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19/25 ottobre 2012 Numero 971 Anno 19

Sommario
La settimana

Da quando Ettore ha sidato Achille sapendo di morire, la risposta ci nota: gli eroi sono normali
juAN villoro, pAgiNA

iN copertiNA

promemoria
Deputati e senatori del Partito democratico che il 29 aprile 2013, quando previsto che scada lattuale legislatura, avranno raggiunto il limite dei quindici anni in parlamento e non potranno pi ricandidarsi, come previsto dallarticolo 3 dello statuto del partito salvo deroghe in casi particolari. Cos, per promemoria.
Deputati Anni + giorni

Internet ci rende pazzi?

Panico, depressione, psicosi. Stare sempre online modiica il nostro cervello. Larticolo di Newsweek (p. 40). Foto di H. Armstrong Roberts (Corbis).

18 Il Nobel per la pace


a unEuropa in crisi Le Monde

coNfroNto

68 Vivere nellhotel
fantasma Juan Manuel Castro Prieto

portfolio

107 Passaparola
digitale The Atlantic
ecoNomiA e lAvoro

tecNologiA

20 Belgio
Le Soir

europA

74 Grigorij Perelman
Playboy
viAggi

ritrAtti

108 Cina

21 Shiji Jingji Baodao

Livia Turco Massimo DAlema Rosy Bindi Mimmo Luc Giovanna Melandri Walter Veltroni Pierluigi Castagnetti Cesare Marini Gianclaudio Bressa Lino Duilio Giuseppe Fioroni Giorgio Merlo Francesco Tempestini
Senatori

25 24 19 19 19 18 18 17 16 16 16 16 15

302 20 15 15 15 333 257 14 356 356 356 356 278 302 6 350 334 300 15 15 14 356 356 356 356

22 Liberia

AfricA e medio orieNte

Daily Maverick

78 Benvenuti
nella biovalle Libration
grAphic jourNAlism

cultura
86 Cinema, libri, musica, video, arte

24 Colombia
El Pas

Americhe

Le opinioni
23 25 25 34 36 88 90 92 94 Amira Hass Jason Horowitz Yoani Snchez James Surowiecki Juan Villoro Gofredo Foi Giuliano Milani Pier Andrea Canei Christian Caujolle

26 Cambogia

AsiA e pAcifico

82 Angola
libri

Claire Eisenzopf

The New Yorker

28 Chi salver lItalia?


Prospect
iNchiestA

visti dAgli Altri

84 Ridere in faccia
allapocalisse Le Monde

Anna Finocchiaro Franco Marini Emma Bonino Anna Maria Seraini Mariapia Garavaglia Giuseppe Lumia Enrico Morando Mauro Agostini Antonello Cabras Marco Follini Paolo Giaretta Tiziano Treu
Fonte: elaborazione del Post su dati OpenPolis

25 21 21 20 19 19 19 17 16 16 16 16

48 Haiti ostaggio
degli aiuti Vrij Nederland

98 Legami catalani
Antonio Muoz Molina

pop

100 Tullio De Mauro 103 Anahad OConnor 109 Tito Boeri

54 Scritto sulla pelle


The New York Times
ecoNomiA

isrAele

102 Tutti i virus


che respiriamo in un minuto Le Monde
14 17 112 113 114

scieNzA

le rubriche
Posta Editoriali Strisce Loroscopo Lultima

60 Ricchi

grazie ai debiti Die Zeit

Giovanni De Mauro settimana@internazionale.it

le principali fonti di questo numero


Newsweek Insieme a Time, uno dei pi importanti newsmagazine statunitensi. Larticolo a pagina 40 uscito il 9 luglio 2012 con il titolo Is the web driving us mad? Playboy Fondato nel 1953, un mensile statunitense noto per le foto erotiche ma anche per gli articoli dalla scrittura brillante. Larticolo a pagina 74 uscito a luglio del 2012 con il titolo Shattered genius. Prospect un mensile britannico di attualit, politica e cultura. Larticolo a pagina 28 uscito a ottobre del 2012 con il titolo Saving Italy. Vrij Nederland un settimanale olandese di orientamento progressista. Larticolo a pagina 48 uscito il 10 ottobre 2012. Die Zeit un settimanale tedesco di centrosinistra. Larticolo a pagina 60 uscito l11 ottobre 2012 con il titolo Sie haben die Schulden wir den Proit. Internazionale pubblica in esclusiva per lItalia gli articoli dellEconomist.

Internazionale 971 | 19 ottobre 2012

internazionale.it/sommario

Immagini Parola mia

Hempstead, Stati Uniti 16 ottobre 2012


Barack Obama e Mitt Romney durante il secondo dibattito televisivo della campagna presidenziale. Il confronto si svolto alla Hofstra university di Hempstead, nello stato di New York, e ha avuto la forma di un dibattito libero: i due candidati si muovevano sulla scena interrompendosi, lanciandosi accuse reciproche e rispondendo alle domande di undici elettori indecisi. Obama e Romney sincontreranno il 22 ottobre alla Lynn university di Boca Raton, in Florida, per lultimo dibattito televisivo prima del voto. Foto di Mike Segar (Reuters/Contrasto)

Immagini I segni della guerra


Juba, Sud Sudan 10 ottobre 2012

I pazienti del centro di riabilitazione di Juba, specializzato nella cura di persone che hanno subto amputazioni. La struttura, donata dalla Croce rossa alle autorit locali nel 2009, d assistenza a centinaia di persone ogni anno. Ventanni di guerra tra Sudan e Sud Sudan hanno duramente colpito la popolazione civile e si stima che almeno 40mila persone abbiano bisogno di protesi. Un terzo dei pazienti del centro di riabilitazione di Juba vittima delle mine, gli altri sono stati feriti in guerra o hanno contratto delle infezioni gravi che non sono state curate. Foto di Camille Lepage (Afp/Getty Images)

Immagini Caduta libera

New Mexico, Stati Uniti 14 ottobre 2012


Il paracadutista austriaco Felix Baumgartner si lancia da una capsula a 39mila metri daltezza in New Mexico, negli Stati Uniti. Baumgartner, che ha raggiunto la velocit di 1.342 chilometri allora, diventato il primo essere umano a superare il muro del suono in caduta libera. La sua discesa durata circa nove minuti, di cui quattro in caduta libera. I dati ottenuti saranno usati per contribuire allo sviluppo di tecnologie per la sicurezza di piloti e astronauti. (Red Bull Stratos/Content Pool via Getty Images)

Posta@internazionale.it
Medici come noi
u Mi spiace vedere un articolo come quello sui medici (28 settembre) profondamente deprimente e forse ofensivo per chi come me ha assistito un proprio caro malato di cancro. Si associa il riiutare accanimenti terapeutici al riiuto di qualunque cura, mentre ormai dimostrato che la chemio assicura non solo la sopravvivenza ma molto spesso la qualit della vita. Gianni Balduzzi u Sono un oncologo e molte volte ho seguito pazienti e i loro familiari in scelte delicate. Spesso i pazienti sono protetti dai parenti che non vogliono rivelare una prognosi poco favorevole. La decisione su come afrontare le terapie oncologiche deve basarsi su una scelta consapevole, e per questo il paziente devessere informato nel modo pi completo possibile. Si ridurrebbero cos i trattamenti inutili, e si eviterebbe il rischio di non trattare pazienti curabili. Diego Dongiovanni

Satira a New York


u La pagina delle vignette una delle migliori di Internazionale. Non riesco per a condividere la vostra passione per le vignette del New Yorker, che sono allo stesso livello di banalit di quelle delle riviste di enigmistica degli anni sessanta. Roberto Lanza

follia di un paese politicamente allultimo stadio. Questa giunta sta realizzando prove di democrazia diretta e partecipata. Le associazioni di volontariato sono convocate e ascoltate, cos come i genitori e gli insegnanti. questa la politica che vogliamo, fatta di buone intenzioni, buon senso ed esperimenti mai fatti prima. Ramona Pagnottaro

Le correzioni

Abbasso le maiuscole

I libri di Rusbridger
u La foto del direttore del Guardian Alan Rusbridger nel suo studio di Londra (5 ottobre) una di quelle immagini che si potrebbero studiare per mezzora con una lente dingrandimento. Che libri legge il direttore di uno dei principali quotidiani del mondo? E se ce n uno particolarmente utile, posso averlo anchio? Fabio Galli

Errata corrige
u Nel numero 970 lo studio ovale della Casa Bianca stato chiamato erroneamente stanza ovale.
PER CONTATTARE LA REDAZIONE

Telefono 06 441 7301 Fax 06 4425 2718 Posta viale Regina Margherita 294, 00198 Roma Email posta@internazionale.it Web internazionale.it
INTERNAZIONALE SU

Le stelle di Parma
u Abito a Parma e mi dispiace leggere articoli come quello (5 ottobre) in cui lamministrazione 5 stelle appare come una

Facebook.com/internazionale Twitter.com/internazionale Flickr.com/internaz YouTube.com/internazionale Le lettere possono essere modiicate per ragioni di spazio e chiarezza.

Dear daddy

A letto con il nemico


Dopo aver letto inavvertitamente un sms in cui mia iglia mi apostrofa come quella rompipalle di mia madre, sento di aver sbagliato qualcosa. Che ine ha fatto la mia piccola? Antonia E invece ti andata proprio bene. Perch quando si legge inavvertitamente un sms di un iglio, si pu trovare di tutto: Se non un iPhone 5 non minteressa, scordati le mie foto nuda, oppure: Siamo scappati allarrivo della polizia, ma la roba rimasta nel locale. O, di certo la pi terriicante di tutti: Ne parlo con mia madre perch lei la mia migliore amica. Allora s, avresti sbagliato tutto. Perch, non so te, ma io al mio migliore amico non gli ho mai pulito la cacca dal sedere, non lho mai imboccato, non gli ho mai messo una supposta. E, anche se non posso negare di averci pensato, non ho mai passato la notte abbracciato a lui. I igli non sono nostri amici. Anzi, i igli sono i nostri nemici. Adorabili, afettuosi e insopportabili nemici. E noi siamo i rompipalle. Quelli che devono dire no. Siamo i cancelli contro cui sbattono la testa queste piccole belve alla ricerca di libert. La tua piccolina ancora l, nascosta sotto vari strati di brufoli, istinto ribelle e ondate ormonali. E sono certo che, se riuscirai a romperle le palle ancora per qualche anno, quellsms diventer: Chiedo consiglio a mia madre, perch mi ido della sua opinione. Claudio Rossi Marcelli un giornalista di Internazionale. Risponde allindirizzo daddy@internazionale.it

u Quasi non c bisogno di dirlo: Internazionale non ama le maiuscole. Dovunque si giri, le elimina: a nord, a sud, a est e a ovest. Abbassa la m del monte Everest e inabissa la o delloceano Atlantico. In qualunque epoca: nel cinquecento, negli anni ottanta, dopo lilluminismo o prima della resistenza. Fa scendere il pil e liva, rimpicciolisce perino il web. Ridimensiona strade e piazze, da boulevard Saint-Germain a Wall street. Agli enti, ai partiti e alle associazioni concede solo una maiuscola, la prima: Partito repubblicano, Amnesty international, Croce rossa. Per questioni di copyright, per, deve accettare non solo la Nutella ma anche eBay e iTunes. Dietro una maiuscola c a volte la manifestazione di una certa riverenza. Internazionale invece rispetta tutti e non riverisce nessuno, ministro o papa che sia. Neanche le istituzioni: tutte minuscole, dalla camera dei deputati alla presidenza del consiglio, dalla commissione giustizia a tutto il parlamento. Fedele alla vocazione scritta nel suo nome, fa per eccezione per alcune istituzioni internazionali, come il Consiglio dEuropa e il Tribunale penale internazionale per il Ruanda. D due maiuscole alle Nazioni Unite ma una allUnione europea: non per svilire il Nobel, ma perch lUnione ha scelto cos. Giulia Zoli una giornalista di Internazionale. Lemail di questa rubrica correzioni@internazionale.it

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A I V E R S

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Editoriali
Vi sono pi cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nella vostra ilosoia William Shakespeare, Amleto Direttore Giovanni De Mauro Vicedirettori Elena Boille, Chiara Nielsen, Alberto Notarbartolo, Jacopo Zanchini Comitato di direzione Giovanna Chioini (copy editor), Stefania Mascetti (Internazionale.it), Martina Recchiuti (Internazionale.it), Pierfrancesco Romano (copy editor) In redazione Annalisa Camilli, Carlo Ciurlo (viaggi, visti dagli altri), Giovanna DAscenzi, Camilla Desideri (America Latina), Simon Dunaway (attualit), Mlissa Jollivet (photo editor), Alessandro Lubello (economia), Alessio Marchionna (inchieste), Maysa Moroni (photo editor), Andrea Pipino (Europa), Francesca Sibani (Africa e Medio oriente), Junko Terao (Asia e Paciico), Piero Zardo (cultura), Giulia Zoli (Stati Uniti) Impaginazione Pasquale Cavorsi, Valeria Quadri Segreteria Teresa Censini, Luisa Cifolilli Correzione di bozze Sara Esposito, Lulli Bertini Traduzioni I traduttori sono indicati dalla sigla alla ine degli articoli. Giuseppina Cavallo, Manuel Ciccarelli, Diana Corsini, Stefania De Franco, Andrea De Ritis, Dsire Marianini Torta, Giusy Muzzopappa, Floriana Pagano, Francesca Rossetti, Fabrizio Saulini, Andrea Sparacino, Bruna Tortorella Disegni Anna Keen. I ritratti dei columnist sono di Scott Menchin Progetto graico Mark Porter Hanno collaborato Gian Paolo Accardo, Giovanni Ansaldo, Luca Bacchini, Francesco Boille, China Files, Catherine Cornet, Gabriele Crescente, Sergio Fant, Andrea Ferrario, Antonio Frate, Francesca Gnetti, Anita Joshi, Lore Popper, Fabio Pusterla, Marta Russo, Marc Saghi, Andreana Saint Amour, Angelo Sellitto, Laura Tonon, Pierre Vanrie, Guido Vitiello Editore Internazionale srl Consiglio di amministrazione Brunetto Tini (presidente), Giuseppe Cornetto Bourlot (vicepresidente), Emanuele Bevilacqua (amministratore delegato), Alessandro Spaventa (amministratore delegato), Antonio Abete, Giovanni De Mauro, Giovanni Lo Storto Sede legale via Prenestina 685, 00155 Roma Produzione e difusione Francisco Vilalta Amministrazione Tommasa Palumbo, Arianna Castelli Concessionaria esclusiva per la pubblicit Agenzia del marketing editoriale Tel. 06 809 1271, 06 8066 0287 info@ame-online.it Subconcessionaria Download Pubblicit S.r.l. Stampa Mondadori printing, via Luigi e Pietro Pozzoni 11, 24034 Cisano B.sco (Bg) Distribuzione Press Di, Segrate (Mi) Copyright Tutto il materiale scritto dalla redazione disponibile sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Non commercialeCondividi allo stesso modo 3.0. Signiica che pu essere riprodotto a patto di citare Internazionale, di non usarlo per ini commerciali e di condividerlo con la stessa licenza. Per questioni di diritti non possiamo applicare questa licenza agli articoli che compriamo dai giornali stranieri. Info: posta@internazionale.it

Obama e Romney atto secondo


Rene Loth, The Boston Globe, Stati Uniti
Per caso avete sentito tremare la terra, la notte del 15 ottobre? Non era un terremoto nel sud del Maine, ma Mitt Romney che si preparava per il dibattito con Obama della sera successiva. Non taglier le tasse ai pi ricchi, ha detto il candidato repubblicano. Ogni cittadino statunitense dovrebbe avere accesso ai contraccettivi. Per troppo tempo il nostro partito si concentrato sulle grandi aziende. Come disse una volta Bill Clinton, ci vuole una bella faccia tosta. Ma dopo 90 minuti di discussione animata (per non dire aggressiva), pochi elettori sintonizzati sul dibattito in tv avrebbero confuso Romney con Obama. Nonostante la recente virata al centro del repubblicano, i due candidati appaiono profondamente divisi nelle convinzioni e nella visione del futuro degli Stati Uniti, e nel dibattito del 16 ottobre la distanza che li separa emersa chiaramente. Romney punta sui mercati in politica interna e sul machismo in politica estera: vuole brandire la scimitarra contro Iran e Cina e cancellare mezzo secolo di conquiste sociali distruggendo impietosamente il welfare. apparso pi grintoso e convincente quando ha promesso di agevolare le aziende e lasciare spazio al libero mercato. So come fare per creare posti di lavoro, ha ripetuto pi volte. Obama, al contrario, crede in un approccio collettivo. Allestero costruisce con pazienza solide alleanze, mentre sul fronte interno promuove un patto sociale condiviso. Il presidente ha dato il meglio di s quando ha risposto allultima domanda, tracciando una divisione netta tra il suo approccio aperto e latteggiamento sprezzante di Romney verso la parte meno benestante del paese. Noi siamo diversi, ha sottolineato. Entrambi i candidati hanno cercato di conquistare le donne di provincia, spesso attente alla contabilit familiare quanto ai diritti e alle questioni di principio. Il problema che i tagli previsti da Romney colpiscono proprio le cose che stanno a cuore alle madri di famiglia: listruzione, lassistenza sanitaria e le biblioteche. Romney ha interrotto il presidente per dichiarare che lo stato non crea posti di lavoro. Forse dovrebbe andarlo a dire alle migliaia di insegnanti, infermiere scolastiche e poliziotti che lavorano non per il governo, ma per tutti i cittadini. u as

Separatismi europei
Financial Times Deutschland, Germania
Dovremmo essere noi ad avere il controllo del nostro successo. Il primo ministro scozzese Alex Salmond si espresso cos per motivare la sua aspirazione allindipendenza. Sembra un discorso ragionevole, che per aggira una domanda cruciale: che dire degli insuccessi come quello della Royal Bank of Scotland, soccorsa con un pacchetto di salvataggio di 46 miliardi di sterline e oggi propriet del governo britannico? questo il nocciolo della questione che si pone ai movimenti separatisti: i nuovi stati potrebbero sopravvivere anche in caso di crisi? Di certo in Catalogna, nei Paesi Baschi, nelle Fiandre e in Italia settentrionale questa possibilit viene sostenuta con discorsi di fuoco, non sempre del tutto insensati. Sarebbe facile liquidare questi discorsi come follia. Ma in posti come la Scozia sono spesso persone ragionevoli a sostenere il separatismo, che ha profonde radici storiche. Inoltre, la rivendicazione dellautonomia non rivolta contro lEuropa, ma contro uno stato centrale che da anni decide senza consultare la popolazione. LEuropa ununione eterogenea di tante identit regionali e nazionali. Perch negare lautodeterminazione a uno scozzese o a un catalano? Laspirazione allindipendenza giustiicabile, ma non ofre risposte agli interrogativi cruciali che lEuropa deve afrontare oggi. Solo il superamento dei conini e del pensiero nazionale ha assicurato benessere e sicurezza allEuropa. Lo stesso vale per le crisi bancarie, economiche e inanziarie che hanno colpito paesi piccoli come lIrlanda. Solo una comunit estesa pu aiutare a risolvere problemi che uno stato non potrebbe afrontare da solo. Di questo si rendono conto anche i separatisti. I catalani, per esempio, vorrebbero staccarsi dalla Spagna, ma poi bussano alla porta di Madrid per chiedere aiuto. Non possibile rivendicare successi e ricchezze da una parte mentre dallaltra si delegano problemi e oneri allo stato centrale o allUnione europea. LEuropa deve conservare la sua eterogeneit regionale. Ma per ottenere questo risultato non bisogna proclamare ogni volta un nuovo stato: alla lunga si rischia cos di compromettere la capacit dellUnione di risolvere i problemi. u fp
Internazionale 971 | 19 ottobre 2012

Registrazione tribunale di Roma n. 433 del 4 ottobre 1993 Direttore responsabile Giovanni De Mauro Chiuso in redazione alle 20 di mercoled 17 ottobre 2012 PER ABBONARSI E PER INFORMAZIONI SUL PROPRIO ABBONAMENTO Numero verde 800 156 595 (lun-ven 9.00-19.00), dallestero +39 041 509 9049 Fax 030 319 8202 Email abbonamenti.internazionale@pressdi.it Online internazionale.it/abbonati LO SHOP DI INTERNAZIONALE Numero verde 800 321 717 (lun-ven 9.00-18.00) Online shop.internazionale.it Fax 06 4555 2945 Imbustato in Mater-Bi

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Confronto
anche se esistono serie minacce antidemocratiche in Ungheria e in Romania, la situazione sarebbe ancora pi diicile se questi paesi fossero rimasti ai margini dellUe. Rimane leuro. Nel 1992 Le Monde ha difeso il trattato di Maastricht e oggi rifarebbe la stessa cosa, senza esitazioni. Anche in quel caso il progetto era politico. Il trattato era incompleto e la moneta unica presentava gravi difetti di costruzione, che per oggi sono in via di correzione. LUnione europea ha ricevuto il premio Nobel per la sua pace interna. Impotente di fronte alle guerre scoppiate in Jugoslavia, lUe non stata capace di diventare una forza in grado di agire oltre i suoi conini. Anche se rappresenta unentit commerciale internazionale, da un punto di vista militare, diplomatico, in altre parole politico, semplicemente non esiste. Leurodeputato verde Daniel Cohn-Bendit chiede da tempo lattribuzione allUe di un seggio al Consiglio di sicurezza dellOnu. Ma una pia illusione, visto che il paciismo tedesco sembra inconciliabile con le velleit di potenza britanniche e francesi. La scelta del comitato per il Nobel pone allEuropa anche un altro spinoso problema: nessuno sa chi pronuncer il discorso di ringraziamento, se il presidente della Commissione Jos Manuel Barroso o quello del Consiglio europeo Herman van Rompuy. Forse sarebbe ora di fondere le funzioni. In questo modo lEuropa acquisterebbe anche un volto riconoscibile. u adr

FABRIzIO BENSCH (REUtERS/CONtRAStO)

Il Nobel per la pace a unEuropa in crisi


Le Monde, Francia
LUnione europea stata premiata per aver saputo garantire al vecchio continente sessantanni di pace. Un riconoscimento che anche un uno stimolo per il futuro
ra ministro degli esteri francesi propose di mettere in comune il carbone e lacciaio europei. Allora Le Monde dein la dichiarazione una proposta rivoluzionaria e parl di un contributo che potrebbe essere decisivo per la causa dellunit europea e della pace. Quelliniziativa ha dato al vecchio continente sessantanni di prosperit e di pace. Certo, questi obiettivi sono stati garantiti anche grazie alla protezione della Nato e agli aiuti economici degli Stati Uniti. Ma nulla sarebbe stato possibile senza la riconciliazione francotedesca. Lintesa tra Parigi e Berlino laboriosa e diicile. Ma rimane indispensabile per lEuropa.

Contro Senza coraggio


u LUnione europea ha sempre ignorato i conlitti del continente, specialmente quelli nei Balcani, scrive sul quotidiano Romnia Liber lo storico romeno Ovidiu Pecican. Ma c di peggio: oggi lUe sembra sul punto di espellere la sua pi importante componente balcanica e ortodossa, la Grecia. Solo perch Atene non riesce a tenere il passo delle sue aspettative economiche e non riesce a soddisfare pienamente le richieste di Bruxelles, lUe pronta a smantellare lintero sistema di valori su cui costruita. Se lEuropa si allontanasse dalla Grecia, unidea con cui molti politici europei stanno lirtando, volterebbe le spalle a una parte della sua storia, alla sua stessa ragion dessere. Invece di premiarla, conclude Pecican, il comitato per il Nobel avrebbe dovuto ricordare allUnione europea tutte le discriminazioni che ancora tollera. Perch la cosa pi importante per lUe non vincere premi, ma guadagnarsi la iducia dei suoi cittadini.

I
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n questi tempi di disfattismo europeo, lattribuzione del premio Nobel per la pace allUnione europea deve essere accolta con gioia. un riconoscimento per la strada fatta finora e allo stesso tempo un incoraggiamento per il futuro. Il comitato per il Nobel ha premiato un progetto politico. LEuropa non solo la somma delle sue gravi diicolt economiche attuali. anche una volont politica: quella di fondare la pace su una comunit di valori che non nega gli stati nazionali ma li sublima. una strada diicile. Le Monde ne consapevole e ha sempre sostenuto la costruzione europea in dalla dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, con cui lalloInternazionale 971 | 19 ottobre 2012

Oltre i conini
LUnione europea sopravvissuta alla caduta del muro di Berlino e alla riuniicazione tedesca, un trauma accettato con diicolt dai francesi, che consideravano lUe alla stregua di una Francia allargata. Nel frattempo arrivato lallargamento ai paesi dellest. stato un successo, come testimonia il successo economico della Polonia. E

Una scelta imbarazzante


Mark Malloch-Brown, Financial Times, Regno Unito
Il premio un omaggio sentimentale e stravagante al passato di unistituzione gloriosa. Che oggi mostra tutta la sua debolezza e una totale mancanza di coraggio
assegnazione del premio Nobel al presidente Barack Obama alla ine del primo anno del suo mandato fu una curiosa scommessa sul futuro: un giorno, forse, sarebbe diventato un paladino della pace. Lannuncio dellassegnazione del premio allUnione europea, arrivato il 12 ottobre, una scommessa ancora pi curiosa sul passato. vero, lUe ha portato la pace dove per secoli cera stata la guerra e ha integrato i paesi dellest in unEuropa allargata. Qualche anno fa sarebbero stati degli ottimi motivi per assegnarle il Nobel per la pace. Questi successi storici, tuttavia, fanno sembrare il misero presente dellUe ancora pi fosco. Pi che uniniezione di iducia in tempi di austerit, il premio un triste ricordo di come sia caduto in basso il sogno europeo. Questa visione stata tradita dalle lotte interne su una crisi delleuro ancora irrisolta, che ha smascherato la mancanza di volont politica dei leader europei. Il Nobel, tuttavia, viene assegnato per quello che un candidato ha fatto allestero. E qui il silenzio del comitato che ha premiato lUe eloquente perch, detto brutalmente, una politica estera europea non esiste. Su qualsiasi tema dal processo di pace in Medio Oriente alla primavera araba, dallIran alle relazioni con la Cina, lAfrica o lAmerica Latina lEuropa conta meno della somma delle sue parti. Oggi Bruxelles ha ambasciate in tutto il mondo, e nessun vertice internazionale pu dirsi completo senza una nutrita presenza di funzionari che parlano a nome dellEuropa. un teatrino di riti e protocolli dallesito spesso avvilente. Alle Nazioni Unite, su molti temi lEuropa viene rappresentata da un solo ambasciatore. In questo modo ci si risparmia lo spettacolo della parata dei relatori, ma anche questa scelta ha un prezzo. Le posizioni europee, anche per gli standard dellOnu, il pi delle volte sono talmente vaghe da rasentare lassurdo. E questo perch sono il frutto di un compromesso tra tutti gli ambasciatori dellUe.

Nessuna autorevolezza
Per quanto riguarda la Turchia, il comitato per il Nobel sostiene che il negoziato con Bruxelles ha favorito la democrazia e i diritti umani nel paese. Peccato che lopposizione di diversi paesi europei allintegrazione turca abbia spinto Ankara a guardare altrove in cerca di amicizie e partnership. Quanto alla primavera araba, che ine ha fatto la leadership che lUe aveva esercitato in modo tanto autorevole nei paesi dellest dopo il 1989? Gli aiuti economici e il soft power avevano dato allEuropa un ruolo di primo piano che la crisi sembra aver eroso. Sui negoziati per il nucleare in Iran, lUe ha la leadership formale, ma le decisioni vengono prese ancora a Washington (e sempre pi spesso a Gerusalemme, a quanto sembra). Anche nel processo di pace in

Medio Oriente lEuropa, che storicamente vicina a Israele ed anche tra i maggiori sostenitori economici della Palestina, continua a latitare. questo il dilemma: anche tralasciando lattuale crisi della governance economica, lEuropa un mercato, una societ, una cultura, pi che un sistema di governo. Ci ha ricordato i nostri valori condivisi e la nostra storia, e in tempi migliori ci ha avvolti nella prosperit e nel calore della cittadinanza comune dopo secoli di guerre. Ma la forza e il coraggio di promuovere la pace oltre i suoi conini, al servizio dei diritti umani e della democrazia, sono lantitesi dei valori di questa Ue molle e autocompiaciuta. Sulla Cina, per esempio, la battaglia per i diritti umani relegata in secondo piano perch gli stati membri sono troppo impegnati a farsi concorrenza a caccia di accordi commerciali. Oggi, inoltre, in un momento di estrema difficolt economica, Bruxelles sembra meno coraggiosa che mai. I Nobel non dovrebbero premiare lossessione per i processi e le procedure. Quelli pi sensati sono andati a individui e istituzioni coraggiosi, che hanno sidato le convenzioni della loro epoca per promuovere la pace. E per questo sono spesso stati discussi e criticati. Il Nobel dovrebbe ricompensare questi sforzi e celebrare le migliori capacit dellessere umano. Per questo motivo il riconoscimento allUnione ci sembra un omaggio stravagante e sentimentale al passato dellEuropa, che ne mortiica ancora di pi il presente. Solo un premio per leconomia sarebbe stato pi improbabile. u fas

A favore I meriti di Bruxelles


Il lungo periodo di pace vissuto dallUnione europea rende il Nobel di questanno pi giustiicato rispetto a quello a Barack Obama del 2009, scrive il quotidiano estone Postimees. Eppure, perch concederlo ora e non nel 2004, dopo lintegrazione dei paesi dellest? Il valore del riconoscimento soprattutto simbolico. Anche in una fase di profonda crisi, oggi lEuropa non rischia di scivolare verso un conlitto vero e proprio, come sarebbe successo centanni fa. Secondo lo slovacco Sme, il merito principale dei sessantanni di pace in Europa va certamente al piano Marshall e alla forza militare degli Stati Uniti e della Nato. Ma questo non signiica che la riconciliazione tra Francia e Germania non abbia avuto un ruolo fondamentale. Anche il mercato comune e il libero movimento delle persone hanno contribuito alla pace. E lintegrazione dei paesi ex comunisti ha ampliato lo spazio di pace, sicurezza e libert. Nonostante tutte le sue deformazioni, i piani di salvataggio e le troppe regole, la vita al di fuori di questa istituzione sarebbe pi pericolosa e povera. Nelle attuali diicolt, scrive il danese JyllandsPosten, c bisogno di pi Europa. Ma questo vuol dire che certe questioni sullidentit e il ruolo dellUe vanno discusse prima del voto del 2014. Unit nella diversit, maggiore iducia in se stessi e pi coraggio. Ecco cosa chiede questo premio. u

Internazionale 971 | 19 ottobre 2012

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Europa
La scommessa di De Wever
Bart Sturtewagen, De Standaard, Belgio
a Nuova alleanza iamminga (NVa) di Bart De Wever stata la vera trionfatrice del voto del 14 ottobre. La scommessa del suo leader, che ha trasformato le elezioni in unanticipazione del voto politico del 2014, stata vinta a mani basse. De Wever non ha ottenuto solo Anversa, si imposto anche dal mare del Nord alla Mosa. Il segnale lanciato non lascia spazio a dubbi. I partiti nazionali che, seppur controvoglia, hanno deciso di sostenere il governo di Elio Di Rupo, non sono stati in grado di dare credibilit alla coalizione. Per questo De Wever li ha ignorati e si rivolto al premier per negoziare la nascita di un Belgio confederale. De Wever il primo nazionalista iammingo a diventare sindaco di Anversa. E nei prossimi anni forse si limiter a gestire il comune. Tuttavia, spinto dalla storia, oggi guarda di nuovo verso Bruxelles. E a Di Rupo ha gi imposto un negoziato sulla forma istituzionale del paese. Altrimenti i conti si faranno alle elezioni del 2014. In poco tempo lN-Va diventato il protagonista della politica iamminga. Per De Wever, tuttavia, conciliare la funzione di sindaco e quella di presidente del partito sar un inferno. Chi vuole sidare lN-Va, sempre che vi siano partiti cos ambiziosi, pu unicamente sperare che lincubo scompaia da solo. Intanto i cristianodemocratici e i democratici liberali, che sostengono il governo iammingo, si trovano di fronte a un dilemma. Cambiare il presidente delle Fiandre con i tempi che corrono un rischio. Ma senza un nuovo slancio le prossime elezioni rischiano di diventare una severa punizione. u adr
FRANCoIs LENoIR (REuTERs/CoNTRAsTo)

Bart De Wever (al centro) ad Anversa, il 14 ottobre 2012

I nazionalisti iamminghi trionfano ad Anversa


Batrice Delvaux, Le Soir, Belgio
art De Wever il vincitore indiscusso delle elezioni amministrative che si sono svolte in Belgio il 14 ottobre. Il suo partito, la Nuova alleanza iamminga (N-Va), ha conquistato Anversa e lui diventer sindaco. Nella capitale fiamminga lN-Va ha raggiunto la soglia del 40 per cento. Ma il trionfo dei iamminghi interessa tutte le Fiandre. LN-Va ha ottenuto due importanti risultati: ha conquistato la citt simbolo della regione e il radicamento locale che gli mancava per consolidare il suo potere politico, inora legato soprattutto alla popolarit del suo leader. In molti comuni la vittoria dellN-Va stata ottenuta soprattutto grazie ai voti sottratti al Vlaams Belang. Questo di certo un punto a favore della formazione di Wever, che riuscita a fermare lestrema destra. Ma da qui a chiedere ai partiti francofoni di negoziare subito il passaggio a una confederazione, il passo troppo lungo. Per due motivi. Innanzitutto perch queste erano elezioni comunali e non politiche. De Wever non diventato primo ministro n ha ottenuto lincarico di formare un governo. diventato sindaco di Anversa. E dovr dimostrare di essere allaltezza del compito. Inoltre, il risultato del voto non gli permette di trasformare la vittoria di Anversa

in un referendum contro il primo ministro Elio Di Rupo e i socialisti. Perch nelle Fiandre il partito pi votato rimangono i cristianodemocratici, alleati di Di Rupo a livello federale. In secondo luogo ad Anversa De Wever non ha battuto il socialismo ma Patrick Janssens. La cui sconitta dovuta anche al successo dei verdi e dei laburisti.

Nuovi segnali
Non dobbiamo farci illusioni, per: il successo dellN-Va un fattore destabilizzante per il paese. Ad Anversa, De Wever ha vinto la seconda tappa della sua corsa verso la nascita di una confederazione e il separatismo. Il risultato del voto non ha spalancato la porta allindipendenza, ma i francofoni farebbero un grave errore a ignorare questo nuovo segnale in arrivo dalle Fiandre. Questa zwart-gele zondag (domenica giallo-nera, dai colori della bandiera fiamminga) rende ancora pi incerto il futuro del Belgio. Anche perch la sconitta dei socialisti indebolisce la posizione del primo ministro nel governo federale. Non pi il momento di lamentarsi, di fare i conti o di tergiversare. Quello che succede nelle Fiandre ha bisogno di una risposta. Altrimenti De Wever imporr la sua linea. Perch ha un obiettivo e sa come raggiungerlo. u adr

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Lituania
JEREMY sUTTOn-HIBBERT (gETTY IMAgEs)

ex jugoSLavia

Sconitta lausterit
Vilnius, 14 ottobre 2012

Karadi alla sbarra


cominciata allAja il 16 ottobre la difesa di Radovan Karadi di fronte al Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia. Lex leader serbo-bosniaco, alla sbarra per genocidio e crimini di guerra, ha scelto una linea di difesa basata sulle provocazioni: come scrive Oslobodjenje, ha afermato di avere fatto tutto il possibile per evitare la guerra e limitare il numero di vittime. Karadi, che si difende da solo, senza avvocati, si inoltre deinito un uomo tollerante e pieno di comprensione per il prossimo, che meriterebbe un premio per il bene che ha fatto. nelle prossime settimane chiamer a testimoniare in sua difesa numerose persone, tra le quali diversi funzionari e osservatori dellOnu.

Regno uniTo
MIndAUgAs KULBIs (AP/LAPREssE)

un referendum per la Scozia


Il referendum sullindipendenza della scozia si far. Lo hanno deciso il 15 ottobre il premier britannico david Cameron e il irst minister scozzese Alex salmond (nella foto con Cameron), con la irma dellaccordo di Edimburgo. La consultazione, spiega il Glasgow Herald, dovrebbe svolgersi nellautunno del 2014. Potranno votare gli scozzesi dai 16 anni in su, e il quesito conterr una domanda secca sullindipendenza. non sono previste proposte su altre forme di autonomia. stando ai sondaggi, per, gli scozzesi sono favorevoli a una maggiore autonomia, ma sempre nellambito del Regno Unito.

Spagna

el pas taglia e licenzia


Un terzo dei giornalisti licenziati e tagli agli stipendi del 15 per cento. Anche El Pas, il pi prestigioso quotidiano spagnolo e giornale di punta del gruppo Prisa, accusa i colpi della crisi della carta stampata e della recessione, scrive il Guardian. Il comitato di redazione ha convocato nove giorni di sciopero totale tra il 25 ottobre e l8 novembre e ha chiesto le dimissioni del direttore Javier Moreno. di recente anche altri due grandi giornali spagnoli, El Mundo e Abc, hanno fatto pesanti tagli allorganico.

AndREJ IsAKOVIC (AFP/gETTY IMAgEs)

Lopposizione di centrosinistra ha vinto il primo turno delle elezioni politiche del 14 ottobre e ha gi avviato le consultazioni per la formazione del governo. I pi votati sono stati i laburisti di Viktor Uspaskich (19,9 per cento dei consensi), seguiti dai socialdemocratici di Algirdas Butkeviius (18,4 per cento), mentre lUnione della patria del premier Andrius Kubilius, negli ultimi quattro anni alla guida di una coalizione di centrodestra che ha varato politiche di austerit molto severe, si fermata al 15 per cento. In attesa del secondo turno, che si terr il 28 ottobre e assegner 68 seggi sui 141 del parlamento di Vilnius, la situazione non ancora chiarissima e diverse soluzioni sono possibili. Ma il vero vincitore Uspaskich e a lui spetta decidere chi former il governo, scrive Lietuvos Rytas. Ma chiaro che la nuova coalizione, qualunque forma assumer, non avr la forza di quella precedente. u

in bReve RuSSia

Torna il voto per le regioni


Il partito del presidente russo Vladimir Putin, Russia unita, ha ottenuto lennesima vittoria nel voto che si svolto il 14 ottobre per eleggere governatori e sindaci in cinque regioni e pi di quattromila comuni. Era dal 2005 che i governatori delle regioni non venivano scelti con un voto popolare, sottolinea Nezavisimaja Gazeta. secondo il quotidiano, il successo di Russia unita dovuto soprattutto alla

iducia che i russi continuano a nutrire nei confronti di Putin, anche se va rilevato che la partecipazione al voto stata bassissima, meno del 25 per cento. Lopposizione ha denunciato ovunque brogli e irregolarit, soprattutto a Khimki, vicino a Mosca, citt simbolo della lotta degli ecologisti contro il progetto del Cremlino per la costruzione di unautostrada nelle foreste circostanti. Qui lattivista dellopposizione Evgenia irikova, protagonista di quella battaglia e candidata alla poltrona di sindaco, stata sconitta dal candidato di Russia unita Oleg akov.

Montenegro La coalizione guidata dal Partito democratico dei socialisti (dps) guidato da Milo ukanovi ha vinto le elezioni legislative del 14 ottobre, per la nona volta di ila dal 1990. Repubblica Ceca Lopposizione socialdemocratica (Cssd) e comunista (Kscm) ha vinto le elezioni regionali e senatoriali del 12 ottobre. Spagna Il 16 ottobre si aperto a La Corua il processo per il naufragio della petroliera Prestige, avvenuto il 19 novembre 2002. Alla sbarra ci sono il comandante greco Apostolos Mangouras e altre tre persone.

