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Periodico in rete a cura della Associazione Culturale Idee e contributi per lALTERNATIVA Punto Rosso
In allegato a Carta in edicola da sabato 13 gennaio per una settimana sar acquistabile il libro 15 anni dopo: pubblico meglio. Indagine sulla trasformazione dei servizi pubblici, del lavoro e della partecipazione democratica a cura Cinzia Arruzza e Corrado Oddi (edizioni EDS), che contiene i risultati di una importante ricerca sui servizi pubblici condotta per due anni a cura di Attac, Arci, Cgil Fp e Rete Nuovo Municipio. Il libro, sulla base di dati e inchieste, fa un quadro chiaro di come la privatizzazione sia fallita da tutti i punti di vista. Da fine gennaio il libro sar disponibile anche presso Punto Rosso.
SOMMARIO
L'Appello di Milano L'Appello di Bergamo
Interviste I palestinesi del Libano: una realt dimenticata - a cura di Farid Adly
I palestinesi sono arrivati in Libano in diverse ondate come profughi di guerra. Nel 1982, dopo la sconfitta dellOLP in seguito allinvasione israeliana, le loro condizioni di vita sono molto peggiorate.
Redazione: Bruno Carchedi (339/2237866), Roberto Mapelli, Giorgio Riolo presso Associazione Culturale Punto Rosso di Milano tel e fax: 02/874324 - 02/875045 - carchedi@puntorosso.it Per approfondimenti: Archivio del Sapere Condiviso su www.puntorosso.it
300%. Non solo, nei campi profughi non si possono fare lavori di ristrutturazione n risistemare le infrastrutture. Gli accessi sono presidiati dallesercito libanese e i materiali per ledilizia vengono bloccati. Le autorit libanesi hanno intimato allUNRWA di non provvedere alla sistemazione delle fognature a cielo aperto in diversi campi profughi. Posso affermare, senza timore di smentita, che le condizioni materiali nei campi profughi palestinesi in Libano sono oggi le peggiori di sempre. Questo giudizio condiviso da diversi operatori degli organismi internazionali. Farid Adly. Quali sono le restrizioni che i profughi palestinesi devono fronteggiare in ambito lavorativo? Suhail Al Natour. Sono innumerevoli. I palestinesi non possono lavorare nel settore pubblico. Per lavorare nel privato necessario ottenere un permesso particolare rilasciato dal Ministero del Lavoro. Inoltre ci sono settanta qualifiche professionali inaccessibili ai palestinesi, tra cui quelle di autista o di guardiano notturno. Molti sono costretti a lavorare in nero, con retribuzioni pi basse e senza previdenza sociale. I palestinesi non possono svolgere la libera professione, la legge libanese lo consente ai cittadini stranieri solo a condizione che vi sia reciprocit tra stati. Non avendo i palestinesi uno Stato che li rappresenti, essi non possono esercitare la professione di medico o ingegnere nel paese dove sono nati. LUNRWA, a suo tempo, ha organizzato numerosi corsi professionali per insegnanti i quali, tuttavia, si sono rivelati privi di reali sbocchi lavorativi. I palestinesi, infatti, potevano insegnare soltanto nelle scuole dellUNRWA che, tuttavia, riescono ad occupare soltanto 2.440 persone. Molti di quegli insegnanti hanno dovuto emigrare in altri paesi. In Libano, soltanto lo 0,14% della manodopera palestinese lavora con un regolare permesso, l1,03% lavora presso lUNRWA e il 3,5% in settori nei quali non richiesto un permesso di lavoro (lagricoltura, il lavoro domestico, ecc). Il restante 95,33% lavora irregolarmente oppure disoccupato. Non un caso, dunque, se il 60% dei palestinesi in Libano vive sotto la soglia della povert. Farid Adly. E il sistema scolastico? Suhail Al Natour. Il sistema scolastico libanese quasi del tutto inaccessibile ai palestinesi. Le scuole per i giovani palestinesi sono garantite dallONU e, fino al 1982, anche dallOLP. Negli ultimi anni lUNRWA ha ridotto i servizi educativi per i profughi palestinesi, a causa della mancanza di fondi. Per molti bambini provenienti da famiglie povere questo ha significato labbandono scolastico. Il 40% dei bambini palestinesi in Libano escluso dal sistema scolastico, alcuni non hanno mai messo piede in una scuola. Le famiglie povere, soprattutto quelle dei martiri di guerra (4) sono indotte ad avviare i bambini al lavoro sin dalla tenera et per poter sopravvivere. Abbiamo di fronte a noi un futuro di analfabetismo. Possiamo fare un paragone significativo tra gli studenti palestinesi in Libano e quelli residenti in Siria: le due comunit hanno quasi lo stesso numero di componenti, ma gli studenti della scuola dellobbligo (elementare e media) sono 70 mila in Siria e solo 35 mila in Libano. Nellaprile del 2002 il Ministero dellIstruzione libanese ha deciso di triplicare le tasse universitarie per gli studenti stranieri e il 90% di questi ultimi sono palestinesi. La norma viene applicata anche ai palestinesi nati in Libano, senza alcuna considerazione per le loro condizioni sociali. Farid Adly. Come sono le condizioni sanitarie nei campi profughi? Suhail Al Natour. Pessime. Abbiamo gi accennato alle fogne a cielo aperto, allaffollamento demografico, agli spazi ridotti5 e alle difficolt economiche dei palestinesi. A questo si aggiunge lassenza di servizi medici adeguati. Lo stato libanese esclude i palestinesi dal sistema sanitario nazionale. Nessuna cura viene fornita loro negli ospedali pubblici. Non vengono garantite neanche la vaccinazione dei bambini e le altre cure preventive. Questi servizi vengono forniti dallUNRWA e dallUNICEF. LUNRWA garantiva inoltre un presidio sanitario di base nei campi profughi, ma negli ultimi anni i finanziamenti sono stati ridotti e il servizio si via via deteriorato. Un medico di base negli ambulatori dellONU visita novanta casi al giorno. Inoltre, dal 1982, la Mezzaluna rossa palestinese ha ridotto le sue attivit a causa delle restrizioni governative. Lo stato libanese considera la presenza dei profughi palestinesi come una bomba ad orologeria: non concede loro la nazionalit per decisioni di carattere internazionale (il diritto al ritorno dei profughi in Palestina) da una parte, e per il timore di rompere gli equilibri demografici confessionali della societ libanese, dallaltra. Allo stesso tempo chiaro a tutti che una soluzione internazionale
