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Quaderno di Educazione Popolare

LOTTA DI CLA$$I
VOLUME
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6ABRIELA URIBE
MARTA HARNECKER

Strumenti di lnformazione e Didattica Popolare

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Questo quaderno, prodotto dello sfozo dei lavoratori di Quimant, dedicato a tutti i lavoratori cileni.

ARGOMENTI TRATTATI

VOLUME I

INTRODUZIONE

Prima Parte

LE CLASSI SOCIALI
1. IL CONCETTO DI CLASSI SOCIALI.

duzione. Sfruttatori e sfruttati e la propriet dei mezzidi produzione. Antagonismi tra i gruppisociali. lm-

diversi sistemi di produzione e

rapporti di pro-

portanza del tipo di sfruttamento. Le classi sociali fondamentali del sistema di sfruttamento capitalistico.

2. IL CONCETTO DI tsORGHESIA O CLASSE CAPITALISTICA.

Che cosa il capitale. Capitale e plusvalore. Di' versi tipi di capitale: industriale, finanziario e commerciale. Ripartizione del plusvalore. I settori della borghesia e loro evoluzione. Definizione di borghesia o classe capitalistica. Schema-riassunto.
3. IL CONOETTO DI PROLETARIATO O CLASSE OPERAIA
Edizione originale

Prima edizione italiana - ottobre 1974 @ BCD s.r.l. Milano - v. M. Bandello 16

- Cile, Quimant

'1972

Distinzione tra proletariato e classe salariata. Vendita della forza-lavoro e il plusvalore. Settori del proletariato: operai industriali, finanziari e commerciali. I salariati non proletari. La funzione tec-

nico-amministrativa nella produzione e il gruppo sociale che essa determina. Definizione di proletariato o classe operaia. Schema-riassunto.
4.

INTRODUZION

IL CONCETTO DI PICCOLA

BORGHESIA.

Rapporti di produzione dominanti e rapporti di produzione subordinati. I produttori indipendenti, la loro origine storica, il loro destino nel sistema capitalistico di produzione. Definizione di piccola borghesia. Concetto di classe di transizione. Schema-riassunto.
CLASSI SOCIALI E GRUPPI SOCIALI

Differenza tra il concetto di classe sociale e di gruppo sociale. I gruppi sociali legati alla sovrastrultura. I gruppi sociali legati a una funzione tecnico-amministrativa nella produzione. lmportanza politica di questa distinzione. Le classi sociali come forza motrice della storia. Schema-riassunto.
6. CRITICA AL TERMINE Dl " CLASSE MEDIA " 7. INTERESSI DI CLASSE, COSCIENZA DI CLASSE E POSIZIONE DI CLASSE.

veri nemici. Un partito rivoluzionario la guida delle masse e nessuna rivoluzione pu trionfare se i partiti rivoluzionari non la dirigono lungo la strada giusta. Quindi, per assicurarci la direzione del nostro processo rivoluzionario secondo una linea corretta, dobbiamo saper distinguere quali sono i nostri amici e quali i no-

Quali sono i nostri nemici? E quali i nostri amici? Questa una domanda fondamentale per la rivoluzione. Le lotte rivoluzionarie che hanno trionfato sono state quelle in cui i rivoluzionari ebbero la capacit di allearsi con i loro veri alleati e combattere i loro

stri nemici. A questo fine necessario essere in grado di

lmportanza della differenza ra gli interessi spontanei immediati e gli interessi strategici a lungo periodo. Coscienza di classe, posizione di classe.
RIASSUNTO

guire una corretta analisi delle diverse classi e gruppi sociali esistenti in Cile e del ruolo che rispettivamente svolgono nel processo rivoluzonario.

ese-

QUESTIONARIO

Prima Parte
LE CLASSI SOCIALI

1. IL CONCETTO DI CLASSI SOCIALI.


Come abbiamo gi visto dettagliatamente nel O dderno n. 1 di questa serie, le caratteristiche pr<,.,ie delle diverse societ dipendono fondamentalmente dal modo in cui i beni materiali vengono prodotti. Nel processo di produzione dei beni materiali si stabiliscono forme specifiche di rapporti tra i proprietari dei mezzi di produzionel e i produttori diretti o lavoratori. Coloro che sono proprietari dei mezzi di produzione sfruttano coloro che ne sono privi.2 Nel sistema schiavista, per esempio, il padrone non era proprietario solo della terra e dei mezzi di produzione ma anche degli uomini che lavoravano, che remavano sulle sue navi e che fungevano da servi nella sua casa. Questi uomini venivano considerati come uno strumento di lavoro e, per questo li costringeva a lavorare fino al limite delle loro forze, dandogli da mangiare e permettendogli di riposare solo per consentir loro di.recuperare le energie spese durante il lavoro, cos da essere pronto a ritornare a lavorare il giorno successivo. Nel sistema feudale, il signore feudale, proprietario del mezzo di produzione pi importante, la terra, concedeva piccoli appezzamenti di terra ai contadini i quali in cambio erano obbligati a lavorare sulla terra I ,Per mezzl di produzlone si intendono tutte le condizioni materiali che sono necessarie per produrre dei beni materiali:
macchine, materie prime, locali, luce, ecc. 2 Questo punto stato trattato in modo esteso nel QEP n.
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che il signore manteneva per s. Questo lavoro veniva svolto per un numero molto elevato di giorni all'anno senza ricevere per questo lavoro nessuna remunerazione e dovendo soprawivere con i frutti ottenuti dal lavoro eseguito sul loro piccolo terreno. Nel sistema capitalista, gli operai, per poter vivere, sono costretti ad offrire la loro forza-lavoro ai capitalisti; questi ultimi li ripagano con un determinato salario e ottengono, grazie a questo lavoro, grandi guadagni che non vanno a finire nelle mani dei lavo' ratori ma in quelle degli industriali. Se gli operai sl lamentano, il padrone dice: " cosa hanno da lamentarsi, io li ho assunti a 40 scudi al giorno; non forse quello che li sto pagando? lo sono il padrone di questa fabbrica, e se a loro non piacciono queste condizioni di lavoro, vadano a cercarsi lavoro da qualche altra parte ". Ma siccome gli operai sanno bene che in qualsiasi posto gli diranno le stesse cose, sono costretti a rassegnarsi a lavorare per far arricchire il padrone dei mezzi di produzione.3 Riassumendo, in tutti i sistemi di produzione che abbiamo analizzato in cui i mezzi di produzione sono in mano ad una minoranza, i proprietari di questi mezzi si impadroniscono del lavoro altrui, sfruttano i lavoratori. Tuttavia lo sfruttamento non sempre esistito. Presso i popoli primitivi, dove si produce solo per la sussistenza, non esiste la propriet privata dei mezzi di produzione: essi appartengono a tutta la comunit e i frutti del lavoro dei suoi membri vengono ripartiti tra tutti in modo egualitario. ln questi popoli non esstono rapporti di sfruttamento, ma solo rapporti di collaborazione reciproca tra tutti i membri della societ. Pertanto lo sfruttamento non qualcosa di eterno,
3 Nel QEP n. 2, Lo sfruttamento capitalista, vengono ampiamente sviluppate le cause dello sfruttamento capitalista.

