Você está na página 1de 38

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA

Di Vittorio Vanni Vieni a me ogni giorno, tu che sei lacqua della giovinezza. Possa tu ringiovanire il mio cuore con la fresca acqua di corrente! Possa tu acconsentire che io abbia il potere sullacqua cos come la Potenza! Goyon, Pap.Louvre n.3 279,53-54 LEGITTO SACRO, LEGITTO ETERNO. Nei grandi cicli cosmici, negli eoni infiniti del tempo illusorio, gli universi che sembravano eterni alla vita effimera delluomo, gli imperi la cui potenza si estendeva su tutta la terra, le civilt dimenticate, la cui profondit scientifiche e spirituali elevavano la terra materica ai cieli eterei, tutto scomparso, scompare, scomparir. Nel teatrino dei superni, che tirano i fili pesanti come catene della povera marionetta che luomo, innumeri quinte contingenti sono crollate. Dai canovacci superbi dalle grandi trame le parole sono scolorite, cadute come foglie dautunno, disperse dal vento della storia. Ma come un filtro dalle fittissime maglie metafisiche, che raccoglie i resti del biblico agnello sbranato dal leone, la Massoneria permane, conserva, trasmette. Una Massoneria dimentica, degenerata, di rango decaduto, povera negli uomini e nelle idee. Nobilt manto che saccorce, che il tempo va dattorno con le force cos come diceva il grande iniziato sdegnoso, il fiorentino spirito bizzarro. Purtuttavia, la Massoneria contiene in se, come in uno scrigno dai sette sigilli, il lume perenne dei Rosacroce, la fiaccola che non sar mai posta sotto il moggio. Noi conosciamo il suo nome dellaltro ieri, non conosciamo quello di domani. Ma che cos un nome? Una rosa, anche se non si chiamasse rosa, emanerebbe sempre il suo dolce profumo. Cos diceva un altro grande iniziato, il Frater Lucis et Tenebris. Coloro che ci hanno preceduto, i nostri Maestri Passati, affabulavano che la prima Loggia fu eretta nel Paradiso Terrestre, e che il 1 Sorvegliante era Adamo, ad assistere quellineffabile Maestro Venerabile che era Adonai, Ebbene, questi narravano, nel contempo, una novellina ingenua e una verit fiammeggiante. Ci che dalleterico empireo proviene, e da cui gli uomini traggono forza e vigore, mito e metastoria assieme, pi reale del cosiddetto reale, pi materico della materia bruta, pi spirituale e vicino a Dio del divino Metatron. A chi domandava a Giordano Bruno il perch della sua religiosit prisca ed aliena dai paradigmi religiosi della tempo suo, del riferimento costante allEgitto, Giordano rispondeva che nellEgitto sono in esilio i miei dei Tutti coloro che percorrono la strada della conoscenza hanno in se unEgitto interiore, in cui abita tutto ci che nobile, bello, giusto e vero, gli dei siderei del proprio Intelletto, quel cielo infero e ctonico che ognuno, nella sua solitudine, deve attraversare. Non sono soltanto le pietre vive dei grandi monumenti che ci rimangono dellEgitto, non la sua arte naif e raffinatissima assieme, non le mummie dal corpo di pietra, integro da umidori e putrefazioni. DallEgitto, di fronte al quale i Greci si sentivano adolescenti, ci rimane soprattutto il senso dellHeka, la magia, quella forza spirituale che investe di se ogni attimo, anche il pi ordinario e materiale della nostra vita. I doni della magia sono quelli stessi che i Re portarono al fanciullo ermetico che la stella conduceva. Dovitia, Sapientia, Potentia. Ma ben pochi, oltre ad Alessandro, seppero vedere tali doni in Diogene, che nella sua botte viveva nudo come il pi povero dei poveri, che si nutriva di sole e fame. Chi non necessita di niente pi ricco di Mida; si possiede solo ci che si superato e poi donato. Per gli Egizi, prima di Socrate e Platone, tutto vita. Ogni pietra ha una sua gelata ed immota intellettualit, ogni pianta la sua fremente sensibilit e coscienza. Ogni ente parziale ha la sua anima, cos come ogni ente universale, e tende dalla sua molteplicit allUno che tutto in se possiede, intelligenza, moto, amore e morte, come categorie assolute, come potenzialit impotenziate, potenzianti e potenziate. Luomo, per gli Egizi come per noi, il risultato di un equilibrio momentaneo di forze sempre cangianti di tono e polarit. Queste forze siamo costretti a subirle passivamente. Non vi sforzo o devozione o volont quietistica nellaccettare
1

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


obbligatoriamente il gioco infantile degli dei. Non vi obbligo morale in ci, ma solo la presa di coscienza di una realt da cui non possiamo esulare. Il vasaio della nostra creta ci ha torniti cos come siamo, pronti a contenere ci che in noi viene immesso. Che non ci tormenti con la pena ed il rimorso inutile di una natura che lui stesso ha formato. La conoscenza, lHeka degli Egizi, la magia della nostra vita quotidiana, non ci libera dalle contingenze, dal dolore, dalle malattie, dalla morte. La magia intendimento sottile, invisibile agli occhi altrui e spesso anche ai nostri, e si rivela con un gioco ambiguo, una casualit da cui dovremmo indurre causalit, divinare da una realt simbolica una realt metafisica. Ed anche identificare la casualit stessa, astrarne la valenza, saper vedere, cos come si vede una tela di ragno, le sottili linee delle forze sempre motili che si attraggano e si respingono, con amori e ripulse improvvise. Ma anche intravedere, dallangolo esterno del ciglio, le fragili ed evanescenti entit lunari e veneree, tanto buone, materne e vicine alluomo, quasi visibili e materiche; ma anche tanto inutili e stucchevolmente dolci, da fuggire soffrendo, come da un cane randagio che ti segue e ti guarda con dolore e speranza, come da un bambino scalzo e triste di cui non potrai mai guarire la fame, come da un amore nuovo ed inutile che pu sostituire, stupidamente, uno antico ed altrettanto inutile. Per gli Egizi, come per noi, non esiste la distinzione fra vivi e morti. La monade umana, in qualsiasi stato desistenza o di non-esistenza vive solo in relazione alla capacit di assorbire il potere del Neter12 delle cose o degli Dei, perch conoscere il nome la conoscenza stessa. Per questo gli Egizi vivevano eternamente nelle loro tombe, per questo i morti credevano di vivere una vita fittizia. LEgitto cercato e ritrovato, la terra desilio degli Dei di Giordano Bruno, dov dunque, o meglio che cosa ? Ermete lo svela: Tu dunque ignori, egli diceva ad Asclepio, che lEgitto la copia del cielo o, per meglio dire, il luogo dove si trasferiscono e si proiettano qui, sulla terra, tutte le operazioni che le forze celesti governano e mettono in opera?. Anzi, per dire tutta la verit, la nostra terra il tempio del mondo intero (Asclepio, 24) Microcosmo e microcosmo si identificano, interagiscono, si speculano innamorati come Narciso alla fonte, come la Venere del Tiziano allo specchio. Cos, nel silenzio di una campagna sperduta e lontano dagli occhi curiosi del volgo, liniziato sparge i suoi semi nei solchi, rincalza le piantine teneramente spuntate, rompe con fatica le dure zolle della terra scura. N lasino n il bue che lo accompagnano, n la massaia feconda che lo accoglie, nel desco e nel letto, la sera sapranno che il contadino silente smuove i mondi e gli universi con i suoi gesti parchi; che crea le cause parziali e finali del tempo, dello spazio e del modo delle creature, nel mentre raccoglie il frutto dei suoi campi. Il Nilo straripa con misura. Il contadino manger lieto il suo pane e le sue oche e berr la birra quotidiana ed il vino di palma, a volte, la sera. Carestia e siccit squasseranno la sua casa, e lo renderanno famelico, lacero e mendico. Ma i Nomi che sono in lui, mormoreranno allantico avversario la potenza e la gloria delleterno sole, la terra accoglier ancora e morti e semi, germogliando angeli e dei. Accingiamoci quindi al simposio, nel verde raggio del sole del tramonto del cielo di Kemi, nel tabernacolo verde di Memfi. Il vino prezioso delle oasi ammonie sar versato da fanciulle-gazzelle dai grandi occhi scuri e bistrati. Il capretto gira lentamente sul fuoco debole del legno di palma. Il fico ed il dattero attendono i golosi. La conoscenza complessa, la verit semplice.

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


LEGITTO NELLIMMAGINAZIONE SIMBOLICA DELLA MASSONERIA Le origini Le fonti dellimmaginario egizio si possano rintracciare in Giamblico3, in Plutarco4, in Platone5, in Proclo6. Lammirazione sconfinata che la Grecia classica port allEgitto si riverber sullOccidente intero. La devozione isidea si port fino alle Gallie, nella citt dei Par-Isis, nella lingua latina nella parola iris-iridis (liride, la pupilla, colei che abita nello sguardo profondo). Si ravviv nei templi diffusi in tutta Europa, abitati da sacerdoti egizi cialtroni e ciarlatani, fra cui lIniziato si avvolgeva, come in un mantello dinvisibilit. Chi leggeva i Misteri o gli Oracoli Caldei o De Iside ed Osiride era trascinato in un universo simbolico, nellarcano operante, nella visione dellindividuo che pu indiarsi, di un Dio che pu individuarsi. Le conoscenze dellEgitto, dal basso medioevo al Rinascimento si limitavano per lo pi alla lettura dei classici. Le crociate esportarono violenza, sangue, sofferenze inutili, e non importarono conoscenza, ma solo loricello, la pianta che, mescolata allorina, imporporava i manti dei ricchi e dei potenti. Ma il Concilio di Firenze, (1450) che vide lo spodestato ed esiliato Impero dOriente collegarsi allOccidente colto e mercantile dei Medici, fece tornare Toth-Ermete7 in tutte le chiese cristiane. Sinsegno cos ai poveri cristi di un'umanit appressa e prevaricata come ci si pu schiodare dallignoranza, dalla superstizione, dal fanatismo. Il Corpus Hermeticum fu tradotto dal greco in latino, per la prima volta, da Marsilio Ficino (1471) ed ebbe ben trentadue edizioni. Le verit universali dellEgitto si compararono, e si videro eguali a quelle, altrettanto universali, dellEuropa indoeuropea proveniente dallOriente, dalla sapienzialit greco-romana, da quella celtica, da quella dei popoli nordici. Landamento rettilineo del tempo e della storia, che il cristianesimo aveva imposto, sinterruppe, la circolarit del tempo riprese il suo corso nel grande anno platonico, nellEone eterno. Il Gran Dio Pan era risorto, gli antichi dei ritornavano. La tradizione rusicruciana rivendica la successione egizia. Michele Mayer, nel suo Silentium post clamores (1617) scrive che: I Rosacroce sono i successori dei collegi dei bramini ind, degli Egiziani, degli Eumolpidi di Eleusi, dei Misteri di Samotracia, dei Magi di Persia, dei Gimnosofisti di Etiopia, dei Pitagorici e degli Arabi. Il mito dellEgitto torn nella cultura europea, influenzando il pensiero di Giordano, Bruno, Spinoza, John Toland, e labate Attanasio Kircher che con il suo Oedipus gypiacus (1652), influenz a sua volta sia lestetica della metafisica che il gusto popolare. Le grandi vie della tradizione esoterica, che sembrano una ragnatela impazzita di cammini labirintici, hanno ununica origine ed una medesima meta. Per chi non possiede il filo dArianna, la complessit apparente delle teorie tradizionali crea a sua volta dei falsi miti. Vi dunque verit nel mito della trasmissione attraverso i secoli delle dottrine esoteriche dellantico Egitto?. Molto spesso, nel campo metastorico, tutto ci che vero nel contempo falso e viceversa. Nei testi delle Piramidi vi una testimonianza notevole dellattivit e religiosa delle varie caste e confraternite sacerdotali, ma non vi sono tracce di una componente Misterica, che purtuttavia doveva esserci, perch ogni exoterismo contiene in s unesoterismo. I Misteri non appartengono tanto allEgitto faraonico, quanto allEgitto alessandrino, citt tanto egiziana quanto greca che ebraica (nel periodo classico della cultura alessandrina, fra II secolo a.C. al IV sec. d.C. un terzo della popolazione era ebraica). Denis Labour 8afferma che: non allEgitto faraonico che fanno riferimento i testi ermetici ed i riti massonici egiziani. Come la Gerusalemme Celeste o la Mecca del Corano, ogni rivelazione sacralizza la terra
3

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


dove avviene e ne fa il centro simbolico del mondo. Allo stesso modo, la rivelazione ermetica sopravviene al centro di un universo simbolico pi che geografico -, incarnato nella terra dEgitto, descritta nel Corpus Hermeticum come cuore della creazione, focolaio attivo della rivelazione. Legittomania massonica LEgittomania dilaga nella cultura europea, assieme alla prima diffusione delle Logge Massoniche. LAbate Terrasson pubblica, nel 1721 un romanzo pseudo-iniziatico, Sethos o Vita tratta dai monumenti e aneddoti dellantico Egitto, falsamente tradotto dal greco, in cui le antiche iniziazioni egiziane erano narrate in modo fantasioso. Interi passi del libro concordano con il rituale massonico, che quindi lispiratore della cosiddetta ritualit egizia, e non viceversa. In particolare coincidono, punto per punto, il rituale diniziazione in 1 grado, con le prove elementari. Nel 1728 Rameau intitola uno dei suoi balletti La nascita di Osiride. Nel 1770 due tedeschi, von Hymmen e von Kppen pubblicarono unimitazione del testo del Tarisson, altrettanto fantastica, il Crata Repoa9, fondamentale per lo studio della nascita e della simbologia della massoneria egizia. Nel 1777 Court de Gbelin10, erudito e massone, parl, nei suoi libri, dellEgitto e dei suoi misteri. Ignaz Von Borg, il Maestro Venerabile della Loggia di Mozart, nel 1789 fond il Journal fr Freimauer e nel primo numero scrisse un lungo articolo sui misteri egizi, che probabilmente influenz il librettista del Flauto Magico mozartiano, il Fratello Shikaneder. LOrigine de touts les cultes de la religion universelle (1794) del Dupuis, formalizz e sistematizz una teoria che ebbe grande diffusione, quella della derivazione del rituale massonico da quelli dei Misteri antichi. La fondazione, nel 1784 a Parigi, della Loggia Madre dellAdattamento dellAlta Magia Egizia, da parte di Cagliostro, il primo e gi maturo inserimento in massoneria della ritualit, o pseudo ritualit egizia merita unanalisi ed un capitolo a parte. La Massoneria Egizia di Cagliostro fu vista con diffidenza dalla Massoneria cosiddetta ortodossa, sia per lincredibile personalit del Balsamo, molto discussa ai suoi tempi, sia per la particolare esoticit del suo rituale, sia per uneffettiva alienit del Rito, che consisteva pi in un simbolismo ermetico legato a pratiche operative di tale contesto, che a finalizzazioni effettivamente latomistiche. Non si pu comunque dimenticare che laccettazione dei successivi riti dispirazione egiziana da parte della Massoneria si deve, in particolar modo, a Alexandre Lenoir11. Che, in occasione della sua allocuzione ai Fratelli del Sovrano Capitolo Metropolitano del Rito Scozzese, dichiaro che le antiche teogonie hanno avuto origine in Egitto. Per dimostrare lantichit della Massoneria, le sue origini, i suoi misteri ed i suoi rapporti con le antichissime mitologie, risalir agli Egizi. , infatti, opportuno parlare delle cause prima degli effetti. Alexandre Lenoir era uno storico ed un archeologo, ma la sua trattazione ha un vero e proprio sapore mistico. La sua interpretazione dei misteri egizi aveva, naturalmente, carattere gnostico e neoplatonico. Il pi antico fra gli dei, il Sole, muore nella sua incarnazione umana, discende agli inferi e quindi risorge e risale al cielo. Laria e la terra sono impersonati da Iside (A Tentyra , infatti, raffigurata col corpo che abbraccia il firmamento e con le braccia e le gambe che toccano il suolo.) La grande Piramide non era la tomba del faraone, ma il sepolcro di Osiride. Le sue proporzioni erano calcolate in base alle misure della terra e del cerchio di declinazione descritto dal sole durante gli equinozi. Il monumento costruito in modo che in determinati momenti il sole e la luna sembrano posati sulla sua vetta, come su un basamento; lastro-dio, nel suo declinare sembra sprofondare allinterno delledificio dove rimane rinchiuso fino alla primavera, quando compare allo stesso punto e alla stessa ora. A sua volta, anche Iside ricompariva anchessa in quel punto a mezzanotte. Gli arcani dellUniverso erano racchiusi in queste allegorie; alcune di queste sono state fatte proprie dalla
4

