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ANNA DE SIMONE
Charles Darwin
Introduzione - Aspettando Darwin ....................................................................................................... Verso Levoluzionismo - Dalla Scala allalbero .................................................................................... Idee opposte - La confutazione dellevoluzione .................................................................................... Teorie - Le vere innovazioni .................................................................................................................... Charles Darwin - Biograa e cenni ....................................................................................................... La lotta per lesistenza - Le variazioni singolari ................................................................................ Lorigine delluomo - Le leggi della natura e la selezione sessuale ...................................................... Selezione sociale - Teoria genealogica degli psichismi ....................................................................... Il destino della teoria di Darwin - Ortogenesi e mutazionismo ....................................................... Note - Bibliograa e glossario .................................................................................................................
Darwin come una scimmia. Caricatura tratta dalla rivista The Hornet - 22 Marzo, 1871
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potere delle circostanze e non rappresentava lunico innesco, vi era anche un potere della vita, una volont interna alla quale accenn anche Erasmus Darwin. Il risultato pi eclatante dellopera di questi due poteri dato dai mutamenti delle Girae: secondo Lamarck, le girae erano in principio quadrupedi a collo corto che brucavano erba -a quei tempi ancora non si conosceva lesistenza dellopakia-, con la scarsit di arbusti commestibili sul terreno, la giraa avrebbe raggiunto la forma attuale per sforzo/abitudine/necessit di nutrirsi raggiungendo le foglie poste sulla cima di alcune piante. Anche se la maggior parte di esempi vedono unevoluzione che si muove verso il vertice della scala naturale, talvolta lambiente impone un processo inverso che porta alla semplicazione dellorganismo; il caso delle talpe che costrette alla vita sotterranea hanno atrozzato lorgano della vista.
Finalmente con Jean-Baptiste Lamarck cambi la teoria dellereditariet dei caratteri acquisiti messa a punto da Maupertuis, negando la possibilit che le caratteristiche acquisite fortuitamente sono ereditarie: possono essere trasmesse solo quelle modiche anatomiche che lorganismo subisce a causa di precise costrizioni ambientali, queste modiche consistono in adattamenti imposti dalle circostanze.
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intermedio di salinit, ai molluschi marini non sarebbe consentito di trasformarsi gradualmente in specie uviali perch, ben prima che qualche trasformazione del genere potesse aver luogo, altre specie, rigogliose in acque salate o dolci, troverebbero giovamento dal cambiamento avvenuto nel uido e, di volta in volta, ciascuna di esse monopolizzerebbe lo spazio5. Charles Lyell trov una soluzione teologico-naturale secondo la quale, lautore della natura aveva creato tutti gli organismi prevedendo la mutevolezza delle circostanze, con questa previsione, il Creatore aveva fatto in modo che le generazioni discendenti fossero dotati di unorganizzazione tale da garantirne la sopravvivenza.
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al 2 ottobre 1836 e allo sbarco, Darwin era diventato agnostico. Nel corso di questo viaggio Charles raccolse un'ingente quantit di materiale e comp numerose osservazioni: a ogni tappa scendeva a terra e conduceva esplorazioni all'interno, raccoglieva e catalogava campioni di specie animali e vegetali, di cui descriveva dettagliatamente le abitudini. Nel 1839 pubblic, con il titolo Viaggio di un naturalista intorno al mondo, il diario di queste esplorazioni. Al suo ritorno in Inghilterra, grazie ai resoconti che inviava ai suoi corrispondenti, Darwin era gi conosciuto nellambiente scientico, il viaggio sulla nave Beagle ebbe uninuenza decisiva sulla vita dellautore. Gli fece conoscere le isole di Capo verde, il Brasile, gran parte dellAmerica meridionale, alcune isole del Pacico, Nuova Zelanda e Tasmania. Le collezioni che riport da quel viaggio e le osservazioni fatte nei vari luoghi, lo portarono ad aermare la teoria sullevoluzione della specie.