della questione profughi non alle porte. Nonostante le apparenze, lo stato libanese non segue affatto una politica attendista. Negli ambienti diplomatici si parlato prima della guerra di trasferire la maggior parte dei profughi in Iraq, nelleventualit di un cambiamento politico in senso filoamericano a Baghdad. Soluzione al momento attuale impossibile perch i palestinesi profughi in Iraq da decenni sono stati cacciati. Si parlato anche di stabilire quote di emigrazione, operazione questa che sarebbe stata sovvenzionata dai paesi occidentali, verso lAustralia ed il Canada. Nel frattempo, i governi libanesi restringono sempre di pi gli spazi vitali per i palestinesi, in modo da costringerli ad allontanarsi spontaneamente dal Libano per cercare lavoro negli altri paesi. E questo il senso politico di tutte le discriminazioni e vessazioni cui sono sottoposti i palestinesi quotidianamente. * Giornalista palestinese residente in Libano. E autore, tra gli altri, del libro I palestinesi del Libano. La situazione sociale, economica e giuridica, Beirut, Dar Attaqqadom Al-Arabi, 1999 (pubblicato in arabo e francese) Note
1. 1948 (nascita dello Stato di Israele); 1967 (guerra dei Sei Giorni); 1970 (repressione del Movimento di resistenza palestinese in Giordania). 2. www.un.org/unrwa (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East). 3. Cfr. www.un.org/unrwa/refugees/lebanon.html per le statistiche sui profughi registrati. Per le ultime attivit dellagenzia v. Rapporti annuali del Commissario Generale in http://domino.un.org/UNISPAL.NSF 4. Diecimila famiglie palestinesi hanno perso il capofamiglia durante gli anni della guerra civile. 5. Il campo di Chatila, quello del massacro organizzato nel 1982 dallesercito israeliano con la collaborazione dei falangisti maroniti, ha unarea di un chilometro quadrato e una popolazione di 9.000 unit.
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esempio, attraversa un processo molto interessante, ma eccessivamente dipendente da una persona, Hugo Chvez, e da iniziative che avvengono dallalto verso il basso. D. Cosa deve fare la sinistra latinoamericana per effettuare le trasformazioni sociali nella regione? Lwy. Il cambiamento dipende dallauto-organizzazione popolare, sociale e politica. importante avere espressioni politiche, partiti e correnti di partito radicali della sinistra, che devono essere espressione dei movimenti popolari e non manipolatori elettorali. Il motore del cambiamento in basso, passa per le organizzazioni sociali e le correnti politiche capaci di esprimere questa radicalit. Negli ultimi ventanni, il movimento contadino e indigeno stato il pi combattivo e radicale. il pi importante in America Latina. Questo vale per il Brasile, il Messico, lEcuador, la Bolivia (in parte, perch c una convergenza tra urbano e rurale). Con leccezione dellArgentina, dove il motore delle lotte la popolazione urbana povera; del Venezuela, con i poveri della periferia urbana che scendono in piazza per appoggiare Chvez; e ora di Oaxaca, in Messico. D. Alcune organizzazioni di sinistra usano le lotte sociali per giustificare le proprie linee di pensiero e di dottrina. Come possiamo analizzare il quadro politico e sociale senza ricondurre esperienze particolari a modelli europei prestabiliti? Lwy. Buona parte della sinistra latinoamericana pensa ancora in termini di modelli come quello leninista, quello maoista o quello trotskista. Abbiamo molto da imparare dal pensiero marxista europeo e asiatico. Il marxismo e il socialismo sono universali. Il riso, per esempio, lo stesso in tutti i Paesi, ma ogni popolo ha la sua maniera di prepararlo. Il riso socialista deve essere preparato qui in America Latina, alla nostra maniera e con le nostre condizioni afro-indigene. La sfida quella di non cadere nellidea di socialismo nazionale n di pensare che tutto nelle opere di Marx, Lenin o Trotski. Dobbiamo avere lumilt di imparare dalle esperienze delle lotte sociali. Non possiamo imporre il nostro schema e inquadrare i movimenti. D. Se i contadini e gli indigeni, che non sono al centro della produzione del capitale, sono i protagonisti politici, che ne del marxismo latinoamericano? Lwy. Il marxismo formidabile, ma deve essere attualizzato e latinoamericanizzato. necessario dar conto dellimportanza dei contadini. Gli intellettuali che hanno cercato di applicare il metodo marxista in modo creativo nella regione si sono resi conto che i contadini hanno un ruolo molto pi importante che in Europa o di quanto pensasse Marx. necessaria una lettura diversa da quella classica della sinistra, basata sulla classe operaia della fabbrica urbana. Gli operai possono fermare le macchine, ci importante, ma non sufficiente per rovesciare un sistema. Il capitalismo un sistema politico, sociale ed economico che pu essere rovesciato solo con unazione rivoluzionaria. Per questo, necessario contare sulla maggioranza della popolazione, costituita non da operai ma da contadini e dalla massa povera urbana. Nonostante la sua importanza, lidea della rivoluzione come compito della classe operaia e industriale non ha mai corrisposto alla realt, tanto meno in America Latina. Dobbiamo avere una visione ampia del soggetto del processo rivoluzionario. Il capitalismo pu sempre avere il sopravvento finch controlla la struttura dello Stato e detiene legemonia. Bisogna rompere legemonia ideologica e il controllo politico del capitale. D. Tra movimenti contadini e indigeni e rivolte urbane, qual la sfida della sinistra per resistere al neoliberismo? Lwy. La sfida trovare il punto di convergenza delle mobilitazioni contadine e indigene con il movimento urbano che sta emergendo attorno a una battaglia comune: la rottura dellegemonia neoliberista e imperialista. E anche cercare alternative. Se vogliamo essere radicali, dobbiamo attaccare alla radice il male del neoliberismo, della dominazione, della dipendenza e della povert. In ultima analisi, la radice il capitalismo. Questa comprensione si va gradualmente sviluppando nelle terre latine. Se il problema quello di cercare unalternativa al capitalismo, si pone nuovamente la questione del socialismo. Socialisti e marxisti devono prendere la bandiera del socialismo del XXI secolo e portarla nel dibattito della sinistra e dei movimenti sociali. Dobbiamo porre la prospettiva del socialismo, consapevoli che non sar domani, ma come un modo per alimentare le nostre lotte attuali, che sono concrete e immediate.
