Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
VITA NOMINALE
1 2 3
TIPI DI COSTRUZIONE Opere provvisorie Opere provvisionali - Strutture in fase costruttiva1 Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di importanza strategica Tabella 2.4.I Vita nominale VN per diversi tipi di opere Le verifiche sismiche di opere provvisorie o strutture in fase costruttiva possono omettersi quando le relative durate previste in progetto siano inferiori a 2 anni
Classe II
Classe III
Classe IV
COEFFICIENTE D'USO
CLASSE DUSO COEFFICIENTE CU I 0.7 II 1 III 1.5 IV 2
Tab. 2.4.II Valori del coefficiente duso CU Se VR 35 anni si pone comunque VR = 35 anni. PERIODO DI RIFERIMENTO PER LAZIONE SISMICA
Pagina 1
2_PERIODO_RIF
CELLE DI CONTROLLO 2
CELLE DI CONTROLLO
COEFFICIENTE CU
gricoli. nuti pericolosi per lambiente ivit non pericolose per n Classe duso III o in Classe ni di emergenza. Dighe il cui
0.7
con attivit pericolose con attivit pericolose per o IV. Ponti e reti ferroviarie la ti per le conseguenze di un 1.5
he con riferimento alla n attivit particolarmente 5 novembre 2001, n.6792, , e di tipo C quando ncia non altres serviti da per il mantenimento delle vie he connesse al ia elettrica.
Circolare Pagina 2
2_PERIODO_RIF
Pagina 3
2_PERIODO_RIF
CLASSE DUSO VITA NOMINALE VITA NOMINALE ADOTTATA COEFFICIENTE D'USO PERIODO DI RIFERIMENTO 50 msoxl:=INDEX(B15:I18,K14,8)
anni VR msoxl:=PRODUCT(E32:E33)
Pagina 4
2_PERIODO_RIF Leffettiva durata della costruzione non valutabile in sede progettuale, venendo a dipendere da eventi futuri fuori dal controllo del progettista. Di fatto, la grande maggioranza delle costruzioni ha avuto ed ha, anche attraverso successivi interventi di ripristino manutentivo, una durata effettiva molto maggiore della vita nominale quantificata nelle NTC.
Pagina 5
2_PERIODO_RIF
Pagina 6
2_COMBINAZIONI - Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi (SLU):
G1G1 + G2G2 + PP + Q1Qk1 + Q202Qk2 + Q303Qk3 + (2.5.1) G1 + G2 + P + Qk1 + 02Qk2 + 03Qk3+ (2.5.2)
- Combinazione caratteristica (rara), generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) irreversibili, da utilizzarsi nelle verifiche alle tensioni ammissibili di cui al 2.7: - Combinazione frequente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) reversibili:
Nelle combinazioni per SLE, si intende che vengono omessi i carichi Qkj che danno un contributo favorevole ai fini delle verifiche e, se del caso, i carichi G2.
Categoria/Azione variabile Categoria A Ambienti ad uso residenziale Categoria B Uffici Categoria C Ambienti suscettibili di affollamento Categoria D Ambienti ad uso commerciale Categoria E Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale Categoria F Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso 30 kN) Categoria G Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso > 30 kN) Categoria H Coperture Vento Neve (a quota 1000 m s.l.m.) Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) Variazioni termiche Tabella 2.5.I Valori dei coefficienti di combinazione 0j 0.7 0.7 0.7 0.7 1 0.7 0.7 0.6 0.5 0.7 0.6 1j 0.5 0.5 0.7 0.7 0.9 0.7 0.5 0.2 0.2 0.5 0.5 2j 0.3 0.3 0.6 0.6 0.8 0.6 0.3
0.2
Categoria 0j 1j 2j
1 0.9 0.8
Tabella 2.6.I Coefficienti parziali per le azioni o per leffetto delle azioni nelle verifiche SLU Coefficiente EQU A1 STR A2 GEO
Pagina 7
2_COMBINAZIONI
Circolare Lo stato limite di equilibrio, EQU, considera la struttura, il terreno o linsieme terreno-struttura come corpi rigidi. Questo stato limite da prendersi a riferimento, ad esempio, per le verifiche Pagina 8
2_COMBINAZIONI
2_COMBINAZIONI Carichi permanenti favorevoli 0.9 1 1 G1 sfavorevoli 1.1 1.3 1 Carichi permanenti non strutturali(1) favorevoli G2 sfavorevoli 1.5 1.5 1.3 Carichi variabili favorevoli Qi sfavorevoli 1.5 1.5 1.3 (1)Nel caso in cui i carichi permanenti non strutturali (ad es. carichi permanenti portati) siano compiutamente definiti si potranno adottare per essi gli stessi coefficienti validi per le azioni permanenti. 2.6.2 STATI LIMITE DI ESERCIZIO Le verifiche agli stati limite di esercizio riguardano le voci riportate al 2.2.2. Nel Cap. 4, per le condizioni non sismiche, e nel Cap. 7, per le condizioni sismiche, sono date specifiche indicazioni sulle verifiche in questione, con riferimento ai diversi materiali strutturali.
2.7 VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI Relativamente ai metodi di calcolo, d'obbligo il Metodo agli stati limite di cui al 2.6. Per le costruzioni di tipo 1 e 2 e Classe duso I e II, limitatamente a siti ricadenti in Zona 4, ammesso il Metodo di verifica alle tensioni ammissibili. Per tali verifiche si deve fare riferimento alle norme tecniche di cui al D.M. LL. PP. 14.02.92, per le strutture in calcestruzzo e in acciaio, al D.M. LL. PP. 20.11.87, per le strutture in muratura e al D.M. LL. PP. 11.03.88 per le opere e i sistemi geotecnici. Le norme dette si debbono in tal caso applicare integralmente, salvo per i materiali e i prodotti, le azioni e il collaudo statico, per i quali valgono le prescrizioni riportate nelle presenti norme tecniche. Le azioni sismiche debbono essere valutate assumendo pari a 5 il grado di sismicit S, quale definito al B. 4 del D.M. LL. PP. 16.01.1996, ed assumendo le modalit costruttive e di calcolo di cui al D.M. LL. PP. citato, nonch alla Circ. LL. PP. 10.04.97, n. 65/AA.GG. e relativi allegati.
Pagina 10
2_COMBINAZIONI del ribaltamento dei muri di sostegno. Lo stato limite di resistenza della struttura, STR, che riguarda anche gli elementi di fondazione e di sostegno del terreno, da prendersi a riferimento per tutti i dimensionamenti strutturali. casi in cui le azioni sulle strutture siano esercitate dal terreno, si deve far riferimento ai valori caratteristici dei parametri geotecnici. Lo stato limite di resistenza del terreno, GEO, deve essere preso a riferimento per il
dimensionamento geotecnico delle opere di fondazione e di sostegno e, pi in generale, d strutture che interagiscono direttamente con il terreno, oltre che per le verifiche di stabilit globale dellinsieme terreno-struttura. Nel Cap. 6 delle NTC (Progettazione geotecnica), sono anche considerati gli stati limite ultimi di
tipo idraulico, che riguardano la perdita dequilibrio della struttura o del terreno dovuta alla sottospinta dellacqua (UPL) o lerosione e il sifonamento del terreno dovuto ai gradienti idraulici (HYD). NellApproccio progettuale 1 si considerano due diverse combinazioni di gruppi di coefficienti d sicurezza parziali, riguardanti le azioni, la resistenza dei materiali e la resistenza complessiva del sistema. Nella Combinazione 1 si fa riferimento ai coefficienti parziali del gruppo A1 della Tabell 2.6.I delle NTC e ai coefficienti parziali dei materiali e delle resistenze di natura geotecnica indicat nel citato Cap. 6. Nella Combinazione 2 si fa riferimento ai coefficienti parziali del gruppo A2 del Tabella 2.6.I delle NTC e ai coefficienti parziali dei materiali e delle resistenze di natura geotecnica indicati nel citato Cap. 6 per tale Combinazione. La Combinazione 1 generalmente condizionante il dimensionamento strutturale, men Combinazione 2 generalmente condizionante il dimensionamento geotecnico. NellApproccio progettuale 2 si considera ununica combinazione di gruppi di coefficienti parzia e, per le azioni, si fa riferimento ai coefficienti del gruppo A1. Per i materiali e le resistenze di natura geotecnica, si deve fare riferimento ai coefficienti parziali indicati allo scopo nel Cap. 6. Circolare Fanno dunque eccezione allimposizione citata le costruzioni di tipo 1 (VN 10 anni) e tipo 2 (50 anni VN <100 anni) e Classe duso I e II, purch localizzate in siti ricadenti in Zona 4; per esse ammesso il metodo di verifica alle tensioni ammissibili, da applicare utilizzando i riferimenti normativi riportati nelle NTC.