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Massoneria moderna che non si limitata ad imitarle, ma ne ha ricreato il mistero, e ne celebra ancora, ai nostri giorni, i riti millenari, come se ancora fossero svolte nelle profondit della piramide di Cheope. Lestetica di questo momento di sincretismo fra massoneria e mondo egizio fu rappresentata da Jaques Lequeu (1752-1825), pittore ed architetto visionario, che rappresent linterno della grande piramide secondo il gusto romantico, con labirinti e sotterranei gotici. Nelle sue raffigurazioni le cerimonie di iniziazione facevano uso di bevande delloblio e lo scenario era animato da statue allegoriche del fuoco, dellacqua, della sapienza. In Inghilterra, la Massoneria di Rito Egizio sembra ancora attecchire prima che in Francia. Nel 1783 George Smith, Gran Maestro della Conte di Kent, scrive12: LEgitto, da cui provengono tutti i nostri simboli e misteri, fu in passato il pi glorioso di tutti i paesi. Secondo le loro credenze gli eroi-dei principali del loro pantheon, Osiride ed Iside, rappresentano teologicamente lEssere Supremo e la natura universale e, fisicamente, i due grandi astri, il sole e la luna, la cui influenza abbraccia lintera natura. Lorigine stessa della Massoneria risalirebbe allEgitto primordiale: gli Egizi delle epoche pi remote fondarono un gran numero di logge; essi tenevano per accuratamente celati i loro segreti massonici. E ancora: Tutti questi sodalizi avevano un unico colore simbolico. I sacerdoti egizi di Iside erano vestiti con un grembiule di cotone bianco come la neve. Noi, come massoni, indossiamo il simbolo dellinnocenza, lo stesso grembiule bianco. Anche i druidi erano vestiti di bianco. Secondo Thomas Paine (1737-1809), che nel suo libro13 sulla Massoneria cita il passo precedente, la funzione di tramite fra lantica massoneria e quella moderna sarebbe stata svolta dai druidi, i quali, perseguitati dai cristiani in Italia, in Gallia, ed i Gran Bretagna ed Irlanda, si sarebbero riorganizzati clandestinamente: Si form cos unassociazione in cui tutti i membri, volendo evitare il nome di druidi, assunsero quello di massoni; sotto questo nuovo nome essi celebravano i riti e le cerimonie dei druidi, vale a dire i riti e le cerimonie geroglifiche di un culto solare simile a quello dei sacerdoti di Eliopoli in Egitto. Thomas Paine era americano, e divenne cittadino francese per decreto dellAssemblea Nazionale del 1793, e membro della Convenzione. Il suo libro usc postumo a Parigi nel 1812, proprio mentre Lenoir teneva, sotto lo stesso titolo. le proprie conferenze allassemblea generale massonica. Il testo fu tradotto da Nicolas Bonneville, con una prefazione che lo descriveva come unimportante contributo ed un completamento allOrigine dei tutti i culti del Dupuis." Anche il Bonneville scrisse un breve componimento scenico che descrive il rituale particolare dammissione fra i Francs Cosmopolites (1793) la Festa del Vascello degli antichi Franchi. un testo in versi che presenta tutte le speculazioni dellautore sulla Natura-Iside-OsirideGes-Nave-Fuoco e sui loro emblemi. La nave degli antichi Franchi che proietta e conserva la verit il vascello dIside. Tutto questo sinserisce con lidea che identificava la religione degli egizi con quella dei Parisii (la stirpe celtica che abit Parigi). Lidentificazione dIside a patrona di Parigi ebbe una sua ufficialit (dal 1811 al 1814) per mezzo di un decreto di Napoleone; Iside prende cos posto sulla prua della sua nave nello stemma della citt di Parigi. La figura ieratica era tratta da quella della Mensa Isiaca che, scoperta a Roma nel 1525, adesso appartiene al Museo Egizio di Torino. Questa raffigurazione particolare oggi si ricollega ad un culto tardo-isiaco italiano. Louis Petit Radel, (archeologo e storiografo di Parigi, direttore della Biblioteca Mazarino) che compose
5

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


lemblema, prese lIside dalla riproduzione della Mensa Isiaca delledizione olandese del Pignoria (1670), con la dea sulla nave rivolta a sinistra. La stella che la sovrasta fu tratta invece dalla Vergine Celeste del portale di Notre Dame. Queste raffigurazioni araldiche non ebbero per lunga vita; il 14 aprile 1814, per decreto del Governo provvisorio, tutti gli emblemi, monogrammi e stemmi che avevano caratterizzato lepoca napoleonica furono soppressi e la dea egizia non torn pi al suo posto. Napoleone in Egitto La decifrazione simbolica di Champollion (da 1822) distrugger radicalmente molti aspetti del mito dellEgitto e li ricreer progressivamente su basi nuove. Napoleone imbarca la sua armata dEgitto nel maggio 1798, con 355 navi e 38.000 uomini. Il suo fulmineo genio militare conquista, il 1 settembre, la mitica Alessandria e sbaraglia i mammelucchi di fronte alle piramidi. Ma Napoleone aveva con se anche un altro tipo darmata, un esercito di scienziati, per lo pi massoni e gi carichi del mito dellEgitto. Le loro relazioni, scritti, studi, schizzi di un materiale iconografico archeologico formano il primo grande corpus degittologia. Si crea il mito delliniziazione massonica di Napoleone un cerchio iniziatico coptoegizio, presso le piramidi. La storia, in realt, ci porge soltanto liniziazione massonica di Napoleone in Egitto, in una loggia militare dellarmata francese. Numerosi testi geroglifici sono copiati manualmente e portati in Europa. Il capitano Bouchard trova una stele dimmensa importanza, la stele di Rosetta. Questa stele contiene un decreto in tre lingue, in geroglifico, in egiziano demotico ed in greco. Jean-Franois Champollion decifra, per la prima volta, i testi delle piramidi. La sua comunicazione al mondo scientifico del 1822, 17 dicembre. La campagna napoleonica dEgitto, con gli entusiasmi che suscit nelloccidente massonico, ebbe unimportante conseguenza. La Massoneria continentale aveva una sua particolare fisionomia rituale, della case massoniche, dei templi, lambizione di riti efficaci e cerimonie perfette. La Massoneria anglosassone si riuniva, ancora, nelle taverne e negli alberghi, recitava dei rituali a memoria, aprendoli e chiudendoli con cantici ispirati a quelli delle chiese riformate. Soltanto dopo la chiusura dei lavori rituali (in cui era compresa lagape) erano svolti dei lavori oratori. Linfluenza del mito egizio sulla massoneria port la massoneria anglosassone ad unomogeneizzazione con limpostazione rituale continentale, compresa la necessit di avere dei templi fissi ed arredati simbolicamente per lo svolgimento delle tornate. Il Fratello Belzoni, inviato in Egitto dal Gran Maestro della Massoneria dei Moderns, fu il primo egittologo ed archeologo moderno. Si chiude cos unepoca propedeutica. La creazione dei Riti Egizi era ormai alle porte. Gli antesignani Linfluenza dei circoli rosicruciani tedeschi ed olandesi inser nelle prime manifestazioni della massoneria egizia connotazioni ermetiche. Possiamo indicare nel Principe di Sangro, Raimondo di S. Severo (1710-1771) come uno dei pi brillanti e indicativi rappresentanti di questa corrente. Raimondo fu Gran Maestro della Massoneria napoletana, che rivendica unimportante filiazione diretta, nella sua trasmissione iniziatica ed esoterica, dai Misteri egizi alessandrini. Sotto la sua Gran Maestranza, il Barone Teodoro Tschoudy cre il Rito Ermetico della Stella Fiammeggiante, il cui catechismo dei tre gradi massonici unimportante testimonianza dei procedimenti della Grande Opera, descritta attraverso la simbologia massonica. Ma il primo Rito massonico dichiaratamente Egizio quello di Lachaux, Gran Maestro del Tempio del Sole della Societ dei Filosofi Incogniti, a finalizzazione ermetica. Il Rito aveva un sistema di sette gradi. Il suo Corpus interno era il Sistema filosofico degli antichi Maghi egiziani, rivelato dai sacerdoti ebrei sotto lemblema massonico. Il rito era organizzato in sette gradi:
6

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


1a Classe: i tre gradi azzurri. 2a Classe Maestro Perfetto, Perfetto Eletto e Piccolo Architetto. 3a Classe Perfetto Iniziato dEgitto. Ma il Maestro incognito di questo sistema fu Charles Geille (1753-)14 che era in stretta relazione con lo Tschoudy, e di cui aveva fatto adottare a Lachaux gli statuti della sua Stella Fiammeggiante Unaltra importante Loggia egizia, I Filadelfi, fu quella del Visconte Franois Anne de Chefdebien dArmisson, gi attivo nellambito neotemplare e nellOrdine degli Eletti Cohen. Poco dopo, (1767) fu creato il pi interessante ed il pi caratteristicamente egizio dei Riti Massonici, quello degli Architetti Africani (o Egizi). Il suo creatore fu un ufficiale dellarmata prussiana, Friedrich von Kppen, che scrisse, assieme a von Hymmen, il famoso Crata Repoa. Nel testo, allegato integralmente a questa relazione si descrive, in termini naturalmente fantastici, liniziazione egizia antica in sette gradi (Pastophoro, Necophoro, Melanophoro, Cristophoro, ecc.) Ledizione francese (1821) del Crata Repoa, su cui si basa la traduzione allegata, si deve a Bailleul e Destangs. Il Rito fu protetto da Federico II di Prussia, Gerard Galtier15 riporta che Federico don a von Kppen un padiglione, adattato ad uso di tempio egiziano, nella Biblioteca di Slesia, che apparteneva allora alla Polonia meridionale.

CAGLIOSTRO ED IL RITO EGIZIANO Il Rito Egiziano di Cagliostro in realt unanomalia nei confronti della Massoneria tradizionale. Cagliostro fu ammirato, ma anche avversato dai pi notevoli massoni del suo tempo. La sua particolare personalit lo portava a sopravanzare i paradigmi massonici del suo tempo, a considerare la Massoneria con la sufficienza del grande iniziato che si riteneva. Giuseppe Balsamo (1743-1759) alias Conte di Cagliostro, Comte de Phoenix, Marchese Pellegrini ecc. A Malta nel 1766, in compagnia del suo maestro, che indica con il nome dAlthotas, operava alchemicamente con Manuel Pinto de Fonseca, Gran Maestro dellOrdine di Malta. Dopo numerosi viaggi, in Europa e nel Nord Africa, torna a Malta dove il nuovo Gran Maestro dellOrdine, Emmanuel de Rohan, gli concede una dignit cavalleresca. Ebbe la sua iniziazione massonica, probabilmente, nella Loggia Segreto ed Armonia, allOriente di Malta. Non essendo questa Loggia riconosciuta dalla Gran Loggia dInghilterra, e necessitando Cagliostro di un passaporto massonico valido in tutta Europa, si fece iniziare nuovamente, il 12 aprile 1777, nella Loggia La Speranza n. 289, dove ricevette i tre gradi nello stesso giorno. La Segreto ed Armonia indicata come la prima ad apparire nel possesso dei famosi Arcana Arcanorum ha, solo per questo, diritto ad una chiosa: Michel Monerau16 riporta che: La Loggia Segreto ed Armonia ricevette una patente dalla Gran Loggia dInghilterra il 30 marzo 1789, ma in una lettera indirizzata a questa potenza massonica il 24 febbraio 1789, i principali ufficiali affermarono che la loro associazione massonica esisteva gi allinizio del secolo e che pi tardi, nel 1764, si era affiliata alla Loggia di Marsiglia (forse la Loggia Madre del Tito Filosofico Scozzese). La maggior parte dei membri di questa Loggia maltese erano Cavalieri dellOrdine di Malta e, secondo i piedilista, di numerose nazionalit (Francesi, Veneziani, Napoletani) e vi si riporta inoltre liniziazione di Giuseppe Balsamo. La Loggia cessa la sua attivit quando Napoleone bandisce lOrdine dallisola. Secondo il consiglio del suo Maestro Altothas, Cagliostro avrebbe poi inserito nei suoi rituali massonici egizi la cosiddetta Scala di Napoli o Arcana Arcanorum, trasmessigli dalla Loggia Maltese. Il collegamento simbolico era corretto, in quanto secondo la scuola ermetica alessandrina, che trasmetteva la cosiddetta via interna , che avrebbe permesso lacquisizione
7

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


dellimmortalit di un Corpo di Gloria. La stessa finalizzazione simbolica era espressa dai Misteri Eleusini ed Orfici, assieme a quelli dIside ed Osiride. Nei Rituali della Massoneria cagliostrina si pratica loperativit delle quarantene spirituali,17 che permettevano il rinnovamento simbolico della vita delluomo, il suo rigenerarsi ad uno stato ideale, edenico. Cagliostro stesso afferma a questo proposito: Ciascuno ricever il Pentagono [la Stella Fiammeggiante], cio la foglia vergine sulla quale gli Angeli primitivi hanno impresso le loro cifre e sigilli e, munito di questo, egli si vedr Maestro ed Intendente degli Edifici. Senza il soccorso dalcun mortale, il suo spirito sar riempito di fuoco divino, il suo corpo si tramuter in quello di un fanciullo innocente. La sua penetrazione [Divitia, Potenzia, Sapienza] sar senza limite, il suo potere immenso, e non aspirer ad altro che alla solitudine ed al silenzio per attendere limmortalit e poter dire lui stesso: Ego sum qui sum Ma lorigine del Rito Egizio di Cagliostro va ricercata nella sua vicinanza ed amicizia con il Cavaliere dAcquino, fratello del Principe di Caramanico, (Gran Maestro Nazionale della Massoneria del Reame di Napoli nel 1773) e cugino del Principe di Sangro. Gli storici moderni18 hanno esaminato con estremo approfondimento le radici dellOr+Os+Eg+ dalla Massoneria del di Sangro ai nostri giorni, ma rimane tuttavia da definire la trasmissione di tale contesto iniziatico dai templi isiaci di Pompei e dal tempio serapideo napoletano. comunque indubbio che tale trasmissione reale e vivente, ed indipendente da qualsiasi ricostruzione della massoneria settecentesca e ottocentesca, anche se si poi inserita, come spesso succede, in tale contesto. Gli ambiti iniziatici, consci che la tradizione comunque una, travasano spesso antiche forme esoteriche in forme nuove. Cagliostro volle collegare al suo nuovo (e nel contempo antichissimo), Rito anche la forma ermetica rosicruciana. Nel 1779 ricevette liniziazione allOrdine del Vero Massone Rosa+Croce (Rito rosicruciano riformato, di cui il primo Capitolo funzion a Marbourg. Si colleg allOrdine dei Fratelli Africani e corrispose con Marc Bdarride, il promotore del Rito di Misraim. Nel 1784, quando credette che il suo sistema fosse ormai maturo, Cagliostro fond a Parigi, in Rue de la Sourdire, la sua Loggia Madre dellAdattamento dellAlta Magia Egizia. Il Gran Cofto, suo spirito tutelare, gli avrebbe ordinato di procedere ad una riorganizzazione delle confraternite, aggiungendovi un nuovo rito. La Loggia possedeva un Tempio dIside in cui Cagliostro stesso officiava, nelle vesti di Gran Sacerdote. Il sistema egiziano di Cagliostro sopravvisse alla morte, a S. Leo, del suo fondatore. Logge del Rito cagliostrino, non casualmente, furono ancora fondate nei primi anni del XIX secolo, a Napoli. I Fratelli Mario Pagano, Domenico Cirillo e poi Pietro Colletta19 inserirono nei nuovi sistemi massonici una tradizione antichissima di diretta derivazione alessandrina. fu colui che fuse ed ebbe dei continuatori in Marconis de Ngre (Rito di Memphis) ed in Bdarride (Rito di Misraim). La storia successiva dei Riti Massonici Uniti di derivazione egizia, esula dalla nostra analisi della simbologia massonica di questambito. I testi di riferimento sono indicati nella bibliografia allegata e rappresentano una branca indispensabile della storiografia massonica ed iniziatica in genere. Ma non possibile esaminare la simbologia in questione senza riferirsi agli Arcana Arcanorum. Gli ultimi quattro gradi del regime del Bdarride potevano esser sostituiti da quelli cabalistici del Regime di Napoli o Arcana Arcanorum. Degli Arcana Arcanorum sono conosciute otto versioni, tutte, per un certo verso, mutile. La versione pi moderna consiste in massime ermetiche, ispirate allo Tshoudy, gi citato od al Fulton, un ermetista di cui si conosce ben poche cose. Le pi probabili consistono in quattro quaderni teurgici, molto simili a Grimoires seicenteschi, in cui si dovrebbe riportare finalizzazioni, glifi, e metodi operativi. Alcune versioni hanno glifi, diversi dalle altre versioni, senza finalizzazioni o metodi operativi. Altre riportano alcune metodiche e finalizzazioni, ma senza glifi. Vi sono inoltre evocazioni angeliche molto simili,
8

