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IL MITO DI LOT IN GENESI 19 E LE SUE IMPLICAZIONI NELL'EDUCAZIONE SESSUALE

DEL MEDIOEVO
Andrea A. M. Gatti
ABSTRACT: An accurate understanding of the sexual relations described in Lot's parable in Genesis 19
constitutes an interesting key for the analysis of this episode and to its exegetic interpretation throughout the
Middle Age. In this essay we will focus on two distinct moments of the account: first, the attempted rape of
Lot's divine guests by the populace of Sodom, then destroyed by God's anger; second, the incest between Lot
and his daughters in a remote cave, far from the burning cities of the Dead Sea's plain. Through the comparison
with some parallel episodes of Old Testament, we will try to explain those topoi in their own historical and
geographical context, by stressing the ethnic and genealogical background of this episode; then,we will show
different readings by exegets of all the revealed religions during the Middle Age. Supported by textual and
iconographical analysis, finally, we will study the social and cultural implications of such readings in the
response to these violent behaviors and to the role played by facts and characters.

La parabola di Lot, cos come viene descritta nel libro della Genesi, costituisce un materiale
letterario molto controverso ed estremamente sensibile per i suoi commentatori medievali. I due
episodi principali della biografia di questo personaggio - ovvero il racconto della Distruzione di
Sodoma1 e il seguente racconto dell'incesto perpetrato dalle figlie in una Caverna 2 della piana del
Mar Morto3 - sono fortemente caratterizzati da una trama in cui si consumano rapporti sessuali
proibiti e violenti. In entrambe le circostanze, le cause psicologiche che conducono i personaggi ad
indulgere in tali rapporti, sono molto distintamente messe in relazione, all'interno del Testo, con
l'appartenenza ad un gruppo etnico: alla volont di sottomettere e dominare con lo stupro gli
stranieri, nel primo caso; e alla necessit di dare un futuro alla stirpe, nel secondo. L'unione sessuale
tra individui e la trasmissione di una particolare identit razziale ed etnica, non sono due attivita'
chiaramente distinte nel racconto biblico e - particolarmente in questo nucleo narrativo compatto costituiscono i due termini fondamentali attorno a cui ruota tutta la valutazione morale del
comportamento dei personaggi di questo mito. La 'personalita'' letteraria di Lot, come del resto
anche quella di ognuno degli altri membri della sua famiglia, racchiude in s un'ambiguit morale

1 Gen. 19, 1 29.


2 L'uso della lettera maiuscola e' dovuto dal fatto che il luogo dove Lot e le sue figlie si riparano dopo essere fuggiti
da Zoar, viene qualificato nel testo ebraico della Genesi, da un articolo. Questo segno colloca dunque l'episodio in
un luogo specifico dell'area geografica che stiamo considerando. Come cercheremo di dimostrare, questo luogo e'
stato identificato dalla tradizione cristiana con la montagna che sovrasta la citta' bizantina di Soara, a sua volta
ritenuta essere la stessa Zoar (o Bela) descritta dal libro. Vedi K. Politis..
3 Gen. 19, 30 38.

marcata4, commista ad una concezione del sesso e del corpo femminile che sconcerta per la sua
brutalit. Sia Lot che le sue figlie sono, alternativamente, arbitri supremi e vittime impotenti le une
dell'altro in ciascuno dei due episodi che li riguardano con uno scambio di ruoli perfetto e terribile...
tutto ci avviene nello scenario della pi sulfurea ed inquietante desolazione naturale e della pi
abissale crudelt umana.
In questo articolo ci occuperemo principalmente di analizzare alcune delle interpretazioni
esegetiche e iconografiche che furono date in epoca medievale su questo mito tenebroso e sui suoi
personaggi, concentrandoci, appunto, su questi due momenti chiave della biografia del patriarca. E'
importante ricostruire la storia letteraria e iconografica di questi personaggi, precisamente perche'
ritengo che le questioni morali che questo passaggio solleva, siano di straordinaria rilevanza per
capire le priorita' che le societa' che le consideravano, proiettarono su di essi: ad un primo livello di
analisi, essi erano exempla per dei comportamenti sessuali da evitare; ma, andando piu' a fondo, essi
divennero anche il simbolo della necessita' di continuare la vita (o perlomeno un tipo determinato di
vita) pur in una condizione di isolamento completo, guadagnando in comprensione. L'interesse di
questa storia e' evidente da se', cosi' come e' notevole la sua centralita' nel libro dell'Antico
Testamento piu' iconico di tutti. In questo racconto, infatti, si tratta essenzialmente di sesso, di
delitto e castigo, di morte e di procreazione.
In virtu' dell'interesse davvero perenne che queste tematiche suscitano invariabilmente negli uomini
di ogni epoca, saremo in grado di valutare questo racconto su tre vettori cronologici: al momento in
cui il mito nacque5, ovvero in Palestina e Transgiordania tra III e II millennio a.C.; dall'epoca dei
primi passi dell'esegesi biblica in epoca tardo-ellenistica e imperiale fino al XII secolo (dopodiche'
ne perderemo progressivamente le tracce); in epoca contemporanea, notando il posto
nell'immaginario occidentale che Lot e le sue figlie ancora detengono saldamente. Tuttavia, la
lettura dei due episodi serviva ad un unico avvertimento: per questa ragione cercheremo di seguire
la sequenza degli eventi in maniera cronologica. Innanzitutto, prenderemo in considerazione alcune
letture, provenienti da contesti eterogenei, intorno all'episodio della Distruzione di Sodoma, ad
opera di due angeli - gli 'stranieri' - inviati da Dio. Questo episodio, estremamente popolare e
fortunato da un punto di vista letterario, ci racconta, dal punto di vista storico e antropologico,
qualcosa di molto preciso sulla societ che descrive, ovvero quella costituita dalla gente che abitava
4 La percezione di Lot come 'doppio' dal comportamento morale schizofrenico trova le sue radici nell'esegesi
'psicologica' cristiana, come per esempio in Origene come si vedra' piu' avanti (vedi p. ...). Il paragone, molto ricco,
tra Lot e il Doctor Jekyll e Mister Hyde, stato proposto da L. Turner, Lot as Jekyll and Hyde, in Announcement of
Plot in Genesis, University of Sheffield Press, 1985.
5 Nonostante solitamente non sia opportuno parlare della con disinvoltura della 'nascita' di un mito, in questo caso la
narrazione si basa su un evento specifico in un luogo specifico. Come discuteremo piu' avanti, qualsiasi tipo di
catastrofe abbia colpito la Piana del Mar Morto (ci sono pareri molto discordanti su questo), la Piana stessa divenne
inabitabile per un evento improvviso capitato intorno al 1900 a. C. In questo caso, sebbene il racconto non possa
assolutamente costituire la valenza di una testimonianza 'oculare' (qualunque cosa voglia dire), possiamo con
certezza dire che si basi su un evento catastrofico realmente accaduto.