Pagina 11
2_COMBINAZIONI
che gli elementi di fondazione e dimensionamenti strutturali. Nei deve far riferimento ai valori
a riferimento per il
inazioni di gruppi di coefficienti di i e la resistenza complessiva del arziali del gruppo A1 della Tabella enze di natura geotecnica indicati ficienti parziali del gruppo A2 della le resistenze di natura geotecnica
nsionamento strutturale, mentre la onamento geotecnico. one di gruppi di coefficienti parziali i materiali e le resistenze di indicati allo scopo nel Cap. 6.
po 1 (VN 10 anni) e tipo 2 (50 ti ricadenti in Zona 4; per esse are utilizzando i riferimenti
Pagina 12
2_COMBINAZIONI
COMBINAZIONE DELLAZIONE SISMICA CON LE ALTRE AZIONI (3.2.16) Gli effetti dell'azione sismica saranno valutati tenendo conto delle masse associate ai seguenti carichi gravitazionali:
kj
G1 + G 2 + P + E + 2 j Q j
. (3.2.17) I valori dei coefficienti 2 j sono riportati nella Tabella 2.5.I Nel caso dei ponti, nelle espressioni
kj
G1 + G 2 + 2 j Q j
Pagina 13
2_COMBINAZIONI
Pagina 14
2_COMBINAZIONI
Pagina 15
3_AZIONI Tabella 3.1.I - Pesi dell unit di volume dei principali materiali strutturali
MATERIALI PESO UNIT DI VOLUME [kN/m3] Calcestruzzi cementizi e malte Calcestruzzo ordinario 24 Calcestruzzo armato (e/o precompresso) 25 Calcestruzzi leggeri: da determinarsi caso per caso 14,0 20,0 Calcestruzzi pesanti: da determinarsi caso per caso 28,0 50,0 Malta di calce 18 Malta di cemento 21 Calce in polvere 10 Cemento in polvere 14 Sabbia 17 Metalli e leghe Acciaio 78.5 Ghisa 72.5 Alluminio 27 Materiale lapideo Tufo vulcanico 17 Calcare compatto 26 Calcare tenero 22 Gesso 13 Granito 27 Laterizio (pieno) 18 Legnami Conifere e pioppo 4,0 6,0 Latifoglie (escluso pioppo) 6,0 8,0 Sostanze varie Acqua dolce (chiara) 9.81 Acqua di mare (chiara) 10.1 Carta 10 Vetro 25 Per materiali non compresi nella tabella si potr far riferimento a specifiche indagini sperimentali o a normative di comprovata validit assumendo i valori nominali come valori caratteristici.
Tabella 3.1.II Valori dei carichi desercizio per le diverse categorie di edifici qk [kN/m2] Qk Hk [kN] [kN/m]
Cat. Ambienti
Pagina 16
3_AZIONI
CELLE DI CONTROLLO 6
Cat. C3 Ambienti privi di ostacoli per il libero movimento delle persone, quali musei, sale per esposizioni, stazioni ferroviarie, sale da ballo, palestre, trib
Pagina 17
3_AZIONI
oni, stazioni ferroviarie, sale da ballo, palestre, tribune libere, edifici per eventi pubblici, sale da concerto, palazzetti per lo sport e relative tribune
Pagina 18
3_AZIONI
Pagina 19
3_AZIONI
Pagina 20
3_AZIONI
Pagina 21
3_AZIONI
Pagina 22
3_AZIONI
Pagina 23
3_AZIONI
Pagina 24
3_AZIONI
Pagina 25
3_AZIONI
Pagina 26
3_AZIONI
Pagina 27
3_AZIONI
Pagina 28
3_AZIONI
Pagina 29
3_AZIONI
Pagina 30
3_AZIONI
Pagina 31
3_AZIONI
Pagina 32
3_AZIONI
Pagina 33
3_AZIONI
Pagina 34
3_AZIONI
Pagina 35
3_AZIONI
Pagina 36
3_AZIONI
Pagina 37
3_AZIONI
Pagina 38
3_AZIONI
Pagina 39
3_AZIONI
Pagina 40
3_AZIONI
Pagina 41
3_AZIONI
Pagina 42
3_AZIONI
Pagina 43
3_AZIONI
Pagina 44
3_AZIONI
Pagina 45
3_AZIONI
Pagina 46
3_AZIONI
i aperti al pubblico
Pagina 47
B C
F-G
Cat A Sono compresi in questa categoria i locali di abitazione e relativi servizi, gli alberghi. (ad esclusione delle aree suscettibili di affollamento) 2 2 1 Uffici. Cat. B1 Uffici non aperti al pubblico 2 2 1 Cat. B2 Uffici aperti al pubblico 3 2 1 Ambienti suscettibili di Cat. C1 Ospedali, ristoranti, caff, banche, 3 2 scuole 1 affollamento Cat. C2 Balconi, ballatoi e scale comuni, sale convegni, cinema, teatri, chiese, tribune con posti fissi 4 4 2 Cat. C3 Ambienti privi di ostacoli per il libero movimento delle persone, quali musei, sale per esposizioni, stazioni ferroviarie, sale da ballo, palestre, tribune libere, edifici per eventi pubblici, sale da concerto, palazzetti per lo sport e relative tribune 5 5 3 Ambienti ad uso commerciale. Cat. D1 Negozi 4 4 2 Cat. D2 Centri commerciali, mercati, grandi magazzini, librerie 5 5 2 Biblioteche, archivi, magazzini Cat. E1 Biblioteche, archivi, magazzini, 6,00 6 1,00* e ambienti ad uso industriale. depositi, laboratori manifatturieri Cat. E2 Ambienti ad uso industriale, da valutarsi caso per caso Cat. F Rimesse e parcheggi per il transito di Rimesse e parcheggi. automezzi di peso a pieno carico fino a 30 kN 2.5 2 x 10,001,00** Cat. G Rimesse e parcheggi per transito di automezzi di peso a pieno carico superiore a 30 kN: da valutarsi caso per caso Cat. H1 Coperture e sottotetti accessibili per Coperture e sottotetti 0.5 1.2 1 sola manutenzione Cat. H2 Coperture praticabili secondo categoria categoria categoria di apparte secondo di appartenenza secondo di appartenenza Cat. H3 Coperture speciali (impianti, eliporti, altri) da valutarsi caso per caso
* non comprende le azioni orizzontali eventualmente esercitate dai materiali immagazzinati ** per i soli parapetti o partizioni nelle zone pedonali. Le azioni sulle barriere esercitate dagli automezzi dovranno essere valutate caso per I valori nominali e/o caratteristici qk, Qk ed Hk sono riportati nella Tab. 3.1.II. Tali valori sono comprensivi degli effetti dinamici ordinari, purch non vi sia rischio di risonanza delle strutture. I carichi verticali concentrati Qk formano oggetto di verifiche locali distinte e non vanno sovrapposti ai corrispondenti carichi verticali ripartiti; essi devono essere applicati su impronte di carico appropriate allutilizzo ed alla forma dellorizzontamento; in assenza di precise indicazioni pu essere considerata una forma dellimpronta di carico quadrata pari a 50 x 50 mm, salvo che per le rimesse ed i parcheggi, per i quali i carichi si applicano su due impronte di 200 x 200 mm, distanti assialmente di 1,80 m. I valori riportati nella Tab. 3.1.II sono riferiti a condizioni di uso corrente delle rispettive categorie. Altri regolamenti potranno imporre valori superiori, in relazione ad esigenze specifiche. In presenza di carichi atipici (quali macchinari, serbatoi, depositi interni, impianti, ecc.) le intensit devono essere valutate caso per caso, in funzione dei massimi prevedibili: tali valori dovranno essere indicati esplicitamente nelle documentazioni di progetto e di collaudo statico.
Pagina 48
3_AZIONI
Circolare Si evidenzia lintroduzione di una categoria specifica per i Centri commerciali, i Grandi magazzini, etc.
