Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
Ercole
Ercole
Mercurio
Mercurio
Padova, palazzo della Ragione, Affreschi giotteschi ripristinati da Nicolo' Miretto e Stefano da Ferrara (1420)
Giove
Campanile di Giotto
Venere
Venere
Padova, palazzo della Ragione, Affreschi giotteschi ripristinati da Nicolo' Miretto e Stefano da Ferrara (1420)
Saturno
Saturno
Saturno
Astrologia come madre di tutte le scienze Astrologia si lega intensamente al potere I manti degli imperatori
Astrologia e il potere
Manto di Ottone III incoronato nel 995 con una rappresentazione cosmica e zodiacale con al centro la terra con la Gerusalemme terrestre, lo zodiaco ecc. Descrizioni di Pietro Diacono dei mantelli di Ottone III, uno dei quali era trapunto di perle, e da 365 campanelli uno per ogni giorno dellanno
Tradizione classica
Tra il XII-XIV
influenza araba
Aby Warburg
Aby Warburg (1866-1929) nacque ad Amburgo da una ricca e colta famiglia di banchieri israeliti. Destinato come primogenito a succedere al padre nella gestione della banca di famiglia, prefer dedicarsi agli studi di storia dell'arte a Firenze, Bonn e Strasburgo. Il suo nome legato alla sua prestigiosa Biblioteca per la scienza della cultura, organizzata da lui ad Amburgo sin dai primi anni dei suoi studi ed oggi divenuta a Londra il Warburg Institute. Alla sua maturazione intellettuale contribuirono Hermann Usener, il filologo delle religioni primitive che privilegiava l'analisi comparata fra arte e mito, filosofia e religione, Karl Lamprect, particolarmente interessato al significato dei gesti e dei rituali e alla loro evoluzione nel corso della storia
Aby Warburg
Warburg rivolse i suoi studi al rinascimento italiano; poco interessato agli aspetti estetici dell'opera d'arte, privilegi un approccio interdisciplinare, unito ad un'attenta ricerca filologica; negli archivi fiorentini and alla ricerca di notizie che gli permettessero di ricostruire il mondo sociale ed intellettuale che circondava Lorenzo dei Medici per comprendere che cosa ricercassero i committenti del Quattrocento nell'antichit classica e per quale motivo simboli creati in un contesto pagano avessero ripreso vita nel rinascimento. Il nuovo paradigma che guid i suoi studi fu pertanto l'influsso dell'antico sugli aspetti sociali, politici, religiosi, scientifici, filosofici, letterari ed artistici della civilt moderna; anche i libri della sua biblioteca amburghese furono raccolti secondo questa logica di "buon vicinato".
Aby Warburg
A partire dalle sue prime ricerche (il saggio su La Primavera e La Nascita di Venere di Botticelli) linteresse di Warburg per le opere darte si configura come unindagine a tutto campo sulla cultura occidentale, dallesame delle fonti iconografiche e letterarie allanalisi delle circostanze storiche e culturali della creazione artistica. La sua attenzione per documenti e materiali che normalmente non rientrano nello studio della storia dellarte, e un metodo che supera i tradizionali confini fra discipline, contro una lettura puramente estetizzante dellopera artistica, inaugurano il filone di studi delliconologia.
Aby Warburg
Tra i principali oggetti e temi della sua ricerca: lespressione della vita intensificata tramite figure ed elementi accessori in movimento nelle opere rinascimentali (la figura della Ninfa); le feste, il teatro, la circolazione e riproduzione di immagini nelle corti italiane ed europee; larte del ritratto nella Firenze del Quattrocento e gli scambi culturali ed artistici con le Fiandre; la tradizione astrologica arabo-persiana e la migrazione delle divinit planetarie testimoniata in grandi cicli astrologici (importante la sua interpretazione degli affreschi di Palazzo Schifanoia a Ferrara) e nella cultura dellEuropa della Riforma (il saggio su Lutero); la persistenza in et moderna di miti e riti ancestrali.
Aby Warburg
Atlante di immagini intitolato alla memoria Mnemosyne rimasto incompiuto alla morte dello studioso, il lascito pi originale e rappresenta la summa delle sue ricerche. Attraverso lindagine sulla permanenza delle forme dellAntico nellarte rinascimentale italiana e nordeuropea, Warburg interroga la tradizione occidentale, scoprendo i suoi meccanismi e riattivando punti nevralgici e zone dombra.
