Larga Satellitare è una dicitura che viene utilizzata per tutte quelle soluzioni che
sfruttano la connessione a Internet la tecnologia satellitare; è necessario in questo caso
dotarsi di una parabola e di un modem appropriato.
Siffatta tecnologia è disponibile in tutta l’Europa ed è la soluzione per tutti quelli che non
hanno la possibilità di disporre di ADSL per questioni di copertura.

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La connessione al satellite è unidirezionale: con l’antenna satellitare è solamente
possibile ricevere, ma non inviare dati o richieste direttamente al satellite; affinché ciò sia
possibile, è necessario utilizzare un canale di ritorno via Internet.
La tecnologia permette collegamenti a banda larga con velocità massime fino a 16 Mbit/s nel
downstream, mentre la upstream viene condotta attraverso un allacciamento telefonico
normale o un cellulare. Sul mercato cominciano ad essere disponibili varie soluzioni, anche se
dal costo ancora abbastanza elevato.

I costi della rete


Ogni innovazione che non raggiunge un vasto pubblico non può essere considerata un
progresso. Proprio in questa ottica, per favorire la diffusione di Internet, si sono cercate
soluzioni in grado di contenerne i costi.
Le spese da sostenere per l’utilizzo di Internet dipendono da molti fattori e la convenienza, o
meno, è in relazione alle necessità ed all’uso che se ne fa, considerando la capacità offerta di
collaborare anche con persone molto lontane, annullandosi le problematiche di spazio e
tempo che hanno sempre afflitto i precedenti sistemi di comunicazione.

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Utilizzare il World Wide Web

Abbiamo semplificato affermando che questo è l’altro nome con cui può essere chiamato
Internet. In realtà Internet rappresenta, al tempo, il contenitore ed i contenuti, la struttura e
le componenti, in un crogiolo di definizioni di cui, in effetti, ci interessano le funzionalità.

L’approccio ad Internet avviene “sfogliando” le pagine elettroniche (siti) pubblicate su questa


iper-rivista. L’interprete che consente la “lettura” di tali pagine sui nostri monitor è un
software, che permette di “navigare in rete” in modo semplice ed intuitivo, catalogato con il
nome di browser (Netscape, Internet Explorer, Mozilla etc).

Un Browser7 ha una pulsantiera per navigare, una barra in cui viene scritto l’indirizzo e una
parte in cui viene visualizzata la pagina web. Essi inoltre permettono l’archiviazione degli
indirizzi web ritenuti più interessanti in modo da potervi accedere in modo rapido.
La navigazione in Internet prevede il concetto di ipertesto, che significa semplicemente che il
testo selezionato non è statico, ma dinamico; consente spostamenti ad un’altra pagina o ad
un altro sito, oppure consente il download8 di file di vario genere (testi, musica, immagini):
tutto ciò è visivamente segnalato dal variare della forma del cursore del mouse.

Motori di ricerca
Internet è un mare magnum, in cui la quantità delle informazioni disponibili è enorme, e la
più grande difficoltà che incontra il “navigatore” è quella di trovare ciò di cui necessita. Lo
sviluppo esponenziale della rete non fa altro che aggravare la congestione del sistema.

Questo problema, che affligge soprattutto i neofiti, trova utile riscontro nell’utilizzo di
programmi artatamente sviluppati e denominati «motori di ricerca»: programmi molto
semplici da usare, presenti in rete, che, attraverso la digitazione di “parole chiave”,
permettono una ricerca mirata.

I vari motori di ricerca agiscono secondo modalità differenti, pertanto non può essere
determinato il migliore di essi in assoluto. A mero titolo esemplificativo, si noti che “Altavista”
lavora catalogando i siti secondo le intestazioni della Home Page; un altro motore, “Yahoo”
compie la sua ricerca e la catalogazione per argomenti o per tipologia di siti.

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Un web browser (sfogliatore di documenti web, chiamato talvolta navigatore) è un programma in grado di interpretare il
codice HTML (e più recentemente XHTML) e visualizzarlo in forma di ipertesto. L’HTML è il codice col quale la
maggioranza delle pagine web nel mondo sono composte: il web browser consente perciò la navigazione nel web
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Copiare fisicamente file da un computer remoto sul nostro computer. Specificatamente, questa operazione, si esegue
quando ci si collega in modalità FTP (File Transfer Protocol), protocollo per la trasmissione dei file su Internet. Qualcosa di
analogo avviene anche quando ci colleghiamo ad una Web Page. Tutto quello che compone la pagina web viene
temporaneamente scaricato presso il computer che interpreta tali file e, in questo modo, viene ricostruita la web page che
risiede su un computer remoto.

