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Lo Sviluppo Sostenibile quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la capacit delle future generazioni di soddisfare i loro propri bisogni
Confrontiamo la natura alluomo. Ciclo chiuso contro ciclo aperto. Negli ecosistemi si possono individuare tre grandi categorie di organismi viventi: w i produttori di sostanza organica, soprattutto piante w i consumatori di sostanza organica, gli animali w i decompositori di sostanza organica, i microbi, che si nutrono di organismi morti o loro parti (rifiuti) e li mineralizzano, trasformandoli in materie prime (humus) utili per la costruzione di nuova materia vivente. Quindi in un ecosistema si pu dire che non esistano rifiuti inutilizzati, o meglio non esistono rifiuti. Ogni essere vivente produce materiale di scarto che fondamentale e prezioso per un altro essere vivente. Solo luomo genera rifiuti, soprattutto luomo moderno. Nei nostri sistemi socio-economici manca un accoppiamento tra produttori e distruttori di rifiuti; ci determina uno squilibrio con eccesso di rifiuti non riutilizzati. Ciclo chiuso contro ciclo aperto e non stiamo parlando di biciclette.
Riduzione e Riuso
I sistemi pi efficaci per la gestione dei rifiuti sono quelli basati sulla riduzione della produzione stessa del rifiuto e sul loro riuso. Le aziende produttrici posso diminuire le confezioni dei prodotti in peso e volume. Molte lo fanno. Vi ricordate quanto erano difficili da schiacciare qualche anno fa le lattine o le bottiglie di plastica? Noi, invece, possiamo fare molto quando compriamo qualcosa. Possiamo preferire prodotti riutilizzabili o composti da materiale che in tutto o in parte si pu avviare al riciclaggio non aumentando cos la mole dei rifiuti, oppure confezionati o prodotti con materiale riciclato. Controllate le confezioni: le aziende pi sensibili forniscono molte informazioni. Riutilizzare significa utilizzare pi volte. Un esempio tipico quello delle bottiglie in vetro, come i contenitori del latte e dell'acqua che possono essere riempite nuovamente oppure la borsina di stoffa, invece della borsina di plastica o le pile ricaricabili. Ma ci sono anche modi pi creativi per riutilizzare i propri rifiuti. C una famosa trasmissione televisiva che ricrea tutto con la colla vinilica, ma ci sono anche i vecchi consigli di un tempo in cui il mondo non aveva ancora conosciuto la filosofia usa e getta.
Qualche idea al volo per limitare i rifiuti o per riutilizzarli. Prendete appunti!
w Preferire imballaggi riciclati e riciclabili o prodotti con imballaggi ridotti. w Usare beni che possono avere una vita lunga: infatti tutti i beni di consumo diventano rifiuti. Pi durata, meno rifiuti, a parit di beni utilizzati. w Evitare i consumi superflui: ogni consumo di materiali, anche a scopo energetico, genera rifiuti. Meno consumi, meno rifiuti. w Usare gli stessi materiali per pi usi consecutivi. Tutti i giorni eliminiamo come rifiuti molti tipi di oggetti o
Riduzione e Riuso
sostanze che potrebbero in alcuni casi essere "riutilizzati". Ecco come: - Bottiglie di plastica: tagliate a met e forate nella parte inferiore, diventano, riempiendole di terriccio, contenitori per la semina di piantine da fiore. - Bottiglie di vetro: servono per allontanare le talpe dall'orto. Infilatele vuote nel terreno per circa dieci centimetri dalla parte del collo. I rumori prodotti dalle talpe scavando, verranno amplificati dal vetro facendole fuggire. - Bucce: le bucce di mela, spolverate di zucchero e lasciate bruciacchiare sui fornelli, coprono gli odori della cucina. Le bucce di mela con i torsoli e i semi, messi in un sacchetto di tela, possono essere uniti agli ingredienti per preparare le marmellate o le gelatine. Favoriranno l'addensamento delle stesse per la pectina contenuta nei residui. - Carta: i sacchetti del pane, aperti e utilizzati dalla parte interna, servono in cucina per assorbire l'unto dei cibi. La carta dei quotidiani diventa un buon isolante per proteggere i vasi delle piante in inverno oppure pu essere utilizzata per pulire specchi e vetri. Basta girare la fotocopia venuta male per disporre di foglio per gli appunti. - Cartone: i cartoni delle confezioni di uova, incollati alle pareti, isolano la stanza dai rumori. Strisce di cartone spesso, fissate alle pareti del garage, impediscono di graffiare la carrozzeria dell'automobile. - Cenere: la cenere del camino, raffreddata, un buon fertilizzante da spargere nell'orto e nel giardino. Sparsa intorno ad una pianta la difende dagli attacchi delle lumache. - Collant rotti: possono essere utilizzati sia per lucidare le scarpe che per spolverare, infatti la loro carica elettrostatica attira la polvere. Tagliati a strisce si possono utilizzare come legacci per l'orto. - Contenitori di plastica per detersivi: dopo averli ben lavati, servono in cucina per il recupero degli olii di frittura. Una volta pieni dovranno essere consegnati alla stazione ecologica.
Riduzione e Riuso
- Contenitori di plastica per uova: accuratamente lavati, possono essere utilizzati per congelare le uova (tuorli e albumi separati). Si conservano per circa due mesi. - Crema per le mani scaduta: passata con un panno sulle scarpe usurate, ridona morbidezza e lucentezza. - Indumenti vecchi: pezze di lana ricavate da vecchie maglie, servono ottimamente per lucidare l'argenteria. Un indumento vecchio e "non lavato" riposto nella cuccia del cane, gli far sentire meno la mancanza del padrone. - Paglietta metallica: non saponata, una volta arrugginita, pu essere interrata nei vasi delle ortensie alle quali fornir il nutrimento ferroso a loro necessario. - Pigne: si possono bruciare nel camino, diffondono un piacevole aroma di resina. - Residui di saponette: si possono usare per le bolle di sapone. Unire in un recipiente 4 cucchiai di scaglie di saponette con 4 bicchieri di acqua calda. Lasciare riposare per un paio di giorni poi aggiungere un cucchiaino di zucchero e mescolare bene. - Ricci di castagne: messi sul terreno seminato tengono lontani i gatti e gli uccellini. - Sacchetti di plastica per alimenti: con un forellino in un angolo pu sostituire in caso di necessit la siringa per decorare le torte. - Segatura: pu sostituire in caso di necessit la sabbia igienica per la cassetta del gatto. Un po di segatura aggiunta al normale terriccio per invasare le piante, lo manterr pi morbido e tratterr l'umidit. - Tappi a corona : possono sostituire il materiale di drenaggio nei vasi. - Tappi di sughero : a f f e t t a t i p o s s o no sostituire il drenaggio nei vasi. Messi in piedi tra vaso e sottovaso, difenderanno le radici da pericolosi ristagni di acqua, consentendo la giusta umidit. Tagliati a rondelle e incollati sotto le gambe di s e d ie e t a v o l i sostituiscono i feltri. Si possono bruciare nel camino o nella stufa.
