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Ankh, la Chiave della Vita

di Mike Plato

LAntico Egitto stato senza dubbio una civilt poggiata sul simbolismo, indice sicuro del suo fondamento iniziatico. Tra i tanti simboli che corredavano limpianto rituale dei templi egizi, uno in particolare godeva del requisito dellonnipresenza: lAnkh o Chiave della Vita. Esso si trova sulle pareti dei sarcofagi, sulle bende delle mummie, sugli arredi, sugli specchi. Di norma, il Dio lo poneva alla bocca o al naso del faraone nel senso di infondergli Vita, o attraverso il respiro o, come credo, ridonandogli il Verbo divino: la parola perduta. Ogni volta che si vede una da o un dio mettere la chiave in bocca un simbolo del sacrificio di s stessi, un assassinio mistico. Si tratta di una chiave cruciforme sormontata da unansa. facile capire che, essendo il tau fallico e lansa uterina, lAnkh, come il Sigillo di Salomone, uno dei tanti simboli che identificano lunione del maschile con il femminile. Solo da questa unione pu emergere la vita, sia intesa in senso carnale sia in senso spirituale. Ed questultima la reale valenza dellAnkh: la vita eterna, la vita nelleterno presente. Solo le nozze mistiche dello spirito e dellanima in noi, del maschio e della femmina, possono donare la vita eterna alliniziato. Per quel che mi riguarda, lAnkh anche un perfetto simbolo delluomo, ove lansa la testa-utero e il tau la spina dorsale, la cui energia deve penetrare, come un fallo, la testa-graal e ridestare i sensi superiori celati negli ultimi due chakra: il chakra pinealico e quello coronarico. Questo il senso celato nel simbolo della Rosa Croce, in cui la rosa una dolce allusione al terzo occhio che deve aprirsi come un fiore e la croce il simbolo del potere kundalini della spina dorsale che deve fluire nella testa per attualizzare il risveglio del Dio in noi. Certamente, la croce cristiana deriva dallAnkh egizio e ci pu significare una cosa sola: il cristianesimo puro e primitivo, ossia il cristianesimo gnostico, erede in un certo modo della

