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Premessa

Antonio Dal Muto un libero pensatore; ama affrontare le riflessioni pi disparate senza tema della critica, poich sa benissimo che NESSUNO E IN GRADO DI ESPRIMERE VERITA, MA SOLTANTO PARERI. Il mio parere messo a confronto di altri pareri. Ha affrontato temi differenti ( scaricabili gratuitamente da SCRIBD.COM) con le sue riflessioni: saggi di natura religiosa ( Le Eresie di Ieri e di Oggi; Riflessioni sulle lettere di San Paolo); temi poetici (Poesie in lingua italiana e in dialetto ); opere di storia tradotte in fumetti ( Storia di Castrocaro; Storia di Sarsina; Storia di Aricia antica); opere di satira politica espressa con vignette ( Vignette pubblicate sul Corriere Cesenate; Vignette pubblicate da Telecountrynews); ricostruzioni urbanistiche di citt che con il tempo sono state trasformate dallintervento delluomo ( Cesena nell800. Ricostruzioni; Omaggio ad Ariccia vista dagli artisti del Grand Tour; Roma comera); riflessione su temi di attualit ( Le scie Chimiche, unamericanata). Alcune opere sono state tradotte dallo stesso autore in lingua Inglese 11 marzo 2013

a.dal.muto@alice.it

Prima Riflessione

Noi, Italiani, siamo realmente in grado di portare a termine una rivoluzione? Direi proprio di no. Per questo, analizzando il Movimento 5 Stelle, messo su da Grillo, sto arrivando alla conclusione che sar un movimento che fallir i suoi obiettivi a livello governativo. Ma a confortare questa mia opinione non il solo personale parere fondato da una riflessione privata, bens, la mia opinione appare confortata dalla Storia, quella con la esse maiuscola, la Storia degli uomini di questa terra italica. Ha ancora ragione Il filosofo napoletano Giovan Battista Vico che enunci il principio innovativo nel pensiero filosofico del 600 che, se siamo in grado di comprendere e capire qualcosa delluomo, lo possiamo soltanto attraverso la Storia, poich essa lunica realt che lo stesso uomo ha messo in piedi ed quindi lunica disciplina che luomo stesso pu analizzare e capire. Questo principio potrebbe apparire limitato e forse lo a distanza di quasi 400 anni, ma sostanzialmente rimane vero. Quindi, proviamo a leggere nella Storia quali rivoluzioni gli italiani sono riusciti a fare, ma soprattutto, a portare a termine,

poich questo laspetto fondamentale: portare a termine la rivoluzione. Ovviamente, portare a termine, parer mio, una rivoluzione non significa farla terminare semplicemente, ma intendo con portare a termine la realizzazione totale o quasi degli obiettivi che essa si prefigge. LInizio e il termine temporale non sono elementi sufficienti per dire che quel movimento sia stato una rivoluzione; saranno solamente gli obiettivi realizzati a confermarlo.

Seconda Riflessione

Cosa si prefigge, dunque, il Movimento 5 Stelle? Da quanto si appreso si prefigge: Mandare a casa tutta la classe politica; Modificare lo stato sociale italiano attraverso leggi adeguate; che a rappresentare il popolo italiano nel Governo non sia il politico, ma il cittadino, quindi come se il popolo rappresentasse se stesso direttamente senza mediazioni. Sostanzialmente questo appare essere il motore che ha coalizzato i cittadini della protesta, i rivoluzionari grillini che hanno di fatto, con le ultime elezioni, minato alla base lo sclerotizzato corpus politico. Ma cosa sta succedendo nei fatti? Succede che Grillo, avendo imposto al movimento che nessuna fiducia dovr essere data a rappresentanti della invisa classe politica per formare il Governo, il Governo difficilmente si far. Quindi? Ecco il primo fallimento del movimento: non facendo partire lattivit governativa non potranno essere presentate leggi o modifiche di legge che potrebbero cambiare in meglio lItalia. Questa imposizione, diremmo statutaria, imposta da Grillo rappresenta, parer mio, il primo punto debole della rivoluzione grillina. E questo pone a favore della mia opinione che nessun Italiano in grado di portare a termine una rivoluzione secondo i termini su esposti.