Circa le cause dellevoluzione prospettate nel suo celebre libro Lorigine della specie, ebbe su Darwin molta inuenza lambiente in cui visse: lInghilterra degli allevatori che selezionavano il bestiame e il libro delleconomista Thomas Robert Malthus, in cui la libera concorrenza del mondo demograco inglese poteva essere rappresentata dal mondo della natura. Secondo Malthus, la popolazione umana aumenta seguendo una progressione geometrica tanto da raddoppiarsi nel giro di venticinque anni, al contrario, i mezzi di sussistenza crescono pi lentamente, seguendo una progressione aritmetica ed proprio per questo motivo che la lotta per lesistenza destinata ad intensicarsi. Da qui il concetto di selezione naturale come conseguenza della lotta per la sopravvivenza: Charles Darwin calcol che in 750 anni, da una coppia di elefanti, si producevano ben 19 milioni di elefanti -se tutti gli elefanti si fossero riprodotti normalmente-. Il numero stimato degli elefanti fortunatamente teorico, nella realt, solo una coppia a generazione sopravvive cos da tenere costante nel tempo il numero degli elefanti. In conclusione, dal momento che in condizioni favorevoli tutti gli esseri viventi tendono a moltiplicarsi in modo estremamente rapido secondo il principio dellaumento in progressione geometrica, per evitare che nascano pi individui di quanti ne possano realmente sopravvivere, ci deve essere necessariamente un qualcosa che svolge unazione frenante di fronte ad una tale e diusa tendenza: Malthus prima di tutti identic questo qualcosa con la formula lotta per lesistenza e Darwin approfond la sua teoria e cerco di trascinarla, dallambito demograco al complesso pi imponente della natura. La domanda che introduce uno dei concetti chiave della teoria darwininana : quali sono i criteri che determinano la sopravvivenza? Darwin la den selezione naturale, lo stesso sistema che utilizza luomo con la scelta del bestiame da far riprodurre. Cos come luomo sceglie le bestie con le migliori caratteristiche, cos la natura eettua lo stesso corso.
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possono trovarsi avvantaggiati nella lotta per lesistenza: una caratteristica morfologica potrebbe agevolare alcuni individui a procacciarsi pi facilmente il cibo, cos da vivere pi a lungo, raggiungere la maturit sessuale pi in fretta e riprodursi pi volte durante il ciclo della vita. Per questo motivo le variazioni favorevoli sarebbero state tendenzialmente conservate e quelle sfavorevoli, al contrario, sarebbero destinate a sparire; queste sono state le conclusioni tratte con lesperienza a bordo del brigantino Beagle. Del viaggio di Darwin, possibile mettere in evidenza tre esperienze determinanti che hanno portato allo sviluppo della teoria darwiniana. Due di questi eventi si si svolsero in Patagonia, dove fu rinvenuto un fossile che mostrava numerose analogie con le specie ancora viventi nella regione, inoltre, in questa zona fu scoperta una nuova specie di Rhea (nand). La terza esperienza, probabilmente la pi eclatante, vede come scenario larcipelago delle Galapagos, qui, la ora e la fauna erano analoghe a quelle diuse sul continente ma presentavano caratteristiche diverse nonostante le medesime condizioni climatiche. Questa era la testimonianza della grossa falla della teoria lamarckiana: levoluzione di certo pone le sue radici in qualcosa di diverso dal potere delle circostanze, qualcosa denito come selezione naturale. Darwin, per circa cinque settimane, studi la vegetazione e gli animali dellarcipelago dellEcuador e osserv come le dimensioni del becco delluccello della specie Geospiza potessero cambiare da isola ad isola, cos come variava la lunghezza di alcune piante: le diverse variazioni singolari che comparvero nelle varie isole, furono, col tempo, conservate mediante il principio della selezione naturale; ecco come nelle medesime condizioni ambientali si sono potute determinare tipologie di vita molto diverse.
In base alla tipologia di alimento presente sullisola, la specie Geospizia ha mentenuto determinate variazioni della dimensione del becco.
! Gli esempi di variabilit riportati dallautore sono numerosissimi e molti di questi dimostrano come il regno animale e quello vegetale siano fortemente interconnessi. Lo stesso Darwin sottolinea come piante e animali lontanissimi tra loro nella scala della natura siano legati da una tta rete di rapporti complessi, lambiente certamente inuenza levoluzione ma non lo fa nei termini deniti da Lamarck: la giraa a collo lungo si prodotta perch gli individui capaci di giungere nei punti pi alti avevano maggiore possibilit di nutrirsi e di sopravvivere cos, accoppiandosi tra loro hanno dato vita ad una prole con la medesima caratteristica. Unaltra dierenza sostanziale tra le ideologie dei due autori sta nel fatto che Lamarck evidenzia il rapporto tra organismo e ambiente mentre Darwin mette a fuoco il rapporto tra organismo e organismo senza escludere il fattore ambiente, infatti, talvolta, le circostanze ambientali agiscono da ltro e danno vita al fenomeno della selezione naturale. Tenendo conto che Darwin non poteva basare le argomentazioni della sua teoria sulla siologia della genetica in quanto questa branca della biologia ancora non aveva dato frutti signicativi -gli esperimenti di G. Mendel risalgono a 1865 ma furono presi in considerazione solo molti anni dopo, (vedi in seguito)-, Darwin si basava essenzialmente su considerazioni tratte dallosservazione diretta degli organismi e sullo studio comparato dello sviluppo di determinate specie animali in diversi paesi del mondo.