la piana del Mar Morto in epoca pre-biblica. Questa stessa storia non e' stata raccontata soltanto qui:
il racconto di Genesi XIX si appoggia, come vedremo, su un patrimonio di tradizioni mitiche locali
di molto precedenti alla stesura della Torah, contribuendo a tramandarlo in ambito ebraico prima,
cristiano ed islamico poi. Da un punto di vista esegetico, invece, quindi delle sue riletture in chiave
analogica, esso riflette i giudizi morali (e le relative conseguenze etiche) che la societ medievale
proiettava su questa parte del racconto sacro e sulle pratiche sessuali in esso contenute. E' superfluo
dire che ad ogni singolo personaggio biblico era riconosciuta uguale dignit nell'economia della
Rivelazione e che nessun onesto intellettuale medievale avrebbe avuto paura di affrontare qualsiasi
tema fosse contenuto nel testo sacro, perfino i pi scabrosi. L'utilit morale di Lot era insita nella
sua stessa presenza nel Testo, mentre la particolare efferatezza delle dinamiche sessuali che
vengono evocate nel racconto e la conseguente, violentissima, punizione divina erano, a maggior
ragione, qualcosa su cui riflettere. Oggi, l'immaginario popolare e letterario a cui si faceva
riferimento, collega principalmente questo mito ad un tema di grande attualit e di emergenza
sociale nell'Occidente: la presenza dell'omosessualit all'interno di una societ urbana. 'Sodoma' ,
per antonomasia, qualsiasi citt in cui si ritiene che venga svolga una vita sessuale sregolata e
abietta; 'Sodomiti' sono chiamati, spregiativamente, gli omosessuali in generale. Tutti noi, insomma,
pensiamo di conoscere quale fosse la colpa dei Sodomiti, quella che port Dio a distruggere la loro
citt e la loro stirpe, ma in realt quello che pensiamo di sapere e che diamo per scontato il riflesso
dei nostri pregiudizi e del nuovo posto che, dalla Riforma luterana in avanti, questo mito ha preso
all'interno del sistema di valori e dell'immaginario occidentale... ma la nostra non in alcun modo
una lettura universalmente condivisa, n storicamente n geograficamente, come cercheremo di
dimostrare a partire dai testi. Una revisione attenta dei commentari del passato permette invece di
formulare un'ipotesi meno convenzionale - meno incentrata sulle ripercussioni a livello della
coscienza e dell'identit individuale e pi su quelle nel corpo sociale - del motivo per cui la citt
venne rasa al suolo: ipotesi che verr avvalorata attraverso l'osservazione della continuit di tali
dinamiche sociologiche nella storia, fino alla sopravvivenza dello stesso identico fenomeno
psicologico complesso anche nella nostra societ, in tempi recentissimi.
Nella seconda parte ci occuperemo invece del secondo segmento del capitolo, quello che racconta
della fuga di Lot e di ci che rimane della sua famiglia, solo le figlie, dalla citt in fiamme
attraverso le lande desolate della grande depressione desertica del Mar Morto. Qui, rispetto
all'episodio precedente, la reticenza a trattare l'argomento ben maggiore: solo pochi (ed eminenti)
commentatori si sono spinti ad analizzare le implicazioni morali di quanto succede nella Caverna.
Allo stesso modo, rispetto alle altre rappresentazioni iconografiche che compongono il 'ciclo di
Lot'6, l'episodio che ritrae l'incesto vero e proprio viene proposto solo in poche occasioni e quasi
6 Definiamo cos l'insieme di tutte quelle illustrazioni che vedono Lot come protagonista o co-protagonista della
storia. Esse sono: 1. Separazione di Abramo e Lot (l'archetipo di questa scena si trova nei mosaici di S.Maria

