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Tutte le note contrassegnate coli' asterisco * si abbiano per Illustrazioni Variazioni e Postille finora inedite, tratte dai manoscritti

del chiarissimo traduttore.

IL LIBRO
DI

G I O S U .
In Curia. Pairiarchali Venetiis 3. Octobris 1828. Admittitur TAC. PAT/?.

PREFAZIONE. Questo libro porta in fronte il nome di Giosu, non solo perch in esso trovasi la storia di quello che avvenne al popolo di Dio nel tempo del governo di Giosu ? ma ancora perch da lui medesimo questa storia fu scritta per sentimento comune s degli Ebrei, e s ancora de' nostri interpreti. In fatti nel capo 24. vers. 26. si dice, che tutte queste cosefurono scritte da Giosu9 10 che con poca, o nissuna ragione si restringerebbe alle cose riferite in quel luogo : ma di pi nel libro dell5 Ecclesiastico capo 46. vers. i. si legge , che Ges figliuolo di Nave fu successor di Mos nelle profezie ; cos 11 Greco: e ci non altra cosa pu significare , se non che a imitazione di Mos questo nuovo condottiere <T Israele scrisse per ispirazione divina la Storia sacra fino al tempo della sua morte. Non neghiamo che alcune piecole cose sieno state aggiunte a questo libro da mano pi recente, come sono varj nomi di luoghi, e varie os-

servazioni, che riguardano i tempi seguenti : ma queste stesse giunte da qualunque autore esse vengano ( perocch alcuni a Samuele, altri ad Esdra, altri finalmente ad alcuno de* posteriori profeti le attribuiscono) approvate gi, e consacrate dall5 autorit della sinagoga , della chiesa cristiana , non possono mai nuocere alla verit e autenticit di questo libro divino. Giosu ebbe dapprima il nme d Osea, che vuol dir Salvatre, il quale gli fu poscia cambiato da Mos in quello iJosue, che significaD/o Salvatore, ovvero Salvatore dato da Dio. Questo nuovo nome noi crediamo che fosse dato a lui da Mos nonj slo pel valore ch* ei dimostr nella guerra contro gli Amaleciti, per la generosit e costanza, con cui egli solo con Caleb si oppose alle mormorazioni degli altri esploratori mandati a visitare la terra di Canaan ; ma molto pi per quello che Mos con ispirilo' profetico conosceva doversi operare da lui nelP introdurre , e stabilire il popolo nella medesima terra.

II padre di lui era della trib di Ephraim , e chiamavasi Nun 9 il qual nome corrottamente da'Greci fu scritto Nave, onde da essi Giosu detto Ges, figliuolo di Nave per distinguerlo dall'altro Ges figliuolo di Sirach , autore dell5 Ecclesiastico. Allorch Dio ebbe fatto sapere a Mos , com' egli non dovea mettere il piede nella terra di promissione, ma solamente vederla, e contemplarla dal monte Abarim, dov'egli sarebbe morto, Mos disse: 17 Signore Dio degli spiriti di tutti gli uomini provveda a questo popolo un capo 9 il quale abbia virt per andare e stare al loro governo, affinch non sia il popolo del Signore come un branco di pecore senza pastore: e il Signore disse a lui: Prendi Giosu figliuolo di Nun, in cui sta il (mio) spirito, e poni sopra di lui la tua mano alla presenza di Eleazaro sacerdote, e di tutta la moltitudine : e gli darai i tuoi pre~ cetti pubblicamente , e una parte di tua gloria, affinch tutta la sinagoga de figliuoli & Israele fobbed-

si* , Num.xvir. 16.19. Giosu adunque dopo la morte di Mos incoraggiato da Dio medesimo, il quale gli promette di essere con lui in tutte le sue imprese, prende il governo degl? Israeliti, e tiene il posto di quei gran legislatore pel corso di venticinque anni, secondo il calcolo di Giuseppe Ebreo, ovvero per ventisette anni, se crediamo piuttosto ad alcuni Padri greci e latini. Egli passa miracolosamente il Giordano , e conduce il po* polo a prendere possesso dell' eredit promessa ad Abramo, e a'suoi discendenti. I prodigi fatti dal Signore a favor cP Israello, empiono di terrore e di sbigottimento tutti que9 popoli, una parte de? quali sterminata dalla spada di Giosu 9 e l'altra parte fugge in altre regioni, e Giosu finalmente per ordine del Signore assegna a ciascuna delle trib la porzione , che F era toccata a sorte. Questo successor di Mo- ' s, a cui era riserbato di compiere quello che non avea potuto eseguire Mos, vale a dire d' introdurre il popolo al dominio della terra,prornessa,

quest9 uomo grande , come porta il suo nome... grandissimo nel salvare gli eletti di Dio, e nel domare i nemici., che se gli opponevano ( Eccli. XLVI. i. 2.)., quest'uomo ammirabile, egli una viva spirante figura'd Ges Cristo venuto per adempire si favor de'credenti quello che Mos colla sua legge , co5 suoi sacrifizii, e con tutto il culto Levitico avea potuto predire e prefigurare ? ma non condurre ad effetto. Ges figliuolo di Nave ( dice s. Girolamo ) port la figura del Signor nostro non solo nelle sue geste, ma anche nel nome: egli passa il Giordano 9 distrugge i regni nemici, divide la terra al popolo vincitore, e in tutte quelle citt, e borghi., e ?nonti, e fiumi, e torrenti, e confini i regni spirituali descrive della Chiesa, e della celeste Gerusalemme. La differenza adunque tra F uno e 1' altro in questo solo consiste , come not s. Agostino 9 che il morto Ges nella terra de morienti introduce gli Ebrei ; il vivo e vero Ges , il vero Salvatore degli uomi-

ni qual condottiere celeste nella terra dei vivi g f intr duce9 cont. Faust. xvi, 20. La stessa distribuzione fatta a sorte della terra di Canaan ci presenta una blla immagine della gratuita vocazione al regno celeste , per la quale in Cristo fummo noi chiamati a sorte, predestinati giusta il decreto di lui, che opera il tutto secondo il consiglio della sua volont , Eplies. i. il. Nella stessa alleanza nuovamente fermata tra Dio e il popolo sotto Giosu molte, e molte cose si trovano, nelle quali i caratteri delta Cristiaiia alleanza adombrati sono , e predetti.

I L L I R RO

D I G I O S U .
CAPO PRIMO.

Gisu confortato dal Signore avviva il popolo, che si prepari a passare di li a tre giorni il Giordano, e le trib di Ruben, e di G ad, e la mezza trib di Manasse che armate precedano i loro fratelli secondo il patto. \. J-jt factum est post mortem Moysi servi Domini, ut loqueretur Dominus ad Josue filium Nun, ministrum Mbysi, etdiceret ei: 2. Moyses servus meus mortuus est: surge, et fransi Jordanem istum tu, et omnis populus tecum in terroni, 1. JLJ dopo la morte di Mos , servo del Signore , egli avvenne che parl il Signore a Gisu figliuolo di Nun, ministro di Mos, e gli disse : 2. Il mio servo Mos morto : su via passa questo (fiume) Giordano tu, e tutto il popolo con te, e va nel paese

Vers. i. E dopo la morte di Moie ec. La particella congiuntiva il segno, che indica la continuazione della storia del Deuteronomio con questo libro di Gisu. Ministro di Mos. Gisu, bench divenato dopo la morte di Mos, secondo l'ordine di Dio, capo supremo del popolo, non isdegna di chiamarsi tutt'ora ministro di Mos: simili tratti di umilt caratterizzano di ordinano quegli uomini che son chiamati da Dio a grandi imprese.

quam ego dabo filiis Israel. 3. (i) Omnem locum, quem calcaverh vesti' gium pedis vestri, vobis tradam, sicut locutus sum Moysi, 4- A deserto , et Li' bano usque ad fluvium magnum ftuphratem , omnis terra Jeihaeorum, usque ad mare magnum contra solis occasum, erit terminus vester. 6. Nullus poterit vo* bis resistere cunctis diebus vitae tuae : (2) sicut foi cum Moyse , ita ero tecum : non dimittam, nec derelinquam te.
(i) Deut. ii. 24.

che io dar a* figliuoli d'Israele, 3, Tutti i luoghi , ne'quali voi porrete il piede, li dar a voi, come io dissi a Mos. 4- I vostri confini saranno dal deserto, e dal Libano fino al gran fiume Eufrate, vostra tutta la terra degli Hethei, sino al gran m are verso occidente. 6. Nissuno potr resistere a voi per tutto il tempo della tua vita: come io fui con Mos, cos sar teco : non li lascer, e non ti abbandoner.

(>)Infr. 3. 7.#eb. 13. 5

Vers. a. * Che io dar. Ebr. Che io d a'figliuoli d'Israele. Vers. 4- Dal deserto, e dal Libano ec. Questo deserto quel dell'Arabia Petrea. Invece del Libano i LXX mettono l'Anlilibano , che la parte meridionale del Libano, da cui 1' Antilibano separato per una gran valle. Vedi Plin. v. 20. L' Eufrate notissimo. Gli Ebrei non avendo osservato le condizioni dell' alleanza meritarono , che Dio non lesse loro tutto intero il paese promesso, se non assai tardi, e per non molto tempo. Il loro dominio si stese fino ali' Eufrate sotto Davidde, e sotto Salomone. Tutta la terra degli Hethei. Questi erano la nazione pi forte e valorosa di tutti i Cananei ; onde essa qui posta per tutte le altre di quel paese. .11 mar grande il Mediterraneo, come altre volte si detto.

6. Confortare, et est robustus', tu enim sorte divides populo huic terram, pro qua juravi patribus suis, ut traderem eam illis. Deul. 3i. 7. 23. 3. >Reg. 2. 2. 7. Confortare igitur, et esto robustus valde, ut custodias , et factas omnem legem, quam praecepit tibi Moyses servus meus : ne decli* nes ab ea ad dexteram^ vel ad sinistram, ut in* tellgas cuncta, quae agis. 8. Non receda t volumen legis hujus ab ore tuo; sed meditaberis in eo diebus, ac noctibus , ut custodias, et facias omnia, quae scripta sunt in eo : tunc diriges vias tuas, et i/itelliges eam. 9. Ecce praecipio tibi : Confortare, et es/o,

6. Fatti coraggio, e sii costante, perocch lu distribuirai a sorte a questo popolo la terra che io promisi a'padri loro con giuramento di dare ad essi. 7. Fatti adunque coraggio , e sii costante grandemente, affin di osservare, e adempiere tutta la legge annunziata a te da Mos mio servo: e non torcere n a destra , n a sinistra, affinch tu abbi prudenza in tutto quello che fai. 8. Abbi mai sempre alla bocca il libro di questa legge, e meditalo igiorni, e le notti, affin di osservare, e adempiere tutte le cose che in esso sono scritte: allora tu sarai prosperato ne'tuoi andamenti, e avrai prudenza. 9.Ecco che io tei coma ndo: Fatti cuore, e sii co-

. Vers. 8. Abbi mai sempre alla bocca il libro ec. A quelli ch alcuna cosa meditano con grande attenzione , e sono ( come noi diciamo) tutti li, naturalmente avviene, che nascano loro in bocca parole relative a quello che ruminano intcriormente.

robustus : noli metuere, et noli timer : quoaziam tecum est Dominus Deus tuus in omnibus ad quaecumque perrexeris. 10. Praecepi/que Josue principibus populi, dicens : Transita per medium, castrorum, et imperate populo, ac dici/e : 11. P raspar ale vobis cibaria, quoniam post diem tertium transibltis Jordanem, et intra* bitis ad possidendam terram, quam Dominus Deus vester daturus est vobis*

slanle : non aver paura, e non ismarrirti : perocch teco egli il Signore Dio tuo in qualunque parte tu vada. 10. E Giosu ordin, e disse a'principi del po polo : Andate per mezzo agli alloggiamenti, e intimate quest' prdine al popolo, e ditegli t 11. Preparatevi i viveri : dappoich di qui a tre giorni voi passerete il Giordano, ed entrerete a prendere possesso della terra che. vuol dare a voi il Signore Dio vostro.

Vers. n. Preparatevi i viveri. LA manna cadeva tuttora, cap. v. 12. Bia gli Ebrei avendo- trovato delle farine , e altri cornestibili in abbondanza nel paese gi conquistato degli Amorrhei, e potendone avere per denaro da' popoli vicini, potevano cibarsi anche di queste cose, non lasciando Dio di mandare pella moltitudine pvera la solita provvisione dal cielo. Alcuni pendano , che Giosu non sapendo, se Dio volesse continuare a piover la manna dopo il passaggio del Giordano , dia ordine , che si preparino per caso i viveri necessari alla sussistenza nel paese nemico. Di qui a. tre giorni voi passerete il Giordano. L'ordine di preparare i viveri non fu dato, se non quando il popolo fu giunto presso al Giordano : ma posto qui fuori del suo luogo , perch ha voluto la Scrittura dimostrare la pronta obbedienza di Giosu agli ordini del Signore , e come si accinse subito ad eseguirli. Il luogo de' versetti io. 11. sarebbe dopo il versetto i. de! capo in.

12. Rubenits quoque, et Gaditis , et dimidiae fribui Manasse ah : 13. Mementote sermonis, quem praecepit *>obis Moyses famulus Domini) dicens : Domi' nus Deus vester oWit vobis requiem, et omnem terram. 14* (i) Uxores ve& trae, et filii, ac jumenta manebunt in terra, quam tradidit vobis Moyses trans Jordaem : vos autem transite armati ante fra" tres vestros, omnesfor/es manu, et pugnate pro eis, 15. Donec det Dominus requiem fratribus vestris , sicut et vobis dedit; et possideant ipsi quoque terram , quam Dominus Deus vester daturus est eis : et s/e revertemini i/z terram possessionis ve* strae, et habitabitis in
(i) JVw/n. 3a. 26,

12. Disse egli di pi a quelli di Rnben, e di Gad, e alla mezza trib d Manasse. 13. Ricordatevi dell'ordine dato a voi da Mos servodel Signore, allorch vi disse : II Signore Dio vostro ha da* to a voi riposo, G tutto questo paese. i4- Le vostre mogli; e i figliuoli, e i bestiami resteranno nelle terre assegnale a voi da Mos di qua dal Giordano : ma voi passatelo in armi prima de'voslri fratelli, tutti quanti siete valorosi di mano e combattete per essi, 15. Sino a tanto che il Signore dia riposo 3 a vostri fratelli, come lo ha dato a voi ; e sieno anch'essi .al possesso della terra, che il Signore Dio vostro dar loro : e allora ve ne tornerete nel paese di cui siete padroni, e nel luo-

Vers. 13, Ricordatevi d*/l' ordine ec. Vedi Ntim, XXXH.

a, quam vobis dedit foyses famulus Domii trans Jordanem coltra solis ortum. 16. Responderuntque id Josue, atque dixe*u/zt: Omnia, quae praelepsti nobis tfaciemus: et quocumque miseris, tbimus. 17. Sicut obedivimus in cunctis Moysijita obedi&mus et tibi : tantum sit Dominus Deus tuus tecum, sicut /uit cum Moystf. 18. Qui contradixerit ori tuo, et non obedierit cunctis sermonibus,quos praeceperis ei, moriatur : tu tantum confortare, et viriliter age.

go assegnatovi da Mos servo del Signore di qua dal Giordano verso levante. 16. E quelli risposero a Giosu , e dissero : Noi faremo tutto quello che ci hai comandato : e andremo dovunque ci manderai. 17. Come noi fummo in tulio obbedienti, a Mos, cos obbediremo anche a te : solamente sia teco il Signore Dio tuo, come fu con Mos. 18. Chiunque contraddir alla tua parola, e non obbedir a tulio quello clie tu gli comanderai, sia messo a morte: tu poi abbi buona speranza, e opera virilmente.

C A P O II. Gli esploratori mandati a Gerico fono occultati da Raha meretrice ; e avendo promesso di salvar lei con tutta la sua casa , tornano sani e salvi agli alloggiamenti. i. x YJL isit igitur Jo* mie filius Nan de Setim duos viros xploraJ^ces in bscoidito, et dixit eis : Ite, et considerate ferrarti, nrbem<jue Jericho. (i) Qui pvrgejites ingressi sunt domum, mulieris mere' tricis , nomine Rahab , et quieveruW apud eam.
(i) Heb. ti. i2. Jac> 2. a5.
Vers. i. Mando segretamente da Se.iim ec. Molti traducono avea mandato: e il luogo di queste parole dopo il versetto 9. d-el capo precednte. Il piano di S'etim lo stesso che il piano di Moab. Ivi era la citt di Abila , o sia Abelsatim; Num, xxxin. 4g, la qual citt era distante dal Giordano sessanta stadi, cio i ciVca sette miglia italiane. S. Girolamo in Michea , cap. vi. accenna , che questa citt prendesse il nome dagli alberi di Sctim tanto celebrati nelle Scritture. In casa di una donna di mala vila e.c. 1 Rabbini, il Caldeo, e alcuni interpreti vorrebbono, che invece di meretrice si traducesse locmndiera , albergatrict , perch la parola ebrea ha l'uno e 1' altro significato. Ma che questa donna fosse di mala vit a , certissimo , mentre per tale nominata da s. Paolo , r, nei LXX. ; s' ella fosse insieme locandiera, sar sempre incerto. E viI sibile che i due Ebrei entrando in Gerico andarono alla prima casa, che si par loro davanti, dove appunto Dio voleva che entrassero. Di questa donna si parla con elogio nella lettera agli Ebrei, cap. \i. 31. e in quella di s. Giacomo 11. 5. Vedi quello * che si detto in que'luoghi.

. a Giosu figliuolo di Nun mand segretamente da Setim due esploratori, e disse loro: Andale, considerate il paese, e la citt di Gerico. E questi andarono, ed entrarono in casa di una donna di mala vila, per nome Rahab , e si riposarono presso di lei.

2 Nunczatumque est regi Jericho,et dictumi Ecce viri ingressi sunt huc per noctem de filiis Israel, ut explorarent terram. 3. Misitque rex Jericho ad Hahab, dicens : Educ viros , qui venerunt ad te, et ingressi $unt domum tuam: exploratores quippe sunt, et omnem terram considerare venerunt. 4. Tollensque mulier viros, absco/zdit, et ait: Fateor, venerunt ad rr>e\ sed jiesciebam, unde essent : Inf. 6. 17. 5. Cumque porta clauderetur in tenebria* et illi pariter exierunt, nescio quo aberunt\ persequimini cito , et comprehendetis eos.

2. E fu recata la nuova al re di Gerico, e gli fu detto : Son capitati qua di notte tempo cerii uomini d'Israele per osservare il paese. 3. E il re di Gerico mand a dire a Rahab : Conduci fuori quegli uomini che sonq venuti da te, e sono dentro la tua casa: perocch sono spioni venuti a osservare tutto il paese. 4 Ma la donna prese costoro, e li nascose, e disse: Confesso che venner da me; ma io non sapeva, donde fossero : 5. E allorch si chiudeva la porta essendo notte eglino in quel punto usciron fuori, e non so dove se n' andassero : tenete lor dietro senza perder tempo, e li raggiungerete.

E si riposarono presso di lei. Credesi che entrassero in Gerico la sera sul tardi per non essere riconosciuti, ma furono osservati , e ne fu avvisato il re. Vers. 4' Ma la donna ... li nascose. Subito che ud il remore di que' che venivano a fare ricerca degl'Israeliti per parte del Te ,^lla li f' salire sul terrazzo della casa. Vers. 5. l/scironfiuori, e non so dove se n' andassero. Rahab mentisce per salvare i due Ebrei : e in questo ella non scusabile. Ma di pi da vedere , come ella possa esser lodata per aver dato ricetto a due spioni nemici della sua patria, e averli

6. Ipsa autem, fecit ascendere virosin solarium domus suae, operuitque eos stipula lini, quae ibi erat 7.7/i autem, quimissi fuerant, secuti sunt eos per viam, quae ducit ad vadum Jordanis : illisque egressis statim poria clausa est. 8. Tfecdvm obdcrmierant, qui lateban/, etecce mulier ascendit ad ancora preso sonno , eos, et ait : quando la donna sal a trovargli, e disse loro :

nascosti alle ricerche dei suo re. Or questo appunto il fatto, nel quale l'Apostolo ci fa osservare non meno la fede che il buon cuore di Rahab. Ella credette nel vero Dio , i prodiga del quale fatti a favore del suo popolo nell' Arabia eran divolgati per tutti i paesi ali' intorno, dove gi era grandissimo il terrore del nome Ebreo, vers. 11. 4- EHa vedeva che u la yita di quegli esploratori poteva essere di danno a' suoi, n la loro morte arrecare ad essi salute ; e illuminata come ella era intorno a'disegni di Dio , e sapendo come la sua nazione era condannata ali' esterminio, non avrebbe potuto senza peccato opporsi a' voleri del Signore per difendere la causa degli ingiusti suoi concittadini. Ella adunque si mise dalla parte di Dio , e del popol di Dio, e con coraggio superiore al suo sesso espose la propria vita per salvare i due Israeliti. La fede di questa donna spicca mirabilmente in tutte le sue parole: ma principalmente nel giuramento che ella esige da'due esploratori: e questa fede, alla quale appena tra g' Israeliti poteva trovarsi 1' eguale , questa fede , e la piet , e generosit che fu effetto della medesima fede , sono con ragione celebrate e canonizzate dallo Spirito santo. Vers. j.'Fu richiusa la porta. La porta della citt, perla quale erano sciti quegli che doveano andare in cerca de' due Ebrei.

9. Novi, quod Dominus tradiderit vobis terram: etenim et irruit in nos terror vester, et elanguerunt omnes habi tatores terrete. 10. Audivimus, quo<i (i) siccaverit Dominus aquas moris Rubri ad vestrum introitum quando egressi estis ex AEgypto : (2) et quae feceritis duabus Amorrhaeorum regibus, qui erant trans Jordanem, Sehon, et Og, quos interfecisds.

11. Et haec audientes pertimuimus , et elanguit cornostrumjtec remansit in nobis spiHtus ad introitum vestrum : Dominus enim Deus vester, ipse est Deus in coelo sursum . et in terra deorsum. \'i) Nam. ai. i4(i) Exod. 14- "*'.

9. Io so che il Signore ha dato a voi il dominio di questa terra : perocch voi siete divenuti terribili a noi, e* tutti gli abitanti del paese sono sbigottiti. 10. Abbiamo udito, come il Signore ha asciugate le acque del mare Rosso nel vostro passaggio, allorch usciste dall'Egitto : e in qual maniera abbiate trattati i due re degli Amorrhei che eran di l dal Giordano, Sehon, e Og , i quali voi met" teste a morte. 11. E udite tali cose ci siamo impauriti, e il nostro cuore si infiacchito, e non rimaso a noi spirito alla vostra venuta : perocch il Signore Dio vostro egli Dio lass in cielo , e quaggi in terra.

Vers. io. * IVel vostro passaggio. Quando voi vi entraste. Vers. n. Il Signore Dio vostro, egli e Dio ec. In queste paTole si ha una professione di fede sommamente ammirabile in una tal donna. Ella confessa l' infinito potere di Dio, 1' assoluto dominio che egli ha in cielo e in terra , e la provvidenza, con cui tutte le cose governa , e d g* imperi , e li toglie , e tutto ordina ali' esecuzione de' suoi sovrani disegni.

12. (i) Nunc ergo furate mihi per Dominum ut quomodo ego msericordamfeci vobiscum, ita et vos faciatis cum domo patris mei : detisq//e mihi verbum signum ; 13. Ut salvetis patrem meum et matrem, fratres , ac sorores meas,et omnia,quae illorum sunt, et eruatis animas nostras a morte. 14. Quiresponderunt ei : Anima nostra sit /?ro vobis in mortem, si tamen non prodideris nos : cumque tradiderit nobis Dominus terra/n, fociemus in te msericordiam, et veritatem. 16. Demisit ergo eos perfunem de fenestra: domus enim ejus liaerebat muro : 16. Dixitque ad eos: ad montana conscendi' fo , ne forte occurrant vobis revertente s : ibiqe latitate tribus diebus donec redeant ; et
(i) In/ 6. 2.

12. Ora adunque giurate a me pel Signore , che siccome io ho usata misericordia con voi, cos voi la userete verso la cia del padre mio; e mi darete un segno di sicurezza; 15. Onde salviate il padre mio, e la madre , e i fratelli miei, e le sorelle, e tutto quello che a questi appartiene , e ci liberiate dalla morte. i4 E quelli le risposero : A spese della nostra vita salveremo le vostre, se tu non ci tradisci : e quando il Signore ci avr fatti padroni del paese , usere. mo fedelmente misericordia verso di le. 15. Ella adunque li cal con una fune dalla finestra : perocch la casa di lei era attaccata alla muraglia: 16. E disse loro: Andate in su verso il monte , affinch quelli nel ritorno non s'imbattano in voi : e ivi state nascosti per Ire giorni.

sic ibitis per viam ve- fino che sieno qua ritornati ; e allora ripistram. glierele la vostra strada. 17. E quelli dissero : 17. Qui dixerunt ad eam : Innoxii erimus a Noi osserveremo punjuramento hoc, quo ad" tualmente il giuramento, che tu hai richiesto furasti nos ; da noi ; 18. Purch quando 18. S ingredientibus nobis terram, signum noi entreremo nel paefueritfuniculus iste eoe- se , tu prenda per seci/zeus, etligaveris eum gnale questa cordicella infenestra, per quam di color di scarlatto , e demisistinos : et patrem la leghi alla finestra, tuum, ac matrem ,./ra- per la quale ci hai catresque et omnem co- lati, e raduni in casa gnationem tuam congre- tua il padre tuo, e la gaveris in domum tuam. madre , e i fratelli, e tutta la tua parentla. 19. Se alcun di que19. Qui ostium domus tuae egressus fuerit, sti esce dalla poria delsanguis ipsius erit in la tua casa , il sangue
Vers. 18. Questa cordicella, di color di scarlatto. Origene, s. Girolamo, e s. Ainbrogiq, e altri molti osservano che in questa cordicella di tal colore era adombrata la passione di Cristo , per cui Rahab ebbe la salute e dell' anima , e del corpo. Non posso per trattenermi dal riferire le belle parole di s. Agostino m Pt. 86. Io mi ricorder di Rahab. Chi costei? Ella e quella meretrice di Gerico, la quale accolse gli esploratori, e per altra via li fece partire, la quale ebbe fidanza nelle promette , la quale tem il Signore, e a cui fu detto che alla finestra appendesse la cordicella d color rosso ; vale a dire, che avesse sulla fronte il segno del sangue di Cristo : ella, fu adunque salvata , e fu figura della Chiesa delle nazioni ; onde a' superbi Farisei disse il Signore : In ferit io vi dico che i pubblicani, e le meretrici vi andranno avanti nel regno de* cieli. Vanno avanti, perche fanno forza, fanno forza colla fede, e quelli che fanno forza , rubano il regno de 'cieli.

capite ejus , et nos eri' mus alieni ; cunctorum autem sanguis, qui tecum in domo fuerint redundabit in caput nostrum, si eos aliquis tetigerit. 2 o. Quod si nos prodere volueris, et sermonem istum pro/rre in medium, erimus mundi ab hoc juramento , quo adjurasti nos. 21. Et illa respondit'. Sicut locati estis, ita fiat : dimittensque eos , 7/t pergerent, appendit funiculum coccineum in fenestra. 22. Illi vero ambu" lantes pervenerunt ad montana, et manserunt ibi tres dies do nec reverterentur, quifuerant persecuti : f/uaerentes enim per omnem viam, non repererunt eos. 2 3. Quibus urbem ingre^sis , reversi sunt,

di lui sar sopra la sua testa, e noi non vi avrem colpa: ma di lutti quelli che saranno in casa tua il sangue cadr sdf>ra le nostre teste , se alcuno li toccher. 20. Che se tu pensassi a tradirci, e divolgassi quello che noi diciamo, noi saremo sciolti dal giuramento che hai esalto da noi. 21. Ed ella rispose : Secondo quello che avete dello, cosi sia fatto : e licenziandoli, affinch se n'andassero, appicc la cordicella di color di scarlatto alla finestra. 22. E quelli partiti giunsero al monte, e vi steller fermi tre giorni, fino a tanlo che fossero tornati (a casa loro) quelli che ne andavano in traccia: perocch questi dopo aver cercato per tutta la strada non li trovarono. 23. Ed essendo questi gi entrali nella cit-

Vers. 9.5. Vi stettero fermi tre giorni. Vale a dire quella noite, tutto il giorno di poi, e la notte seguente.

et descenderunt exploratores de monte : et, transmisso 3ardane penerunt ad Josue filium Ntm ; narraveruntqua ei omnia, f/uae acciderunt sibi : 24- A/qua dixerunt : Traddit Dominus Qmnem terram hanc in manus nostras^et timore prostrati sunt cuncti habitatores ejus.

l, gli esploratori sces dal monte se ne ritornarono , e passalo il Giordano giunsero dov' era Giosu figliuolo di Nun ; e gli raccontarono lutto quello che era loro avvenuto : 24. E dissero : II Signore ha dato in nostro potere tulio quel paese , e tulli i suoi, abitanti sono abbattuti dallo spaventa.

C A P O III. Il popolo preceduto dalV arca passa il Giordana asciugato miracolosamente da Dio. i. igitur Josue de nocte consurgens movit castra : egredeTiteSfjue de Setirn venerunt ad Jordanem ipse, et omnes filii lsrael\ et morati sunt ibi tres dies.. i. vJfiosu adunque alzatosi di nolte tempo lev il campo : e partitisi da Selina arrivarono al Giordano egli, e tutti ifigliuolid'Israele ; e ivi si fermarono per tre giorni.

Ver. i. E ivi si fermarono per Ire giorni. Una parte del giorno , in eui arrivarono, tutto il d eguente, e una parta del ttrzo.

2. Passati i quali, gli 2. Quibus evolutis, transierunt praecones araldi andarono in giro per castrorum medium, per mezzo agli alloggiamenti , 3. Et clamare coepe3. E principiarono a runt : Quando videritis gridare t Allorch voi arcam foederis Domini vedrete 1' arca dell' alDei vestri, et sacerdo- leanza del Signore Dio tes stirpis Levitic ae vostro, e i sacerdoti portantes eam, vos quo- della stirpe di Levi, 1 que consurgite.etsequi- quali la portano, voi mini praecedentes : pure levate il campo , e andate lor dietro : 4- Sitque inter vos, et 4 E sia tra voi, e arcam spatium cubito- 1' arca un intervallo di rum duorum milium : due mila cubiti : affinut procul videre possi- ch da lungi veder postis , etnosse per quam siate , e distinguere la viam ingrediaminirquia strada, per cui dobbiaprius non ambulastis mo passare : perocch per eam : et cavete, ne voi non l'avete mai fatappropinquetis ad ar- ta : e badate di non apcam. pressarvi ali'arca. 5. Dixitque Josue ad 5. E Giosu disse al populum : Sanctificami- popolo : Santificatevi :
Vers. . * Gli araldi. I trombetti. Vers. 3. E i sacerdoti della stirpe d Levi, i quali la poriano. In varie occasioni notato, che 1'arca fu portata non da' Leviti della stirpe di Caath , ma da' sacerdoti, Jos. vi. 6. i. Parai. \v. 12. 2. Reg. 15. 29. L'arca in questo passaggio del Giordano doveva essere la guida degli Ebrei, non avendo Dio mandato da questo tempo in poi la colonna di nuvola a segnare la strada, come per 1' avanti. L' arca adunque andava innanzi per lo spazio di due mila cubiti ( che fanno qualche cosa di pi d mezzo miglio romano) : perocch cosi ordin Giosu ; primo , in segno di riverenza verso la stessa arca ; in secondo luogo, affinch tutti potessero in una certa distanza osservare, come il Giordano si divideva al passaggio dell' arca. 2 *

/fi: cras enim faciet Dominus inter vos mirabilia, 6. Et ait ad sacerdo tes : Tallite aream foederis, et praecedite populum." Qui jussa coni" plentes , tulerunt, et ambulaverunt ante eos: 7. Dixitque? Dominus ad Josue : Hodie incipiam exaltare te coram omni Israeli ut sciant quod (i) sicut cum Moysefuit ita ettecum sint. 8. Tu autem praecipe sacerdotibus, qui portant arcamfoederis, et die eis : Cum ingressi fuerids partem aquae Jordanis, state i/z ea. (i) Sup. i. 5.

perocch domane il Signore far tra voi cose ammirabili. 6. E disse a' sacerdoti : Prendete 1' arca del testamento, e andate innanzi al popolo. E questi obbedendo al comando la presero, e si misero in istrada avanti agli altri: 7. E il Signore disse a Giosu : Oggi io principier a innalzarti dinanzi a tutto Israele, affinch conoscano che siccome io fui con Mos , cosi sono anche con te. 8. E tu ordina a' sacerdoti, che portan l'arca del testamento, e di' loro : Quando sarete entrati in parte nell'acqua del Giordano, fer* matevi l.

Vers. 5. Santificatevi : colla lavanda delle vesti, e colla separazione dalle mogli. Vedi Exod. xix. 15. e Jos, vii. 13. Questa purificazione esteriore dinotava quella dello spirito, senza la quale P uomo non pu essere capace di considerare le grandi opere di Dio. Vers. 8. Fermatevi ft. Quando avrete appena messi i piedi nell'acqua del Giordano, non andate pi innanzi : lo che ordinato per dar tempo alle acque inferiori di scorrere verso il mare morto, e alle superiori di ritrarsi verso la loro sorgente \ onde sgom-

9- Dixitque Josue ad 9- E a5 figliuoli d' Ifilios Israeli Accedite sraele disse Giosu: Fahuc , et audite verbum tevi dappresso, e udite Domini Dei vestri. la parola del Signore Dio vostro. 10. E soggiunse: Da 10. Et rursum : In hoc, inquit, scietis, quod questo conoscerete, coDominus Deus vivens me il Signore, il Dio in medio vestri est, et vivo in mezzo a voi, disperdei in conspectu e sterminer dinanzi a vestro Chananaeum, et voi il Cananeo , e l'HeHethaeum, Hevaeum, teo, 1' Heveo, il Phereet Pherezaeum, Gerge- zeo, il Gergeseo ancora, saeum quoque^ et Jebu- e il Jebuseo, e l'Amorsaeum, et Amorrhaeum: rheo: 11. Ecco che 1' arca 11. (i) Ecce arca foederis Domini omnis del testamento del Siterrete antecedei vos per gnore di tulla la terra andr innanzi a voi per Jordanem. mezzo al Giordano. 12. Scegliete dodici 12. Parate duodecim viros de tribubus Israel, uomini delle trib d' Isingulos per singulas sraele, uno per ogni tribus, trib. 13. Et cum posuerint 13. E quando i saves ligia pedum suorum cerdoti, che porlan l'arsacerdotes, qui portant ca del Signore Dio di 'arcani Domini Dei uni- tutta la terra , avran versae terrae in ac/uis messi i piedi nelle acJordanis , aquae, quae que del Giordano, le inferiores sunt, decur- acque di sotto scorre(i) Act. 7.45.
foro del tutto si vedesse il letto del fiume. Allora i sacerdoti andarono a portarsi nel mezzo, e ivi si stettero, fino a tanto che dur a passare il popolo. Vers. i a. * Scegliete, Tenete pronti dodici uomini.

(i)Eccli. 24. 36.


Vers. 15. E quando questi furono entrati ec. 1 sacerdoti diedero certamente segno di una gran fede. Il Giordano era pieno, essendo il tempo della messe. Gli Ebrei lo passarono a' dieci del mese di Nisan, tempo della mietitura dell'orzo : nel qual tempo, come da altri luoghi della Scrittura apparisce , e come raccontano anche varii autori profani, il Giordano s'ingrossa, e anche esce fuor del suo letto a motivo delle nevi del Libano , che allora si sciolgono.

erant, in mare solitudinis (quod nunc vocatur Mor trium) descenderunt, usquequo omnino deficereJtt. 17. Populus autem incedebat contra Jericho : et sacerdote^, qui portabant arcani foederis Domini, stabant super siccam humum in medio Jordanis accincti,, omniaque populus per arentem alveum transibat.

no nel mare della solitudine ( d'etto ora mar Morto), finch mancarono totalmente. 17. Il popolo frattanto camminava verso Gerico, e i sacerdoti che porta va n 1' arca del testamento del Signore, stavano in ordine sopra l'asciutta terra nel mea> zo del Giordano, e tutto il popolo passava pel letto che era a secco.

C A P O IV. Si raccolgono dalf asciutto Giordano dodici pie" tre, che servano alla memoria de' posteri : e altre dodici si pongono ne 1 letto stesso del Giordano. i. Li quando ei fu i, \^/uibus trans gressis , dixit Domi- passato, disse a Giosu nus ad Josue: il Signore :
Vers. 16. Dalla, citta detta Adomfino al luogo di Sarthan Le acque tornanti indietro, e rovesciate le une sopra le altre da Bethabara (dove passarono gli Ebrei) si vedevano ammontarsi prodigiosamente fino alla citt di Adora , e fino a Sarthan, che dirimpetto, ovvero accanto alla citt di Adom. Non si sa la precisa posizione di Adom ; rna Sarthan era vicina a Scitopoli , e al mar di Genesareth ; onde per tutto quello spazio da Bethabara ad Adom, e a Sarthan ( il quale spazio era di molte miglia ) si vedeva il prodigioso rigonfiamento del Giordano.