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Il risultato offerto da un motore di ricerca è uniforme: otteniamo una serie di URL 9
(Uniform Resource Locator) clickabili.

Di seguito sono elencati alcuni motori di ricerca:


Altavista http://www.altavista.com
Arianna http://www.arianna.it/
Excite http://www.excite.com/
Lycos http://www.lycos.com/
Pagine Gialle http://www.paginegialle.it/
Hotbot http://www.hotbot.com/

Per un elenco più completo dei motori di ricerca si rimanda al sito


http://www.motoridiricerca.it/

Indirizzo
Il tipico indirizzo Internet è http://www.ciao.com. La parola http esprime il protocollo
utilizzato; www.ciao.com è l’URL (Uniform Resource Locator) che identifica in modo univoco
l’indirizzo. Si tratta dell’indirizzo completo che viene digitato nell’apposita casella del browser
per collegarsi al sito desiderato. Un nome a dominio è costituito da una serie di stringhe
separate da punti, in cui la parte più importante è la prima partendo da destra:

1. L’ultima parte (.com) indica il dominio di primo livello. Ci dice che questo è un sito
commerciale e viene usato nei paesi che prevedono una differenziazione tra i siti
commerciali e quelli non commerciali (ad esempio USA.). In Italia viceversa l’unico
dominio di primo livello è .it. Esistono altri domini di primo livello ed ogni nazione ha le
sue regole.
2. .ciao.it rappresenta il dominio di secondo livello ed è il nome con cui l’azienda è stata
registrata ed è univocamente individuata. In Italia le regole per la registrazione sono
dettate dalla Naming Authority Italiana, in sigla NIC (http://www.nic.it).
3. Ogni ulteriore elemento specifica un’ulteriore suddivisione. Quando un dominio di
secondo livello viene registrato all’assegnatario, questo è autorizzato ad usare i nomi di
dominio relativi ai successivi livelli come stuff.wikipedia.org (dominio di terzo livello) e
altri come some.other.stuff.wikipedia.org (dominio di quinto livello) e così via,
implementando lo stesso nome iniziale.

Il sistema che governa la gestione e l’individuazione dei nomi di dominio si chiama Domain
Name System (spesso indicato con DNS): è un servizio di directory, utilizzato soprattutto per
la traduzione di nomi di host in indirizzi IP. La possibilità di attribuire nomi simbolici agli
indirizzi IP degli host è essenziale per l’usabilità di Internet, perché gli esseri umani trovano
più facile ricordare nomi testuali, mentre gli host ed i router sono raggiungibili utilizzando gli
indirizzi IP numerici.

9 Indica un indirizzo Internet espresso in una forma comprensibile per qualsiasi browser. Serve per definire in maniera
univoca la macchina che si vuole “interrogare”.

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Esempi di alcuni domini di primo livello:
 .int enti internazionali;
 .com attività commerciali;
 .gov enti governativi federali americani;
 .mil uso esclusivo del Pentagono;
 .org organizzazioni e associazioni non commerciali;
 .net networks;
 .edu formazione;
 .uk.edu ente di formazione del Regno Unito;
 .co.tw società commerciale taiwanese.

E-journal (Giornale elettronico)


Oggi molte riviste sono disponibili anche on-line. Recentemente si è assistito, dopo le
titubanze iniziali, ad un’esplosione di versioni elettroniche di molte riviste, di cui risulta
intuitivo il vantaggio. I costi contenuti e la grande facilità distributiva rendono molto più
semplice il rinnovamento delle conoscenze rispetto al sistema tradizionale; va stigmatizzato
che nella maggior parte dei casi per usufruire dei servizi offerti bisogna abbonarsi alla rivista.

Una bella e-journal page la trovate all’URL http://www.math.unipd.it/~derobbio/e-ser.htm

Ricerca bibliografica
E’ “lapalissiano” il riconoscimento dell’utilità della ricerca bibliografica. Fino a non molti anni fa
l’accesso alle informazioni avveniva attraverso la consultazione dei testi, e tutti coloro che ne
hanno avuto esperienza conoscono la difficoltà di tale opera.

L’avvento delle nuove tecnologie ha rivoluzionato questa ingrata esperienza.