ma ha un'origine storica ben determinata. Esso nasce quando un gruppo di individui all'interno della societ riesce a concentrare nelle proprie mani i mezzi di produzione fondamentalia privando degli stessi la maggior parte della popolazione. Lo sfruttamento terminer qirando finir la propriet privata dei mezzi di produzione e questi diventeranno propriet collettiva di tutto il popolo.s Di conseguenza in tutti i processi lavorativi si stabiliscono dei rapporti specifici tra i proprietari dei mezzi di produzione e i lavoratori o produitori diretti. Questi rapporti che si stabiliscono tra gli uomini, determinati dai rapporti di propriet che essi hanno nei confronti dei mezzi di produzione, sono quelli che noi abbiamo chiamato rapporti sociali di produzione. I diversi rapporti sociali di produzione danno origine a gruppi sociali diversi. Questi gruppi sono quelli che vengono chiamati classi sociali. Lenin definisce le classi sociali nel modo seguente: Le classi sono grandi raggruppamenti di uomini che " si differenziano tra di loro per la posizione da essi occupata in un sistema di produzione sociale storicamente determinato e per il rapporto in cui stanno rispetto ai mezzi di produzione (rapporti che le leggi legalizzano e formulano in gran parte), per il ruolo che svolgono nella organizzazione sociale del lavoro e, conseguentemente, per il modo e la proporzione in cui percepiscono la parte di ricchezza sociale che gli spetta. Le classi sociali sono rappruppamenti sociali uno dei quali pu appropriarsi del lavoro al' trui per occupare una posizione diversa in un determinato regime economico.
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4 Perch ci si verifichi occorre un grado di sviluppo economico che 'per lo meno permetta di ottenere un'eccedenza cio una {uantit di prodotti superiore a quella necessaria al

questo gruppo si appropria. consumo immediato - di cui s Le condizioni materiali di questa fase verranno analizzale nel QEP n. 7: Capitalismo e Socialismo.

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Esaminiamo le diverse parti di questa definizione: ln primo luogo noi consideriamo che " Le classi sono grandi gruppi di uomini che si differenziano tra di loro per la posizione che occupano nel sistema di produzione sociale storicamente determinato ". Ci vuol dire che fanno parte della stessa classe sociale persone che occupano posizioni simili nella produzione e che questa posizione muta attraverso le diverse epoche storiche: nelle epoche precedenti ci furono padroni e schiavi, signori e servi. ln secondo luogo, Lenin dice: " Per i rapporti in cui stanno rispetto ai mezzi di produzione (rapporti che le leggi legalizzano e formulano in gran parte) ". Questo significa che il ruolo che svolgono gli individui nella produzione dipende dal rapporto che essi hanno con i mezzi di produzione. Questi rapporti che esistono nella realt economica tendono ad essere confermati tramite il sistema giuridico della societ, fatto che contribuisce ad assicurarne la continua riproduzione. Coloro che detengono la propriet dei mezzi di produzione sfruttano i lavoratori che non posseggono mezz di produzione. ln terzo luogo, Lenin dice: " Per il ruolo che svolgono nell'organizzazione sociale del lavoro. " Cio, questi gruppi si definiscono come tali non solo a seconda della propriet o meno dei mezzi di produzione, ma inoltre necessario tener conto del livello di controllo che questi gruppi esercitano sul processo produttivo. Per esempio: i capitalisti non solo detengono la propriet dei mezzi di produzione, cio delle fabbriche, ma inoltre dirigono e amministrano queste stesse fabbriche; gli operai invece non esercitano nessun controllo sulla loro gestione: realizzano un lavoro parziale sotto gli ordini di un supervisore o di un amministratore.6
6 I rapporti di propriet determinano delle forme di controllo che a loro volta dipendono dal grado di complessit raggiunto dal processo lavorativo. Per esempio, nel capitalismo il grado 10
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ln quarto luogo, dice Lenin: ( ...e, conseguentemente, per il modo e la proporzione con cui ricevono la parte di ricchezza sociale che gli spetta o. Questo significa che il livello di reddito uno dei modi in cui si differenzia un gruppo da un altro, ma che questo livello dipende dalla posizione occupata dagli individui nella produzione. Per questo la conclusone a cui giunge Lenin nella sua definizione sintetizza bene ci che chiameremo classi sociali: Le CLASSI SOCIALI sono gruppi di uomini; uno di questi gruppi pu appropriarsi del lavoro di

un altro per occupare posti diversi in un determinato regime di economia sociale.

si sociali come gruppi in contraddizione tra di loro, giacch i rapporti che si stabiliscono tra di esse sono dei rapporti tra sfruttatori e sfruttati (gli uni si appropriano del lavoro degli altri). Quindi questa definizione, che si basa sui rapporti in cui stanno gli individui rispetto ai mezzi di produzione fondamentali, si distingue nettamente dalla definizione delle classi sociali fatta propria dalla borghesia.

Questa definizione ci porta a caratterizzare le clas-

Secondo la borghesia esistono tre classi sociali: la classe superiore, la classe media e la classe inferiore. Cio definisce le classi in funzione dei beni material di cui dispone eiascuno degli appartenent a questi gruppi, il che dipende in grande misura dai suoi redditi.
complessit tale, che il capitalista o i suoi rappresentanti (supervisori, amministratori) assumono la direzione totale del processo lavorativo. Nel sistema feudale, dato che la sua complessit minore, il servo controlla il processo lavorativo che realizza nel terreno che gli stato concesso e lavora sotio la vigilanza di un capo nel terreno del 'proprietario trriero.

di

Questa una definizione descrittiva che si limita a segnalare che esistono individui pi ricchi di altri e che mette nello stesso paniere persone che hanno interessi e funzioni molto diverse all'interno della societ: all'interno della classe media inserisce dalI'operaio che riceve un salario elevato fino al piccolo industriale che invece guadagna meno di un operaio qualificato, pur appropriandosi del lavoro di
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altri operai. ln questa classe sarebbe incluso anche un settore delle forze armate, gli insegnanti, i liberi
professionisti, sia che esercitino liberamente sia come dpendenti, ecc. Pero ci che non spiega questa definizione la ragione per cui alcuni hanno pi denaro e altri meno. Qual' la risposta dell'ideologia borghese a questa domanda? I poveri sono poveri perch ( sono poco intelligenti ", perch < sono viziosi ", perch " non si sforzano di migliorare ", perch ( sono ignoranti ), ecc.. ll grande merito di Marx quello di avere dimostrato che la diseguaglianza sociale non dipende da una natura umana pi o meno dotata, ma dipende fondamentalmente dal tipo di rapporto in cui stanno gli individui rispetto ai mezzi di produzione. Come abbiamo gi visto, sono i proprietari dei mezzi di produzione quelli che si appropriano della maggior parte delle ricchezze prodotte, mentre i lavoratori ne ricevono una parte molto insignificante. ll modo in cui viene ripartito il reddito in un paese dipende, pertanto, dalla posizione occupata dai diversi gruppi nella produzione. I proprietari terrieri e i capitalisti percepiscono i redditi pi elevati perch sono proprietari dei principali mezzi di produzione. Questi rapporti di produzione generano interessi sociali antagonistici. Questo fatto si esprime in una contnua lotta tra operai e padroni, signori e servi, padroni e schiavi. ll gruppo dominante lotta per riprodurre costantemente le condizioni materiali e sociali che gli permettano di continuare a sfruttare i lavoratori che non dispongono dei mezzi di produzione. ll gruppo dominato lotta per distruggere le condizioni del suo sfruttamento. Questa lotta awiene, come vedremo pi avanti, ai diversi livelli della societ.
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Partendo dai rapporti di produzione gi esaminati, possiamo distinguere le seguenti classi sociali con interessi antagonistici:

signori feudali

padroni capitalisti

schiavi servi operai

E' importante chiarire che, per studiare le classi sociali in un determinato paese, non possiamo limitarci ad usare i concetti di sfruttatori e sfruttati. Sono concetti troppo generali, che possono essere applicati a diverse forme di produzione di beni materiali. Sono, per esempio sfruttatori il padrone, il signore feudale e il capitalista. Sono sfruttati lo schiavo, il servo e I'operaio. E, senza dubbio, il tipo di sfruttamento, in un caso o nell'altro, molto diverso. Perch importante definire il tipo di sfruttamento? Per il fatto che da questo dipender il tipo di rivendicazione rivoluzionaria portata avanti dalle classi oppresse. La rivendicazione del servo contadino molto diversa da quella del proletariato agricolo o industriale. ll primo tende a lottare per ottenere un pezzo di terra per lui; il secondo tende a lottare per la distruzione di ogni forma di propriet privata sui mezzi di produzione. Quindi siccome il Cile un paese capitalista dipendente, in cui i rapporti di produzione capitalistici sono dominanti, cercheremo di definire in primo luogo le due classi antagoniste fondamentali della societ capitalistica: la borghesia o classe capilalistica e il proletariato o classe operaia.

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2. IL

CONCETTO TALISTICA.

DI BORGHESIA O CLASSE CAPI.

capitale. E che cosa il capitale? lnnanzi tutto dobbiamo precisare che capitale non la stessa cosa di denaro. Un avaro che conserva il suo denaro in una cassaforte e il cui unico interesse che sia al sicuro, non un capitalista. Viene chiamato capitale solo quel denaro che viene impiegato nell'acquisto di mezzi di produzione e di forza-lavoro al fine di ottenere, combinandole nella

Si chiama borghesia o classe capitalistica la classe sfruttatrice del modo di produzione capitalistico. Da dove viene il nome di classe capitalistica? Si chiama capitalistica perch proprietaria del

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attivit, una quantit di denaro maggiore di quella investita, cio, per ottenere plusvalore.T Pertanto non tutte le macchine possono essor cor. siderate capitale. La macchina da cucire che una madre possiede per fare vestiti per la sua famiglia, non pu essere chiamata capitale e tantomeno pu dirsi capitale il denaro investito per comperare'iorza lavoro da adibire nei lavori domestici. ln questi casi n la forza-lavoro n la macchina producono profitti, cio plusvalore, entrambe vengono utilizzate per effettuare determinati serviz. Fino a questo momento, per facilitare la comprensione dei problemi, abbiamo ipotizzato che fosse sempre lo stesso capitalista quello che possedeva il denaro, comperava i mezzi di produzione e la forza lavoro e che vendeva i prodotti risultanti dal proqesso di produzione, recuperando cos il capitale speso pi un profitto o plusvalore, che lo stimolo che lo spinge ad investire. Tuttavia per poter spiegare quello che succede nella realt, necessario fare delle nuove distinzioni. Per esempio, il capitalista che desidera impiantare una fabbrica non sempre possiede il denaro sufficiente per farlo. Che cosa succede allora? Questo denaro gli viene imprestato da una banca dove altri capitalisti hanno fatto confluire del denaro. Con questo denaro installa la fabbrica e ne awia la produzione; ma vende anche i prodotti cos ottenuti? ln genere no, gacch ha bisogno di recuperare rapidamente il denaro per poter continuare a produrre. Se puntasse a recuperare il denaro speso tramite la vendita dei prodotti, rischierebbe di tener paralizzala la fabbrica per un certo periodo di tempo, fatto che lo
? Vedere il OE n. 2: Lo slruttamenlo capltalista. Questo plusvalore corrisponde al lavoro che I'operaio realizza oltre al tempo necessario per produrre il valore equivalente al suo salario.

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danneggerebbe. Cosa succede allora? Egli vende i suoi prodotti ad altri capitalisti affinch essi li vendano a loro volta ai consumatori. Abbiamo cos tre tipi di capitalisti: i capitalisti proprietari del denaro o capitalisti finanziari (banchieri), i capitalisti industriali o proprietari delle fabbriche e i capitalisii commerciali o proprietari dei magazzni di distribuzione. Fra loro tre viene ripartito il plusvalore che si ottiene dal processo di produzione propriamente detto.
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il processo di produzione. ll capitalista industriale quello che estrae e si appropria del plusvalore ma, siccome per appropiarsene ha bisogno della cooperazione dei capitalisti finanziari e commerciali, Marx dice che questi due ultimi capitalisti " realizzano " il plusvalore, cio lo rendono concretamente possibile. ll capitalista industriale avendo il prodotto, nel quale si materializzalo il lavoro non pagato o plusvalore, non guadagna nulla a meno che non riesca a venderlo, recuperando in questo modo il capitale iniziale pi una quantit di denaro addizionale, che in seguito si trasforma in capitale.s Queste divisioni interne della classe capitalista o borghesia, Marx le chiamo frazioni di classe. Questa classe si divide in: borghesia finanziaria, borghesia commerciale e borghesia industriale. Tra queste diverse frazioni della classe borghese possono esistere delle contraddizioni, sebbene esse abbiano solo un carattere secondario rispetto alla contraddizione principale, che quella tra tutta la classe capitalista e il proletariato. E' importante sottolineare che la borghesia divisa in queste diverse lrazioni, si riscontra particolarmente nell'epoca del capitalismo a libera concorrenza. Ma pi avanti la concentrazione capitalistica porta a una fusione dei capitali industriale, commerciale e finanziario. Questa la fase del capitalismo monopolistico, dove i tre tipi di capitale si concentrano nuovamente nelle stesse mani. Si sviluppano allora delle nuove contraddizioni all'interno della classe capitalista, quelle tra la borghesia monopolistica, la media borghesia

Per quale ragione il capitalista industriale cede ai suoi altri due colleghi una parte del plusvalore che estrae dai suoi operai? Perch brava gente e desidera aiutare i suoi amici? No, ne cede una parte solo perch il sistema lo obbliga a ricorrere agli altri due capitalisti per guadagnare di pi. Ci che perde rinunciando a una parte di plusvalore'lo recupera abbondantemente per il fatto che puo iniziare di nuovo molto pi rapidamente
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8 ll capitalista industriale paga sotto forma di interessi il favore che gli fa il capitalista finanziario. ll capitalista commerciale riceve una parte di plusvalore comprando dal capitalista industriale i prodotti a un pezzo pi basso di quanto poi li vender sul mercato. Questa ripartizione non dipende dalla volont del capitalista industriale: una necessit del sistema. 19

e la piccola borghesia che, in diverso modo, subiscono lo sfruttamento monopolistico.e lnfine importante segnalare che la classe capitalistica, utilizzando meccanismi industriali, commerciali e finanziari, controlla e dirige tutto il processo di produzione capitalistico.lo
Chiameremo BORGHESTA o CLASSE CAPTTALISTICA la classe che controlla e dirige il sistema di produzione capitalistico. Gon il denaro accumulato compera i mezzi di produzione e la forza-lavoro al fine di ottenere una quantit di denaro maggiore di quella investita all'inizio dl questo processo, denaro che ottiene tramite il lavoro non pagato dei lavoratori del settore industriale.

