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Linee guida per la progettazione e la realizzazione di fognature in gres ceramico

Linee guida per la progettazione e la realizzazione di fognature in gres ceramico

Premessa

pag. 4

1. Le condotte in gres ceramico 1.1 Processo di produzione delle condotte in gres ceramico 1.2 Campo di impiego delle condotte in gres ceramico 1.3 Gamma di produzione dei tubi e pezzi speciali 1.4 Classificazione delle condotte 1.5 Le caratteristiche tecniche delle condotte in gres ceramico 1.6 Sistema di giunzione 1.7 Propriet chimico-fisiche del materiale

5 5 7 7 7 8 9 12

2. Le voci di capitolato e il disciplinare 2.1 Voce di capitolato per la fornitura e posa in opera di tubazioni e pezzi speciali di gres ceramico con sistema di giunzione tipo C 2.2 Voce di capitolato per la fornitura e posa in opera di tubazioni e pezzi speciali di gres ceramico con sistema di giunzione tipo F 2.3 Voce di capitolato per la fornitura di condotte in gres ceramico per la posa con la tecnica del microtunnelling 2.4 Disciplinare dappalto per limpiego di condotte in gres ceramico

13 13 14 16 18

3. Suggerimenti per la progettazione 3.1 Dimensionamento idraulico 3.2 Dimensionamento statico 3.3 Controllo delle deformazioni del sistema - aspetti geotecnici 3.4 Le sezioni di posa tipo

22 22 28 37 39

4. La posa delle condotte con la tecnologia microtunnelling 4.1 Introduzione 4.2 Descrizione del sistema 4.3 Vantaggi del microtunnelling rispetto ai metodi di posa tradizionali 4.4 Caratteristiche tecniche delle condotte in gres per microtunnelling

41 41 42 42 42

Indice

5. Suggerimenti per la posa in opera di condotte in gres 5.1 Movimentazione del materiale 5.2 Movimentazione del tubo 5.3 Realizzazione della trincea di posa 5.4 Formazione del letto di appoggio 5.5 Posa delle condotte 5.6 Rinfianco delle condotte 5.7 Riempimento della trincea 6. Operazioni complementari 6.1 Posa in opera dei pozzetti 6.2 Esecuzione di allacci alle utenze private

45 46 48 49 52 57 61 61 62 62 68

7. Esecuzione del collaudo per la verifica della tenuta delle condotte 7.1 Modalit di esecuzione del collaudo idraulico 7.2 Modalit di esecuzione del collaudo ad aria 7.3 Valori di riferimento delle prove

82 83 85 85

8. Riferimenti normativi

86

9. Tubazioni ed elementi complementari gamma di produzione

87

10. Abachi per calcolo idraulico

98

5. Suggerimenti per la posa in opera di condotte in gres 5.1 Movimentazione del materiale 5.2 Movimentazione del tubo 5.3 Realizzazione della trincea di posa 5.4 Formazione del letto di appoggio 5.5 Posa delle condotte 5.6 Rinfianco delle condotte 5.7 Riempimento della trincea 6. Operazioni complementari 6.1 Posa in opera dei pozzetti 6.2 Esecuzione di allacci alle utenze private

45 46 48 49 52 57 61 61 62 62 68

7. Esecuzione del collaudo per la verifica della tenuta delle condotte 7.1 Modalit di esecuzione del collaudo idraulico 7.2 Modalit di esecuzione del collaudo ad aria 7.3 Valori di riferimento delle prove

82 83 85 85

8. Riferimenti normativi

86

9. Tubazioni ed elementi complementari gamma di produzione

87

10. Abachi per calcolo idraulico

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1. Le condotte in gres ceramico


Nella realizzazione del complesso delle strutture destinate alla raccolta ed al convogliamento delle acque reflue urbane, le condotte rappresentano una voce importante sia dal punto di vista tecnico che economico. Ne consegue, quindi, che il materiale da impiegare debba soddisfare criteri di qualit, durabilit ed economicit nel tempo allineati con le previsioni progettuali e le attese gestionali. Le condotte in gres ceramico rappresentano una delle soluzioni tecnologicamente pi complete e durevoli per la realizzazione dei collettori fognari. Le caratteristiche intrinseche del materiale conferiscono alla condotta una elevata resistenza alla aggressione chimica e alla abrasione; a questo si aggiunge una prestazione meccanica di assoluto valore che permette di assicurare la stabilit del manufatto nel tempo garantendo cos la durata negli anni dellopera realizzata. Una descrizione qualitativa delle caratteristiche del tubo in gres porta ad evidenziare: Lelevata inerzia chimica; Lottima resistenza all'abrasione; La bassa scabrezza; La durata nel tempo pressoch illimitata; I bassi costi di gestione e manutenzione; Laspetto assolutamente ecologico e privo di sofisticazioni.

1.1 Processo di produzione delle condotte in gres ceramico


Le condotte in gres ceramico sono realizzate con un impasto di argilla, acqua e materiale ceramico gi cotto finemente macinato. Per ottenere le elevate prestazioni meccaniche desiderate, per la produzione di manufatti in gres si utilizzano diverse tipologie di argille. Queste, in parte prelevate da cave italiane e in parte provenienti da cave estere, vengono miscelate in proporzioni predeterminate e vengono inviate al reparto di impasto ove subiscono un processo di duplice molazzatura e successiva doppia laminazione. L'argilla viene quindi addizionata di chamotte, materiale ceramico gi cotto finemente macinato, componente fondamentale per le successive fasi di lavorazione. L'impasto cos ottenuto viene introdotto in mescolatori ad elica che ne determineranno la corretta omogeneit. In questa fase l'umidit della materia prima viene portata ad un tenore pari al 17%, valore che determina la giusta plasticit per la successiva operazione di estrusione. L'impasto giunge successivamente ai reparti di estrusione dove i tubi ed i vari manufatti di gres vengono formati. Una volta estrusi, i prodotti vengono marchiati in modo indelebile, con tutte le indicazioni previste dalla normativa. I tubi vengono cos caricati in piattine, appositi carrelli, ed introdotti in essiccatoi a tunnel, per un periodo variabile a seconda del diametro da 50 a 150 ore. Questa operazione abbassa il tenore di umidit dal 17% a circa l1%. Una volta essiccati, i tubi vengono verniciati internamente ed esternamente; essi vengono calati in grosse vasche contenenti un engobbio costituito da argille fini, coloranti e componenti chimici che favoriscono la vetrificazione. Lo smalto applicato conferir al prodotto finale il classico aspetto del gres ceramico, e ne migliorer ulteriormente le caratteristiche idrauliche. Le tubazioni, sempre caricate su carrelli, vengono introdotte in speciali forni a tunnel per circa 45 ore. La massima temperatura raggiunta,1100 1150, comporta la greificazione del materiale, con la parziale fusione delle argille, che chiude le porosit ed aumenta la coesione del materiale, rendendo il manufatto totalmente impermeabile. Questo processo conferisce al materiale le elevate caratteristiche di durezza, resistenza meccanica ed inerzia chimica propria del gres ceramico. Una volta cotti i tubi subiscono un processo di controllo dimensionale che ne certifica la corrispondenza alla norma UNI EN 295. Successivamente, mediante campionatura, sono scelte le tubazioni che verranno sottoposte a prove di tenuta idraulica e di resistenza meccanica. I pezzi che superano tutti i controlli di qualit vengono quindi dotati di guarnizioni in poliuretano (dal diametro 150 al diametro 800 mm) o ad anello elastomerico (dal diametro 100 al diametro 200 mm). Dopodich i tubi vengono pallettizzati ed immagazzinati, pronti per essere commercializzati.
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Le condotte in gres ceramico

1.1.1 Ciclo di produzione delle condotte in gres ceramico

Trafilazione tubo

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Essiccamento

Marcatura

Incisione anello

Mischer

Le condotte in gres ceramico

1.2 Campo di impiego delle condotte in gres ceramico


Limpiego elettivo delle condotte in gres ceramico nelle reti di fognatura per reflui civili ed industriali. Grazie alla gamma completa le tubazioni in gres possono essere impiegate sia nei collettori sia nelle diramazioni secondarie fino ad arrivare agli allacciamenti con lutenza privata.

1.3 Gamma di produzione dei tubi e pezzi speciali


Tubi: Da 100 mm a 1.000 mm. Lunghezza 1.000 2.500 mm

Pezzi speciali:

Curve 15 - 30 - 45 - 90 da 100 mm fino 1.000 mm Giunti fino 600 mm (a richiesta sino a 1.000 mm) Sifoni fino 300 mm A completamento: tubi finestrati; raccordi al pozzetto; tronchetti; mattonelle, mattoni e fondi fogna; manicotti adattatori e di accoppiamento.

Tubazioni per microtunnelling: a partire dal 150 mm sino a 1.200 mm

1.4 Classificazione delle condotte


Le condotte vengono prodotte secondo le classi di resistenza previste dalle norme. La classe di resistenza identificata dal carico di rottura che i tubi appartenenti a quella classe devono raggiungere. Essa espressa in kN/m e rappresenta la forza applicata lungo una generatrice della condotta, necessaria per romperla; se espressa in kN/m2, rappresenta la pressione applicata ad un piano tangente alla superficie esterna della condotta, necessaria per portarla a rottura. Tra la classe espressa in kN/m e quella espressa in kN/m2 vale la relazione: kN/m = kN/m2 dove: = diametro della condotta.

1.4.1 Normativa di riferimento:


Le condotte in gres ceramico sono conformi alla normativa europea di prodotto Uni EN 295 e alla direttiva comunitaria 89/106 per la marcatura CE sui materiali da costruzione.

1.4.2 Classi di resistenza previste dalla norma UNI EN 295


Classi previste dalla Norma [kN/m2] Classi di normale reperibilit [kN/m ]
2

L (60 kN/m) - 95 - 120 - 160 - 200 - 240 L (60 kN/m); 95 - 120 - 160 - 200 - 240

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Caratteristiche tecniche

1.5 Le caratteristiche tecniche delle condotte in gres ceramico


1.5.1 Comportamento idraulico delle condotte
Il parametro caratteristico che definisce il comportamento idraulico la scabrezza. Essa pu essere definita in diverse maniere. Per i tubi in gres, oltre alla scabrezza assoluta, si usa riportare quella definita da Bazin.
Scabrezza equivalente di sistema (reale) **secondo: - Ass. Americana test sui Materiali ASTM - Water Pollution Control Fed. WPCF - Mongiardini - Manuale ASCE; Manuale WEF = 0,33 mm (**) g = 0,140,16 (Bazin)

1.5.2 Resistenza alla abrasione


Il trasporto solido nelle condotte fognarie genera sovente una azione meccanica di abrasione che danneggia le superfici interne dei tubi. Per opporsi a questo fenomeno, importante che la tubazione sia costruita con un materiale duro e che la parete del tubo non sia particolarmente sottile.
Durezza del gres ceramico Valore 7 della scala di Mohs

Resistenza all'abrasione (misurata con la prova di Darmstadt) Resistenza all'abrasione (Canal Jet)

Abrasione a 100.000 cicli: 0,2 0,5 mm (la prova prescritta dalla UNI EN 295-3, p.to 12) Il materiale non risente della pulizia con getti ad alta pressione

1.5.3 Resistenza alla corrosione


Le condotte in gres ceramico hanno una elevatissima inerzia chimica che le rende inattaccabili dalla maggioranza dei reagenti chimici, molti dei quali non sono normalmente presenti in fognatura.
Classi di reagenti Acidi deboli Acidi forti Alcali deboli Alcali forti Solventi organici
* Unica eccezione: acido fluoridrico a forte concentrazione.

Assoluta Ottima* Ottima Ottima Ottima

Reagenti specifici Idrogeno solforato Acido solforico (forte concentrazione) Acido fluoridrico (forte concentrazione) Soluzione alcalina (forte concentrazione) Oli minerali Solventi (trieline, benzene, etc.) Assoluta Ottima Medio - bassa Assoluta Assoluta Assoluta

Caratteristiche tecniche e Sistema di giunzione

1.5.4 Sofisticabilit del materiale in fase di costruzione del tubo


Nulla. A differenza di altri materiali non vi la possibilit e neppure la convenienza di sostituire largilla con materiali succedanei.

1.5.5 Sostenibilit ambientale


Visto limpiego di materie prime assolutamente naturali, acqua e argille, le condotte in gres hanno un bassissimo impatto ambientale. Anche in fase di smaltimento il gres, essendo un materiale stabile e assolutamente atossico, opportunamente frantumato, pu essere impiegato come inerte.

1.5.6 Durata della condotta


Tubo > 100 anni (storicamente testato).

1.5.7 Decadimento prestazionale nel tempo


Nullo: la qualit del materiale resta costante negli anni. Infatti durante lintero ciclo di vita del prodotto le principali caratteristiche delle tubazioni, quali la resistenza meccanica, chimica, allabrasione, che determinano in modo fondamentale la durabilit dellopera, rimangono invariate.

1.6 Sistema di giunzione


Le condotte in gres hanno un sistema di giunzione a bicchiere ed anello di tenuta. La Normativa di riferimento UNI EN 295 per le condotte in gres ceramico prevede diversi tipi di giunto, tutti con caratteristiche di tenuta idraulica equivalenti. Di fatto sul mercato europeo, i sistemi di giunzioni presenti sulla quasi totalit delle tubazioni in gres sono solo due. Utilizzando la denominazione della norma UNI EN 295, essi sono: Condotte per posa a cielo aperto: Giunzione Tipo C (bicchiere + PLU); Giunzione Tipo F (bicchiere + gomma); Giunzione a manicotto senza risalti esterni.

Condotte per posa microtunnelling:

1.6.1 Sistema C
Il sistema di giunzione "C" prevede due elementi di tenuta, fabbricati in stabilimento colando resina poliuretanica liquida attorno alla punta e all'interno del bicchiere dei tubi e dei pezzi speciali di gres. Il sistema di fabbricazione del "Sistema C" garantisce assolutamente le tolleranze dimensionali di accoppiamento del giunto, rettificando le eventuali imperfezioni di circolarit della punta o del bicchiere, riscontrabili dopo il processo di cottura dei tubi. La giunzione in poliuretano rappresenta la soluzione tecnologicamente pi avanzata e moderna per il corretto collegamento delle condotte in gres.

d4

Per il sistema di giunzione tipo C la quota d4 stabilita dalla norma UNI EN 295 Fig. 1

Sistema di giunzione

1.6.2 Caratteristiche tecniche del sistema di giunzione C (secondo UNI EN 295)


Tenuta idraulica 0,5 bar (= 5 m colonna dacqua) < 200 = 80 mm/m 250 < < 500 = 30 mm/m 600 < < 800 = 20 mm/m > 800 = 10 mm/m 25 N per mm di diametro (minimo di norma UNI EN 295)

Deviazione angolare sul giunto (a tenuta idraulica garantita)

Taglio massimo sulla giunzione (a tenuta idraulica garantita)

1.6.3 Caratteristiche principali del poliuretano


I materiali di tenuta in poliuretano, sottoposti alle prove di cui alla norma UNI EN 295/3 pto 15, soddisfano i limiti riportati nella seguente tabella:
Prova Resistenza alla trazione Allungamento a rottura Durezza Deformazione residua rimanente dopo 24 h a 70 C % Deformazione residua rimanente dopo 70 h a 23 C % Resistenza allinvecchiamento della durezza Rilassamento dopo tensione 1:4 Rilassamento dopo tensione 1:5 Comportamento a bassa temperatura Unit N/mm2 % Shore A o IRHD % % Shore A o IRHD % % Shore A o IRHD Limite 2 90 675 <20 <5 675 14 15 80 Prova UNI EN 295/3, punto 15.2 15.2 15.3 15.5 15.5 15.6 15.4 15.4 15.7

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Sistema di giunzione

1.6.4 Sistema F
La giunzione si ottiene mediante incollaggio di un anello di gomma appositamente sagomato sulla superficie interna del bicchiere preventivamente trattata con un "primer". Questo particolare tipo di giunto non prevede alcun elemento di tenuta sulla punta del tubo: ci permette il taglio della condotta e l'innesto della stessa nel bicchiere senza alcuna difficolt. Tale caratteristica conferisce alla condotta con il sistema di giunzione F una particolare versatilit, molto utile, ad esempio, nella costruzione degli allacciamenti delle caditoie o dalle utenze. Come per il sistema prima descritto, anche il sistema "F" risponde a tutti i requisiti previsti dalla normativa UNI EN 295. Inoltre, le caratteristiche dell'anello in gomma sono conformi a quanto richiesto dalla norma UNI EN 681.

d3

Per il sistema di giunzione tipo F la quota d3 stabilita dalla norma UNI EN 295 Fig. 2

1.6.5 Caratteristiche tecniche del sistema di giunzione F (secondo UNI EN 295)


Tenuta idraulica Deviazione angolare sul giunto (a tenuta idraulica garantita) Taglio massimo sulla giunzione (a tenuta idraulica garantita) 0.5 bar (= 5 m colonna dacqua) < 200 = 80 mm/m 25 N per mm di diametro (minimo di norma UNI EN 295)

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Sistema di giunzione

1.6.6 Caratteristiche principali dellanello di gomma


I materiali di tenuta in elastomero, sottoposti alle prove di cui alla norma UNI EN 681, soddisfano i limiti riportati nella seguente tabella:
Prova Tolleranza ammessa sulla durezza nominale Resistenza alla trazione, min. Deformazione residua dopo compressione, max Da 72 h a 23 C Da 24 h a 70 C Da 74 h a 10 C Invecchiamento, 7 d a 70 C Variazione di durezza, max Variazione della resistenza alla trazione, max Variazione di allungamento, max Rilassamento della forza, max 7 d 23 C 100 d a 23 C Rilassamento della forza per decade logoritmica, max Variazione di volume in acqua, max 7 d a 23 C Resitenza allozono
* nessuna screpolatura visibile ad occhio nudo.

Unit IRHD MPa % % % IRHD % % % % % % -

Limite 5 9 12 40 40 +8/-5 -20 +10/-30 14 20 5,5 +8/-1 *

Prova UNI EN 681 4.2 4.2.3 4.2.4 4.2.5.2 4.2.5.2 4.2.5.2

4.2.6

4.2.7

4.2.8 4.2.9

1.7 Propriet fisiche del materiale


Il gres ceramico un materiale omogeneo di tipo lapideo che sollecitato a compressione reagisce in fase elastica senza scorrimenti viscosi apprezzabili. Per questo motivo il comportamento a rottura dei provini definito di tipo fragile. Unitamente alla notevole resistenza a compressione, nel gres si rilevano una buona resistenza a flesso-trazione, considerando la natura lapidea, e una durezza elevata.
Peso specifico Carico di rottura a flessione Carico di rottura a compressione Carico di rottura a trazione Coefficiente dilatazione termica Conducibilit termica Modulo elastico Durezza Gradiente termico 22 [kN/m3] 1540 [N/mm2] 100200 [N/mm2] 1020 [N/mm2] 510-6K-1 1,2 [W/(mk)] 50.000 [MPa] 7 [Mohs] 4550 [C/h]

1.7.1 Comportamento meccanico


Comportamento del materiale Tensione di rottura Deformazione della rottura Comportamento nel tempo Interamente reagente in fase elastica senza scorrimenti viscosi Di tipo fragile per superamento della tensione limite Praticamente nulla Nessuna variazione della resistenza meccanica

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Voci di capitolato

2. Le voci di capitolato e il disciplinare


Al momento di affidare lesecuzione delle opere di costruzione di una fognatura, la voce di capitolato consente di definire esattamente il tipo di tubo e le relative prestazioni che si desidera utilizzare. Unitamente alla voce di capitolato nel contratto sar presente anche il disciplinare che descriver in maniera pi estesa la prestazione del materiale e le tecniche di utilizzo e posa in opera.

2.1 Voce di capitolato per la fornitura e posa in opera di tubazioni e pezzi speciali di gres ceramico con sistema di giunzione tipo C
Parte Prima Fornitura e posa in opera di tubazioni e pezzi speciali in Gres ceramico, ottenuti da impasto omogeneo, verniciati internamente ed esternamente con giunto a bicchiere - sistema C in conformit alle norme UNI EN 295 parti 1 - 2 - 3 e dotati di marcatura CE in base al rispetto dei requisiti essenziali di prestazione contenuti nella norma europea EN 295-10 / 2005. Nella fornitura saranno comprese altres le operazioni di carico e scarico, sfilamento lungo gli scavi, calo nella trincea, formazione dei letti di posa, esclusa la fornitura degli inerti compensati a parte secondo lapposita voce, infilaggio eseguito a mano o con l'ausilio di un sussidio meccanico, taglio e innesto ai pozzetti. Compresi altres tutti gli oneri per il collaudo e tutto quanto necessario per dare l'opera finita. La giunzione, di tipo C, sar composta da elementi di tenuta in poliuretano applicati sulla punta ed all'interno del bicchiere che, sottoposti alle prove di cui alla UNI EN 295/3 punto 15, dovranno soddisfare i limiti riportati nel prospetto VII della UNI EN 295/1 punto 3.1.2 e garantire gli aspetti di tenuta idraulica indicati dalla norma UNI EN 295/1 punto 3.2. Resistenza allo schiacciamento Classe ........ KN/m2 equivalente a . KN/m. Per tubi di diametro ... (mm) Euro/m

Parte seconda Sistema di giunzione Le tubazioni devono essere munite, sia sul bicchiere che sulla punta, di guarnizioni elastiche prefabbricate in poliuretano fissate in stabilimento. Dette guarnizioni dovranno avere le seguenti caratteristiche:
Prova Resistenza alla trazione Allungamento a rottura Durezza Deformazione residua rimanente dopo 24 h a 70 C % Deformazione residua rimanente dopo 70 h a 23 C % Resistenza allinvecchiamento della durezza Rilassamento dopo tensione 1:4 Rilassamento dopo tensione 1:5 Comportamento a bassa temperatura Unit N/mm2 % Shore A o IRHD % % Shore A o IRHD % % Shore A o IRHD Limite 2 90 675 <20 <5 675 14 15 80 Prova UNI EN 295-3, punto 15.2 15.2 15.3 15.5 15.5 15.6 15.4 15.4 15.7

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Voci di capitolato

Tenuta idraulica Le giunzioni in poliuretano, testate in conformit ai metodi di prova indicati dalla normativa UNI EN 295 parte 3 punto 18, dovranno assicurare una tenuta idraulica, dall'interno verso l'esterno e dall'esterno verso l'interno, fino ad una pressione pari a 0,5 bar, equivalente ad un battente idraulico di 5 m di colonna d'acqua. Il sistema di giunzione elastico prefabbricato in poliuretano dovr assicurare, senza compromettere la tenuta idraulica, una resistenza alla sollecitazione di taglio fino ad un limite massimo di 25 N per millimetro di diametro e disassamenti angolari delle condotte pari a:
Dimensioni nominali [DN - mm] < 200 250 < < 500 600 < < 800 > 800
Misurate in conformit ai metodi di prova previsti dalla norma UNI EN 295/3 punto 18.

