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Atanasio 295 ca. 373 Lettore e diacono con Alessandro. A Nicea come diacono, vescovo nel 328.

. Rifiuta la comunione con Ario, riabilitato. Ostilit di Eusebio di Nicomedia, accuse e deposizione col sinodo di Tiro. Esilio 335 a Treviri. Nuovo esilio 339: Roma, Aquileia, rientro ad Alessandria 346-356. Nuovo esilio nella Tebaide accanto ai monaci 356. Ancora esili con Giuliano e Valente. La questione dello Spirito santo. 1 Il disegno di salvezza attraverso lincarnazione

Qualche spunto dal De Incarnatione Verbi (335-337) Luomo doveva essere rinnovato secondo limmagine di Dio, per poter conoscere ancora Dio dopo averlo perduto. Ma come poteva accadere questo se non con la presenza della stessa immagine, il nostro Salvatore Ges Cristo? Non poteva accadere attraverso gli uomini, creati anchessi secondo quella immagine. N poteva accadere attraverso gli angeli, poich neppure essi sono immagini. Venne perci il Verbo stesso di Dio per restaurare, lui che limmagine, l'uomo creato secondo limmagine. Ma ci non poteva avvenire se non fosse stata annientata la morte e la corruzione, e per questo prese a giusto titolo un corpo mortale, perch in esso potesse essere distrutta la morte e gli uomini essere rifatti secondo limmagine. Inc. III, 13 Il Verbo si dispiegato dappertutto: in alto e in basso, in profondit e in ampiezza. In alto nella creazione, in basso nellincarnazione, in profondit nellinferno, in ampiezza nel mondo. Tutto il mondo pieno della conoscenza di Dio. Inc III, 16 Il sacrificio del suo corpo ha posto fine alla legge che gravava su di noi, e ci ha portato linizio di una nuova vita dandoci la speranza della risurrezione. Siccome la morte venuta a dominare sugli uomini per colpa degli uomini, la sua distruzione e la risurrezione della vita sono avvenute mediante il Verbo di Dio fatto uomo: Se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verr anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, cos tutti saranno vivificati in Cristo (1 Cor 15, 21-22). Noi infatti ora non moriamo pi come dei condannati, ma come dei destinati alla risurrezione, ad essere risvegliati dai morti. Noi attendiamo la universale risurrezione di tutti, che a suo tempo Dio operer, Lui il creatore, il benefattore degli uomini ( Inc. II, 10 = LH 4, 217). Ecco una non piccola prova ed una testimonianza evidente che la morte stata distrutta e che la croce stata una vittoria su di essa (): tutti i discepoli di Cristo la disprezzano, le vanno incontro senza pi temerla, ma con il segno della croce e con la fede in Cristo la calpestano come morta. Una volta, prima che venisse il Salvatore, tutti piangevano i morti come se fossero perduti; mentre, da quando il Salvatore ha risuscitato il suo corpo, la morte non fa pi paura, ma tutti i credenti in Cristo la calpestano come se fosse nulla e preferiscono morire piuttosto che rinnegare la fede in Cristo: sanno infatti che morendo non periscono, ma continuano a vivere e divengono incorruttibili grazie alla risurrezione. Inc.VI, 27 Divenne uomo affinch noi fossimo deificati: Inc. VIII, 54 Obiezioni dei Giudei: Inc. VII, 33-40 Obiezioni dei pagani: Inc. VIII, 41-55 La testimonianza della Chiesa: Inc. VIII, 47-48