IL CENTRO DI RACCOLTA
Non ci sono solo i contenitori. I centri di raccolta sono aree recintate e presidiate dove possibile portare materiali recuperabili da avviare al riciclaggio. Cercateli nel vostro Comune. Con i centri di raccolta potete riciclare tutti quei materiali per i quali non attiva una raccolta vicino a casa o consegnare grandi quantit di materiale che altrimenti potrebbe occupare tutto il contenitore stradale, limitandone luso a chi viene dopo di voi. Usateli anche per i rifiuti ingombranti. La fatica che avete fatto per caricare il vecchio boiler sull'automobile la stessa! I centri di raccolta Iren Emilia hanno superato quota 120. Facile trovarli vicino a voi.
Lo sapevate che...
Il vetro non tutto uguale. Quando parliamo di vetro da riciclare ci riferiamo ai contenitori (bottiglie, flaconi, barattoli per la marmellata e per lo yogurt, bicchieri) e non all'altro vetro in commercio. Non gettate quindi nel contenitore finestre, vetri delle automobili, pyrex, bollitori per caff, specchi. Non gettate mai insieme al vetro la ceramica. E' un errore ancora comune che rischia di rovinare quanto raccolto. Il vetro un materiale che, se avviato al termovalorizzatore, non possibile recuperare in nessun modo. Non brucia e quindi non sprigiona alcuna energia. In discarica, poi, impiega 4.000 anni a distruggersi . Ragioni in pi per raccoglierlo separatamente.
L'igienicit del vetro permette, oltre al riciclo, il riutilizzo. Sebbene la pratica del vuoto a rendere abbia subito un declino negli ultimi anni, non scomparsa del tutto. Sarebbe preferibile scegliere quei prodotti contenuti in recipienti di vetro con cauzione. In questo modo si risparmia sul recipiente, si riduce il volume di rifiuti e si salvaguarda l'ambiente. R ic o rd ia mo c i , per, che anche i contenitori a perdere (come i barattoli) possono essere riutilizzati per conservare alimenti o altre sostanze.
Lo sapevate che...
Ogni anno ciascuno di noi getta tanta carta quanta ne servirebbe per coprire 5 campi da tennis.
E i poliaccoppiati? La carta non viaggia sempre da sola. A volte la troviamo insieme ad altri materiali: carta stagnola, buste imbottite, carta oleata che avvolge i salumi... Tecnicamente sono chiamati poliaccoppiati e non vanno gettati insieme alla carta. C solo un poliaccoppiato che pu essere raccolto insieme alla carta: quello dei cartoni per bevande, latte, succo di pomodoro e costituito da carta e plastica con o senza alluminio. Non in tutti i comuni italiani, per, possibile. Anche tra quelli serviti da Iren Emilia ci sono delle differenze. Informati.
w La seconda vita della carta e dei cartoni sta avendo interessanti sviluppi. Il 92% dei cartoni in commercio prodotto con materiale riciclato e con il cartone riciclato si costruiscono mobili e complementi di arredamento. Il riutilizzo pi tradizionale ci ricorda che con 7 scatole di biscotti si fa un quotidiano e con 4 confezioni di pasta un quaderno. Il 90% delle scatole da scarpe viene ormai realizzato con carta riciclata.
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Quando dividere i polimeri troppo faticoso o costoso, i rifiuti di diverso genere vengono miscelati, lavati e triturati e si trasformano in plastica eterogenea pronta a trasformarsi in panchine, recinzioni, giochi per bambini e cartellonistica stradale. La ricerca nel campo del riciclaggio delle plastiche continua. Per questa ragione oggi si possono riciclare molti pi rifiuti plastici di prima. Non pi solo contenitori, come alcuni anni fa, ma anche imballaggi. Molti oggetti per non sono ancora riciclabili e vanno gettati nei rifiuti indifferenziati. Non si riciclano: piatti, bicchieri, posate, giocattoli, appendiabiti, prodotti in gomma (tubi, oggetti vari ecc.), custodie per cd, accessori per auto, borse e zainetti, bidoni e cestini, spazzolini e rasoi, accendini e tutti gli imballaggi in cui la plastica accoppiata ad altri materiali (plastica e alluminio, plastica e carta ecc.).
Lo sapevate che...
w Con 20 bottiglie di acqua minerale in PET si pu produrre un maglione in pile. Con 45 vaschette di plastica per la frutta si pu produrre una piccola panchina. Con 10 flaconi e 5 sacchetti si pu produrre una sedia. w La plastica il materiale con il pi alto potere calorifico. I polimeri sono derivati dal petrolio. Per avere unidea dellenergia ricavabile dalla termovalorizzazione, pensate che 35 grammi di plastica non riciclabile possono tenere accesa una lampada a risparmio energetico da 18 Watt per oltre 3 ore.
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Lo sapevate che...
da banda stagnata, ferro e altri rifiuti ferrosi, basta usare una calamita: la banda stagnata e il ferro sono magnetici, lalluminio no. w Ogni italiano consuma in media 35 lattine allanno, mentre i sette milioni di caffettiere che si producono ogni anno sono tutte di alluminio riciclato. Unaltra buona notizia: per il riciclaggio l'Italia prima in Europa insieme alla Germania (recuperiamo oltre il 55% dell'alluminio circolante) e 3 al mondo dopo Stati Uniti e Giappone. w Con 800 lattine si fabbrica una bicicletta completa di accessori, con 37 una caffettiera, con 130 un monopattino, con 3 una montatura per gli occhiali e con 640 un cerchione per auto. w Da 2.600.000 scatolette da 50 grammi di acciaio si pu realizzare 1 km di binario ferroviario, con 13 barattoli di pelati si fabbrica una pentola nuova, con 19.000 un'automobile e con 7 scatolette di tonno un vassoio.
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LE PILE
Forse non proprio sotto casa, ma non difficile trovare uno dei contenitori destinati alla raccolta delle pile. Le pile sono inquinanti per i metalli pesanti che contengono. Non vanno gettate con gli altri rifiuti, ma negli appositi contenitori per potere poi essere inertizzate. Pensate che una piccola batteria a bottone pu inquinare sino a 10.000 litri d'acqua. Un'altra soluzione quella di acquistare batterie ricaricabili (come ormai consigliano non solo le associazioni ambientaliste, ma anche quelle dei consumatori). Un esempio: due ore al giorno di un lettore cd consumano almeno 146 pile in un anno e con una spesa di 131,40 euro. 2 batterie ricaricabili, pi il caricatore (il cui costo pu essere spalmato su dieci anni), pi la corrente necessaria per la ricarica costano poco pi di 10 euro l'anno. Meno costi e meno rifiuti.