Mnemosyne Tavola 21
Aby Warburg
Mnemosyne Tavola 22
Lidentificazione di dei ed astri perfetta alla fine dellet pagana, ma dopo una lenta evoluzione
Eudosso di Cnido (IV sec. a. C.) Arato di Soli (III sec. a. C.) Eratostene (III-II sec. a. C.)
Fenomeni: descrizione organica della volta celeste Sfera armillare Modello geometrico-cinematico che si prestava a calcoli matematici
Sfere omocentriche
Il sistema planetario vi rappresentato secondo la concezione tolemaica con nel centro la Terra e lultimo cerchio esterno occupato dalle stelle fisse. Le relative orbite sono descritte con versi tratti dallopera Naturalis Historia di Caio Plinio Secondo. Eccezionalmente a Mercurio e Venere viene lasciata lopportunit di girare in una orbita indipendente intorno al Sole che, girando a sua volta intorno alla Terra, fa percorrere ai due pianeti unorbita circolare intorno al nostro pianeta. Questa rappresentazione mista era gi stata introdotta da Marziano Capella, loriginalit del manoscritto del IX secolo sta nel tracciare comunque la doppia orbita di Mercurio e Venere. Se partendo dalla Terra proiettassimo sul cerchio esterno della volta stellata il Sole, la Luna e i Pianeti avremmo la rappresentazione in cielo di questi corpi per una data epoca, secondo alcuni studiosi la data sarebbe quella del 28 Marzo 579.
Arato
Arato di Soli
(III sec. A. C.)
Con Arato lastrologia diventa alla portata di un pubblico molto vasto di persone. I suoi versi semplificano i ragionamenti matematici di Eudosso Il suo testo contribuisce dunque alla separazione dellastrologia matematica dal pubblico
Arato allude ai singoli miti quando passa in rassegna le costellazioni e dunque alimenta linteresse per il mito
Atlante Farnese
Gi il famoso Globo Farnese ci mostra copia di un originale del tempo diArato ci mostra gi un cielo popolato di Dei.
Globo Farnese
Particolare modo compositivo del Globo in cui le costellazioni ed i pianeti sono visti di spalle e al rovescio di come li vediamo realmente si immagina che un osservatore sia oltre le sfere celesti ed osservi come un dio il movimento degli astri: difficolt pratiche ne riconoscere il motto reale dei pianeti
Dopo Eratostene la tendenza alla mitologizzazione si allarga. Con Igino e le traduzioni latine di Arato, se Engonasin diventato Ercole nel giardino delle Esperidi, la vicina costellazione del Drago diventa il Serpente e viene rappresentato intorno ad un albero (che non esiste nelle stelle).
Testi assiro babilonesi sono tradotti in greco Inizio del Corpus Hermeticum, testi di Ermete Trismegisto creati dai sacerdoti dellEgitto ellenizzato.
Marco Manilio
"Astronomica" un poema astrologico in cinque libri, composto da Marco Manilio all'inizio del I secolo d.C.; riscoperto dall'umanista Poggio Bracciolini nel 1417, esso costitu una fonte per gli affreschi di Schifanoia.
Marco Manilio
Dopo essersi soffermato su tematiche cosmologiche ed astronomiche, nel secondo libro Manilio afferma la dipendenza dei fenomeni terrestri, della vita umana, delle fortune dei popoli, infine dell'indole di ciascuno dagli astri. Ma l'uomo ha facolt di indagare i meccanismi arcani del cielo; e da questo assunto si diparte una disamina dei segni zodiacali e della loro subordinazione alle divinit.
Marco Manilio
Il IV libro ammonisce il lettore a non affannarsi, in vita, per desideri vani, poich il bene e il male stanno gi scritti nell'ora della nascita: per nel III libro Manilio aveva fornito gli elementi per determinare l'oroscopo delle influenze celesti. Segue nel V libro una trattazione delle caratteristiche dei nati di ciascun segno, che si alterna alla spiegazione astronomica dei fenomeni celesti.
