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Kant (1724-1804) la intese come la capacit� di rappresentarsi ci� che non pu�
essere compreso dai sensi. Leibniz (1647-1716), a sua volta, intese per intelletto
<<la percezione distinta unita alla facolt� di riflettere, che non c�� nell�anima
delle bestie>> (Nouv. Ess., II, 21, 5). Il filosofo tedesco Wolff (1679-1754) la
riassume come <>> (Psychol. Empirica, 275). Fichte (1762-1814) afferm� che essere
intelligente vuol dire conoscersi. Secondo lui l�essenza dell�intelligenza �
intuire s� stessa. Secondo il punto di vista Ermetico, essa, per il Kremmerz
(1861-1930) <<� il fenomeno pi� eccelso dello stato vibratorio del meccanismo
psichico (...). Parte suprema della personalit� umana, la quale � Unit�
dell�organismo universale; � la sintesi di Una vita animale e di Tutta la vita
universale (...). L�intelligenza � lo sforzo della Mente per concepire -
assorbendone le virt� - l�Ente da cui trae origine. Intelligo, quasi in te lego,
da cui intellectus>> (G. Kremmerz, La scienza dei magi, Mediterranee, Roma 1976,
vol. II.).
Come questa facolt� si manifesta sempre il Kremmerz lo spiega con un esempio: <<Se
studiate un problema di algebra e non riuscite a trovarne la soluzione, n� sperate
di riuscirvi, e si affaccia... improvvisa una determinazione del vostro intelletto
che vi d� la via vera... quella che in voi si � prodotta � una luce intellettuale
che viene dalla parte pi� nobile di voi stessi, che pare per la sua sottilit� una
ispirazione a voi estranea: questa � intelligenza...>> (Ibidem). Prima di
addentrarmi nel terreno dell�astrologia per esporre le configurazioni
dell�intelligenza � utile chiarire il concetto che rende comprensibile e possibile
la lettura del cielo. La forza che anima i sistemi planetari ha identica natura di
quella che muove gli uomini. Tra l�uomo (microcosmo) e l�universo (macrocosmo)
circola l�identica energia vitale.
Andr� Barbault scrive: <<Esiste un sincronismo perfetto fra questi due mondi ed �
per questo che le cose si svolgono parallelamente in cielo e in terra. Partendo da
questo concetto di armonia fra l�individuo e il mondo, ambedue debbono poter
essere confrontati e paragonati a una certa ora e in un determinato luogo:
l�oroscopo non � altro che l�algoritmo e la matrice di questo rapporto. (...).
�questa teoria ermetica acquista tutto il suo significato in un secolo come il
nostro in cui si constatano analogie fra il mondo infinitamente piccolo dell�atomo
e quello infinitamente grande dell�astronomia, come se le leggi di organizzazione
avessero lo stesso peso ad ogni livello della natura>> (A. Barbault, Dalla
psicoanalisi all�astrologia, Morin, Siena 1971). Vediamo ora quali sono i segni
astrologici che indicano l�intelligenza in un oroscopo. Prima di tutto � da
considerare Mercurio.
S. Agostino osservava che: <<Se qualcuno � nato nel momento in cui Mercurio si
trova in uno dei campi di Saturno, e questo pianeta vi esercita effettivamente la
sua potenza, ebbene, questa persona avr� una notevole intelligenza e il dono di
penetrare profondamente nel senso delle cose>> (Summa contra gentes). Sono,
altres�, favorevoli all�intelligenza i buoni aspetti tra Mercurio e la Luna e gli
stessi pianeti domiciliati, situati in case angolari o in aspetto con
l�Ascendente. L�intelligenza � feconda se il Sole � nei Gemelli e in casa IV o se
Marte, situato nei Gemelli, occupa la V. Altri indicatori sono il Sole o
l�Ascendente in un Segno d�Aria (Gemelli, Bilancia, Acquario) oppure in Vergine o
nello Scorpione. E� realizzativa se il Sole occupa la casa IV ed � in Cancro.
Saturno, in congiunzione con Nettuno, la rende vivissima e, Urano in III, e nello
Scorpione, la rende geniale.
Non � cos� semplice, tuttavia, lo studio del cielo natale ed occorre prendere le
debite distanze dalle chiacchiere dei ciarlatani. Montaigne affermava: <<Ci vuole
pi� a interpretare le interpretazioni che a interpretare le cose>>. La grafologia
� lo studio di un altro cielo. Nell�istante in cui verghiamo la nostra scrittura
ci proiettiamo nello spazio. L�universo nel quale viviamo � simboleggiato dal
foglio e la movimentalit� scrittoria rappresenta il nostro modo di agire, in
rapporto agli altri, in questo universo. Padre Girolamo Maria Moretti (1879-1936),
caposcuola della grafologia in Italia, elenca (G. Moretti, Grafologia, Messaggero,
Padova 1977) i segni grafici sostanziali, cio� quelli che riguardano la
sostanzialit�, il fondamento della personalit� umana, relativi all�intelligenza,
che, di seguito riassumo.
Giuseppe Cosco
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