sempre limitato ad ambiti specialistici7. Nonostante ci, la curiositas del racconto, la capacit di
risvegliare il sensus moralis dell'artista (il pi delle volte, un monaco), porta ad una notevole variet
delle soluzioni iconografiche, in breve, delle immagini scelte (e quindi dei significati nascosti che si
intendono portare alla luce) per rappresentare questo breve brano. I momenti prescelti e le
ambientazioni della seduzione cambiano sostanzialmente di secolo in secolo e da zona a zona,
tracciando per un sentiero di senso (path of sense) che pu rendere conto dei mutamenti a cui il
pensiero intorno a questi personaggi biblici andato incontro: cercheremo di seguire, per sommi
tratti, questo stesso sentiero. In particolare si noter come il dibattito letterario attorno a questo
episodio si sia spostato lentamente da una dimensione fondamentalmente nazionale e razziale dove cio la causa di forza maggiore ('compellente necessitate' come la definir Agostino8) era la
supremazia e la sopravvivenza di una stirpe - ad una sempre pi personale ed individualista, in cui il
nucleo familiare comincia a venire considerato autonomo rispetto alla sua appartenenza etnica. Lot
e le sue figlie, seguendo lo stesso processo a cui vanno incontro, in ambito occidentale, tutti i
personaggi biblici a partire dalla met del XII secolo in avanti, vengono progressivamente
caratterizzati come individui e giudicati come tali: cresce l'indignazione (a parole) nei confronti del
comportamento dei protagonisti, l'accezione sordida del clima del racconto e, parallelamente,
esplode la tendenza a rappresentazioni (per immagini) dove Lot e le figlie hanno perduto la loro
veste epica di fondatori di popoli e rivestono invece la nuova e pi modesta sembianza di peccatori
miserabili, nascosti quasi pi dal giudizio degli uomini che da quello di Dio9.
Terminato il racconto del testo della Genesi, elaboreremo le diverse conclusioni che abbiamo tratto
dall'analisi delle due distinte parti del mito e le considereremo insieme in un quadro pi ampio,
cercando quindi di rintracciarne un insegnamento coerente nell'ottica dell'utilita' pedagogica e
morale che questo passaggio ha certamente avuto nel corso del tempo, al variare delle condizioni di
vita e delle forme di aggregazione delle societa' che vi si accostarono. Sia lo stupro che l'incesto
Maggiore, Roma); 2. Salvataggio di Lot da parte di Abramo; 3. Ospitalit di Lot (a volte espansa in pi scene, dove
viene mostrato il banchetto), 4. Assedio dei Sodomiti; 5. Cecit e salvataggio; 6. / 7. Distruzione e Fuga +
Trasformazione della Moglie di Lot; 8. Arrivo a Soar; 9. Caverna (anche qui, spesso espansa in pi illustrazioni
conseguenti; 10. Ritratto dinastico con Moab ed Ammon. Per quanto sono riuscito ad osservare, solo l'Esateuco di
Alfrico (British Library, ms. Cotton Claudius B IV) e la Biblia Picta Valislai (Praga, Narodni ms. XII C 24), coerenti
con il principio di illustrazione ad verba, contengono interamente questo ciclo, in epoca medievale.
7 La scena di sesso tra Lot e le sue figlie viene rappresentata mentre accade in un numero molto limitato di casi, pi
frequentemente essendo rappresentati Lot e le figlie coricati uno di fianco all'altro nello stesso giaciglio, ma
'immobili'. Si ritrova rappresentato l'amplesso nell'Haggadah catalana della British Library e in una formella del
portale della cattedrale di Reims. In entrambi i casi la figlia in questione sta sopra il corpo del padre sdraiato.
8 La posizione di Agostino sugli incesti tra i primi uomini impostata appunto per difendere la necessit di queste
prime unioni. Quello che prima era concesso dalla necessit ora viene proibito dal 'sensus moralis' degli uomini per
cui ' moralmente vantaggioso il comunicare con gli altri'. Molto interessante per la nostra vicenda il seguente
passaggio: Perci un solo individuo non doveva avere una moltitudine di rapporti soltanto con un altro, ma ogni
relazione doveva ripartirsi in pi individui e cos pi relazioni avrebbero impegnato pi individui ad articolare con
maggiore attenzione la vita comunitaria. Il padre e il suocero sono appellativi di due relazioni. Quindi l'affetto si
allarga nel numero se si ha il padre diverso dal suocero, cosa che non vera per nessuna delle due figlie. Vedi
Agostino, La citt di Dio XV, 16.
9 Lutero??

erano pratiche sessuali condannate unanimemente da tutti i sistemi religiosi rivelati come indegne,
incivili e immorali per se, ma la societ e gli individui che la componevano, recepivano questi
divieti subordinatamente ad altre direttive morali che avevano la precedenza quando ci si trovava
davanti ad occasioni specifiche che prevedevano, per l'appunto, un dilemma morale, una scelta. Se,
nell'intenzione del compilatore e nell'opinione dei commentatori all'unanimit, i Sodomiti ebbero la
possibilit di scegliere tra l'ospitalit e la violenza, per buona parte della critica medievale, almeno
implicitamente, l'incesto tra Lot e le sue figlie fu quasi inevitabile. La maggior parte dei
commentatori, vero, riconobbe in modo esplicito che era stato commesso un atto mostruoso e una
trasgressione alla Legge divina e naturale... tuttavia essi fanno fatica ad affidare ai personaggi le
loro responsabilit individuali e a rintracciarne l'errore nel ragionamento. Lo dimostra la grande
instabilit dei giudizi espressi di volta in volta sui personaggi singolarmente10, e la relativa clemenza
che gli si accordava, soprattutto in epoca tardo-antica e alto-medievale, quando a queste personae le
popolazioni locali attribuivano addirittura la santit e tributavano un culto locale di antichissime
origini che ne esaltava l'aspetto di fondatori dei due popoli che nacquero da questa unione
incestuosa: Moab ed Ammon. La 'nuvola' di Lot, cio l'aura d'insieme di questi e di tutti gli altri miti
collegati alla sua figura (e le loro relative espressioni in forma artistica e letteraria), costituisce uno
scenario coeso ma mobile nel tempo, fatto di valutazioni e rivalutazioni anche opposte, ma che
comunque partono dagli stessi cardini (e mirano agli stessi orizzonti) della valutazione morale. Le
due variabili sono la liceit dei rapporti sessuali descritti e la considerazione dei legami familiari tra
appartenenti ad uno stesso gruppo etnico: a partire da questi presupposti, si cerc nel passato di fare
chiarezza.
a.