Terza Riflessione

Ma la Storia che lezione ci d per suffragare questa ipotesi? Innanzitutto occorre tener conto che il concetto di Italia e di Italiano, nonostante la storia di questa terra sia vecchia di ben oltre tremila anni, nasce solamente a ridosso del Risorgimento, praticamente, dopo la Restaurazione dettata dal congresso di Vienna nel 1815, con movimento della carboneria, che accomun classi sociali differenti ( cosa orripilante, prima di allora, per la classe nobile pensare di agire assieme ai poveracci) degli intellettuali del tempo e che port ai moti risorgimentali. LItalia e lItaliano, sebbene espressioni legate la regime monarchico, avranno bisogno di un lungo lavoro di formazione civica DAzeglio, fu lui a dire: Abbiamo fatto lItalia, ora dobbiamo fare gli Italiani. cammino che ancora dura tuttora e che i fatti legati al partito della Lega Nord ( noi non siamo Italiani, ma Padani ) dimostra quanto lunga sia la strada per la formazione di una coscienza civica. E questo un danno per la risoluzione dei problemi nazionali. Comunque, lincapacit degli Italiani a portare a termine, compiendo gli obiettivi prefissati, figlia della nostra storia: il territorio nazionale sempre stato percorso da personaggi e popoli stranieri; durante lImpero Romano la grande massa di schiavi, per lo pi di origine armena, hanno contaminato gli usi locali attraverso il loro pensiero, specialmente gli schiavi utilizzati dagli imperatori come precettori, come amministratori.

Con la caduta dellImpero, caddero definitivamente le barriere difensive per cui tra Ostrogoti, Visigoti e poi Longobardi, che hanno dato inizio al buio medioevo con leliminazione di qualsiasi elemento della romanit, la penisola italica fu teatro di spartizione di territori e oggetto di violenze e di bottino. I Franchi e linfluenza degli Imperatori tedeschi a partire dal VIII-IX secolo fino al XIII-XIV secolo ebbero un ruolo importante per lulteriore divisione del territorio e questo avveniva quando la Spagna, lInghilterra, la Francia e la Germania si erano costituiti gi come regni e quindi avevano gi iniziato il loro percorso di formazione di identit nazionale. Fu let dei comuni, il primo rinascimento italiano, a dare una identit regionale, non certo nazionale, che si rafforz con il tempo delle Signore ogni Signora era gestita come fosse uno stato, indipendente da quelli confinanti. La discesa di eserciti stranieri a far violenza e bottino lo si deve anche alla Chiesa che, non avendo eserciti, chiamava di volta in volta in causa eserciti stranieri per difendere i propri interessi, soprattutto nella sua parte pi distante dello Stato, ossia la Romagna. La discesa dei Lanzichenecchi ( Roma da 100.000 abitanti dopo sette mesi di presenza delle tedesco-svizzero-austriache truppe si ridusse a 20.000) nel XVI secolo, si inaugur la nuova stagione della presenza straniera nella penisola, presenza che dur fino alla Terza Guerra di Indipendenza iniziata attorno al 1866, con la cacciata degli austriaci dal Veneto, evento questo che partorir la Prima Guerra Mondiale.

Quarta Riflessione Fatta questa sintetica passeggiata lungo la Storia per evidenziare come il termine Italiano fosse non una indicazione politica, pregna di coscienza nazionale, ma solamente il termine geografico che indicava labitante della penisola italica, si pu cominciare a comprendere meglio laffermazione che lItaliano non in grado di portare a termine una rivoluzione. E facciamo qualche esempio di rivoluzionari italiani, o meglio italici: Cola da Rienzo ( 1313-1354): personaggio vissuto a Roma e uomo di grande cultura, si interpose tra il papato e la classe nobiliare, accusata dal Rienzo di corruzione e arroganza lli baroni de Roma so derobatori de strada: essi consiento li omicidii, le robbarie, li adulterii, onne male; essi voco che la loro citate iaccia desolata C attinenza con le accuse che il movimento 5Stelle fa alla classe politica a quei politici che hanno distrutto il paese come afferma Grillo. Ebbene, costui, il Cola, Tribuno del popolo, aveva per questa sua carica la facolt di parlare in assemblea pubblica. E lo fece con veemenza al punto tale da far realizzare un grande affresco in Campidoglio per far comprendere agli analfabeti i propri principi rivoluzionari. Egli volle fare di Roma, sebbene sede del papato, quasi un Imperatore, un Comune governato da regole precise e governato dai rappresentanti del popolo ( come Grillo si prefigge di attuare). Sebbene il suo progetto aizz lodio e il risentimento dei veri padroni di Roma, ossia le nobili

famiglie dei Colonna, dei Crescenzi, degli Orsini e Frangipane, Cola riusc ad avere lapprovazione dei notabili, dei notai, del ceto medio, diremmo oggi, che giurarono fedelt al nuovo Comune di Roma. La rivoluzione era stata portata ai livelli pi alti, cos come Grillo ha portato i suoi principi rivoluzionari sulla soglia di Montecitorio. Ma venne il tempo del fallimento della rivoluzione: Cola di lasci prendere dal delirio di onnipotenza al punto tale che il popolo favorevole gli si scagli contro, facendo s che la sua rivoluzione ridesse il posto ai vecchio nobili, i quali, fecero peggio di prima. Un po come nella parabola evangelica: ai demoni scacciati dalla preghiera e dallesorcismo se fosse data unaltra occasione di possedimento questi verrebbero in legioni e farebbero peggio di prima. E questo il primo esempio da cui si evince che elementi fallimentari in comune con la Rivoluzione di Grillo esistono, tra i quali la presunzione di dire se ci danno la fiducia gli altri partiti allora si governa, altrimenti si va a casa tutti.