Esempi di ricerca bibliografica e siti ove operare tale ricerca ai seguenti link
http://www.camera.it/index.asp?content=%2Fserv%5Fcittadini%2F1660%2F4126%2F9388
%2Fdocumentotesto%2Easp%3F motore della Camera dei Deputati

http://www.internetculturale.it/moduli/opac/opac.jsp motore del Ministero dei Beni Culturali

http://bau.unical.it/metodricbibl.htm biblioteca dell’Università della Calabria

http://xoomer.alice.it/hitfc/ricerca/ricerca.htm un sito di uno Xoomer “volontario”

http://www.cafagnoconsultant.it il mio sito

E-mail (posta elettronica)


In italiano sta per Posta Elettronica; è un sistema di trasmissione e ricezione di messaggi che
utilizza computer collegati tramite Internet. Un messaggio raggiunge il suo destinatario in

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pochissimo tempo (da qualche secondo fino a non più di qualche ora) dando la
possibilità al destinatario di ricevere, oltre al testo della missiva, anche file di vario genere
(testo anche immagini, filmati, audio, ecc.), che si possono “attaccare” al messaggio.

L’avvento della posta elettronica permette di superare i limiti spazio-temporali della posta
tradizionale, facendo divenire tale strumento il mezzo maggiormente utilizzato per la
comunicazione.

Ogni utente possiede un indirizzo personale ed univoco ed una casella da cui può inviare o
ricevere messaggi. Suddetto indirizzo si presenta nella tipica sintassi:
 nome.cognome@provider.ext

La prima parte rappresenta il nome dell’utente, mentre la seconda il nome del calcolatore
host del provider. il simbolo @ tra le due parole sta per “at” che significa “presso”.

Rispetto al sistema tradizionale “E-mail consente di:


 Spedire messaggi di testo direttamente al destinatario (con la possibilità di allegare file
di ogni tipo)
 I messaggi possono essere spediti a più persone contemporaneamente

Mailing list
La Mailing-list (letteralmente, lista per corrispondenza) è un sistema organizzato per la
partecipazione di più persone in una discussione tramite e-mail. Tradotto significa lista
postale, che, in pratica, è semplicemente un elenco di indirizzi.

Le mailing list permettono di mandare in modo semplice e rapido uno stesso messaggio agli
indirizzi e-mail presenti in una lista. Risulta ovvio come questo strumento, basato su una
comunicazione di tipo “a ventaglio”, cioè da una persona a molte persone, si rivela essere
uno strumento molto utile per lo scambio di informazioni;.
Ogni mailing list è, di solito, gestita da un moderatore che seleziona e filtra messaggi e
contenuti, scartando quelli ritenuti inutili, superflui o addirittura offensivi. Ognuno può
proporre la creazione di una mailing list su un argomento specifico.
Dal punto di vista logistico-organizzativo la mailing list è gestita attraverso un list-server
(programma). Per iscriversi o per uscire da una mailing list basta rivolgersi al listserver.
Esistono molte mailing list dedicate ai più svariati argomenti. Per avere informazioni su tali
liste di distribuzione si consiglia di utilizzare un motore di ricerca.

Newsgroup
I Newsgroup (NG) sono forum di discussione telematici, che si fondano sullo scambio di
messaggi. Rispetto alle mailing list l’utente deve essere collegato al sito-forum ed essere
“virtualmente” presente.
E’ evidente la maggior interattività di questo sistema comunicativo rispetto alle mailing list; gli
utenti collegati al newsgroup parlano in real time, proprio come se fossero presenti in una

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stessa stanza “virtuale”. Un testo, piuttosto che un file, può essere inviato
singolarmente ad una persona oppure a tutta la comunità del forum.
Proprio per la grande interattività i newsgroup rappresentano la parte più vivace di Internet:
ogni NG è diviso in sezioni, ognuna delle quali si occupa di un argomento definito. Il NG può
essere paragonato ad una bacheca virtuale in cui vengono affissi i vari messaggi; l’utente, in
base all’argomento di interesse, si collega alla corrispondente bacheca. Anche per la ricerca di
un NG, su un qualsiasi argomento desiderato, è sufficiente consultare un motore di ricerca.

Database di immagini
I database è una raccolta di dati ed informazioni, catalogate secondo regole precise. Si tratta,
sostanzialmente, di archivi, rigorosamente organizzati, in cui le informazioni possono essere
consultate velocemente, tramite ricerche mirate.