Deviazioni di lunghezza del tubo in esame [mm/m] 80 30 20 10

Certificato di collaudo Come previsto dal "Decreto del Ministero dei lavori Pubblici del 12 dicembre 1985 Norme tecniche relative alle tubazioni" le singole forniture dovranno essere accompagnate da una dichiarazione di conformit. La dichiarazione potr essere redatta secondo quanto previsto dalla norma UNI CEI EN 45014 Aprile 1999 e rilasciata dal fabbricante all'impresa esecutrice. Il documento attester la conformit della fornitura alla normativa UNI EN 295.

2.2 Voce di capitolato per la fornitura e posa in opera di tubazioni e pezzi speciali di gres ceramico con sistema di giunzione tipo F
Parte Prima Fornitura e posa in opera di tubazioni e pezzi speciali in Gres ceramico, ottenuti da impasto omogeneo, verniciati internamente ed esternamente con giunto a bicchiere - sistema F in conformit alle norme UNI EN 295 parti 1 - 2 - 3 e dotati di marcatura CE in base al rispetto dei requisiti essenziali di prestazione contenuti nella norma europea EN 295-10 / 2005. Nella fornitura saranno comprese altres le operazioni di carico e scarico, sfilamento lungo gli scavi, calo nella trincea, formazione dei letti di posa, esclusa la fornitura degli inerti compensati a parte secondo lapposita voce, infilaggio eseguito a mano o con l'ausilio di un sussidio meccanico, taglio e innesto ai pozzetti. Compresi altres tutti gli oneri per il collaudo e tutto quanto necessario per dare l'opera finita. La giunzione, di tipo F sar composta dallelemento di tenuta in gomma applicato all'interno del bicchiere che, sottoposto alle prove di cui alla UNI EN 295/3 punto 15, dovr soddisfare i limiti riportati nel prospetto VII della UNI EN 295/1 punto 3.1.2 e garantire gli aspetti di tenuta idraulica indicati dalla norma UNI EN 295/1 punto 3.2. Per tubi con resistenza allo schiacciamento Classe ........ KN/m2 equivalente a . KN/m. Per tubi di diametro ... (mm) Euro/m

I testi relativi alle voci di capitolato sono copiabili in formato Word dal sito www.gres.it, nella sezione prodotti - gres.
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Voci di capitolato

Parte seconda Sistema di giunzione Le tubazioni devono essere munite sulla punta di guarnizioni elastica prefabbricata in gomma fissate in stabilimento. Detta guarnizione dovr avere le seguenti caratteristiche:
Prova Tolleranza ammessa sulla durezza nominale Resistenza alla trazione, min. Allungamento a rottura, min. Deformazione residua dopo compressione, max Da 72 h a 23 C Da 24 h a 70 C Da 74 h a 10 C Invecchiamento, 7 d a 70 C Variazione di durezza, max Variazione della resistenza alla trazione, max Variazione di allungamento, max Rilassamento della forza, max 7 d 23 C 100 d a 23 C Rilassamento della forza per decade logaritmica, max Variazione di volume in acqua, max 7d a 23 C Resistenza allozono
* Nessuna screpolatura visibile ad occhio nudo.

Unit IRHD MPa %

Limite 5 9 375

Prova UNI EN 681 4.2 4.2.3 4.2.4 4.2.4

% % % IRHD % % % % % % -

12 20 40 +8/-5 -20 +10/-30 14 20 5,5 +8/-1 *

4.2.5.2 4.2.5.2 4.2.5.2 4.2.5.6

4.2.7 4.2.8 4.2.9

Tenuta idraulica Le giunzioni in gomma, testate in conformit ai metodi di prova indicati dalla normativa UNI EN 295 parte 3 punto 18, dovranno assicurare una tenuta idraulica, dall'interno verso l'esterno e dall'esterno verso l'interno, fino ad una pressione pari a 0,5 bar, equivalente ad un battente idraulico di 5 m di colonna d'acqua. Il sistema di giunzione elastico prefabbricato in gomma dovr assicurare, senza compromettere la tenuta idraulica, una resistenza alla sollecitazione di taglio fino ad un limite massimo di 25 N per millimetro di diametro e disassamenti angolari delle condotte pari a:
Dimensioni nominali [DN - mm] < 200
Misurate in conformit ai metodi di prova previsti dalla norma UNI EN 295/3 punto 18.

Deviazioni di lunghezza del tubo in esame [mm/m] 80

Certificato di collaudo Come previsto dal "Decreto del Ministero dei lavori Pubblici del 12 dicembre 1985 Norme tecniche relative alle tubazioni" le singole forniture dovranno essere accompagnate da una dichiarazione di conformit. La dichiarazione potr essere redatta secondo quanto previsto dalla norma UNI CEI EN 45014 Aprile 1999 e rilasciata dal fabbricante all'impresa esecutrice. Il documento attester la conformit della fornitura alla normativa UNI EN 295.

I testi relativi alle voci di capitolato sono copiabili in formato Word dal sito www.gres.it, nella sezione prodotti - gres.
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Voce di capitolato Microtunnelling

2.3 Voce di capitolato per la fornitura di condotte in gres ceramico per la posa con microtunnelling
Fornitura a pi d'opera di tubazioni di gres ceramico verniciato per posa a spinta con la tecnologia del sistema di microtunnelling, impiegati nella costruzione d'impianti di raccolta e smaltimento dei liquami. I tubi devono essere realizzati con argille adatte, verniciati internamente ed esternamente e sottoposti a cottura fino a vetrificazione. Le argille devono essere di qualit ed omogeneit tali per cui il prodotto finale sia conforme alla norma UNI EN 295 parte 7:1999. I tubi devono essere sani ed esenti da difetti in grado di compromettere il funzionamento, quando in servizio. Difetti visibili, come per esempio punti opachi nella vernice, asperit della superficie, sono accettabili a condizione che non pregiudichino i requisiti per la posa a spinta, e le caratteristiche idrauliche. I tubi verniciati internamente ed esternamente dovranno essere conformi alla norma UNI EN 295 parte 7 con DN/di espresso in mm, lunghezza della tubazione espressa in metri, secondo i valori tecnici indicati nel prospetto di seguito, dove i simboli FN1 ed FN2 hanno il seguente significato: FN1 carico massimo di sicurezza per regolazione manuale, coefficiente di sicurezza 2,0 e 2,0 (dimensionamento standard). FN2 carico massimo di sicurezza per regolazioni automatiche, coefficiente di sicurezza 2,0 e 1,6. Il carico di spinta di progetto un valore espresso in kN, dichiarato dal produttore in base alla resistenza alla spinta, progettazione specifica della giunzione e dell'anello di gomma.

Caratteristiche dimensionali e di resistenza


Carico di spinta di lavoro (sicurezza) FN1 [kN] 150 200 250 300 400 500 600 700 800 1000 672 1120 2816 3200 7040 8320 9600 9600 9600 9600 168 280 704 800 1760 2080 2400 2400 2400 2400 FN2 [kN] 210 350 880 1000 2200 2600 3000 3000 3000 3000 60 80 100 108 132 120 96 84 96 95 v4A tipo 1 V4A tipo 1 V4A tipo 1 V4A tipo 1 V4A tipo 1 V4A tipo 1 V4A tipo 2 V4A tipo 2 V4A tipo 2 V4A tipo 2 0,50 / 1,00 1,00 1,00 / 2,00 1,00 / 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00

DN/di

Caricamento di spinta di progetto (rottura) F [kN]

Resistenza allo schiacciamento FN [kN/m]

Tipo di giunzione

Lunghezza effettiva [m]

Sistemi di giunzione Il sistema di giunzione del tipo a manicotto senza risalto esterno sul mantello delle condotte. Il manicotto pu essere realizzato in gomma elastomerica ed acciaio (giunzione V4A tipo1) o oppure, manicotto d'acciaio inossidabile al molibdeno (giunzione V4A tipo 2) ed anelli di tenuta incorporati sul tubo. Il sistema di giunzione deve assicurare una tenuta idraulica pari a 0,5 bar.

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Voce di capitolato Microtunnelling

Certificati di collaudo Le singole forniture, suddivise in lotti, dovranno essere accompagnate da un certificato di collaudo che deve essere richiesto al Fabbricante dall'Impresa esecutrice. Il documento deve attestare la conformit della fornitura alla normativa di prodotto UNI EN 295. Se il capitolato d'appalto richiede l'esecuzione del collaudo in stabilimento, le prove previste dalle norme UNI EN 295 devono essere eseguite presso i laboratori dello stabilimento di produzione alla presenza della Direzione Lavori, della Committente o da persone delegate. Nel caso in cui il collaudo avvenga senza la presenza della Direzione Lavori o della Committente, le prove devono avvenire sotto la responsabilit del Fabbricante, il quale provveder ad eseguire i test ed a compilare il certificato richiesto.

Fig. 3

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Disciplinare dappalto

2.4 Disciplinare dappalto per limpiego di condotte in gres ceramico


2.4.1 Caratteristiche
I tubi in gres dovranno essere conformi alla normativa Europea UNI EN 295 parte 1/2/3 dell'Ottobre 1992 ed ai successivi aggiornamenti UNI EN 295/96; 97; 99; 02; 03; 05. I materiali di gres (tubi, pezzi speciali, mattoni, piastrelle, fondi fogna) dovranno essere dimpasto omogeneo. Le superfici interne ed esterne dei tubi, ad eccezione di parte del bicchiere di giunzione, dovranno essere verniciate con apposito engobbio che, a cottura avvenuta, conferir al manufatto aspetto vetrificato. Piccoli difetti visivi, quali punti dasperit sulla superficie, non precludono l'idoneit del manufatto. Il sistema di giunzione (tipo C o F) adottato dovr essere prefabbricato, e installato in stabilimento, solidale con la tubazione; esso dovr essere conforme alle prescrizioni della Normativa UNI EN 295 1: Pti. 3.1.1; 3.1.2; 3.2; 3.3; 3.4; 3.5; 3.6 e realizzato con poliuretano o in gomma, in perfetta rispondenza alle prescrizioni indicate nel prospetto VII della normativa citata. Il sistema di giunzione in oggetto, sottoposto alle prove di cui alla norma UNI EN 295-3 Pto. 18, garantir la perfetta tenuta idraulica sino ad una pressione di 0,5 bar. Le caratteristiche geometriche e meccaniche delle condotte, nonch tutte le restanti caratteristiche dei materiali, i metodi di campionamento, i metodi di prova sono definiti dalla menzionata normativa dalla quale si richiamano i capitoli pi significativi.

2.4.2 Norma UNI EN 295/92


Parte 1 (aggiornamento maggio 2002) - Specificazioni Generalit Tubi ed elementi complementari Sistemi di giunzione Campionamento Designazione Marcatura Assicurazione della Qualit Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo 1 2 3 4 5 6 7

Parte 2 (aggiornamento maggio 2003) - Controllo della qualit e campionamento Generalit Capitolo 1 Documentazioni Capitolo 2 Prove previste dal sistema qualit UNI EN 29002 Capitolo 3 Modalit dispezione Capitolo 4 Distribuzione Capitolo 5

Parte 3 (aggiornamento maggio 2003) - Metodi di prova Generalit Prove di omogeneit della punta Prove di rettilineit Prove di resistenza allo schiacciamento Prove di tenuta allacqua dei tubi Prove su poliuretani Prove meccaniche per sistemi di giunzione Prove di resistenza dei sistemi di giunzione agli agenti chimici

Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo

1 2 3 4 9 15 18 20

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Disciplinare dappalto

2.4.3 Classi di resistenza


Le tubazioni dovranno avere dimensioni, classi di resistenza, carico di rottura, indicati nei prospetti X e XI contenuti nel foglio di aggiornamento UNI EN 295 1: 1992/A2 (giugno 2002). Tubazioni aventi dimensioni, classi di resistenza, carichi di rottura non indicati nella norma menzionata non possono essere ritenute conformi alla normativa vigente UNI EN 295.

2.4.4 Modalit di posa


Le operazioni di movimentazione, carico e scarico, di posa ed installazione, di ricopertura devono avvenire nel rispetto della normativa per la prevenzione degli infortuni e secondo le prescrizioni del P.O.S di cantiere. Indicazioni sulla posa, sulla geometria delle trincee di installazione, sui materiali per il letto e per il rinfianco possono essere riscontrate nella norma UNI EN 1610 sulla Costruzione e collaudo dei collettori di fognatura.

2.4.5 Trasporto e scarico


Durante il trasporto, normalmente, i tubi vengono legati in pacchi o "pallets" i quali verranno disposti sullautotreno in modo tale da evitare il contatto reciproco tra le punte e i bicchieri dei tubi. Durante le operazioni di scarico i tubi non devono essere buttati a terra n fatti strisciare sulle sponde degli automezzi. Essi dovranno essere imbracati, sollevati e appoggiati a terra in modo opportuno. Le imbracature devono essere fatte con cinghie di nylon o canapa o con cavi di acciaio con protezione in gomma; devono essere evitate le catene. Nel caso di imballaggi tipo pallets, questi possono essere sollevati con adeguati mezzi dotati di forche elevatrici. In ogni caso, i pacchi o i pallets devono essere appoggiati stabilmente su un terreno pianeggiante, privo di sterpi, ceppaie e asperit fuoriuscenti dal terreno. Eventuali immagazzinamenti su piazzale non richiedono cure particolari, se non quelle atte ad evitare urti accidentali o azioni di sfregamento sulle guarnizioni di tenuta.

2.4.6 Posizionamento lungo lo scavo


Dopo la formazione dello scavo e prima della posa i tubi, singolarmente o ancora imballati, verranno disposti lungo lo scavo ad opportuna distanza reciproca e preparati per la posa in opera. Durante queste operazioni nella movimentazione in cantiere si deve evitare il trascinamento dei tubi sul terreno. Vanno evitati anche gli urti forti che possano creare rotture palesi o cricche o lesioni occulte che comprometterebbero la resistenza meccanica della condotta

2.4.7 Letto di posa


Il letto di posa deve essere realizzato con il materiale previsto nel progetto. Qualora mancasse una prescrizione in tal verso, il letto di posa deve essere realizzato, facendo riferimento a normali condizioni di posa, con materiale incoerente privo di parte organica e plastica: sabbia, misto di cava o preferibilmente ghiaietto. La scelta del materiale va segnalata alla direzione lavori e da questa approvata. Dopo aver sagomato il fondo dello scavo di posa con la dovuta pendenza, su di esso verr steso il materiale per la formazione del letto di posa. Questo sottofondo, dello spessore di circa 10 cm + 1/10 DN, dovr avere, alle opportune distanze, le nicchie per l'alloggiamento dei bicchieri di giunzione; nella formazione del letto si deve garantire che il tubo appoggi per tutta la sua lunghezza, evitando la formazione di vuoti. Si eviter altres la presenza di elementi di grosse dimensioni nel materiale di allettamento, in quanto questo potrebbero causare sollecitazioni puntuali sul tubo.

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Disciplinare dappalto

2.4.8 Posa del tubo


Prima di procedere alla posa in opera, i tubi devono essere controllati per verificarne la completa integrit. Le guarnizioni di tenuta devono essere pulite; inoltre la guarnizione alloggiata nel bicchiere deve essere lubrificata impiegando lapposito lubrificante o in alternativa sapone liquido; non deve essere utilizzato olio minerale. Successivamente le condotte vanno calate nello scavo, dopo averle legate con una cinghia o agganciate con lapposita pinza, e poste in opera infilando la punta nel bicchiere spingendo il tubo sino a battuta. La spinta potr avvenire con laiuto di una leva o di appositi strumenti meccanici, eventualmente anche con la benna di un escavatore. In ogni caso tra lausilio meccanico e il bicchiere dovr essere interposto un travetto di legno che protegga il tubo. Terminato linfilaggio si deve controllare la pendenza della tubazione.

2.4.9 Riempimento dello scavo


A tubazione posata, le nicchie per l'alloggiamento dei bicchieri devono essere riempite con lo stesso materiale costituente il letto, quindi si proceder al riempimento della trincea con il materiale scelto per il rinfianco. Il rinfianco deve essere realizzato, avendo cura di riempire tutti i vuoti, con materiale privo di parte organica e plastica e con una pezzatura non pi grande di 25 mm.

2.4.10 Prova idraulica della condotta


Le tubazioni in gres ceramico installate nella trincea di posa devono risultare impermeabili secondo quanto previsto dalla norma UNI EN 1610, UNI EN 295 e DL 12.12.1985 sulle tubazioni impiegate in fognatura. Le prove idrauliche possono essere eseguite a campione su tratti di condotta compresi tra due pozzetti. Il collaudo in opera si esegue, normalmente, tra due camerette di ispezione successive: le due estremit della condotta devono essere chiuse con tamponi pneumatici. Il collaudo pu essere eseguito riempiendo la condotta di acqua o di aria.

2.4.11 Prova ad acqua


Il collaudo si intende superato se le aggiunte di acqua nel periodo di osservazione risultano inferiori a quelle indicate nella seguente tabella:
Tempo di condizionamento 1 ora 1 ora
2

Tempo di prova 15 min 30 min

Pressione di prova 0,5 bar 0,5 bar

Ricarico dacqua ammesso *0,07 I per m2 *0,15 I per m2

* aggiunta di acqua ammessa per m di superficie di condotta collaudata.

2.4.12 Superficie di condotta per metro di sviluppo lineare


Diametro mm 200 250 300 350 300 Superficie m2 0,031 0,049 0,070 0,096 0,125 Diametro mm 500 600 700 800 Superficie m2 0,196 0,280 0,384 0,500

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Disciplinare dappalto

2.4.13 Prova ad aria


Il collaudo si intende superato se le variazioni di pressione nel periodo di osservazione risultano inferiori a quelle indicate nella seguente tabella:
*Tipo di prova LA LB LC l Pressione di Variazione di prova pressione ammessa mbar 10 50 100 200 D mbar 2.5 10 15 15 200 5 4 3 1.5 300 7 6 4 2 Tempo di prova in minuti 400 10 7 5 2.5 600 14 11 8 4 800 19 15 11 5 1000 24 19 14 7

* il tipo di prova dovr essere scelto ed indicato sul verbale di collaudo.

2.4.14 Marchiatura
Ai sensi della normativa UNI EN 295-1 6.1, su ogni tubazione ed elemento complementare dovr essere apposto, in modo indelebile, prima della cottura, un marchio di identificazione. Tale marchio di identificazione conterr le seguenti indicazioni: UNI EN 295/1 Simbolo di identificazione dellente certificatore; Simbolo di identificazione del fabbricante; Data di produzione; Diametro nominale (DN); Sistema dimensionale di giunzione; Resistenza allo schiacciamento, in KN/m. Ai sensi della direttiva europea sui materiali da costruzione e della norma EN 295/10 le condotte devono riportare il marchio CE completo nella sua identificazione.

2.4.15 Certificato di collaudo


Come previsto dal "Decreto del Ministero dei lavori Pubblici del 12 dicembre 1985 Norme tecniche relative alle tubazioni" le singole forniture dovranno essere accompagnate da una dichiarazione di conformit. La dichiarazione potr essere redatta secondo quanto previsto dalla norma UNI CEI EN 45014 Aprile 1999 e rilasciata dal fabbricante all'impresa esecutrice. Il documento attester la conformit della fornitura alla normativa UNI EN 295.Le prove, se richiesto dalla Direzione Lavori, devono essere eseguite nel laboratorio del fabbricante alla presenza della stessa Direzione lavori, della Committenza o da persona da essi delegata. Nel caso in cui il collaudo avvenga senza la presenza della Direzione Lavori o della Committenza le prove devono avvenire sotto la responsabilit del fabbricante, il quale provveder ad eseguire i test ed a compilare il certificato.

