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Corso di formazione per la somministrazione del test TTAP - Rimini 18-19 marzo 2013

Roda: gli obiettivi dello strumento riguardano soltanto le autonomie personali, sociali e comunicative. Non saranno definiti obiettivi riguardo agli apprendimenti curricolari. Raffaella Faggioli il TTAP ci pu aiutare a costruire e a definire che cosa inserire nel curriculum di un ragazzo con autismo, in particolare per quanto riguarda l'autonomia per accedere al lavoro. Anche le persone con abilit cognitive nella norma sono spesso accompagnate da comportamenti problema che generano difficolt per l'inserimento nel mondo del lavoro. Un problema molto comune quello della mancanza della capacit di generalizzazione o della comparsa improvvisa, caratteristica dell'adolescenza, di comportamenti problema. Il percorso scolastico di un DSA diverso se presente un ritardo mentale o un alto funzionamento. Nel primo caso svolgeremo un programma didattico differenziato. Ci aspettiamo una evoluzione negli obiettivi didattico-educativi, ma la comunicazione fra pari e lo scambio relazionale non saranno raggiungibili. Nel secondo caso svolgeremo un programma didattico comune alla classe, ma solo all'inizio. Emergeranno presto diverse difficolt tra cui - l'integrazione dei diversi stili di comunicazione (verbale, visivo, ...) e l'assenza della comunicazione metaforica; - la necessit di seguire una linea retta negli apprendimenti; - la percezione delle difficolt senza la comprensione delle cause; - la frustrazione per gli insuccessi. Esploderanno in maniera evidente le difficolt di comunicazione e di scambio relazionale tra pari, prendendo necessari svariati supporti per mantenere le amicizie. Ogni cambiamento fa perdere una parte delle loro sicurezze sociali e la mediazione dell'adulto perde efficacia. Le persone autistiche imparano FACENDO, perci importante la scelta della scuola superiore tra professionale, agrario, alberghiero che privilegi i laboratori alle ore di teoria. Non sembra assolutamente appropriato un liceo psicopedagogico. Crediamo possibile e cio crediamo che valga la pena - continuare ad educare in adolescenza? - continuare ad educare in et adulta? Se s, dobbiamo darci strumenti adatti, anche a scuola. La scuola superiore per tutti

- luogo di vita - luogo di apprendimento - luogo di relazioni con i pari La scuola superiore non soprattutto un luogo di socializzazione prima che di apprendimento, ma spesso l'ultima occasione di luogo di vita totalmente inserito nella comunit. Questo non preclude che bisogna continuare a insegnare. Qualit di vita significa soprattutto qualit di impiego del tempo. Educare un DSA significa sapere cosa far da adulto tutto il giorno e cosa render dignitosa la sua vita. - essere indipendente; - essere impegnato; - fare sport; - "dominare" una comunicazione funzionale (chiedere aiuto, fare richieste e scelte, ...); - ...

Come possiamo prevedere come sar il futuro di un DSA? Attualmente, se presente ritardo mentale, si prospettano centri diurni, laboratori protetti e comunit. Se presente un medio-alto funzionamento c' paradossalmente il rischio di rimanere (quasi rinchiuso) in casa o, nella migliore delle ipotesi, di partecipare a tirocini, ma di essere troppo abili per i centri diurni e in difficolt, invece, per andare a lavorare. Devo pormi allora la domanda "Che cosa insegno di utile perch in quel contesto raggiunga la massima indipendenza?" impossibile per questioni economiche che queste persone, raggiunta l'et adulta, siano seguiti in un rapporto 1:1. Quindi necessario renderli il pi autonomi possibile. Ma come? Tiritera su: hanno goduto appieno di tutte le ore di sostegno di cui hanno usufruito nel loro percorso scolastico e se no, perch? Succede anche nella mia scuola?

I principi della filosofia TEACCH 1 - Avere ben presenti le caratteristiche dei soggetti colpiti da autismo; 2 - Migliorare ladattamento dellindividuo allambiente; 3 - Un inquadramento diagnostico ed unattenta valutazione clinico-comportamentale; pertanto, individualizzazione degli interventi;

4 - Unattenta considerazione del livello di sviluppo sia per quanto attiene ai materiali utilizzati che alle attivit; 5 - Un sistema di educazione strutturata; 6 - Una stretta collaborazione con i genitori; 7 - Un approccio generalista che permetta di cogliere lampia gamma di problemi posti dal bambino soprattutto in vista delle prospettive future; 8 - Unorganizzazione di servizi che copra lintero arco di vita. Linsieme di questi principi uniformato da una metodologia che ha i suoi capisaldi ne: -Utilizzo di tecniche, di principi e di strategie facenti parte dellambito teorico cognitivo-comportamentale.

Chi si occupa dell'educazione del DSA? Genitori Psichiatra Psicologi Insegnanti di classe di sostegno Terapisti (educatori, logopedisti, ...) Neuropsichiatra

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