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Africa e Medio Oriente


Monrovia, novembre 2011. Ellen Johnson Sirleaf alla tv liberiana paese, ha dichiarato. Il nepotismo nellamministrazione di Johnson Sirleaf simboleggiato dagli incarichi assegnati ai suoi tre igli: Robert dirige lazienda petrolifera di stato ed consulente economico della presidente, Fumba a capo dellagenzia per la sicurezza nazionale, mentre Charles vicegovernatore della banca centrale (al momento stato sospeso per non aver dichiarato il suo patrimonio). Gbowee sostiene anche che Johnson Sirleaf non ha fatto abbastanza per lottare contro la povert: Durante il suo primo mandato ha sviluppato le infrastrutture. Ma a cosa servono le infrastrutture se i liberiani non hanno da mangiare? Il divario tra ricchi e poveri aumenta. In Liberia o si ricchissimi o si poverissimi, non esiste la classe media. Queste critiche, che possono sembrare sorprendenti allestero, in Liberia non fanno notizia. Le questioni sollevate da Gbowee sono discusse in tutti i settori della societ, dichiara un dipendente di unong internazionale attiva in Liberia. Da mesi, se non da anni, si denuncia il fatto che gli incarichi pi importanti sono affidati ad amici e parenti. I ministri ricevono ogni mese stipendi da trentamila dollari mentre un semplice funzionario ne guadagna cento. Un consulente del governo liberiano conferma che il nepotismo molto difuso: Un gran numero di incarichi importanti sono assegnati su designazione del presidente e, grazie a questo potere, Johnson Sirleaf ha praticamente riempito il governo di parenti e alleati. Alcuni difendono le sue scelte sostenendo che in Liberia ci sono poche persone qualiicate. La presidente perci non avrebbe fatto altro che nominare le uniche persone qualiicate, che per, in un modo o nellaltro, sono legate a lei. C un fondo di verit in questo, ma non abbastanza per giustiicare la portata del fenomeno. A quanto pare Gbowee ha ragione su un punto: corruzione e nepotismo sono davvero un problema per Johnson Sirleaf. Ma questo non dovrebbe compromettere il giudizio complessivo sulla sua presidenza: tenuto conto della storia violenta della Liberia, si tratta di questioni dimportanza relativamente minore, un piccolo prezzo da pagare per la stabilit e lo sviluppo economico favorito da Johnson Sirleaf. Tuttavia se la presidente non sar in grado di risolvere questi problemi, lo sviluppo non andr molto lontano, e lo stesso vale per la sua reputazione. u gim

ESPEN RASMUSSEN (PANOS/LUZPHOTO)

La reputazione ofuscata di Ellen Johnson Sirleaf


Simon Allison, Daily Maverick, Sudafrica
Nel 2011 avevano vinto insieme il Nobel per la pace. Oggi lattivista Leymah Gbowee ha preso le distanze dalla presidente liberiana, accusandola di corruzione e nepotismo
opo le dure critiche per aver premiato Barack Obama nel 2009, quandera ancora allinizio del suo mandato presidenziale, nel 2011 il comitato del premio Nobel per la pace ha fatto una scelta pi sicura riconoscendo il ruolo delle donne nella politica globale. I giurati hanno assegnato il premio alla yemenita Tawakkul Karman e a due liberiane: Ellen Johnson Sirleaf, la prima donna eletta come presidente in Africa, e Leymah Gbowee, unattivista della societ civile. Tuttavia, come dimostra lesempio di Obama, pericoloso tessere le lodi di presidenti ancora in carica. Non tutti in Liberia hanno accolto bene la notizia della premiazione di Johnson Sirleaf, in parte per latmosfera tesa prima delle elezioni presidenziali liberiane del novembre del 2011 (vinte poi da Johnson Sirleaf ), ma anche per alcuni interrogativi sulla sua leadership. Il governo liberiano accusato di corruzione e nepotismo, e Johnson Sirleaf stata duramente criticata per i suoi vecchi legami con il signore della guerra Charles Taylor.

Gli incarichi dei igli


Di recente Leymah Gbowee ha inferto un nuovo colpo alla reputazione di Johnson Sirleaf dimettendosi dallincarico di capo della commissione governativa per la pace e la riconciliazione. Secondo Gbowee, Johnson Sirleaf non fa abbastanza per combattere la corruzione e il nepotismo in Liberia. Se non avessi parlato, sarei stata complice delle cose che stanno succedendo nel

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Egitto

nigERia

Rivali in piazza
REUTERS/CONTRASTO

i contadini contro la Shell


L11 ottobre si aperto nei Paesi Bassi il processo che vede quattro contadini nigeriani, appoggiati dal gruppo Friends of the earth, contro la Shell. Lazienda petrolifera, spiega Vanguard, avrebbe infranto la legge perch non ha riparato in fretta i suoi oleodotti, inquinando acque e terreni. Lazione legale potrebbe creare un precedente nelle cause per risarcimento legate alle attivit delle multinazionali.

Tahrir, Egitto
LEgitto di tutti: lo slogan scandito dai manifestanti che il 12 ottobre sono tornati a piazza Tahrir, al Cairo, per denunciare lo strapotere dei Fratelli musulmani nella commissione che deve redigere la costituzione. Quel giorno sono scoppiati degli scontri con i partecipanti di una manifestazione rivale, indetta dai sostenitori della Fratellanza e del presidente Mohamed Morsi per protestare contro il proscioglimento dei poliziotti accusati della repressione sanguinosa dei manifestanti durante la battaglia dei cammelli, nel febbraio del 2011. Dopo la sentenza, pronunciata il 10 ottobre, Morsi ha chiesto le dimissioni del procuratore generale Abdel Meguid Mahmoud, proponendogli un altro incarico. Ma il procuratore ha riiutato perch il presidente non ha lautorit per licenziarlo. Si creata cos limpressione che i giudici (molti dei quali nominati dal vecchio regime) assicurino limpunit ai poliziotti accusati di aver ucciso dei manifestanti. Chiediamo unindagine sui massacri di Maspero, di Tahrir e di Port Said, scrive Tahrir, elencando le pi gravi violenze dellultimo anno. u

SiRia

La proposta di brahimi
Ad Aleppo i combattimenti tra esercito e ribelli hanno colpito la moschea degli Omayyadi (nella foto), la pi grande e antica della citt. Gli abitanti del nord della Siria continuano a scappare verso la Turchia, dove i profughi sono diventati pi di centomila, un numero che va oltre le capacit di accoglienza, scrive Al Akhbar. La tensione tra Ankara e Damasco ancora pi alta dopo che laviazione turca ha costretto allatterraggio due aerei diretti in Siria. Lakhdar Brahimi, inviato dellOnu e della Lega araba, ha visitato vari paesi della regione (tra cui lIran) per proporre una tregua per le vacanze dellAid al Adha, il 26 ottobre.

in bREvE

Israele Il 15 ottobre il governo ha indetto le elezioni legislative anticipate per il 22 gennaio 2013. Libia Il 14 ottobre lassemblea nazionale ha eletto primo ministro Ali Zeidan. Il nuovo premier dovr formare un governo entro due settimane. Mauritania Il presidente Mohamed Ould Abdel Aziz rimasto ferito il 13 ottobre in un misterioso incidente ed stato trasferito a Parigi per le cure. Sarebbe stato ferito da un soldato.

Da Ramallah Amira Hass

coSta DavoRio-MaLi

contatti pericolosi
Cosa sono andati a fare, lo scorso giugno, i sostenitori dellex leader ivoriano Gbagbo al conine tra Senegal e Mauritania?, chiede Slate Afrique. Secondo un rapporto dellOnu, sono andati a reclutare mercenari da Ansar Eddine, uno dei gruppi islamisti che controllano il nord del Mali, per scatenare il caos in Costa dAvorio. I sostenitori di Gbagbo (che il 14 ottobre hanno attaccato vari obiettivi vicino ad Abidjan) hanno formato tre gruppi armati in esilio, che a luglio, in Ghana, hanno unito le forze contro lattuale governo.

Una lista unica per la sinistra


Qualunque sia il risultato delle elezioni amministrative, creeremo un comitato per vigilare sul comportamento delle autorit di El Bireh, una citt della Cisgiordania. La promessa arrivata a conclusione di un incontro elettorale organizzato da El Bireh per tutti, una delle due liste in gara. La lista rivale, Indipendenza e sviluppo, aveva organizzato un altro incontro alla stessa ora, in una sala pi grande. Le elezioni si svolgeranno il 20 ottobre in 94 comuni. In altri 181 (in gran parte villaggi) gli abitanti si sono messi daccordo per una lista unica. In 36 dei 94 comuni in bilico le formazioni di sinistra sono riuscite a formare una lista unica, superando vecchie rivalit. Finalmente i tentativi dei leader della sinistra di costruire una terza forza che possa sidare Al Fatah e Hamas cominciano a dare i loro frutti. El Bireh per tutti una di queste liste. Quella rivale invece ailiata ad Al Fatah. Oggi il partito al potere deve misurare la sua forza elettorale dopo la pesante sconitta del 2006 (ma allepoca in gara cera anche Hamas). La campagna elettorale di Al Fatah piena di promesse di mettere ine alloccupazione. Sono chiacchiere senza senso, spiega uno dei candidati di El Bireh per tutti. Noi siamo qui per migliorare i servizi. Un contesto sociale pi equo aumenta la nostra capacit di combattere per la causa nazionale. La storia personale dei candidati (condanne alla prigione, anni di lavoro nei sindacati, attivismo femminista) rende credibile la loro promessa. u as

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Americhe
C speranza per le trattative tra le Farc e la Colombia
Hctor Abad Faciolince, El Pas, Spagna
Dal 17 ottobre Oslo ospita i colloqui di pace tra la guerriglia e il governo colombiano. Se tutti faranno tesoro degli errori passati, questa volta i negoziati potrebbero avere successo
a Colombia ha imparato la lezione. Dopo cinquantanni di guerriglia e dopo molti processi di pace falliti, il paese non si fa pi illusioni davanti allennesimo tentativo di risolvere paciicamente il conlitto armato interno. Latteggiamento dei colombiani potrebbe essere deinito con la nota formula di Antonio Gramsci: Il pessimismo della ragione e lottimismo della volont. Lintelligenza ci suggerisce che la cosa pi probabile un altro fallimento. La volont ci spinge a cercare di raggiungere un accordo di pace, perch non possibile che la Colombia sia lunico paese di tutto il continente americano dove c ancora una guerra civile. Due fattori, pi della persistente ingiustizia sociale comune a tutta la regione, hanno determinato linsolita durata del conlitto colombiano: la complessit geograica del paese (500mila chilometri quadri di montagne coperte dalla foresta), che ofre un nascondiglio quasi inespugnabile ai ribelli, e il traico di cocaina, che arma e alimenta un esercito irregolare di pi di diecimila uomini.

DERMOT TATLOW (LAIF/CONTRASTO)

Colombia, 2006. Un elicottero sorvola la giungla alla ricerca di piantagioni di coca cento della popolazione sostiene le Farc. Il contesto politico latinoamericano dovrebbe aiutare i negoziati. Hugo Chvez, che stato un alleato clandestino della guerriglia, oggi il primo sostenitore di una pace negoziata. Il presidente venezuelano vorrebbe trovare nella Colombia un alleato per il suo progetto bolivariano continentale. Un altro segnale incoraggiante il fatto che le conversazioni di preparazione segrete tra le parti (che si svolgevano a Cuba) non si sono interrotte neanche nel novembre del 2011, quando lesercito colombiano ha ucciso il leader della guerriglia Alfonso Cano. Anche il governo d segnali di seriet e realismo. Se vero che simpara dal passato, dopo una storia di processi di pace pieni di errori e di fallimenti, Juan Manuel Santos sembra afrontare questo nuovo negoziato con attenzione e pragmatismo. Primo: si parla, ma si rimanda il cessate il fuoco a una fase pi avanzata dei colloqui. Secondo: non si concede alla guerriglia neanche un centimetro di territorio e le conversazioni si portano avanti allestero (Norvegia e Cuba,

con il sostegno di Cile e Venezuela). Terzo: stata creata una squadra piccola e seria di negoziatori che comprende gli avversari diretti della guerriglia, lesercito e la polizia. Il fatto che tra i cinque negoziatori ci siano due noti generali a riposo (uno della polizia, il generale scar Naranjo, e un altro dellala pi dura dellesercito, il generale Jorge Mora) indica che le forze armate simpegneranno a rispettare gli accordi.

Foresta pi vulnerabile
In passato lo sterminio dei militanti di un partito vicino alla guerriglia (Unin patritica) ha scoraggiato i guerriglieri dal deporre le armi, per paura di essere uccisi una volta tornati alla vita civile o se avessero tentato di fare politica per via elettorale. In varie occasioni le Farc si sono alzate dal tavolo dei negoziati dopo aver fatto grandi passi avanti. Ma oggi non ci guadagnerebbero niente, a parte la probabilit di morire, con la barba ormai bianca, in una foresta che la tecnologia militare ha reso pi vulnerabile. u fr Hctor Abad Faciolince uno scrittore colombiano. Il suo ultimo libro Loblio che saremo (Einaudi 2009).

Popolarit bassa
Dal punto di vista militare, gli ultimi dieci anni non sono andati bene per le Farc. Pi di diecimila combattenti hanno deposto le armi volontariamente, sono stati arrestati o uccisi in combattimento. Il leggendario leader Manuel Marulanda, alias Tirofijo, morto di vecchiaia, ma alcuni dei capi pi importanti della guerriglia sono morti nei bombardamenti o in operazioni militari di grande precisione. La popolarit della guerriglia molto bassa: secondo alcuni sondaggi indipendenti, oggi meno del 3 per

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ARGENTINA

Giustizia dopo quarantanni


Il 15 ottobre, scrive il Clarn, il tribunale di Comodoro Rivadavia ha condannato allergastolo tre ex uiciali della marina argentina per il massacro di Trelew, avvenuto il 22 agosto 1972, quando furono fucilati 19 militanti di vari gruppi armati del paese. La sentenza, ricorda Pgina 12, segna un precedente perch anticipa la data dinizio del terrorismo di stato nel paese.

Stati Uniti

DallAvana

La garanzia delletichetta
The New York Times Magazine, Stati Uniti
Una delle cose pi interessanti che scopriremo il 6 novembre se negli Stati Uniti esiste un movimento per il cibo degno di questo nome, cio una forza politica organizzata in grado di battersi per cambiare il sistema alimentare. Michael Pollan, lautore di In difesa del cibo e Il dilemma dellonnivoro, interviene sul New York Times Magazine a sostegno della Proposition 37, il referendum con cui gli elettori della California decideranno se mettere sui prodotti alimentari unetichetta che indichi se contengono organismi geneticamente modiicati (ogm). La proposta potrebbe cambiare le politiche sul cibo a livello nazionale. E non solo una questione di sicurezza alimentare e ambientale. La battaglia contro il potere delle multinazionali come Monsanto, che sono il simbolo di tutto quello che la gente non ama dellagricoltura industriale: la prepotenza delle aziende, la mancanza di trasparenza, le regole imposte agli allevatori, la pioggia di pesticidi sulle monocolture intensive e il monopolio dei semi, cio delle risorse genetiche da cui dipende lumanit.

Cuba apre le porte

IN BREVE

Brasile Il 14 ottobre la polizia ha efettuato unoperazione nelle favelas di Manginhos e Jacarezinho, due delle pi violente di Rio de Janeiro. Stati Uniti Il 16 ottobre la corte dappello federale di Washington ha annullato la condanna di Salim Ahmed Hamdan, ex autista di Osama bin Laden ed ex detenuto a Guantanamo, perch il sostegno materiale al terrorismo non pu essere considerato un crimine di guerra.

Da Washington Jason Horowitz

La rivincita
Il 16 ottobre alla Hofstra university, nello stato di New York, Barack Obama si risvegliato. Dopo la prova iacca del primo dibattito contro Mitt Romney, ha recuperato. Il presidente ha attaccato lex governatore del Massachusetts su donne, lavoro, tasse, energia, immigrazione e perino sulla Cina, accusando il suo avversario di aver investito in aziende che permettono al governo cinese di spiare i cittadini statunitensi. Quando gli hanno chiesto che diferenze ci fossero tra Romney e George W. Bush, Obama ha risposto che Romney ancora pi estremista sulle politiche sociali. Obama ha spesso strappato applausi, specialmente quando ha usato contro Romney quello che dovrebbe essere il punto di forza dellex governatore, ovvero la sua carriera di uomo dafari. Il presidente ha chiesto a Romney se, da investitore, avrebbe mai accettato un accordo da ottomila miliardi di dollari senza avere spiegazioni sulla copertura. Naturalmente no, ha detto Obama, rispondendosi da solo. Sarebbe un afare sospetto. Per la prima volta Obama ha difeso con convinzione il suo operato in pubblico, abbozzando anche una visione per il futuro. Ma soprattutto, ha provato ad allontanare Romney dal territorio moderato che il suo avversario era riuscito a conquistare nel primo dibattito, riportandolo sulle posizioni di estrema destra delle primarie repubblicane. Obama riuscito nel suo intento, tanto che Romney si lamentato perch lo staf del presidente lo ha dipinto in modo completamente diverso da come sono. fas

Per venti volte in cinque anni mi hanno negato il permesso di viaggiare. Ma avevo imparato a vivere nella mia reclusione insulare. Mi ero consolata dicendomi che, in in dei conti, la materia prima della mia scrittura si trovava qui, nella realt dellisola, e che per me sarebbe stato molto duro separarmi anche solo per qualche settimana dalla mia famiglia. Erano frasi che mi ripetevo perch la frustrazione e lindignazione per limpossibilit di viaggiare non mi ferissero troppo. Questa settimana stata approvata una nuova legge sulla migrazione che entrer in vigore il 13 gennaio 2013. A partire da quella data i cubani non avranno pi bisogno di un permesso per uscire dal paese e non servir neanche una lettera dinvito di uno straniero o di un parente emigrato. Una notizia che stata accolta con gioia da milioni di cubani dentro e fuori dellisola. Bisogna ancora provare nei fatti i limiti e la portata della nuova disposizione, perch sembra che il governo manterr un iltro per i professionisti e i critici del sistema. Nel frattempo sto gi preparando la valigia. Mi dico che sar possibile, che mi lasceranno viaggiare, che a gennaio riuscir a prendere quellaereo. Forse solo un pensiero ottimistico. Tra pochi mesi lo sapr. fr Yoani Snchez una blogger cubana.

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Asia e Paciico
Phnom Penh, 15 ottobre 2012 re che pretendeva di essere lincarnazione del popolo che stava massacrando senza chiedere scusa. la terza cosa da ricordare su Sihanouk la prima che leggerete in tutti i necrologi: i cambogiani lhanno sempre rispettato, e a tratti perino venerato. Invece di considerarlo la personiicazione della loro tragica storia del ventesimo secolo, i cambogiani in lutto che nei giorni scorsi a Phnom Penh piangevano la sua scomparsa fuori dal palazzo imperiale, lo vedevano come la gloria nazionale che non mai stato, eccetto forse nella sua fantasia.

DaMIr Sagolj (rEutErS/CoNtraSto)

Le radici della violenza


Come lidea perversa della distruzione da compiere nel nome dellautenticit nazionalista concepita da Pol Pot, anche il miraggio del monarchismo khmer, secondo cui il re non era altro che la personiicazione della gloria nazionale, era nato a Parigi. Quando, alla ine dellottocento, i francesi colonizzarono lIndocina, scoprirono nel cuore della giungla la magniicenza dei palazzi e del tempio di angkor. gli studiosi francesi alimentarono nei cambogiani del novecento lillusione che la loro famiglia reale portasse con s tutte le promesse della grandezza passata dei khmer. a Phnom Pehn i francesi costruirono un nuovo palazzo reale, lo stesso dove Sihanouk stato allevato per diventare un dio-re. Dunque non bisogna sorprendersi del fatto che, purtroppo, mentre i Khmer rossi inauguravano il loro regno genocida, Pol Pot e Sihanouk si facevano fotografare insieme tra le rovine di angkor. Nel 1998 sottolineavo linluenza bizzarra che la gloriicazione francese del passato della Cambogia aveva avuto sulla storia contemporanea del paese: Sentirsi dire che si potenti mentre la realt dimostra il contrario come sentirsi dire che si sta sbagliando qualcosa. Se una frattura cos umiliante tra immagine e sostanza non ricomposta, ci si pu ritrovare appesi al patibolo della formula di Salman rushdie: Impudenza, vergogna: le radici della violenza. Dopo la morte di Pol Pot, Hun Sen lex quadro dei Khmer rossi che guida il paese dal 1985 riuscito a schiacciare la monarchia e la democrazia, consolidando il suo potere. Questa settimana, recuperando le mie note mentre i giornali pubblicavano i necrologi di Sihanouk, ho trovato una vecchia dichiarazione del re. Il tempo sveler le bugie e la disonest: la storia non ha spazio per loro. Mi sembra impossibile che Sihanouk ci credesse davvero. u as

Il fantasma di re Sihanouk
Philip Gourevitch, The New Yorker, Stati Uniti
I cambogiani piangono la scomparsa del re che consideravano il simbolo della gloria nazionale. Mentre era la personiicazione della tragica storia del paese
a prima cosa da ricordare a proposito di Norodom Sihanouk, re della Cambogia fino al 2004 e morto il 15 ottobre a Pechino, che negli anni settanta era il capo onorario dei Khmer rossi. Sotto il comando di Pol Pot regn sul paese mentre quasi due milioni di cambogiani venivano sterminati. E pazienza se lo stesso Pol Pot (cresciuto nel palazzo reale di Phnom Penh prima di essere mandato a studiare a Parigi, dove divent comunista) in precedenza aveva incitato al regicidio, definendo nel 1952 la monarchia una piaga infetta che solo il popolo pu eliminare. Sihanouk pensava solo a se stesso. Dopo aver provato con efetti disastrosi a mettere gli uni contro gli altri i contendenti della guerra fredda alla vigilia del conlitto in Vietnam ed essere stato spodestato dal trono, Sihanouk vide in Pol Pot uno strumento per riconquistare il potere. Pol Pot, a sua volta, considerava Sihanouk come una storia di copertina ideale per la sua rivoluzione, una facciata monarchica per la cancellazione totale della storia cambogiana e lillusione dellanno zero. Quando ho visitato la Cambogia nel 1998, poco dopo la morte di Pol Pot, ho scritto che il nome di Sihanouk era diventato il principale strumento di reclutamento dei Khmer rossi, e alla ine il movimento comunista pi estremo della storia ha conquistato il potere a rimorchio di un re. Eppure, invece di pagare per aver scatenato un inferno in terra, Sihanouk si comportava come se fosse una vittima al pari della maggior parte dei khmer. la seconda cosa da ricordare a proposito di Sihanouk che quando decise di andare allestero, dopo aver riconquistato il trono negli anni novanta, si trasfer a Pyongyang. Di tutti i posti sulla terra scelse proprio la capitale della Corea del Nord, dove Kim Il-sung stava lasciando morire di fame milioni di persone l che Sihanouk si sentiva a casa, crogiolandosi nel lusso in un posto dove nessun altro essere umano, potendo scegliere, avrebbe voluto farsi vedere, ospite di un altro signo-

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India
VLADIMIR PIRoGoV (REUTERS/CoNTRASTo)

THAILANDIA

Imbarazzo per il Congress


Tehelka, India
Nessuno oggi vorrebbe essere nei panni di Robert Vadra, scrive Tehelka riferendosi al genero di Sonia Gandhi al centro di un nuovo scandalo che coinvolge politica e mondo degli afari. Il 5 ottobre Arvind Kejriwal, nuovo volto del movimento anticorruzione che ha da poco fondato un partito, ha accusato Vadra di aver ottenuto denaro dal gigante immobiliare Dlf in cambio di favori, o di promesse di favori. Il patrimonio di Vadra e di sua madre Maureen, denuncia Kejriwal, aumentato in maniera spropositata negli ultimi anni, dopo lacquisizione, tra il 2007 e il 2010, di 31 propriet immobiliari a prezzi molto inferiori rispetto al loro valore attuale. Su questo Kajriwal chiede lapertura di uninchiesta. Vadra nega ogni accusa e il partito del Congress, guidato da Sonia Gandhi, lo difende a spada tratta. Il 16 ottobre stato trasferito Ashok Khemka, ispettore generale per lagenzia per il territorio nello stato dello Haryana. Pochi giorni prima aveva ordinato unindagine su alcuni acquisti di terreni conclusi da Robert Vadra.
Gillard e Manmohan Singh, New Delhi, 17 ottobre 2012

A corto di infermieri
ogni anno centinaia di infermieri degli ospedali pubblici tailandesi lasciano limpiego a causa delle dure condizioni di lavoro e delle scarse garanzie oferte da contratti temporanei, scrive The Nation. In Thailandia il rapporto tra il numero degli infermieri e la popolazione 1,5 ogni mille abitanti, mentre in Norvegia, dove c il miglior sistema sanitario al mondo, 31,9. A causa della scarsit di infermieri, molti ospedali sono costretti a chiudere interi reparti. Altri per fare interventi chirurgici devono ricorrere al personale degli ospedali privati. Entro il 2017 il paese avr bisogno di cinquantamila infermieri nel settore pubblico e in quello privato per assistere la popolazione.

KIRGHIZISTAN

Maxim Bakiyev in manette


Il 12 ottobre Maxim Bakiyev (nella foto), iglio dellex presidente kirghiso Kurmanbek Bakiyev, stato arrestato a Londra. Era ricercato per appropriazione indebita di decine di milioni di dollari in fondi statali. Maxim Bakiyev, scrive Eurasianet, viveva nel Regno Unito da quando suo padre aveva lasciato il Kirghizistan in seguito alla sollevazione popolare del 7 aprile 2010. Da allora Maxim, che durante il regime era a capo dellagenzia centrale per lo sviluppo, gli investimenti e linnovazione, godeva di asilo temporaneo. Diicilmente sar concessa lestradizione perch Londra e Bishkek non hanno un accordo in questo senso e per molti paesi occidentali il sistema giudiziario kirghiso non in grado di garantire un giusto processo.

AAMIR QURESHI (AFP/GETTY IMAGES)

IN BREVE CINA
MANISH SwARUP (AP/LAPRESSE)

Minorenni in fabbrica
La Foxconn ha ammesso di aver fatto lavorare nel suo stabilimento di Yantai alcuni minori di sedici anni nei mesi estivi, scrive il South China Morning Post. Lazienda, che dice di non aver controllato i documenti degli stagisti, punta il dito contro la scuola che ha mandato i suoi studenti in fabbrica a fare un mese di pratica sociale. Gli stage sarebbero stati promossi dal governo dal 2010.

LIndia avr luranio australiano


Stabilire le basi di un accordo sul nucleare civile stato uno degli obiettivi della visita di tre giorni in India della premier australiana Julia Gillard. Nel dicembre del 2011 il Partito laburista al governo, che per anni ha sostenuto il bando alla vendita di uranio a New Delhi in quanto non irmataria del Trattato di non proliferazione, ha cambiato posizione. Canberra, che produce il 40 per cento delluranio mondiale, rifornisce gi Cina, Giappone, Taiwan e Stati Uniti.

Pakistan Malala Yousafzai, lattivista di 14 anni rimasta ferita in un attacco dei taliban nel distretto di Swat, il 15 ottobre stata trasferita in un ospedale di Birmingham, nel Regno Unito. Birmania Il 15 ottobre il governo ha negato allorganizzazione della conferenza islamica (oci) lautorizzazione ad aprire una sede nel paese. Nei giorni precedenti migliaia di monaci buddisti avevano manifestato contro loci. Cina L11 ottobre Amnesty international ha denunciato laumento degli espropri forzati nel paese.

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Chi salver lItalia?


Bill Emmott, Prospect, Regno Unito Foto di Simone Donati Nel 1992 il paese cerc di uscire dalla crisi con i governi tecnici. La ricetta non funzion. Lex direttore dellEconomist si chiede se oggi Monti ha pi probabilit di farcela
Bocconi di Milano, apparsa non democratica, soprattutto se si considera che stava succedendo la stessa cosa in Grecia, con lincarico a Lucas Papademos, ex governatore della banca centrale. Il professor Monti stato fatto entrare in fretta e furia in parlamento con la nomina a senatore a vita voluta da Giorgio Napolitano. Per solo pochi italiani hanno giudicato non democratico questo passaggio: la piazza davanti al Quirinale era piena di gente, soprattutto giovani, che festeggiavano la caduta di Berlusconi. Alcuni di loro hanno intonato lHallelujah di Hndel per sancire la liberazione da un governo sommerso dagli scandali che aveva ridicolizzato lItalia sulla scena internazionale (qualche mese prima la cancelliera tedesca Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, allepoca presidente francese, avevano perfino ammiccato in modo umiliante parlando di Berlusconi durante una conferenza stampa congiunta al termine di un vertice europeo). Un coro di alleluia per festeggiare larrivo di un nuovo messia, Mario Monti, che avrebbe redento lItalia dai suoi peccati.

uno strano ma irresistibile dramma politico, economico e morale. Strano, perch i principali protagonisti non sono uomini politici convenzionali: sono un professore, un comico capellone e un miliardario amante delle barzellette. Irresistibile, perch il paese in questione lItalia, la terza economia delleurozona, che arranca sotto il peso del terzo debito pubblico del mondo. Un dramma, perch gli sviluppi di questa storia determineranno il destino delleuro, e dunque diranno se il mondo si avvier verso la ripresa o afonder in una nuova grande depressione. Quando cominciata questa storia? Secondo molti, nel novembre del 2011, quando unimprovvisa impennata dei tassi dinteresse sui titoli di stato, una discussione durata quattro mesi su tagli necessari ma non realizzati e un sostegno parlamentare vacillante hanno portato alle dimissioni Silvio Berlusconi, il miliardario barzellettiere e amante delle donne che governava lItalia da otto anni. Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha nominato al suo posto Mario Monti, un professore di fama internazionale ed ex commissario europeo, aidandogli la guida di quello che gli italiani deiniscono un governo tecnico, formato soprattutto da altri professori. Fuori dallItalia la nomina apparentemente improvvisa del professor Monti, allepoca tranquillo rettore delluniversit
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Mali antichi
La storia per non cominciata nel novembre del 2011, ma ventanni fa, quando lItalia afront una crisi inanziaria e politica dalla quale non si ancora ripresa: la lira usc dal Sistema monetario europeo (Sme) sotto il peso, allora come oggi, di un debito pubblico pari al 120 per cento del pil, e la vecchia classe politica usc fragorosamente di scena travolta da scandali e corruzione, e dallazione della magistratura (Mani pulite), che spazz via i due partiti al potere da decenni, la Democrazia cristiana e il Partito socialista. Anche nel 1992 la risposta fu un governo tecnico, a dire il vero due, e secondo alcuni tre. Il primo fu quello presieduto da Giulia-

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no Amato, unastuto politico dal piglio professorale; poi tocc a Carlo Azeglio Ciampi, governatore della Banca dItalia; inine fu la volta di Lamberto Dini, ex diplomatico. Alla guida di quelli che in altri paesi sarebbero stati deiniti governi di unit nazionale, tutti cercarono di introdurre una serie di ri-

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Pellegrini a San Giovanni Rotondo, Foggia, l11 settembre 2010 adesso? Quali nuove misure e nuovi leader riempiranno il vuoto attuale, come fece Silvio Berlusconi quando irruppe sulla scena politica nel 1994? Anche Mario Monti si pone queste domande. Sa che lItalia ha bisogno di una rivoluzione, di una drastica trasformazione in tema di giustizia, politica e istruzione, gi necessaria ventanni fa ma che non stata ancora realizzata. Sa per altre tre cose: primo, che il suo incarico terminer con le elezioni politiche del prossimo aprile, mentre altrove le rivoluzioni hanno richiesto anni; secondo, che le rivoluzioni di solito vengono guidate da leader carismatici e determinati, e anche se lui si dimostrasse abbastanza determinato, di certo non ha il carisma; terzo, che le sue misure di austerit e una recessione sempre pi grave intaccheranno la popolarit di cui godeva inizialmente, e che i politici riprenderanno il suo posto. Tra loro ce ne sono due che per stile e idee sono allopposto del cauto professore europeista e devotamente cattolico: Beppe Grillo e Silvio Berlusconi. Grillo, come Monti, un outsider, un antipolitico, ma le somiglianze iniscono qui. Grillo un comico diventato politico, leader del neonato Movimento 5 stelle, spauracchio dei partiti tradizionali dopo i successi alle ultime elezioni amministrative e con il 20 per cento di preferenze stando agli ultimi sondaggi. Grillo propone luscita dellItalia dalleuro e questo ci che preoccupa pi Monti. Il mondo conosce gi Berlusconi, che si dimesso perch sconfessato dai mercati, permettendo a Monti di salvare il paese. Uicialmente Berlusconi non un comico, ma un miliardario che con le sue bufonate ha indotto molti a sottovalutarlo durante i suoi 18 anni in politica. Alcuni sono stati ingannati a tal punto da credere che dopo le dimissioni si sarebbe fatto da parte deinitivamente. Era una befa. Ma invece seria la sua ricerca di una ricetta populista per tornare a essere presidente del consiglio o comunque grande manovratore della vita politica italiana. proprio a Grillo e Berlusconi che Monti si riferiva quando, non molto tempo fa, ha avvertito gli altri leader dellUnione europea, soprattutto Angela Merkel, del pericolo che in Italia possa diffondersi un clima politico ostile alleuro e antitedesco. Un processo che potrebbe subire unaccelerazione se la Germania non
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forme sperando di rimettere lItalia in carreggiata. Ecco perch gli italiani non considerano antidemocratico il governo Monti e sono tranquilli: tutto perfettamente costituzionale, viene sottoposto al voto di iducia del parlamento e sar seguito abbastanza pre-

sto da elezioni democratiche. Ma sanno anche che ventanni fa non ha funzionato. Da allora la corruzione aumentata, lo stato di diritto compromesso e il debito pubblico ha raggiunto di nuovo il 120 per cento del pil. Quindi le domande che si pongono sono altre. Perch dovrebbe funzionare

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dimostrasse alcun senso di solidariet. Grillo e Berlusconi sono politicamente agli antipodi, ma insieme rappresentano una percentuale compresa fra il 35 e il 45 per cento dellelettorato italiano. Non potrebbero in alcun modo allearsi, ma hanno in comune due elementi pericolosi: un talento nel condurre le campagne politiche parlando il linguaggio delle persone comuni, e lo scetticismo nei confronti delleuro. Berlusconi, a capo del partito che dovrebbe dare un pieno sostegno al governo Monti in parlamento, ino a oggi ha puntato sulla retorica contro leuro, afermando che parlare di un ritorno alla lira non dovrebbe essere considerata una bestemmia. Inoltre il quotidiano il Giornale, di propriet della famiglia Berlusconi, allinizio di agosto ha attaccato in prima pagina Angela Merkel, deinendo la Germania un quarto reich.

Chi ha portato a termine due mandati come commissario europeo non star in disparte a guardare se avr lopportunit di fare qualcosa

disparte a guardare se avr lopportunit di fare qualcosa. Ma drammaticamente consapevole del fatto che il suo governo tecnico non pu, per mancanza di tempo, essere il vero strumento del cambiamento dellItalia. Sa bene che deve gettare le basi per una trasformazione pi duratura.

Lesempio di Einaudi
Quando ha preso il posto dellesuberante Berlusconi, travolto dagli scandali, molti osservatori hanno evidenziato le diferenze tra i due: lItalia passava da un uomo annoiato dalleconomia a uno che ha dedicato tutta la sua vita a questa materia; da un uomo reduce da due divorzi e amante dei bunga bunga con ragazze adolescenti a un uomo tranquillo e monogamo; da uno che era a stento in grado di decifrare un men in inglese in un fast food a un esperto internazionalista dallinglese luente, che sa esprimersi anche in francese e in tedesco. La diferenza pi importante per non nello stile, ma nellagenda politica. Berlusconi ha governato attraverso annunci clamorosi e comizi pubblici, pur avendo di fatto concluso poco. Monti, invece, convinto che chi va piano va sano e va lontano. I leader che Berlusconi ha incontrato pi spesso sono stati Vladimir Putin e Muammar Gheddafi. Monti, invece, in appena dieci mesi al governo stato gi ricevuto sette volte dal ponteice. Questo rilette la sua fede cattolica (la devozione religiosa non certo la prima cosa che viene associata a Berlusconi) e il desiderio di assicurarsi che la pi grande e ricca organizzazione religiosa e perfino commerciale del paese, la chiesa cattolica, non sia troppo scontenta del suo operato. Eppure si sarebbe tentati di trarre unulteriore conclusione: il ruolo che Monti vorrebbe giocare in Italia nel lungo periodo, per garantire la trasformazione economica e politica da lui auspicata, pi simile a quello di una sorta di papa secolare una guida pacata ma salda, dietro le quinte, che ogni tanto si afaccia a un balcone. Per fare questo sono necessarie vivacit e fermezza. Monti possiede sicuramente questultima qualit. Quando stato commissario europeo per la concorrenza, tra il 1999 e il 2004, ha combattuto con giganti come Microsoft e General Electric. LEconomist, di cui allepoca ero direttore, lo soprannomin Super Mario, come il personaggio di un videogioco, e scrisse che il

Pericoli e risorse
Per Mario Monti questo sentimento ostile alleuro rappresenta un pericolo e al tempo stesso una risorsa. un pericolo per il suo tentativo di avviare un nuovo corso per lItalia che combini austerit iscale e liberalizzazione dei mercati, chiedendo sacriici in un momento in cui la recessione sta aumentando il tasso di disoccupazione (che tocca l11 per cento della forza lavoro) e riducendo i redditi delle famiglie. Lultima cosa di cui Monti ha bisogno in questo momento lopposizione di un partito che in teoria dovrebbe sostenerlo. Nelle trattative con la Germania e con altri paesi creditori delleurozona, per, questo clima pu essere una risorsa. Monti potrebbe dire: se non appoggiate me e le mie politiche iscali virtuose aiutandomi a ridurre gli interessi sul debito, ecco le forze politiche che avreste al mio posto. Un conto vedere partiti come la coalizione della sinistra radicale Syriza e i neonazisti di Alba doro guadagnare consensi in un paese piccolo come la Grecia. Immaginate invece le conseguenze se la politica italiana andasse fuori controllo: sarebbe come se una gigantesca valanga travolgesse leuro. Si tratta di un equilibrio rischioso per un uomo che non si mai candidato a una carica elettiva, che non ha un partito o un movimento politico alle spalle e che ha un tempo estremamente limitato per portare a termine il suo compito. Monti ha dichiarato di non voler partecipare alle prossime elezioni, e comunque nei sondaggi la sua popola-

rit calata da quando il governo di salvatori apparso pi a suo agio a chiedere che non a concedere. Tuttavia sono molte le speculazioni sul suo futuro politico dopo le elezioni. Le voci pi insistenti lo vorrebbero presidente della repubblica al posto di Giorgio Napolitano, il cui mandato termina a maggio. Si tratta di una carica prevalentemente simbolica ma con un certo potere di inluenza, come dimostrato dagli atti compiuti a novembre da Napolitano. Altre voci riguardano la possibilit che Monti infranga la sua promessa di non candidarsi alle prossime elezioni. Potrebbe farlo guidando uicialmente una coalizione di partiti, oppure accettando ingendo una certa riluttanza un invito a fare il premier da parte della coalizione vincente. Non c alcun dubbio che se si dovesse presentare loccasione di restare, Monti la coglierebbe al volo. Il sospetto che alla ine sceglier di rimanere perch le sue quotazioni sono alte e perch gli stato aidato un compito molto diicile. LItalia rischia davvero di uscire rovinosamente dalleuro proprio come nel 1992, quando con il Regno Unito usc dal Sistema monetario europeo se la politica italiana assumesse toni pesantemente antitedeschi e se i mercati dovessero concludere che la sua economia ha poche possibilit di riformarsi e crescere. Una persona che ha portato a termine due mandati come commissario europeo (dal 1995 al 2004) e che comprende pienamente i rischi economici non se ne star in

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Sopra, Poggiomarino, Napoli, 17 giugno 2012, il concerto del cantante neomelodico Rosario Miraggio. In alto a destra, Salsomaggiore Terme, luglio 2012, selezione delle Veline per Striscia la notizia. In basso, Milano, 26 settembre 2009, festa della libert mondo degli afari statunitense lo considerava lequivalente di Saddam Hussein per le grandi multinazionali, una deinizione che Monti ha citato a sua difesa lanno scorso durante uno dei primi discorsi in parlamento, quando gli italiani lo accusavano di essere troppo tenero con le grandi istituzioni economiche. Quello che Monti di sicuro non possiede il carisma o la capacit di esprimersi con scioltezza. un uomo spiritoso, con senso dellumorismo, che per non emerge molto quando parla in pubblico. Inoltre, si esprime in modo troppo pacato e lento per avere successo in unepoca dominata dalle frasi a efetto. Come molti professori, ha una scarsa capacit di sintonizzarsi con lopinione pubblica. Di fronte allennesimo scandalo che ha coinvolto il calcio, Monti arrivato a

suggerire limmediata sospensione del campionato per due o tre anni. Un politico che attua politiche iscali di austerit e propone di eliminare la forma di intrattenimento pi popolare: gli italiani non lhanno presa bene. Posso dare una testimonianza sul rapporto di Monti con le telecamere e le interviste. Stavo realizzando un documentario sullItalia intitolato Girlfriend in a coma e ho chiesto a questo improbabile leader rivoluzionario chi fosse il suo modello. Gli ho fatto qualche esempio: Mikhail Gorbaciov? Margaret Thatcher? Nelson Mandela? Monti mi sembrato imbarazzato dalla domanda. Ci ha pensato un po in silenzio, con la testa inclinata di lato. Alla ine ha esordito dicendo che il suo modello non era un leader straniero, ma italiano. Litaliano da lui scelto stata una rivelazione: Luigi Einaudi. Un uomo, secondo Monti, che lavor con tranquilla determinazione al servizio della cosa pubblica per aiutare il suo paese a emergere da un periodo molto diicile. Era il periodo immediatamente successivo alla caduta di Mussolini e alla sconitta nella seconda guerra mondiale. Einaudi, come Monti, era un insigne

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economista, attratto da idee liberali, che aveva anche lavorato come giornalista per il Corriere della Sera e per lEconomist. Durante il fascismo dovette lasciare il Corriere della Sera, ma continu a scrivere per lEconomist. Questa collaborazione si interruppe quando divent il primo governatore della Banca dItalia del dopoguerra e poi, nel 1948, il secondo presidente della repubblica.

