Você está na página 1de 1

Fisiognomica

Sotto: il pittore Tullio Pericoli (Colli del Tronto, 1936). A destra i ritratti di Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 Milano, 12 settembre 1981), Virginia Woolf (Londra, 25 gennaio 1882 Rodmell, 28 marzo 1941) e Dino Buzzati (Belluno, 16 ottobre 1906 Milano, 28 gennaio 1972)

tempi di Palomar. Anche le rughe sono pieghe sorridenti. Ma un vero riso? O una specie di incantevole euforia dellanima, che abbandona qualsiasi traccia o aspetto o forma di realt? Poi limmagine diventa pi complessa: gli sguardi e le rughe smettono di sorridere, gli occhi quasi scompaiono, i lineamenti si dissolvono; e tutto il viso si sovraccarica di pensieri e di inquietudini che si perdono nellinfinito. Montale incantevole. Non sembra un essere umano: ma qualcosa di intermedio tra il gufo, listrice, la tartaruga, un vecchio scoiattolo; in ogni caso, un piccolo animale, che non riesce a vedere e a comprendere le cose del mondo. Qualche foglia, sparsa sulla testa, simula una ca-

Maestri Dieci scrittori in ottanta ritratti: come lartista interpreta le biografie degli autori

Lironia e lo scavo di Pericoli tra i volti della letteratura


Baudelaire infantile, Montale pensoso, Woolf sbarazzina
di PIETRO CITATI
uando guardiamo e leggiamo gli Ottanta ritratti per dieci scrittori di Tullio Pericoli (Oscar Mondadori, pagine 104, e 13), ci accorgiamo che dietro ogni ritratto c una sterminata lettura degli scrittori rappresentati. Pericoli sa tutto di Baudelaire, Buzzati, Calvino, Fitzgerald, Montale, Pukin, Stevenson, Oscar Wilde, Virginia Woolf. Quei visi non gli celano nessun mistero: su ognuno di essi, ha scritto mentalmente un saggio approfondito, che si trasformato mentre disegnava in un racconto pieno davventura, sorprese ed emozioni. Siccome tra questi scrittori ha conosciuto di persona soltanto Calvino, Pericoli ha bisogno di fotografie, quadri, immagini, schizzi. Li distende sul suo tavolo, e li esamina uno dopo laltro, paragonandoli con estrema attenzione. Dopo aver preso un blocco di carta leggermente trasparente, fa il primo schizzo. Qualche volta si rivela, subito, un segno o un particolare che andr coltivato. Poi Pericoli strappa il foglio e lo infila sotto quello successivo, in modo da vederlo in trasparenza. In quel momento, linsieme dei tratti compone una figura; e la figura lo guarda, lo fissa, come se non potesse fare a meno di

La mostra

In concomitanza con luscita del libro, da Lorenzelli Arte (corso Buenos Aires 2, Milano) esposta la mostra di Tullio Pericoli 80 ritratti per 10 scrittori (sino al 13 dicembre). Sono in mostra i ritratti di Baudelaire, Buzzati, Calvino, Fitzgerald, Montale, Pukin, Stevenson, Trilussa, Wilde, Woolf.

conoscere il suo interprete-creatore. Quando i due fogli sono sovrapposti, la figura emerge da una specie di aldil, come una superficie morta che prende vita. A Pericoli cos egli scrive sembra di scavare qualcosa da sotto la polvere, o fare un prelievo archeologico; o disseppellire un volto dallinerzia della carta, della matita, del segno. il momento emozionante della nascita: Baudelaire, Buzzati, Calvino, Fitzgerald, Montale, Pukin, Stevenson, Oscar Wilde, Virginia Woolf sono di nuovo qui, visti dal pi intelligente e bizzarro tra i ritrattisti. Nel libro di Ritratti, pubblicato nel 2002 da Adelphi, Pericoli aveva raccolto la sua immensa Pinacoteca: 557 ritratti, specialmente di artisti del ventesimo secolo. In gran parte, erano incisioni. Pericoli incideva sulla carta, scavava nel foglio, si abbandonava volentieri a deformazioni caricaturali, come se volesse inseguire ogni volta una immagine grottesca. Ma era soltanto unapparenza: il gesto caricaturale o grottesco inseguiva profondamente la psicologia di un volto o di un libro o di molti libri: il ritratto-racconto di un grande artista veniva alla luce. Spesso, erano capolavori, come i molteplici visi di Beckett e di Kafka. Qui, nel libro recente, la mano meno incisiva: Pericoli dipinge acquerelli sulla carta, trenta centimetri per trenta centimetri.

C unimpressione di dolcezza, di mitezza e di pigliatura inesistente. Il ritratto di Pukin quasi una caricatura: quiete: Pericoli diventato passivo, e si lascia avcon le basette, i colletti, il naso affilato, le sciarvolgere dal volto che sta evocando dal vuoto. Il libro si apre con otto ritratti di Baudelaire. pe; ma una caricatura disperatamente romantiRispetto alle immagini del 2002, questo Baudela- ca, corteggiata e posseduta dalla morte. Un tempo, lo Stevenson di Pericoli era sopraire sembra pi infantile, come se non avesse ancora cominciato a scrivere Les fleurs du mal, e tutto un paesaggio: un uomo-paesaggio, che geignorasse la loro violenza grandiosa, la loro mu- nerava isole, oceani, arcipelaghi, cieli, nuvole, tesica, e lironia eccentrica e fantastica dello Sple- sori. Ora diventato una mano che fuma; e occhi che si stringono, e quasi si en de Paris. Pericoli vede Baudechiudono, perch solo cos laire dal di dentro: il cuore guarpossono guardare lontano. da negli occhi, fissa il mondo, Calvino Disegnato con una straordifissa i lettori, ora giudica ora la- Viene alla luce naria delicatezza musicale, il menta. Poi avvolge il corpo di uninsospettata letizia, volto di Oscar Wilde scompaBaudelaire in grandi cravatte e re nellombra, si dissolve, quasciarpe, che gli fasciano il collo, uninattesa felicit: si si annulla. come una specie di vistosa deco- qualcosa di angelico Virginia Woolf colta in razione dellanima. Le otto imdue momenti opposti. Ora magini sono diverse tra loro: mentre gli occhi ci guardano, uguali o quasi una ragazza con narici frementi e capelli che svouguali, il naso si allarga, mani escono alla luce, i lazzano: ora vecchissima, magra, rigida, sinistra, come nella vita non era mai stata. capelli cadono o diventano cespugliosi. Cos trascorriamo di ritratto in ritratto, di imNelle immagini di Calvino, Pericoli abbandona il lato geometrico e razionale della sua men- magine in immagine, contemplando come linte, che una volta lo aveva tanto attratto. Viene tuizione psicologica, lestro pittorico, lironia, lo alla luce uninsospettata letizia, uninattesa felici- slancio fantastico si fondano mirabilmente tra t: qualcosa di angelico e di celestiale. Calvino loro. ride amorosamente, mentre rideva cos poco ai RIPRODUZIONE RISERVATA

Você também pode gostar