Igino
Hyginus, Poeticon astronomicon libri quattuor, Manoscritto
Nell'opera, che si rivela priva di originalit, la materia divisa in quattro libri. Il primo contiene nozioni di carattere generale, la definizione della sfera, dello zodiaco, della terra. Il secondo tratta delle leggende riguardanti le costellazioni, i pianeti, la via lattea. Il terzo illustra le costellazioni, indicando il numero delle stelle che le compongono. Nel quarto vengono descritti i circoli della sfera, il giorno e la notte, i singoli segni dello zodiaco, il corso del sole e della luna, i pianeti.
Igino
Il volume contiene anche la raffigurazione allegorica di costellazioni, segni zodiacali e pianeti. Le 47 xilografie che lo illustrano si ritrovano, pi o meno modificate, in edizioni successive di opere dello stesso genere.
Tolomeo
Claudio Tolomeo etern i suoi 14 anni di osservazioni - dal 127 al 141 d.C. nell'"Almagesto", summa delle conoscenze scientifiche dell'antichit, divenuta il baluardo della scienza araba e occidentale medievali. Qui presenta una carta del cielo e usa il calcolo numerico per prevedere il moto degli astri, indicandone le leggi.
Tolomeo
Gli assunti fondamentali della sua opera sono molto semplici: il cielo una sfera che ruota intorno a un asse fisso, com' dimostrato dal fatto che le stelle circumpolari hanno un moto circolare e che le altre stelle sorgono e calano sempre agli stessi punti dell'orizzonte; inoltre, la terra una sfera collocata al centro del cielo, poich in caso contrario una parte del cielo apparirebbe pi vicina dell'altra, e l le stelle si vedrebbero pi grandi; allo stesso modo, se la terra fosse pi vicina a un polo celeste che all'altro, l'orizzonte non taglierebbe in parti uguali l'equatore, ma uno dei cerchi a esso paralleli. In questo sistema, i sette pianeti, fra i quali rientrano per tradizione anche il sole e la luna, si muovono su sette sfere concentriche alla terra, la quale, per, non sta proprio nel centro delle orbite circolari.
Tolomeo
La particolarit sta nel fatto che, mentre il sole e la luna percorrono esattamente il rispettivo cerchio, gli altri pianeti si muovono invece su un altro cerchio, detto epiciclo, il cui centro ruota con moto uniforme sul cerchio principale, chiamato deferente. Partendo da queste basi, scegliendo i valori opportuni per la rivoluzione del pianeta sull'epiciclo e per quella dell'epiciclo sul deferente, Tolomeo descrive sia il moto reale del pianeta, sia quello apparente. Cos, usando un buon numero di deferenti ed epicicli, anche i moti pi complessi trovano la loro spiegazione: la versione tolemaica, nella sua fase finale, prevede pi di cinquanta cerchi.
Tolomeo
Ma Tolomeo scrive anche il Tetrabylos dove argomenta in favore dellastrologia e fa osservazioni sullinflusso degli astri sulle stagioni le semine e altre attivit delluomo. "Opus quadripartium".
Tolomeo
Le due opere ebbero una fortuna separata (nella scia della separazione tra astronomia e astrologia) Infatti anche questa sua opera astrologica, riscoperta nel Medioevo, conobbe una ampia volgarizzazione e numerose edizioni in latino - col titolo di "Opus quadripartium".
Almeno dallVIII sec. d. C. i testi di Tolomeo furono letti e commentati a Bisanzio, centro vivace stimolato soprattutto dalle conoscenze degli astronomi arabi.
Nel IX secolo il califfo di Bagdad il celebre alMa'mn, si fece promotore del potenziamento della matematica, dell'astronomia e della geografia. Grazie a lui studiosi arabi, persiani ecc. furono spinti a ritrovare le opere greche e a tradurle completando e aggiornando i dati.
Gli arabi
Thabit b. Qurrat, * De equationibus. Tabulae astronomiae, tra 1224 e 1228 Paris, BnF, Manuscrits, Lat. 11249
L Almageste (Il pi grande dei libri) viene completato con cataloghi di stellle, carte celesti e tavole astronomiche calcolate con la trigonometria e lalgebra (al jabr, la riduzione) dal matematico Al-Khwarizmi. I sapienti arabi perfezionano gli strumenti di osservazione, le loro carte geografiche dando una visione schematizzata e sintetica del mondo arabo.