Quinta Riflessione Un altro esempio: Tommaso Aniello ( 1620-1647) Noto come Masianello, napoletano, fu il promotore e protagonista di una rivolta popolare nel 1647. Le ragioni della Rivoluzione al grido di Viva o're e'Spagna, mora o'malgoverno fu la pressione fiscale che gli amministratori spagnoli esercitarono nei confronti del popolo. Fu quindi una rivoluzione antispagnola ( antipartitica diremmo oggi) e repubblicana. La rivoluzione arriv al suo culmine che vide la punizione dei nobili che aumentarono le Gabelle sui prodotto di largo consumo, sulla frutta specialmente, unico bene di consumo tra i pi poveri, (Anche qui c unattinenza con la Rivoluzione di Grillo che con le ultime elezioni ha destabilizzato e fatto fuori alcuni politici mestieranti). Il successo di questa prima parte di rivoluzione port Masianello ai livelli alti della societ e del governo locale, entrando a palazzo reale per incontrare il Vicer ( Grillo che incontra Napolitano); indoss abiti reali, abbandonando quelli da pescivendolo, tanto che la moglie venne soprannominata la viceregina del popolo. Anche per Masianello venne il momento di gloria al punto tale che si ammal di eccesso di autostima. Inizi anche per lui ( come si fa ancora adesso, quando si mette il bastone tra le ruote del potere) la strategia dello sputtanamento ( mi si consenta il termine) e si diffuse la voce che fosse un pederasta e omosessuale. Braccato dal popolo venne ucciso e decapitato.

Sesta Riflessione A memoria non ricordo di altri Rivoluzionari e Rivoluzioni nate a sviluppatesi in Italia, ad opera di Italiani, che portarono al successo le stesse idee rivoluzionarie. Qualcuno potrebbe chiamare in causa i Moti Risorgimentali che portarono allUnit dItalia, ma si pensi che senza gli eserciti dei Savoia, i loro obiettivi di impadronirsi dei territori dello Stato della Chiesa e quelli del Regno delle Due Sicilie con tutti gli annessi e connessi, gli schioppetti e gli sparuti cannoni poco avrebbero potuto fare. Onore e gloria per per coloro che credendo allideale risorgimentale donarono la loro vita con generosit work in progress senza poter vedere la fine del processo. Fatta questa premessa ( dilungarsi troppo non aggiungerebbe una virgola alla consistenza della mia visione) la Rivoluzione di Grillo per come e dove arrivata mostra tutti gli elementi del fallimento. Come sottolineato prima, il primo elemento la PRESUNZIONE DEL RIVOLUZIONARIO: Dire che non si d la fiducia ai partiti che hanno distrutto il paese, significa non entrare nel Governo, ma fermarsi sulla sua soglia, ma si pretende che questi distruttori ( e io sono daccordo a denominarli tali) diano la fiducia al Movimento 5Stelle. Questa pretesa reca con s alcune contraddizioni di fondo. Come si pu pretendere che i nemici politici, politici che da sempre hanno difeso gli interessi di partito lasciando come

seconda o terza opzione quelli del paese reale, possano di punto in bianco convertirsi e dare fiducia agli avversari? Questa condizione denuncia una mancanza di strategia politica. L affermazione che se si va tutti a casa, va sottolineato, un procedere che si compie sulla pelle dei pi deboli ( dei cassaintegrati, dei pensionati che non riescono a vivere, dei malati, dei pignorati per larroganza del fisco, dei truffati che non avranno mai giustizia, dei portatori di handicap ecc. ecc) e non solo, evidenzia una mostruosa contraddizione: ci si presenta come un movimento che rimetter in piedi il paese e poi per ragioni pregiudiziali non si fa partire il Governo, sede naturalmente costituzionale e democratica per cambiare le cose.