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


nella sostanza, ma in parte anche nella forma, alle pratiche dellOrdine martinezista degli Eletti Cohen. Gli Arcana non sono stati diffusi soltanto negli ultimi quattro gradi dei riti egizi, ma anche in altri ambiti iniziatici (Martinisti, neotemplari ecc.) Bisogna tuttavia riconoscere che negli attuali contesti iniziatici, anche dimpostazione massonica egizia, gli Arcana non sono affatto praticati, sia in relazione alla loro difficolt interpretativa che alla incompletezza rituale. Vi sono delle descrizioni dei vari aspetti degli Arcana, nella massoneria settecentesca, che ci sono pervenute storicamente. Ren Le Forestier20 riporta che nel Capitolo dei Cavalieri dellAquila Nera (C.B.C.S) di J.B.Willermoz (1763) cos ci si rivolge al recipiendario: Il discorso che lOratore del Capitolo indirizza al recipiendario gli insegna che i simboli della Massoneria Azzurra hanno una significazione ermetica; per esempio, la pietra bruta rappresenta la materia informe che bisogna preparare; la pietra cubica a punta piramidale simbolizza la materia sviluppata per la forma triangolare come il sale, lo zolfo, il mercurio. LOratore insiste sullinfluenza dei segni dello zodiaco e sulla potenza del nome divino. E, gli dice, in ciascuna delle case (del sole) che voi dovete impegnarvi ad entrare, per abitarvi il periodo necessario, e lavorarvi attirandovi la virt beneficente di questo astro luminoso, vivificando tutta la materia preparata con questo metodo. In questo discorso, apparentemente oscuro, si accenna alle metodiche di preparazione dei sette sigilli o talismani planetari, testi caratteristici di molti Grimoires21 che hanno sicuramente ispirato gli Arcana. Ad un esame filologico, gli Arcana hanno una notevole somiglianza con testi magico-rituali e teurgici conservati dallOr+Os+Eg+, come le cosiddette Preghiere di Tommaso, la Preparazione dei Sigilli Planetari o i Salmi Osiridei il che ci riporta, ancora, allambito napoletano. Alcuni Ordini Egizi epigoni hanno un quinto quaderno, in cui si trasmette unordinazione sacerdotale dApollo (Ra-Hlios), ma lanalisi del testo ci riporta infallibilmente allambito settecentesco, simbolico e pittoresco, ma chiaramente moderno. Ma di l dalla collazione dei testi o la ricerca filologico-storica in questo particolarissimo ambito esoterico-massonico, in che cosa consiste la teoria (e la corrispondente pratica) iniziatica degli Arcana? Nella loro globalit, se fossero completi, non si discosterebbero affatto dagli assiomi fondamentali della pratica ermetico-magica. 1. Lanalogia micro-macrocosmica, per la quale uninfluenza spirituale di cui si desidera attrarre la forza, si ottiene mettendo insieme analogicamente tutto ci che a questa particolare influenza corrisponde simbolicamente, attraverso la conoscenza della Signatura Rerum. 2. La simpatia e lantipatia (in senso strettamente energetico) delle forze, per cui si da valenza o si contrasta una particolare influenza per dosarne gli effetti. 3. Le pratiche di storno della reazione energetica negativa, sempre collegata alla eventuale realizzazione della forza evocata. 4. La necessaria preparazione della materia cio il potenziare la forza individuale (e nel contempo universale) che presente nelluomo, attraverso una purgazione (in senso chimico e non mistico) ed una sublimazione [separando lunare] che doni presenza e visione dei piani sottili. Si pu terminare questa rapidissima sintesi degli inserimenti simbolico-iniziatici negli Ordini Egizi ricordando che il Fr. Ragon, iniziato ai Nicotiniani22, inser nel Rito di Misraim alcune conoscenze tradizionali provenienti, attraverso il Concilio di Firenze, dal mondo orientale greco-romano.

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA

APPUNTI DANALOGIE SIMBOLICHE DELLA MASSONERIA EGIZIA Geroglifico AKH, (a Comatibus Comata, divino nellumano, corpo di gloria, di fiamma, da raggiungere da vivi. Questo lo scopo dei Misteri. La resurrezione del Dio virtualmente conseguita: la sua essenza, lo scarabeo rinnovato, analogo in senso lato alla forma sottile taoista, pu prescindere ormai dallinvolucro mortale, che viene abbandonato. Il Dio pervenuto ormai al compimento del Mistero della 2a nascita, mentre viene ancora una volta sottolineata lidentificazione con RA, con OSIRIDE (cio delliniziato del Dio Sole) nel rapporto: Kepri con te; ti vivi egli vive Ed Osiride stesso che uscito dalle spesse tenebre mentre gli dei sono in lui Ed egli stesso che ha la possibilit di vivificare gli dei che sono in lui. AKH = introversione. KHA = estroversione, Y, doppio La scrittura degli ideogrammi ermetici dei simboli massonici deve molto ai geroglifici egiziani (segni e lettere che celavano segreti, formule ecc. ai profani). Da qui la definizione data da Eraclito ai geroglifici egiziani in: Parlante Significante Nascondente

Questo metodo fu ripreso dagli ermetisti e da altre scuole. I primi furono gli elementi = figure geometriche:

N fuoco P acqua O terra M aria

zolfo ; sale mercurio


Sole
I lavori massonici siniziano a mezzogiorno (almeno nei primi tre gradi) quando il sole allo zenit ed irradia verticalmente gli appartamenti del tempio. I suoi raggi illuminano le luci (Venerabile, 1 e 2 Sorvegliante) formando un triangolo equilatero, al quale se ne sovrappone unaltro, sempre equilatero (rovescio) che unisce i due luminari, (Sole-Luna) ed il centro delle Colonne = Esagramma (o Sigillo di Salomone), che il simbolo dellunione dei tre fuochi o delle tre acque filosofiche. Tre segni positivi e tre negativi = ci che in alto come ci che in basso. Lopposizione del maschio e della femmina e la loro opera sul piano terrestre hanno una loro corrispondenza su altri piani psichici e sottili.


H Dorico Yod Corinzio
10

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Kneph = Serpente = Ourobouros = Rito Filosofico Italiano Cavaliere del Serpente di Bronzo 25 del R.S.A.A. Scarabeo = disco solare = simbolo dellultimo grado del M.M. Alveare = Api miele = laboriosit, immortalit. Occhio = Horus = occhio nel triangolo Cuore = (pesatura del cuore, Maath, dea della verit e la sua piuma che nella bilancia universa deve far aggio sul cuore delluomo). Il cuore contiene un seme vitale che rimanda alla fons vitae. Nella cabbal Thipharet, il passaggio obbligato fra Yesod (energia sessuale) e Kether (energia intellettuale) Pietra = monolite, obelisco, colonna, raggio di sole congelato, ierofania litica e granitica. Metalli = corrispondenze astronomiche con i sette metalli classici, corrispondenze danatomia sottile. Piombo = Saturno = milza Stagno = Giove = fegato Ferro = Marte = bile Oro = Sole = cuore Rame = Venere = reni Mercurio = Mercurio = polmoni Argento = Luna = genitali Abbandono dei metalli: abbandono della corporeit = morte simbolica O metalln = ricercare, indagare = abbandono della ricerca esterna, introversione. I metalli velano la realt e nel contempo la rivelano. Acacia = simbolo dellimmortalit in grado di Maestro (allinizio chiamata Cassia o tamarisco spinoso, la pianta che crebbe attorno al corpo dOsiride) Acacia = secondo M.P.Hall, Trees in Freemasonery, (Masonic Square, giugno 1977) 1. Resurrezione del dio solare 2. Innocenza (dal greco: Akakia, ritirarsi, la pianta si ritira in se stessa) 3. Immortalit e rigenerazione (sempreverde) 4. Emblema del mistero: loto, mirto, acacia. Cedro del Libano = Edificazione del tempio di Salomone a Gerusalemme Nei Rituali anglo americani e nel 22 grado del R.S.A.A = Principe del Libano = Cavaliere dellAscia Reale. Sarcofago dOsiride = verticalit = materia prima suscettibile dinfinite variazioni. Melagrana = fertilit, fecondit, seminalit = Templi decorati con melagrane, compreso il Tempio salomonico = Rituale Emulation. Gallo = vigilanza, risveglio. = animale sacro anche nello zoroastrismo Aquila, Falco = Horus = rappresenta la volatizzazione di ci che (etericamente) solido (solve et coagula. = R.S.A.A., Noachita, ecc.

11

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Leone = forza, potere = rigenerazione del sole = resurrezione = Lion grippe = la griffe du lion = la presa del Maestro, segno di riconoscimento del 3 grado = simbolismo del cerchio celeste (Noachita) Toro, bue = API = effusione di seme taurino, che simboleggia il vitalismo universale, che feconda la materia terrestre = morte di Hiram che diffonde vita e luce nel tempio universale. Agnello = acacia, innocenza. BIBLIOGRAFIA Trattato, XVI, 2. Giamblico I Misteri egiziani Rusconi, Milano 1984. Plutarco De Iside e Osiride, Adelphi, Milano, 1987. Platone il Timeo ed il Crizia Proclo, I Manuali, Rusconi, Milano, 1985 1 Denis Laboure Breve storia dei Riti Massonici egiziani, tratto dalla Rivista LEsprit des choses, Editions C.I.R.E.M, 1998, Trad.ne dAlexander. Il Crata Repoa (riportato integralmente negli allegati.) Court de Gbelin Le monde primitif, 1733. Alexandre Lenoir, La verit originale o lAntichit della Massoneria., Parigi, 1818. Abb Terrasson Sethos. George Smith The Use and Abuse of Free Masonery, London, 1783, pagg.42-42 Thomas Paine, Lorigine della Massoneria. Gerard Galtier Maonnerie Egytienne, Rose+Croix et neuve chevalerie Ed.ons du Rocher, Paris, 1986, pg.36 Michel Monerau Le segrets hermtiques de La Franc-Maonnerie e les Rites de Misraim e Memphis, Ed.ons Axis Mundi, Paris, 1989. Manoscritto 345 della Biblioteca Nazionale di Roma. Adriano Cosi Storia della Fr+Erm+Mag+ di Myriam (opera inedita) Ren Le Forestier La Franc Maonnerie templire et occultiste au XVII et XIX sicles. Ed.ns La Table dEmeraude, Paris. Il Grimoire detto del Duca di Rohan, conosciuto anche da Cagliostro e che conservato alla Biblioteca dellArsenale a Parigi. Marc Bdarride LOrdre Maonnique de Misraim Ed.on dAujourdhui, Plan de la Tour (Var), (senza data) Francesco Brunelli (a cura di), Rituali dei gradi simbolici della Massoneria di Memphis e Misraim, Ed.Altair- Bastogi, Foggia, 1981 Gastone Ventura I Riti Massonici di Misraim e Memphis, Ed.Atanr, Roma, 1975.

12

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA

ALLEGATI Allegato n. 1 Lettere di Salzmann a Willermoz Tratte da documenti inediti trovati da Robert Amadou. LInitiation n. 1 Gennaio-Febbraio 1980 Strasburgo, questo 22 novembre 1780 () Vi qui un fenomeno che merita attenzione. Il famoso Calliostro, (sic) dopo aver abitato molto tempo a S.Pietroburgo ed a Varsavia, qui da qualche settimana. Dichiara di esser stato ricevuto sotto le piramidi dEgitto e di possedere la medicina universale. Ha effettuato delle cure efficaci e non prende niente, dicendosi molto ricco; a Flumine1 andato a trovarlo. Ha avuto una lunga conversazione con lui, nella quale gli ha rimproverato di non ricercare che dei gran signori per discepoli; cos stato a S. Pietroburgo con il generale Potemkin ed a Varsavia per il principe Poninnski, la cui reputazione fortemente equivoca. Si in procinto di andare a Parigi, dove conta di iniziare il SerFDuca di Chartres2. A Flumine non pi andato a trovarlo. La curiosit mi spinge a vederlo. Forse il Fa Mystagogo3 mi accompagner; vi andr allora con maggior piacere () Strasburgo, questo 31 dicembre 1780 Ho avuto una conversazione con Cagliostro, di cui vi rendo conto. Mi ha assicurato di dovere le sue conoscenze alla massoneria, nella quale stato iniziato in Egitto dai sacerdoti delle piramidi, di cui ve n sette. I primi tre gradi sono i soli veritieri e contengono tutta la scienza. Nei nostri simboli, non vi di buono che il Sole, la Luna, la Stella fiammeggiante e la Pietra cubica. questultima, ha quanto ho intuito, che chiama Pietra Filosofale. Mi ha parlato di una specie di pietra simile, per la preparazione della quale sono necessari solo cinque giorni e che ha la qualit di splendere, strofinandola nelloscurit con un po di saliva, in modo che si pu accendervi una candela. Si spegne pulendola con un fazzoletto. La Stella fiammeggiante ha sette (sei) punte (ed un centro) che rappresentano i sette angeli che sono in presenza di Dio; o i sette pianeti, che non sono che degli spiriti; ha iniziato a nominarne due.Gabr- e Raf- dicendomi che per pronunciare questi nomi bisogna essere puri. Vi sono in Egitto delle Logge in cui si lavora con degli spiriti, ed altre in cui vi sono solo uomini. Vi sono tre classi di spiriti. La prima comprende quelli che sono attaccati alla parte fisica, alla terra, alla materia. pericoloso lavorare con loro, Nelle operazioni, bisogna andar dritti a Dio, tendere a ci che immortale; il solo mezzo di non ingannarsi e di non rischiare. Schoepfer si perduto, poich ha seguito la prima strada e si abbandonato a degli eccessi, fino ad operare davanti a degli impuri, e a battersi a pugni contro gli spiriti. Calliostro ha conosciuto questo disgraziato, e gli ha predetto la sua fine ed afferma che i suoi discepoli faranno la sua fine. Dice molto bene di Swedemborg e si rammarica che sia stato perseguitato. Invano gli Svedesi oggi quasi vogliano risuscitarlo dalle sue ceneri; non ne scopriranno niente. Il pi granduomo in Europa il famoso Falke4, che abita a Londra. In questa capitale vi sono cinque o sei massoni che hanno delle conoscenze, ma gli manca la chiave. Mi ha detto ancora che, operando, fa dei cerchi, delle parole. quattro cerchi e dei geroglifici. Mi parso propendere per il giudaismo, ma non che unipotesi che non certifico. I T. [Templari] mi disse, infine, avevano delle conoscenze. Il re di Francia gli ha perseguitati perch temeva che divenissero troppo forti. Ma Molay [Gran Maestro del Tempio] ha dato prova di ci che sapeva sia al re sia al papa in un certo tempo e che in seguito stato
Nome iniziatico [ Eques a Flumine]di Jean de Turkheim, nel Rito dei Cavalieri beneficenti della Citt Santa. Allora Gran Maestro del Grande Oriente di Francia) 3 Eques a Mystagogo, ieronimo di Daniel Ulmann 4 Rabbino magico, teurgo e mistico.
2 1

