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DOCUMENTO DEL COLLEGIO DOCENTI DELLISIS SAN GIOVANNI BOSCO La presente nota per esternare e formalizzare la forte preoccupazione

di questo Collegio docenti per il mantenimento sul territorio valdelsano della realt formativa - nei prossimi due, tre anni - della sezione professionale Cennini, parte integrante dellISIS S. G. Bosco di Colle di Val dElsa e anche per la permanenza, in futuro, di tre autonomie scolastiche in Valdelsa a seguito delle scelta di politica scolastica dellAmministrazione Provinciale di Siena che ha previsto dal 2013-2014 lo scorporo della sez. enogastronomica di San Gimignano (compreso la sede carceraria), dalla sua nascita associata allISIS San Giovanni Bosco, e la sua unione allITA Ricasoli di Siena. Infatti, alla luce dellandamento delle iscrizioni per l a. s. 2013/2014 che conferma un trend gi evidente nei precedenti 2 anni di forte migrazione di utenza dagli indirizzi IPSIA a quello per LEnogastronomia (n 58 iscritti alla sez. per lEnogastronomia, n 13 iscritti per Produzioni industriali e Art. Moda e n 21 iscritti per Manutenzione e Ass. Tecnica), e nella prospettiva che una analoga situazione possa verificarsi negli anni a venire, non possiamo non rilevare la gravit della scelta operata dallAmministrazione Provinciale di Siena in merito allo scorporo dellindirizzo enogastronomico (presente a San Gimignano anche nella sezione carceraria di Ranza) dallIstituto superiore S. G. Bosco, di cui la sez. professionale Cennini fa parte da oltre 15 anni. Pi volte la nostra perplessit, condivisa per altro dal Dirigente scolastico e ripetutamente argomentata da quando la decisione della Provincia stata resa nota, quasi come gi definitiva anche prima dei passaggi istituzionali (conferenza provinciale), si manifestata sia in sede di Collegio che di Consiglio dIstituto; ma ci spiace constatare la totale mancanza di confronto (se non successivo a decisioni gi prese) con coloro che nella scuola vivono e lavorano e che, proprio per questo, meriterebbero di essere almeno consultati per valutare le possibili ricadute sul territorio di scelte cos rilevanti. Gli attuali dati degli iscritti evidenziano il grave pregiudizio per la sopravvivenza di un istituto professionale storico quale il Cennini che tanta parte ha avuto nello sviluppo del territorio valdelsano e della sua economia alla luce della scelta della Provincia di Siena. Infatti in presenza di una sostanziale tenuta delle iscrizioni delle sezioni professionali di questo istituto (negli ultimi 5 anni iscrizioni variabili tra 80 e 95 studenti) si assiste ad una massiccia e progressiva migrazione degli iscritti dalle sezioni IPSIA alla sezione per lenogastronomia, sezione che dal prossimo anno scolastico non dipender pi da questo istituto. E a questo punto ci piacerebbe sapere cosa pensa lAmministrazione Provinciale, che in pi occasioni, a proposito di scuole del capoluogo di provincia sottodimensionate o a rischio dimensione da anni, ha parlato della necessit di salvaguardarne comunque lautonomia, della storia del Cennini, le cui origini risalgono alla seconda met dell 800 - come sicuramente gli stessi amministratori provinciali ben sanno - e se tale storia sia meritevole di tutela al pari di quella degli istituti citati. La programmazione territoriale dellofferta formativa condotta dall Amministrazione Provinciale di Siena ci appare di scarsa lungimiranza e inficiata da unottica certamente discutibile, n ci chiaro quanto laccordo con le Amministrazioni comunali valdelsane, in particolare quella di San Gimignano, sia stato fatto con la piena consapevolezza di tutte le conseguenti implicazioni: disporre, con decorrenza dal prossimo anno scolastico, lo scorporo della sez. per lEnogastronomia e della sez. carceraria (potenzialmente, a regime 20 classi, e nellanno a venire certamente 12) per accorparle allITA Ricasoli di Siena significa impoverire la realt delle tre Autonomie scolastiche attualmente presenti in Valdelsa . Riteniamo che in una logica di corretta programmazione territoriale, stante la forte crisi del settore manifatturiero, sarebbe stato sicuramente opportuno stimare uno spostamento dellutenza (che nella Valdelsa attinge ad uno stesso bacino) dalle sezz. Professionali per lindustria verso il settore enogastronomico, alla luce anche delle recenti indagini sulloccupazione in questo territorio (vedi ricerca Excelsior), e non occorreva la sfera di cristallo per immaginare una possibile riduzione degli iscritti negli indirizzi manifatturieri (Manutenzione e Assistenza tecnica e Produzioni Industriali e artigianali Moda) rispetto a quello