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La termovalorizzazione
Un tempo erano semplicemente inceneritori, perch potevano soltanto incenerire i rifiuti. Oggi gli impianti in funzione valorizzano al massimo i rifiuti, producendo energia elettrica ed in alcuni casi anche calore. Per questa ragione, piuttosto che termodistruttori, si definiscono pi esattamente termovalorizzatori, perch valorizzano il potere calorifico dei rifiuti. La possibilit di recuperare energia segna la linea di confine tra i vecchi inceneritori e i moderni termovalorizzatori, ma non lunica differenza: i due tipi di impianti sono infatti separati anche da unevoluzione tecnologica che, negli ultimi dieci anni, ha conferito una maggiore sicurezza ambientale e sanitaria agli impianti.
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E se non si ricicla?
LO SMALTIMENTO IN DISCARICA
La discarica di rifiuti lultimo anello della catena, un luogo dove vengono depositati i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attivit umane (detriti di costruzioni, scarti industriali, ecc.) che non possibile riciclare o utilizzare come combustibile nei termovalorizzatori. E stato il sistema pi antico per liberarsi dei rifiuti (un buco lontano dalla citt e via!) e in molti paesi del mondo ancora cos (esistono nel Terzo Mondo discariche simili a citt brulicanti abitate da chi fruga nei rifiuti per vivere). Le discariche di cui parliamo e che il Gruppo Iren gestisce sono definite controllate. Immaginatevi una vasca impermeabile che impedisce al percolato (un liquido che si forma a seguito del contatto delle acque piovane coi rifiuti) di colare nel terreno e che dotata di sistemi per raccogliere i gas prodotti dalla decomposizione, riuscendo a trasformarli in energia. Una vasca nella quale i rifiuti vengono compattati e che quotidianamente viene ricoperta per garantire ligiene dellambiente circostante. Se fosse possibile sezionarla, la vedremmo cos: w un fondo di argilla, ricoperto da una speciale guaina impermeabile (geomembrana); w uno strato di ghiaia per raccogliere ed inviare il percolato ad apposite vasche, prima di essere trasportato al successivo trattamento; w lo strato di rifiuti pressati; w un successivo strato superiore di terra e di ghiaia con una membrana impermeabile finale; w uno strato di terreno vegetale per la copertura finale e la crescita delle piante; w camini per l'aspirazione e il recupero del gas che viene recuperato con la produzione di energia elettrica dalla sua combustione. Potete, invece, immaginare cosa avviene nelle discariche abusive: il percolato si infiltra nel terreno, contaminando le falde acquifere, e i gas si liberano senza controllo nellaria creando disagi e pericoli. Il Gruppo Iren gestisce due discariche controllate di prima categoria, entrambe nella provincia di Reggio Emilia: Rio Riazzone (Castellarano) e Poiatica (Carpineti). Rio Riazzone non pi attiva.
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Dove lo getto? A
CCENDINO AEROPLANO ALBERO DI NATALE
Il fumo fa male e gli accendini non si riciclano. Come molte cose che ci girano intorno, anche un aeroplano una miniera di materiale riciclabile (il 63% alluminio). Peccato che le operazioni necessarie siano lunghe e complesse. Occorre effettuare una bonifica, che comporta una perfetta conoscenza del singolo modello, ed adottare parecchie cautele per prevenire la dispersione di fluidi inquinanti. Ogni anno vengono dismessi circa 200 aerei. Passato il Natale non facciamo diventare anche l'albero un problema. Potete portarlo al centro di raccolta o ripiantarlo. Da alcuni anni, i rivenditori pi sensibili hanno attivato un servizio di "ritiro" dopo l'utilizzo. Rimanendo sull'argomento Natale ricordiamo che il rito dei cenoni natalizi e degli incontri conviviali per le festivit ha riflessi diretti sui cassonetti italiani dove ogni anno vengono gettati, secondo stime del Consorzio Nazionale per il riciclo degli imballaggi in acciaio (Cna), 100 milioni di scatole di pandoro e panettone, 150 milioni di bottiglie di vino e spumante, 13.000 tonnellate di carta da regalo, 30 milioni di confezioni di lenticchie e 12.200 tonnellate di scatolette. E' materiale riciclabile. Facciamo un regalo all'ambiente.
ASSORBENTE IGIENICO
Fra i rifiuti moderni , insieme ai pannolini per neonati o quelli per i pi grandi, uno dei pi diffusi. Se vero che una donna nella propria vita ne consuma dai dodici ai tredicimila molto semplice calcolarne l'impatto sull'ambiente. Attenzione: non un rifiuto riciclabile, anzi. Va gettato, perci, nei normali sacchetti della spazzatura e non, come molti ancora purtroppo fanno, nel water.
APPENDIABITI (GRUCCE)
L'uso sempre pi frequente delle lavanderie ha fatto s che le nostre case siano invase da sottili attaccapanni di metallo, un rifiuto assolutamente sconosciuto fino a qualche anno fa. Oltre al riutilizzo casalingo, l'attaccapanni pu essere riconsegnato a molte lavanderie di provenienza o consegnato alle stazioni ecologiche nel cassone dei metalli. Quelli in plastica, invece, non si riciclano.
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Lunga vita al vecchio barattolo! Il barattolo dei fagioli e la scatoletta del tonno o del cibo per il gatto sono tutti riciclabili. Basta gettarli, dopo una risciacquata, nell'apposito contenitore. Nel nostro Paese il Consorzio Nazionale Acciaio ad occuparsi del riciclaggio con risultati confortanti. Un salto nel sito www.consorzio-acciaio.org pu fornirvi molte altre informazioni.
ARATTOLI
Dove lo getto?