Pagina 49
3_AZIONI
Pagina 50
3_AZIONI
Pagina 51
3_AZIONI
Pagina 52
3_AZIONI
Pagina 53
3_AZIONI
Pagina 54
3_AZIONI
Pagina 55
3_AZIONI
Pagina 56
3_AZIONI
Pagina 57
3_AZIONI
Pagina 58
3_AZIONI
Pagina 59
3_AZIONI
Pagina 60
3_AZIONI
Pagina 61
3_AZIONI
Pagina 62
3_AZIONI
Pagina 63
3_AZIONI
Pagina 64
3_AZIONI
Pagina 65
3_AZIONI
Pagina 66
3_AZIONI
Pagina 67
3_AZIONI
Pagina 68
3_AZIONI
Pagina 69
3_AZIONI
Pagina 70
3_AZIONI
Pagina 71
3_AZIONI
Pagina 72
3_AZIONI
Pagina 73
3_AZIONI
Pagina 74
3_AZIONI
Pagina 75
3_AZIONI
Pagina 76
3_AZIONI
Pagina 77
3_AZIONI
Pagina 78
3_AZIONI
Pagina 79
3_AZIONI Categoria qk Qk Hk
Pagina 80
3_AZIONI
Pagina 81
3_AZIONI
Pagina 82
3_AZIONI
Pagina 83
3_AZIONI
Pagina 84
3_AZIONI
Pagina 85
3_AZIONI
Pagina 86
3_AZIONI
Pagina 87
3_AZIONI
Pagina 88
3_AZIONI
Pagina 89
3_AZIONI
Pagina 90
3_AZIONI
Pagina 91
3_AZIONI
Pagina 92
3_AZIONI
Pagina 93
3_AZIONI
Pagina 94
3_AZIONI
Pagina 95
3_AZIONI
Pagina 96
3_AZIONI
Pagina 97
3_AZIONI
Pagina 98
3_AZIONI
Pagina 99
3_AZIONI
Pagina 100
3_AZIONI
Pagina 101
3_AZIONI
Pagina 102
3_AZIONI
Pagina 103
3_AZIONI
Pagina 104
3_AZIONI
Pagina 105
3_AZIONI
Pagina 106
3_AZIONI
Pagina 107
3_AZIONI
Pagina 108
3_AZIONI
Pagina 109
3_AZIONI
Pagina 110
3_AZIONI
Pagina 111
SISMA
AZIONE SISMICA
CATEGORIE DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE Categorie di sottosuolo Tabella 3.2.I Probabilit di superamento PVR al variare dello stato limite considerato Stati Limite PVR : Probabilit di superamento nel periodo di riferimento VR Stati limite di esercizio SLO 81% SLD 63% Stati limite ultimi SLV 10% SLC 5% Qualora la protezione nei confronti degli stati limite di esercizio sia di prioritaria importanza, I valori di PVR forniti in tabella devono essere ridotti in funzione del grado di protezione che si vuole raggiungere. Categoria Descrizione Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di Vs,30 superiori a A 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie uno strato di alterazione, con spessore massimo pari a 3 m. B Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle propriet meccaniche con la profondit e da valori di Vs,30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30 > 250 kPa nei terreni a grana fina). Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente C consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle propriet meccaniche con la profondit e da valori di Vs,30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT,30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < cu,30 < 250 kPa nei terreni a grana fina). Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente D consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle propriet meccaniche con la profondit e da valori di Vs,30 inferiori a 180 m/s (ovvero NSPT,30 < 15 nei terreni a grana grossa e cu,30 < 70 kPa nei terreni a grana fina). Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m, posti sul substrato di E riferimento (con Vs > 800 m/s) Fatta salva la necessit della caratterizzazione geotecnica dei terreni nel volume significativo, ai fini della identificazione della categoria di sottosuolo, la classificazione si effettua in base ai valori della velocit equivalente Vs,30 di propagazione delle onde di taglio (definita successivamente) entro i primi 30 m di profondit. Per volume significativo di terreno si intende la parte di sottosuolo influenzata, direttamente o indirettamente, dalla costruzione del manufatto e che influenza il manufatto stesso. Per le fondazioni superficiali, tale profondit riferita al piano di imposta delle stesse, mentre per le fondazioni su pali riferita alla testa dei pali. Nel caso di opere di sostegno di terreni naturali, la profondit riferita alla testa dellopera. Per muri di sostegno di terrapieni, la profondit riferita al piano di imposta della fondazione. Categoria Descrizione Depositi di terreni caratterizzati da valori di Vs,30 inferiori a 100 m/s (ovvero 10 < cu,30 < 20 kPa), S1 che includono uno strato di almeno 8 m di terreni a grana fina di bassa consistenza, oppure che includono almeno 3 m di torba o di argille altamente organiche. Depositi di terreni suscettibili di liquefazione, di argille sensitive o qualsiasi altra categoria di S2 sottosuolo non classificabile nei tipi precedenti
Pagina 112
SISMA
Circolare Lazione sismica ora valutata in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido a superficie orizzontale, riferendosi non ad una zona sismica territorialmente coincidente con pi entit amministrative, ad ununica forma spettrale e ad un periodo di ritorno prefissato ed uguale tutte le costruzioni, come avveniva in precedenza, bens sito per sito e costruzione per costruzione Tale approccio dovrebbe condurre in media, sullintero territorio nazionale, ad una significativa ottimizzazione dei costi delle costruzioni antisismiche, a parit di sicurezza.
Ai fini della determinazione delle azioni sismiche di progetto nei modi previsti dalle NTC, la pericolosit sismica del territorio nazionale definita convenzionalmente facendo riferimento ad u
sito rigido (di categoria A) con superficie topografica orizzontale (di categoria T1)
campo libero, cio in assenza di manufatti.
Pagina 113
SISMA
to di riferimento rigido a orialmente coincidente con pi do di ritorno prefissato ed uguale per sito e costruzione per costruzione. nazionale, ad una significativa
Pagina 114
SISMA
Pagina 115
SISMA Condizioni topografiche Tabella 3.2.IV Categorie topografiche Categoria Caratteristiche della superficie topografica T1 Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i 15 T2 Pendii con inclinazione media i > 15 T3 Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media 15 i 30 T4 Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30 Le suesposte categorie topografiche si riferiscono a configurazioni geometriche prevalentemente bidimensionali, creste o dorsali allungate, e devono essere considerate nella definizione dellazionesismica se di altezza maggiore di 30 m. VALUTAZIONE DELLAZIONE SISMICA Ai fini delle presenti norme l'azione sismica caratterizzata da 3 componenti traslazionali, due orizzontali contrassegnate da X ed Y ed una verticale contrassegnata da Z, da considerare tra di loro indipendenti. Salvo quanto specificato nel 7.11 per le opere e i sistemi geotecnici la componente verticale verr considerata ove espressamente specificato (v. Cap. 7) e purch il sito nel quale la costruzione sorge non sia in Zone 3 e 4. Le due componenti ortogonali indipendenti che descrivono il moto orizzontale sono caratterizzate dallo stesso spettro di risposta o dalle due componenti accelerometriche orizzontali del moto La componente che descrive il moto verticale caratterizzata dal suo spettro di risposta o dalla componente accelerometrica verticale. In mancanza di documentata informazione specifica, in via semplificata laccelerazione massima e lo spettro di risposta della componente verticale attesa in superficie possono essere determinati sulla base dellaccelerazione massima e dello spettro di risposta delle due componenti orizzontali. La componente accelerometrica verticale pu essere correlata alle componenti accelerometriche orizzontali del moto sismico Spettro di risposta elastico in accelerazione Lo spettro di risposta elastico in accelerazione espresso da una forma spettrale (spettro normalizzato) riferita ad uno smorzamento convenzionale del 5%, moltiplicata per il valore della accelerazione orizzontale massima ag su sito di riferimento rigido orizzontale. Sia la forma spettrale che il valore di ag variano al variare della probabilit di superamento nel periodo di riferimento PVR (v. 2.4 e 3.2.1). Gli spettri cos definiti possono essere utilizzati per strutture con periodo fondamentale minore o uguale a 4,0 s. Per strutture con periodi fondamentali superiori lo spettro deve essere definito da apposite analisi ovvero lazione sismica deve essere descritta mediante accelerogrammi. Analogamente si opera in presenza di sottosuoli di categoria S1 o S2. ag = accelerazione massima al sito; Fo = valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale; TC* = periodo di inizio del tratto a velocit costante dello spettro in accelerazione orizzontale. Il valore di ag desunto direttamente dalla pericolosit di riferimento, attualmente fornita dallo INGV, mentre Fo e TC* sono calcolati in modo che gli spettri di risposta elastici in accelerazione, velocit e spostamento forniti dalle NTC approssimino al meglio i corrispondenti spettri di risposta elastici in accelerazione, velocit e spostamento derivanti dalla pericolosit di riferimento. ag = TC* = Fo = Tipo suolo 0.35 m/s2 0.2 s 2.5 E http://zonesismiche.mi.ingv.it/ tabella appendice
Pagina 116
SISMA
15 i 30
Pagina 117
SISMA
Pagina 118
SISMA
Pagina 119
SISMA Amplificazione stratigrafica Tabella 3.2.V Espressioni di SS e di CC Categoria sottosuolo SS SS A 11 B 1.36 1.00 1.40-0.40F0ag /g 1.20 1.65 1.00 1.70-0.60F0ag /g 1.50 C D 2.27 0.90 2.40-1.50F0ag /g 1.80 E 1.9 1.00 2.00-1.10F0ag /g 1.60 Categoria sottosuolo Ss Cc msoxl:=INDEX(B59:I63,J59,3) msoxl:=INDEX(B59:I63,J59,8)
Amplificazione topografica Per tener conto delle condizioni topografiche e in assenza di specifiche analisi di risposta sismica locale, si utilizzano i valori del coefficiente topografico ST riportati nella Tab. 3.2.VI, in funzione delle categorie topografiche definite in 3.2.2 e dellubicazione dellopera o dellintervento. Tabella 3.2.VI Valori massimi del coefficiente di amplificazione topografica ST Categoria topografica Ubicazione dellopera o dellintervento T1 T2 In corrispondenza della sommit del pendio T3 In corrispondenza della cresta del rilievo T4 In corrispondenza della cresta del rilievo Categoria topografica ST 1.4 S il coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e delle condizioni topografiche S= 2.66 il fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di smorzamento viscosi convenzionali diversi dal 5% = 5% = msoxl:=SQRT(10/(F84+2)) TC = 0.2 s 0.07 s 1.74 s
TB = TD =
Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali Spettro di risposta elastico e di progetto in accelerazione componente orizzontale
12 10 8
Se,h [m/s2]
6 4 2
Pagina 120
SISMA
Gli effetti dinamici possono essere valutati adottando ununica azione sismica, corrispondente alla categoria di sottosuolo che induce le sollecitazioni pi severe.