migliore religione iniziatica egizia, anchessa tributaria della Tradizione Primordiale. Chi a digiuno dei concetti di fondamento del simbolismo iniziatico potrebbe obiettare che, se da una parte la croce cristiana un simbolo di morte, lAnkh dallaltra associato alla vita. Ora, se questa obiezione pu risultare valida per la croce intesa come strumento di tortura, non altrettanto per la croce apportatrice della morte mistica, la croce a cui crocifisso non il Dio in noi, ma luomo con il suo ego e la sua animalit, scorza del divino. Non bisogna dimenticare che lAnkh la Chiave della Vita e che la chiave della vita eterna la morte a s stessi. La Tradizione, in tutti gli esoterismi, ci insegna che luomo spirituale deve assassinare e sacrificare s stesso per ritrovare la dimensione di coscienza perduta alle origini. I doni degli arconti, che sono sozzura materiale per il Dio nelluomo e tanto preziosi agli occhi dellego, devono essere abbandonati, il che equivale a un morire che deriva dal fatto che parti di noi se ne vanno per sempre e la coscienza si libera di forme-pensiero strutturate da migliaia di anni di condizionamenti di ogni genere. Ecco perch, nelle raffigurazioni dei templi egizi, un Dio a ridare la Vita al faraone (iniziato), ponendo in bocca la Chiave Ansata. Il Dio uccide luomo e gli rid la vita, ovvero si rid la vita, perch luomo una proiezione residua della coscienza su periore del Dio, il suo guscio, la sua erronea considerazione di s. Il Dio si crocifigge nel suo aspetto umano e muore per rinascere. I Vangeli non sono altro che la manifestazione degli antichi misteri egizi, finalmente in parte svelati: insegnavano che la Vita eterna trionfa sulla morte eterna e che la morte sempre il fondamento della vita che verr, che sia la morte in vita o la morte comune, la prima condicio sine qua non della resurrezione definitiva e della conquista delleternit e la seconda della successiva eventuale incarnazione. LAnkh rientra nel pi ampio simbolismo della Chiave. Per chiave intendiamo uno strumento, una leva, necessari per aprire una porta, ossia per iniziarsi. Lapertura della porta la metafora dellingresso in una visione dellesistenza che porta a evolvere la propria anima e a renderla consapevole di s stessa, donde viene, dove va e perch. Nella Bibbia il Cherubim di Genesi a custodire la porta delliniziazione ed molto severo e rigoroso nellaccettare o rifiutare il passaggio (vedi pag. 84). Gli egizi, nelle iniziazioni lo chiamavano Sfinge, i cabalisti Metatron o Michele, la Tradizione essena Melkisedeq e nelle iniziazioni egizie Mercurio alato. Ora la fiamma della spada roteante del Cherubim altro non , come gi riferito, che il caduceo di Mercurio con lenergia a doppio vortice che, impugnato alla rovescia, proprio larma metafisica del Cherubim, dimorante in noi. Ora, sotto un certo aspetto, lAnkh si riferisce a quel potere perch se lo intendiamo nel senso iniziatico di apertura della bocca, si riferisce naturalmente al Verbo, al Logos cristico che viene espresso, alla fine delliter, attraverso la bocca. Ma per giungere a quello stadio occorre aprire la bocca per ingerire un alimento alchemico che, come suggerisce la chiave, androgino, ossia presenta in s un elemento femminile (acqua) e un elemento maschile (fuoco). Di qui la cosa doppia, il Cherubim che non a caso un plurale in ebraico, il Rebis che non altri che il Rebus: la Sfinge, il grande mistero. Lacqua di fuoco, lanima-spirito, il Fuoco liquido, la prima materia dellalchimia, cifrata nella Bibbia sotto la dizione in principio. Questespressione presente in Genesi 1 e in Giovanni 1: Nel principio Dio cre nel principio era il Logos e il Logos era Dio. Questo input che va trasmutato in output, questa pietra grezza e caotica che va trasmutata in pietra filosofale o angolare, la nostra anima. Non casuale che il sigillo di Mercurio, la Pietra Filosofale, ricordi molto da vicino lAnkh, cos come il sigillo di Venere, la pietra grezza. noto nella Tradizione del Melkisedeq, come pervenutaci attraverso gli Esseni e gli Gnostici, che il Padre Fuoco si manifesta attraverso il Figlio Acqua, ossia acqua bruciante, acqua che riduce la fenice-anima in cenere e la fa risorgere, che uccide lanimale umano e fa risorgere il Dio, cuocendo nel suo stesso brodo. Questacqua corrosiva proviene dalle Anche umane (di qui Ankh), ossia dai Lombi e la Bibbia ci insegna che essa contiene il Logos (nel principio il Logos, che si autocrea nel suo stesso principio, come insegna Genesi 1, la vibrazione divina, il fuoco spirituale segreto. Gli gnostici cristiani alludevano a questo principio descrivendo il Logos nella Vesica Piscis, una chiave solo per coloro che possono intenderla. La Chiave della Vita quellAcqua della Vita che consente lingresso nelle energie-coscienze dellAlbero della Vita. Non deve quindi apparire astruso il fatto che il termine italiano chiave, che peraltro origina dal latino clavis, sia cabalisticamente affine a Yahv, il Tetragrammaton che in noi dato dai quattro elementi, sintetizzati nei due elementi base: acqua e fuoco. E come si presenta Yahv a Mos se non come un Fuoco quintessenziale che non brucia (Esodo, 3:3)? E soprattutto, Yahv non si presenta come Angelo di Yahv in una fiamma di fuoco (Esodo 3:2)? E chi questangelo in noi, chiave a s stesso, che cuoce nella sua stessa fiamma liquida, se non il Cherubim (ebr. Krvim), che cabalisticamente si associa al corvo alchemico (vedi pag. 72), ossia alla Nigredo (morte mistico alchemica)? Perch Luca parla di una spada che trafigge lanima (Luca, 2:35)? Che cos il tetr amorfoTetragrammaton se non la Sfinge, ossia i quattro elementi cosmici presenti nelluomo? Colui -Colei che conferisce la Chiave, nei misteri egizi, anche la stessa Chiave, cos come il Cherubim e la Fiamma in rotazione sono uno. Ho usato il termine rotazione perch liter alchemico che si basa sul fuoco acqueo una ruota, un circolo, come indica lUroboros (vedi pag. 80). Per questo i Templari scrivevano: Sator Arepo Tenet Opera Rotas, ossia Soter (il Salvatore) Arpocrate (Horus-Cristo) custodisce la chiave dellOpera Rotante (Grande Opera). Proprio il Cherubim custodisce laccesso allAlbero della Vita e

sempre lui pu aprire la porta da s stesso con la sua chiave come pu tenerla chiusa. Quando Yahv, in Isaia 22:22, afferma: Gli porr sulla spalla la chiave della casa di Davide; se egli apre, nessuno chiuder; se egli chiude, nessuno potr aprire, si riferisce al Logos cherubinico (Angelo del Signore, teofania del Dio Uno e Trino) nel suo ruolo di custode della porta e di conferitore di chiavi. Proprio Ges colui che afferma essere Vita, oltre che Via e Verit e che porta la spada della separazione alchemica offre la doppia chiave della vita a Pietro, affermando che questa serve per sciogliere e legare (Matteo 16:19), chiara allus ione al solve et coagula delliter rotatorio. E sempre Ges, con grande veemenza, dice ai sacerdoti dellepoca: Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati e a quelli che volevano entrare l'avete impedito (Luca 11:52). Scienza intesa qui nella sua accezione di Scienza Sacra.

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