2.4.16 Accettazione dei prodotti


Il materiale fornito dovr essere sottoposto ad accettazione da parte della Direzione Lavori o del Responsabile degli acquisti. Perch il lotto di materiale possa essere accettato deve sottostare ai seguenti requisiti: a) essere prodotto e fornito da una Ditta che possieda un Sistema Qualit aziendale conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2000, approvato da un Organismo terzo di certificazione accreditato secondo la norma UNI CEI EN 45012; b) riportare impresso indelebilmente su ogni elemento costituente il lotto: Nome del fabbricante o il suo codice di riferimento Diametro nominale Classe di riferimento Data di produzione Norma di riferimento Simbolo di identificazione dellEnte di certificazione, attestante la conformit alla norma UNI EN 295; Organismo indipendente deve essere accreditato in conformit alle norme UNI CEI EN 45011 e 45004; c) essere sia corredato del certificato di collaudo del fabbricante con i relativi risultati dei test di fabbrica. d) che sia dotato del marchio CE per la libera commercializzazione delle merci nel territorio della Comunit Europea. Il marchio deve essere riportato su ogni elemento del lotto.
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Dimensionamento idraulico

3 Suggerimenti per la progettazione


In questo paragrafo sono riportati i procedimenti per il dimensionamento idraulico e statico delle condotte in gres ceramico. Le procedure indicate sono quelle tipiche per la progettazione delle reti fognarie e vengono usate anche per altri materiali. Naturalmente, visto lo scopo di questo manuale, i parametri caratteristici utilizzati nelle formule fanno esclusivo riferimento ai tubi in gres ceramico.

3.1 Dimensionamento idraulico


Il dimensionamento idraulico tende alla determinazione della sezione idraulica della condotta, necessaria al convogliamento dei liquami, stabilendone la pendenza utile a garantire la velocit di scorrimento pi opportuna. Nella caso in esame la sezione idraulica di riferimento circolare, come nella grande maggioranza dei casi in cui vengono impiegati condotte prefabbricate. Il flusso idraulico nelle condotte, salvo situazioni particolari, avviene sotto la spinta della gravit e a pelo libero, cio con il tubo non completamente riempito. In questa condizione, comune alla maggior parte delle applicazioni progettuali, per il dimensionamento dei collettori accettabile la schematizzazione di moto uniforme. In alcuni casi, particolari condizioni di flusso idraulico richiedono verifiche in condizioni di moto permanente (fenomeni di rigurgito) o in moto vario (esame della propagazione del flusso nella rete); per questi casi si rimanda a trattazioni specifiche. Le considerazioni sullo stato del moto nei collettori e sulle condizioni di verifica valgono pienamente anche nel caso di impiego di tubazioni in gres ceramico. Pertanto, per il corretto dimensionamento idraulico necessario: 1 Determinare le portate affluenti nella sezione di studio; 2 Fissare la geometria dei collettori (pendenze e diametri); 3 Verificare il grado di riempimento della condotta (tirante idrico); 4 Verificare le velocit di scorrimento minime e massime.

3.1.1 Determinazione delle portate affluenti.


a. Caso della fognatura separata (solo per liquami di scarico) Si determinano solo le portate di scarico Qn (acque nere). Per tale scopo occorre: Fissare il numero di Abitanti Equivalenti Nab insistenti sulla sezione di verifica; Fissare la dotazione idrica giornaliera Dotg assegnata ad ogni abitante eq; Fissare il coefficiente di dispersione in rete C1;
(indicativo del rapporto tra le portate idriche fornite e quelle che arrivano allo scarico. Valori usuali 0,81)

[n] [l/giorno] [n] [n] [n]

Fissare il coefficiente il coefficiente di distribuzione giornaliera C2;


(indicativo della portata di punta nellarco dellanno. Valori usuali 1.21.5)

Fissare il coefficiente il coefficiente di distribuzione oraria C3;


(indicativo della portata di punta nellarco della giornata. Valori usuali 1.21.5)

La portata nera di massima Qn vale:


Nab Dotg C1 Qn = 86400

[l/s]

La portata nera media Qn vale: [l/s]


Nab Dotg C1 C2 C3 Qn = 86400

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Dimensionamento idraulico

b. Caso della fognatura mista (per acque meteoriche e liquami di scarico). Si determinano le portate di scarico e le portate meteoriche. b.1 Portate di scarico Qn (acque nere): b.2 Portate meteoriche Qw Le portate meteoriche sono da correlarsi agli eventi di pioggia critici, alla forma della rete e alla natura del territorio. Per la loro quantificazione occorre: Determinare larea S del bacino insistente sulla sezione di verifica [m2] Calcolare il coefficiente udometrico U [l/s,m2] Fissare il coefficiente di deflusso in relazione alle caratteristiche del territorio [n]
(indicativo del rapporto di acqua precipitata e quella raccolta effettivamente dai collettori. Valori usuali 0.20.95)

Vedere il punto precedente

La portata bianca di massima Qw vale:

Qw = S U

[l/s]

La determinazione delle portate meteoriche Qw fortemente influenzata dalle condizioni al contorno (tipo di pioggia, forma della rete etc.) Per un calcolo esaustivo si rimanda a trattazioni specifiche.

3.1.2 Individuazione della geometria del collettore (diametro e pendenza)


Per ogni tratto di collettore si stabiliscono le pendenze di posa compatibili con la pendenza naturale del terreno. In via preventiva, dato che la pendenza del collettore influenza fortemente la velocit di scorrimento dei liquami, si consiglia di mantenere il valore della pendenza i negli intervalli sotto indicati. Valori di pendenza i consigliati per una prima stima: diam. 200300 diam. 350500 diam. 600800 0,1< i < 5 0,1< i < 3,5 0,1< i < 2,5

Pelo libero del refluo convogliato A

Per ogni tratto di collettore si assegna un diametro scelto tra quelli disponibili nella gamma delle condotte in gres (200 800 mm), fissando inoltre il grado di riempimento massimo della condotta (gr) (espresso come rapporto tra il tirante idrico h ed il diametro interno della condotta D = 2r . Valori usuali 0,60,7 fig. 4).

Contorno bagnato P h

Fig. 4

3.1.3 Determinazione della velocit di scorrimento e del grado di riempimento


Con le portate determinate Qtot = Qn + Qw e con la geometria del collettore scelta si procede alla verifica della triplice condizione: Tirante idrico reale hr < del tirante idrico fissato h; Velocit massima di scorrimento V < Vmax ammissibile; Velocit minima di scorrimento V > Vmin ammissibile. La verifica viene effettuata con le equazioni tipiche del moto uniforme a pelo libero che legano le velocit di scorrimento alla sezione idraulica e alla pendenza.

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Dimensionamento idraulico

3.1.4 Calcolo della velocit di scorrimento e del grado di riempimento: Metodo tradizionale
La relazione fondamentale del moto uniforme data dalla equazione di Chezy
V = k Ri

valendo sempre la relazione


Q=VA

dove (con rif. alla fig. 4)


R= A P P = r arcos (1 - h A = 1 r 2 r 2 90 arcos (1- h ) - sen 2arcos (1- h ) 90 r r

Il coefficiente K legato alla scabrezza della parete del tubo. Esso pu essere determinato con diverse formule. Per le condotte in gres ceramico le relazioni di normale impiego sono:
87 Bazin K= (1 + y ) R

con = 0.14; 0.16

Gaukler-Strickler K = Ks R1/6 dove: A = area della sezione bagnata (fig. 4) Q = portata della condotta h = tirante idrico R = raggio idraulico
i [] 0,6 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0 23,0 25,0 27,0 30,0 35,0 40,0 45,0 50,0 60,0 70,0 80,0 14,56 16,81 18,80 20,59 23,77 26,58 29,11 31,45 33,62 35,66 37,58 41,17 44,47 47,55 50,43 53,15 57,01 59,44 61,77 65,11 70,33 75,18 79,74 84,06 92,08 99,46 106,30 0,46 0,54 0,60 0,66 0,76 0,85 0,93 1,00 1,07 1,13 1,20 1,31 1,42 1,51 1,61 1,69 26,51 30,61 34,22 37,49 43,28 48,39 53,01 57,26 61,21 64,93 68,44 74,97 80,98 86,58 91,83 96,79 0,54 0,62 0,70 0,76 0,88 0,99 1,08 1,17 1,25 35,24 43,16 49,84 55,72 61,04 70,48 78,80 86,32 93,24 99,68 0,50 0,61 0,71 0,79 0,86 53,15 65,09 75,16 84,03 92,05 0,55 0,68 DN 200 DN 250 DN 300 DN 350

con Ks = 7580

P = perimetro del contorno bagnato V = velocit di scorrimento r = raggio della condotta i = pendenza del condotto
DN 400 DN 500 DN 600 DN 700 DN 800

Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena 58,70 75,78 92,81 0,47 105,97 0,60 136,81 0,74 167,56 0,85 193,48 0,95 216,32 1,04 236,97 1,21 273,63 1,35 305,92 1,48 335,12 1,60 361,97 1,71 386,96 1,81 410,44 1,91 432,64 2,09 473,93 2,26 511,91 2,41 547,25 2,56 580,45 2,70 611,84 2,89 656,13 3,02 684,06 3,14 3,30 0,54 171,40 0,70 221,28 0,85 271,01 0,99 312,94 1,10 349,88 1,21 383,27 1,39 442,57 1,56 494,80 1,71 542,03 1,84 585,46 1,97 625,88 2,09 663,85 2,20 699,76 2,41 766,55 2,61 827,96 2,79 885,10 2,96 938,79 3,12 989,57 3,34 3,49 0,61 257,06 0,78 331,86 0,96 406,44 1,11 469,32 1,24 524,71 1,36 574,80 1,57 663,72 1,75 742,06 1,92 812,88 2,07 878,02 2,21 938,64 2,35 995,58 2,47 1049,43 2,71 1149,52 2,93 1241,63 3,13 1327,35 3,32 3,50 0,67 364,84 0,86 471,00 1,06 576,86 1,22 666,10 1,36 744,72 1,49 815,80 1,72 942,01 1,93 1053,20 2,11 1153,72 2,28 1246,16 2,44 1332,20 2,59 1413,01 2,73 1489,44 2,99 1631,47 3,23 1762,19 3,45 0,73 0,94 1,15 1,33 1,48 1,62 1,87 2,10 2,30 2,48 2,65 2,81 2,96 3,25 3,51

0,78 107,17 0,87 119,82 0,96 131,25 1,10 151,56 1,24 169,45 1,35 185,62 1,46 200,49 1,56 214,34 1,66 227,34 1,75 239,63 1,91 262,51 2,07 283,54 2,21 303,13 2,34 321,52 2,47 338,89 2,65 363,44 2,76 378,91 2,87 393,77 3,03 415,07 3,27

1,00 106,29 1,11 118,84 1,22 130,18 1,32 140,61 1,41 150,32 1,50 159,44 1,58 168,06 1,73 184,10 1,87 198,85 2,00 212,59 2,12 225,49 2,23 237,67 2,39 254,89 2,49 265,74 2,59 276,17 2,73 291,11 2,95 314,43 3,16 3,35

1,32 105,73 1,39 111,44 1,53 122,08 1,65 131,86 1,76 140,98 1,87 149,53 1,97 157,61 2,12 169,03 2,21 176,23 2,29 183,14 2,42 193,05 2,61 208,51 2,79 222,91 2,96 236,43 3,12 3,42

1,82 103,81 1,89 108,23 1,97 112,47 2,07 118,56 2,24 128,06 2,39 136,90 2,54 145,20 2,68 153,06 2,93 167,66 3,17 3,38

Tabella 1 - Valori di portata (l/s) e velocit (m/s) calcolati mediante lapplicazione della formula di Bazin.

24

Dimensionamento idraulico

Con laiuto della Tabella 1 e delle Scale di deflusso si possono individuare la velocit e la portata in un collettore senza dover procedere ai calcoli.

100 Q/Qp V/Vp 80

Grado di riempimento [%] 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 12 14 16 18

Q/Qpiena 0,0001 0,0005 0,0013 0,0025 0,0041 0,0062 0,0088 0,0119 0,0154 0,0194 0,0289 0,0402 0,0535 0,0686 0,0855 0,1040 0,1243 0,1461 0,1694 0,1942 0,2203 0,2476 0,2761 0,3057 0,3363 0,4163 0,5003 0,5864 0,6729 0,7577 0,8388 0,9136 0,9793 1,0324 1,0678 1,0763 1,0000

V/Vpiena 0,0573 0,1044 0,1464 0,1849 0,2207 0,2543 0,2860 0,3162 0,3450 0,3726 0,4245 0,4728 0,5178 0,5601 0,5999 0,6375 0,6731 0,7068 0,7388 0,7692 0,7980 0,8255 0,8515 0,8763 0,8998 0,9534 1,0000 1,0400 1,0735 1,1006 1,1213 1,1350 1,1413 1,1390 1,1258 1,0963 1,0000

% riempimento

60

20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 45 50 55 60

40

20

65 70 75 80 85 90 95 100

0 0,0
0,1 0,2 0,3 0,4

0,5

0,6 0,7 0,8 0,9

1,0

1,1 1,2

Tabella 2 - Coefficienti adimensionali della scala di deflusso. Formula di Bazin.

Q/Qp V/Vp

Grafico 1 - Scala di deflusso - Formula di Bazin.

Dove: Qp = portata della condotta a sezione piena Vp = velocit di scorrimento a sezione piena Q = portata della condotta parzialmente riempita V = velocit di scorrimento a sezione parzialmente riempita

25

Dimensionamento idraulico

3.1.5 Calcolo della velocit di scorrimento e del grado di riempimento: Metodo basato sulla formula di Colebrook
In alternativa alla equazione di Chezy pu essere impiegata anche la relazione
V = 1 2gDJ

normalmente usata nel caso di condotte in pressione. In condizione di moto uniforme si pone J= i, con questa relazione possibile determinare la velocit della condotta completamente piena. Il valore di l viene calcolato con la relazione
1 = - 2 log10 ( 2.51v + ) 3.71D D 2gDi

dove: A g V e = area della sezione bagnata (fig. 4) = accelerazione di gravit = velocit di scorrimento = scabrezza equivalente (per il gres 0.250.30 mm) i = pendenza del condotto Q = portata della condotta D = diametro della condotta v = viscosit cinematica del liquame (1.31 10-6 m2/s)

Valendo sempre la relazione Q=VA Il passaggio dai valori di V e Q a sezione piena a quelli a sezione parzializzata pu essere fatto con laiuto dellabaco allegato e della scala di deflusso riportata

Nota: il calcolo numerico con lapplicazione della formula di Colebrook risulta pi raffinato e determina valori di portata e velocit leggermente superiori a quelli trovati con la formula di Bazin. Il valore tipico di riferimento per la determinazione della rugosit idraulica indicato nella norma UNI EN 295/3 punto 11.

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Dimensionamento idraulico

3.1.6 Scala di deflusso


Nel caso di riempimenti parziali, fissato il grado di riempimento gr, la velocit e la relativa portata in termini adimensionali possono essere ricavate dal grafico 2 o dalla tabella 3.

100 Q/Qp V/Vp 80

Grado di riempimento [%] 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 12 14 16 18

Q/Qpiena 0,0001 0,0006 0,0015 0,0028 0,0046 0,0069 0,0097 0,0129 0,0166 0,0208 0,0306 0,0423 0,0558 0,0711 0,0881 0,1068 0,1271 0,1490 0,1722 0,1969 0,2229 0,2500 0,2783 0,3076 0,3379 0,4171 0,5000 0,5850 0,6703 0,7541 0,8341 0,9080 0,9731 1,0260 1,0616 1,0713 1,0000

V/Vpiena 0,0681 0,1232 0,1694 0,2103 0,2474 0,2816 0,3136 0,3437 0,3722 0,3993 0,4500 0,4967 0,5402 0,5808 0,6189 0,6549 0,6888 0,7210 0,7514 0,7804 0,8078 0,8339 0,8587 0,8823 0,9046 0,9556 1,0000 1,0381 1,0700 1,0959 1,1156 1,1287 1,1347 1,1325 1,1199 1,0917 1,0000

% riempimento

60

20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 45 50 55 60

40

20

65 70 75 80 85 90 95 100

0 0,0

0,1 0,2 0,3 0,4

0,5

0,6 0,7 0,8 0,9

1,0

1,1 1,2

Tabella 3 - Coefficienti adimensionali della scala di deflusso. Formula di Colebrook.

Q/Qp V/Vp

Grafico 2 - Scala di deflusso grafica - Formula di Colebrook.

3.1.7 Velocit massime e minime


La velocit di scorrimento del liquame nelle condotte deve essere mediamente compresa in un intervallo che va 0,5 < v < 4 m/s (valori medi). Se per le velocit massime si pu accettare una deroga limitatamente a brevi tratti, altrettanto non si dovrebbe fare per la velocit minima. Di fatto lenergia cinetica del flusso dovrebbe essere tale da assicurare il trasporto dei solidi sospesi, garantendo cos la pulizia della condotta. E per questo motivo che la velocit minima non dovrebbe scendere mai sotto il limite citato. La circolare Min. LL.PP. 11633 gen. 1974, che da le linee guida per la progettazione degli impianti fognari, fissa chiaramente i limiti citati. (NB. Pi approfonditamente, la velocit critica di sedimentazione comunque pu essere determinata analiticamente).
27

Dimensionamento statico

3.2 Dimensionamento statico


La condotta interrata ed il suolo in cui essa immersa costituiscono una struttura che, sotto lazione dei carichi e dei sovraccarichi, deve risultare stabile nel tempo. Per tale motivo si deve procedere alla verifica statica della condotta nella sua condizione di esercizio, protratta negli anni secondo un orizzonte temporale congruente con la durata ipotizzata per limpianto. Il concetto della stabilit nel tempo di particolare importanza ed strettamente correlato alla tipologia di tubo impiegato. Infatti, alcuni materiali, come le resine plastiche, subiscono negli anni una modificazione delle caratteristiche meccaniche che influenza la stabilit dellinsieme tubo-terreno. Le caratteristiche meccaniche del gres ceramico rimangono inalterate nel tempo; pertanto la verifica di stabilit pu essere fatta prescindendo dal fattore temporale. La costanza nel tempo delle caratteristiche meccaniche della condotta in gres un requisito storicamente testato.

3.2.1 Verifica statica delle condotte in gres ceramico.


Il tubo in gres ha un comportamento rigido, con una rigidezza strutturale notevolmente maggiore di quella del terreno in cui immerso (12 ordini di grandezza). Sotto la sollecitazione dei carichi la condotta ceramica non subisce praticamente deformazioni fino al limite della rottura, che avviene in campo elastico senza scorrimenti viscosi. La verifica statica, pertanto, deve essere eseguita allo stato limite di rottura e la condizione di stabilit garantita ogni qual volta il sistema di forze sollecitante non superi la resistenza della condotta. Questa metodologia, resa possibile dalla natura intrinseca del materiale, rende la verifica statica pi facile e sicura rispetto a quella allo stato limite di deformazione, eseguita sulle condotte deformabili, dove la schematizzazione della interazione tra tubo e terreno pi laboriosa ed incerta.

Per il corretto dimensionamento statico del tubo in gres necessario: 1 Definire la sezione di posa; 2 Acquisire le informazioni geotecniche; 3 Stabilire le condizioni di carico; 4 Eseguire la verifica di stabilit.
Fig. 5

3.2.2 Definizione della sezione di posa


La condotta di diametro assegnato D solitamente posata in una trincea la cui geometria deve essere definita, poich la dimensione e la forma della trincea possono influenzare la resistenza statica delle tubazioni interrate. I parametri geometrici della trincea di posa da definire sono: Larghezza base scavo B (normalmente pari a 2xD; con B comunque > 60 cm); Altezza di rinterro Hr. Essa deriva dalla profondit di scorrimento Hs a cui si detrae il diametro medio Dm della condotta (Hs definita dai profili longitudinali di posa); Angolo dinclinazione delle pareti di scavo.

28

Dimensionamento statico

Per assicurare una buona risposta statica delle condotte interrate, la trincea deve essere stretta. Tale condizione si verifica quando: B 2D 2D B 3D se se 1.5 B < Hr < 3.5 B Hr > 3.5 B

Nella pratica costruttiva le profondit di posa pi comuni sono: 1,50 < Hr < 3,0 m, mentre per le larghezze di base scavo B rimane valida la relazione B = 2D > 0,60m. Accogliendo le direttive dalla norma UNI EN 1610 la larghezza minima della trincea pu essere fissata:
Larghezza minima della trincea (DN+x) m DN Trincea supportata 200 da > 250 a 350 da > 350 a 700 da > 700 a 1200 DN + 0,40 DN + 0,50 DN + 0,70 DN + 0,85 DN + 0,50 DN + 0,70 DN + 0,85 Trincea non supportata > 60 60 DN + 0,40 DN + 0,40 DN + 0,40 DN + 0,40

Nei valori DN + x, x/2 equivale allo spazio di lavoro fra il tubo e la parete o il supporto della trincea dove: langolo della parete della trincea senza casseratura misurato rispetto allorizzontale.