13

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


verificato. Ma oggi ignoriamo queste conoscenze: abbiamo soltanto il testamento di Molay, conservato in lingua araba, ebraica e francese e conservato a Medina. Infine ha deplorato lattuale ignoranza degli europei. Una volta un Egiziano baciava le ginocchia di un Europeo; oggi gli sputa in faccia. Ha terminato dicendo che stato lui a far stampare il Crata Repoa e che lautore della Massoneria africana o Egiziana [il Crata Repoa (1770) generalmente attribuito a Kppen, in collaborazione con Hymnen] Il Regime Massonico Egiziano inizia allincirca nel 1767. Ed ecco che, per una volta, gi molto. Continuer regolarmente a rendervi conto delle nostre conversazioni. Desiderate conoscere qualcuna delle sue ricette? Ancora una parola. Parlando di gradi si questionato di Hiram (sic) o Adoniram, questo granduomo prescelto da Salomone. Nel Il 2 grado massonico sono adombrati i discepoli che uccidono il mercurio; nel 3 si uccide questo H. [Hiram] perch gli voluto rubargli la pietra filosofale. Tutto ci non mi convince molto. Call. si esprime con difficolt in francese e salta da un soggetto allaltro. Ma ancora detto che vi una sciocchezza nelle Scritture, quando affermano che Salomone, dopo aver ottenuto la saggezza, si era dato allidolatria. Vi sarei molto grato di poter avere le vostre osservazioni su questuomo ed i vostri consigli. Vostro per la vita. Ab Hedera5 Strasburgo questo 1 giugno 1781 () La Scrittura non conosce le medicine. Sono gli anziani della Chiesa che necessario chiamare in soccorso dei malatiQuesta virt non si perduta. Ma dov? Calliostro dice: un massone che ha bisogno di medicine quand malato non un massone. Pretende che la scienza legata intimamente al potere di guarire.() Calliostro continua a sostenerlo, per quanto abbia avuto molti dispiaceri. Due persone sono morte fra le sue braccia. Per quanto non avesse assicurato la loro guarigione, i medici ne hanno approfittato per discreditarlo ulteriormente. Ma il Maresciallo di Contades lo protegge; C. a far stampare dei manifesti in cui avvisa il pubblico dei giorni in cui riceve. Da notarsi che C. arrivando qui alloggia allo Spirito, che il principale albergo, senza mostrare il suo talento, in quanto lalbergatore malato e soffre molto. In seguito ha abitato in una camera ammobiliata, per molte settimane, senza esercitare la sua arte. Ha impiegato il suo tempo a sondare il terreno. Di tutti i suoi primi amici che lhanno visto alla fine dellanno scorso, non ve n che uno solo che lo frequenta ancora e che ne parla bene. Ha iniziato con delle conoscenze borghesi, ma attualmente tutti le sue frequentazioni sono nobili, ed ha cenato, con sua moglie, presso il Maresciallo. Si pretende che coloro che gli sono pi attaccati sono stati sedotti o ammaestrati da lui. Non so se ci fondato, ma mi si assicura che uno di questi in corrispondenza regolare con lui. Tutti, comunque, convengono che un grande mentitore e che le sue medicine fanno pi male che bene, almeno secondo la pubblica opinione. Bisogner attendere la conclusione della commedia. Vostro per la vita. Ab Hedera6 Strasburgo questo 3 dicembre 1782 Mi si assicura che lindiscrezione arrivata tanto lontana da Parigi, che qui si parla pubblicamente dellO. dei Ces. 7. Un certo M.Fouquet, lontano pi di cento leghe da ci che si chiama scienza, a ricevuto una lettera dalla Signora la Contessa Qualin [Coislin] nella quale lo incarica di andare a trovare Cagliostro e di domandargli segli non fosse uno dei sette gr. [grandi] Cens, e se non h alcun
5 6

Frdrique-Rodolphe-Saltzmann, Eques ab Hedera. Frdrique-Rodolphe-Saltzmann, Eques ab Hedera. 7 Ordine degli Eletti Cohens 14

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


rapporto con Ms8. Ella gli scrive cos indiscretamente che questi nomi sono scritti in tutte lettere. IL F Fouquet ha fatto leggere la lettera al F a Navibus9 ed al Fa Flumine, prendendosi gioco della singolare richiesta e parlando ad alta voce di fronte a delle signore. Il Fa Navibus, che mi ha narrato il fatto, ve ne parler probabilmente nella lettera che vi ha scritto oggi. Vostro per la vita. Ab Hedera10

Allegato n.2 PIETRO COLLETTA E LA MASSONERIA EGIZIANA

VERBALE DI TORNATA DELLA RL Sapienza Trionfante allO di Napoli AllObbedienza della Massoneria Egiziana (Rito di Cagliostro)

GLORIA UNIONE BENEFICIENZA

SAPIENZA

PROSPERIT

Noi Grande Cofto Fondatore11 e Gran Maestro dellAlta Massoneria Egiziana in tutte le parti Orientali ed Occidentali del Globo a tutti quelli che vedranno queste presenti facciamo sapere che nel soggiorno che abbiamo fatto a Napoli, molti membri di una Loggia di questOriente, secondo il Rito ordinario12, e che ha il titolo distintivo della Sapienza avendoci manifestato lardente desiderio, che avrebbero di sottomettersi al Nostro Governo e di ricevere da Noi i lumi, ed il potere necessario per conoscere e propagare la Massoneria nella sua vera forma e primitiva purit. Noi ci siamo arresi al loro voti, persuasi che dando ad essi questo contrassegno della nostra benevolenza e della nostra confidenza noi avremo la doppia soddisfazione di aver travagliato per la GDADU13e per il bene dellumanit. Per questi motivi, dopo aver bastevolmente stabilita e verificata presso il Venerabile e presso molti Membri della detta Loggia la potest e lautorit, che noi abbiamo a questeffetto, Noi, con laiuto di questi medesimi Fri Flli 14li fondiamo, e creiamo in perpetuo allOriente di Napoli la presente Loggia Egiziaca e la costituiamo Loggia Madre per tutto loriente, ed occidente, attribuendole da ora in poi il Titolo distintivo della Sapienza Trionfante15, e nominando poi suoi ufficiali perpetui, ed inamovibili. Cio: Giulio De AngelisVenerabile
8 9

Martins de Pasqualys De Las Casas, Gran Maestro dellOrdine degli Eletti Cohens. Bernard de Turkeim il giovane, Eques a Navibus 10 Frdrique-Rodolphe-Saltzmann, Eques ab Hedera. 11 Allepoca il Gran Cofto era il Generale Montamayor (1764-1841) 12 Si tratta del Rito Francese 13 Gloria del Grande Architetto dellUniverso 14 Fondatori Fratelli 15 Era il nome distintivo della prima Loggia di Cagliostro, La Sagsse Triomphante 15

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Filippo Filippissuo sostituto Ignazio GoffettiOratore Giuseppe Quattrinisuo sostituto Benedetto VillaGuardia Sigilli Vinceslao Masellasuo sostituto Mario MucciGrande Ispettore Maestro di Cerimonie Vittore MarianiTesoriere Vincenzo Cattesisostituto Noi accordiamo per sempre a questi Officiali il diritto ed il potere di tenere Loggia Egiziaca con li Fri Flli sottoposti alla loro direzione di fare tutte le accertazioni di AC e MApprendista, Maestro Muratore egiziani, di spedire attestati, di avere relazioni e tenere corrispondenza con tutti li MM del nostro Rito, e con le Loggie,(sic) dalle quali Essi dipendono in qualunque luogo della terra chesse siano situate, di adottare dopo lesame e con le Formalit da Noi prescritte le Loggie del Rito Ordinario, che desidereranno abbracciare il nostro Istituto, in una parola di esercitare generalmente tutti li diritti, che possono appartenere ed appartengono ad una Loggia Egiziaca giusta e perfetta, che ha il titolo e le prerogative, e lautorit di una Loggia Maestra. Noi ordiniamo per al Venerabile, ai Maestri, agli Ufficiali ed i Membri della Loggia di avere una continua e scrupolosa attenzione per i Lavori della Loggia, affinch quelli delle Ricezioni e tutti gli altri generalmente si facciano in conformit deregolamenti e degli statuti da Noi spediti separatamente con la nostra sottoscrizione, col nostro Gran Sigillo, ed anche delle nostre Armi. Noi ordiniamo ancora a ciascuno dei FFdi caminare (sic) costantemente nel sentiero stretto della virt, e di mostrare con la regolarit della sua condotta, chEgli ama o conosce i precetti e lo scopo del Nostro Ordine. Per autenticare la presente, noi labbiamo sottoscritta di Nostra Mano, e vi abbiamo apposto il Gran Sigillo accordato da Noi a questa Loggia Madre, come anche il nostro Sigillo Massonico e profani. Dato allOriente di Napoli il settimo d dellOttavo Mese 5815 di VL B.Montemayor GranCV ad vitam Giuseppe VeselliOratore Matteo MidanoGSGuarda Sigilli Giulio FrattinelliGrande Ispettore Michele FrateMaestro Candico VerdinucciSegretario VERBALE DI TORNATA DELLA RLLa Vigilanza allOdi Napoli GLORIA SAPIENZA UNIONE BENEFICIENZA PROSPERIT

Noi GCM della R 16 Egiziana allOdi Napoli vicino il giardino di Eden, preso in considerazione li costumi, zelo, e virt del nostro carissimo Fratello e Maestro Pietro Colletta 17gli

16 17

Il simbolo significa Loggia Nel 1813 Pietro Colletta fu Maestro Venerabile della Loggia lUmanit allOriente di Napoli 16

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


diamo con le presenti la Facolt di ricevere in ogni grado delladozione quelli che con i loro costumi, meriti particolari, e Virt renderanno degni di essere ammessi ai nostri sublimi misteri. Nominiamo a questeffetto il nostro suddetto Carissimo Fper presiedere in qualit di Malla di adozione detta La Vigilanza sotto condizione di non ammettervi se non quelli, che per il loro costumi e Virt potranno contribuire al bene, e lustro, o splendore del nostro RO18 e cos ordiniamo a tutti i li FF che ci sono subordinati di riconoscere detto nostro carissimo FPietro Colletta nella suddetta sua qualit e di rendergli tutti gli onori Massonici o Muratoti dovuti alla sua qualit di M. In Fede di chi si formata la presente seduta e gli abbiamo spedito la presente sottoscritta da Noi, e munita de nostri Sigilli. Dato allO di Napoli Il 6 del Nono Mese 5815 di VL Seguono le firme. TORNATA DELLA RLLa Vigilanza allO di Napoli AGDGADU A Gloria del Grande Architetto dellUniverso Sotto questo giorno riunitosi allOdi Napoli il numero de M qualificati e rendendo i dovuti onori al GADU si presentato il carissimo F Pietro Colletta per prestare al Tempio il suo Giuramento, onde rivestire delle qualit da noi conferitegli nella seduta di de 6 del Nono mese corrente, ed per che piacciavi, o FF, di assisterlo nella di Lui alta e terribile protesta che egli ad alta ed intelligibile voce pronunzia e firma questatto sul quale di Linea dal nostro F Segretario e vien quindi convalidato dalle Nostre Cifre Massoniche. Il GM di C19 piacciagli di accompagnare a piedi del Trono il Carissimo F Pietro Colletta qualificato della sua onorifica carica di M della di Adozione La Vigilanza. GIURAMENTO Io Pietro Colletta Giuro in presenza DGADU del mio GMV20 ad Onorem e di tutti li FF che mi ascoltano di non rivelare giammai, n far conoscere, scrivere, n far scrivere tutto ci che si opera qui sotto li miei occhi come altres di propagare la nostra Massoneria Egiziaca e di ampliare vieppi in ogni angolo del Mondo la R e conoscere il Vero Lume, condannando in caso di imprudenza me stesso ad esser punito secondo le Leggi del GF21 e di tutti li miei superiori. Io prometto ugualmente la pi esatta osservanza degli altri sei Comandamenti che mi sono stati imposti = LAmor di Dio, il rispetto per il mio Sovrano, la Venerazione per la religione e per le Leggi, lAmor de miei simili, un attaccamento senza riserva al nostro Ordine e la pi cieca sottomissione alli Regolamenti e Leggi del nostro Rito, che mi saranno comunicati dal GO.22 Pietro Colletta M FFPiacciavi di rendere al carissimo FMPietro Colletta d tributi, ed applausi convenevoli al di lui rispettabil grado = Datone lettura del presente atto viene da noi sanzionato e firmato e quindi corroborato con gran sigillo di questa R e M23
18 19

Rispettabile Oriente Maestro delle Cerimonie 20 Gran Maestro a vita 21 Grande Fondatore 22 Grande Oratore 23 Rispettabile Loggia Madre 17

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Dato allO di Napoli il 15 del nono mese 5815 di VL Seguono le firme solite ALGDGADU24 In luogo remoto coperto da L25 ove regna la Pace, lUnione, la Virt, e lUguaglianza sonosi (sic) riuniti gli Ori FFMri Mni e26 datasi dal FSegLettura dellultima seduta avente per oggetto la professione del carissimo nostro F Pietro Colletta, la presente riunione allo scopo di consacrare nella dignit dello Rle Grdo27 il detto F. perci accesa lAra ed invocato il Nume per assistenza di questa solennit il Mro di C28a introdurr nel Tempio il F per ricevere il Grado di L ATTO SOLENNE Io BMontemayor GRCV29 ad vitam do a Voi carissimo F questo soffio per far germogliare, e penetrare nel vostro cuore le Verit che noi possediamo. Io ve le do per fortificare i voi la parte spirituale. Io ve lo do per confermarvi nella Fede de Vostri FFe SS30 del Rito Egiziano, e che voi godiate delle medesime prerogative ed Onori. Noi vi creiamo F Legittimo MDAME31 della vera adozione Egiziaca e della Regia La Vigilanza. Noi vogliamo che Voi siate riconosciuto in queste qualit da tutti i FFe SS del REgiziano, e che voi godiate delle medesime prerogative ed Onori. Noi vi diamo il potere di essere da ora in poi, e per sempre MMne e Libero. perci che per il med. potere che io tengo dal GCF32 del nostro Ordine e per la grazia di Dio io vi ho conferito il Grado di MMne vi costituisco Custode delle nuove cognizioni, delle quali noi ci accingiamo di farvi partecipe nei nomi sacri di Helion, Melion Jethagrammaton. Essendo pertanto lora prescritta si chiude il presente travaglio e datone lettura viene da Noi firmato e corroborato col gran S di questa Ra Madre. Dato allO di Napoli il 21 d del Nono mese 5815 di VL Seguono le firme

GLORIA UNIONE BENEFICIENZA

SAPIENZA

PROSPERIT

Noi GM della Ra E33 allOriente di Ancona nella Cittadella avendo preso in considerazione li costumi, zelo virt e cognizioni M del nostro Carissimo F e M Raffaele
24 25

In questo caso si inserita linvocazione in francese: la Gloire du Grand Architecte de lUniverse. Luce 26 Onorevoli Fratelli Maestri Massoni 27 Rispettabile Grado 28 Mastro di Casa 29 Grande Rispettabilissimo Cofto Venerabile 30 Fratelli e Sorelle. Le Logge dadozione di Cagliostro iniziavano anche le donne 31 Maestro dellAntica Massoneria Egizia. 32 Gran Cofto Fondatore (Cagliostro) 33 Ercole, (della Cittadella) nome distintivo della Loggia. 18

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Costantini gli diamo con la presente seduta la facolt di ricevere in ogni ordine e grado delladozione quelli che li loro costumi, meriti particolari e virt renderanno degni di essere ammessi ai nostri sublimi misteri. Nominiamo a questeffetto il nostro suddetto Carissimo F Raffaele Costantini per presiedere in qualit di maestro alla dadozione detta di Ercole nella Cittadella sotto la condizione di non ammetterci se non quelli che per i loro costumi, e virt potranno contribuire al bene e lustro del nostro RO specialmente a tutti i FF che ci sono subordinati di riconoscere detto nostro F Raffaele Costantini nella suddetta qualit di Maestro e rendergli tutti gli onori massonici dovuti alla sua qualit di Maestro. GIURAMENTO Io Raffaele Costantini alla presenza del GADU e quella de miei Superiori, come ancora della Rispettabil Societ in cui mi trovo, mi obbligo di fare tutto quello e quantomi sar ordinato da miei Superiori e perci mi obbligo sotto le pene cognite alli FFMri Mri di obbedirgli ciecamente, senza ricercare il perch e di non rivelare il segreto n in voce, n in scritto, n con i gesti di tutti gli arcani che mi saranno comunicati. Io prometto e giuro di osservare, e rispettare venerabilmente tutti gli ordini che mi verranno comunicati da questo Tempio, e prometto dippi di propagare il nostro ROrdine Mco di spargere per il med. tutto il mio sangue e di osservare li altri sei precetti impostimi da questa Ra lamor di Dio, il rispetto verso il mio Sovrano, la venerazione per la Religione e per le Leggi, lamor dei miei simili, un attaccamento senza riserva al nostro Rle Ord e la pi cieca sottomissione alli regolamenti ed alle Leggi del nostro Rito che mi saranno comunicati dal Vle34 Raffaele Costantini Per il potere che il GC ha conferito al GM e per quello chio tengo da Lui comaltres dalla mia VQ35 io vi ordino A36primitivi di consacrare questi ornamenti facendoli passare per le vostre mani onde possa rivestite il carissimo F Raffaele Costantini Mro Mne della Rgia LErcole alla Cittadella e servirle di renderne onori al GADUe per esercitare las propagazione del Vle Nostro One Eco in ogni angolo del Mondo. Rendiamo pertanto FFlli MMgrazie al GADU per lottenuta grazia ed in autentica del nostro atto Noi abbiamo sottoscritto di Nostra Mano e Vi abbiamo apposto il Gran Sigillo Mco. Dato allO di Ancona Il 2 del decimo mese 5815 di VL Barone Montemayor Grn Cto Vle ad Vitam Gn Mtro della LErcole nella Cittadella. Bernardo Maddalena Oratore Gius.Acquabona GS Ant. M.ia Cisterni GI Giuseppe Fiaschetti Seg.o e asta37 Giulio Coen M di Cnia Antonio Gattesi Cre Vincenzo Cardarelli Cre Nunzio Abelli Vre Gennaro Stella Mne Fernando Tamburri Mne
34 35