La colpa dei Sodomiti

Nessun episodio della Torah una storia a se stante. Questa affermazione, per scontata che possa
sembrare, una precisazione che occorre tenere a mente. Ogni episodio intrecciato ad altri per
creare un tessuto analogico che lo connette alla Rivelazione intera, la cui ricostruzione era per
l'appunto il lavoro del rabbino e, in epoca cristiana, anche del monaco. Per parlare del destino di
Sodoma quindi, dobbiamo necessariamente creare un contesto, cominciando dagli episodi che gli
stanno intorno nella Genesi, per poi spingerci a connetterlo con la Torah, la norma del popolo
ebraico.
La storia di Lot si inserisce all'interno del pi vasto 'ciclo di Abramo', ovvero il racconto dell'epoca
10 Un'indecisione che si traduce, nella critica moderna, nella difficolt ad inquadrare lo status di Lot in un quadro
unitario che includa i giudizi espressi dagli studiosi della Bibbia di ciascuna religione, nel corso della storia. Come
vedremo, le tre religioni del Libro daranno ciascuna un giudizio e un colore diverso a Lot, passando da una
esaltazione della sua santit (presso l'Islam), ad una generale accezione negativa e critica del suo comportamento
(nell'Ebraismo), ad una irresolutezza variabile in ambito cristiano. Cfr. infra, p.

dopo il Diluvio, in cui il patriarca si mise in viaggio attraverso il Deserto Arabico seguendo il corso
dell'Eufrate per raggiungere la Terra Promessa da Dio. Con la sua partenza da Carran, Abramo d
inizio ad una stirpe totalmente nuova (Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela, e dalla casa di tuo
padre, verso la terra che io ti indicher... 11) e Lot con lui fin dal primo momento 12. Lot infatti
nipote di Abramo, ovvero il figlio di suo fratello Aran. Secondo la genealogia del patriarca in
Genesi 11, 27 32, infatti, il padre Terach aveva tre figli: Nacor, Aran e appunto Abramo. Il primo
spos la prima figlia di Aran, Milca13, mentre Abramo ne spos la seconda, Isca, poi detta Sari14.
La prima migrazione della famiglia, da Ur a Carran, vede quindi coinvolti il vecchio Terach,
Abramo, la sua nipote-moglie, e il fratello di lei, Lot. Morto Terach, Abramo sente la voce di Dio
che lo invita a partire alla ricerca di una terra benedetta e cos, presi con s i nipoti e tutti i suoi
averi, entra nella terra di Canaan, dove si insedia come straniero 15. Lungo il viaggio16 sia Abramo
che Lot avevano accumulato molte ricchezze, greggi e armenti, e cominciarono a sorgere dei
problemi di propriet tra i mandriani dell'uno e dell'altro, in relazione all'usufrutto delle sorgenti
11 Gen 12, 1.
12 La presenza della compagnia di Lot durante il viaggio di Abramo ribadita pi volte con formule simili, che
posizionano di volta in volta Lot al fianco dello zio nelle diverse tappe, vedi Gen. 11, 29; Gen. 12, 4 5; Gen. 13, 1;
Il Bereshith elenca i quattro benefici ricevuti da Lot per la compagnia di Abramo a cui seguirono, da parte dei suoi
discendenti (Moabiti e Ammoniti) altrettanti torti che essi inflissero ai discendenti diretti di Abramo, gli Israeliti.
Particolarmente sentita in ambito islamico la vicinanza dei due patriarchi, Vedi sotto, p.
13 Dall'unione di costoro nacquero otto figli (Us, Buz, Kemuel padre di Aram, Betuel padre di Rebecca, Chesed, Azo,
Pildas, Idlaf), ognuno a sua volta fondatore dei diversi popoli ascritti all'area sub-anatolica. Significativo il fatto che
venga citata la discendenza solo dei figli di Milca che ritorneranno nel seguito del racconto della Genesi per unirsi a
discendenti di Abramo. Mano a mano che l'albero genealogico della stirpe di Israele cresce, si amplia il cerchio di
parentela in cui cercare il partner, pur restando all'interno dello stesso gruppo etnico.
14 Secondo il Talmud Megillah, Yisk deriva dal verbo 'sacha', 'guardare' perch poteva vedere nel futuro, su
ispirazione divina e perch 'veniva guardata' per la sua avvenenza dagli Egiziani. Per il Talmud Berachot e secondo
rabbi Rashi, l'etimologia da ricercare nel termine 'nessichut', 'aristocrazia' perch il primogenito del popolo che da
essa avrebbe dovuto nascere, Israele, doveva essere di stirpe regale. Abbiamo qui un primo, possibile, accenno
all'aspetto endogamico della nobilt, intesa come purezza di sangue.
15 La consapevolezza della condizione di sudditanza di Abramo rispetto agli abitanti autoctoni (Cananei, Peruzziti e
Ittiti), dovuta al suo status di straniero, spesso ribadita nel testo, per esempio quando, per un atto di rispetto,
chiede il permesso per la sepoltura di Sara sulla loro terra. Nel racconto comunque viene suggerita la benevolenza
con cui Abramo e la sua famiglia vengono accolti dai signori locali, che si dimostrano disponibili a trattare questioni
economiche alla pari, senza far pesare la loro condizione privilegiata, vedi Gen. 23, 1 20.
16 Prima dell'episodio della divisione della terra tra Abramo e Lot, viene inserito (Gen. 13, 1 - 18) il racconto della
discesa in Egitto di Abramo per cercare rimedio alla carestia. Prima di entrarvi, Abramo si preoccupa perch teme
che, trovando Sara molto attraente e presentandola come sua moglie, gli Egiziani lo avrebbero ucciso per poterla
rendere libera di risposarsi. Decide quindi di presentarla come sua sorella e in questo modo evita il suo linciaggio,
ma non pu evitare che il Faraone dorma con lei. Ecco un primo esempio del dilemma morale davanti a cui si trova
Abramo, in cui convergono i due principi di cui si discusso prima. In questo caso, Abramo decide che il sacrificio
sessuale di Sara a quanto pare inevitabile per la sua straordinaria bellezza preferibile sotto le spoglie di parente
piuttosto che di consorte, in quanto evidentemente presso gli Egiziani ci si sarebbe fatti meno scrupoli ad uccidere
un marito di un'altra famiglia, piuttosto che il fratello con cui una tale donna aveva legami di sangue. Questo
confermato dal fatto che parte del bestiame e degli armenti di Abramo, gli vengono ceduti proprio dal Faraone per
ringraziare del cortese omaggio. Tecnicamente, come stato fatto notare da diversi commentatori, Abramo non
mente al Faraone. La qualifica della nipote come 'sorella' parallela alla designazione dell'altro nipote, Lot, come
'fratello' e rinchiude, con un termine generico, un rapporto di parentela stretto. In particolare, dal momento che
Abramo ha fondato, per volere divino, una famiglia del tutto nuova, i termini 'fratello' e 'sorella' per indicare i
parenti pi prossimi e non generati da lui, appare naturale. Si noti bene, comunque, come i due ruoli di Sara, moglie
e sorella, siano interscambiabili e ribadiscano questo doppio legame tra unione sessuale endogamica e trasmissione
di un patrimonio genetico comune. La consapevolezza dei rischi del parto tra parenti era comunque alta e la sterilit
di Sara stata spesso messa in relazione alle complicazioni dell'ibridazione tra familiari.