enogastronomico (nel quale, nei due anni di esistenza di tale indirizzo di studi, gli iscritti sono cresciuti di oltre il 100%!), gi manifestatasi del resto, sebbene in misura minore, nello scorso anno scolastico. Tale andamento avrebbe dovuto sicuramente far riflettere gli amministratori, soprattutto nella prospettiva della salvaguardia di tre autonomie scolastiche presenti nellistruzione secondaria di 2 grado in Valdelsa e in unottica di medio periodo. Invece, e qui il nostro rammarico, si operato secondo una visione di brevissimo periodo e con scarso respiro prospettico, senza analizzare la realt territoriale dal punto di vista del trend delle iscrizioni (per le quali bastavano i dati dellOsservatorio scolastico), senza considerare le prospettive economiche, ma si , al contrario, agito soltanto per proteggere lautonomia di realt scolastiche presenti nel capoluogo della provincia gi sottodimensionate da alcuni anni. Questo collegio ha mantenuto finora un profilo basso, per senso di responsabilit e correttezza professionale, rispetto alla decisione dello scorporo della sez. enogastronomica, pur rappresentando allAmministrazione Provinciale il proprio dissenso; ma di fronte ai dati sopra indicati e allevidente processo di migrazione di iscritti dalla sez. IPSIA a quella per lenogastronomia, il senso di responsabilit e di correttezza incontra un limite (quello di non passare per fessi) e corre lobbligo di puntualizzare la storia delle sezz. enogastronomiche ordinaria e carceraria di San Gimignano, richiamando lAmministrazione Provinciale al rispetto di tale storia, finora liquidata con un Arrivederci e grazie!, edulcorato con qualche complimento e qualche ringraziamento, che riteniamo sinceri ma sicuramente molto politichesi, rivolti alla comunit del San Giovanni Bosco e a chi in essa opera. La storia questa: tre anni fa lindirizzo turistico trasformato con la riforma Gelmini in commerciale, attivo a San Gimignano da un decennio quasi mai con pi di una classe per anno di corso, era destinato a scomparire (solo 6 iscritti in prima nessuna classe prima attivata nella.s. 2010-2011) e veniva trasformato grazie ad unintuizione, tutta interna al San Giovanni Bosco, fortemente condivisa dal Comune di San Gimignano, che puntava al mantenimento di una scuola secondaria di 2 grado con vocazione turistica sul proprio territorio e fatta propria dalla Provincia di Siena attraverso la trasformazione in enogastronomico. In tre anni le iscrizioni sono passate da 22 per il 2011-2012 a 33 per il 2012-2013 (poi salite a 39 a settembre 2012), per finire con i 58 iscritti per il 2013-2014 (pacco dono allITA Ricasoli di Siena) a conferma della giustezza dellintuizione. Chiaramente la gestione di una migrazione di iscritti allinterno di sezioni ad esso appartenenti era stata messa in conto da questo istituto; non era stato certo messo in conto di dover far fronte, invece, sulla base di una decisione autoritativa, e mai partecipata nel suo processo di formazione, alla rinuncia tout court di un pezzo della scuola (guarda caso quello che rileva una miglior rispondenza nellutenza). Per la sez. carceraria il discorso diverso: la sez. attiva da 2 anni e linserimento presso questo Istituto stato richiesto con forza tre anni fa dallallora dirigente dellUfficio scolastico provinciale e dallassessore provinciale. A tale richiesta questa scuola non si sottratta ma, nonostante la complessit organizzativa e la penuria di attrezzature e di risorse ad hoc, ha cercato di potenziare lofferta formativa rivolta ai detenuti, trovando sulle proprie modalit di gestione positivi riscontri sia nellopinione della direzione carceraria che in varie occasioni li ha manifestati (di tutto ci, evidentemente, alla Provincia di Siena importato ben poco) sia nelle iscrizioni dei detenuti ai corsi. E anche in questo caso la beffa: Avete lavorato bene, grazie! Ci vediamo al Ricasoli. La scelta di codesta Amministrazione, evidentemente miope visti i dati delle iscrizioni 2013/2014 che registrano una forte espansione della sede scorporata e di contrazione della parte di professionale che resta a questo istituto, rischia di penalizzare doppiamente la comunit educativa in cui questo Collegio opera: basti pensare che con molta probabilit difficilmente questa scuola, dopo lo scorporo dato il probabile n di classi non superiore a 40 potr contare in futuro sul mantenimento del semi esonero per un collaboratore del dirigente scolastico, funzione - questa - particolarmente utile e necessaria in termini di moderazione e mediazione della relazione educativa in una realt socialmente problematica e caratterizzata da situazioni di scolarizzazione non sempre adeguate, quali sono di norma quelle che si