3.2.3 Definizione dei parametri geotecnici.


La conoscenza della natura del terreno di posa fondamentale per il corretto calcolo statico delle condotte. In particolar modo importante conoscere: La classificazione del terreno secondo lo schema allegato Langolo di attrito interno del terreno in sito Il modulo di deformabilit del terreno [e4] La presenza della falda

Facendo riferimento alla metodologia di calcolo appresso riportata, la classificazione del terreno pu essere espressa secondo le seguenti tabelle: Legenda dei gruppi di terre e delle condizioni di installazione
Tipo di terreno GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3 GRUPPO 4 Terreni non coesivi Terreni debolmente legati Terreni leganti misti, sabbia legante mista a ghiaia, brecce e pietre debolmente legate Argille, limi, terreni misti leganti Descrizione gruppo G 1 2 3 4 Angolo att. 3340 3035 2530 2025 Peso spec. 1921 1820 1820 1820

Tabella indicativa dei moduli di deformabilit e1 ed e2 [N/mmq]


Tipo di terreno Ghiaioso sabbioso Ghiaioso sabbioso con fraz. limo-argilloso. < 15% Ghiaioso sabbioso con fraz. limo-argilloso. tra 15% e 35% Limo, argilla Gruppo G1 G2 G3 G4 Densit Scarsa 6 3 2 1,5 Media 16 8 3 2 Buona 23 11 5

29

11

Dimensionamento statico

3.2.4 Definizione delle condizioni di carico e determinazione dei carichi


Sul sistema tubo-terreno insisteranno due tipi di carico: Carichi statici: 1 Carico derivante dal peso proprio della condotta e del liquido trasportato; 2 Carico derivante dal terreno di ricoprimento; 3 Carico derivante da strutture o sovraccarichi posti sul piano campagna. Carichi dinamici: 1 Carico derivante da traffico stradale; 2 Carico derivante da traffico ferroviario. La combinazione delle sollecitazioni descritte determina la condizione di carico pi onerosa. Normalmente essa coincide con la presenza contemporanea dei carichi statici e dei carichi dinamici

3.2.5 Determinazione dei carichi statici


Carico peso proprio pp Nella seguente tabella sono riportati i pesi delle condotte per metro lineare Classe della condotta: standard
Diametro kg al metro 250 51 300 65 350 101 400 108 500 173 600 220 700 290 800 361

Carico da liquido trasportato pw


P = w

( D( 2

w = 10 kN/m3

Carico da rinterro pe Il carico dovuto al peso del terreno calcolato in base alla Teoria del Silo (Terzaghi). Tale teoria tiene conto della riduzione del carico verticale dovuta allazione di sostentamento esercitata dallattrito del terreno riportato contro le pareti della trincea. La pressione sull'estradosso del tubo data dalla seguente formula: pe = b h con = dove: B h b K1 (1) (per pareti di scavo verticali) 1-e
2 h K1 tan b

2 h K1 tan b

= peso specifico del terreno = distanza fra la superficie stradale e l'estradosso del tubo = larghezza dello scavo in corrispondenza dell'estradosso del tubo = rapporto tra la pressione orizzontale verticale del terreno (vedi tabella seguente) = angolo d'attrito fra terreno di rinterro e le pareti della trincea (vedi tabella seguente)

30

Dimensionamento statico

Tabella valori K1 e Scarsa K1 00,5 01/3 K1 0,5 Media 2/3 K1 0,5 Buona 2/3

: minore fra l'angolo d'attrito interno del terreno scavato e quello del terreno di riporto

Variazione di nel caso di pareti di scavo non verticali

=1dove:

90

90

= angolo base scavo

Sovraccarichi statici sul piano campagna ps I sovraccarichi sul piano campagna sono determinati mediante la relazione: ps = 0 p0 con 0 = 2 dove: p0 h b K1 = sovraccarico sul piano campagna = distanza fra la superficie stradale e l'estradosso del tubo = larghezza dello scavo in corrispondenza dell'estradosso del tubo = rapporto tra la pressione orizzontale e la pressione verticale del terreno (vedi tabella) = angolo d'attrito fra terreno di rinterro e le pareti della trincea (vedi tabella) h K1 tan b (per pareti di scavo verticali)

Linfluenza delle pareti inclinate viene valutata come riportato al punto precedente

3.2.6 Determinazione dei carichi dinamici


In questa sede si valuta solo lazione del carico stradale, rimandando a trattazioni specifiche la determinazione del sovraccarico da traffico ferroviario o aeroportuale. La pressione "pt" esercitata sul condotto dal carico stradale calcolata in base alla teoria di Boussinesq (diffusione di un carico circolare in un semispazio omogeneo e isotropo ed elastico) ed fornita dalla seguente equazione: pt= aF pF
1 FA 1 rA2 1 + rA h 0,9 4 h 2+ h6 0,9 + 1.1 dm2/3 31
3/ 2 2

dove:

PF =

3 x Fe 1 2 h2 1 + rE h

5 /2 2

aF = 1 -

Dimensionamento statico

I simboli precedentemente visualizzati hanno i seguenti significati: dm = diametro medio del tubo FA = carico sulla superficie considerata h = distanza fra la superficie stradale e l'estradosso del tubo FE = carico sulle superfici circostanti a quella considerata

rE = distanza del baricentro della superficie considerata dal baricentro dei carichi circostanti rA = raggio medio equivalente della superficie con carico FA L'equazione valida per: h 0,5 m Veicoli q1C q1D FA [KN] 180 60 dm 5 m FE [KN] 370 250 rA [KN] 0,153 0,132 rE [m] 1,670 1,185

Nellequazione rappresenta il coefficiente di incremento dinamico e vale: = 1,2 per veicoli tipo q1C e = 1,4 per il tipo q1D.

3.2.7 Verifica delle condotte


Le tubazioni rigide, come le condotte in gres ceramico, hanno normalmente una rigidezza strutturale molto pi alta del terreno in cui esse vengono posate. Cosicch, analizzando il sistema tubo-terreno sottoposto ad un complesso di carichi sollecitanti, si riscontrano sui tubi sollecitazioni maggiori di quelle presenti nel terreno immediatamente circostante. E per questo motivo che per la verifica delle condizioni di stabilit delle condotte, necessario conoscere come le forze sollecitanti derivanti dai sovraccarichi si ripartisccano tra gli elementi a rigidezza diversa (tubi e terreno). A tal fine si definisce fattore di concentrazione "lambda" il rapporto fra la pressione verticale agente sulla tubazione e la pressione verticale totale media calcolata. Il valore di influenzato dai moduli di deformazione dei terreni attorno al tubo e dalla "sporgenza relativa efficace" (funzione a sua volta delle modalit di appoggio del condotto).

3.2.8 Modulo di deformazione del terreno


I valori dei moduli di deformazione e1 ed e2 sono riportati nella tabella di cui al paragrafo 3.2.3.b. Per quanto riguarda il modulo di deformazione del terreno esistente sotto lo scavo e4, in mancanza di valutazioni attendibili, si assume e4 = 10 e1. Il valore di "e2" a sua volta influenzato della larghezza della trincea "b" e della eventuale presenza di falda; pertanto il valore efficace e2 vale: e2 = f B e2 dove: f varia da 0,75 a 0,9 in presenza di falda e per indice di compattazione variabile da scarso a medio; Bi = 1 - ( 4 - b/da) ( 1- Bi ) / 3 Bi = 0 per compattazione molto scarsa Bi = 2/3 per compattazione media In ogni caso B deve essere compreso fra 0 e 1 Bi = 1/3 per compattazione scarsa Bi = 1 per compattazione buona da = diametro esterno tubazione

32

Dimensionamento statico

3.2.9 Sporgenza relativa efficace


Si definisce sporgenza efficace il prodotto del diametro esterno da del tubo per un coefficiente "a" funzione delle modalit di allettamento (appoggio) del tubo. In linea di massima si possono comunque specificare i casi seguenti: Posa su massetto di cls poco piu largo del tubo: a da = da + lo spessore del massetto misurato a partire dall'intradosso del tubo (a > 1).

Posa su massetto di cls molto pi largo del tubo: a da = da - l'altezza della porzione di tubo avvolta dal cls:
Angolo avvolgimento 2 90 120 180 a 0,85 0,75 0,50

Posa in sabbia: a = 1 ( cio sporgenza relativa pari al diametro esterno da )

Per tenere conto della deformabilit del terreno, il valore di "a" viene corretto con la seguente formula: a' = a e1/e2 > = 0,25

3.2.10 Determinazione del fattore di concentrazione


Il massimo valore del fattore di concentrazione max dato dalla seguente formula: a' h/da max = 1 + 4 + 2,4 e1/e4 +(0,55 + 1,8 e1/e4) h/da Il valore del massimo coefficiente di concentrazione max valido nel caso di tubazione in rilevato; pi in generale si utilizza nei calcoli un fattore RG dato dalle seguenti relazioni: - per b/da > 4: - per 1 < b/da < 4: RG = RG = 1 max - 1 b/da + 3 - per b/da = 1 : 3 4- RG = max

33

Dimensionamento statico

3.2.11 Verifica a rottura


In base a quanto esposto nei capitoli precedenti, la pressione complessiva qv agente sul tubo, data dalla seguente espressione: qv = RG ( B h) + pv dove il coefficiente RG e sono quelli definiti in precedenza. Il carico totale per unit di lunghezza di tubo vale: Ftot = qv da Ftot la forza sollecitante la condotta immersa nel terreno e sottoposta ai carichi sopra descritti. Detta forza va confrontata con la resistenza caratteristica del tubo espressa solitamente attraverso il suo carico di rottura FN , determinato in laboratorio e fornito dalle aziende produttrici. Nelle reali condizioni dimpiego, tubo posato in trincea e rinfiancato, il limite di resistenza della condotta aumenta per effetto delle azioni di supporto del terreno; pertanto la resistenza definitiva della condotta posata nello scavo si ottiene moltiplicando il carico di rottura FN, determinato sperimentalmente con modalit di carico e vincolo standard, per un coefficiente di posa Ez, funzione delle modalit di allettamento del condotto. I valori di Ez sono riportati nella seguente tabella:

SEZIONE DI POSA TIPO

Materiale di allettamento Sabbia Sabbia Sabbia Calcestruzzo Calcestruzzo Calcestruzzo

Angolo di contatto 2 60 90 180 90 120 180

Coeff. di installazione Ez 1,59 1,70 1,80 1,80 2,20 2,80

Tabella dei coefficienti di installazione Ez.

Il condotto staticamente verificato se risulta: FN Ez = Ftot Una valutazione delle condizioni statica della condotta possibile farla attraverso le tabelle riportate di seguito dove, in funzione dellaltezza di ricopertura e per varie condizioni di sovraccarico stradale, viene consigliata la sezione di posa che assicuri la stabilit del tubo. 1.5

Per la progettazione completa di una fognatura in gres ceramico (verifica statica e idraulica, computi e disegni dei profili in formato dxf) disponibile il software ProGres. Per richiedere: Tel. 035 57 91 11 - dmc@gres.it

34

Dimensionamento statico

3.2.12 Diagrammi per il calcolo statico di tubazione in gres


Sovraccarico: q1D Strade di medio traffico Legenda Solo sottofondo in sabbia o ghiaietto EZ= 1,59 Sottofondo Rinfianco e ricoprimento in sabbia o ghiaietto EZ = 1,8 Sottofondo in sabbia o ghiaietto e rinfianco in calcestruzzo EZ = 2,8 Totale annegamento in calcestruzzo EZ = 3,69
200 250 300 350 400 500 600 700 800 32 40 48 42 48 60 57 60 60 nominale (mm) 200 250 300 400 500 600 700 60 72 64 80 72 84

Carico di Rottura (kN/m) 48

Condizioni di installazione
sabbia o ghiaietto

0,50

1,50

Altezza del reinterro H (m)

sabbia o ghiaietto

2,50

3,50
sabbia o ghiaietto e calcestruzzo

4,50

5
calcestruzzo

5,50

35

Dimensionamento statico

Sovraccarico: q1C Strade di grande traffico Legenda Solo sottofondo in sabbia o ghiaietto EZ= 1,59 Sottofondo Rinfianco e ricoprimento in sabbia o ghiaietto EZ = 1,8 Sottofondo in sabbia o ghiaietto e rinfianco in calcestruzzo EZ = 2,8 Totale annegamento in calcestruzzo EZ = 3,69
200 250 300 350 400 500 600 700 800 32 40 48 42 48 60 57 60 60 nominale (mm) 200 250 300 400 500 600 700 60 72 64 80 72 84

Carico di Rottura (kN/m) 48

Condizioni di installazione
sabbia o ghiaietto

0,50

1,50

Altezza del reinterro H (m)

sabbia o ghiaietto

2,50

3,50
sabbia o ghiaietto e calcestruzzo

4,50

5
calcestruzzo

5,50

36

Gestire la falda

3.3 Controllo delle deformazioni del sistema - aspetti geotecnici


Il complesso delle condotte e dei manufatti (i pozzetti) installati nel sottosuolo, pu subire nel tempo una deformazione dovuta essenzialmente a cedimenti o assestamenti del terreno in cui la struttura si trova. Sulla scorta di queste considerazioni, diventa necessario controllare la stabilit del terreno, in cui si posano tubi e camerette, ed eventualmente intervenire per migliorarne la risposta meccanica e limitarne i cedimenti. Il problema della stabilit del terreno di posa, comune a tutti i tipi di condotte, essenzialmente legato alla sua natura ed alla presenza in esso dellacqua di falda. Ovviamente in relazione alla caratteristica della tubazione potranno essere adottati degli interventi appropriati.

3.3.1 Presenza della falda nel terreno


La presenza della falda nel terreno comporta: Una variazione dei parametri geotecnici; Linsorgenza di sollecitazioni aggiuntive sul tubo.

Effetto della variazione dei parametri geotecnici

Azioni per limitarne gli effetti

Diminuzione della capacit portante del terreno

Riduzione delle tensioni massime sotto il tubo Stabilizzazione del terreno di posa Scarico su strati a portanza maggiore Abbassamento delle pressioni interstiziali Scelta di condotte compatibili con cedimenti Aumento dellenergia meccanica fornita Uso della baulettatura in geotessuto Uso di inerti a granulometria assortita e a spigoli vivi Impiego di condotte non deformabili

Aumento dei cedimenti

Diminuzione della costipazione degli inerti

Sollecitazioni aggiuntive sul tubo

Azioni per contrastare le sollecitazioni indotte dalla falda Altezza di copertura adeguata Condotte pi pesanti Impiego del ripartitore di spinta Curare la sistemazione del rinterro Condotte ad elevata rigidezza anulare Condotte ad elevato spessore

Spinta di galleggiamento

Sollecitazione radiale (buckling)

37

Gestire la falda

3.3.2 Metodologia di valutazione delle condizioni di posa ed ipotesi di intervento in presenza di falda
Nelle tabelle seguenti sono descritti i comportamenti e le azioni da intraprendere in relazione ai vari tipi di terreno, nelle diverse fasi di lavorazione comprese nella posa in opera delle condotte. E una discretizzazione che deve essere integrata con la propria esperienza e completata con maggiori informazioni sulle condizioni di lavoro presenti nello specifico cantiere.
Tipo di terreno Dimensione (mm) Protezione scavo Descrizione Comportamento Tipo di protezione Tipo drenaggio Stabilit scavo Cedimenti No/Si Blindo Nessuno gravit Si No Ghiaia 702 Si Palanc./Blindo Pozzo/wellpoint Scorrimento Sottoscorrimento No a T0=alti Si a T=alti Sabbia Grossa Al piano di posa Sabbia Fine 20, 30 cm sotto il piano di posa Sabbia Grossa A scavo asciutto Sabbia Fine Attende re discesa acqua interstiziale Sabbia Grossa A scavo asciutto Sabbia Fine Graduale Sabbia 20.02 Si Palanc./Blindo Wellpoint Sottoscorrimento/ Sifonamento Si a T0=alti Si a T=alti Limo 0.020.002 Si Palanc./Blindo Nessuno Sottoscorrimento/ Sifonamento Si a T0=bassi Si a T=alti Al piano di posa (eliminazione acqua da orizzonti permeabili) Argilla <0.002

Livello da raggiungere con la falda drenata

Al piano di posa

50 cm sotto il piano di posa

Interventi sulla falda

Inizio posa

A scavo asciutto

Attendere discesa acqua interstiziale

A scavo asciutto

Momento per far risalire il livello di falda

A scavo chiuso

Ritardato se Ritardato se bonificato il piano bonificato il piano di posa con leganti di posa con leganti

Tipo di terreno Dim.

Ghiaia 702

Sabbia 20.02

Limo 0.020.002 Geotex+ghiaietto Geocomp+ghiaietto Geocomp+ghiaietto +bauletto geotex Geocomp+griglia +ghiaietto+bauletto geotex e ghiaietto Geotex+ghiaietto Geocomp+ghiaietto Nicchia/bicchiere

Argilla <0.002 Geotex+ghiaietto Geocomp+ghiaia +ghiaietto Geocomp+ghiaia +bauletto geotex e ghiaietto Geocomp+griglia +ghiaia+bauletto geotex e ghiaietto Sabbia/ghiaietto Geotex+ghiaietto Nicchia/bicchiere

Interventi sul terreno Letto di posa Sabbia ghiaietto

Sabbia Grossa Ghiaietto Sabbia Fine geotex+ghiaietto Geocomp + ghiaietto

Rinfianco Tubo rigido

Sabbia ghiaietto Nicchia per bicchiere Sn elevato a t

Sabbia ghiaietto Nicchia/bicchiere

Prescrizioni sul sistema

Tubo deformabile

Sn elevato a t

Sn elevato a t Rigidezza long. costante Sn elevato a t Giunto comp. con le rotazioni Guarnizioni di tenuta Giunzione a rotazione Tronchetti di coll. Guarnizioni di tenuta Giunto a rotazione Tronchetti di coll.

Pozzetti

Guarnizioni Guarnizioni di tenuta tenuta. Tronchetti di Tronchetti di coll. coll.

38

Sezioni di posa

3.4 Le sezioni di posa tipo

Letto di appoggio in ghiaietto EZ=1,59


Binder 8 cm Tappetino Fondazione stradale

Letto di appoggio in ghiaietto + rinfianco EZ=1,8


Binder 8 cm Tappetino Fondazione stradale

Rinterro con risulta

Variabile

Rinterro con risulta

Variabile

15

Tubo in gres UNI EN 295 Letto di appoggio in ghiaietto 2 DN

Tubo in gres UNI EN 295 Letto/rinfianco in ghiaietto 2 DN

10+ 1 DN 10

10+ 1 DN 10

Letto di appoggio in calcestruzzo EZ=2,20


Binder 8 cm Tappetino Fondazione stradale

Letto/colmata in calcestruzzo EZ=2,80


Binder 8 cm Tappetino Fondazione stradale

Rinterro con risulta

Variabile

Rinterro con risulta

Variabile

Rinflanco in ghiaietto Tubo in gres UNI EN 295 Letto di appoggio calcestruzzo 2 DN

15

Rinfianco in calcestruzzo Letto di appoggio in ghiaietto 2 DN

Tubo in gres UNI EN 295

10+ 1 DN 10

10+ 1 DN 10

39

Sezioni di posa

Posa con casseforme autoaffondanti


CASSEFORME METALLICHE

Variabile

Letto di posa in sabbia o ghiaietto

2 DN

40

Microtunnelling

4. La posa delle condotte con la tecnologia microtunnelling


Il metodo per la posa in opera di condotte fognarie con microtunnelling consiste nel fare avanzare a spinta tubazioni rigide di qualsiasi diametro dentro una microgalleria realizzata nel sottosuolo da una particolare testa di avanzamento, a ruota fresante, teleguidata. Lo stato di avanzamento della tubazione ed i vari parametri di spinta sono costantemente tenuti sotto controllo da un sistema computerizzato, garantendo cos la massima precisione in qualsiasi terreno si operi.

4.1 Introduzione
Le sempre maggiori difficolt di posa in opera dei collettori fognari, soprattutto in ambito urbano, hanno fatto si che da molti anni, in Europa e nel resto del mondo, si utilizzi sempre pi la tecnica del microtunnelling in alternativa alla tradizionale tecnica della trincea aperta. La metodologia, ormai consolidata, deriva direttamente dalla tecnologia utilizzata per la realizzazione delle gallerie. Attualmente la Germania il paese europeo che detiene il primato di condotte posate senza scavo: dal 1997 sono stati posati circa 800.000 m di tubo in gres. La prima realizzazione stata fatta nel 1981, nell'ambito del programma microtunnelling per la citt di Amburgo. La crescente importanza del metodo di posa microtunelling confermata dal fatto che in Italia, recentemente, stata creata una categoria specifica inerente la costruzione e la manutenzione di qualsiasi opera interrata mediante l'utilizzo di tecnologie di scavo non invasive (Categoria OS 35).

Recupero materiale

Container di controllo Livello di falda Pozzetto di spinta Macchina di spinta Massima distanza con ununica spinta Tubi a spinta Laser Testa di perforazione Pozzetto darrivo

Principali lavori svolti in Italia: www.gres.it - sezione microtunnelling.