2. Elige duodecim viros , singulos per sin" gulas tribus : 3. Et praecipe eis, i/t tollnt de medio Jordanis alveo, ubi stete" runt pedes sacerdotum, duodecim durissimos lapides, quos ponetis in loco castrorum, ubi fixeritis hac nocte ten/oria. 4- Vocvitque Josue 'duodecim viros , quos eiegerat de filiis Israel, singulos de singulis tri" bubus.

2. Prendi dodici umini, uno per ogni trib : 3. E comanda loro che prendano di mezzo al letto del Giordano, dove si sono fermati i sacerdoti, dodici durissime pietre, le quali voi collocherete nel luogo degli alloggiamenti, dove pianterete questa notte le tende. 4 E Giosu chiam i dodici uomini scelti Ira'figliuolid'Israele , uno per ogni trib.

6. E disse loro t Andate innanzi all'arca del Signore Dio vostro a mezzo il Giordano, e di l portale sulle vostre spalle una pietra per ciascheduno, secondo il numero de'figliuoli d'Israele, 6. Affinch servano 6. Ut sit signum inter vos : et quando interro- di monumento tra voi : gaverht vos filii vestri e allorch per l'avvenicras, dicentes : Quid si- re v'interrogheranno i bi volunt isti lapides ? vostri figliuoli, e diranno : Che significan queste pietre? wte arcam Domini Dei vestri ad Jordanis medium , et portate inde singuli singulos lapides in humeris vestris, /xta numerum filiorum Israel,
Veri, a. Prendi dodici uomini. De'quali si parlato, cttp. IH. 12.

6. Et ai? ad eos t Ite

7. Uespondebitis eis: Defecerunt aquae Jordanis ante arcamfoederis Domini, cum transiret eum. i idcirco positi sunt lapidea isti in monumentumfiliorum Israel usque in aeterjzum. 8. Fecerunt ergo filii Israel sicut praecepit eis Josue, porta/2tes de Medio Jordanis alveo duodecim lapides , ut Dominus eis imperare^ juxta numerum filio rum Israel usque ad locum , in quo castrarnetati sunt ; ibique posuerunt eos. 9. Alios quoque duodecim lapides posuit Josue in medio Jordanis alveo, ubi steterunt sacerdotes, qui portabant arcam foederis : et sunt ib usque in praesentem diem.

7. Risponderete loro : Le acque del Giordano sparirono dinanzi all'arca del testamento del Signore, mentre ella lo valicava : per questo sono state poste queste pietre come monumento pe' figliuoli d'Israele in perpetuo. 8. Fecero pertanto i figliuoli d'Israele secondo il comando di Giosu, e portarono di mezzo al letto del Giordano le dodici pietre secondo il numero de' figliuoli d'Israele, come avea loro ordinato il Signore, fino al luogo, dove piantarono gli alloggiamenti ; e ivi le posarono. 9. Pose slmilmente Giosu dodici altre pieIre nel mezzo del letto del Giordano, dovasi eran fermati i sacerdoti che portavan l'arca del1' alleanza : ed esse vi sono fino al d d' oggi.

Vers.6. Affinch elle servano di monumento tra, voi. Di simili monumenti destinati a conservare la memoria de'benefizii divini, e degli avvenimenti grandi, che servono di prova alla religione, si voluto servire Dio a prevenire la negligenza, e l'ingratitudine de^li uomini ; ne abbiamo veduti gi varii esempi.

10. SacerdoteSauttn qui portabant arcam, stabant in Jordanis medio > donec omnia com* pfrentur quae JOSUQ utloqueretur ad populumt praeceperat Dominus, et dixerat ei Moyses. Festinavitque populus, et transiti. 11. Cumque transissent omnes, transivit et arca Domini, sacerdotesque pergebant a/z/e populum. 12. Filii quoque Ruben, e Gad, et dimidia tribus Man'asse.armati praecedebant filios Israeli (i) sicut ei praeceperat Moyses.
(i) Num, 3 2. 28.

10. E i sacerdoti che portavan 1* arca , se ne stavan nel mezzo del letto del Giordano, per fino a tanto che fosser fatte tutte le cose , le quali il Signore avea comandata a Giosu d'intimare al popolo, e le quali avea a lui dette Mos. E il popolo si affrett, e fin di passare. 11. E quando furon passati tutti, pass anche l'arca del Signore, e i sacerdoti andavano innanzi al popolo. 12. E i figliuoli di Ruben, e di Gad, e mezza la trib di Manasse precedevano armati anch'essi i figliuoli d'Israele, come avea loro ordinato Mos,

Vers. . Ed esse vi sono fino al di d* oggi. Si suppone, cho questo libro sia stato scritto da Giosu verso il fine di sua vita ; onde non v'ba nulla di straordinario in quello che egli dice, che . queste pietre, le quali potean vedersi allorch le acque del fiume eran basse , stavan tuttora nel sito , dove furon messe. Vrs. io. E il popolo si affretto , ec. Dovea passare in poche ore una moltitudine grandissima , e avanzarsi lo stesso di sino a Galgala. Pu essere ancora , che la debole fede di molti gli premesse a togliersi il pi presto che potessero dal pericolo, che avean davanti. Vers. il. E i sacerdoti andavano innanzi ec. Quando il popolo ebbe passato il Giordano aspett sull'altra riva i.sacerdoti, i quali si poser di nuovo coli' arca innanzi a tutto il popolo che seguiva nella distanza, che si gi detta.

13. Et quadraginta piignatorum millia per turmas, etcuneos incedebant per plana, atq u ^ampestria urbis Jericha, i4- In die illo magnifica vit Dominus Josue coram omni Israel, ut timerent eum , sicut tmuerant Moysen, dum adhuc viveret. 15. Dixitque ad eum: 16. Praecipe sacerdotibus, qui portant arcam foederis , ut ascendant de Jordane. 17. Quipraecepit eis, dicens : Ascendete de Jordane. 18. Cumqueascendissent, portarttes arcam foederis Domni, et siccam humum calcare coepissent , reversae sunt aguae in alveum suum, etfiuebant, sicut ante consuevera//t.

13. E in numero di quaranta mila combattenti divisi nelle loro bande , e quartieri si avanzarono nelle piane campagne della citt di Gerico. 14. In quel giorno il Signore esalt Giosu al cospetto di tutto Israele, perch questi lo temessero, come avean temuto Mos, quando era in vila. 15. E disse a Giosu: 16. Comanda a' sacerdoti , che portano 1' arca del testamento., che escano dal Giordano. 17. Ed egli ordin, e disse loro : Uscite fuor del Giordano. 18. E quando quelli ne furono usciti, portando 1' arca del testamento del Signore, ed ebbero posati i piedi sulla terra asciutta, tornarono nel loro letto le acque a scorrere come per T avanli.

Vers. 15. E disse a Giosue. Questo, e i tre seguenti versetti dovrebbono essere avanti il versetto 11., perocch si spiega qui chiaramente quello che ivi accennato. Simili trasposizioni son frequenti in questo libro.

19. Populus autem ascendit de Jordane, decimo die mensis primi, et castrametati sunt in Galgalis contra orienlalem plagam urbis Jericho. 20. Duodeciin quoque lapides, quos de Jordanis alvea sumpserant, posuit Josue in Galgalis, 21. Et dixit adfilios Israel : Quando Interrogaverint filii vestri cras patres suos, et dixrint eis : Quid sibi volunt lapides isti ?

19. Or il popolo usci dal Giordano a* dieci del primo mese, e piantarono gli alloggiamenti a Galgala ali' oriente della citt di Gerico. 20. E le dodici pietre prese dal letto del Giordano le pos Giosu in Galgala, 21. E disse affiglinoli d'Israele: Quando una volta domanderanno i vostri posteri ai padri loro, e diranno: Che significan queste pietre ?

Vers. 19. A' dieci del primo mese. A' dieci di Nisan che era il primo mese dell' anno sacro , e settimo dell' anno civile. Eran quaraut' anni meno cinque giorni dalla partenza degli Ebrei dalli' Egitto, quando misero il piede nella terra di Ganaan. A Galgala. Al luogo che ebbe di poi questo nome. Vers. 20. E le dodici pietre ... le poso -Giosue in Galgala. S. Girolamo accenna, che questo monumento si vedesse ancora ai suoi tempi. E queste pietre vogliono alcuni che accennasse s. Giovanni Batista (Matth. IH. 9. J, perocch egli battezzava a Bethabara, luogo che ebbe il nome dall' aver ivi gli Ebrei passato il Giordano. S. Agostino, e altri Padri nelle dodici pietre poste in mezzo di Giordano ravvisano i dodici Patriarchi, e nelle altre dodici poste in Galgala i dodici Apostoli. Ecco le parole di s. Agostino : Dopo la, morte di Mo s e sepolti i Patriarchi venner fuori gli Apostoli: cos ne' Salmi sappiamo: in luogo di que i tuoi padri ti sono nati de* figli ; tu li farai principi sopra tutta la terra, Nella slessa guisa sepolti i Patriarchi nascono gli Apostoli, come sepolto il vecchio popolo , il popolo pi giovine sotto la scorta di Ges e introdotto nella terra promessa. Ser. 106. de temp.

22. Voi g'informere22. Docebitis eo?, atque dicetis : Peraren- te, e direte: Israele pastem alveum transvit s questo fiume GiorIsraelJordanem istum, dano, di cui il letto era asciutto, a3. Avendone il Sia3. S locante Domino Deo vestro aquas ejus gnore Dio vostro fatto in conspectu vestro^ do sparire le acque dinanzi a voi, fino a tanto nec transiretis ; che foste passati : a4' Come avea prima 24 (i) Sicut fecerat prius in mari Rubro j fatto nel mare Rosso aquod siccavit, donec sciugato da lui, per sino a tanto che noi fos transiremus : simo passati. 26, Affinch tutti i 25. Utdiscant omnes terrarum populi fortis- popoli della terra ricosmam JQomini manum, noscano la man possenut et vos timeatis Domi" te del Signore, e voi tenum Deum vestrum miate in ogni tempo il Signore Dio vostro. omni tempore.

(i) Kxoil i4- ac.

C A P O V.
Terrore de Cananei \ la circoncisione in Gai gala : celebrazione della Pasqua : cessa la manna dopo che il popolo ha mangiato de'/rut* ti del paese. L'Angelo del Signore apparisce a dosile. 1, Jiostquam ergo audierunt omnes reges Amorrhaeorum, qui hbitabant trans Jordanem ad occidentale/n plagam> et cuncti reges Chanaan, qui propinqua possidebant magni maris /oca, quod siccasset Dominusfiuenta Jordanis coram filiis Israel.dontc transirent, dissolutum est cor eorum, et non remansit in eis spiritus, timentum introlum filiorum Israel. 1. V^uando adunque tutti i re degli Amorrhei abitanti di l dal Giordano verso occidente , e tutti i re di Canaan, che eran signori de' luoghi vicini al mar grande , ebbero udito, come il Signore avea asciugata la corrente del Giordano dinanzi a'figliuoli d'Israele, finch fosser passati, si sbigottiron di cuore, e non rimase in essi vigore pella paura dell'arrivo de* figliuoli d'Israele. 2. Eo tempore ai/Do2. Allora il Signore minus ad Josue: Fac disse a Giosu: Fatti tibi cuUros lapideos, et de' coltelli di pietra , e
Ver, t. Ire degli Amorrfiei... e lutti i re di Canaan. I LXX leggono ire de*Fenici, i quali in altri luoghi son chiamati Pales/trti, ovvero Filistei. Sotto il nome di Amorrhei sono compresi tutti i popoli di Canaan ; ma nondimeno Giosu tra questi distingue i re Fenici che erano i pi potenti.

circumcide secundo filios Israel. 3. Fecit quod/usserat Dominus, etcircumciditfilios Israel in col" le praeputiorum. \ 4 ## autem causa est secundae circumcisionis: Omnispopulus, qui egressus est de AEgypto generis masculini, universi bellatores viri mortui sunt in deserto per longissimos viae circuitesi

di nuovo circoncidi i figliuoli d'Israele. 3. Fece egli il comando defSignore,e circoncise i figliuoli d'Israele sul colle della circoncisione. 4- Or ecco il motivo della seconda circoncisione : Tutto il popolo di sesso mascolino che usc dall' Egitto , tutti gli uomini atti alle armi perirono nel deserto nel giro lunghissimo de' loro viaggi;

Vers 2. Fatti de'coltelli di pietra, ec. Quest'ordine fu dato da Dio subito dopo P arrivo del popolo a Galgala. Vi restavano Soli quattro giorni fino alla Pasqua, la quale non potea celebrarsi , se non da chi fosse gi circonciso. Quanto a' coltelli di pietra crederonsi pi.propri, che que' di ferro per la circoncisione ; ed noto, Come non solo presso gli antichi popoli in mancanza ,del ferro si usavano molto i coltelli, rasoi, ec. di pietra, ma che tale uso stato comune fino a'di nostri tra le nazioni d' America. Del rimanente non vi era legge cne proibisse agli Ebrei di servirsi per questa ceremonia di coltelli di ferro. E di nuovo circoncidi ec. Egli certissimo, che la circoncisione non si dava pi d' una volta, non si reiterava. Quello adunque che vuol significarsi con queste parole, egli , che Giosu faccia ripigliare al popolo la cerimonia della circoncisione ; cerimonia intermessa per circa quarant' anni nel deserto, avendo Dio per condiscendenza e bont permesso agli Ebrei, che in quel tempo di continuo movimento e agitazione non fossero sottoposti i bambini alla stessa cerimonia, che era di non leggiero patimento e dolore. Si gi detto altre volte, che la circoncisione potea farsi da chicchessia, uomo, o donna ; onde s'intende come potesse in un giorno essere circoncisa una si gran moltitudine. Vers. 4- Della seconda eirconcisone. Della rinovallata , rastaurata circoncisione.

S. Qui omnes clrcuincisi erant. Populus autem, qui natus in deserto>, 6. Per quadraginta annos itineris latissiTTzae solitudini^ incircumcisus foit, donec eonsumerentur, qui non (tudierant vocem Domini, et quibus ante juraverat, ut non estenderei eis terram lacte et melle manantem 7. Horum filii in locum successerunt patrum, et circumcisi sunt a Josue: quia sicut nati fuer an t, in praeputio erant, nec eos in via aliquis circumcderat, 8. Postquam autem omnes circumcisi sunt, manserunt in eodem castrorum loco, donec sanarentur. 9. Dixitque Dominus ad Josue: Hodie abstu-

5. E qusti erano tutti circoncisi. Ma il popol nato nel deserto 6". Ne' guarani' anni di viaggio per quella vastissima solitudine rimase incirconciso, per sino a tanto che fossero consunti coloro che non avevano ascollato le voci del Signore, e a'quali avea prima giurato di non far loro vedere la terra , che scorreva lalle e miele. 7. Succedettero i figliuoli di questi nelluogo de' padri loro, e furono circoncisi da Giosu : perocch erano incirconcisi , quali eran nati, e nissuno gli avea circoncisi nel viaggio. 8. E circoncisi che furon lutli, restarono cogli alloggiamenti nel medesimo luogo, fino a tanto che fosserguariti. 9. E il Signore disse a Giosu : Oggi io ho

Tutti g/i uomini atti alle armi. Da' venti anni in su. Vera. 5. E questi eran lutti circoncisi. Alcuni cretowo che quelli pure che nacquero nella lunga mansione presso al Sinai fossero circoncisi ; perocch ivi fu fatta la Pasqua. Vers. 8. * Fino a tanto che fosser guariti ( h e fosse saldata U ferita.

li,opprobrium AEgypti a vobis. Vocatumque est nomen loci illius Gaigaia, usque in praesentem diem. 10. Manseruntquefilii Israel in Galgalis, etfecerunt Phase, quartadecima die mensis ad vesperum in campestribus Jerico : 11. Et comederuntde fougibus terrae die altero azymos panes, et polentam ejusdem anni.

levalo da voi P obbrobrio d'Egitto. E fu dato a quel luogo il nome di Galgala, come anche in oggi si appella. 10. E si fermarono i figliuoli d'Israele in Gaigala , e .vi fecer la Pasqua a'quattordici del mese alla sera nelle pianure di Gerico : 11. E il di seguente mangiarono i pani azzimi fatti di frumento del paese , e la farina dello stesso anno.

Vers. p. Oggi ho levato da voi T obbrobrio c Egitto. Perch mediante la circoncisione vi ho distinti e separati dagi' incirconcisi Egiziani ; e vi ho fatti divenire membri della sinagoga , mediante questa cerimonia, nella quale contiensi una special promessa di adempire tutta la legge. Gli Ebrei fecero sempre grandissima stima della loro circoncisione, ed era un' ingiuria il titolo che davano d'incirconcisi alle altre nazioni. Dalla lettera a' Calati , e da quella a' Romani, e da altri luoghi del nuovo Testamento vedesi quanta difficolt vi volle a persuadere agli Ebrei ancor convertiti di non riguardar pi questo rito come necessario per piacere a Dio i ma come un inutile taglio ( dopo la promulgazione della nuova legge), quale lo chiama l'Apostolo, Gai vi. 15. Fu dato a quel luogo il nome di Galgala: Calai secondo gli Ebrei gramatici vuol dire rimuovere , togliere, gettar gi : espressione che spiega il fatto della circoncisione, e la rimozione dell' obbrobrio d' Egitto. Vers. io. Vi fecer la Pasqua. Ella la terza celebrata dagli Ebrei, delle quali la prima fu in Egitto , la seconda al Sinai, e questa a Galgala. Vers. n. E la farina dello stesso anno. Propriamente l'Ebreo significa la farina che cavasi dalle spighe tostate al fuoco. Vedi Lev. ii. 14. Era permesso nel tempo della Pasqua di mangiare di tal farina, nella quale non si metteva niente di lievito.

12. Defecitque man* na, postquam comederunt defrugibus terrete, nec usi sunt ul/ra cibo illo filii Zyr a ei; sed comederunt defrugibus praesentis anni terrae Cha* naan. 13. Cum autem esset Josue in agro urbis Jericho, levavit oculos, et vidit virum stantem contra se, evagnatum tenentem gladum, per* rexitque ad eum, et aiti Noster es, an adversariorum? 14. Qui respondit: Nequaquam, sed sum princeps exercitus Domini, et nunc venio.

12. E manc la manna dopoch ebber mangiato de'frutli della terra, e non usaron pi di tal cibo i figliuoli d' Israele ; ma si cibarono delle biade della terr di Canaan nate lo stesso anno. 13. Or trovandosi Giosu ne'contorni della citt di Gerico , alz gli occhi, e vide dirimpetto a s un uomo in piedi colla spada sguai* n a i a , e and verso di lui, e gli disse ; Se' tu de' nostri, o de'nemici? i4 E quegli rispose: No, ma io sono il principe dell'esercito del Signore, e ora io vengo ,,.

Vers. i?.. Manc Id manna dopo c. L stsso di j in cui co linciarono a mangiare del pane ordinario del paese , cess il pa ne del cielo, affinch tutti comprendessero che questo era u puro dono della divina bont. Ver*. 13. Vide ... un uomo in piedi con Id spaiici sguainata ee. Alcuni antichi Padri in quest' uomo che apparve a Giosu riconoscono il Verbo di Dio incarnato , 1' Angelo Redentore, in Gtii e il nome di Dio, come dicono alcuni antichi Ebrei citati da un dotto interprete (Mas. in Jos.J. S. Agostino per , e s. Giro-' 1 a mo credono che ei Fosse un Angelo rappresentante lo stesso Dio, parlante a nome di hii., Ando verso di lui. indizio dell' animo granfie di Giosu I' andare incontro a queli' uomo che ei vedeva in aria grande , e colla spada sguainata. Vers. 14. No, ma io sono ec. To non sono un d' nemici , ma il principe, il condottiero dell'esercito del Signore, che vengo

15. Cecidit Josuepronus in terra/n, et adorans aiti Quid DomiI nus meus loquitur ad ! servum suum ? I 16. Solve^ inquit, cal~ ! ceamentum tuum depei dibus tuis*. locus enim, ' in quo stas, sanctus est. Fcitc/ue Josue, ut sibi fuerat imperatum. Exod.3.5.Act.7.33.

15. Cadde Giosu boccone per terra , e adorandolo disse : Che quello che il mio Signore dice al suo servo? 16. Sciogli (dss* egli) i tuoi calzari da' tuoi piedi : perocch il luogo, dove tu stai, santo. E Giosu fece come gli era ordinato.

C A P O VI.

D tyo averne fatto il giro per sette giorni colV ar*a, la citt di Gerico presa e distrutta dai ) mdamenti. Sola Rahab salvata colla sua 3amiglia. Imprecazioni contro di chi riedifichi la citt. i .i/ eriche autem clausa erat, atque munita timore Jiliorum Israel, et nultus egredi audeat, aut ingredi. i. Or la citt di Gerico era chiusa, e ben munita per timore de'figliuoli d'Israele, e nissuno ardiva di uscirne , o di entrarvi.

adesso ad aiutarti nella conquista della Cananea. Dio Volle con qusta visione ispirare a Giosu un coraggio superiore a tutte le difficolt dell' impresa, facendogli vedere pronto 1' aiuto celeste, e insieme premiuiirlo contro la vanit clic poteva agevolmente nascergli in cuore in mezzo alia gloria delle siie conquiste, dandogli per tempo a conoscere da chi egli dovesse riconoscerle principalmente. Yers. i G, Sciogli i tuoi calzari, ce, Vedi Kxod, in, 5.

Giosu, rol, ir>

2. Dixitque Dominus ad Josue: Ecce dedi in manu tua Jericho, et regem ejus, omnes que fortes virosi 5.Circuite urbem cuncti beUatores semel per diem : sic facietis sex diebus* 4- Septimo autem die sacerdotes tollant septem buccinas, quarum wsus est in j'ubilaeo, et praecedant arcam foederis: septiesquecircuibitis civitatem, et sacerdotes clangentuccinis. 6. Cumque insonuerit vox tubae /ongior, atque concisior, et in auribus vestris increpue-

2. E il Signore disse a Giosu: Ecco che io ho data in tuo potere Gerico, e il suo re , e lutti i suoi campioni. 3. Fate il giro della citt una volta il giorno voi quanti siete uomini atti alla guerra : cos farete per sei giorni. 4. E il se 1 timo giorno i sacerdoti prendano le sette trombe che si adoperano pel giubbileo , e vadano innanzi all'arca del testamento : e farete sette volte il giro della citt, e i sacerdoti soneranno le trombe. 5. E quando si far sentire il suono della tromba pi lungo, e pi rotto , che ferir le

Vers. 2. Il Signore disse a G iosue. Per mezzo dell' Angelo stesso che avea cominciato a parlare nel capo precedente ; e qui continua ad istruir Giosu. Il primo versetto di questo capo pu chiudersi in parentesi, essendo posto dal sacro Isterico solamente per farsi strada a narrare quello che 1' Angelo ordin a Giosu di fare per aver nelle mani la citt di Gerico. Vers. 3. Voi quanti siete uomini atti alla guerra. E dietro 11* esercito tutto il popolo , i sacerdoti andando nel mezzo tra 1' esercito , e la moltitudine imbelle , e sonando le trombe ogni volta che facevasi il giro. Vers. 4- Le sette trombe che, si adoperano pel giubileo. Vedi Levit. xxv,

ri/, conclamabit omnis populus vocferatione maxima, et muri funitus corruent civitatis : ingredienturque singuliper locum contra quem steterint. 6. Vocavit ergo Josue filium Nun sacerdotes, et dixit ad eos : Tallite arcam foederis : et septem alii s acerdotes tollantseptemjubilaeorum buccinas , et incedant ante arcam Domini. 1. Ad populum quoque aiti Ite, et circuite ' civitatem armati, praecedentes arcam Domini. 8. Cumque Josue verlafinisse^et septem sacerdotes buccinis clangerent ante arcam foederis Domini, 9. Omnis que pracceder et armatus exercitus, reliquum vulgus arcam sec/uebatur, ac buccinis omnia concrepabant. 10. Praeceperat an-

vostre orecchie, tutto il popolo alzer un grandissimo strido, G le mura della citt cadranno da' fondamenti ; e ciascheduno entrer da quella parte che gli sar dirimpetto. 6* Chiam adunque Gosu figliuolo di Nun. i sacerdoti, e disse loro: Prendete 1' arca del testamento : e sette altri sacerdoti prendano le sette trombe del giubbileo, e vadano innanzi all'arca del Signore. 7. E al popolo disse : Andate, e fale il giro della citt armati, andando innanzi ali' arca del Signore. 8. avendo Giosu finito di parlare , i sette sacerdoti sonando le sette trombe dinanzi ali' arca del testamento del Signore, 9. E andando avanti tutto l'esercito armata, il resto della turba veniva dietro ali' arca , e dapertulto rimbombava il suono delle trombe. 10. Or Giosu avca

lem Josue populo, di~ cens: Non clamabit, nec audietur vox vestra, neque ul/us sermo ex ore vestro egredietur donec veniat dies, in quo dicam vobis: Clamate, et vociferamin. i. i. Circuivit ergo arca Domini civitatum seTnel per diem, et reversa in castra, mansit ibi. 12. Igitur, Josue de nocte consurgen/e, tulerunt sacerdote^ arcam Domini, 13. Et septem ex eis septem buccinas, quarum in jubilaeo usus est:praecedebantque arcam Domini ambulantes, atque clangentes, et armatus populus ibat ante eos; vu/gus autem reliquum sequebatur arcam, et buccinis personabant. i4- Circuieruntque civitatem secundo die semel; et reversi sunt in castra. Sic fecerunt sex diebus.

ordinato, e detto al popolo : Voi non gridare^ te, e non si udir Ja vostra voce , n vi uscir parola di bocca , fino a tanto che venga il giorno , in cui io vi dir: Gridate, e alzate la Voce. 11. Fece adunque P arca del Signore il giro della citt una volta in quel d, e se ne torn agli alloggiamenti, e ivi si stette. 12. Alzatosi poi Giosue di notte tempo, presero i sacerdoti l'arca del Signore, 13. E sette di loro le sette trombe , che si adoperano nel giubbileo , e andavano innanzi ali' arca del Signore camminando , e sonando, e il popolo armato li precedeva ; ma il resto della turba andava dietro ali' arca , e le trombe sonavano. i4- E fecero il giro delia citt una volta il secondo giorno ; e se ne tornarono al campo. Cosi fecero per sei giorni.

15. Die autem septimo, dilucido consurgentes, circuierunt urbem, sicut dispositum erat, septies. 16. Cumque septimo circuita clangerent buecinis sacerdotes, dixit Josue ad omnem Israele Vociferamini : tradidit enim vobis Dominus civitatem: 17. Si/que civitas haec anathema, et omnia, quae in ea sunt, Domino : sola Raha meretrix vivai cum universis , qui cum ea in domo sunt: (i) abscondit enim nu/zcios, quos direximus. 18. v"<?s autem cave te, ne de his, quae praecepta sunt, quippiam contingatis, et sitis prae(i) Supr. a. 4. Heb. 11. 31.

15. Ma il settimo giorno alzatisi di gran mattino fecero il giro della citt seite volte, come era stato ordinato. 16. E al settimo giro sonando i sacerdoti 1<? trombe, disse Giosu a tutto Israele : Alzale la voce: perocch il Signore ha data in poter vostro la citt : 17. E questa citt sia un anatema , e tutto quello che vi dentro, sia del Signore : sola Rahab meretrice abbia la vita con tutti quelli che sono nella sua casa : perch ella nascose gli esploratori mandati da noi. 18. Ma voi guardatevi dai toccare alcuna di quelle cose contro 1' ordine dato, affinch

Vers. 14. Cosi fecero per sei giorni. Dio esercitava cos la fede del suo popolo , e insieme toglieva loro il timore de' nemici, mentre lo stesso popolo vedeva che questi non ardivano di uscir fuori della citt per tentar battaglia. Vers, 17. Questa citt sia. un anatema. Si gi notato altrove, come anatema si dice tanto una cosa che ali' onor di Dio si consacra in perpetuo ^onde non pu pi servire ad usi profani, quanto quella che a Dio si abbrucia in olocausto , e si consuma, si annichila. Qui la citt di Gerico soggetta ali' anatema, cio alla totale distruzione.

varicatiams rei,et omnia castra Israel sub peccato sint, atque turbentur. ig. Quidquid autem auri et argenti fuerit, et vasorum aeneorum, ac ferri, Domino con* secretar, repositum in ihesauris ejus. 20. ( i ) Igitur omni po* puto vociferante, et clangentibus tubis post guani in aures multi' tudinis vox sonitusque increpuit, muri illico corruerunt: et ascendit unusquisque per locum, qui contra se erat: (2) ceperuntque civitatem.
(tJHeb. ii. 3o.

non vi facciate rei di prevaricazione,per cui tutto il campo d'Israele resterebbe sotto il peccato, e sarebbe messo in iscompiglio. 19. Ma tutto quello che vi sar d' oro , e di argento, e di vasi di rame , e d ferro, sar consacrato al Signore, e riposto ne' suoi tesori. 0o. Quando adunque tutto il popolo ebbe alzate le grida unite al suon delle trombe , e quando la voce e il suono fer le orecchie della moltitudine , le mura caddero subitamente: e ciascheduno vi entr per la parte che gli stava davanti; e presero la citt.

(2) 2. Mac. 12. 15.

Ver. 19. Ma tutto quello che vi sar d' oro ec. Tutta la citt anatema, ella tutta di Dio, e in onor di Dio sar abbruciata, affinch sia fatta vendetta degli empi suoi abitatori, che han merjtato Io sdegno di lui : 1* oro, l'argento , e il rame saran consacrati , e offerti al tabernacolo del medesimo Dio. Nissuna cosa poi patera convertirsi in uso privato, o profano. Vera. 20. * Le mura caddero subito. La conquista, e la sovversione di Gerico tanto straordinariamente successa, ed in un modo affatto sproporzionato , e contrario alle comuni idee , perch in una piazza assicurata colle fortificazioni migliori, doveano convincere Giosu , e tutto Israele che l'acquisto della terra di

2i. Et interfecerunt omnia, quae erant in ea a viro usque ad mulierem^ infante usque ad senem. Boves quoque et oves, et asinos in ore gladii percusserunt. 22.Duobus autem viris, (i) qui exploratores missi fuerant , dixit Josue : Ingredmini domum mulieris meretricio, et producite eam, et omnia, quae illius sunt, sicut illi juramento firmastis. 23. (2) Ingressique /uvenes, eduxerunt Rahab, et parentes e/us, fratres quoque^ et cunctam supel/ecti/em, ac cognationem illiusy et extra castra Israelmanere fecerunt.
(i) Sup. a. i. 14.

21. E uccisero tutti quei che incontrarono, uomini e donne, fanciulli e vecchi. E misero a morte anche i bovi, e le pecore, e gli asini. 22. Ma a que* due uomini che erano stali mandati ad esplorare , disse Giosu : Andate alla casa di quella donna meretrice, e conducetela fuori con tutto quello che ad essa appartiene , come voi le prometteste con giuramento. 23. E que5 giovani andarono , e menaron fuori Rahab, e i suoi genitori, e anche i fratelli , e tulle le robe di lei, e i suoi parenti , e li fecero stare fuori del campo d'Israele.

(2) Heb. n. 31.

promissione sarebbe tutto opera della divina bont, e della fedelt del Signore, e non gi della prudenza, destrezza , o forza umana. E nel tempo stesso Gerico si potente, ma ei facilmente rovinata da' fondamenti al solo suono delle trombe sacerdotali , preveniva la Chiesa Cristiana che alla sola predicazione dell'Evangelio, cadrebbe, senza riparo, l'idolatria dominante. Vers. 28. Li fecero star fuori del campo <V Israele. Sino a tanto che fossero istruiti nella legge del Signore, e abbracciato il Giudaismo, gli uomini fossero circoncisi ; le donne poi mediante la lavanda del Battesimo fossero aggregate al popol di Dio. Ali-

2 4.( i ) Urbem autem, et omnia, quae erant in ea , succenderunt^ absque auro, et argento , et vasis aeneis^ ac ferro, quae in aerarium Domini consecrarunt. 25. (2) IRahab vero meretricem > et domum patris ejus, et omnia, quae habebat, fecit Jose vivere^ et habitaverunt in medio Israel usque in praesentem diem: eo quodabs-* conderit nuncios, quos miserat,ut explorarent Jericho. In tempore illo imprecatus est Josuet dicens : 26. (3) Male dictus vir coram Domino, qui susc/taverit, et aedificaverit civitatem Jericho: in primogenito suo fundamenta illius ia(i) Inf. 8. a.

24. E dieder fuoco alla citt, e tutto quello che v'era dentro, eccettuato 1' oro, e l'argento e i vasi di rame, e di ferro che eglino consacrarono nell' erario del Signore. 25. Ma a Rahab meretrice , e alla famiglia del padre di lei, e a tutti i suoi don Giosu la vita, ed eglino si rimasero tra g' Israeliti, come sono fino al d d'oggi : perch ella nascose i messi spediti in Gerico a prender lingua. Allora Giosu fulmin questa imprecazione , e disse : 26. Maledetto dinanzi al Signore, colui che risusciter, e riedificher la citt di Gerico : ne getti egli le fondamenta sul proprio suo
(3) 3. Reg. 16. 34.

(2) Matth* i. 5.

ra furono introdotti negli alloggiamenti, de' quali ( pel rispetto , e Ja venerazione dovuta ali' arca del Signore ) non si permetteva 1' ingresso agli incirconcisi e idolatri. Rahab dipoi spos Salmon della stirpe di Giuda, donde venne la casa reale di David , e il Cristo discendente da Davidde, e anche da questa donna una volta gentile e impudica. Con ragione per i Padri 1' hanno riguardata come una ligura della Chiesa Cristiana. Ella , dice un antico interprete , qul iiesto dell' ulivo salvatico inserito ncl1' ulivo domestico, come sta scritto, Rorn, si. 17. 24-

ciat, et in novissimo liberorum ponat portas ejus. 27. Fuit ergo Dominus cum Josue, et nomen ejus vulgatum est in omni terra.

primogenito , e ne rialzji le porte sopra l'ultimo de' suoi figliuoli. 27. Il Signore adunque fu con Giosu, e si sparse la sua rinomanza sopra tutta la terra.

C A P O VIL Dopo averfatta riconoscere la citt di Hai il popolo d Israele volge Le spalle anemici a causa del furto commesso nella roba anatematizzata di Gerico. Lamento di Giosu. Tirate le sor/i Achan vien lapidato per ordine del Signore. i. JL ilii (i) autem Israel praevaricati sunt mandatum, et usurpaveru/ztde anathemate. (2) Nam Achan filius Charmi, filii Zabdi, filii Zare de triu Judo, tulit aliquid de anathemate: iratusque est Dominus contra filios Israel.
(i) Inf. 22. 16. 20.

i. IVI a i figliuoli d'Israele trasgredirono il cornando , e si appropriarono dell' anatema. Imperocch Achan figliuolo di Charmi, figliuolo di Zabdi, figliuolo di Zare della trib di Giuda prese qualche cosa dell' anatema : e il Signore si adir contro i figliuoli d'Israele.

(a) Par. 2. 7. 5.

Vers. 26, Ne getti le fondamenta sul proprio suo primogenito ec. Vedi adempiute queste imprecazioni, 3. Reg. xvi. 34Trovasi una citt di Gerico a tempo di David, 2. .Reg. x. 4- 5., e a' tempi di Ges Cristo, Lue, xix., la quale probabilmente fu alzata in vicinanza dell' antica, ed ella era assai considerabile negli ultimi tempi della repubblica ebrea.