D. Come valuta lidea del socialismo del XXI secolo nel contesto latinoamericano? Lwy. La sfida posta da Chvez del socialismo del XXI secolo molto ricca. Dobbiamo ricordare le idee di Maritegui sul socialismo indo-americano, che io chiamerei afro-indo-americano. Il socialismo non sar una copia di altre esperienze, ma una creazione eroica dei popoli. Dobbiamo tracciare un bilancio critico tanto della socialdemocrazia quanto dellesperienza dei Paesi dellEst europeo. Il socialismo del XXI secolo ha futuro solo se incorporer le esperienze dei movimenti sociali, indigeni, contadini, neri, ambientalisti, delle donne. Passa da qui lutopia rivoluzionaria latinoamericana. D. LAmerica Latina sarebbe il terreno pi fertile per la costruzione di un nuovo socialismo? Lwy. Non conosco abbastanza lesperienza dei movimenti sociali in Africa e in Asia, ma lAmerica Latina sembra la punta avanzata di questo processo. Non si pu dimenticare per il resto del mondo: dobbiamo essere come una locomotiva che traina i vagoni. importante costruire ponti tra lotte sociali e movimenti di sinistra qui, in Europa, in Africa e in Asia. Limperialismo e il capitalismo sono un sistema mondiale. Forum Sociale Mondiale e Via Campesina sono un passo importante, ma la sinistra pi radicale e antiliberista deve costruire altri spazi. Vi sono poche esperienze di discussione e relazione della sinistra a livello internazionale. D. Come vede la connessione dei movimenti sociali con la lotta ambientale per la costruzione dellegemonia politica? Lwy. La questione ambientale la grande sfida per il marxismo nel XXI secolo, uno dei problemi centrali in cui si rivela il carattere minaccioso del capitalismo per lesistenza dellumanit. uno dei grandi temi dellanticapitalismo. La questione dellambiente sta sempre pi passando dai margini al centro del dibattito politico. Ci non dipende dalla buona o dalla cattiva volont dei capitalisti: la distruzione dellequilibrio ecologico del pianeta rientra nella logica espansionista di accumulazione del capitale. I marxisti, i socialisti e i movimenti sociali devono assumere la questione come una bandiera fondamentale. molto positivo che il Mst assuma sempre pi la questione ecologica. La lotta contro i transgenici e contro leucalipto permette una convergenza del movimento contadino, ambientalista e dellopinione pubblica. Ci rafforza le mobilitazioni. O il socialismo sar verde e ambientalista o non riuscir ad avanzare. La distruzione dellambiente da parte del capitalismo non solo un problema delle generazioni future, ma di chi vive oggi. necessario porre il tema al centro della riflessione del pensiero socialista.
* Jos Carlos Mariategui (18941930), attivista peruviano, uno dei maggiori esponenti del socialismo latino-americano, basato sul mondo indigeno. autore di I sette saggi di interpretazione della realt peruviana. ** Julio Antonio Mella (1903-1929) rivoluzionario cubano. Leader studentesco nellUniversit dellHavana, fu presidente del Primo Congresso Nazionale degli Studenti e fond lUniversit Popolare Jos Mart. Fond il primo partito marxista di Cuba.
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Emilio Molinari *
debiti aumentati. Ospedali e sanit trasformati in aziende: servizio peggiorato scandalosamente, spesa sanitaria aumentata e debito aumentato. Acea di Roma trasformata in Spa al 49% privata: aumentate le perdite al 35%. Aem di Milano privatizzata: il servizio energetico peggiorato, aumentati gli incidenti dovuti a perdite di gas. Hera sul mercato: i profitti aumentano, gli incidenti pure, si discute sulla responsabilit dell'azienda per ben cinque incidenti mortali. Le stesse cose ormai sono verificabili in Gran Bretagna. Smettiamola di svendere il patrimonio pubblico accumulato con il denaro della collettivit. Dietro ai servizi pubblici c' la politica di un intero secolo, ci sono gli sforzi economici delle comunit. Ci sono i diritti fondamentali all'acqua potabile, alla elettricit, al riscaldamento, alla sanit.