41

Microtunnelling

4.2 Descrizione del sistema


La realizzazione di condotte fognarie con il sistema microtunnelling prevede la costruzione di due pozzi, chiamati di spinta o di partenza e di arrivo o di ricevimento. Dal pozzo di partenza comincia la fase di perforazione a sezione piena mediante una testa fresante cilindrica detta scudo o microtunneller. Lo scudo cilindrico fresante ha frontalmente degli scalpelli ruotanti, rulli o dischi, la cui dimensione scelta in base al diametro del tubo ed alla morfologia del terreno. Subito dietro la testa fresante, che ha un diametro pari a quello della condotta, vengono posti direttamente i tubi di gres, montati in successione con lavanzamento della perforazione. La spinta di avanzamento fornita mediante l'azione di martinetti idraulici montati su un telaio meccanico e viene applicata sullultimo tubo; da questo, a risalire, la spinta arriva alla testa fresante. La direzione di avanzamento costantemente monitorata e teleguidata a distanza da un sistema laser che consente di evidenziare tempestivamente eventuali deviazioni. Nel caso si rilevi uno scostamento possibile correggere la traiettoria, agendo sulla inclinazione della testa fresante e sulla spinta dei martinetti idraulici azionabili singolarmente. Il sistema di avanzamento richiede notevoli forze di spinta ed per questo motivo che i tubi impiegati nel microtunnelling devono essere rigidi e dotati di notevoli prestazioni meccaniche. Tutti i sistemi di controllo e comando si trovano fuori del pozzo di spinta e solitamente sono installati in un container posto in prossimit della cameretta di partenza.

4.3 Vantaggi del microtunnelling rispetto ai metodi di posa tradizionali


Rispetto alla posa in opera, il microtunnelling offre notevoli vantaggi operativi e di sicurezza di esecuzione che spesso giustificano ampiamente il maggior costo della realizzazione di questa tecnica di posa. Un elenco sommario evidenzia: Nessuna rottura del manto stradale, nessun ripristino necessario; Nessun spostamento o intervento su sottoservizi esistenti; Nessun danno, durante la lavorazione, alle strutture vicine; Possibile riduzione del numero delle stazioni di sollevamento; Nessuna interferenza con lacqua di falda; Non necessita l'attenzione prestata per la posa di tubazioni a cielo aperto (impiego di inerti, ripristino, palancole); Limitazione della pericolosit del cantiere (riduzione degli oneri derivanti da legge 626, 494, etc); Drastica riduzione del materiale di scavo, limitando quindi il problema dello smaltimento; Possibilit di lavorare in qualsiasi condizione climatica; Nessuna alterazione della compattazione originaria del terreno; Non disturba attivit commerciali e sociali vicino al cantiere; Non si interrompe il traffico veicolare.

4.4 Caratteristiche tecniche delle condotte in gres per microtunnelling


4.4.1 Dimensione dei pozzi
Le dimensioni dei pozzi di spinta e di arrivo variano in relazione al diametro delle condotte. I pozzi, realizzati spesso con elementi auto-affondanti, possono avere una pianta circolare o rettangolare e raggiungono le misure citate nello schema seguente:
Diametro condotte < 300 mm > 300 Pozzo di spinta Diametro 2,00 Diametro 3,20 Pozzo di arrivo Diametro 2,00 Diametro 2,50

42

Microtunnelling

4.4.2 Lunghezza di spinta


La lunghezza della tratta di spinta sensibilmente variabile e dipende dalla natura dei terreni e dal diametro della condotta. Nella tabella seguente sono indicate le lunghezze di spinta in funzione delle quali il sistema microtunnelling diventa economico.
Diametro condotte [mm] DN 250 DN 300 DN 400 DN 500 DN 600 DN 700 DN 800 DN 1000 Lunghezza di spinta [m] 60 - 80 60 - 90 70 - 100 80 - 120 80 - 120 80 - 120 80 - 120 80 - 120 Lunghezza massima realizzata [m] 120 120 150 150 150 160 170 250

Tra il pozzo di spinta e quello di arrivo a volte si pu interporre un pozzo ausiliario che permette di allungare la spinta utile.

4.4.3 Condotte
Le condotte in gres per microtunnelling differiscono da quelle per la posa tradizionale nello spessore, decisamente maggiore per sopportare la spinta di avanzamento, e per lassenza del bicchiere di giunzione. Di fatto le condotte per microtunnelling hanno un giunto a manicotto senza risalto esterno sul mantello del tubo per rendere possibile la posa a spinta. Il manicotto pu essere realizzato in elastomero e polipropilene (diametri piccoli) e in acciaio inossidabile per i diametri maggiori. Di seguito viene allegata la scheda tecnica delle caratteristiche delle condotte in gres ceramico da impiegare nella posa con il metodo microtunnelling.

43

Microtunnelling

Tubi a spinta DN 150


e bK Direzione di spinta

d1

d3

dM

dK

Dimensioni in mm

l1

DN mm 150

Dimensioni dei tubi d1 1502 d3 dM 1862 213 +0/-4

Manicotto dK 2071 bK 1031

Lunghezza nominale Estremit fresata Spinta massima ammissibile Peso l1 e Kg/m F1(1) kN F2(2) kN 9972 50 +3/-1 170 210 36

(1) F1 resistenza alla spinta in caso di registrazione manuale, valori di sicurezza 2 e 2. (2) F2 resistenza alla spinta in caso di registrazione e controllo automatico, valore di sicurezza 2 e 1,6.

Tubi a spinta da DN 200 a DN 500 con giunto tipo 1


e bK Direzione di spinta

d1

d3

dM

dK

Dz

Dimensioni in mm

l1

Sk

DN mm

Dimensioni dei tubi d1 d3 2442 dM e dk1

Manicotto bk1,5 103 106 106 Sk0,2 1,5 1,5 2,0 2,0 2,5 Dz1 4 5 5 10(2) 16(2)

Lunghezza nominale Spinta massima ammissibile Peso l11 F2(1) kN Kg/m 9962 995 - 1.995 995 - 1.995 990 - 1.990 984 - 1.984 350 810 1.000 2.200 2.700 60 105 125 240 295

200 2003

276+0/-6 50+3/-1 267,8

250 2503 322+0/-1 360+0/-6 50+3/-0 342,8 300 3005 374+0/-1 406+0/-10 50+3/-0 395,8

400 4006 517+0/-1 556+0/-12 50+3/-0 538,0 1112 500 5007,5 620+0/-1 661+0/-15 55+3/-0 639,5 1272

(1) F2 forza di spinta massima con controllo e registrazione automatica, valori di sicurezza 2 e 1,6. (2) Anello intercalare in legno.

Tubi a spinta da DN 600 a DN 1200 con giunto tipo 2 con anello di precompressione
e bK Direzione di spinta

d1

d3

dM

dK

Dimensioni in mm

l1

DN mm 600 700 800

Dimensioni dei tubi d1 6009 70012 80012 d3+0/-1 723 827 921 1.218 1.408 dM 766+0/-18 870+0/-24 970+0/-24 1.275+0/-30 1.475+0/-36

Estremit fresata e 2 70 70 70 70 70

Bicchiere dK1 SK0,2 bK1 731 837 931 1.230 1.422 3 4 4 5 6 143 143 143 143 143

Anello intercalare in legno Lunghezza Spinta massima Peso nominale ammissibile Kg/m dz1 dza1 dzi1 l11 F2(1) kN 19 19 19 19 19 713 816 911 615 715 823 1.981 1.981 1.981 1.981 1.981 3.100 3.300 3.700 5.700 6.400 350 434 507 855 990

1.000 1.05615 1.200 1.25318

1.208 1.077 1.397 1.277

(1) F2 forza di spinta massima con controllo e registrazione automatica, valori di sicurezza 2 e 1,6.

44

Suggerimenti per la posa

5. Suggerimenti per la posa in opera di condotte in gres


Effettuate le scelte preliminari e conclusa la fase di progettazione, si passa alla fase realizzativa dellopera, nella quale le operazioni di cantiere assumono unimportanza decisiva per la qualit dellopera costruita. Per completare questa seconda parte del manuale, dedicata al cantiere, abbiamo fatto tesoro della nostra esperienza acquisita sul campo. Da pi di 15 anni, infatti, Societ del Gres dispone di un Servizio di Assistenza Tecnica in Cantiere (STAC), che supporta le aziende posatrici nelle fasi di posa in opera e collaudo. Analizzando 10 anni di rapporti effettuati dal Servizio Assistenza Tecnica in Cantiere dopo ogni visita, abbiamo avuto modo di individuare sia le best practice, ossia le migliori modalit di gestione del materiale in cantiere, sia alcune cattive abitudini. Per ogni fase della lavorazione, con lausilio di fotografie* scattate in diversi cantieri, abbiamo raccolto le principali indicazioni seguendo le quali possibile ottimizzare le fasi di posa delle tubazioni in gres e degli elementi complementari (pozzetti), assicurando, al contempo, rapidit di esecuzione, sicurezza e qualit dellopera consegnata. Le fasi fondamentali di posa in opera delle condotte sono state descritte seguendone la normale successione: La movimentazione del materiale La realizzazione della trincea di posa La formazione del letto di appoggio La posa dei tubi Il rinfianco dei tubi Il rinterro dei tubi Per ogni fase analizzata sono elencate le principali operazioni da eseguire e una serie di consigli pratici. Quanto appresso suggerito tende alla realizzazione dellopera a perfetta regola darte garantendo le condizioni di sicurezza per le maestranze impiegate. Come nei precedenti capitoli, si ricorda che lintenzione di questo manuale quella di mettere a disposizione del lettore le competenze tecniche di Societ del Gres, acquisite in anni di esperienza, fornendo cos informazioni complementari a quelle che il realizzatore dellopera ha gi nel suo bagaglio culturale.

* Le fotografie presenti nelle successive pagine non sono state scattate da professionisti in studi attrezzati, bens sono state scattate direttamente in cantiere dai tecnici di Societ del Gres. Per questo motivo alcune immagini hanno qualit e definizione compatibili con le reali situazioni dei cantieri.

45

Scarico e movimentazione

5.1 Movimentazione del materiale


5.1.1 Scarico del materiale
Per lo scarico e la movimentazione possibile utilizzare un escavatore con cinghie; in alternativa pu essere utilizzato un elevatore telescopico (carro con forche). In ogni caso impiegare un mezzo idoneo al peso del pallet (vedi tabella 4).

Cinghie

Scarico con forche Consigli: Per questo tipo di movimentazione, per motivi di sicurezza, si sconsiglia di impiegare le catene.

Imballaggio

mm
100 125 150 150 200 200 200 250 250 250 300 300 350 400 400 400 500 500 600 600 700 800 1000

Classe kN/m2
34 40 160 160 240 160 160 240 160 240 160 120 160 200 120 160 95 95 L L 120

Lunghezza m
1,00 1,00 1,50 1,50 1,50 2,00 2,00 1,50 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,50 2,00 2,50 2,50 2,00 2,50 2,50 2,50 2,00

Numero tubi per pallet


49 36 25 25 16 16 12/16 9/12/16 9/12/16 9 9 4/6/9 4/6/9 4/6 4 4 3 3 3 3 2 2 -

Peso in kg per pallet


900 830 950 1.130 950 1.200 1.150 750/1.000/1.300 1.000/1.350/1.800 1.400 1.200 850/1.250/1.900 2.000 870/1.300 1.380 1.250 1.300 1.730 1.350 1.650 1.470 1.800 -

Lunghezza complessiva per pallet


49 36 37,5 37,5 24 32 24/32 13,5/18/24 18/24/32 18 18 8/12/18 8/12/18 8/12 10 8 7,5 7,5 6 7,5 5 5 -

Tabella 4

46

Scarico e movimentazione

5.1.2 Lo sfilamento lungo lo scavo


Con lo sfilamento si dispongono i pallet e/o le condotte lungo la trincea di posa per la preparazione al successivo calo nella trincea. Operazione da eseguire: Depositare i pallets su di unarea possibilmente piana, pulita e che non sia di intralcio per le successive operazioni di cantiere. Sfilamento pallets Sfilamento pallets

Consigli: Evitare di stoccare i pallets vicino alla sponda di una trincea aperta non protetta per prevenire possibili cedimenti della parete della trincea e caduta delle tubazioni nello scavo. Al fine di ottimizzare le successive fasi, se possibile, sfilare i vari pallets ad una distanza reciproca pari allo sviluppo in metri lineari delle tubazioni in essi contenuti. (Vedi tabella precedente e disegno seguente).
Posizione ottimale pallet Inizio Posa

Sviluppo lineare pallet [m]

Sviluppo lineare pallet [m]

Sviluppo lineare pallet [m]

Se per esigenze di cantiere non fosse possibile sfilare i pallets lungo lo scavo e fosse necessario appoggiare le tubazioni per terra, prima di ci, sollevarne le guarnizioni della punta mediante un supporto di legno.

Corretto appoggio su travetto

47

Movimentazione

5.2 Movimentazione del tubo


E loperazione che consente di prelevare il tubo per spostarlo, sfilarlo lungo a trincea o calarlo nello scavo. Operazione da eseguire: Per la movimentazione, possibile utilizzare una cinghia omologata con nodo scorsoio (cinghia a strozzo), in alternativa una forca in ferro opportunatamente rivestita in gomma oppure una pinza meccanica. Corretta posizione della cinghia

Consigli: In caso di uso di cinghia, posizionarla nel punto mediano del tubo.

Forca in ferro

Consigli: Prevedere delle protezioni in gomma sulle forche.

Pinza meccanica

Consigli: In ogni caso, qualunque attrezzatura si utilizzi, eseguire la movimentazione a velocit moderata, evitando eccessive oscillazioni.
48

Trincea di posa

5.3 Realizzazione della trincea di posa


Nella maggioranza dei casi le condotte vengono posate in uno scavo praticato nel terreno. Il fondo della trincea raggiunge una quota di scavo data dalla quota del fondo del tubo pi lo spessore del letto di posa. Le pareti della trincea possono avere una inclinazione diversa da quella verticale.

5.3.1 Esecuzione dello scavo


E loperazione che consente la realizzazione della trincea di posa. Operazione da eseguire: Procedere allo scavo della trincea preferibilmente con benna senza denti.

Consigli: In ogni caso, assicurare un fondo scavo regolare e con terreno fermo.

5.3.2 Armatura dello scavo


In relazione alla stabilit del terreno e in funzione della profondit di posa, proteggere le pareti dello scavo con armature idonee. Protezione a mezzo di blindo-scavo Operazione da eseguire: Inserire il blindo-scavo prima della discesa delluomo in trincea. Calare il blindo-scavo sino al fondo della trincea. Per le successive movimentazioni: Sollevarlo sempre sopra lestradosso del tubo; Traslarlo nello scavo; Calarlo nella nuova posizione.

Blindo-scavo

Consigli: Utilizzare una larghezza di scavo appropriata che tenga conto dello spessore delle armature Blindo-scavo. (Larghezze minime a pag. 29)

49

Trincea di posa

Sollevamento del blindo-scavo

Consigli: Evitare di trascinare il blindo nella trincea senza averlo prima sollevato al di sopra della quota del tubo.

Protezione a mezzo di palancole ad infissione (tipo larsen). In alternativa o per problemi specifici (vedi la falda) lo scavo pu essere protetto con palancole tipo Larsen. Traccia prescavo Infissione delle palancole

Palancole Larsen Operazione da eseguire: Tracciare il pre-scavo; Infiggere le palancole a mezzo maglio battente; Terminata linfissione della doppia fila, procedere allo scavo.

Consigli: Per profondit di scavo molto elevata prevedere eventuali controventature.


50

Abbassamento falda

5.3.3 Abbassamento della falda


In presenza di acqua di falda, loperativit della posa viene compromessa se non si provvede ad abbassarne il livello al disotto del fondo dello scavo (con riferimento alla specifica sezione dei suggerimenti per la progettazione). Operazione da eseguire: Procedere allaggottamento dellacqua con pozzi drenanti o aghi infissi (Well Point). In caso di Well Point in funzione dellaltezza di falda e della stratigrafia del terreno, individuare: La modalit di infissione degli aghi (trivellazione meccanica vedi foto) o mediante inversione funzionamento aghi; La distanza dallo scavo delle file di aghi; Il passo di infissione delle punte drenanti.

Consigli: 1 Evitare di aprire trincea di lunghezza eccessiva, per diminuire il flusso di acqua drenato; 2 Procedere nello scavo e nella posa da valle a monte. In caso di posa da monte a valle si rischia di avere la zona di posa costantemente allagata. 3 Predisporre un sistema di scarico del pozzetto a valle.

5.3.4 Scelta del Well Point


Scegliere la punta del Well Point in funzione del tipo di terreno da drenare Aghi per sabbia o per ghiaia

Operazione da eseguire: Nelluso dei Well Point individuare il tipo di punta adatta al terreno da drenare.
Filtro per ghiaia

Filtro per sabbia

Consigli: Se il terreno molto fine predisporre un filtro in ghiaia attorno alla punta Well Point. Trivella per infissione

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Letto di posa

5.4 Formazione del letto di appoggio


Tutte le condotte hanno bisogno di un letto di posa uniforme e in grado di assicurare un appoggio continuo. Questa condizione si pu realizzare con limpiego di inerti appropriati e opportunamente livellati sul fondo dello scavo.

5.4.1 Letto di posa in assenza di falda


Con riferimento alla specifica sezione delle linee guida per la progettazione Realizzazione letto di posa in ghiaietto o sabbione Operazioni da eseguire: Stendere il letto di posa formato da uno strato di inerte a granulometria appropriata (ghiaietto /sabbione) di altezza opportuna (normalmente 10 cm + 1/10 DN) e livellarlo secondo la pendenza dovuta. Non usare materiale misto con presenza di terreni plastici o organici. Letto in ghiaietto

Consigli: Evitare limpiego di: Inerti a granulometria troppo grande poich sono difficilmente sagomabili e rischiano di provocare carichi puntuali. Inerti troppo fini e/o polveri di lavorazione, poich potrebbero disperdersi e non supportare il tubo.

Realizzazione letto di posa in calcestruzzo Operazione da eseguire: Nel caso di impiego del letto in cls, usare un impasto con la consistenza a terra umida (poca acqua). Letto e rinfianco in calcestruzzo umido

Letto in calcestruzzo

Consigli: Evitare limpiego di calcestruzzo troppo liquido che non sorreggerebbe adeguatamente le tubazioni.
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Letto di posa

Posa su massetto indurito: pericolo carichi concentrati

Letto in ghiaia su massetto in calcestruzzo

Consigli: Nel caso di impiego del letto in calcestruzzo evitare lappoggio diretto sul massetto indurito. In tal caso, formare un letto di posa in ghiaietto di spessore sufficiente a formare la tasca sotto il bicchiere.

5.4.2 Letto di posa in presenza di falda


Le operazioni appresso descritte devono essere poste in atto successivamente alle indicazioni relative allabbassamento del livello della falda (vedi paragrafo 5.3.3). In linea generale in caso di posa in falda necessario: Verificare le caratteristiche e la consistenza del naturale piano di appoggio (fondo dello scavo). Seguire le prescrizioni progettuali per leventuale bonifica del piano di appoggio. Letto in ghiaia con geotessuto

Consigli: Per ottimizzare la posa si consiglia di evitare di: Posare le condotte su fondo scavo allagato senza aver creato un letto drenante (vedi foto); Usare inerti di piccole dimensioni in quanto potrebber essere successivamente dilavati; Usare mattoni o travetti da mettere sotto le tubazioni per sollevarle dallacqua presente nel fondo scavo.

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Letto con falda

Formazione del letto di posa in falda in caso di terreno stabile (terreno ghiaioso di grossa granulometria) Operazione da eseguire: Bonificare il piano di posa con un fondo in ghiaia (1540 mm; spessore s = 15 cm) quindi realizzare il letto di posa in ghiaino (315 mm; spessore s = 10 cm).

Consigli: Valutare lopportunit dellimpiego del geotessuto/geogriglia.

Formazione del letto di posa in falda in caso di terreno stabile (compatto e coesivo) Operazione da eseguire: Realizzare il letto di posa con ghiaia/ghiaino (1025 mm; spessore s = 15 cm). Prima della bonifica Dopo la bonifica con ghiaino

Consigli: Valutare limpiego di geotessuto.


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Letto con falda

Formazione del letto di posa in falda in caso di terreno limoso Operazione da eseguire: Realizzare il letto di posa con strato di ghiaia/breccia (2550 mm; spessore s = 15 cm) pi strato ghiaino (515 mm; spessore s =15 cm) con riferimento alla specifica sezione delle linee guida per la progettazione. Ghiaino

Breccia

Consigli: Valutare lopportunit dellimpiego del geotessuto/geogriglia.

Formazione del letto di posa in caso di limi liquidi Operazione da eseguire: In aggiunta a quanto visto nel punto precedente, rivestire il fondo e le pareti dello scavo nella zona del tubo con foglio di geogriglia o geotessuto.

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Letto con falda

Formazione del letto di posa in falda in caso di terreno non portante (Es. Torba) Operazione da eseguire: Realizzare il letto di posa con una strato di ghiaia/breccia (2050 mm; spessore s = 15 cm), pi soletta di allettamento in calcestruzzo (spessore s = 15 cm), pi letto di posa in ghiaino ( 315 mm; spessore s = 15 cm). Oppure: stendere un telo di geotessuto, pi strato di ghiaia (1540 mm; spessore s = 10 cm), pi geocomposto triplo strato, pi letto e rinfianco in ghiaino (315 mm) e chiusura a bauletto del geotessuto (vedi disegno seguente). Geocomposto a triplo strato

Ghiaino (315 mm)

Ghiaia (1540 mm - spessore 10 cm)

Consigli: Nel caso sia impiegata la soletta in calcestruzzo, attendere il tempo di presa del calcestruzzo (ca 34 h).

5.4.3 Controllo della livelletta del letto di posa


Prima della posa della condotta il letto di posa deve essere allineato secondo la pendenza assegnata dal progetto. Questa operazione pu essere eseguita con: Controllo livelletta mediante laser; Controllo livelletta mediante staggia. Controllo livelletta mediante laser Operazione da eseguire: Impostare la pendenza della sorgente laser e verificare che il raggio colpisca il bersaglio.