-2. Cumque mitterct Josue de Jericho viros contra Hai, quae est juxta Bethaven, ad orientalem piagarti oppidi Betliel, dixit eis: Ascendile^ et explorate terram. Qui praecepta cmplentes explo* raverunt Hai. 3. Et reversi dixerunt ei : Non ascendat omnis populus: s'ed duo,

2. E Giosu mandando gente da Gerico verso Hai che vicina a BG-thaven ali' oriente della citt di Bethel, disse loro : Andate , e osservate il paese. E quegli adempiendo il comando considerarono la citt di Hai. 3. E al loro ritorno dissero : Non si muova tutto il popolo: ma due,

Vers. i. Trasgredirono il comando. Il solo Achan lisobbedi; ma non cosa nuova che il peccato di un solo si attribuisca al corpo tutto, di cui quegli membro. Ma perch Iddio pel peccato di un solo punisce il popolo ? I giudizii di Dio debbono adorarsi da noi come sempre giusti , e santi, senza indagarli. Contuttoci noi possiamo raccogliere da quello che egli ci mostra nelle Scritture che ci egli fa per varie ragioni : primo , affin di accrescere in tutti l'orror del peccato , veggendosi, come egli quasi Un fuoco che divora non solo il peccatore , ma anche chi a lui sta vicino : secondo , afln di animare la sollecitudine che dee avere l'un prossimo per 1' altro prossimo, colla riflessione che il male dell' uno pu esser rovina anche dell' altro. In terzo luogo per tener viva 1' attenzione , la vigilanza di chi presiede alla societ , la quale ogni superiore dee considerare come soggetta ad essere sconvolta, e messa in disordine per un solo peccatore. Finalmente nel fare Dio provar il suo sdegno a quelli che non ebbero parte al peccato, non fa loro ingiustizia: perocch o sono rei di altre colpe dinanzi a lui, e non han da dolersi^ se son puniti: son giusti, e la pena temporale serve per essi di prova, e si converte in merito mediante la pazienza. Vers. 2. Verso Hai ec. Hai era poche miglia distante da Gerico. Bethel il celebre luogo peli' avanti chiamato Luza, dove Gacobbe ebbe la visione in andando verso la Mesopotaraia. Bctha^en non doveva essere molto lungi da Bethel. bcthcl fu poi detta Belhaven ( casa dell' idolo ) dopo che Jeroboam vi ebbe messo il vitello d'oro. Osca iv. 15. x. 5., Amos v. 5. La qual cosa diede forse occasione ad alcuni di credere , che Belhel e Bethaven sieno la stessa citt, o luogo ; ma qui, e nel capo xvui. 12. sono evidentemente distinte l'una dall' altra.

vel tria millia virorum pergant, et deleant civitatemi quare omnis populus frustra vexabitwr contra hostespaucissimos? 4. Ascenderunt ergo tria millia pugnatorum. Qui statim terga verdentes, 6. percussi sunt a viris urbis Hai: et corruerunt ex eis triginta sex homines : persecutique sunt eos adversarii de porta usque ad Sabarim, et ceciderunt per prona /gientes : pertimuitque corpopuli , et instar acjuae liquefacium est. 6. Josue vero scidit vestimenta sua, et pronus cecidit in terrarii coram arca Domini u* $cjue ad vesperam tam ipse, quam omnes senes Israel'. miserunt~ que pulverem super ea* pila sua\

o tre mila uomini vadano a distruggere quella citt : perch defatigar tutto il popolo inutilmente per pochissimi nemici? 4- Andarono adunque tre mila combattenti. Ma questi voltaron presto le spalle, 5. Avendo lor dato addosso gli uomini della citt di Hai; e rnorron di essi trentasei persone : e i nemici g' inseguirono dalla porta ( di Hai ) fino a Sabarim,e uccisero quei che fuggivano per luoghi declivi : e il cuore del popolo s'intimid, e si scioglieva come acqua. 6. Ma Giosu stracci le sue vest, e stette prostrato per terra dinanzi ali' arca del Signore , fino alla sera s egli, che tutti i seniori d Israele: e si gettavan polvere sulle leste ;

Vers. 5, Fino a Sabar-im. Luo*o che pu aver avuto questo iorae a causa iella rolla degli Ebrei. Vers, 6. Dinanzi ulV urea,- Dinanzi al tabernacolo. o sia al sol o. Ei:l Bon l'i sacerdote.

7. Et dixit Josue : Heu Domine Deus fluid voluisti traducere populum istum Jordanem fiuviumjut traderes nos in manus Amorrliaei et perderes?utinam ut eoepimus , mansissemus trans Jordanem. 8. Mi Domine Deus, quid dicam, vidtns Israelem hostibus suis terga vertenteml 9. Audient CTiananaei, et omnes habitatores terrae, et pariter conglobati circumdabunt nos, atque detebunt nomen nostrum de terra: et quid facies magno nomini tuo ? i o. Dixitque Dominus ad Josue Surge, cur ;aces pronus in terra ? 11. Peccavit Israe^ etpraet>aricatus estpa* ctum meum : tuleruntque de anathemate,

7. E disse Giosu : Ahi, Signore Dio, perch mai volesti tu trasportare di qua dal fiume Giordano questo popolo per darci nelle mani degli Amorrhei, e sterminarci? Fossimo noi rimasi di l dal Giordano, come avevam cominciato. 8. Mio Signore Dio, | che dir , veggendo io ' Israele volgere le spalle a'suoi nemici? 9. Lo sentiran dire i Cananei, e tutti gli abitanti di questa terra, e uniti insieme ci strin- | geranno, e sperderanno il nome nostro dalla terra: e che farai tu del nome tuo grande? 10. E il Signore disse a Giosu: Alzati, perch stai tu prostrato per terra ? 11. Israele ha peccato , e ha trasgredito il mio patto : e si sono appropriati dell* anale-

Vers. g. E che farai tu del nome tuo grande? Come se dicesse; La mia afflizione, o Signore, non per la sorte di questo popolo, e mia ; ma pel decoro, e la gloria del nome tuo, il quale verr cos ad essere esposto alle bestemmie dj queste nazioni infedeli.

et furati sunt, atque ma , e hanno fatto furmentiti, et absconde- to , e hanno mentito, e P hanno nascosto tra runt inter vasa sua. le robe loro. 12. Non potr Israe12. NecpoteritIsrael stare ante hostes suos, le stare a petto co'suoi eosque fgiet\ quia pol- nemici, e li fuggir ; lutus est anathemate: perch contaminato non ero ultra vobiscum, a cagion dell'anatema: donec conteratis eum, io non sar pi con voi, qui hujus sceleris reus se prima non isterminate colui che reo di est. tale scelleraggine. 13. Surge, sancti/tea 13. Alzati, purifica il populum, et die eis: popolo, e di' loro : SanSanctificamini in era* tificatevi pel di seguenstinum : haec enim di- te : perocch queste cocit Dominus Deus I- se dice il Signore Dio srael : Anathema in d'Israele : L'anatema medio tui, Israel: non in mezzo a te, o Israepoteris stare coram ho- le : tu non potrai slare stibus tuis-,donecdelea- a petto de'tuoi nemici, tur ex te, qui hoc conta- sino a tanto che sia tolminatus est scelere. to dal tuo ceto colui Lev. 20. 7. Num. 11. che macchiato di tal i8.Sup.3.5.i.Reg.i5.5. delitto. 14- A ccedetisque mai4 E domane vi prene singuli per tribus senterete ciascuno nelvestras^ etquamcumque le vostre trib, e la tritribuni sors invenerit b che sar tirala a
Vers. n. E hanno mentito. Non han mantenuta la parola data di nulla appropiarsi del bottino di Gerico. Vers. i3. Purifica il popolo. Ordina al popolo che si purifichi col lavare le vesti, e colla continenza ; e cosi si prepari a piangere, e far penitenza del sacrilegio che stato commesso da uno di essi, affinch il reo si discuopra, e sia punito , e col suo gastigo si plachi il mio sdegno.

accedet per cognationes suas, et cognatio per domos, domus que per viros. 15. Et quicumque ille in hoc facinore fuerit depreheitsus, comburetur igni cum omni stibstantia sua\quoniam praevaricatus est pactum Domi/zi*, et focit nefas in Israel. 16. Surgens itaque Josue mane, applicuit Israel per tribus suas, et inventa est tribus Juda. 17. Quae cum juxta familiassuas esset ob tata, inventa est familia Zare. Illam quoque per domos offerens, reperii Zabdi :

sorte , si presenter famiglia per famiglia, e casa per casa , e uomo per uomo. 15. E chiunque sar scoperto reo di tal delitto , sar abbruciato con tutte le cose sue , perch egli ha violalo il patto del Signore, e ha fatto cosa nefanda in Israele. 16. Alzatosi adunque Giosu la mattina, fece venire Israele trib per trib , e venne la sorte della trib di Giuda. 17. Ed essendosi presentata questa divisa nelle sue famiglie, venne la sorte della famiglia di Zare. E questa essendosi presentata ea* saper casa, venne la sorte della casa di Zabdi : 18. Cujus domum in 18. E presi di quesingulos dividens viros, sta casa gli uomini ad

Vers. 14. E la trib che sar tirata a sorte ec. Si tirarono a sorte prima le trib, dipoi le famiglie, dipoi i diversi nomi di ogni famiglia , e finalmente tulle le persone componenti la casa , della quale doveva essere il reo , come la sorte avea dimostrato. Avendo Dio stesso ordinato che per tal via si procedesse nella ricerca del reo, veniva insieme a promettere che sarebbe sua cura di regolare le sorti in tal guisa che si giungesse al discopritncnto della verit. Senza di quest' ordine di Dio non sarebbe stato pertaesso 1' uso delle sorli, e sarebbe quella maniera di superstizione conosciuta sotto il nome di sorte divinatoria.

inverni Achan filium uno ad uno , venne la Charmi, filii Z ab di, fi- sorte sopra Achan filii Zare de trib Juda. gliuolo di Charmi s figliuolo di Zabdi, figliuolo di Zare della trib di Giuda. 19. E Giosn disse 19. Et ait Josue ad Achan: Fili mi,da glo- ad Achan : Figliuolo ria/n Domino Deo I- mio, d gloria al Signosrael, et confile re, at- re Dio d'Israele, e conque indica mihi, quid fessa , e dimmi quello feceris ; ne abscondas. che hai fatto; noi celare. 20. E Achan rispose 20. Responditque Acha/2 Josue> et dixit ei: a Giosu , e dissegli : Vere ego peccavi Domi- Veramente io ho peccano Deo Israely et sic, et to contro il Signore Dio d'Israele, e feci cos. sic feci. 21. Io osservai tra le 21. Vidi enim inter spolia palliimi cocc- spoglie un mantello di neum valde bonum, et scarlatto assai buono , e ducentos siclos argenti dugento sicli d' argenregulamque auream to, e una* lamina di .oro quinci uaginta siclorum, di cinquanta sicli, e etconcupiscens abstuli, per bramosa li presi, e et abscondi in terra gli ascosi sotto terra nel contra medium taber- mezzo della mia tenda, naculi mei, argentum- e ricopersi 1* argento que fossa humo operui. colla terra che io avea scavata. 22. Misit ergo Josue 22. Giosu adunque ministros, qui corruen- spedi i ministri, i quali tes ad tabernaculum il- essendo andati di corsa
Vers. 21. Una lamina d'oro. Ovvero una verga d'oro. In quel tempo non v' era moneta d' oro , e d' argento ; e 1' uno , e l'altro serbavasi in verghe,

lius, repererunt cuncta alla tenda di lui, trovaabsconditain eodem lo- rono ogni cosa nascoco, et argentum simul. sta nello stesso luogo, s e insieme l'argento. 23. E mess'e fuor dela3. Auferentesque de teritorio tulerunt. ea ad la tenda tutte quelle Josue, et ad omnes fi- cose, le recarono dinanlos /srael.pro/ecerunt- zi a Giosu , e a tutti i que ante Dominum. figliuoli d'Israele, e le gettarono al cospetto del Signore. 24. Allora Giosu, e 24. Tollens itaque Josue Achan filium Za- con lui tulio Israele re, argentumque, etpal- presero Achan figliuolo lium^ et auream regu- di Zare , e l'argento, e la/n, filios quoque, et il mantello, e la lamina filias ejus, boves, et a- d'oro, e anche i figliuosinos, et oves, ipsumque li di lui, e le figlie, e i tabernaculum , et cun- bovi , e gli asini, e le ctam supellectilem (et pecore , e a Isua tenda, omnis Israel cum eo), con tutte le sue robe, duxerunt ad vallem A- e li condussero nella chor: valle di Achor : a5. E ivi disse a lui 26. ?7bi dixit Josue: Quia turbasti nos, Giosu : Dappoich tu exturbet te Dominus in hai dato disturbo a noi, die hac : lapdavitque il Signore sturber te eum omnis Israeli et in questo giorno: e tutcuncta, quae illius e- to Israele lo lapid, e rant, igne consumpta tutte le cose di lui fusunt. ron date alle fiamme.
Vers. 24. Nella valle di Achor. Valle del turbamento : perocch ivi fu messo a morte Achan, che era stato di grandissimo disturbo a tutto Israele col suo sacrilegio. Vers. 25. E tutto Israele lo lapid. Su queste parole si fondano alcuni per dire , chewl solo Achan fu messo a morte, e non

a 6.( i ) Congregaverun tque super eum acervum magnum lapidumt qui perman et usque in praesentem diem. Et aversus est furar Domini ab eis. Vocatumque est nomen loci illius vallis Achor usque hodie.
( i ) 2 . R e g . i 8 . 17.

26. ammassaron sopra di lui un gran mucchio di pietre, che restato sino al d d' oggi. E da lor si ritrasse il furor del Signore. E fu chiamato quel luogo la valle di Achor sino al d d'oggi.

i figliuoli, e le figlie ; ma perch furon eglino condotti anche questi nella valle di Achor, come detto cers. 4? E di pi 1' Ebreo, i LXX, e il Caldeo cospirano a unire al supplizio del padre quello ancora de' suoi figliuoli. Alcuni hanno creduto, che gli stessi figliuoli di Achan fossero compiici del suo sacrilegio, sembrando veramente cosa difficile a concepire, ch' ei potesse nascondere tutta quella roba nella sua tenda, senza che la gente di casa se n'accorgesse. Ma quancl'anche fossero stati in ci senza colpa , Dio , clic 1' assoluto padrone della vita, e della morte delle sue creature , pot con giustizia ordinare, che ad esempio e terrore di tutto il popolo perissero col padre ingiusto anche g' innocenti figliuoli ; onde la pena di lui divenisse maggiore , e s'imparasse da tutti a temere la severit de'giudizii divini. Vedi Aug. fjiiaesl. 8. Sembra assai verisimile 1' opinione di molti interpreti , i quali credono , che Achan co' suoi figliuoli fu prima lapidato, e dipoi bruciato con tutta la sua roba, e sopra le ceneri fu alzato per memoria quel monte di pietre : altri hanno creduto , che nel tempo stesso che fu acceso il fuoco intorno a lui, il popolo lo lapidasse ; onde egli sarebbe stato bruciato , e lapidato nel tempo stesso.

C A P O Vili. Espugnata la citt di Hai , il suo re impiccato. Eretto un altare di pietra, scrivasi sulle pietre il Deuteronomio, e si benedice il po* polo. i. JL/ixit autem Dominus ad Josue : Ne timeas neque formidesi lolle tecum omnem multitudinem pugnatorum, et consurgens, ascende in oppidum Hai: ecce tradidi in manum tuam regem e/us, etpopulum, luemque, et terram. 2. Faciesque urbi Hai et regi ejus, (i) sicut fecisti Jericho, et regi illius: praedam vero, et omnia animanta diripietis vobis : pone insidias urbi post eam. 3. Surrexitque Josue et omnis exercitus bel(\)Sup. 6. 24.
Vers, a. Farai ... come facesti a Gerico. Metterai il fuoco ad Hai, e ucciderai il re con tutta la sua gente, come facesti a Gerico. Vers. 3. Mand trenta mila scelti combattenti. Questi trenta mila uomini dovean portarsi dietro da Hai, tra Bethel, e Hai.

1. J_J il Signore disse a Giosu: NQn temere, e non ti sbigottire : prendi teco tulla la moltitudine de'comb attenti , e levati su , e va alla citt di Hai : ecco che io ho dato in tuo potere il suo re, e il popolo, e 'la citt, e il paese. 2. E farai alla citt di Hai, e al suo re, come facesti a Gerico, e al suo re : ma vi prenderete tutta la preda , e tutti gli animali : metti gente in aguato dietro alla citt. 3. E Giosu si mosse e dietro a lui tulle le

latorum cum eo, ut ascenderet in Hai: et electa trigin ta rullici virorum fortium misit nocte; 4* Praecepitque eis, dicens: Ponile insidias post civitatem, nec longius recedatiS) et eritis omnes parati i 6. Ego autem, et rei/qua multitudo, quae mecum est, accedemus ex adverso contra urbem. Cum exierint contra 7ios, (i) sicut ante fecimus, fogiemus, et terga vertemus : 6. Donec persequentes ab urbe longius protrahantur: putabunt enim nos fugere sicut prius. 7. Nobis ergofogientibus et illis persequentibus, consurgetis de insidiis , et vastabitis civitatemi tradetfjue Dominus Deus vester in manus vestras.

schiere dei combattenti per andare ad Hai : e la notte mand trenta mila scelti combattenti ; 4- E ordin , e disse loro:Mettetevi in agua* to dietro alla citt, e non vi allontanate troppo , e siate tutti in ordine : 6. Io poi, e tutta l'altra gente che meco, ci accosteremo scopertamente alla citt. E quando quegli uscirai! fuora a combatterci , noi, come facemmo prima , fuggiremo voltando le spalle : 6.Perfino a tanlo che inseguendoci siensi allontanati mollo dalla citt, credendo che fuggiam come prima. 7. Mentre adunque noi fuggiremo, e quelli ci lerran dietro, voi uscirele dall'imboscata, ed espugnerete la citt, e daralla il Signore Dio vostro in vostro potere.

0) sp. 7. 4-

8. Cumque ceperitis, 8. E quando l'avrete succendite eam, et sic presa, le appiccherete omniafade tiS) ut jus si. il fuoco, e ogni cosa farete, come io vi ho comandato. 9. Dimisitqm? eos, et 9. E li licenzi, ed eperrexerunt ad locum glino andarono al luoinsidiarum, sederunt- go dell'imboscala, e si que inter Bellici, et Hai piantarono tra Betbel, ad occidentale, pia' e Hai dalla parte occigam urbis Hai. Josue dentale della citt d autem nocte illa in me- Hai. Giosu poi quella dio mansit populi, notte si stette in mezzo all'esercito * 10. Surgensque dilu10. E alzatosi di culo recensuit socios, et grandissimo mattino feascendit cum seniori" ce la rassegna della sua bus injronte exercitus gente , e si mise insievallatus auxilio pugna- me co'seniori a fronte forum : dell* esercito, essendo egli cinto da una guardia di buoni soldati : 11. Cumque venisn.iyfa quando furosent, et ascendissentex no arrivali , e saliti diadverso civitatis^ stete* rimpetto alla citt siferrunt ad septentriona- marono dalla parte setlem urbis plagam, inter tentrionale della citt, quam et eos erat vallis tra la quale, ed essi era di mezzo una valle. media. 12. Or egli avea fat12. Quinque autem mllia viros elegerat, et to scelta di cinque miposuerat ininsidiis in* la uomini, e gli avea terBethel et Hai, ex messi inagualo tra Beoccidentali parte ejus" thel e Hai all'occidente della stessa citta. dem civitatis.
Vers. la. Egli ave a fatta, scelta, di cinque mila uomini, s

13. Omnis vero reliquus exercitus ad aquilone/n aciem dirigebat, ita ut novissimi illius multitudinis occidentalem plagam urbis attingerent. Abiit ergo Josue nocte illa, et stetit in vallis medio.

14. Quod cum vidis' set rex Hai, festina vii mane, et egressus est cum omni exercitu civitatis, direxitque aciem contra dese.rtum, ignorans, quod post tergum laterent insidiae. 15. Josue vero, et omnis Israel cesserunt loco , simulantes metum, etfugientes per sotitudinis viam. 16. At illi vociferane tes pariter^ et se mutuo cohortantes, persecuti

i3. E tutto il rimanente dell' esercito era ordinato in battaglia dalla parte di settentrione , in tal guisa che le ultime file dell'armata toccavano il lato occidentale della citt. Giosu adunque si mosse quella notte, e and a porsi nel mezzo della valle. i4- Lo che avendo veduto il re di Hai, usc la mattina in fretta con tutto l'esercito della citt , e dispose le schiere verso il deserto, non sapendo dell'imboscata , che gli stava alle spalle. 16. Ma Giosu, e tutto Israele si ritirarono fingendo di aver paura, e fuggivano per la strada del deserto. 16. E quegli, alzate tutti insieme le grida, e animandosi 1' un l'al-

gl avea posti in agnato ec. Alcuni credono , che questi fossero un corpo preso da' trenta mila mandati la notte , come detto , vers. 3., a porsi in aguato tra Bethel e Hai. Ma le parole del testo sacro dimostrano, che questi cinque mila furono mandati adesso da Giosu ad occupare qualche sito, che era verso le medesime parti, dove stavano que' primi : perocch questi inqwc mila furono po&i tra Bethel e Hai.

'sunt eos. Cumque reces- tro g'inseguivano, ed essendosi allontanati sissent a civitate, dalla citt, 17. E non essendo ri17. Etne unus quidem in urbe Hai, et Be- maso neppur uno nelthel remansisset,qui non la citt di Hai, e diBepersequeretur Isrxel thel, che non inseguisse {sicut eruperant aperta Israele, avendo lasciate aperte le porte, per cui oppido, relinquentes)) erano usciti alla rinfusa. 18. Il Signore disse a 18. Dixit Dominus ad Josue: Leva clypeum Giosu : Alza lo scudo qui in manu tua est, che hai in mano verso contra urbem Hai, quo- la citt di Hai, poich niam tibi tradam eam. io la dar in tuo potere. 19. E, alzato ch' egli 19. Cumque elevasset clypeum ex adver- ebbe lo scuda incontro so civitatis, insidiar, alla citt, si alzaron suquae latebant, surrexe- bito quelli che erano in runt cojifestim : et per- imboscala : e andarono gentes ad civitatem ce- alla citt, e la presero, perunt, etsuccenderunt e vi misero il fuoco. eam.
Vers. 17. Non esfendo rimaso neppure imo nella, citta di Vai e di Bethel. Bisogna dire, che quelli di Bethel, udite le grida della battaglia , si mossero anche essi per andare in aiuto di quelli di Hai a dare addosso ag'li Israeliti : ma prima che gunsreisero a incorporarsi colle schiere della citt di Hai, gP Israeliti , voltata faccia, misero in rotta quelli di Hai, onde i soldati di Bethel se ne tornarono in fretta a casa loro, perocch nel versetto 25. non si dice che morisse verun uomo di que' di Bethel. Vers. IQ. Alzato che egli ebbe lo scudo. Messo lo scudo in ;ima alla sua lancia lo alz, affinch quelli che stavano in aguao , veduto questo segno gi concertato, si movessero; perocch )io gli fece intendere che era quello il tempo di dare tal segno. E vi mirer il fuoco. Solamente in una parte, affinch Giouc intendesse che la citt era presa.

so. Viri autem civitatis, qui persequebantur Jo sue respiri ente s, et videntes fumum urbis ad coelum usque conscendere, non potuerunt ultra huc, illuc que diffugere : praesertim cum hi, qui simulaverant /gam, et iendebant ad solitudinem contra persequentes, /irtissime restitissent. 21. Vidensque Josue et omnis Israel, quod capta esset civitas, et funius urbis ascenderei, reversus percussit viros Hai. 22. Siquidem, et illi quiceperant, et succenderant civitatem> egressi ex urbe contra suos medios hostium ferire coeperunt. Cum ergo jx utraque parte adversarii caederentur , ita ut nullus de tanta multi' tudine salvaretur,

20. Ma gli uomini della citt, i quali inseguivano Giosu , volgendosi indietro, e veggendo il fumo che si alzava dalla citt fino al cielo, non ebbero pi il modo di fuggire in veruna parte, particolarmente quando quelli che facean vista di fuggire , e correvano verso il deserto , con gran valore si azzuffarono con quelli che gli incalzavano. 21. E veggendo Giosu, e tutto Israele, come la citt era gipresa, e il fumo andava in alto, tornato indietro mise a fil di spada la gente di Hai. 2 2. Imperocch e quelli che avevan presa e data alle fiamme la citt usciti da questa incontro alle loro genti, cominciarono a offendere i nemici, che erario messi in mezzo. Essendo adunque gli avversarii trucidati dall'una e dall'altra parte in tal guisa che nissuno di (anta moltitudine pot salvarsi,

23. Regem quoque urbis Hai apprehende* ru/zt viventemy et obtulerunt Josue. 24. Igitur omnibus inter/ctis, qui Israelem ad deserta tendenlem fuerant persecuti, et in eodem loco gladio corruentibus, reversi filii Israel percusserunt civitatem. 26. 'Erant autem, qui in eodem die conoide* rant a viro usque ad mulierem duodecim millia hominum, omnes urbis Hai. 26. Josue vero non contraxit manumquam in sublime porrexerat, tenens clypeum> donec interfieerentur omnes habitatores Hai. 27. Jumenta autem, et proedam civitatis diviserunt sibi filii Israel, sic//t praeceperat D omiTzus Josue. 28. Qui cum succendit urbe/ et focit eam tumulum sempiternum 29. Regem quoque ejus suspendit in pati'

23. Lo stesso re della citt di Hai fu preso vivo, e presentato a Giosu. 24 Uccisi adunque tutti quelli che avevano inseguito g' Israeliti fuggenti verso il deserto e fattone nello stesso luogo un macello, tornarono ifigliuolid'Israele a sterminar la citt. 25. Or il numero di quelli che perirono in quella giornata uomini e donne, fu di dodici mila, tutti della citt di Hai. 26. E Giosu non ritir la mano che aveva alzata in alto, tenendo lo scudo , fino a tanto che tutti gli abitanti di Hai non furono uccisi. 27. I bestiami poi, e la preda della citt se la spartiron tra loro i figliuoli d'Israele, come il Signore aveva ordinato a Giosu. 28. E questi diede alle fiamme la citt, e ne fece un cimitero eterno. 29. E attacc alla forca il suo re fino alla

lo usque ad vespe* ram, et solis occasum ; praecepitque Josue, et deposuerunt cada ver ejfus de cruce: projeceruntcjue in ipso introitu civitatis ^congesto super eum magno acervo lapidum, qui permanet usque in praesentem diem. 30. Tunc aedificavit Josue altare Domino Deo Israel in monte Setoli 31. (i) Sicut praeceperat Moyses famulus Domini filiis Israel, et scriptum est in volumi" ne legis Moysi. Altare vero de lapidibus impolitis,quos/rrum non tediiti et obtulit super eo hotocausta Domino, immolavitcjue pacificas victimas.
(i) E.rod. so, 25, Deut. 2", 5.

sera sul tramontar del sole; quando Gosu ordin , che levassero il cadavere di lui dalla croce ; e lo gettarono all'entrata stessa della citt, avendo ammassato sopra di lui ui>r gran mucchio di sassi che rimane anche al d d1 oggi. So.Allora Giosu edific un altare al Signore Dio d'Israele sul monte HebaI: 3i. ( Come avea comandato Mos servo di Dio a'figiiuoli d'Israele, e conforme sta scritto nel libro della legge di Mos ).E l'altare fu di pietre rozze non tocche col ferro : e offerse sopra di esso olocausti al Signore, e immol ostie pacifiche.

Vers. 3o. Allora Gosu edifico ec. Vedi Deut. xxvii. 5. Presa la citt di Hai g' Israeliti si avanzarono fino a' monti di Hcbal, e di Garizim , e ivi fu eretto 1' altare , e furono offerti sacrif.zii ; e fu rinovellata l'alleanza fermata da Dio col popolo sul Sina. Essendo moBti nel deserto quasi tutti quegli che si erano trovati presso al Sina, i loro figliuoli rinovellano la memoria della stessa alleanza , e si obbligano ad adempirla per parte loro.

Giosu. Vol. ir.

32. Et scripsit swper /apides Deuteronomium legis Mbysi.quod il/e digesserat coram filiis Israel. 33. Omnis autem populus et majores natu, ducesque, acjudices stabant ex utraque parte arcae in conspectu saCerdotum,<juiportabant arcamfoederis Donimi: ut advena, ita et indigena. Media pars eorum juxta montem Garizim, et media juxta montem Hebal, sicut praeceperatfamulus Domini. Et primum quidem benedixit populo Israel.

34- Post haec legit omnia verba benedictio7?is, et maledictionis, et cuncta^ quae scripta e~ rant in legis volumine.

32. E sopra delle pietre scrisse il Deuteronomio della legge di Mos, che questi aveva spiegato dinanzi a' figliuoli d' Israele. 33. E tutto il popolo, e i seniori, e i capitani, e i giudici stavan dall* una e dall' altra parie dell' arca al cospetto de'sacerdoti che, portavan 1' arca del testamento del Signore: eranvi e i nazionali, e i forestieri. La met stava presso il monte Garizim, e 1' altra met presso il monte Hebal, come avea ordinato Mos servo del Signore. E in primo luogo (Giosu) benedisse il popolo d'Israele. 34. E di poi lesse tutte le parole di benedizione, e di maledizione, e tutto quel che era scritto nel libro della legge.

Vers. 37. E sopra e pietre ferisse P,C. Sopra le pietre dell'alleanza intonacate di calcina scrisse il Deutrronomio -, lo ebe alcuni intendono non di tutto il Deuteronomio, ma o del decalogo, o delle benedizioni, o maledizioni, nelle quali come un compendio della le^ge.

35. Nihil ex his, quae Moyses /usserat, reli*quit intactum: sed unipersa replicavit coram omni muldtudine Israel. mulieribus, ac parvulis etadvenis, qui inter eos morabantur.

35. Non trascur alcuna delle cose ordinate da Mos; ma tutte le rinovell dinanzi a tutta la moltitudine d' Israele, e delle donne, e fanciulli, e forestieri che dimoravan con essi.

C A P O IX. I Gabaonid fingendosi venuti di lontan paese ingannano Giosu^ e i principi, ed loro promessa la salute con giuramento \ ma dipoi mormorandone il popolo sono obbligati a per* petua servit. i. \^fuibus auditis curicti reges trans Jordanem, qui versaba/ztur in montanis, et eampestribus, in maritimis, ac littore magni maris; li quoque, qui habita" bant juxta Libanum, Hethaeus, et Amorrhaeus , et Chananaeus, Plierezaeus, et Jlevaeiis, et Jebusaeus i. Udite tali cose f tutti i re di l dal Giordano, che dimoravano sulle montagne , e nei piani, e ne'luoghi marittimi , e lungo il lido del mare grande : e quegli ancora, che abitavano vicino al Libano, gli Hethei, e gli Amorrheii, i Ghananei, i Ferezei, gli Hevei, e i Jebusei

Vers."35. E forestieri. I proseliti. Ma tutte le rinovello. Le ripet. Vers. i. Udite tali cose ec. Udita la presa di Gerito, e di "Hai, e la strage fatta dagl'Israeliti di que' due popoli, tutte le nazioni

2. Congregati sunt pariter, ut pugnarent contra Josue, et Israel uno animo, eademqu sentendo.* 3. At hi, qui habita* bantin Gabaon, audientes cuncta, quae fecerat Josue Jericho, et Hai, 4- Et callide cogitanfs, tulerunt sibi cibaria, saccos veteres asi/2s imponentes, et utres vinarios scissos, atque consutos, 5. Calceamentaque perantiqua, quae ad indicium vetustatis pittaciis consuta erant, induti veteribus vestimentis : panes quoque, quos portabant ob viaticum, duri erant, et in frusta comminuti : 6. Perrexeruntque ad Josue, qui tunc morabatur in castrs Galgalae, et dixerunt ei, atque simul omni Israeli: De terra longinqua vtnimus, pacem vobis-

2. Si adunarono tutti insieme d' uno slesso animo, e d'uno stesso consigliopercombattere contro Giosu , e contro Israele. 3. Ma gli abita n li di Gabaon avendo udito tutto quel che Giosu avea fatto a Gerico,. e ad Hai, 4. Usando 1' astuzia preser seco de' commestibili , e caricarono sui loro asini de'sacchi vecchi , e degli otri dia vino rotti, e ricuciti, 6. E de' calzari molto vecchi, e rappezzati in segno di vecchiezza, e si vestiron d' abiti molto usati : i pani eziandio, che porlavano pel viatico, eran duri , e sbriciolati : 6. E vennero a trovar Giosu, il quale era allora negli alloggiamenti di Galgala, e dissero a lui, e insieme a lui lo Israele : Noi venghamo di lontan paese

di Canaan co' loro re si strinsero in lega tra loro, eccettuati i soli Gabaoniti, i quali per salvarsi ricorsero ali' aauzia.

cum facere cupientes. Responderuntque viri Israel ad eos> atque dixerunt: 7. Ne forte in terra, quae nobis sorte debetur, habitetis : et non possimus foedus inire vobiscum, 8. At illi ad Josue : Servi, inquiunt, tui sumus. Quibus Josue aiti Quinarii estis vos? et unde venistis ? 9. Responderunt: De terra longinqua valde venerunt servi tui in nomine Domini Dei tui: audivimus enimfamam potentiame;s, etcuncta, quae fecit in AEgypto, 10. (i) Et duobus regibus Amorrhaeorum,
(i) Num. ai. i3.

bramosi di far pace con voi. E gli uomini d' Israele risposer loro , e dissero : 7. Purch voi non abiliate in quella terra ch' dovuta a noi come nostra eredit, e non sia a noi proibito di fare confederazione con voi. 8. Ma quelli dissero a Giosu : Siamo tuoi seYvi. Ed egli a loro: Chi siete voi ? E donde siete venuti ? 9. Risposero: Da paese rimoto assai son venuti i tuoi servi nel nome del Signore Dio tuo : perocch abbiamo udita la fama di sua possanza , e tutto quel che ei fece in Egitto, 10. E a'due re degli Amorrhei, che erano di

Vers. 6. Era allora negli alloggiamenti di Galgala, Per varii anni Galgala fu il quartiere generale degl' Israeliti. Vers. g. 2Vel nome del Signore Dio tuo. L' Ebreo : Al nome del Signore Dio tuo: vale a dire a riconoscere e confessare e adorare il tuo Dio, di cui abbiamo uditi i p rodigli fatti a favor del suo popolo. E tutto quello che ei fece in Egitto. Non fanno motto dei recenti avvenimenti di Gerico, e di Hai, e n men del passaggio del Giordano; perch fingendo dj venire da paese rimoto, non conveniva dj, rnostrarseua intesi.

qui fuerunt trans Jordanem, Sehon regi Hesebo//, et Og regi Basan, qui erat in Astarth: 11. Dixeruntque nobis seniores, et omnes habitatores terrete nostrae : Tallite in mani" bus cibaria ad longissimam viam, et occurrit<? eis, et dicite : Servi vestri sumus\ foedus inite nobiscum. 12. Ea, panes quando egressi sumus de domibus nostris, ut veniremus ad vos, calidos sumpsimus : nunc sicci facti sunt, et vetustate nimici comminuti : 13. Utres vini novos zmplevimus, nunc rupti sunt, et soluti : vestes et calceamenta, quibus indimur , et quae haemus in pedibus, ob longitudinem longioris viae trita sunt, et pene t&nsumpta. 14' ,Suseeperunt igitur de cibariis eorum, et s Domini non interrogaverunt.

l dal Giordano, Sehon re di Hesebon, e Og re di Basan , che stava in Astaroth : 11. E i nostri seniori, e tutti gli abitatori del nostro paese ei hanno detto : Prendete con voi da mangiare per un viaggio lunghissimo, e andate loro incontro, e dite : Noi siam vostri servi, fate confederazione con noi. 12. Ecco, i pani che noi prendemmo in partendo dalle nostre case per venire a voi, erano caldi : ora sono duri, e per esser troppo vecchi si sbriciolano: 13. Noi empiemmo di vino otri nuovi, ora sono rotti 4 e logori: le vesti che abbiamo addosso, e i calzari de'piedi per la lunghezza di un viaggio di tanto tempo sono usati, e rifiniti. i4- Allora quelli preser dei loro commestibili , e non consultarono l'oracolo del Signore.

j 1 ? j

15. (i) Fecit que Josue cum eis pacem , et ini/o foedere pollicitils est, quod non occiderentur : principes quoque multitudinis juraverunt eis. 16. Post dies autem tres initi foederis , audierunt, quod in vicino habitarent, et inter eos futuri essenti 17. Moveru/?tque castra filii Israeli et venerunt in civitates eorum die tertia : quarum haec vocabulasunt: Gabaon, et Caphira, et Beroth, et Carathiarim.
(i) a. Reg. 91. ,

15. E Giosu li tratt come amici, e fece con essi alleanza con promessa di salvar loro la vita : e i principi del popolo giurarono adessi la stessa cosa. 16. Ma tre di dopo che era stata fatta P alleanza , riseppero, come quegli abitavano nelle vicinanze , e che sarebbono vissuti tra loro : 17. E i figliuoli d' Israele mossero il cam,po, e andarono tre giorni appresso alle loro citt delle quali i nomi son questirGabaon, e Gaphi* ra, e Beroth, e Caria thiarim,

Vers. i4- Preser de'loro commestibili. E antico rito di contrarre alleanza il mangiare e bere insieme. Vedi Gen. xxxi. 54Non consultarono Voracolo del Signore. Non fu consultato il sommo sacerdote vestito del razionale coli' Urim e Thumiin , per mezzo di cui ordinariamente il Signore dichiarava la sua volont. Onde mancarono in questo e Giosu e i seniori. Ma il Signore pe' suoi fini sempre adorabili permise in tali uomini tanta leggerezza, la quale salv i Gabaoniti, e gli uni al popolo d'Israele. L'opinione pi fondata si , che anche i Cananei potessero esser ricevuti alla pace e amist , quando abbracciassero la religione ebrea, quando si soggettassero volontariamente prima che fosse lor portata la guerra, e si contentassero di restar sudditi, e tributarii degli Ebrei. Vedi Deul, \\. io. Jos, xn. iq. 20. Ma i soli Gabaoniti presero il buon partito, e perci ancile riconosciuta la frode fu mantenuta ad essi la data fede.