Venerabile Venerabile Qualit 36 Arcangeli. 37 Segretario ed arganista (organista) 19

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Luigi Stefany Vre Carlo Morena Mne Giuseppe Piscitelli Mne Severo Quattrini Mne Quirico Giuliani Mne Ambrogio Bettini Vre

I verbali si trovano presso lArchivio di Stato Nazionale (Archivio Borbone) Napoli Travagli di Massoneria del generale Montemayor fs 1883 libercolo n. 1

1 2

Quanto a noi [gli Egizi] non usiamo termini semplici, bens suoni assolutamente pieni defficacia Trattato, XVI, 2. Nome, ma anche facolt o potere del divino 3 Giamblico I Misteri egiziani Rusconi, Milano 1984. 4 Plutarco De Iside e Osiride, Adelphi, Milano, 1987. 5 Cfr. in Platone il Timeo ed il Crizia 6 Proclo, I Manuali, Rusconi, Milano, 1985 7 (Thot, Ptha, Taut (pensiero) Adris, Enoch) 8 Denis Laboure Breve storia dei Riti Massonici egiziani, tratto dalla Rivista LEsprit des choses, Editions C.I.R.E.M, 1998, Trad.ne dAlexander. 9 Il Crata Repoa riportato integralmente negli allegati. 10 Court de Gbelin Le monde primitif, 1733. 11 Alexandre Lenoir, La verit originale o lAntichit della Massoneria., Parigi, 1818. In questo testo Lenoir nel capitolo dedicato al neofito trova (nel Crata Repoa), precisi riferimenti ed addirittura scene e parole del Flauto Magico di Mozart. Nessuna meraviglia: ambedue i testi derivavano direttamente dal Sethos di Terrasson. 12 George Smith The Use and Abuse of Free Masonery, London, 1783, pagg.42-42 13 Thomas Paine, Lorigine della Massoneria 14 A proposito dei gradi di questo Rito, Geille scrive: Il vero Apprendista colui che conosce e la materia e la sua preparazione volgare. Il Compagno colui che pervenuto a vedere la luna risplendente [ il separando lunare] o la perfetta fissazione al bianco. Il Maestro colui che felicemente in possesso della polvere di proiezione e che, meglio ancora, la medicina universale. 15 Gerard Galtier Maonnerie Egytienne, Rose+Croix et neuve chevalerie Ed.ons du Rocher, Paris, 1986,pg.36 16 Michel Monerau Le segrets hermtiques de La Franc-Maonnerie e les Rites de Misraim e Memphis, Ed.ons Axis Mundi, Paris, 1989. 17 Cfr. Manoscritto 345 della Biblioteca Nazionale di Roma. Esiste unaltra copia conservata ad Avignone. 18 Cfr. Adriano Cosi Storia della Fr+Erm+Mag+ di Myriam (opera inedita) 19 Cfr., negli allegati il verbale di fondazione di una Loggia di Rito Egizio a Napoli, di cui il primo Venerabile fu Pietro Colletta. 20 Ren Le Forestier La Franc Maonnerie templire et occultiste au XVII et XIX sicles. Ed.ns La Table dEmeraude, Paris. 21 Cri il Grimoire detto del Duca di Rohan, conosciuto anche da Cagliostro e che conservato alla Biblioteca dellArsenale a Parigi. 22 Cfr. negli allegati il testo del Ragon sui Nicotiniani. (Un particolare ringraziamento a Knoubis membro del Cap+Op+ Rosa Alchemica dellOr+Os+Eg+ che mi ha fraternamente aperto la sua biblioteca ed i suoi archivi.)

20

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


ALLEGATO n. 2

INIZIAZIONE agli antichi misteri dei preti d'Egitto Tradotto dal tedesco e pubblicato dal FAnt.Bailleul A PARIS presso Ant. BAILLEUL, Editore, rue Thibautod, n.8 RENARD Libreria, via S.Anna, n.715 DELAUNAY, via Palais-Royal, galerie de bois ___________

5821
CRATA REPOA
o INIZIAZIONE agli antichi misteri dei sacerdoti d'Egitto ________________

Traduzione e note di Vittorio Vanni

Preparazione Allorch un aspirante ai misteri aveva il desiderio di entrare nell'antica societ di Crata Repoa, doveva farsi raccomandare da uno degli Iniziati. La proposizione era in genere fatta dallo stesso Re che indirizzava a questo proposito una lettera ai sacerdoti. Questi indirizzavano questaspirante dEliopoli ai dotti dell'Istituzione, a Memphis; da Memphis, lo si rinviava a Tebe 1 ove era circonciso2 (n.d.t.1). All'aspirante era imposto un regime particolare; gli sinterdiva l'uso di certi alimenti3, anche del vino, fino a che avesse ottenuto, in un grado superiore, il permesso di berne di tanto in tanto. Lo si obbligava a passare molti mesi, come un prigioniero, in un sotterraneo, dove era abbandonato alle sue riflessioni; aveva comunque il permesso di scrivere, per descrivere le sue idee e le sue sensazioni. Queste erano poi esaminate attentamente e servivano a conoscere il grado della sua intelligenza. Arrivato il momento di lasciare il sotterraneo, dove lo si conduceva in una galleria sostenuta da colonne d'Ermete, sulle quali erano incise delle sentenze che gli si faceva apprendere a memoria.4 Quando il candidato le avesse imparate, un membro della societ avente il nome di Thesmosfores5 gli si avvicinava, tendendo in mano un grande staffile, per contenere il popolo davanti alla porta detta dei profani, per la quale sintroduceva il Recipiendario in una grotta. L gli si bendava gli occhi, legandogli le mani con dei lacci elastici. PRIMO GRADO Pastophoris O Apprendista, incaricato della guardia dell'ingresso che conduceva alla Porta degli uomini. Il Recipiendario essendo pronto nella Grotta, il Thesmophores lo, prendeva per la mano6 e lo presentava alla Porta degli uomini 7 Al suo arrivo, il Tesmoforo toccava sulla spalla del Pastoforo (uno degli Apprendisti precedentemente ricevuti) che era di guardia all'esterno e l'invitava ad
21

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


annunciare il Recipiendario; il Pastoforo bussava allora alla porta del Tempio8 Il Neofita rispondeva alle domande che gli erano poste all'ingresso ed era introdotto. Lo Jerofante gli poneva altre domande su differenti soggetti ed il Recipiendario doveva rispondere in maniera categorica.9 Lo si faceva in seguito viaggiare nel recinto della Birantha10, e nel frattempo, si cercava di spaventarlo con dei lampi, dei tuoni, producendo artificialmente attorno a lui gli effetti della grandine, della tempesta e del fulmine11.Se non si lasciava troppo spaventare e se non si era troppo sconcertato, il Menies, o lettore delle leggi, gli leggeva le costituzioni della societ del Crata Repoa, che era obbligato a promettere di conformarsi. Dopo questadesione il Thesmophores lo conduceva, a testa nuda, davanti lo Jerofante; qui singinocchiava; gli si metteva la punta di una spada sulla gola e gli si faceva prestare il giuramento di fedelt e di discrezione. Sinvocava il sole, la luna e gli astri, per testimoni della sua sincerit.12 Pronunziato questo solenne giuramento, gli si levava la benda dagli occhi, e lo si metteva fra due colonne quadrate, chiamate Betili13 (n.d.t.2). Nel mezzo a queste due colonne, erano poste una scala a sette gradini, ed un altra figura allegorica, composta da otto porte di differenti dimensioni 14 Lo Jerofante non spiegava immediatamente al Recipiendario il senso misterioso di questi emblemi, ma gli teneva il seguente discorso: "Voi che venite ad acquisire il diritto di intendermi, a voi mi rivolgo: le porte di questaula sono severamente proibiti ai profani, che non possano penetrarvi; ma voi, Menes Museo, voi figlio dei lavori e delle ricerche celesti, ascoltate la mia voce, che va ad insegnarvi delle grandi verit. Siate in guardia contro i pregiudizi e le passioni che potrebbero distogliervi dal vero cammino della fortuna; fissate i vostri pensieri sull'Essere divino; abbiateli sempre davanti agli occhi, alfine di governare al meglio il vostro cuore ed i vostri sensi. Se volete camminare nel vero cammino della felicit, riflettete che voi siete sempre alla presenza dell'Onnipotente che governa l'universo. Questo essere unico a creato ogni cosa, le conserva ed esiste per se stesso. Alcun mortale pu vederlo, ma niente pu essere sottratto ai suoi sguardi.15 " Dopo questo discorso, si faceva salire l'Apprendista sui gradini della scala e gli sindicava via via quale nera il simbolo, basato sulla metempsicosi. Gli sinsegnava cos che i nomi e le attribuzioni degli Dei avevano tutt'altra significazione che quella credeva il popolo. Questo grado era consacrato alla fisica; si spiegava la causa dei venti, dei lampi, dei tuoni; si insegnava l'anatomia, l'arte di guarire e di comporre i farmaci. Sempre in questo grado si insegnava ai neofiti la lingua simbolica e la scrittura volgare dei geroglifici.16 Finita la ricezione, lo Jerofante dava all'iniziato la parola d'ordine, attraverso la quale tutti gli Iniziati si riconoscevano. Questo motto era Amoun e significava "sii discreto "17 Si riconoscevano ancora per un toccamento manuale18 Si rimetteva al Recipiendario una specie di berretto terminante in Piramide e lo si cingeva alle reni un grembiule chiamato Xilon e gli metteva al collo un collare le cui punte cadevano sul petto. Doveva sorvegliare a sua volta la porta degli uomini.

SECONDO GRADO Necocoris Se il Pastophoris, durante l'anno del suo apprendistato aveva dato prove della sua intelligenza, gli si imponeva un digiuno severo, per prepararlo a diventare Necocoris.19 Passato quindi questo anno, era messo in una camera oscura, chiamata Endimion20 Delle belle donne gli servivano dei piatti deliziosi, per rianimare le sue forze esauste. Erano le spose dei sacerdoti, ed andavano a visitarlo anche le vergini (n.d.t.3) consacrate a Diana. Queste lo eccitavano all'amore con ogni sorta di moine, ma il neofito doveva trionfare su questa difficile prova, per provare l'impero che deteneva su se stesso. Dopo averla subita, il Thesmophores lo veniva a trovare e gli poneva diverse domande . Se il Neocoris rispondeva correttamente, lo si introduceva nell'assemblea. Lo Stolista (o Aspergitore) gli gettava dell'acqua addosso per purificarlo; e gli simponeva di affermare che si era
22

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


sempre condotto con saggezza e castit. Dopo questa dichiarazione, il Thesmophores correva verso di lui, tendendo nelle mani un serpente vivo che gli gettava sul corpo, ritirandolo poi con il fondo del grembiule.21 Il locale sembrava riempito di rettili, per tentare di portare lo spavento nell'anima del Neocoris.22 Pi si dimostrava coraggioso in queste prove, pi era colmato di elogi dopo la ricezione. Gli si portava in seguito verso due colonne molto elevate, nel mezzo delle quali un grifone posava una ruota di fronte a lui23 Queste colonne significavano Oriente ed Occidente. Il grifone era l'emblema del sole; e la ruota, dal centro della quale partivano quattro raggi, figuravano le quattro stagioni. Gli si apprendeva nello stesso tempo l'arte di calcolare l'igrometro (che serviva a valutare le inondazioni del Nilo) e lo si istruiva nella geometria e nell'architettura, facendolo familiarizzare nei calcoli e le scale delle misure, di cui doveva servirsi in seguito. Gli si faceva notare che questi erano dei grandi segreti che non erano rivelati che a quelli che appartenevano al loro Ordine, le cui conoscenze erano ben superiori a quelle della popolazione. Gli si donava per insegna un bastone con un serpente aggrovigliato. La parola d'ordine era Eva; a questa occasione, gli si recitava la storia della caduta del genere umano.24 Incrociare le braccia sul petto, era il segno di cui si doveva servire per farsi riconoscere.25 (n.d.t.4) Il compito del Neocoris era di lavare le colonne. (n.d.t.5)

TERZO GRADO La porta della Morte Il nuovo Iniziato riceveva il nome di Melanophoris (N.d.T.6) L'intelligenza e la buona condotta del Neofito l'aveva reso degno di questo grado, come gli si dichiarava al momento della Ricezione. Era condotto dal Thesophores in un vestibolo al disopra dell'entrata del quale era scritto: porta della Morte, Questo vestibolo era pieno di specie differenti di mummie e di feretri decorati; dei disegni analoghi affrescavano le pareti. Siccome era il luogo dove si deponevano i morti il nuovo Melanophoris vi trovava i Paraskistes26 e gli Heroi27 che accompivano il loro lavoro. Nel mezzo era sistemato il feretro di Osiride che, a causa del suo assassinio supposto recente, portava ancora delle tracce di sangue. Si domandava al nuovo Melanophoris se aveva preso parte all'assassinio del suo maestro . Dopo una risposta negativa, due Tapixeytes28 si impadronivano di lui. Lo si conduceva in una sala ove erano gli altri Melanophoris vestiti di nero. Il re stesso, che assisteva sempre a questa cerimonia, riceveva il Recipiendario graziosamente, presentandogli una corona d'oro che gli proponeva di accettare, se si credeva abbastanza coraggioso da sostenere le prove che si andava a fargli subire. Ma il nuovo Melanophoris, conoscendo che doveva rifiutare questa corona, la gettava ai suoi piedi.29 Subito il Re gridava :"Oltraggio, vendetta" e impadronendosi dell'ascia dei sacrifici, colpiva (dolcemente) il Melanophoris alla testa30 I due Tapixeytes rovesciavano il Recipendario; i Paraskistes lo avvolgevano nelle bende da mummia. Dopo questa azione tutti gli assistenti piangevano attorno a lui. Lo si trasportava verso una porta ove era scritto: Santuario degli Spiriti. Al momento in cui si apriva, dei colpi di tuono si facevano sentire, dei lampi brillavano ed il preteso morto si trovava attorniato dal fuoco.31 Caronte s'impadroniva di lui come se fosse lo spirito di un defunto, e lo sprofondava dai giudici delle rive oscure. Plutone, assiso sul suo trono, avente ai suoi lati Radamante e Minosse, cos come Alectone Nitteo, Alaster e Orfeo.32 Questo temibile tribunale gli indirizzava delle domande severe su tutto il corso della sua vita: infine, lo condannava ad errare in queste gallerie sotterranee. Lo si sbarazzava infine di tutto ci che lo avviluppava e di tutto l'apparato mortuario. Riceveva poi delle nuove istruzioni, cos concepite: 1 Non aver mai sete di sangue, ed assistere i membri della societ, quando la loro vita fosse in pericolo.
23

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


2 Non lasciar mai un morto senza sepoltura. 3 Attendere una resurrezione dei morti ed un giudizio futuro.(a) (n.d.t.6) Lo si obbligava, in questo grado, ad occuparsi, per un certo tempo, al disegno e alla pittura; poich entrava nei compiti di un Melanophoris di decorare i feretri e le bende delle mummie. Una scrittura particolare gli era poi insegnata; la si chiamava iero-grammaticale, che gli era particolarmente utile in quanto la storia d'Egitto, la geografia, gli elementi dell'astronomia erano state scritte in questa lingua. Riceveva infine delle lezioni di retorica, alfine di poter pronunciare in pubblico le orazioni funebri. Il segno di riconoscimento consisteva in una abbraccio particolare, il cui oggetto doveva esprimere la potenza della morte; il motto era: "Monach Caron mini."(io conto i giorni della collera). Il Melanophoris restava in queste gallerie sotterranee fino a che si sarebbe potuto giudicare se era capace di avanzare nelle pi alte scienze o se non si potesse fare di lui che un Paraskiste o un Heroi; perch se non arrivasse alle vere conoscenze, avrebbe qui passato il resto dei suoi giorni.