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3. IL CONCETTO DI PROLETARIATO O
OPERAIA.

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ll proletariato o classe operaia la classe sfruttata del modo di produzione capitalstico. E' possibile definire come proletariato tutti coloro che, non possedendo mezzi di produzione, sono costretti a vendere ia loro forza-lavoro per un salario di sussistenza? ln altre parole il proletariato la stessa cosa della

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Nel caso di un paese capitalista dipendente, questo controllo e direzione si esercita fondamentalmente da parte del paese imperialista. Vedere QEP n. 6: lmperialismo e Dilendenza.
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3: Miseria e

monopoll.

classe salariata? Una definizione di questa ampiezza includerebbe nel concetto di proletariato tutti quelli che vendono la loro forza-lavoro senza distinguere se quelli che la comperano lo fanno per produrre plusvalore o per ottenere determinati servizi personali (per esempio la lavoratrice domestica) o per la comunit (impiegato delle tasse, per esempio). Quindi nello stesso modo in cui non tutti coloro che possiedono denaro sono capitalisti, non tutti quelli che vendono la loro forza-lavoro sono operai. La classe operaia composta solo da quelli che vendendo la loro forza-lavoro producono o realizzano plusvalore per coloro che la comprano; composta cio dai lavoratori dell'industria, del commercio e delle banche. Prima abbiamo visto che i capitalisti commercial e quelli finanziari sono altrettanto capitalisti di quelli industriali, ancle se solamente a livello della produzione industriale che si ottiene il plusvalore. Nello stesso modo, sono altrettanto operai gli 'operai del commercio e delle banche di quelli dll'industria.
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una delle forme che la borghesia adopera per dividere la classe operaia. ln un primo momento suddivideremo pertanto la classe operaia in tre frazioni corrispondenti alle tre trazioni in cui si divide la borghesia: operai industriali, operai del commercio e operai del settore bancario. Affermando che possono essere considerat operai coloro che vendendo la loro forza-lavoro permettono a coloro che I'acquistano di ottenere plusvalore, restringiamo il concetto di classe operaia solo a quelle persone che sono direttamente collegate al processo produttivo e di distribuzione dei beni materiali.lr Pertanto in questo concetto non includiamo quei lavoratori che vendono in cambio di un salario la loro forza-lavoro agli organismi dello Stato: dipendenti dello Stato (insegnanti, forze armate, giudici, ecc.); o ad organismi o persone private a cui prestano i loro servizi (barbieri, giardinieri, lavoratori domestici, ecc.). Quindi fatta questa prima discriminazione, dobbiamo domandarci se possiamo considerare come classe operaia o proletariato tutti coloro che vendono la loro forza lavoro per un salario all'interno del processo produttivo e distributivo dei beni materiali. Se fosse cos noi saremmo obbligati a considerare come operai gli amministratori e i dirigenti delle industrie, delle aziende di distribuzione e delle banche. Per chiarire questo punto, vediamo che ruolo svolgono questi personaggi nelle imprese moderne. Nelle imprese moderne in cui esiste una grande specializzazione del lavoro, diventa necessaria la presenza di un gruppo di lavoratori che abbiano come funzione principale quella di coordinare i diversi lavori specializzati e di dirigere il funzionamento ge-

ll fatto che la borghesia chiami " impiegati " i lavoratori del commercio e delle banche non altro che

tl Vedere Marx, ll
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Capitale, libro 1, capitolo Vl.

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nerale dell'impresa. Questo lavoro di coordinamento e di controllo presente a partire dai reparti o unit produttive dell'impresa fino ai pi alti livelli. ll livello pi alto lo occupa l'amministratore o il direttore generale dell'impresa; gli altri livelli sono occupati da una serie di dirigenti intermedi. Questi lavoratori che controllano e coordinano il lavoro ai diversi livelli dell'impresa svolgono una funzione tecnica necessaria al suo funzionamento, nello stesso modo in cui un direttore d'orchestra indispensabile per coordinare I'azione dei diversi musicisti che ne fanno parte. Essi pero non svolgono solo una funzione tecnica, ma svolgono anche, nel sistema capitalista, una funzione di sfruttamento in nome del capitalista. Nelle piccole imprese sono gli stessi capitalisti che controllano e dirigono Ia produzione; ma mano a mano che

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le loro imprese si sviluppano, tendono a delegare queste funzioni nelle mani di un particolare tipo di lavoratori. Analogamente a quanto accade negli eserciti militari, I'esercito operaio posto sotto il comando del capitalista ha bisogno di tutta una serie di capi (direttori, amministratori, gestori, ecc.) e di ufficiali (supervisori, ispettori, capetti) che durante il proceso lavorativo impartiscono gli ordini in nome del capitalista.

Questi lavoratori sono intermediari tra i lavoratori e i capitalisti e rappresentano gli interessi del capitale nei confronti degli operai. Nello stesso momento in cui svolgono una funzione di organizzazione del processo produttivo, fungono da cinghia di trasmissione dello sfruttamento capitalista. euesto ancora pi ev.idente per gli operai che, molte volte, provano pi odio verso questi lavoratori, che gli stanno tutto il giorno sopra controllando il loro lavoro, che verso il padrone che raramente fa la sua apparizione nella fabbrica. Questo gruppo di lavoratori che non possiede mezzi
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di produzione e che vende la sua forza lavoro per un salario, ha un carattere contradditorio. Da una parte, il suo lavoro tecnicamente necessario per la produzione di plusvalore e da questo punto di vista uno sfruttato del sistema capitalista, ma dall'altra parte il suo lavoro diretto a intensificare lo sfruttamento dei lavoratori a lui subordinati e, in questo modo, sta facendo un servizio diretto al capitalista. Quindi egli contemporaneamente sfruttato e sfruttatore e per questa sua caratteristica non puo essere consderato n capitalista n operaio. Questo settore di amministratori e di supervisori non deve essere confuso con quello dei professionisti e dei tecnici che lavorano nelle industrie vendendo la loro forza-lavoro in cambio di un salario e svolgendo compiti esecutivi e limitati, cio parziali che non hanno niente a vedere con le funzioni d! amministrazione e di controllo. Questo ( proletariato professionale ", come stato chiamato da alcuni, tende ad aumentare con lo sviluppo del sistema capitalista, dato che questo porta a una specializzazione sempre maggiore della mano d'opera. Attualmente molti operai specializzati provengono dalle scuole tecniche e, nelle imprese pi moderne, i lavori di questo tipo vengono svolti da professionisti quali gli ingegneri, i chimici, ecc. Pertanto gli amministratori e i supervisori non costituiscono una classe sociale ma un gruppo intermedio tra le due classi antagonistiche proprie dei rapporti di produzione capitalistici: il proletariato e Questa considerazione molto importante per poter determinare cosa succede a questo gruppo sociale quando, in un processo di transizione al socialismo, scompare il padrone. Devono forse sparire anche loro? ln questo caso questi lavoratori, che svolgevano delle funzioni di sfruttamento al servizio del capitalista, cesserebbero di svolgere questa fun25

la

borghesia.

