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Introduzione.
La verifica sismica delle strutture esistenti ricopre un aspetto molto delicato nei riguardi del calcolo strutturale. Prima dell'OPCM 3274, eccetto le applicazioni riguardanti gli edifici in muratura, nessuna normativa italiana si era spinta nel dare indicazioni sul come valutare il grado di resistenza delle strutture esistenti all'azione sismica. In particolare la novit rappresentata dai criteri di calcolo per le struttura in c.a.
Il valore PGAz, in assenza di studi approfonditi di microzonazione sismica assume i seguenti valori:
L'analisi lineare (statica o dinamica) pu essere utilizzata sia con lo spettro di progetto che con quello elastico. Nel caso si utilizzi lo spettro di progetto il valore del fattore di struttura q deve essere limitato tra 1.5 e 3.0, e differenziato per elementi fragili e duttili. L'utilizzo dello spettro elastico subordinato al rapporto domanda/capacit di resistenza degli elementi strutturali (in particolare del momento flettente):
Il parametro Di la domanda in termini di momento flettente, Ci la capacit in termini di momento resistente. Lo stato limite di collasso deve essere analizzato solo tramite analisi non lineari. E' facolt delle Regioni stabilire l'obbligatoriet o meno della verifica dello stato limite di collasso. Ovviamente tutti i tipi di analisi sono condizionate dalle indagini e la conoscenza della costruzione, sia nei rigiardi del materiale calcestruzzo che nei riguardi della definizione dei particolari costruttivi (armature presenti). Nel prospetto 11.1 dell'OPCM 3431 sono indicati i tipi di analisi utilizzabili in funzione del livello di conoscenza e delle modalit di indagine.
Il coefficiente Kr pari ad 1 se la struttura si pu definire regolare, altrimenti pari a 0.8. Il coefficiente Km pari a 0.8 se max = max(N/A fc)>0.4, altrimenti pari a 1. Il coefficiente Km pari a 0.8 in presenza di staffe aperte o ad interasse maggiore di 25 cm, altrimenti pari a 1. Il calcolo della PGA relativa allo stato limite DS pu essere effettuato con due diverse modalit: - Iterativamente: cio aumentando al passo la PGA di 0.005 fino a quando le verifiche strutturali non sono pi soddisfatte. - Calcolando la PGA, con metodi semplificati per plessoflessione retta, effettuando prima un calcolo con PGA unitaria e poi ricavando la PGA limite a DS. Le formule utilizzabili (definite nelle Linee Guide della Regione Lazio)per travi e pilastri sono le seguenti:
Per lo stesso stato limite va calcolata anche la PGA relativa ai nodi non confinati utilizzando (secondo le Linee Guide della Regione Lazio) le seguenti formule:
Il valore del PGA per il DS il minimo lambda calcolato per travi, pilastri, pareti e nodi. Il metodo iterativo consente di effettuare calcoli pi accurati, considerando ad esempio anche la pressoflessione deviata.
Per lo stato limite DL, il calcolo della PGA viene effettuata controllando i drift (rapporto tra spostamento relativo e altezza dell'elemento). Lo stato limite viene raggiunto quando i drift sono tali da superare i valori limite definiti dall'OPCM per lo SLD in funzione del tipo di tamponamenti presenti: - Tamponamenti collegati rigidamente alla struttura 0.005 h - Tamponamenti tali da non subire danni per valori di progetto drp<=0.01 h In questo caso sicuramente pi agevole agire calcolando una prima volta utilizzando PGA unitaria e poi ricavando La PGA in funzione del drift massimo secondo la formula:
Nel caso di stato limite di CO, per gli elementi duttili va controllato che:
Per il calcolo di tetau, argomento che merita ulteriori approfondimenti, si rimanda all'allegato 11.A dell'OPCM 3431. Anche in questo caso possiamo seguire due metodi per il calcolo della PGA allo stato limite DS: - Iterativamente: come per il caso dell'uso dello spettro di progetto, il calcolo viene effettuato aumentando la PGA al passo di 0.005 (valore tale da non portare eccessivi tempi di calcolo). - Calcolando la PGA effettuando un calcolo con PGA unitaria e poi ricavando il valore corretto utilizzando i limiti di verifica differenziati per elementi fragili e duttili. Per quest'ultimi il metodo di calcolo agevole per le travi, pi complesso per i pilastri per la variazione di sforzo normale dovuta al sisma. In entrambi i casi si opera in
termini di rotazione rispetto al valore ultimo. Nel caso di elementi fragili il calcolo del PGA risulta pi complesso in quanto la capacit funzione del campo di lavoro degli elementi duttili adiacenti, per cui si parte da soluzioni di equazioni non lineari per poi "semplificare" il calcolo considerando constante lo sforzo normale. Il metodo iterativo in ogni caso risulta pi agevole in quanto il calcolo viene fatto come una serie di verifiche, per cui esente da numerose ulteriori approssimanzioni. Per lo stato limite DL il calcolo della PGA viene effettuato come per il caso dell'utilizzo dello spettro di progetto.
Dopo aver calcolato d*sl (dsl/gamma) si uguaglia allo spettro in spostamento corrispondente a T* Sd(T*), si ricava il corrispondente spettro in accelerazione SaSL(T*)=(2pigreco/T*)2 Sd(T*) e successivamente la corrispondente accelerazione che rappresenta la PGA per lo stato limite considerato. Si rimanda al paragrafo 4.5.4 dell'allegato 2 dell'OPCM 3431 per ulteriori approfondimenti.
Conclusioni
Nel presente articolo si voluto approfondire il metodo di verifica degli edifici esistenti in c.a. descritto dalla recente normativa. Sar oggetto di un ulteriore approfondimento un esempio di applicazione del calcolo delle PGA ai vari stati limite per una semplice struttura.