presentano nelle sezz. Professionali, e di cui i politici certo dovrebbero essere a conoscenza. Senza lo scorporo le prospettive della scuola avrebbero portato addirittura allottenimento di un esonero totale, data la progressiva crescita della sez. liceale e di quella prof.le per lEnogastronomia, pur in presenza di un calo delle iscrizioni nelle sezz. prof.li per lindustria (nellarco di massimo due anni la scuola si sarebbe assestata con le sezioni liceali e professionali su oltre 55 classi). Pertanto, sulla base di quanto sopra esposto, questo Collegio chiede con viva forza che lAmministrazione provinciale in primis e le altre amministrazioni in indirizzo si attivino prontamente per rimuovere una scelta che, alla luce dei dati suindicati - peraltro facilmente prevedibili se le amministrazioni stesse si fossero confrontate per tempo con il mondo delle scuola e avessero tenuto davvero conto del trend delle iscrizioni degli ultimi tre anni e delle prospettive occupazionali, purtroppo scarse, nel nostro territorio in ordine al settore industriale evincibili da dati chiari di recenti indagini - fa presupporre per il prossimo futuro un grave vulnus nellorganizzazione dellofferta formativa in Valdelsa, con pregiudizio probabile per il mantenimento di tre autonomie scolastiche che altrimenti non sarebbero minimamente da mettere in discussione; autonomie che il mantenimento della sez. professionale per lEnogastronomia allinterno delle istituzioni scolastiche valdelsane pu tranquillamente garantire salvaguardando anche la stabilit di molti posti di lavoro, la titolarit dei docenti(pur su sezioni diverse ma di una stessa scuola) e la strutturazione organizzativa degli stessi. Al contrario, lo scorporo tanto superficialmente attuato implica, nella migliore delle ipotesi, la formazione di numerose cattedre orarie esterne e la conseguente difficolt a gestire il personale operante su scuole diverse e lontane, logisticamente, dalla sede centrale. Fa specie constatare che la Provincia di Siena, ritenuta da pi parti cos attenta alle criticit occupazionali del senese e dialogante con le imprese private, si sia dimostrata nel caso di un servizio pubblico, quello della scuola, strategico per la formazione di una cittadinanza consapevole, piuttosto refrattaria al confronto e al recepimento di istanze non corporative avendo come unico e determinato obiettivo la ricerca della soluzione ad un problema storico di una scuola senese con lo smembramento di una realt formativa armonica quale , o forse sarebbe meglio dire era, quella del San Giovanni Bosco. Siamo consapevoli del fatto che, purtroppo, probabilmente nulla si possa fare per il corrente anno scolastico (anche se speriamo che ci si accorga dellerrore e si torni sui propri passi - sarebbe un bel segno anche per la Politica!), salvo una auspicabile e realistica autocritica da parte di tutti coloro che si sono adoperati per una scelta che, a giudizio di questo Collegio, risulta assolutamente infelice e scarsamente motivata. Riteniamo comunque che volendolo - molti dei soggetti a cui viene inviato questo documento potrebbero attivarsi insieme allAmministrazione provinciale di Siena per rimuovere da subito, con decorrenza 2013-2014, una palesemente immotivata e ingiustificabile scelta . Di norma le scuole si accorpano e non si scorporano, salvo il caso di dimensioni numeriche assurde (oltre i 1700-2000 studenti). Ma non era certo il caso del S. G. Bosco, che conta attualmente 1080 studenti ai quali, con la decisione sopra criticata, si sottraggono per il prossimo anno scolastico circa 200 alunni, e in una prospettiva a regime (rispetto al dato di iscritti potenziali fra 2-3 anni quando il ciclo dellindirizzo enogastronomico sarebbe stato completo con le classi 5^) la cifra si aggirer probabilmente intorno ai 350400 studenti e, forse, anche pi! Per questo ribadiamo la nostra richiesta: intervenire, da subito se possibile o nella peggiore delle ipotesi per il 2014/2015 per il ripristino della struttura delle scuole della Valdelsa e trovare una soluzione ai numeri storicamente limitati di alcune scuole di Siena dentro la realt scolastica del capoluogo, in unottica di reale programmazione territoriale e non sulla base di fantomatiche ipotesi di poli agro-enogastronomici. Questi, se si fosse approfondita la questione, possono tranquillamente costituirsi attraverso accordi tra scuole (e altri soggetti) come previsto dalla normativa vigente (vedi le Linee guida sui poli tecnicoprofessionali), che non imponeva assolutamente allAmministrazione Provinciale laccorpamento della sez. enogastronomica di S. Gimignano e della sez. carceraria allIstituto tecnico agrario di Siena. Se cos fosse,