Il silenzio e l'indifferenza su questi argomenti sta diventando insopportabile. Su questo si gioca la credibilit della politica, dei partiti e della nostra democrazia. Guardate che negli Usa l'acqua municipalizzata. Che in Olanda non si privatizza per legge. Che nella Svizzera in questi giorni l'acqua stata considerata monopolio di stato. Che almeno se ne parli. * Presidente del Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull'Acqua
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Franco Cilenti *
Ad esempio, per rimanere al pietoso scandalo sputato dalle pagine dellEspresso, dare facolt effettive dintervento agli organismi deputati al controllo interno, vedi i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che eserciterebbero funzioni di autocontrollo del corpo dipendente e controllo dellambiente di cura. Un altro esempio, pi riscontrabile, sono i Comitati Infezioni Ospedaliere (CIO): la professionalit degli infermieri coinvolti ha ridotto sensibilmente i danni per i pazienti, vedi in Piemonte. Quindi, nelle poche realt dove questi organismi hanno funzionato, nonostante i boicottaggi, molto forti verso i RLS, dei dirigenti ospedalieri e le deviazioni della burocrazia sindacale, i risultati sono evidenti, tanto vero che i NAS non avranno conferma del catastrofismo mediatico. Ne siamo certi! Per non siamo fiduciosi nella capacit di comprensione della realt da parte della politica e della managerialit; Berthold Brecht docet: la semplicit che difficile a farsi. * Punto Rosso Torino
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Europa in Movimento
Vittorio Agnoletto - segreteria@vittorioagnoletto.it
Via Pepe a Milano: una sede pi grande e pi funzionale che anche unopportunit di finanziamento
La nuova sede di Milano da tempo operativa. Con la sua apertura abbiamo fatto un altro importante passo avanti. Lattivit generale, le iniziative politiche di Punto Rosso e i corsi della LUP hanno trovato uno spazio pi consono e pi funzionale. Per fare ci, abbiamo sostenuto costi significativi di ristrutturazione e dobbiamo, ogni mese, fare fronte ad un affitto per noi consistente. E necessario che le potenzialit offerte dai locali e dalla loro ubicazione, facilmente raggiungibile, nel centro di Milano, siano adeguatamente sfruttate, per contribuire alla coperture delle spese sostenute e a quelle di mantenimento. Anche quest'anno puntiamo a realizzare una cena al mese. Il costo non superer i 18 euro, comprensivi di vino e caff. Tutte le volte che sar possibile abbineremo alla cena uno spettacolo, una proiezione, una narrazione o quanto altro riusciremo ad approntare o ci verr proposto (attendiamo suggerimenti). Il costo non subir variazioni. Continueremo a dedicare grande attenzione alla scelta dei men e alla qualit della cucina. Una scelta, questa, che ha trovato un puntuale riscontro, come pu testimoniare chi ha partecipato, nelle cene organizzate nel 2005. Per una buona riuscita delle iniziative importante raggiungere i 60 coperti ( utile passare la voce e organizzarsi per partecipare, ogni tanto, con amici). La prenotazione importante e deve essere presa sul serio: abbiamo avuto casi di prenotazioni a cui non seguita alcuna presenza. Altre opportunit. Il salone sar presto ulteriormente rinnovato con interventi che ne miglioreranno lestetica e la funzionalit. E a disposizione di enti, associazioni e privati con costi daffitto contenuti. Il salone ha una pedana rialzata di circa quattro metri per due, dispone di impianto di amplificazione, ospita circa 100 persone se organizzato a platea e circa 60 se allestito a sala ristorante. Sono inoltre a disposizione schermo e video proiettore oltre a una cucina professionale completa con quattro fuochi e forno. Incontri e assemblee, corsi di ogni genere, iniziative commerciali, cene dassociazione, feste di compleanno, spettacoli e mostre sono alcuni dei possibili utilizzi. Invitiamo compagni e amici di Punto Rosso a sfruttare questa opportunit e a diffondere presso quanti possono essere interessati la comunicazione della disponibilit di questo spazio. Eleonora (bonaccorsi@puntorosso.it) ogni giorno a disposizione per la verifica della disponibilit e per illustrare il tariffario.
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MILANO
Centro diritti del lavoro "Pietro Al" Partito della Rifondazione comunista Sinistra europea
CORSICO
Comune di Corsico Assessorato alle Politiche Ambientali e Agenda 21 Assessore Dario Ballardini
Luned 18 dicembre ore 20.30 - 23,00 Serata introduttiva - relatore Mario Agostinelli, portavoce del Contratto Mondiale dell'Energia e del Clima, ricercatore Enea Fonti fossili e fonti rinnovabili - Insostenibilit dellattuale modello di sviluppo in termini climatici, economici, di salute, di vivibilit e di sicurezza - Lenergia come bene comune - Un nuovo modello energetico: distribuito, partecipato, democratico - Per un diverso uso del territorio e per una mobilit sostenibile Luned 15 gennaio ore 20.30 - 23,00 Risparmio ed Efficienza energetica - relatore Roberto Brambilla, Gruppo Impronta Ecologica di Rete Lilliput A partire da una sintetica esposizione dellimpronta ecologica, un indicatore che consente di valutare il peso del nostro stile di vita sul Pianeta, si effettuer una valutazione di cosa si pu fare concretamente studiando in particolare il caso di un edificio ecologico sperimentale realizzato in Brianza dal relatore per dimostrare che si pu coniugare rispetto dellambiente e qualit della vita. Luned 22 gennaio ore 20.30 - 23,00 Solare fotovoltaico e termico - relatore Giuseppe Farinella, Provincia di Milano, Assessorato alla Istruzione e alla Edilizia scolastica Si presenta un esempio concreto di intervento per promuovere l'uso della fonte solare mediante l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole superiori della Provincia di Milano. Le innumerevoli ricadute sul fronte culturale, sociale ed economico mostrano la notevoli potenzialit dell'intervento pubblico sul tema dell'energia. Luned 29 gennaio ore 20.30 - 23,00 Biomasse e biocombustibili - relatrice Marzia Campioni, Legambiente Luned 5 febbraio ore 20.30 - 23,00 Il ruolo delle Pubbliche Amministrazioni relatori: Sergio Zabot, Provincia di Milano, Assessorato all'Ambiente, Direttore Settore Energia Giuseppe Giambersio, Settore Energia Le linee guida della Provincia di Milano per i regolamenti edilizi - Le esperienze positive di alcuni Comuni della Lombardia - Le azioni possibili per abbattere gli impatti ambientali A tutti i partecipanti verr dato come materiale didattico il libro Energia, Rinnovabilit, Democrazia, edito recentemente da Punto Rosso. Mario Agostinelli uno degli autori del libro.