CELLE DI CONTROLLO 4
Circolare Per le componenti orizzontali dellazione sismica il coefficiente SS definito nella Tabella 3.2.V de su sottosuolo di categoria A ed definito in funzione della categoria di sottosuolo e del livello di p A parit di categoria di sottosuolo, landamento di SS con Foag caratterizzato da due tratti orizzontali, rispettivamente per bassi ed elevati valori di pericolosit sismica; tali tratti sono
raccordati da un segmento di retta che descrive il decremento lineare di SS con Fo In genere, a parit di pericolosit del sito (Foag), i valori di SS si incrementano al d
rigidezza del sottosuolo, passando dal sottosuolo di categoria A al sottosuolo di categoria E. In particolare, per Foag < 0.78g, il sottosuolo di categoria D mostra amplificazioni maggiori delle alt marcati per il sottosuolo di categoria C.
Per elevati livelli di pericolosit sismica del sito, caratterizzati da valori del prodotto Foag > 0.93g le accelerazioni massime su sottosuolo di categoria D sono inferiori a quelle su sottosuolo di categoria A. Si verifica cio una deamplificazione del moto in termini di accelerazione massima.
CELLE DI CONTROLLO 1
Circolare La rappresentazione di riferimento per le componenti dellazione sismica lo spettro di risposta elastico in accelerazione per uno smorzamento convenzionale del 5%. Esso fornisce la risposta massima in accelerazione del generico sistema dinamico elementare con periodo di oscillazione T 4 s ed espresso come il prodotto di una forma spettrale per laccelerazione massima del terreno Circolare A parit della categoria di sottosuolo, il coefficiente CC decresce al crescere di TC e conseguentemente, leffetto di amplificazione massima si sposta verso periodi pi brevi e si ridu
lestensione del tratto orizzontale caratterizzato da ordinata spettrale massima. In genere, a parit *, i valori di CC si incrementano al decrescere della rigidezza del sottosuolo, ovvero passando dal
sottosuolo di categoria A al sottosuolo di categoria E. Il sottosuolo di categoria D p nellintervallo di valori di interesse, valori di TC maggiori di quelli relativi alle altre
sottosuolo T 0.01 0.02 0.03 0.04 0.05 Se 0.93 1.14 1.35 1.56 1.77 1.98 S
d
v,d
SISMA
S definito nella Tabella 3.2.V delle NTC. Esso il rapporto tra il valore dellaccelerazione massima attesa in superficie e q oria di sottosuolo e del livello di pericolosit sismica del sito (descritto dal prodotto Foag). caratterizzato da due tratti sit sismica; tali tratti sono
valori del prodotto Foag > 0.93g, ori a quelle su sottosuolo di mini di accelerazione massima.
sismica lo spettro di risposta l 5%. Esso fornisce la risposta tare con periodo di oscillazione T ccelerazione massima del terreno.
TC
Pagina 122
SISMA
Pagina 123
SISMA
Se,h [m/s2]
6 4 2 0 0 2 4
T [s]
10
12
Spettro di risposta elastico in accelerazione della componente verticale Tabella 3.2.VII Valori dei parametri dello spettro di risposta elastico della componente verticale Categoria sottosuolo SS TB TC TD 0.15 A, B, C, D, E 1 0.05 1 S= 1.4 Fv = 0.64 Spettro di risposta elastico e di progetto in accelerazione componente verticale
12 10 8
Se,h [m/s2]
6 4 2 0 0 2 4
T [s]
10
12
Pagina 124
SISMA 0.06 0.07 0.08 0.09 0.1 0.11 0.12 0.13 0.14 0.15 0.16 0.17 0.18 0.19 0.2 0.21 0.22 0.23 0.24 0.25 0.26 0.27 0.28 0.29 0.3 0.31 0.32 0.33 0.34 0.35 0.36 0.37 0.38 0.39 0.4 0.41 0.42 0.43 0.44 0.45 0.46 0.47 0.48 0.49 0.5 2.19 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.33 2.22 2.12 2.03 1.94 1.86 1.79 1.73 1.66 1.61 1.55 1.5 1.46 1.41 1.37 1.33 1.29 1.26 1.23 1.19 1.16 1.14 1.11 1.08 1.06 1.04 1.01 0.99 0.97 0.95 0.93 Pagina 125 0.06 0.07 0.08 0.09 0.1 0.11 0.12 0.13 0.14 0.15 0.16 0.17 0.18 0.19 0.2 0.21 0.22 0.23 0.24 0.25 0.26 0.27 0.28 0.29 0.3 0.31 0.32 0.33 0.34 0.35 0.36 0.37 0.38 0.39 0.4 0.41 0.42 0.43 0.44 0.45 0.46 0.47 0.48 0.49 0.5 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.29 0.28 0.26 0.25 0.23 0.22 0.21 0.2 0.2 0.19 0.18 0.17 0.17 0.16 0.16 0.15 0.15 0.14 0.14 0.13 0.13 0.13 0.12 0.12 0.12 0.11 0.11 0.11 0.11 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.09
SISMA
Pagina 126
SISMA
Pagina 127
SISMA
Pagina 128
SISMA 0.51 0.52 0.53 0.54 0.55 0.56 0.57 0.58 0.59 0.6 0.61 0.62 0.63 0.64 0.65 0.66 0.67 0.68 0.69 0.7 0.71 0.72 0.73 0.74 0.75 0.76 0.77 0.78 0.79 0.8 0.81 0.82 0.83 0.84 0.85 0.86 0.87 0.88 0.89 0.9 0.91 0.92 0.93 0.94 0.95 0.91 0.9 0.88 0.86 0.85 0.83 0.82 0.8 0.79 0.78 0.76 0.75 0.74 0.73 0.72 0.71 0.7 0.69 0.68 0.67 0.66 0.65 0.64 0.63 0.62 0.61 0.61 0.6 0.59 0.58 0.58 0.57 0.56 0.55 0.55 0.54 0.54 0.53 0.52 0.52 0.51 0.51 0.5 0.5 0.49 Pagina 129 0.51 0.52 0.53 0.54 0.55 0.56 0.57 0.58 0.59 0.6 0.61 0.62 0.63 0.64 0.65 0.66 0.67 0.68 0.69 0.7 0.71 0.72 0.73 0.74 0.75 0.76 0.77 0.78 0.79 0.8 0.81 0.82 0.83 0.84 0.85 0.86 0.87 0.88 0.89 0.9 0.91 0.92 0.93 0.94 0.95 0.09 0.09 0.09 0.09 0.09 0.08 0.08 0.08 0.08 0.08 0.08 0.08 0.07 0.07 0.07 0.07 0.07 0.07 0.07 0.07 0.07 0.07 0.06 0.06 0.06 0.06 0.06 0.06 0.06 0.06 0.06 0.06 0.06 0.06 0.06 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05
SISMA
Pagina 130
SISMA
Pagina 131
SISMA
Pagina 132
SISMA 0.96 0.97 0.98 0.99 1 1.01 1.02 1.03 1.04 1.05 1.06 1.07 1.08 1.09 1.1 1.11 1.12 1.13 1.14 1.15 1.16 1.17 1.18 1.19 1.2 1.21 1.22 1.23 1.24 1.25 1.26 1.27 1.28 1.29 1.3 1.31 1.32 1.33 1.34 1.35 1.36 1.37 1.38 1.39 1.4 0.49 0.48 0.48 0.47 0.47 0.46 0.46 0.45 0.45 0.44 0.44 0.44 0.43 0.43 0.42 0.42 0.42 0.41 0.41 0.41 0.4 0.4 0.39 0.39 0.39 0.39 0.38 0.38 0.38 0.37 0.37 0.37 0.36 0.36 0.36 0.36 0.35 0.35 0.35 0.35 0.34 0.34 0.34 0.34 0.33 Pagina 133 0.96 0.97 0.98 0.99 1 1.01 1.02 1.03 1.04 1.05 1.06 1.07 1.08 1.09 1.1 1.11 1.12 1.13 1.14 1.15 1.16 1.17 1.18 1.19 1.2 1.21 1.22 1.23 1.24 1.25 1.26 1.27 1.28 1.29 1.3 1.31 1.32 1.33 1.34 1.35 1.36 1.37 1.38 1.39 1.4 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05 0.04 0.04 0.04 0.04 0.04 0.04 0.04 0.04 0.04 0.04 0.04 0.04 0.04 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.03 0.02 0.02 0.02 0.02
SISMA
Pagina 134
SISMA
Pagina 135
SISMA
Pagina 136