Astrologia araba
La forza scientifica dellastrologia araba fondamentale per la diffusione in occidente dellastrologia, perch conferisce alla scienza unautorit che prima non aveva.
Lastrologia greca giunge fino in Persia: Giustiniano volle chiudere la scuola di Atene nel 529 d. C. i dotti rimasti senza lavoro emigrarono in Persia alla corte di Cosroe I . Alcuni testi greci furono tradotti in mediopersiano e poi furono tradotti in arabo e quindi in latino e giunsero in occidente
Sphaera barbarica
La Sphaera barbarica di Teucro una descrizione del cielo delle stelle fisse con altre figure astrali egiziane, babilonesi e dellAsia Minore. In totale il catalogo astrale di Arato triplicato. La sphaera barbarica introduce i decani, che suddividono il mese in tre parti, tripartizione portata in occidente dai cataloghi astrali arabi.
La Sphaera barbarica
La Sphaera Barbarica presenta i paranatellonta, cio le 360 raffigurazioni (una per ogni grado dell'eclittica, trenta per ognuna delle dodici case zodiacali), che indicano la posizione delle costellazioni che sorgono o tramontano simultaneamente in quel grado delleclittica e dunque accompagnano il segno. I paranatellonta del terzo decano dei Gemelli, da Georgius Zothorus Zaparus Fendulus, Liber astronomiae (ovvero Abu masar, Introductio in astrologiam, (1325-1350).
Sphaera barbarica
In una tavola astrologica in marmo dellet imperiale romana, il Planisfero Bianchini, trovato nel 1705 sullAventino a Roma e donato allAccademia di Francia da Francesco Bianchini si notano i decani, e gli dei protettori dei segni zodiacali.
Planisfero Bianchini
contiene una triplice sinossi di immagini del cielo delle stelle fisse appartenenti a nazionalit diverse.
La vergine e i suoi decani, (1300-1350). nel cerchio p esterno sfera indiana, poi sf. Babilonese persiana ed egiziana, nel terzo sf. Di Tolomeo
Pietro DAbano
I decani dellarieteGiovanni Angelo, Astrolabium planum, Giunta, Venezia 1502
lAstrolabium planum di Pietro DAbano poi alla base del grande salone della ragione di Padova
Padova Palazzo della Ragione, rifacimenti di affreschi giotteschi del 1430
Mercurio
Furio Dionisio Filocalo, Calendario del 354 d. C. Biblioteca Vaticana (copia del XVII sec.)
Mercurio
Ciriaco DAncona
Mercurio
Mercurio
Mercurio
Mercurio con un fiore, simbolo dleleloquenza Christine de Pisan, L'Eptre d'Otha. . Francia (Paris); 1410-1411
Apollo
Apollo con la cetra, Christine de Pisan, L'Eptre d'Otha. . Francia (Paris); 1410-1411
Bacco
Giove
Orfeo
Mercurio con un fiore, simbolo dleleloquenza Christine de Pisan, L'Eptre d'Otha. . Francia (Paris); 1410-1411
Ettore
Ettore si prepara ad andare in battaglia Christine de Pisan, L'Eptre d'Otha. . Francia (Paris); 1410-1411
Christine de Pisan
Christine de Pisan
Venere
Venere con lo specchio che nuota Mercurio, con piedi alati, gallo e flagello, flail and cock; Le Breviari d'Amors Ermengau, Matfre Sud della Francia; inizio del XIV sec.
Mercurio
Mercurio
British library Mercurio,con con vergine e gemelli Jafar ibn Muhammad [Abu Mashar], Liber Astrologiae: traduzione latina II met del XIV sec.
Mercurio
Mercurio
Padova, palazzo della Ragione, Affreschi giotteschi ripristinati da Nicolo' Miretto e Stefano da Ferrara (1420)
Mercurio
British library Mercurio,con con vergine e gemelli Speculum Humane Salvationis Ambito tedesco 1379
Mercurio
Mercurio
Manoscritto dei primi del XVI sec. Al-Qazvini, Aja'ib almakhluqat (Le meraviglie del creato). Illustratore Zakariyya ibn Muhammad Da Herat, 1503-1504
Mercurio
XVI sec. manoscritto of Acaib ulmahlukat, tradotto da Sururi dallarabo 'Aja'ib almakhluqat (Le nemeraviglie del creato) di al-Qazvini. Turchia, XVI sec.