zione e diventerebbero un anello di questo grande lavoratore collettivo costituito dall'insieme dei lavoratori dell'impresa moderna. Con la sparizione del padrone essi cesserebbero di svolgere la funzione di sfruttamento per svolgere solo una funzione di or-

produrre o realizzare plusvalore: gli altri perch, pur contribuendo a produrre plusvalore, svolgono come loro funzione principale quella di sfruttare i lavoratori a loro subordinati affinch questi producano il massimo di plusvalore per il capitalista.
Chiameremo PROLETARIATO o CLASSE OPERAIA la classe sfruttata del sistema di produzione capitalista, composta dai lavoratori legati alla produzione dei beni materiali, che vendono la loro forza-lavoro in cambio di un salario per produrre o realizzare plusvalore, svolgendo un lavoro parzialel2, subordinato agli ordini dei superiori, che sono quelli che a diversi livelli controllano il processo produttivo.
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ganizzazione e di amministrazione dell'impresa. Ma questo mutamento delle funzioni deve essere anche accompagnato da un mutamento nell'atteggiamento degli amministratori e dei supervisori nei confronti dei lavoratori che si trovano sotto la loro drezione. Deve esistere uno spirito di collaborazione reciproca sul lavoro; uno spirito di aiuto nei confronti dei lavoratori rispetto alle loro nuove responsabilit; nuovi metodi di direzione del lavoro che stimolino la partecipazione creativa di tutti i lavoratori. E' importante comprendere che la funzione di amministrazione e di organizzazione una fun2ione necessaria e che pertanto gli amministratori e i suprvisori sono persone indispensabili in tutte le imprese. lnoltre non facile che gli stessi operai compiano queste funzioni da un giorno all'altro, dato che sono funzioni che richiedono una preparazione che in genere richiede anni. Da tutto quello che abbiamo detto possiamo concludere che quando in un processo di cambiamento rivoluzionario le imprese passano allo Stato, i lavoratori non devono lottare contro gli amministratori e i supervisori in generale ma, al contrario, devono sforzarsi di integrarli nei nuovi compiti e responsabilit nella conduzione delle imprese, aiutandoli a superare le loro cattive abitudini di direzione e di comportamento nei confronti dei lavoratori che furono loro inculcate dalla borghesia. Riassumendo, non tutti i lavoratori che vendono la loro forza-lavoro in cambio di un salario fanno parte del proletariato o classe operaia. Gli uni perch vendono la loro torza-lavoro per fornire dei servizi a livello della sovrastruttura o della struttura e non per
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che dice che

prietaria, e in quanto non controlla la loro utilizzazione.

ln questo senso deve essere interpretato il testo di Marx il proletariato la classe completamente " alienata " dai mezzi di produzione. Alienata in quanto non pro12

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4. IL CONCETTO DI PICCOLA

BORGHESIA.

di classi della societ capitalista: il proletariato e la borghesia. Esse nascono dai rapporti di produzione capitalistici, che sono i rapporti di produzione dominanti di una societ di questo tipo. Tuttavia unitamente a questi rapporti di produzione. dominanti coesistono, in tutte le societ storicamente determinate, degli altri rapporti di produzione che sono subordinati. Essi derivano in parte da forme di produzione anteriori alle forme capitalistiche attualmente dominanti. feudale Questi rapporti di produzione - schiavistico, o di comunit primitiva - possono persistere per lungo tempo unitamente ai rapporti capitalistici. Questo stato il caso di alcune comunit indigene in certe zone dell'America Latina ed anche dei rapporti schiavistici che esistevano nel sud degli Stati Uniti mentre al nord si sviluppava l'industria capitalistica. Ma via via che si consolidano i rapporti dominanti, i rapporti precapitalistici subordinati tendono a dissolversi, a trasformarsi a loro volta in rapporti di produzione capitalistici. Quindi dalla dissoluzione di questi rapporti nasce un rapporto di produzione specifico: quello rappresentato dai piccoli produttori indipendenti che vendono i loro prodotti sul mercato capitalista. Dicendo che sono piccoli produttori indipendenti, diciamo che sono lavoratori, proprietari dei loro mezzi di produzione, che non sfruttano il lavoro altrui. Essi vivono del loro proprio lavoro e di quello della loro famiglia, e il loro prodotto, in generale, basta alla loro
sopravvivenza.r3
13 Se arrivano a comperare della forza-lavoro lo fanno in numero molto ridotto: una o due persone che li aiutino nel loro lavoro, ma che non producono plusvalore.

Fino a questo punto abbiamo studiato le due gran-

Questo il caso del piccolo contadino che possiede un pezzetto di terra coltivato da lui e dalla sua famiglia, o della sarta che cuce vestiti in casa sua, o dell'artigiano tradizionale che lavora nel suo laboratorio. Ma succede che questi piccoli produttori devono entrare in concorrenza, quando vendono i loro prodotti sul mercato, con i grandi capitalisti che riescono a produrre a prezzi pi bassi. Le leggi della concorrenza capitalistica tendono a farli scomparire, trasformandone la maggioranza in proletariato. Solo una piccola parte di loro riesce, grazie a condizioni molto speciali, a trasformarsi in capitalisti. Tutto quello che abbiamo detto, giustifica il fatto che, nella societ capitalista, questo gruppo venga considerato come una classe sociale diversa dal proletariato e dalla borghesia. Questa classe la chiamiamo della piccola borghesia.

Chiameremo PICCOLA BORGHESIA la classe sociale formata da piccoli produttori indipendenti che vendono i loro prodotti sul mercalo.
Distinguiamo una piccola borghesia che si dedica alta produzione: artigiani, piccoli contadini, e una

piccola borghesia che si dedica al commercio: piccoli commercianti ambulanti, bottegai, ecc. Quindi non possiamo chiamare piccola borghesia tutti i piccoli produttori indipendenti. Esistono dei piccoli produttori, come i piccoli produttori indigeni che producono per conto proprio tutti i beni necessari per la propria sussistenza e che, pertanto, non hanno bisogno di vendere i loro prodotti sul mercato. ln questo caso si tratta di piccol.i produttori che possono rimanere per molti anni all'interno di questa economia di sussistenza dato che, non integrandosi al sistema di niercato capitalistico, non si produce

la loro

La piccola borghesia, a sua volta, essendo

dissoluzione.

una
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28

classe formata da piccoli produttori e da commercianti indipendenti legati al mercato capitalista una classe di transizione: una classe che tende a scomparire, a confluire nel proletariato e nella borghesia. Per questa ragione una classe che ha degli interessi contraddittorii: da un lato aspira ad arricchirsi e ad acquisire capitale, cosa che le permetterebbe di trasformarsi in borghesia o classe capitalista; dall'altro si trova ad essere ogni volta pi oppressa e subordinata alla classe capitalista, fatto che la spinge a trasformarsi in proletariato e, pertanto, ad identificarsi con gli interessi di questa classe. Cos la piccola borghesia, per i suoi interessi ambigui, appare come una classe intermedia tra la classe capitalista e quella proletaria.