QUARTO GRADO Battaglia delle Ombre33 Chistophoris Il tempo della collera durava ordinariamente diciotto mesi: quando era passato il Thesmophores veniva a vedere l'Iniziato, lo salutava graziosamente e l'invitava a seguirlo, dopo averlo armato di una spada e di uno scudo. Percorrevano delle gallerie oscure. Improvvisamente, degli uomini orribilmente mascherati, circondati di serpenti e con torce in mano, attaccavano l'Iniziato, gridandogli "Panis". Il Thesmophores lo incitava ad affrontare il pericolo ed a superare l'ostacolo. Si difendeva allora con coraggio, ma soccombeva poi per il numero. Gli si bendava allora gli occhi e gli si passava una corda al collo, con la quale era trainato per terra sino alla sala dove doveva ricevere un nuovo grado. Le ombre si dileguavano improvvisamente, emettendo altre grida. Lo si alzava e lo si introduceva, estenuato fino al punto di poter appena sostenersi, nell'assemblea. La luce gli era resa ed i suoi occhi erano colpiti dalle pi brillanti decorazioni: la sala offriva una collezione dei pi bei quadri. Il re stesso sedeva accanto al Demiurgos.34 Al di sotto di questi alti personaggi, erano assisi gli Stolista (purificatore attraverso l'acqua); lo Ierostolista (Segretario), portante una piuma nei capelli. (n.d.t.7) Lo Zacoris (tesoriere) ed il Komastis (incaricato dei banchetti). Tutti portavano l'alideo.35 L'Odos (l'oratore, l'edo) pronunciava un discorso, nel quale felicitava il nuovo Chistophoris del suo coraggio e sulla sua risoluzione; l'invitava a perseverare: perch questa non era ancora la met dei travagli che doveva subire per fornire completamente le sue prove. Gli si presentava una coppa riempita di una bevanda molto amara, e che si appellava Ciceone e ci si assicurava che la bevesse interamente.36 Lo si rivestiva di diversi ornamenti. Riceveva lo scudo di Iside, o quello di Minerva; lo si calzava con i coturni di Anubis (gli stessi di Mercurio) e lo si copriva del mantello d'Orci, ornato del suo cappuccio. Gli si ordinava di brandire una scimitarra che gli era presentata e di tagliare la testa di un individuo che avrebbe trovato nel fondo di una caverna pi lontana, dove avrebbe dovuto penetrare e di riportarla al Re. Nello stesso momento, ciascun membro gridava: "Niobe, ecco la caverna del nemico" Entrandovi, percepiva la figura di una bellissima donna: questa era composta da pelli finissime o di vesciche, cos artisticamente fatta da sembrare viva. Il nuovo Chistophoris si avvicinava, la prendeva per i capelli e le tagliava la testa, presentandola poi al Re ed al Demiurgo. Dopo aver applaudito alla sua eroica azione, gli si annunciava che era la testa della Gorgona37 ,sposa di Tifone, che aveva decapitato. Questa aveva reso possibile l'assassinio di Osiride. Si
24

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


sceglieva questa circostanza per esortarlo ad essere sempre il vendicatore di ogni maleficio. Riceveva in seguito l'autorizzazione di rivestire dei nuovi abiti che gli erano presentati. Il suo nome era iscritto in un libro ove si trovavano quelli di tutti i giudici del paese. Un Chistoforis godeva della libera frequentazione con il Re e riceveva i pasti giornalieri dalla Corte.38 Gli si rimetteva, assieme un codice della legge una decorazione che non poteva portare se non alla ricezione di un Chistophoris, o nella sola citt di Sais. Rappresentava Iside, o Minerva, sotto la forma di un gufo. Questa allegoria gli era cos spiegata: l'uomo, alla sua nascita, cieco come il gufo e non diventa uomo che con l'aiuto dell'esperienza e dei lumi della filosofia. Il casco significa il pi alto grado della saggezza; la testa di Gorgona tagliata, la repressione delle passioni; lo scudo, la legittima difesa contro la calunnia; la colonna, la fermezza; la colonna, la fermezza; la brocca d'acqua, la sete di conoscenza: la faretra a pi frecce, il potere dell'eloquenza; la picca, la persuasione da lontano, cio la possibilit per una buona reputazione di fare una profonda impressione a grande distanza; i rami di palma e d'ulivo erano i simboli della pace.39 Gli si apprendeva, in pi, che il nome del grande legislatore era Jao.40 Questo nome era quello d'ordine del grado. I membri di questa assemblea avevano qualche volta delle riunioni ove i Chistophoris potevano essere ammessi. Il Capitolo che essi formavano si chiamava Pixon 41; la parola in uso per queste tenute era Sasychis42 L'Iniziato doveva apprendere la lingua amunica.41

QUINTO GRADO Balahates Il Chistophoris aveva il diritto di domandare questo grado, che il Demiurgo non poteva rifiutargli. Condotto nel luogo ove si riuniva immediatamente l'assemblea, era ricevuto da tutti i suoi membri. In seguito, lo si introduceva in un'altra sala disposta per una rappresentazione teatrale. La era, in qualche modo, solo spettatore, in quanto ognuno dei membri prendeva parte all'azione. Un personaggio, chiamato Orus, accompagnato da molti Balahates portanti delle torce, camminava per la sala, come se cercasse qualche cosa. Orus sguainava la spada al momento d'arrivare alla porta di una caverna da cui uscivano delle fiamme; l'assassino Tifone era nel fondo, seduto e con l'aria abbattuta. Orus si avvicinava: Tifone si alzava e si mostrava come stupefatto: cento teste si levavano dalle sue spalle; tutto il suo corpo era coperto di scaglie e le sue braccia avevano una lunghezza smisurata. Senza lasciarsi scoraggiare da questo aspetto spaventevole, Orus si avanzava verso il mostro, lo atterrava e lo sottometteva. Dopo essere stato decapitato, il suo cadavere era gettato nella caverna, da dove non cessavano di uscire torrenti di fuoco; senza proferire una parola, si mostrava questa orribile testa a tutti gli assistenti. Questa cerimonia terminava per l'istruzione che Tifone significava il fuoco, uno degli agenti pi terribili, ma senza il quale niente si poteva fare a questo mondo: che Orus era l'emblema del lavoro e dell'industria, con l'aiuto del quale l'uomo esegue delle grandi e utili imprese, pervenendo a domate la violenza del fuoco, a dirigere la sua potenza, e ad appropriarsi dei suoi effetti. Il Balahates apprendeva, in questo grado, la chimica, l'arte di scomporre le sostanze e di combinare i metalli. Era padrone di assistere, quando lo voleva, alle ricerche ed alle esperienze che si faceva in questa scienza. Per questa ragione la parola d'ordine era: Chymis.

25

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


SESTO GRADO L'Astronomo di fronte alla porta degli dei. Qualche preparazione precedeva questo grado. Si cominciava ad incatenare l'Iniziato entrando nella sala. Il Thesmophores lo conduceva alla porta della Morte, dove bisognava discendere quattro gradini, prece la caverna che serviva per questa ricezione era la stessa nella quale avveniva l'iniziazione del terzo grado e che era stata allora riempita d'acqua, per farvi navigare la barca di Caronte. Dei feretri piazzati qua e l attiravano gli sguardi dell'Iniziato, che apprendeva che questi conservavano i resti di uomini messi a morte per aver tradito la societ. Lo si minacciava di una simile sorte, se fosse arrivato a commettere un simile crimine. Era poi portato nel mezzo dell'assemblea, per prestare un nuovo giuramento. Dopo averlo pronunciato, gli si spiegava l'origine del popolo degli dei, oggetto dell'adorazione del popolo, con l'aiuto dei quali si faceva divertire e se ne dirigeva la credulit; gli si faceva sentire nel contempo la necessit di conservare il politeismo per il volgo; in seguito gli si sviluppavano le idee - presentategli nel discorso di ricezione del primo grado - su gli elementi della dottrina di un solo essere, che abbracciava tutti i tempi, presiedeva all'unit, all'ammirabile regolarit del sistema dell'universo, e che per sua natura, era al di sopra della comprensione dello spirito umano. Questo grado era consacrato ad insegnare al Neofito le conoscenze pratiche dell'astronomia. Era obbligato ad assistere la notte alle osservazioni e di collaborare alle operazioni che queste esigevano. Si aveva cura di avvertirlo di stare in guardia contro gli astrologhi e di tutti coloro che tiravano oroscopi, perch considerandoli come autori dell'idolatria e della superstizione, la misteriosa societ li aveva in avversione. Questi famosi dottori del popolo avevano scelto la parola Fenice per parola d'ordine; motto che gli astronomi deridevano.44 Dopo la ricezione, si conduceva l'Iniziato verso la Porta degli Dei, e lo si introduceva nel Pantheon; qui vedeva tutti gli dei rappresentati da delle meravigliose pitture. Il Demiurgo gliene tracciava di nuovo la storia, senza nascondergli niente. Gli si metteva sotto gli occhi la lista di tutti i CapiIspettori, nell'ordine cronologico in cui erano vissuti, cos come il quadro di tutti i membri della societ, sparsi sulla superficie del globo. Gli si insegnava anche la danza sacerdotale, che figurava il moto degli astri.45 La parola d'ordine era Ibis che significa Gru ed era il simbolo della Vigilanza. SETTIMO GRADO Profeta o Saphenat Pancah. L'uomo che conosceva i Misteri.46 Questo grado era l'ultimo ed il pi eminente. Vi si dava una spiegazione dettagliata e pi completa di tutti i Misteri. L'astronomo non poteva ottenere questo grado, che completava la sua attitudine a tutte le funzioni. anche pubbliche e politiche, senza l'assenso del Re e del Demiurgo, ed anche senza il consenso generale dei membri inferiori della societ. Questa ricezione era seguita da una processione pubblica alla quale si dava il nome di Pamylach47 in cui si esponeva alla vista del popolo tutti gli oggetti sacri. Finita la processione, i membri della societ uscivano clandestinamente dalla citt durante la notte, e raggiungevano un luogo vicino, riunendosi in della case di forma quadrata. composte di pi appartamenti, ornati di pitture ammirevoli, rappresentanti la vita umana.48 Queste case erano chiamate Maneras49, perch il popolo credeva che gli iniziati fossero in particolari relazioni con i mani dei defunti: erano inoltre ornate da un gran numero di colonne. fra le aule erano dei sarcofagi e delle mummie. Arrivandoci, si presentava al nuovo Profeta una bevanda
26

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


chiamata Oimellas,50dicendogli che era pervenuto al termine di tutte le prove e riceveva inoltre una croce, il cui significato era particolare, e conosciuto dai soli Iniziati e che era obbligato a portare sempre su di s.51 Gli si passava un bellissimo vestito bianco plissettato, molto ampio, che si chiamava Etangi. Gli si rasava la testa e la parrucca che doveva portare era di forma quadrata.52 Il segno principale si effettuava portando le mani in croce nelle maniche, che erano larghissime53 (n.d.t.8) Aveva il permesso di leggere tutti i libri misteriosi scritti nella lingua amunica, e di cui gli si donava la chiave, chiamata la Leva reale.54 La pi grande prerogativa attribuita a quest'ultimo grado era di contribuire all'elezione di un Re.55 La parola d'ordine era Adon56. Il nuovo Profeta poteva anche, dopo un certo tempo, pervenire a degli incarichi nella societ ed anche a quello di Demiurgo.

DEGLI OFFICI E DELL'ABBIGLIAMENTO 1. Il Demiurgo - Capo ispettore della societ, portava un vestito azzurro-cielo, ricamato di stelle e di una cintura gialla.57 Aveva al collo uno zaffiro contornato di brillanti, sospeso ad una catena d'oro. Era, nel contempo, giudice supremo di tutti i paesi. 1. Lo Jerofante era vestito quasi nello stesso modo, con la sola differenza che portava una croce sul petto. 2. Lo Stolista, incaricato della purificazione del Recipiendario per mezzo dellacqua, portava un vestito bianco plissettato, e delle scarpe di forma particolare. Era anche responsabile del guardaroba. 3. Lo Jerostolista (segretario) aveva una piuma nella parrucca, e teneva in mano un vaso di forma cilindrica, chiamato Canonicon che conteneva l'inchiostro per scrivere. .4. Il Thesmophores era incaricato di dirigere ed introdurre gli Iniziati. .5. Lo Zacoris copriva le funzioni di tesoriere. 6. Il Komastis aveva cura della tavola e dei banchetti. Aveva sotto di lui i Pastophores. 7. L'Odos era oratore e carmista BANCHETTI Avanti di mettersi a tavola, tutti i membri erano obbligati a lavarsi. Il vino era interdetto e non potevano far uso che di una bevanda simile alla nostra birra moderna. Si faceva girare attorno alla tavola uno scheletro umano, o un Butoi (Sarcofago), figura di cordoglio. L'Odos intonava il Maneros, inno che cominciava cos: " O morte ! vieni all'ora convenuta". Tutti i commensali facevano coro. Finito il pasto, ciascun si ritirava: gli uni alle loro occupazioni, gli altri a dedicarsi alla meditazione; la maggior parte, secondo l'ora, gustavano le dolcezze del sonno, all'eccezione di quelli che erano al turno di veglia per introdurre per la Porta degli Dei (Birantha) gli Iniziati del sesto grado, che dovevano fare le osservazioni celesti; questi erano obbligati ad osservare l'intera notte ed a collaborare o di dirigere i lavori astronomici

27

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA

NOTE Porfirio, Vita di Pitagora Erotodo, libro 2 - Clemente d'Alessandria, Stromata. I (n.d.t.1) Non stato ancora chiarito se la circoncisione nell'antico Egitto aveva carattere di massa, come fra gli Ebrei, o se era invece caratteristica dalcune classi sociali, rituali o sacerdotali. 3 Legumi e pesci 4 Giamblico, de Mysteriis. Pausania libro I, racconta espressamente che queste colonne si trovavano in certi sotterranei presso Tebe. 5 L'Introduttore La terminazione dei nomi in us sono qui, per la maggior parte variati in es e in os, seguendo il dialetto egizio. 6 Apuleio, de Metam. , libro II 7 Cicerone, de Legibus, libro II, Mysteris ex agresti inanique vita exculti ad humanitatem et mitigati sumus. 8 Vedere le raffigurazioni delle piramidi, dove questa scena si svolge naturalmente. 9 Plutarco, in Lacon. Apoph., verb. Lysander. 10 Histoire du Ciel. tomo I, pg.44 11 Eusebio Cesar. Preparat. Evangel. - Clemente d'Alessandria. Admonit. ad Gent. 12 Alexander ab Alexandro, libro 5, cap.10 13 Eusebio, Demonst. Evang. libro I (n.d.t2) Beth-el (pietra divina) 14 Origene, Cont.Cels. pg.34 traduzione di Bouchereau 15 Eusebio, Preparat.Evangel., 1-13 - Clemente d'Alessandria, Admonit. ad Gent 16 . Giamblico, Vita di Pitagora 17 Plutarco, di Iside ed Osiride 18 Giamblico, Vita di Pitagora 19 Annobius, libro V 20 Endimion significa Grotta iniziatica n.d.t.3) In questo ambito verginit significa vir-agens, ovverosia la forza virile che suscitata dalla femmina, ma che deve essere conservata ed indirizzata per altri scopi. Per una donna, essere "vergine" da un punto di vista rituale significava soltanto non aver procreato. 21 Giulio Firmico Materno, capitolo 2, dice che era un serpente artificiale e dorato. 22 Gli Egiziani possedevano ancora l'arte di privare i serpenti del loro veleno. 23 Si trovano delle rappresentazioni simili nella "Grande aula romana" pg.94 24 Clemente d'Alessandria, in Protept. dice qualcosa di consimile. 25 Lo si trova ancora in qualche disegno nell'opera di M.Norden. (n.d.t) Questo segno, (braccio destro sopra il sinistro) detto "dell'Adepto" era talmente diffuso nell'area mediterranea e mediorentale da esser stato tramesso dal cristianesimo ai nostri giorni attraverso l'iconografia sia religiosa che iniziatica. (n.t.d.4) Il lavaggio o manutenzione delle colonne (su cui era iscritta la conoscenza) era inteso sia in senso letterale che simbolico. Il primo grado infatti apprende, il secondo conserva, il terzo trasmette. (n.t.d.5) Il "Nero" o lOscuro". 26 Quelli che lavoravano sui cadaveri. 27 Gli uomini consacrati che gli imbalsamavano. 28 I becchini 29 Tertulliano, de Baptysmo, capitolo 5 30 L'imperatore Commodo, immedesimandosi un giorno in questa parte, la svolse in un modo cos serio da farlo diventare tragico.
2 1

