Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
La cipolla era un elemento essenziale nella cucina in Bartella fin dai tempi più
antichi, molto più che il pomodoro o la salsa, non conosciuti molto bene come la
cipolla.
Questo proverbio si cita a proposito di coloro che s’intromettono in tutte le
questioni comprese quelle di cui ignorano ogni cosa e in un modo non sempre
opportuno.
In italiano esiste un proverbio corrispondente che dice: «sei come il prezzemolo in
tutte le minestre».
Habola era il nome di una persona che viveva in Bartella duro d’orecchio. La
moglie, dallo scarso udito anche lei, quando suo marito Habola tornava a casa dopo
aver fatto la spesa, gli dava il ben tornato. Lui, invece di ben tornato,
immancabilmente capiva: cosa hai portato con te? Quindi rispondeva: bietola e
ravanello.
Questo proverbio oggi si applica oltre che a chi non sente bene anche alle persone
distratte oppure a quelle che intervengono nel discorso senza capirne il contenuto
esatto.
A questi si risponde con le parole del proverbio حبول قواك. Habola ben tornato per
richiamarli ad una maggiore attenzione.
Di solito i grandi palazzi dei sultani e dei ricchi hanno bisogno di chi dirige tutta la
vita della casa: i lavori di pulizia, i preparativi per gli ospiti, la logistica e la gestione
delle spese ecc.
Questo proverbio si dice per coloro che sono abili nel condurre e governare la casa
come le donne molto attente e chi è molto capace nella direzione di una fabbrica e di
un’impresa in genere.
La sella è un sedile che si fissa sul dorso dell’asino e che serviva a montarci sopra
o a portarci delle cose come grano o acqua ecc. Quando l’asino riposa questa sella si
posa a terra. I bambini, per giocare, non potendo montare sull’asino montavano sulla
sella.
Questo proverbio è detto per chi non riesce ad affrontare una persona forte, per es.
un capo ufficio, e allora se la prende con un semplice impiegato lamentandosi con lui
di non poter risolvere il suo problema.
Vedendo questo, gli altri dicono: tu non ce la fai a montare sull’asino, in altre
parole ad affrontare il capo, e allora monti sulla sella, cioè te la prendi con un
semplice impiegato che non c’entra nulla; fai come i bambini.
La noce veniva portata a tavola solo nelle feste e per mangiarne il frutto, la gente
usava rompere il suo guscio, che è molto duro, con i denti. Accadeva quindi che chi,
per età o per una qualche debolezza, non aveva denti buoni non ne poteva mangiare.
Il significato di questo proverbio è: Dio da la grazia (ricchezza o altro) a chi non sa
o non può usarla.
In diverse zone d’Italia è diffuso un proverbio simile: Chi ha pane non ha denti e
chi ha denti non ha pane per significare che non sempre la presenza di un bene o una
grazia di Dio può essere vissuta.
بشوت اقلوخ لقدر دلحيفوخ
pshot aqloch lqadar dlahefoch.
Stendi la tua gamba secondo la tua coperta.
Quando a Bartella fa freddo e uno possiede una coperta corta, per dormire deve
arrangiarsi stringendo il corpo e adattandolo secondo quella coperta.
Questo proverbio è detto di chi non conosce le sue capacità e interviene in
questioni complicate fuori dalla sua portata non riuscendo poi ad uscirne
complicandosi la vita. Il proverbio diventa un consiglio, cioè: intervieni nelle
questioni secondo le tue capacità e non presumere oltre. Come si dice di uno che
vuole comprare una casa grande avendo pochi soldi.
In Italia un proverbio simile recita: non fare il passo più lungo della gamba.
Il rapinatore e l’indovino sono due categorie di ladri in Bartella; uno agisce di notte
e l’altro ruba dal sorgere del sole prendendo in giro la gente.
Questo proverbio si dice quando una persona conosciuta come portatrice di
problemi a un certo punto scompare e la gente pensa di poter respirare un po’.
L’arrivo immediato di un altro portatore di problemi e tensioni fa dire alle persone:
abbiamo chiuso con un ladro ed è arrivato un altro peggiore del precedente.
