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TELAIO A NODI SPOSTABILI Esempio

La struttura di un edificio per uffici costituita da una serie di telai come in figura, posti ad interasse di 5 m. Verificare le colonne in acciaio S235 (Fe360).
Sd

F2Sd IPE 360


h=4m

q Sd F1Sd IPE 360 HEA 240

h = 4 m H E A 2 4 0

Analisi dei carichi (valori caratteristici) - peso proprio impalcato 3.0 kN/m2 - pavimento 1.0 kN/m2 totale permanente Gk = 4.0 kN/m2 carichi variabili Qk = 3.5 kN/m2 Carichi di progetto sulle travi ad interasse di 5 m (si assume G = 1.35 e = 1.5) qSd = 5(1.35 4.4+1.5 3.5) = 53.25 kN/m Reazioni delle travi: VSd = qSd 6/2 = 159.75 kN Vento: si assume una pressione caratteristica di 0.6 kN/m2. Si suppone che il vento si scarichi, attraverso la baraccatura, sui nodi di piano. Le forze FSd orizzontali di progetto valgono quindi: F1Sd = 1.5 0.6 4 5 = 18 kN F2Sd = 1.5 0.6 2 5 = 9 kN
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Si deve inoltre considerare l'imperfezione geometrica del telaio (EC3 #5.2.4.3.) = Ks Kc 0 = 0.837 1 1/200 = 1/240 L'imperfezione geometrica pu essere sostituita (ai fini del calcolo delle azioni flessionali sui pilastri) dalle forze orizzontali equivalenti Heq : Heq = qSd L = 53.25 6/240 = 1.33 kN In definitiva si calcola il telaio soggetto alle forze orizzontali H'1Sd = 18 + 1.33 = 19.33 kN H'2Sd = 9 + 1.33 = 10.33 kN Le dimensioni del telaio ed i carichi sono gli stessi della struttura progettata in un esercizio precedente (esempio 3) in cui i giunti trave-colonna sono delle cerniere. La soluzione con giunti rigidi permette un risparmio di materiale, un minor aggravio in fondazione (giunto a cerniera) ma un maggior costo di manodopera. Lanalisi viene condotta col programma Straus; le imperfezioni geometriche sono introdotte direttamente attraverso le coordinate dei nodi. I pilastri sono discretizzati in quattro elementi per cogliere meglio il carico critico. Lanalisi del 1 ordine fornisce il diagramma del momento flettente riportato in seguito. Lanalisi di buckling fornisce il moltiplicatore critico delle azioni assiali mcr = 6.349 .

LINEAR STATIC

LINEAR BUCKLING

119 kNm 136.1 189.3 96.4 kNm 118.5 346 kN

La deformata critica mostra un comportamento molto rigido delle travi, con il pilastro inferiore che si comporta come una mensola e quindi con una lunghezza di libera inflessione h0 poco superiore a 2h.

h 0=2h

Il valore esatto di h0 vale: h0 = EJ 210000 7763 10 4 = = 8558mm Vcr 6.349 346 10 3

h 0 = 2.14 h

Essendo mcr<10, il telaio da classificare a nodi spostabili e quindi da verificare con uno dei tre metodi illustrati al par. 5.2.6.2 dellEC3. Verifica usando i risultati dell'analisi globale elastica del secondo ordine
NON LINEAR STATIC

121.2 kNm 136.2 198.9 106.0 kNm 120.2 350 kN

Lanalisi condotta con un solo incremento. Il diagramma dei momenti mostra un incremento del 10% della sollecitazione del pilastro (106kNm contro 96.4 kNm). La verifica del pilastro pu essere eseguita con la lunghezza di libera inflessione calcolata per il telaio a nodi fissi (EC3 #5.2.6.2 principio (2)). A favore di stabilit si
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pu assumere h0=h (il valore esatto compreso fra 0.7h e h). La verifica viene condotta secondo EC3 #5.5.4: N sd M sd +k 1 N b.Rd M c .Rd A fy 3 Nb .Rd = min = 7680 213.6= 1640 10 N M1 i=100.5mm 1 = E = 93.9 fy = = h 0 4000 = =39.8 i 100.5 = 0.424 1

essendo

=0.9153 (curva b)