La sponda di Draghi
Il parallelo con un economista che divent presidente solo uno dei motivi che rendono la scelta interessante, ma non il pi importante. Dopo il fascismo Einaudi fu uno dei pochi leader politici a porre le basi per il miracolo economico italiano. Sembra impossibile da credere adesso, ma nei due decenni precedenti alla crisi petrolifera degli anni settanta, leconomia italiana era quella che in Europa cresceva pi in fretta ed era al terzo posto nel mondo per aumento del pil, dopo il Giappone e la Corea del Sud. Quei risultati scaturirono da diversi fattori: la stabilit politica, un mercato internazionale reso pi libero dallAccordo generale sulle tarife e sul commercio (Gatt),
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entrato in vigore nel 1948, la nascita della Comunit economica europea in seguito al Trattato di Roma nel 1957. Il primato dellItalia dipendeva anche dal fatto che il paese partiva da una condizione di relativo sottosviluppo. Ma altri due aspetti furono fondamentali: una politica monetaria e iscale stabile, che attirava gli investimenti, e unondata di liberalizzazioni internazionali che smantell molti (ma non tutti) gli elementi dello stato corporativo di Mussolini. La stabilit macroeconomica del paese e le politiche microeconomiche liberali devono molto a Einaudi. Monti vorrebbe mettere in pratica quella ilosoia economica nellItalia di oggi, e sta cercando di farlo in uno stile molto einaudiano: con determinazione e con poche fanfare. La stabilit monetaria sia nelle mani del suo connazionale Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, e sia un risultato delle politiche delleurozona. Il premier italiano ha per perso rapidamente il sostegno di Berlino, perch in nome della stabilit monetaria ha cercato soprattutto di convincere i tedeschi ad accettare la condivisione del debito delleurozona. La cancelliera Angela Merkel non ha apprezzato, nonostante la proposta arrivi da un uomo che ama deinirsi il pi tedesco degli economisti italiani. La politica iscale, per, nelle mani di Monti, e in questo campo si assunto un compito gravoso, tagliando le spese, alzando le tasse, dando vigore alla campagna contro levasione fiscale e spostando al 2014 limpegno preso dal governo Berlusconi che aveva promesso di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013. Sar stato deluso scoprendo che i mercati non sono stati poi cos colpiti dai suoi sforzi: lItalia lunico tra i paesi delleurozona fortemente indebitati a seguire le regole del nuovo patto di stabilit e il suo deicit annuale pari al 2,7 per cento del pil (un terzo di quello del Regno Unito e met di quello spagnolo), eppure i tassi di interesse sui suoi titoli di stato continuano a essere molto alti. La recessione che colpisce il paese una delle ragioni di questa situazione: le ultime previsioni parlano di una contrazione delleconomia pari al 2,1 per cento per il 2012. Unaltra ragione sta nella preoccupazione generale sulla stabilit delleurozona: se luscita della Grecia dovesse provocare un attacco alla Spagna, il contagio si difonderebbe inevitabilmente allItalia. E gli investitori stanno valutando anche questo rischio. Una terza ragione va cercata nei discorsi contro leuro di Beppe Grillo, ripresi anche da Berlusconi. Ma esiste una quarta e pi importante ragione: il problema principale dellItalia non quello iscale, ma il fatto che la sua economia non cresce da ventanni. Se i mercati non cominceranno a credere che questa tendenza possa cambiare, un debito pari al 120 per cento del pil, per un totale di duemila miliardi di euro, rappresenter sempre un rischio, a prescindere dal debito pubblico.

Sistema parassitario
Dopotutto il debito italiano, a diferenza di quello greco, irlandese o spagnolo, non una novit. stato accumulato in seguito agli enormi debiti di bilancio dei governi degli anni settanta e ottanta, unepoca in cui il terrorismo e le lotte operaie portarono i politici a costruire la pace sociale attraverso pensioni generose e la creazione del servizio sanitario nazionale. Tra il 1973 e il 1995 i deicit pubblici avevano la sconvolgente media annua del 9,8 per cento del pil. LItalia ha sostenuto la sua crescita economica in questo modo artiiciale, oltre che con periodiche svalutazioni della lira, ma ha pagato un prezzo particolarmente salato: uninlazione molto alta e, nel 1992, una crisi inanziaria e politica. Labitudine a una determinata situazione pu, tuttavia, rendere pi difficile uneventuale soluzione, e in Italia accaduto proprio questo. Un certo grado di tolleranza, unito a un sistema politico parassitario e corrotto e a un elettorato che disprezza profondamente la politica nazionale ha affossato qualsiasi possibilit di riforma negli anni tra il 1992 e il 2012. LItalia e il suo presidente del consiglio ora si trovano in questa situazione: devono combattere contro legoismo e lo scetticismo con cui vengono accolte eventuali soluzioni liberali. La ricetta per la trasformazione del paese basata soprattutto sulleconomia e sul raforzamento della legalit, ma la politica a decidere se questa ricetta si concretizzer. Le riforme liberali sono cominciate poco alla volta, ma hanno a malapena scalito la supericie. In questo momento nessun investitore internazionale responsabile presterebbe soldi allItalia sulla base di unondata di liberalizzazioni o di riforme strutturali che di fatto non si stanno veriicando. Al contrario, gli investitori si trovano a dover scommettere sulla politica e le acro-

TERRAPRojECT/CoNTRASTo

Firenze, 2 giugno 2009, sostenitori di Silvio Berlusconi in piazza Ognissanti bazie dei suoi protagonisti in vista delle prossime elezioni. N Grillo n Berlusconi ofrono speranze alla causa liberale di Monti. Ma non sono gli unici al centro dellattenzione sulla scena politica italiana. Ci sono i discorsi sferzanti di Matteo Renzi, 37 anni, sindaco di Firenze, ammiratore di Tony Blair, che spera di far fuori il vecchio establishment del Partito democratico alle primarie che decideranno il candidato premier alle elezioni politiche. C anche un altro esponente chiave del governo Monti, lex amministratore delegato di Banca Intesa, Corrado Passera, da molti invitato a passare dal suo attuale ruolo di ministro per lo sviluppo economico a quello di politico di professione. A contendere il posto a Berlusconi come grande manovra-

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Lopinione

Nella giusta direzione


Financial Times, Regno Unito
La riduzione dellimposta sul reddito dar un po di speranza a un paese alle prese con una recessione sempre pi dura
uando Mario Monti si insediato, nellautunno del 2011, il suo governo tecnico ha aumentato le tasse in modo drastico, sorprendendo i mercati e contribuendo a restituire un po di credibilit allItalia. Le nuove misure iscali appena proposte dal governo contengono una bella sorpresa anche per i cittadini: il taglio delle due aliquote pi basse dellimposta sul reddito. Probabilmente Monti avrebbe fatto meglio ad abbassare le tasse sul reddito da lavoro dipendente, ancora troppo alte. In questo modo avrebbe favorito la competitivit e loccupazione. Ma la strategia di spostare il carico iscale dal lavoro corretta e dovrebbe essere un esempio per gli altri paesi europei. Le misure non vanno viste come un allentamento dellausterit. Limpegno dellItalia sul pareggio di bilancio in termini strutturali entro il 2013 impone che i tagli alle tasse siano accompagnati da nuovi sacriici. Nel complesso, le nuove misure sono restrittive, non espansive. Ma Monti ha dimostrato buon senso nello scegliere dove calare laccetta. Insistere sulla riduzione della spesa pubblica, a livello sia nazionale sia regionale, la strada giusta. La pubblica amministrazione italiana piena di sprechi, tagliare le risorse non comprometter la qualit dei servizi. Anzi, il governo avrebbe dovuto essere pi coraggioso e tagliare ulteriormente. Ha scelto invece di aumentare di un punto percentuale limposta sul valore aggiunto. vero, liva si applica anche alle importazioni e quindi i suoi efetti recessivi non colpiranno solo i produttori interni. Ma laumento deprimer ancora di pi i consumi, gi ai minimi storici.

Risvolto politico
Le misure di Monti hanno un risvolto politico che contraddice la natura tecnica del suo governo. Ma questo non un male. La riduzione dellimposta sul reddito dar un po di speranza a una popolazione alle prese con una recessione sempre pi dura. Nessun programma di austerit pu funzionare se non c coesione sociale. I tagli di Monti sono anche un monito per i partiti politici italiani. Con le elezioni politiche alle porte, cresce la tentazione di fare promesse irrealizzabili. Come ha dimostrato Monti, si possono varare misure politicamente popolari ed economicamente sostenibili senza rinunciare al consolidamento iscale. La Banca centrale europea ha temporaneamente dato un po di iato al debito pubblico italiano. Ma con Madrid sempre pi vicina a chiedere un salvataggio, Roma potrebbe ritrovarsi presto nellocchio del ciclone. Finora gli investitori hanno concesso a Monti il beneicio del dubbio. Non avranno la stessa pazienza con i trucchi elettorali dei politici. u fas
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tore c anche Pier Ferdinando Casini, leader dellUnione di centro (Udc), erede della Democrazia cristiana. Tra Renzi, Passera e Casini c un barlume di speranza per una coalizione in cui Mario Monti possa sentirsi a suo agio, libero di inluenzare gli eventi dalla vecchia residenza papale del Quirinale come presidente della repubblica. Fare in modo che nasca questa coalizione da sogno unimpresa ardua. Tuttavia qualsiasi investitore, economista o semplice sostenitore delleuro dovrebbe sperare e pregare per unevoluzione di questo tipo. Solo un governo simile, di lunga durata ed eletto democraticamente, sarebbe in grado di realizzare la visione di Monti e di Einaudi. u gim Bill Emmott stato direttore dellEconomist tra il 1993 e il 2006. Il suo ultimo libro uscito in Italia Forza, Italia: come ripartire dopo Berlusconi (Rizzoli 2010).

Varare misure popolari ed economicamente sostenibili senza rinunciare al consolidamento iscale possibile

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Le opinioni

Lo stato leggero di Romney


James Surowiecki
llinizio il candidato repubblicano al- chero statunitense pi o meno al doppio di quello che la Casa Bianca Mitt Romney sembra- dovrebbe essere, garantendo enormi proitti. Anche il sistema iscale un utile strumento di aiuva un tecnocrate moderato. Ma come ci ha fatto capire la sua gafe sul pre- to alle imprese. Nel complesso, i nostri produttori hansunto vittimismo del 47 per cento no agevolazioni iscali per circa venti miliardi di dollari degli americani, ora gli piace presen- allanno. Le amministrazioni statali e locali concedono tarsi come un sostenitore dello stato leggero, che ogni anno 70 miliardi di sconti iscali e di sovvenzioni promette la ine della cultura dei diritti acquisiti. Eppu- per attirare (o non far fuggire) le imprese. In modo pi indiretto, lo stato incrementa i proitti re, anche se attacca le persone che usufruiscono del delle imprese attraverso le leggi. il caso programma di assistenza sanitaria Meovviamente delle banche, ma anche dicaid e della previdenza sociale o del Dai tempi delle dellindustria delletanolo, una vacca sacredito dimposta sul reddito da lavoro tarife doganali e accusandole di dipendere dallo stato, delle concessioni di cra della politica statunitense. Lo stato impone alle raffinerie di incorporare Romney non dice nulla su unaltra cate- terreni alle societ ogni anno miliardi di litri di etanolo nella goria che dipende dallo stato, le molte ferroviarie, negli aziende statunitensi i cui proitti sono Stati Uniti imprese e benzina, e per questo concede uno sconto iscale. Di conseguenza il 40 per cento garantiti, in un modo o nellaltro, dal go- governo sono del granturco degli Stati Uniti viene usaverno. sempre stati to per produrre etanolo. Questo fa salire Dai tempi delle altissime tarife dostrettamente il prezzo dei prodotti alimentari, perch ganali e delle concessioni di terreni alle intrecciati si coltiva meno granturco per i mangimi societ ferroviarie, negli Stati Uniti ime il consumo umano, e i vantaggi per prese e governo sono sempre stati strettamente intrecciati. Ma da qualche decennio quello lambiente sono tuttaltro che accertati. Ma le aziende che potremmo deinire il welfare delle imprese au- agricole e le rainerie ci guadagnano, e perci lobbligo mentato. Le societ energetiche detengono in aitto viene mantenuto. Forse il vantaggio maggiore che il governo ofre alle quasi 160 milioni di ettari di territorio e ancora di pi al largo delle coste, e intascano la maggior parte dei pro- aziende il diritto dautore e la protezione dei brevetti. itti derivanti dal petrolio e dal gas naturale che estrag- Come dimostra leconomista Dean Baker nel suo libro gono. Tutto bene in teoria, perch pagano laitto e i The end of loser liberalism (La ine del liberismo perdendiritti di sfruttamento, ma in pratica spesso non fun- te), solo per lindustria farmaceutica la protezione dei ziona cos. Nel 1996, per esempio, quando il prezzo del brevetti vale miliardi di dollari allanno. E anche se la petrolio era basso, il governo ha ridotto i diritti sul pe- maggior parte di noi non riesce a immaginare di poter trolio estratto nel golfo del Messico per far aumentare fare a meno dei diritti dautore e dei brevetti, questo le trivellazioni. Per la riduzione non stata annullata non giustiica lenorme allargamento dei diritti di proquando il prezzo del petrolio salito, e questo ha fatto priet intellettuale a cui abbiamo assistito ultimamenincassare alle compagnie petrolifere miliardi di dollari te: la durata della loro validit aumentata undici volte dal 1962, e anche la lista delle cose che possono essere in pi. Anche nellindustria mineraria, grazie a una legge brevettate si molto allungata, perino in settori che del 1872 mai modiicata, le imprese possono aittare comportano pochi vantaggi economici per la societ. Aiutare le imprese non per forza una cosa negatiterreni federali per poco pi di un dollaro a ettaro, e tenersi tutto loro, largento o luranio che trovano. E ai va. Alcune di queste concessioni probabilmente sono cittadini non entra in tasca nulla. Negli ultimi dieci an- utili. Ma le aziende che ricavano dei vantaggi da queste ni il prezzo dei metalli salito alle stelle, ma ad appro- politiche dipendono dallo stato quanto le persone che ottengono il credito dimposta sul reddito da lavoro. E ittarne sono stati solo i proprietari delle miniere. In altri casi il governo ofre sovvenzioni dirette, co- quando Romney attacca i cittadini invece delle azienme quelle che hanno permesso a molti progetti per la de, viene naturale chiedersi se il suo problema sia lasricerca di energie rinnovabili di andare avanti. Gli agri- sistenza dello stato in s o solo quella ai poveri e ai lavocoltori, nonostante il prezzo dei prodotti alimentari sia ratori. Romney pu anche sostenere che vuole uno stato a livelli da record, ricevono ogni anno sovvenzioni per quasi cinque miliardi di dollari. Le aziende produttrici pi leggero, ma in realt ci che chiede uno stato legdi zucchero hanno un vantaggio ancora maggiore: una gero quando si tratta di aiutare le gente comune e pequota di importazioni che mantiene il prezzo dello zuc- sante quando si tratta di aiutare le imprese. u bt

JAMES SUROWIECKI

un giornalista statunitense. Questo articolo uscito sul New Yorker. Altre column di James Surowiecki sono su newyorker.com. In Italia ha pubblicato La saggezza della folla (Fusi orari 2007).

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Le opinioni

Gli eroi sono normali


Juan Villoro

l calcio si gioca negli stadi, ma quello che succe- assistito a degli scontri senza precedenti. Il Bara e il de in campo inluisce sulla borsa e sullumore Real Madrid si sono afrontati nella Liga, nella Copa del dei clienti dei bar. Cristiano Ronaldo non ha fe- Rey e nella Champions. Jos Mourinho ha avvelenato steggiato i due gol che ha segnato contro il Gra- le conferenze stampa, ha accusato gli arbitri di essere i nada in una delle prime partite del campionato responsabili delle sue sconitte, ha insinuato che il Barspagnolo. Da quando i Rolling Stones hanno cellona ricorreva al doping e ha inilato un dito nelloccantato (I cant get no) Satisfaction, la cultura di massa chio al tecnico Tito Vilanova. Il difensore portoghese non era pi stata testimone di una mancanza di gratii- Pepe ha distribuito calci sul campo e ha pestato la mano cazione cos evidente. Acclamato dal Santiago Ber- di Messi. Disposto a vincere a qualsiasi prezzo, Mourinabu, il numero 7 del Real Madrid ha assunto lespres- nho pensa che letica sia una signora che d solo dispiasione di un burocrate che ha appena messo un timbro. ceri e che lodio sia la vitamina dellatleta. Le tensioni Poi ha detto che era triste per ragioni professionali. tra il Bara e il Real sono state sul punto di creare una frattura nella nazionale spagnola, ino a Cosa manca allattaccante per sorridere? In questo periodo di crisi pu contare su Il calcio pi di uno quando Xavi e Casillas non si sono parlauno stipendio annuale di dieci milioni di sport. Lo smisurato ti per metter ine alla tensione. Se lavida societ dello spettacolo voleva il sangue, euro, gioca nella squadra che ha vinto la interesse che Liga nella scorsa stagione, gode dellaf- risveglia nel mondo i capitani hanno creato unanti-notizia: hanno deciso di rispettarsi. fetto di una modella russa e di quello, pi lo trasforma in un Il premio Principe delle Asturie rende diicile da ottenere, del massimo mani- modello di polatore del calcio mondiale: Jos Mou- comportamento e in onore alla solidariet dei nemici. Nessuno ha reso pi grandi i gol del Barcellona rinho. Ma al gladiatore manca qualcosa. uno specchio dellimpareggiabile Casillas, e Xavi il Non ha vinto il Pallone doro (che stato ingigantito della giocatore pi bravo nei passaggi della assegnato a Iniesta) e non ha potuto tirasociet storia del calcio spagnolo: il Real non ha re lultimo rigore della serie con cui la mai goduto tanto come quando gli toglie Spagna ha piegato il Portogallo agli Europei. ammirato da tutti, ma il suo ego reclama di essere la palla. Nel 2008 Santiago Segurola ha scritto di Casilidolatrato. Ha detto che il mondo lo invidia perch ha las: Il Real gioca con un uomo in pi non solo perch successo ed bello (nelliconograia metrosexual com- Casillas un grande portiere, ma perch la sua presenza turba visibilmente gli avversari. Nel 2009 invece ha pete con le statue greche del giovane Kouros). Il mestiere di calciatore il pi commentato del pia- scritto sul centrocampista blaugrana: Xavi ha educato neta terra. Dai tempi del paradiso terrestre, la specie noi tifosi spagnoli, ha cambiato il nostro sguardo, ci ha dipende da miti che si forgiano sui campi. Cristiano ha fatto passare dallovvio al sottile, ci ha dimostrato linscatenato la terapia di gruppo pi afollata della storia. calcolabile valore della pazienza, dellastuzia, dellinTutti hanno qualcosa da dire sulla sua malinconia. La ganno e della scelta adeguata dei tempi, ci ha dimostradomanda decisiva : quanto pu essere egoista una to che il suo piccolo corpo non gli impedisce di difendepersona che pratica uno sport di squadra? Innamorato re il pallone dai suoi malcapitati avversari, ci ha spiegadel suo rilesso sullo schermo al plasma, il Narciso dei to come si governa una partita. A questi attributi spornostri giorni dimentica di dipendere dagli altri. possi- tivi si aggiunge il loro spirito da capitani: Casillas e Xavi bile che resti una persona semplice chi fa vendere con rendono migliori gli altri. Cristiano Ronaldo (conosciula sua immagine milioni di scarpe, deodoranti o yogurt? to con la sigla CR7, come se fosse un gadget tecnologico Anzi, meglio: possibile che sia normale? Da quando famoso) raramente si congratula con i suoi compagni Ettore ha sidato Achille sapendo di morire, la risposta quando non partecipa al gol ed esce dal campo mentre Casillas riunisce gli altri per applaudire il pubblico. ci nota: gli eroi sono normali. Il calcio pi di uno sport. Lo smisurato interesse Il prestigioso premio spagnolo Principe delle Asturie stato da poco concesso a due calciatori che, essen- che risveglia nel mondo lo trasforma in un modello di do eccezionali, dimostrano che la gloria sensata. Iker comportamento e in uno specchio ingigantito della soCasillas, capitano del Real Madrid, e Xavi Hernndez, ciet. Le sue passioni furono anticipate dal primo cancapitano del Barcellona, hanno portato la Spagna a con- tore degli eroi. Il mondo non cambiato molto da quanquistare il Mondiale nel 2010 e gli Europei nel 2012. Fin do Omero ha fatto afrontare Achille, pi veloce, ed Etdalladolescenza hanno condiviso la maglia della na- tore, il domatore di cavalli. Cristiano Ronaldo gioca a zionale pur militando nelle due acerrime rivali del cal- essere un dio. Iker Casillas e Xavi Hernndez giocano a cio spagnolo. Nella stagione 2010-2011 i tifosi hanno essere uomini. u fr
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JUAN VILLORO

un giornalista e uno scrittore messicano. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia Il libro selvaggio (Salani 2010). Questo articolo uscito sul quotidiano Reforma.

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Internet ci re

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ende pazzi?
Tony Dokoupil, Newsweek, Stati Uniti Foto di Philip Toledano

Tweet, post, chat, email. Tra smartphone e social network, trascorriamo online gran parte della nostra vita. Eppure studi recenti indicano che internet ci fa sentire soli e depressi. E potrebbe essere allorigine di alcuni disturbi psicologici
rima di lanciare il video pi condiviso della storia di internet, Jason Russell non era un appassionato della rete. Il suo account su YouTube era morto e le sue pagine Twitter e Facebook contenevano poche foto di bambini e qualche aggiornamento sul giardino di casa. Russell era uno di quelli convinti che la rete non fatta per controllare a quanta gente piaci. Quando le sue abitudini tecnologiche lo facevano sentire un genio, un drogato o un megalomane, staccava la spina per giorni interi. Era convinto che come ha detto il comico Andy Borowitz in un tweet che Russell aveva messo tra i suoi preferiti importante spegnere il computer e fare qualcosa nel mondo reale. Poi, nel marzo del 2012, Russell ha tentato di spegnere tutto. successo dopo che ha fatto circolare un link a Kony 2012, il suo documentario sul signore della guerra africano Joseph Kony. Lidea era di usare i social network per far conoscere a tutti Kony e fermare i suoi crimini. E ha funzionato: il ilm ha attraversato la rete ed stato visto 70 milioni di volte in meno di una settimana. Ma nel frattempo a Russell successo qualcosa. Gli stessi strumenti digitali che hanno sostenuto il suo progetto hanno dilaniato la sua psiche, sottoponendola a un iume continuo di lodi e stroncature e forzando il suo tiepido rapporto con i nuovi mezzi dinformazione. I primi quattro giorni ha dormito due

ore producendo un turbine di tweet a dir poco bizzarri. Ha pubblicato un link a I met the walrus, un breve cortometraggio animato con unintervista a John Lennon, esortando i suoi follower a cominciare ad allenare la mente. Ha postato una foto del suo tatuaggio, Timshel, un termine biblico sulla scelta delluomo tra bene e male. A un certo punto ha messo online e commentato la foto di un sms di sua madre. Poi ha paragonato la sua vita al cervellotico ilm Inception: un sogno in un sogno. Allottavo giorno di questo strano vortice ha mandato un ultimo tweet, una citazione di Martin Luther King: Se non puoi volare, corri; se non puoi correre, cammina; se non puoi camminare, striscia; ma qualunque cosa tu faccia, devi continuare ad andare avanti. Poi rientrato nel mondo reale. Si spogliato e ha raggiunto langolo di un incrocio molto traicato poco lontano da casa sua, a San Diego, dove ha ripetutamente sbattuto le mani contro il marciapiedi farneticando del diavolo. Anche questo diventato un video virale. In seguito a Russell stata diagnosticata una psicosi reattiva, un disturbo mentale di breve durata. Non aveva niente a che fare con droghe o alcol, ha sottolineato in un post la moglie Danica. Dipendeva esclusivamente dal computer, che continuava a tenerlo connesso alla rete perino quando stava andando a pezzi. Noi non ne sapevamo niente, ha scritto Danica, ma i medici dicono che si tratta di un fenomeno comune, considerando limprovviso passaggio
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da un relativo anonimato allattenzione mondiale, con reazioni di grande entusiasmo ma anche di scherno. Dopo che Jason uscito dallospedale, la moglie ha deciso di fare un mese di silenzio su Twitter. Gli interrogativi sui possibili contraccolpi di internet sulla mente umana sono vecchi almeno quanto i link. Ma perino per chi non si ida di internet, lidea che una nuova tecnologia possa inluenzare il nostro modo di pensare e di sentire considerata sciocca e ingenua, come agitare un bastone contro una lampadina o dare la colpa alla tv per la maleducazione dei bambini. Fino a poco tempo fa, insomma, internet era considerata solo un altro mezzo di comunicazione di massa, un sistema di trasmissione, non una macchina diabolica. Rendeva le persone pi felici e pi produttive. Dovera la prova del contrario? Oggi le prove cominciano ad accumularsi. Stanno uscendo le prime ricerche serie e il quadro molto pi preoccupante di quanto fossero disposti ad ammettere gli utopisti del web. La versione attuale di internet portatile, sociale, accelerata e onnipervasiva potrebbe renderci non solo pi stupidi e soli, ma anche pi depressi e ansiosi, tendenti a disordini ossessivocompulsivi e al disturbo da deicit di attenzione, e perino psicotici. Le immagini della nostra mente digitalizzata arriveranno a somigliare a quelle dei tossicodipendenti. Persone normalissime stanno andando a pezzi in modi nuovi.

La rete sta creando un ambiente nuovo, uno stato di natura digitale in cui la mente diventa un pannello di controllo che funziona a un ritmo vorticoso

Fusi con le macchine


Nellestate del 1996 sette giovani ricercatori dellMit cancellarono la separazione tra uomo e computer vivendo contemporaneamente nel mondo isico e in quello virtuale. Avevano una tastiera in tasca, una radiotrasmittente nello zaino e un monitor agganciato con una clip davanti agli occhi. Si deinivano cyborg ed erano tipi strampalati. Ma come osserva Sherry Turkle, una psicologa dellMit, oggi siamo tutti cyborg. Questa vita sempre connessi ormai ci sembra normale, ma questo non vuol dire che sia sana e sostenibile, dal momento che la tecnologia per parafrasare la vecchia battuta sullalcol diventa la causa e la soluzione di tutti i problemi della vita. In un arco temporale inferiore a quello di uninfanzia, gli statunitensi si sono fusi con le loro macchine e hanno cominciato a issare lo schermo per almeno otto ore al giorno: pi di quante ne dedicano a qualunque altra attivit, sonno compreso. Gli adolescenti in media riescono a inilare sette ore davanti allo schermo in una qualunque

giornata di scuola, addirittura undici se si calcola il tempo che passano su diversi dispositivi contemporaneamente. Oggi negli Stati Uniti gli smartphone sono pi difusi dei vecchi telefonini, e oltre un terzo degli utenti si connette online appena sveglio, prima di alzarsi dal letto. Nel frattempo un messaggio di testo si trasformato in un battito di ciglia: indipendentemente dallet, ogni persona manda e riceve in media 400 messaggi al mese, quattro volte di pi che nel 2007. Un adolescente ha a che fare in media con qualcosa come 3.700 messaggi al mese, il doppio rispetto al 2007. E pi di due terzi di questi cyborg normali, quotidiani, compreso il sottoscritto, hanno la sensazione che il loro telefono vibri anche quando non lo fa. I ricercatori la chiamano sindrome della vibrazione fantasma. Nellinsieme, i cambiamenti digitali degli ultimi cinque anni fanno pensare a un cavallo che schizzato via da sotto il suo cavaliere, trascinandosi dietro chi prima teneva le redini. Nessuno si augura un futuro da amish. Ma le ricerche rivelano che internet non semplicemente un altro si-

Da sapere
Difusione di internet nel mondo, 2010.
Utenti ogni 100 abitanti

Europa Americhe Paesi dellex Unione Sovietica Paesi arabi Asia e Paciico Africa
Fonte: Itu

65,0 55,0 46,0 24,9 21,9 9,6

stema di comunicazione. La rete sta creando un ambiente mentale completamente nuovo, uno stato di natura digitale in cui la mente diventa un pannello di controllo che funziona a un ritmo vorticoso, e pochi di noi riescono a sopravvivere incolumi. un problema importante e nuovo, come il cambiamento climatico, dice Susan Greenield, una docente di farmacologia delluniversit di Oxford. Greenield sta scrivendo un libro su come la tecnologia digitale ci riprogramma, e non per il meglio: Potremmo creare un mondo meraviglioso per i nostri igli, ma non succeder se ci ostiniamo a negare i fatti e adottiamo queste tecnologie senza rilettere su quello che sta succedendo. Internet ci rende pazzi? Le scoperte che arrivano da pi di una quindicina di paesi dicono che stiamo andando in questa direzione. Peter Whybrow, direttore dellistituto Semel di neuroscienza e comportamento umano alla University of California di Los Angeles, sostiene che il computer come una forma di cocaina elettronica, capace di scatenare cicli maniacali seguiti da periodi di depressione. Internet spinge a comportamenti che sappiamo essere negativi e che ci rendono ansiosi, facendoci agire in modo compulsivo, dice Nicholas Carr, candidato al Pulitzer per il libro Internet ci rende stupidi? (Raffaello Cortina 2011), sugli efetti cognitivi della rete. Incoraggia le ossessioni, la dipendenza e le reazioni da stress, aggiunge Larry Rosen, uno psicologo californiano che studia gli efetti della rete da decenni. Favorisce o addirittura provoca linfermit mentale. Il timore che internet e la tecnologia mobile creino dipendenza che spesso si accompagna a disordini ossessivo-compulsivi e al disturbo da deicit di attenzione e iperattivit circola da decenni, ma ino a poco tempo fa a prevalere erano soprattutto gli ottimisti, spesso armati di ironia. Cosa ci aspetta ancora? Labuso di forno a microonde e la dipendenza da burro di cacao?, ha scritto nel 2006 uno studioso che si occupa di valutare le ricerche per uno dei maggiori giornali di psichiatria. Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Dsm) non ha mai previsto una categoria di interazioni macchina-uomo. Ma oggi lopinione degli ottimisti contestata. Il Dsm che uscir nel 2013 comprender per la prima volta il disordine da dipendenza da internet, anche se in unappendice riservata ad argomenti che richiedono ulteriori studi. La Cina, Taiwan e la Corea del Sud negli ultimi mesi hanno ac-

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cettato la diagnosi, cominciando a trattare luso problematico del web come una grave emergenza sanitaria nazionale. In questi paesi, dove decine di milioni di persone (e ino al 30 per cento degli adolescenti) sono considerate dipendenti da internet, e soprattutto dai giochi online, dalla realt virtuale e dai social network, la questione ormai sulle prime pagine dei giornali. Una giovane coppia ha trascurato il iglio ino a farlo morire mentre si prendeva cura di un bambino virtuale online. Un ragazzo ha picchiato a morte la madre perch gli aveva suggerito di spegnere il computer (e poi ha usato la sua carta di credito per rimanere connesso molte altre ore). Almeno dieci utenti forti del web sono morti di trombosi per essere rimasti seduti troppo a lungo. Il governo coreano inanzia centri di assistenza e sta pensando a una chiusura notturna della rete per i giovani. Intanto la Cina ha lanciato una crociata delle madri per promuovere abitudini online pi sicure. Liniziativa nata quando emerso che alcuni medici usavano lelettroshock e le percosse per trattare gli adolescenti dipenden-

ti da internet. C qualcosa nella rete che provoca dipendenza, dice Elias Aboujaoude, uno psichiatra della scuola di medicina della Stanford university, dove dirige la clinica dei disordini ossessivo-compulsivi e la clinica dei disturbi del controllo degli impulsi. Ho visto molti pazienti senza una storia di comportamenti a rischio o di abuso di sostanze che sono diventati dipendenti a causa di internet. Il suo studio del 2006 sulle abitudini problematiche online la base di Virtually you, un libro su come la travolgente capacit di attrazione del web agisce sulla nostra psiche. Perino studiando un campione di utenti di mezza et con linea telefonica issa lintervistato medio aveva pi di quarantanni, era bianco e guadagnava oltre 50mila dollari lanno Aboujaoude ha scoperto che uno su otto mostrava almeno un segno di dipendenza dalla rete. Secondo le indagini pi recenti, i numeri statunitensi sono al livello di quelli asiatici. Poi c stato un esperimento condotto nel 2010 dalluniversit del Maryland. stato chiesto a duecento studenti di scolle-

garsi per 24 ore dalla rete e da qualunque tecnologia mobile e di registrare le loro sensazioni. Sono chiaramente dipendente e la dipendenza disgustosa, ha ammesso uno studente. I mezzi di comunicazione sono la mia droga, ha scritto un altro. Almeno due scuole non sono neppure riuscite a lanciare un esperimento simile per mancanza di volontari. Molti studenti universitari non solo non sono disposti, ma sono funzionalmente incapaci di rinunciare ai loro collegamenti mediatici con il mondo, ha concluso luniversit del Maryland.

Dipendenza da Facebook
Sempre nel 2010 due psichiatri di Taiwan hanno conquistato la ribalta della cronaca con lidea del disordine da dipendenza da iPhone. Hanno documentato due casi: il primo riguardava un liceale ricoverato in un istituto per malattie mentali perch usava liPhone 24 ore al giorno. Il secondo riguardava una rappresentante di commercio di 31 anni che usava il telefono quando era al volante. Entrambi i casi avrebbero
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potuto essere liquidati con una risata se contemporaneamente non fosse apparso uno studio di Stanford sulle abitudini collegate alliPhone di duecento persone. La ricerca afermava che un utente su dieci si sentiva totalmente dipendente dal cellulare. Fatta eccezione per il 6 per cento del campione, tutti ammettevano un qualche livello di compulsione, mentre il tre per cento degli intervistati non permetteva a nessuno di toccare il suo smartphone. Negli ultimi due anni, le preoccupazioni per luso patologico della rete si sono ulteriormente aggravate. Ad aprile sul Times of India alcuni medici hanno parlato di prove aneddotiche di un incremento della dipendenza da Facebook. Gli ultimi dettagli sullossessione statunitense per il web si possono trovare nel nuovo libro di Larry Rosen, iDisorder, che malgrado il titolo ammiccante stato pubblicato dalla pi grande casa editrice universitaria del mondo. La sua quipe ha studiato un campione di 750 persone, adolescenti e adulti rappresentativi della popolazione della California del sud, descrivendo in dettaglio le loro abitudini tecnologiche, i loro sentimenti su queste abitudini e i loro punteggi in una serie di test standard sui disordini psichiatrici. La maggior parte degli intervistati, con leccezione di quelli al di sopra dei cinquantanni, controllava gli sms, la posta elettronica o il loro social network continuamente o ogni quarto dora. Cosa ancora pi preoccupante, Rosen ha scoperto che chi passava pi tempo online aveva un maggior numero di tratti della personalit compulsiva. Potrebbe sembrare unovviet: quelli che vogliono passare pi tempo online si sentono obbligati a farlo. Ma in realt non questo che vogliono davvero. Uno studio del 2011 aferma che se gran parte dei giovani impiegati aziendali (fino a 45 anni) tiene a portata di mano il suo Blackberry in camera da letto non per una scelta libera. Secondo un altro studio del 2011, non una scelta libera che spinge l80 per cento delle persone a portarsi in vacanza computer portatili e smartphone per essere informati su cosa succede al lavoro quando non ci sono. E non una scelta libera neppure quella che spinge i possessori di smartphone a controllare chiamate e messaggi prima di andare a letto, nel cuore della notte e appena si svegliano. Pu sembrare che usare questa tecnologia sia una nostra scelta, ma in realt siamo attirati dal suo potenziale di gratiicazioni a breve termine. Ogni squillo potrebbe segnalare unoccasione sociale, sessuale o

Se una madre innervosita dagli sms, il bambino percepisce quel nervosismo. E tender ad attribuire la tensione al suo rapporto con la madre

professionale, e quando rispondiamo otteniamo una minigratiicazione, un rapido rilascio di dopamina. Queste gratiicazioni sono come scosse di energia che ricaricano il motore della compulsione, paragonabili al fremito del giocatore quando sul tappeto verde viene calata una nuova carta, ha spiegato alla rivista Scientiic American una studiosa di mezzi di comunicazione dellMit, Judith Donath. Nellinsieme, un efetto potente a cui diicile resistere.

Atroizzati
Negli ultimi anni diventato possibile osservare come questo uso della rete modiichi il cervello. Nel 2008 Gary Small, il capo del centro di ricerca sulla memoria e linvecchiamento della University of California a Los Angeles, stato il primo a documentare i cambiamenti del cervello in seguito a un uso anche moderato di internet. Ha preso 24 persone, per met utenti esperti del web e per laltra met principianti, e le ha sottoposte alla risonanza magnetica. La diferenza era impressionante, perch gli utenti della rete mostravano una corteccia

Da sapere
Sms inviati al secondo nel mondo.
Fonte: Itu

192.192

136.683 89.289 56.432

2007

2008

2009

2010

prefrontale sensibilmente alterata. Ma la vera sorpresa quello che successo dopo. Small ha chiesto ai principianti di passare un totale di cinque ore online e di tornare dopo una settimana per unaltra risonanza. In queste persone il cervello si modiicato subito. Il cervello degli internet-dipendenti somiglia a quello dei tossicodipendenti e degli alcolisti. In uno studio pubblicato a gennaio, i ricercatori cinesi hanno trovato materia bianca anomala sostanzialmente cellule nervose in pi che servono alla velocit nelle aree preposte allattenzione, al controllo e alle funzioni esecutive. Uno studio parallelo ha riscontrato alterazioni simili nel cervello dei dipendenti da videogiochi. Ed entrambi gli studi sono apparsi sulla scia di altri risultati cinesi che collegano la dipendenza da internet ad anomalie strutturali nella materia grigia, pi precisamente a una riduzione dal 10 al 20 per cento nellarea del cervello responsabile della parola, della memoria, del controllo motorio, delle emozioni, dellinformazione sensoriale e di altra natura. Peggio ancora, la riduzione non si ferma mai: pi tempo si passa online, pi il cervello mostra segni di atroia. Le immagini della risonanza non rivelano se venuto prima labuso o il cambiamento cerebrale, ma molti medici ritengono che si tratti di una conferma delle loro osservazioni. Ci sono pochi dubbi sul fatto che stiamo diventando pi impulsivi, dice Aboujaoude di Stanford, e una delle cause luso delle tecnologie. Lo studioso ricorda laumento delle diagnosi di disordini ossessivo-compulsivi e del disturbo da deicit di attenzione e iperattivit, che nellultimo decennio cresciuto addirittura del 66 per cento: C un rapporto causa-efetto. E non prendiamoci in giro: il divario tra un internet-dipendente e luomo della strada quasi inesistente. Nei primi studi, passare pi di 38 ore alla settimana online era un indicatore di dipendenza. In base a quella deinizione oggi siamo tutti dipendenti, e molti di noi lo sono gi il mercoled pomeriggio, addirittura il marted se una settimana piena di impegni. I test attuali per la dipendenza da internet sono qualitativi e disegnano una rete sgradevolmente ampia di cui fanno parte persone pronte ad ammettere di essere irrequiete, poco comunicative o ossessionate dal web e di aver fatto numerosi tentativi per staccare la spina. Ma se vero che tutto questo non sano, anche vero che molte persone non hanno nessuna intenzione di stare bene. Come la dipendenza, anche il collega-

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mento digitale con la depressione e lansia un tempo era considerato una tesi ridicola. Uno studio condotto dalla Carnegie Mellon university nel 1998 evidenziava che luso della rete per un periodo di due anni era legato a umore malinconico, solitudine e alla perdita di amici nel mondo reale. Ma alcuni fecero notare sghignazzando che le persone esaminate vivevano tutte a Pittsburgh. E poi, il web magari non ti prepara la minestrina, ma signiica la ine della solitudine, un villaggio globale di amici e gente che ancora non conosci. Di fatto, quando la Carnegie Mellon ricontroll lo studio sugli abitanti della citt, qualche anno dopo, erano pi felici che mai. Ma negli ultimi cinque anni, numerosi studi hanno replicato e ampliato i primi risultati della Carnegie Mellon mostrando che se una persona passa molto tempo nel villaggio globale tende a sentirsi peggio. Luso della rete spesso prende il posto del sonno, dellattivit isica e degli scambi a tu per tu, e questo pu influire anche sulle persone pi serene. E limpatto digitale pu durare non solo un giorno o una settimana,

ma anni interi. Un recente studio statunitense basato sulluso che gli adolescenti facevano del web negli anni novanta ha trovato un collegamento tra il tempo che si trascorre online e i disordini dellumore nella prima et adulta. Anche i ricercatori cinesi hanno trovato un efetto diretto tra lintenso uso della rete e lo sviluppo di una vera e propria depressione, mentre gli studiosi della Case Western Reserve university hanno individuato un rapporto tra labuso dei messaggi, luso dei social network e lo stress, la depressione e i pensieri suicidi. In risposta a questo lavoro, un articolo della rivista Pediatrics ha rilevato la comparsa di un nuovo fenomeno, la depressione da Facebook, spiegando che lintensit del mondo online pu spingere alla depressione. Secondo il rapporto pubblicato dallaccademia statunitense di pediatria, i medici dovrebbero inserire domande sulluso della tecnologia digitale in tutti i loro checkup annuali. Rosen, lautore di iDisorder, sottolinea la prevalenza di ricerche che mostrano un

rapporto tra uso di internet, messaggi, email, chat e la depressione negli adolescenti, cos come una forte relazione tra videogiochi e depressione. Ma il problema sembra essere qualitativo oltre che quantitativo: le esperienze interpersonali negative cos frequenti online possono portare a potenziali spirali di disperazione. Per il suo libro Insieme ma soli (Codice 2012), la psicologa dellMit Sherry Turkle ha intervistato pi di 450 persone, quasi tutti adolescenti o tra i venti e i trentanni, sulla loro vita online. E anche se in passato ha scritto due libri favorevoli alla tecnologia aggiudicandosi perino una copertina della rivista Wired, oggi denuncia un mondo di persone tristi e stressate chiuse in un rapporto distopico con le loro macchine. Nelle testimonianze che ha raccolto, le persone dicono che i telefoni e i computer portatili sono il luogo della speranza, il luogo da cui viene la dolcezza nella loro vita. I bambini descrivono madri e padri sostanzialmente poco disponibili, presenti eppure altrove. Le madri oggi allattano il
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loro bambino oppure gli danno il biberon e intanto scrivono messaggi, ha detto Turkle allAmerican psychological association lestate scorsa. Se una madre innervosita dagli sms, il bambino percepisce quel nervosismo. E tender ad attribuire la tensione al suo rapporto con la madre. un fenomeno che va seguito con la massima attenzione. E ha aggiunto: La tecnologia pu farci dimenticare alcune cose importanti della vita. Questa scomparsa del vero s si poteva riscontrare anche tra i liceali e gli universitari che Turkle ha intervistato. Lottavano con identit digitali in una fase della vita in cui la vera identit ancora in formazione. Quello che ho imparato al liceo, ha detto a Turkle un ragazzino di nome Stan, il proilo, il proilo, il proilo: come creare un me. una curva di apprendimento snervante, una vita vissuta totalmente in pubblico con la webcam accesa, ogni errore registrato e condiviso, ridicolizzato inch non arriva qualcosa di ancora pi ridicolo. Lanno scorso Mtv ha condotto un sondaggio sulle abitudini web dei suoi spettatori tra i 13 e i 30 anni. Quasi tutti si sentivano deiniti da quello che mettevano online, spossati dallobbligo di pubblicare sempre qualcosa e assolutamente incapaci di distogliere lo sguardo per paura di perdersi chiss che. Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, afamate, isteriche, nude: comincia cos la poesia Urlo di Allen Ginsberg, un vaneggiamento beat che si apre con giovani che si trascinano allalba cercando una dose rabbiosa di eroina. Non diicile immaginare lo scenario corrispondente dei nostri tempi.