BASTONCINI IGIENICI PER LE ORECCHIE
Produrre bastoncini in plastica vietato dalla legge 93/2001 che vuole evitare la dispersione nell'ambiente di prodotti non biodegradabili. In passato la cattiva abitudine di gettarli nel water aveva creato non pochi problemi agli impianti di depurazione (ne sanno qualcosa le griglie dei nostri depuratori) o direttamente alle spiagge. Non si ricicla. Gettatelo nel cestino. Come dicevano gli ambientalisti americani "La batteria? E' lunga 33 cm, sta in un auto e contiene circa 10 kg di veleno". Perci, attenzione, un rifiuto pericoloso. Contiene piombo tossico e acido solforico e la struttura in plastica non biodegradabile, ma molto resistente. Non va, perci, mai abbandonata nell'ambiente n gettata nel normale cassonetto, ma consegnata al rivenditore, in caso di acquisto di una batteria nuova, o alla stazione ecologica. E' possibile anche visitare il sito del Cobat (www.cobat.it) o telefonare al numero verde 800869120 per avere informazioni sul pi vicino punto di raccolta. La tua batteria verr in questo modo avviata al riciclaggio, trasformandosi da pericolo in tesoro. Il piombo recuperato (si riesce a coprire in questo modo oltre il 40% del fabbisogno nazionale) viene riutilizzato (per produrre un kg di piombo, lavorando quello delle batterie, occorre poco pi di un terzo dell'energia necessaria a lavorare quello estratto) per produrre nuove batterie, nel rivestimento dei cavi elettrici, nell'industria ceramica, nell'edilizia, nelle apparecchiature radiologiche e per produrre pallini da caccia. La specifica mission del Cobat ben rappresentata dai suoi risultati economici: nel 2005 il Consorzio ha recuperato oltre 200 mila tonnellate di batterie al piombo esauste (corrispondenti ad oltre 16,6 milioni di singole batterie, circa 113mila tonnellate di piombo, quasi 10mila tonnellate di plastiche nobili e 33 milioni di litri di acido solforico neutralizzati) e con il piombo recuperato sono stati risparmiati 90 milioni di euro sulle importazioni di piombo. Superando quota 200mila tonnellate, con una percentuale sull'immesso al consumo prossima al 100%, il nostro Paese ha ottenuto un risultato che ci allinea ai Paesi europei di alta tradizione ambientale come Svezia, Norvegia e Danimarca. In Giappone accade anche questo. Visto il grande numero di utilizzatori dei mezzi pubblici, in molte citt giapponesi sono state messe in piedi pratiche per la raccolta differenziata anche dei biglietti. A Tokio la East Japan raccoglie i biglietti e li trasforma in rotoli di carta igienica. Sempre nella capitale la societ che gestisce la metropolitana incenerisce i biglietti raccolti ed utilizza la cenere, mista al cemento, per la costruzione di passaggi pedonali. Ad Osaka, invece, la compagnia privata che gestisce la ferrovia li raccoglie e li trasforma in biglietti da visita e materiale per la cancelleria.
BATTERIE AUTO
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Dove lo getto?
BIRO e PENNARELLI
Solo la Bic vende ogni giorno in 160 paesi 22 milioni di "prodotti da scrittura". Comodi, ma "usa e getta". Non si riciclano.
BOMBOLETTA SPRAY
Pu essere riciclata. Unica eccezione se riporta uno dei simboli che segnalano i rifiuti pericolosi (vedi prodotti chimici domestici), in questo caso non va gettata neppure nel cassonetto, ma consegnata nel centro di raccolta. Un consiglio: nell' acquisto privilegiate gli spray che non contengono CFC. Riutilizzare il pi possibile le borsine di plastica una buona abitudine per diminuirne il consumo. Buona abitudine anche quella di usarle per raccogliere i rifiuti per poi gettarle chiuse nel cassonetto. Le borse rotte possono essere invece gettate nel cassonetto della plastica. Se non amate le borsine di plastica potete scegliere quelle in iuta o cotone.
BORSINE
BOTTIGLIE BRIK
Si riciclano sia quelle di vetro che quelle di plastica. Una sciacquata pu aiutare ad eliminare cattivi odori, mentre pressare quella di plastica permette di raccogliere pi bottiglie nel medesimo spazio. I brik (mattone) sono i famosi contenitori per il latte, i succhi di frutta, le passate di pomodoro, l'olio alimentare e le ricariche per i detergenti o gli ammorbidenti che accompagnano la nostra vita dalla met degli anni '60. In alcuni comuni serviti da Iren Emilia possono essere avviati al riciclaggio insieme alla carta ed ai cartoni. Il materiale raccolto viene inviato al riciclo ad una cartiera garantita da Comieco. In cartiera i cartoni vengono triturati, mescolati con acqua e agitati con lo scopo di separare le fibre cellulosiche e disperderle in acqua. La lavorazione avviene senza l'uso di additivi, cloro o soda. L'impasto ottenuto viene prima filtrato, per trattenere polietilene ed alluminio, e poi immesso nel processo di produzione di prodotti in carta riciclata. Dai cartoni per bevande nasce, infatti, la Cartalatte (bianca dai cartoni di latte fresco) e la Cartafrutta (color avana dai cartoni per la lunga conservazione). Il residuo di polietilene ed alluminio si trasforma, invece, in Ecoallene con cui vengono prodotti vasi, fioriere, recinzioni e sedute per esterni e chiusini.
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Sembra impossibile, ma c' ancora qualcuno che ha la fantasia di riempire un cassonetto con i resti della demolizione di un fabbricato. Niente di pi sbagliato. Si finisce, infatti, per occupare lo spazio destinato ai rifiuti domestici. I calcinacci, poi, possono essere recuperati e riutilizzati. Informatevi da Iren Emilia su come comportarvi.
Dove lo getto?
CANI
Non intendiamo parlare degli amati quadrupedi, ma dei loro "prodotti". Lasciarli in giro una cattivissima abitudine che costringe a veri e propri slalom in molti parchi e marciapiedi. Anche in questo caso una minima attenzione e un po' di educazione faranno felice il vostro cane e chi passer di l dopo di voi. In molti comuni i parchi sono dotati di appositi distributori di palette e raccoglitori. Date un'occhiata in giro. Ne abbiamo gi parlato alcune pagine fa. Se volete altre informazioni il Consorzio di riciclaggio della carta il Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) www.comieco.org. Nel 2005 in pratica ogni italiano ha raccolto 39,8 kg di carta e cartoncino con un incremento del 7,2% rispetto al 2004 (+126% rispetto a 8 anni fa). Lo smaltimento di carta e cartone dal 1998 al 2005 equivale alla portata di 100 discariche che, grazie al riciclo, si sono potute evitare. Una buona notizia che dal 2004 l'Italia diventata una esportatrice di carta da macero. E le confezioni di cartone che contengono una finestrella di plastica trasparente per rendere visibile il contenuto? Dove le buttiamo? Il Comieco assicura che la pellicola fa parte delle impurit "fisiologiche" che non pregiudicano il meccanismo di recupero. Gettatele insieme allaltra carta.