N b.Rd = 1501 kN

M c. Rd = k = 1

Wpl f y M0

=159.1 kNm

NSd M1 Nb. Rd

con la limitazione k 1,5

W Wel = (2M 4) + pl con la limitazione 0,9 e con = 1 Wel per cui si ottiene: 745 675 = 0.424(2 1.8 4) + = 0.1696 + 0.1037 = 0.0659 675 k =1 + N sd N b.Rd 0.0659 350 = 1.014 1.1 1501 M sd 350 106 +k = + 1.014 = 0.234 + 0.666 = 0.90 1 M c. Rd 1501 159.1

La verifica soddisfatta con un margine di circa il 10%.

Verifica mediante l'analisi elastica del primo ordine con amplificazione dei momenti prodotti dagli spostamenti laterali I momenti del 1 ordine, prodotti dagli spostamenti laterali, vanno moltiplicati per il rapporto: 1 1 = 1 = 1.187 1 1 / 6.349

1 m cr La clausola indicata dallEC3 #5.2.6.2. (4) rispettata perch 1/mcr=0.158<0.25. Si deve amplificare solo laliquota di momento dovuta agli spostamenti laterali, cio la differenza fra il momento ricavato per il telaio a nodi mobili e il momento ricavato per lo stesso telaio a nodi fissi. Facendo rigirare il programma dopo aver bloccato gli spostamenti laterali delle travi si ottiene il seguente diagramma dei momenti.
TELAIO A NODI FISSI

Si deve amplificare il momento M=96.42-36.78=59.64 kNm Il pilastro va quindi verificato per il momento Msd =36.78+1.187 59.64=107.6 kNm
36.78 kNm

Valore di poco superiore a quello ricavato con lanalisi del 2 ordine (106kNm).

La verifica a pressoflessione viene eseguita come nel caso precedente, con h0=h: N sd M sd +k = 1 N b.Rd M c .Rd 346 107.6 + 1.014 = 0.230 + 0.686 = 0.916 1 1501 159.1

Verifica mediante il metodo della snellezza equivalente Si verifica a presso flessione lasta soggetta alle sollecitazioni ricavate dallanalisi del 1ordine ma con lunghezza di libera inflessione h0=8558mm. = = h 0 8558 = =85.28 i 100.5 = 0.9069 1 =0.6568 (curva b)

N b.Rd = 1077 kN

Wpl Wel = (2 M 4) + = 0.9069(2 1.8 4) + 0.1037 = 0.2591 Wel k =1 N Sd 0.2591 346 =1+ = 1.076 M1 N b.Rd 1.1 1077 Wpl f y M0
=159.1 kNm

M c. Rd =

N sd M sd +k = 1 N b.Rd M c .Rd 346 96.42 + 1.076 = 0.321 + 0.652 = 0.973 1 1077 159.1 La verifica soddisfatta con un margine di circa il 3%.

Verifica della trave Il momento massimo (vd. analisi non lineare) vale: Msd = 198.9 kNm Wpl f y 1019 10 3 235 M c. Rd = = = 217.6 kNm >Msd M0 1.1

Osservazioni I tre metodi di verifica conducono a risultati in buon accordo; il metodo della snellezza equivalente in genere il pi cautelativo. Dal punto di vista pratico il primo il pi semplice e chiaro. Se non si ha a disposizione un codice di calcolo che esegue direttamente lanalisi del 2ordine, si pu impiegare il metodo dei tagli fittizi. Gli altri due metodi richiedono comunque la valutazione del moltiplicatore critico e quindi, se non si vuole ricorrere alluso delle aligument charts o dei grafici di Wood (vd. Ballio e EC3 appendice E), uso peraltro macchinoso e poco affidabile per i telai a nodi spostabili, necessario ancora ricorrere, in assenza di un appropriato strumento di calcolo al metodo dei tagli fittizi. Lapplicazione del criterio che permette di definire a nodi fissi un telaio multipiano se lo spostamento dovuto a forze orizzontali fittizie pari a 1/80 dei carichi orizzontali inferiore a 1/500 dellaltezza (v Ballio par. 9.1.3.4 pag.486) valida appunto per telai a molti piani.

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