Bersaglio

Consigli: Eseguire la verifica frequentemente, tenendo in considerazione lassestamento del letto di appoggio sotto il peso del tubo.
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Posa delle condotte

Controllo livelletta mediante staggia Operazione da eseguire: Mettere le reggette a pendenza e tirare il piano con la staggia.

Staggia

5.5 Posa delle condotte


Con la posa delle tubazioni si identificano tutte le operazioni necessarie allassemblaggio dei tubi, secondo la pendenza assegnata, al collegamento ai pozzetti e a tutti gli altri manufatti.

5.5.1 Calo del tubo in trincea


Operazione da eseguire: Realizzare la nicchia per lalloggiamento del bicchiere nel letto di posa. Prelevare la tubazione dal pallet o dalla zona di stoccaggio nel momento in cui si comincia leffettiva posa. Calare la tubazione nello scavo. Pulire le guarnizioni con uno straccio e lubrificare il giunto in PLU del bicchiere del tubo gi posato con lubrificante specifico (vedi tabella seguente). Pulizia giunto

Pulizia e lubrificazione giunto bicchiere

Consigli: La posa deve essere assistita da un uomo nello scavo. Evitare urti o trascinamenti durante il calo nello scavo. Se per eccezzionali esigenze di cantiere fosse necessario procedere alla posa da monte a valle, montare i tubi con il bicchiere verso valle.

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Posa delle condotte

Specifiche tecniche del lubrificante

Sapone naturale con 30% di potassio e senza solventi a base di petrolio. fornito in soluzione emulsionata a base dacqua. Eccellente lubrificante completamente solubile in acqua e biodegradabile, la cui azione non risulta aggredibile dalle acque reflue di passaggio nelle giunzioni, in quanto conserva le sue propriet caratteristiche per un periodo di lunga durata. Il lubrificante confezionato in barattoli di 1 kg.

Quantit di tubi trattati per Kg di lubrificante


DN N 300 25 400 18 500 14 600 11 700 10 800 8 1000 6

5.5.2 Innesto del tubo per diametri piccoli


Operazione da eseguire: Avvicinare la punta del tubo al bicchiere. Pre-inserire la punta del tubo nel bicchiere curandone la centratura. Innestare il tubo e mandare a fondo battuta mediante una leva.

Leva per infilaggio manuale sino a DN 300

Innesto tramite leva manuale

Travetto per ripartire lo sforzo

Max 300 mm

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Posa delle condotte

5.5.3 Innesto del tubo per diametri superiori a DN 250 mm


Operazione da eseguire: Linnesto del tubo pu essere eseguito con diverse attrezzature e metodologie.

Innesto con luso della benna dellescavatore. Innesto tramite benna

Consigli: Al fine di distribuire uniformemente lo sforzo, interporre sempre una tavola in legno fra benna e tubo.

Innesto con luso di cinghia Innesto tramite cinghia

Innesto con luso di pinza da movimentazione Innesto tramite pinza

Consigli: Indipendentemente dal mezzo impiegato, dopo linnesto verificare il corretto inserimento della punta nel bicchiere, nonch la completa penetrazione.

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Verifica pendenza

5.5.4 Verifica della pendenza del tubo


Dopo laccoppiamento delle condotte; necessario effettuare, su ogni singolo tubo posato, la verifica della pendenza di scorrimento ed effettuare le eventuali correzioni. La verifica della pendenza di scorrimento pu essere fatta con diverse metodologie.

Verifica effettuata con livellata Uso del livello con tacchetto a spessore

Consigli: Calibrare lo spessore del tacchetto in funzione della pendenza da assegnare alla condotta e verificare che il tubo sia in bolla.

Verifica effettuata con il laser Sorgente laser posta nel pozzetto Bersaglio da centrare con il raggio dalla sorgente

Consigli: Con il laser, ricordarsi di impostare la pendenza del raggio sulla sorgente.

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Rinfianco

5.6 Rinfianco delle condotte


E loperazione che serve per riempire la zona della trincea attorno al tubo fino allestradosso dello stesso. Il rinfianco importante al fine della stabilit del tubo.

5.6.1 Riempimento dello scavo nella zona attorno al tubo


Operazione da eseguire: Rinfiancare con materiale previsto da progetto, preferibilmente con ghaietto (1025 mm). In caso di riutilizzo del materiale di risulta dello scavo, eliminare i trovanti di maggiori dimensioni. Sistemare il materiale di rinfianco, riempiendo tutti i vuoti sotto ed intorno al tubo. Rinfianco in ghiaietto Letto e rinfianco in ghiaietto

Consigli: Verificare se il materiale di risulta dallo scavo contenga terreno organico e/o plastico non adatto ai rinterri; Durante le fasi di riempimento, al fine di mantenere pulito linterno del tubo posato, si consiglia di chiudere temporaneamente il bicchiere mediante un pannello in legno (vedi immagine).

Rinfianco in calcestruzzo Nei casi estremi ove necessario limpiego di calcestruzzo, dare il tempo a questo di raggiungere la resistenza desiderata. Rete elettrosaldata

Rinfianco in calcestruzzo

Consigli: In caso di presenza di falda, se si usa il bauletto di calcestruzzo, lasciare il tempo a questo di fare presa (45 h), prima di fare risalire la falda.

5.7 Riempimento della trincea


Riempire lo scavo con materiale previsto dal progetto, opportunamente costipato per evitare le deformazioni eccessive del piano stradale. In caso di rinfianco in calcestruzzo non indurito evitare di sovraccaricare direttamente la traccia della trincea (utilizzare delle piastre metalliche).
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Posa del pozzetto

6. Operazioni complementari
6.1 Posa in opera dei pozzetti
La posa in opera dei pozzetti costituisce, dopo la posa delle condotte, la fase pi importante nella costruzione di un impianto fognario. Porre la massima attenzione alla scelta e alla installazione delle condotte trascurando la perfetta esecuzione del montaggio dei pozzetti produce comunque un impianto di qualit incerta e che potrebbe andare incontro a grossi problemi funzionali e di manutenzione. In maniera del tutto simile a quella delle tubazioni, la posa in opera dei pozzetti prevede: La movimentazione del materiale; La realizzazione della scavo di posa; La formazione del letto di appoggio; La posa del pozzetto; Il rinfianco ed il rinterro del pozzetto. Quanto riportato nelle schede seguenti, fa riferimento alla installazione di pozzetti prefabbricati in calcestruzzo; ovviamente la validit dei suggerimenti pu essere facilmente estesa a manufatti prefabbricati costruiti con altri materiali. Nel caso dei pozzetti gettati in opera loperativit cambia radicalmente e deve essere affrontata con lesperienza per la costruzione di manufatti in calcestruzzo armato; in questa sede tale procedura non viene considerata.

6.1.1 Movimentazione del materiale


Scarico del materiale Per lo scarico e la movimentazione possibile utilizzare un escavatore con cinghie o funi. In alternativa il pozzetto pu essere sollevato con il braccio della gru da autocarro. Operazione da eseguire: Controllare il peso degli elementi e usare un dispositivo di sollevamento adeguato al carico. Agganciare lelemento di base con golfari o ganci certificati collegati a cinghie o funi. Movimentare lelemento di rialzo mediante barra di sollevamento da alloggiare nelle apposite sedi.

Movimentazione elemento di base tramite golfari Movimentazione elemento di rialzo mediante barra di sollevamento

Consigli: Verificare lidoneit del dispositivo di aggancio allentit del carico da sollevare.

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Posa del pozzetto

Sfilamento lungo lo scavo Con lo sfilamento si dispongono gli elementi lungo la trincea di posa per la preparazione al successivo calo nello scavo. Generalmente questa operazione si esegue dopo le operazioni di scavo. Operazione da eseguire: Depositare i pozzetti lungo la trincea; depositare la base o il rialzo su di unarea possibilmente piana, pulita e che non sia di intralcio per le successive operazioni di cantiere.

Consigli: Evitare il deposito vicino alla sponda di una trincea aperta non protetta per prevenire possibili franamenti della parete della trincea. Posizionare il pozzetto in prossimit del punto di installazione.

6.1.2 Realizzazione dello scavo per la posa di pozzetti


Nella maggioranza dei casi i pozzetti vengono posati nello stesso scavo fatto per la posa dei tubi; pertanto valgono le stesse considerazioni svolte in precedenza. Lunica accortezza quella di allargare opportunamente la base dello scavo per consentire la giusta operativit durante la posa del pozzetto. La quota del fondo dello scavo va fissata tenendo conto dello spessore del fondo del pozzetto e del letto di posa.

Abbassamento della falda Come per le condotte, in presenza di acqua di falda, loperativit della posa viene ridotta e pertanto necessario abbassare il livello dellacqua al disotto del fondo dello scavo (con riferimento alla specifica sezione dei suggerimenti per la progettazione).

Allargamento dello scavo, infissione Well Point e posa del geotessuto

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Posa del pozzetto

6.1.3 Formazione del letto di appoggio


La base del pozzetto deve poggiare su una superficie regolare e livellata che risulti stabile nel tempo. Per questo occorre procedere alla realizzazione di un letto di appoggio, in analogia a quanto fatto per le condotte; in questa occasione per il letto non avr influenza sulla resistenza del pozzetto ma ne determiner la stabilit ai cedimenti evitando abbassamenti/rotazioni eccessive del corpo del pozzetto. Per i materiali da impiegarsi per la formazione del letto di appoggio fare riferimento alla relativa sezione delle linee guida per la progettazione. Operazione da eseguire: Stendere il letto di posa formato da uno strato di inerte a granulometria appropriata (ghiaietto /sabbione 520 mm; spessore s = 1015 cm). Non usare materiale misto con presenza di terreni plastici o organici. Letto in ghiaietto

Formazione letto in CLS

Consigli: Evitare limpiego di inerti a granulometria troppo grande poich difficilmente lavorabili; Evitare limpiego di inerti troppo fini come polveri di lavorazione, poich potrebbero disperdersi e non supportare il pozzetto; Nel caso di impiego di calcestruzzo, usare una consistenza a terra umida; Se si posa il pozzetto su un piano di csl indurito, interporre uno strato di sabbione che aiuter a mettere in bolla il manufatto; In presenza di falda aumentare la dimensione degli inerti e comunque verificare la consistenza del piano di appoggio; se necessario procedere alla bonifica del terreno sotto la base del pozzetto; Per gli interventi di stabilizzazione vedere la relativa sezione nel capitolo dedicato alle condotte; Nel caso di terreni a bassa portanza, armare il getto con una rete elettrosaldata.

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Posa del pozzetto

6.1.4 Installazione del pozzetto


Le operazioni di posa in opera prevedono il montaggio nello scavo dei vari elementi costituenti il pozzetto e la connessione del manufatto alle condotte. consigliabile inserire tra la linea di tubi e il pozzetto un tronchetto di lunghezza 5075 cm. Questi elementi risultano determinanti in caso di assestamenti diversi tra pozzetto e tubazione (effetto biella).

Montaggio del 1 tronchetto di innesto maschio-maschio Operazione da eseguire: Accoppiare il tronchetto maschio-maschio seguendo le indicazioni di posa valide per le condotte (paragrafo 5.5). Innesto tronchetto maschio - maschio

Calo della base del pozzetto nello scavo Operazione da eseguire: Prelevare lelemento di base come descritto in precedenza; Pulire le guarnizioni con uno straccio e lubrificare; Calare lelemento di base nello scavo. Pulizia della sede di innesto

Lubrificazione della guarnizione di tenuta

Consigli: La posa deve essere assistita da un uomo nello scavo. Evitare urti o trascinamenti durante il calo nello scavo. Assicurarsi di aver predisposto il tronchetto di innesto connesso con la tubazione gi in opera.

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Posa del pozzetto

Innesto dellelemento di base alle condotte in opera Operazione da eseguire: Avvicinare la sede di innesto al tronchetto in opera e spingere il pozzetto con una leva o con la benna dellescavatore.

Consigli: Evitare spinte troppo forti sulla base che potrebbero scaricarsi sulle condotte gi in opera. Verificare lesatto accoppiamento fra lelemento di base e il tronchetto di innesto. Messa a livello della base.

Consigli: Generalmente la pendenza di scorrimento gi prevista nel fondo del pozzetto, per cui il pozzetto deve essere livellato in bolla.

Calo ed innesto dellelemento di rialzo sulla base Operazioni da eseguire: Rimuovere eventuali protezioni sulle guarnizioni di tenuta degli elementi del corpo del pozzetto. Levare l'eventuale anello di protezione in polistirolo dal bicchiere tirando la linguetta di nastro adesivo e prima di infilare il monolite lubrificare il profilo di gomma. Lubrificare l'estremit maschio degli elementi di rialzo per tutta la circonferenza. Innestare il rialzo e fare scendere fino a fondo battuta. Prestare particolare attenzione al rispetto della verticalit del rialzo durante linnesto. Rimuovere eventuali protezioni della guarnizione

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Posa del pozzetto

Montaggio dellelemento raggiungi quota e controllo del pozzetto assemblato Operazione da eseguire: Innestare lelemento raggiungi quota sullelemento di rialzo (se previsto). Controllare la verticalit del pozzetto. Pulizia della sede di innesto

Consigli: Mantenere la quota finale del bordo del pozzetto pi bassa del piano stradale finito di qualche cm considerando anche lo spessore del chiusino. La quota definitiva sar allineata solo dopo la chiusura degli scavi e la formazione del livelletta stradale, mediante le apposite malte per livellamento.

Prosecuzione della condotta e rinfianco del pozzetto Operazioni da eseguire: Inserire, in uscita dal pozzetto, il tronchetto maschio-femmina di lunghezza 5075 cm e successivamente proseguire con linnesto delle tubazioni. Rinfiancare il pozzetto con materiale sciolto riempiendo tutti i vuoti.

Consigli: Sistemare bene il materiale attorno al corpo del pozzetto al fine di evitare possibili abbassamenti del piano stradale.

6.1.5 Riempimento della trincea


Riempire lo scavo con materiale previsto dal progetto, opportunamente costipato per evitare le deformazioni eccessive del piano stradale.

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6.2 Esecuzione di allacci alle utenze private


Lallaccio lelemento della rete che serve a collegare la linea di adduzione del reflui con i punti di alimentazione della rete, costituiti dalle utenze civili (private e pubbliche) o industriali. Lesperienza nel settore specifico delle fognature ha evidenziato come spesso lallacciamento costituisca un punto critico per diverse ragioni: Viene eseguito in tempi diversi dalla costruzione delle rete; Viene realizzato spesso da privati che tendono ad ottimizzare i costi; La costruzione raramente segue dei criteri progettuali ed esecutivi standardizzati; Nellallaccio si concentrano liquami a bassa velocit di scorrimento con presenza di materiale ostruente a fronte di sezioni idrauliche necessariamente ridotte; Subisce cedimenti diversi, spesso incompatibili, rispetto a quelle presenti sulle condotte. Per i motivi esposti necessario che la connessione condotta principale massima cura e, soprattutto, impiegando materiali e dispositivi idonei. tubo utenza sia realizzata con la

Di seguito verranno descritte le operazioni da eseguire per realizzare correttamente un innesto su una condotta in gres ceramico anche nel caso di collegamento a materiali diversi dallo stesso gres. Nella caso dellinnesto tra condotte in gres, lallaccio della condotta minore sulla condotta principale pu essere realizzato nelle seguenti maniere: 1 Innesto dellallacciamento in gres direttamente sulla condotta mediante lausilio di pezzo speciale; 2 Innesto dellallacciamento direttamente sulla condotta mediante lausilio di una sella a staffa; 3 Innesto dellallacciamento in gres direttamente su condotta mediante giunto semplice in gres; 4 Innesto dellallacciamento in gres al pozzetto.

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Allacci sulla condotta

6.2.1 Innesto dellallacciamento direttamente su condotta mediante pezzo speciale in gres DN 150 - DN 200 mm
Foratura condotta Operazione da eseguire: Praticare sul collettore principale un foro circolare mediante una carotatrice (o in alternativa una fresa a tazza). I bordi del foro dovranno essere regolari e privi di sbavature. Dimensione del foro: Per allacciamenti DN 150 il foro avr diametro mm 200 (su condotta DN min 250 mm - Classe extra). Per allacciamenti DN 200 il foro avr diametro mm 260 (su condotta DN min 300 mm). Carotatrice per allacci

Innesto guarnizione Operazione da eseguire: Nel foro cos praticato inserire lanello di gomma a labbro; tale elemento garantir la tenuta idraulica tra il collettore ed il tronchetto di raccordo in gres.

Anello in gomma

Inserimento anello in gomma

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Allacci sulla condotta

Lubrificazione guarnizione Operazione da eseguire: Prima di inserire il tronchetto in gres lubrificare la parte interna dellanello in gomma al fine di facilitare loperazione di introduzione. Lubrificazione anello in gomma

Introduzione tronchetto. Operazione da eseguire: Introdurre il tronchetto in gres, assicurandosi che la sua posizione sia corretta (il tronchetto opportunamente sagomato sullestremit da introdurre, affinch linnesto non modifichi o ostruisca la sezione circolare allinterno del condotto - vedi foto). Completare lallacciamento collegando il condotto proveniente dallutenza privata al tronchetto in gres. Inserimento tronchetto
Diametro foro

Mantenimento della sezione idraulica

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Allacci con sella

6.2.2 Innesto dellallacciamento in gres direttamente sulla condotta mediante lausilio di sella a staffa
Questo secondo caso differisce dal primo esclusivamente per il fatto che, una volta effettuato il foro sulla tubazione in gres, il collegamento della derivazione al collettore principale viene realizzato mediante lausilio di un innesto a sella con staffa in polipropilene. Operazione da eseguire: Praticare il foro con la carotatrice (vedi punto precedente). Montare linnesto a staffa e serrare i bulloni posizionando la curva dinnesto nella direzione voluta. Lubrificare la guarnizione dellinnesto e collegare il tubo proveniente dallutenza.

Sella in PP

Schema di montaggio allaccio alla fogna in gres ceramico da 150 mm


0,60 m

Curva chiusa in gres ceramico da 150 mm Sifone in gres ceramico tipo Firenze da 150 mm

0,90 m Tubo in gres ceramico da 150x500 mm Tubi in gres ceramico da 150 Innesto 200x150 mm

Chiusino in ghisa sferoidale da 600x400 mm 0,60 m

Lo schema proposto prevede limpiego di tubazioni e pezzi speciali in gres ceramico del DN 150 mm. Nel dettaglio si ha: Un sifone a 2 ispezioni (tipo Firenze) in gres, al piede della propriet privata, posto in un apposito pozzetto in cls; Tubazioni in gres ceramico con giunto elastico DN 150 mm, perpendicolarmente allasse stradale; Una o due curve a 45 o chiuse a 90 per regolare la pendenza dellallaccio; Un eventuale tratto di raccordo verticale; Il manufatto di innesto (innesto a sella in polipropilene o giunto a squadra in gres) montato sulla condotta pubblica.
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0,70 m

0,40 m

Allacci con giunto (45 o 90)

6.2.3 Innesto dellallacciamento in gres direttamente sulla condotta mediante linserimento di un giunto semplice (45 o 90) di collegamento
Taglio della condotta Il taglio di una condotta in gres pu essere eseguito mediante: Catena tagliatubi: per DN 200 mm; Mola con disco da taglio per pietra: per DN > 200 mm. Operazione da eseguire: Praticare due tagli sul collettore principale, mediante apposita attrezzatura (tagliatubi sino al DN 200, mola con disco da taglio per pietra per diametri superiori), in corrispondenza della tubazione di allacciamento allutenza al fine di creare lo spazio per linserimento del giunto semplice con derivazione a 45 o 90 (misurare preventivamente la lunghezza del pezzo in gres che si deve sostituire). Taglio mediante catena tagliatubi Operazione da eseguire: Avvolgere la catena attorno alle tubazioni; Agganciarla agli appositi perni; Regolare la maniglia di bloccaggio; Effettuare il taglio spingendo sulla leva. Taglio mediante mola Operazione da eseguire: Indossare gli opportuni dispositivi di sicurezza; Appoggiare le tubazioni in modo stabile e procedere al taglio.

Inserimento manicotti di accoppiamento Alloggiamento manicotti di accoppiamento

Operazione da eseguire: Prima di inserire il giunto semplice in gres, infilare sulla condotta principale sezionata i due manicotti di accoppiamento in acciaio e gomma che verranno utilizzati per effettuare il collegamento a tenuta idraulica tra la condotta ed il nuovo giunto in gres.

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Allacci con giunto (45 o 90)

Inserimento giunto in gres Operazione da eseguire: Nel tratto sezionato inserire il giunto con derivazione a 45 o 90 ed orientarlo opportunamente verso le tubazioni di allacciamento. Inserimento giunto a 45 o 90 in gres senza bicchieri

Posizionamento e serraggio manicotti di accoppiamento Operazione da eseguire: Posizionare i due manicotti di accoppiamento in corrispondenza dellaccoppiamento tra le tubazioni e il giunto semplice in gres e procedere al serraggio meccanico delle viti. Controllare che a serraggio avvenuto, il supporto in gomma del manicotto di accoppiamento aderisca perfettamente sia alla condotta sia al giunto con derivazione a 45 o 90 in gres appena inserito. Serraggio fasce manicotti di accoppiamento

Collegamento. Operazione da eseguire: Collegare, infine, la tubazione proveniente dallutenza privata al giunto semplice in gres utilizzando di volta in volta il pezzo speciale in gres (curve, tronchetti, o altro) che necessita. Materiali per realizzare un allacciamento: n. 1 attrezzatura per realizzare il taglio (mola con disco da taglio per pietra o catena taglia tubi) n. 2 manicotto di accoppiamento in acciaio e gomma n. 1 giunto semplice (con derivazione a 45 o 90) privo di bicchiere e giunto in PLU, con derivazione uguale o ridotta. n. 1 pezzo speciale o raccordo per il collegamento del tubo di allaccio proveniente da caditoia o utenza privata se diverso da gres.