d'acqua e dei campi per la pastorizia. Per evitare divisioni e rivalit catastrofiche, Abramo decide di
dividere l'ampia piana in cui si erano stabiliti, nel Negheb, presso le sponde del Mar Morto, in due
parti uguali. La stima che Abramo nutre per Lot qui, per la prima volta, resa evidente dalla
qualifica di 'fratello'17 che gli viene attribuita e dall'altruistico beau geste di lasciare che sia lui a
decidere per primo la sua met. Il posizionamento geografico esatto di Abramo e Lot in questo
momento decisivo della spartizione motivo di discussione tra gli storici, ma il testo biblico ci
informa che Lot scelse per s la valle del Giordano sulla sponda orientale del fiume, mentre
Abramo piant le tende nella terra di Canaan, ad Occidente. Nel momento in cui Lot, alzando lo
sguardo, decide di scendere lungo la valle del Giordano, irrigata da ogni parte [] come il
giardino del Signore, come la terra d'Egitto... 18, Sodoma, Gomorra e Soar esistono gi e, a quanto
pare, gi allora gli uomini di Sodoma erano malvagi e peccavano molto contro il Signore 19. Egli
pianta comunque le sue tende proprio nei pressi di Sodoma e l si stabilisce. Poco dopo, scoppia una
guerra tra i re di alcune citt babilonesi e quelli delle citt della Piana: Sodoma, Gomorra, Soar,
Semeber e Seboim. I re di Sodoma e Gomorra muoiono nei pozzi di petrolio del Siddm e Lot viene
fatto prigioniero. Venutolo a sapere da un fuggiasco, Abramo raduna un esercito e sconfigge
nottetempo i quattro re, costringendoli alla fuga, libera il nipote e recupera tutti i beni suoi e dei suoi
ospiti. Per il servigio prestato, il nuovo re di Sodoma concede ad Abramo tutti i beni che ha liberato,
ma egli rifiuta categoricamente (ed in modo piuttosto enfatico) di arricchirsi per mezzo di lui:
niente io prender di ci che tuo; non potrai dire: io ho arricchito Abram. 20. Ancora una volta,
Abramo decide per una netta separazione dei beni tra il suo popolo e quelli vicini, onde evitare
future recriminazioni e facili pretesti.
Il seguito della storia di Lot, cio l'inizio del capitolo sulla Distruzione di Sodoma vero e proprio,
legato strettamente all'episodio immediatamente precedente della biografia di Abramo 21: le due
scene mostrano infatti evidenti parallelismi, sia dal punto di vista della struttura narrativa che
linguisticamente, per i termini ricorrenti e le formule usate 22. Abramo preoccupato, perch sua
moglie sterile. Dio conclude con lui l'Alleanza, promettendogli che avr una discendenza infinita
nella storia e che posseder tutta la terra che vede. Un giorno, egli riceve la visita di tre uomini ai
quali egli si prostra, rivolgendosi prima ad uno dei tre (che chiama Adonai, Signore23) al singolare e
17
18
19
20
21
22

Vedi n. 15.
Gen. 13, 10.
Gen. 14, 13.
Gen. 14, 23.
Gen. 18, 1 33.
Vedi G. J. Wenham, Method in Pentateuchal Source Criticism in Vetus Testamentum XLI, 1 (Jan. 1991), pp. 103
105.
23 La speculazione sopra questa apparente irregolarita' del testo (l'utilizzo di due soggetti nello stesso discorso diretto,
e' molto raro) stata oggetto di moltissime interpretazioni da parte degli studiosi sia ebrei che cristiani. Non mai
(volutamente) chiaro nel capitolo, n chi dei tre sia quello che viene chiamato 'Signore' n quando Abramo parla con
costui o quando si rivolge agli uomini insieme. Ci viene detto inizialmente che Abramo con tutti e tre. Poi che
quegli uomini (non chiaro se due di loro oppure tre) andarono sul monte seguiti da Abramo, mentre il Signore