28

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Apuleio, Metam., 2. Diodoro di Sicilia, libro I. V. Orpheus (a) Questo dogma non egizio: forse bisogna attribuirlo a Platone che avrebbe mal compreso i misteri indiani (Nota dell'Editore francese) (n.d.t.6) In realt gli Egizi credevano in un giudizio post-mortem. In questo giudizio il loro cuore era pesato e doveva esser tanto leggero da far pendere il piatto della bilancia dove Maath, la dea della Giustizia e della Verit, posava una piuma. 33 Tertulliano, de Militis Corona. 34 Ndemiurgo, capo, ispettore della societ. (n.d.t.7) L'insegna degli Scribi era la piuma, emblema di Maath, la dea della Verit. 35 Wchew, Verit. Era una decorazione egizia. Attiano, Var. Hist., libro XIV, cap.34, ne parla in questi termini: Eam omnium hominum justissimum et tenacissimum opportebat qui circa collum imaginem ex saphiro gemma confectam gestabat. 36 Era verosimilmente la stessa bevanda che portava il nome di cnceag. Ateneo, libro 9. 37 Gorgo, Gorgal e Gorgone, sono i nomi egizi della Medusa. 38 Diodoro di Sicilia, libo I, de Judiciis giptiorum. 39 Grande Aula Romana, pg.26 40 Diodoro Siculo, libro I gyptiis legum lstoribus 41 Letto di giustizia 42 Un antico prete egiziano 43 La lingua amunica era la lingua misteriosa (vedi il motto del primo grado). Il recipiendario, avendo percorso i piccoli misteri, che avevano per oggetto di prepararlo, veniva istruito in tutte le scienze umane, toccando al momento d'essere ammesso ai grandi misteri la conoscenza della dottrina sacra. 44 Erodoto, Hist. thiop. libro 3 45 Luciano, De Saltazione 46 Giamblico, de Mysteris gipt. 47 Cio oris circumcisio (circoncisione della lingua). Sembra che sia un'espressione figurativa, per la quale il Neofito avente acquisito tutte le conoscenze che si poteva dargli, la sua lingua era finalmente sciolta, e che gli era permesso di parlare di tutto. 48 Viaggio di Luca in Egitto 49 Soggiorno dei Mani. 50 Verosimilmente oinoeli, composto di vino e di miele. 51 Rufino, libro 2 cap. 29 52 Pierius, libro 32 - Grande Aula Romana. pg.66 (n.d.t.8) il cosiddetto segno del Buon Pastore. 53 Porfirio, de Abstinentia 54 Plutarco, de Amore Fraterno - Diodoro Siculo in Additionibus. 55 Sinesio, de Providendi 56 Histor. Deor.synt, prim., Lilio Gregor autore. p.2 57 Montfaucon, tomo 2pag.210, fig.I, Ungerus, libr.de Singulis
32 31

INIZIAZIONE agli antichi misteri dei preti d'Egitto Tradotto dal tedesco e pubblicato dal FAnt.Bailleul A PARIS
29

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


presso Ant. BAILLEUL, Editore, rue Thibautod, n.8 RENARD Libreria, via S.Anna, n.715 DELAUNAY, via Palais-Royal, galerie de bois ___________

5821
CRATA REPOA
o INIZIAZIONE agli antichi misteri dei sacerdoti d'Egitto ________________

Traduzione e note di Vittorio Vanni

Preparazione Allorch un aspirante ai misteri aveva il desiderio di entrare nell'antica societ di Crata Repoa, doveva farsi raccomandare da uno degli Iniziati. La proposizione era in genere fatta dallo stesso Re che indirizzava a questo proposito una lettera ai sacerdoti. Questi indirizzavano questaspirante dEliopoli ai dotti dell'Istituzione, a Memphis; da Memphis, lo si rinviava a Tebe 1 ove era circonciso2 (n.d.t.1). All'aspirante era imposto un regime particolare; gli sinterdiva l'uso di certi alimenti3, anche del vino, fino a che avesse ottenuto, in un grado superiore, il permesso di berne di tanto in tanto. Lo si obbligava a passare molti mesi, come un prigioniero, in un sotterraneo, dove era abbandonato alle sue riflessioni; aveva comunque il permesso di scrivere, per descrivere le sue idee e le sue sensazioni. Queste erano poi esaminate attentamente e servivano a conoscere il grado della sua intelligenza. Arrivato il momento di lasciare il sotterraneo, dove lo si conduceva in una galleria sostenuta da colonne d'Ermete, sulle quali erano incise delle sentenze che gli si faceva apprendere a memoria.4 Quando il candidato le avesse imparate, un membro della societ avente il nome di Thesmosfores5 gli si avvicinava, tendendo in mano un grande staffile, per contenere il popolo davanti alla porta detta dei profani, per la quale sintroduceva il Recipiendario in una grotta. L gli si bendava gli occhi, legandogli le mani con dei lacci elastici. PRIMO GRADO Pastophoris O Apprendista, incaricato della guardia dell'ingresso che conduceva alla Porta degli uomini. Il Recipiendario essendo pronto nella Grotta, il Thesmophores lo, prendeva per la mano6 e lo presentava alla Porta degli uomini 7 Al suo arrivo, il Tesmoforo toccava sulla spalla del Pastoforo (uno degli Apprendisti precedentemente ricevuti) che era di guardia all'esterno e l'invitava ad annunciare il Recipiendario; il Pastoforo bussava allora alla porta del Tempio8 Il Neofita rispondeva alle domande che gli erano poste all'ingresso ed era introdotto. Lo Jerofante gli poneva altre domande su differenti soggetti ed il Recipiendario doveva rispondere in maniera categorica.9 Lo si faceva in seguito viaggiare nel recinto della Birantha10, e nel frattempo, si cercava di spaventarlo con dei lampi, dei tuoni, producendo artificialmente attorno a lui gli effetti della grandine, della tempesta e del fulmine11.Se non si lasciava troppo spaventare e se non si era troppo sconcertato, il Menies, o lettore delle leggi, gli leggeva le costituzioni della societ del Crata Repoa, che era obbligato a promettere di conformarsi. Dopo questadesione il Thesmophores lo conduceva, a testa nuda, davanti lo Jerofante; qui singinocchiava; gli si metteva la punta di una spada sulla gola e gli
30

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


si faceva prestare il giuramento di fedelt e di discrezione. Sinvocava il sole, la luna e gli astri, per testimoni della sua sincerit.12 Pronunziato questo solenne giuramento, gli si levava la benda dagli occhi, e lo si metteva fra due colonne quadrate, chiamate Betili13 (n.d.t.2). Nel mezzo a queste due colonne, erano poste una scala a sette gradini, ed un altra figura allegorica, composta da otto porte di differenti dimensioni 14 Lo Jerofante non spiegava immediatamente al Recipiendario il senso misterioso di questi emblemi, ma gli teneva il seguente discorso: "Voi che venite ad acquisire il diritto di intendermi, a voi mi rivolgo: le porte di questaula sono severamente proibiti ai profani, che non possano penetrarvi; ma voi, Menes Museo, voi figlio dei lavori e delle ricerche celesti, ascoltate la mia voce, che va ad insegnarvi delle grandi verit. Siate in guardia contro i pregiudizi e le passioni che potrebbero distogliervi dal vero cammino della fortuna; fissate i vostri pensieri sull'Essere divino; abbiateli sempre davanti agli occhi, alfine di governare al meglio il vostro cuore ed i vostri sensi. Se volete camminare nel vero cammino della felicit, riflettete che voi siete sempre alla presenza dell'Onnipotente che governa l'universo. Questo essere unico a creato ogni cosa, le conserva ed esiste per se stesso. Alcun mortale pu vederlo, ma niente pu essere sottratto ai suoi sguardi.15 " Dopo questo discorso, si faceva salire l'Apprendista sui gradini della scala e gli sindicava via via quale nera il simbolo, basato sulla metempsicosi. Gli sinsegnava cos che i nomi e le attribuzioni degli Dei avevano tutt'altra significazione che quella credeva il popolo. Questo grado era consacrato alla fisica; si spiegava la causa dei venti, dei lampi, dei tuoni; si insegnava l'anatomia, l'arte di guarire e di comporre i farmaci. Sempre in questo grado si insegnava ai neofiti la lingua simbolica e la scrittura volgare dei geroglifici.16 Finita la ricezione, lo Jerofante dava all'iniziato la parola d'ordine, attraverso la quale tutti gli Iniziati si riconoscevano. Questo motto era Amoun e significava "sii discreto "17 Si riconoscevano ancora per un toccamento manuale18 Si rimetteva al Recipiendario una specie di berretto terminante in Piramide e lo si cingeva alle reni un grembiule chiamato Xilon e gli metteva al collo un collare le cui punte cadevano sul petto. Doveva sorvegliare a sua volta la porta degli uomini.

SECONDO GRADO Necocoris Se il Pastophoris, durante l'anno del suo apprendistato aveva dato prove della sua intelligenza, gli si imponeva un digiuno severo, per prepararlo a diventare Necocoris.19 Passato quindi questo anno, era messo in una camera oscura, chiamata Endimion20 Delle belle donne gli servivano dei piatti deliziosi, per rianimare le sue forze esauste. Erano le spose dei sacerdoti, ed andavano a visitarlo anche le vergini (n.d.t.3) consacrate a Diana. Queste lo eccitavano all'amore con ogni sorta di moine, ma il neofito doveva trionfare su questa difficile prova, per provare l'impero che deteneva su se stesso. Dopo averla subita, il Thesmophores lo veniva a trovare e gli poneva diverse domande . Se il Neocoris rispondeva correttamente, lo si introduceva nell'assemblea. Lo Stolista (o Aspergitore) gli gettava dell'acqua addosso per purificarlo; e gli simponeva di affermare che si era sempre condotto con saggezza e castit. Dopo questa dichiarazione, il Thesmophores correva verso di lui, tendendo nelle mani un serpente vivo che gli gettava sul corpo, ritirandolo poi con il fondo
31

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


del grembiule.21 Il locale sembrava riempito di rettili, per tentare di portare lo spavento nell'anima del Neocoris.22 Pi si dimostrava coraggioso in queste prove, pi era colmato di elogi dopo la ricezione. Gli si portava in seguito verso due colonne molto elevate, nel mezzo delle quali un grifone posava una ruota di fronte a lui23 Queste colonne significavano Oriente ed Occidente. Il grifone era l'emblema del sole; e la ruota, dal centro della quale partivano quattro raggi, figuravano le quattro stagioni. Gli si apprendeva nello stesso tempo l'arte di calcolare l'igrometro (che serviva a valutare le inondazioni del Nilo) e lo si istruiva nella geometria e nell'architettura, facendolo familiarizzare nei calcoli e le scale delle misure, di cui doveva servirsi in seguito. Gli si faceva notare che questi erano dei grandi segreti che non erano rivelati che a quelli che appartenevano al loro Ordine, le cui conoscenze erano ben superiori a quelle della popolazione. Gli si donava per insegna un bastone con un serpente aggrovigliato. La parola d'ordine era Eva; a questa occasione, gli si recitava la storia della caduta del genere umano.24 Incrociare le braccia sul petto, era il segno di cui si doveva servire per farsi riconoscere.25 (n.d.t.4) Il compito del Neocoris era di lavare le colonne. (n.d.t.5)

TERZO GRADO La porta della Morte Il nuovo Iniziato riceveva il nome di Melanophoris (N.d.T.6) L'intelligenza e la buona condotta del Neofito l'aveva reso degno di questo grado, come gli si dichiarava al momento della Ricezione. Era condotto dal Thesophores in un vestibolo al disopra dell'entrata del quale era scritto: porta della Morte, Questo vestibolo era pieno di specie differenti di mummie e di feretri decorati; dei disegni analoghi affrescavano le pareti. Siccome era il luogo dove si deponevano i morti il nuovo Melanophoris vi trovava i Paraskistes26 e gli Heroi27 che accompivano il loro lavoro. Nel mezzo era sistemato il feretro di Osiride che, a causa del suo assassinio supposto recente, portava ancora delle tracce di sangue. Si domandava al nuovo Melanophoris se aveva preso parte all'assassinio del suo maestro . Dopo una risposta negativa, due Tapixeytes28 si impadronivano di lui. Lo si conduceva in una sala ove erano gli altri Melanophoris vestiti di nero. Il re stesso, che assisteva sempre a questa cerimonia, riceveva il Recipiendario graziosamente, presentandogli una corona d'oro che gli proponeva di accettare, se si credeva abbastanza coraggioso da sostenere le prove che si andava a fargli subire. Ma il nuovo Melanophoris, conoscendo che doveva rifiutare questa corona, la gettava ai suoi piedi.29 Subito il Re gridava :"Oltraggio, vendetta" e impadronendosi dell'ascia dei sacrifici, colpiva (dolcemente) il Melanophoris alla testa30 I due Tapixeytes rovesciavano il Recipendario; i Paraskistes lo avvolgevano nelle bende da mummia. Dopo questa azione tutti gli assistenti piangevano attorno a lui. Lo si trasportava verso una porta ove era scritto: Santuario degli Spiriti. Al momento in cui si apriva, dei colpi di tuono si facevano sentire, dei lampi brillavano ed il preteso morto si trovava attorniato dal fuoco.31 Caronte s'impadroniva di lui come se fosse lo spirito di un defunto, e lo sprofondava dai giudici delle rive oscure. Plutone, assiso sul suo trono, avente ai suoi lati Radamante e Minosse, cos come Alectone Nitteo, Alaster e Orfeo.32 Questo temibile tribunale gli indirizzava delle domande severe su tutto il corso della sua vita: infine, lo condannava ad errare in queste gallerie sotterranee. Lo si sbarazzava infine di tutto ci che lo avviluppava e di tutto l'apparato mortuario. Riceveva poi delle nuove istruzioni, cos concepite: 1 Non aver mai sete di sangue, ed assistere i membri della societ, quando la loro vita fosse in pericolo. 2 Non lasciar mai un morto senza sepoltura. 3 Attendere una resurrezione dei morti ed un giudizio futuro.(a) (n.d.t.6)
32

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Lo si obbligava, in questo grado, ad occuparsi, per un certo tempo, al disegno e alla pittura; poich entrava nei compiti di un Melanophoris di decorare i feretri e le bende delle mummie. Una scrittura particolare gli era poi insegnata; la si chiamava iero-grammaticale, che gli era particolarmente utile in quanto la storia d'Egitto, la geografia, gli elementi dell'astronomia erano state scritte in questa lingua. Riceveva infine delle lezioni di retorica, alfine di poter pronunciare in pubblico le orazioni funebri. Il segno di riconoscimento consisteva in una abbraccio particolare, il cui oggetto doveva esprimere la potenza della morte; il motto era: "Monach Caron mini."(io conto i giorni della collera). Il Melanophoris restava in queste gallerie sotterranee fino a che si sarebbe potuto giudicare se era capace di avanzare nelle pi alte scienze o se non si potesse fare di lui che un Paraskiste o un Heroi; perch se non arrivasse alle vere conoscenze, avrebbe qui passato il resto dei suoi giorni.

QUARTO GRADO Battaglia delle Ombre33 Chistophoris Il tempo della collera durava ordinariamente diciotto mesi: quando era passato il Thesmophores veniva a vedere l'Iniziato, lo salutava graziosamente e l'invitava a seguirlo, dopo averlo armato di una spada e di uno scudo. Percorrevano delle gallerie oscure. Improvvisamente, degli uomini orribilmente mascherati, circondati di serpenti e con torce in mano, attaccavano l'Iniziato, gridandogli "Panis". Il Thesmophores lo incitava ad affrontare il pericolo ed a superare l'ostacolo. Si difendeva allora con coraggio, ma soccombeva poi per il numero. Gli si bendava allora gli occhi e gli si passava una corda al collo, con la quale era trainato per terra sino alla sala dove doveva ricevere un nuovo grado. Le ombre si dileguavano improvvisamente, emettendo altre grida. Lo si alzava e lo si introduceva, estenuato fino al punto di poter appena sostenersi, nell'assemblea. La luce gli era resa ed i suoi occhi erano colpiti dalle pi brillanti decorazioni: la sala offriva una collezione dei pi bei quadri. Il re stesso sedeva accanto al Demiurgos.34 Al di sotto di questi alti personaggi, erano assisi gli Stolista (purificatore attraverso l'acqua); lo Ierostolista (Segretario), portante una piuma nei capelli. (n.d.t.7) Lo Zacoris (tesoriere) ed il Komastis (incaricato dei banchetti). Tutti portavano l'alideo.35 L'Odos (l'oratore, l'edo) pronunciava un discorso, nel quale felicitava il nuovo Chistophoris del suo coraggio e sulla sua risoluzione; l'invitava a perseverare: perch questa non era ancora la met dei travagli che doveva subire per fornire completamente le sue prove. Gli si presentava una coppa riempita di una bevanda molto amara, e che si appellava Ciceone e ci si assicurava che la bevesse interamente.36 Lo si rivestiva di diversi ornamenti. Riceveva lo scudo di Iside, o quello di Minerva; lo si calzava con i coturni di Anubis (gli stessi di Mercurio) e lo si copriva del mantello d'Orci, ornato del suo cappuccio. Gli si ordinava di brandire una scimitarra che gli era presentata e di tagliare la testa di un individuo che avrebbe trovato nel fondo di una caverna pi lontana, dove avrebbe dovuto penetrare e di riportarla al Re. Nello stesso momento, ciascun membro gridava: "Niobe, ecco la caverna del nemico" Entrandovi, percepiva la figura di una bellissima donna: questa era composta da pelli finissime o di vesciche, cos artisticamente fatta da sembrare viva. Il nuovo Chistophoris si avvicinava, la prendeva per i capelli e le tagliava la testa, presentandola poi al Re ed al Demiurgo. Dopo aver applaudito alla sua eroica azione, gli si annunciava che era la testa della Gorgona37 ,sposa di Tifone, che aveva decapitato. Questa aveva reso possibile l'assassinio di Osiride. Si sceglieva questa circostanza per esortarlo ad essere sempre il vendicatore di ogni maleficio.