5. CLASSI SOCIALI E GRUPPI SOCIALI.

si sociali in Cile, dobbiamo prima chiarire un ultimo


punto.

Prima di entrare in una analisi dettagliata delle clas-

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Non tutti i gruppi esistenti in una societ si chiamano classi sociali. Si chiamano classi sociali solo quei grupp sociali direttamente legati al processo produttivo di quella societ. Tuttavia I'attivit economica, pur essendo l'attivit fondamentale, non I'unica attivit all'interno della societ. Abbiamo gi vistora che la societ, oltre che dal livello economico o struttura, costituita da un altro livello che si basa su quello economic'o ma che ha un suo proprio carattere: la sovrastruttura. Qnesto livello formato dall'ambito giuridico-politico (Stato, Diritto, ecc.) e dall'ambito ideologico (insieme di idee e di comportamenti sociali). Dunque, nello stesso modo in cui il livello economico funziona grazie ai gruppi sociali legati alla produzione, il livello della sovrastruttura funziona grazie ai gruppi sociali legati agli organismi dello Stato, agl organismi produttori di ideologia, ecc. Questi gruppi sono i funzionari dello Stato o burocrazia statale, le lorze armate e i carabinieri, i giudici, gli insegnanti, gll impiegati della sanit, ecc. Per questa ragione, essendo legati alle attivit della sovrastruttura, questi gruppi non costituiscono delle classi sociali. Tuttavia, come abbiamo precedentemente analizzato, esiste un insieme di persone che,
la OEP n.
1.

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31

sociali. Le classi sociali sono gruppi della societ direttamente legati alla produzione dei beni materiali che, per il ruolo che giocano in questo processo hanno interessi sociali contraddittorii.ls I gruppi sociali invece sono costituiti: a) da quei gruppi della societ che non sono direttamente legati alla produzione dei beni materiali, ma sono al servizio delle istituzioni della sovrastruttura (burocrazia statale, forze armate, insegnanti, ecc.) o dei servizi (parrucchieri, lavandaie, lavoratrici domestiche ecc.); b) da quegli individui che sono legati alla produzione di beni materiali ma che occupano un ruolo intermedio tra le due classi antagonistiche (amministratori, supervisori, ecc.) Ebbene perch importanle distinguere tra classi sociali e gruppi sociali? Questa una distinzione attuata per la prima volta da Marx, e non casualmente ma, al contrario, una distinzione fondamentale all'interno della sua teoria rivoluzionaria. Se il modo in cui gli uomini producono i beni materiali quello intorno a cui si organizza l'intera societ, le trasformazioni della societ dovranno consistere in mutamenti nei modi di produzione. Conseguentemente, alla guida di queste trasformazioni dovranno essere quei gruppi che, per il ruolo che occuls Nella definizione non vengono prese in considerazione le classi di transizione per il loro carattere passeggero e poco definito nella societ.
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pur legate alla produzione, non costituiscono una classe sociale per il ruolo intermedio che esse occupano tra le due classi antagonistiche. Da tutto quello che abbiamo detto fino a questo momento possiamo concludere quindi che in tutte le societ esistono delle classi sociali e dei gruppi

pano nella produzione, hanno determinati progetti di societ da offrire. ll capitalista propone un certo tipo di societ ed anche il proletariato. Ma che tipo di societ pu proporre un impiegato della burocrazia statale o un intelletluale, o un supervisore, se non quella del capitalista o quella dell'operaio? Sono le classi sociali che entrano in lotta tra di

loro. La classe sfruttatrice lotta per mantenere la sua situazione di dominio e di sfruttamento. La classe sfruttata lotta per liberarsi da questo sfruttamento. La prima lotta per mantenere i rapporti di produzione esistenti e i rapporti sovrastrutturali (potere politico e ideologico) che fanno si che essa sia la classe dominante. La seconda lotta per creare quei nuovi rapporti di produzione che permettano di por fine alla sua situazione di classe sfruttata. Questa la ragione per cui Marx afferma che le classi sociali sono il motore della storia. Dopo aver segnalato questi aspetti generali del ruolo delle classi nella storia, ci soffermiamo un momento ad analizzare il ruolo specifico che chiamato a compiere il proletariato all'interno della societ capitalista. ll rnarxismo sostiene che il proletariato l'unica classe " rivoluzionaria fino in fondo ". Vediamo cosa significa are questa affermazione. Significa che la classe operaia non I'unica classe rivoluzionaria, perch in un processo politico possono esistere varie classi con queste caratteristiche, ma che, tra tutte, I'unica classe che sar in gioco fino alla fine, cio fino alla sopressione di ogni sfruttamento, il proletariato.
Perch?

ln primo luogo, perch la forma di sfruttamento alla quale sottomessa la classe operaia pu essere eliminata solo con la soppressione della propriet
privata dei mezzi di produzione, origine prima di ogni
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sfruttamento. Le classi sfruttate degli altri sistemi di produzione possono liberarsi dalio sfruttamento senza porre necessariamente in discussione la propriet privata dei mezzi di produzione, come ,'per esempio, il caso dei servi che, liberati dai rapporti servili, si trasformano in proprietari dei terreni che prima gli venivano concessi dal proprietario terriero come contropartita del loro lavoro. Al contrario nel capitalismo dove il processo di produzione richiede che molti lavoratori realizzino compiti specifici all'interno di un grande lavoro collettivo, la propriet privata capitalistica dei mezzi di produzione puo essere eliminata solo per cedere il passo alla propriet collettiva dei mezzi stessi. E' evidente che i lavoratori di una impresa tessile, per esempio, non possono pretendere di eliminare il padrone per poi dividersi la fabbrica in parti tra di loro. ll grado di sviluppo del processo lavoiativo rende necessario il.lavoro collettivo e, pertanto, la propriecollettiva.l

e, allo stesso tempo, le leggi del mercato della forza lavoro tendono a spostare una grande quantit di lavoratori da un punto all'altro del paese in cerca di posti di lavoro. Questi due fatti stimolano la identificazione dei lavoratori in quanto classe, che ha interessi comuni e nemici comuni contro cui necessario combattere per conquistare la loro pena libe-

E' per questo che la eliminazione definitiva dello sfruttamento del proletariato richiede la eliminazione di ogni propriet privata dei mezzi di produzione.
una forma o nell'altra dei rapporti di prociuzione anteriori che danno origine alle altre classi sfruttate del sistema, la classe peraia I'unica che, dalla soppressione di questo sistema, * non ha nulla da per-

ln terzo luogo, se facciamo attenzione alle caratteristiche del lavoro nelle industrie capitaliste, al fatto che i lavoratori compiono diversi lavori specializzali, formando ognuno di essi un anello del lavoratore collettivo che caratterizza questo tipo di industria, al loro interno si creano abitudini di disciplina, di solidariet e di spirito organizzalivo che fanno di questa classe I'unica capace di darsi una organizzazione adeguata ai compiti rivoluzionari che ha di
f

razione.

