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LAutogestione
Sono riconoscibili due determinazioni essenziali del concetto di autogestione. La prima il superamento della distinzione tra chi prende le decisioni e chi le esegue. La seconda lautonomia decisionale di ogni unit di attivit, cio il superamento dellintervento di volont esterne alla collettivit concreta nella definizione del processo decisionale. Si tratta comunque della riappropriazione del potere decisionale relativo ad una data sfera di attivit contro qualsiasi autorit. Lautogestione vuole realizzare la socializzazione del potere gestionale e attribuisce ai lavoratori tramite i loro delegati un potere deliberativo su tutte le relative decisioni, in primo luogo quelle concernenti la ripartizione tra investimenti e retribuzioni. Si propone quindi unintegrazione attiva dei lavoratori nelle loro imprese, integrazione che implica il superamento della propriet capitalistica delle stesse. 12
Autogestione e cooperazione
Se lassociazionismo cooperativo individua lalternativa al lavoro salariato nella ridistribuzione paritaria della propriet dei mezzi di produzione tra tutti i membri di una unit economica, lautogestione considera invece necessaria la ridefinizione del ruolo e del potere dei lavoratori nel processo economico. La condizione non lassunzione generalizzata dello status di privato proprietario, bens la soppressione dello stesso e lacquisizione paritetica del potere di gestione mediante un diritto indivisibile di usufrutto su mezzi di produzione sociali. In conclusione, mentre il principio cooperativo accetta di fatto la logica dei sistemi capitalistici, lautogestione implica una modificazione dellintero assetto economico-politico.
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LAutogestione
Essa affronta il problema della democrazia sostanziale tramite: a) spostamento del fulcro del problema dellautorit dal momento del suo esercizio, cio dellemanazione di comandi vincolanti, a quello logicamente precedente della formazione delle decisioni; b) risoluzione dello stesso problema attraverso la proposta di una socializzazione dei processi decisionali, resa possibile dallattribuzione ad ogni individuo di un distinto potere decisionale in relazione ai diversi ambiti concreti della sua vita associata. Si adotta la formula dellestinzione dello Stato: lautogestione vuole riassorbire la decisionalit politica nellamministrazione delle cose: essa implica non solo la decentralizzazione, ma anche una depoliticizzazione del sistema.
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Il decentramento
Esiste una stretta connessione fra i concetti di decentramento e di democrazia. La lotta per il decentramento consistita principalmente nella lotta per le autonomie locali, perseguendo cos, oltre al decentramento, obbiettivi di democratizzazione. Il decentramento anche lo strumento attraverso il quale possono compiutamente manifestarsi le forze della Nazione come Stato-comunit, in contrapposizione alle forze dello Stato (dello Statopersona Hobbes), che istituzionalmente dominato dal principio dellaccentramento.
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Decentramento e pluralismo
Un analogo ragionamento pu essere effettuato con riferimento alla nozione di pluralismo. La garanzia relativa alle formazioni sociali in cui si svolge la personalit umana pu essere collegata al decentramento di funzioni pubbliche ad enti autonomi locali nella considerazione che il loro esercizio possa essere meglio assicurato affidandolo a coloro che appaiono pi direttamente interessati. Cos, agli ordinamenti del passato, basati sulla finzione che il popolo fosse unito intorno ad interessi generali ed indifferenziati, e quindi accentrati sullapparato dello Stato, si sostituiscono ordinamenti nei quali agli interessi nazionali si affiancano una serie di interessi propri di comunit minori, per il conseguimento dei quali vengono predisposte strutture autonome e decentrate.
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Decentramento e pluralismo
Il decentramento sembra cos costituire il mezzo giuridico per laffermazione del pluralismo dei centri di potere. Il decentramento, tuttavia, pu essere soltanto uno strumento volto a dar corpo effettivo al pluralismo; ma dalleffettivit del pluralismo che dipende l'immissione nelle strutture politiche e amministrative del concetto di parte locale.
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Il pluralismo
Poich i meccanismi giuridici e costituzionali possono essere sovvertiti se alcuni cittadini o gruppi acquistano porzioni sproporzionate di potere a paragone di altri cittadini, il potere potenziale di un gruppo deve essere controllato dal potere di un altro gruppo. il rimedio allargare la sfera, e quindi dividere la comunit in cos gran numero dinteressi e di parti che una maggioranza non possa avere nello stesso momento un interesse comune separato da quello di tutti o della minoranza. L'assioma fondamentale di un sistema pluralistico che invece di un singolo centro di potere sovrano, ci debbono essere molti centri, nessuno dei quali possa essere interamente sovrano. Per quanto nella prospettiva democratica il solo sovrano legittimo sia il popolo, anche il popolo non deve essere mai un sovrano 19 assoluto.
Il pluralismo
Lesistenza di una molteplicit di centri di potere, nessuno dei quali interamente sovrano, aiuter a domare il potere, ad assicurare il consenso di tutti, e a risolvere pacificamente i conflitti. Come entit sociale, il gruppo si contrappone alla classe: mentre un individuo singolo pu appartenere a pi gruppi, lo stesso individuo non pu che appartenere a una classe, con la conseguenza che se una societ divisa in gruppi tende alla soluzione dei conflitti mediante transazioni inter-gruppo, una societ divisa in classi non pu invece domare lantagonismo frontale di classe contro classe se non ricorrendo alla coercizione. Con questa contrapposizione del gruppo alla classe, il pluralismo si presenta come lantitesi non soltanto di una concezione monistica dello Stato ma anche di una concezione dualistica o dicotomica della societ (societ per classi). 20