SISMA 1.41 1.42 1.43 1.44 1.45 1.46 1.47 1.48 1.49 1.5 1.51 1.52 1.53 1.54 1.55 1.56 1.57 1.58 1.59 1.6 1.61 1.62 1.63 1.64 1.65 1.66 1.67 1.68 1.69 1.7 1.71 1.72 1.73 1.74 1.75 1.76 1.77 1.78 1.79 1.8 1.81 1.82 1.83 1.84 1.85 0.33 0.33 0.33 0.32 0.32 0.32 0.32 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.3 0.3 0.3 0.3 0.3 0.29 0.29 0.29 0.29 0.29 0.29 0.28 0.28 0.28 0.28 0.28 0.28 0.27 0.27 0.27 0.27 0.27 0.27 0.26 0.26 0.26 0.25 0.25 0.25 0.25 0.24 0.24 0.24 Pagina 137 1.41 1.42 1.43 1.44 1.45 1.46 1.47 1.48 1.49 1.5 1.51 1.52 1.53 1.54 1.55 1.56 1.57 1.58 1.59 1.6 1.61 1.62 1.63 1.64 1.65 1.66 1.67 1.68 1.69 1.7 1.71 1.72 1.73 1.74 1.75 1.76 1.77 1.78 1.79 1.8 1.81 1.82 1.83 1.84 1.85 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.02 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01
SISMA
Pagina 138
SISMA
Pagina 139
SISMA
Pagina 140
SISMA 1.86 1.87 1.88 1.89 1.9 1.91 1.92 1.93 1.94 1.95 1.96 1.97 1.98 1.99 2 0.23 0.23 0.23 0.23 0.22 0.22 0.22 0.22 0.22 0.21 0.21 0.21 0.21 0.21 0.2 1.86 1.87 1.88 1.89 1.9 1.91 1.92 1.93 1.94 1.95 1.96 1.97 1.98 1.99 2 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01
Pagina 141
SISMA
Pagina 142
SISMA
Pagina 143
3VENTO
dove: vb,0, a0, ka sono parametri forniti nella Tab. 3.3.I e legati alla regione in cui sorge la costruzione in esame, in funzione delle zone definite in Fig. 3.3.1; as laltitudine sul livello del mare (in m) del sito ove sorge la costruzione as= 150 m
25 27 28 28 28 28 30 31
Per altitudini superiori a 1500 m sul livello del mare si potr fare riferimento alle condizioni locali di clima e di esposizione. I valori della velocit di riferimento possono essere ricavati da dati supportati da opportuna documentazione o da indagini statistiche adeguatamente comprovate. Fatte salve tali valutazioni, comunque raccomandate in prossimit di vette e crinali, i valori utilizzati non dovranno essere minori di quelli previsti per 1500 m di altitudine. Zona
Vb,0 a0 ka Vb TR R
vb(TR) = R vb
[m/s] msoxl:=INDEX(B14:F22,G12,3) [m] msoxl:=INDEX(B14:F22,G12,4) msoxl:=INDEX(B14:F22,G12,5) [1/s] 28.0 [m] 1000 anni
Pagina 144
3VENTO
CELLE DI CONTROLLO 1
Circolare
vb(TR) = R vb
Ma va usata questa???
Pagina 145
3VENTO
Pagina 146
3VENTO
Pagina 147
3VENTO
49 kN/m2
3VENTO
Pagina 149
3VENTO
Pagina 150
3VENTO
Pagina 151
COEFFICIENTE DI ESPOSIZIONE Il coefficiente di esposizione ce dipende dallaltezza z sul suolo del punto considerato, dalla topografia del terreno, e dalla categoria di esposizione del sito ove sorge la costruzione. In assenza di analisi specifiche che tengano in conto la direzione di provenienza del vento e leffettiva scabrezza e topografia del terreno che circonda la costruzione, per altezze sul suolo non maggiori di z = 200 m, esso dato dalla formula: per z zmin ce (z) = kr2 ct ln (z/z0) [7+ ct ln (z/z0)] ce (z) = ce (zmin) per z < zmin dove kr , z0 , zmin sono assegnati in Tab. 3.3.II del D.M.2008 in funzione della categoria di esposizione del sito ove sorge la costruzione; ct il coefficiente di topografia. Tabella 3.3.II Parametri per la definizione del coefficiente di esposizione
Categoria di esposizione del sito I II III IV V Kr 0.17 0.19 0.2 0.22 0.23
z0 [m]
0.01 0.05 0.1 0.3 0.7
zmin
[m]
2 4 5 8 12
In mancanza di analisi specifiche, la categoria di esposizione assegnata nella Fig. 3.3.2 in funzione della posizione geografica del sito ove sorge la costruzione e della classe di rugosit del terreno definita in Tab. 3.3.III del D.M.2008. Nelle fasce entro i 40 km dalla costa delle zone 1, 2, 3, 4, 5 e 6, la categoria di esposizione indipendente dallaltitudine del sito.
Figura 3.3.2 - Definizione delle categorie di esposizione Il coefficiente di topografia ct posto generalmente pari a 1, sia per le zone pianeggianti sia per
quelle ondulate, collinose e montane. In questo caso, la Fig. 3.3.3 del D.M.2008 riporta le leggi di variazione di ce per le diverse categorie di esposizione. Nel caso di costruzioni ubicate presso la sommit di colline o pendii isolati il coefficiente di topografia ct pu essere valutato dal progettista con analisi pi approfondite. Categoria esposizione sito Pagina 152
3VENTO
CELLE DI CONTROLLO 4 1
COEFFICIENTE TOPOGRAFICO
I valori del coefficiente di topografia ct, riferito alla componente del vento ortogonale al ciglio della collina o del pendio, fatte sa
Dette H l'altezza della collina o del dislivello, e H/D la sua pendenza media (figura C.7.5.), il coefficiente ct fornito dai capover H altezza della collina o del dislivello 1 [m] D dist. fra due tratti piani del pendio[m] 1 [m] Pagina 153
3VENTO
la collina o del pendio, fatte salve pi approfondite analisi, possono essere calcolati con le formule di seguito riportate.
fficiente ct fornito dai capoversi a), b), c) varia lungo l'altezza z della costruzione secondo un coefficiente dato da:
Pagina 154
3VENTO
seguito riportate.
Pagina 155
zmin
zaltezza sul suolo del punto considerato ct ce (z)
COEFFICIENTE DINAMICO Il coefficiente dinamico tiene in conto degli effetti riduttivi associati alla non contemporaneit delle massime pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alla risposta dinamica della struttura.
Esso pu essere assunto cautelativamente pari ad 1 nelle costruzioni di tipologia ricorrente, quali
gli edifici di forma regolare non eccedenti 80 m di altezza ed i capannoni industriali, oppure pu essere determinato mediante analisi specifiche o facendo riferimento a dati di comprovata affidabilit. cd 1 COEFFICIENTE DI FORMA In assenza di valutazioni pi precise, suffragate da opportuna documentazione o prove sperimentali in galleria del vento, per il coefficiente di forma si assumono i valori riportati ai punti riportati in seguito, con lavvertenza che si intendono positive le pressioni dirette verso linterno delle costruzioni. cp 1.7
163.6 kN/m2
COEFFICIENTE DI ATTRITO In assenza di pi precise valutazioni suffragate da opportuna documentazione o da prove sperimentali in galleria del vento, si assumeranno i valori riportati nella tabella:
Superficie Liscia Scabra Molto scabra (acciaio, cemento a faccia liscia, ...) (cemento a faccia scabra, catrame, ...) (ondulata, costolata, piegata, ...) Coefficiente dattrito cf 0.01 0.02 0.04
0.04
3.9 kN/m2
COEFFICIENTE DI FORMA (O AERODINAMICO) In assenza di valutazioni pi precise, suffragate da opportuna documentazione o prove sperimentali in galleria del vento, per il coefficiente di forma si assumono i valori riportati ai punti seguenti, con lavvertenza che si intendono positive le pressioni dirette verso linterno delle costruzioni.