poi a tutti e tre insieme, al plurale. L'Ospitalit di Abramo perfetta e i preparativi per servire gli
uomini sono descritti nel dettaglio. Gli ospiti hanno due messaggi per Abramo: il primo la tanto
sospirata gravidanza di Sara, ormai novantenne... finalmente, la stirpe di Abramo comincia. Il
secondo viene dato ad Abramo dall'alto di un monte su cui gli uomini erano saliti per poter
contemplare Sodoma: il Signore vuole scoprire se il grido di Sodoma e Gomorra 24, il fracasso del
loro peccato25 corrispondeva a quanto accadeva realmente nella citt e rivela ad Abramo 26
l'intenzione di distruggerle. Tuttavia non abbiamo alcun indizio di quale fosse il peccato che
sollevava tanto clamore. Abramo, preoccupato per la sorte di Lot e dei suoi famigliari, cerca di far
cambiare idea al Signore e di sventare la distruzione imminente. Egli non riesce a credere che il
peccato delle citt della Piana riguardi tutti quanti i cittadini e che quindi il Dio dei Giusti avrebbe
sterminato, insieme con i peccatori ((
) ( ( , anche i pochi che vivevano nella Legge ()((... Alla fine
della contrattazione, Dio stesso lo rassicura del fatto che, se anche trover solo dieci giusti nella
citt, questa verr risparmiata.
Intanto i due uomini, che qui vengono infine identificati come 'angeli' ()( ((, arrivano sul far
della sera a Sodoma dove trovano Lot seduto all'ingresso della citt. La scena che segue
praticamente identica a quella precedente: come suo zio prima di lui, Lot si prostra e offre ospitalit
ai due uomini che inizialmente rifiutano e poi accettano la proposta di Lot di farli dormire in casa
sua27. Questa somiglianza tipologica tra i due segmenti, getta un ponte tra Abramo e Lot nei termini
di una comune educazione all'ospitalit, condivisa all'interno dello stesso nucleo famigliare. I due
'fratelli', sebbene oramai separati, non dimenticano le regole dell'accoglienza che hanno appreso in
casa e le ripropongono in forma quasi identica 28. A questo punto, per, la situazione precipita
all'improvviso. Lot e i suoi ospiti stanno quasi per coricarsi, quando tutta la popolazione 29 di

24
25
26

27
28
29

parla (non chiaro se da solo oppure ad Abramo e quindi se insieme al gruppo che salito al monte oppure da
un'altra parte). Infine ancora quegli uomini partono per Sodoma (e sappiamo che l ve ne arrivarono due) mentre
Abramo viene detto essere 'ancora alla presenza del Signore', con cui conversa a lungo. Alla fine, il Signore se ne
and ed Abramo ritorn alla sua abitazione, vedi Gen. 18, 1 5 e Gen. 18, 16 33.
Gen. 18, 20.
Questo carattere 'sonoro' del peccato un luogo comune della letteratura di area mesopotamica, come si pu notare ,
con la stessa espressione, anche nell'Atra-Hasis in relazione al racconto del Diluvio. Nella stessa Genesi, tale
espressione ricalca anche il 'grido del sangue' disperso per terra di Abele in Gen. 4, 10.
Il Signore sembra voler rivelare ad Abramo i suoi piani per Sodoma e Gomorra per donargli un insegnamento
morale. In particolare, come fa notare Turner, poich Abramo ripone in Lot le sue speranze per la discendenza, la
distruzione della sua nuova casa deve essere un segno tangibile degli errori da evitare, affinch la discendenza di
Abramo diventi una grande nazione... Dice infatti: Devo forse tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare
[]? Infatti io l'ho scelto perch egli obblighi [corsivo mio, nda.] i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad
osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto..., Gen. 18, 17 19. Vedi L. Turner, Lot as Jekyll and
Hyde in The Bible in Three Dimensions: Essays in celebration of forty years of Biblical Studies in University of
Sheffield, Sheffield Academical Press 1990, pp. 87.
Lo schema del discorso di Abramo e di Lot lo stesso: a. Invocazione ( ;) (b. Invito a entrare; c. Invito a
mangiare e a lavarsi ( ;) ((d. Rassicurazione sul fatto che non li tratterranno a lungo dal loro compito; e.
Disposizione del banchetto.
Differenze fatte notare dagli studiosi vedi Turner.
Il termine ebraico per designare la folla davanti alla casa di Lot ( ( (( (
che pu essere tradotto sia come 'gli
uomini della citt (di sesso maschile)' oppure, per estensione, come 'gli abitanti della citt'. La traduzione dei
Settanta utilizza ' ' e la Vulgata riporta 'viri civitatis'. Il carattere solo maschile di questa folla,

Sodoma si raduna davanti alla porta di Lot e gli ordina di consegnare gli uomini 30 che sono arrivati
perch possiamo abusarne31. Il significato sessuale di questa richiesta fuori di dubbio, poich il
termine utilizzato costantemente riferito nella Bibbia all'unione fisica 32. La reazione di Lot a
questa indegna minaccia drammatica. Uscito di casa per parlare alla folla, egli propone uno
scambio: la verginit delle sue due figlie in cambio dell'incolumit dei suoi ospiti. Le parole usate
da Lot sono piuttosto crude e i termini dell'accordo molto chiari: lasciate che ve le porti fuori e fate
loro quel che vi piace, purch non facciate nulla a questi uomini, poich sono entrati all'ombra del
mio tetto33. Leggendo questo passaggio viene naturale chiedersi se davvero fosse necessario
arrivare a tanto, e la controparte offerta da Lot per l'incolumit dei due sconosciuti, sembra davvero
eccessiva. Ma c' qualcosa del gesto di Lot che non viene spesso considerata: piuttosto di tenere al
sicuro i suoi ospiti, Lot pronto a sacrificare alla piazza, a concedere ai suoi concittadini, non solo
il corpo e l'onore delle sue figlie ma anche la purezza del suo stesso sangue.
Dalla fine del Diluvio fino a quel momento, infatti, la famiglia di Abramo aveva compiuto uno
sforzo, sicuramente non privo di complicazioni, per mantenere la discendenza all'interno della
propria stirpe (endogamia), evitando di unirsi a gente di altri popoli ma eludendo allo stesso tempo
le unioni tra familiari troppo stretti. La nascita di Ismaele, per esempio, frutto dell'unione tra
Abramo e la schiava egiziana Agar, avviene in modo miracoloso ma la sua discendenza non viene
riconosciuta, proprio perch frutto di un'ibridazione: Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a
te!34. Dio chiaro: solo con Isacco egli stabilir la sua alleanza, mentre Ismaele che pure sar
benedetto con una lunga discendenza non partecipa al patto. Una volta nato il figlio legittimo da
Sara, Ismaele e sua madre vengono cacciati senza troppo ritegno dalla casa di Abramo e
abbandonati nel deserto35. La nobilt della casa regale di Abramo era da preservare attraverso la