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Le tartarughe delle Galapagos si nutrono di fichi dindia. Questi crescono rapidamente, cercando di allontanare quanto pi possibile i frutti dalle voraci tartarughe.
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A Darwin si deve, tra le altre, anche la prima forma di sociobiologia con quello che passato alla storia come socialdarwinismo. Egli sosteneva che n dai tempi pi remoti, nei periodi di conitto, le trib pi dotate soppiantavano le altre. Con lannientamento di intere popolazioni, le trib vincenti non solo trasmettevano ai loro discendenti le caratteristiche siche ma anche quelle intellettuali e morali. Darwin, inoltre, mise in evidenza leetto della civilizzazione sullevoluzione: la societ civilizzata fa di tutto per tamponare il processo di eliminazione che alla base della selezione naturale e lo fa salvaguardando i poveri, i deboli e i diversamente abili; cos facendo, levoluzione culturale rischia di neutralizzare lintero progresso umano. A questo proposito, Wallance aggiunse che seppure levoluzione biologica arrestata da quella sociale si pu aermare che la selezione culturale prosegue lopera iniziata da quella naturale cosicch tutte le razze inferiori da un punto di vista intellettuale sarebbero state soppiantate da popolazioni pi evolute. Secondo Wallance, seguendo il principio della selezione sociale, il mondo sar occupato da unetnia con un livello culturale pressoch omogeneo. Per agevolare levoluzione, Darwin arriv quasi a proporre una limitazione per gli individui pi deboli, a questi, ad esempio, non dovrebbe essere permesso di spostarsi liberamente come ai soggetti sani. Con il passare degli anni si arriv alla conclusione che permettere una libera procreazione e incrocio agli individui pi deboli certamente interferisce con levoluzione genetica della specie, daltro canto, se si decide di emarginare i pi deboli si andr incontro ad un regresso morale e si rallenter la pi grande prerogativa umana: levoluzione sociale. La specie umana si distingue da tutte le altre per il fattore culturale, questo capace di evolversi molto pi velocemente di quello genetico ed questo il motivo per il quale levoluzione genetica stata -in un certo senso- soppiantata da quella sociale cosicch, luomo adatta lambiente ai suoi geni e non viceversa come accade nel livello pi naturale. Lapproccio darwiniano ispir il losofo inglese Halbert Spencer che approfond il concetto di lotta per lesistenza fra le societ, tra laltro a Spencer si deve la formula sopravvivenza del pi adatto, spesse volte adoperata dallo stesso Darwin. Anche se le ideologie dellinglese Spencer erano in linea con quelle darwiniane, egli mosse una consistente obiezione allopera de Lorigine delle specie; entrando nello specico, Spencer esamin sia il caso del cervo americano che della celebre giraa che pass dal trasformismo lamarckiano allevoluzionismo darwiniano: la giraa si era caratterizzata non solo per il lungo collo ma anche per un torace pi ampio e per gli arti pi robusti rispetto al quadrupede dorigine. La giraa, inoltre, aveva mutato lintero sistema cardiovascolare. Per Spencer impensabile che queste variazioni favorevoli siano comparse tutte insieme nello stesso soggetto, e poich sarebbe troppo ingenuo postulare che si siano accumulate nel corso di numerose generazioni (gli individui mutati per un solo carattere sarebbero infatti deceduti subito: il cuore non sorreggendo laumentato volume del collo, gli arti precludendo la corsa ecc.), Spencer sostiene che ai fattori evoluzionistici darwiniani vanno accostati come cooperanti (cooperator) quelli lamarckiani, e aerma che lunica ipotesi verosimile quella per cui alla variazione casuale di una parte sia presto seguita la modicazione funzionale delle altre, per il diverso uso degli organi6. La puntualizzazione di Spencer agisce da mastice e crea un compromesso tra le due teorie evoluzionistiche.
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