Schema dellintellettuale
Mercurio
Rapporti con il dio babilonese Nabu, il dotto protettore degli scribi e patrono dellastronomia. Talvolta la figura muta ulteriormente e si veste di abiti clericali, da vescovo e si confonde con liconografia orientale di Giove connessa con quella dei Dio Marduk, il grande giudice
Mercurio
Mercurio
Mercurio
Giove
Mercurio
Nuova iconografia derivata da divinit babilonesi completamente diverse da quelle classiche. Gli arabi ereditano questa tradizione e la diffondono in occidente. Particolarmente importante il ruolo della Sicilia (Michele Scoto) per la diffusione in Occidente. Come avviene questa trasmissione agli Arabi?
Mercurio
Furio Dionisio Filocalo, Calendario del 354 d. C. Biblioteca Vaticana (copia del XVII sec.)
Ipotesi di Fritz Saxl: Culto dei sette pianeti. Templi dedicati a divinit planetarie. Ancora nel XII secolo consideravano fondatore della loro religione Hermes.
Gayat al Hakim
Molte di queste divinit mesopotamiche e dei riti collegati con il loro culto furono inglobate in un trattato composto in arabo verso il 1050 e noto come Gayat al Hakim (lo scopo del saggio) o come Picatrix.
Giove
1. Giove in abiti da Vescovo 2. Compare con un libro
Saturno
Giove
Saturno
Saturno con sette braccia che tiene una collana, corona, un topo , unascia, una vanga e un piatto Manoscritto dei primi del XVI sec. Al-Qazvini, Aja'ib al-makhluqat (Le meraviglie del creato). Illustratore Zakariyya ibn Muhammad Da Herat, 1503-1504
Giove
La Gayat (Picatrix) afferma espressamente che Giove il patrono dei cristiani. Chi invoca il suo soccorso deve vestirsi come lui: Sii umile e modesto e porta labito dei monaci e dei cristiani, poich egli il patrono, fa tutto quello che fanno i cristiani e adotta il loro abbigliamento: un mantello giallo, una cintura, una croce.
Giove
1. Giove compare con un libro in rapporto con Marduk divinit Babilonese che sovrintende alla vita degli uomini leggendo il libro del destino
Michele Scoto, Ordo stellarum fixarum, Monaco, Bayerische Bibliothek (1395)
Giove
Giove
1503-1504 ).
Giove
Giove
Giove
Zeus Giove
Zeus Giove
Giove
Giove Marte
Marte
Marte
Marte con scimitarra e testa tagliata Qazwini, Le meraviglie del creato, Monaco Bayerische Staatbibliothek (1503).
Giove
Qazwini, Le meraviglie del creato Cap. Influssi di Giove Vienna Bib. Naz.
Manoscritti Arabi
Attenzione scientifica:
Corretta posizione delle stelle Corretta identificazione delle stelle in rapporto al catalogo di Tolomeo
Disinteresse per gli aspetti mitologici Disinteresse per gli aspetti formali
Perseo
Perseo
Perseo figlio di Danae. Acrisio, il padre di Danae seppe dalloracolo che sarebbe stato ucciso dal nipote. Chiuse dunque la figlia in una stanza senza porte n finestre. Zeus entr come pioggia doro. Scoperto il bambino Acrisio fece porre in una cassa di legno madre e figlio e la fece gettare in mare. La cassa navig fino allisola di Serifo.
Perseo
La cassa navig fino allisola di Serifo dove fu trovata dal pescatore Ditti, fratello del tiranno dellisola Polidette. Perseo crebbe bellissimo e fortissimo. Un giorno durante un banchetto Polidette chiese quale regalo i suoi ospiti ritenessero degno della sua posizione. Perseo disse che il tiranno avrebbe meritato la testa della Gorgone. Polidette prese sul serio la richiesta e pretese la testa del mostro minaccianod di prendere per s Danae
Atena e Mercurio decisero di venire in aiuto al giovane e gli consigliarono di ottenere dalle ninfe i sandali alati, la bisaccia (Kibisis) e lelmo che rendeva trasparenti. Ermes don una roncola dacciaio talgiente e resistentissima. Perseo si diresse dalle Gorgoni (Steno, Euriale e Medusa). Medusa era lunica ad essere mortale. Il collo dei tre mostri era protetto da squame e zanne simili a quelle di un cinghiale. Le loro mani erano di bronzo e le loro ali doro. Il loro sguardo trasformava in pietra chi le guardava.