18. Et non percusse18. E non fecer loro runt eos quodjurassent alcun male, perch i eis principes multitudi* principi del popolo anis in nomine Domini vean cosi giurato con Dei Israel. tyLurmura* essi nel nome del Sivit itaqu omne vulgus gnore Dio d'Israele. Per contra principes. la qual cosa mormor tutta Iti plebe contro i principi. 19. Qui responderunt 19. Ma questi le rieis : Juravimus illis in sposero : Noi abbiamo ornine Domini Dei I* prestato ad essi giurasrael: et idcirco non mento nel nome del Sipossumus eos continge* gnore Dio d'Israele : e re. perci non possiam toccarli. 20. Ma farem loro 20. Sedhocfacemus eis : Reserventur qui- cosi: Abbiano salva la dem, ut vivanone contra vita , affinch non ci ti*zos ira Domini concite- riamo addosso 13 ira del tur, si pejeraverimus: Signore collo spergiuro : 21. Sed sic vivant, ut 21. Ma abbian la viin usus universae mul- ta con questa condiziotitudinis lignacaedant, ne che taglino le leaquasque comportent. gna pel servizio di tutQuibus haec. Ipquenti- to il popolo, e portino bus, l'acqua. E mentre quelli parlavano cos, 22. Vocavit Gabaoni22. Giosu chiam a tas Jdsue, et dixit eis : s i Gabaoniti, e disse Cur nos decipere frau- loro : Perch avete voi
Vers. li. Taglino le legna ... e portino l'acqua. Da principio servirono tutto il popolo nel mestiero?di portar 11 acqua, e tagliar legna ; dipoi furono addetti al servizio del tabernacolo, e del tempio. Erano pagati per quest' utzio.

'de voluistis, ut dicerets: Procul valde habitamus a vobis, cum in medio nostri sitis ? a3. Itaque sub wale'dictione eritis, et no deficiet de stirpe vestra Ugna caedens > aquasque comportane in domum Dei mei. 24. Qui responderzsnt: Nunciatum est nobis servis tuis , quod promisissetDominus Deus tuus Moysi servo suo, ut traderet vobis omnem terram, et disperderei cunctos habitatores e/us. Timuimus igitur valde, et providimus animabus nostris, vestro terrore compulsi, et hoc consilium inivimus, 26. Nunc autem in manu tua sumus : quod

voluto ingannarci con fraude , dicendo : Noi abitiamo mollo lungi da voi, mentre siete in mezzo a noi ? 23.Per questo voi sarete sottoposti alla maledizione , n mai mancher della vostra stirpe chi tagli le legna, e porti acqua nella casa del mio Dio. 24. Risposer quelli : Fummo avvertiti noi tuoi servi, come il Signore Dio tuo avea promesso a Mos suo servo di dare a voi tutta questa terra, e sterminarne tulli gli abitatori. La paura pertanto ci prese , e provvedemmo alle nostre vite, e il terrore che avemmo di voi , ci spinse a prendere quel partito. 25. Ora adunque noi siamo nelle tue mani:

Vers, s3. Sarete sottoposti alla maledizione. Maledizione hiamata la penosa servit, a cui furono condannati i Gabaoniti. Occupato il loro paese dagi' Israeliti, eglino furon divisi per tutte le trib , ma particolarmente nelle citt de' sacerdoti, e de' Leviti, de' quali erano come servi. Vers. 84. ir fummo avvertili. Fu riferito a noi.

4*

tibi bonum et rectam vi* fa a noi quel che ti semdetur, /ac nobis. bra ben fatto , e secondo la giustizia. 26. Fecit ergo Josae, 26. Giosu adunque ut dixerat, et liberavi^ fece come avea detto, e eos de manu filiorum li liber dalle mani de' Israel, ut non occide- figliuoli d'Israele, perrentur. ch non perdessero la vita. 27. Decrevitque inil27. E determin in & die eos esse in mini*- quel giorno che dovessterio cuncti populi , et sero servire a tutto il altaris Domini, caeden- pQpolo, e all'altare del tes ligna, etaquas com- Signore tagliando le leportantes , usque in gna , e portando l'acpraesens tempusy i lo- qua al luogo, che sarebco, que/ Dominus eie- bes eletto il Signore , come si fa fino al pregisse/. sente.

Vers. 26. * Gosite adunque fece come avea detto. Quali siano i principii della salute, e con quali disposizioni agir debba chi vuol conseguirla, possiam ravvisarlo ne'Gabaoniti, manifestamente assistiti da Dio. Essi soli fra tanti popoli destinati ali' anatema rimangono salvi e incorporati a Israele, e finanche specialmente difesi e protetti dal popol di Dio. Ma compresi da timor santo de' divini giudi/ii, ne ammirano i gran predigli, rinunziano a' proprii interessi, ed alla loro patria per rassegnarsi alla volont del Signore , e dire a chi rappresenta lui stesso : Siamo nelle tue mani. Fa con noi quel che li sembra ben fatto.

C A P O X. I cinque re , che assediavano Gabaon, sono vinti , restandosi immobile il sole per lo spazio d' un giorno, e tratti fuora dalla spelonca, sono impiccati. Molti altri ne sono sterminati, e molte citt. i. v^uae cum audisset Adonisedechrex Jerusalem > quod scilicet cepisset Josue Hai, e t subvertisset eam(sicut enim fecerat Jericho, et regi ejus, sic fecit Hai, et regi illius), et quod transfugissent Gabaonitae ad Israet, et essent foederati eorum, a. Timutvalde.Urbs enim magna erat Gabaon , et una civitatum regalium, et major oppido Hai., omnes que belLatores ejus fortissimo. a avendo inteso Adonisedec re di Gerusalemme, come Giosu avea presa Hai, e 1' avea distratta ( perocch come avea fatto a Gerico , e al suo re , cosi avea fatto ad Hai, e al suo re ), e come i Gabaonili si erano voltati dalla parte d'Israele , e si eran collegati con esso, a. Ebbe gran paura. Imperocch Gabaon era citt grande, e una delle citt reali, e pi grande della citt di Hai, e tutti i suoi guerrieri erano di sommo valore.

Vera. i. Re di Gerusalemme. Questa citt non era distante da Gabaon se non tre ore di strada. Adonisedech vuol dire signor di giustizia.- nome simile a quello di Melchisedech , nome celebre per quel re, di cui si parlato nella Genesi. Vuoisi, che Gerusalemme dapprima fosse chiamata Zedech , o Sedech, e dipoi Salem e finalmente Gerusalemme. Vedi il Masio.

3. Misit erg^f Adoni" sedech, rex Jerusalem, adOham regem Hebron et ad Pharam regem Jerimoth, ad Japhia quoque regem Lachis , et ad Dabir regem Eglo/z dicens :

3. Per la qual cosa Adonisedec re di Gerusalemme mand gente kd Oham re di Hebron, e a Eharam re di Jerimoth, e anche a Japhia re di Lachis, e a Dabir re di E glon, che dicesse loro: 4. Venite a me, e con4. Ad me ascendile^ et ferie praesidium , ut ducetemi soccorso, afexpugnemus Gabaon : finch espugniamo Gaquare transfugerit ad baon : per qual motivo Joue, et ad fi/ios I- lasceremo ch' ella siasi srael? voltala dalla parte di Giosu, e de3 figliuoli d1 Israele? 5. Congregati igitur 6. Si adunarono adunascenderunt quinque que, e si mossero cinreges Amorrhaeorum, que re Amorrhei, il re rex Jerusalem, rex di Gerusalemme, il re Hebron, rex Jerimoth, di Hebron, il re di Jerex Lachis, rex Eglon rimoth, il re di Lachis, simul cum exercitibus il re di Eglon coi loro suis, et castrametati eserciti, e posero il camsunt circa Gabaon, op- po intorno a Gabaon, pugnante^ eam. e T assediarono. 6. Habita/ores autem 6. Ma gli abitatori Gabaon urbis obsessae dell' assediata citt di miserunt ad Josue, q//i Gabaon spediron gente /une morabatur in ea- a Giosu, il quale era alsiris apud Qalgalam. lora attendato in Gaiet dxerunt ei : Ne re- gala, e gli dissero: Non trahas manus tuas ai tir arti indie Ir dal recar auxilio servorum tuo- aiuto a'tuoi servi: muorum : ascende cito . e< viti prestamente, e libe-

libera nos, ferque praesidium : convenerunt enim adversum nos omnes reges Amorrhaeorum, qui habitant in montanis. 7Ascenditque Josue de Galgalis, et omnis exercitus bellatorum cum eo , viri fortissi/ni. 8. Dixitque Dominus ad Josue : Ne timeas eos: in manus enim tuas tradidi illos : nullus ex eis tibi resistere poterit. 9. Irruititaque Josue super eos repente, tota nocte ascendens deGalgalis. 10. (i) Mt-conturbavii eos Dominus a facie Israeli contrivitque plaga magna in Gabaon, ac persecutus est eos per viam ascensusBethhoron , et percussit usque Azeca , et Maceda. 11. Cumque fugereni flios Israely et essent
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raci col tuo soccorso; perocch si sono collegati contro di noi tutti i re degli Amorrhei che abitari 1 a montagna. 7. E Giosu si mosse da Galgala, e con lui tutto l'esercito de'combattenti pi valorosi. 8. E il Signore disse a Giosu: Non aver paura di coloro : perocch io gli ho dati in tuo potere: nissuno di loro potr resistere a tee 9. Giosu adunque avendo camminato tutta la notte venendo da Galgala, improvisamente gli assalt. io. E il Signore l mise in iscompiglio alla vista d'Israele : e diede lro una grande sconfitta a Gabaon, e (Israele) gl'insegu facendone scempio per la strada che sale a Beth-horon sino ad Azeca, e Maceda. 11. E nel sottrarst colla fuga a'figliuoli d'I-

in descensuBeth-horon Dominus misi/ super eos lapides magnos de coelo usque ad Azeca : et mortai sunt multo plures lapidibus gran" di/iis , quam quos gladio percwsserant filii Israel. 12. Tunc locutus est Josue Domino in die, qua tradidt Amorrhaeum in conspectu filiofum Israel> dixitque 'coram eis: Sol, contra Gabaon ne movearis, et luna contra vallem Ajalon.

sraele , essendo quelli nella discesa di Bethhoron, il Signore piov. ve sopra di loro dal cielo delle grandi pietre fino ad Azeca : e molti pi perirono per la grandinata dei sassi, che pe1 colpi delle spade de' figliuoli d'Israele. 12. Allora si fu che Giosu parl al Signore nel giorno, in cui egli abbandon gli Amorrhei al potere de'figliuoli d'Israele, e disse alla loro presenza: Soie, non ti muovere d sopra Gahaon; Luna, non muoverti di sopra la valle di Ajalon.

Vers, n. Il Signore piovve sopra, di loro dal cielo delle grandi pietre. Molti interpreti per questa pioggia di sassi intendono una folta e grossa e dura grandine ; ma molti altri ancora si tengono al senso pi semplice e pi letterale. Di simili piogge di pietre sono molti esempi nelle storie. Veggasi la dissertazione del Cairn et in questo luogo. Vers. i a. Sole 7 non ti muovere di sopra .Gabaon ; Luna ec. Questo il gran prodigio fatto da Dio alle preghiere di Giosu. Questo capitano, messi in fuga i cinque re, terneado che il tempo non gli mancasse per disfare interamente le loro schiere , e per cogliere i frutti della vittoria, a Dio si rivolge pieri di fidanza, e ispirato da lui comanda al sole che si fermi. Alcuni credono che la luna cominciasse nello stesso tempo a farsi vedere nella valle di A.) alo n , luogo poco distante da Gabaon ; ma altri prendono questa giunta come una repetrzione del primo sentimento., onde voglia dire : il sole non si muova di sopra Gabaon, e il corso degli astri ( tra' quali riguardo a noi ha il secondo luogo la luna) sia interrotto per qualche tempo.

13. Steternntque (i) sol et luna, donec 1ciscerentur se gens de inimicis suis. Nonne scriptam est hoc in liro jus forum ? Stetit itaque sol in medio coeli, et nonfostinavit occumbere spatio unius diei.

79 i3. E si fermarono il sole e la luna, fintantoch il popolo facesse vendetta de' suoi nemici. Questa cosa non ella scritta nel libro de* giusti? Stette adunque fermo il sole nel mezzo del cielo, e non si affrett a tramontare per lo spazio di un giorno.

(i)Eccli. 46. 5. Isai. 28. 21.

Vers. i3. Questa cosa non e ella scritta nel libro de1 giusti? Credesi lo stesso libro, che citato altrove col titolo di libro delle guerre del Signore, Niun. xxi. i4- Vedesj, che gli Ebrei ebbero di buon'ora attenzione di notare tutti gli avv enimenti, e tutte le loro geste ne' pubblici fasti, e che simili monumenti erano custoditi con gran diligenza. Non avendo voluto Dio , che giungesse fino a noi questo libro de'giusti, possiamo credere, che tutto quello ch' esso conteneva d'importante per la storia della religione, era gi detto negli altri libri ispirati, i quali merc della sua Provvidenza sono stati a noi conservati Stette adunque fermo il sole nel mezzo del cielo. Era adunque circa il mezzod, quando Giosu comand al sole di fermarsi. Le parole del testo non ammettono altro senso ; e la storia stessa combina con questa interpretazione, Giosu assali il nemico al fare del giorno. Qualche tempo dur la mischia, e qualche tempo vi volle prima che tutto 1' esercito de' cinque re si desse alla fuga, e qualche tempo prima che il vincitore inseguendolo potesse giungere alla pianura di Ajalon. E non si affretto a tramontare per lo spazio d'un giorno. Lo Spirito santo nel!' Ecclesiastico XLVI. 5. espone queste parole , dicendo, che un sol giorno fu come due, vale a dire, che in vece di dodici ore quel giorno n' ebbe ventiquattro. Imperocch si sa, che in que' tempi si contavano in qualunque stagione dodici ore di giorno, e dodici di notte , le quali ore erano ineguali secondo la variet delle stagioni. Non abbiam ver un lume dalla Scrittura per fissar la stagione , in cui avvenne questo prodigio.

14 Non fuit antea, nec postea tam longa dies, obediente Domino vocihominis^et pugnante pro Israel. 15. Reversusque est Josue cum omni Israel i/z castra Galgalae. 16. Fugerant enim quinque reges,et se absconderant in spelunca urbis Maceda : 17. Nuntiatumque est Josue, quod inventi essent quinque reges latentes in spelunca urbis Maceda. 18. ^ui praecepit sociis , et ait: v"olvi/e saxa ingenua ad os speluncae, et ponile viros

14. Non fu mai n prima, n dopo giornata s lunga, qlibedendo il Signore alla voce di un uomo, e pugnando in favor d1 Israele. i 5. E se ne torn Giosue con tutto Israele agli alloggiamenti di Galgala. 16. Or i cinque re eran fuggiti, e si erano nascosti in una caverna della citt di Maceda: 17. E fu recato avviso a Giosu come eran stati scoperti i cinque re appiattati nella caverna della citt di Maceda. 18. Ed egli ordin, e disse a'compagni: Rotolate delle grandi pietre . all'imboccatura della ca-

Vers. 14. Obbedendo il Signore alla voce d'un uomo. Lo che un miracolo ancor pi grande che quello di fermare lo stesso sole. In simil guisa Davide non ebbe timore di dire, che Dio far la volont di quei che lo temono, Ps. 144- !9Vers. 15. E se ne torn Giosu ec. Vale a dire Giosu era in disposizione di tornare a Galgala, quando la nuova che gli fu data del luogo, dove si erano fuggiti i cinque re, gli fece mutar pensiero. Vers. 16. In una caverna della citt di Jldaccda. In una caverna vicina a quella citt.

industrios, qui clausos verna, e mettetevi degli custodiant : uomini diligenti a guardia di que'che son deatro. 19. Ma voi non is ta1 g. Vos autem nolite stare, sed perseguimi" te oziosi, anzi inseguite ni hostes , et extremos il nemico, e uccidete i quosquefugientium cae- men lesti alla fuga: e dite: nec dimittatis eos non permettete che si urbium suarum -intrare rifuggano nelle loro citpraesidia, quos trad- t forti quelli che Dio dit Dominus Deus in ha dato nelle mani vostre. manus vestras. 2 o. Caesis ergo ad20. Fu adunque fatto versariis plaga magna, gran macello de' nemiet usque ad internecio- ci, quasi fino ali' ultimo Tzem consumptus, hi, qui loro esterminio ; e queIsrael effugere potue- gli, a'quali riusc di sotrunt, ingressi sunt civi- Irarsi alle mani d'Israele, entrarono nelle citt tates munitas. forti. 21. E tutto l'es e re ito 21. Heversusque est omnis exercitus ad Jo- se ne torn salvo, e sensue in Maceda, ubi tunc za perdita d un uomo erant castra, sa/zi., et a trovar Giosu in Maintegro numero, nuHus- cecia, dove allora era il que contra filios Israel campo: e non v'ebbe mutire ausus est. cane che abbaiasse coatro ifigliuolid'Israele.
Vers. ig. Che ti rifuggano. Che si mettano al coperto. Yers. zi. In Maceda dov* era il campo. Maceda era il luogo , dove riunir si dovea tutto 1' esercito. E non v' ebbe cane che abbaiasse. Frase proverbiale , ma piena di enfasi, e attissima a significare il terrore grande che si concep del nome ebreo in tutto quel paese dopo tali avvenimenti , e lo sbigottimento di que' popoli, i quali ben lungi dal far resistenza, no a avevano pi fiato nemmen per parlare.

22. Praecepitque Josue dicens : Aperite os speluncae, et producile ad me quinque reges, qui in ea latitarit. t.Feceruntque ministri ut sibi fuerat imperatum, et eduxerunt ad eum quinque reges de spelonca, regem Jerusalem., regem Hebron, regem Jerimoth, regem Lachis, regem Eglon. 4- Cumque eductessent ad eum, vocavit omnes viros Israel, et alt ad principes exercitus, qui secum erant : Ite, et ponile pedes super colla regum is forum. Qui cum perrexissent y et sub/ectorum colla pedibus calcarent,

22. E Giosu ordin, e disse: Aprite l'imboccatura della caverna, e menate fuora dinanzi me i cinque re che vi sono appiattati. 23. E i ministri eseguirono il comando, e trasser fuora dalla caverna, e presentarono a lui i cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Jerimoth, il re di Lachis, il re di Eglon. 24. E condotti che furono alla sua presenza, chiam egli a s tutti gli uomini d'Israele, e disse a'principi dell'esercito, che eran accanto a lui: Andate, e mettete i piedi sul collo di questi re, E quegli essendo andati, e avendo calpestati co'piedi i colli di que' re soggiogati,

Vers. 4 Osse ? prncipi dell' esercito ... Mettete i piedi sul, collo'ec. Mos lo avea predetto , Deut.xxxih.2g., e certamente non enza special disposizione di Dio furono cosi trattati questi re, primo in pena delle loro empiet, e degl* Infami loro vizii : secondo per vie pi alienare 1* Ebreo da ogni commercio e relanone co'Gananei, i principi de'qali vedea trattarsi con tanto disprezzo terzo per accrescere negl' Israeliti medesimi il coraggio ac! principio d' una guerra assai difficile.

20. JRursum ait ad eos : Nolite timere, nec paveatis, conforta/nini et estote robusti : sic enim faciet Dominus cunctis hostibus vestris adversum quos dimicatis. 26. Percussitque Josue, et interfecit eos, atque suspendit super quinque stipites : furuntque suspensi usque ad vesperum. 27. (i) Cumque oc" cumberet sol, praecepit sociis, u t deponerent eos de patibulis. Qui depositospro/eceruntin speluncam, qua latuerant, et potuerunt super os ejus saxa i/zgentia, quae permanent usque in praesens. 28. Eodem quoque die ItfLacedam cepit Josue, etpercussit eam in ore gladii, regemque illius interferiti et omnes habitatores e/us : on dimisit in ea saltem parvas reliquias. Fecit(i) Deut. 21. 23.

25. Disse egli loro di nuovo: Non temete, non vi sbigottite, fatevi cuore, siate costanti: perocch cos far il Signore a tutti i nemici vostri, contro dei quali avete a combattere. 26. Indi Giosu li fece battere, e uccidere, e li fece impiccare a cinque forche, e rimaser appiccati fino alla sera. 27. sul tramontar del sole ordin a3 compagni di levarli dai loro patiboli. E levatili, li gettarono nella caverna, in cui erano appiattati, e miseio sulF entrata delle grosse pietre, le quali vi son rima$e fino al di d'oggi. 28. Lo stesso giorno prese ancor Giosue per forza la citt di Maceda, e mise a fil di spada il suo re, e tutti gli abitanti di essa: n vi lasci ne ni men qualche piccolo avanzo. E fece

Vers. 27. .Sul tramontare del fole ordin ec. Conformandosi alla legge, Deuf. xxi. uh.

que regi Maceda, sicut al re di Maceda, come avea fatto al re di Gerifecerat regi Jf richo. co. 39. E da Maceda pas29. Transivit autem curri omni Israel de Ma- s con tutto Israele a ceda in Lebna,et/?ugna- Lebna, e l'assedi : bat contra eam : 3o. Quam tradidit Do30. E il Signore la minus cum rege suo in diede insieme col suo manus Israeli percus* re nelle mani d5 Israele; seruntque urbem in ore e misero a fil di spada gladi, et omnes habi" quanti si trovarono abitatores ejus : non dimi- tatori nella citt: e non serunt in ea ullas reli- vi lasciaron anima viva. tjuias. Feceruntque re* E fecero al re di Lebna, gi Lena, ( i ) sicut fe come a ve a n fatto al re cerami regi Jericho. di Gerico. Si. De Lena fransi" 31. Da Lebna pass vit in Lachis cum omni a Lachis con tutto IsraeIsraeli et exercitu per le: e circondatala col suo gyrum disparito oppu,- esercito F assedi. gnabat eam. 32. Tradiditque Do32. E il Signore dieminus Lachis in manus de Lachis nelle mani Israeli et cepit eam die d'Israele, e la prese il altero, atque percussit secondo giorno, e .mise in ore gladii , omnem- a fil di- spada tutta la que animam, quaefue* gente che v'era dentro, rat in ea, sicut fcerat come avea fatto a LebLena. na. 53. Eo tempore ascen33. In quel tempo si di Horam rex Cazer, mosse Horam re di Ga(i) Supr. 6L . Ver. 3 a. Il fecondo giorno. Intendesi probabilmfote il *e ondo giorno dell' assedio,

ut auxiliaretur Lachis: quem percussit Josue .. cum omni populo ejus, usque ad internecionem. 34 Transivitque de Lacliis in Eglon, etcircumdedit. 35. Atque expugna^ , vit eam eadem die: per* cussitque in ore gladii omnes animas, quae erant in ea juxta omnia, quaefocerat Lachis. 36. Ascendit quoque cum omni Israel de Eglon in Hebron , et pugnavit contra eam : 37. Cepit am,etpercussit izz ore gladii, re^em quoque e/us, et omnia oppidaVegionis illius, universasque aniznas, quae in eafuerant commorrataei non reliquie in ea ullas reliquias : sicut fecerat Eg/on, sic focit et Hebron , cuneta , quae in e<z reperii, consumens gladio. 38. Inde re versus in Dabir,-

zer per recare soccorso a Lachis: e Giosu lo sconfisse con tutta la* Sua gente fino all'ultimo sterminio. 54- pass da Lachis ad Eglon, e vi pose assedio. 35. E la espugn nel medesimo giorno: e mise a fil di spada tutta la gente che vi era dentro, appunto come avea fatto a Lachis. 36. And parimente con tutto Israele da Eglon a Hebron, e le pose l'assedio: 37. E la prese, e mise tutto a fil di spada, ucciso anche il suo re, e cos fece a tutte le piccole citt di quel paese, e a tutta la gente che vi abitava: non la perdon a nissuno: come avea fatto ad Eglon, cosi fece anche ad Hebron, mettendo a fil di spada quanta gente vi ritrov. 38. .Indi torn verso Dabir,

Vers. 3^. Uccso anche il suo re. Quel re, che era succeduto nel principato di Hebron ali' altro che era stato preso nella caverna.

3g. Cepit eam, atque 39. La prese, e la sacvastavit : regem quque cheggi : e uccise il suo, ejus, atque omnia per re, e mise a fil di spada circuitum oppida per quanta gente si trov cussit in ore gladi: non anche per le citt cirdimisit in ea ullas reli- convicine: non vi lasci 7uias s sicutfocerat He- anima viva: come avea bron , et Lebna, et re- fatto ad Hebron, e a gibus earum, sic fecit Lebna, e a'loro re, cosi fece a Dabir, e al suo re. Dabir, et regi illius. 4o. Percussit itaque 4<X Giosu adunque Josue omnem terram devast tutto il paese nontanam, et meridia* montuoso, e di mezzo2am,tque campestre/, di, e il paese d pianura, ?/ Asedoth cum regibus e Asedoth co' loro re : ruis : non dimisit in ea non vi Jasci reliquia, ittas reliquias, sed o- ma uccise tutto quello &e, quod'spirare po che respirava, come gli er&t, tnterfecit, sicut aveva ordinato il Signoraeceperatei Dominus re Dio d'Israele. >eus Israel. 41. A Cadesbarne u41. Da Cadesbarne jue Gazam, et omnem sino a Gaza, e tutta la rram Gosen, usque terra di Gosen fino a abaon: Gabaon: 42. Unwersosque re" 42. E in una scorsa ?s , et regione,? eorum prese lutti i re, e devaio imp etu cepit, atque st i loro paesi : peroctstavt; Dominus enim ch il Signore Dio d' Ieus Israel pugnavit sraele combatt per lui. o eo. 43. JReverswsque est 43. E se ne torn con ^z 0/nni Israel ad Io- tutto Israele a Gllgala, ni castrorum in Gal- dove era l'accampamen^ la. to.

C A P O XI.

Gosu vince il re di Jobiit con moltissimi altri regi, e popoli , ed eseguisce tutto quello che il Signore avea comandato a Mos. 1. J^ uae cum audisset Jabin rex A sor, mi" sit ad Jobab regem Madon , et ad regem Semeron, atque ad regem Achsaph : 2. Ad reges quoqug aquilonis, qui habitabant in montanis, et in planitie contra meridiem Ceneroth) in eampestribus quoque , et in -regonibus Dor ;*uxta mare : 3. Chananaeum quoque ab oriente , et occidente, et Amorrhaeum, atque Hethaeum, ac 1. I-Je quali cose avendo udito Jabin re di Asor, mand ambascialori a Jobab re di Madon , e al re di Semeron, e al re di Achsaph: 2. E anche a' re di tramontana, che abitavano su' monti, e nel piano verso il lato meridionale di Ceneroih, e a quelli delle campagne, e delle regioni di Dor presso al mare: 3. E a'Qhananei" di oriente, e di occidente,, e agli Amorrhei, e agli Hethei, e a'Ferezei al-

Vers. i. Jabin re di Asor. Asor citt della Gallica delle genti fu della trib di Nephtali. Re di Madon. Non si sa di certo, dove fosse precisamente questa citt. Re di Semeron. Alcuni credono, che questa sia la celebre Samaria : altri la credono Simiria , citt appartenente alla Celesiria. Achsaph. Ella era agli ultimi confini della trib di Aser, da settentrione. Vers. 2. Che abitavano su'1 monti. Il Libano , 1' Antilibauo, 1' Hermon, che sono a settentrione della terra di promissione. < Delle regioni di Dor presso al mare. Dor era sul Mediterraneo , circa sette, o otto miglia distante da Cesarea.

li Jebusei delle montagne; e parimente agli Hevei abitanti alle falde dell' Hermon nella terra di Maspha. 4 E si mossero tutti colle loro schiere in numero grande oltre modo, come P arena che sul lido del mare : i cavalli ancora, e i cocchi erano in moltitudine immensa: 5 Conveneruntque o- * 5. E siraunarono tutmnes reges isti in unum ti insieme questi re aladaquas Merom, utpu* le acque di Merom per gnarent contra Israel. combattere con Israele. | 6. E il Signore disse \ ,-$ Dixitque Dominus ad Josuei Ne timeas a Giosu: Non li teme- | eos : cras enim hac ea- re: imperocch domane dem hora ego tradam in questa stessa ora io omnes istos vulneran- dar tutti costoro ad esdos in conspectu Israel, sere trafitti sugli occhi equos eorum subnerva- d'Israele: tu taglierai i bis, et currus igne com garetti a'loro cavalline bures. darai alle fiamme i loro cocchi. 7. Venitque Josue\ et 7. E Giosu con tutomnis exercitus cum eo to l'esercito and subiVers. 3. Nella terra di Maspha,. Questa terra prendeva il nome da una citt, o da un monte detto Maspha Golaad. Vers. 4- E i cocchi. Armati di falci. Giuseppe dice , che erano trecento mila combattenti a piedi, e dieci mila soldati a cavallo, e venii mila cocchi, o carri. Vers. 5. Alle acqzte di Meron. Al lago di Semechon , ovvero, come altri pensano , al torrente Cisson.

Pherezaeum, et Jebusaeum in montanis: Hevaeum quoque, qui habitabat ad radices Hermon in terra Maspha. 4. Egressiqae sunt omnes cum turmis suis, populus multas nimis sicut arena quae est in littore maris ; equiquoqu et currus immensae multitudinisi

adversus illos ad aquas Merom subito : et irruerunt super eos : 8. Tradiaite/u illos Dominus in manus Israel: qui percusserunt eos, et persecuti sunt use/u ad Sdonem magnani , et aquas Maserephoth , campumque Masphe , qui est ad orientalem illius partem. Ita percussit omnes, ut milia s dimitteret ex eis rel/quias : 9. Fecitffue sicut prae* ceperat ei Dominus : ecjuos corum subnervavit, curruscjue combussit igni 10. Reversusque statim cepit Asor, et regem ejus percussit gladio : Asor enim antiquitus inter omnia regna haec principatum tenebat. 11. Percussitque omnes animas, quae ibidem. morabantrir: non dimisit in ea ullas re-

tamente contro di essi alle acque di Merom, e gli assalirono: 8. E il Signore gli abbandon nelle mani d' Israele ; e furono sconfitti, e inseguiti fino a Sidone la grande , e fino alle acque di Maserephoth , e al campo di Masphe che verso oriente. In lai guisa gli sconfisse, che non lasci anima viva : 9. E fece come gli aveva ordinato il Signo re : tagli i garetti a' loro cavalli, e diede i cocchi alle fiamme. i o. E data subito volta indietro prese Asor, e uccise il sno re : imperocch anticamente Asor avea il principato sopra lutti que' regni. 11. E uccise tutta l genie, che vi era rientro: non vi Inscio anima viva: ma devast o-

Vers. 8. Sino a. Sidone Id grande. Questo ttolo di grande le K dato, perch fino da quel tempo essa era celebre pe5 suo comiriercio, e per le ricchezze. Masercphoth potrebb'essere Sarepta, citt non molto distante da Sidone,

Giosu* Voi. IV.

liquias ; sed usque ad internecionem universa vastavit, ipsamqu ur#em peremit incendio. 12. Et omnes per circuitum civitates, reges que earum cepit, percussit, atque delevit, ( i ) sicut praeceperat ei Moyses famulus Domini. 13. Absque urbibus, ^uae erant in collibus , et in tumulis sitae, cameras succendit Israe/. Unam tantum Asor munitissimam fiamma consumpsit. t4 Omnemque praedam istarum urbium , ac jumenta diviserunt sibi filii Israel, cunctis hominibus interfectis. 15. (2) Sicut praeceperat Dominus Moysi servo suo, ita praecepit Moyses Josue, et ille universa complevit: non praeferiit de universis mandatis nec unum quidem verbum, quod juss erat Dominus 'Moysi.
(i) Deitt. 7. i.

gni cosa fino all'ultimo sterminio, e incendi la stessa citt. 12. E prese tutte le i vicine citt,' e i loro re, 1 e gli uccise, e distrusse, come aveva ordinato a lui Mos servo del Signore. 13. Eccettuate le citt poste sulle colline, e in luoghi elevati, tutte le allre Israele le abbruci. Sola Asor citt Tortissima fu incendiata. i4- E tutta la preda di queste citt , e i bestiami se gli spartirono Ira di loro i figliuoli d'Israele , dopo averne uccisa la gente. 15. Come il Signore aveva ordinato a Mos suo servo, cosi Mos ordin a Giosu, e questi esegu il tutto : non trascur n pur un jota di tulli quanli gli ordini intimati ci al Signore a Mos.

() ExW. 34 n.Deut. . i.

16. Cepit itaque Jo~ sue omnem terram mon* tanam, et jneridianam, terram que Gosen , et planitiem, et occidentalemplagam, montemque Israele et campestria ejus : 17. Et partem montis , quae ascendit Seir usque Baalgad per planitiem Libani subter montem Herman. Omnes reges eorum cepit^percussit et occidit. 18. Multo tempore pugnavt Josue contra reges istos. 19. Non foit civitas, quae se traderet fi-

16. Giosu adunque si fece padrone di tutto il paese della montagna e del mezzod, e della terra di Gosen , e della pianura, e della parte occidentale, e del monte d'Israele , e delle sue pianure : 17. E della parte del monte che s'innalza verso Seir fino a Baalgad lungo la pianura del Libano sotto il monte Hermon. Prese tutti que' re , gli sconfsse, e gli uccise. 18. Molto tempo dur la guerra che ebbe Giosu con questi regi. 19. Non vi fu citt che si arrendesse a5 fi-

Vers. 16. E del monte d'Israele. Vi chi lo crede il monte d Bethel, chi il Garizim , e per sino chi il monte di Sum. Non abbiam nulla di certo riguardo a questo, come riguardo alla terra di Gosen. Vers. 18. Mollo tempo duro la guerra. Giuseppe dice cinque anni; rna gli Ebrei, e la maggior parte degl'interpreti estendono questo tempo fino a sette anni , o poco meno. * Mollo tempo duro la guerra. Avrebbe potuto il Signore in un attimo sterminare i nemici del popol suo, ma se volle ci fare a poco a poco , e dopo molti combattimenti , segui i disegni dell'infinita misericordia sua. Accordava infatti spazio di penitenza alle peccatrici nazioni, o lasciava lor compiere l'intera misura dei lor peccati : motiplicava ognor pi i suoi benefizii verso Israele, e convinceva i fedeli, che quantunque ammessi pel battesimo nel regno suo , son sempre esposti a' pericoli di continue guerre, onde e veglino e fatichino , e chiedano indefessamente aiutu al Signore, da lui solo aspettando la corona della vittoria.

Ks Israel, praeter Hevaeum, qui habitabat in Gabaon : omnes enim bellando cepit. 20. Domni enim senlenta fuerat, ut indurarentur corda eorum, et pugnarnt contra Israel, et cader-ent, et non mererentur ullam clementiam, ac perirg/zt, ,vicz/t praeceperat Dominus Moys. 21. In illo tempore venit Josue, et interfocit Ertacim de monta nis, Hebron, et Dabir, et Anab, et d<? o/n/zi monte Juda, et Israel, nrbescjue eorum delevit, 22. Non relquit ullum de stirpe Jtacim in terra filiorum Israel, absque civitatibus Ga-

gliuoli d'Israele, eccettuati gli Hevei abitatori di Gabaon : tutte le preser per forza. 20. Imperocch sentenza del Signore era stata che s'indurassero i cuori di coloro , e facesser guerra contro Israele, e andassero in rovina , e non meritassero alcuna piet, e perissero , come aveva ordinato il Signore a Mos. sii. In quel tempo Giosu si mosse , e mise a fil di spada gli Enacimi delle montagne, e glistermin da Ebron, e da Dabir , e da Anab, e da tutta la montagna di Giuda , e d'Israele, e ruin le loro citt. 22. Non lasci anima della stirpe degli Enacimi nella terra de' figliuoli d'Israele, ecept*

Vers. ?.o. Sentenza del Signore era slata ce. Il senso di questo versetto mirabilmente illustrato dallo Spirito santo, Sap. cap, xii. che da vedersi. Vers. 21. Gli Enacimi delle montagne. Questi giganti della stirpe di Enach , de' quali un numero'si rifuggi a Gaza , a Gcth , fi ad Azoto, ripresero dipoi le loro citt Hebron , Dabir, e Anab ; ma furon finalmente distratti affatto da Calcb, e da Othontel . Vedi cap. xxv. 11\., Jud. i. i o,

ba, et Geth, et Azoto", tua te le citt di Gaza , in quibus solis relicti e di Geth, e di Azoto, sunt. nelle quali soie ve neri* mas e. 23. Cepit ergo Josue 23. Giosu adunque omnem terram , sicut s'impadron di tutto locutus est Dominus quel paese, come il Siad Moysen , et dedit gnore a ve a de Ito a Moeam in possessione, fi- s, e ne diede il possesliis Israel secundum so ai figliuoli d'Israele partes, et tribus suas : parie per parte , e tri(i) quievitqu terra a b per trib : e la terra praeliis. ebbe riposo dalle guerre.
C A P O

XII.

Si contano trentun re dall'una e dall'altra parte del Giordano uccisi da Mos, e da Giosu. 1. jLli sunt reges, quos percusserunt filii Israel, etpossederunt terram eorum trans Jordanem ad solis ortum, a torrente Arnon usque ad mo/item Hermon, et omnem orientalem plagam, quae re~ spicit solitudinem. 2. Sehon rex Amorrhaeorum, qui habitavit in Hesebon , domi(0 Inf. 14. ,5.