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Allacciamento al pozzetto di ispezione

6.2.4 Innesto dellallacciamento al pozzetto di ispezione


Operazione da eseguire: Praticare il foro di innesto direttamente sulla parete del pozzetto, mediante una carotatrice o una fresa a tazza ad asse orizzontale; Montare linnesto per pozzetto; Fissare mediante sigillante plastico (mastice epossidico); Successivamente innestare la condotta.

Esecuzione foro di innesto al pozzetto

Allaccio in gres a pozzetto

Consigli: Visto il particolare regime idraulico nel tubo di allaccio, assicurare la massima pendenza possibile al fine di garantire il deflusso ottimale dei liquami.

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Montaggio anello adattatore

6.2.5 Innesto di una condotta tagliata in un bicchiere con giunzioni in poliuretano (sistema C)
Operazione da eseguire: Verificare che lestremit della condotta tagliata sia regolare e con i bordi privi di spigoli taglienti. Innestare sullestremit tagliata un anello adattatore di gomma di diametro relativo allinnesto. Procedere alla lubrificazione del giunto PLU. Innestare la punta nel bicchiere. Anello adattatore
Anelli adattatori mm
150 200 200 250 250 300 300 400 400 500 600

Classe kN/m2
160 240 160 240 160 240 120 160 120 95

1 - Corretto esempio di tubazione tagliata

2 - Calzare lanello adattatore per innesti in bicchieri con guarnizione PLU

3 - Lubrificare il giunto PLU

4 - Innestare
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Chiusura giunti

6.2.6 Chiusura di provvisoria giunti per allacciamenti mediante i tappi e i serratappi


I giunti per gli allacciamenti potranno essere lasciati in attesa di ricevere la condotta di allaccio; in tal caso necessario predisporre una chiusura provvisoria che sar rimossa in seguito al momento del collegamento dellutenza. Chiusura di un giunto con sistema C mediante Tappo in gres piano. Operazione da eseguire: Alloggiare la guarnizione del tappo nel bicchiere. Alloggiare il tappo in gres. Montaggio e serraggio del serratappo.
Serratappo Tappo Guarnizione

1 - Alloggiare la guarnizione nel bicchiere

2 - Montare il tappo in gres

3 - Serrare il tappo mediante il serratappo


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Chiusura giunti

Chiusura di un giunto con sistema F mediante Tappo in gres a scodella. Operazione da eseguire: Lubrificare la guarnizione. Inserire il tappo gres, montare ed avvitare il serratappo.

Serratappo

Tappo

1 - Dopo aver lubrificato la giunzione, inserire il tappo in gres.

2 - Applicare il serratappo.

3 - Serrare i serratappi

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Sostituzione tratto condotta

6.2.7 Sostituzione di un tratto di condotta


Operazione da eseguire: Tagliare la condotta dove si deve effettuare linserimento, in corrispondenza della tubazione di allacciamento allutenza al fine di creare lo spazio (misurare preventivamente la lunghezza del pezzo in gres si deve sostituire). Inserire i manicotti di accoppiamento sui due monconi di condotta ancora in opera. Effettuare linserimento del tronchetto. Serrare le fascette di tenuta.

1 - Tagliare le tubazioni

2 - Inserire i due manicotti di accoppiamento

3 - Innestare il tronchetto

4 - Serrare le viti dei due manicotti

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Sostituzione tratto condotta

Realizzazione di una connessione con manicotto adattatore Operazione da eseguire: Tagliare la canna del tubo dove necessario effettuare la connessione. Predisporre laccoppiamento del manicotto adattatore. Serrare le due fascette a vite con un cacciavite a croce o a taglio. Ripristinare lo scavo e ricoprire la condotta con materiale idoneo.

1 - Inserire il manicotto adattatore

2 - Serrare la fascetta

3 - Collegare al manicotto adattatore lestremit della seconda tubazione

4 - Serrare la seconda fascetta

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Raccordo gres - PVC

6.2.8 Raccordi tra fognatura in Gres ed allacci in PVC


Raccordo tra tubazioni di allaccio in PVC e braga in gres con sistema F (guarnizione in gomma) Operazione da eseguire: Braga in gres con sistema F (guarnizione in gomma)

Raccordo di collegamento PVC - Gres

Poliuretano

1 - Calzare la guarnizione di collegamento nellestremit delle tubazioni in PVC

2 - Lubrificare la guarnizione in gomma del Bicchiere

3 - Innestare la tubazione in PVC dotata di guarnizione nella braga in gres


80

Raccordo gres - PVC

Raccordo tra tubazioni di allaccio in PVC e braga in gres con diramazione con sistema C (giunzione in PLU). Questa tipologia di accoppiamento, prevede limpiego di un raccordo in PVC (disponibile su richiesta) sul quale viene colato un anello di PLU morbido sulla parte esterna che andr raccordarsi con il giunto poliuretanico presente allinterno del bicchiere della diramazione della braga. Braga in gres con sistema C (guarnizione in PLU)

Raccordo di collegamento PVC - Gres

Poliuretano

1 - Lubrificare il giunto PLU del bicchiere

2 - Innestare il tronchetto di raccordo

81

7. Esecuzione del collaudo per la verifica della tenuta delle condotte.


La fognatura, intesa come insieme di condotte, pozzetti e pezzi speciali, deve risultare impermeabile. Questo concetto stato pi volte sottolineato, specialmente in occasione della descrizione delle caratteristiche del sistema di giunzione delle condotte. E necessario pertanto la tenuta idraulica dellimpianto, richiesta sia dalla norma UNI EN 1610 sia dal D.L. 12.12.1985, venga verificata tramite un collaudo idraulico sulle condotte installate. La prova consiste nel riempimento del tratto di fognatura da collaudare con acqua o aria, portando la pressione interna a valori prefissati; durante tale riempimento si hanno dei cali di pressione dovuti allassorbimento di acqua da parte delle condotte (nel collaudo ad acqua) o alla stabilizzazione della temperatura dellaria (nel collaudo ad aria). Il collaudo si intende superato quando i valori di pressione imposti a fine riempimento si mantengono entro un determinato intervallo di valori per un periodo di tempo assegnato.

82

Collaudo ad acqua

7.1 Modalit di esecuzione del collaudo idraulico


Di seguito viene riportata la corretta modalit di esecuzione del collaudo idraulico.

Fase 1 Pulire l'imbocco del tubo a valle (pozzetto B) quindi inserire il cuscino di tenuta gonfiandolo sino alla pressione di 1,5 bar; Pulire l'imbocco del tubo a monte (pozzetto A) quindi inserire il cuscino di prova gonfiandolo sino alla pressione di 1,5 bar.

S C O R R I M E N TO

Fase 2 Predisporre, sui cuscini di tenuta, un opportuno sistema di contrasto della spinta idraulica (Vedi tabella Fase 4); Collegare il tubo piezometrico alla testata di prova.

S C O R R I M E N TO

83

Collaudo ad acqua

Fase 3 Procedere al riempimento della tratta sino a superare di qualche centimetro il colmo della condotta; Riempire la colonna piezometrica fino ad un'altezza di 5 m. (0,5 bar).

S C O R R I M E N TO

L'altezza di riempimento da raggiungere nella colonna piezometrica deve tenere in considerazione la lunghezza e la pendenza del tratto in esame. (Esempio: per una condotta lunga 50 m con pendenza 1%, al fine di assicurare una pressione di prova non superiore a 0,5 bar, il livello da raggiungere nella colonna piezometrica dovr essere di 4,5 m anzich 5 m. Fase 4 Attendere circa un'ora per la stabilizzazione dellassorbimento; effettuare il controllo dell'assorbimento effettuando 2 letture del livello dell'acqua nel tubo piezometrico a distanza di 15 minuti.

S C O R R I M E N TO

Nella sottostante tabella si specifica, per ogni diametro, il contenuto di acqua espresso il l/m e la spinta idraulica agente sui cuscinetti di tenuta.
Diametro [mm] Contenuto [l/m] Spinta idraulica [Kg] 100 8 39 125 12 61 150 18 88 200 31 157 250 49 245 300 71 353 350 96 481 400 126 629 450 159 795 500 196 981 600 283 700 385 800 503

1413 1923 2512

84

Collaudo ad acqua e aria

7.2 Modalit di esecuzione del collaudo ad aria


La fase di riempimento segue le stesse fasi del collaudo ad acqua, sostituendo questo con laria in pressione. Naturalmente, vista la diversit del fluido saranno diversi i tempi di riempimento e di stabilizzazione della pressione. Vale la pena ricordare che in presenza di grandi diametri, le procedure di messa in carico vanno eseguite con maggior cautela per ragioni di sicurezza. Il riempimento sar effettuato con un compressore a turbina a bassa pressione, e la piezometrica ad acqua sar sostituita ovviamente con un manometro per facilitare le operazioni di misura.

7.3 Valori di riferimento delle prove


La Norma UNI EN 1610, norma di riferimento per il collaudo delle condotte fognarie, fissa i valori di riferimento delle prove idrauliche indicando i tempi di osservazione e gli intervalli di pressione. Tali valori sono riportati nelle tabella seguenti.

Prova ad acqua Il collaudo si intende superato se le aggiunte di acqua nel periodo di osservazione risultano inferiori a quelle indicate in tabella.
Tempo di condizionamento 1 ora 1 ora Tempo di prova 15 min. 30 min. Pressione di prova 0,5 bar 0,5 bar Ricarico dacqua ammesso *0,07 l per m2 *0,15 l per m2

* aggiunta di acqua ammessa per m2 di superficie di condotta collaudata.

Superficie di condotta per metro di sviluppo lineare


Diametro mm 200 250 300 350 400 Superficie m2 0,031 0,049 0,070 0,096 0,125 Diametro mm 500 600 700 800 Superficie m2 0,196 0,280 0,384 0,500

Prova ad aria Il collaudo si intende superato se le variazioni di pressione nel periodo di osservazione risultano inferiori a quelle indicate in tabella.
*Tipo di prova Pressione di prova mbar LA LB LC LD 10 50 100 200 Var. di pressione ammessa D mbar 2,5 10 15 15 200 5 4 3 1,5 7 6 4 2 Tempo di prova in minuti 300 400 10 7 5 2,5 600 14 11 8 4 800 19 15 11 5 1000 24 19 14 7

* Il tipo di prova dovr essere scelto ed indicato sul verbale di collaudo.

85

Risultati collaudo

8. Riferimenti normativi
Come accade nel campo di tutte le costruzioni edili, dal punto di vista normativo, la realizzazione di una rete fognaria si presenta con un duplice aspetto: il primo, di carattere generale, che riguarda aspetti amministrativi, di sicurezza e salubrit nella conduzione dei lavori; il secondo, pi dettagliato, riguarda segnatamente ogni campo del costruire (materiali, metodologie di posa, collaudi etc.), ognuno dei quali regolamentato da leggi e norme specifiche. Di seguito vengono riportate le norme di interesse indirizzate alla costruzione della fognatura e al materiale gres ceramico. Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto (Circolare Ministero dei Lavori Pubblici n. 116337 del 7/1/1974) Normativa Tecnica per le tubazioni (Decreto dei Lavori Pubblici del 12/12/1985) Istruzioni relative alla Normativa Tecnica per le tubazioni (D. LL.PP. del 12/12/1985) (Circolare Ministero dei Lavori Pubblici n. 27291 del 20/3/1986) Norme Tecniche per gli attraversamenti di condotte e canali con ferrovie ed altre linee di trasporto. (Decreto Ministero dei Trasporti del 23.02.1971 aggiornato 10.8.2004) Norma UNI EN 295 /92 ( e aggiornamenti successivi) (Tubi ed elementi complementari di gres e relativi sistemi di giunzione..) Norma UNI EN 1610/99 ( e aggiornamenti successivi) (Costruzione e collaudo di connessioni di scarico e collettori di fognatura..) Direttiva Europea 106/89 sui materiali da costruzione (Indicazioni sullobbligo del marchio CE) ISO 9002 (modificata Vision 2000) (Normativa sulla certificazione di qualit)

86

Gamma produzione

9. Tubazioni ed elementi complementari gamma di produzione


Tubazioni secondo norme UNI-EN 295

m1

d8

d4

d3

d1

d7

Diametro Diametro Sistema di Classe Carico nominale minimo UNI EN 295 rottura di Peso giunzione FN DN d1 [kN/m2] [kN/m] [kg/m] UNI EN [mm] [mm] 295

d3 [mm]

Lunghezza nominale L [mm]

d4 0,5 [mm]

m1 d8 max** [mm] [mm]

d7 0,5 [mm]

100 125 150 150 200 200* 200 250 250 300 300 350 400 400 400 500 500 600 700 800

100 125 147 148 198 200 200 248 250 299 298 349 400 400 400 500 496 600 687 785

160 200 240 160 240 160 240 160 120 160 200 120 160 95 L L

34 34 34 40 32 40 48 40 60 48 72 56 48 64 80 60 80 57 60 60

14 19 24 30 37 38 46 51 65 65 103 101 108 138 154 173 230 220 290 361

F F F C F/C C C C C C C C C C C C C C C C

130 159 186 191 242 242 255 300 324 353 380 412 464 480 494 585 610 697 799 900

2 1000-1250 2 1000-1250 2 1000-1250-1500 2 1000-1500 3 1000-1500-2000 3 1500-2000 4 2000 4 2000 4 2000 4 2000 4 2000 4 2000 4 2000 4 2500 4 2000 4 2000-2500 4 2500 4 2500 5 2500 5 2500

208,0 260,0 269,0 275,0 317,5 341,5 371,5 398,5 433,5 483,5 507,5 515,5 605,0 637,5 720,0 826,5 932,0

65 65 65 70 70 70 70 75 75 75 75 75 75 75 75 75 80 90 90 90

200 230 260 275 340 330 350 390 430 460 500 520 570 610 625 720 785 850 985 1090

210,5 263,0 278,6 320,7 346,2 375,2 401,8 436,3 487,0 511,4 519,3 608,9 641,0 724,0 829,5 935,9

* Produzione speciale a richiesta. ** Dimensione soggetta a variazione. DN 600 - DN 700 - DN 800 classe extra e DN 1000 a richiesta.

87

Gamma produzione

Quarti - lunghezza utile 0,25 m - GE


d8 d4

d1

d3

Diametro nominale DN [mm]

Diametro minimo d1 [mm]

Classe Carico di Sistema di UNI EN 295 rottura FN Peso pezzo giunzione [kg] [kN/m2] [kN/m] UNI EN 295

d3 [mm]

Lunghezza L [mm]

d4 0,5 [mm]

d8 max [mm]

150 150 200 200 250 250 300 300 350 400 400 400 500 500 600 700 800

147 148 198 200 248 250 299 298 349 400 400 400 500 496 600 687 785

160 240 160 240 160 240 160 120 160 200 120 160 95 L L

34 40 32 48 40 60 48 72 56 48 64 80 60 80 57 60 60

9 11 17 26 22 38 28 53 40 43 55 66 50 70 70 97 120

F C C C C C C C C C C C C C C C C

186 191 242 255 300 324 353 380 412 464 480 494 585 610 697 799 900

2 2 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5

250 250 250 250 250 250 250 250 250 250 250 250 250 250 250 250 250

208,0 260,0 275,0 317,5 341,5 371,5 398,5 433,5 483,5 507,5 515,5 605,0 637,5 720,0 826,5 932,0

260 275 340 350 390 430 460 500 520 570 610 625 720 785 850 985 1090

Serratappo

Tappo

Guarnizione

Serratappo

Tappo

mm

Classe kN/m2

mm

Classe kN/m2

100 125 150 200 250 300

160 160 160

150 200 200 250 300 -

160 160 160 160 -

88

Gamma produzione

Raccordi per pozzetto maschio/femmina lunghezza utile 0,50 o 0,75 m - GZ


d8 d4 d3

d1

Diametro nominale DN [mm]

Diametro minimo d1 [mm]

Classe Carico di Peso pezzo Sistema di UNI EN 295 rottura FN [kg] giunzione [kN/m2] [kN/m] 500 - 750 UNI EN 295

d3 [mm]

Lunghezza L [mm]

d4 0,5 [mm]

d8 max [mm]

150 150 200 200 250 250 300 300 350 400 400 400 500 500 600 700 800

147 148 198 200 248 250 299 298 349 400 400 400 500 496 600 687 785

160 240 160 240 160 240 160 120 160 200 120 160 95 L L

34 40 32 48 40 60 48 72 56 48 64 80 60 80 57 60 60

15 - 19 18 - 25 27 - 32 30 - 50 33 - 41 36 - 57 45 - 60 50 - 87 61 - 80 67 - 91 70 - 104 84 - 125 90 - 135 155 90 - 200 148 - 250 189 - 300

F C C C C C C C C C C C C C C C C

186 191 242 255 300 324 353 380 412 464 480 494 585 610 697 799 900

2 2 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5

500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750

208,0 260,0 275,0 317,5 341,5 371,5 398,5 433,5 483,5 507,5 515,5 605,0 637,5 720,0 826,5 932,0

260 275 340 350 390 430 460 500 520 570 610 625 720 785 850 985 1090

Anelli in gomma per immissione

Anelli adattatori

mm
150 200

Classe kN/m2
160

Innesti in gres per immissione

mm
150 200 200 250 250

Classe kN/m2
160 240 160 240 160 240 120 160 120 95

Diametro foro

300 300

mm
150 200

Classe kN/m2
160

Diametro foro mm
200 260

400 400 500 600

89

Gamma produzione

Curve aperte a 15

Diametro nominale DN [mm]

Angolo al centro 3 []

Classe UNI EN 295 [kN/m2]

Carico di rottura FN [kN/m]

Peso [kg/pezzo]

Sistema di giunzione UNI EN 295

e [mm]

100 125 150 200 200 200 250 250 300 300

15 15 15 15 15 15 15 15 15 15

160 160 240 160 240 160 240

34 34 34 32 32 48 40 60 48 72

5 8 9 16 16 24 27 36 35 45

F F F F C C C C C C

70 70 70 70 70 70 70 70 70 70

Curve aperte a 30
e

Diametro nominale DN [mm]

Angolo al centro 3 []

Classe UNI EN 295 [kN/m2]

Carico di rottura FN [kN/m]

Peso [kg/pezzo]

Sistema di giunzione UNI EN 295

e [mm]

100 125 150 200 200 250 250 300 300

30 30 30 30 30 30 30 30 30

160 240 160 240 160 240

34 34 34 32 48 40 60 48 72

5 10 12 17 24 33 36 36 45

F F F F/C C C C C C

70 70 70 70 70 70 70 70 70

90

Gamma produzione

Curve aperte a 45
e

Diametro nominale DN [mm]

Angolo al centro 3 []

Classe UNI EN 295 [kN/m2]

Carico di rottura FN [kN/m]

Peso [kg/pezzo]

Sistema di giunzione UNI EN 295

e [mm]

100 125 150 150 200 200 250 250 300 300 350 400 400 400 500

45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45

160 240 160 240 160 240 160 120 160 200 120

34 34 34 40 32 48 40 60 48 72 56 48 64 80 60

5 10 12 12 19 24 33 36 38 45 55 72 90 115

F F F C C C C C C C C C C C C

70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70

Curve chiuse o a squadra a 90

Diametro nominale DN [mm]

Angolo al centro 3 []

Classe UNI EN 295 [kN/m2]

Carico di rottura FN [kN/m]

Peso [kg/pezzo]

Sistema di giunzione UNI EN 295

e [mm]

100 125 150 150 200 200 250 250 300 300 350 400 400 400

90 90 90 90 90 90 90 90 90 90 90 90 90 90

160 240 160 240 160 240 160 120 160 200

34 34 34 40 32 48 40 60 48 72 56 48 64 80

7 11 15 15 23 28 41 45 47 60 80 91 100 120

F F F C C C C C C C C C C C

70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70

91

Gamma produzione

Giunti semplici a 45 a squadra 90


L1

45

DN1

DN1

3 90

DN
2

L2

DN2

Diametro nominale DN1 - DN2 [mm]

Giunto semplice a 45 Classe UNI EN 295 [kN/m2] Carico di rottura FN [kN/m] Sistema di giunzione UNI EN 295 e [mm] Lunghezza L1 [mm] Peso [kg/pezzo]

Giunto a squadra a 90 Lunghezza L2 [mm] Peso [kg/pezzo]

100 125 125 150 150 150 150 150 150 150 200 200 200 200 200 200 200 200 200 200 250 250 250 250 250 250 250 250 250 250 300 300 300 300 300 300

100 100 125 100 125 150 100 125 150 150 100 100 125 125 150 150 150 150 200 200 125 125 150 150 150 150 200 200 250 250 125 125 150 150 150 150

160/160/160/160/160/160/240/240/160/160 240/240 160/240/160/160/240/240/160/160 240/240 160/160 240/240 160/240/160/160/240/240/-