Un database di immagini è, semplicemente, un archivio di immagini, presenti in rete, e,


pertanto, residenti su un computer host, facilmente consultabili ed utilizzabili per scopi ludici,
didattici o come stimoli per la discussione e il confronto.

Ne esistono molti in rete, dedicati alle diverse specialità. Mi piace menzionare il Visible Human
Project www.nlm.nih.gov/research/visible/visible_human.html, che può essere considerato il
primo atlante virtuale del corpo umano.

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I PERICOLI DELLA RETE
L’uso della rete Internet, con tutti i suoi peculiari vantaggi, non è, tuttavia immune da
“pericoli”; senza voler drammatizzare, peggio demonizzare uno strumento, è necessario
definire un paio di concetti e chiarire il significato del nome di alcuni fenomeni di natura
“maligna” che possono essere messi in atto sulla “rete delle reti”.

Il primo concetto da chiarire è quello relativo ai virus informatici: essi sono programmi
software, deliberatamente progettati per interferire con le operazioni del computer, per
registrare, danneggiare o eliminare dati o per diffondersi in altri computer, allo scopo di
rallentare i sistemi o causare problemi nel corso dell’esecuzione di qualche processo.

Fortunatamente, con un po’ di “prevenzione” e conoscenza del problema, è possibile


diminuire i rischi collegati a detti virus o, quanto meno, ridurne l'impatto.
Nessun virus finora conosciuto è in grado di danneggiare le unità disco o i monitor; le uniche
componenti hardware finora sottoposte ad attacco “virale” sono le EPROM, memorie di sola
lettora che, per esempio, contengono il BIOS.
Il veicolo preferito dai virus “più semplici”, che sfruttano l'imprudenza degli utenti che li
condividono o li inviano, anche involontariamente, è sicuramente la posta elettronica.
Alcuni virus più sofisticati, come i Worm, possono replicarsi ed inviarsi automaticamente ad
altri computer e possono, altresì, assumere il controllo di altri programmi software, ad
esempio applicazioni per la condivisione della posta elettronica. Altri virus, chiamati Trojan
horse (il nome deriva dal mitico Cavallo di Troia), possono presentarsi falsamente come
programmi per indurre gli utenti a scaricarli: alcuni trojan horse possono persino fornire i
risultati attesi, mentre danneggiano il sistema su cui vengono utilizzati o gli altri computer
collegati in rete.
Per prevenire l’attacco di virus bisogna installare «buoni antivirus» ed tenerli sempre
aggiornati, nella consapevolezza che ogni mese nascono più di 200 virus.

Un’ulteriore misura preventiva per combattere gli hackers della posta elettronica è quella di
non aprire le e-mail che provengono da mittenti sconosciuti.

Un altro fenomeno “inquietante” che si manifesta on-line è quello delle frodi, il cui rischio è,
tra l’altro, in modo preoccupante aumentato, negli ultimi 10 anni, per una percentuale pari
quasi al 70 %.

Principali soggetti di questi “fenomeni” sono software maligni e/o attività di scansione della
rete alla ricerca di falle o di mancanza di protezione. Gli eventi di maggior rilievo sono:
Dialer: connettono il nostro pc a connessioni indesiderate, 144xxxxxxx, 166 xxxxxxx, 709
xxxxxxx, 899 xxxxxxx e ci indirizzano a connessioni telefoniche a pagamento, talvolta davvero
gravose.
Pharming: consiste nella manipolazione degli indirizzi di un server DNS (è il computer server
che viene utilizzato per determinare la “strada” da “percorrere” per approdare al sito
richiesto). I “truffatori”, mediante un attacco al server, modificano gli indirizzi di
corrispondenza tra nome logico e indirizzo IP, reindirizzandoci su un server indesiderato.

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Phishing: è una frode telematica, ideata allo scopo di rubare l’identità, o altre
informazioni, di un utente Internet. Il phishing consiste nell’appropriarsi di informazioni quali
numeri di carta di credito, password, informazioni relative ad account o altre
informazioni personali, convincendo l'utente a fornir xxxxxxx le con falsi pretesti.

Glossario di informatica

L’informatica è un “mondo”, con la sua “lingua” e la sua grammatica.

Riferimenti a termini, concetti e significati possono essere trovati agli URL dei tantissimi
Glossari On-line: di seguito sono indicati alcuni indirizzi “interessanti”.

http://www.guidapc.com/glossario/
http://www.pc-facile.com/glossario/
http://www.i-2000net.it/glossario/

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