Pagina 156
3VENTO H/D = tgf b g a) Costruzioni ubicate sulla cresta di una collina b) Costruzioni sul livello superiore di un dislivello c) Costruzioni su di un pendio 1 1 1 1 [m] 1 1 [m] 1
ct x ct h ct
COEFFICIENTE DI FORMA - per elementi sopravento (cio direttamente investiti dal vento) con inclinazione sull'orizzontale a 60: cpe= 0.8
C3.3.10.1 Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate, curv
+0,03a -1 ( in gradi)
-0.7
-0.4
0,2
0.8 quando la parete aperta sopravento; -0.5 quando la parete aperta sottovento o parallela al vento;
1,2per gli elementi normali alla direzione del vento; 0,2per i rimanenti elementi
CELLE DI CONTROLLO 3 1
Pagina 157
3VENTO
l'orizzontale a 60:
Pagina 158
3VENTO
Pagina 159
3VENTO
Casi possibili Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate, curve
- per elementi sopravento, con inclinazione sull'orizzontale 20< <60:
pe
- per elementi sopravento, con inclinazione sull'orizzontale 0 < <20 e per elementi sottovento (intendendo come tali quelli non direttamente investiti dal vento o quelli investiti da vento radente):
pe
Per la valutazione della pressione interna si assumer - per costruzioni completamente stagne:
c pi=
- per costruzioni non stagne:
c pi=
1 - per costruzioni che hanno (o possono anche avere in condizioni eccezionali) una parete con aperture di superficie non minore di 1/3 di quella totale
Coperture multiple
Si intende per copertura multipla un insieme di elementi identici e contigui (ad esempio coperture a shed, C.7.6.2.1. - Per la determinazione delle azioni dovute al vento diretto normalmente alle linee di colmo si pr valutazioni seguenti. Azioni esterne sui singoli elementi: - per la prima copertura colpita dal vento valgono i coefficienti stabiliti nel punto C.7.6.1.; - per la seconda copertura il coefficiente relativo allo spiovente sopravento viene ridotto del 25%; - per tutte le coperture successive i coefficienti relativi ad ambedue gli spioventi vengono ridotti del 25%.
cpi = cpi = - per costruzioni che presentano su due pareti opposte, normali alla direzione del vento, aperture di superfi 1/3 di quella totale: cpe + cpi = cpi =
Pagina 160
3VENTO
ate, curve
Azioni d'insieme:
- si applicano al primo e all'ultimo spiovente le pressioni valutate secondo i coefficienti indicati nel punto C.7.6 - contemporaneamente si considera applicata alla superficie proiettata in piano di tutte le parti del tetto, una a superficiale orizzontale di tipo tangenziale il cui valore unitario assunto convenzionalmente pari a: 0,10 qref c C.7.6.2.2. - Per la determinazione delle azioni dovute al vento diretto parallelamente alle linee di colmo (e ai pi
considerer in ogni caso un'azione tangente come definita al punto 7.3., utilizzando i coefficienti di attrito indic C.7.5. al punto C.7.7. C.7.6.3. Tettoie e pensiline isolate
Per tettoie o pensiline isolate ad uno o due spioventi per le quali il rapporto tra l'altezza totale sul suolo o la ma 0,6 (1 + sina ) cp = per spiovente sopravento cp = 0.6 per spiovente sottovento - tettoie e pensiline a un solo spiovente piano (vedere figura C.7.8.) cp = 0.8 per 35 cp = 1.2 per >35 Fig. C.7.8.
C.7.6.4. TRAVI AD ANIMA PIENA E RETICOLARI
Travi isolate. Indicate con: S = la superficie delimitata dal contorno della trave; Sp = la superficie della parte piena della trave;
F = Sp/S;
la pressione totale va considerata agente solo su Sp e va valutata utilizzando i seguenti valori per il coefficiente cp: 2-4/3 fPer 0 f < 0,3 cp = cp = 1.6 Per 0,3 f < 0,8 2,4 fPer 0,8 f < 1 cp = Travi multiple. Nel caso di pi travi disposte parallelamente a distanza d non maggiore del doppio dell'altezza h, il valore della pressione sull'elemento successivo sar pari a quello sull'elemento precedente moltiplicando per un coefficiente di riduzione dato da: -0.2 Per d/h 5 gli elementi vengono considerati come isolati. Per 2 <d/h <5 si procede all'interpolazione lineare. C.7.6.5. TORRI E PALI A TRALICCIO A SEZIONE RETTANGOLARE O QUADRATA. Per torri e pali a traliccio a sezione rettangolare o quadrata, per vento spirante normalmente ad una delle pareti, salvo pi accurate valutazioni, i coefficienti di forma sono da valutare nel modo seguente: Pagina 161
3VENTO
nti indicati nel punto C.7.6.1.; tte le parti del tetto, una azione nalmente pari a: 0,10 qref ce alle linee di colmo (e ai piani di falda) si
areti, salvo pi
Pagina 162
3VENTO
Pagina 163
3VENTO
Pagina 164
3VENTO
cp =
L'azione di insieme esercitata dal vento spirante normalmente ad una delle pareti va valutata con riferimento alla superficie della parte piena di una sola faccia. Per vento spirante secondo la bisettrice dell'angolo formato da due pareti, l'azione d'insieme pari a 1,15 volte quella sopra definita. Salvo documentazione specifica, i medesimi coefficienti si adottano cautelativamente anche per torri a sezione triangolare per le quali non da applicare il coefficiente 1,15 suddetto. C.7.6.6. CORPI CILINDRICI Per i corpi cilindrici a sezione circolare di diametro d e lunghezza h i coefficienti di forma sono i seguenti:
cp = (1,783 - d q) essendo d espresso in metri e q = qref ce (N/m2), con qref , ce definiti rispettivamente ai punti 7.4. e 7.5.
L'azione di insieme esercitata dal vento va valutata con riferimento alla superficie proiettata nel piano ortogonale alla direzione del vento. Le espressioni sopra indicate valgono anche per i corpi prismatici a sezione di poligono regolare di otto o pi lati, essendo d il diametro del cerchio circoscritto. C.7.6.7. CORPI SFERICI Per una sfera di raggio R l'azione di insieme esercitata dal vento va valutata con riferimento alla superficie proiettata sul piano
ortogonale alla direzione del vento, S= R2, utilizzando il coefficiente cp=0,35.
C.7.6.8. PRESSIONI MASSIME LOCALI Le pressioni massime locali non vengono messe in conto per la determinazione delle azioni d'insieme: a) nei casi di cui ai punti C.7.6.1., C.7.6.2 e C.7.6.3, nelle zone di discontinuit della forma esterna della costruzione, il valore assoluto del coefficiente di pressione pu subire sensibili incrementi. Convenzionalmente, il valore massimo locale della pressione si otterr applicando un coefficiente c= 1,6; b) nei casi di cui ai punti C.7.6.6. e C.7.6.7. le pressioni massime locali vanno determinate utilizzando il coefficiente di forma c, la cui distribuzione rappresentata in figura C.7.9. Per le curve Per le curve
aabaab 0 +1,00 +1,00 70 -2,15 -0,80 10 +0,90 +0,95 80 -2,37 -0,73 20 +0,55 +0,80 90 -2,45 -0,50 30 +0,05 +0,50 100 -2,38 -0,50 40 -0,50 0 110 -2,10 -0,50 50 -1,10 -0,45 115 -1,24 -0,50 60 -1,70 -0,72 120-180 -0,25 -0,50 Fig. C.7.9. - Coefficienti di forma c
Pagina 165
3VENTO
to alla superficie
pi lati, essendo d il
ostruzione, il valore
oefficiente di forma c,
Pagina 166
3VENTO
Pagina 167
3_NEVE
CARICO NEVE
Il carico provocato dalla neve sulle coperture sar valutato mediante la seguente espressione: qs = mi q sk CE Ct dove: q s il carico neve sulla copertura; i il coefficiente di forma della copertura qsk il valore caratteristico di riferimento del carico neve al suolo [kN/m2] per un periodo di ritorno di 50 anni; CE il coefficiente di esposizione Ct il coefficiente termico Si ipotizza che il carico agisca in direzione verticale e lo si riferisce alla proiezione orizzontale della superficie della copertura.