33

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Riceveva in seguito l'autorizzazione di rivestire dei nuovi abiti che gli erano presentati. Il suo nome era iscritto in un libro ove si trovavano quelli di tutti i giudici del paese. Un Chistoforis godeva della libera frequentazione con il Re e riceveva i pasti giornalieri dalla Corte.38 Gli si rimetteva, assieme un codice della legge una decorazione che non poteva portare se non alla ricezione di un Chistophoris, o nella sola citt di Sais. Rappresentava Iside, o Minerva, sotto la forma di un gufo. Questa allegoria gli era cos spiegata: l'uomo, alla sua nascita, cieco come il gufo e non diventa uomo che con l'aiuto dell'esperienza e dei lumi della filosofia. Il casco significa il pi alto grado della saggezza; la testa di Gorgona tagliata, la repressione delle passioni; lo scudo, la legittima difesa contro la calunnia; la colonna, la fermezza; la colonna, la fermezza; la brocca d'acqua, la sete di conoscenza: la faretra a pi frecce, il potere dell'eloquenza; la picca, la persuasione da lontano, cio la possibilit per una buona reputazione di fare una profonda impressione a grande distanza; i rami di palma e d'ulivo erano i simboli della pace.39 Gli si apprendeva, in pi, che il nome del grande legislatore era Jao.40 Questo nome era quello d'ordine del grado. I membri di questa assemblea avevano qualche volta delle riunioni ove i Chistophoris potevano essere ammessi. Il Capitolo che essi formavano si chiamava Pixon 41; la parola in uso per queste tenute era Sasychis42 L'Iniziato doveva apprendere la lingua amunica.41

QUINTO GRADO Balahates Il Chistophoris aveva il diritto di domandare questo grado, che il Demiurgo non poteva rifiutargli. Condotto nel luogo ove si riuniva immediatamente l'assemblea, era ricevuto da tutti i suoi membri. In seguito, lo si introduceva in un'altra sala disposta per una rappresentazione teatrale. La era, in qualche modo, solo spettatore, in quanto ognuno dei membri prendeva parte all'azione. Un personaggio, chiamato Orus, accompagnato da molti Balahates portanti delle torce, camminava per la sala, come se cercasse qualche cosa. Orus sguainava la spada al momento d'arrivare alla porta di una caverna da cui uscivano delle fiamme; l'assassino Tifone era nel fondo, seduto e con l'aria abbattuta. Orus si avvicinava: Tifone si alzava e si mostrava come stupefatto: cento teste si levavano dalle sue spalle; tutto il suo corpo era coperto di scaglie e le sue braccia avevano una lunghezza smisurata. Senza lasciarsi scoraggiare da questo aspetto spaventevole, Orus si avanzava verso il mostro, lo atterrava e lo sottometteva. Dopo essere stato decapitato, il suo cadavere era gettato nella caverna, da dove non cessavano di uscire torrenti di fuoco; senza proferire una parola, si mostrava questa orribile testa a tutti gli assistenti. Questa cerimonia terminava per l'istruzione che Tifone significava il fuoco, uno degli agenti pi terribili, ma senza il quale niente si poteva fare a questo mondo: che Orus era l'emblema del lavoro e dell'industria, con l'aiuto del quale l'uomo esegue delle grandi e utili imprese, pervenendo a domate la violenza del fuoco, a dirigere la sua potenza, e ad appropriarsi dei suoi effetti. Il Balahates apprendeva, in questo grado, la chimica, l'arte di scomporre le sostanze e di combinare i metalli. Era padrone di assistere, quando lo voleva, alle ricerche ed alle esperienze che si faceva in questa scienza. Per questa ragione la parola d'ordine era: Chymis.

SESTO GRADO L'Astronomo di fronte alla porta degli dei.

34

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Qualche preparazione precedeva questo grado. Si cominciava ad incatenare l'Iniziato entrando nella sala. Il Thesmophores lo conduceva alla porta della Morte, dove bisognava discendere quattro gradini, prece la caverna che serviva per questa ricezione era la stessa nella quale avveniva l'iniziazione del terzo grado e che era stata allora riempita d'acqua, per farvi navigare la barca di Caronte. Dei feretri piazzati qua e l attiravano gli sguardi dell'Iniziato, che apprendeva che questi conservavano i resti di uomini messi a morte per aver tradito la societ. Lo si minacciava di una simile sorte, se fosse arrivato a commettere un simile crimine. Era poi portato nel mezzo dell'assemblea, per prestare un nuovo giuramento. Dopo averlo pronunciato, gli si spiegava l'origine del popolo degli dei, oggetto dell'adorazione del popolo, con l'aiuto dei quali si faceva divertire e se ne dirigeva la credulit; gli si faceva sentire nel contempo la necessit di conservare il politeismo per il volgo; in seguito gli si sviluppavano le idee - presentategli nel discorso di ricezione del primo grado - su gli elementi della dottrina di un solo essere, che abbracciava tutti i tempi, presiedeva all'unit, all'ammirabile regolarit del sistema dell'universo, e che per sua natura, era al di sopra della comprensione dello spirito umano. Questo grado era consacrato ad insegnare al Neofito le conoscenze pratiche dell'astronomia. Era obbligato ad assistere la notte alle osservazioni e di collaborare alle operazioni che queste esigevano. Si aveva cura di avvertirlo di stare in guardia contro gli astrologhi e di tutti coloro che tiravano oroscopi, perch considerandoli come autori dell'idolatria e della superstizione, la misteriosa societ li aveva in avversione. Questi famosi dottori del popolo avevano scelto la parola Fenice per parola d'ordine; motto che gli astronomi deridevano.44 Dopo la ricezione, si conduceva l'Iniziato verso la Porta degli Dei, e lo si introduceva nel Pantheon; qui vedeva tutti gli dei rappresentati da delle meravigliose pitture. Il Demiurgo gliene tracciava di nuovo la storia, senza nascondergli niente. Gli si metteva sotto gli occhi la lista di tutti i CapiIspettori, nell'ordine cronologico in cui erano vissuti, cos come il quadro di tutti i membri della societ, sparsi sulla superficie del globo. Gli si insegnava anche la danza sacerdotale, che figurava il moto degli astri.45 La parola d'ordine era Ibis che significa Gru ed era il simbolo della Vigilanza. SETTIMO GRADO Profeta o Saphenat Pancah. L'uomo che conosceva i Misteri.46 Questo grado era l'ultimo ed il pi eminente. Vi si dava una spiegazione dettagliata e pi completa di tutti i Misteri. L'astronomo non poteva ottenere questo grado, che completava la sua attitudine a tutte le funzioni. anche pubbliche e politiche, senza l'assenso del Re e del Demiurgo, ed anche senza il consenso generale dei membri inferiori della societ. Questa ricezione era seguita da una processione pubblica alla quale si dava il nome di Pamylach47 in cui si esponeva alla vista del popolo tutti gli oggetti sacri. Finita la processione, i membri della societ uscivano clandestinamente dalla citt durante la notte, e raggiungevano un luogo vicino, riunendosi in della case di forma quadrata. composte di pi appartamenti, ornati di pitture ammirevoli, rappresentanti la vita umana.48 Queste case erano chiamate Maneras49, perch il popolo credeva che gli iniziati fossero in particolari relazioni con i mani dei defunti: erano inoltre ornate da un gran numero di colonne. fra le aule erano dei sarcofagi e delle mummie. Arrivandoci, si presentava al nuovo Profeta una bevanda chiamata Oimellas,50dicendogli che era pervenuto al termine di tutte le prove e riceveva inoltre una croce, il cui significato era particolare, e conosciuto dai soli Iniziati e che era obbligato a portare sempre su di s.51 Gli si passava un bellissimo vestito bianco plissettato, molto ampio, che si chiamava Etangi.
35

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Gli si rasava la testa e la parrucca che doveva portare era di forma quadrata.52 Il segno principale si effettuava portando le mani in croce nelle maniche, che erano larghissime53 (n.d.t.8) Aveva il permesso di leggere tutti i libri misteriosi scritti nella lingua amunica, e di cui gli si donava la chiave, chiamata la Leva reale.54 La pi grande prerogativa attribuita a quest'ultimo grado era di contribuire all'elezione di un Re.55 La parola d'ordine era Adon56. Il nuovo Profeta poteva anche, dopo un certo tempo, pervenire a degli incarichi nella societ ed anche a quello di Demiurgo.

DEGLI OFFICI E DELL'ABBIGLIAMENTO 1. Il Demiurgo - Capo ispettore della societ, portava un vestito azzurro-cielo, ricamato di stelle e di una cintura gialla.57 Aveva al collo uno zaffiro contornato di brillanti, sospeso ad una catena d'oro. Era, nel contempo, giudice supremo di tutti i paesi. 1. Lo Jerofante era vestito quasi nello stesso modo, con la sola differenza che portava una croce sul petto. 2. Lo Stolista, incaricato della purificazione del Recipiendario per mezzo dellacqua, portava un vestito bianco plissettato, e delle scarpe di forma particolare. Era anche responsabile del guardaroba. 3. Lo Jerostolista (segretario) aveva una piuma nella parrucca, e teneva in mano un vaso di forma cilindrica, chiamato Canonicon che conteneva l'inchiostro per scrivere. .4. Il Thesmophores era incaricato di dirigere ed introdurre gli Iniziati. .5. Lo Zacoris copriva le funzioni di tesoriere. 6. Il Komastis aveva cura della tavola e dei banchetti. Aveva sotto di lui i Pastophores. 7. L'Odos era oratore e carmista BANCHETTI Avanti di mettersi a tavola, tutti i membri erano obbligati a lavarsi. Il vino era interdetto e non potevano far uso che di una bevanda simile alla nostra birra moderna. Si faceva girare attorno alla tavola uno scheletro umano, o un Butoi (Sarcofago), figura di cordoglio. L'Odos intonava il Maneros, inno che cominciava cos: " O morte ! vieni all'ora convenuta". Tutti i commensali facevano coro. Finito il pasto, ciascun si ritirava: gli uni alle loro occupazioni, gli altri a dedicarsi alla meditazione; la maggior parte, secondo l'ora, gustavano le dolcezze del sonno, all'eccezione di quelli che erano al turno di veglia per introdurre per la Porta degli Dei (Birantha) gli Iniziati del sesto grado, che dovevano fare le osservazioni celesti; questi erano obbligati ad osservare l'intera notte ed a collaborare o di dirigere i lavori astronomici

NOTE
1 2

Porfirio, Vita di Pitagora Erotodo, libro 2 - Clemente d'Alessandria, Stromata. I (n.d.t.1) Non stato ancora chiarito se la circoncisione nell'antico Egitto aveva carattere di massa, come fra gli Ebrei, o se era invece caratteristica dalcune classi sociali, rituali o sacerdotali. 3 Legumi e pesci

36

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Giamblico, de Mysteriis. Pausania libro I, racconta espressamente che queste colonne si trovavano in certi sotterranei presso Tebe. 5 L'Introduttore La terminazione dei nomi in us sono qui, per la maggior parte variati in es e in os, seguendo il dialetto egizio. 6 Apuleio, de Metam. , libro II 7 Cicerone, de Legibus, libro II, Mysteris ex agresti inanique vita exculti ad humanitatem et mitigati sumus. 8 Vedere le raffigurazioni delle piramidi, dove questa scena si svolge naturalmente. 9 Plutarco, in Lacon. Apoph., verb. Lysander. 10 Histoire du Ciel. tomo I, pg.44 11 Eusebio Cesar. Preparat. Evangel. - Clemente d'Alessandria. Admonit. ad Gent. 12 Alexander ab Alexandro, libro 5, cap.10 13 Eusebio, Demonst. Evang. libro I (n.d.t2) Beth-el (pietra divina) 14 Origene, Cont.Cels. pg.34 traduzione di Bouchereau 15 Eusebio, Preparat.Evangel., 1-13 - Clemente d'Alessandria, Admonit. ad Gent 16 . Giamblico, Vita di Pitagora 17 Plutarco, di Iside ed Osiride 18 Giamblico, Vita di Pitagora 19 Annobius, libro V 20 Endimion significa Grotta iniziatica n.d.t.3) In questo ambito verginit significa vir-agens, ovverosia la forza virile che suscitata dalla femmina, ma che deve essere conservata ed indirizzata per altri scopi. Per una donna, essere "vergine" da un punto di vista rituale significava soltanto non aver procreato. 21 Giulio Firmico Materno, capitolo 2, dice che era un serpente artificiale e dorato. 22 Gli Egiziani possedevano ancora l'arte di privare i serpenti del loro veleno. 23 Si trovano delle rappresentazioni simili nella "Grande aula romana" pg.94 24 Clemente d'Alessandria, in Protept. dice qualcosa di consimile. 25 Lo si trova ancora in qualche disegno nell'opera di M.Norden. (n.d.t) Questo segno, (braccio destro sopra il sinistro) detto "dell'Adepto" era talmente diffuso nell'area mediterranea e mediorentale da esser stato tramesso dal cristianesimo ai nostri giorni attraverso l'iconografia sia religiosa che iniziatica. (n.t.d.4) Il lavaggio o manutenzione delle colonne (su cui era iscritta la conoscenza) era inteso sia in senso letterale che simbolico. Il primo grado infatti apprende, il secondo conserva, il terzo trasmette. (n.t.d.5) Il "Nero" o lOscuro". 26 Quelli che lavoravano sui cadaveri. 27 Gli uomini consacrati che gli imbalsamavano. 28 I becchini 29 Tertulliano, de Baptysmo, capitolo 5 30 L'imperatore Commodo, immedesimandosi un giorno in questa parte, la svolse in un modo cos serio da farlo diventare tragico. 31 Apuleio, Metam., 2. 32 Diodoro di Sicilia, libro I. V. Orpheus (a) Questo dogma non egizio: forse bisogna attribuirlo a Platone che avrebbe mal compreso i misteri indiani (Nota dell'Editore francese) (n.d.t.6) In realt gli Egizi credevano in un giudizio post-mortem. In questo giudizio il loro cuore era pesato e doveva esser tanto leggero da far pendere il piatto della bilancia dove Maath, la dea della Giustizia e della Verit, posava una piuma. 33 Tertulliano, de Militis Corona.
37
4

IL SIMBOLISMO MASSONICO E LA PSEUDO TRADIZIONE EGIZIA


Ndemiurgo, capo, ispettore della societ. (n.d.t.7) L'insegna degli Scribi era la piuma, emblema di Maath, la dea della Verit. 35 Wchew, Verit. Era una decorazione egizia. Attiano, Var. Hist., libro XIV, cap.34, ne parla in questi termini: Eam omnium hominum justissimum et tenacissimum opportebat qui circa collum imaginem ex saphiro gemma confectam gestabat. 36 Era verosimilmente la stessa bevanda che portava il nome di cnceag. Ateneo, libro 9. 37 Gorgo, Gorgal e Gorgone, sono i nomi egizi della Medusa. 38 Diodoro di Sicilia, libo I, de Judiciis giptiorum. 39 Grande Aula Romana, pg.26 40 Diodoro Siculo, libro I gyptiis legum lstoribus 41 Letto di giustizia 42 Un antico prete egiziano 43 La lingua amunica era la lingua misteriosa (vedi il motto del primo grado). Il recipiendario, avendo percorso i piccoli misteri, che avevano per oggetto di prepararlo, veniva istruito in tutte le scienze umane, toccando al momento d'essere ammesso ai grandi misteri la conoscenza della dottrina sacra. 44 Erodoto, Hist. thiop. libro 3 45 Luciano, De Saltazione 46 Giamblico, de Mysteris gipt. 47 Cio oris circumcisio (circoncisione della lingua). Sembra che sia un'espressione figurativa, per la quale il Neofito avente acquisito tutte le conoscenze che si poteva dargli, la sua lingua era finalmente sciolta, e che gli era permesso di parlare di tutto. 48 Viaggio di Luca in Egitto 49 Soggiorno dei Mani. 50 Verosimilmente oinoeli, composto di vino e di miele. 51 Rufino, libro 2 cap. 29 52 Pierius, libro 32 - Grande Aula Romana. pg.66 (n.d.t.8) il cosiddetto segno del Buon Pastore. 53 Porfirio, de Abstinentia 54 Plutarco, de Amore Fraterno - Diodoro Siculo in Additionibus. 55 Sinesio, de Providendi 56 Histor. Deor.synt, prim., Lilio Gregor autore. p.2 57 Montfaucon, tomo 2pag.210, fig.I, Ungerus, libr.de Singulis
34

38

Você também pode gostar