La gallina, nella sua natura fisiologica, quando beve deve alzare la testa in modo
che l’acqua scenda nella gola, per questo, ogni volta che beve quarda al cielo per
ringraziare il creatore per le sue grazie.
Così pensava la gente di Bartella in quel tempo: quando un uomo vuole essere
giusto nei rapporti con gli altri deve fare come la gallina di questo proverbio: alzare
gli occhi al cielo per chiedere a Dio il giusto comportamento e per ringraziarlo di tutto
quello che ha.
A Bartella non c’erano dei negozi dove soddisfare tutti i bisogni del villaggio,
soprattutto quelli delle donne. Per questo veniva al villaggio chi copriva questa
mancanza come, per esempio, il profumiere che camminava a piedi nelle strade e
stradine di Bartella accompagnato da un asino con la bisaccia dei profumi. Appena
sentivano la sua voce le donne uscivano sulla strada.
Questo proverbio è detto di un uomo che ha nella sua bisaccia comportamenti buoni o
cattivi. La sua rettitudine e giustizia proclamate dal suo annuncio si rispecchiano nel
suo comportamento, cioè da quello che realmente è contenuto nella borsa.
Questo proverbio è riferito alle persone che non fanno nessun passo se non in vista
di un guadagno o un profitto.
Qui parliamo della mandria delle mucche chiamata buqra. Per pascerla la gente
della campagna affittava un pastore che aspettava le mucche che la gente portava in
una piazza di Bartella dove le prendeva facendole uscire verso i pascoli. Il pastore
metteva le sue cose sopra un asino che montava quando era stanco. La gente del
villaggio con le mucche da pascolare mandava anche i propri asini e qualche volta il
loro numero superava quello delle mucche così il pastore diventava più pastore di
asini che di mucche.
Questo proverbio è usato per indicare un problema o una vicenda in cui
intervengono persone che c’entrano poco o nulla (come gli asini del nostro detto) con
la questione trattata e soprattutto quando quelli che intervengono non ne capiscono
più di tanto.
Chi beve fino ad ubriacarsi non conta più quanti bicchieri ha già bevuto o intende
ancora bere.
Questo proverbio si applica a quelle persone che iniziano un lavoro e vanno avanti
finchè riescono a terminarlo non guardando né al tempo né ai soldi e neppure alla
stanchezza impiegati per compiere l’opera iniziata.
Detto di persone cattive che fanno venire al mondo figli cattivi come loro.
Noi sappiamo dalla bibbia che l’acqua può diventare sangue come si legge
dell’acqua del Nilo in Es 4,9; 7,19 o che l’acqua è paragonata al sangue come in Dt
12,16; Sal 79,3 ma che il sangue diventi acqua è difficile trovare.
Questo proverbio è detto di quelle persone che non abbandonano i loro parenti
anche in presenza di grossi problemi tra di loro o di gravi malattie.
In Italia lo stesso proverbio si usa per significare l’importanza della famiglia di
provenienza da cui derivano comportamenti più raffinati rispetto alla media delle
persone oppure riferito a persone che vivono la vita con pienezza e non con
mediocrità.
Bisogna davvero stare attenti alle persone che sono furbe e che prendono in giro gli
altri
Il proverbio consiglia di stare attenti a quelli che ti promettono tante belle cose e
non mantengono nulla delle promesse fatte lasciandoti a bocca asciutta.
كمسقل بيوما دلكمسقلي ناشي
kimsaqla bioma dla kimsaqli nashe.
Si trucca nel giorno in cui la gente non si trucca.
La gente di Bartella lavorava tutto l’anno nei campi, negli allevamenti di bestiame
e negli altri lavori richiesti da una società contadina come la mietitura,
l’immagazzinamento del grano, la lavorazione del mugnaio, ecc. La donna si poteva
truccare solo la domenica e nelle feste; in questi giorni la donna di Bartella doveva
essere splendida. Truccarsi e abbigliarsi nei giorni lavorativi era fuori posto.
Questo proverbio viene usato per sottolineare un comportamento fuori posto che
sarebbe meglio non compiere o praticare nei giusti momenti.