Non importa se il nostro fervore digitale sta provocando la malattia o se si limita a incoraggiarla. Quello che conta che la gente sofre

Solo unaltra inestra


Lultimo studio su rete e depressione forse il pi sconsolante. Con il consenso degli interessati, la Missouri state university ha seguito in tempo reale le abitudini web di 216 ragazzi, il 30 per cento dei quali mostrava segni di depressione. I risultati, pubblicati a maggio del 2012, rivelano che i ragazzi depressi erano i pi fanatici frequentatori di internet, quelli che trangugiavano pi ore di email, chat, videogiochi e programmi di ile sharing. Erano anche quelli che aprivano, chiudevano e cambiavano inestre di internet pi spesso, cercando possiamo supporre e non trovando quello che speravano di trovare. Somigliano tutti a Doug, uno studente della Midwestern che aveva quattro avatar e teneva ciascun mondo virtuale aperto sul suo computer insieme ai compiti, alle

email e ai suoi videogiochi preferiti. Ha detto a Turkle che la vita reale solo unaltra inestra, e di solito non quella migliore. Come andr a inire? questa la domanda che fa pi paura. Negli ultimi mesi gli scienziati hanno cominciato a suggerire che il nostro mondo digitalizzato pu alimentare forme di malattia mentale ancora pi estreme. A Stanford, il dottor Aboujaoude sta studiando se certe identit digitali possano essere considerate una sorta di vero e proprio alter ego patologico, come quelli documentati nei casi di disordine da personalit multipla (che nel Dsm oggi chiamato disordine dissociativo dellidentit). Per veriicare la sua idea, Aboujaoude ha dato a uno dei suoi pazienti, Richard, un garbato dirigente delle risorse umane con una spietata abitudine al poker online, il test uiciale per il disordine da personalit multipla. Lesito stato sorprendente. Il suo punteggio era uguale a quello del paziente tipo. I fratelli Gold Joel, uno psichiatra della New York university, e Ian, un ilosofo e psichiatra della McGill university stanno

Da sapere
Utenze di telefoni cellulari nel mondo, in miliardi. Fonte: Itu 3g

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cercando di capire ino a che punto la tecnologia possa troncare i legami delle persone con la realt, alimentando allucinazioni, manie e una psicosi, come forse successo a Jason Russell, il regista di Kony 2012. Lidea che la vita online somiglia a quella in una grande metropoli, cucita e tenuta insieme da cavi e modem, ma a livello mentale non meno concreta e dura della vita a New York o a Hong Kong. I dati confermano la tesi che chi vive in una grande citt pi esposto al rischio di psicosi di chi risiede in una cittadina di provincia, spiega Ian Gold. Se internet una specie di citt immaginaria, potrebbe avere lo stesso tipo di impatto psicologico. Una squadra di ricercatori delluniversit di Tel Aviv sta seguendo una strada simile. Alla ine del 2011 ha pubblicato quelli che considera i primi casi documentati di psicosi correlata a internet. Le caratteristiche della comunicazione online sono in grado di generare veri fenomeni psicotici, hanno concluso gli autori. E poi hanno lanciato un allarme alla comunit medica: La vertiginosa ascesa delluso di internet e il suo potenziale coinvolgimento nella psicopatologia sono nuove conseguenze dei nostri tempi. Che fare quindi? Alcuni risponderebbero che non dobbiamo fare nulla, perch perino le ricerche migliori si arenano davanti alleterno dilemma di cosa viene prima. Sono i mezzi di comunicazione a spezzare lanima delle persone normali con la loro presenza implacabile, le sue ininite distrazioni e la minaccia dello scherno? O sono le anime spezzate a essere attirate dal mezzo? In un certo senso, non importa se il nostro fervore digitale sta provocando la malattia mentale o se si limita a incoraggiarla. Quello che conta che la gente soffre. Schiacciati dalla velocit della vita, ci rivolgiamo alle droghe legali, e questo contribuisce a spiegare perch gli Stati Uniti vanno avanti a Xanax (e perch i ricoveri per il recupero da benzodiazepina, il principio dello Xanax e di altri ansiolitici, sono triplicati dalla ine degli anni novanta). Oppure ci affidiamo alla falsa salvezza del multitasking, che assorbe la nostra attenzione anche quando il computer spento. E tutti noi, da quando cominciata la relazione con internet, abbiamo mostrato la tendenza ad accettarla per quello che , senza pensare troppo a come vogliamo che sia o a cosa vogliamo evitare. Dobbiamo reagire. Internet ancora nostra e possiamo rimodellarla. In gioco c la nostra mente. u gc

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Inchiesta

Haiti ostaggio degli aiuti


Linda Polman e Kathie Klarreich, Vrij Nederland, Paesi Bassi. Foto di Stanley Greene
NOOR/LUzPhOtO

La sopravvivenza del paese dipende dai donatori stranieri e dalle ong. Che prendono le decisioni al posto del governo. Ma non fanno quasi niente per fermare lepidemia di colera
erfino ai tempi del colera gli haitiani non hanno bisogno di molto per sopravvivere. Nella maggior parte dei casi il batterio che provoca la malattia si sconigge bevendo un cucchiaino di sale e otto zollette di zucchero sciolti in un litro dacqua, ino a quando la diarrea non si ferma. Per i casi pi gravi serve una lebo. Dopo tre giorni i pazienti tornano a casa da soli, spiega Wester Lambert, un medico haitiano che dirige un piccolo centro per la cura del colera a Delmas 1, un campo della capitale Port-au-Prince dove vivono le persone rimaste senza casa dopo il terre-

moto del gennaio 2010. La tenda dove Lambert reidrata i suoi pazienti si trova allestremit del campo, il pi lontano possibile dalle altre tende. Ventiquattro pazienti, emaciati e immobili, sono collegati alle lebo che dondolano dolcemente dai paletti della tenda. Un leggero venticello porta un po di sollievo in un ambiente che altrimenti sarebbe sofocante. Lepidemia di colera scoppiata nellottobre del 2010, dieci mesi dopo il terremoto. Gli haitiani erano immunologicamente vergini al batterio, che sembra sia stato portato dal personale nepalese della missione di pace delle Nazioni Unite. In un anno il numero di persone contagiate passato da zero a mezzo milione, il 5 per cento della popolazione. Il sistema sanitario haitiano non era attrezzato per affrontare i normali problemi di salute pubblica, iguriamoci unepidemia cos rapida, la pi veloce dal 1994, quando il colera colp i campi profughi di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. Le organizzazioni umanitarie internazionali, con le competenze, i fondi e il personale necessari per intervenire, hanno fatto meno del solito. Con il passare del tempo la distribuzione di acqua

potabile gratuita nelle tendopoli stata sospesa. I donatori hanno deciso che i servizi gratuiti non erano aiuti sostenibili, perch spingevano le persone a rimanere nei campi che stavano cercando di svuotare. Quando scoppiata lepidemia, il 50 per cento degli occupanti delle tende aveva accesso allacqua pulita. Meno di un anno e mezzo dopo, la percentuale scesa al due. Il batterio del colera si trova nelle feci umane. Ma nel marzo del 2012 cerano appena quattromila bagni chimici per mezzo milione di sfollati. Questi gabinetti di fortuna non venivano quasi mai sturati o riparati. Ogni bagno era usato in media da trecento persone, mentre secondo le indicazioni delle organizzazioni umanitarie il numero massimo di trenta persone. Molti preferiscono le buste di plastica, che poi gettano nei fossi o nei campi, aumentando il rischio di difusione della malattia. Fuori dai campi i donatori non hanno investito quasi nulla in acqua pulita e servizi igienici. Prima e dopo il terremoto solo met degli haitiani ha avuto accesso allacqua trattata e solo il 20 per cento ha usato dei servizi igienici decenti. Sono gi morte 7.500 persone e lepide-

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Port-au-Prince, 2010. Aspettando lautobus per la scuola

mia non si ferma. La divisione panamericana dellOrganizzazione mondiale della sanit, la Paho, teme che entro la ine del 2012 ci saranno altri duecentomila casi di colera, anche perch le ong che si occupano dellepidemia sono diminuite, passando da 128 a 40. Nessuno costringe le ong a fare di pi o a lavorare in pi posti, n i donatori a impegnarsi per lacqua e per i servizi igienici, sostiene Lambert. I fondi raccolti sono per gli haitiani, ma sono i donatori a stabilire le priorit, anche se sono in gioco delle vite umane. I paesi come Haiti, che per sopravvivere dipendono dai donatori stranieri e dalle organizzazioni umanitarie internazionali, sono soprannominati repubbliche delle ong. Nel gergo delle Nazioni Unite, invece, si chiamano Ldc, least developed countries (paesi meno sviluppati). Il 12 per cento della popolazione mondiale, 880 milioni di persone, vive in uno di questi 49 paesi, dove i donatori decidono come saranno spesi i soldi degli aiuti. I governi donatori incanalano la maggior parte dei fondi verso organizzazioni umanitarie e istituzioni internazionali co-

me lOnu e la Banca mondiale. Creano stati paralleli, repubbliche delle ong appunto, che sono pi ricchi e pi potenti dei governi uiciali. La cifra che il sistema degli aiuti stanzia per Haiti cambia ogni anno, ma sempre superiore al reddito che lo stato riesce a generare. Nel 2005 le donazioni da parte di altri paesi erano il 113 per cento delle entrate dello stato e nel 2009 il 130 per cento. Nel 2010, lanno del terremoto, sono state il quadruplo, senza contare le raccolte di fondi delle ong private, per un totale di due o tre miliardi di dollari.

Una messinscena
I donatori pi importanti, compresi i governi di Stati Uniti, Canada, Francia e Unione europea, decidono coordinano nel gergo degli aiuti come spendere i miliardi degli aiuti ufficiali. Dopo il terremoto, quando il lusso degli aiuti ad Haiti diventato inarrestabile, a questi coordinatori si sono aggiunte decine di altri governi donatori e di ong internazionali, che avevano il controllo totale dei propri fondi. Il governo haitiano non pu toccare questi soldi. Solo l1 per cento dei fondi raccolti per lemergenza sanitaria e il 10 per

cento di quelli per la ricostruzione (che nel 2010 e nel 2011 ammontavano a cinque miliardi di dollari) arrivato nelle casse dello stato. La maggior parte dei soldi viene versata sui conti delle ong internazionali, della Banca mondiale, delle Nazioni Unite, dellInter-American development bank e di varie societ di consulenza e imprese di costruzioni occidentali. Solo queste organizzazioni sanno come vengono gestiti i soldi, e quasi nessuna deve rendere conto di come li spende. Lo dimostra il fatto che nessuno, tantomeno il governo haitiano, sa quante ong operano nel paese n quello che fanno. Secondo Bill Clinton, il rappresentante speciale dellOnu per Haiti, prima del terremoto nel paese ce nerano circa diecimila. Lex ministro haitiano della pianiicazione e cooperazione internazionale, Jean-Max Bellerive, pensava che fossero tremila. Fino al giorno del terremoto solo 560 organizzazioni umanitarie si erano prese la briga di registrarsi presso il ministero come stabilisce la legge haitiana. E di quelle, solo 150 presentavano il rapporto annuale obbligatorio. Dopo il terremoto pochissime ong si sono registrate e hanno presentato un rapporto, ma nessuna stata multata o espulsa per non averlo fatto. Ho chiesto a un alto funzionario di una delle agenzie Onu di Haiti se il governo gli avesse mai detto come spendere i soldi dei donatori. Mai, ha risposto. Non pu farlo perch non economicamente indipendente. In teoria lavoriamo in collaborazione con il governo, ma solo una messinscena. Poco tempo fa c stata una conferenza stampa del governo, ma labbiamo organizzata noi e abbiamo suggerito quello che dovevano dire. Il funzionario ha chiesto di restare anonimo: Ho due igli che devono studiare e non voglio perdere il lavoro, ha spiegato. Altre organizzazioni dicono la stessa cosa con parole diverse: devono rendere conto solo ai loro donatori. Rispettiamo il governo ma non vogliamo essere sotto il suo controllo, aferma Yolette Etienne, che dirige Oxfam Haiti. Dobbiamo difendere la nostra sovranit, i nostri princpi e il nostro modo di lavorare. Quando lalto funzionario dellOnu ci ha detto: Dobbiamo rendere conto di tutto, solo per spostare una penna da una parte allaltra della scrivania ci vogliono quindici irme, si riferiva a quelle dei donatori, non a quelle delle autorit haitiane. La Repubblica delle ong governata dalla base Log, il quartier generale logistico delle Nazioni Unite, che si trova sulla strada
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Inchiesta
per laeroporto Toussaint Louverture. circondata da alte mura dipinte di bianco, con la striscia blu delle Nazioni Unite in alto e in basso. Tutte le mattine i venditori ambulanti ci appoggiano oggetti in legno intarsiato, disegni e altri souvenir per i turisti. Per attraversare il conine tra la repubblica reale e quella delle ong bisogna avere un documento didentit e un appuntamento con qualcuno. Quasi nessun haitiano ce lha. I caschi blu che sono dietro le sbarre di solito rimandano tutti indietro. Dietro le mura una serie di prefabbricati con laria condizionata ospita gli uici, separati da viottoli bordati di siepi con i iori gialli e viola e alberi da frutta. Macchine da golf elettriche percorrono le distanze pi lunghe, costeggiando prati curati pieni di parabole satellitari. La Repubblica delle ong ha la sua bandiera (quella dellOnu), la sua moneta (il dollaro statunitense) e perino il suo clima: nella mensa allaperto per il personale, il Deck Bar and Grill, rumorose macchine del vento soiano acqua fresca nebulizzata sulle teste degli uiciali di polizia dellOnu sudcoreani, canadesi, statunitensi, cileni e francesi, dei militari brasiliani e indonesiani e degli appaltatori vietnamiti e statunitensi. Oggi sul men ci sono sushi, riso al gelsomino, kebab e gelato Hagen-Dazs. competenza degli haitiani, dice. Secondo la maggior parte di questi stranieri, un male inevitabile. In base alle analisi delle organizzazioni umanitarie e dei paesi donatori, Haiti uno stato fallito che non sa governarsi da solo. I donatori sostengono che a pi di due anni dal terremoto meno della met dei loro aiuti ha dato risultati concreti perch Haiti ha una bassa capacit di assorbimento. Al governo non arriva quasi nulla, perch non aidabile a causa della corruzione a tutti i livelli. Secondo Fisher solo una scusa. Non puoi lamentarti dellincapacit dello stato haitiano se non lo aiuti a raforzarsi. Per decenni non abbiamo investito molto per raggiungere questobiettivo. Sono state fatte solo delle promesse. Dopo il terremoto, i donatori e le organizzazioni umanitarie hanno presentato rapporti politicamente corretti in cui sostenevano la necessit di uno stato pi forte e pi professionale. Hanno creato una Commissione per la ricostruzione, in cui il governo haitiano e i donatori avrebbero dovuto decidere insieme quali erano le priorit per la ricostruzione. La presiedevano Bill Clinton e Jean-Max Bellerive, che allepoca era primo ministro di Haiti. Lavvocato haitiano Gary Lissade era uno dei membri scelti dal governo. Oggi ride di quellesperienza. Non basta fare qualcosa di buono, pi importante apparire in tv mentre lo si fa, aferma nel suo uicio con i muri crepati dal terremoto. I donatori non vogliono che i loro soldi scompaiano nei meandri di una commissione. Vogliono progetti visibili. Consideriamo la proposta di rimuovere i venti milioni di metri cubici di macerie prodotti dal sisma. I donatori non hanno investito un centesimo nel progetto, perch non potevano attaccare il loro logo alle macerie rimosse. Vogliono che il mondo sappia che sono stati loro a regalare quel milione di dollari, dice scoppiando in una sonora risata. La met delle macerie ancora l e la commissione non esiste pi. Era destinata al fallimento dallinizio, anche a causa della disparit di poteri. Gli haitiani non potevano dirigerla. Non avevano le risorse n il personale per analizzare i progetti proposti, spiega un altro ex membro della commissione. Comandavano i donatori. Cera un vuoto e lo hanno riempito. Hanno pensato: ci avete messo in mano il potere e lo useremo. I donatori dovrebbero essere pi altruisti, ma il mondo non funziona cos. Nel paese circolano molte storie sullimpotenza dello stato contro la Repubblica delle ong. Al centro della capitale c il palazzo presidenziale. Per due anni e mezzo rimasto comera il giorno della catastrofe, una torta nuziale rovesciata e sbriciolata. Solo quando unorganizzazione umanitaria internazionale, non il governo haitiano, ha deciso di smantellarlo, cominciato il lavoro di demolizione. Dietro la struttura crollata ci sono montagne di macerie e container pieni di impiegati statali con molte cose da fare e poca autorit. Di tanto in tanto il settore pubblico oppone un po di resistenza con una specie di maligno piacere. Ogni giorno luicio della dogana litiga con le ong che si riiutano di pagare le tasse dimportazione sugli aiuti umanitari salvavita. Quando i loro container sono trattenuti nel porto, le ong parlano di corruzione e accusano i funzionari della dogana di non curarsi delle vite umane e di sabotare la ricostruzione perch vogliono essere pagati. In parte vero, ma non si tratta solo di questo. Secondo un funzionario doganale, molti container e molte navi sono pieni di automobili, computer, antenne satellitari e materiale duicio che le ong avrebbero potuto comprare ad Haiti dagli importatori locali che pagano le tasse. Sono ong non registrate e quindi sono qui illegalmente, spiega. Lavorano per noi e in cambio chiedono di essere esentate dalle tasse. Solo qualche giorno fa un collega ha litigato con una piccola ong statunitense che voleva importare quaranta generatori per regalarli alle scuole. Insistevano sullesenzione spiegando che si trattava di aiuti umanitari, ma noi li abbiamo fermati. Hanno chiamato i giornali statunitensi sostenendo che i funzionari della dogana sono corrotti. Ma sta-

Dallaltra parte del muro


Nella Repubblica delle ong il colera non c. La base ha pi bagni di qualsiasi tendopoli haitiana, con asciugamani elettrici attaccati alle pareti. Le lingue uiciali sono linglese e il francese. Fuori si parla creolo. Chi vuole parlare con la popolazione locale pu ordinare un opuscolo intitolato Espressioni essenziali per comunicare ad Haiti, che contiene frasi utili come: C un ristorante americano? (Gen yon restoran Ameriken), Vuole suicidarsi? (Ou anvi touye tt ou?), La sua tenda asciutta? (ske tant ou a sk?) e Non costretta a fare sesso in cambio di cibo (Ou pa oblije kite moun f bagay ak ou pou manje ou dwe resevwa gratis). Il vice rappresentante speciale e coordinatore dellOnu ad Haiti, Nigel Fisher, lavora in uno dei prefabbricati, completo di poltrone di pelle e segretaria che serve il caf. Sa bene come si vive dallaltra parte del muro. un diplomatico canadese alto dallaria gentile, che indica con un movimento vago del braccio le colline intorno a Port-auPrince dove ci sono gli uici degli appaltatori delle ong. Qui ci sono decine, centinaia di migliaia di persone che portano aiuti, ma svolgono funzioni che sarebbero di

Da sapere
u Il 12 gennaio 2010 un terremoto di magnitudo 7 sulla scala Richter colpisce la capitale di Haiti, Port-au-Prince. Il sisma, il pi grave degli ultimi duecento anni, provoca trecentomila vittime e pi di un milione di sfollati. u A marzo i donatori internazionali promettono 5,3 miliardi di dollari per la ricostruzione. u Allinizio di ottobre, nel dipartimento dellArtibonite, si registrano i primi casi di colera. Nel giro di poche settimane, la malattia arriva nella capitale. Le vittime sono pi di settemila. u A marzo 2011 il musicista Michel Martelly viene eletto presidente. u Il 15 ottobre 2012 gli haitiani scendono in piazza per protestare contro lalto costo della vita e chiedere le dimissioni di Martelly. Bbc

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Port-au-Prince, 2010. Una casa per le cerimonie vud

NOOr/LUzPHOTO

vano danneggiando gli importatori haitiani. Nelle amministrazioni statali, regionali, provinciali e locali, i sindaci, i consiglieri e i funzionari si sentono umiliati e demotivati a causa delle decine o centinaia di migliaia di persone che svolgono funzioni di competenza degli haitiani, dice Nigel Fisher. Negli uici spesso deserti, a volte semidistrutti dal terremoto, quasi tutti senza elettricit, telefoni e computer, i funzionari raccontano le loro storie sulle ong che sono arrivate nelle loro comunit e hanno cominciato a lavorare senza autorizzazione e senza aver consultato la gente del posto. A diferenza di quello che pensano in molti, ci sono haitiani competenti che hanno buone idee ed esperienza alle spalle. Joseph Philippe il coordinatore tecnico del Comit communal de la protection civil di Logne. Questo giovane ingegnere agricolo ha cercato di dare qualche consiglio alle ong che sono arrivate nella sua citt dopo il terremoto, ma nessuna gli ha dato ascolto: Le loro priorit erano diverse dalle nostre, ma hanno avuto la meglio. Non avevamo altra scelta se non arrenderci. Logne, una citt portuale di 134mila abitanti che si trova quindici chilometri a sud dellepicentro del terremoto, stata

quasi rasa al suolo. Decine di migliaia di persone sono morte e pi di 32mila case e 510 ediici pubblici sono stati distrutti. Logne aveva bisogno di case sicure su terreni asciutti. Invece ha avuto tende e costruzioni provvisorie su terreni che, come sa ogni bambino, erano piane alluvionali. Logne si trova alla conluenza di tre iumi. La nostra idea era quella dinvestire sul consolidamento degli argini e sulla creazione di una rete di fognature. Ma tutte le ong, tranne una, ci hanno escluso dal tavolo delle discussioni. Erano venute qui per montare le loro tende nel minor tempo possibile, ed quello che hanno fatto. Nel dicembre del 2010 luragano Tomas ha sommerso gran parte di quelle tende e dei rifugi temporanei. Le ong se nerano gi andate, dice Philippe. Lei il primo bianco che vediamo da mesi.

La fabbrica sudcoreana
Dopo il terremoto il sindaco di Tabarre, Franz Theodat, aveva proibito alle ong internazionali di scavare le latrine per un gruppo di sfollati. Questa gente prende lacqua che beve dal terreno. Non possiamo scaricarci i liquami, no? Servivano i bagni chimici, ma non ce li avevano. Il giorno dopo ho controllato e le latrine cerano co-

munque. Io sono il responsabile, ma loro prendono le decisioni. Nel giardino dellospedale pubblico di Haiti, al centro di Port-au-Prince, ci sono auto ammaccate con le gomme a terra e pazienti scappati dal caldo e dalla puzza delle corsie. Molti sono distesi sui cartoni allombra degli alberi di mango. Sparsi in giro si vedono i resti dellinvasione delle ong dopo il terremoto. I Bomberos unidos di Madrid, Operation blessing international e lUnicef se ne sono andati, ma le loro tende sono rimaste. Gli adesivi della Croce rossa statunitense e di Usaid sono ancora incollati sulle porte e sulle scatole vuote. Il dottor Jacques Pierre, il direttore sanitario dellospedale, parla dello smantellamento dei servizi pubblici haitiani. Prima di tutto a livello economico. Le ong possono permettersi di pagare stipendi molto pi alti. E cos le universit e le scuole hanno perso gli insegnanti e i mezzi dinformazione locali hanno perso i giornalisti. Pierre ha visto anche molti medici lasciare lospedale per andare a lavorare con le ong. Ha parlato di questa emorragia al ministero della sanit, ma gli hanno risposto che non potevano farci nulla. A Caracol, allestremit settentrionale del paese, il consiglio comunale ha avuto la sgradevole sorpresa di veder sorgere uninInternazionale 971 | 19 ottobre 2012

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Inchiesta
tera fabbrica di abbigliamento sudcoreana. Era il progetto prioritario del donatore pi forte, gli Stati Uniti, e dellInter-American development bank. Un anno e mezzo dopo il terremoto, il congresso statunitense si accorto che dei 412 milioni di dollari stanziati per la ricostruzione di Haiti, ne era stato speso solo l1 per cento. Hillary Clinton doveva fare subito qualcosa e ha speso met della somma disponibile (224 milioni di dollari) per costruire una fabbrica di abbigliamento. I coordinatori del progetto hanno scelto come sede Caracol, una piccola citt colpita dal terremoto, dove quattrocento contadini sono stati sfrattati dalle loro terre per fare spazio a un nuovo complesso industriale. stato messo da parte anche il progetto appena approvato di creare un ambiente protetto per la foresta di mangrovie e la barriera corallina che circondano la citt. La Sae-A trading sudcoreana, che rifornisce le grandi catene statunitensi come Walmart e Gap, ha promesso di creare ventimila posti di lavoro. In cambio lazienda, che fattura pi di due miliardi di dollari con le sue fabbriche in Guatemala e in Nicaragua, stata esentata dal pagare le tasse al tesoro haitiano per quindici anni. Dispone anche di una centrale elettrica e di lussuose abitazioni per i suoi impiegati. Cosa ci hanno guadagnato Caracol e le quattro comunit vicine? Larrivo dei consulenti di Usaid, lorganizzazione che gestisce gli aiuti umanitari statunitensi. Quello di Caracol Joanel Chry, un ex sindaco di Cap-Hatien che oggi lavora con gli americani. Quando cerchiamo dintervistarlo, Chry bisbiglia le risposte allorecchio del vicesindaco Rocheny Joseph. Siamo seduti gomito a gomito su sedie pieghevoli donate da Usaid, intorno a un tavolo nuovo con il logo di Usaid, accanto a uno schedario con un altro adesivo di Usaid. Il consiglio comunale in societ con i coreani, dicono i due uomini. Loro creano i posti di lavoro, noi facciamo il resto. Il sindaco, Landry Colas, non sa niente di questa societ. Lo troviamo davanti al suo uicio appena ristrutturato con un consulente di Usaid. Tutti gli aiuti vanno alla fabbrica, spiega. I coreani hanno bisogno di strade, elettricit, acqua e case. Cerco di fare in modo che arrivi qualcosa anche a noi, ma la strada che hanno costruito si ferma ai cancelli della fabbrica. molto diicile inluire su quello che succede. Abbiamo gi perso una battaglia. Non hanno assunto neanche un haitiano per costruire la fabbrica. Hanno dato lappalto a un costruttore della Repubblica Dominicana. Solo lo 0,02 per cento degli appalti per la ricostruzione andato a imprese haitiane. Il complesso industriale un vero stato nello stato, nascosto dietro cancelli di ferro e alti muri, come la base Log. Allingresso ci sono cartelli con le scritte La Sae-A ama Haiti e La Sae-A ti ama, ma tutta propaganda, tra laltro in inglese, che quasi nessuno qui sa leggere. Cerchiamo di parlare con i coreani, ma siamo bloccati ai cancelli dalle guardie armate. Ogni tanto, ci racconta una donna che abita in una capanna di argilla e paglia davanti allingresso, un trattore entra nel cancello guidato da un silenzioso dominicano. Sradica gli alberi da frutta che costeggiano la strada e distrugge gli orti che evidentemente tolgono spazio a qualcosaltro. Gli haitiani che lavoreranno nella fabbrica coreana guadagneranno lequivalente di cinque dollari al giorno, circa 200 gourde haitiani, il surrealistico salario minimo del no cliniche private, ma noi crediamo nella sanit pubblica, aferma. Walton elogia i funzionari governativi con cui in contatto. Sono intelligenti, collaborativi e motivati. Hanno delle idee, ma nessuno li ascolta. Sono poche le ong che cercano di lavorare con il governo. molto pi semplice aggirarlo. Nessuno guarda quello che fai, controlla i tuoi conti o fa domande. Camminando sulle assi di legno che coprono il cemento ancora fresco, Walton ci mostra gli ediici in costruzione. Non capisce perch gli haitiani non dovrebbero essere curati bene come gli statunitensi e gli europei. Da qui uscir lossigeno, dice, qui metteremo lapparecchio per la Tac, il primo del sistema sanitario pubblico del paese. E qui vorrei un bel giardino con le piante e un laghetto. Un laghetto?, chiediamo sorprese. una priorit per gli haitiani?. No, risponde il dottor Walton, ma anche loro hanno diritto a qualcosa di bello. Dipendere dai governi stranieri signiica dipendere dalla loro capacit di concentrazione, che non supera quella di un moscerino. Nel 2010 Haiti era la preferita dei donatori, ma ad aprile del 2012 era gi al penultimo posto della lista. Dei 300 milioni di dollari chiesti dalle Nazioni Unite per portare gli aiuti umanitari a mezzo milione di persone che oggi vivono ancora nelle tendopoli, ne sono arrivati solo la met. Oggi i paesi preferiti dei donatori sono il Sudan, la Somalia, lEtiopia, il Kenya e i Territori palestinesi. Gi nellagosto del 2011 lassistente di Nigel Fisher, Emmanuelle Schneider, aveva detto: Le ong stanno preparando le valigie per andarsene. La mailing list delle ong, creata per scambiarsi informazioni, diventata un mercato per chi vuole mettere allasta oggetti personali e veicoli (con tanto di franchigia, cio senza tasse) oppure offrire qualcosa in aitto. Per soli 1.850 dollari al mese si pu avere una casa con quattro camere da letto e tre guardie. Senza le guardie, il prezzo scende a 1.350 dollari. Queste stesse ong assegnano 500 dollari agli abitanti delle tendopoli per trasferirsi, se dimostrano di aver trovato una casa in aitto per un anno. u bt
LE AUTRICI

Sono poche le ong che cercano di lavorare con il governo. pi semplice aggirarlo
paese. Considerate che una banana costa 5 gourde, un uovo 10 e lautobus 50. Se ogni giorno un operaio, sua moglie e i loro tre igli fanno colazione con una banana e un uovo ciascuno, hanno gi speso 75 gourde. Il viaggio per andare e tornare dalla fabbrica costa altri 100 gourde. La sera la famiglia avr solo i soldi per una banana e un uovo da dividere in cinque. Vestiti, aitto, scuola? Le sue casse sono vuote. scoraggiato?, chiediamo al sindaco. Ho gi superato quella fase, dice.

Valigie pronte
Non tutti i progetti tagliano fuori il sistema pubblico haitiano. A soli 80 chilometri a nord della capitale, nella cittadina di Mirebalais, David Walton sovrintende soddisfatto alla costruzione di un nuovo ospedale. Questo medico bostoniano di 34 anni dice che i lavori stanno andando bene. Le fondamenta sono state quasi tutte gettate. Walton un membro di Partners in health (Pih), unorganizzazione statunitense che lavora in collaborazione con il governo haitiano. Solo il 12 per cento del suo budget annuale viene dai donatori, quindi abbastanza indipendente da poter decidere quali sono le priorit, e sceglie quelle del popolo e del governo. Altre ong costruisco-

Linda Polman una giornalista olandese. In Italia ha pubblicato Lindustria della solidariet (Mondadori 2009). Kathie Klarreich una giornalista statunitense che dal 1986 si occupa di Haiti.

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Israele

Scritto sulla pelle


Jodi Rudoren, The New York Times, Stati Uniti Foto di Uriel Sinai

Un numero tatuato sul braccio, come nei campi di sterminio nazisti. cos che alcuni giovani israeliani ricordano le soferenze dei loro familiari sopravvissuti allOlocausto
uando Eli Sagir ha mostra to al nonno, Yosef Dia mant, il suo nuovo tatuag gio sullavambraccio sini stro, lui ha chinato la testa per baciarlo. Diamant ave va lo stesso tatuaggio con il numero 157622. Era stato impresso in modo indelebile sulla sua pelle dai nazisti di Auschwitz. Set tantanni dopo, al ritorno da una gita scola stica in Polonia, Sagir si fatto tatuare quel numero in uno studio nel centro di Gerusa lemme. La settimana dopo, anche sua ma dre e suo fratello si sono fatti tatuare le sei cifre. A settembre del 2012 suo zio ha fatto lo stesso. La mia generazione non sa niente dellOlocausto, spiega Sagir, 21 anni. Pensa che sia storia antica, come lesodo dallEgitto. Ho deciso di tatuarmi per ri cordarlo ai miei coetanei: voglio raccon targli la storia di mio nonno e dellOlocau sto. I familiari di Diamant sono solo alcuni tra i figli e i nipoti dei sopravvissuti di Auschwitz che hanno scelto di ricordare sul loro corpo i giorni pi bui della storia. Men tre il numero dei sopravvissuti ancora in vita passato dai quattrocentomila di dieci anni fa ai duecentomila di oggi, le istituzio ni e le persone cercano il modo migliore per ricordare lOlocausto che stato determi nante per la nascita e per lidentit di Israe le anche dopo la morte di quelli che hanno vissuto questesperienza in prima persona.

I viaggi nei campi di sterminio, come quello che ha fatto Sagir, sono ormai una consuetudine per gli studenti israeliani delle scuole superiori. Il memoriale Yad Vashem, a Gerusalemme, e altri musei cer cano di diventare pi accessibili, puntando sulle storie individuali e sugli efetti spe ciali. Si discute del rischio di banalizzare i simboli a lungo considerati sacri e su quale debba essere il messaggio principale: biso gna concentrarsi sullimportanza di uno stato ebraico indipendente nel prevenire un futuro genocidio o bisogna trasmettere un messaggio pi universale, sul razzismo e la tolleranza?

Scelte personali
Stiamo passando dalla memoria vissuta alla memoria storica, fa notare Michael Berenbaum, professore dellAmerican jewish university di Los Angeles, uno dei pi importanti studiosi dei modi con cui viene commemorato lOlocausto. Siamo nel mezzo di una transizione, e i tatuaggi sono un modo forte e dimpatto di creare un ponte tra le due sponde. Anche Berenbaum iglio di sopravvis suti ma, spiega, ripetere unazione che ha distrutto i nomi delle persone e le ha tra sformati in un numero non la prima cosa che farei, e nemmeno la seconda o la ter za. Tuttavia, aggiunge, meglio di tanti altri tatuaggi che si fanno i ragazzi. Di certo si tratta di una decisione molto personale, che pu creare delle situazioni

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REPORTAGE BY GETTY IMAGES

Daniel Philosoph e sua nonna Livia Ravek a Bnei Zion, il 31 agosto 2012
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Israele
spiacevoli: qualcuno potrebbe sentirsi offeso dalla riappropriazione di uno dei simboli pi profondi della disumanizzazione delle vittime durante lOlocausto. Il fatto che i tatuaggi siano proibiti dalla legge ebraica alcuni sopravvissuti dei campi di sterminio hanno a lungo temuto di non poter essere sepolti nei cimiteri ebraici a causa di quei numeri rende il fenomeno ancora pi spiazzante. sconvolgente vedere questi numeri sul braccio di una ragazza molto giovane, dice Eli Sagir. davvero sconvolgente. Dovremmo chiederci perch questi tatuaggi ci disturbano tanto.

Rispetto
Secondo lenciclopedia dellOlocausto pubblicata dallo United States holocaust memorial museum di Washington, i tatuaggi furono introdotti ad Auschwitz nellautunno del 1941 e a Birkenau nel marzo del 1942. Furono gli unici campi di concentramento ad adottare questo sistema e non si sa quante persone furono tatuate, allinizio sul petto e poi sullavambraccio sinistro. Solo chi era considerato abile al lavoro portava il tatuaggio, quindi, nonostante lumiliazione, i numeri in qualche caso erano mostrati con orgoglio, soprattutto quelli pi bassi, che indicavano la sopravvivenza a vari rigidi inverni nel campo. Ognuno tratter con rispetto i numeri dal 30.000 all80.000, scrisse Primo Levi in Se questo un uomo, descrivendo i tatuaggi come parte della demolizione di un uomo. Dopo la guerra, alcuni sopravvissuti di Auschwitz si afrettarono a farsi cancellare i tatuaggi o li tennero nascosti. Ma, con il passare dei decenni, altri hanno cominciato a giocarsi i numeri al lotto o a usarli come password. Dana Doron, 31 anni, iglia di un sopravvissuto. Fa il medico e ha intervistato circa cinquanta sopravvissuti per il documentario Numbered, che ha realizzato insieme al fotoreporter Uriel Sinai. Doron ha chiesto ad alcuni dei sopravvissuti se baciare quei numeri equivaleva a baciare una cicatrice. Alcuni mi hanno guardata come a dire ma sei pazza?, racconta. Invece altri rispondevano naturalmente. Io credo che sia una cicatrice, spiega Doron, che ha cominciato a interessarsi ai numeri dopo aver fatto un prelievo di sangue a una persona con il braccio tatuato. Il fatto che i giovani si tatuino questi numeri signiica che portiamo ancora la cicatrice dellOlocausto. Numbered racconta la storia di Hanna

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Bnei Zion, 4 settembre 2012. Eli Sagir ha sul braccio il numero del nonno Rabinovitz, che si fatta tatuare sulla caviglia il numero del padre morto. Ma anche quella di Ayal Gelles, un programmatore di computer di 28 anni, e di suo nonno Avraham Nachshon, 86 anni, entrambi tatuati con il numero A-15510 sul braccio. come uneredit, commenta Gelles. Immagino si tratti di una provocazione. Allinizio tutti rimangono sconvolti. Gelles racconta di aver avuto unilluminazione quando ha visto marchiare delle mucche in un ranch in Argentina. Dopo questesperienza ha deciso di farsi fare il tatuaggio e di diventare vegano. Non ha parlato delle sue intenzioni con il nonno. Se lavessi saputo, ti avrei detto di non farlo, ha detto il nonno al nipote di recente. La notte faccio sempre gli stessi sogni su quel periodo, dice Avraham Nachshon raccontando la sua esperienza dellOlocausto. Nachshon trascorse molti mesi a Birkenau, dove sua madre e sua sorella morirono nelle camere a gas. Spesso scappiamo dai tedeschi. A volte corro tutta la notte. Forse stavolta non mi prendono. Ogni mattina Nachshon nuota, fa yoga o corre sul tapis roulant. Alle due del pomeriggio torna a casa per dar da mangiare ai gatti del quartiere e poi guarda la tv per molte ore. Un paio di volte a settimana il nipote va a trovarlo e cenano insieme. Ogni volta che vedo questo numero, dice Gelles indicando il tatuaggio, mi ricordo di chiamare mio nonno. diicile avere un legame con persone che non conosco, con posti dove non sono mai stato e con questa cosa chiamata Olocausto. con mio nonno che ho il rapporto pi stretto. Lisraeliano che ha tatuato il numero di Livia Ravek, il 4559, su suo iglio Oded Ravek e su suo nipote Daniel Philosoph, lha fatto gratis. Era un venerd di due anni fa. Oded Ravek, 56 anni, che vive a Ottawa,

Eli Sagir fa la cassiera in un minimarket di Gerusalemme. Le fanno delle domande sul suo tatuaggio almeno dieci volte al giorno

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Bnei Zion, 31 dicembre 2009. Tre sopravvissuti ad Auschwitz mostrano i loro tatuaggi era in Israele per fare visita alla sua famiglia. Dopo aver fatto il tatuaggio ha portato dei iori a sua madre. Allinizio rimasta turbata, racconta Ravek. Ma quando le ho spiegato le ragioni che mi avevano spinto a farlo abbiamo pianto insieme. Le ho detto: Sarai sempre con me. so qualcosa in grado di suscitare continuamente nuove domande e discussioni. Eli Sagir, che fa la cassiera in un minimarket nel centro di Gerusalemme, racconta che le fanno delle domande sul tatuaggio almeno dieci volte al giorno. Un uomo, ricorda Eli, lha deinita patetica e, riferendosi a suo nonno, ha aggiunto: Stai cercando di essere lui e di vivere le sue soferenze. Una poliziotta ha detto che Dio ha creato loblio perch dobbiamo dimenticare. Eli le ha risposto: Per colpa di persone come lei, che vogliono dimenticare, rivivremo tutto questo. Qualche settimana fa, Eli Sagir ha accompagnato suo zio Doron Diamant dal tatuatore. il quinto discendente di Yosef Diamant, morto nel 2011 a 84 anni, a farsi fare il tatuaggio. Ci ha messo un quarto dora e ha pagato lequivalente di quaranta dollari. Quando il tatuatore, un immigrato russo, ha scherzato dicendo di non essere abbastanza patriottico da fargli uno sconto, Diamant non ha risposto, ma era arrabbiato. per questo motivo che lui pu stare qui. Per questo tatuaggio e per quello che rappresenta, dice Diamant. Se oggi abbiamo un paese, lo dobbiamo a queste persone. u gim
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Nuove domande
Le persone intervistate per questo articolo sembrano avere tutte le stesse motivazioni: vogliono essere legate intimamente e per sempre ai loro familiari sopravvissuti allOlocausto. Inoltre vogliono vivere il loro impegno a non dimenticare attraver-

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Economia

Ricchi grazie ai debiti


Wolfgang Uchatius, Die Zeit, Germania. Foto di Mario Weigt

In Germania molti politici accusano paesi come la Grecia e la Spagna di mettere a rischio il benessere tedesco con il loro indebitamento irresponsabile. Ma nel sistema capitalistico i prestiti sono da sempre il motore della crescita

l 6 febbraio 2012 trecento persone erano sedute nella sala congressi di Saarbrcken davanti a unimmagine proiettata su un grande schermo: una donna sorridente e con i capelli corti, circondata da bambini allegri. Ai piedi della donna compariva un messaggio lapidario. Dopo aver visto limmagine e aver letto il messaggio, tra il pubblico in sala si era difuso un mormorio di approvazione. Quella frase era piaciuta a tutti i presenti. In sala cerano anche i funzionari della Cdu del Saarland, in gran parte dirigenti di sezioni locali del partito democristiano di Angela Merkel, che si erano riuniti a Saarbrcken per creare nuove speranze tra gli elettori. Mancavano poche settimane al voto per il parlamento regionale. La donna ritratta nellimmagine era Annegret Kramp-Karrenbauer, il primo ministro del land governato dalla Cdu. Kramp-Karrenbauer era in svantaggio nei sondaggi, cos i vertici del partito avevano ideato una nuova campagna, di cui faceva parte anche lo slogan proiettato sullo schermo. Nei giorni successivi la scritta apparsa sui manifesti elettorali della Cdu in tutto il Saarland, e Kramp-Karrenbauer lha ripetuta nei comizi, davanti alle telecamere delle tv e ai microfoni delle radio. La frase era: Voglio un futuro senza debiti. Il 25 marzo 2012 Annegret Kramp-Karrenbauer ha vinto le elezioni con un vantaggio sorprendentemente ampio. Lo slogan sui debiti, per, ha continuato a circolare per mesi, anche se in alcuni casi stato legInternazionale 971 | 19 ottobre 2012

germente modiicato. Lo hanno fatto proprio il candidato della Cdu nel land dello Schleswig-Holstein, la Junge Union (lorganizzazione giovanile della Cdu) e il gruppo parlamentare dei liberali della Fdp al Bundestag. Tutti, insomma, vogliono un futuro senza debiti. Ed possibile che queste parole continuino a circolare anche nei prossimi mesi, durante la campagna per le legislative tedesche del 2013. I manifesti elettorali sono sempre un rilesso dei desideri della popolazione. I tedeschi non hanno mai amato i debiti. E li temono ancora di pi adesso che quelli greci, quelli spagnoli e quelli italiani minacciano il benessere della Germania, mentre aumenta la paura della grande bancarotta,

Da sapere
Rapporto tra debito pubblico e pil nel 2011, percentuale. Fonte: Fondo monetario internazionale
0 40 80 120 160 200 240

Giappone Grecia Italia Portogallo Irlanda Stati Uniti Islanda Belgio Francia Regno Unito Spagna

come fu in passato per la guerra nucleare. Un futuro senza debiti. Leggendo questa frase e pensando alla Germania, si potrebbe concludere che qui non potr mai succedere come in Grecia, dove durante le manifestazioni di protesta volano perino le molotov. Qui si pensa ai igli e al desiderio che crescano senza debiti; si rilette sul modesto benessere personale, per esempio sulla nuova auto e sul fatto che il frutto di un duro lavoro e che non stata comprata a rate. Ma nessuno pensa mai al Leopard 2, un carro armato prodotto dallazienda tedesca Krauss-Mafei Wegmann. Il Leopard 2 pu attraversare iumi profondi quattro metri e raggiungere una velocit di settanta chilometri allora. Ovviamente pu anche sparare ed considerato il miglior carro armato del mondo. Quattro anni fa la KraussMafei Wegmann ha venduto 170 Leopard 2 a un paese europeo alleato, incassando 1,7 miliardi di euro, una volta e mezzo quello che limpresa riesce a guadagnare in un anno. Quei carri armati sono stati comprati dalla Grecia. E se gi allepoca era chiaro che lacquisto sarebbe stato reso possibile solo da un debito, nessuno se ne preoccupava. Lunica cosa importante era che in Germania sarebbero arrivati molti soldi.

