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Il 15% della carne bovina italiana trattato con ormoni e sostanze vieentro di referenza nazionale sugli anabolizzanti Il Fatto

to Alimentare

22/05/13 09.48

Il 15% della carne bovina italiana trattato con ormoni e sostanze vietate. Il dato emerge dalle analisi istologiche del Centro di referenza nazionale sugli anabolizzanti
Negli allevamenti italiani ed europei gli ormoni anabolizzanti per gonfiare i bovini da carne e rendere la carne pi tenera sono vietati, ma diversi allevatori non rispettano il divieto. Anche i controlli esistono (ogni Paese della Comunit europea attua un Piano nazionale dedicato alla sorveglianza e al monitoraggio di eventuali residui di sostanze chimiche illecite negli alimenti di origine animale) ma il sistema presenta alcune carenze.

Negli allevamenti gli ormoni anabolizzanti per gonfiare i bovini sono vietati, ma diversi allevatori non rispettano la legge

In Italia si deciso di fare di pi e da qualche mese attivo un nuovo Centro di referenza nazionale per le indagini biologiche sugli anabolizzanti animali, istituito dal Ministero della salute presso lIstituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle dAosta. Tra i compiti principali del Centro, quello di mettere a punto nuovi metodi di analisi e di diagnosi di sostanze illecite nelle carni bovine.

Per una lunga e consolidata tradizione, gli esami ufficiali che si eseguono oggi per individuare residui di anabolizzanti sono di tipo chimico spiega Elena Bozzetta dellIstituto zooprofilattico torinese, responsabile del nuovo Centro. Grazie alluso di strumentazioni sofisticate, si riesce a individuare nel sangue o nelle urine di animali vivi la presenza di sostanze illecite e a caratterizzarle con precisione. In pratica, si d un nome e cognome alla
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Da qualche mese a Torino attivo un nuovo Centro di referenza nazionale per le indagini biologiche sugli anabolizzanti animali

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molecola che non dovrebbe esserci. I metodi chimici, per, hanno due limiti chiarisce lesperta sono molto costosi e funzionano solo dopo un breve intervallo di tempo da quando stata somministrata allanimale la sostanza vietata. Se sono trascorsi un paio di giorni dal trattamento, le analisi non sono pi in grado di identificare lillecito.

Per questo motivo Bozzetta con il suo gruppo di ricerca lavora da anni alla messa a punto di metodi alternativi, di tipo biologico. Stiamo parlando di tre categorie principali di ormoni: i cortisonici, gli steroidi sessuali e i tireostatici, che agiscono in modo specifico su diversi organi bersaglio, cio rispettivamente il timo, le ghiandole sessuali secondarie, come la prostata e le ghiandole bulbo-uretrali nel bovino maschio, e la tiroide. Nel nostro laboratorio abbiamo raffinato e standardizzato un metodo istologico per analizzare questi organi. Si tratta di prelevare campioni di organi al macello, allestire dei preparati da osservare al microscopio e verificare se nei tessuti ci sono alterazioni indicative di un trattamento collegabile ad un certa categoria di sostanze. Il metodo continua Bozzetta non permette di identificare la singola molecola illecita coinvolta, ma evidenzia lesistenza di un trattamento.

Lanalisi istologica dei tessuti al microscopio ha permesso di individuare lavvenuto trattamento con anabolizzanti nel 15% dei bovini esaminati

Oltre ai costi ridotti rispetto alle analisi chimiche, il grande vantaggio la possibilit di individuare illeciti anche a distanza di tempo, addirittura a 2/3 mesi dalla somministrazione. Questo aspetto fa crescere inevitabilmente il numero di positivit. Se a livello europeo la media di casi positivi riscontrati con le analisi chimiche dello 0,2% (ogni 1000 campioni analizzati, 2 risultano trattati con sostanze vietate), i monitoraggi eseguiti in Italia con metodo istologico fanno salire questo dato

al 15%.

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Al momento il risultato ottenuto con metodo istologico non ha valore ufficiale e legale. chiaro per che funziona da deterrente afferma Bozzetta. Da un lato, offre indicazioni in pi per indirizzare i test chimici ufficiali e dallaltro lancia il segnale che qualcosa sta cambiando nel panorama dei controlli. A fianco di una normativa che ancora di un certo tipo, sta crescendo il consenso della comunit scientifica internazionale verso i nuovi metodi alternativi.

vero che le indagini biologiche non permettono di caratterizzare con sicurezza la molecola coinvolta, ma ci dicono che c stato un trattamento illecito e che lanimale stato trattato con qualcosa che non doveva essere utilizzato. Per molti scienziati pi importante sapere questo, ai fini della tutela della sicurezza del consumatore, che A livello europeo la media di bovini trattati con sostanze conoscere nome e cognome della vietate dello 0,2%. Se per si eseguono analisi con il molecola. Secondo Bozzetta serviranno metodo istologico la percentuale arriva al 15% almeno 5/6 anni perch questo cambiamento culturale porti a una modifica della normativa.

Nel frattempo, come dovrebbe reagire il consumatore sapendo che ben 15 campioni su 100 di carni avviate al macello non sono conformi alla legge? In realt non bisogna allarmarsi troppo: il semplice fatto di avere a disposizione questi dati significa che si sta lavorando e seriamente per tentare di risolvere il problema. sempre bene rivolgersi a fornitori di fiducia, magari a produttori che si riescono a conoscere meglio, anche se la carne pu costare un po di pi consiglia Bozzetta. Stanno anche aumentando i fornitori e le catene di supermercati che chiedono a laboratori come quello dellIstituto zooprofilattico piemontese di condurre indagini sugli animali commercializzati, a garanzia della loro sicurezza.

Intanto la ricerca continua: oltre al metodo istologico, per esempio, nel laboratorio di Torino si lavora anche alla messa a punto di altri strumenti di indagine di tipo
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biologico, e non solo. Con il Politecnico di Torino abbiamo sviluppato a un metodo fisico per la determinazione nel siero del 17beta estradiolo, uno steroide sessuale racconta la responsabile del Centro di referenza. Si basa su una specie di bilancia che permette di discriminare con grande accuratezza lormone esogeno, fornito dallesterno, da quello endogeno, presente Stanno aumentando le catene di supermercati che chiedono a laboratori di condurre indagini sugli animali a naturalmente nellorganismo. Ancora garanzia della loro sicurezza. aperta, infine, la sfida sul fronte bovine da latte. Qui il problema principale il trattamento con lormone della crescita somatotropina, una molecola che in grandi quantit considerata tossica, ma della quale molto difficile dimostrare la presenza e sulla quale complicato fare ricerca. Noi, per esempio, non riusciamo neppure ad attivare dei progetti perch fatichiamo anche a reperirla sul mercato.

Valentina Murelli Riproduzione riservata Foto: Photos.com

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