* V^uestisonoi re che furono sconfitti da* figliuoli d'Israele i qua li preser possesso del loro paese di l dal Gior- dano a levante, dal torrente di Arnon fino ai monte Hermon, e a tutta la parie orientale,che guarda verso il deserto 2. Sehon re degli Amorrhei, il quale abit in Hesebon, ebbe signo-

natus est ab Aroer, quae sita est 'super ripani torrentis Arnon, et mediae partis in valle, dimidiaeque Galaad usque ad torrente/n Jaboc , qui est terminus filiorum Ammon. 5. Et a solitudine usque ad mare Ceneroth contra orientem, et usque ad mare deserti, quod est mare salsissi/num, ad orientale/n plagam per viam, quae ducit Bethsimoth: et ab australi parte, quae subjacet Asedoth, usque Phasga. 4- Terminus Og regis Basan, de reliquiis Raphaim, qui habitavit in Astaroth, etin Edrai, etdominatus est in monte Herman , et in Salecha,"atque in universa Basan, usque ad terminos. 5. Gessuri, et Madiati, et dimidiae partis Galaad: terminos Sehon regis Hesebon.

ria da Aroer che posta sulla ripa del torrente Arnon, e dalla met della valle, e dalla met di Galaad sino al torrente Jaboc, che il confine de'figliuoli di Ammon. 3. E dalla soliludine fino al mare Cenerth verso levante , e sino al mare del deserto , che il mare salso verso orienle lungo l strada che mena a Bethsimoth; e da mezzod dal di sotto di Asedoth, a PhaS a 84- I confini del regno di g re di Basan (rampollo de'Rafaimi, il quale abitava in Astaroth, e in Edrai ) erano dal monte Hermon, e da Saleca con tutto il territorio di Basan sino ai confini. 6. Di Gessuri, e di Machati, e della met del Galaad: e sino a'confini di Sehon re di Hesebon.

Vers. 4- Rampollo de' Raphaimi. Questi, passato il Giordano, avevano conquistate le terre, le quali furono occupate da Mos. Og fu 1' ultimo di questa schiatta. Vedi Det. m, t i .

6. Moyses famulus Domini, et filii Israel percusserunt eos, tradiditgue terram eorum Moyses in possessionem Rubenitis, et Gaditis, et dimidiae tribui Manasse. 7. Hi sunt reges terrete , quos percussit Josue, et filii Israel trans Jordanem ad occidentale/n plagam, a Baalgad in campo Libani usque ad montem , cujus pars ascendit in Seir : tradiditcjue eam Josue in possessionem tribubus Israel ; singulis partes suas, 8. Tam in montanis, quam in planis , atque campe s tribus. In Asedoth , et in solitudine , ac in meridie Jiethaeus fuit, et Amorrhaeus, ChananaeuS) et Pherezaeus, Hevacus, et JeLusaeus. g. Rex Jericho unus : rex Hai, quae est ex latere Bethel, unus, io. .Rex Jerusalem U7is, rex Hebron unus,

6. Mos servo del Signore , e i figliuoli d'Israele sconfisser que! re , e Mos diede il dominio del loro paese ai Rubeniti, e a' Caditi, e a mezza la trib di Manasse. 7. Questi sono i re del paese sconfitti da Giosu , e da' figliuoli d'Israele di l dal Giordano dalla parte d'occidente , da Baalgad nella campagna del Libano sino alla montagna di cui una parie sale verso Seir : e Giosu ne diede il possesso alle trib d'Israele; a ognuna la sua porzione , 8. Tanto nella mont a g n a , come ne'piani e nelle campagne. In Asedoth, e nel deserto, e a mezzod vi erano gli Hethei, e gli Amorrhei, i Ghana nei, e i Pherezei, gli Hevei, e li Jebusei. 8. Un re di Gerico : un re di Hai, la quale sia accanto a Belhel, io. Un re di Gerusalemme , un re di Hebron.

i i. Rex Jerimoth unus^ rex Lachis unus , 12. Rex Eglo7i unus, rex Cazer unus, 13. Rex Dairunus rex Gader unus, i /i. Rex Herma unus, rex Hered unus, 15. Rex Lebna unus., rex Qdullam intus, 16. Rex Maceda uTzus , rex Eeth 1 unus , 17. Rex Taphua unus>rex Opher unus, 18. Rex Aphec unus, rex Saron unus, iQ.RevcMadonunuSi rex Asor unus ^ vo. Rex Semeron unus, rex Achsaph unus^ 21. Rex Thenac u~ nus , rex Mageddo unus, 22. Rex Cadesunus rex Jacianan Carmeli unus, 20. Rex Dor, et provincine Dor unus, r<?x gentium Galgalunus>

11. U re di Jermoth , un re di Lachis , 12. Un re di Eglon , un re di Gazer, 13. Un re. di Dabir , un re di Gader, 14' Un re di Henna, un re di Hered, 15. Un re di Lebna, un re di Odullam, 16. Uri re di Maceda, un re di Bethel, 17. Un re di Taphua, un re di Opher, 18. Un re di Aphec, un re di Saron, 19. Un re di Madon, un re di Asor , 20. Un re di Se m erori, un re di Achsaph, 21. Un re di Thenac, un re di Mageddo , 22. Un re di Cades , un re di Jachanan del darmelo , 2.3. Un re di Dor , e uno della provincia di Dor, e un re delle nazioni di Galgal,

Vers. 23. Un re delle nazioni di Galg&l. Non polendo intendersi per Galgal il luogo , dove Giosu aveva ^li alloggiamenti, molti dotti interpreti credono qui indicata la Galilea superiore , la quale come piena li porti era frequentata pel commercio da molte nazioni: onde pot fin da quel tempo essere perci delta Gnlilsa delle nazioni. In qualche edizione de' LXX ieg-c&i Galileo, in ve<e di Gnigni.

24- &ex Thersa unus: a4. Un re di Thersa: omnes reges traginta u- intuito tre niun re.

nus.
C A P O XIII.

IlSgnore ordina a Giosu di spartire agl'Israeli/ il paese conquistato : si rammentano le porzioni gi avanti assegnate alte trib di Ruben, e di Gad, e alla mezza trib di Manasse oltre il Giordano. i. t/ osue senex.pro' vectaec/ue aetatis erat, et dixit Dominus ad eum, : Seguisti, et longaevus es, terragne latissima derelicta est, quae necdum sorte divisa est\ i. Omnis videlicet Gallaea, Philistiim, et universa Gessuri,
3. A fiuvio torbido, q?/i irrigai AEgyptum> usque ad termiios Accoron contra aquilo* *nem : terra Cianaan,

1. VJiosu era vecchio, e avanzato in et, e il Signore gli disse : Tu se'invecchialo, e se'in l cogli anni, e rimane un' ampia terra che ancor da dividersi a sorte ; 2. Vale a dire tutta la Galilea, il paese de5 Filistei, e tutto quello de* Gessuri, 3. Dal torbido fiume che inaffia l'Egitto fino a'confinidi Accaron verso tramontana : la terra di Chanaan che di-

/ Vers. i. Giosu era vecchio. Egli avea allora cento anni, e ' mori dieci anni appresso. Rimane un' ampia terra ec. Resta tuttora mollo da con* quistare : ma contnltocio non lasciar di tirare a sorte le porzioni th debbon toccare a ciascuna trib.

5 *

quae m quinque regulos Philisthiim div iditur, Gazaeos, et Azotios , Ascalonitas, Gethaeos, et Accaroriitas\ 4. Ad meridiem vero sunt Hevaei : omnis terra Cha/zaan, etMaara Sidoniorum, usque Apheca, et termino s Amorrhaei, 5. E/usque confinia: Zibani quoque regio contra oriente/n, a Baalgadsub monte Hermon, donec ingrediaris Ej/zath, 6. Omnium , qui habitant in monte, a Libano usque ad aquas

visa tra cinque re Filistei , quel di Gaza , e quel di Azoto , quello ,. di Ascalo n , quel di Geth, e quello di Accaron ; 4-(A mezzod de'quali sono gli Hevei;; tutta la terra di Chanaan, e Maara de'Bidoni, fino ad Apheca, e ai confini degli Amorrhei, | 5. E il paese vicino : t il paese ancora del Libano verso levante da Baalgad sotto il monte u Hermon fino che si* giunga a Ematb, | 6. E la terra di quel-* li che abitano nelle montagne , dal Libano

Vers. 3._Z2al torbido fiume. Dal Nilo , le acque del quale sono per lo pi torbide ; gli Egiziani pero le rendono limpidissime in ; ! un momento , gettandovi dentro mandorle , o fave sfarinate. La terra di Canaan ec. Vale a dire : Appartiene alla terra * di Canaan tutto il paese delle cinque Satrapie de' Filistei, che sono qui nominate, di Gaza, di Azoto, ec. Esse erano state gi de' Cananei , cio degli Hevei, i quali ne erano stati cacciati da' Filistei. Vedi Gen. x. 14-, Deut. 11. 28. Dio perci dichiara , che anche queste citt co' loro territorii debbono essere comprese nella terra promessa. Gli Ebrei per per loro colpa e trascurania, e in pena de' loro peccati non ebbero, se non per poco tempo il dominio di questo paese. Vers. 4- Tutta la terra di Canaan. Quello che propriamente dicesi terra di Canaan . che la Fenicia da' confini de' Fissici fi^ no a Sidone. Maara de? Sdoni. Maara credesi il fiume Magora che entra pel Mediterraneo tra Sidone e Bcrito.

Maserephoth, universique Sidonii. Ego sum, qui delebo eos a facie filiorum srael. Vernai ergo in partem hereditalis srael, sicut praecepi tibi. 7. Et nunc divide ter* ram in possessione, novem tribubus , et dimidiae tribui Mantisse* 8. Cum qua Ruben , etGad possederuitterram, (i) quam traddit eis Moysesfamutus Domini, trans Jluenta Jordanis adorientalem plagam, 9. Ab Aroer, quae sita est in ripa torrenti^ Arnon, et in valiis medio : universaque eam* pestria Medaba usque Dibon:
(i) Num. 32. 33.

fino alle acque di Maserephoth, e quella di tutti i Sidoni. Io sono , che gli sterminer dal cospetto de'figliuoli d'Israele. Entri adunque Israele al possesso della sua eredit , come io ti ordinai. 7. E distribuisci adesso la terra che dee toccare alle nove trib, e alla mezza trib di Manasse. 8. Con la met di esso Manasse la trib di Ruben, e di Gad preser possesso della terra da* ta loro da Mos servo del Signore di l dalla corrente del Giordano all'oriente, 9. Da Aroer che [b situata sulla riva del torrente Arnon e nel mezzo della valle ; e tutta la campagna da Medaba sino a Dibon :

Vers. 6. lo sono che gli sterminer. Se questa promessa non ebbe il suo pieno effetto , ci non fu per altra ragione, se non perch gli Ebrei mancarono dalla parte loro alle promesse fatta aUSignore. Vers. 8. Con la met di esso Manasse te. E bisognato aggiungere qualche parola al testo per ischiarirlo. Notisi, che qui il sacro storico ripiglia il suo racconto.

10. Et cunctas civitates Sehon regis Amorrhaei) qui regnavit in Hesebon use/u ad termino s filiorum Ammon : 11. Et Galaad, ac tennimnn Gessuri , et Machati, et omnem monter Hermoi, et u~ riversarti Basan usque ad Salecia, 12. Omne regnum O g in Basan,) qui re' gnavit in Astaroth , et Edra \ipsefuit de re* liquis Raphaim : pereussitque eos Moyses, mtque delevit. i S.Nolueruntque disperdere filii 1srael G e S" suri , et MacJiad : et habitaverunt in medio Israel usque in prae" sentem diem. 14. (i) Tribui autem Levi non dedit posses sionem: sed sacri/foia, et victimae Domini Dei Israel ipsa est ejus hereditas, sicut locutus est illi.

10. E tutte le citt fi i Sehon re degli Amorrhei, che regn in Hesebon fino a'confini dei figliuoli di Ammon : 11. E Galaad, e i confini di Gessuri e di Madia li, e tutto il monte di He raion, e tutto Basan fino a Salecha, 12. Tutto il regno di O^ nel paese di Basati, il quale regn in Astaroth , ed Edrai ; egli fu un rampollo de'Raphaimi : Mos sconfisse costoro, e ]i distrasse. 15. E i figliuoli d'Israele non vollero sperdere que'di Gessuri , e di Machati: e son restati in mezzo ad Israele sino a questo tempo. l4- Or (Mos ) non diede nulla da possedere alla trib di Levi; ma i sacrifmi, e le vHtime del Signore Dio d'Israele sono la sua porzione, come ha detto a lei il Signore. \

, )

(i) Niun.'i8. 20,

15. 'Deflit ergo Moy15. Mos adunque <?<?s possessionem tri" diede la sua porzione buifiliorum Ruben jux- alla trib de' figliuoli di Ruben secondo le lota cognationes suas. ro famiglie. 16. Fuitque terrnnus i6.E fu loro assegnaeorum ab Aroer, quae to il terreno da Aroer sita est in ripa torren- ( che situata sulla ritis Arnon, et in valle va del torrente Arnon ejusdem torrentis Ar- e in mezzo alla valle , non media, universam dov' quel torrente ), pla7iitiem, quae ducit tutta la pianura che va lino a Medaba ; Medaba ; 17. Ed Hesebon con 17. Et Jiesebon cun~ ctosque viculos eanin, Initi i suoi borghi, che fjui sunt in campestri- sono nelle pianure: e us: Diboji quoque , et parimente Dibon, e BaBamoth-baal, et oppi- moth-baal, e la cill di dum Baalmaon, Baalmaon , 18. Et Jassa , et Ce18. E Jassa, e Cedimoth, et Mephaath, dimolh , e Mephaaih , 19. E Cariathaim . e 19. Et Caratham, et Sabama^ et Saratha- Sabama , e Sarathasar $ar in monte convallis\ nel mnte della valle ; 20. Bethophogor, et 20. Bethophogor, e Asedoth , Phasga ,\ et Asedoth , Phasga , e Bethiesimoth : Bethiesimoth : 21. E tutte le citt 21. Et omnes urbes campestres, universa- del piano, e tutti i reque reg?ia Sehon regis gni di Sehon re degli Amorrhaci, qui regna- Amorrhei, il quale reVers. 17. Dibon. Questa citt data qui alla t r i J u d i R u b e n , altrove si conta come della trib di Gad , Niun. \ xn. 34- ; pi> essere, che 1' ima e 1' altra trib ne avessero ciascu a una parte , come Gerusalemme era parte di Beniamin , parte d Giuda.

vit in Hesebo/r, (i) quem percussitMoyses cum principibus Madian, Hevaeum, et JRe-

cem, et Sur, et Hur, et


JRebe duces Sehon habitatores terrae. 22. EtBalaam filium Beor hariolum acciderunt filii Israel gladio cum ceteris interfectis. 23. jFac/usque, est terminus filiorum Ruben Jordanis fluvius. Haec est passessio Rubenitarum per cognationes suas, urbium^ et viculorum. 2^. Deditque Moyses tribui G ad, et filiis ejus per cognationes suas possessionem, cujus haec divisia est: 2 5. Terminus Jaser, et omnes civitates Galaad, et dimidiam partem terrae filiorum Am(O JVw. 3i, 8.

gn inHesebon, il quale fu sconfitto da Mos co'principi di Madian , Hevi, e Recem , e Sur , e Hur , e Rebe capitani di Sehon abitanti di quel paese. 22.(I figliuoli d'Israele fecer morir di spada insieme con tutti gli altri anche Baal figliuolo di Beor , indovino). a3. E il Giordano fu il confine de'figliuoli di Ruben. Ecco la terra, e la citt , e i borghi assegnati a' Rubeniti secondo le loro famiglie. 24. Diede poi Mos alla trib di Gad, e a* figli di essa la loro porzione distribuita tra le loro famiglie , la quale in tal modo distinguesi: a5.Dentro i confini di lei Jaser, e tutte le citt di Galaad, e la met del paese dei fi-

Vers. 21. Capitani di Sehon. Vale a dire : Erano principi non assoluti, ma tributarii di Sehon. Sono detti abitanti del paese , perch ei non erano Amorrhei, n venuti d' altronde, come questi j ma originarii di quel paese.

mon usque ad Aroer, gliuoli di Animon fino quae est contra Rabbai ad Aroer che dirimpettoxa Rabba : 26. Et ab Hesebon 26. E avea da Heseusque JRamoth, Mas- bon fino a Ramoth , phe , et Betonim : et a Masphe , e Betonim : e Manaim usque ad ter- da Manaim fino a'confiminos Dabir: ni di Dabir , 27. E nella, valle avea 27. In valle quoque Betharan^ et Bethnem* Betharan , e Bethnemra , et Socoth , et Sa- ra, e Socoth , e Saphon, reliquam partem phon, e il rimanente del regni Sehon regis He- regno di Sehon re di sebon : hujus quoque fi- Hesebon : ella ha parinis, Jordanis esi.usque mente per suo confine ad extremam partem il Giordano fin ali' emaris Ceneroth trans stremildel mare diCeJordanem ad orienta- neroth di l dal Giordano verso levante: lem platani : 28. Questo il terre28. Haec est possessio filiorum Gad per no, le citt, e i villaggi familias suas, civita- posseduti dai figliuoli di Gad, distribuiti Ira le lotes , et viUae earum. ro famiglie. 29. Dedit et dimidiae 29. Diede anche la tribui Manasse, filiis- sua porzione alla mezza ^ue ejus juxta cogna- trib di Manasse, e a'f tiones suas possessio- gliuoli di lei divisa tra ne/n, le loro famiglie.
Vera. a5. La meta del paese de'figliuoli li Ammon. Quello che Sehon avea tolto agli Ammoniti, se lo appropriarono gli Ebrei, vinto Sehon, non parendo loro in ci di far contro la proibizione di Dio , il quale avea detto loro di lasciare stare gli Ammoniti , Deut. n. 87.: perocch non era gi degli Ammoniti, ma di Sehon il paese che occuparono. Vedi. Jud. xi. 13.

3or-fc^*f*7z0c principum est i a Manaim universum Ras an, et ^uncta regna O g regis B.asnt omnesque vicos Jair, qui sunt in Basali, <sexaginta oppidai 31. Etdimidiam partem Galaad , et Astarolh , et'Edrai) uro e s regni O g in Basan : filiis Machir filii Manasse , dimidiae parti filiorum Machir juxta cognationes suas,

30. Ella conteneva da Manaim per lutto Basan, e tutti i regni di Og re di Basan, e tutte le citt di Jair, che sono nel paese di Basan, sessanta citt : 31. E la mela di Galaad, e Astaroth, ed Edrai citt del regno di Og ia Basari: questo ebbero i figliuoli di Machir figliuoli i Manasse, o sia la mela de' fi. gliuoli d Machir, famiglia per famiglia. 02. Queste porzioni Sa. Hanc possesionem divisit Moyses le assegn Mos nelle in campestribus Moab pianure di Moab oltre trans Jordanem cantra il Giordano, dirimpetto Jericho ad orientalem a Gerico verso levante. plagam, 33. (^i) Tribui autem 33. Ma alla trib di Levi non dedit posses- Levi non die veruna sionem : quoniam Do- porzione : perch il Siminus Deus Israel i- gnore Dio d3 Israele
(i) Num, 18, 20.

Vers. 3o. e 3r, La meta affiglinoli ili Machir. Machir o fu il solo figliuolo di Manasse , o fu il solo che sopravvivesse al padre; onde si dice la trib di Machir quella stessa che dicesi triim di Manasse, A Machir fu unito Jair figliuolo di Segub, nipote di Esron, e pronipote di Machir per ragione dell' avola, la quaks avea sposato Esron della trib di Giuda. Egli segu la trib di Manasse, ed ebbe o pel suo valore, o per altra ragione una porooe ragguardevolissima in Basati, la quale qui rammentata col nome delle sessanta citt, o terre di Jair.

pse possessio ejus , t egli stesso la porzione di lei conforme le disse locutus est illi.
C A P O XIV.

Caleb ottiene Hebron per suo retaggio promessogli da Dio , perch mejitre gli altri esploratori parlavano male delta terra di promissione , egli obbed al Signore* \.JLloc est, quod pos sederunt filii Israel in terra Chanaan, qu'am dederunt eis Eleazar1 sacerdos , et Josue filius Nun,. et principes familarum per tribus Israel^ 1. JLfcco quel che possedettero i figliuoli d'Israele nella terra di Canaan , secondo la distribuzione che ad essi ne fecero Eleazaro sommo sacerdote, e Giosu figliuolo di Nun, e i principi delle famiglie di ciascheduna delle trib d'Israele, 2. Sorte omnia divi" 2. I quali il tutto didentes*, sicut praecepe- stribuirono a sorte alle
Vers. 2.1 quali il tutto distribuirono a sorte. Dio volle, che in questa guisa si dividesse la terra di promissione, primo, affinch assegnato cos da Dio stesso il suo luogo a ciascheduna trib, si toglies.se ogni cagion di disgusto , e di altercazione ; secondo , affinch fosse pi manifesta la verit delle promesse di Dio, e la sua Provvidenza verso il suo popolo : imperocch in veggendo come la sorte viene ad assegnare alle trib le porzioni stesse, t h ciano slale predette dugento cinquant'anni-prima da Gicobbe, e da Mos prima della sua morte nel famoso suo cantico t chi v, che possa non riconoscere e lo spirito di Dio che agiva a parlava in que'due grandi uomini, e il decreto di Dio nella sorte, e la cura del sovrano padrone de' regni verso d'Israele , e finalmente la verit della religione ?

r.at Dominus in manu nove trib e mezzo,conMqysi novem tribubus, forme aveva ordinato il et dimidiae tribui : Signore per mezzo di Mos : 3. Imperocch a due 3 Duabus enim tri" bubus, et dimidiae de- trib e mezzo avea Moderat Moyses trans s data la loro porzione Jordanem possessio- di l dal Giordano: tranem : absque Levitis , lasciando i Leviti, i quaqui nihil terrae acce- li non ebber parte veruperunt inter fratres na alla distribuzione fatta tra i loro fratelli: suos : 4. Sed in eorum sue4 Ma subentrarono cesserunt locum filii nel luogo loro i figliuoli Joseph in duas divisi di Giuseppe divisi in tribus, Manasse, et E- due trib, Manasse, ed phraim: nec acceperunt Ephraim: e i Leviti non lievitae aliam in terra ebbero altra cosa nel vartem , nisi urbes ad paese, se non delle citt habitandum, et subur- da abitarvi, e i loro sob^ana earum ad alenda borghi per mantenere umenta, et pecora sua. i lo*ro armenti, e i greggi6. Sicut praeceperat 5. Come aveva ordiDominus Moy si, ita f- nato il Signore a Mos, :erunt filii Israel, et cos fecero i figliuoli d'Iliviserunt terram. sraele nella divisione del paese.
Vers. 4- Subentrarono nel luogo loro i figliuoli di GnsRp \. compiere il numero di dodici trib ; perocch levandone rib di Levi, a cui non davasi veruna porzione , sarebbon rima indici trib. Ma Giuseppe succeduto ne' diritti di primogenito luben ebbe doppia porzione, una per EphraJrn , e una per M lasse. Si cominci a prendere i mezzi per fare questa divisione algal, e ivi furono assegnate le porzioni a Giuda, e a Giusepp oa alle altre trib fu fatta la distribuzione a Silo, cap. xrm. i

6. Accesserant itaq u filii Juda ad Josue in Galgala, locutusque est ad eum Caleb filius Jephone Cenezaeus: ( i ) Nosti , quid locutus sit Dominus ad Moysen hominem Dei de me, et te in Cadesbarne 7. Quadraginta an* norum eram, quando misit me Moyses farnulus Domini de Ca* desbarne, ut considerarem terram, nunciavique ei, quod mihi verum videbaiur. 8. Fratres autem mei, qui ascenderant mecum, dissolverunt cor populi : et nihilominus ego secutus sum Dominum Deum meum. 9. Juravitque Moyses in die illo, dicens :
(i) Niun. i4- 24

6. Ma si presentarono a Giosu i figliuoli di Giuda in Galgala, e Caleb figliuolo di Jephone Cenezeo gli disse: Tu sai quel che il Signore disse di me e di le a Mos uomo d Dio in Cadesbarne. 7. loaveaquarant'anni, quando Mos servo del Signore spedimni da Cadesbarne a visitare la terra, e io gli riferii quello che mi parve essere la verit. 8. Ma i miei fratelli, che erano venuti con me,misero spavento nel cuore del popolo: e con tutto questo io ho seguito il Signore Dio mio. 9. E Mos fece giuramento in quel giorno, e

Vers. 6. Si presentarono a Goaie i figliuoli di Giuda, Co- nre fautori di Galeb, che era della loro trib. Tu sai quel che il Signore disse di me e d te a Mote Nei Numeri, cap. xiv. 24., e Deuteronomio , i. 36. si travede , che Dio voleva, che a Caleb fesse data nella terra promessa una porzione distinta ; onde quello che ivi solamente accennato, dovette Mos spiegarlo pi chiaramente a voqe, destinando a Galeb la citt di Hebron, la quale gli esploratori increduli rappresentavano come inespugnabile, perch vi avevano veduti dei giganti ; onde Dio per confonderli dichiar, ch di quella citta farebbe padrone Caleb ia premio della sua fed.

Terra, quam talcavit pes tuus, erit possessio tua^ etfiliorum tuorum in aeternum: quiasecutus es Dominum Deum meum. io. ConcessitergoDominus vitam mihi, sicut pollicitus est, usque in praesentem diem. Quadraginta et quinque an/zi sunt, ex quo Locutus est ^Dominus verbum istud ad Moysen, quando ambulabttt Israel per solitudinem : hodie octoginta quinque annorum sum, li, Sic valens, ut eo valebam tempore, quando ad explorandum missus sum : (i) illius in me temporis fortitudo usque hodie perseverat, tam ad bellandum, quam ad gradiendum. 12. Da ergo mihi montem istum, quem pollicitus est Dominus., te quoque audiente, in ^ruo Enacim sunt., et urbes magnae t atque
(i) Ecc-li. 4& li.

disse: La terra, sopra la quale hai messi i tuoi piedi, sar posseduta da te, e da'tuoi figliuoli i n perpetuo: perocch tu hai seguito il Signore Dio mio. 10. Il Signore adunque milia conceduto vita fino a questo d, conforme promise. Sono quarantacinque armi che il Signore disse quella parola a Mos nel tempo che Israele andava girando pel deserto: io ho oggi ottantacinque anni, 11. E sono cosi forte, come lo era in quel tempo, quando fui mandato a prender lingua : la robustezza d'allora continua in me fino al giorno d' oggi tanto per combattere, come per viaggiare. 12. D adunque a me questo monte (il quale di tuasentitafu promesso a me dal Signore), sul quale sono gli Enacimi,edelle grandi e for-

munitae : si forte sit Dominus meeum, etpotuero aviere eos , sicut promisit mihi. 13. Eenedixitque ei Josue, (i) et tradidit ei Hebron in possession em: 14- Atque ex eo fuit Hebron Caleb, filio Jeplione Cenezaeo usque in praesentem diem : quia secutus tst Dominum Deum Israel. 15. Nomen Hebron ante vocabatur CariathArbe : Adam maximus ibi inter Enacim situs est: et (2) terra cessavit praels.

ti citt: cos 41 Signore sia meco , e possa io distrugger coloro, come egli mi ha promesso. 13. E Giosu lo benedisse, e gli diede Hebron per sua porzione :

i4- E da indi in poi Hebroii fu di Caleb Cenezeo, figliuolo di Jephone fino al d d'oggi: perch egli segui il Signore Dio d'Israele. 15. Hebron avea pel1' avanti il nome di Gariath-Arbe: Aclamo il massimo tra gli Eriacimi ivi sepolto: e la terra ebbe riposo dalle 'guerre. (i) In/. 21.12. i. Par. 6. 56. (2) Supr. 11. a3.

"Vers. t?,. Sul quale sono gli Enaeimi. Questi erano stati vnti da Giosu , e cacciati da Hebron, e dal paese ; ma nel tempo che Giosu era impegnato in altre guerre l o n t a n e , dovettero quelli uniti con altre genti riprendere le antiche loro sedi ; ma furono poi sterminati da Caleb. Vedi %ap. xv. 13. t f\, Jnd. i. io. 13.

C A P O

XV,

Porzione assegnata alla trib di Giuda colle sue cittadi e villaggi. Othoniel sposa Axa figliuola di Caleb , perch avea presa Cariath Sepher ; e gli data d pi una terra che si bagnava. 1. JL^ a por zio n e adunque che tocc in sorte a' figliuoli di Giuda famiglia per famiglia fu questa: Da'confini delT Idtjmea, il deserto di Sin verso mezzod, sino all'estremila della regione meridionale: 2. Eglino cominciano 2 - Initium ejus a summitate maris salsissi- alla punta del mar salami, et a lingua ejus , to, e a quella lingua di quae respicit meridie m\ esso che guarda mezzod; i.-Igitur sors filiorum Judae per cagna* tiones suas ista fuit: (i) A termino Edom, desertum Sin contra 7?zeridiem, et usque ad extremam partem au stralis plagae :
(i) Num. 34. 3.
Vers. i. La porzione che tocco in sorte a? figliuoli di Giuda. 11 sacro storico descrive con esattezza particolare la porzione di Giuda; perch questa trib era la pi numerosa, e da essa doveano nascere i regi, e lo stesso Messia. La Scrittura non dice in qual maniera si procedesse nel distribuire , e tirare a sorte queste porzioni. Ecco quello che mi sembra pi verisirnile. Fatta la divisione della terra promessa in tante parti eguali ( eguali dico non nella estensione, ma secondo la maggiore, o minor bont del ^uolo ) fatta questa divisione in tante parti eguali, quante erano le trib, ognuna di queste tirava a sorte una porzione, la quale poi dagli agrimensori a ci deputati s'ampliava, se la trib era troppo numerosa per quel trat to di paese ; si restringeva, s* la trib era di minor numero.

3. E greditunfue contra ascensum scorponis, et periransit in Sina : ascenditene in Cada* barne , et pervenit in Esron, ascendens ad Addart et circuiens Carcaa : 4- Atque i/zde pertransiens in Asemona, et perveniens ad torrentemAEgypti: eruntque termini ejus mare magnum. Hic erit fatis meridianae plagae. i 6. Ab oriente vero erit inidum mare sal' sissimum usque ad extrenta JordaniS) et ea, quae respicunt ad aquilo/zew,a lingua maris usque ad eumdem Jordanis Jluvium. 6. .Ascenditene terminus in Beth-Hagla, et transit ab aquiioie in Beth-Araba : ascender ad lapidem Boen filii liuben :

3. E s'inoltrano verso la salita dello scorpione, e passano a Sina; e montano verso Cadesbarne, e arrivano ad Esron, e si avanzano ad Afidar, e girano intorno a Carcaa : 4- E di l vanno ad Asemona, e giungono al torrente dell' Egitto, e finiscono al mar grande. Questi sono i loro confini da mezzod. 6. Da oriente poi cominciano al mar salato, e vanno fino all'estremit del Giordano : dalla parte poi che guarda settentrione, dalia lingua di mare fino allo stesso fiume Giordano. 6. E i loro confini salgono a Belli-Ragia, e passano da settentrione a Belh-Araba: e vanno al sasso di Boen figliuolo di Ruben:

Vers, 3. Verso la salila dello scorpione. Ella doveva essere tra il deserto di Sin, e il mare Morto; e ivi doveva essere il passaggio dalla Palestina nell' Idumea. * Ad Esron. Altrimenti Asor, ovvero Aseroth , ed perci differente da Asor della Gallica. Vedi Nurn. xi. 31. Vers. 6. A Belh-Agla. Credesi lo stesso luogo che quello detto nella Genesi (cap. i. io.) Aja di Acacl. Dal capo xvu>. ai, apparisce, che questo era della trib di Beniamiu.

7. Et tendens usque Debera dalla ad terminos Debera fini diAchor , verso valsetde valle Achor, contra le di \tentrione guardano Gaiaquilone respiciens gala , ch dirimpetto Galgala, quae est ex alla salita di Adommim adverso ascensionis A- dalla parte meridionale dommim ab australi del torrente ; e passano parte torrentis : trans- le acque , che si chiaitqueaquas, quae vo- mano la Fontana del socantur Fons soli*, et le , e terminano al fonerunt exitus ejus ad te di Rogel. fontem Rogel. 8. Salgono per la val8 Ascenditene per figliuolo Enconvallem filii Ennom le deldalla parte dimeriex latere Jebusaei ad nom delliJebusei: qui dionale meridient: haec est Jerusalem : et inde se e- Gerusalemme: e quindi si alzano alla cima riens adverticemmont,qui est contra Geen- del monte, che dirimpetto a nom ad occidentemin occidente Geennom cU ali' inimitate vallis Ra-. della valle di estremit Raphaim phaim contra aquiloda tramontana : nem.
Vers. *. Guardano Galgala ec. Luogo diverso da quello , dove stette lungamente il campo degli Ebrei. Questo credono alcuni , che fosse tra Gerusalemme e Gerico. Adommtm era sulla strada da Gerusalemme a Gerico. Il torrente il Cedron. La fontana, del sole era ali' oriente di Gerusalemme sui confini di Giuda e di Beniamin. La fontana di Bogel, cio del purgo , o del purgajtore , forse perch le sue acque fossero buone a purgare la lana ; ovvero Fontana del lavandaio, Notisi, che anche le biancherie si lavavano dagli antichi n forza di piedi , e non di mani. Si fa menzione di questa Fontana in varii luoghi della Scrittura. Vedi tra gli altri Isaia, vii. 36. Vers. 8. Per la valle del figliuolo di Ennon. Da Ge-benHennoni si fece Gehennom, o Gehennon, valle di Hennon, tanto sovente ripetuta nelle Scritture : imperocch in questa valle ra 1' idolo di Moloc!, a cui si sacrificavano i bambini, e affinch

7-E vanno fino a'con-

9. Pertransitc/ue a vertice monts usque ad fontem aque Nephtoa, et pervertii usque ad vieos montis Ephron, inclinaturque in Baala, quae est Cariathiarim, id est, C/rbs silvarum : 10. Et circuit de Baala contra occidentem use/u ad montem Seir, transitane juxta latus montis Jarim ad aquilonem in Clieslon : et descendit in Betlisames, transitane in Thamna : ,11. Et pervent contra aquilonem partis Accaron ex latere , nclinaturque Sechrona, et transit montem Baala: pervenitque in Je&neel, et magni maris contra occidentem fine concluditur.

9. E passano dalla cima del monte sino alla fonte di Nephtoa , e arrivano sino a'villaggi del monte Ephron, e declinano versoBaalache Gariathiarini, vale a dire citt de* boschi : 10. E da Baala girano verso occidente sino al monte Seir, e passano vicino al lato del monte Jarim che a settentrione di Cheslon : e scendono a Bcthsames , e passano a Thamna : 11.E arrivano fin verso il lato settentrionale di Accaron , e declinano verso Sechrona, e trapassano il morde Baala: e arrivano a Jebneel, e terminano al lato occidentale del mar, grande.

non fossero sentite le loro strida si sonavano de' tamburi onde lo stesso luogo fu detto anche Tophet. Ou Gerusalemme. Della quale una parte era nella trib di Giuda , come si detto altra volta. Alla cima del monte. Del monte Moria: tra questo , e il monte di Sion vi era di mezzo una voragine detta Mello. Il senso questo: 11 detto monte sta dirimpetto alla valle di Ennom da occidente , e va a terminare a settentrione ali' estremit della valle di Raphaim. Vers. ii. Arrivano fino verso il lato settentrionale di Accaron. Da questo luogo , e da quel clie si legge , ver s. 45. 4^. 4?- 7

Giosu. Vol ir.

; 12. Si sunt termini fiUorum Judo, per circuitum in cognationibus suis. 13. Caleb vero filio Jephone dedit partem in medio fi/iorum Juda, sicut praeceperat ei Dominus : Cariath - Arbe patris Enac; ipsa est Hebron.

14. (i) toelevitque ex ea Caleb'tres jilios Ettac, Sesai, et Ahirii/t, et Tholma de stirpe Enac. 15. Atque inde conscendens venit ad haitatores Dabir, quae prius vocabatur Cariath Sepher, id est, civitas literarum.
(i) Num. 13. a3. Judic. i. 20,

12. Questi sono i confini dei figliuoli di Gi-* da da tutte le bande secondo le loro famiglie. 13. Ma a Caleb figliuolo di Jephone diede (G io s u) la sua porzione in mezzo a' figliuoli di Giuda, conforme gli aveva ordinato il Signore : Cariath-Arbe che era del padre di Enac: vale a dire Hebron. i4- E Caleb ne stermin i tre figliuoli di Enac, Sesai, e Ahiman, e Tholmai della stirpe di Enac. i5. E di l avanzandosi arriv verso gli abitanti di Dabir, che era peli* avanti detta Cariath Sepher , vale a dire citt delle lettere.

i deduce, che le cinque satrapie de'Filistei entravano nella porzione di Giuda, bench nna parte dipoi fu data a quelli della irlbvdr Dan, cap. xix. 43. Vera. 13. e 14. Cariath-Arbe , che era del patire di Enac ec. Vale a dire la citt di Arbe, il quale fu padre di Enac , da cui giganti detti Enacim. Vedi Num. xiii 28., e di sopra cap. xtv. 15. Vers. 15. Citt delle lettere. Secondo questa versione, la quale concorda co' LXX., Dabir dovea essere nna specie di accademia , dove i Cananei mandavano a studiare i figliuoli.