34/34 34/34 34/34 34/34 34/34 34/34 40/34 40/34 40/34 40/40 32/34 32/34 32/34 32/34 32/34 32/40 48/34 48/40 32/32 48/48 40/34 60/34 40/34 40/40 60/34 60/40 40/32 60/48 40/40 60/60 48/34 72/34 48/34 48/40 72/34 72/40

F/F F/F F/F F/F F/F F/F C/F C/F C/F C/C F/F C/F F/F C/F C/F C/C C/F C/C C/C C/C C/F C/F C/F C/C C/F C/C C/C C/C C/C C/C C/F C/F C/F C/C C/F C/C

70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70

500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 750 750 750 750 750 500 500 750 750 750 750 750 750 750 750 500 750 750 750

10 14 18 17 21 22 22 22 22 22 26 26 28 28 32 32 46 46 40 50 45 66 36 38 70 70 48 78 60 70 60 90 52 55 96 96

500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750

8 12 15 14 17 19 19 19 19 19 24 24 26 26 28 28 44 44 32 42 43 61 34 35 61 61 45 70 48 55 57 88 44 44 94 94

92

Gamma produzione

Giunti semplici a 45 a squadra 90


L1

45

DN1

DN1

3 90

DN

L2

DN2

Diametro nominale DN1 - DN2 [mm]

Giunto semplice a 45 Classe UNI EN 295 [kN/m2] Carico di rottura FN [kN/m] Sistema di giunzione UNI EN 295 [mm] e Lunghezza L1 [mm] Peso [kg/pezzo]

Giunto a squadra a 90 Lunghezza L2 [mm] Peso [kg/pezzo]

300 300 300 300 300 300 350 350 350 350 350 400 400 400 400 400 400 400 400 400 400 400 500 500 500 500 500 500 600 600 600 600 600

200 200 250 250 300 300 150 150 200 250 300 150 150 150 150 200 200 200 250 250 300 300 150 150 150 200 250 300 150 150 200 250 300

160/160 240/240 160/160 240/240 160/160 240/240 160/160/160/240 160/240 160/240 120/120/160/160/120/160 160/160 200/120/160 160/160 120/160 160/240 120/120/160/120/160 120/160 120/160 95/95/95/160 95/160 95/160

48/32 72/48 48/40 72/60 48/48 72/72 56/34 56/40 56/48 56/60 56/72 48/34 48/40 64/34 64/40 48/32 64/32 80/32 48/40 64/40 48/48 64/72 60/34 60/40 80/34 60/32 60/40 60/48 57/34 57/40 57/32 57/40 57/48

C/C C/C C/C C/C C/C C/C C/F C/C C/C C/C C/C C/F C/C C/F C/C C/C C/C C/F C/C C/C C/C C/C C/F C/C C/F C/C C/C C/C C/F C/C C/C C/C C/C

70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70

750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750

65 102 68 115 85 156 92 92 100 105 110 91 95 120 124 108 126 150 112 135 120 140 150 152 170 153 164 167 160 160 165 185 200

750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750

63 100 64 105 78 137 90 90 90 100 105 88 90 115 120 103 124 145 106 130 115 135 145 147 165 150 155 161 143 143 160 170 175

93

Gamma produzione

Raccordi per pozzetto maschio/maschio lunghezza utile 0,50 o 0,75 m - GA


Diametro nominale DN [mm] Diametro minimo d1 [mm] Classe UNI EN 295 [kN/m2] Carico di rottura FN [kN/m] Peso pezzo [kg] 500 - 750 [mm]

d3

d1

Sistema di giunzione UNI EN 295

d3 [mm]

Lunghezza L [mm]

150 150 200 200 250 250 300 300 350 400 400 400 500 500 600 700 800

147 148 198 200 248 250 299 298 349 400 400 400 500 496 600 687 785

160 240 160 240 160 240 160 120 160 200 120 160 95 L L

34 40 32 48 40 60 48 72 56 48 64 80 60 80 57 60 60

11 - 16 11 - 17 20 - 30 29 - 44 25 - 37 35 - 53 35 - 52 45 - 68 41 - 62 51 - 76 59 - 89 67 - 100 60 - 90 120 57 - 85 123 - 185 160 - 240


L1

F C C C C C C C C C C C C C C C C

186 191 242 255 300 324 353 380 412 464 480 494 585 610 697 799 900

2 2 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5

500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750 750 500 - 750 500 - 750 500 - 750

Tubi con finestra

d3

d1

m1

Diametro nominale DN [mm]

Diametro minimo DN - d1 [mm]

Classe Carico di Sistema di UNI EN 295 rottura FN giunzione 2 [kN/m ] [kN/m] UNI EN 295

d3 [mm]

Lunghezza nominale L [mm]

Finestra L1 50 [mm]

6 []

200 200 250 250 300 300 350 400 400 400 500 600 700 800

198 200 248 250 299 298 349 400 400 400 500 600 687 785

160 240 160 240 160 240 160 120 160 200 120 95 L L

32 48 40 60 48 72 56 48 64 80 60 57 60 60

C C C C C C C C C C C C C C

242 255 300 324 353 380 412 464 480 494 585 697 799 900

3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5

1500 - 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2500 2000 2000 - 2500 2500 2500 2500

1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000

120 120 120 120 120 120 120 120 120 120 120 120 120 120

In funzione delle dimensioni del pozzetto, su richiesta siamo in grado di completare il servizio con altre misure della finestra L1.

94

Gamma produzione

Allacciamenti Giunti semplici a 45 a squadra 90

45

DN1

DN1

90
3

DN
2

L1

L2

DN2

Diametro nominale DN1 - DN2 [mm]

Giunto semplice a 45 Classe UNI EN 295 [kN/m2] Carico di rottura FN [kN/m] Sistema di giunzione UNI EN 295 Lunghezza L1 [mm] Peso [kg/pezzo]

Giunto a squadra a 90 Lunghezza L2 [mm] Peso [kg/pezzo]

150 200 200 250 250 300

150 150 150 150 150 150

160/240/160/240/160/-

34/34 32/34 48/34 40/34 60/34 48/34

F/F F/F F F F F

750 750 750 750 750 750

22 42 52 47 60 62

750 750 750 750 750 750

20 40 50 45 58 60

Conici diritti
d8 d1

d1

Diametro nominale DN [mm]

Diametro minimo d1 / d1 [mm]

Classe UNI EN 295 [kN/m2]

Carico di rottura FN [kN/m]

Peso [kg/pezzo]

Sistema di giunzione UNI EN 295

d8 [mm]

L Lunghezza [mm]

100/125 100/150 125/150 150/200 200/250 250/300

100/125 100/147 125/147 147/197 197/250 250/298

-/-/-/-/160 160/160 160/160

-/-/-/-/32 32/40 40/48

6 8 10 15 23 32

F/F F/F F/F F/F - C/F C/C - C/F C/C

200 200 230 260 340 390

320 310 320 320 330 300

Innesti in gres per immissione

Diametro nominale DN [mm]

Classe UNI EN 295 [kN/m2]

Carico di rottura FN [kN/m]

Peso [kg/pezzo]

Sistema di giunzione UNI EN 295

Diametro foro d [mm]

L Lunghezza [mm]

150 200 200

160 160

34 32 32

6 10 10

F C F

200 260 260

40 40 40

95

Gamma produzione

Ispezioni per sifoni orizzontali

H d3 DN2 DN1

Diametro nominale DN1 [mm]

Diametro nominale ispezione DN2 [mm]

Classe UNI EN 295 [kN/m2]

Carico di rottura FN [kN/m]

Peso [kg/pezzo]

Sistema di giunzione UNI EN 295

d3 [mm]

Larghezza L [mm]

Altezza H [mm]

125 150 150 200 250 300

125 125 125 150 150 150

160 160 160

34 34 40 32 40 48

15 17 19 28 34 44

F F C C C C

159 2 186 2 191 2 242 3 300 4 353 4

500 500 500 750 750 750

440 445 445 470 470 470

In funzione delle dimensioni del sifone scelto, sia a valle sia a monte dello stesso, opportuno completare la posa con questi pezzi speciali ispezionabili.

Innesti per pozzetto GM


d8

d1

Diametro nominale DN [mm]

Diametro minimo d1 [mm]

Classe UNI EN 295 [kN/m2]

Carico di rottura FN [kN/m]

Peso [kg/pezzo]

Sistema di giunzione UNI EN 295

d8 max [mm]

Lunghezza L [mm]

150 150 200 200 250 250 300 300 350 400 400 400 500 600 700 800

147 148 198 200 248 250 299 298 349 400 400 400 500 600 687 785

160 240 160 240 160 240 160 120 160 200 120 95 L L

34 40 32 48 40 60 48 72 56 48 64 80 60 57 60 60

4,0 4,0 7,6 9,0 8,0 9,0 10,0 12,0 13,0 18,0 22,0 24,0 30,0 40,0 46,0 65,0

F C C C C C C C C C C C C C C C

260 275 340 350 390 430 460 500 520 570 610 625 720 850 985 1090

100 100 100 100 100 100 100 100 100 120 120 120 120 180 180 180

96

Gamma produzione

Sifoni orizzontali Firenze

d8

d8

d8

d4

d3

d1

DN

m1

Diametro Diametro Carico Sistema di nominale minimo rottura di Peso FN [kg/pezzo] giunzione passante DN [kN/m] UNI EN 295 d1 [mm] [mm]

d3 [mm]

Larghezza Dimensione Altezza massima massima massima A m1 B [mm] [mm] [mm]

d4 0,5 [mm]

d8 [mm]

125 150 150 200 250 300

125 147 148 198 248 299

34 34 40 32 40 48

22 45 45 76 120 155

F F C C C C

162 186 193 245 295 351

2 2 2 5 6 7

430 690 690 840 1100 1150

70 75 70 70 70 70

340 540 540 660 800 900

206 260 317 371

230 260 275 340 390 460

In funzione delle dimensioni del sifone scelto, siamo in grado di completare il servizio con qualsiasi pezzo speciale per allacciare altri tipi di tubazioni.

Mattonelle
A B

Mattoni

A [mm]

B [mm]

C [mm]

Peso [kg/pezzo]

A [mm]

B [mm]

C [mm]

Peso [kg/pezzo]

240 240

120 120

13 17
DN
s

0,675 0,850

250 250
s

75 75
DN

65 35

2,100 1,160

Fondi fogna

120

180

Diametro nominale DN1 [mm]

1/3 di circonferenza = 120 Sviluppo [mm] Spessore s [mm] Peso [kg/m] Lunghezza L [mm] Sviluppo [mm]

1/2 di circonferenza = 180 Spessore s [mm] Peso [kg/m] Lunghezza L [mm]

200 250 300 350 400 450 500 600 700

209 261 314 366 418 471 523 628 733

22 22 25 26 27 28 31 38 41

3 3 4 4 4 5 5 6 7

12 16 18 23 32 34 43 51 67

500 500 500 500 500 500 500 500 500

314 329 471 550 628 707 785 942 -

22 22 25 26 27 28 31 38

3 3 4 4 4 5 5 6

18 22 28 36 47 50 64 77 -

500 500 500 500 500 500 500 500

- 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 -

Su richiesta, siamo in grado di fornire altre lunghezze. A completamento della gamma sono disponibili anche sifoni Mortara, tappi e tubi a canale.

97

Appendice - A

10. Abachi per calcolo idraulico


Metodo tradizionale secondo Bazin

i [] 0,6 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0 23,0 25,0 27,0 30,0 35,0 40,0 45,0 50,0 60,0 70,0 80,0

DN 200

DN 250

DN 300

DN 350

DN 400

DN 500

DN 600

DN 700

DN 800

Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena Qpiena Vpiena 58,70 35,24 14,56 16,81 18,80 20,59 23,77 26,58 29,11 31,45 33,62 35,66 37,58 41,17 44,47 47,55 50,43 53,15 57,01 59,44 61,77 65,11 70,33 75,18 79,74 84,06 92,08 99,46 106,30 0,46 0,54 0,60 0,66 0,76 0,85 0,93 1,00 1,07 1,13 1,20 1,31 1,42 1,51 1,61 1,69 26,51 30,61 34,22 37,49 43,28 48,39 53,01 57,26 61,21 64,93 68,44 74,97 80,98 86,58 91,83 96,79 0,54 0,62 0,70 0,76 0,88 0,99 1,08 1,17 1,25 43,16 49,84 55,72 61,04 70,48 78,80 86,32 93,24 99,68 0,50 0,61 0,71 0,79 0,86 53,15 65,09 75,16 84,03 92,05 0,55 0,68 75,78 92,81 0,47 105,97 0,60 136,81 0,74 167,56 0,85 193,48 0,95 216,32 1,04 236,97 1,21 273,63 1,35 305,92 1,48 335,12 1,60 361,97 1,71 386,96 1,81 410,44 1,91 432,64 2,09 473,93 2,26 511,91 2,41 547,25 2,56 580,45 2,70 611,84 2,89 656,13 3,02 684,06 3,14 3,30 0,54 171,40 0,70 221,28 0,85 271,01 0,99 312,94 1,10 349,88 1,21 383,27 1,39 442,57 1,56 494,80 1,71 542,03 1,84 585,46 1,97 625,88 2,09 663,85 2,20 699,76 2,41 766,55 2,61 827,96 2,79 885,10 2,96 938,79 3,12 989,57 3,34 3,49 0,61 257,06 0,78 331,86 0,96 406,44 1,11 469,32 1,24 524,71 1,36 574,80 1,57 663,72 1,75 742,06 1,92 812,88 2,07 878,02 2,21 938,64 2,35 995,58 2,47 1049,43 2,71 1149,52 2,93 1241,63 3,13 1327,35 3,32 3,50 0,67 364,84 0,86 471,00 1,06 576,86 1,22 666,10 1,36 744,72 1,49 815,80 1,72 942,01 1,93 1053,20 2,11 1153,72 2,28 1246,16 2,44 1332,20 2,59 1413,01 2,73 1489,44 2,99 1631,47 3,23 1762,19 3,45 0,73 0,94 1,15 1,33 1,48 1,62 1,87 2,10 2,30 2,48 2,65 2,81 2,96 3,25 3,51

0,78 107,17 0,87 119,82 0,96 131,25 1,10 151,56 1,24 169,45 1,35 185,62 1,46 200,49 1,56 214,34 1,66 227,34 1,75 239,63 1,91 262,51 2,07 283,54 2,21 303,13 2,34 321,52 2,47 338,89 2,65 363,44 2,76 378,91 2,87 393,77 3,03 415,07 3,27

1,00 106,29 1,11 118,84 1,22 130,18 1,32 140,61 1,41 150,32 1,50 159,44 1,58 168,06 1,73 184,10 1,87 198,85 2,00 212,59 2,12 225,49 2,23 237,67 2,39 254,89 2,49 265,74 2,59 276,17 2,73 291,11 2,95 314,43 3,16 3,35

1,32 105,73 1,39 111,44 1,53 122,08 1,65 131,86 1,76 140,98 1,87 149,53 1,97 157,61 2,12 169,03 2,21 176,23 2,29 183,14 2,42 193,05 2,61 208,51 2,79 222,91 2,96 236,43 3,12 3,42

1,82 103,81 1,89 108,23 1,97 112,47 2,07 118,56 2,24 128,06 2,39 136,90 2,54 145,20 2,68 153,06 2,93 167,66 3,17 3,38

Tabella 1 - Valori di portata (l/s) e velocit (m/s) calcolati mediante lapplicazione della formula di Bazin.

98

Appendice - A

Scala di deflusso Nel caso di riempimenti parziali, fissato il grado di riempimento GR, la velocit e la relativa portata (in termini adimensionali) possono essere ricavate dal grafico 1 o dalla tabella 2.

100 Q/Qp V/Vp 80

Grado di riempimento [%] 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 12 14 16 18

Q/Qpiena 0,0001 0,0005 0,0013 0,0025 0,0041 0,0062 0,0088 0,0119 0,0154 0,0194 0,0289 0,0402 0,0535 0,0686 0,0855 0,1040 0,1243 0,1461 0,1694 0,1942 0,2203 0,2476 0,2761 0,3057 0,3363 0,4163 0,5003 0,5864 0,6729 0,7577 0,8388 0,9136 0,9793 1,0324 1,0678 1,0763 1,0000

V/Vpiena 0,0573 0,1044 0,1464 0,1849 0,2207 0,2543 0,2860 0,3162 0,3450 0,3726 0,4245 0,4728 0,5178 0,5601 0,5999 0,6375 0,6731 0,7068 0,7388 0,7692 0,7980 0,8255 0,8515 0,8763 0,8998 0,9534 1,0000 1,0400 1,0735 1,1006 1,1213 1,1350 1,1413 1,1390 1,1258 1,0963 1,0000

% riempimento

60

20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 45 50 55 60

40

20

65 70 75 80 85 90 95 100

0 0,0
0,1 0,2 0,3 0,4

0,5

0,6 0,7 0,8 0,9

1,0

1,1 1,2

Tabella 2 - Coefficienti adimensionali della scala di deflusso. Formula di Bazin.

Q/Qp V/Vp

Grafico 1 - Scala di deflusso grafica - Formula di Bazin.

Qp Q Vp V

= portata della condotta a sezione piena = portata della condotta parzialmente riempita = velocit di scorrimento a sezione piena = velocit di scorrimento a sezione parzialmente riempita

99

Appendice - A

Metodo secondo Colebrook

Nota: il calcolo numerico con lapplicazione della formula di Colebrook risulta pi raffinato e determina valori di portata e velocit leggermente superiori a quelli trovati con la formula di Bazin. Il valore tipico di riferimento per la determinazione della rugosit idraulica indicato nella norma UNI EN 295/3 punto 11.

100

Appendice - A

Scala di deflusso Nel caso di riempimenti parziali, fissato il grado di riempimento GR, la velocit e la relativa portata in termini adimensionali possono essere ricavate dal grafico 2 o dalla tabella 4.

100 Q/Qp V/Vp 80

Grado di riempimento [%] 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 12 14 16 18

Q/Qpiena 0,0001 0,0006 0,0015 0,0028 0,0046 0,0069 0,0097 0,0129 0,0166 0,0208 0,0306 0,0423 0,0558 0,0711 0,0881 0,1068 0,1271 0,1490 0,1722 0,1969 0,2229 0,2500 0,2783 0,3076 0,3379 0,4171 0,5000 0,5850 0,6703 0,7541 0,8341 0,9080 0,9731 1,0260 1,0616 1,0713 1,0000

V/Vpiena 0,0681 0,1232 0,1694 0,2103 0,2474 0,2816 0,3136 0,3437 0,3722 0,3993 0,4500 0,4967 0,5402 0,5808 0,6189 0,6549 0,6888 0,7210 0,7514 0,7804 0,8078 0,8339 0,8587 0,8823 0,9046 0,9556 1,0000 1,0381 1,0700 1,0959 1,1156 1,1287 1,1347 1,1325 1,1199 1,0917 1,0000

% riempimento

60

20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 45 50 55 60

40

20

65 70 75 80 85 90 95 100

0 0,0

0,1 0,2 0,3 0,4

0,5

0,6 0,7 0,8 0,9

1,0

1,1 1,2

Tabella 4 - Coefficienti adimensionali della scala di deflusso. Formula di Colebrook.

Q/Qp V/Vp

Grafico 2 - Scala di deflusso grafica - Formula di Colebrook.

101

Appendice - B

Diagrammi per il calcolo statico di tubazione in gres


Sovraccarico: q1D Strade di medio traffico Legenda Solo sottofondo in sabbia o ghiaietto EZ= 1,59 Sottofondo Rinfianco e ricoprimento in sabbia o ghiaietto EZ = 1,8 Sottofondo in sabbia o ghiaietto e rinfianco in calcestruzzo EZ = 2,8 Totale annegamento in calcestruzzo EZ = 3,69
200 250 300 350 400 500 600 700 800 32 40 48 42 48 60 57 60 60 nominale (mm) 200 250 300 400 500 600 700 60 72 64 80 72 84

Carico di Rottura (kN/m) 48

Condizioni di installazione
sabbia o ghiaietto

0,50

1,50

Altezza del reinterro H (m)

sabbia o ghiaietto

2,50

3,50
sabbia o ghiaietto e calcestruzzo

4,50

5
calcestruzzo

5,50

102

Appendice - B

Sovraccarico: q1C Strade di grande traffico Legenda Solo sottofondo in sabbia o ghiaietto EZ= 1,59 Sottofondo Rinfianco e ricoprimento in sabbia o ghiaietto EZ = 1,8 Sottofondo in sabbia o ghiaietto e rinfianco in calcestruzzo EZ = 2,8 Totale annegamento in calcestruzzo EZ = 3,69
200 250 300 350 400 500 600 700 800 32 40 48 42 48 60 57 60 60 nominale (mm) 200 250 300 400 500 600 700 60 72 64 80 72 84

Carico di Rottura (kN/m) 48

Condizioni di installazione
sabbia o ghiaietto

0,50

1,50

Altezza del reinterro H (m)

sabbia o ghiaietto

2,50

3,50
sabbia o ghiaietto e calcestruzzo

4,50

5
calcestruzzo

5,50

103

Societ del Gres S.p.A. Via G. Marconi, 1 24010 Sorisole (Bg) Italia Tel. +39 035 579 111 Fax +39 035 579 384 www.gres.it dmc@gres.it

Aprile 2009

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