CARTA
Strapp! E il vecchio strofinaccio ormai un ricordo. Peccato che il rotolone di carta che usiamo in cucina sia uno dei tanti simboli di un "mondo usa e getta". Forse, allora, meglio ripensare un po' ai vecchi strofinacci della nonna o alle spugnette (che spesso vengono prodotte con plastica riciclata). Oppure preferire prodotti con il marchio Ecolabel o in carta riciclata. La carta da cucina, per, pu essere recuperata trasformandola in compost. Gettatela, quindi, nel contenitore apposito o nella vostra compostiera. Non pu essere invece riciclata con l'altra carta e cartone.
Lo dicono tutti: "viviamo nell'era del computer" e noi aggiungiamo che "viviamo anche nell'era dei rifiuti da computer". Uno di questi la cartuccia di toner o inchiostro. In molti comuni serviti da Iren Emilia possibile avviare al riutilizzo tali materiali portando i propri rifiuti nei centri di raccolta. Vi sono, infatti, componenti della cartuccia, come il tamburo fotosensibile, le lame di pulizia, i feltri, le molle, gli ingranaggi che rimangono funzionanti anche dopo la fine del toner e pertanto le cartucce possono essere ricostituite con un risparmio di almeno il 40% ed un grande beneficio per l'ambiente. La cartuccia esausta pu essere rigenerata, cio accuratamente pulita (evitando la dispersione di sostanze tossiche) riempita nuovamente di toner e quindi riutilizzata. Non si tratta, cio, di un prodotto monouso, come molti, invece, pensano.
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CELLULARI
In Italia i telefoni cellulari hanno ormai superato i telefoni fissi. Dispersi nell'ambiente sono altamente inquinanti. Meglio, perci, restituirli alle aziende produttrici che ne possono curare il recupero e lo smaltimento. Per il futuro si stanno pensando prodotti in materiale biodegradabile. Le ceneri di stufe, caminetti e barbecue possono essere raccolte e conferite con i rifiuti organici o, dove non possibile, insaccate e gettate nei cassonetti dei rifiuti. Assicuratevi, per, che le ceneri siano spente.
CENERI
CERAMICA
Il piatto rotto non si ricicla, ma soprattutto non si getta insieme al vetro. E' una vecchia e cattiva abitudine che vale la pena di cambiare. La ceramica ha infatti un punto di fusione superiore a quello del vetro e resta non fusa all'interno della miscela vetrificabile. Basta una infinitesima quantit di ceramica per rovinare un'intera partita di vetro riciclato.
Se ne parlato molto sui giornali della presenza tra i rifiuti dei Paesi Occidentali di cibo parzialmente utilizzato (un classico sono i resti del pane). Molti osservatori lo indicano come un segnale di un cambiamento profondo nella cultura di un popolo. E' certamente uno spreco nello spreco che pu essere evitato. Per il cibo ancora confezionato e non scaduto sempre possibile mettersi in contatto con le organizzazioni benefiche che si occupano delle gestioni di mense o di aiuti a persone in difficolt. Per i resti (soprattutto il pane) basta contattare le organizzazioni che gestiscono case-rifugio per gli animali o destinarlo agli uccellini. I resti del pasto possono essere anche avviati al compostaggio nell'apposito contenitore o nella propria compostiera.
COMPUTER
I dati sono impressionanti: un computer ben smontato pu fornire oltre mille componenti, soltanto il tubo catodico di un vecchio monitor contiene fino a 4 chili di piombo. Si tratta di una vera miniera d'oro sia per quanto riguarda il riciclaggio, sia per quanto riguarda il recupero. Per questo molte case produttrici hanno avviato studi per il riciclaggio dei computer usati (alcune parti vengono sottoposte a un processo di certificazione e collaudo e poi utilizzate come ricambi, senza contare la presenza di metalli pregiati come oro, argento e palladio) e per l'utilizzo di materiali riciclati nella costruzione degli apparecchi nuovi (la plastica viene spesso riutilizzata per le tastiere); altre aziende hanno attivato veri e propri "servizi di recupero" e di "usato sicuro". Per quanto ci riguarda, oltre ad invitarvi a differenziare tutto il ben di dio che costituisce l'imballaggio del vostro computer nuovo, se non possibile consegnare il vecchio all'atto dell'acquisto del pc nuovo o immetterlo nel mercato dell'usato, non gettatelo nel cassonetto, ma portatelo nei centri di raccolta. Un'altra idea potrebbe essere quella di regalarlo a chi ne ha bisogno (scuole, associazioni di volontariato ecc.).
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CONTENITORI PER LE UOVA CRISTALLI assorbiumidita'
Dopo la frittata, riciclateli o nella carta o nella plastica, a seconda della loro composizione. Segnaliamo questo particolare prodotto, perch alcune marche indicano gi sulla confezione possibili riutilizzi del liquido scaturito dai cristalli e raccolto nelle apposite vaschette. Un invito al "riciclaggio creativo" che ci farebbe piacere leggere anche su altre confezioni di prodotti pi diffusi. Ad esempio Air Max ricorda al consumatore che "il liquido raccolto (o soluzione acquosa) pu essere utilizzato come diserbante, per sciogliere la neve o il ghiaccio dai viottoli o dalle scale".
L'ellepi non si dimentica e non si ricicla. Spezzatelo (tiene meno posto...) e gettatelo nella pattumiera oppure divertitevi in una delle tante convention di appassionati.
ISCHI
C' qualcosa di pi fastidioso di una vecchia lavatrice arrugginita abbandonata in un campo? Crediamo di no. Eppure sono ancora tanti i cittadini che si comportano cos dopo aver acquistato un nuovo elettrodomestico, dimenticando anche che alcuni elettrodomestici contengono sostanze pericolose (una sola molecola di CFC contenuta in un vecchio frigorifero pu distruggere 100.000 molecole di ozono). Come per i computer, anche per i piccoli e grandi elettrodomestici la strada da seguire quella del riciclaggio. Sicuramente non utile a nessuno abbandonarlo fuori dal cassonetto ( un classico per i boiler), n tantomeno gettarlo dentro. E', invece, utile donarlo se ancora funzionante. Nella scelta del modello, poi, sarebbe bene dare un'occhiata alle caratteristiche "ecologiche" del prodotto. Con quelli di classe A puoi risparmiare sino al 10% dei consumi abituali.
LETTRODOMESTICI
ERBA TAGLIATA
Se amate i giardini e il giardinaggio la fine migliore per l'erba tagliata quella del compost. In questo modo non si interrompe il ciclo naturale e si crea un economico concime. Gettare l'erba nel cassonetto , infatti, una fatica inutile ed un uso improprio che ha il difetto di riempire velocemente il contenitore, togliendo spazio per i sacchi dell'immondizia. Per grandi quantit servitevi del centro di raccolta: l'erba del vostro giardino, anche in questo caso, diventer concime da impiegare in agricoltura.