" 16. Dixitque Caleb : Qui percusserit Cariath Sepher, et ceperit eam, dabo ei Axam filiam meam uxorem. 17. Cepi/que eam Othojiiel filius Cenez frate? Caleb junior, deditque ei Axam filiam suam uxorem. 18. Quae , cum pergerent simul, suas a est a viro suo, ut peteret a patre suo agrum : suspiravitqwe, ut sedebat in asino. Cui Caleb : Quid habes, inquit? i g. At illa respondit : Da mihi benedictionem : terrarn australem, et arentem dedisti mihi : junge et irrigum. Dedit itaque

16. E disse Caleb : Dar in moglie Axa mia figliuola a chi assalter Cariath Sepher, e se n'impadronir. 17 .E Othoniel figliuolo di Cenez fratello minore di Caleb la prese, e quegli diede a lui per moglie Axa sua figlia. i8.Ementre se n'andavano insieme , il suo sposo la persuase a dimandare a suo padre un campo : ed ella come era a seder sopra un asino , gett un sospiro. E Caleb le disse : Che hai tu ? 19. Ed ella rispose : Dammi benedizione: tu mi hai data una terra verso il mezzod, e asciulta : dammene anche una ette si bagni.

Vers. 17. Othonel figliuolo di Cenez fratello minore di Caleb. Dicesi, che Jephone padre di Caleb, e Genez padre di Othoniel fossero fratelli ; onde Galeb e Othoniel erano cugini germani ; cosi Othoniel poteva sposare Aza figliuola di Caleb. Altri vogliono, che Othoniel fosse fratello di Caleb, ma uterino, essendo stata la stessa donna moglie di Jephone , a cui partor Caleb , e dipoi moglie di Genez, a cui partor Othoniel. Vers. 18. Mentre se n'andavano insieme. Mentre la sposa era condotta con gran festa e accompagnamento alla casa dello sposo , in tal occasione Othoniel istig la sposa a chiedere al padre un campo, o un podere, che a lui conveniva, e avea comoda l'acqua per inaffiarlo.

ei Colei irriguum su- Le dette adunque Caleb di sopra, e di sotto perius , et inferius. dei campi che s' inaffiano. 20. Questa la por20. Haec est possessio tribus filtorumJuda zione della trib de'figliuoli di Giuda distriper cognationes suas. buita famiglia per fami* glia. a i. E le citt de'fi21. Erntque civitates ab extremis parti- gliuoli di Giuda nell'ebus filiorum Juda /ux- streme parti del mezzota termino s Edom a d verso i confini dell'Imeridie-. Cabseel, et dumea , erano Cabseel, Eder, et Jagur, ed Eder , e Jagur, 22. Et Ci/za, e/Di22. E Cina, e Dimomona, et Adada, na , e Adada, a3. Et Cactes , et A23. E Gades, e Asor, sor, et Jetlinam , e Jethnam, 24- Ziph, et Telem , 24. Ziph , e Telem , et Baloth, e Baloth, 26. Asor nova, et C"a26. Asor la nuova, e rioth, Hesron, haec est Cariotb, Hesron, vale a Asor, dire Asor. 26. Amam, Santa, et 26. Amarri, Sama , e Molada, Molada , 27. E Asergadda , e 27. Et Asergadda, et Hassemon, et Beth- Hassemon, e Belhphephelet, le t , 28. Et Hasersual, et 28. E Hasersual, e Bersabee, et Baziothia, Bersabee , e Baziothia ,

Vers. 19. Di sopra e di sotto de' camp che s\inaffiano. Dei campi sulla collina, e de' campi nel piano che avevano acque T onde essere inaffiati.

29. Et Badia,) et Jim, et Esem, 30. EtHeltolad, et Cesil, et flarma , 31. Et Siceleg, et Medeme na , et Se/zsenna, 32. Lebaoth, et Selim, et Aen, et Remmon : omnes civitates viginti novem, et villae earum. 33. In campestribus vero : Estaol, et Sarea, et A sena, 34. EtZanoe,etEngannim , et Taphua, et Enalm, 35. Et Jerimot, et Adullam, Socho , et Azeca, 36. Et Sarai/n, et Adithaim, et Ceder , et Gederothaim , urbes quatuordecim, et villae earum. 3 7. Sanan, et Hadassa , et Magdalgad , 38. Delean , et Masepha , et JecteL , 09. Lachis , et Bascath , et Eglon,

29. E Baaa, e Jim t ed Esem , 30. Ed Heltolad, e "Cesil, e Harma, 31. E Siceleg, e Medemena, e Sensenna, 32. Lebaoth, e Selim, e Aen , e Remmon ; in tutto ventinove citt co' loro villaggi. 33. E nella pianura Estaol, e Sarea, e Asena, 34- E Zanoe , e Engannim, e Taphua , ed Enaim, 35.E Jerimoth,e Adullam, Socho, e Azeca, 36. E Saraim, e AdiIhaim , e Gedera, e Gederothaim : quattordici e illa co'loro villaggi. 37. Sanan , e Hadassa, e Magdalgad, 38.Delean,e Masepha, e Jectel, 39. Lachis, e Bascath, ed Eglon,

Vcrs. 3a, Ventinove citta co' loro villaggi. Ventinove citt, nove grosse terre, che in tutto fa il numero di trentotto, quante tra le une e le altre sono notale dal versetto 20. in poi.

40. Chebbon, et Lee man, et Cethlis , 41. Et Gideroth, et JPethdagon, et Naama, et Maceda : civitates sexdecim, et villae earum. 42.Laba/za,etEther, et Asan, 43. Jephtha, etEsna, et Nesib, 44. Et Ceila, e/ Achsib, et Maresa: civitates novem, et villae earum. 45. Accaron cum vi" eis, e/ vilfylis suis. 46. Ab Accaron usque ad mare : omnia, ^uae vergunt aa7 A^otum, et viculos e/us. 47. Azotus cum vieis, et villulis suis. Gasa cum vicis, et villulis suis usque ad torre/item AEgypti, et mare magnum terminus ejus. 48. Et zn monte : Samir, et Jether, e/Socoth, 49. Et Danna, et Cariathsenna, haec est Dabir : 60. A/?ab, et Istemo, t 'Anim, 61. Gosen, et Olon,

40. Chebbon , e Leeman, e Celhlis, 41. E Gideroth , e Bethdagon, e Naama, e Maceda: sedici citt co' loro villaggi. 42.Labana,edEther, e Asan, 43Jephtha, ed Esna, e Nesib, 44- E Ceila, e Achzib, e Maresa: nove citt coi loro villaggi. 4$' Accaron co' suoi villaggi, e castelli. 46. Da Accaron sino al mare : tutto il paese verso Azoto co'suoi villaggi. 47. Azoto co'suoi villaggi , e castelli. Gaza co' suoi villaggi, e castelli fino al torrente d'Egitto, e il mar grande suo confine. 48. E nella montagna : Samir , e Jether, e Socoth, 49. E Danna , e Cariathsenna , che lo stesso che Dabir : 50. Anab, e Istemo , e Anim, 51. Gosen, e Olon, e

et Gilo : civitates undecim, et villae earum 62, Arab , et Ruma , et Esaan, 53. Et Janum, et Beththaphua, et Apheea, 54- Athmatha, et Carizth-Arbe, haec est Hebron, et Sior: civitates novem, et villae earum. 55. Maon, et Carmel, et Ziph, et Jota , 56. Jezrael, et Jucadam, et Zanoe , 57. Accaim, Gabaa, et Thamna: civitates decem, et villae earum. 68. Halhul, ettfessur, et Gedor, 69. Mareth, et 5ethanoth, et Eltecon : civitates sex, et villae earum. 6o. Cariarti - baal, haec est Cariath-iarim urbs silvarum^erArebba : civitates duae, et villae earum. 61. In deserto Beth* araba, Meddin, et SacTiacha, 62. Et Nebsan, et civitas Salis, et Engaddi : civitates sex , et villae earum.

Gilo: undici citt co'loro villaggi. 62. rab, e Ruma, ed Esaan, 53. E Janum, eBeththaphua, e Apheca, 54. Athmatha, e Cariath-Arbe,ch' Hebron, e Sior : nove citt co'loro villaggi. 65. Maon, e Carmel, e Ziph, e Jota, 56. Jezrael, e Jucadam, e Zanoe, 67. Accaim, Gabaa, e Thamna : dieci citt co' loro villaggi. 58". Halhul, e Bessur, e Gedor, 59. Mareth, e Bethanoth, ed Eltecon : sei citt coi loro villaggi. 6o.Carath-baal, questa Cariath-iarim citt de' boschi, e Arebbat due citt co' loro villaggi. 61. Nel deserto Betharaba, Meddin, e Sachacha, 62. E Nebsan , e la citt del Sale, ed E ngaddi : sei citt co' loro villaggi.

63. Jebusaeum autem habitatorem Jerusalem non po fuerunt filii Judo, delere : habita vity u Jebusaeus cum filiis Juda in Jerusalem usque in praesentem, diem.

63. Ma lo Jebuseo cta abitava in Gerusaleiame,nolpoterono discacciare i figliuoli di Giuda: ed i Jebusei son rimasi in Gerusalemme co'figliuoli di Giuda fino al d d'oggi. XVI.

C A P O

Porzione che tocco alla trib di Ephraim colle sue citt e villaggi. Tra gli Ephramiti resta il Cananeo pagando tributo, 1. J_Ja porzione poi che tocc in sorte a' figliuoli di Giuseppe fu dal Giordano che dirimpetto a Gerico,e dalle acque della stessa Gerico, a levante fino al deserto che va da Gerico al monte Belhel : 2. Et egreditur de 2. E partendo da BeBethel Luza , transit" thel a Luza passa lunque termi/rum Archi, go i confini di Archi ad Atharoth : Atharolh:
Vers. 63. * Rimasi ... co*figliuoli di Giuda. Ebr. Vicino a''figliuoli di Giuda. Vers. i. Affiglinoli di Giuseppe. Alla trib di Ephraim, e alla mezza trib di Mauasse. Dalie acque delia slessa Gerico. Essa la Carnosa fontana di Gerico , le acque della quale furono addolciate da Eliseo , 4jReg. n. 19. 20. ai.

1. \^/ecidt quoque sors filiorum Joseph a J&rdane contra Jeri* cho , et acjuas ejus ab oriente, solitudo quae ascendit de Jericio ad inontem Beiheli

3. Et descendit ad occidentem juxta ter" minum Jephleti, usque adterminos Beth-horon nferioris , et Cazer : finiunturque regiones ejus mari magno : 4. Possederuntq u filii Joseph , Manasse et Ephraim. b.Etfactus est terminus iiliori/m Ephraim per cognafiones suas, etpossessio eorum contra orientem AtharothAddar usque Beth-horon superiorem.

6. Egrediunturque confinia inmare. Machmethath vero aquilonem respicit, et circuit term inos co ntra orientem in Thanathselo, et pertransit ab oriente Janoe : 7. E da Janoe scen7. Descenditqu de Janoe in Atharoth , et dono fino ad Atharoih,
Vers. 2. Da Bethel a Luza. Questa citt di Luza era adunque di/Ferente da quella, la quale ebbe prima lo stesso nome, e fu dipoi la Bethel che qui nominata. Vcrs. 6. Machmelhath guarda a settentrione. Era a settentrione della porzione di Ephraim, a mezzod della porzione di Manasse. E i confini girano. Nella nostra Volgata, dove molte edizioni hanno termino , dee leggersi termino? , s perch cos porta 1' Ebreo, e si perch il senso lo esige indispensabilmente.
6 *

3. E va verso occidente lungo \ confini di Jephlet, fino ai confini di Beth-horon la inferiore, G di Gazer : e la sua regione finisce al mar grande: 4. E la possederono i figliuoli di Giuseppe, Manasse ed Ephraim. 5. E la porzione dei figliuoli di Ephraim divisi nelle loro famiglie, e la regione che possedettero verso oriente di Atharoth-Addar sino a Beth-horon la superiore. 6. E i suoi confini vanno al mare. MachmeIhalh guarda a settentrione, e i confini girano verso levante a Thanathselo, e passano all'oriente di Janoe:

Naaratha, etpervenit in Jericho: egreditur que ad Jordanem. 8. De Taphua per transit contra mare in vallem arundineti, suntque egressus e/us in mare salsissimum: /fcaec est possessio tribus filiorum Ephraim per familias suas. 9. Urbesque separatae sunt filiis Ephraim in medio posyessionis filiorum Manasse, et villae earum. i o. Et non inter/ceruntfilii Ephraim Chananaeum, qui habitabat in Cazer: habitapitque Chananaeus in medio Ephraim usque in diem hanc tributarius.

e a Naaratha arrivano a Gerico , e finiscono al Giordano. 8. Da Taphua vanno verso il mare alla valle del canneto, e finiscono al mare salato. Questa la porzione posseduta dalla trib de'figliuoli di Ephraim famiglia per famiglia. 9. E furono assegnatea'figliuoli diEphraim delle citt co' loro villaggi , le quali erano dentro la linea della porzione di Manasse. 10. Ma i figliuoli di Ephraim nondistrusseso i Cananei che abitavano in Gazer : e i Cananei son rimasi fino al di d'oggi in mezzo ad Ephraim suoi tributarii.

t Vers. 8. Finiscono al mare salato. Questa parola salalo non si sa come sia stata posta in questo luogo : essa non v' nell'Ebreo, nel Caldeo, e ne'LXX., e non debb'essere n pure nella nostra Volgata, come apparisce dal versetto q. del capo seguente dove il mare assolutamente, vale a dire irMediterraneo, posto per confine della trib di Manasse, la quale confinava con quella di Ephraim. Vers. io. * Suoi tributarii. Pagando loro il tributo.

C A P O XVII. Alla mezza trib di Mattasse, e alle figliuole di Salphaad assegnata la porzione , e accresciuta d figliuoli di Giuseppe. 1. C-/<?eidit autem sors tribui Manasse ( ipse enim est primopenitus Joseph ) : Machir primogenito Manasse patri Galaad, qui fuit vir pugnator, habuitque possessionem Galaad,etBasan; 2. (i) Et reliquis filio rum Manasse juxta familias suas .filiis Abiezer, et filiis Helec ,
(i) Nam. 26. 3 o.
Vers. i. Questi fu primogenito. Giacobbe avea predetto , che Ephraim sarebbe pi grande di Manasse, Gen. XLVUI. 19. 20., senza pregiudizio pero de' diritti di primogenitura che spettavano a Manasse. Quindi la met di questa trib ebbe un' ottima porzione di l dal Giordano, prima che ad Ephraim fosse assegnata veruna parte. Machir primogenito di Manasse. Primogenito insieme, e unigenito ; perocch Manasse non ebbe altro figliuolo che questo. Cosi della Vergine scrive s. Luca, che ella partor il figliuol lio primogenito, bench unico, cap. il. 7., e slmilmente in s. Matteo, cap. i. a5., Cristo detto primogenitore anche nella lettera agli Ebrei, cap. i. 6. Padre di Galaad. Sembra verisimile , che questo figliuolo di Machir prendesse il nome dal paese di Galaad di l dal Giordano , del qual paese fu dato il dominio a lui, e a' suoi discendenti.

1. V^uesla la porzione data a sorte alla trib di Manasse ( perocch questi fu primogenito di Giuseppe ) : a Machir primogenito d Manasse -, padre di Galaad , il quale fu uomo guerriero , e possed il pajese di Galaad, e di Basa n; 2. E (dala) agli altri discendenti di Manasse famiglia perfamga a'figliuolidi Abiezer,eai

et filiis Esriel, et filiis Sechem , et filiis Hepher, et filiis Semida. Isti sunt filii Manasse, filii Joseph, mares per cognationes suas.

3. ( i ) Salphaad vero filio Hepher, filii Galaad, filii Machir, Machir, filii Manasse .ton filiiManasse^on erant filii, sed solae filiae: quarum ista sunt nomina , Maa/a, et Noet, et Hegla, et Melcha, et fiegla, 2Yiers. Ther&a. (\. yeneruntque 4. Veneruntque in conspectu Eleazari sacerdods, et Josue filii Nun, ISun, et principum, didi' centes : Dominus praecept per manum Moysi, r/t dare tur nobis ut possessio in medio fratrum nostrorum. Deditque eis juxta imperium Domini possessione/ in medio fratrum patria earum. earum,
(i) IVum. 27. i., ei 36. 11^

figliuoli di Helec , ai figliuoli di Esriel, e a'figliuolidi Sechem, e a'figliuoli di Hepher, e a'figliuoli di Semida. Questi sono i figliuoli maschi di Manasse figliuolo di Giuseppe divisi nelle loro famiglie. 3. Ma Salphaad figliuolo di Hepher figliuolo di Galaad, figliuolo di Machir , figliuolo di Manasse, non ebbe figliuoli, ma sole figlie, i nomi delle quali son questi, Maala , e Noa , ed Hegla , e Meiea, e Thersa. 4. Edellesipresentaron dinanzi ad Eleazaro sommo sacerdote , e a Giosu figliuolo di Nun, e a'principi, e dissero : II Signore ordin per mezzo di Mos,che fosse data a noi la porzione in mezzo a' nostri fratelli. Diede perci ad esse (Giosu) la porzione in mezizo ai fratelli del padre loro secondo il coniando del Signore.

Ver*. 3. Ma Salphaad ... non ebbe figliuoli, ma sole j%lu Intorno a queste figliuole di Salphaad , vedi Num. sxvii.

5. Et ceciderunt foniculi Manasse decem absque terra Galaad , et Basan trans Jordanem. 6. Filiae enim- Manasse possederunt hereditatem in medio filiorum ejus. Terra autem Galaad cecdit in sortemfiliorum MaJiasse , cfui reliqui erant. 7. Fuitc/ue ter minus Manasse ab A s er Machmethath, quae respicit Sichem , et egreditur ad dexteram juxta habitatores fontis Taphuae. 8. E tenini in sorte Manasse ceciderat ter" ra Taphuae , quae est

5. E alla trib di Manasse toccarono dieci porzioni oltre la terra di Galaad, e di Basan di l dal Giordano. 6. Imperocch le figlie di Manasse ebber la loro porzione ereditaria insieme co' figliuoli d lui. E la terra di Galaad tocc in sorte agli altri figliuoli diManas se. 7. E i contini di Manasse furono da Aser a Machmelhaliclie guarda Sichem, e si estendono a destra presso gii abitanli del fonie di Taphua. 8. Imperocch la terra Taphua era toccata in sorte a Manasse, ma

Vers. S. E alla trib di Manasse toccarono dieci porzioni oltre la terra di G^alaad. Sei erano i figliuoli, Abiezer, Helec , Esriel, Sichem , Semida, ed Epher , e cinque figlie : ma siccome Salphaad figliuolo di Epher lasci solamente quelle cinque figliuole , non fu contato n Epher , n Salphaad , e furono dieci le parti ; in tal modo pero , che le cinque figliuole non ebbero in t u t t e , se non la porzione che doveva appartenere al loro padre Salphaad, la quale si divisero tra di loro. Si crede, che la divisione della terra alle particolari famiglie fosse rimessa a' capi di ciascuna trib. Per prevenire una difficolt che s' incontra sopra quello clic detto in questo luogo , e quello che lejrgesi, i. Parai. \. a3. 24. notisi, come pot essere, che essendo molto numerose le famiglie de' sopraddetti figliuoli, alcune di queste famiglie si dividessero, e avessero una parte la loro por/ione di l dal Giordano nel paese di Basati , e 1' altra parte avesse suo retaggio nella terra di Canaan. Vers. 6. * Imperocch lefglie. Queste figlie di Manasse.

;uxta terminos Manasse filiorum Ephraim. 9. Descenditque terminus vallis arundineti in meridiem torrent/s civitatum Ephraim, quae in medio sunt urbium Manasse. Termi" nus Manasse ab aquilone torrentis, et exitus e;us pergit ad mare : 10. Ita utpossessio Ephraim sit ab austro, et ab aquilone Manasse, et utramque claudat mare, et conyungantur sibi in trib Aser ab aquilone, et in trib Issachar ab oriente. 11. Fuitque hereditas Manasse in Issachar, etinAser, ?ethsan, et viculi ejus, et Jeblaam cum viculis

Thaphua , che presso i confini di Manasse , fu de' figliuoli di Ephraim. 9. E i confini (di Manasse) scendono dalla valle del canneto verso il mezzod del torrente, e delle citt di Kphraim, che sono in mezzo alle cill di Manasse. Il confine di Manasse dalla parte seltentrionale del torrente, donde va a finire al mare : 10. Talmente che la porzione di Ephraim dalla parte di mezzodi, e quella di Manasse da settentrione, e 1' una e P altra sono chiuse dal mare, e si congiungono da settentrione colla trib di Aser, e da levante colla trib d'Issachar, 11. E Manasse ebbe in Issachar, e in Aser di suo retaggio Bethsan co'suoi villaggi, e Jebla- . am co' suoi villaggi, e

Vers. io. Si congiungono da settentrione colla trib di Aser. Le due trib di Ephraim , e di Manasse sono considerate come un solo corpo , essendo l'una e 1' altra de' figliuoli di Giuseppe. La trib di Manasse si accosta alla trib di Aser verso Dor , e verso il Carmelo. Nel capo Six. 26. sta scritto, che la trib di Aser arrivava al Carmelo, e dal versetto seguente, e da Giuseppe Anlq. lib. v. i. sappiamo, che la citt di Dor vicinissima al Carmelo .apparteneva a Manasse.

suis, et habitatores Dor cum oppidis suis, habitatores quoque Endor cum viculis suis : similiterque habitatores Thenac cum viculis suis , et habitatores Mageddo cum viculis suis , et tertia pars urbis Nopheth. 12. Nec potuerunt filii Manasse lias civitates subvertere ; sed copit Chananaeus habitare i?i terra sua. 13. Postf/uam autem convaluerunt filii Israel, subjeceru?it Chananaeos , et fcerunt sibi tributarios, nec inter/cerunt eos. 14. Locutique sunt filii Joseph ad Josue , et dixerunt: Quare dedisti mihi possessionem sortis, etfuniculi unius , cum sim tantae multitudinis, et benedixerit mihi Dominus ?

gli abitanti di Dor co' loro borghi, e anche gli abitanti di n-dor co'loro borghi: e parimente gli abitanti di Thenac co'ioro borghi, e gli abitatori fliMageddo co'ioro borghi, e la terza parte della citt di Nopheth. 12. E non poterono i figliuoli di Manasse distruggere queste citt; ma i Cananei cominciarono ad abitare nel loro paese. 13. Quando poi i figliuoli d'Israele si furono rinforzati, soggettarono i Cananei, e se li fecero tributarii, e non gli uccisero. i4~ Ma i figliuoli di Giuseppe parlarono a Giosu, e dissero : Per qual motivo hai tu dato a me una sola porzione tirala a sorte, essendo io una moltitudine cosi grande per labenedizione datami dal Signore?

Vers. 11. Belfisan. Citt famosa, che fu dipoi della Scitopoli. Vers. 12. e. 13. E non poterono i figliuoli di Manasse ce. Ebbero gran difficolt da principio a soggettare queste citt ; indi lasciavano^ che i Cananei dopo averle perdute tornassero a ripigliarle, e ricominciassero ad abitarle. Ma dipoi le soggiogarono.

15. Ad quos Josue ctit: Si populus multas es, ascende in silvam, et succide Ubi spada in terra Pherezaei, et Haphaim : quia angusta est libi possessio montis Ephraim. 16. Cui responderunt filii Joseph : Non potrimus ad montana conscendere , cum ferreis currius utantur Chananaei, qui haitant in terra campestri, in qua sitae suntBethsan cum viculis suis et Jezrael mediam possideris vaileni. 17. Dixitgue Josue ad domum Joseph , Ephraim , et Manasse : Populus multus es , et magnae fortitudinis ;

16. Disse loro Giosu: Se tu se'un gran popolo, va al bosco, e taglia, e falli largo nella terra de' Pherezei, e de' Raphainii: giacch angusta regione per le il monte di Ephraim. 16. Gli risposero i figliuoli diGiuseppe: Noi non potremo salire sulla montagna , mentre i Cananei che abitano nella pianura ( dov' Bethsan coi suoi villaggi, e Jezrael, che tiene il mezzo della valle ) hanno cocchi armati di ferro. 17. E Giosu disse alla casa di Giuseppe, Ephraim, e Manasse: Tu sei un popolo numeroso, e mollo forte; tu non

Vers. 14. Per qual motivo hai tu dato a me ec. Si lamentano che la porzione data loro appena avrebbe potuto bastare a una sola trib, quand' eglino eran due trib molto numerose: speravano , che Giosu , il quale era della loro trib ( di Ephraim ) , avrebbe allargato i loro confini da altra parte ; imperocch le strettezze, in cui dicono di trovarsi, non provenivano tanto dalla scarsa misura del terreno , quanto dall' esserne molti luoghi occupati tuttora da' Cananei ; ma Giosu nulla conced alla carne , e al sangue , e insegn loro la maniera di allargarsi. Vers. 16. Non potremo salire sulla montagna mentre ec, Due difficolt op'pongonsi (dicono i figliuoli di Giuseppe) all'ingrandimento de' nostri confini; le montagne, sulle quali i nemici si fanno forti colla stessa asprezza de' siti ; le pianure sono difese', da' nemici co' loro carri armati di falci.

non habebis sortevi unam: 18. Sed transibis ad monter, etsuccides tibi, atque purgabis ad habitandum spalla : et poteris ultra procedere cum subverteris Chananaeum, quem dicis ferreos habere currus, et esse fortissimum.

avrai una sola porzione: 18.Ma salirai al monte, e taglierai, e li farai luogo pulito da abitare, e potrai allargarti,quando avrai sterminati i Cananei, i quali tu dici che hanno cocchi armati di ferro, e che sono fortissimi.

C A P O XVIII. Si manda a descrivere il paese da darsi ali altre sette trib, e si d la sua porzione a Be* niamin. i. ^-Songregatigue sunt omnes filii Israel in Silo, ibique fixerunt tabernaculum testimonii, et fuit in terra subjecta. 2. Remanserant autem filiorum Israel se-

1. JLl si raunarono tutti ifigliuolid' Israele a Silo, e ivi alzarono il tabernacolo del testimonio, e il paese era ad essi soggetto. 2. Ma vi restavano selle trib de' figliuoli

Vers. i. Si tannarono ... a. Silo. Da Galgala , dove erano stati gli alloggiamenti almen per sette anni, passarono gli Ebrei a Sili o, ritta posta in luogo elevato nel territorio di Ephraim. Essa era nel!' Acrabatane in distanza di dodici miglia da Sichem , e lontana tre ore di strada da Gerusalemme. In Silo stette 1' arca del Signore da Giosu fino a Samuele per circa trecento cinquant' anni. E il paese era ad essi soggetto. Silo era quasi nel centro del paese di Canaan 7 la maggior parte del quale era gi soggiogata.

ptem tribus , quae necdum acceperant possessiones suas. 3. Ad quos Josuc alt: Usquequo marcetis ignavia , et non intratis ad possidendam terram, quam Dominus Deus patrum vestra rum dedit vobis ? 4- Eligi/e de singulis tribubus ternos viros . ut mittam eos , et pergantt atque circumeant /erram, et describant eam juxta numerum unuscujusque muldtudinis : re/erantque ad me quod descripserint.

d'Israele, le quali non avevanoancora avuta la loro porzione. 3. Alle quali disse Giosu: Fino a quando marcirete voi nell' ozio senza entrare al possesso della terra data a voi dal Signore Dio de'padri vostri? 4- Scegliete tre persone da ogni trib, perch io le mandi a fare il giro della terra, e ne facciano la descrizione secondo il numero della gente: e ne riferiscano a me la loro descrizione.

Vers. 3, Fino a quando marcirete voi nell' ozio? Giosu vedeva , che le trib, alle quali non era stata fin allora rimessa la loro porzione, non facevano premura per averla, ed esserne messe in possesso. Dopo i lunghi viaggi, dopo le fatiche della guerra di circa sette anni, gli Ebri veggendosi padroni della Cananea , erano presi dall' amore dell' ozio, e del riposo; ma quest' ozio, e questo riposo poteva essere principio di miseria, e di fame; onde Giosn gli scuote, e li rampogna. Vers. 4- Scegliete tre persone da ogni trib ec. Si ordina qui da Giosu una nuova descrizione e divisione della terra di Canaau , forse perch della prima si dubitasse che non fosse fatta con tutta esattezza. E certamente prima che fossero finite le guer-? re, e soggettati almen per la maggior parte gli abitanti, era difficile il poter far comodamente, e con quiete questa misura. Adesso adunque ordina Giosu, che si proceda a questa operazione , lasciando intatti i paesi assegnati alle due jtrib di Giuda , e di Ephraim , e alla mezza trib di Manasse. E degna di gran ponderazione la fraterna concordia , colla quale tutte queste e misure , e distribuzioni furono fatte , segno del rispetto che avevasi

6. Dividile vobis terram in septem partes : Judas sit in terminis suis ab australi plaga, et domus Joseph ab aqui/one : 6. Mediam inter hos terrarii in septem par' tes describite : et huc venietis ad me , ut coram Domino Deo vestro mittam vobis hic sortem : 7. Quia non est inter vos pars Jkevitarum, sed sacerdotium Domni est eorum hereditas. Gad autem, et Ruben, et dimidia tribus Manasse jam accsperant possessiones suas trans Jordanem ad orientalemplagam, quas dedit eis Mbyses fomulus Domini. 8. Cumque surrexissent viri, ut pergerent

6. Spartile tra voi la terra in sette parti: Giuda rimanga dentro i suoi confini dalla parte di mezzod, e la casa di Giuseppe da settentrione. 6. La terra che di mezzo Ira questi, dividetela in sette parti: e venite a me , affinch io ve la tiri a sorte qui dinanzi al Signore Dio vostro: 7. Perocch non han Ira voi porzione alcuna i Leviti, ma loro retaggio egli il sacerdozio del Signore. Gad poi, e Ruben, e mezza la trib di Menasse han gi avute le loro porzioni di l dal Giordano a levante, le quali furori date loro da Mos servo del Signore. 8. E quando furori pronti quegli uomini

alla volont di Dio, il quale concorreva a tutte queste operazioni , e anche della stima grande che avevasi di Giosu. Vers. 6. La terra che e di mezzo. Vuol dire: il resto della terra, quello che rimane, levate le porzioni di Giuda , di Ephraim t e della mezza trib di Manasse, dividetelo in sette parti: Nel latino in vece di mediani molti credono, che vada scritto aliam. Vers. 7. Loro retaggio egli e il sacerdozio del Signore. I diritti annessi al sacerdozio sono la loro eredit. Si sono gi notati nel Levitico questi diritti.

ad describendam terram, praecepit eis Josue , dicens : Circuite terram, et describite eam, ac revertimini ad me , ut hic coram Domino , in Silo , mittam vobis sortem. 9. Itaque perrexeru/zt: et lustrantes eam, in septem partes diviserunt, scribentes in volumine. Reversique sunt ad Josue in castra Silo. 10. @ui misit sortes coram Comino in Silo, divisitque terram filiis Israel in septem partes. 11. Et ascendit sors prima jliorum Beniamin per familas suas, ut passiderent terram inter filio s Juda , et filios Joseph. 12. Fui/que terminus eorum contra aquilone/72 a Jordane : pergens juxta latus Jerichoseptentrionalispla-

per andare a fare la descrizione clellaterra, Giosu ordin, e disse loro: Fate il giro della terra, e misuratela, e tornate a me, affinch qui in Silo dinanzi al Signore io la tiri a sorte. 9. Quegli adunque andarono: e visitata a parte a parte la terra, la divisero in selle parli, facendone il catasto in un libro.E tornarono aGiosu negli alloggiamenti di Silo, 10. 11 quale tirella a sorte in Silo dinanzi al Signore, e divise la terra a' figliuoli d'Israele in sette parti. 11. La prima a uscire a sorte fu la trib di Beniamin distinta nelle sue famiglie, la quale ebbe sua porzione tra i figliuoli di Giuda, e i figliuoli di Giuseppe. 12. E i loro confini da settentrione furono al Giordano: e si stesero al lalo setteotrionale di Gerico, e di li salgono

Ver*, i?.. Al deserto di Belhaven. O sia di Bethel, la quale fu poi della JBethaven , come si notato altrove.

gae, et inde contra oc- alla montagna: e arrivacidentem ad montana no fino al deserto di Beconscendens, et perve- thaven, niens ad solitudinem Bethaven, 13. E passano a mez13. Atque pertransiens juxta (i) Luzam zo giorno vicino a Luad merdiem, ipsa est za detta anche Bethel : Bethel : descenditque e scendono in Atharolhin Atharoth - Addar , Addar verso il monte in man te m qui est ad che sia al mezzod di merdiem Beth - horon Beth-horon la inferiore: injerioris : i4- E declinano , e 14. Etnclinaturcircuens contra mare ad girano verso il mare a merdiem monts, qui .mezzod della montagna respicitBeth-horon con- che guarda Beth-horon tra Africani : suntque dalla parte dell' Africa, exitus ej7s in Cariata- e finiscono a Cariathaal, quae vocatur et bRal, la quale detta Cariath- iarim, urbeni Cariath-iarim cill de'fifiliorum Juda: haec est gliuoli di Giuda: questa plaga contra mare, ad la parte verso il mare occidentem. a ponente. 15. Da mezzodi poi i 15. A meridie autem ex parte Cariati - suoi confini cominciaiarim egreditur termi- no dalla parte di Canus contra mare, et riath - iarim verso il pervenit usque ad fon- mare, e arrivanofno al. tem aquarum Nephtoa. la fontana di Nephtoa. 16. E scendono fino 16. Descenditque in partem montis , qui re- alla parte del monte spicit vallem filiorum che guarda la valle dei "Knnom : et est contra figliuoli di E n nom ; ed
(i) Gen. 28. 19.

septentrionalem piagam in ex trema parte vallis JRaphaim.. Descenditque in Geennom (id est, vallem Ennom) /uxta latus Jebusaei ad austrum : et pervenir adfontem Hogel. 17. Transiens ad aquilonem, et egrediens <zd Ensemes, id est, Fontem salis : 18. Et pertransit usque ad tumulos, q^ui sunt e regione ascensus Adommim; descenditque &d Aben-boen , id est> lapidem Boen filii Ruben+et pertransit ex latere aquilonis ad campestria: descenditque in planitiem, 19. Et praetergreditur contra aqmlonem. Beih - hagla : suntque exitus ejus contra Unguam maris salsissi772 ab aquilone in fine Jordanis ad australem plagam : 20. ^ui est terminus illius ab oriente : haec est possessio filiorum

a settentrione nel ftdo della valle di Raphaim. E scendono ili Geennom ( vale a dire valle di E n nom) accanto alii Jebusei a mezzod, e arriva n o alla fonte di Rogel. 17. Pasano vers tramontana, e si estendono fino ad Ensemes, cio Fonte del sole: 18. E passano fino alle alture che so no dirimpetto alla salita di k~ dommini: e scendono da Aben-boen, o sia pietra di Boen figliuolo eli Ruben , e vanno dalla parte di tramontana fino a'campi; e scendono nel piano, 19. E s'inoltrano verso settentrione a Bethhagla : e finiscono alla punta del mar salato verso settentrione all'imboccatura del Giordano che guarda mezzod: 20. Il qual (Giordano) suo confine da oriente : questa la por-

Vers, 1.8. * Fino all'alture. Ebr. Geliloth. Quasi nome proprio.

