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NOTIZIARIO EROTICO N. 3 DEL 14-5-2013
Frida & Pierr una storia vera e genuina. Dopo anni di routine, un matrimonio che si trascina nella noia e nellindifferenza. A quasi cinquant anni, trovano il coraggio di confessarsi il proprio passato e la libidine, sopita, nellangolo pi riposto del proprio animo. Un atto di coraggio che invece di segnare la fine di ununione claudicante, rappresenta linizio di una nuova vita erotica e sentimentale. I due, praticando il cuckold a tutto tondo,si riscoprono amanti caldi e infaticabili. Non disdegnano i rapporti bisex, soprattutto il Lui che si riscopre felice nel ruolo di schiavo della moglie. Don Franco ex confessore ci fa scoprire lanimo dei protagonisti di questa complessa esperienza.
I motivi di Frida
- Sa, don Franco, anchio ho avuto uninfanzia! disse Frida, mentre sedeva quieta al piccolo tavolino nella saletta alle spalle della sacrestia; lo disse mentre sorseggiava il primo sorso da un bicchiere di vino bianco, lunico drink che ci si poteva permettere nella pieve del paesino. La gonna stretta e leggera permetteva al prete di intuire i lievi rigonfiamenti sulla linea dritta del tubino; Frida indossava di sicuro un reggicalze. Solo il pensiero di tanta volutt dava a don Franco un certo calore intimo. Sinceramente e con grande sofferenza, il padre doveva ammettere, che anche per vederla ancora non aveva da subito interrotto quelle visite ai limiti del peccaminoso. Non che pensasse al male ma non riusciva a fare a meno di quel bene! Frida aveva probabilmente raccolto i suoi pensieri e, finalmente, si volt verso il sacerdote: Anchio, da ragazzina, ho avuto le mi e esperienze, come tutti del resto ... ma le avevo cancellate o, almeno, cos credevo ... sarebbe inutile scendere in particolari, adesso, ma ho molto subito, dal punto di vista sessuale, e questo ha reso confuso il mio rapporto con lerotismo. In realt, da ragazza, non avevo un ragazzo ma un capo ... una persona di famiglia che non voglio neppure nominare.
Lui decise che io ero una cosa e che ero di sua propriet. Prima un giocattolo, poi una ragazzina e, dopo, quando siamo usciti fuori dalle mura domestiche, una femmina. Questa persona scopr che avere un corpo di donna, e non faccio per dire, un corpo come il mio, era una grande comodit. Io non mi ribellavo, subivo... Allinizio, perch troppo piccola per capire, poi, per paura e, poi ancora, perch ormai mi arrivava una forma di piacere da quellinsano comportamento. Il marito, Pierr, si contorceva leggermente sulla sedia a quei discorsi, non si capiva se gli dispiacevano o se lo eccitavano, per era chiaro che lui non conosceva praticamente nulla, dellargomento che la signora Frida stava sciorinando, quel pomeriggio, nella saletta alle spalle della chiesa. E cos, quella persona mi usava, capite? Per prendere piacere da me o per offrire le mie grazie ad altri... in cambio di tutto: per ottenere un favore, per farsi bello, persino per denaro... In quei momenti, dopo tanta mortificazione, mia unica rivalsa era vederli godere. Loro... i forti, i vincenti, gli imbattibili, diventavano indifesi nelle mie mani; quando, con sempre maggiore abilit, imparai a farli venire, mi capite? Insomma renderli inoffensivi, con le mie capacit, mi dava una sferzata di potere, di forza, effimera certo, ma era una sensazione di trionfo cui non volevo rinunciare. Non sapevo cosa significasse provare un orgasmo vero, completo, gioioso ... per avevo imparato a godere del mio potere femminile e delleffetto che, ogni angolo del mio corpo, produceva sui miei aguzzini. Poi, quando sposai Pierr, tutto fin. Lo vedete qui padre, un bravuomo. Lo avrete capito, lui bravo s, ma di uomo, in lui, c ben poco. Non unoffesa, Pierr, ma tu hai bisogno anche di altro nel sesso, no? disse la donna, guardando sottocchi il marito - E poi, la natura ha fatto il resto, perch veda, don Franco, lui ha una grande fantasia e mi sa rendere felice, per fortuna, ma non dotato per niente ... voglio dire: Pierr tra le gambe non ha nulla da dare a una donna. Il prete alz le mani in senso di preghiera, ma voleva ammonire Frida, ricordandole dove si trovavano
Dopo i primi anni di matrimonio, quando le cose andavano veramente male, tra di noi non cera pi niente e non ci capivamo pi. Io non bastavo a lui n lui a me ... e nessuno dei due aveva il coraggio di aprirsi con laltro. Mio marito mi voleva pi partecipe, pi aggressiva: voleva che fossi una donna eccitante. Mentre io mi ero invece rifugiata, nascosta, nel mio lavoro e nel ruolo di casalinga. Ero certa di dover scacciare e nascondere i fantasmi del passato ... eppure, i ricordi, di quei miei vecchi rapporti mi assalivano continuamente. Perdevano tutta la parte aggressiva e amara di ci che avevo subito, e allo stesso tempo, si arricchivano di piacevoli sentimenti, che mi attanagliavano a tal punto, da dover ricorrere alla masturbazione solitaria, pur di tenerli a bada. Guardavo i settimanali femminili, guardavo le belle donne a passeggio per il centro della citt e invidiavo il loro gusto di vestire abiti sexy, scarpe eccitanti, calze operate... non avevano paura degli uomini, anzi li attiravano come le luci di sera attirano le falene.