30
31
32

33
34
35

lungi dall'essere un dato di fatto, viene comunque suggerito dalla terminologia utilizzata. Nel qual caso,
bisognerebbe chiedersi perch la folla convenuta era composta da soli uomini, visto che accorre tutto il popolo al
completo... dove sono le donne? Perch sono rimaste in casa? Una mobilitazione cos grande di uomini in piazza ha
un carattere inevitabilmente militare o quanto meno intimidatorio: uno schieramento di tutta la citt contro due
sole persone, evidentemente ritenute non gradite e chi d loro rifugio. Vedi Turner...
Anche qui il termine usato volutamente ambiguo: ' '(descrive un uomo appartenente a una comunit di persone
e non come individuo.
Gen. 19, 5.
Il verbo usato dalla Vulgata 'cognoscere'. Boswell in realt mette in dubbio questa traduzione 'sessuale' e propone
che in effetti i Sodomiti avrebbero voluto solamente conoscere gli stranieri. Tuttavia questa ricostruzione non mi
appare coerente. Innanzitutto perch altrimenti l'offerta di Lot sarebbe ancora pi grave e incomprensibile e, a
questo punto, sarebbe proprio lui a cadere dalla parte del torto, non assecondando una proposta ragionevole. Poi, c'
il peso della tradizione. Tutti i commentatori, fin dalle prime esegesi alessandrine, hanno interpretato questo termine
in chiave sessuale, ubi maior minor cessat. Vedi J. Boswell, Christianity, Social Tollerance and Homosexuality, The
University of Chicago Press, London 1980, p. 94.
Gen. 19, 8.
Gen. 18, 18.
Inizialmente Abramo si oppone a questa soluzione, ma Dio lo rassicura che suo figlio vivr e che un bene che i due
figli, Isacco e Ismaele crescano lontani l'uno dall'altro, come vuole Sara, terribilmente gelosa di Agar. E'
significativo che Abramo usi la stessa espressione di Lot in riferimento alle sue figlie: trattala come ti piace, dice
rivolto a Sara la quale si lamenta per la sua nuova posizione di subordinazione in conseguenza dello stato di
gravidanza della rivale straniera. Vedi Gen. 16, 6; Gen. 21, 1 21.

continuit del sangue immesso negli eredi... fosse questa andata perduta, sarebbe stata perduta
l'Alleanza con Dio e la promessa di una terra legittima per la propria discendenza 36. Analogamente
Lot, offrendo le sue figlie come riscatto, accetta di compromettere in maniera irrimediabile la
purezza del suo lignaggio e la continuit della sua gente in quella parte di mondo, senza considerare
le circostanze particolarmente funeste del concepimento degli eventuali eredi. Il prezzo del suo
sacrificio spesso sottovalutato in epoca moderna... ma nella societ in cui viveva lui, il valore di
un tale gesto, da un punto di vista personale, enorme. Questo per il fatto che, gi nella societ
nomade patriarcale, il concetto che fosse la donna a trasmettere al nascituro, durante la gravidanza,
la sua identit di appartenente alla comunit dei suoi padri accogliendo nello stesso tempo anche i
caratteri della controparte maschile era gi affermato e prevedeva anche la trasmissione dei beni e
delle propriet per linea femminile37. Gettando in pasto ai Sodomiti le proprie figlie, dunque, Lot
non solo avrebbe perso tutti i suoi beni, ma il suo nome sarebbe inoltre sparito dalla storia, disperso
tra gli abitanti di Sodoma. Dal punto di vista delle figlie, a cui comunque imposto con l'autorit
paterna il giogo pi grave, questo modo orrendo di perdere la verginit le metteva in serissimo
pericolo di morte38 o nella prospettiva di vivere il resto di una vita inautentica: come risulter chiaro
nella Caverna, fin da subito, la consapevolezza del loro ruolo esistenziale, in quanto persone, e
della loro missione nel mondo, in quanto donne portare avanti la generazione - talmente
imperante in loro da vincere qualsiasi disgusto.
La risposta dei Sodomiti alla proposta di Lot, per, intransigente: Tirati via! Quest'individuo
venuto qui come straniero e vuole fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro! 39, e si
avventano su Lot. Gli angeli, rimasti all'interno, riescono a sottrarlo dalla foga della folla e a
sprangare la porta dietro di loro: colpirono di cecit 40 gli uomini che erano all'ingresso della casa,
dal pi piccolo al pi grande, cos che non riuscirono a trovare la porta 41. Il rifiuto dei Sodomiti di
violentare le figlie di Lot, dimostra due cose: da una parte, che la richiesta di abusare degli ospiti di
Lot non ha niente ha che vedere con la semplice soddisfazione di un bisogno fisiologico e,
viceversa, ha un significato diverso e pi complesso; dall'altra il rifiuto di un rapporto eterosessuale
in favore di uno omosessuale per veicolare questo significato. Su questo secondo punto, occorre
soffermarsi poiche' pare che l'immaginario contemporaneo si sia plasmato sopra questo specifico
momento per giustificare l'identificazione di Sodomiti e omosessuali. Ma io ritengo che il
36 Sulle dinamiche familiari nella societ nomade dei patriarchi vedere J. Fenton, Early Hebrew Life, Trubner & Co.
Ludgate Hill, Londra 1880, p. 16.
37 Vedi J. Fenton, Early Hebrew Life, op. cit., pp. 6 7.
38 Come accade per la pi sfortunata concubina del Levita a Gbaa, cfr. infra, p.
39 Gen. 19, 9.
40 Sebbene questo prodigio degli angeli non abbia suscitato grandi problemi interpretativi, qualche lettura esegetica
sembra suggerire che la cecit in cui cadono i Sodomiti non sia una cecit puramente 'oculistica': Ambrogio ( De
Abraham VI) sembra descriverla come una forma di demenza collettiva. Nella Biblia Picta di Valislao, gli angeli
decapitano i Sodomiti.
41 Gen. 19, 10.