Beniamin per terminos zione, e questi i confini suos in circuita , etfo- da tulle le bande de' figliuoli di Beniamin dimilias suas. visi nelle loro famiglie. 21.E le loro citt fuai. Fueruntque civitates ejus Jericho, et rono Gerico, e Beth-haBeth-hagla , et vallis gla, e la valle di Casis, Casis, 22.Beth-Araba,e Sa22. Beth-Araba , et Samaraim, et BetTiel, maraim, e Bethel, a3. Et Avim, et A23. E A vini, e Apha phara , et Qphera, ra, e Ophera, 24. Borgo di Emona, 2/j. V"illa Emona, et Ophni, et Gabee : civi- e Ophni, e Gabee: doditates dtiodecim, et vil- ci citt co'loro villaggi. lae earum. 26. Gabaon , et Ra25. Gabaon, e Rama, ma , et Beroth, e Beroth, 26. E Mesphe , e Ca26. Et Mesphe, et phara, e Amosa, Caphara, et A mesa, 27. E Recem , Jare27. Et Recem, Jarephei, e Tharela, phel, et Tharela , 28. E Sela, Eleph , e 28. Et Sela, Eleph, et Jebus, quae est Je- Jebus, o sia Gerusalemrusafem, Gabaath , et me, Gabaath ,e Cariath: Cariath: civitates qua- quattordici citt coi lotuordecim, et villae ea- lo villaggi. Questa la rum. Haec est posses- porzione de'figliuoli di tfio filiorum Beniamin Beniamin distinti nelle loro famiglie. juxta familias suas*
Ver?. 21. La valle di Casis. Casis nome della valle, e della citt che era nella valle, e pu interpretarsi scoscesa, ripida. Vers. 28. Jebus, o sia Gerusalemme. Non si sa, se ella desse il nome alii Jebusei che 1' abitavano, ovvero lo ricevesse da loro. E universale opinione degli antichi e de' moderni scrittori, che di questa citt fosse re il famoso Melchisedech, e che allora il

C A P O XIX.
S danno le loro porzioni alle sei trib di Si" meon , Zabulon , Issachar, Aser, Nephtalim, e Dan , e a Giosu. i.jC/t egresso, est sors secunda filiorum Simeon per cognationes suas : faitque hereditas 2. Eorum in medio possessioni^ filiorum Juda: Bersabee^ et Sabee, et Molada, 3.EtHaser-sual, BaIti., et Asem , 4. ^t Eltholad , Be* thul, et Harma , S.Et Siceleg, et B etlimarchaboth, etHasersusa, 1. JL secondi a uscire a sorte furono i figliuoli di Simeon distinti nelle loro famiglie : e il loro retaggio 2. Fu nel mezzo della porzione di Giuda, (ed ebbero) Bersabee , e Sabee, e Molada, 3. E Haser-sual, Baia, e Asem, 4.Ed Eltholad ,Bethul, e Harma, 5. E Siceleg, e Bethmarchaboth, e Hasersusa,

Suo nome fosse Salem. Ma s. Girolamo afferma, che Salem reggia di Melchisedech era verso Scitopoli assai lontana da Gerusalemme , e che vedevansi anche a' suoi tempi le ruine del palazzo di quel re. Vers. i. e 2. 72 loro retaggio fu nel mezzo della porzione ili Giuda. Doveva essersi riconosciuto dalle nuove misure che la porzione assegnata a Giuda era eccessivamente grande, bench questa trib fosse numerosissima ; si lev una parte del suo territorio vastissimo a Giuda per darla a' figliuoli di Simeon , che rano in piccol numero. Cosi adempievasi la profeza di Giacobbe, Gen. XLIX. 6. 7., come si notato in quel luogo. Bersabee e Sabee. Si pu interpretare Bersabee detta anche Sabee : perocch questi due nomi significano una sola citt , altrimenti le citt date a Simeon non sarebbon tredici, come detto ver. 6., ma quattordici. Vedi anche i. Parai iv, 18,

'.Et Beth'lebaoih, et Sarohemi civitates tredecim, et villae earum. 7. A in , et Lemmon 3 et Athar, et Asan : civitates quatuor, et villae earum : 8. Omnes vcidi per circuitum urbium istarum usque ad Eaalath-Beer-Ramath contra australem plagam. Haec est hereditas filiorum Simeon juxta cognationes suas, 9. In possessione, et funiculo fdiorum Juda\ quia major erat : et idcirco filii Simeon possederunt in medio hereditaiis eorum*

6. E Beth-lebaolh , e Sarohem : tredici citt coloro villaggi. 7. Ain, e Reminoti, e Athar,e Asan : quattro citt co'ioro villaggi: 8. E tulli i castelli all'intorno di questecit l fino a Balaath-Beer-, Ramata, dalla parte di mezzod. Questa la porzione de'figliuoli di vjimeon distinti nelle loro famiglie. 9. ( La qual porzione ) fu tolta dalla por-< zione, e dal retaggio di Giuda; perch era troppo ampio : e per questo i figliuoli di Simeone ebbero la loro parte in mezzo alla porzione di Giuda. 10. Uscirono iti terzo luogo a sorte i figliuoli di Zabulori distinti nelle loro famglie, e i* confini del loro dominio andarono fino a Sarid. 11. E salgono dal mare,'e da Mer ala, e giungono a Debbaseih sine* al torrente,che dirimpetto a Jecona. *2. E v olirono da Za*

10. Ceciditque sors tertia filiorum ZabuLon per cognadones suas : et factus est terminus possessionis eorum usque Sarid. 11. Ascenditene de mari, et Merala, et pervenit in Debbaseth usque ad torrenteni, qui e.vt contra Jeconam. 12. Et revertetur da

Zared contra orientem in fines Ceseleththabor: et egreditur ad Daerth, ascenda/que contra Japhie. 13. Et Inde pertranst usque ad orientalem ptagam Geth-hepher, et Thacasin : et egreditur in Remmon, Amthar et Noa. . 14- Et circuit ad aqulonem Hanathon : sunttjue egressus e/us, ^allis Jejihtahelt 15. EiCateth>etNaalol, etSemeron, et Jedala>etBethleliemi civitates duodecim> et viUae earum. 16. Haec est heredi" tas tribusfiliorumZabulon per cognationes suas, urbes, etviculi earum. 17. Issachar e gres sa fst sors quarta per cognationes suas : 18. JFuitque e/us he* reditas Jezrael, et Casaloth, et Sunem , 19. Et Hapharaim, e/ Seon, et Anaharath,

red verso levante a'corifini di Ceseleththabor : e s'inoltrano a Dabereth, e si avanzano verso Japhie. i3. E di l passano sino alla regione orientale di Geth-hepher, e di Thacasin : e vanno a Remmon , mthar , e Noa. i4- E girano a settentrione verso Hanathon: e vanno a finire alla valle di Jephtahe 1, io. Ed a Caleth, e Naalol, e Semeron. e ledala, e BethleherrK: dodici citt co'loro villaggio". Questa la porzione , queste le citt co'loro villaggi, che toccarono in sorte alla trib de'figUuoli d Zabulon distinti nelle loro famglie. 17. Usci in quarto luogo a sorte la trib d' Issachar distinta nelle sue famiglie : 18. Ed ebbe per sua porzione Jezrael, e Casa l th, e Sunem, 19. E Hapharaim , e Seon, e Anabaralh,

ao. Et JZabboth, et Cesion , et Abes , 21. Et JRameth, et JZngannim, et Enhadda, et fieth-pheses. 2 a. Et pervenit terminus e/us usque Thabor, et Sehesima, et Bethsames : eruntque exitus ejus Jordanis: civitates sexdecim, et villae earum. 2 3. Haec estpossessio filiorum Issachar per cognationes suas, rbes, et viculi earum. 24. Ceciditque sors quinta trini filiorum $er per cognationes suas :

20. E Rabboth, e Cesion, e Abes, 21. E Rametb, e Engannim , e Enhadda , e Belh-pheses. 22. E i suoi confini arrivarono sino a Thabor, a Sehesima, e Bethsames : efiniscono,al Giordano: sedici citt co' loro villaggi. 23. Questa la porzione , queste le citt co'loro villaggi, che toccarono in sorle a'figliuoli d' Issachar distinti nelle loro famiglie. 24. Usc in quinto luogo a sorte la trib de'figliuoli di Aser distinti nelle loro famiglie : , 26. E loro confini furono ad Halchalh, e Chali, e Beten, e Axaph,

26. Futque terminus eorum Halchath, et Chali, et Befen, et Axph, 26.Elmelech,e Amaad, 26. EtElmelech, et Amaad , et Messal : et e Messal : e vanno fino pervenit usque ad Car- al Carmelo del mare, e melum maris, et Sihor, a Sihor, e a Labanath. et Labanath.
Vers. 26. Fino (ti Carmelo dei mare. Per distinguerlo dall'altro Carmelo della trib di Giuda, Jos. xxi. 31. Quello, di cui ni parla adesso, era della trib di Aser, ed celebrato nelle

a 7. Ac revertitur contra orientem Beth-dagon ; etpertransit usque Zabulon, et val/em Jephthel contra aquiIbnem, in Bethemec, et Nehiel. Egrediturque ad laevam Cabul, 28. Et Abran, et HoAob , et Hamon, et Ca/za, usque ad Sidonem magnam : 29. Hevertiturque in Horma usque ad tivitatem munitissimam Tyrum, et usque Hsai eruntque xitus ejus in mare de funiculo Achziba : 30. Et Amma, et Aphec, et JRohob : civitates vigintiduae, et villae earum. 31. Haec est possessio filiorum Aser per

27. E volgono a le vante verso Beth-dagon: e passano fino a Zabulon, e alla valle di Jephtel verso tramonta* na, e fino a Bethemec, e Nehiel. E s'inoltra al la* to sinistro di Cabul, 28. E adAbran, e Rohob , e Hamon , e Cana, fino a Sidone la grande: 29. E tornano verso Horma fino alla citt irtissima di Tiro , e fino ad Hosa : finisconoal mare nel territorio di A.chziba : 30. E includono Amma , e Aphec, e Rohob : venlidue citt coi loro villaggi. 31. Questa la porzione, e queste le citt

Scritture per la sua bellezza fertilit. Egli si stende con una delle sue colline fino alle rive del Mediterraneo. Vers. 27. Beth-flagn. Cio casa di Dagon, perch in quel luogo si adorava Dagon. Dagon significa pesce; e in figura di pesce , ovvero di sirene, era adorato quel falso dio. Vi un altro luogo dello stesso nome nella trib di Giuda. Yers. 3o. Tenti due citta. Notisi, che alcune delle citt qui nominate sono poste per dimostrare, fin dove si estendessero i confini di Aser ; ma non appartenevano a questa trib. La porzione di Aser fu, quale 1' aveva predetta Giacobbe, sommamente fertile e araenissima.

coloro villaggi, ebe tocco carono a'figliuoli di ser ea distinti nelle loro famiglie. 32. Uscirono a sorte 32. Filiorum Nephta# sexta sors cecidit in sesto luogo i figliuoi" li di Nephtali distinti per/amilias suas i " nelle loro famiglie: 33. E i loro confini 33. Et coepit termi- cominciavano da Eleph nusdeEleph,etElon & e in Saananini , et Aaa- e da Elon in Saananim, e mi, quae estNeceb.et e Aclami, che dicesi anche Neceb, e da Jebnael Jebnael usque iecum ; e fino a Lecum ; e vanno et egressus eorum us- * a a finire al Giordano : que d Jordanem : 34- E volgono da oc34.Revertiturque tercidente verso zanotminus contra occiden- < tem in Azanot-thabor : 1ibabor, e di l vanno atque inde egreditur verso Hucuca, e passa' no a Zabulon dalla parin Mucuca, et pertransi it in Zabulon contra te di mezzod, e in ser merdiem, et in Aser da occidente , e verso t contra occidente? et Giuda da levante, 4 z in Juda ad Jor^anem '' contra ortum solis , i55. Sue citt fortini35. Civitates munr, tissimae, Assedim.Ser, me, Assedim, Ser, ed E;, et Emath, et Reccath, .math, e Reccath, e Ce nerelh, et Cenereth, i36. E Edema, e Ara36. Et Edema, et Ama, Asor : rama,Asorj E37.ECedes,eaEdrai, 37. Et,Cedes, et EEnhasor, draitnhasor, T .a~ 5Q.EtJerontetMa- ' 38. E Jeron , e Mage* gdalel,Horem,etBe- dalel, Ho rem , e Bethass: thanathetBethsames-. nath, e Bethsames : di* cognationes suas, urbesque, et vicul* ea-

civitates decem et novem , et villae earum. 69. Haec est possessio tribus filiorum Reputali per cognationes suas, wrbes, etviculi earum, 40. Tribui fiKorum Dan per familiae suas egresso, est sor* jeptimai 41. Etfuit termnus possessionis ejus Sara , et Esthaol, et Hrsemes, ideati civitas Solis, * *%&. Sehbn, et A/aton, et Jeihela, 43. Elon, et rhem/w et Acro, 44. E/thece, Gebbethon, et Balaath, 45. Et Jud, et /tane, et fiarach, et Gethremmon : 46. JBt Mejarcon, et "Arecon cum termino, qui respicit Joppen : 4? ^ i/^50 J^we concluditur. Ascenderuntque filii Dan, et pugnaverunt contra Lesem, ceperuntque eam : et percusserunt eam in ore gladii, et possed-

ciannove citta co' loro villaggi. 69. Questa la porzione, e queste le citt co'loro villaggi possedute da' figliuoli di Nephtali distinti nelle loro famiglie. 40. Usc a sorte in settimo luogo la trib 1 de figliuoli di Dan distinti nelle lor famiglie: 41. E dentro i confi-* ni della loro porzione fu Sar, ed Esthaol, e Hirsemes , cio citt del Sole, 42. Selebin, e Aj alo n, e Jethela, 43. lon , e Themna, ,e Acron, 44. Elthece, Gebbethon, e Balaath, 45. E Jud, e Bane , e Barach, e Gethremmon: 4^ E Mejarcon, e Arecon con quel tratto che guarda loppe : 47. E qui termina il loro confine. Ma i figliuoli di Dan si mossero , e assaltarono Le* sem, e la presero: e tutto misero a fil di spada, e ne rimaser padroni, e

runt, et habitaverunt in ea , vacantes nomen ejus Lesem-Dan ex nomine Dan patris sui. 48. Haec est possessio tribus filiorum Dan per cognationes suas, urbtfs, etviculi earum. 49. Cumque complesse* sorte dividere terram singulis per tribus suas, dederunt fi. lii Israel possessione/Ti Josue filio Nun in medio sui, o. Juxta praeceptum Domini, urbem, quam postulabit, Thamnath-Saraa in monte Ephraim: et aedificat>it civitatem, abitavitque in ea.

vi abitarono, dandole il nome di Lesem-Dan dal nome di Dan loro padre. 48* Questa la porzione, e queste le citt co'loro villaggi possedute cla'figliuoli di Dan distinti nelle loro famiglie. 49. E finita ch fu eli distribuirsi a sorte la terra a tutti, trib per trib, i figliuoli d'Israele diedero a Giosu figliuolo di Nun la sua porzione tra di loro, o. Secondo 1' ordine del Signore, la citt ch' ei domand, TbamnalhSaraa sul monte Ephraim ; ed egli riedific la cilU e vi abil.

Ver. 4v-1 figliuoli di Dan si motsero e assaltarono tese/n. 11 fatto descritto, Jud. xvm. Vers. 4fy Finita che fu di distribuirsi ec. Mirabile la modestia , e il disinteresse di Giosu. Egli, che aveva dato a tutti gli altri Ebrei la loro porzione, egli 1' ultimo ad ess re provveduta di possessione , e la riceve in dono dal popolo, d ella delie pi magre, essendo in montagna -, onde s. Girolam racconta, che s. Paolo visitando il monumento di Giosu ammi var che questo grand* uomo avesse domandato un luogo si alpe re e arido. Ma simili esempi di umilt , e di amore verso la pov t erano degni di un uomo che erU figura di colui, il quale esse do ricco s fece povero per noi, ed essendo re di gloria , si esin m per noi afiiP di far noi ricchi della sua povert , e gloriosi della sua umiliazione,

i. Jfae sunt possession e s , quas sorte diviserunt Eleazar sacerdos, et Josue filius Nrm , et principes familiarum , ac tribuum filiorum Israel in Silo, coram Domino ad ostium tabernaculi testi* monii', partitique sunt terram*

i.Quesle sono le porzioni distribuite a sorte da Eleazaro sacerdote, e da Giosu figliuolo d Nun,e da'principi delle famiglie , e delle trib de'figliuoii d'Israele in Silo, dinanzi al Signore alla poria del tabernacolo del testimonio, e questa fu la divisione che fecero del paese.

C A P O XX. T$e citt di rifugio ; cl sten quelli che possano rifuggirvisi, e per guanto tempo debbano restarvi. " i. J-Lit locutus est Dominus ad Josue, dicetzs : Loquere filiis Israel, et die eis : 2. Separate urbe s fugitivorum, (i) de quibus locutus sum ad vos p<?r manus Moysi : 3. Ut confugiat ad eas quicumque animam percusseritnesciusi et possit evadere iram
(i) Nam. 35. io. Detti. 19. 2. Vers. 2, Separate le citt pe' fuggiaschi ec. Vedi il libro dei Numeri, cav. xxxv.

1. Li il Signore parl a Giosu,e disse : Parla a'figliuoli d'Israele, e di'loro: 2. Separate le citt pe'fuggiasehi, delle quali io vi parlai per mez z di Mos : 3. Nelle quali chiunque avr ucciso un uomo senza volerlo possa ricoverarsi : e possa sol-

, provimi^ qui ultor est trarsi all'ira del prossimo parente , che vuol sanguinis. far vendetta dell'ucciso. 4* Quando quegli si 4. Cum ad unam harum confugerit civita" sar ricoverato iti una tum, stabit ante por- di queste citt , si pretam civitatis, et loque- senter alla porta della tur senioribus urbis il- citt, ed esporr a'seniolius ea , quae se com- ri di quella citt le proprobent innocntem : ve di sua innocenza: e sicque suscipient eum, dopo questo lo ricetteet dabunt ei locum ad ranno, e gli daran luogo da abitare. habitandum. 5. E se il vendicatore 5. Cumque ultor sanguinis eum fuerit per- dell'ucciso gli terr diesecutus, non tradent in tro , noi daranno nelle manus ejus: quiaigno- mani di lui : perch egli rans percussit proxi- ha ucciso il suo prossimum ejus, nec ante bi- mo per ignoranza , e duum, triduumve ejus non provato ch'ei fosse due giorni, o tre giorprobatur inimicus. ni prima suo nemico. 6. Et liabitabt. in ci6. E abiter in quelmiate lila, donec stet la citt, fino a tanto eh* ante judicium causam ei comparisca in giudireddens facti sui, et zio per render ragione moriatur sacerdos ma- di quel che ha fatto ,* e gnus , qui fuerit in illo muoia il sommo sacertempore. Tunc reverte- dote di quel tempo. Altur homicida, et ingre- lora 1' omicida torner, dietur civitatem, et do- e rientrer nella citt , e mum suam, de qua fu- nella sua casa, donde era gerat. fuggito.
Vers. 3. * Vuol far vendetta, dell* uccso. Vuol vendicare il sangue sparso.

7 *

7 Decreveruntque CedesinGalilaea monte Rephfli, et Sichem n monte Ephraim, et Cariath-Arbe, ipsa est Hebron in monte Juda. . 8. Et trans Jordanem contra orientale plaga/n Jericho()sta' t&eritnt fio^or^ quae, sita est in campestri soKtwline, de tr^&w J^-1 ^e/?, <?4 Mamojk-in, ($a* laad de,t&% &<%d, <et Gg&&& ii* *Basan de trite* Manasse. g. Jae civitates consdlutae sunt cunctis filiis Israel* et advenis, qui kabitabant inter 4os : utfygeret ad <?as, qui animam nescius perississet, et non moreretur in manu proxlmi, effusum sanguinem vindicre cupien* tis, donec starei ante
(f) &eut. 4. 43.

7. Furono adunque stabilite Cedes nella Galilea sulla montagna di Nephtali, e Sichem sul monte Ephram, e Gariath-Arbe , o sia Hebron sulle montagne di Giuda. 8. E di l dal Giordano all'oriente di Gerico stabiliron Bosor, la quale situata nella pianura del deserto, della trib di Rubeft, e Ramoth in Galaad della trib di ad,eGaukm in Bassa della trib di 3\fonasse. 9. Queste citt furono stabilite per tutti i figliuoli d'Israele, e pe i forestieri abitanti con essi : affinch in esse si ricoverasse chiunque avesse ucciso un uomo senza volerlo, e non morisse per la mano del parente bramoso di far vendetta del. sangue

Vers. 6. Fino a tanto che ei comparisca in giudizio , ec. Letteralmente i fino a tanto che egli stia in piedi dinanzi ni senato, ovvero magistrato. J rei, e i litiganti co'loro avvocali stavan ritti dinanzi a' giudici,

poputum expositurus sparso, fino a tanto che causam suam* quegli comparisse dinanzi al popolo a trattar la sua causa. C A P O XXI. Si assegnano a Leviti quarantotto citt co'sobborghi : compiuta la promessa fatta da Dio a* patriarchii la pace, e il riposo conceduto a'figliuoli d' Israele. 1. jtjLccesseruntque principes famiUarum Levi ad Eleazarum sacerdote/Ti , et Josue filium Nun , et ad duces cognationum per singulas tribus filiorum isral. 2. Locutique sunt ad eos in Silo terras Chanaan, atque dixeritnt:

1. L i principi delle famiglie di Levi andarono a trovar Elcaxaro sommo sacerdote , Giosu figliuolo di Nun, e i capi delle famiglie di ogni trib de'figliuoli d Israele. 2. E parlaron con essi in Silo nella terra d Cnaan , e dissero : il

Vers. i. / princpi delle famglie di Levi andarono ee. Fatta la distribuzione delle terre alle tritili, costituite le citt.Iftiafiifffgio , i capi della trib di Levi domandano, che prima che si separi 1' adunanza del popolo , e ciascheduna trib se ne vada al territorio assegnatole, sieno determinate le citt che debbon servire ad essi di abitazione. Questa trib era composta di tre grandi famiglie, quella di Caath, di Gerson, e di MerarL. Aronne della famiglia di Caath era stato capo di una nuova famiglia inn^lzata sopra le altre per ragione del sommo sacerdozio. Fissate pertanto le citt da assegnarsi alla trib di Levi, queste furono divise a sorte tra le quattro famiglie: e Dio dispose, che quella di Aronne toccasse ad abitare nelle trib di Giuda , e di Beniamin , aftinch cosi l'ossero pi vicini al tempio che dovea un di ed*l-

(i) Dominus praecepit per manum Moysi, ut darentur nobis urbes ad habitandum et suburbana earum, ad alencla jumenta. 3. Dederuntque filii Israel de possessioni' bus suis juxta imperium Domini^ civitates\ et suburbana earum. 4. Egressaque est sors in familiam Caath fiUorum Aaron sacerdote de tribubus Jada ^et Simeon , et 2?eKiamitt: civitates tredecim : v 5. Et reliquis filiorum Caath, id est, Levitis, qui super/erant, de tribubus Ephraim., et Dan, et dimidia tri*
(i) Nam. 35. 2.

Signore ordin per mezzo di Mos che fossero a noi assegnate delle cilt da abitare, co' loro sobborghi per nudrire il bestiame. 3. E i figliuoli d' Israele dettero delle loro porzioni, secondo il comando del Signore , le citt co'loro sobborghi. 4. Ed essendo uscita a sorte la famiglia di Caath, i figliuoli di roane sacerdote ebbero tredici citt delle trib di Giuda, e di Simeon, e di Beniamin : 6. E agli altri figliuoli di Caath, che rimanevano, cio a dire a'Leviti furon date dieci citt delle trib di Ephrairn

Vers. 4- I figliuoli di Aroitke ebbero tredici citta. Essi noti erano allora in gran numero ; ma in primo luogo non si bado a quello che erano, ma a quello che dovevan essere col tempo ; in secondo luogo , Jjeneh queste citt fossero cedute in propriet a quelli della stirpe di Levi, vi abitavano insieme molti delle trib , nelle quali eran poste le stesse citt ; lo che non .era indispetf *abUe , mentre non possedendo i Leviti, se non un piccolo spazio della campagna intorno alle stesse citt, dovevano in queste avere le loro abitazioni i padroni della stessa campagna. Questo stesso apparisce da que' luoghi della Scrittura, ne' quali ordinato gli Ebrei di far parte a' Leviti del pane che si cuoce nelle famiglie, e degli animali che si uccidono, e di far altri regali. Vedi Num. xv. 19. 20., Dettt, xu. 12. 19., xtv. 27. 28. 29. , xvi.

bu Mattasse, civitates decem. 6. Porro filiis Gerson egressa est sors , ut acciperent de tribbus Issachar, et Aser, et Nephtali, dimidiaque trib Manasse in Basan, civitates nume" ro tredecim. 7. Et filiis Merari per cognationes suas, de tribubus JRben , et G ad, et Zabulon urbes duodecim 8. Dederuntque filii IsraelLevitis civitates, et suburbana earum, sicut praecepit Dominus per manum Moysi, singulis sorte tribuentes. 9. De tribubus filiorum Judat et Simeon dedit Josue civitates, (i) quarum ista sunt, nomina. 10. Filiis Aaron per familias Caath Levitici generis ( prima enim sors illis egressa est )

e di Dan e i mezza la trib di Manasse. 5. Ai figliuoli di Gerson tocc in sorte di aver numer tredici cittadelle tribd 3 Issachar, e di Aser , e di Nephtali e della mezza trib di Manasse in Basan. 7. E affiglinoli di Me rari distinti nelle loro famiglie, dodici citt delie trib di Ruben, e Gad, e Zabulon. 8.E diedero i figliuoli d'Israele a'Leviti le cittco'loro sobborghi, come avea comandato il Signore per mezzo di Mos distribuendole loro a sorte. 9. E questi sono i nomi delle citt prese da' figliuoli di Giuda , e di Simeon, e assegnate da Giosu. 10. I figliuoli di Aronne della famiglia di Caath, delia stirpe di Levi ( che furono i primi a uscir a sorte) ebbero

(*) i. Par. 6.-

li. Cariath-Ar^e del padre di Enac (delta Hebron sulla montagna di Giuda) col suo sobborgo che la circonda. 12.1 campi, e i villaggi di essa gli avea dati (Giosue) a Caeb . figliuolo di Jephone per sua porzione. 13. Diede egli adun13. Dedit ergo filiis Aaron s^zcerdotis He- que ai figliuoli di Aronbron confu^ii cwitateii, ne sommo sacerdote Head suburbana ejus: et ! bron citt di rifugio col L obnam. caro $t$ura* suo sobborgo : Lobna col suo sobborgo : nis: . ifa&'JctheriClE-14. E Jether, ed Estemo, st/no j 15. E Holon, e Dabir, 16. JEt ^"o/bn, et Dabir,

11. Cariatb-Arbe patr;s E noe, quae vocatur Hebron in monte Juda, et suburbana ejus per circuitum. 13. (i) Agros vero, et villas ejus dederat Caleb,filio Jephone ad possidendum.

, 1.6. Et Ain, et Jeta, et Bethsames cum suburbanis suis : civitates Hov>em de tribubus , ut dictam est, duabus* 17. De trib autem filiorum Beniamn Gab/zon ; et Gabae , 18. JS* Anathoth, et Almon cwnsuburbans suis: civitates quatuor. 19. Omnes simul civitates filiorum aron
(i) .?up, 14. i,',.

i6.E Ain,e Jeta, e Bethsames co'loro sobbor- " gbi: nove citt di due trib, conforme s detto. 17. E della trib de'figliuoli di Beniamin Gabaon, e Gabae, 18. E Anatholh, e Almon co'suoi sobborghi : quattro citt. 19. Tutte insieme le ci tl de'figliuoli di Aron-

sacerdots, tredecim n.e sommo sacerdote fucum suburbnis suis. ron tredici, e loro sobborghi. 20. gli altri figliuoli 20,jRe!iquis vere per /miliasfiliorum Caath di Gaath. della stirpe d ^evitici gneris, haec ILevi distinti nelle loro famiglie furono asseest data possessio : gnate: 21. Della trib di E4 ai .D trib Ephraim, rbes confugii Sichem pttraim, per citt direcum suburbnis suis in fugio Sichem co' suoi monte Ephraim, et Ga- sobborghi sul monte Ephraim, e Gazer, er, 22. E Cibsaim, e Belh. 22. Et Cibsaim, et Betli-horon cum subur- boron co1 suoi sobborbanis suis, civitates ghi, qttattro'citl. quatuor. 23. De trib quoque 2o.Della trib di Dan, Dan, Eltheco, et Ga- Eltheco, e Gabathon, bathon, 26. E A j alo n, e Geth24 Et A/alon, et Gethremmon cum sub* remmon co'Joro sobborrbanis suis, civitates ghi, quattro citt. quatuor. 26.Porro de dimiia 26. E della mezza tritrib Manasse, Tha- b di Manasse Thanach,

Vers. si. Per citt di refugio. Cos pure ne'versetti 27.32. 36. 87, ; la nostra Volgata ha in plurale citt di rifugio , dove l'Ebreo legge in singolare citt del rifugio, come qui Sichem notata gi per una di tali citt, capo precedente, versetto^. Questa lezione della nostra Volgata ha dato origine al sentimento di alcuni interpreti, i quali hanno creduto che tutte le citt dei Leviti atessero asilo. Ma comunemente questo diritto credesi riservato alle sole sei citt nominate nel detto luogo -, e molti mss. della Volgata leggono come J' ebreo.

nach, et Gethremmon, cum suburbanis suis, civitates duae. 26. Omnes civitates decem,) et suburbana earum datae sunt filiis Caath inferioris gradus, ^.Filiis quoque Gerson Levici generis dedit de dimdia trib Manasse confugii civitates , Gaulon in Basan , et Bosram cum suburbanis^ suis civitates duas. a8,/4?0m de trib tssachar Cesion, et Dbereth, 29. Et Jaramoth, et Engannim cum suburbanis suis, civitates quatuor. 30. De trib autem Aser, Masal, et Abdon, 31. Et Helcath, et JRohob cum suburbanis suis, civitates quatuor. 32. De trib quoque Nephtali, civitates confugii Cedcs in Galilaea, et Ham7woth-Dt>r, et Carthan cum suburbanis suis , civitates tres, 33. Omnes urbesfo-

e Gethremmon co* loro sobborghi, due citt. 26. Dieci citt in tutto coi loro sobborghi furono assegnate a' figliuoli di Cath che erano di ,grado inferiore. 27. Parimente a' figliuoli di Gerson della stirpe di Levi diede della mezza trib di Manasse, le citt del rifugio Gaulon in Basar, e Bosram co'Ioro sobborghi, due citt. 28. Della trib d j Is~ sachar Cesion e Dabereii, 29. E Jaramoth, ed Engannim co1 loro sobborghi , quattro citt. 30. Della trib di Aser, Masal, e Abdoii, 31.E Helcalh.e Rohob coi loro sobb,orghi,quattro citt. 3a. Parimente della trib di Nephtali, le citt del rifugio Cedes nella Galilea, HammothDor, e Carthan co' loro sobborghi, tre citt. 33.Tuttlecitl-del.

mitiar/im Gerson, tredecim cum suburbanis suis. 34- Filiis autem Mierari Levits inferiori^ gradus per familias suas data est de trib Zabulon Jecnam, et Cartha, 35. Et Damna, et Naalol, civitates quatuor cum suburbanis suis. 36. De trib Huben wltra Jordanem contra Jericho, civitates refugii Bosor in solitudine, Misor, et Jaser, et Jethso/z, et Mephaath, civitates quatuor cum suburbanis suis. 37. De trib Gad, civitates confagli JRamoth in Galaact, et Manaint, et tesbon, et Jaser, civitates quatuor cum suburbanis suis. 38. Omnes urbe s filiorum Merari per familias , et cognationes suas duodecim.

le famiglie di Gerson, tredici, e i loro sobborghi. 34- E a' figliuoli di Merari Leviti di grado inferiore distinti nelle loro famiglie, furon date della trib di Zabuloa Jecnam, e Cartha, 35. E Damna , e Naalol, quattro citt eo'lorx> sobborghi. 36. Della trib di Ruben di l dal Giordano dirimpetto a Gerico, le citt del rifugio Bosor nel deserto, Misor , e Jaser, e Jethson, e Mephaath, quattro citt co'loro sobborghi. 37.DellatribdiGad, le citt del rifugio Ramoth in Galaad, e Manaina , ed Hesebon , e Jaser , quattro citt co' loro sobborghi.

38. Tutte le citt assegnate a' figliuo li di Merari distinti nelle loro famiglie, e casate furon dodici. 39, Tulle adunque le 39. Itaque civitates universae Levitarum in citt date a' Leviti in medio possessionis fi- mezzo alle porzioni de'

liorum Israel fuerunt quadraginta ocio 4o. Cum suburbanis suis , singulae per fomlas dstributae. 4i* Deditque Dominus Deus Israeli omnem terram, quam traditurum se patribus eorum juraverati et possederunt illam > atque habitaverunt in ea. 4a. (i) Dataque est ab eopax in omnes per
(r) JM. iju 92.^ et 14 &

figliuoli d'Israele furono quarantotto 40. Co' loro r*a>orghi,e furono disarmile una per una secondo 1* ordine delle famiglie. 41. E il Signore Dio diede ad Israele tutta la terra che avea promesso di dar ' loro col giuramento fattone a' loro padri : e la possedettero, e vi abitarono. 4a* Ed ei diede loro la pace con tutte le na-

VeriV 4< & il Signore Do ditate ad Israele tutta la terra th avea promesso. La diede loro interamente quanto al diritto di propriet, in virt del quale fu distribuita parte a parte alle dodici trib: la diede loro anche riguardo all'attuale possesso con quella limitazione degna di sua bont, e della particolare u provvidenza verso il suo popolo , la quale limitazione si ha, Exod. xxm. 29., dove Dio dice, che ei non avrebbe cacciati i Cananei tutti in un tratto , affinch la terra non si riducesse in orrida solitudine, e divenisse albergo delle bestie feroci, ma gli avrebbe cacciati a poco a poco, secondo che g' Israeliti andasser crescendo di numero sino a divenir capaci di occuparla tutta, e d coltivarla* Che se dopo che gli Ebrei furono moltiplicati, e in istato di sterminare totalmente gli avanzi degli antichi abitatori , eglino o per negligenza, e infingardaggine, o per altri riguardi trascurarono d'insignorirsi di quel che restava da occupare, ci dee ascriversi a colpa dello stesso pepolo, e non a Dio , il quale con infiniti prodiga gli avea condotti nella terra promessa , aveva sparso il terrore del nome ebreo ne' Cananei, e nelle vicine nazioni, e colle grandissime vittorie concedute al suo popolo lo aveva messo in istato di dominar dappertutto senza contrasto. Israele fino che visse Giosu , e fino a tanto che fu fedele al suo Dio, non ebbe nemico che ardisse di stargli a petto, non ebbe vicino che noi rispettasse, stette al largo nel paese donatogli dai Signore, e fu felice e glorioso sopra tutti i popoli della terra.

circuitum nationes: nui/usque eis hostium resistere ausus est, sed cuncti in eorum ditio* nem reducti sunt. 43. Ne unum quidem verbum,qod illis praestiturum se esse promiserai, irritum fuit ; sed rebus expiet sunt omnia.

zioni circonvicine : e nissun nimico ard d resistere ad essi; ma tutti furon soggettati al loro dominio. 43. Una sola delle parole che egli avea promesso di adempire non rest indietro ; ma tutte furon verificate dall'evento.

C A P O XXII. La trib di Ruen, e di Gadt e la mezza trib di Manasse tornate atte loro possessioni oltre il Giordano, si rendono sospette alle altre trib per aver eretto un altare presso al Giordano : ma gli ambasciatori spediti ad esse, accettano le giuste loro scuse. \.j2jydem tempore vocavit Josuc Rubenitas, et Gaditas, et dimidiam tribum Manasse ; 2. Dixitque ad eos : Fecistis omnia, quae praecepit vobis Moyses famulus Domini : mihi 1. IN elio stesso tempo Giosu chiam a se i Rabeniti, e i Gaditi, e la mezza trib di Manasse. 2. E disse loro: Voi avete adempito tutto quello che a voi comand Mos servo del Si-

Ver, i. Nello stetso tempo. Dopo fatte le cose che sono descritte ne' capi precedenti. Correva il settimo , o al pi l'ottavo anno dopo il passaggio del Giordano, quando Giosu permise alle due trib e mezza di tornare alle loro abitazioni.

quoque in omnibus obe- gnore: e a me pure siete siati in tutto obbedistis. dienti. 3. E per un lungo . Nec reliquistis fratres vestros longo tem- spazio di tempo fino alpore usque in praesen- di d'oggi non avete abtem diem, custodientes bandonati i vostri fraimperium Domini Del telli, eseguendo gli ordini del Signore Dio vovestri. stro. 4. Giacch adunque 4. Quia igitur dedit Dominus Deus vester il Signore Dio vostro ha fra tribus vestris qwe- dato tranquillit e pace tem et pacem, sicut a" vostri fratelli, conforpollicitus est; reverti- me promise; partitevi, e mini, et u in tabernet* andate alle vostre tenernia vestra, et in ter* de, e alla terr di vostro ram possessioni^, ( i ) dominio assegnata a voi (fiant tradidit vobis da Mos servo del SiMoyses famuli/s Domi' gnore di l dal Giordani trans Jordanem : no: 6. Ita dumtaxat, ut 5.Questo solo io chiegcustodiatis attente, et go, che osserviate atopere compleatis man- tentamente, e meniate datum, et le$em quam in esecuzione i comanpraecepit vobis Moy- damenti, e le leggi preses famulus Domini, scritte a voi da Mo# ut diligati^ Dominum servo del Signore, che Deum, et ambuletis in amiate il Signore Dio omnibus viis ejus, et vostro,e camminiate per ebsreetis mandata il- tutte le sue vie, e ademlius, adhaereatisc/ue ei, pia te i suoi precetti, e ac serviatis in omni stiate uniti con lui, e lo
(i) fiunt. 3a. 33. Sup< i. 13., e* 13. 8.

corde , et in omni anima vestra* 6. Bene^ixitffue eis Josue, et dimisit eos. Qui reversi sunt in tabernacula sua. 7-. Dimidiae autem tribui Manasse possessione/TX Moyses dederatin Basan : et idcirco mediae, quae superfuit, dedit Josue sortem inter ceteros fratres suos trans Jorda* nent ad occidentale, pLagam. Cumque di' mitteret eos in tabernacula sua , et benedixisset eis , Q.)ixi ad eos : In multa substant^atque dividis revertimini ad seds fsfras cum argento , et awro , aere, ac ferro , et veste multiplici : dividile praedam hostium cum fra" tribus vestris.

serviate con tutto il cuore, e con tutta l'anima vostra. 6. E Giosu li benedisse, e licenziolli, ed eglino se ne tornarono alle loro tende. 7. Imperocch alla mezza trib di Manasse avea data Mos la porzione in Basan: e all'alo tra met diede Giosu la sua parte in mezzo a'suoi fratelli di qua dal Giordano ali* occidente. E avendoli benedetti, ia licenziandoli,

8-. Disse loro: Voi ve ne tornate a' luoghi vostri carichi di beni, e di ricchezze, e di argento e di oro, di rame, e fer* ro, e di veslimenta d'ogni sorta: dividete la preda tolta a'nemici co* vostri fratelli.