Sapienza creata e increata

Da Discorsi contro gli Ariani 2, 78. 81-82 = LH 3, 188-190 La Sapienza divina, il Verbo, creatrice di tutte le cose: Tutto hai fatto con sapienza (Sal 103, 24) Nelle cose create la Sapienza ha impresso unorma di s, cos che fossero ordinate, armoniche, belle come era essa stessa. E la nostra sapienza, raggiunta con lintelletto a partire dalle cose create, fatta anchessa ad immagine della Sapienza creatrice, la pu accogliere e tramite essa conoscere Dio. Chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato (Mt 10, 40). Il passo di Prov 8, 22: Il Signore mi ha creata nelle sue opere voce della Sapienza creatrice che attribuisce a s le propriet che appartengono alla sua immagine, fissate nelle creature. Ma poich questo non stato sufficiente agli uomini per conoscere Dio (stoltezza degli uomini, cfr. 1 Cor 1,21 s.), ecco che egli ha voluto che la Sapienza stessa prendesse carne e si facesse uomo e morisse sulla croce. Cos, attraverso la fede in lei, la stoltezza della croce, i credenti possono salvarsi. Il Verbo, cio la Sapienza di Dio, si fatto carne: in tal modo si pu dire che tutto ora riempito della conoscenza di Dio. Ero io colui del quale Dio si compiaceva, ogni giorno mi rallegravo al suo cospetto (Prov 8, 3). 3 Una teologia trinitaria

Il Verbo Dio, perci pu salvare. Contro Ario ed Eusebio di Nicomedia, ma anche contro Marcello: non un Dio inferiore ma neanche un volto del Padre. Homoousios dice insieme identit di natura e distinzione come soggetto (relazione) 4 Una cristologia Logos-sarx

Il corpo di Cristo vero corpo umano, ma in esso opera il Verbo: guardando a quelluomo, io capisco che in lui c Dio per quello che fa (miracoli, guarigioni etc) Leggere Inc. III, 13-16; IV, 18 5 L'anima di Ges1

Per dire lincarnazione, Atanasio usa tanto sarkothenta (fatto carne) quanto enanthropesanta (fatto uomo), ripresi dal Simbolo niceno. Vede per il corpo come semplice mezzo di manifestazione della divinit, ad esempio con i miracoli. Riconosce la crescita di Ges in et, sapienza e grazia, la sua soggezione alla paura, angoscia, sofferenza2. La cristologia del Tomus ad Antiochenos invece decisamente antiapollinarista3. Il nostro Salvatore fu veramente uomo e da ci venne la salvezza di tutta lumanit. In nessuna maniera la nostra salvezza si pu dire fittizia. Egli salv tutto l'uomo, corpo e anima. La salvezza si realizzata nello stesso Verbo. Veramente umana era la natura che nacque da Maria, secondo le

Cfr. Carcione Filippo, La cristologia di Atanasio, in Ges Cristo nei Padri della Chiesa (IV-V secolo), Dizionario di Spiritualit Biblico-Patristica 25, Borla, Roma 2000, 10-25. 2 Ibidem p. 24. 3 Ibidem p. 25. Ma lopera di Atanasio?

Scritture, e reale, cio umano, era il corpo del Signore; vero, perch in tutto identico al nostro; Maria infatti nostra sorella perch tutti abbiamo origine in Adamo4. 6. Monachesimo

Atanasio scrive una vita di Antonio nel 357. Dobbiamo immergerci nei tempi di Antonio, era la Chiesa delle folle, entravano nella Chiesa persone borghesi. Lepoca dei martiri va finendo. Lideale del martirio va affievolendosi. Antonio vuole mantenere alto il livello del cristianesimo. E luomo scelto dalla provvidenza per indicare una nuova via. La vita di Antonio di Atanasio insiste che il carattere di Antonio si fortifica nel deserto dove Antonio combatte con il demonio e ne previene gli errori . Misteriosa lotta. Atanasio mostra lessenza della vita di Antonio. Lotta che fa risaltare lopera di Cristo. Temprare se stessi. Il monaco vive del lavoro delle sue mani, prega, impara a memoria la scrittura. La pratica delleremita ripetere la scrittura a memoria e recitare giornalmente il salterio completo a memoria. Lavoro, preghiera, Scrittura, vita ascetica (Askesis). Un martirio prolungato che fa diventare luomo simile a Cristo. Seguire Ges Cristo trasforma l'uomo, avvicinandolo a Dio, ma anche ai fratelli in umanit. Il vero discepolo di Cristo viene ora dal deserto e dallascesi (askesis, lat. studium deificum). Tempi di indebolimento dellideale del martirio.

Ad Epitteto 6-7 (= LH 1, 473).

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