Associazione Culturale LiberaMente Associazione Culturale Punto Rosso - Libera Universit Popolare in collaborazione con: Liceo Scientifico G.B. Vico di Corsico, ITIS "Righi", ITC "Falcone"
MILANO
FRATELLI DELLUOMO, MANI TESE ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO ECOISTITUTO TERREMUTANTI, FNAC CENTRO REGIONALE DINTERVENTO PER LA COOPERAZIONE (CRIC) ISTITUTO COOPERAZIONE ECONOMICA INTERNAZIONALE (ICEI)
Sabato 27 Gennaio ore 10 precise Fnac, via Torino ang. Via della Palla, Milano (metro 1 Duomo, 3 Duomo; tram 2, 3, 14)
MIGRAZIONI TRA LOCALISMO E TRANSNAZIONALIT Relatori: Maurizio Crippa, responsabile del Centro immigrati della Cgil di Milano Mara Tognetti Bordogna, professora associata di Politiche migratorie nella facolt di Sociologia dellUniversit degli studi di Milano-Bicocca Lidia Acerboni, direttrice della Scuola araba bilingue Nagib Mahfuz Moderatore: Saidou Moussa Ba, Cric Lingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI NEL 2007 Sabato 3 Febbraio: LINTEGRAZIONE DELLE POPOLAZIONI IMMIGRATE (2) Sabato 10 Febbraio: DONNE MUSSULMANE E INTEGRAZIONE Sabato 5 Maggio: TEMA SCELTO DAL PUBBLICO Sabato 12 Maggio: TEMA SCELTO DAL PUBBLICO Sabato 19 Maggio: TEMA SCELTO DAL PUBBLICO Sabato 29 Settembre: LATTUALE SISTEMA ECONOMICO UN DOGMA? Sabato 6 Ottobre: SVILUPPO, POSSIBILI ALTERNATIVE E DECRESCITA Sabato 24 Novembre: DAL CAUCASO ALLA CINA: LASIA CENTRALE Sabato 1 Dicembre: LA CINA NEI RAPPORTI DI FORZA MONDIALI
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CICLO MONOGRAFICO (3 CORSI) Una societ alternativa possibile? Rompendo il velo della rassegnazione e l'idea della fine della storia, i grandi movimenti sociali degli ultimi anni hanno rilegittimato l'idea che un altro mondo possibile. Tuttavia la societ capitalistica sembra oggi pi che mai capace di riassorbire le spinte pi radicali al cambiamento ed a neutralizzare mutamenti sociali veri e duraturi. I corsi che costituiscono il ciclo monografico della Lup 2006-2007, sono una ricerca attraverso i luoghi sociali, i grandi cambiamenti ed i soggetti collettivi per cercare di capire se oggi sia ancora possibile pensare davvero una societ alternativa ed immaginare una nuova teoria della trasformazione, ed a partire da quali fenomeni reali.
1) Comunit, territorio e nuove forme del conflitto sociale. Da Scanzano alla Val di Susa I territori e le comunit locali sono attraversati e cambiati dai processi di globalizzazione. Le reti ed i flussi economici, materiali ed immateriali, o ne annullano l'identit e la storia o le piegano a forme stereotipate adatte solo alla competitivit. I processi politici sempre di pi li escludono da vere forme di partecipazione alle scelte che riguardano la loro stessa vita. Proprio da qui, per, sembrano ripartire negli ultimi anni forme di conflitto che parlano a tutti. Durata: 4 incontri Quota di partecipazione: 15 euro Gioved 5 ottobre Globalizzazione, identit e territorio Relatore: Enzo Colombo (Universit di Milano) Luned 9 ottobre Territorio, crescita economica, capitalismo contemporaneo Relatori: Aldo Bonomi (Consorzio Aaster), Paolo Cacciari (deputato Rifondazione comunista) Gioved 19 ottobre La coscienza di luogo sta sostituendo la coscienza di classe? I conflitti delle comunit locali Relatori: Alberto Magnaghi (Univ. di Firenze, Rete nuovo municipio), Roberto Biorcio (Universit Bicocca) Gioved 26 ottobre Comunit locali e democrazia partecipata Relatore: Antonio Ferrentino (presidente Comunit montana bassa Val di Susa) 2) Il nuovo controllo sociale Nella societ contemporanea, il controllo sociale diventa sempre pi sottile, meno evidente e per questo pi pervasivo. Ma contemporaneamente, per assoggettare nuove sfere dell'individualit e delle reti sociali, deve garantire nuove forme di autonomia almeno apparente ad individui e gruppi.