Zona III
0.6
0.56
Zona qsk
0.60 kN/m2
Pagina 168
3_NEVE
Coefficiente di esposizione Il coefficiente di esposizione CE pu essere utilizzato per modificare il valore del carico neve in copertura in funzione delle caratteristiche specifiche dellarea in cui sorge lopera. Valori consigliati del coefficiente di esposizione per diverse classi di topografia sono forniti in Tab. 3.4.I del DM2008 Se non diversamente indicato, si assumer CE = 1. Tabella 3.4.I D.M.2008 Valori di CE per diverse classi di topografia
Topografia Normale Battuta dai venti Riparata Descrizione Aree pianeggianti non ostruite esposte su tutti i lati, senza costruzioni o alberi pi alti. Aree in cui non presente una significativa rimozione di neve sulla costruzione prodotta dal vento, a causa del terreno, altre costruzioni o alberi. Aree in cui la costruzione considerata sensibilmente pi bassa del circostante terreno o circondata da costruzioni o alberi pi alti
CE
0.9 1 1.1
Topografia
CE Coefficiente termico
Il coefficiente termico pu essere utilizzato per tener conto della riduzione del carico neve a causa dello scioglimento della stessa, causata dalla perdita di calore della costruzione. Tale coefficiente tiene conto delle propriet di isolamento termico del materiale utilizzato in copertura. In assenza di uno specifico e documentato studio, deve essere utilizzato Ct = 1. Ct 1
0 30 30 < < 60
0.8 0.8 1.33 1.6
60
-
Per coperture a pi falde, per coperture con forme diverse, cos come per coperture contigue a edifici pi alti o per accumulo di neve contro parapetti o pi in generale per altre situazioni ritenute significative dal progettista si deve fare riferimento a normative di comprovata validit. Pagina 169
3_NEVE
Copertura ad una falda Si assume che la neve non sia impedita di scivolare. Se lestremit pi bassa della falda termina con un parapetto, una barriera od altre ostruzioni, allora il coefficiente di forma non potr essere assunto inferiore a 0,8 indipendentemente dallangolo a. Si deve considerare la condizione riportata in Fig. 3.4.2 D.M.2008, la quale deve essere utilizzata per entrambi i casi di carico con o senza vento. a m
1 1
10 0.8
Copertura a due falde Si assume che la neve non sia impedita di scivolare. Se lestremit pi bassa della falda termina con un parapetto, una barriera od altre ostruzioni, allora il coefficiente di forma non potr essere assunto inferiore a 0,8 indipendentemente dallangolo a. Per il caso di carico da neve senza vento si deve considerare la condizione denominata Caso I riportata in Fig. 3.4.3 del D.M.2008. Per il caso di carico da neve con vento si deve considerare la peggiore tra le condizioni denominate Caso II e Caso III riportate in Fig. 3.4.3 del D.M.2008.
a a m m
1 2 1 2
10 0.8 0.8
Pagina 170
3_NEVE
Copertura a pi falde Per il caso di neve depositata in assenza di vento si deve considerare la condizione denominata Caso (i), riportata nella figura C3.4.2 della Circ. 02.02.09, n. 617. Per il caso di neve depositata in presenza di vento si deve considerare la condizione denominata Caso (ii), riportata nella figura C3.4.2 Circ. 02.02.09, n. 617.
a a m m
1 2 1 2
10 0.8 0.8
Coperture cilindriche Si assume che la neve non sia impedita di scivolare. Per il caso di carico da neve depositata in assenza di vento si deve considerare la condizione denominata Caso (i), riportata in figura C.3.4.3 della Circ. 02.02.09, n. 617. Per il caso di carico da neve depositata in presenza di vento si deve considerare la condizione denominata Caso (ii), riportata in figura C.3.4.3 della Circ. 02.02.09, n. 617. I valori dei coefficienti di forma sono dati dalle espressioni seguenti:
h b
10 5 60 0.2
m m
3_NEVE Per il caso di neve depositata in assenza di vento si dovr considerare la condizione denominata Caso (i) nella figura C.3.4.4 della Circ. 02.02.09, n. 617. Per il caso di carico da neve depositata in presenza di vento, si dovranno considerare gli effetti dei possibili accumuli causati dai due fenomeni seguenti: - scivolamento della neve dalla copertura posta a quota superiore; - deposito della neve nella zona di ombra aerodinamica. La condizione di carico conseguente ai fenomeni di cui sopra denominata Caso (ii) nella figura C.3.4.4 della Circ. 02.02.09, n. 617. I valori dei coefficienti di forma sono dati dalle espressioni seguenti: 0.8 1 (assumendo che la copertura inf. sia piana) 20 m
b1 b2 h
ls
10 5 3 6
m m m m
2 = s + w s il coefficiente di forma per il carico neve dovuto allo scivolamento della neve che vale: per 15 s = 0
per > 15 s calcolato in ragione del 50% del carico totale massimo insistente sulla falda della copertura superiore, valutato con riferimento al valore del coefficiente di forma appropriato per detta falda. Peso dellunit di volume della neve g 2 kN/m3
w il coefficiente di forma per il carico neve dovuto alla redistribuzione operata dal vento, che vale: w 2.5
Nel caso in cui b2 < ls il valore del coefficiente di forma al livello della fine della copertura posta a quota inferiore dovr essere valutato per interpolazione lineare tra i valori di m1 e m2.
EFFETTI LOCALI
Le indicazioni che seguono sono da intendersi riferite a fenomeni locali, che debbono essere presi in considerazione per la verifica delle membrature da questi direttamente interessate. Le seguenti condizioni di carico verranno pertanto considerate esclusivamente per le verifiche locali. Pagina 172
3_NEVE Accumuli in corrispondenza di sporgenze Se la deposizione della neve avviene in presenza di vento la presenza di sporgenze, quali ad esempio i parapetti di bordo presenti su coperture piane, causano la formazione di accumuli nelle zone di ombra aerodinamica. Per coperture pseudo-orizzontali si dovr considerare la condizione di carico illustrata nella figura C3.4.5 Circ. 02.02.09, n. 617, nella quale si assumer: m1 0.8 m
2
h
ls
6.7 2
m m
Neve aggettante dal bordo di una copertura In localit poste a quota superiore a 800 m sul livello del mare, nella verifica delle parti di copertura a sbalzo sulle murature di facciata si dovr considerare lazione della neve sospesa oltre il bordo della copertura, sommato al carico agente su quella parte di tetto, secondo lo schema illustrato nella figura C3.4.6 Circ. 02.02.09, n. 617. I carichi dovuti alla neve sospesa in aggetto saranno considerati agenti in corrispondenza del bordo della copertura e si possono calcolare mediante lespressione: k qs qse 0.03
48 23
kN/m2 kN/m2
Peso dellunit di volume della neve Profondit del manto nevoso sulla copertura
g d
3 0.01
kN/m3 m
Carichi della neve su barriere paraneve ed altri ostacoli In talune condizioni la neve pu scivolare via da un tetto a falde o curvo. In questo caso si assume pari a zero il coefficiente di attrito tra la massa di neve e la superficie della copertura. Lazione statica Fs impressa da una massa di neve che scivola su barriere paraneve o altri ostacoli, nella direzione dello scivolamento, per unit di lunghezza delledificio pu essere assunta uguale a: Fs = qs b sin 13 kN/m2 qs
48
kN/m2
Pagina 173
3_NEVE Distanza in pianta (misurata in orizzontale) tra il paraneve o lostacolo ed il successivo paraneve o il colmo del tetto.