Quindi nella societ capitalistica, ove persistono in

dere, se non le sue catene e, al contrario, ha * un mondo da guadagnare >. " In secondo luogo, a causa della crescente concentrazine dei capitali, propria del sistema di produzione capitalistico, le industrie tendono a concentrare in uno stesso luogo un numero crescente di lavoratori
I0 Nel QEP n. 7: Capitalismo e Socialismo, svilupperemo pi approfonditamente questo punto, chiarendo quale debba essere

Possiamo quindi concludere che non sono n la " " n la sofferenza len la " ingiustizia " proprie della sua "condizione " ragioni per cui la classe operaia l'unica classe disposta a portare fino in fondo il processo rivoluzionario. Al contrario sono le condizioni oggettive della sua situazlone all'interno della produzione, quelle che la portano a lottare contro ogni propriet privata dei mezzi di produzione, quelle che, spingendola ad organizzarsi e ad unificarsi come classe, la trasformano nell'avanguardia di tutti i gruppi della societ che, per diverse ragioni, entrano in contraddizione con il modo di produzione capitalista.
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6. CRITICA AL TERMINE Dl " CLASSE MEDIA "

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Per terminare questa analisi delle classi e dei gruppi sociali di una societ capitalistica, ritieniamo opportuno fare una critica alla concezione di " classe media " ulilizzata molto spesso in analisi di questo tipo. Non c' nessun dubbio, dopo lo studio che abbiamo fatto, che da una parte non tutta la popolazione di un paese capitalista pu essere classificata come proletariato o borghesia ma che, tra queste due classi sociali, esistono altre classi sociali e diversi gruppi sociali e che, d'altra parte, l'ideologia borghese tende a cancellare i confini tra questi gruppi.
Cos avviene che sotto il termine di " classe media " vengono frequentemente inclusi gruppi che non hanno rapporti profondi tra di loro, ma che appartengono a diverse classi e gruppi sociali. Sotto questa denominazione generalmente vengono riuniti: i piccoli produttori e commercianti delle campagne, delle citt e delle miniere; gli " impiegati " delle banche e del commercio; i piccoli e medi industriali; i " funzionari ,; i liberi professionisti, gli insegnanti, i giornalisti; itecnici, gli amministratori, ecc.; cio vengono a confondersi qui tre classi sociali diverse: la piccola borghesia (urbana e rurale), il proletariato (del settore commerciale e bancario) e la borghesia (piccoli e medi. capitalisti), ai quali si aggiungono senza alcuna distinzione gruppi sociali diversi legati tanto alla sovrastruttura che alla struttura. Questa nozione di classe media, abbracciando
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gruppi tanto etereogenei, non ci serve per fare una analisi corretta di come gli individui raggruppati in questa categoria possano reagire di fronte a un determinato processo politico.

7. INTERESSI DI CLASSE, COSCIENZA DI CLASSE


E POSIZIONE DI CLASSE.

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lungo periodo. Gli interessi spontanei immediati sono le aspirazioni che manifestano le classi, o i gruppi sociali,'motivate da problemi concreti della loro esistenza. ln genere hanno come obbiettivo quello di ottenere un maggiore benessere immediato, una maggiore partecipazione nella ripartizione della ricchezza sociale. Per esempio, I'interesse spontaneo immediato di un gruppo di operqi a basso salario quello di conseguire un aumento del loro reddito per poter far frnte all'aumento del costo della vita. L'nteresse immediato di un gruppo di contadini che i loro prodotti
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del proletaralo? Per rispondere a queste domande dobbiamo innanzi tutto distinguere due tipi di interessi. Gli lnteressi spontanei immediati e gli interessi strategici di

Prima abbiamo detto che tra le classi fondamentali della societ capitalista, il proletariato e la borghesia, emergevano interessi antagonistici. Possiamo considerare come interessi di classe l'insieme delle aspirazioni spontanee di una determnata classe sociale come sono, per esempio, le aspirazion degli operai ad ottenere un maggiore salario, una bella casa, la possibilit di andar-in villeggiatura, di mandare i propri figli all'universit, ecC.? D'altra parte, uno sciopero che si limita ad esprimere aspirazioni rivendicative, senza porre mai in questione il sistema capitalistico, pu essere considerato come I'espressione degli interessi di classe

vengano venduti ad un prezzo conveniente. ln entrambi i casi si cerca di dare una soluzione a un male presente, senza cercare la causa profonda del male Questo spiega il fatto che il proletariato, abbandonato ai suoi interessi spontanei immediati, non tende ad andare al di l di una lotta puramente riformista: lotta per maggiori salari, maggiori assegni familiari, pi ore di riposo, ecc., aspirazioni che in s non sono sbagliate, ma che non possono trasformarsi nell'obbiettivo finale della lotta di classe del proletariato, dato che non intaccano il sistema stesso di sfruttamento che la vera causa contro cui gli operai devono lottare per superare la loro situazione
Pertanto, gli interessi spontanei immediati non possono essere considerati come gli interessi ultimi della classe operaia. Cosa si intende allora per interessi di classe? Gli interessi di classe o interessi strategici di lungo periodo sono quelli che nascono dalla situazione propria di ogni classe all'interno della struttura economica della societ. L'interesse strategico di lungo periodo della classe dominante di mantenere il proprio dominio; e quello della classe dominata quello di distruggere il sistema di dominazione. L'interesse strategico del proletariato, per esempio, distruggere il sistema di produzione capitalista, fonte della sua condizione di sfruttato, distruggendo quello su cui si basa: la propriet privata dei mezzi di produzione. E' importante sottolineare che questi interessi strategici di lungo periodo non nascono spontaneamente all'interno della classe operaia. Essa puo individuarli solo quando riesce a conoscere il funzionamento profondo della societ capitalista e, conseguentemente, il proprio posto all'interno di questo processo. Questa conoscenza gliela d la
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stesso.

attuale.

noscenza gliela d la teoria scientifica della societ: la teoria marxista. Essa permette alla classe operaia di combattere le idee spontanee e deformate della societ sostenute dalla classe dominante e di proporsi, in quanto classe, la necessit del cambiamento per superare realmente la propria situazione. E' necessario ricordare, tuttavia, che partendo dalla lotta per i propri interessi immediati che il proletariato avvanza verso la presa di coscienza dei suoi interessi di fondo in quanto classe. Lenin fu molto chiaro e severo su questo punto. Per condurre il proletariato alla lotta politica contro i servi del capitale " necessario legare questa lotta a concreti interessi della vita quotidiana... Ma se questi interessi svaniscono dietro rivendicazioni unicamente politiche, comprensibili solo dagli intellettuali, questo non significa forse retrocedere nuovamente, limitarsi nuovamente alla lotta dei soli intellettuali, la cui importanza appena stata riconosciuta? "1? Pertanto necessario combattere due errori :

1" Considerare come interessi ultimi della classe le aspirazioni spontanee immediate di una classe. 2" Dimenticare che necessario partire dagli interessi immediati di una classe per portarla a comprendere i suoi veri interessi di classe. Quindi quando una classe sociale cosciente dei suoi interessi di classe, cio dei suoi interessi strategici o di lungo periodo, diciamo che essa ha COSCIENZA DI CLASSE. Non sempre la classe operaia ha avuto coscienza di classe. Nelle prime tappe del movimento operaio, i lavoratori tendevano a reagire in forma isolata e spontanea. ln Europa, per esempio, gli operai reagirono contro I'aumento dello sfruttamento prodotto
17