Come si sta evolvendo questa contraddizione, quali spazi apre? Durata: 5 incontri Quota di partecipazione: 15 euro Gioved 16 novembre Dai corpi alle menti. Come cambia il controllo sociale? Dove immaginare nuovi spazi di libert? Relatori: Andrea Fumagalli (Universit di Pavia), Cristina Morini (saggista) Gioved 23 novembre Le reti dell'immaginario. Media e nuovi media tra manipolazione ed informazione diffusa Relatori: Giovanni Cesareo (sociologo della comunicazione), Roberto Rosso (Attac) Gioved 30 novembre Famiglie di individui. La modificazione della famiglia nell'epoca della centralit dell'individuo Relatrice: Silvia Vegetti Finzi (psicanalista, saggista) Luned 4 dicembre Educare chi? La scuola da formatrice del cittadino a fabbrica dell' individuo asociale Relatori: Paolo Giovannetti (Iulm), Francesco Muraro (Lup), Daniela Strona (insegnante) Gioved 14 dicembre Chi governa la societ? La privatizzazione della societ ed il ruolo dei media, della finanza e delle nuove agenzie di socializzazione Relatore: Oscar Marchisio (Universit di Bologna) 3) Natura umana, forme di vita contemporanee, istituzioni politiche Nella storia del pensiero moderno, diverse idee sulla natura umana sono state la base per costruire diverse teorie politiche, democratiche o autoritarie. Oggi la natura umana, le caratteristiche fondamentali dell'essere umano, sembrano diventare sempre pi esposte e visibili nelle forme di vita contemporanee, nella produzione, nel consumo, nella costruzione dell'immaginario collettivo. E' possibile, allora, ripensare al rapporto tra natura umana e politica ed immaginarlo come premessa teorica per una trasformazione radicale della societ? Durata: 3 incontri Quota di partecipazione: 10 euro Marted 30 gennaio Le basi materiali della vita e le istituzioni politiche. Il rapporto tra natura umana, condizione umana e trasformazioni politiche. Relatori: Paolo Virno (Universit della Calabria), Giuseppe Pirola (Istituto Aloisianum) Marted 6 febbraio Linguaggio, forme di vita contemporanee e trasformazioni sociali. Un passaggio d'epoca? Relatori: Felice Cimatti (Universit della Calabria), Carlo Casalone (Rivista Popoli) Marted 13 febbraio Le grandi mutazioni scientifiche e tecnologiche. L'ambivalenza tra intensificazione del controllo ed apertura all' autogoverno. Relatori: Massimo De Carolis (Universit di Salerno), Gianni Tamino (Universit di Padova)
ATTUALIT E FORMAZIONE Sociologia del calcio Il calcio cambiato. Lo scandalo di calciopoli ha fatto emergere, oltre ad un sistema fondato su una sorta di oligopolio criminale organizzato, una rete di rapporti e alleanze tra calcio, finanza, media e politica. Come fatta questa rete? E perch si fatto diventare il calcio una delle cose fondamentali (e immancabili) della nostra vita quotidiana? A cosa (a chi), serve? Durata: 3 incontri Quota di partecipazione: 10 euro Gioved 18 gennaio Economia e comunicazione del sistema calcio contemporaneo Relatore: Antonio Smargiasse (collaboratore de Il Manifesto) Gioved 25 gennaio La centralit sociale e culturale del calcio in Italia. Relatore: da definire Gioved 1 febbraio Il tifo, le tifoserie e le curve: caratteristiche e trasformazioni recenti Relatore: Aldo Pardi (ricercatore e saggista)
Associazione Culturale Punto Rosso Libera Universit Popolare Via Pepe 14, 20159 Milano Tel. 02/874324 - 02/875045 (anche fax) lup@puntorosso.it - www.puntorosso.it
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ANDREA FUMAGALLI
MARIO VITIELLO
Mario Vitiello, 38 anni, ingegnere, ferroviere, socio di Attac Italia dal 2001. Collabora con il comitato locale di Milano. Per lavoro ha a che fare stabilmente con binari, stazioni, cantieri di lavori pubblici. I Tascabili Punto Rosso, pp. 112, 6 Euro. ISBN 88-8351-061-5
ROBERTO ROMANO
Roberto Romano lavora presso il dipartimento contrattazione della Cgil Lombardia con incarichi di studio ed collaboratore del quotidiano Il Manifesto. E' stato assistente del Presidente della Commissione Attivit Produttive della Camera dei Deputati Nerio Nesi nella legislatura 1996-2001. I Tascabili Punto Rosso, pp. 112, 6 Euro. ISBN 88-8351-062-3
AAVV
Hanno collaborato alla stesura del presente saggio: Guido Agostinelli, Mario Agostinelli, Ugo Biggeri, Orsola Bolognani, Roberto Brambilla, Paolo Cacciari, Nicola Cipolla, Sandro Finardi, Maurizio Gubbiotti, Paola Iannizzotto, Gianni Naggi, Vincenzo Naso, Lorenzo Pagliano, Maurizio Pallante, Ciro Pesacane, Debora Rizzuto, Karl Ludwig Schibel, Massimo Serafini, Gianni
Tamino, Pierattilio Tronconi, Renato Valota, Antonio Vermigli. Collana I Tascabili di Punto Rosso pp. 112, 6 Euro - ISBN 88-8351-053-4
STAI VIVENDO UN EQUILIBRIO PRECARIO La precariet nella vita e nel lavoro delle donne
A cura di Linda Santilli Atti del III Campeggio di Scuola di Politica del Forum delle donne. Palermo, 3-8 settembre 2005
Il volume raccoglie gli atti del 3 Campeggio nazionale di Scuola di politica organizzato dal Forum delle donne di Rifondazione comunista a Palermo dal 3 all8 settembre del 2005. Al centro del dibattito un tema di straordinaria attualit, quello della precariet del lavoro e della vita delle donne, affrontato attraverso molteplici angolature dai partecipanti alliniziativa: donne e uomini di differenti generazioni, cittadinanza, provenienza geografica. La precariet sul lavoro, la precariet della propria identit, delle proprie relazioni e delle proprie collocazioni nel mondo, dei propri saperi per leggerlo e trasformarlo facendo tesoro della pratica femminista del partire da s e degli strumenti politici dellinchiesta/autoinchiesta il filo conduttore che attraversa i sette seminari, nel moltiplicarsi di domande. Quale il rapporto oggi tra riproduzione sociale, lavoro, reddito? Tra produzione e riproduzione? Quale peso hanno oggi queste sfere nella vita delle donne? In che misura e a quali condizioni il lavoro continua ad essere un canale di liberazione dentro cui si costruisce il senso di s? 24 punti di vista che dialogano tra loro tentando una narrazione che dia conto della complessit. Voci narranti non sulla precariet ma dalla precariet, attraverso le tematiche della femminilizzazione del lavoro, delle trasformazioni del mercato globale, dellimmigrazione, della cittadinanza europea, dei saperi e della scuola, del processo di militarizzazione della vita, del riemergere di ideologie identitarie.