Denaro alla Volkswagen


Negli ultimi anni in Germania arrivato un bel po di denaro non solo dalla Grecia, ma anche dallItalia, dalla Spagna e dal Portogallo. Prima dellinizio della crisi, per esempio, gli italiani compravano ogni anno

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Berlino, Germania 450mila automobili tedesche, gli spagnoli 330mila e i greci e i portoghesi 50mila. Ogni quattro macchine che i tedeschi hanno ven duto allestero in quel periodo, una arriva ta in uno dei paesi colpiti dalla crisi. Gli sta ti che oggi sono accusati di non saper gesti re i loro soldi hanno mandato molto denaro alla Volkswagen, alla Daimler e alla Bmw. Quei soldi non sono rimasti chiusi nelle sedi centrali dei grandi gruppi industriali tedeschi, ma sono stati distribuiti ai forni tori e alle altre aziende legate al settore au tomobilistico tedesco. Si sono trasformati nei salari degli operai che lavorano alle ca tene di montaggio in Germania, negli sti pendi dei manager e nei dividendi distribui ti agli azionisti. probabile che, a loro insa puta, alcuni cittadini tedeschi abbiano pa gato laitto, un viaggio o il nuovo smart phone con soldi arrivati dallEuropa del sud. Altri, magari, avranno comprato una nuova automobile. Di recente le agenzie di stampa hanno fatto sapere che i tedeschi comprano auto sempre pi grandi. I garage sotterranei e i grandi parcheggi sono in diicolt: hanno pochi posti per gli ingombranti fuoristrada e per le monovolume familiari. In Germa nia anche i posti di lavoro sono pi numero si che mai: il boom delle esportazioni ha prodotto un altro miracolo economico dopo quello degli anni sessanta. Si pu dire che tutto stia andando come i partiti promette vano da anni. Pi crescita, pi lavoro, si leggeva su un manifesto elettorale della Cdu prima delle elezioni legislative del 2005. Lavoro, lavoro, lavoro, era la ver sione dei socialdemocratici della Spd. Jobs, jobs, jobs, scrivevano i Verdi. Ci che crea lavoro ha anche un valore sociale, sosteneva la Fdp. Se per i posti di lavoro sono stati creati anche con i soldi provenienti dallEuropa meridionale, cosa succeder se i greci, gli spagnoli, gli italiani e i portoghesi comince
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Economia
ranno davvero a risparmiare e a ripagare i vecchi debiti invece di contrarne di nuovi? E cosa dire degli statunitensi, dei francesi e dei britannici, che negli ultimi anni hanno chiesto prestiti ingenti per comprare i prodotti tedeschi? Cosa ne sar della Germania se anche loro sceglieranno di risparmiare? Sarebbe questo il futuro senza debiti. Ma si tratterebbe anche di un futuro pieno di automobili tedesche che nessuno riesce a vendere e che restano parcheggiate davanti alle fabbriche. In Germania le aziende deciderebbero di licenziare i dipendenti. Le nuove generazioni non dovrebbero pi provvedere a pagare i debiti di mezza Europa, certo, ma in compenso dovrebbero sostenere genitori che si sono impoveriti e che sono rimasti senza lavoro e anche senza pensione. ne tanto semplice quanto convincente: se i debiti sono una cosa negativa e la crescita positiva, in futuro avremo bisogno di una crescita senza debiti. Insomma un futuro senza debiti, ma con tanti posti di lavoro. In seguito Angela Merkel ha tenuto discorsi simili, come per esempio davanti ai parlamentari del Bundestag. Questa volta ha sorvolato sul socialismo, ma in compenso ha illustrato pi nel dettaglio la sua visione della crescita economica e ha anche usato unespressione speciica per far capire quello che aveva in mente: crescita sostenibile. Questa formula trae origine dal dibattito sullambiente. In principio il concetto di crescita sostenibile indicava un aumento del benessere in tempi di crisi ecologica: come diventare pi ricchi senza bruciare petrolio e senza abbattere le foreste pluviali. Angela Merkel ha applicato il principio vano le loro carriole verso gli aridi campi della regione. Gli uomini partivano in cerca di lavoro, e quando alla sera a tavola comparivano un paio di rape cotte le famiglie erano contente. In alternativa avrebbero mangiato minestra di ortiche. Una ventina danni dopo la verdura era stata rimpiazzata da arrosti e ravioli. Davanti alle case erano parcheggiate automobili tirate a lucido e il mutuo della casa era stato pagato. Il benessere era aumentato in modo uniforme e senza crisi. Il miracolo economico si era allargato a tutto il paese. Comera stato possibile? Di chi era il merito? Dei tedeschi e delle loro qualit, naturalmente, prima tra tutte la parsimonia. I tedeschi non sindebitano, gli svevi meno che mai. questo il segreto della crescita economica della Germania Ovest del dopoguerra, come fu ripetuto innumerevoli volte negli articoli di giornale, nei romanzi e nei discorsi dei politici. Lo si sentiva dire perino alla radio, quando nel 1964 lautore di canzonette Ralf Bendix cantava:
Schafe, schafe, Husle baue, Und net nach de Mdle schaue. Und wenn unser Husle steht, Dann gibts noch lang kei Ruh, Ja da spare mir, da spare mir Fr e Geibock und e Kuh (Lavora, lavora, costruisci la casa, e non andare dietro alle ragazze. E quando la casa sar in piedi, non avr ancora pace, continuer a risparmiare per comprare un caprone e una vacca)

La richiesta di ridurre i debiti non combacia con quella di creare nuovi posti di lavoro. O almeno non subito, non a prima vista
A quanto pare la richiesta di ridurre i debiti non combacia con quella di creare nuovi posti di lavoro. O almeno non subito, non a prima vista, perch a uno sguardo pi attento sembra che una soluzione esista. E la cancelliera tedesca convinta di conoscerla. Il 3 aprile 2012 Angela Merkel ha tenuto un discorso alla facolt di giurisprudenza dellUniversit Carolina di Praga. Nellistituto dove nel 1348 gli studenti di lingua tedesca cominciarono ad apprendere tutto lo scibile universale la cancelliera intervenuta sul tema: La forma futura dellEuropa. Merkel ha parlato del socialismo, dicendo di averlo vissuto sulla propria pelle e aggiungendo che per fortuna era ormai superato. Poi ha esaltato gli ideali europei della pace, della libert e della giustizia. Alla ine passata alla questione della crisi del debito e ha detto: Vorrei che guardassimo a questa crisi come a unopportunit. E quindi ha aggiunto: Naturalmente lobiettivo la crescita, ma una crescita che non si basi sul debito. In quel momento non era chiaro se Merkel avesse concepito il suo discorso come ammonimento per gli europei del sud o se fosse consapevole del fatto che anche leconomia tedesca era cresciuta grazie ai debiti, con la diferenza che non erano stati i tedeschi a chiedere i prestiti. Quello che certo che la cancelliera ha tratto una conclusioalla crisi economica. Il benessere deve aumentare e devono essere creati nuovi posti di lavoro, ma senza contrarre debiti. Intende dire questo la cancelliera quando parla di crescita sostenibile. Una condizione essenziale per ottenerla la solidit delle inanze, ha spiegato Merkel in unintervista rilasciata di recente. Perch le inanze siano solide bisogna che le banche smettano di giocare dazzardo, che i governi non sprechino i loro soldi e che i consumatori non considerino la loro carta di credito come una cassa a cui attingere liberamente.

Il Giura svevo
Quando gli ambientalisti parlano di crescita sostenibile, i loro sembrano discorsi da fantascienza nel sistema attuale. In tutto il mondo non esiste neanche un paese che sia riuscito ad arricchirsi rinunciando al gas, al petrolio e al carbone. Aumentare la ricchezza nazionale senza provocare una crisi ecologica impossibile. In molti casi, semmai, successo che la ricchezza nazionale sia aumentata senza provocare crisi economiche: per esempio nella Germania Ovest del dopoguerra, e in particolare in una regione povera dove la temperatura sempre un paio di gradi pi fredda rispetto al resto del paese. Sui monti del Giura svevo, alla ine della seconda guerra mondiale, le donne spinge-

Come se avesse proprio questa canzone in mente, 45 anni dopo Angela Merkel ha dichiarato (sempre durante un discorso, stavolta in occasione del congresso della Cdu a Stoccarda) che sarebbe stato facile evitare la grande crisi: Sarebbe bastato chiedere alla tipica casalinga sveva, che avrebbe risposto con una semplice regola di vita: non si pu vivere costantemente al di sopra dei propri mezzi. Con queste parole Merkel ha messo in contrasto uno spaventoso presente tormentato dai fallimenti con un passato tranquillo e privo di debiti, quando leuro non esisteva ancora e il marco tedesco aveva una potente protettrice: la Bundesbank, la banca centrale tedesca. Ma proprio negli archivi della Bundesbank si trovano dei documenti che raccontano il miracolo economico da un altro punto di vista. Dalle tabelle, dai graici e dalle cifre contenute nella cosiddetta bilancia delle partite correnti si pu conclu-

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Berlino, Alexanderplatz

dere che il passato in realt molto simile al presente. Gi a quei tempi buona parte dei posti di lavoro della Germania derivava dai pagamenti provenienti dallestero. Gi allora i vicini europei compravano molti prodotti tedeschi. Gi allora questi acquisti erano inanziati attraverso i debiti. Il meccanismo era molto simile a quello attuale, e si pu dire che allora sia cominciato tutto. Anche il miracolo economico tedesco di quegli anni non stato altro che una crescita fondata sul debito. Nellafermare certe cose sembra quasi di svelare un segreto, ma in realt vero il contrario. Si tratta di una banalit. Certo che la crescita del passato stata prodotta da un indebitamento. sempre cos e non pu essere diversamente.

La produzione di zuppa
Per comprendere questo aspetto bisogna cimentarsi in un piccolo gioco dimmaginazione. Ipotizziamo che in Germania esista una sola azienda che produce, diciamo, zuppa. Poniamo che limpresa disponga di un capitale iniziale di 500mila euro e che lo impieghi per pagare i suoi operai e gli altri dipendenti impegnati nella produzione della zuppa. Il personale spende tutta la sua paga in consumi, perch in in dei conti ha bisogno di mangiare. I 500mila euro, quindi, tornano nelle casse del produttore di zuppa e il ciclo economico si chiude. Poco tempo dopo, per, chiude anche lazienda. Una ditta del genere, infatti, non pu sopravvivere a lungo. Unentrata di 500mila euro e unuscita di 500mila euro implicano che il proprietario dellimpresa non incassa nessun utile e che non pu aumentare lo stipendio dei dipendenti. Quindi non avviene nessun miracolo economico. La ricchezza manca e la povert difusa. Per avere una crescita economica e quindi maggior benessere, limpresa deve incassare pi denaro di quanto ne spenda. I 500mila euro che rimbalzano tra lazienda e la manodopera devono trasformarsi in seicentomila. Ma com possibile raggiungere questo obiettivo? questa la domanda cruciale del capitalismo, il mistero fondamentale delleconomia di mercato. Gi nel 1885 Karl Marx scriveva nel secondo libro del Capitale: Come fa lintera classe dei capitalisti a ritirare costantemente dalla circolazione 600 lire sterline se ne introduce costantemente solo 500?. Gi, come fa? Marx si concentr a lungo sulla questione, ma non and molto lontano. Solo anni dopo leconomista austriaco Joseph Schumpeter trov una soluzione: nel 1926 Schumpeter scrisse che
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Berlino, sulle rive della Sprea

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Economia
limprenditore di talento insegue il successo ricorrendo ai prestiti. In altri termini, si pu dire che per permettere alleconomia di crescere qualcuno deve contrarre un debito. Pu essere che lo faccia il nostro produttore di zuppa o un altro imprenditore che voglia aprire, per esempio, un paniicio e prenda in prestito centomila euro per pagare i suoi dipendenti. Cos i consumatori tedeschi hanno a disposizione un totale di 600mila euro che tornano nelle casse delle aziende. A questo punto il produttore di zuppa comincia a registrare un guadagno, i tedeschi possono mangiare la zuppa insieme al pane e leconomia cresce. Ma non per molto, perch ben presto il produttore di pane rischia il collasso. Seicentomila euro non bastano per ottenere un aumento delle entrate rispetto alle uscite. Per fare in modo che leconomia continui a crescere occorre matori indebitati devono onorare obblighi sempre pi ingenti, e prima o poi risulter evidente che non ce la faranno mai a saldare il conto. Allora nasce il rischio del fallimento. quanto sta succedendo ai greci, agli spagnoli e agli italiani, che un tempo erano ottimi clienti delle aziende tedesche. A diferenza delle macchine a vapore, delle lampadine e delle automobili, i debiti non si possono toccare con mano. La prima macchina a vapore fu una rivoluzione, la prima lampadina un miracolo, la prima automobile una rivelazione. Oggi tutte queste invenzioni sono simbolo del progresso e del benessere che si sono difusi allintera umanit negli ultimi due secoli e mezzo. La stessa cosa vale per il telegrafo, la locomotiva e laeroplano. I debiti, invece, sono solo cifre scritte su carta. Forse questo il motivo per cui pochi sanno che luno non pu esistere de di un lettore operaio. Alessandro Magno non aveva al seguito nessun soldato pronto a morire per lui, nessun domestico e nessun servitore? E Federico II faceva le sue guerre da solo? La storiograia non si cura della gente comune: su questo che Brecht voleva richiamare la nostra attenzione. Ma la storia dimentica anche i debiti. Watt invent la macchina a vapore? Un risultato straordinario. Ma come fece a produrla in massa? Edison concep la lampada a incandescenza? Ma dove prese il denaro che serv a lanciarla sul mercato? Benz svilupp lautomobile? Un trionfo. Ma come fu possibile che i suoi clienti ne comprassero a centinaia? Con i debiti. I debiti non sono n positivi n negativi. Semplicemente esistono dovunque si crei ricchezza. Se il benessere aumenta, aumentano di pari passo anche i debiti, e non esistono esempi contrari. Il mondo moderno, per, si comporta come se il capitalismo fosse una persona e lindebitamento unescrezione poco attraente e in qualche modo perino ripugnante. Qualcosa di fronte alla quale la casalinga sveva storce il naso. Ma la casalinga sveva non esisterebbe se non fossero stati contratti tanti debiti. E non ci sarebbero casalinghe neanche in Baviera, nello Holstein o in Assia. Le casalinghe non esisterebbero afatto, perch nessuna donna potrebbe permettersi di restare a casa invece di guadagnarsi uno stipendio. In questo povero mondo preistorico non avremmo n auto, n frigoriferi, n lavatrici. Ci sarebbero invece contadine che sgobbano nei campi dalla mattina alla sera e lavoratrici a giornata che in cambio delle loro fatiche ricevono magari un paio di patate, ma di certo n monete, n banconote. Perch senza debiti non esisterebbe neanche il denaro.

I debiti non sono n positivi n negativi. Esistono dovunque si crei ricchezza. Se il benessere aumenta, aumentano anche i debiti
altro denaro. Ma dove andarlo a prendere? Anche questa volta qualcuno dovr contrarre un debito. Uno dei nostri due imprenditori dovr chiedere un finanziamento oppure dovr nascere una terza azienda. Negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale leconomia tedesca cresciuta proprio in questo modo: le imprese chiedevano soldi in prestito. Lindustria del paese delle meraviglie molto pi indebitata della concorrenza estera, scriveva Der Spiegel nel 1962. Il passato della Germania, quindi, stato un passato di debiti. Alla ine le imprese tedesche sono riuscite a pagare quanto dovevano ai creditori, ma leconomia ha continuato a crescere. Anche questo si pu spiegare attraverso il nostro esperimento immaginario. Se le imprese non contraggono pi debiti, leconomia pu crescere comunque, ma solo se altri entrano in gioco chiedendo un prestito. Per esempio i consumatori. Se alcuni privati si fanno prestare una certa somma per comprare pi zuppa e pi pane, le nostre imprese registrano unentrata maggiore, possono assumere altri collaboratori e pagare salari pi alti. Cos i debiti degli uni fanno crescere il fatturato degli altri. Gli operai e gli impiegati se la passano meglio e poco dopo possono permettersi larrosto e i ravioli. Ma i consusenza gli altri: non ci pu essere benessere senza debiti. Nel 1769 lo scozzese James Watt invent la macchina a vapore. Nel 1879 lo statunitense Thomas Alva Edison concep la lampada a incandescenza. Nel 1886 il tedesco Carl Benz svilupp la prima automobile. Furono menti geniali, importanti nella storia dellumanit quanto grandi condottieri come Alessandro Magno, Federico II o Giulio Cesare. Ma fecero tutto da soli? Non aveva con s neanche un cuoco?, si chiede Bertolt Brecht nella poesia Doman-

Da sapere
Disoccupazione e pil in Germania, percentuali. Tasso di disoccupazione

Il mercante sumero
Nel quarto millennio avanti Cristo, in Mesopotamia il territorio bagnato dal Tigri e dallEufrate corrispondente allodierno Iraq vivevano i sumeri, un popolo che svilupp la prima forma di scrittura della storia dellumanit e anche il primo sistema monetario. I sumeri erano contadini, artigiani e commercianti. Non conoscevano le monete, che sarebbero state inventate circa tremila anni dopo, ma sapevano benissimo cosa fosse un credito. Lantropologo statunitense David Graeber ne parla nel suo libro Debito. I primi 5000 anni. Se il mercante sumero A voleva comprare una capra dal mercante B ma non aveva niente da dargli in cambio, emetteva un titolo di debito.

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Prodotto interno lordo

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Fonti: Eurostat, Fondo monetario internazionale

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Berlino, Alexanderplatz

Usando la scrittura cuneiforme, incideva un segno particolare su una tavoletta di terracotta che poi consegnava a B. Questultimo non conservava a lungo la tavoletta, che dava invece al mercante C per procurarsi, per esempio, due sacchi dorzo. Ben presto le tavolette di terracotta presero a circolare nelleconomia sumera come una forma primordiale di banconote e diventarono un mezzo di pagamento. Cos fu inventato il denaro. Ma questo antico denaro di creta venne alla luce solo perch qualcuno aveva contratto un debito. Da questo punto di vista, il mondo non poi cambiato tanto dai tempi dei sumeri. Se ora qualcuno entra in banca e chiede un prestito per comprare unauto, la cifra viene accreditata sul suo conto. Sembra impossibile da credere, ma questi soldi non sono ritirati da nessuna parte e non vengono sottratti a nessuno. Si tratta di una promessa. Il denaro l esattamente come le tavolette sumere, spuntate dal niente come se Dio le avesse appena create. Per questo gli economisti parlano di creazione di denaro. A questo punto il compratore dellauto pu fermarsi a un bancomat e ritirare il contante necessario per pagarla. Il denaro diventa di propriet del venditore, che pu usarlo per comprare un anello a sua moglie. La commessa della gioielleria non sa per quali mani sia passata la banconota prima di arrivare nelle sue, e magari neanche le importa saperlo, ma una cosa certa: ogni euro esiste solo perch a un certo punto qualcuno ha chiesto in prestito dei soldi. Ogni euro un euro di debito, come ogni dollaro un dollaro di debito e ogni franco svizzero un franco di debito.

Monete di alluminio
Diversamente dallantica Mesopotamia, oggi la creazione di denaro un processo complesso regolato dalle grandi banche centrali come la Banca centrale europea (Bce), la Banca dInghilterra e la Federal reserve statunitense. Sono loro a coniare gli euro, le sterline e i dollari e a mettere a disposizione di banche commerciali come la Deutsche Bank, la Commerzbank o le casse di risparmio il denaro che poi viene concesso in prestito ai comuni cittadini. Ma resta comunque vero che lindebitamento latto di nascita di ogni banconota e di ogni numero che compare sugli estratti conto. Sono i debiti a far venire al mondo il denaro. Un futuro senza debiti sarebbe dunque un futuro senza denaro. Chi sostiene questa visione pi anticapitalista della Sed (Sozialistische Einheitspartei
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Berlino, davanti al Bundestag

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Economia
Deutschlands, il partito comunista che ha governato la Repubblica democratica tedesca, lex Ddr). Nella Repubblica democratica tedesca almeno avevano le monete di alluminio. Prima o poi, comunque, arriva il momento in cui il compratore dellauto deve rendere il dovuto. Allora restituisce alla banca i soldi pi gli interessi, estingue il debito e la banca cancella il prestito dai libri contabili. Per evitare che il capitalismo inisca in unimpasse e per fare in modo che leconomia continui a crescere, qualcun altro dovr chiedere un prestito. Forse si tratter del rivenditore di auto che ottiene un inanziamento per ampliare il negozio, oppure del gioielliere che vuole comprare nuove pietre preziose. Nuovi debitori devono costantemente entrare in gioco per sostituire i vecchi: solo in questo modo il denaro continua a muoversi. ci sono i paesi ricchi ma non indebitati, che da anni accumulano ricchezze e producono grazie ai debiti di altri paesi. La Germania fa parte di questalta societ. Nel complesso, infatti, non indebitata. Lo stato ha un debito pubblico elevato, certo, ma il patrimonio dei nuclei familiari molto pi consistente. Il paese pu essere paragonato a una famiglia in cui la moglie ha prestato molti soldi al marito: luomo ha un debito con lei, ma non per questo il patrimonio della famiglia si riduce. In Germania, anzi, la ricchezza aumenta di anno in anno. In basso, invece, ci sono i paesi complessivamente indebitati. Queste famiglie hanno debiti con altre famiglie, e ormai ne hanno contratti tanti che non riescono pi a ripagarli. Qui siamo in fondo alla catena del debito, dove si trovano la Grecia, la Spagna e il Portogallo. Con i loro debiti, questi stati hanno tenuto in moto leconomia europea sopportazione, che tempo di amargi, della grande remissione dei debiti. dallinizio della crisi che si discute di questa proposta: la Grecia dovrebbe dichiararsi insolvente, annunciare la bancarotta. Allora i suoi obblighi verrebbero cancellati e il paese sarebbe libero dai debiti. I dirigenti della Linke hanno sostenuto questa scelta, cos come alcuni esponenti della Fdp. Persone che per il resto hanno molto poco in comune condividono il desiderio di porre ine al debito. Annullare tutti gli obblighi: sembrerebbe davvero un nuovo inizio. Si direbbe una trasposizione dello slogan Un futuro senza debiti in un atto politico concreto. Si potrebbe credere che in quel caso tutto inalmente cambierebbe.

Annullare gli obblighi


In realt il termine amargi si traduce in una libert illusoria, in una realt lontana dal capitalismo in cui i tassi dinteresse e le rendite non hanno nessun peso, almeno inch non sorga una nuova catena del credito con nuovi debiti e un rinnovato benessere. A condizione, per, che tutto vada per il verso giusto. Se qualcosa andasse storto, in Grecia le imprese e lo stato non troverebbero pi banche o investitori disposti a concedergli prestiti. Allora si scoprirebbe che alla libert dal debito fa seguito tra laltro la libert dalla crescita e dal benessere, e che amargi si pu tradurre anche con unaltra parola: povert. Di fronte a questo pericolo, non sorprende che i capi di stato europei abbiano imboccato inora unaltra strada: invece di cancellare i vecchi debiti, ne stanno contraendo di nuovi. la scelta compiuta anche dalla cancelliera tedesca, che pure parla volentieri di crescita sostenibile. E a questa scelta non vuole rinunciare neanche Peer Steinbrck, il candidato della Spd al cancellierato. Chi indica questa strada fa un gran parlare di solidariet europea, di ideali e di valori. Di fatto la questione che non si nutrono molte speranze sul fatto che in seguito alla cancellazione dei debiti si potrebbe produrre una nuova catena del credito e si cerca in ogni modo di prolungare la vecchia catena. Per questo i greci continuano a ricevere un finanziamento dopo laltro e per questo le banche riescono a farsi erogare cos facilmente nuovi capitali dalla Banca centrale europea. Lo scopo permettere agli istituti di credito di ricominciare a concedere prestiti alle aziende, agli stati e ai consumatori, in modo che il denaro prestato inneschi una nuova crescita. A quanto pare, i debiti hanno ancora un lungo avvenire davanti a loro. u fp

Nuovi debitori devono costantemente entrare in gioco per sostituire i vecchi: solo cos il denaro continua a muoversi
Leconomista austriaco Thomas Strobl, autore del libro Ohne Schulden luft nichts (Senza debiti non funziona niente), formula la questione in questi termini: Il capitalismo una grande catena di SantAntonio. Gi ai tempi dei sumeri i crediti di terracotta fecero iorire i commerci. E gi allora si not che i debiti si accumulavano, aumentando pi in fretta del benessere inch la catena non si spezzava. Allora qualcuno una persona, una famiglia o mezza citt si trovava sullorlo della bancarotta. Come oggi in Grecia. E poi? Poi il sovrano compariva di fronte al popolo, come successe per esempio nel 2402 avanti Cristo, quando il re sumero Enmetena fece leggere una dichiarazione e annunci lamargi, la libert. Lamargi per i debitori implicava che le tavolette di terracotta venivano distrutte e tutti i debiti dimenticati. Cos il denaro poteva riprendere a circolare, creando un nuovo benessere per mezzo di nuovi prestiti. Per comprendere meglio il capitalismo, da sempre si cerca di suddividere leconomia in classi e categorie. A seconda delle diverse visioni del mondo, si distingue tra avidi capitalisti e proletari sfruttati o tra consumatori iduciosi e imprenditori dinamici. Se si scelgono i debiti come metro di misura, emerge un quadro diverso. Allora il mondo si pu ripartire in due strati. In alto per anni. Ora sono loro i grandi perdenti. Questi paesi possono essere paragonati ai lavoratori a basso costo delle fabbriche dellAsia, grazie ai quali gli scafali dei negozi tedeschi sono pieni di iPhone e magliette. Il capitalismo ne ha bisogno. Senza di loro leconomia non crescerebbe. Ma da tutto questo processo non traggono un grande vantaggio. Due anni fa negli stabilimenti cinesi della Apple pi di una decina di operai si tolta la vita. Non ce la facevano pi. Alla ine di settembre duemila lavoratori si sono scontrati con la polizia. Sembra che non ne potessero pi del loro carico di lavoro. Anche in Grecia ci sono persone che non sopportano pi di vivere. Prima della crisi il tasso di suicidi del paese era il pi basso dEuropa. In seguito si triplicato. C chi si butta gi dallAcropoli, chi si annega in mare e chi si impicca nel suo appartamento. Un ex farmacista ha scritto nella sua lettera di addio che non voleva rovistare nella spazzatura e diventare un peso per i suoi igli. Si sparato sotto un albero davanti al parlamento. Queste vicende si possono minimizzare, liquidare come sindrome dellarto fantasma di una societ viziata e spendacciona che deve inalmente imparare a risparmiare. Ma si pu anche arrivare alla conclusione che la Grecia ha toccato il suo limite di

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Portfolio

Vivere nellhotel fantasma


Fiore allocchiello del Mozambico in epoca coloniale, il Grande hotel di Beira diventato un rifugio per i poveri. Le foto di Juan Manuel Castro Prieto
l Grande hotel stato costruito nel 1952 a Beira, la seconda citt del Mozambico. Considerato lalbergo pi grande e lussuoso dellAfrica, avrebbe dovuto attirare i ricchi turisti e le aziende occidentali. Ma dopo anni di gestione in perdita, lhotel stato chiuso nel 1963. La sala conferenze e la piscina hanno continuato a essere usate negli anni seguenti, anche dopo lindipendenza dal Portogallo nel 1975. Durante la guerra civile che ha insanguinato il paese tra il 1977 e il 1992, lediicio servito come campo profughi e prigione per i detenuti politici. Poi alla ine degli anni ottanta stato occupato da centinaia di famiglie povere, che lhanno svuotato dei materiali di valore come i marmi e il parquet. Sono scomparse anche le inestre, le vasche da bagno e i lavandini. Oggi ci vivono tra le duemila e le 3.500 persone, senza acqua ed elettricit. La piscina diventata un bacino di raccolta dellacqua piovana per lavare i panni (foto Vu/Emblema). u

Juan Manuel Castro Prieto nato a Madrid nel 1958. Questo reportage stato realizzato nel 2010.

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A pagina 68-69, foto grande: il piano terra del Grande hotel di Beira. A pagina 68, foto piccola: allesterno dellediicio. Qui accanto, foto grande: il gruppo di danza creato dalle donne che abitano nellex hotel. Sopra, dallalto: unala dellediicio; bambini giocano a calcio; la stanza di una famiglia.

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Qui accanto, foto grande: la fontana usata dagli abitanti dellex hotel (lunica con lacqua potabile). Sopra, dallalto: una donna lava i panni; la scala di servizio; bambini sulla terrazza.

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Grigorij Perelman Genio riluttante


Brett Forrest, Playboy, Stati Uniti. Illustrazione di Ale&Ale uno dei pi brillanti matematici della storia, ma ha riiutato la celebrit per vivere con la madre in unumile casa di San Pietroburgo. Dove un giornalista riuscito a scovarlo
sue conclusioni ai matematici che conosceva in Russia, in Europa e negli Stati Uniti. Si limitato a pubblicare in rete la dimostrazione in tre parti e a inviarne una sintesi via e-mail ad alcuni colleghi che non sentiva da quasi dieci anni. Nel 2006 Perelman stato il primo e inora unico studioso a riiutare la medaglia Fields, il pi alto riconoscimento della matematica (una disciplina per cui non viene assegnato il premio Nobel). Inoltre, ha declinato linvito a insegnare a Princeton, a Berkeley e alla Columbia university. Nel 2010, quando il Clay mathematics institute di Cambridge, nel Massachusetts, gli ha assegnato un premio di un milione di dollari per aver dimostrato la congettura di Poincar, Perelman lha respinto. Disoccupato da sette anni, il matematico abita con la madre in un ex appartamento comunitario a San Pietroburgo, dove vivono con la pensione di 160 dollari al mese della donna. Ho tutto quel che mi serve, ha detto Perelman ai suoi colleghi preoccupati, con i quali ha interrotto tutti i rapporti tranne che per qualche veloce telefonata. Perelman ha concesso lultima intervista sei anni fa. Da allora la stampa nazionale e internazionale lha costretto a una vita da recluso. Ha respinto sdegnosamente tutte le proposte dei mezzi dinformazione, borbottando qualche parola afrettata da dietro la porta del suo appartamento assediato da una calca di giornalisti. Non voglio essere messo in mostra come una bestia allo zoo, ha detto a un reporter. La mia attivit e la mia persona non sono interessate alla societ. Per la societ russa Perelman era diventato un misantropo pazzoide, ma io lo ammiravo per aver riiutato le promesse del mondo moderno, per la sua dedizione al lavoro e per i risultati che aveva ottenuto. La sua volont era libera e le sue conclusioni pure, e in questo consisteva la sua gloria. Cos, senza nutrire molte speranze, ho prenotato un volo per San Pietroburgo. on avevo mai fatto un appostamento, ma sapevo come organizzarmi. Avevo con me un libro, un paio di panini e dalla radio dellauto ascoltavo le notizie sul traico in russo. Cos mi sono tenuto sveglio mentre aspettavo il matematico. Ho sentito parlare di Grigorij Perelman per la prima volta nove anni fa, quando la notizia dei suoi successi iltrata dalla comunit internazionale dei matematici ino ai giornali. Sembrava che qualcuno fosse riuscito a risolvere un problema matematico insoluto. La congettura di Poincar ha a che fare con le sfere tridimensionali e presenta vaste implicazioni per le relazioni spaziali e per la isica quantistica che possono servire perfino a descrivere la forma delluniverso. Per quasi un secolo la congettura ha impegnato i matematici pi brillanti del mondo. Negli anni molti di loro hanno afermato di aver risolto il problema, ma regolarmente i loro studi venivano smentiti da veriiche pi approfondite. Quando Perelman lha dimostrata, dopo anni di sforzi e concentrazione, la congettura di Poincar laveva turbato cos profondamente che sembrava averlo annientato. Perelman, che oggi ha 46 anni, un uomo particolare. Quando ha portato a termine la sua dimostrazione, non ha pubblicato i risultati in una rivista specialistica sottoponendola alla peer review, come vorrebbe il protocollo, e non ha neanche mostrato le
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Passato diicile
Era primavera. San Pietroburgo si preparava alla parata per il giorno della vittoria. I canali del centro erano iancheggiati da carri armati, le strade decorate da stendardi. A Kupino, lultima fermata della linea blu della metropolitana, lontano dai palazzi che conferiscono agli abitanti di questa citt la loro iera compostezza, sembrava un giorno qualunque. I tram bianchi e rossi correvano lungo le corsie erbose nel centro dei viali. Le persone passeggiavano nei cortili che collegano una casa popolare fatiscente allaltra. Il primo ministro russo Dmitrij Medvedev ha trascorso qui la sua infanzia. Questo quartiere cos lontano dalla fama e dalle istituzioni da essere un rifugio perfetto per chiunque voglia sfuggire alla notoriet. Come prima cosa, ho pensato di aittare un appartamento afacciato sullentrata del palazzo del matematico. Un agente immobiliare mi ha mostrato tutta la zona. In

Biograia
13 giugno 1966 Nasce a San Pietroburgo. 1976 Si iscrive allistituto di matematica di Sergej Rukin. Poi frequenta il liceo di matematica e isica N 239 di Leningrado. 1982 Vince una medaglia doro alle Olimpiadi internazionali di matematica di Budapest. Anni novanta Dopo la laurea allIstituto di matematica Steklov di San Pietroburgo, si trasferisce negli Stati Uniti. 2003 Riesce a dimostrare la congettura di Poincar. 2006 Riiuta la medaglia Fields, il pi importante riconoscimento nel campo della matematica. 2010 Riiuta un milione di dollari del premio del Clay mathematics institute.