Vers. 8. Dividete la preda ... co' vostri fratelli. Con quelli rimasi di l dal Giordano: ma dividendo eglino la preda eoa quegli a met , venivano ad avere porzione maggiore \ perocch essi erano in numero di quaranta mila , e quelli che eraao rimasi a casa , erano circa ottanta mila , ed era giusto che quelli che avevano esposte le loro vite, fossero meglio trattati. Giosui": nel tiare <just' ordine imito 1' esempio di Mos , Niun. \\\\.. VST.

9. Heversiqe sunt, et abieruntfilii .Ruben, et filii Gad et dimidia tribus Mantisse a filiis Israel de Silo, quae sita ^st i Chanaan, ut intrarent Galaad > terram possessioms suae, quam obtinuerat juxta imperium Domini in manu Moysi. 10. Cumque venisset ad tumulos Jordanis in terrarn Chanaan, aedi" ficaverunt juxta Jordanem ottave ittfinitae magnitudi&is. 11. Quod cum audissent filii Israel, et ad eos certi nUntii d$tulissent aedificasse filios Ruben, et Gad, et dimidiae tribus Manasse altare in terra Cha" naan super Jordanis

9. E se ne andarono, e si separarono i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e la mezza trib di Manasse da' figliuoli d' Israele in Silo, che nella Cananea per tornare in Galaad, pae^e. ad essi assegnato da Tos secondo l'ordine dei Signore. 10. E giunti che furono alle dune del Giordano nella terra di Canaan, edificarono presso al Giordano un altare d'immensa grandezza. 11. La qualcosa essendo stata udita da' figliuoli d'Israele, ed essendo stato ad essi riferito da avvisi sicuri, come Ruben e Gad, e la mezza trib di Manasse avevano edificato un

Vers. e>. Per tornar* in Galaad. Col nome di Galaad s'intende tutto il paese oltre il Giordano. Vi-s, io. Giunti eh? furono alle'dune del Giordano nella terra di Cana&n ee. E visibile secondo la Volgata , che questo altare fu eretto sulla ripa occidentale del Giordano ; e sembra anche combinar meglio coli' intenzione che ebber quelle trib nell'inualzare tal monumento che fosse da quella parte piuttosto che alla ripa ulteriore, e nella terra di Galaad ; e quello che detto nel versetto 19. dimostra che 1' altare era nella Cananea.

tumidus, contra filios altare nella terra di Canaan sulle dune del Israel ; Giordano, dirimpetto a1 figliuoli d'Israele; 12. Si adunarono tut12. Convenerunt omnes in Silo, ut ascen- ti questi a Silo per anderent, et dimicarent dare a combattere contro di quelli: contra eos : 13. E frattanto spe13. Et interim miserunt ad illos in terrarii diron loro nella terra d Galaad Phinees filium Galaad Phinees figliuolo di Eleazaro sommo Eleazari sacerdotis. sacerdote. 14. Et decem princi14. E con lui dieci pes cum eo, "singulos principi, uno per ogni trib. de singulis tribubus. 15. Qui venerunt ad 15.1 quali andarono filios Ruben, et Gad, et a trovare i figliuoli di di midi ae tribus Ma- Ruben, e di Gad, e della nasse in terrarii Ga- mezza trib di Manasse laad , dixera/ztque ad nella terra di Galaad, e disser loro: eos : 16. Haec mandai o16. Queste cose manmnis populus Domini : da a dire a voi tutto il Quae est ista trans popolo del Snpre:Qual gressio ? cur reliquistis prevaricazione mai Dominum Deum Israel, questa? per qual miaedificantes altare sa- vo avete voi abbandocrilegum , et a cultu il- nato il Signore Dio d'Israele, edificando un allius recedente^? tare sacrilego, e ritraendovi dal culto di lui?

Yers, i4( Dieci princpi. Capi delle principali famiglia.

18. E voi oggi avete abbandonato il Signore, domane l'ira di lui infierir contra tatto I* sraele. 19. Che se voi crede 1 e 1$. Quod si putads immiindam ss trram che impura sia la terra possessioni^ vestrae, del dominia vostro, tras- tfbnst, m trram , in feritevi iti juell, dov' qua Mernculum Do- il tabernacolo del Signomini est, et habitate re, e abitate ira di noi inter nos : tantum ut a con patto solamente che Domino , et a nostro voi non vi ritiriate dal consordo non receda- Signore, n dalla nostra tzs , aedificato altari societ, alzando un al tapraeter altare Domini re oltre l'altare delSgno Dei nostri. re Dio nostro.
(i) Num. a5. 3. Deut. 4. 3.
Vers. 17. E egli forse poco per voi 1' avere peccato a causa, di Beelphegor? ec. Phinecs parla di quello che sta scritto nei Nomen, cap. xxv. Ver*. 10. Se voi credete che impura sia. la terra del vostra dontnio, e. Se pjerch la terra conceduta a voi non era compresa nelle promesse del Signore , o perch in essa voi non avete I' arca, per questo credete, che immonda sia la vostra terra , noi vi farem parte di quella che toccata a noi, piuttosto che vedervi peccare contro Dio , il quale un solo luogo , e un solo altare ha voluto che avessimo tutti noi per offerirvi i nostri sacrfiVu , Exod. xx. 24., levit. svii. 8. 9., Deitt. xn. 5. 11. i3. 4, NQU i

17. An parum vobis est, (i) quod peccasti^ in Beetphegor, et usque in praesentem diem macula hujus sceleris in nobis permanet,multique de populo corruerunt? 18. Et vos hodie reliquistis Dominum,, et" eros in universum I* srae! ira ejus desaevief.

17. egli forse poco per voi l'aver peccalo &, causa di Beelphegor, onde fino al presente resta sopra d noi l'infamia? di tal delitto, per cui periron molti del popolo?

20. (i) "NonneAchan filius Zare praeteriti mandatarii Domini, et super omnem populum Israel ira ejus incubuit ? Et ille erat unus homo, atque utinam solus periisset in scelere suo. 21. Responderuntque jlii Ruben, et Ga , et dimda tribus Manasse principibus legationis Israeli 2 z.Fortissimus Deus Dominus, fortissimus Deus Dominus ipse no~ vii, et Israel simul intelliget; si praevaricationis animo hoc altare construximus, non custodiat nos, sed puniat nos in praesenti. 23. Et si ea mente fecimus, ut holocausta, et sacri/Ecium, et pacificas victimas super eos imponeremus, ipse quaerat, et judicet:
(i) Sup. 7. i.

20. Non egli vera che Achan figliuolo di Zare trasgred gli ordini del Signore, e l'ira di lui piomb sopra tulio il popolo d'Israele ? Ed* egli era un sol uomo, ma piacesse a Dioche egli solo fosse perito pel suo peccato. 21 .Risposero i figliuoli di Ruben, e di Gad, e della mezza trib di Manasse a'principi ambasciatori d'Israele : 22. Il fortissimo Dio Signre , il fortissimo Dio Signore egli sa, e lo comprender anch' Israele : se coti ispirilo di ribellione abbani fabbricato questo altare, egli non ci prolegga, ma ci punisca fin da adesso. 23. E se Io abbiamo fatto con intenzione di impervi sopra olocausti , e sacrifzit, e vittime pacifiche, ne faccia egli disamina e-proriunzii sentenza:

pu abbastanza ammirare lo zelo dell' onore di Dio, e insieme la carit veramente fraterna di Phinees , anzi di tutto il popolo , 9 nome del quale egli parlava , e faceva tali esibizioni.

Ciosu. Vol. ir.

24- Et non ea magis cogitatone, atque tractatu , ut diceremus : Cras dicent filii vestri filiis nostris: Quid vo,is, et Domino Deo I' srael ? 26. Terminum posuit Dominus inter nos , et vos, o filii Ruben, et fiZii Gad, Jordanem fiufium; et idcirco patrem non habetis in Domino . Et per hanc occasionem avertene filii vestri filios nostros a timore Domini. PutaviTwus itaque melius, 26. Et diximus : Extruamus nobis altare non in holocausta, ne^e ad vie tinta s offe* rendas; 27. Sed in testimonium inter nos, et vos, et sobolem nostram , vestramque progeniem, wt serviamus Domino, etjuris nostri sit offer re et holocausta, et victimas, et pacifica s hostias, et nequaquam dicant cras filii vestri fi.

i4- Se non piuttosto pensier nostro e nostro consiglio si fu che dicemmo che forse un d i figliuoli vostri avrebber detto ai nostri figliuoli: Che avete a far voi col Signore Dio d'Israele ? 26. Il Signore ha posto il fiume Giordano per confine tra noi, e voi, o figliuoli di Ruben, o figliuoli di Gad ; onde non appartenete voi al Signore. E con simil pretesto i figliuoli vostri ritrar potrebbero i nostri figliuoli dal timore del Signore. Abbiamo adunque pensata meglio la cosa, 26. E abbiam detto : Facciamoci un altare non per gli olocausti, n per le vittime da offerire ; 27. Ma che serva di testimone tra noi,e voi, e tra la stirpe nostra, e i posteri vostri, come noi siamo servi del Signore, e abbiam diritto di offerire e olocausti, e vittime, e ostie pacilche, e non dicano un d i figliuoli vostri a' nostri

liis nostris: Non est vo- figliuoli t Voi non appartenete al Signore. bis pars in Domino. 28. E quando dir lo 2 8. Quod si voluerint dicere, respondebunt volessero, risponderai! eis: Ecce altare Domi- quegli a loro: Ecco l'alni > quod fecerunt pa- iar del Signore fatto dai tres nostri non in holo- padri nostri non per gli causta, neque in sacri" olocausti, n pe' sacrifificium ; sed in testimo-cii ; ma qual testimone nium nostrum, ac ve- tra noi, e voi : strum : 29. Lungi da noi que29. Absit a nobis hoc scelus, ut recedamus a sta scelleraggine di riDomino, et e/'us vesti- tirarci dal Signore , e di gio, relinquamus, extru- abbandonare i suoi vecto altari ad holocau- stigii,alzando un altare sta , et sacrificia , et per offerirvi olocausti, e victimas offerendas , sacrifizii, e ostie pacifiprae ter altare Domini che, oltre l'altare del SiDei nostri^ quod extru- gnre Dio nostro eretto ctum est ante taberna- dinanzi al suo tabernacolo. culum ejus. 30. Le quali cose a30. Quibus auditis, Phinees sacerdos, et vcndo udite Phinees saprincipes legationis I- cerdote, e i principi amsrael, qui erant cum basciatori d'Israele che eo, placati sunt: et ver- eran con lui, si calmaroba filiorum Ruben, et no : e con grandissima Gad, et dimidiae tribus soddisfazione accolsero Manasse, libentissime le parole de5 figliuoli di Ruben, e di Gad, e delsusceperuit, la mezza trib di Ma* nasse. 31. E Phinees sacer31. Dixitque Phinees filius Eleazari sacer- dote figliuolo di Ejeazados ad eos : Nunc sci- ro disse loro : Or cono-

iwus, quod nobiscum sit Dominus, quoniam afieni esft's a praevaricatione hac, et liberastis filios Israel de manu Domni. 32. Heversusque est cum principibus a filiis Ru&en , et Gad de terra Galaad,finium Cha7?aan, ad filios Israel, et retulit eis.

33. Placuitque serSno cunctis audientibus. JEt laudaverunt Deum filii Israel, et nequaquam ultra dixerunt, fot ascenderent contra eos, atque pugnarent, et delerent terram possession is eorum. 34 Focaveruntquefifii Buben , et filii Gad altare, quod extruxerant, Testimonium nostrum , quod Dominus ipse sit Deus.

sciamo, come il Signore con noi, dappoich voi siete alieni da tale prevaricazione, e avete con ci sottratto Israele dalla vendetta del Signore. 32.E lasciati i figliuoli di Ruben , e di Gad (e della mezza trib d Manasse), se ne torn insieme coi principi dalla terra di Galaad, che confina colla Cananea, as figliuoli ' Israele, e fece loro la sua relazione. 33. E il suo parlare fu grato a tutti quelli che l'udirono. E i figliuoli d'Israele dieder laudi a Dio , e non pi parlarono di muoversi contro di loro per combatterli , e devastare la.terra di loro dominio. 34. E i figliuoli d Ruben, e ifigliuolidi Gad diedero questo titolo all'altare che avean fabbricato , Testimonianza nostra, come il Signore egli Dio.

Vers. 34- Testimonianza nostra, come ec. Questo altare sia perpetuo monumento , che attesti, come il Signore nostro Dio

C A P O XXIII. Oiosu vecchio, e vicino a morire esrta i figliuoli d'Israele ad osservare i comandamenti di Dio, e a guardarsi dalla societ delle Genti 1. JL-Jvoluto autem multo tempore, postcjuam pacem dederat Dominz/s Israeli, subjectis in gyro nationibus universis> et Josuejam longaevo, et persenilis aetatis, 2. Vocavit Josue o~ mnem Israelem, majorese] u natu , et principes, ac duces, et magis/ros, dixitque ad eos : Ego senui, et progressioris aetatis sum : ,3. Tfosque cernitis omnia, quae fecerit Dominus Deus vester cunctis per circuitum nationibus , quomodo pro vobis ipse pugna verit: 4. Et nunc, quia vobis sorte divisit omnem terram ab orientali par-

Passato poi. ilmolto tempo dopo che Signore avea dato la pace ad Israele, e sottomsse a lui tutte le circonvicine nazioni, essendo gi Giosu assai vecchio e di et decrepita, 2. Chiam a s tutto Israele, e i seniori, e i principi, e i capitani, e i magistrati, e disse loro : Io son vecchio e di et cadente: 3. .] voi vedete tutto. quello che il Signore Dio vostro ha fatto a tutte le vicine nazioni, e com'egli slesso ha combattuto per voi: 4. E come adesso ha divisa a sorte tra voi. tutta la terra dalla par-

non meno che delle altre trib divise da noi di abitazione, ma toon di fede. Vers. a. Chiamo a se tutto Israele. O a Thamnath-sare, dov' egli abitava, o a Silo , dov' era il tabernacolo ; lo che sembra pi a proposito pel fine che ebbe Giosu nel convocare il popola

'te Jordanis usque ad mare magnum, multaeque adiuz supersunt nadones : 5. Dominus Deus ve ster disperdei eas, et auferet facie vestra, et possidebitis terram, sicut vobis \pollicitus est: 6. Tantum conforta* mini, et estote solliciti, ut custodiatis cuncta, qruae scripta suntin volumine legis Moysi: e/ /?on declinets ab eis neque addexteram, neque ad sinistrarti : 7* Ne postquam in/raveritis ad gentes, quae inter vos futurae sunt, faretis in nomine deorum earum, et serviatis eis, et adoretis illos:

te orientale delGiordano fino al mar grande, e come vi rimangan tuttora molte nazioni: 6. Il Signore Dio vostro le sparger, e ve le lever dagli occhi, e possederete il paese nel modo ch' ei vi ha promesso: 6. Soltanto che siate costanti, e solleciti in osservare tutte le cose che sono scritte nel libro della legge di Mos: e non pieghiate n a destra, n a sinistra : 7'. Onde non avvenga che mescolandovi colle nazioni che saranno tra di voi, facciate giuramento nel nome de' loro dei, e serviate a Questi, e gli adoriate:

Vers. 7. Facciate giuramento nel nome de' loro dei. Gli uomini giurano per quello che adorano ; onde sotto il nome di giuramento intendeti proibito qualunque culto, che si rendesse alle false divinit. L' Ebreo porta : 2Von fate menzione de' loro dei, non li nominate neppure ; lo che osservato con estrema scrupolosit dagli Ebrei, i quali non ardirebbono di nominare Giove, o Marte, o alcun altro degli dei del Paganesimo: nella quale delicatezza bench eccessiva , possono far vergogna a tanti Cristiani, anche pi culti, i quali per una certa biasimevole vanit, realizzando nuovamente le da tanto tempo sepolte , e fracide divinit , ne empiono i loro scritti, se non con igeandolo ^ certamente con nissuna edificazione del Cristianesimo : abuso cominciato tra' Cristiani solamente in que7 tempi, nei quali, dopo lunga ignoranza

8. Ma stiate uniti al Signore Dio vostro, come avete fatto fino a questo giorno. 9. E allora il Signore Dio sterminer dal vostro cospetto nazioni grandi e fortissime , e nissuno potr resistere; a voi. 10. Uno di voi metter in fuga mille nemici: perch il Signore Dio vostro combatter egli per voi, conforme ha promesso. 11. Questo solo vi stia unicamente a cuore, di amare il Signore Dio vostro. 12. Ma se vorrete seguire gli errori di queste genti che abitano tra di voi, e fare con loro de* matrimoni, e contrarre amist con esse ; 13. Dovete sapere fin 13. Jam nunc scitote, quod Dominus Deus ve- d'adesso, che il Signore ti ter non eas deleat ante Dio vostro non le sterfaciem vestram,sed sint miner dinanzi a voi, 8. Sed adhaereatis Domino Deo vestro : quodfocistis usque in diemhanc. 9JEt tunc auferet Do minay Deus in conspectu cestro gentes magnas,et robustissimas, et nuUus vobis resistere poferit. io.Unus e vobis persequitur hostium mille viros ; quia Dominus Deus>ester pro vobis ipse pagnabit, sicut poilicitus est. 11. Hoc tantum ditigentissi/e praecavete, Bt diligtftis Dominum Deum vestrum. 12. Quod si volueritis gentium harum, que inJer vos habitano errori" bus adhaerere, et cum eis miscere connubia,atque amicitias copulare ;
ravvivati gli studii delle umane lettere, il commercio cogli scrittori gentili fece passare per una specie di galanteria, e di gratia l'imitarne i concetti, e I spirito : nel qual peccato l'Italia ( siami lecito il dirlo ) avanzu ogni altra nazione.

vobis infoveam ac laqueum, et offendculum ex latere vestro, et sudes in oculis vestris i donec vos auforat,atque disperdat de terra hac optima, quam tradidit vobis. i4- (i) ETZ ego hodie ingredor viam universae terrae, et toto animo cognoscetis, quod de omnibus verbis, quae se Dominus praestiturum vobis esse pollicitus es', unum non praeterierit incassum. 15. Sicut ergo implevit opere > quod promisit, et prospera cuncta venerunt ; sic adducet super vos cjuidc/uid malorumcommhiatusest^ donec vos auferat, atque disperdat de terra hac optima, quam tradidit vobis.
(i) 3. fleg. 2. a.

ma saranno per voi una fossa, e un lacciuolo, e una pietra d'inciampo accanto a voi, e um spina negli occhi vostri, fino a tanto ch' ei v, tolga, e vi disperga daque* st'ottima terra , ch' egli vi ha data. 14. Ecco che io oggi m'incammino veiso il comun termine degli uomini, e voi riflettete con tutto P animo, come di tutte le parole che il Signore promise di adempiere a favor vostro, una sola non rimisa senza effetto. 15. Siccome adunque egli ha eseguile di fatto tutte le sue promesse^ e tutto andato a seconda ; cos egli mander sopra di voi tutti i mali, dei quali vi ha minacciati, fino a tanto che vi abbia Jeval, e dispersi da quest' ottima terra, che vi ha data.

Vers. 15. e 16. Cast egli mander sepra. di voi ec. Qui non iii minaccia , ma profeza , profezia di quello che Giosuc vedeva pover accadere al suo popolo, profeza verificata pienamente dald evento.

16. Eo quod praetereritis p actum l omini Dei vestri, qwodpepigit vobiscum, et servieritis diis alienis, et adoraveritis eos : cito, atque velociter consurget in vos /z/rr Domini, etaufere~ mini ab hac terra optima, quam tradidit vobis.

16. Perch avrete violato il patto fermato dal Signore Dio vostro cori voi, e avrete servito agli dei stranieri, e gli avrete adorati: il furor del Signore sorger subitamente contro di voi, e sarete levati da questa terra ottima che egli vi ha data.

C A P O XXIV. Benefizii fatti da Dio agli Israeliti : alleanza del popolo con Dio : morte di G iosu : si seppelliscono le ossa di Giuseppe, Morte di Elea' zaro sacerdote. i. l^ongregavztque Josue omnes tribus Israel in Sichem, et t>ocavit mo/oresntu, et principes', et judices, et magistros : steteruntque in conspectu Domi'
ni.
Vers. i. Congrego tutte le trib, d'Israele in Sichem. Verisimilmente lo stesso anno , in cui erasi tenuta 1' adunanza , di cui nel capo precedente. Giosu prima di morire vuole, che il popolo rinnovelli solennemente l'alleanza fermata col Signore sul Sina. Egli lo raduna tutto a Sichem, ovvero vicino a Sichem, dove Abramo al primo entrar nella Cananea offerse sacrifizio al Signore ( Gen. xii.*6. 7.), e dove era la quercia famosa, presso la quale credevasi, clic avessero avuta stanza gli antichi patriarclii, e dove a ve ano dappresso i monti di liebal, e di Garizim , dove era stato

T. Indi Giosu congreg tutte le trib d'Israele in Sichem, e chiam a s i seniori, e i principi, e i giudici, e i magistrati: e si presentarono dinanzi al Signo-

8 *

2. Et adpopulum sic locutus est : Haec dicit Dominus Deus Israeli Trans fiuvium habita' veruni patres vestri ab znitio, (i) Thare pater Abraham, et Nachor : servieru//tque diis alienis. 3.(2)Tuli ergo patrem vestrum Abrahaam de Mesopotamiae finibus, et adduxi eum in terram Chanaan, multipli" cavique semen ejus :

4- (3) Et dedi ei Isaac : (4) illique rursum dedi Jacob, et Esau. (5) E quibus Esau dedi montem Seir ad possidendum: (6) Jacob vero , ei filii ejus descenderunt in AEgyptum. 6. (7) Misique Moy5. E mandai Mos, ed sen, et Aaron, et per- Aron ne, e flagellai 1' Ecwssi AEgyptum mul- gitto con segni, e protis signis, atque pprten* digii in gran numero. tis.
(1) G0n.ii. ?6. (2) Gen. 11. 31. (3) Gen, 21.2.

2. Ed egli parl cosi al popolo: Queste cose dice il Signore Dio d'Israele : Di l dal fiume abitarono da principio i padri vostri, Thare padre di Abramo, e Nachor : e servirono agli dei stranieri. 3. Trassi io adunque il padre vostro Abramo da' confini della Mesopotamia, e lo condussi nella terra di Ghanaan, e moltiplica! la sua stirpe: 4. E gli diedi Isacco : e a questo diedi Giacobbe, ed Esa. E ad Esa io diedi in retaggio il monte Seir: ma Giacobbe, e i suoi figliuoli scesero nell' Egitto.

(4) Gen. 25. 26. (5) Gen. 36. 8.

(6) Gen. 46.6. (7) Exod. 3. 20.

eretto il monumento della stessa alleanza dopo il passaggio del Giordano.

6. (i) Eduxique vos, etpatres vestrosde AEgypto, et venistis ad mare : persecutique sunt (2) AEgyptii patres vestros cum curribus, et dquitatu usque ad mare jRubrum. 7. Clamaverunt autem ad Dominum filii Israeli qui posuit tenebras inter vos, et AEgyptios, et adduxit super eos mare, et operuit eos. Viderunt oculi vestri cuncta, quae in AEgyptofocerim, et habitastis in solitudine multo tempore. S.Etintrodaxivos in terram A morrhaei, q ui habitabat trans Jordanem. (3) Cumque pu gnareni contra vos, tradidi eos in manus vestras, et possedisds terram eorum, atque inter fecistis eos. 9. Surrexit autem Ba~ lac filius Sephor rex Moab, et pugnavit contra Israelem (4). Misit( i ) E.rod. 12. 37. i.)Vud. 14,9.

6. E trassi voi, e i padri vostri dall1 Egitto, e arrivaste al mare : e gli Egiziani inseguirono i padri vostri co'loro cocchi, e cavalieri fino al mar Rosso,

7. E i figliuoli d'Israele alzarono le grida al Signore: ed egli mise folte tenebre tra voi e gli Egiziani, e mand addosso a loro il mare che li ricoperse. Gli occhi vostri videro tutto quel che io feci in Egitto: e (dipoi) abitaste molto tempo nella solitudine. 8. E v'introdussi nella terra degli Arnorrhe che abitavano di l dal Giordano, e quando essi combattevano contro di voi, io li diedi nelle vostre mani, e voi occupaste il loro paese, e deste loro la morte. 9. E si lev su Balac figliuolo di Sephor re di Moab, e combatt contro Israele. E mand a

(3) Niun. 21. 14. (4) Nutr. 22. 5,

que, et vocavt Balaam filium Beor, ut malediceret vobis : 10. Et ego nolui audire eum; sed e contrario per illum benedixi vobis, et liberavi vos de manu ejus. 11. (i) Transistisque Jordanem, et venistis ad Jericho. Pugna veruntque contra vos viri civitatis ejus, Amorrhaeus, et Pherezaeus, et Chananaeus, et Hethaeus, et Gergesaeus, etHevaeus,etJebusaeus et tradidi illos in manus vestras. 12. Misique ante vos crabrones, et ejeci eos de locis suis , duos Amor" rhaeorum, non in gladio, nec in arcu tuo. Exod. 23. 28.Deut 7. 20. Supr. li. 20.

chiamare Balaam , figliuolo di Beor, perch vi maledicesse : io. Ma io non volli ascoltarlo; ma per lo contrario per bocca di lui vi benedissi, e vi liberai dalle sue mani. 11. E passaste il Giordano, e giungeste a Gerico. E combatterono cojitro di voi gli abitanti di questa citt, 1' Aniorrheo, e il Pberezeo, e il Cbananeo , e 1' Hetheo, e il Gergeseo, e 1' Heveo, e lo Jebuseo, e li diedi nelle mani voslre. 12. E spedii innanzi a voi torme di calabroni, e discacciai da: luoghi loro due re Amorrhei non per mezzo della tua spada, n del tuo arco, (i}Sup,3. 14,, et 6. i., et u. 3.

Vers. g. E combatte contro Israele, Si adopero quanto pot per far del male ad Israele ; perocch non si vede , che di fatto egli ardisse di tentar battaglia. Vers. il. Combatterono contro di voi gli abitanti... V Amorrheo ec. In Gerico oltre gli abitanti armati dovean esservi entrale in soccorso le milizie di que' popoli che sono qui nominati ^ affin di difendere questa citt, che era quasi la chiave della terra di Canaan. Vers. 12. Discacciai ... due re Amorrhei non per mezzo della tua spada, ec. I due re sono Og e Sehon, contro de' quali

13. Dedique vobis terram, in qua non laborastis et urbes quas non aedificastis, ut habitaretis in eis: vineas, et oliveta^ quae non piantaslis. 14- (i) Nunc ergo t'irne te Dominum, et servite ei perfecto corde, atque perissimo, et auferte deos, quibus servierunt patres vestri in Mesopotamia, et in AEgypto ; ac servite Domino. 15. Sin autem malum vobis vide turi ut Domino serviatis, optio vobis datun eiigite hodie, quod placet, cui servire potissimum debeatis : utrum diis, quibus servierunt patres vestri in Mesopotamia, an diis Amorrhaeorum, in quorum
(i) i. Reg, 7. 3. Tob. 14. io.

13. E \ diedi una terra non da voi ridotta a cultura, G citt non edficate da voi, perch le abitaste; vigne, e uliveti non piantati da voi. i4 Or adunque temete il Signore, e servitelo con cuore perfetto, e sinceriSsimo, e togliete via gli dei, a* quali servirono! padri vostri nella Mesopotamia, e nell'Egitto; e servile al Signore. 16. Che se il servire al Signore vi sembra un male, vi si permette di ottare : eleggete oggi quel che vi pare, e a chi piuttosto servir dobbiate: se agli dei, acquali servirono i padri vostri nella Mesopotamia, ovvero agli dei dell'Amorrheo,

avendo Dio mandate schiere immense di calabroni, questi Jnquietavan talmente gli eserciti nemici, che poco ebber da fare gli Ebrei per isbaragliarli. Vers. 14. Togliete via gli dei ec. Io penso molto volentieri con s. Agostino , che idolatra pubblica non fosse in questo tempo presso gli Ebrei : ma che non pochi degli Ebrei segretamente nelle loro case tenessero degl' idoli, non pu dubitarsene, si per quello che detto in questo luogo , e nel versetto 28., come per quello che leggesi, Alti vii, 4 3., Arnos v, 26., ec. ce.

terra habitatis: ego au- nella terra del quale atem, et domus mea ser- bitate: io poi, e la mia casa serviremo al Sivemus Domino. gnore. 16. E il popolo rispo16. Responditque populus, etait: Absit a no- se, e disse: Lungi da bis, ut relinquamus Do- noi l'abbandonare il Siminum et serviamus diis gnore, e servire a dei stranieri. alienis. 17. Il Signore Dio 17. Dominus Deus noster ipse eduxit nos , nostro egli stesso ci traset patres nostros de ter- se noi, e i padri nostri ra AEgrpti, de domo dalla terra d'Egitto, dal servitutis ; focitque vi- l casa di schiavit; e fedentibus nobis signa ce sugli occhi nostri proingentia, et custodivi/ digii grandi, e ci protes/?0s in omni via, per se per tutto il viaggici quam ambulavimus, et che facemmo, e da tutin cunctis populis, per ti i popoli, pe'quali pasquos transivimus. sammo. 18. E t ejesit universas 18. E ha scacciale tutgentes, Amorrhaeum ha- te queste nazioni, e VA. bitatorem terrete, quam morrheo abitatore delnos intravimus, Servie- la terra, in cui siamo Twus igitur Domino, quia entrati. Noi adunque ipse est Deus noster. serviremo al- Signore, perch egli il nostro Dio.

Vers. 15. * Che se il servire al Signore vi sembra un m ale , <v ai permette di oliare ec. Cosi dicendo Giosu non asseriva , he riguardar si potesse per Israele, come indifferente il servire al Dio de'suoi padl-i, o agli dil de'Gentili; ma si volea insinuare t che il lor Signore esige servit libera , e amore spontaneo e sincero : quel culto, in una parola, di spirito e verit, di cui Joan. IV. v. 24.

1 9- Dixitque Josue ad populum : Non poteritis servire Domino : Deus enim sanctus, et frts aemulator est, nec ignoscet sceleribus vestris, atque peccatis. 20. Si dimiseritis Dominm,etservieritis diis alienis , convertet se, et affliget vos , atque swbvertet, postquam vobis praestiterit bona. 21. Dixitque populus a^ Josue: Nequaquam ita ut loqueris, erit:, sed Domino serviemus. 22. Et Josue ad populum : Testes , inquit, vos estis, quia ipsi elegeritis vobis Dominum, ut serviatis ei. Hesponderuntque : Testes. 2 3. Nunc ergo,ait, auforte deos alienos de medio vestri, et inclinate corda vestra ad Dominum Deum Israel. 24. Dixitque populus ad Josue : Domino Deo nostro serviemus , et oledientcs erimus praeceptis ejus.

19. E G io s n disse al popolo: Voi non potrete servire al Signore: perocch il Signore santo, e forte, e geloso? e non soffrir le vostre iniquit, e i vostri peccati. 20. Se abbandonerete il Signore, e servirete a dei stranieri, egli si volter contro di voi, e vi flageller, e vi sperder dopo avervi fatto tanto bene. 21. E il popolo disse a Giosu: Non sar come tu dici: ma serviremo al Signore. 22. E Giosu al popolo: Testimoni siete voi, come vi siete eletto il Signore per servire a lui. Ed essi risposero : Siam testimoni. 23. Or adunque (diss'egli) togliete di mezzo a voi gli dei stranieri, e soggettate i cuori vostri al Signore Dio d1 Israele. 24. E il popolo disse a Giosu: Serviremo il Signore Dio nostro, e saremo obbedienti ai suoi comandamenti.

, a6. Percussit ergo Josue in die illo foedus, et proposuit populo prae* cepta, atque judicia in Sichem. 26. Scripsit quoque omnia verba haec in volumine legis Domini-, et tulit lapidem pergrandem, posuitqueeum subter quercum, quae e/*at in sanctuario Domini. 27. Et dixit ad omnem populum : En lapis iste erit vobis in testi monium, quod audierit omnia verba Domini, quae locutus est vobis : ne forte postea negare velitis, et mentiri Domi" no Deo vestro.

25. Giosu adunque ferm in quel giorno il patto, e propose al popolo i precetti, e le leggi (del Signore) in Sichem. 26. Scrisse ancora tutte queste cose nel libro della legge del Signore: e prese una pietra stragrande, e la pose sotto una quercia, che era nei santuario del Signore. 27. E disse a tutto il popolo: Ecco questa pietra, che vi servir di testimone, come ha udite tutte le parole che il Signore ha dette a voi: affinch non vi venga poi la voglia dinegare, e dir bugia al Signore Dio vostro.

Vers. 26. Scrisse tutte que/te cose nel libro della legge ec. Le scrisse alla fine del libro del Deuteronomio, che era custodito^nell' arca , Deut. xvii. 18., xxxi. 26. E prese una pietra stragande ec. Bisogna supporre , che a Sichem era stata in tal occasione portata l'arca , ed era stata collocata in un padiglione eretto a tal fine in un luogo, dove era una gran quercia, la quale alcuni pretendono , che fosse la Stessa, presso di cui Dio apparve ad Abramo, e gli fece le promesse, Cren, xii. 6. 7., e dove Giacobbe seppell g' idoli di Laban , Gen. xxxv. 4Vt;rs. 27. Come ha udite tutte le parole ec. Questa stessa muta pielra rammenter in perpetuo il patto solennemente rinnovato tra Dio , e voi ; ella parler , e alzer la voce contro di voi. Vedi una simile espressione di Cristo, Lue. xix. 4-

28. Dimisi/que popuZum, singulos inpossessonem suam. 29. Et post haec mortuus est Josue filius Nun servus Domini, centum et decem annorum: 30. Sepelieruntque eum in finibus possession /zis suae in Thamnathsare, quae est sita in monte Ephraim, a septentrionali parte montis Gaas. 31. Servitque Israel Domino cunctis diebus Josuet et se/ziorum, qui longo vixerant tempore post Jo sue, et qui noverunt omnia opera Do7/zini, quae focerat in Israel. 32. (i) Ossa quoque Joseph^ quae tulerant filii Israel de AEgypto sepelierunt in Sichem, in parte agri, (2) quem emerat Jaeob a filiis
(i) Gen, 5o. 24. Exod. i3. i g. (a) Gen. 33. 19.

28. E conged il popolo , che andasser ciascuno alle loro terre. 29. Dopo di che Giosu figliuolo di Nun,servo del Signore, mori di cento dieci anni: 30. E lo seppellirono ai confini del suo retaggio in Thamnath-sare, che situata sul monte Ephraim, dalla parte settentrionale del monte Gaas* 31. E Israele serv al Signore tutto il tempo della vita di Giosu, e de'seniori, i quali vissero lungamente dopo Giosu, e sapevano tutte le opere fatte dal Signore per Israele. 9 32. Eglino ancora seppellirono le ossa di Giuseppe (le quali da'figliuoli d'Israele erano state portate dall' Egitto) in Sichem, nella parte del

Vers. 2r). Mor di cento dieci anni ec. Non si parla de' suoi figliuoli, perch egli osserv continenza, e fu vergine , come notarono s. Ignazio M., il Grisostomo , s. Girolamo , e altri. L' elogio di Giosu stato tessuto dallo Spirito santo, Eccli. XLVI. Vers. 3o. Dalla parte settentrionale del monte Gaas. 11 Gaas doveva essere un ramo dello stesso monte Ephraim,

Hemor patrs Schem eentum novellis ovibus, et fuit in possessione/n filiorum Joseph.

SS.Eleazar quoque filius A aro n mortuus est, et sepelierunt eum in Gabaath Phinees filii ejus, quae data est ei in monte Ephraim.

campo, la quale Giacobbe avea comprata da'figliuoli di Hemor padre di Sichem per cento pecore novelle, e fu poscia nella porzione de5 figliuoli di Giuseppe. 33. E mor anche Eleazaro figliuolo di Arnne, e lo seppellirono sul monte Ephraim in Gabaath, la quale era stala data a Phinees suo figliuolo.

FINE DEI LIBRO DI GIOSUE.

Vers. 3 2. La ossa di Giuseppe ec. Vedi Gen. m. in fin. Gen. i. z3. Nella parte del campo ec. Gen. xxxii. 3g. Questo campo fu da' figliuoli di Giuseppe, cio della trib di Ephraim. Vers. 33. In Gabaath, la quale era stata data a Phinees, Gabaath era della trib di Ephraim. Essa non del numero delle citt assegnate a'sacerdoti della stirpe di Aronne; onde dovette essere data a Phinees , come un distintivo d' onore, e una ricompensa de'servigii renduti a tutta la nazione. La morte di E leazaro per comun sentimento fu quasi nello stesso tempo che quella di Giosu.

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