paradossalmente, ci attenderemmo che anche il Prof.le per lEnogastronomia Artusi di Chianciano, le sezz. Turistiche del Redi di Montepulciano e del Caselli di Siena, certamente papabili per la formazione del polo, fossero accorpate allAgrario di Siena visto che, come sembra, per lAmministrazione prov.le la distanza tra la sede centrale di una scuola e le sedi staccate non ha importanza! Si vuole far notare che il Ricasoli dista ca. 45 km da S. Gimignano e ca. 50 km dalla sede carceraria di Ranza. N tantomeno ci convince la chimera di un potenziale finanziamento da Bando regionale per listituzione di un polo enogastronomico, con cui forse si sono convinti gli amministratori comunali di San Gimignano, che avrebbe imposto lo scorporo della sez. enogastronomica dal nostro Istituto al Ricasoli. Quale il beneficio dello scorporo ai fini della richiesta di finanziamento? Solo lAmministrazione Provinciale di Siena lo sa. Se questi fossero stati i termini della decisione, al polo avrebbe potuto aderire/aderirebbe facilmente anche il S. G. Bosco di Colle con le sezz. per lEnogastronomia attuali, come potrebbero/possono partecipare gli altri istituti sopra citati senza arrecare penalizzazione alcuna ai fini della partecipazione al Bando regionale, presentato come la panacea ai problemi finanziari, certo non infondati, della Provincia in ordine agli investimenti strutturali da fare presso la sede di San Gimignano. Ripetiamo unanalisi in precedenza richiamata: assolutamente paradossale che, quando sembra ipotizzabile a 900 il parametro medio del numero di studenti per salvaguardare lautonomia di una scuola, si vada a scorporare una scuola di 1080 studenti (che potenzialmente poteva arrivare nellarco del prossimo biennio massimo a 1300 studenti e quindi opportunamente dimensionata) sottraendo da subito oltre 200 studenti e in una prospettiva triennale probabilmente circa 400 alunni, col risultato di metterne seriamente a rischio lautonomia futura per recuperare lautonomia di una scuola di Siena che da tempo risultava sottodimensionata e alla quale, da anni, lAmministrazione Provinciale evitava laccorpamento con altre scuole con richieste di proroga dellautonomia alla Regione. Qualora dovesse verificarsi la nostra previsione sui rischi per la permanenza di tre autonomie scolastiche in Valdelsa fra tre anni, come conseguenza di medio periodo della scelta perniciosa della Provincia di Siena di scorporo della sez. enogastronomica, alla luce delle considerazioni che precedono e con la consapevolezza che lISIS San Giovanni Bosco si consolidato ed cresciuto nel suo quindicennio di esistenza con lunione tra sezione liceale e sez. professionale e che non pensabile possa mantenersi solo con la sezione liceale e con unIPSIA che, come argomentato in precedenza, palesa numeri fortemente critici in un periodo di forte crisi economica per loccupazione nel manifatturiero, vorremmo evitare che i politici attuali o quelli che vi saranno al momento tirino fuori argomenti del tipo: Noi non siamo tecnici e non potevamo prevedere, poich la possibilit di prevedere sta nei dati e nelle considerazioni sopra esposte che ben dovevano essere presenti, gi sulla base di dati storici e di analisi e del buon senso, a chi oggi ha preso la decisione. Nessun alibi quindi, ma responsabilit precise, con nomi e cognomi! Come educatori, poi, non possiamo fare a meno di rilevare come sia quantomeno curioso che la Politica si compiaccia di andare a rompere una realt educativa e formativa che funziona e sulla quale in questi anni la comunit del San Giovanni Bosco ha fortemente lavorato per creare un tessuto di relazioni tra studenti, docenti e famiglie collaborativo e produttivo di unofferta formativa di qualit, per proporre un modello organizzativo non verificato e che lascia perplessi in primis proprio coloro che saranno chiamati a lavorare al suo interno. Di quanto sia collaborativo il clima tra le sezz. operanti in questo istituto questo Collegio ha dato ampia prova prodigandosi, anche dopo aver saputo dellinfelice scelta della Provincia affinch il n di classi prime attivabili a San Gimignano fosse elevato a 2 invece che limitato a una sola soltanto, come originariamente stabilito dalla stessa Provincia sulla base di una asserita indisponibilit di locali pregiudicando, in tal modo (e alla luce del dato delle iscrizione si capisce come questo pregiudizio vi sarebbe sicuramente stato in caso contrario), il diritto dellutenza alla scelta della scuola senza invece chiudersi in una strategia difensiva a