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questo quartiere non abita un famoso scienziato?, gli ho chiesto. Vive da qualche parte in questa strada, mi ha risposto lagente. Lha mai visto?. Se lho visto? Certo che s, come ho visto Putin: in tv. Poi mi ha portato a vedere una topaia dopo laltra. Il passo successivo stato aittare unauto, una Hyundai, lunico modello disponibile allagenzia di autonoleggio in centro. Ho parcheggiato davanti a casa di Perelman. Alto una decina di piani e fatto di semplici pannelli di cemento in anonimo stile breneviano, lo stabile occupava met isolato. Davanti alla porta in acciaio marrone che dava sulla scala dellappartamento di Perelman, un gruppo di persone fumava passandosi una birra. In giro cerano soprattutto anziani appoggiati a esili bastoni di legno e adolescenti che passavano la giornata sfrecciando da un chiosco allaltro. Un barbone dai capelli biondi e luridi rovistava nella spazzatura. Per quanto trasandate potessero sembrare le persone del quartiere, Perelman superava tutti. Da giovane era un belluomo con i tratti delicati e i capelli scuri. Ma nelle foto pi recenti, scattate con un telefono

cellulare in una vettura della metropolitana e poi difuse in rete, il suo aspetto era cambiato. I suoi vestiti erano sporchi e sgualciti, la barba lunga e ispida. In testa un cespuglio di capelli arruffati. Guardandosi intorno sotto le folte sopracciglia, si mangiava le unghie e aveva laria turbata. Come avrebbe reagito quando lo avrei avvicinato? Sergej Rukin il migliore amico di Perelman. Quando lho incontrato, nel suo uicio in una scuola superiore di San Pietroburgo, si lanciato in quattro ore di racconto interminabile su Perelman, come un rubinetto arrugginito che viene aperto dopo anni. Mi ha spiegato che stato lui, allepoca insegnante in un circolo di matematici di Leningrado, a riconoscere il talento di Perelman nel 1976. stato lui, insieme ad altri sostenitori dellaccademia, ad aiutare Perelman a farsi strada nonostante le politiche antisemite sovietiche che avevano rischiato di impedire a quel giovane genio ebreo di procurarsi unistruzione adeguata al suo ingegno. Ed sempre lui a dolersi oggi delle condizioni del suo allievo preferito: bloccato. Il secondo giorno del mio appostamento un camion ha accostato e ha parcheggiato

di fronte a me, ostruendomi la vista sullingresso dellala dellediicio in cui abita Perelman. Quando ho aperto la portiera della mia auto, dei tizi con la faccia decorata da ferite fresche mi sono passati davanti con una bottiglia mentre si aggiravano in cerca di qualcosa da fare. Sono rimasto al mio posto, mangiucchiando patatine e tenendo docchio i due lati del camion, dove riuscivo comunque a vedere le persone che passavano. Davanti alla macchina si materializzato un uomo con un cappotto nero pece. Agitava le mani come un pazzo e gridava: No, no, poi se n andato. Non sono riuscito a capire che cosa volesse dire, ma era evidente che la gente del posto cominciava a notarmi. Le possibilit di essere aggredito aumentavano di ora in ora. Non potevo fare altro che aspettare, cos mi sono messo a rilettere sullevoluzione di Perelman. Rukin mi ha detto che da ragazzo Perelman interagiva con altri studenti, che non era un asociale. Oltre alla matematica, gli piacevano il ping pong e la lirica. Secondo Rukin e altri che lo conoscono in dalladolescenza, Perelman eterosessuale, ma Rukin ha anche aggiunto: Se Gria ha mai rivolto uno sguardo damore a qualInternazionale 971 | 19 ottobre 2012

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Ritratti
cosa, stato alla lavagna. Perelman aveva conseguito da poco il dottorato quando lUnione Sovietica crollata. Allora si trasferito negli Stati Uniti, dove ha svolto ricerche alla New York university, a Berkeley e allUniversit statale di New York a Stony Brook. Si muoveva sulle sue gambe e interagiva con altri matematici. Era un uomo attivo. In quel periodo aveva gi cominciato a lavorare alla congettura di Poincar, un teorema esposto nel 1904 da Henri Poincar, un eclettico scienziato francese che aveva contribuito a fondare la disciplina della topologia, lo studio matematico della forma astratta. Dato che ino ad allora cerano state molte dimostrazioni errate del problema, Perelman non parlava con nessuno del suo lavoro per evitare che qualcuno tentasse di scoraggiarlo o di confondergli le idee. Gria si imposto limiti su tutto, mi dice Nikolaj Mnyov, amico ed ex collega del matematico russo. dallaltra parte del prato Perelman e sua madre non cerano pi. Li avevo persi. Ho cercato freneticamente in tutto il cortile. Li ho ritrovati accanto a una ila di macchine parcheggiate. Ma quando ho fatto un altro giro per andargli incontro, li ho persi di nuovo. Quando li ho individuati, stavano percorrendo la strada al contrario. Non potevo permettermi il lusso di scegliere da che parte inseguirli: avrei dovuto avvicinarli da dietro. Ho accelerato il passo. Ero a una ventina di metri da Perelman e la distanza si stava riducendo. Ma non sapevo ancora che cosa dirgli. Alla ine mi sono ritrovato accanto a lui e non avevo pi tempo per rilettere. Grigorij Jakovlevi?, ho detto usando il patronimico secondo il costume russo. lei?. Perelman ha girato piano la testa verso di me: mi ha guardato di sbieco senza dire una parola. Mi scusi, per favore, ho continuato. Non voglio infastidirla, ma sono venuto dagli Stati Uniti per parlare con lei. sembra di capire che lei non si occupa pi di matematica, gli ho detto. Pu dirmi a che cosa sta lavorando?. Ho abbandonato la matematica, ha risposto. E non ho nessuna intenzione di dirle che cosa faccio ora. Avevo gi unaltra domanda pronta, ma anche lui ne aveva una. Davvero non russo?, mi ha domandato. Lei parla come uno nato in Russia, che ha abbandonato il paese a otto o nove anni ed tornato da adulto. questo il suo accento. Ci siamo diretti verso larcata che sormontava la sua porta di casa. Ho provato a fargli unaltra domanda seria. Considerate le sue capacit e la sua giovane et, pensa che potrebbe mai riprendere a occuparsi di scienza?. Perelman ha sbufato. Dopo un breve silenzio, sua madre mi ha chiesto se avessi una microspia nascosta addosso. Ero deciso a prolungare il pi possibile il nostro colloquio. Cercando di trovare un punto dincontro, ho parlato delle analogie tra la scrittura e la matematica, mettendo laccento sulla solitudine imposta da entrambe le discipline. Gli ho rivolto uno sguardo aperto e cordiale. Lui ha di nuovo guardato il cielo, inespressivo. Abbiamo raggiunto larcata e ci siamo fermati. Perelman e sua madre mi hanno issato, chiedendosi come sarebbe andata a inire. Io ho guardato il matematico e ho domandato: Come va il ping pong?. Non ci gioco da tempo, ha risposto. Poi ha messo un braccio sulla spalla della madre. Si stava agitando. Avevamo camminato e parlato per venti minuti. Cosa avevo capito? Perelman aveva toccato le mie corde emotive, ma non ero venuto a capo del mistero. Avevo tempo per unultima domanda. Glielho fatta in inglese: Come continuer la sua vita da qui in poi?. Perelman mi si avvicinato. Ho notato che uno dei suoi denti superiori era marrone scuro, marcio. Come?, ha detto: il suo inglese era un po zoppicante. Perelman ha fatto unespressione concentrata mentre ripetevo la domanda, e ho quasi pensato che avrebbe risposto. Ma quando ho inito di parlare aveva di nuovo lo sguardo assente. Aveva capito quel che volevo sapere: la direzione di quella strana vita. Ha borbottato: Non lo so. Ci siamo salutati. Attraverso il parabrezza dellauto a noleggio ho osservato Perelman e sua madre che attraversavano il portone e i barboni, i ragazzini e le neomamme di Kupino che si occupavano delle loro faccende quotidiane. Perelman e la madre sono scomparsi tra le ombre dellatrio. La porta di metallo si richiusa alle loro spalle. Perelman era uscito e rientrato: aveva preso una boccata daria. u fp

Il pedinamento
Il pomeriggio del terzo giorno il barbone venuto a elemosinare qualche rublo attraverso il inestrino della mia auto. Neanche da cos vicino riuscivo a capire se fosse un uomo o una donna. Lho guardato mentre si allontanava con qualche moneta in pi, poi ho puntato di nuovo lo sguardo sul portone di Perelman e dopo un po mi sono accorto di essere rimasto senza iato. Eccolo l!. Era proprio lui, Perelman. La barba, i capelli, lespressione incerta mentre incespicava alla luce del sole con accanto sua madre. Trascinando i piedi, si diretto verso i bidoni dellimmondizia come se dovesse cominciare a frugarci dentro. Portava una giacca nera, una camicia nera e un paio di pantaloni neri. Sua madre indossava un cappotto rosso e un basco bianco. Hanno imboccato il viottolo che conduce al cortile alle spalle dellediicio. Sono uscito dalla macchina e li ho seguiti. Il cortile era grande come un intero isolato, con alberi, parcheggi e parchi giochi. Perelman e sua madre si trascinavano attraverso un prato. Ho deciso di afrontarlo faccia a faccia invece di coglierlo alle spalle: dovevo prendere ogni precauzione per evitare di innervosirlo. Anche se sapevo che conosce piuttosto bene linglese, ho pensato che fosse meglio rivolgermi a lui in russo, per metterlo a suo agio. Ho costeggiato i margini del cortile sperando di incontrarlo allestremit opposta. Sono passato di corsa accanto a un cumulo di spazzatura e ho aggirato il recinto di un campo da tennis abbandonato. Ho fatto il giro intorno a una piccola scuola e quando sono arrivato

Oltre alla matematica, da ragazzo gli piacevano il ping pong e la lirica


Da vicino Perelman era alto poco meno di un metro e ottanta ed era pi magro di quanto immaginassi. Sembrava meno minaccioso che in fotograia. Era evidente che non curava il suo aspetto isico. Le spalline della giacca erano coperte di forfora e i vestiti erano pieni di macchie. Perelman ha parlato con una voce acuta simile al verso di un uccello. Sapeva bene cosa dire. Lei un giornalista?, mi ha chiesto. La madre mi ha scrutato da dietro la sua spalla, poi si ritratta. Io ho annuito. Perelman ha alzato lo sguardo con un sospiro alitto. Abbiamo fatto qualche passo insieme. Di quale giornale?. Gli ho risposto. Lui ha annuito riconoscendo il nome, ma ha aggiunto: Non concedo interviste. Lo so, ho replicato. Va bene. Perelman e sua madre si sono fermati. Mi hanno guardato dallalto in basso, come se quel che avevo detto li avesse confusi. Non sapevo come sarebbe andata, ma almeno Perelman non era scappato. Ho fatto un gran sorriso. Bel tempo oggi, no?, ho detto. E con mia grande sorpresa, sia il tremendo eremita sia la sua ansiosa madre sono scoppiati a ridere. Ce lavevo fatta. Le dispiace se la accompagno per un po?, ho domandato. Perelman ha alzato le spalle e abbiamo ripreso a camminare. Mi

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Viaggi

Benvenuti nella biovalle


Laure Noualhat, Libration, Francia Foto di Elonore Henry De Frahan Nella regione Rodano-Alpi, in Francia, c unintera valle ecosostenibile. Fiumi dalle acque limpide, coltivazioni biologiche ed ecoquartieri
l passaggio verso un ambiente ecologicamente sostenibile gi avvenuto. Lo si pu avvertire nellaria quando si arriva nei pressi del fiume, la Drme. Questo passaggio ha un nome che suona come unetichetta: la Biovalle. Tra Loriolsur-Drme e Die, dove sinnalza il massiccio del Vercors, gli abitanti e le autorit locali cercano di creare il primo laboratorio a grandezza naturale per una societ pi sostenibile. La Biovalle nata nel 2005 da unidea di Didier Jouve, allepoca vicepresidente della regione Rodano-Alpi, incaricato dello sviluppo del territorio. Ho cercato dimmaginare quale fosse il progetto adatto per ogni zona della regione, spiega Jouve. Poco dopo sono nate diverse iniziative: la citt del design di Saint-Etienne, il sito di Rovaltain sullecotossicologia, vicino a Valence, la grotta di Chauvet nellArdche. E inine la Biovalle: un territorio di 2.200 chilometri quadrati che ospita 102 comuni, per un totale di appena 54mila abitanti, e che racchiude come in uno scrigno un centinaio di chilometri della Drme. Lintenzione, racconta Didier Jouve, era quella di creare una sorta di versione rurale di Friburgo, in Bresgovia (la citt tedesca ha alcuni quartieri ecosostenibili, come quello di Vauban). Volevamo applicare i princpi dello sviluppo sostenibile su un territorio vasto. Non ci saremmo accontentati di compiacere qualche turista o qualche rappresentante locale. Il progetto si dato degli obiettivi chiari: far nascere 15 ecoquartieri entro il 2015; impedire, a partire dal 2015, qualsiasi costruzione che alteri in modo definitivo il paesaggio; assicurare lautonomia energetica del territorio entro il 2020; ridurre a un quarto i consumi energetici di ogni abitante; avere il 100 per cento di riiuti organici trattati attraverso compost entro il 2014; fare in modo che entro il 2015 il 50 per cento degli agricoltori sia in possesso della certiicazione biologica). Un obiettivo non diicilissimo da raggiungere, visto che questa zona isolata naturalmente dai monti del Vercors e inoltre non ha unalta densit abitativa. Qui lecologia fa gi parte integrante del paesaggio. Il sole alimenta i pannelli fotovoltaici; le colture biologiche occupano il 15 per cento della superficie agricola utile (una percentuale cinque volte superiore a quella della media nazionale). Laria poco inquinata, essendo quella delle montagne. Lacqua del iume Drme lorgoglio delle autorit locali, che afermano (talvolta in modo un po afrettato) che la pi pulita di Francia. Nel 2005 le sue acque hanno ricevuto il River prize, un riconoscimento internazionale che ogni anno premia i progetti di recupero dei corsi dacqua. Da tempo la regione attira un turismo amante della natura, che durante le calde giornate estive pu trovare sollievo nelle acque trasparenti del iume.

ARGoS (4)

Spirito di resistenza
Inoltre, in questa parte della regione gli abitanti amano fare le cose in modo diverso e distinguersi dal resto del paese. Grazie anche al fatto di essere circondata dai monti, la zona caratterizzata da uno spirito di resistenza e solidariet. Rifugio dei repubblicani spagnoli durante la guerra civile, e dei partigiani durante la seconda guerra mondiale sul vicino altopiano del Vercors, la valle della Drme e il Diois sono dei territori ribelli, orgogliosi della loro autonomia. Da molti anni qui ci sono iniziative per quanto riguarda il settore dellecoedilizia, delleconomia solidale, della iliera corta, delle energie rinnovabili e dellagricoltura

Regione Rodano-Alpi. Dallalto, da sinistra a destra: un pascolo; la diserbatura in una coltivazione biologica tramite la trazione animale; festeggiamenti durante la distillazione di piante medicali; la costruzione di una rimessa per la legna da ardere biologica, sottolinea la consigliera regionale Corinne Morel-Darleux. Pi del 20 per cento degli occupati lavora nelleconomia sociale e solidale. Gi nel 2006 pi del 6 per cento degli alloggi della valle era dotato di una fonte di energia rinnovabile (rispetto alla percentuale dell1,5 per cento nellintera regione Rodano-Alpi). Di conseguenza stato naturale per gli amministratori locali etichettare queste iniziative sotto un unico nome: Biovalle,

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un marchio che stato gi registrato. Per avere il diritto a usarlo, le imprese e le associazioni devono sottoscrivere uno statuto e scegliere tra 55 azioni (impegni ecologici) che valgono da uno a cinque punti in modo da raggiungere trenta punti in tre anni. Per stimolare il progetto, la Biovalle ha un bilancio consistente, dieci milioni di euro da spendere in cinque anni. Soldi che arrivano in gran parte dalla regione. In tre anni il progetto ha gi sbloccato 4,5 milioni di euro. I primi investimenti sostenuti dal programma sono nati dalla terra: riabilitazione termica del centro di vacanze Le Martouret a Die, sistemazione di un ecoquartiere di 80 abitazioni a Loriol. Ma la realizzazione pi visibile il sito ecologico di Eurre, una sorta di gigantesco campus biologico che si estende su nove ettari (con sala con-

Informazioni pratiche
Arrivare Laeroporto pi vicino alla regione RodanoAlpi quello di Lione. Il prezzo di un volo dallItalia (Easyjet, Lufthansa, Air France) per Lione parte da 85 euro a/r. Per raggiungere la Biovalle si pu prendere il treno da Lione e scendere a Loriol-sur-Drme (con un cambio a Valence). In media il viaggio dura due ore. Per consultare lorario dei treni: intern.az/Oxexjf. DallItalia la Biovalle raggiungibile in auto: si passa il traforo del Frejus e si prosegue verso Grenoble. Dal conine italiano pietra. Il prezzo di una doppia di 55 euro a notte. Lagriturismo ofre la possibilit di aittare unauto o delle biciclette a prezzi agevolati. La sera si pu cenare con 16 euro (intern.az/ QY2GdL). Leggere Federica Brunini, Il piccolo libro verde del viaggio, Morellini 2010, 9,90 euro. La prossima settimana Viaggio in Oman con lo scrittore Pico Iyer. Ci siete stati e avete suggerimenti su tarife, posti dove mangiare o dormire, libri? Scrivete a viaggi@internazionale.it.

a Loriol-sur-Drme ci sono circa trecento chilometri. Dormire Lagriturismo La lune en bouche si trova nei pressi della cittadina di Die, nel parco naturale del Vercors, in unantica costruzione in

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Viaggi
ferenze e numerose aziende ecocompatibili). qui che il 28 e 29 settembre si svolta la manifestazione Porte aperte della Biovalle. Tra le iniziative sovvenzionate ci sono anche gli incontri Ecologia quotidiana, una manifestazione che da dieci anni si svolge a ine gennaio, ma anche molti studi per futuri ecoquartieri. Poi c il progetto dei Compagni della Terra. Aiutiamo le persone che non hanno la terra e che hanno poca esperienza a diventare coltivatori, spiega Thierry Mignot, uno degli animatori del programma. Per tre anni gli diamo i terreni e il materiale, cos da mettere alla prova il loro progetto e la loro determinazione. Circa otto ettari vicino a Eurre si apprestano ad accogliere un panettierecontadino, un allevatore e dei coltivatori di frutta. La Biovalle ha anche aiutato la cooperativa Jaillance e i suoi 220 produttori di Clairette de Die, un vino frizzante leggerquello che gi esiste, talvolta da trentanni, osserva Philippe Mjean, che guida le iniziative della Biovalle. Tra queste strutture ce ne sono alcune che esistono da molto tempo, come il centro di agroecologia di Les Amanins, lagriturismo la Lune en bouche, uno dei primi che dieci anni fa ha ottenuto un riconoscimento per la sua attenzione ai temi ambientali. Lagriturismo ofre abbondanti colazioni biologiche e invita a vacanze senzauto ofrendo una notte di permanenza gratuita a chi si ferma almeno una settimana e arriva nella regione usando il treno.

A tavola

La sida dei giovani


u Il panorama culinario di Lione, capoluogo della regione Rodano-Alpi e capitale indiscussa della gastronomia francese, dominato da decenni da un ristretto gruppo di mostri sacri, da Paul Bocuse a Pierre Orsi ino a Jean-Paul Lacombe. Eppure, scrive Le Monde, nonostante il rispetto dovuto a questi colossi della cucina lionese, una giovane generazione di cuochi stellati, tutti tra i 35 e i 45 anni, sta cercando di imporsi sulle tavole della citt e della regione. Tra di loro, spiega il quotidiano, ci sono Christian Ttedoie, Nicolas Le Bec, Philippe Gauvreau e Mathieu Viannay. Invece di farsi concorrenza a oltranza, per promuovere le loro ragioni questi nuovi chef puntano sullo spirito di gruppo e sul cameratismo, seguendo lesempio di Thomas Ponson, 36 anni, che nel suo Restaurant Thomas propone una cucina del sud ultrarainata (agnello alla tapenade e carcioi alla barigoule). Intorno al suo locale, Ponson ha dato vita allassociazione Les Gueules de Lyon. Lobiettivo del gruppo scambiarsi idee sulla professione, costruire una rete di contatti e passare qualche momento piacevole intorno a un corroborante banchetto. Come succede in occasione della sida tra cuochi del Combat des chefs, organizzata una volta al mese. Tra i cuochi pi innovativi di questa nuova ondata c Gauvreau, del ristorante dellalbergo Pavillon de la Rotonde a Charbonnires-lesBains, che ha due stelle Michelin. Alla cucina lionese di una volta, con le sue salse, le sue preparazioni e il suo cerimoniale, spiega Gauvreau a Le Monde, la nostra generazione preferisce un approccio pi leggero, aperto e curioso verso lesterno, accompagnato da una scelta dei vini pi audace. Ma questa non afatto una dichiarazione di guerra ai nostri gloriosi predecessori.

I pionieri
Uno dei successi ecologici della regione lHerbier du Diois , unazienda che vende piante aromatiche fondata da Ton Vink, un olandese arrivato negli anni ottanta a coltivare la lavanda e ad allevare capre. Trentanni pi tardi il vivaio stato ereditato dal iglio Tijlbert: oggi vende quasi mille tonnellate di piante fornite da trecento produttori locali, per un fatturato annuo di 4,7 milioni di euro. La fabbrica di Chatillon-en-Diois trasforma, confeziona e conserva tonnellate di melissa, menta piperita, citronella, gramigna e biancospino, al riparo di una tettoia di duemila metri quadrati coperta da pannelli fotovoltaici. Qui lecologia non una strategia di marketing, una ilosoia: le piante sono coltivate biologicamente, i dipendenti hanno una settimana lavorativa di quattro giorni e chi viene in bicicletta, a piedi o con lauto elettrica pi di venti volte al mese ha un premio di cento euro. Per Tijlbert la Biovalle uniniziativa molto utile: Senza i pionieri non ci sarebbe la Biovalle, e senza questo tipo di iniziative sarebbe difficile rendere accessibile a tutti lagricoltura biologica. Questa una delle poche regioni in Francia dove si trovano ancora politici, produttori e imprenditori che rispettano lambiente. Valorizzare questi elementi rappresenta un vantaggio per tutti. Siamo noi che dobbiamo organizzarci per fare la Biovalle, osserva Yann Louvel, della rete internazionale di organizzazioni non governative BankTrack. Yann preferisce lazione alla polemica: Questo posto pu diventare un territorio esemplare, ma le nostre due debolezze principali sono i trasporti e lenergia. Qui non puoi vivere senzauto e molti ediici sono dei veri e propri relitti energetici. Per questo sarebbe importante che i cittadini e i politici locali andassero nella stessa direzione. Il tempo stringe. u adr

Qui lecologia non una strategia di marketing, una ilosoia


mente dolce, a risparmiare energia installando dei pannelli fotovoltaici sui capannoni dei viticoltori. Con ottomila metri quadrati di pannelli, Jaillance produce autonomamente il 60 per cento dellenergia che consuma. La Biovalle ha sbloccato trentamila euro per sostenere il programma, dice Vincent Lefort. Per alcune persone questi investimenti non sono allaltezza delle ambizioni dichiarate, tanto pi che nella zona corre la voce che Biovalle disporrebbe di un budget di un miliardo di euro. Le aziende di consulenza e gli esperti intascano la maggior parte dei fondi. A noi rimangono solo le briciole, si arrabbia un imprenditore in ecoedilizia. Si pu pensare di non vedere granch di concreto, spiega Corinne Morel-Darleux, perch la Biovalle inanzia molte azioni non immediatamente visibili, come per esempio le consulenze per il risparmio energetico o nel campo del rinnovamento termico. Per rimediare a questa mancanza di comunicazione, la Biovalle ha deciso di inanziare una trasmissione settimanale, Biotop, nel palinsesto della radio locale. La Biovalle capitalizza il lavoro compiuto da una rete di associazioni e di imprese molto attiva in materia di ecologia. Il nostro ruolo consiste anche nel censire e valorizzare

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Graphic journalism Cartoline da Angola

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Claire Eisenzopf nata nel 1976. Autrice di fumetti e illustratrice, vive nella regione parigina. Ha realizzato diversi reportage disegnati e sta per pubblicare in Francia un poliziesco a fumetti per le edizioni Crims et Chtiments.
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Cultura

Libri
Carlos Salem

PICTOGRAPHISTES LES/OPALE/LUZPHOTO

Ridere in faccia allapocalisse


Yann Plougastel, Le Monde, Francia Lo spagnolo Carlos Salem, ex giornalista, poeta e giallista, sopravvive alla crisi grazie ai libri, allumorismo e al sesso
el quartiere Malasaa di Madrid, dove negli anni settanta nata la movida, c un bar che si chiama Los Diablos Azules. Due sere a settimana, nella sala in fondo, un tipo bizzarro vestito da motociclista, con bandana annodata in testa, pizzetto, tatuaggi sulle braccia e occhiali piccoli dalla montatura in acciaio, recita con voce rauca da fumatore incallito delle poesie dallandamento ondeggiante, simili a un assolo di sax. La loro musicalit fa venire la pelle doca. Non c niente di pi seducente di una canaglia romantica, un ragazzo con laria del maledetto, anche se poi non un vero cattivo. Carlos Salem lo sa, e ci gioca. In unaltra vita, stato il direttore di due quotidiani (El Faro a Ceuta ed El Telegrama a Melilla). Poi inita: da cinque anni, questo gigante cinquantenne scrive polizieschi in cui dosa la loquacit latina e la malinconia cruda del noir. Perch? Non ci si butta nel noir per caso o per mancanza di altro da fare, risponde. Diciamo che a causa dellaccecamento che ci impedisce di vedere che tutto sta crollando.

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Sullorlo dellabisso
In Spagna la disoccupazione colpisce il 24,4 per cento della popolazione attiva e raggiunge il 50,5 per cento delle persone tra i 16 e i 24 anni. In quattro anni di crisi il debito pubblico raddoppiato, raggiungendo ora il 72 per cento del pil e il paese stato ricove-

rato durgenza per il male che ha colpito anche Islanda, Irlanda, Italia, Portogallo e Grecia. Ora i giochi sono initi: la movida ha i postumi della sbornia. Gli indignati scendono in strada e le banche, strangolate dalle cattive abitudini, chiedono aiuto per evitare il fallimento. I risparmiatori hanno il morale a pezzi e la iducia nel futuro ai minimi storici. Lelezione di una maggioranza conservatrice a marzo non ha cambiato nulla. La recessione imperversa. A Madrid si diffusa una nuova parola: nimileurista, uno che guadagna meno di mille euro al mese. Come raccontare questa crisi? Come accarezzare la storia contropelo nel tentativo di capire dove batte il cuore del mondo? La risposta di Carlos Salem semplice: con lumorismo. Questa assurdit quotidiana, questa ordinaria follia devessere maneggiata con ironia. il solo modo per evitare la pesantezza e la ilosoia da quattro soldi. Detesto i libri con una morale esplicita, quelli che cercano di pensare al posto nostro. In un libro di qualche anno fa, Pero sigo siendo el rey, Salem racconta lindagine surreale di un detective privato ingaggiato per riportare a Madrid il re Juan Carlos, fuggito lungo la costa alla ricerca del suo io adolescente. Nella storia sincontrano personaggi fuori dal comune, come dei giapponesi peronisti che si alleano con i contadini spagnoli per destituire la monarchia. Il detective e il re, per sfuggire ai maiosi che

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Madrid

JAMES RAJoTTE (THE NEw YoRk TIMES/CoNTRASTo)

JUAN MANUEL CASTRo PRIETo (VU/EMBLEMA)

vogliono eliminarli, attraversano la Spagna travestiti da hippy. Dopo aver letto questo caustico gioiello, si ha limpressione di aver attraversato un paese sullorlo di una crisi di nervi, ma ancora venato di una fantasia sfrenata capace di alleviare la sua malinconia profonda. Della letteratura poliziesca spagnola si conosce soprattutto Manuel Vzquez Montalbn e il suo detective privato barcelloneta, Pepe Carvalho, ex polziotto, ex marxista e gourmet. Cronista lucido e acido della Spagna postfranchista, Carvalho si situa nella tradizione statunitense inaugurata da Raymond Chandler, del detective che attraverso i crimini osserva le fratture e le disfunzioni della societ.

Modello Chandler
Dopo aver letto Il lungo addio di Chandler, Carlos Salem ha deciso di lanciarsi a sua volta nel romanzo noir. Poi ha scoperto Andrea Camilleri e il messicano Paco Ignacio Taibo II. Queste inluenze variegate lo portano in una dimensione di conine, quasi lirica. Di origini argentine come il suo maestro Jorge Luis Borges, adora i giochi di specchi, le impressioni ingannevoli e si diverte a creare storie nelle storie. Il suo eroe, lex ispettore Jos Mara Arregui, soprannominato Txema, diventato investigatore privato, ha un rituale che lo aiuta a mettere le idee in ordine: va a vedere un ilm porno nelle cabine dei sexy shop.

Ne esce pensoso, come se davanti allo schermo su cui scorrono amplessi mediocri trovasse la stessa concentrazione che Sherlock Holmes raggiunge con il violino e la cocaina. un eccentrico, sorride Salem. Questo vecchio militante trotzkista che ha lasciato Buenos Aires negli anni ottanta scoraggiato dalla situazione politica argentina, ha partecipato a due manifestazioni degli indignados, ai quali ha dedicato poesie e testi. Ma non si fa illusioni: scendere in strada una cosa, ma scegliere di non votare per manifestare la propria siducia verso i partiti unaltra. In termini politici, il trotzkista un po anarchico che sono rimasto conosce bene la diferenza tra un nemico e un avversario. Puoi stringere alleanze con un avversario, ma con il nemico c solo la lotta allultimo sangue, aferma. Per lui il partito socialista spagnolo non afatto di sinistra, ma sempre meglio del governo conservatore di Mariano Rajoy che, dopo essere salito al potere, ha inanziato con centomila euro un istituto di ricerche storiche, che ha riabilitato Franco, e ha abolito la pillola del giorno dopo. Ecco le loro soluzioni alla crisi, sinfervora. Salem riconosce che la crisi ha inluito sul suo lavoro molto pi di quanto pensasse allinizio. Ha segnato una barriera. C un prima e un dopo nel suo modo di vedere la Spagna e lEuropa. Pi passa il tempo pi ho limpressione di vivere in uno dei miei romanzi. Figuratevi che il governo sta per

ofrire dei grandi appezzamenti di terreno alla periferia di Madrid a un imprenditore di Las Vegas. La scusa quella di creare nuovi posti di lavoro, ma di fatto Madrid sar trasformata nel bordello dEuropa, come La Havana prima di Castro. Salem per si riiuta di parlare di ine del mondo. La Spagna pu sopportare una batosta economica senza retrocedere al livello del terzo mondo. Da quattro anni la letteratura la sua unica fonte di reddito, e Salem riesce a sopravvivere. Se gestissi meglio i miei soldi, potrei forse vivere meglio, ma non scriverei quello che scrivo e non piacerei alle donne a cui piaccio, ammette. Impossibile non parlare nei suoi romanzi della situazione economica attuale: Ci vogliono far credere che la responsabilit della crisi sia nostra e non dei banchieri. Si cercano dei diversivi, come gli attacchi contro le battute di caccia del re in Africa o contro il giudice Garzn. Nel frattempo la disoccupazione cresce e la recessione dilaga. Per Salem scrivere meglio del sesso. Nel suo seminterrato lavora contemporaneamente a vari libri. Uno ruota intorno alla vita di Raymond Chandler, nellaltro Arregui, il suo detective-feticcio, si trasforma in cacciatore di donne vampiro dopo che gli stato cavato un occhio. Quanto a Un jamon calibre 45, appena uscito, un libro erotico e macabro. Come se, oltre allumorismo, il sesso fosse lultimo baluardo per difendersi dalla congiuntura negativa. u nv
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Cultura

Cinema
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I ilm italiani visti da un corrispondente straniero. Questa settimana la giornalista israeliana Sivan Kotler. Tutti i santi giorni Di Paolo Virz. Italia 2012, 102 Una storia damore, lontana dai soliti clich, grazie alla consueta eccellente regia di Paolo Virz, si trasforma in una sana parabola su una giovane coppia circondata da una generazione abituata a considerarsi difettosa e comunque priva di iducia in se stessa. La fecondazione assistita trattata e ritrattata nel cinema italiano, ma di rado con la dovuta intelligenza emotiva, solo il pretesto per raccontare due vite, vissute come una sola, desideri e sogni che un giorno potranno o potrebbero diventare qualcosa di pi di una semplice ipotesi. Lattesa di un iglio che non arriva insieme ad altri sogni sempre pi diicili da raggiungere diventano terreno fertile per dolori, fallimenti e accuse personali afrontati tra sorrisi e lacrime, sempre accompagnati dai riti e dai santi. Un santo al giorno, ogni giorno, tutti i santi giorni. Sono piccoli riti di piccoli eroi e antieroi, recitati divinamente da due attori esordienti o quasi, che riescono a infondere un entusiasmo contagioso, spesso dimenticato dal recente malcontento lamentoso da cui sembra essere alitta la nostra societ. Un Virz pi intimo che mai e allo stesso tempo capace di raccontarci unItalia intera. Pi sana di quanto sembri, pi pulita, a tratti eroica e composta da una generazione di giovani che non hanno smesso di credere nellamore e nella vita che verr.

Visti dagli altri

Un carico ingombrante
La nave dolce di Daniele Vicari (in uscita l8 novembre) racconta lo sbarco di ventimila albanesi nel porto di Bari. Un episodio che molti hanno dimenticato Come ha gi dimostrato in Diaz, il regista italiano Daniele Vicari non tra quelli che hanno bisogno di romanzare eventi gi di per s sensazionali. E infatti nel suo nuovo documentario, La nave dolce, lunico commento alle incredibili immagini sono le parole dei testimoni. Nellagosto del 1991 la nave albanese Vlora raggiunge il porto di Bari con a bordo venchezza e benessere. Le autorit, prese alla sprovvista da questa paciica invasione, chiudono gli albanesi nello stadio, che con il caldo estivo si trasforma in unarena rovente. Il cuore del documentario materiale dellepoca (in alcuni casi inedito) che, nonostante i segni del tempo, rimane sconvolgente. Sapientemente montato e accompagnato dalle interviste ad alcuni testimoni, questo toccante documentario ricostruisce con precisione un avvenimento dimenticato da molti e suggerisce, senza alcuna forzatura, un parallelo tra passato e presente. Jay Weissberger, Variety

La nave dolce timila profughi albanesi, in fuga da un paese isolato e disperato. Sulla nave stracolma li ha spinti il sogno di una vita migliore, in occidente, alimentato tra laltro dalla tv italiana, che in Albania si vede perfettamente. Ma ad attenderli sulle spiagge italiane non c ric-

Massa critica
Dieci ilm nelle sale italiane giudicati dai critici di tutto il mondo
T G HE ra D n A Br I e LY LE tag T n EL Fr F EG an I G a ci A R a R A O PH G C LO an B ad E a AN D T M G HE A ra G IL n U Br A et R T a D G H E gn I A ra a N n IN Br D et E P L a E Fr IB gna N D an R EN ci AT a T IO LO N St S at A iU N n GE L E i ti L E Fr M S T an O IM ci N a D E S E T St H E at N iU E n W T i t i YO St H E R at W K T iU A IM ni S H E ti I S N G T O N PO ST

Media

iL matrimonio canDiDato a Lera gLaciaLe 4 KiLLer Joe magic miKe on the roaD prometheUS taKen. La VenDetta teD totaL recaLL

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Legenda: Pessimo Mediocre Discreto Buono Ottimo

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I consigli della redazione

Reality Di Matteo Garrone (Italia/Francia, 115)

Prometheus Di Ridley Scott (Stati Uniti, 124)

Cena tra amici Di Alexandre de La Patellire e Matthieu Delaporte (Francia/Belgio, 109) The wedding party Di Leslye Headland. Con Kirsten Dunst, Isla Fisher, James Marsden. Stati Uniti 2012, 87 Alcuni meravigliosi attori sono spediti allo sbaraglio nelladat tamento rumoroso e incoeren te fatto da Leslye Headland della commedia teatrale che lei stessa ha scritto su tre da migelle donore (Kirsten Dunst, Lizzy Caplan e Isla Fi sher) decise a sconvolgere le abitudini puritane della sposa (Rebel Wilson), ex compagna di scuola, con uno sfrenato ad dio al nubilato. La grande festa prematrimoniale organizzata in un hotel di Manhattan de vastata dal pessimo comporta mento del trio di amiche. Ma quando strappano involonta riamente labito della sposa al la vigilia della cerimonia, si lanciano in una disperata odis sea in giro per la citt in cerca di un rimedio. I dialoghi al femminile sono provocatoria mente scurrili, ma un mecca nismo di cui molto presto si abusa. E troppo spesso gridoli ni e gesti inconsulti sostitui scono le battute di un cast no tevole che il regista non in grado di sfruttare a pieno. Richard Brody, The New Yorker

In uscita
Cogan. Killing them softly Di Andrew Dominik. Con Brad Pitt, James Gandolini, Ray Liotta. Stati Uniti 2012, 104 Il notevole thriller di Andrew Dominik ha il rigore e lequili brio dei grandi ilm polizieschi americani degli anni settanta. un adattamento molto libero del romanzo di George V. Hig gins Cogan, spostato da Bo ston alla New Orleans del 2008, una citt devastata dalluragano Katrina e schiac ciata dalla recessione. Quasi in ogni scena da una tv escono le promesse di Obama, impe gnato nella campagna eletto rale, anche se la storia e gli ar gomenti del ilm sembrano smentire la sua retorica otti mista. Brad Pitt interpreta Jackie Cogan, un sicario paga to per sistemare i casini di due aspiranti malviventi (Scoot McNairy e Ben Mendelsohn). Cogan adotta un metodo par ticolare. Gli piace uccidere le persone con dolcezza, anche se raramente le cose vanno co me lui desidera. Ad assisterlo c Mickey (James Gandoli ni), un mostruoso killer di ri serva che fa pensare a un ca vernicolo. Dominik mette in scena lazione in unatmosfera di difusa sporcizia, come se lintera nazione fosse sofoca ta da un pulviscolo atomico, e la sua sceneggiatura dura co me lacciaio, attraversata da una vena di umorismo pessi mista, al limite del nichilismo. Il monologo inale di Brad Pitt vale il prezzo del biglietto. solo il terzo ilm di Andrew Dominik dopo Chopper e Lassassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, ma il regista dimostra la sicurezza di un consumato veterano. Robbie Collin, The Daily Telegraph

Cogan

Le migliori cose del mondo Di Las Bodanzky. Con Francisco Minguez, Caio Blat, Jlia Barros. Brasile 2010, 105 Una novit: inalmente gli adolescenti hanno un buon motivo per andare al cinema. Le migliori cose del mondo di Las Bodanzky, ispirato alla se rie di libri Mano, di Paulo Gil berto Dimenstein ed Heloisa Prieto, segue le vicissitudini di un gruppo di ragazzi di un li ceo di So Paulo. Al centro di tutto c Hermano, detto ap punto Mano, che insieme ai suoi coetanei lanciato alla scoperta dellamore e del ses so, oltre a dover fare i conti con la separazione dei genito ri. Il ilm colpisce nel segno coinvolgendo una fetta di pub blico, gli adolescenti, che rara mente rappresentata nel ci nema brasiliano. Naturalmen te poggia su alcuni stereotipi, ma la forza della pellicola proprio questa: afrontare a te sta bassa tutti quei clich che sono dei punti di riferimento per i ragazzi di oggi. I giovani si entusiasmeranno e gli adulti potranno accontentarsi di pro vare un po di nostalgia per unet perduta. Rafael Balsemo, Folha de So Paulo Il matrimonio che vorrei Di David Frankel. Con Meryl Streep, Tommy Lee Jones, Steve Carell. Stati Uniti 2012, 121 Hollywood sempre di pi

una fabbrica di ilm per ragaz zini, ma ogni tanto si ricorda anche del resto del pubblico. Il matrimonio che vorrei decisa mente rivolto a un pubblico pi maturo. Meryl Streep e Tom my Lee Jones intepretano una coppia del midwest il cui ma trimonio ha ristagnato per la maggior parte dei suoi trentanni di durata. Jones sembra contento del suo mo notono lavoro duicio e del suo videocorso di golf, ma Streep vuole di pi. Perci insi ste per andare nel New Eng land e partecipare a una setti mana di terapia matrimoniale sotto la guida di Steve Carell. La presenza del comico e lidea del viaggio fanno pensa re a una commedia con situa zioni demenziali in agguato. Invece una piacevole sorpre sa scoprire che il ilm princi palmente un maturo e quasi teatrale pezzo da camera, in cui per la maggior parte del tempo tre persone adulte di scutono intorno a un tavolo le complesse dinamiche di una coppia non pi giovanissima. Purtroppo il ilm non ha il co raggio di andare ino in fondo, e proprio quando ci si avvicina alle acque pi insidiose dei ve ri problemi di chi ha ormai su perato la mezza et, si tira in dietro, accontentandosi di pro cedere in modo pi ammic cante e divertente ino a giun gere a un inale deludente ma almeno rassicurante. Nicholas Barber, The Independent

Ancora in sala
Killer Joe Di William Friedkin. Con Matthew McConaughey, Emile Hirsch. Stati Uniti 2011, 103 Chiunque sia convinto che con let aumenti la serenit sar preso in contropiede dal nuovo ilm di William Friedkin. Qua rantanni dopo Il braccio violento della legge e Lesorcista, sfor na una delle sue opere pi bru tali. Anthony Lane, The New Yorker

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Cultura

Libri
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I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana Frederika Randall, che scrive per The Nation. Stefano Piedimonte Nel nome dello zio Guanda, 249 pagine, 16 euro Anthony (con la y) un piccolo spacciatore della camorra, mal depilato, abbrustolito dalle lampade abbronzanti, che scalpita per i suoi 15 minuti di gloria televisiva. Viene scelto dal boss Peppino il fetente perch abbastanza narcisista e coglione per partecipare al Grande fratello, dove suo compito sar di mandare un messaggio al capoclan lo Zio, latitante, e da sempre appassionato del capostipite di tutti i reality. Se il primo romanzo di Stefano Piedimonte sispira ad alcuni degli stessi elementi di Reality di Matteo Garrone, lambizione diversa: ridicolizzare il crimine organizzato partendo delle debolezze umane dei camorristi. Piedimonte conosce bene Napoli e scrive con una certa freschezza. Come in un episodio dei Soprano, nel libro abbonda unironia deliziosa. Eppure, a chi non ha mai amato I Soprano (la sottoscritta) viene il dubbio che lironia sia unarma troppo frivola per combattere o comprendere la malavita. Quando si guarda luomo donore dal suo lato umano, come si fa a evitare lo sguardo complice? Forse lumorismo grottesco di un Kaka potrebbe misurarsi con la crudelt della mala, ma lironia postmoderna, no. Troppo fatalistica e cinica, ci pone, come i mortali nellantichit, indifesi contro i poteri invisibili, capricciosi e cattivi di un Olimpo criminale.

