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secondo ragione; ma non possiamo supporre che agiate irrazionalmente voi che ricercate piet e filosofia. 6.

Se poi anche voi, come gli sciocchi, stimate le usanze pi della verit, fate pure quel che potete; anche i potenti, quando antepongono lopinione alla verit, possono tanto quanto dei ladri in un deserto. 7. Ma il Logos dimostra che non otterrete buoni auspici, quel Logos di cui sappiamo che, dopo Dio che lha generato, non esiste alcuna autorit pi regale e pi giusta. 8. Come infatti tutti evitano di ricevere in eredit dal padre povert o dolori o cattiva fama, cos pure il saggio non sceglier ci che il Logos suggerisce non doversi scegliere. 9. Che tutto questo avverr, lo predisse - posso affermarlo - il nostro Maestro, figlio ed inviato del Padre e Signore delluniverso, Ges Cristo, dal quale abbiamo derivato anche il nome di cristiani. 10. Di conseguenza siamo anche ben fermi in tutto ci che ci stato insegnato da Lui, poich i fatti confermano che si compie tutto quanto Egli aveva predetto. Ed certo opera di Dio sia predire le cose prima che avvengano sia mostrare che sono accadute conforme alla predizione. 11. Potremmo dunque anche a proposito di questi fatti terminare senza aggiungere altro, consci di chiedere cose giuste e vere: ma poich sappiamo che non facile che unanima preda dellignoranza si trasformi in breve tempo, abbiamo pensato di aggiungere qualche breve argomentazione per persuadere gli amanti della verit, sapendo che non impossibile fugare lignoranza, se le si contrapponga la verit. Noi non siamo atei XIII. - 1. Dunque, quale persona ragionevole non ammetter che noi non siamo atei, dal momento che veneriamo il creatore di questo universo e diciamo che Egli non ha bisogno di sangue e di libagioni e di profumi, come ci stato insegnato, e Lo lodiamo, per quanto possono le nostre forze, con espressioni di preghiera e rendimento di grazie per tutto ci che ne riceviamo, poich sappiamo che il solo onore degno di Lui non consumare nel fuoco ci che da Lui ci viene per il nostro sostentamento, ma distribuirlo fra noi stessi e a quanti ne hanno bisogno? 2. Sappiamo essergli grati, innalzandogli lodi e inni per essere stati creati e per tutti i mezzi atti a procurarci benessere per tutte le qualit dei prodotti e la variet delle stagioni, ed elevandogli preghiere per vivere poi nellincorruttibilit, a nostra volta, attraverso la fede in Lui. 3. Dimostreremo poi che a ragione noi veneriamo Colui che ci stato maestro di queste dottrine, e per questo stato generato, Ges Cristo, crocifisso sotto Ponzio Pilato, governatore della Giudea al tempo di Tiberio Cesare; abbiamo appreso che Egli il figlio del vero Dio, e Lo onoriamo al secondo posto, ed in terzo luogo lo Spirito

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