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Abbiamo meditato sul senso, sul fondamento e sullautentico principio della preghiera cristiana, che consiste essenzialmente nellimmagine evangelica di Dio. La giusta immagine di Dio quella che Ges presenta allinizio della sua missione: Se voi, che siete cattivi date ai vostri figli cose buone, immaginatevi Dio stesso che buono. Cose buone: Il Regno di Dio, lo Spirito Santo, la liberazione dal male. Cose buone: la ricchezza vera, la misura scossa e traboccante, il tesoro nel campo
Un tale si avvicin a Ges e gli domand: Maestro che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna? Ma Ges gli disse: Perch mi fai una domanda su ci che buono, Dio solo buono. Ma se vuoi entrare nella vita eterna ubbidisci ai comandamenti. Disse il giovane: Io ho sempre obbedito ai comandamenti, che cosa mi manca ancora?. E Ges rispose: Per essere perfetto, vai a vendere tutto quello che hai e i soldi che ricavi dalli ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi, vieni e seguimi.. Ma dopo aver ascoltato queste parole il giovane se ne and via con la faccia triste, perch era molto ricco. Allora Ges disse ai suoi discepoli: Vi assicuro che difficilmente un ricco entrer nel Regno di Dio.
Due sono i termini principali di questa sequenza: bont e ricchezza e sono profondamente collegati. Seguendo il filo della narrazione lasciamoci provocare alla meditazione su questo rapporto La reazione di Ges dovrebbe un po sorprenderci: uno solo buono, in Luca la cosa ancora pi forte: Perch mi chiami buono, nessuno buono tranne Dio. Per quale motivo Ges respinge la questione? Forse Ges nega di essere esattamente come Dio? La chiave di interpretazione e proprio la decisa affermazione di Ges Uno solo (Dio) buono e questo significa: la bont nella sua verit, nella sua concretezza, nella sua profondit, per noi semplicemente inimmaginabile, il nostro problema non quello di mettere in pratica il comandamento dellamore; che noi non siamo in grado di deciderne nemmeno il contenuto. Noi ci immaginiamo spesso di saper esattamente che cosa significa essere buono, essere giusto; soltanto riconosciamo di non avere la forza di realizzare coerentemente ci che quel significato comporta.
DOMANDE 1. Ho intrapreso la via del bene? 2. Che cosa mi impedisce maggiormante di percorrerla? 3. Sono consapevole che la salvezza un dono di Dio e che io devo collaborare con Lui per essere felice? 4. Che cosa desidero veramnte quando dico beni o bene?