Dalla Cina

N guerriero n eremita
Fa discutere lassegnazione del premio Nobel per la letteratura allo scrittore cinese Mo Yan In occidente chi lotta non deve fermarsi, ma in Cina se vuoi continuare a lottare devi imparare a farlo senza combattere. Mo Yan fa parte dellAssociazione degli scrittori cinesi, ha copiato a mano il discorso di Mao Zedong sul ruolo dellarte e della letteratura, e alla Fiera del libro di Francoforte si riiutato di partecipare al seminario in cui parlavano gli scrittori dissidenti Bei Ling e Dai Qing. Ma non bisogna criticarlo perch non si oppone al sistema. Non sempre la letteratura caratterizzata politicamente. Chi critica Mo Yan perch ha servito il potere, non sta giudiJASON LEE (REUTERS/CONTRASTO)

Mo Yan cando i suoi meriti letterari. Il punto se lo scrittore usa la letteratura per distogliere lattenzione dai misfatti della politica o per descrivere e ironizzare in maniera velata sulla realt di questo mondo, cos da svelarla al lettore. Mo Yan non un guerriero, ma non neanche un eremita. I suoi romanzi rilettono lassurdit della storia e le avversit e gli stenti della vita reale. Vale la pena di ricordare che nel 2006 ha scritto che bisogna esaminare la politica come se fosse una patologia. Lianghe Zaobao (Singapore)

Il libro Gofredo Foi

Incarnazioni postcomuniste
Emmanuel Carrre Limonov Adelphi, 356 pagine, 19 euro Con Vite che non sono la mia e Limonov, Carrre si afermato tra i grandi scrittori di questi anni, ha trovato il suo stile e la sua misura con romanzi che, come si conviene a unepoca di trapassi e dismisure globali, sono, pi che romanzi, ibridi necessari. Testimone e comprimario, lo scrittore si assume compiti pi vasti di quelli dei letterati, anche dei migliori, e fa inchiesta e storia trovando nella realt vicende e persone ben pi forti di quelle che la sola immaginazione pu reperire, storie inimmaginabili, da investigare e spiegare, secondo una postmodernit assai pi acuta di quella degli americani e lontanissima da certo velleitarismo italiota. Ha trovato il modo di penetrare lintimo di unepoca folle come la nostra, dove lumano si fa presto inumano ed violentato dallo spettacolo, vissuto come inzione anche dalle vittime, non solo dai carneici. Carrre ha seguito le incarnazioni di Limonov che ha dieci anni alla morte di Stalin ed poi barbone, teppista innamorato dei Sex Pistols, soldato, scrittore di successo, spregiudicato avventuriero tra Mosca e New York, lUcraina e Parigi, e oggi un leader destrorso, un putiniano anti-Putin e per suo tramite narra la Russia del postcomunismo con la vitalit di un Jack London, lostinazione di un Truman Capote, e con il dono di una francese chiarezza. u

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I consigli della redazione

Juan Jacinto Muoz Rengel Lassassino ipocondriaco (Castelvecchi)

Mariusz Szczygiel Fatti il tuo paradiso (Nottetempo)

Josh Bazell A tuo rischio e pericolo (Einaudi)

Il romanzo

Paradiso artiiciale
Chan Koonchung Il demone della prosperit Longanesi, 300 pagine, 16,40 euro Il demone della prosperit, probabilmente il libro pi coraggioso pubblicato da un autore cinese che non vive in esilio, rappresenta la Cina contemporanea come un paradiso artiiciale fatto di crescita, benessere materiale e governo totalitario. Come possibile che il disastroso Partito comunista, fautore di una violenta repressione e ininterrottamente al potere dal 1949, sia ancora legittimato e abbia perino un vasto consenso? Su questo paradosso si scatena la satira radicale di Chan Koonchung. Ambientata nel 2013 il romanzo stato pubblicato in mandarino nel 2009 la storia comincia con lincredulit di un gruppo di intellettuali di Pechino di fronte alla scomparsa di un periodo di ventotto giorni trascorso due anni prima. Non si tratta di una metafora: nel futuro immediato raccontato dal Demone della prosperit molti cinesi hanno perso la memoria di quello che successo in quel mese, tra una nuova crisi globale e una campagna di felicit nazionale imposta dallalto. Nel tentativo di scoprire cosa successo, Lao Chen, un autore di thriller, si mette in viaggio verso il centro della Cina dove incontra Little Xi, un dissidente politico tartassato dal Partito, che ricorda in troppo bene gli avvenimenti di quei giorni e di quelli precedenti, scanditi da una serie di misure repressive.
P.KEIgHTLEY (LEBrECHT/CONTrASTO)

Chan Koonchung Il demone della prosperit si riferisce chiaramente alla cancellazione dalla memoria uiciale degli eventi del giugno 1989, compreso il massacro di piazza Tiananmen. Ma questa, per quanto incredibile, non iction. Lao Chen diventa cos complice involontario del suo amico ribelle, che rapisce luiciale del Partito comunista responsabile dellamnesia collettiva. Durante un lungo interrogatorio si scopre quali dosi di droga mdma o ecstasy sono state diluite negli acquedotti, per il bene del popolo e della nazione. Pietra miliare della minoritaria tradizione umanista cinese, Il demone della prosperit destinato a far scoppiare polemiche e scandali, ma anche a segnare un vertice di eccellenza letteraria. anche un appello diretto ai cinesi: che ine faranno le loro anime sotto quello che alcuni amano chiamare il socialismo in salsa cinese? Una lettura fondamentale e urgente. Charles Foran, The Globe and Mail

Yasmina Khadra Lequazione africana Marsilio, 320 pagine, 19 euro UnAfrica senza africani, questa limpressione che lascia al lettore il nuovo romanzo di Yasmina Khadra, ispirato a un fenomeno attuale che piace molto ai mezzi dinformazione: i sequestri di giornalisti, turisti e operatori di organizzazioni umanitarie da parte di gruppi armati che rivendicano la propria appartenenza a bande islamiste. Il racconto scritto in prima persona, e il narratore Hans Krausmann, medico generico a Francoforte, ostaggio con il suo amico Kurt di un gruppo armato non identiicato. A bordo di uno yacht privato, vengono avvicinati al largo della costa somala, e per loro comincia lincubo. Trascinati da un campo allaltro nel deserto, imparano a sopravvivere alla brutalit dei loro carcerieri, alla fame, al freddo, alla sporcizia e alle incognite del giorno dopo. A volte, tra Hans e i sequestratori nasce uno scambio didee sullo stato, i miti e le soferenze dellAfrica, come se questi criminali fossero i depositari di unAfrica autentica insozzata dagli occidentali. Ma c unaltra Africa, opposta a quella dei rapitori: quella di Bruno, vecchio ostaggio che ha lasciato la Francia per intraprendere una ricerca spirituale nei deserti africani, e che porta in s unAfrica irreale, misteriosa e fantasmatica. Lequazione africana minimizza i veri problemi politici dellAfrica a vantaggio di una folle avventura. Rachid Mokhtari, Le Matin Anthony Shadid La casa di pietra Add, 448 pagine, 18 euro Il dolore della partenza, pi

che la soddisfazione dellarrivo, corre attraverso le storie raccontate in La casa di pietra, il memoriale elegiaco e commovente scritto da Anthony Shadid sullanno passato a restaurare una casa di famiglia nel Libano meridionale. Il tono mesto del libro sarebbe commovente anche se il lettore non sapesse che Shadid, corrispondente del New York Times in Medio Oriente, morto a febbraio in Siria, a 43 anni. E cos, un libro concepito come progetto introspettivo di guarigione personale e come meditazione sulla politica, lidentit, lartigianato e la bellezza di quella parte del mondo si legge oggi come un testamento. Shadid racconta la storia del viaggio della sua famiglia dal Libano in Oklahoma allinizio del novecento, e nel farlo illumina le conseguenze della caduta dellImpero ottomano, gli stretti legami di bayt (casa e appartenenza) nelle famiglie arabe, letica del lavoro del piccolo cantiere di Shadid in Libano, lamarezza e il riscatto di quella societ alitta. Nel libro pulsa la voce forte e aperta dellautore. Shadid non trova a Jedeidet tutto ci che cercava. Ma riesce a rimettere in piedi la casa di famiglia, in omaggio alla storia e alla memoria, in nome di un ideale, per quanto frainteso. Steve Coll, The New York Times Marcus Malte Il corpo di Vera Nad Barbs, 366 pagine, 16 euro Marcus Malte scrive noir pieni di poesia o poesie in forma di noir. Nel suo nuovo romanzo di scena Mister, un grande nero dalle mani grandi come badili che diventano quelle di un elfo sui tasti bianchi e neri del piano, la sera, quando suona al

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Cultura

Libri
Dauphin Vert, il jazz club dove si scorda di tutto, o quasi. Mister ossessionato da un angelo, Vera Nad, una ragazza di 26 anni venuta in Francia dai Balcani per dimenticare le atrocit subite. Da un po di tempo, ogni marted e gioved, veniva ad ascoltarlo. Si sedeva al tavolo pi vicino al palco, e lui era felice. Poi ha saputo che lhanno bruciata viva in un deposito abbandonato. Per la polizia si trattato di un regolamento di conti tra spacciatori, ma Mister non ci crede. Con il suo compagno Bob, professore di ilosoia che conosce almeno diciassette lingue, alcune delle quali dimenticate da Dio stesso, ma che preferisce portare a spasso la sua solitudine in un taxi per ascoltare allininito cassette di jazz, si mette a caccia dei veri colpevoli. E poi c la musica. Per Malte pi che una passione, perch dice di scrivere a orecchio. Prende tre parole, ascolta come suonano, poi continua la frase, il paragrafo, il capitoFlorent Couao-Zotti Non sta al porco dire che lovile sporco 66thAnd2nd, 180 pagine, 15 euro Donne fatali quante ne volete, fasci di banconote, una buona riserva di polvere bianca, qualche morto, un lungo inseguimento, due o tre scene torride nei bassifondi di Cotonou, citt pi popolosa e capitale economica del Benin, dove il tchoukoutou (birra di mais) scorre a iumi. Nel nuovo libro di Florent Couao-Zotti sono riuniti tutti gli ingredienti classici di un buon romanzo poliziesco. Lo scrittore del Benin mette in scena un personaggio abbattuto, che simbarca in un intrigo sul quale non ha alcun controllo. Come poteva essere altrimenti? Samuel Dossou
KANSAS CITY PUBLIC LIBRARY/FLICKR

lo. E alla ine, ecco un romanzo che conquista il lettore. Strano tipo. Alexandra Schwartzbrod, Libration

Kakpo, detto SDK, un uomo perennemente squattrinato, come ce ne sono tanti nei bassifondi, dietro i banchi o perino dietro le belle insegne di Cotonou. Florent CouaoZotti confessa che ha scritto il libro per un pubblico beninese ghiotto di gialli. Partendo dalla constatazione che molti suoi compatrioti adorano lazione e lerotismo, Couao-Zotti si divertito a giocare con molti clich del genere. E cos incrociamo nel romanzo molte donne fatali dalle forme seducenti, e il cattivo della storia, il libanese Sman, non insensibile a una di queste. A leggere Couao-Zotti, e malgrado il suo umorismo befardo, Cotonou sembra essere una capitale del crimine. Tra il mercato di Dantokpa e il porto, la droga scorre a iumi e si muore per un s o per un no. Ma, assicura lo scrittore, la realt a volte ancora pi cupa di come la descrivo. Nicolas Michel, Jeune Afrique

Obama & co.

William H. Chafe Bill and Hillary Farrar, Straus & Giroux William H. Chafe, professore di storia alla Duke university in North Carolina, sostiene che la storia politica di Bill e Hillary Clinton intimamente collegata alla loro vita e alla loro relazione in dai tempi delluniversit. Charles R. Kesler I am the change Broadside Books Chi Barack Obama? Kesler, professore di politica al college Claremont McKenna in California, analizza la politica di Obama e le critiche da parte dei suoi denigratori, ma anche dei suoi sostenitori. Robert W. Merry Where they stand Simon & Schuster Merry, giornalista e scrittore di storia e di politica statunitense, si diverte a dividere i presidenti del suo paese in diverse categorie: gli uomini del destino, i quasi grandi o i presidenti di guerra, eccetera. Jefrey Toobin The oath Doubleday Uninteressante analisi sulla contrapposizione di vedute tra il presidente Barack Obama e il giudice capo della corte suprema degli Stati Uniti, John G. Roberts. Jefrey Toobin un avvocato e analista legale del New Yorker. Maria Sepa usalibri.blogspot.com

Non iction Giuliano Milani

Dopo la primavera
Alfredo Macchi, Rivoluzioni spa, Alpine studio; a cura di osservatorioiraq.it, Cronache di una controrivoluzione, Edizioni dellAsino A quasi due anni dalle primavere arabe molte domande rimangono ancora senza risposta. Per capire se le speranze accese dai cambi di regime del 2011 siano destinate a realizzarsi bisogner aspettare, ma nel frattempo disponiamo di parecchie letture per farci unidea di cosa sia efettivamente successo in quellanno. Non tutti gli autori per danno lo stesso peso ai vari elementi in gioco. Qualcuno, come Alfredo Macchi, ritiene che a far cadere i regimi dispotici di Tunisia, Egitto e Libia siano stati principalmente il progetto statunitense per la creazione di un nuovo spazio di penetrazione in Medio Oriente e linteresse delle monarchie del Golfo a far trionfare lislam moderato. Altri, come gli studiosi raccolti intorno al sito osservatorioiraq.it, ofrono un quadro pi sfaccettato e spiegano come allorigine delle rivolte ci sia stato il progressivo ampliarsi del malcontento dovuto allaumento della diseguaglianza, della disoccupazione e dellesclusione sociale. Quello che emerge con chiarezza dalle diverse analisi , da un lato, lalto livello di corruzione, violenza e malfunzionamento raggiunto dai regimi di Ben Ali, Gheddai e Mubarak, tutti sostenuti dalloccidente; dallaltro, la loro profonda compenetrazione con istituzioni strategiche come lesercito e la polizia, che oggi, in molti casi, giocano ancora un ruolo importante. u

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Ricevuti
Livio Romano Diario elementare Fernandel, 200 pagine, 14 euro Un maestro elementare racconta giorno dopo giorno il suo anno scolastico. Fra tagli alla spesa e bizzarre direttive ministeriali, colleghe pittoresche e genitori bisognosi di supporto psicologico. Andrea Baldassarri Temperatura, energia, entropia Ediesse, 404 pagine, 12 euro Un nuovo volume della collana Fondamenti conduce il lettore alla scoperta di questa triade indissolubile di concetti della isica, risultato di almeno tre secoli di ricerche fondamentali nella moderna visione della natura. Riccardo Iacona Se questi sono gli uomini Chiarelettere, 257 pagine, 13,90 euro Dopo le tragedie scatta il gioco macabro della caccia al colpevole da processare in prima serata tv. Ma cosa c prima? Un reportage narrativo, drammatico e spiazzante. W.G. Sebald Soggiorno in una casa di campagna Adelphi, 155 pagine, 18 euro Nel 1966, in procinto di lasciare la Svizzera per Manchester, Sebald mette in valigia i libri di tre scrittori destinati a segnare per sempre la rotta dei suoi incessanti viaggi letterari. Ermanno Rea 1960. Io reporter Feltrinelli, 208 pagine, 25 euro In questo libro fotograico Ermanno Rea racconta una passione di giovent che alla met degli anni cinquanta lo ha portato a viaggiare in giro per il mondo, con la macchina fotograica a tracolla. Michael Hardt e Toni Negri Questo non un manifesto Feltrinelli, 112 pagine, 10 euro Hardt e Negri vanno incontro alle nuove correnti della protesta globale, cercando di fornire una prospettiva uniicante. Sergio Valentini I piemontesi a Roma La Lepre, 272 pagine, 16 euro Storie, aneddoti, immagini e curiosit dalla capitale, dal 1870 al 1900. Yvan Sagnet Ama il tuo sogno Fandango, 157 pagine, 10 euro Arrivato in Italia nel 2007 dal Camerun, Sagnet va in Puglia a raccogliere pomodori. Il racconto di una ribellione in difesa dei propri diritti e della propria dignit. Andrew Rossi Page one Feltrinelli, 96 pagine+dvd, 16,90 euro La cronaca di un anno intero vissuto nella redazione del New York Times per raccontare dallinterno la trasformazione del sistema dellinformazione in un momento di grande incertezza. Hugo Pratt Wheeling e leggende indiane Rizzoli Lizard, 416 pagine, 22 euro Un racconto sulla colonizzazione del west nordamericano, creato nel 1962 per la rivista argentina Misterix e completato solo nel 1995. In questa edizione lopera si presenta cos come Pratt laveva concepita in origine.

Fumetti

Un caleidoscopio su carta
Autori vari Le ptit nant Le ptit nant, 92 pagine, 18 euro nata una nuova rivista, imprevedibile, che non somiglia ad altre gi viste, nemmeno a quelle di fumetti o a quelle dedicate allillustrazione realizzate allestero. Curatore e inanziatore delloperazione Miguel Angel Valdivia, giovane e bravo disegnatore e illustratore, italiano ma residente a Londra. Non una rivista di fumetti ma dillustrazione, e tuttavia diverse illustrazioni sono prossime agli stilemi di certo fumetto dautore. Alcune hanno anche la sequenzialit tipica del fumetto. Soprattutto ci sono, mischiati, sia autori di fumetti che illustratori. Un continuum o lusso unico di illustrazioni spesso di una pagina sola anche se non mancano quelle a doppia pagina e, come detto, le sequenze quasi tutte senza testi, che rendono questo piccolo nulla un abisso, un magma, di notevole densit. I 28 artisti provenienti dal mondo intero (lEuropa larea rappresentata meglio), spiccano per la capacit non solo di esprimere unidea forte in una singola immagine (tipico dellillustrazione) ma anche di ampliare la forza di questidea attraverso una qualit forte della tessitura del tratto e della graica (tipico del fumetto) al contrario di tanta illustrazione odierna che si accontenta di piccoli concept. Qui abbiamo delle visioni. Quelle dei britannici Charlie Duck e Thomas Dowse, del messicano Bayrol Jimnez o di Gianluigi Toccafondo. O di autori di fumetti come il francese Frdric Coch, gli ex Canicola Giacomo Monti, Giacomo Nanni, Francesco Cattani e il belga Brecht Wandenbroucke. Questo caleidoscopio si pu ordinare anche su lepetitneant.com. Francesco Boille

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Cultura

Musica
Dal vivo
Keane Bologna, 26 ottobre, estragon.it Herbie Hancock Parma, 21 ottobre, teatroregioparma.org; Roma, 22 ottobre, auditorium .com; Pordenone, 23 ottobre, comunalegiuseppeverdi.it Hannah Williams & The Tastemakers Milano, 20 ottobre, bikoclub.net Slash Casalecchio di Reno (Bo), 23 ottobre, unipolarena.it; Roma, 24 ottobre, forumnet.it; Padova, 26 ottobre, granteatrogeox.com Mike Joyce + Peter Hook Bologna, 20 ottobre, covoclub.it Tame Impala Milano, 26 ottobre, magazzinigenerali.it The Pains Of Being Pure At Heart Torino, 23 ottobre, astoria-studios.com; Roma, 24 ottobre, circoloartisti.it; Bologna, 26 ottobre, covoclub.it; Padova, 27 ottobre, looopclub.it Matt Bianco Milano, 19-20 ottobre, bluenotemilano.com

Dal Per

Gli inventori del punk


Chi erano Los Saicos, band di Lima che ha anticipato Ramones e Sex Pistols Dov nato il punk? A Londra o a New York? C una terza possibilit: che sia stato inventato in un cinema di Lima, in Per, da un gruppo chiamato Los Saicos, dieci anni prima che arrivassero i Ramones e i Sex Pistols. Los Saicos si sono formati a met degli anni sessanta. Sispiravano ai Beatles, ma grazie al loro suono energico e un po rozzo hanno anticipato i tempi. Sono stati i primi a fare punk. Il genere ancora non esisteva, ma i loro rif erano decisamente punk, racconpi volte per eccesso di velocit. Dopo alcuni anni di celebrit in patria, la band si sciolta. Il cantante Erwin Flores si trasferito negli Stati Uniti ed diventato uno scienziato della Nasa. Ma la loro musica, soprattutto la canzone Demolicin, diventata un oggetto di culto. Il gruppo si riformato nel 2010, rivendicando linvenzione del punk. Anche se ci vorr molto a convincere gli storici: nei primi anni sessanta i Trashmen e i Sonics avevano uno stile simile e Iggy Pop aveva gi formato il suo primo gruppo. Jonathan Watts, The Guardian
REVISTA69

Los Saicos ta Jos Beramendi, produttore di Saicomania, un documentario sulla band uscito nel 2011. I primi concerti degli Saicos si tenevano il pomeriggio nei cinema. Mentre le altre band si facevano accompagnare dai parenti, loro si presentavano con gruppi di ragazze. La polizia li ha arrestati

Playlist Pier Andrea Canei

Fukushima revisited
Johnnie Selfish & The Worried Men Band Radioactivity Da Lambrate a Fukushima, con fermate a Berlino e Nashville: la band milanese che ama il country & western e le schitarrate patchanka dei vecchi Mano Negra piazza nel nuovo album Kauntri Muzik anche una versione del pezzo dei Kraftwerk (futurismo germanico del 1975) aggiornata al disastro nucleare di Fukushima. Il tutto sotto le cure di John Wheeler, stregone del sound nella capitale del Tennessee. Banjo, chitarre distorte, mal di gola e molto mashup, come un doposbronza di Woody Guthrie nei Balcani.

The Pains Of Being Pure At Heart

The Souljazz Orchestra Kingpin Per altri attraversamenti di frontiere geograicomusicali, vale la pena di recuperare questa superband canadese di souljazz tropicale con lalbum Solidarity, pieno di groove vintage iltrato da un registratore a 8 piste acquistato a una svendita e spremuto dalla ciurma di naviganti delle musiche afrolatine che collaborano con lorchestra: da Rmmel Teixeira Ribeiro (chitarrista e compositore) al percussionista El Hadji lage Mbaye; senegalesi e brasileiri, tutto il caribe possibile che si pu ottenere partendo da Ottawa.

Lucas Santtana O deus che devasta mas tambm cura Il dio delle piccole cose pop va regolarmente in vacanza in Brasile, e nelloceano di Bahia stavolta pesca questo men che trentenne, gi pupillo di Gilberto Gil e Caetano Veloso, capace di fondere solide basi bossanova con quel tipo di avanguardia pop che va da Tom Z a Beck. Nellalbum O deus che devasta mas tambm cura svolazzi di violini e di violo, elettrobeat e ardori amazzonici; ma soprattutto, una mano morbida nel miscelare tutti gli ingredienti forti in un pop sperimentale di ascolto piacevole. Mica poco.

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Dance
Scelti da Claudio Rossi Marcelli

Pink Blow me (One last kiss) (Firebeatz extended mix)

Agnes One last time (Orion remix)

David Guetta feat. Sia She wolf (Falling to pieces)

Album
Bat For Lashes The Haunted Man (Parlophone) In passato le intenzioni di Natasha Khan forse sono sembrate migliori sulla carta che nella realt, ma il nuovo album mette ine a questi dubbi. Diciamolo subito, il paragone inevitabile con Kate Bush. Per lei lo fa meglio di chiunque altro ci abbia provato in questo secolo. All your gold potrebbe essere in The dreaming, e non un insulto. La lacerante ballata Laura una di quelle canzoni che ti inchiodano dallinizio alla ine, e certiica la riuscita di un lavoro complesso, in equilibrio tra elettronica e sentimento. Stavolta la ragazza ci dice la verit. Simon Price, The Independent Mika The origin of love (Island) Pi che per altre pop star, il fascino di Mika risiede nella sua totale leggerezza ( stato il suo pop operistico in salsa kitsch a rendere il suo singolo Grace Kelly un successo planetario e il suo album di debutto il nono pi venduto del 2007). Nel suo terzo album The origin of love, per, Mika sembra aver fatto lerrore di prendersi troppo sul serio. La sua voce un po Elton John, un po Freddie Mercury e un po bambino piccolo attaccato a un palloncino a elio si adatta con diicolt a ritmi pi alla moda. A parte la vivace Lola e il potente ritornello ottimista di Step with me, i momenti memorabili dellalbum sono davvero pochi. Hermione Hoby, The Observer

Bat For Lashes

Godspeed You! Black Emperor Allelujah! Dont bend! Ascend! (Constellation) Luscita di Allelujah! Dont bend! Ascend! ha colpito la comunit postrock come un maremoto. Non solo perch i Godspeed You! Black Emperor mancavano dalle scene da dieci anni. Il nuovo album del gruppo canadese non d punti di riferimento. Bisogna solo ascoltarlo, abbandonandosi alle sue note ipnotiche. Allelujah! Dont bend! Ascend! ha solo quattro pezzi: due lunghe e rumorose cavalcate, Mladic e We drift like worried ire, e due brani granitici costruiti su un solo accordo come Their helicopters sing e Strung like lights at thee printemps erable. Ed un meraviglioso viaggio asimmetrico ispirato a Pink Floyd e Tortoise. Uno dei migliori dischi dellanno. John Garratt, Popmatters
Beth Orton Sugaring season (Anti-) La pioniera della folktronica Beth Orton ha detto che gran parte di Sugaring season, il suo primo album da sei anni a questa parte, stato scritto nel cuore della notte, quando i ragni riparano le loro ragnatele, con un bambino che dor-

me nella stanza accanto. Ma non c niente di timido o furtivo su questo disco maturo e profondo. Ci sono archi risoluti, organi chiassosi e voci invitanti. Orton continua ad allontanarsi dallelettronica, ma queste canzoni ricche e soisticate (che io consiglierei ai fan di Cat Power) hanno ancora un fondo fortemente ritmico. valsa la pena di aspettare sei anni. Helen Brown, Daily Telegraph Johnny Ace Aces wild (Fantastic Voyage) Questa raccolta copre lintera, troppo breve, carriera di Johnny Ace, giovanissimo pianista di grande talento e dalla vita sregolata, che si spar per errore il giorno di Natale del 1954. Tra i brani migliori la commovente Pledging my love, pubblicata dalla Duke Records e diventata una hit dopo la morte dellautore. Clive Prior, Mojo Donald Fagen Sunken condos (Warner) Il quarto album solista dellex leader degli Steely Dan suona come il capitolo successivo dellodissea solitaria cominciata trentanni fa: lalbum pi jazz, blues e musicalmen-

te preciso che Fagen abbia mai registrato, con molta pi attenzione al groove rispetto ai dischi precedenti. In questo senso il pezzo di apertura, Slinky thing, una dichiarazione dintenti. Il brano seguente, Im not the same without you, ritira fuori dal Fagen dei giorni migliori uno strisciante ritmo disco. E la cover di Out of the ghetto di Isaac Hayes funky nel senso losangelino del termine. Tuttavia, Fagen sembra sempre distante dalle storie che racconta. Sarebbe bello se la sua visione delle persone e dei posti non fosse cos telescopica, un po di contatto umano non ci starebbe male. Ma in fondo non mai stata la sua specialit. E il passare degli anni non lo sta facendo diventare pi allegro. Michael Gallucci, Ultimate Classic Rock Maria Joo Pires e Claudio Abbado Mozart: concerti per piano K 466 e K 595 Maria Joo Pires, pianoforte; Orchestra Mozart, direttore: Claudio Abbado (Dg) Nonostante i suoi sforzi, Claudio Abbado non riesce a trascendere i limiti di unOrchestra Mozart davvero poco afascinante. Ma soprattutto non riesce a svegliare le dita di Maria Joo Pires, che in questo disco sembrano completamente prive di vita, dal punto di vista artistico come da quello tecnico. un caso di modestia coltivata ino allassurdo? Un momento di semplice fatica isica? Non lo sappiamo. Quel che sicuro che ci piacerebbe cancellare questa registrazione dalla discograia di due artisti che ci hanno dato tanto e che rispettiamo ininitamente. Eric Taver, Classica

CHUFFMEDIA

RADIO DUPREE

Donald Fagen

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Cultura

Video
Frammenti elettrici Sabato 20 ottobre, ore 1.45, RaiTre I ilm di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi svelano immagini latenti e dettagli celati in pellicole darchivio e amatoriali. Diario 1989. Dancing in the dark, sesto ilm della serie, rielabora riprese di varie Feste dellUnit prima della caduta del muro di Berlino. Le due storie di Adam Sabato 20 ottobre, ore 21.00 Babel Fino a otto anni fa Adam era uno schiavo di una miniera del Burkina Faso, poi unadozione ha cambiato la sua vita. Ora parla italiano, frequenta luniversit a Brindisi e sogna di tornare nel suo paese per aprire una scuola. Il ribelle Sabato 20 ottobre, ore 23.oo RaiStoria Guido Picelli stato un teorico della guerriglia, capace durante la battaglia di Parma di sconiggere, con quattrocento uomini, diecimila fascisti comandati da Italo Balbo. Mare chiuso Domenica 21 ottobre, ore 21.00 Babel Tra maggio 2009 e settembre 2010 oltre duemila migranti africani sono stati intercettati nel Mediterraneo e respinti in Libia dalla marina e dalla polizia italiana. Il documentario di Liberti e Segre tra i pi premiati dellultima stagione. Il sorriso del capo Domenica 21 ottobre, ore 23.00 Rai Storia Attraverso i materiali dellArchivio Luce e unintervista a suo padre, il regista Marco Bechis rilette sulla fabbricazione del consenso orchestrata dalla propaganda fascista.

In rete In nome del popolo italiano


zalab.org La rassegna Mondovisioni, a Ferrara, ha ospitato, insieme al commovente Vol special, un breve documentario sullo stesso tema, i centri di identiicazione ed espulsione, che ha spostato lattenzione dalla gi dura situazione in Svizzera denunciata dal ilm di Fernand Melgar a quella, se possibile, ancora pi umiliante e penosa, in Italia. Le immagini girate da Gabriele Del Grande e Stefano Liberti, a cui stato concesso di entrare nel Cie di Roma, mostrano una struttura carceraria a tutti gli efetti, fatiscente e inadatta, dove uomini e donne rischiano di restare ino a 18 mesi in attesa di essere espulsi. Il ilmato, primo passo di un progetto pi corposo, online sul sito della casa di produzione ZaLab.

Dvd Il mondo secondo Nim


La parentela tra primati e umani evidente a chiunque. Ma negli anni settanta negli Stati Uniti un gruppo di ricercatori si decise a provarla con un esperimento radicale: lo scimpanz Nim venne sottratto alla madre appena nato e allevato in un ambiente umano per dimostrare che avrebbe appreso a comunicare con i segni e a esprimere pensieri e sentimenti. Le cose ovviamente non andarono come previsto. Lincredibile caso di Nim e dellesperimento di cui fu vittima tornano alla luce grazie a Project Nim di James Marsh, appena uscito in dvd in Italia, nella collana Feltrinelli Real Cinema. project-nim.com

Fotograia Christian Caujolle

Il Corano calpestato
A prescindere dal nome della divinit a cui fanno riferimento, tutti gli integralismi iniscono per somigliarsi. Ultima dimostrazione a Tolosa, in Francia, dove si svolge un ambizioso festival culturale di rilessione sulle immagini. Technologia, uninstallazione dellartista marocchino Mounir Fatmi, ha dovuto essere smontata e poi cancellata dallesposizione. In poche parole, censurata, con il consenso dellartista e del direttore della manifestazione, il ilosofo e critico Paul Ardenne, che non sono riusciti a trovare una soluzione diversa. I fatti sono ediicanti. Linstallazione consiste in una proiezione di alcuni versetti del Corano su dei cerchi concentrici che fanno pensare ai rotorelief di Duchamp, simboli di modernit, posti al suolo. A tarda sera, dei giovani della banlieue passando nei pressi dellopera vedono delle persone che camminando, calpestano i versetti del Corano. Quella che nelle intenzioni dellartista voleva essere un omaggio alle sue radici arabomusulmane, per loro solo una provocazione blasfema. Quando passa una donna la fermano e la aggrediscono. Pretendono che lopera sia smantellata. E alla ine ricevono soddisfazione. La legittimit delle loro lamentele non diversa da quella dei fanatici cattolici che interrompono rappresentazioni teatrali, proiezioni e mostre che li disturbano. Tutto questo non solo grave. inaccettabile. u

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Cultura

Arte
Erwin Wurm Am I a house?, Cac, Malaga, ino all11 novembre, cacmalaga.org Sarcasmo e umorismo aiutano a vedere le cose con pi chiarezza. Erwin Wurm distorce gli oggetti di uso quotidiano con una buona dose di ingegno, ironia e umorismo. Questo spirito burlone gli serve per criticare il consumismo, il mondo dellarte e la politica. Narrow house uninstallazione che riproduce la casa dei suoi genitori ridotta a un sesto della sua larghezza originaria. Anche i mobili sono adattati alle nuove dimensioni. La riduzione della casa, una costruzione degli anni sessanta, si riferisce alle restrizioni di quel momento storico e alla limitazione dello spazio personale. In realt lopera stata concepita come risposta rabbiosa e polemica a unistituzione cinese che aveva riservato a Wurm un corridoio come spazio espositivo. El Pas Di nuovo Ai Weiwei Lartista dissidente cinese rappresenter la Germania nel padiglione nazionale alla prossima Biennale di Venezia. La responsabile del padiglione Suzanne Gaensheimer ha motivato la decisione dichiarando che non avrebbe mai potuto rappresentare il suo paese come una unit ermetica nazionale e che la produzione contemporanea in Germania caratterizzata da una evidente cooperazione tra artisti di tutto il mondo attraverso scambi culturali internazionali. Dopo la sua liberazione Ai Weiwei non ha ancora avuto il permesso di lasciare la Cina. Forse il suo lavoro arriver a Venezia, ma diicilmente lo si vedr passeggiare per i Giardini. Libration

KEnZo TrIBouILLArD (AFP/GETTy IMAGES)

La statua di Adel Abdessemed a Parigi

Parigi

Coup de boule
Adel Abdessemed Je suis innocent, Centre Pompidou, Parigi, ino al 7 gennaio 2013, centrepompidou.fr Davanti al Centre Pompidou c una statua che rischia di entrare nella leggenda. enorme, liscia, opaca, nera e funerea, come la forza oscura nera di Darth Vader o come Ian Solo ibernato per Jabba nella saga di Guerre stellari. Con la testata a Marco Materazzi, Zinedine Zidane compromise la partita della Francia nella inale dei Mondiali 2006 in Germania. Questa vendetta per un insulto di troppo, perfettamente eseguita da un atleta dalla tecnica incomparabile, chiuse la carriera sportiva del grande calciatore. Lartista francese Adel Abdessemed, 41 anni, ne ha fatto una scultura in bronzo alta quattro metri in cui i due giocatori nemici si trasformano in tori furiosi. La folla di passanti che sila sul pendio della piazza lastricata, scatta incessantemente foto a questa scultura inaspettata. Abdessemed dice: Ho incassato la violenza del gesto di Zidane come uno schiafo in faccia attraverso lo schermo. Ho voluto mostrare il lato oscuro di un eroe, il corso ineluttabile del destino e limmediatezza di un gesto clamoroso. La violenza uno dei temi preferiti dallartista, un ribelle che continua ad accrescere la sua fama di perturbatore visivo. In un video esposto alla biennale del Palais de Tokyo, per esempio, i burqa di alcune danzatrici scivolano via al suono sensuale di una melodia orientale, lasciando i corpi nudi. La statua introduce la mostra di Abdessemed al Centre Pompidou. Le Figaro

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Pop
Legami catalani
Antonio Muoz Molina
bene ricordare, anche se oggi chi esalta lessenza desso che sembriamo irrimediabilmente installati in un mondo di catalana o andalusa preferisce dimenticarlo, che fu la astrazioni compatte (la Catalogna, la catalana Margarita Xirgu a svelare luniversalit dei Spagna), sarebbe forse un bene se drammi andalusi di Garca Lorca, e fu sempre lei che, chi, come me, ha conosciuto altre dopo il suo assassinio, port per la prima volta in scena epoche e ha goduto di modalit di re- La casa di Bernarda Alba e dallesilio continu a difonlazione pi luide, da una parte e dallaltra di quella che dere il suo teatro. Il catalano Felip Pedrell fu maestro oggi sembra una frontiera insormontabile, ricordasse di Manuel de Falla, di Cadice. E alcune delle migliori alcune cose che qualcuno preferisce dimenticare, epi- registrazioni contemporanee di Falla sono dellorchesodi di un passato comune che non combaciano con stra da camera del Teatre Lliure di Barcellona. Allo stesso modo, fu lex falangista ed ex cantore le politiche uiciali della memoria o che semplicemente si stanno perdendo per lerosione costante pro- disilluso della Spagna imperiale Dionisio Ridruejo, esule a Sitges negli anni cinquanta, a dotta da fatti accaduti praticamente ieri. tradurre in castigliano alcuni dei libri di Sono sempre pi convinto che sia giusto Sarebbe un bene se Josep Pla che una generazione dopo diil mandato contenuto in un verso di Luis chi, come me, ha ventarono un tesoro per chi come me Cernuda: Ricordalo tu e ricordalo ad conosciuto altre altri. epoche e ha goduto voleva imparare a scrivere guardando le cose con il giusto grado di curiosit e di Spesso la manipolazione politica fa di modalit di leva sulla manipolazione del passato. relazione pi luide scetticismo, osservando e annotando la vita quasi contemporaneamente al suo Per questo importante che chi ha vis- ricordasse alcune svolgersi. Cominciammo a leggere Pla e suto unepoca simpegni a ricordarla e a cose che qualcuno lvaro Cunqueiro sul settimanale Deraccontarla. importante anche perch preferisce stino, pubblicato a Barcellona e fondato solo una vera conoscenza del passato dimenticare a Salamanca durante la guerra civile da permette di valutare quanto si guadacatalani ilofranchisti. Ci piaceva quella gnato e quanto si perso con il passare del tempo, e di capire che quel che adesso ovvio era rivista perch anche Nstor Lujn pubblicava l i suoi forse inimmaginabile qualche decina di anni fa, e che articoli di unerudizione sorprendente e amena, ma le cose, nel bene o nel male, non dovevano per forza ancora di pi ci piacevano la carta e la tipograia dei libri della casa editrice Destino, che ci proponeva inatandare come sono andate. Ricordo limponente presenza della Catalogna nel- tesi autori internazionali e in cui ci abituammo a legla cultura spagnola della resistenza antifranchista, e gere i romanzi di Miguel Delibes. Per la stessa casa gli strettissimi legami che ci univano in qualsiasi am- editrice pubblicavano il gallego Cunqueiro, il castibito della nostra formazione e della nostra coscienza gliano Delibes, il catalano Pla. Il primo romanzo sepolitica. Quel fermento comune si svilupp rigoglioso condo me davvero importante del dopoguerra spaalla ine della dittatura e fu un fattore determinante gnolo, Nada di Carmen Laforet, vinse a Barcellona il per latmosfera culturale spagnola almeno dei primi premio Nadal e fu pubblicato da Destino. Erano strade a doppio senso: nei primi anni cindieci anni di democrazia. Ma il germe di quel fermento risaliva a ben prima, ai vecchi legami dellavanguar- quanta il madrileno naturalizzato statunitense Jaime dia degli anni venti, quando Garca Lorca esponeva i Salinas and a vivere a Barcellona e diede vita insieme suoi disegni in una galleria di Barcellona e Dal studia- a Carlos Barral a un progetto editoriale che fu alla base va insieme a lui e a Buuel alla Residencia de estu- del grande rinnovamento della letteratura e della letdiantes. Nel 1935, quando a Barcellona fu messa in tura in lingua castigliana, in Spagna e in America Latiscena Yerma con un enorme successo, Garca Lorca na. Dalla met degli anni sessanta scrittori giovani ed scriveva alla sua famiglia commuovendosi per lentu- esteticamente radicali come Pere Gimferrer e Terenci siasmo con cui laveva accolto un teatro gremito e ge- Moix mischiarono a modo loro una tradizione letteraneroso. La destra pi oscurantista laveva attaccato ria erudita e sfaccettata: il cinema americano, la nouviolentemente, ma il pubblico aveva riconosciuto in velle vague francese, la copla spagnola, Rimbaud, quel dramma la sua ambizione di bellezza e di giusti- Rubn Daro, Vicente Aleixandre. Questa disinvoltura pop, questa sfacciataggine meticcia e popolare era in zia sociale.

ANTONIO MUOZ MOLINA

uno scrittore e giornalista spagnolo. Il suo ultimo lavoro pubblicato in Italia Finestre di Manhattan (Mondadori 2006). Questo articolo uscito su El Pas con il titolo Lazos catalanes.

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ChIara dattOLa

parte quello che ci attirava del Manuel Vzquez Montalbn di Crnica sentimental de Espaa e dei primi casi del detective Pepe Carvalho, o dei folgoranti romanzi di Juan Mars, che erano scritti in un castigliano di frontiera impregnato di catalano, lo strumento adatto per rendere conto dei mondi di frontiera in cui vivevano i suoi personaggi, frontiere di quartiere, di classe, di lingua.

Le canzoni in catalano ci emozionavano come quelle in inglese, e ogni tanto diventavano veri e propri inni. Oggi sembra che dire spagnoli o catalani equivalga a parlare delle tifoserie ostili di due squadre di calcio, ma c stata unepoca in cui la rivendicazione della lingua catalana e dello statuto di autonomia per la Catalogna facevano parte di uno stesso progetto progressista. Il pubblico che negli anni settanta afollava i conInternazionale 971 | 19 ottobre 2012

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Pop
MICHAEL KRGER

nato nel 1943, un poeta, scrittore ed editore tedesco. Vive a Monaco di Baviera. Questa poesia tratta da Di notte tra gli alberi (Donzelli 2002). Traduzione di Luigi Forte.