Settima e ultima Riflessione Cosa succeder? Se il Governo non decolla (anche per colpa del PD, poich avendo da sempre demonizzato il PDL attraverso il suo leader, ovviamente, non pu pi chiedere a questo Partito di formare un Governo. Il PD ha dimostrato il solito complesso pregiudiziale vetero-comunista, infilandosi in un cul-de-sac alla faccia delle fasce pi deboli del paese. Sulla pelle degli altri, come sempre) se il Governo non decolla, come dicevamo, il Rivoluzionario Movimento 5 Stelle avr fallito, poich per la PRESUNZIONE DEL SUO LEADER, spera che alle prossime elezioni i grillini facciano il pieno di voti. Ma non cos. Non sar cos, poich i voti di protesta, che sul 25% rappresentano almeno il 13 % , mancheranno e andranno a chi? Se il PD riuscir a mandare via dalla sua leadership Bersani per sostituirlo con Renzi, questo 13 % andr al PD che diventer il partito di maggioranza con il 50 e pi per cento dei voti. E questo scenario plausibile poich, superata la voglia di protesta, inizier poi da parte del potere, che ha imparato la lezione e la strategia di sputtanamento dei grillini e coloro che hanno dato il voto di protesta, il ripensamento. Io ho votato il M5S, ma non avr il mio voto se si torner alle elezioni, poich Grillo ha mostrato di essere un capopolo ma non uno stratega. Cosa sarebbe lottimale per il movimento? Che il M5S votasse la fiducia al Governo ( e questo non significa schierarsi con il PD, ma attivare solamente lIstituzione);

che presentasse le sue proposte di legge; che denunciasse pubblicamente gli eventuali inciuci o le eventuali scelte legislative che vanno nella direzione opposta alle intenzioni del M5S; che minacciasse di togliere la fiducia al Governo e quindi farlo cadere se lo sforzo di rinnovazione venisse vanificato da scelte destinate a mantenere privilegi e storture. Con queste condizioni il M5S anche se facesse cadere il Governo, risulterebbe vincitore e alle elezioni prenderebbe il 50-60 % dei voti e avrebbe la strada spianata. Ma questo non succeder, perch Grillo, Italiano, un capopolo ma non uno stratega, essendo, appunto, Italiano. Il M5S, e concludo questa mia serie di Riflessioni, dovrebbe sapere che lo Stato non solo il Governo, ma la Regione, la Provincia e il Comune; che molte delle strutture legate a queste realt sono responsabili del dissesto nazionale (basti pensare al sistema degli appalti gestiti da molti dirigenti disonesti che prendono mazzette; al malcostume diffuso ai livelli bassi di queste strutture che mungono i cittadini a cui necessita risolvere i loro problemi ecc) e che quindi solamente il serio impegno potr dare i frutti sperati. Non sufficiente agire a livello governativo per: occorre un ricambio gestionale a livello dei molti vertici dello Stato e questo vuol dire solo impegno politico serio e continuativo e molti nemici. Le prime donne come Grillo ( se mi danno la fiducia governo, se il M5S da la fiducia al

Governo mi dimetto) in questo panorama, servono altro che a far perdere tempo. SEMPRE SULLA PELLE DEI PIU DEBOLI. Nella migliore tradizione dei partiti che hanno distrutto il paese. Conclusione: Grillo ha mostrato fino ad ora di essere il tipico rivoluzionario italiano che inizia ma che non ha la capacit di continuare, perch incapace di leggere la realt che lo circonda, incapace di strategia e di vista lunga. Egli probabilmente ha compreso che occorrerebbe cambiare molti vertici dello Stato, a cominciare dal Capo della Polizia, poich inconcepibile che guadagni tre volte tanto quello che guadagna il Presidente degli Stati Uniti e per far questo, Grillo sa, che occorrerebbe sostituirlo dopo aver detto che il Capo della Polizia non pu guadagnare pi del Presidente del Consiglio. E cos via a scalare nelle gerarchie dello Stato stesso. Grillo, probabilmente si reso conto che loperazione di pulizia un operazione coraggiosa che ha bisogno di una energica azione di Governo che Grillo non in grado di realizzare viste le caratteristiche del movimento stesso. Se si andr a votare, il M5S arriver al massimo al 12% , in quanto superata la rabbia e il risentimento del voto di protesta, gli elettori rifletteranno prima di dare il voto ai grillini che non hanno avuto il coraggio di dire al proprio capopopolo: Stai sbagliando e stai mettendo a rischio il movimento con le speranze degli Italiani che esso incarna!

Il risultato finale? I grillini che andranno al Governo, guidato dal PD di Renzi ( se il PD avr il coraggio di rinnovarsi) godranno dei privilegi della casta ( e con grande piacere); non avranno potere coercitivo e Grillo si ritirer alle isole Cayman, dove il suo ricco autista e la sua ricca cognata, certamente, lo aiuteranno a tirare avanti.

Cordialmente Un Italiano che saprebbe come fare.

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