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I CAMPIONI DOPATI tutta una questione di massa critica. Provare per credere.

. Un esempio: latomica esplode soltanto se nella testata presente un adeguato quantitativo di plutonio. Per non parlare, poi della carica batterica: ci si ammala nel caso che la concentrazione di batteri (o di virus) sia tale da superare momentaneamente le barriere protettive delle difese immunitarie. Non lo sapevate, forse, ma anche in economia funziona cos: poich il grande mangia il pi piccolo, meglio, molto meglio essere grande, in un clima imperante di globalizzazione, quando i capitali in libert sono a caccia di buoni affari. Del resto, Fazio laveva capito benissimo: i depositi bancari degli italiani (popolo di grandi risparmiatori) sono di tale entit, da fare gola ai grandi gruppi bancari internazionali, in grado di lanciare Opa ostili sulle banche nostrane. Quindi, per rafforzare le difese immunitarie del sistema bancario italiano, Fazio mise su una sorta di vestito dArlecchino con quel che aveva a disposizione e, purtroppo per lui, ha trovato sulla sua strada i Furbetti del quartierino! Ma, se ci fosse stato ancora Cuccia sul mercato, non pensate che Mediobanca lavrebbe perseguita in proprio, questa causa tutta francese dei campioni nazionali? S, perch lidea viene proprio dalla Francia, quella che ha inventato la Comunit Europea per legare a s il destino della Germania e, poi, grazie al duopolio francotedesco, mantenere saldo nelle sue mani il timone della politica internazionale e comunitaria del Vecchio Continente. Da l in poi, la Francia doveva manifestare una serie di protagonismi, che vanno dalla Force de frappe (larsenale nucleare francese), alla chaise vide (boicottaggio delle decisioni della Comunit Europea, quando ancora il voto era allunanimit), allaeronautica militare ed ai calcolatori elettronici. Sogni velleitari, tutti miseramente naufragati in quella che la realt della Francia stessa: un grande Stato nazionale europeo, senza pi risorse, n abbondanza di materie prime (dipende come Noi dalle forniture petrolifere mediorientali!), per poter mantenere il suo status di potenza coloniale decaduta. Anche il suo modello socio-economico (ovvero la sua diversit, qualificata come terza via tra capitalismo e collettivismo), lha portata in questi anni ad una crescita economica vicina allo zero ed il suo modello di integrazione si disintegrato, a seguito della protesta giovanile delle banlieus. Non contenti di aver mancato il grande appuntamento con lEuropa, votando No al referendum sulla Costituzione, i francesi hanno di recente messo vistosamente il bastone tra le ruote al processo di integrazione economica dellUnione, sbarrando il passo allacquisizione di Suez da parte dellEnel. Come dice giustamente Tremonti, si passati dalla una geografia piana dei dazi (aboliti, per effetto dellentrata in vigore di Maastricht), a quella verticale dei capitali. Cio: vanno bene gli scambi di merci, per gi le mani dai campioni nazionali, come Suez e Gaz de France (GDF), che uniti debbono poter garantire a Parigi il controllo dei mercati energetici europei. Non importa, poi, se nel far questo si rischia lavvio di una procedura di infrazione per violazione dei Trattati, da parte della Commissione di Bruxelles. Del resto: chi ha avuto il coraggio, nel 2004, di sanzionare Francia e Germania per deficit eccessivo? Il problema vero ancora un altro: la benedizione del Governo francese di de Villepin alla fusione tra GDF e Suez comporta che lo Stato (in quanto azionista di maggioranza e proprietario del mega-gruppo Electricit de France, o EDF, che una delle compagnie pi quotate del mondo) divenga di nuovo il monopolista energetico, fissando tariffe al consumo e iper-regolando la materia, a tutto danno dellauspicata liberalizzazione progressiva del settore dellenergia in Europa (identico discorso vale per le telecomunicazioni!). Patriottismo economico e la denuncia di scalate ostili sono solo denunce strumentali per aggirare i Trattati? Non vero, forse, che il Governo francese ha approvato la fusione Suez-GDF soltanto dopo aver accertato che Suez fosse vulnerabile alla scalata ostile di Enel? I francesi, tuttavia, sono in buona compagnia: visto che la politica della concorrenza, voluta da Bruxelles, non ha portato benefici a livello dei prezzi al consumo, n ha favorito lemergere di competitori

paneuropei, la maggior parte degli Stati membri ritiene di doversi assicurare in proprio la sicurezza energetica (forniture e distribuzione). Di chi la colpa? Il nome dellassassino alla prossima puntata Roma 6 marzo 2006 Maurizio Bonanni

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