Storie vere
Un uomo andato al pronto soccorso di un ospedale di Auckland, in Nuova Zelanda. Aveva unanguilla incastrata nellano. Le anguille amano mettersi in posti nascosti e sicuri, ha spiegato un biologo consultato dal New Zealand Herald, e li cercano con lolfatto, pi che con la vista. Ai nostri medici capitano casi di gente che arriva con oggetti strani bloccati in posti dove non dovrebbero essere, ha dichiarato un portavoce dellospedale. Questo un esempio insolito. Languilla era grande come un bellasparago.

certi di Llus Llach a Madrid o a Granada era acceso come quello che aveva acclamato Lorca a Barcellona. Molto prima che diventassero abituali le bandiere andaluse, si agitavano gi in quei teatri bandiere catalane e striscioni identici a quelli di Barcellona: Libert, Amnistia, Statuto di autonomia. Non voglio smentire e neanche compensare una sensazione di distanza che stata incoraggiata dagli estremi della nostra vita politica e che probabilmente irreversibile. Mi sembra semplicemente utile ricordare che le cose furono molto pi complesse e anche pi promettenti, e che quei legami cos stretti alimentarono noi tutti, al di l della logica binaria di depredazione e ricatto che adesso si tristemente imposta. I dischi di Llus Llach, di Raimon, di Francesc Pi de la Serra o dellangelico Jaume Sisa che cantava Qualsevol nit pot sortir el sol si vendevano in Spagna (tutta la Spagna) come in Catalogna. E il grande teatro indipendente catalano era accolto da un pubblico appassionato ovunque in Spagna. Io ho cominciato a leggere con i fumetti che si pubblicavano a Barcellona e quando sono diventato scrittore ho avuto la rara fortuna di vedere letteralmente il mio sogno avverarsi pubblicando i miei romanzi nella stessa casa editrice catalana in cui leggendo Juan Mars e Mario Vargas Llosa mi ero educato come scrittore. Quando avevo dieci anni leggevo i fumetti pubblicati da Bruguera e quando ne avevo venti leggevo Juan Carlos Onetti e John Cheever nelle edizioni della stessa casa editrice. Il fatto che la capitale della cultura in catalano sia anche la capitale delleditoria spagnola un bellissimo paradosso da cui tutti possiamo trarre interessanti conclusioni. Afermare la propria identit attraverso la negazione sembra un segno dei tempi, peraltro molto radicato nellinospitale vita politica spagnola, ma negando laltro si pu inire col perdere una parte fondamentale di se stessi. u fr

Poesia

Piccolo inno nazionale tedesco


Immagina che questa casa ci appartenesse, il gradevole scricchiolio delle scale e i topini dietro il legno. Immagina che a tavola sedessero con noi le ombre di coloro che un tempo qui vissero e raccontassero storie. Che noi le ascoltassimo. Portassimo i loro vestiti, il colletto rivoltato, la lana tinta. E che un pafuto angelo della storia tagliasse cipolle e piangesse per noi lacrime salate. Immagina che noi pregassimo per il ruscello di abbandonare il suo letto pietroso, ainch il pesce non dovesse attraversare terre nel suo viaggio verso la nostra pentola. Immagina che noi dormissimo di notte in questi letti e la terra ci ricoprisse coi suoi sogni. Immagina che noi sognassimo di dover abbandonare la casa e non sapessimo dove andare. Michael Krger

Scuole Tullio De Mauro

Forza Europa
Il Times Higher Education (The) e la Reuters hanno pubblicato il 4 ottobre la classiica 2012-2013 di quattrocento universit che primeggiano nel mondo tra seimila prese in considerazione. ancora (qualcuno ha detto) una storia americana: le universit degli Stati Uniti dominano come nelle puntate precedenti. Per emergono delle novit. Harvard non pi al primo posto, come nel 2010, ma come nel 2011 scavalcata da CalTech, luniversit di tecnologia della California. il segnale di una tendenza difusa: guadagnano posti le universit specializzate rispetto alle generaliste. Negli Stati Uniti perdono posizioni le universit pubbliche, che risentono della contrazione di inanziamenti statali, e guadagnano le private, che si muovono in un orizzonte pi certo, meno soggetto alle crisi economiche e a scelte dei mandarini pubblici. Nel complesso la storia ancora americana, ma gi a guardare le prime posizioni si nota lascesa di universit britanniche: Cambridge resta al settimo posto, ma Oxford passa dallottavo al secondo e il London imperial college dal decimo allottavo. Continua lascesa di universit giapponesi, cinesi e di alcuni paesi europei: Svizzera, Olanda, Germania (qui, secondo The e Reuters, pare funzionare la politica che favorisce lo sviluppo di settori eccellenti). Accanto ai criteri pi oggettivi ormai imponente il contributo delle valutazioni di specialisti, 31mila da 149 paesi. Tra le universit di recente istituzione Milano Bicocca ha un ottimo piazzamento. u

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Scienza
Tutti i virus che respiriamo in un minuto
Pierre Barthlmy, Le Monde, Francia
Unquipe di ricercatori sudcoreani ha compiuto unanalisi metagenomica dellatmosfera al livello del suolo. E ha rivelato un mondo di virus sconosciuti
ono ovunque e anche se uicialmente non appartengono alla grande famiglia degli organismi viventi, i virus sono una delle ultime frontiere dellesplorazione biologica. Interagiscono cos tanto con le piante, gli animali e i batteri che li ritroviamo anche nel materiale genetico di questi organismi. Ma quanti sono i virus presenti nellaria? Quanti ne inaliamo ogni minuto? Di fatto sono state fatte poche ricerche sullecologia microbica dellaria, sul modo in cui le comunit virali evolvono e interagiscono con il loro ambiente. Il problema era la diicolt tecnica di contare e identiicare in modo aidabile elementi inferiori al micron. Ma con larrivo delle tecnologie della metagenomica queste diicolt si stanno riducendo. Lanalisi metagenomica consiste nello studiare il contenuto di un determinato ambiente naturale (un litro dacqua di mare, un campione di terreno, feci umane e cos via) a partire dai genomi presenti. Cos in un articolo apparso ad agosto sul Journal of Virology unquipe sudcoreana ha fatto la prima analisi metagenomica dellatmosfera al livello del suolo. Sapendo che le condizioni esterne (come la temperatura, lumidit, la luminosit, o lo sfruttamento umano del terreno) possono inluire sui virus, lquipe di ricercatori ha lavorato per diversi mesi su tre siti: un quartiere residenziale di Seoul, un bosco e un complesso industriale. Lesperimento consisteva nel catturare, in una trappola formata da una sorta di iltro liquido, tutti gli elementi inferiori al micron, per poi ripulirli, estrarne il dna e confrontare le sequenze con le banche dati virali. Il risultato che in un metro cubo daria ci sono tra 1,7
GOPAL MUrtI (GEtty IMAGES)

Coronavirus

e 40 milioni di virus. Per i batteri i margini sono pi ridotti: tra 860mila e undici milioni di individui per metro cubo. Al contrario di quello che si potrebbe immaginare, lampiezza della variazione non dipende dai siti di raccolta, ma dalle stagioni durante le quali sono state efettuate le analisi. Il numero di virus presenti nellatmosfera cresciuto durante linverno raggiungendo il suo culmine in gennaio, per poi scendere allavvicinarsi della primavera.

Un territorio inesplorato
A riposo, un adulto consuma in media dieci litri daria al minuto (una quantit che pu essere molto pi elevata durante uno sforzo, per esempio 50 litri durante una partita di calcio). Cos, se si riprendono le cifre dello studio, ci si rende conto che ogni minuto entrano nei nostri polmoni tra i 17mila e i 400mila virus. Un risultato che potrebbe indurre un ipocondriaco a smettere di respirare. O comunque a muoversi il meno possibile visto che la ventilazione, che aumenta con lo sforzo isico, pu farci inalare ino a due milioni di virus al minuto durante una partita di calcio. I ricercatori sudcoreani hanno identiicato una decina di famiglie di virus, con una

percentuale signiicativa di Geminiviridae, un risultato piuttosto logico visto che questi virus sono responsabili di molte malattie delle piante e che la raccolta stata fatta soprattutto in estate. Ma gran parte dei virus erano sconosciuti. Pi della met delle sequenze genetiche analizzate non igurava in alcuna banca dati, e la maggior parte di questi virus era composta da semplici ilamenti di dna, come i Geminiviridae. Gli autori dello studio fanno notare che latmosfera un serbatoio di virus ancora inesplorato e che sarebbe ora di occuparsene, soprattutto per identificare strutture potenzialmente pericolose per le colture e per gli esseri umani. u adr

Da sapere
u Non tutti sono daccordo nel considerare i virus delle entit biologiche perch non si riproducono n si evolvono in modo autonomo: per riprodursi hanno bisogno di penetrare in una cellula ospite. Sono considerati lanello di congiunzione tra i composti chimici e gli organismi viventi. Possono essere responsabili di malattie in tutti gli organismi, dai batteri alle piante agli animali. Sono mediamente circa cento volte pi piccoli di una cellula.

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NEUROSCIENZE

I rumori pi fastidiosi
tredici volontari hanno prestato il loro orecchio ai ricercatori della Newcastle university per ascoltare 74 suoni diversi e valutarne la fastidiosit. Con la risonanza magnetica funzionale si visto che quando il suono era sgradevole aumentava lattivit dellamigdala, una zona del cervello legata alle emozioni, in particolare a quelle negative. Lamigdala, a sua volta, faceva aumentare la risposta della corteccia uditiva. La percezione soggettiva dei suoni sembra quindi dipendere dalla relazione tra queste due aree del cervello, scrive il Journal of Neuroscience. tra i 74 suoni testati sono risultati irritanti quelli con frequenza tra i duemila e i cinquemila hertz. I pi sgradevoli? Il rumore della lama del coltello e della forchetta fatte scorrere sul vetro, il gessetto e le unghie sulla lavagna.

Salute

Cellulari contro la malaria


Science, Stati Uniti
I telefoni cellulari possono contribuire a combattere la malaria. Uno studio condotto in Kenya ha ricostruito gli spostamenti delle persone dal traico telefonico, individuando le situazioni pi a rischio per la difusione della malattia. I risultati hanno rivelato che sarebbe meglio concentrare gli sforzi nella regione del lago Vittoria, dove c il pi alto numero di zanzare infette. Lo stesso metodo era stato usato in uno studio precedente per stimare limportazione della malaria a Zanzibar a causa dei viaggi nel continente dei residenti. La nuova ricerca pubblicata su science ha ricostruito i movimenti di quasi 15 milioni di persone in Kenya, tra la sponda del lago Vittoria, Nairobi e le altre regioni del paese. Per farlo sono stati considerati tra il giugno 2008 e il giugno 2009 tutti gli sms e le chiamate registrate dalle oltre 11mila celle in cui diviso il Kenya. Comera prevedibile, la citt di Nairobi risultata il principale centro di transito. I dati sono stati incrociati con quelli sulla popolazione e sulla difusione della malaria e si calcolata la probabilit di infezione. Alla ine risultato che la zona del lago Vittoria, in cui la malaria endemica, ha un ruolo decisivo nella difusione della malattia ed l che bisognerebbe concentrare le campagne sanitarie. u
XIAoyA MA

IN BREVE

SALUTE

Gli anni persi per il cancro


Nel 2008 a causa del cancro sono stati persi quasi 170 milioni di anni di vita in buona salute. A diferenza degli studi sulla mortalit, la ricerca di The Lancet ha misurato i danni provocati dalla malattia ai sopravvissuti, per esempio a causa della perdita della fertilit o delle amputazioni chirurgiche. Asia ed Europa i continenti pi colpiti.
I tumori che uccidono di pi Nel 2008 il cancro ha ucciso 7,6 milioni di persone nel mondo
Polmone stomaco fegato Colon-retto seno Utero

Paleontologia stato trovato in Cina il fossile di un artropode risalente a 520 milioni di anni fa. Nel reperto si eccezionalmente conservata traccia del cervello e dei lobi ottici, simili a quelli degli attuali insetti e crostacei. possibile quindi che lanimale avesse capacit di visualizzazione molto avanzate, pi soisticate di quelle di alcuni suoi discendenti attuali, scrive Nature. Astronomia stato individuato un pianeta con quattro soli. Esaminando i dati raccolti dal telescopio spaziale Keplero, alcuni astronomi amatoriali hanno trovato una coppia di stelle intorno a cui orbita con un periodo di 138 giorni il pianeta PH1. A una certa distanza c unaltra coppia di stelle che riescono a illuminare il pianeta. La scoperta sar pubblicata sullAstrophysical Journal.

Davvero? Anahad OConnor

Lambulanza e laspirina
Ha senso prendere unaspirina se si pensa di avere un infarto? Gli studi dimostrano che i sintomi dellinfarto negli uomini possono essere diversi da quelli nelle donne. pi probabile che gli uomini avvertano i segnali classici come iato corto e dolore al petto, che a volte si irradia al collo e alle braccia. Le donne, invece, provano spesso un forte senso di spossatezza, presentano i sintomi di unindigestione e sudori freddi. Malgrado le diferenze, la reazione dovrebbe essere la stessa: chiamare subito lambulanza e masticare unaspirina, sostiene Noel Bairey Merz, del Cedars-sinai heart institute di Los Angeles. secondo alcuni masticare unaspirina, e inibire cos lattivit piastrinica che potrebbe ostruire le arterie durante un infarto, fa poca diferenza, ma uno studio sullAmerican Journal of Cardiology ne ha invece evidenziato limportanza. Nei 12 volontari testati, masticare laspirina per 30 secondi prima di ingoiarla a stomaco vuoto ha stimolato la riduzione del 50 per cento dellattivit piastrinica in cinque minuti. Ingoiando laspirina intera, lo stesso efetto si ottenuto in 12 minuti. Conclusioni In caso di sintomi di infarto, chiamare subito lambulanza e poi masticare unaspirina. The New York Times

1,37 milioni 736mila 695mila


foNtE: oMs, 2008

608mila 458mila 275mila

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Il diario della Terra


Canada 4,5 M Stati Uniti Rafael Iran 5,0 M Bangladesh Indonesia 6,7 M Prapiroon

Ethical living
Russia

Paul

Finanza verde
Treni merci, dissalatori, agricoltura biologica: per la settimana dellinvestimento etico il Guardian esamina i settori della finanza verde pi promettenti. Si stima che nel Regno Unito gli investimenti sostenibili e responsabili abbiano toccato i 275 miliardi di sterline (340 miliardi di euro) e potrebbero aumentare ancora. Uno dei settori in cui si investe di pi sono le compagnie ferroviarie: a causa dellaumento del prezzo del petrolio, dellinquinamento e delle strade sempre pi congestionate, si sta riscoprendo il trasporto merci su rotaia. Ormai negli Stati Uniti viaggia in questo modo il 40 per cento delle merci, una percentuale di gran lunga superiore a quella europea. Le azioni delle compagnie ferroviarie salgono: quelle della Union Pacific, una societ fondata nel 1862, hanno quadruplicato il loro valore negli ultimi otto anni. Un altro settore in espansione quello idrico. Come primo passo per ridurre gli sprechi, alcuni fondi etici obbligano le aziende a dichiarare il consumo di acqua, mentre altri permettono di investire direttamente in aziende che depurano e riciclano lacqua di scarichi industriali e civili. Infine, si pu investire nei dissalatori, sempre pi diffusi non solo in Medio Oriente ma anche in Cina e negli Stati Uniti. Il settore pi promettente. Se la Monsanto stata giudicata due anni fa da una ricerca svizzera la societ meno etica del mondo, molte altre imprese sono state invece incluse nei fondi dinvestimento etici.

Olivia

Costa Rica 5,3 M

43,9C Nouakchott, Mauritania

Cile 5,7 M -67,2C Vostok, Antartide

Indonesia

Hatiya, Bangladesh Tempeste Almeno 26 persone sono morte nelle tempeste che hanno colpito il sud del Bangladesh. Sessanta pescatori risultano dispersi. Pi di 30mila case fatte di paglia, fango e lamiera sono state danneggiate. Terremoti Un sisma di magnitudo 6,7 sulla scala Richter ha colpito lest dellIndonesia, senza causare vittime. Scosse pi lievi sono state registrate nella metropoli canadese di Montral, nel centro del Cile, in Costa Rica e in Iran. Alluvioni Sette persone sono morte nelle alluvioni causate dalle forti piogge che hanno colpito la regione del Caucaso, nel sud della Russia. In Daghestan pi di mille persone sono state costrette a lasciare le loro case. Cicloni Luragano Paul si raforzato al largo della penisola della Baja California, in

Messico. Pochi giorni prima la tempesta tropicale Olivia aveva siorato la costa occidentale del paese. Nelloceano Atlantico si invece formato luragano Rafael. u Il tifone Prapiroon ha siorato la costa meridionale del Giappone. Vulcani Il vulcano Lokon, sullisola indonesiana di Sulawesi, si risvegliato proiettando cenere sui villaggi della zona. Le autorit locali hanno distribuito maschere protettive agli abitanti. Conigli Lhabitat naturale dei conigli tra Miami e Key West, nel sud della Florida (Stati Uniti), si quasi

AFP/GETTy

dimezzato tra il 1958 e il 2006 a causa dellaumento del livello del mare. Rimangono solo alcune centinaia di esemplari, rivela uno studio delluniversit della Florida. Anidride carbonica Il software Hestia permette di calcolare le emissioni di anidride carbonica di ogni singola costruzione, strada e stabilimento industriale di una citt. Finora stato sperimentato negli Stati Uniti, a Indianapolis, Los Angeles e Phoenix. Secondo la rivista Environmental Science and Technology, potrebbe essere utile per migliorare le politiche di prevenzione.

JUNHOLD, EULENBERGER (ZOO DI LIPSIA)

Leoni Il proilo genetico dei leoni etiopici diverso da quello degli altri leoni. Gli animali esaminati nello studio dello European Journal of Wildlife Research discendono tutti da quelli dello zoo di Addis Abeba, catturati nel 1948 probabilmente nellEtiopia sudoccidentale. Piccoli e magri, con una lunga criniera scura, costituiscono una popolazione a s, che andrebbe conservata.

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Il pianeta visto dallo spazio 20.09.2012

Il Salar de Coipasa, in Bolivia

Lago Coipasa

Sedimenti

eArTHOBServATOrY/NASA

Salar de Coipasa Nord 5 km

u Il Salar de Coipasa si trova nella Bolivia occidentale, vicino alla frontiera con il Cile, nella regione dellAltiplano. Occupa una supericie di circa 2.500 chilometri quadrati. Il termine salar indica i bacini aridi e chiusi in cui levaporazione delle acque ricche di minerali causa la formazione di consistenti depositi piatti di sale. Il Salar de Coipasa situato a sudovest del lago salato Poop e a nordovest della pi grande distesa di sale al mondo, il Salar de Uyuni. La crosta di salgemma conferisce al Coipasa la colorazione bianco smagliante tipica dei salar dellAlti-

plano. Pur trovandosi in un ambiente arido, il Salar de Coipasa riceve costantemente acqua dal iume Lauca, che aluisce da nord e alimenta il Coipasa, un lago poco profondo (3,5 metri al massimo) allestremit settentrionale del bacino. Nei periodi di siccit, per, il lusso dellacqua pu ridursi drasticamente. In alcuni mesi dellanno le rive del lago ospitano una folta popolazione di fenicotteri. Lacqua del lago Coipasa e la crosta bianca di sale del salar fanno risaltare i sedimenti scuri del iume che si riversano nel bacino dalla sponda nordorien-

Situato sulle Ande boliviane, il Salar de Coipasa a pi di 3.600 metri di altitudine.

tale. A sinistra nellimmagine, le rocce vulcaniche creano un forte contrasto con la crosta di sale circostante. Anche se le Ande (a ovest) ospitano molti vulcani attivi, non si hanno notizie storiche dellattivit del vicino Tata Sabaya (non visibile nellimmagine). Questa foto non stata scattata da un satellite, ma da un astronauta della Spedizione 33 in orbita nella Stazione spaziale internazionale. La stazione ospita attualmente tre astronauti: la comandante Sunita Williams, Yuri Malenchenko e Akihiko Hoshide.William L. Stefanov

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Tecnologia
hanno preso in considerazione i visitatori del sito dellAtlantic di cui non si conosceva la provenienza e li hanno divisi in due categorie. La prima includeva quelli che entravano nella nostra homepage o in una sezione precisa (theatlantic.com/politics). La seconda riguardava tutti quelli che aprivano direttamente altre pagine, cio i singoli articoli. Poich nessuno si mette a scrivere sul browser un indirizzo come http://www.theatlantic.com/technology/ archive/2012/10/atlast-the-gargantuantelescope-designed-to-ind-life-on-otherplanets/263409/, Chartbeat ha considerato che chi arriva su queste pagine ha cliccato su un link speciico. E questa categoria da loro stata chiamata social diretto. Ecco il mio dark social! Dunque, da una parte esistono i social network, che rappresentano il 43,5 per cento del nostro traico. Dallaltro abbiamo il dark social, che porta il 56,5 per cento dei visitatori. Oltre due volte e mezzo quello che ci porta Facebook. A quel punto ho pensato: forse solo lAtlantic a essere cos inluenzato dal lato oscuro. Ho ricontattato Chartbeat per chiedergli di fare lo stesso calcolo su una gamma pi ampia di siti. E il dark social risulta ancora pi importante. Il 69 per cento degli utenti faceva parte di questa categoria, mentre gli utenti di Facebook erano fermi al 20 per cento e quelli di Twitter al 6 per cento. Gli utenti diretti erano il 17,5 per cento del totale, superati unicamente dagli utenti che arrivano su un sito attraverso un motore di ricerca. Quindi chi crede che ottimizzando la sua pagina di Facebook migliorer il suo traico si sbaglia. Non potr inluenzare pi di tanto gli scambi di email o di messaggi istantanei tra le persone. Non esiste un algoritmo capace di spiegarlo, un fenomeno sociale. Tutto questo porta a un cambio di prospettiva. I social media nati allinizio del nuovo millennio non hanno dato vita a una rete sociale, lhanno solo strutturata. Ci permettono di rendere pubblico quello che vogliamo condividere su internet. Ma noi non stiamo cedendo i nostri dati personali per condividere quello che vogliamo con i nostri amici. Molte persone facevano gi la stessa cosa senza i social media. La verit che stiamo ofrendo i nostri dati personali in cambio della possibilit di pubblicare e archiviare quello che condividiamo. Lo scambio potrebbe anche essere accettabile, ma nessuno inora ci ha detto che si trattava di questo. u mac
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KEVIN VAN AELST

Passaparola digitale
Alexis C. Madrigal, The Atlantic, Stati Uniti
Gli utenti che arrivano su una pagina web da Facebook o da Twitter sono solo una minima parte. Luso sociale della rete si basa su altre fonti ancora pi importanti per il traico di un sito
in una chat e unapplicazione per i cellulari. O quando ci spostiamo da un sito che ha un sistema di sicurezza a uno che non ce lha. Quindi gran parte del traico generato dalle nostre reti sociali invisibile ai programmi di analisi di dati. Io chiamo questo fenomeno dark social (socialit nascosta).

Una nuova prospettiva

ur avendo trascorso gran parte degli anni novanta nelle campagne dello stato di Washington, la mia vita da adolescente in rete stata molto sociale. Avevo dei programmi di chat come Icq, i forum Usenet e lemail. Trascorrevo le mie ore su internet a condividere link con gli amici. E mi riiuto di credere che laspetto sociale del web sia nato solo dopo larrivo di Facebook e Twitter. Misurare i fenomeni in rete complicato. E le informazioni che abbiamo sono limitate. Ma sapere come qualcuno venuto a conoscenza del tuo sito web una cosa molto semplice. Quando apri un link da Facebook, alcuni dati dicono al server: Sono arrivato qui tramite Facebook. Non sempre per questi dati sono rintracciabili. Di solito capita quando clicchiamo su un link in unemail,

Tutti si comportano come se quello che fanno su Facebook, Reddit, Stumbleupon o Twitter rappresentasse tutta la loro vita online. Ma davvero cos? La mia esperienza passata stata solo un fenomeno di nicchia? Un giorno mi sono trovato in una riunione con una famosa azienda di analisi di dati in tempo reale: Chartbeat. Questi ragazzi

Da sapere
Visitatori delle pagine interne del sito dellAtlantic, percentuale. Fonte: Chartbeat

56,5
21,6
Fonti sconosciute Facebook

11,2
Twitter

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Economia e lavoro
Shenzhen, Cina. Nello stabilimento della Foxconn za bisogno di vitto e alloggio e senza creare preoccupazioni sul piano sociale. A Shenzhen e a Jincheng, nella provincia dello Shanxi, la Foxconn sta creando una vasta area per la produzione automatizzata. Ma un dipendente di una compagnia taiwanese specializzata in sistemi di automazione ci spiega che la Foxconn e altre aziende taiwanesi che assemblano prodotti elettronici sono in ritardo sulla tabella di marcia. Attualmente la Foxconn ha solo un ventesimo dei trecentomila robot annunciati da Gou. Inoltre, i robot sono usati principalmente per operazioni tecniche semplici, ripetitive e monotone come la verniciatura, il collaudo e la saldatura.

IMAGINECHINA/CORBIS

Il modello base
Lautomazione porter molti vantaggi alle grandi aziende che fabbricano un unico prodotto in serie. Non redditizia nellassemblaggio di prodotti complessi o nelle linee di produzione personalizzate. Oggi, comunque, il costo dei robot ancora superiore a quello della manodopera. Inoltre, i robot della Foxconn hanno ancora capacit limitate e diicilmente raggiungono unelevata eicienza nel breve periodo. Al contrario, non va sottovalutata labilit degli operai cinesi nel manifatturiero. Ho visto numerose operazioni fatte dagli operai in un secondo, racconta Zuo Pengfei. Comunque i prodotti della Apple, il principale cliente della Foxconn, risultano pi adatti allautomazione, perch lazienda californiana sostituisce il modello base una volta allanno e mantiene un ritmo di produzione costantemente alto. Gli analisti prevedono che i vantaggi della produzione automatizzata saranno evidenti in pochi anni se si tiene conto del costo crescente della manodopera cinese. Nella fabbrica della Foxconn a Taiyuan lo stipendio di un operaio appena assunto di 1.800 yuan (circa 220 euro), che con gli straordinari possono arrivare a tremila. Nel 2011, inoltre, la casa madre della Foxconn, la Hon Hai Precision Industry, ha registrato un margine operativo lordo pari al 7,7 per cento del fatturato, contro l8,14 per cento dellanno prima. Il costo del lavoro, invece, continua ad aumentare. Dal 2014, grazie ai progressi della tecnologia, il costo dei robot potr essere inferiore a quello della forza lavoro manuale, dice Zuo Pengfei. E questa tendenza potrebbe accelerare se la Foxconn riuscisse a ottenere dei sussidi governativi per la produzione. u dmt

La Cina vuole mandare in fabbrica i robot


21 Shiji Jingji Baodao, Cina
La carenza di operai e il costo del lavoro in aumento stanno spingendo le aziende cinesi a puntare sullautomazione. Come fa la Foxconn, il colosso che assembla liPhone e liPad
2015. Negli ultimi anni i dipendenti della Foxconn sono passati da 800mila a pi di un milione grazie al successo dei prodotti Apple. Questenorme aumento del personale ha fatto emergere tutte le diicolt legate alla gestione della manodopera. Di recente la Foxconn ha promosso il programma la miniera doro della pianura centrale. Tre citt formeranno il triangolo doro del settore manifatturiero, formando lo snodo principale nella produzione delliPhone: Zhengzhou e Luoyang, nella provincia dello Henan, e Jincheng, nello Shanxi. Zhengzhou, in particolare, diventer la fabbrica di iPhone pi grande del mondo. Per realizzare il programma, la Foxconn ha aumentato loferta di posti di lavoro, ma si scontrata con la carenza di operai. Per questo ha deciso di puntare sulle linee di produzione automatizzate. Gi nel 2011 lamministratore delegato dellazienda, Terry Gou, aveva annunciato che questanno sarebbero stati introdotti trecentomila robot nelle linee di produzione pi rischiose e con le mansioni pi ripetitive. Un esempio la fabbrica di Taiyuan, dove si producono le scocche degli iPhone usando preparati chimici nocivi per la salute. Qui i robot lavoreranno 24 ore su 24, sen-

n Cina lepoca del iglio unico si trasformata gradualmente in un problema per i dirigenti delle immense aziende manifatturiere: presto linvecchiamento della popolazione provocher gravi carenze di personale e costi del lavoro sempre pi alti. Tanto che alcuni stanno valutando la possibilit di sostituire gli esseri umani con i robot. Zuo Pengfei, ricercatore del Topology research institute di Taiwan, nota che gli operai della Foxconn (il colosso che assembla prodotti hi-tech, come liPhone e liPad della Apple) sono in gran parte giovani ventenni, ma il censimento della popolazione indica che tra il 2000 e il 2010 il numero dei cinesi tra i dieci e i quattordici anni diminuito del 5 per cento. A questo ritmo il settore manifatturiero si trover di fronte a una forte carenza di manodopera intorno al
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STATI UNITI

Class action contro il Libor


Annie Bell Adams, una pensionata statunitense che ha perso la casa per non aver pagato il mutuo, ha denunciato dodici grandi banche, avviando la prima class action di proprietari di case legata allo scandalo del Libor (la manipolazione del tasso di riferimento su cui si basano molti prodotti inanziari, tra cui una parte dei mutui ipotecari negli Stati Uniti). Secondo la signora, spiega il Financial Times, gli istituti hanno provocato un aumento ingiustiicato del tasso dinteresse del suo mutuo collegato al Libor. Altri centomila statunitensi potrebbero trovarsi nella sua stessa situazione.

Portogallo

NOBEL

Finanziaria di rigore
Lisbona, 13 ottobre 2012. Proteste contro lausterit

Un premio per due


Il 15 ottobre stato assegnato il premio Nobel per leconomia agli statunitensi Lloyd Shapley, docente dellUniversity of California a Los Angeles, e Alvin Roth, professore dellHarvard business school. Cinquantanni fa, scrive il Guardian, Shapley elabor un metodo per individuare gli accoppiamenti migliori allinterno di un gruppo di persone con idee e inclinazioni diverse. In seguito questo approccio stato ripreso da Roth, che ha trovato applicazioni pratiche alle teorie di Shapley. Roth ha spiegato, per esempio, come abbinare gli studenti alle scuole o i donatori di organi ai pazienti in attesa di trapianto.

PATRICIA DE MELO MOREIRA (AFP/GETTyIMAGES)

IN BREVE

Grecia A luglio il tasso di disoccupazione greco ha toccato il livello record del 25,1 per cento, contro il 24,8 per cento registrato a giugno. Tra i giovani ino a 24 anni la quota dei senza lavoro del 54,2 per cento.

Il 15 ottobre il governo portoghese ha presentato la inanziaria per il 2013. La pressione iscale, spiega Dirio de Notcias, dovrebbe aumentare per tutti e raggiungere il 36,8 per cento del pil, il valore pi alto dal 1977. Sono previsti anche tagli al welfare a cominciare dalle pensioni e al numero dei dipendenti pubblici. Lobiettivo ridurre il deicit al 4,5 per cento del pil nel 2013, come richiesto dalla troika formata dallUnione europea, dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario internazionale. u

AFRICA

Rimesse troppo care


Gli strumenti usati degli emigrati africani per inviare denaro alle loro famiglie a casa sono troppo costosi, scrive Think Africa Press. Il problema sono soprattutto le alte provvigioni imposte dalla Western Union. Per inviare duecento dollari dal Sudafrica allo Zambia ci vogliono 45 dollari. Per mandare la stessa somma dagli Emirati Arabi Uniti al Pakistan bastano circa cinque dollari. La soluzione sarebbe un programma che incentivi anche in Africa luso di strumenti basati su internet e sulla telefonia mobile.

Il numero Tito Boeri

30 miliardi
Secondo la ragioneria dello stato, lapprovazione della proposta Damiano per la modiica della riforma pensionistica costerebbe alle inanze pubbliche trenta miliardi di euro in dieci anni. Lex ministro del welfare Cesare Damiano propone di ampliare la platea degli esodati e di introdurre una serie di scalini per consentire ai lavoratori di 58 anni di andare in pensione con 35 anni di contributi ino al 2017. Sarebbe un clamoroso passo indietro, perch la riforma della ministra Elsa Fornero ha rappresentato una svolta, dando un segnale di rigore e attenzione allequit intergenerazionale. Certo, la riforma delle pensioni pu essere sicuramente migliorata. Bisogna correggere le iniquit introdotte dai governi precedenti, come la tassa sulla totalizzazione di contributi versati ad amministrazioni diverse nel corso della carriera lavorativa. E, soprattutto, bisogna trovare una soluzione per gli esodati e gli esodandi, rendendo la riforma pi lessibile per quanto riguarda let di pensionamento. Una buona soluzione sarebbe lapplicazione di riduzioni attuariali pari a circa il 2-3 per cento in meno per ogni anno che precede il raggiungimento della nuova et pensionabile. Tornando indietro, invece, trascineremmo il paese in una nuova crisi di credibilit, inendo inevitabilmente per ampliare, invece di ridurre, il numero di cittadini che perdono il posto di lavoro con pi di 55 anni di et. Questa unemergenza sociale che non pu essere certo afrontata riportando il paese sullorlo del baratro. u

IN BREVE

Germania Berlino ha irmato un accordo con Singapore che prevede un maggiore scambio di informazioni sui cittadini tedeschi che spostano i loro soldi nella citt-stato asiatica. Singapore aveva annunciato misure contro le banche della citt che facilitano levasione iscale.

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Strisce

Canemucca Makkox, Italia


INSOMMA, COME SI FA A USCIRE DAL MUSEO?

Al museo Sascha Hommer, Germania

SEGUITEMI...

... IN VOLO. AH, BE!

QUINDI IO RESTO QUI! QUALCUNO DOVR PUR RISPETTARE LE LEGGI DI NATURA.

AH AH, MOLTO DIVERTENTE. MAI SENTITO PARLARE DI GRAVIT? DI FORZA DI ATTRAZIONE TERRESTRE? EH?

EHI ASPETTATEMI!

Neet Kidz Zerocalcare, Italia

S, s!

Airu Satomi Yai, Giappone

Allora scegli fra queste tre.

La scelta

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Giochiamo a palla?

Quale vuoi?

Airu in crisi.

Loroscopo

Rob Brezsny
BILANCIA
Immagina di essere in partenza per una grande avventura con persone interessanti, ma di essere distratta dal ricordo di un insulto insigniicante che hai ricevuto allinizio della giornata. Pensa di essere in intimit con un amante che ti fa perdere il controllo, e a un certo punto decidi di interrompere il piacere per rispondere a una telefonata. Immagina di moderare i toni e di trattenerti per presunta buona educazione, anche se il tuo istinto ti porterebbe a impennarti, librarti nellaria e straripare. E alla ine, Bilancia, cerca di capire che mostrandoti le parodie delle tue attuali inclinazioni spero di costringerti a fare in modo che non succeda nulla del genere.
ARIETE

COMPITI PER TUTTI

Racconta di quella volta che lo Spirito sceso sulla terra e ha cambiato la tua vita con un abile colpo di magia

potrebbe darti un consiglio enigmatico ma utile nel bel mezzo della notte. Un sogno accantonato che pensavi perduto per sempre potrebbe risorgere dal limbo per soddisfare un tuo desiderio. Qualcuno potrebbe restituirti un favore che gli hai fatto molto tempo fa. Sei pronto a lasciare che la storia ti ripaghi con il suo stile unico?
VERGINE

ricavare informazioni che non puoi avere direttamente dalloggetto che proietta le ombre o che viene rilesso.
CAPRICORNO

Quando nel 1532 il conquistatore spagnolo Francisco Pizarro mise a ferro e fuoco il Per, i suoi soldati trovarono delle pietre verdi. Erano smeraldi? Un prete che li accompagnava disse che cera un solo modo per capire se si trattava di gemme preziose o di semplici vetri colorati: colpirle con un martello per veriicarne la durezza. Cos molti veri smeraldi furono ridotti in briciole. Impara da questo errore, Ariete. Cerca di riconoscere i tesori per quello che sono e non sottoporli a prove insensate che potrebbero impedirti di conoscere la loro vera natura.
TORO

mangiare solo cibo sano e per farti dormire almeno otto ore per notte. Potrei perino consigliarti di celebrare un rituale in cui costruisci intorno a te un grande cerchio di ilo viola e poi compi una serie di azioni giocose per esaltare la tua libert, come danzare freneticamente e cantare lamore il mio creatore. Inine, Gemelli, ti inviterei a usare la tua sfrenata fantasia insieme alla tua disciplinata intelligenza per pianiicare il tuo benessere a lungo termine.
CANCRO

Per te questa la Settimana degli Squali. In questa pericolosa navigazione, Vergine, dovresti guardarti da tutti gli squali, soprattutto da quelli che sembrano esseri umani. Non metterti sulla loro strada e non sottovalutarli. Tuttavia, dovresti anche cercare di conoscerne meglio alcuni. Potrebbero insegnarti qualcosa su come ottenere quello che vuoi. Naturalmente, non sarai mai fredda e spietata come loro, ma aggiungere un po di pensieri da squalo al tuo repertorio potrebbe dare una bella sferzata alle tue ambizioni.
SCORPIONE

Tutti hanno un qualche potere. Qual il tuo? Penso che nei prossimi giorni si veriicher una crisi che ti ofrir la possibilit di usarlo in modo diverso. Forse sarai invitato a esercitare una maggiore autorit o inluenza. Forse il diritto a usare quel tuo particolare potere sar messo in discussione e ti sideranno a esprimerlo in modo pi completo e diretto, oppure a rinunciarci. Ti consiglio di sofermarti a visualizzare con precisione il potere che ti piacerebbe avere.
ACQUARIO

ILLUSTRAZIONI DI FRANCESCA GHERMANDI

LEONE

GEMELLI

Se mi chiedessi di essere il tuo consulente personale, ti prescriverei erbe medicinali e integratori per raforzare il tuo sistema immunitario. Insisterei per farti

Il passato torna da te portando doni, Leone. Ti consiglio di renderti disponibile ad accogliere le sue benedizioni, che potrebbero arrivarti in modo inaspettato. Per esempio, lo spirito di una persona amata che non c pi

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internazionale.it/oroscopo

Su Reddit un utente ha postato una richiesta a tutta la comunit: C qualcuno che potrebbe aiutarmi a ricreare lodore dei Pirati dei Caraibi a Disneyland?. Ha detto di adorare quel profumo. un misto di terra bagnata, legno marcio e polvere da sparo con sfumature muschiate e un pizzico di cloro, di una freschezza stuzzicante. Se fosse riuscito a riprodurre quella fragranza a casa sua, ha assicurato, avrebbe lavorato sempre con la massima eicienza. Perch non segui il suo esempio, Toro? un buon momento per individuare tutti gli ingredienti che ti servirebbero per fare in modo che il tuo ambiente ti ispiri al massimo.

Caro Astrologo, oggi mi sono imbattuto per caso nel tuo sito e sono rimasto inchiodato. Davi troppe risposte alle domande che mi ponevo da anni. Ho avuto la sensazione che mi stessi curando da problemi che non sapevo neanche di avere. Sono passate ore prima che riuscissi a staccarmi e a uscire da quel vortice. Come potuto succedere?.Sconvolto Caro Sconvolto, sono nato anchio sotto il segno del Cancro, e si d il caso che in questo periodo la gente della nostra trib emani unaura intrigante e misteriosa. Siamo al culmine della nostra capacit di attrarre e di sedurre. Molti di noi stanno usando questo potere a in di bene, ma il nostro enigmatico fascino rimane ancora leggermente inquietante.

Da un momento allaltro potresti sognare di trovarti nudo in pubblico, durante una lezione o una riunione di lavoro. Spero proprio che succeder, perch penso che sarebbe un ottimo presagio. Signiicherebbe che sei pronto a liberarti dei travestimenti che inora ti hanno reso diicile reinventarti. Chi questo Nuovo Te? Metterti a nudo in sogno ti aiuter a vedere alcune importanti verit della tua vita da sveglio.
SAGITTARIO

Caro Rob, amo leggere i tuoi oroscopi. Ho limpressione che tu sia un amico che non ho mai incontrato. Quando cerco di immaginare come sei, ti vedo sempre basso, grassoccio, calvo e con i bai biondo ramato. Ho ragione?.Acquario Curioso Caro Curioso, hai fatto bene a cercare un riscontro. Per voi Acquari un ottimo momento per veriicare se quello che immaginate corrisponde al mondo reale. Per rispondere alla tua domanda, in realt sono alto e magro, non porto i bai e ho una lunga chioma di capelli color argento.
PESCI

Mentre attraversi una grande distesa dacqua alla ricerca di tesori sconosciuti, naviga alla luce delle nuvole. Questo il tuo oracolo della settimana, Sagittario. Cosa signiica? La fatica che farai per interpretarlo essenziale per attivare le sue potenzialit, quindi non voglio dirti troppo. Ma devo aggiungere tre cose per aiutarti nella tua ricerca. 1) Preparati ad andare molto lontano per scoprire un segreto che non sai neanche di cercare. 2) Considera la possibilit di aver iducia in un obiettivo che non capisci ancora bene. 3) Aidati alle ombre e ai rilessi per

Ho trovato il messaggio giusto per stabilire il tono delle tue prossime settimane. Lho preso in prestito dallo scrittore H.P. Lovecraft, e coglie perfettamente il senso dei tuoi presagi astrali: Il mio piacere la meraviglia, linesplorato, linaspettato, ci che nascosto e quellalcunch dimmutabile che si cela dietro lapparente mutevolezza delle cose. Rintracciare quel ch remoto nel vicino; leterno nelleimero; il passato nel presente; lininito nel inito; queste sono le fonti del mio piacere e di ci che io chiamo bellezza. E adesso, Pesci, mettiti alla ricerca, accogli con insolita grazia tutte le misteriose meraviglie in cui ti imbatterai, e tutti gli incontri inaspettati.

Lultima

gable, the globe and maIl, canada

pensa solo a essere rilassato.

chappatte, le temps, svIzzera

libert di espressione! ma senza dover pensare!.

avremmo preferito il nobel per leconomia.

mIx & remIx, lhebdo, svIzzera

programma della giornata mondiale dellonu dedicata alla fame nel mondo. siamo un po in ritardo. passeremo immediatamente dalla pausa caf alla merenda.

vedrai, questo s che causer un bel po di problemi.

Le regole Autunno
1 la stagione migliore per mettersi a dieta, iscriversi in palestra e prendere altri impegni che non rispetterai. 2 adeguati ai colori della natura: vestiti solo di arancione, marrone e verde scuro. 3 se sei ancora abbronzato vuol dire che devi lavarti pi spesso. 4 Il prezzo delle castagne arrosto aumenta pi velocemente di quello della benzina. 5 non importa se ci sono ancora 27 gradi: dal primo ottobre la tv si guarda avvolti nella coperta. regole@internazionale.it

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barsottI

el roto, el pas, spagna

SORRIDETE
E ARRIVATA LA COMODIT A TACCO ALTO

SCULPTURED 65 PROVATELA PER CREDERCI


ecco.com/sorridere

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