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Dove lo getto?
Ci seguono dal 1907, grazie ad un'idea dello statunitense Scott. Nel 1921 la Kymberly-Clark (quella del marchio Kleenex) cre la confezione tascabile che tutti usiamo ancora oggi. Comodissimi, ma indiscutibilmente simbolo della filosofia "usa e getta" possono, per, essere riciclati nella compostiera. Le alternative sono i tradizionali fazzoletti di stoffa. Esistono sul mercato anche fazzolettini prodotti con materiale frutto del riciclaggio.
AZZOLETTI DI CARTA
L'uso delle ricariche ha parzialmente ridotto l'utilizzo dei fustini e dei contenitori per detersivi. Alcune case produttrici hanno anche messo in commercio nuove confezioni con un'alta percentuale di materiale riciclato. Leggete con cura quanto scritto sulla confezione, eliminate il materiale non riciclabile (coperchio, maniglia ecc.) e differenziate il resto insieme all'altra carta.
G I
Non si riciclano, ma si possono regalare ai bambini meno fortunati attraverso le associazioni di volontariato.
IOCATTOLI di PLASTICA
GOMMA da MASTICARE
Non un rifiuto riciclabile, ma non nemmeno un rifiuto da prendere alla leggera. Gettarlo per terra o in un prato significa regalare all'ambiente un rifiuto che impiega almeno 5 anni a sparire. Per risolvere drasticamente il problema Singapore l'ha vietata nel 1992, mentre l'Irlanda applica dal 2003 un'ecotassa.
Ogni anno un italiano trasforma in immondizia una montagna di imballaggi. Potete scoprirlo anche voi dopo avere fatto la spesa ed averla riposta nei mobili di casa. La bella notizia che si tratta di moltissimo materiale riciclabile. Sta perci a noi decidere se la nostra razione dovr trasformarsi in un problema per l'ambiente o in una miniera di risorse.
MBALLAGGI
INFISSI e SERRAMENTI
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Dove lo getto?
Non si riciclano insieme all'altro vetro e solo quelle a basso consumo si riciclano nei centri di raccolta. Le lampadine ad incandescenza si gettano nell'indifferenziato.
AMPADINE
LATTINE
Se nel leggere questo testo state sorseggiando una bibita da una lattina, non gettatela con gli altri rifiuti. Riciclandola risparmierete tanta energia da far funzionare per tre ore un televisore o, come dicono gli americani, tanta benzina da riempirla. Per altre informazioni: www.cial.it
Il legno rimane un materiale prezioso anche dopo che il suo utilizzo primario (nell'arredamento, nell'edilizia, ecc.) giunto alla fine. I rifiuti legnosi, raccolti in modo differenziato, sono infatti triturati e pressati in modo grossolano per essere condotti in modo pratico ed economico agli impianti di riciclaggio. Un'ulteriore lavorazione, permette poi di produrre scagliette di legno pronte all'uso (i cosiddetti "chips"), la cui qualit garantita dall'alto livello tecnologico raggiunto dai processi di lavorazione industriale e dalla bont della materia prima. I chips trovano utilizzo in numerose filiere: possono essere inseriti in pannelli truciolati adatti all'industria del mobile e dei complementi d'arredo; possono essere trasformati in pasta cellulosica, utile alle cartiere per produrre carta riciclata; possono entrare a far parte del compost, da cui si ottengono ammendanti e concimi naturali per l'agricoltura. In Italia ogni anno si riciclano oltre 2 milioni di tonnellate di legno e per questo siamo i primi al mondo (dato Anci-Conai 2006). Banale ricordarlo, ma recuperare legno significa ridurre significativamente l'abbattimento degli alberi e se si pensa che per produrre un metro cubo di pannello truciolare occorrono 11 quintali di legno facile immaginare quanto sia importante il suo recupero e il riciclaggio. Per altre informazioni: www.rilegno.org
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Dove lo getto?
Il riciclaggio delle moquette e dei tappeti in fibra sintetica un problema sentito soprattutto del Nord Europa (solo in Germania ne vengono smaltite 560.000 tonnellate all'anno) tanto che l'Unione Europea finanzi alcuni anni fa un progetto sperimentale con tanto di apposito impianto che univa al recupero diretto delle fibre poliammidiche la valorizzazione energetica delle altre fibre presenti. Purtroppo il bilancio ecologico del progetto non stato positivo (troppi scarti non riciclabili, basse rese nel recupero, alte perdite di processo e grosse difficolt nel separare le diverse fibre) e il tutto stato accantonato.
OQUETTE
MATERASSI
Che siano ingombranti non c' nessun dubbio. Vanno perci portati nei centri di raccolta. La moda di abbandonarli lungo i fossi non piace all'ambiente e nemmeno ai materassi. Potete sempre utilizzare il servizio gratuito di raccolta a domicilio, dove attivo.
MEDICINALI MOBILI
Portateli nelle farmacie o nei centri di raccolta e gettateli negli appositi contenitori. Se non li ritira il mobilificio che vi ha appena portato il salotto nuovo o se non vi interessa entrare nel mercato dell'usato, il posto migliore rimane il centro di raccolta. Non cercate di infilare un divano in un cassonetto. Tutta fatica sprecata.
N O
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Anche se contengono parti di vetro i neon, come le lampadine, non vanno gettati tra le bottiglie. Sono, infatti, pericolosi per l'ambiente, data la presenza di mercurio metallico nelle polveri altamente contaminanti. Esistono per sistemi sicuri per riciclarne le singole parti. Portate, perci, i vecchi neon al centro di raccolta. In Italia ogni anno si gettano via oltre 7.000 tonnellate di neon.
EON
Alcuni dati tanto per chiarire quanto sia necessario riciclare l'olio della vostra automobile. Il cambio d'olio di un auto (5 chili) se disperso in acqua riesce ad inquinare una superficie di 5.000 mq (pensateci se siete soliti cambiare l'olio della vostra barca e gettare i resti in acqua). Riciclandolo, invece, si eliminano tutti i problemi e si riesce ad
Dove lo getto?
ottenere olio rigenerato a costi ridotti e con ottimi risultati per l'ambiente (con 100 kg di olio usato si pu ottenere 80 kg di olio di base nuovo). In Italia la raccolta gestita dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, il quale ogni anno, attraverso una rete capillare, raccoglie in media 215.000 tonnellate d'olio usato. Il problema sono, perci, i "meccanici fai da te". Niente di male ad interessarsi alla propria auto o al proprio mezzo agricolo, ma non gettate l'olio nel pozzetto del cortile o in un prato. E' un veleno. Conservatelo e portatelo in una stazione ecologica o informatevi dal numero verde del Consorzio 800-863048 oppure cliccando sul sito www.coou.it.