Linda Santilli. Nata il 13 settembre 1966 allAquila. Laureata con una tesi in storia contemporanea sul progetto politico e culturale del Fronte Sandinista. Lavora presso lufficio nazionale del Forum delle donne. E responsabile scientifica dellArchivio femminista Rosa Luxemburg del Prc e coordinatrice del gruppo di ricerca Patriarcato del partito. Ha pubblicato articoli e saggi su tematiche ispirate al femminismo in varie riviste ed ha curato diverse pubblicazioni. Pubblicato in collaborazione con il Forum delle Donne del Partito della Rifondazione Comunista Collana I quaderni del mare, pp. 184, 10 Euro. ISBN 88-8351-064X
Indice:Introduzione. Condizioni della critica intellettuale in Cina di Lau Kin Chi. Rappresentazioni della Cina rurale nei discorsi della modernizzazione di Lau Kin Chi. Bilancio e prospettive dello sviluppo rurale in Cina allalba del ventunesimo secolo di Wen Tiejun. Problematica rurale e sviluppo diseguale in Cina di Huang Ping. Tavola rotonda sullo sviluppo rurale e lamministrazione locale in Cina con Lau Kin Chi, Bai Nansheng, Chen Xin, Huang Ping, Wen Tiejun, Jeannie Manipon e Lot Felizco. Repressione del movimento sociale di Tienanmen e nascita del neoliberalismo cinese di Wang Hui. Logiche e difficolt della cultura consumistica e della crescita cinese di Chen Xin. Ruolo e funzioni dei sindacati in Cina: realt e impressioni evolutive di Feng Tongqing. Classi e rapporti di genere nel discorso dominante in Cina di Dai Jinhua. Intellettuali, Stato, media e ideologia neoliberale in Cina di Dai Jinhua Le Edizioni Punto Rosso pubblicano in italiano i Cahiers di Alternatives Sud del Centro Tricontinentale di
Louvain-la-Neuve (Bruxelles) e diretti da F. Houtart. I quaderni di Alternatives Sud hanno lobiettivo di far conoscere il pensiero e le analisi del Sud sui rapporti sociali mondiali e sullevoluzione delle societ del Sud. La parola Alternatives indica una prospettiva diversa rispetto a quella delleconomia dominante nella fase attuale di ristrutturazione dellaccumulazione capitalistica con le sue conseguenze sociali, politiche, culturali. La parola Sud sostituisce linadeguata espressione Terzo Mondo. Collana Quaderni di Alternatives Sud, pp. 160, 11 Euro. ISBN 88-8351-063-1
SAMIR AMIN
Il libro stato realizzato con il contributo della Provincia di Milano - Assessorato alla Pace e alla Cooperazione Internazionale
Questo libro stato realizzato dal Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Area tematica Lavoro e Diritti sociali. Con il contributo di: Gruppo consiliare del Prc - Regione Emilia Romagna; Gruppo consiliare del Prc - Regione Piemonte; Gruppo consiliare del Prc - Regione Toscana Le autrici e gli autori: Fulvio Aurora, Franco Berrino, Marco Caldiroli, Silvana Cesani, Luciano Cristaldi, Patrizia Dicaccamo, Erminia Emprin Gilardini, Paolo Fierro, Walter Fossati, Matteo Gaddi, Julian Tudor Hart, Paolo La Marca, Andrea Micheli, Angelo Minghetti, Mauro Perino, Francesco Piobbichi, Dorino Piras, Nicoletta Pirotta, Roberto Polillo, Elio Rossi, Gabriella Stramaccioni, Pippo Torri, Mario Valpreda, Arduino Verdecchia, Anna Villarini. Introduzione di Paolo Ferrero. Coedizione Punto Rosso / Carta, pp. 360, 12 Euro
FABRIZIO GIOVENALE
LA RISALITA
Oltre che libro di indagine sul degrado ambientale globale, La Risalita pu essere considerato un semplice e lineare manifesto per il nuovo governo dell'Unione. Un auspicio, una speranza, una necessit. Il mondo sta andando per il verso sbagliato. Sembra che non ci sia la possibilit di sopravvivenza per la nostra specie. A meno che non si cambi paradigma rispetto a quello imposto dal mercato e da un'idea perniciosa di sviluppo e si cominci ad occuparci di fatti concreti: l'acqua, l'aria, le risorse, la flora, la fauna. A preoccuparci della salute del mondo. Per il futuro. Fabrizio Giovenale con parole facili ci indica la strada possibile dopo l'ubriacatura della "Terza via" in parte svanita, ma sempre incombente. Quella che partendo dalla forza di coscienza del limite delle risorse mette il primato sulle motivazioni ambientali. I beni comuni sono di tutti e devono bastare per tutti. Il libro indica sinteticamente, come una mappa che offre ai nuovi governanti, gli elementi programmatici di una piattaforma alternativa che si nutre di ciclo corto, di isole urbane, di salvaguardia della superficie agraria nazionale, rimboschimento, risparmio idrico ed energetico, ma soprattutto di nuova cultura e di "educazione permanente" per re-imparare sobriet e cooperazione.