Lenin, Ghi sono gli

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dall'introduzione delle macchine nell'industria distruggendole fisicamente, come se esse fossero la causa di tutti i mali. Reagirono anche unendosi in sindacati e in organismi di mutuo soccorso per aiutarsi in caso di malattia, o di incidenti sul lavoro, ecc. Ottennero anche, tramite queste iniziali organizzazioni, di migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita. Tuttavia tutte queste lotte erano collegate solo agli interessi immediati dai Iavoratori; esse non erano dirette a distruggere le vere cause del loro sfruttamento, sebbene fu proprio attraverso queste rivendicazioni che 'la classe operaia si apr la strada verso forme superiori di lotta. Quando il movimento operaio scopre queste cause, unendo la sua esperienza d lotta alla teoria rivoluzionaria di Carlo Marx che indica il ruolo che occupa la classe operaia nella societa; quando si rende conto di quale sia la soluzione definitiva dei suoi problemi (la distruzione del sistema capitalista e la sua sostituzione con un sistema socialista) ci significa che ha capito quali sono i suoi veri interessi di classe e per questo diciamo che il movimento operaio ha acquisito coscienza di classe. Quindi se osserviamo il movimento operaio del nostro paese ci rendiamo conto che esistono tuttora settori del proletariato che hanno una scarsa coscienza di classe, che credono che le loro lotte debbano , essere puramente ( corporative >, " apolitiche >, senza rendersi conto che questo modo di impostare le lotte stato loro inculcato dalla borghesia per evitare che essi lottino per i loro veri interessi di classe , interessi che vengono difesi dai partiti del proletariato nel nostro paese. Pertanto importante distinguere la appartenenza a una classe e la esistenza di una cosoienza di classe tra i suoi membri. lnfine precisiamo un ultimo concetto: il concetto di posizione di classe.
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Abbiamo gi visto che non tutte le persone di una societ fanno parte di una classe sociale; molti di loro fanno parte di gruppi sociali. Abbiamo anche visto come questi individui tendano ad adottare le posizioni o gli interessi di una delle due classi in lotta nella societ. D'altra parte non basta appartenere a una classe per essere disposto a lottare per gli interessi di questa classe. Esistono casi di borghesi che rinnegano la propria classe e si impegnano a difendere le posizioni del proletariato. Altrettanto pero ci sono operai che tradiscono la propria classe difendendo gli interessi dei padroni. Chiameremo POSIZIONE Dl CLASSE Io < schierarsi > a favore di una classe all'interno di un determinato processo politico. Questo " schierarsi " a fianco di una classe determinata, implica difendere e lottare per i suoi interessi di classe, adottare " il suo punto di vista >, ( entrare nelle sue fila ", " rappresentare i suoi interessi ". lnfine dobbiamo segnalare che I'adozione delle posizioni di classe del proletariato tende ad essere facilitata perch settori importanti della popolazione hanno o hanno avuto vincoli molto stretti con questa classe; sia perch i membri di questi settori (come, per esempio, i funzionari di livello medio dello Stato, gli impiegati dei servizi sociali o personali, i quadri medi della produzione, la piccola borghesia, ecc.) sono vicini agli operai sia perch sono stati operai, sia perch non possono scartare come loro prospettiva quella di lavorare in futuro in una fabbrica, o anche, infine, perch i redditi e le condizioni di vita sono molto simili. D'altra parte nella misura in cui pi gruppi all'interno della societ cominciano a sentire sulle proprie spalle le contraddizioni del regime capitalista di pro-

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duzione e che, a livello internazionale, i popoli raggiungono nuove vittorie, tramite le loro avanguardie proletarie, verso la loro liberazione definitiva, necessario che sempre pi ampi settori del popolo si sentano conquistati dalle posizioni di classe del proletariato.

RIASSUNTO

ln questo quaderno abbiamo analizzato il concetto di classe sociale. Abbiamo visto come la definizione di classe sociale sia legata al concetto di rapporto di produzione. E' la posizione che gli individui occupano nel processo produttivo dei beni materiali, e non il loro livello di reddito, cio che determina in ultima analisi la collocazione che essi hanno nella societ. ln seguito abbiamo esaminato le classi fondamentali della societ capitalista: il proletariato e la borghesia. Poi abbiamo considerato la piccola borghesia, definendola come una classe di transizione legata al sistema capitalista.
pi sociali e tutti questi concetti ci hanno permesso di portare una breve critica alla nozione di " classe
media ". Abbiamo visto la differenza fra classi sociali e grup-

lnfine abbiamo definito ci che si deve intendere per interesse di classe, coscienza di classe e posizione di classe. Vorremmo qui insistere ancora, prima di concludere questo riassunto, sul fatto che questo quaderno resta inconcluso giacch da una parte le classi sociali non possono essere studiate senza analizzare al medesimo tempo la lotta di classe che la forma in cui queste agiscono quotidianamente e dall'altra, perch questo studio teorico non ha molto senso se non permette di arrivare a un'analisi concreta delle classi e dei gruppi sociali in Cile e delle posizioni che questi gruppi hanno preso o prendono nei confronti del nostro processo rivoluzionario. Entrambi questi temi verranno sviluppati nel QEP n. 5.
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QUESTIONARIO

Come - sociale possa sfruttare un altro gruppo! 2 Che cos'a si intende per rapporti sociali di produzione? 3 - Che cosa si intende per classi sociali? 4 - Su cosa si basa questa definizione? 5 - Che classificazion fa la borghesia delle classi sociali? 6 - Le classi sociali possono essere catalogate attraverso i - loro redditi? 7 Perch non sufficiente parlare di sfruttatori e sfruttati - quando si studiano le classi sociali? I - Che cosa si intende Per caPitale? Una macchina capitale? 9 10 - Tutti quelli che vendono forza-lavoro nel sistema capitali- sta producono Plusvalore? 11 Che'cosa si intende per realizzazion del plusvalore? 12 - Quali sono le componenti dlla borghesia nel sistema ca- pitalista a libera concorrenza? sono le nuove contraddizioni che nascono all'interno 13 - Quali classe capitalista nell'epoca del capitalismo monodella

si spiega che in una determinata societa un gruppo

- ratori che producono plusvalore? 17 Come si definisce la classe operaia o proletariato? 1B - Come nasce la piccola borghesia? - Si chiama piccola borghesia la classe formata da tutti 19 - i piccoli produttori indipendenti? 20 Come viene definita la piccola borghesia? 2'l - Tutta la popolazione di una determinata societ deve es- sere classificata in una determinata classe sociale? 22 Cosa si intende per gruppo sociale? 23 - Perch importante distinguere classe sociale da grup- po sociale? 24 Come critichereste voi la nozione di " classe media "? 25 - Cosa si intende per interesse spontaneo immediato? 26 - Cosa si intende per interesse ultimo di classe? 27 - Cosa si intende per coscienza di classe? 28 - 'Cosa si intende per posizione di classe? 29 - Un operaio ha sempre coscienza di classe operaia? 30 - Pu un membro della classe capitalista difendere gli in- teressi del proletariato?
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polistico? ome viene definita la borghesia o classe capitalista? Proletariato la stessa cosa di salariato? Si chiama classe operaia la classe formata da tutti i lavo-

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