I nostri batteri, gli umili eroi della depurazione, non amano l'olio del vostro fritto o delle vostre patatine. La linea non c'entra. Come l'olio lubrificante, anche quello da cucina un veleno. Vi consigliamo, pertanto, di lasciarlo raffreddare e di portarlo nel centro di raccolta. Il vostro olio usato potr essere riutilizzato per produrre lubrificanti, saponi, mangimi, mastici, adesivi, bitumi o impermealizzanti.
Incredibile, ma vero, esistono anche pallottole ecologiche. Le sta studiando l'Esercito USA, dopo che altre industrie private hanno gi pensato di ridurre il piombo nei propri prodotti. Saranno molto probabilmente utilizzate durante le esercitazioni. Non conterranno piombo ed eviteranno di inquinare l'aria e il suolo statunitensi. Fra le altre idee anche il riciclaggio dei bossoli (fonte Wall Street Journal). In Italia partito invece un progetto per riciclare i bossoli delle cartucce da caccia. I bossoli sono in materiale plastico e il progetto sperimentale curato dal consorzio Polieco per ora solo in Toscana e Umbria.
ALLOTTOLE e BOSSOLI
PANNOLINI
Un pannolino ci mette circa 500 anni (avete letto giusto, 5 secoli) a decomporsi ed un bambino in un anno produce circa 400 chili di rifiuti. Dati che ci devono fare riflettere. Come tanti oggetti che ci circondano, anche per i pannolini usa e getta la comodit proporzionale ai problemi che si creano all'ambiente. Ed anche per questo che in molti Paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, sta crescendo un vero e proprio movimento anti-pannolino o stanno ritornando in vendita i famosi "cirip" o pannolini in materiale biodegradabile (in Austria i pannolini riutilizzabili hanno ormai il 12% del mercato). Il pannolino, comunque, non va gettato nel water, ma nel normale sacco per la spazzatura.
PELLICOLA di ALLUMINIO
E' comoda e se ne usa sempre di pi (solo in Italia abbiamo superato i 28 milioni di rotoli l'anno - dato Io Donna). Vi far piacere sapere che si pu riciclare. Basta darle prima una lavata e gettarla con le lattine. Le buste delle verdure surgelate, invece, vanno gettate insieme agli altri rifiuti, perch il rivestimento di plastica ne impedisce il riciclaggio. Alcuni le utilizzano come buste per i rifiuti per le piccole pattumiere.
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Dove lo getto?
PIATTI, BICCHIERI e POSATE di PLASTICA
Non si riciclano.
PLASTICA
PNEUMATICI
Nel 2005 l'Associazione Italiana di Ricostruttori di Pneumatici (AIRP) ha recuperato 47.288 tonnellate di pneumatici usati, confermando la solida tradizione nel settore della ricostruzione che ha l'industria italiana. Recupero che ha permesso di risparmiare 166 milioni di litri di petrolio, quantit che sarebbe stato necessario impiegare per produrne di nuovi. Gli pneumatici possono essere anche triturati in pezzi e utilizzati o miscelati con l'asfalto, o nelle pavimentazioni di aree sportive oppure, infine, per produrre componenti del settore automobilistico (paraurti, interni di portiere ecc.) o pannelli fonoassorbenti o gomme piene per carrelli. Ricordiamo, infine, che nel processo di riciclaggio vengono recuperati anche il metallo, che costituisce l'anima del pneumatico, destinato alle fonderie, e il cascame tessile che pu essere riutilizzato dopo particolari lavaggi. Un pneumatico abbandonato, invece, oltre a deturpare il paesaggio, pu favorire lo sviluppo di insetti, quali la zanzara tigre, o roditori. The Recycler's Handbook (la "Bibbia" del riciclaggio made in USA) consiglia di metterli intorno alle piante di pomodoro per farle crescere pi velocemente. La gomma degli pneumatici conserva, infatti, il terreno sempre umido e caldo.
POLISTIROLO
Gli imballaggi in polistirolo (ad esempio quello che proteggeva il frigorifero) vengono raccolti in alcuni centri di raccolta. Non vanno gettati nel contenitore per la plastica. Discorso diverso per le vaschette utilizzate per frutta ed alimenti: quelle potete gettarle (dopo averle lavate) tra la plastica.
POSTA
In USA la chiamano junk mail, "posta spazzatura". E' stato calcolato che gli italiani ricevono circa 500 milioni di stampe pubblicitarie, buona parte delle quali prodotte con carta che possibile riciclare. Pensiamoci prima di gettarle nel cestino o di infilarle nella cassetta del vicino. Molti, invece, utilizzano un altro stratagemma per agevolare il riciclaggio. Basta sistemare un contenitore destinato solo alla pubblicit sotto le cassette per la posta. Ognuno vi potr pescare quello che gli interessa e quando il contenitore pieno si pu vuotarlo facilmente nel contenitore per il riciclaggio. Il riciclaggio sicuramente pi strano di questa "posta spazzatura" quello messo in piedi dalle stesse Poste Statunitensi che inizieranno ad usare matite prodotte per il 25% da "posta spazzatura" riciclata. Il
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Dove lo getto?
Distretto Postale di Atlanta ha calcolato che possibile salvare ogni anno oltre 100.000 alberi con il solo recupero della posta non recapitata.
PRODOTTI CHIMICI di uso DOMESTICO (acquaragia, detersivi, ammoniaca, smalto per le unghie...)
Pochissimi lo sanno, ma tutti noi abbiamo la casa piena di rifiuti pericolosi, cio tutti quei prodotti chimici, impiegati per la pulizia della casa e dell'auto e il "fai da te" che sono classificati, per la loro pericolosit, irritanti, corrosivi, tossici e infiammabili. Per scoprire quali sono basta dare un'occhiata ai simboli ed alle lettere sulla confezione. La X il simbolo dei prodotti nocivi (Xn) ed irritanti (Xi), in genere acidi o prodotti per disotturare le tubature di scarico, ma anche alcuni prodotti per l'ufficio che molti tengono sulla scrivania. La provetta che gocciola segnala i prodotti corrosivi (C). Il teschio segnala un prodotto tossico (T) o altamente tossico (T+), come ad esempio smalti, vernici, disinfettanti, insetticidi, diserbanti, prodotti per il giardinaggio. La fiamma segnala i prodotti infiammabili (F) o altamente infiammabili (F+) quali alcool, prodotti per la pulizia (l'acetone per le unghie, ad esempio), per il fai da te (solventi, acquaragia, mastici) e per l'ufficio (i cosidetti "bianchetti"). Questi rifiuti (i prodotti e i contenitori) vanno gettati negli appositi contenitori che potete trovare nei centri di raccolta. Non vanno gettati nel lavandino o nel water, come ancora molti fanno. Sono veleni pericolosissimi per l'ambiente. S, anche lo smacchiatore che vostra madre ha usato ieri.