Perseo
Atena sollev uno scudo levigato sopra la testa di Perseo perch potesse guardare il mostro indirettamente, cos Perseo, librandosi in aria, pot decapitare il mostro.Dalla testa della Gorgone usc il cavallo Pegaso. Le due sorelle di Medusa, Steno ed Euriale, insegurono Perseo, ma lelmo lo rendeva invisibile. Perseo mise nella kibisis la testa di Medusa e vol verso lisola di Serifo. Nel viaggio passando per lEtiopia vide Andromeda incatenata ad una roccia, offerta in sacrificio ad un mostro marino che infestava la regione.
Perseo
Perseo
La madre di Andromeda, Cassiopea aveva infatti insultato le nereidi dicendo di essere pi bella di loro. Le nereidi chiesero a Poseidone, re del mare, di punire la regina e il dio invi un mostro marino a infestare la regione. Gli oracoli imposero al re di sacrificare Andromeda per far cessare la distruzione del paese. Perseo innamoratosi allistante di Andromeda uccise il mostro e liber la fanciulla.
Perseo
Gemelli e la Vergine
Le traduzioni di Arato del IX secolo, in rapporto alla rinascita carolingia mostrano immagini molto vicine a quelle antiche: Conservazione dei tipi iconografici Senso dello spazio Senso della plasticit Rapporto prospettico con lo sfondo
Aratea
Nella tradizione occidentale non si presta per attenzione alla reale posizione delle stelle e i trattati sono considerati pi per i loro aspetti mitologici che non scientifici. Le immagini hanno una loro valenza narrativa, non matematica.
Perseo
Il manoscritto giunse in Inghilterra probabilmente subito dopo la sua stesura nel IX secolo.
Manoscritto di Cicerone
Il manoscritto miniato da un ingegnoso copista appartenne forse allabate Lupo di Ferrires, discepolo di Rabano Mauro, uno dei filologi e letterati pi importanti dellInghilterra dle tempo. Il manoscritto port in Inghilterra una concezione artistica nuova in rapporto con lantico (v. la plasticit dei volti e la resa dei corpi). Gli inglesi, pieni di ammirazione per il manoscritto ne fecero molte copie.
Perseo
Manoscritto inglese di grandissima qualit eseguito da un disegnatore inglese della Scuola di Wincester.
La figura rappresentata in un movimento particolarmente energico, Ma le stelle sono solo indicate genericamente.
Perseo
Manoscritto inglese di grandissima qualit eseguito da un disegnatore inglese della Scuola di Wincester.
Rispetto ai disegni antichi e carolingi. il disegno inserito liberamente nel testo, senza la cornice che costituiva un importante espediente prospettico. In questo caso il disegno mantiene per una naturale plasticit e armonia.
Perseo
De segnis coelis, Oxford Bodleian Library (prima met del sec. XII)
Perseo
De segnis coelis, Oxford Bodleian Library (prima met del sec. XII)
Perseo
Ma linteresse del manoscritto diretto ad avere un elenco completo di Illustrazioni. Il testo una contaminazione di pi testi.
De segnis coelis, Oxford Bodleian Library (prima met del sec. XII)
Perseo
Michele Scoto, Notitia ordinum stellarum fixarum, Vienna, Bib. Naz. (1400)
Perseo
Perseo
Demone con Barba: Il fiotto di sangue frainteso e rappresentato come la barba del demone. Si ignora il mito e non si interessati ad esso.
Sufi, Liber de locis stellarum fixarum Manoscritto arabo Parigi, Bib. Naz. (XIII sec.)
Perseo
Lerrore degli astronomi arabi stato consacrato dalla nomenclatura astronomica. Oggi infatti gli astronomi chiamano la stella di Perseo Al- Gul coi il demone.
Sufi, Liber de locis stellarum fixarum Manoscritto arabo Parigi, Bib. Naz. (XIII sec.)
Perseo
Al contrario dei manoscritti occidentali, le stelle sono indicate con precisione e con dei numeri che rimandano al catalogo di Tolomeo, per permettere lidentificazione delle singole stelle e la loro misurazione.