tutela delle sezz. IPSIA che indubbiamente avrebbero beneficiato di uneventuale non accettazione di iscrizioni allenogastronomico in n pari a circa 34-35 alunni (non potendo accogliere in caso di una sola classe pi di 22-23 studenti in considerazione del dimensionamento delle aule e della necessit di garantire liscrizione a possibili ripetenti). Si conferma dunque come la scelta dello scorporo sia stata solo una scelta politica che nulla ha a che fare con il polo, ma solo con la determinazione degli amministratori provinciali di salvaguardare oggi lautonomia di un istituto, il Ricasoli, pregiudicando potenzialmente, nel medio periodo, la salvaguardia di tre autonomie scolastiche in Valdelsa, smembrando, oltretutto da subito, un polo, questo s, a valenza territoriale gi esistente e funzionante, di istruzione professionale; e, in ogni caso, se ne penalizza la qualit e la quantit dellofferta formativa erogata. Leggendo sui quotidiani di questi giorni i fatti di cronaca finanziaria che vedono Siena sotto i riflettori e certo non rappresentata positivamente, ci siamo imbattuti in questa definizione: Siena una citt piuttosto respingente nei confronti di ci che non riesce a inglobare e a riportare nellalveo della senesit tout court (uno stato dellanima pi che un confine geo-antropologico) (Corriere della sera, 22 febbraio 2013). Non vorremmo che la medesima definizione si attagliasse anche alla nostra situazione e che le anime valdelsane valessero un po meno delle anime del capoluogo. La scelta dellAmministrazione Provinciale passata nel silenzio pi assoluto e assordante anche delle organizzazioni sindacali, che pure hanno partecipato al percorso di formazione della decisione sia in sede intercomunale che provinciale. La cosa ci meraviglia non poco, visto che in altre circostanze, con riferimento a scelte definitive o anche solo prospettate e non definitivamente assunte in tema di programmazione territoriale della rete scolastica, lattenzione stata ben diversa. In questo caso nessun sindacato si interrogato sulla bont e la razionalit della scelta dell Amministrazione provinciale (che le anime siano diverse anche sindacalmente parlando e che le autonomie scolastiche pesino in modo differente sul territorio provinciale anche per i sindacati?). Una Buona Politica dovrebbe capire che oltremodo avvilente per una comunit di operatori scolastici avere la consapevolezza dellapprezzamento del proprio lavoro anche allesterno e, contemporaneamente, vedersi sottrarre una parte di scuola per garantire lautonomia scolastica ad una scuola del Capoluogo senese mettendo a rischio in un futuro non tropo lontano la propria autonomia. La soluzione allautonomia del Ricasoli poteva (da tempo, e non si dica che non esisteva la possibilit!) e doveva essere trovata allinterno del territorio metropolitano di Siena e per anni la Politica ha preferito utilizzare lo strumento della deroga per poi risolvere il problema con lo scorporo della sez. enogastronomica dallISIS San Giovanni Bosco. Vogliamo sperare, come operatori scolastici, come dipendenti pubblici e come cittadini, che il primato della Politica non risieda nellarroganza delle proprie scelte, ma nella capacit di modificarle tempestivamente se palesemente sbagliate, riconoscendo i propri errori, disponendosi allascolto ed aprendosi, nella responsabilit delle scelte da attuare, al dialogo con le parti interessate e con le comunit coinvolte. Si auspica che tutto ci avvenga in tempi rapidi!
Il presente documento verr inviato a presidente, assessore allistruzione e capigruppo in consiglio provinciale di Siena, assessore regionale allistruzione, sindaci, assessori allistruzione e capigruppo nei consigli comunali dei Comuni della Valdelsa senese e p.c. alle segreterie provinciali delle OO SS. della scuola, al dirigente dellUff. Scol. Reg. Firenze, al dirigente dellUff. Scol. Territ. di Siena, ai presidenti dei Consigli distituto, ai dirigenti scolastici e ai collegi docenti degli Istituti secondari distruzione superiore di 2 grado della Valdelsa senese.

Il collegio docenti dellISIS San Giovanni Bosco di Colle di Val dElsa (Documento approvato allunanimit nella
seduta del 25/2/2013)

Adesione al documento espressa allunanimit dal Consiglio distituto nella seduta del 1-3-2013

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