Non si riciclano.
ASOI in PLASTICA
Sono da sempre un'alternativa ecologica ai sacchetti di plastica. Molte organizzazioni ambientaliste ricordano, per, che pur riutilizzabili e biodegradabili i sacchetti di carta sono comunque fatti per la maggior parte con carta vergine e non con carta riciclata per essere pi resistenti. Per questa ragione consigliano di preferire le borse di stoffa o di juta che molte catene di supermercati vendono ai propri clienti e che sono riutilizzabili all'infinito.
ACCHETTI di CARTA
SIGARETTE
Quando decidiamo di gettare il contenuto del posacenere dellauto sul ciglio della strada dovremmo pensare a questo semplice dato: una sigaretta senza filtro ci mette tre mesi a decomporsi, con il filtro due anni. Con le nuove leggi anti fumo si sta anche assistendo alla crescita dei mozziconi fuori dai locali. Un po' di attenzione non guasterebbe.
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SPECCHI
La presenza di argento rende il vetro degli specchi non riciclabile insieme al vetro delle bottiglie.
SPAZZOLINO
Anche se di plastica non si ricicla. Per chi vuole ridurre la produzione dei propri rifiuti, in commercio sono disponibili modelli con le testine sostituibili.
Come per gli specchi anche il pirex non deve essere gettato insieme al vetro. Le diverse temperature di fusione rendono il materiale incompatibile con il vetro puro. E' necessario ricordare che bastano pochissime quantit di materiale estraneo per rovinare la qualit del vetro riciclato.
Sono piccoli tesori che veramente stupido gettare insieme agli altri rifiuti. E' possibile riciclare tutte le stoviglie nelle stazioni ecologiche.
L'alluminio un vero tesoro. Un risparmio che parte anche dalla tua vaschetta usata e pu finire con il riciclaggio in una nuova caffettiera o in un nuovo infisso per finestre. Perci una lavata e via nel contenitore per il riciclaggio. Anche gli stampi per i dolci possono essere riciclati.
ASCHETTE di ALLUMINIO
Come per gli altri contenitori o imballaggi di plastica possibile gettarli, una volta puliti, nel cassonetto per la raccolta differenziata.
Cassonetto per la plastica dopo una risciacquata. Nel nostro Paese vengono consumate oltre un milione di tonnellate tra vernici, lacche e idropitture. Come per molti
Dove lo getto?
prodotti chimici domestici la differenza la fa l'etichetta. Se costituisce un rifiuto pericoloso non va gettato nel cassonetto, n, tantomeno, nel lavandino o nel water. Va portato nel centro di raccolta. Ricordiamo che in commercio esistono vernici non tossiche. Sono le vernici "sintetiche acriliche", la cui caratteristica che non usano principalmente solventi chimici, ma l'acqua, come diluente. Pur contenendo il 15% di solvente sono comunque meno tossiche per l'uomo. Ci sono, poi, le vernici ecologiche, prodotte quasi esclusivamente con materie prime naturali (caseina, creta, cellulosa, borace, olio di rosmarino, ecc.).
VESTITI
Si stima che nel nostro Paese vengano raccolti ogni anno 100.000 tonnellate di vestiti usati. E possibile portarli nei cassonetti destinati alla loro raccolta: da l potranno servire a chi ne ha bisogno o essere trasformati in filati. Unalternativa portarli alla Caritas o alle altre associazioni di volontariato che ne organizzano la raccolta.
VETRO
Ne abbiamo gi abbondantemente parlato. Rinnoviamo un consiglio: un veloce lavaggio significa meno odore e meno formiche nelle vicinanze del contenitore. Costa cos poco farlo... Per avere altre informazioni: www.coreve.it
VIDEOCASSETTE
Come tutto il materiale metallico sono pienamente riciclabili. Destinazione dei vostri rottami , come sempre la stazione ecologica.
Un modo simpatico per riutilizzare i wc quello messo in pratica a Placerville (USA) dove avviene il Campionato Mondiale di "lancio di wc".
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Il simbolo a sinistra indica che il materiale riciclabile. Se riporta una percentuale, essa indica il materiale riciclato presente. Il simbolo a destra indica i diversi materiali plastici e non implica la riciclabilit del materiale. I numeri e le sigle qualificano il tipo di plastica.
Questi sono alcuni dei tanti simboli che indicano che la confezione va buttata nei contenitori della raccolta differenziata. Seguite il consiglio!
ACC
VE
AL
CA
ACC indica che il contenitore in acciaio e pu essere messo nei contenitori per la raccolta differenziata. AL o ALU circondato da due frecce indica che il contenitore di alluminio. CA indica che si tratta di carta. PE indica che la plastica composta da polietilene. PET indica che la plastica composta da polietilene tereftalato. PP indica che la plastica composta da polipropilene. PS indica che il contenitore di polistirolo. PVC indica che la plastica composta da polivincloruro. VE indica che il contenitore di vetro.
Prodotto tossico
Prodotto nocivo
Prodotto infiammabile
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BIBLIOTECA ON-LINE
www.conai.org (Sito ufficiale del Consorzio Nazionale Imballaggi) www.consorzio-acciaio.org (Consorzio Nazionale Acciaio) www.comieco.org (La carta, il cartone e il suo riciclaggio) www.corepla.it (tutto sulla plastica) www.cobat.it (il Consorzio delle batterie usate ) www.coreve.it (il mondo del vetro) www.cial.it (il mondo dellalluminio) www.rilegno.it (il riciclaggio del legno) www.coou.it (Consorzio degli Olii Usati) www.riciclotvb.it (il sito Conai per la scuola) E per finire un solo sito in inglese: www.obviously.com/recycle (la storica guida del riciclaggio presente on line dal 1996. Una vera miniera di informazioni).
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Indice
La Gestione dei Rifiuti Come nascono i nostri Rifiuti Riduzione e Riuso La Raccolta Differenziata dei Rifiuti Il Riciclaggio dei Rifiuti
Il Centro di raccolta Il Vetro La Carta e i Cartoni La Plastica L'Alluminio e gli altri Metalli I Rifiuti Organici I Farmaci Le Pile 1 2 4 7 8 8 9 10 11 13 14 15 15 16 16 18 19 19 20 34 35
E se non si Ricicla?
Lo Smaltimento in Discarica
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