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LA VENDEMMIA Era ormai autunno e le giornate erano sempre pi brevi, anche la campagna tendeva a cambiar colore, erano scomparse

le verdi distese di pomodori e i campi arati erano pronti per essere nuovamente seminati. I vigneti carichi duva, emanavano un profumo dolciastro e piacevolissimo ed anche le foglie non erano pi verdi ma di un rosso intenso, quasi a segnalare che era giunto il momento della raccolta. Marco sapeva che in quei giorni anche lo zio avrebbe iniziato la vendemmia e lui aspettava la domenica certo che lo avrebbe portato con s. Del resto Marco amava andare in campagna e il tepore autunnale rendeva pi piacevole le loro passeggiate nei campi. Marco adorava camminare in mezzo ai vigneti, questo perch agli occhi di un bambino essi formavano una lunga tettoia che come tegole aveva le foglie. Poi la cosa pi divertente era quando zio Ferry lo prendeva in braccio e lui poteva raccogliere un grappolino duva per poterlo mangiare. Al solito la domenica Marco and in campagna dallo zio, che lo port con s nel vigneto e lo prese in braccio per fargli assaporare luva. Fu proprio nel fare questo che a Marco sorse un dubbio, pi volte si era domandato Come mai pur mangiando luva non ci si ubriaca? Quando con un solo goccino di vino invece ti gira la testa? Approfittando perci del suo dottore delle piante disse Zio ma non mi ubriacher a mangiar tutta questuva? Zio Ferry sorrise e disse Noooooo..nella peggiore delle
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ipotesi stasera avrai solo un forte mal di pancia e niente pi e poi continu Ma perch me lo chiedi? Ma tu sai come si produce il vino? il bimbo rimase un po interdetto e disse no veramente non bene.. Lo zio sorrise e disse Non cos semplice sai? Per la natura ha fatto in modo che dalluva si possa ricavare il vino, questo lo scoprirono per primi gli antichi egizi ed oggi il vino diffuso in tutto il mondo Marco era sempre felice di ascoltare lo zio perch lo portava a conoscere mondi per lui sconosciuti. Lo zio prosegu La ricchezza di zuccheri presenti nelluva la rendono adatta a produrre vino, ma sai perch? il bambino fece cenno di no e lo zio prosegu Pensa per un attimo alla cosa che pi ti piace al mondo e alla quale non rinunceresti mai Marco ci pens un attimo e poi disse Beh una cosa a cui mai e poi mai potrei rinunciare la Nutella lo zio sorrise e rivide nel nipotino lui piccolo a mangiar barattoli di Nutella, per poi essere scoperto quando la mamma notava i baffi di cioccolato che aveva ed allora s. erano dolori. Bene-disse lo zio- in natura esistono dei piccoli esserini che invece sono golosissimi di zucchero, sono talmente piccoli da non vederli ma altrettanto voraci. Questi esserini si chiamano lieviti e hanno una particolarit, mangiando lo zucchero producono lalcool che alla base del vino. Lo zio not che Marco era un po confuso e prosegu devi immaginarli simili a un personaggio a te carissimo Supermario Marco sorrise nellimmaginare Supermario che mangiava lo zucchero. Lo zio prosegu Certo non tutto cos semplice bisogna che luva venga rotta cos che lo zucchero esca fuori e i lieviti possano mangiarli, ecco allora che luomo ha
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costruito delle macchine che fanno tutto questo nel dire ci nella mente dello zio tornarono in mente vecchi ricordi quando luva era ancora pigiata con i piedi e la vendemmia era una festa a cui tutti partecipavano volentieri. Dopo un po prosegu il problema poi quello di lasciare luva pigiata, che si chiama mosto, a fermentare, si lascia perci in grandi vasche dove i nostri supereroi mangiano lo zucchero e producono il vino. Poi altre operazioni porteranno alla fine a produrre il vino che noi beviamo. Fu in quel momento che lo zio pens di far vedere meglio cosa accadeva alluva raccolta e ramment che in quei giorni stava raccogliendo luva anche un suo vicino. Presero lauto e andarono verso lazienda di Giovanni. Giovanni era un tipo un po particolare amava molto il vino (anche troppo) e aveva sempre il naso rosso, quasi a ricordare il Mastro Ciliegia della favola di Pinocchio. Per il suo modo di parlare e di comportarsi era stato soprannominato Due Neuroni, in effetti non si capiva se dipendeva dal vino o dal suo comportamento ma era sempre un po distratto Appena giunti Due Neuroni non si sment e nel corrergli incontro cadde rovesciando una cassetta duva finendoci con la faccia dentro.. Marco scoppi in una risata fragorosa, mentre zio Ferry corse incontro allamico per aiutarlo. Ripresosi dalla caduta Giovanni li port in cantina, il rumore era fortissimo grandi macchine macinavano luva, che arrivava e separava gli acini dal resto del grappolo. Il mosto poi finiva in grandi vasche dove sarebbe iniziata lopera dei lieviti (i Supermario del vino), Marco chiese per a Giovanni Mamma mia ma cos questo
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forte odore che si sente? Giovanni due neuroni intu a cosa si riferisse e gli spieg Vedi caro Marco quando il mosto fermenta si produce un gas oltre allo zucchero, che si chiama anidride carbonica ed quel gas che d questo forte odore e ti fa sentire anche la bocca asciutta poi Giovanni invit Marco ad avvicinarsi alle vasche dove il mosto fermentava e accostare lorecchio. Marco sorrise e disse mi sembra di sentire una pentola di fagioli che bolle Giovanni e zio Ferry sorrisero e Giovanni aggiunse Si in effetti i lieviti sono cos veloci che nel mangiare gli zuccheri, provocano un forte trambusto e tutto ribolle. Alla fine per tutto si calma e in fasi successive il mosto viene filtrato e il vino sar pronto e poi aggiunse i lieviti sono responsabili di tante cose sai? Sono loro che fanno lievitare il pane, che fanno crescere le torte, proprio per questa loro golosit di zucchero Giovanni invit perci Marco a seguirlo in unaltra stanza dove cerano tante botti di legno tutte sistemate in fila come soldati e qui riprese Sai Marco qui il vino riposa, questa stanza la stanza dove il vino lentamente matura e assume il sapore che lo rende cos buono Zio Ferry sorrise vedendo come Giovanni due neuroni si emozionava nel parlare del vino. A Marco tutte quelle botti messe in fila, per ricordavano un dormitorio, immagin il vino dormire in quelle strane culle e alla fine disse Giovanni ma chi cura il vino intanto che lui matura? e Giovanni rispose Anche per il vino c un dottore si chiama enologo, lui controlla che il vino in ogni botte stia bene e se non sta bene, gli

d le medicine pi adatte. Lenologo seguir il vino fino a quando non verr poi messo in bottiglia e venduto Lentamente si incamminarono verso luscita, la visita era terminata e Giovanni doveva tornare ad occuparsi del suo lavoro. Marco e zio Ferry tornarono perci a casa, non prima di aver assaggiato un po dellottimo vino prodotto da Giovanni, il quale pens bene di regalargli qualche bottiglia che avrebbe ricordato a Marco la splendida avventura vissuta.

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