Perseo
Veste semplificata Spada al posto del falcetto Nessun sandalo alato Demone con barba
Perseo
Interessante il caso di questo manoscritto occidentale, copiato da un copista dellItalia meridionale. Stelle numerate e collegate con un elenco. Sorprendentemente la testa di Medusa ha tratti orientali ed ha la barba.
Sufi, Liber de locis stellarum fixarum, Parigi, Bib. Naz. XIII sec.
Perseo
Il copista non esita a copiare limmagine senza porsi il problema del significato dei simboli
Sufi, Liber de locis stellarum fixarum Parigi, Bib. Naz. XIII sec.
Perseo
Perseo
Perseo
Ercole
Ercole
Ercole
Disinvoltura nelle immagini, Anche se lo scrittore afferma che le stelle non si possono riprodurre in modo approssimativo Astronomica di Igino, Sec. XII, Baltimora, Walters Art Gallery
Ercole
De segnis coelis, Oxford Bodleian Library (prima met del sec. XII)
Ercole
Le immagini sono ancora generiche, ma nel testo si introducono informazioni pi dettagliate sulle stelle e parti nuove, che per non hanno illustrazioni
Ercole
Ercole (Engonasin)
Ercole
Albrecht Durer, Imagines coeli Septentrionales cum duodecim imaginibus zodiaci, Norimberga 1515
Ercole
Ercole
Ercole
Joanne Paulo Gallucio
Ercole
Ercole
Albrecht Durer, Imagines coeli Septentrionales cum duodecim imaginibus zodiaci, Norimberga 1515
Fonti di Drer
1420 Konrad von Dyffenbach tracci una carta del cielo molto dettagliata
1435 due carte disegnate da un allievo dellastronomo viennese Johan von Gmunden ora alla Biblioteca Nazionale di Vienna
Fonti di Drer
Gmunden
L'origine di questa carta manoscritta, databile intorno al 1435, di propriet della Biblioteca Nazionale Austriaca di Vienna, sconosciuta. Riproduce in proiezione convessa le costellazioni boreali e zodiacali tolemaiche riportando anche il numero di classificazione stellare dell'Almagesto, le stelle sono disegnate in proiezione eclittica. L'eclittica suddivisa in spicchi di 30 gradi, la cui alternanza messa in evidenza dal colore delle tacche, prima il nero e poi il rosso; curiosamente il computo dei gradi all'interno degli spicchi cadenzato da una non comune progressione di sei in sei.
La carta stata elaborata con molta precisione e rigore e si allontana fortemente in quanto a contenuto scientifico dai disegni delle costellazioni che corredano i testi delle Aratee e delle Favole di Igino del periodo, tanto da poterla considerare la capostipite di tutte le carte scientifiche successive. Anticipa di pi di settant'anni la tavola del Durer del 1515 e rispetto a questa , generalmente considerata come il prototipo delle carte celesti, fornisce pi informazioni riportando la proiezione del polo nord, del circolo boreale e una parte di quello aeuatoriale.
Fonti di Drer
Carta di Drer
Recupero sia della scientificit e precisione nella identificazione e calcolo delle distanze tra le stelle proprie dei testi Arabi Sia della forma classica
Sufi
Drer
Carte stellari
Carte stellari
Julius Schiller
Tipologie di immagini
Immagini derivate da modelli figurativi (copie)
Figure legate alla tradizione classica, fino al XIII Figure mediate dagli Arabi trattato archeologico mitologico di Michele Scotto composto in Sicilia tra il 1243-1250
Giove
Qazwini, Le meraviglie del creato Cap. Influssi di Giove Vienna Bib. Naz.
Giove
Si prenda un pezzo di cristallo di gioved, quando la Luna guarda propizia dalla costellazione del Sagittario, e nella prima o seconda ora del giorno si faccia limmagine di un uomo seduto su unaquila con una spada in Mano. Nasr m 1) tagliente, spada tagliente 2) verga 3) membro virile
Mercurio
Mercurio
Plutone
Confusione tra Orca = Orcio
Orcus = Il Regno dei Morti
Mercurio
Vulcano, Plutone, Bacco,Mercurio/Anubi Rabano Mauro, De rerum Naturis Montecassino (XI sec.)