b
a
5 3
Pagina 174
3_TEMPERATURA
Tu
15 C 10 C 25 C 15 C
EFFETTI DELLE AZIONI TERMICHE Tabella 3.5.III Coefficienti di dilatazione termica a temperatura ambiente T [106/C] Materiale Alluminio 24 Acciaio da carpenteria 12 Calcestruzzo strutturale 10 Strutture miste acciaio-calcestruzzo 12 Calcestruzzo alleggerito 7 Muratura 6 10 Legno (parallelo alle fibre) 5 Legno (ortogonale alle fibre) 30 70
Pagina 175
4_MATERIALI
COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO
Tabella 4.1.I Classi di resistenza CLASSE DI RESISTENZA C8/10 10 C12/15 15 C16/20 20 C20/25 25 C25/30 30 C28/35 35 C 32/40 40 C35/45 45 C40/50 50 C45/55 55 C50/60 60 C55/67 67 C60/75 75 C70/85 85 C80/95 95 C90/105 105 Tabella 4.1.II Impiego delle diverse classi di resistenza CLASSE DI RESISTENZA STRUTTURE DI DESTINAZIONE MINIMA Per strutture non armate o a bassa percentuale di armatura ( 4.1.11) C8/10 Per strutture semplicemente armate C16/20 Per strutture precompresse C28/35
B450C
fy nom ft nom 450 540
B450A
450 [Mpa] 540 [Mpa] Diametro 5 < f < 40 mm Diametro 5 < f < 10 mm
Pagina 176
4_MATERIALI
Pagina 177
4_MATERIALI
Pagina 178
4_MATERIALI
Pagina 179
4_SLU
Resistenza caratteristica cubica a compressione a 28 giorni Resistenza caratteristica cilindrica a compressione a 28 giorni Resistenza cilindrica media
30 24.9 32.9 2.56 1.79 3.07 31447 0.15 1.00E-005 0.85 1.5 14.1 1.19
fctm Resistenza media a trazione fctk =0,7* fctm Resistenza caratteristica a trazione frattile 5% fcfm Resistenza media a trazione per flessione
E n a Modulo elastico Coefficiente di Poisson Coefficiente di dilatazione termica Coefficiente riduttivo per le resistenze di lunga durata Coefficiente parziale di sicurezza relativo al calcestruzzo Resistenza di calcolo a compressione Resistenza di calcolo a trazione
Tabella 11.2.Va Valori di c0 fck 20 40 60 80 24.9 UR c0 h0 kh cd, = kh c0 20 -0.62 -0.48 -0.38 -0.3 -0.59 Deformazione da ritiro per essiccamento (in ) Umidit Relativa (in %) 40 60 80 90 -0.58 -0.49 -0.3 -0.17 -0.46 -0.38 -0.24 -0.13 -0.36 -0.3 -0.19 -0.1 -0.28 -0.24 -0.15 -0.07 -0.55 -0.46 -0.29 -0.16
100
Umidit relativa Deformazione da ritiro per essiccamento Dimensione fittizia pari al rapporto 2Ac / u essendo Valore medio a tempoC della deform. per ritiro da essicc. Deformazione da ritiro per essiccamento
Tabella 11.2.Vb Valori di kh h0 (mm) kh 100 1 200 0.85 300 0.75 500 0.7 t Et del cls nel momento considerato
300 28
ts
Et del cls a partire dalla quale si considera leffetto del ritiro Pagina 180
4_SLU
vecchi valori [Mpa] [Mpa] [Mpa] [Mpa] [Mpa] [Mpa] [Mpa] C-1 2.61 fctm = 1.82 fctm = 3.13 28443 0.15 1.00E-005 1 1.6 15.56 1.14 30 24.9
0,30fck2/3 2,12ln[1+fcm/10]
[Mpa] [Mpa]
%
[mm]
ca,
4.41 3.59 2.78 1.99 1.22 0.45
Pagina 181
ecd
12
[giorni] [giorni]
5 10 15 20 25
10
4_SLU
Pagina 182
4_SLU (normalmente il termine della maturazione). ds(t-ts) = (t-ts) / [(t-ts)+0,04 ho3/2 ] cd (t ) = ds (t ts) cd, 0.32 -27.89 -0.000037
ca, = -2,5(fck-10)10-6
Viscosit
Tabella 11.2.VI Valori di (, t0). Atmosfera con umidit relativa di circa il 75% t0 75 150 300 600 3 3.5 3.2 3 2.8 7 2.9 2.7 2.5 2.3 15 2.6 2.4 2.2 2.1 30 2.3 2.1 1.9 1.8 60 2 1.8 1.7 1.6 28 2.34 2.14 1.94 1.84 Tabella 11.2.VII Valori di (, t0). Atmosfera con umidit relativa di circa il 55% t0 3 7 15 30 60 28 UR h0 h0 75 mm 4.5 3.7 3.3 2.9 2.5 2.93 h0 = 150 4 3.3 3 2.6 2.3 2.62 h0 = 300 3.6 3 2.7 2.3 2.1 2.31 h0 600 3.3 2.8 2.5 2.2 1.9 2.22
75 600 2.8 2.3 2.1 1.8 1.6 1.84 55 600 3.3 2.8 2.5 2.2 1.9 2.22 60 600 28 2.13
Umidit relativa Dimensione fittizia pari al rapporto 2Ac / u essendo Et del cls nel momento in cui si mette in carico Coefficiente di viscosit a tempo
t0
(, t0)
CARATTERISTICHE DELL'ACCIAIO
fyk Diametro tipico barre Tipo di acciaio Tensione caratteristica di snervamento dellacciaio Coefficiente parziale di sicurezza relativo allacciaio Resistenza di calcolo dellacciaio 16 B450C 450 1.15 391.3
fyd
=
fbk = 2,25 fctk Resistenza tangenziale caratteristica di aderenza
1 4.03 2.69
fbd = fbk / C
Pagina 183
12
10
4_SLU
%
[mm] [giorni]
[mm] \ [Mpa]
30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 105 110 115 120 125 130 135 140 145 150 155 160 165 170 175 180 185 190 195 200 205 210 215 220 225 230 235 240
-0.3 -1.04 -1.76 -2.48 -3.18 -3.87 -4.55 -5.22 -5.88 -6.53 -7.16 -7.79 -8.41 -9.02 -9.62 -10.21 -10.79 -11.37 -11.93 -12.49 -13.04 -13.58 -14.11 -14.63 -15.15 -15.66 -16.17 -16.66 -17.15 -17.64 -18.11 -18.58 -19.05 -19.5 -19.96 -20.4 -20.84 -21.28 -21.71 -22.13 -22.55 -22.96 -23.37
ecd
0 0 2 4
t [g]
[Mpa] [Mpa]
Pagina 184
4_SLU
t [g]
10
12
Pagina 185
4_SLU Nel caso di armature molto addensate o ancoraggi in zona di calcestruzzo teso, la resistenza di aderenza va ridotta dividendola almeno per 1,5 Diagrammi di calcolo tensione-deformazione del calcestruzzo
c2 = c3 = c4 = cu =
Pagina 186
4_SLU
245 250 255 260 265 270 275 280 285 290 295 300
-23.77 -24.17 -24.56 -24.95 -25.33 -25.71 -26.08 -26.45 -26.82 -27.18 -27.54 -27.89
Pagina 187
4_SLU
Pagina 188
Tabella10
Larghezza Posizione armatura compressa Posizione armatura tesa Area armatura compressa DATI Area armatura tesa Resistenza calcestruzzo Deformazione ultima calcestruzzo Resistenza acciaio Modulo elastico acciaio Deformazione ultima acciaio Deformazione snervamento acciaio b d' d A's As fcd ecu fyd Es esu eyd 250 40 360 308 1018 14.11 0.350% 391 206000 10.000% 0.190% 12.174 -0.800% -1648.0 -1209 233 0.290% 391.3 1991 4 45.965 639 87.475 939 b 87.475 1.090% 164 a b g X ec e's X ec e's 2.8220E+03 -7.7565E+06 3.9708E+08 52.184 1.695% 0.396% ### 98.450 3.764% 2.235% ### es [Mpa] [mm2] [Mpa] [mm2] [mm] [mm] [mm] [mm] [mm] [mm2] [mm2] [Mpa] n 2 4 f 14 18
Posizione asse neutro X23-4 Confine 23-4 Deformazione armatura compressa Tensione armatura compressa Posizione asse neutro Confine 3-4 Deformazione armatura compressa Tensione armatura compressa CAMPO DI ROTTURA Posizione asse neutro snervamento A's X23a-b Campo 23 Armatura snervamento A's As23a-b Sottocampo Posizione asse neutro snervamento A's X4a-b Campo 4 Armatura snervamento A's As4a-b Sottocampo Posizione asse neutro snervamento A's X5a-b Campo 5 Deformazione armatura tesa Sottocampo Coeff. equazione 2 grado Coeff. equazione 2 grado Coeff. equazione 2 grado Campo 23a Posizione asse neutro Deformazione calcestruzzo Deformazione armatura compressa Posizione asse neutro Campo 23b Deformazione calcestruzzo Deformazione armatura compressa Armatura snervamento A's As5a-b e's s's X3-4 e's s's
Pagina 189
Tabella10
Coeff. equazione 2 grado Coeff. equazione 2 grado Coeff. equazione 2 grado Campo 4a Posizione asse neutro Deformazione armatura compressa Deformazione armatura tesa Posizione asse neutro Campo 4b Deformazione armatura compressa Deformazione armatura tesa a b g X e's es X e's es 2.8220E+03 -1.7632E+05 -8.8791E+06 95.446 0.203% 0.970% ### 98.450 0.208% 0.930% ### 2.8220E+03 9.5587E+05 -2.7308E+08 184.830 0.274% 0.332% ### 2.8220E+03 8.5436E+05 -2.6420E+08 189.998 0.276% 0.313% ###
Momento ultimo MRdu Coeff. equazione 2 grado Coeff. equazione 2 grado Coeff. equazione 2 grado Campo 5a Posizione asse neutro Deformazione armatura compressa Deformazione armatura tesa Coeff. equazione 2 grado Coeff. equazione 2 grado Coeff. equazione 2 grado Campo 5b Posizione asse neutro Deformazione armatura compressa Deformazione armatura tesa a b g X e's es a b g X e's es
Pagina 190