Fabrizio Giovenale urbanista. Decano della vecchia guardia ambientalista, quella di Aurelio Peccei, Laura Conti, Antonio Cederna. Gi vicepresidente di Italia Nostra, tra i fondatori di Legambiente. Autore di saggi sulle politiche territoriali e ambientali: Come leggere la citt, 1977; Il tempo delle vacche magre, 1981; Nipoti miei, 1995; Rapporti uomo-Terra: che cosa cambiato, ottobre 2005 (in Accadde domani a cura di G. Prestipino e T. Serra, ed. Aracne). Ha collaborato a "Paese Sera", "Il Manifesto", "Avvenimenti". Scrive su "Liberazione", "La Nuova Ecologia", "QualEnergia". pp. 160, 10 Euro
PIETRO MITA
Una vita nomade quella di Pietro Al. Militante di base, instancabile organizzatore politico nella sua Puglia degli anni 70. Senatore della Repubblica. Impegnato in forme nuove di militanza nellet del precariato diffuso, alla ricerca di un rapporto inesplorato tra politica di movimento e riflessione teorica nella Roma di inizio millennio. Proprio le generazioni di giovani che oggi si ribellano al neoliberismo possono leggere questo libro come il racconto di uno simile a loro, che ha provato a cambiare il mondo. E anche un libro sulla Puglia. Sulle contraddizioni, sulle aspettative e sulle lotte che hanno attraversato questa regione negli ultimi 40 anni.
Pietro Mita, per decenni insegnante di scuola media superiore, ha sempre conciliato lattivit politica e limpegno nella scuola pubblica italiana. La contestazione del 68 lo vide protagonista nellUniversit di Lecce e nella societ pugliese. Negli anni 70 partecip a diverse esperienze di movimento e di organizzazione politica nella nuova sinistra. E stato promotore di numerose iniziative culturali ed ambientaliste. Eletto Deputato nel 1992 per Rifondazione Comunista, nella Commissione Cultura della Camera, si occup di informazione radio-televisiva, Beni Culturali e Pubblica Istruzione. Sindaco di Ceglie Messapica fino al 1999 e dirigente nazionale dellANCI (Associazione Nazionale Comuni dItalia). Attualmente Consigliere Regionale in Puglia per Rifondazione Comunista. Novit Edizioni Punto Rosso, pagg 160, 10 Euro
ERNESTO SCREPANTI
Ernesto Screpanti insegna Economia Politica allUniversit di Siena. Tra le sue pubblicazioni recenti sullo stesso tema si segnala The Fundamental Institutions of Capitalism, Routledge, Londra 2001. Collana Il presente come storia - pp. 184, 13 Euro - ISBN 88-8351-054-2
EUROPA, DOVE VAI? Dalla crisi del percorso liberista della costruzione europea alle prospettive alternative
Saggi di Luigi Vinci, Franco Russo, Isidoro D. Mortellaro, Lidia Menapace, Andrea Ricci, Roberto Musacchio, Mario Agostinelli, Marco Bersani Formato 11x16, pp 144, 8 Euro, ISBN 88-8351-051-8
Dopo la bocciatura della Costituzione europea ad opera dei referendum popolari di Francia e Olanda, eventi che denotano la crisi profonda del percorso liberista della costruzione europea e non un arretramento nazionalistico e di destra, quali prospettive alternative si aprono per un processo di unit europea basato sulla democrazia partecipativa reale e sui bisogni fondamentali delle popolazioni? E quali le analisi e le proposte di una sinistra alternativa all'altezza della sfida sociale e politica in campo?
GIOVANNI VIANSINO
RAFFAELE K. SALINARI
Coedizione Punto Rosso/Carta, pp. 160, formato 11x16,5, 8 Euro, ISBN 88-8351-048-8 Raffaele K. Salinari nato a Zurigo nel 1954. Medico-chirurgo, ha lavorato per oltre venticinque anni nelle Nazioni Unite e in diverse Organizzazioni Umanitarie in Africa, Asia e America latina. Autore di numerosi saggi sulle tematiche della cooperazione internazionale allo sviluppo, docente di Diritto della cooperazione nelle Universit di Bologna, Parma e Urbino. Presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes e membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale. A cura di IMMA BARBAROSSA E SIMONA RICCIARDELLI
LA ROSA E LE SPINE
Atti del seminario internazionale su Rosa Luxemburg. Napoli, Bagnoli, Citt della Scienza, 4 dicembre 2004 Presentazione di Scipione Semeraro, intervento di Fausto Bertinotti. pp. 144, 10 Euro
Edizioni Punto Rosso Via G. Pepe 14, 20159 Milano Tel. e Fax 02/875045 02/874324 edizioni@puntorosso.it www.puntorosso.it
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