significato di questo passaggio sia stato gravemente frainteso e che la storia raccontata qui sia del
tutto diversa. La realta' descritta dal testo non e' quella a cui comunemente viene associata. Qui non
viene descritta una comunita' urbana dove una certa percentuale di individui pratica regolarmente
rapporti omosessuali. L'adunata di tutti gli uomini della citta' di fronte alla casa di Lot ha
chiaramente un carattere eccezionale e costituiva piuttosto la reazione ad una situazione che
coinvolgeva la comunita' intera. La minaccia di uno stupro di massa e' un atto che non ha niente a
che vedere con le preferenze sessuali personali dei suoi abitanti ma assomiglia piuttosto a una forma
sociologica di rivendicazione di un diritto civico. Dal punto di vista dell'antropologia storica, non
dato sapere se i rapporti omosessuali fossero frequenti nelle citt dell'area geografica che stiamo
valutando in epoca pre-biblica: dati oggettivi a proposito, non esistono 42. Non e' nemmeno
comprovabile l'utilizzo di pratiche omosessuali per scopi rituali tra gli uomini di Sodoma, in quanto
non esiste alcuna descrizione nella letteratura di simili attivita' cultuali in Palestina. Inoltre, nessuna
indicazione in questo senso si riscontra negli altri riferimenti a Sodoma contenuti nello stesso
Tanakh, come si vedra' in seguito. Il motivo dell'attrazione delle mire sessuali di tutti uomini della
citt verso due soli uomini, gli ospiti di Lot, non pu essere dovuto ad altro che alla constatazione
della loro diversit: o in quanto esseri divini o in quanto uomini, quindi in quanto stranieri. Se del
riconoscimento della natura divina degli ospiti non abbiamo alcun sospetto nel testo (e sarebbe
comunque difficile comparare una tale tradizione mitologica ad episodi simili in altri ambiti) 43, la
minaccia dei Sodomiti a fare ancora peggio a Lot, accompagnata dall'appellativo 'straniero' per
identificarlo, qui utilizzato per la prima volta, ci porta direttamente verso la seconda ipotesi. Sulla
piazza di Sodoma si svolge la contrapposizione tra la cittadinanza schierata al completo e la gente
proveniente da fuori. La ratio che guida le azioni dei Sodomiti una sociale: l'intera questione ha
talmente poco a che vedere con la scelta dell'identit sessuale dei singoli individui, quanto pi con
la finalit sociale della sottomissione degli stranieri, attraverso l'affermazione della dominanza
fisica, che questo fatto e' stato assunto per la maggior parte della critica per secoli: durante buona
parte del Medioevo (fino all'inasprimento delle leggi ecclesiastiche di XI-XII secolo sui rapporti
sessuali all'interno di contesti urbani aperti ad una rete commerciale sempre piu' vasta), esattamente
nei termini del problema della convivenza civile di gente locale e razze straniere venne compresa la
colpa dei Sodomiti. L'arrivo di due uomini soli durante la sera e il fatto che questi siano entrati in
casa di Lot, al riparo dagli sguardi della piazza 44, dovette aver suscitato il sospetto di una congiura
42 Vedi Boswell, op. cit.
43 Un riferimento alla particolare bellezza degli uomini viene fatta in una tafsir, in cui la moglie di Lot (personaggio
totalmente negativo nell'esegesi islamica), istiga gli uomini di Sodoma ad andare a verificare di persona questo
straordinario fascino, fomentandone il desiderio sessuale. Come vedremo, l'accento sulla perversione sessuale degli
uomini di Sodoma e' particolarmente presente nella tradizione islamica per giustificarne il castigo divino. In ogni
caso, la loro natura divina non viene mai esplicitamente riconosciuta. Vedi, art. sul cell.
44 Dove, tra l'altro, gli angeli volevano inizialmente fermarsi a dormire (vedi Gen. 19, 2), prima che Lot insistesse per
farli mangiare in casa sua. Ambrogio si soffermer anche su questo particolare, accennando alla natura
misericordiosa degli angeli, che non volevano dare un pretesto ai Sodomiti per esacerbare il loro peccato. Vedi

ai danni della citt45. Quello degli abitanti di Sodoma, quindi un atto di forza comunitario ben
direzionato e non un istinto orgiastico di gruppo.
Torniamo al racconto: scampato alla furia della gente inferocita, Lot viene avvertito dagli angeli di
scappare poich ormai la colpa dei Sodomiti si resa manifesta ed essi erano pronti a radere al
suolo la loro citt: Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in citt, falli
uscire da questo luogo. Perch noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di
loro46 davanti al Signore grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli 47. La colpa dei Sodomiti,
la causa della distruzione della citt, viene quindi denunciata dagli angeli come un affronto alla
famiglia di Lot nel suo insieme, e gli angeli sono mandati da Dio per rimediare a questa offesa. Ma
a questo punto subentra un altro imprevisto: Lot cerca di convincere i suoi generi, coloro che
dovevano sposare le sue figlie, a venire con lui ma essi non gli credono e si prendono gioco di lui 48.
Intanto gli angeli non possono pi aspettare per portare a termine il loro compito. A questo punto lo
esortano di nuovo a fuggire, questa volta lasciando stare tutti gli altri parenti e gli averi e prendendo
con s solo la moglie e le due figlie. In questa attesa nervosa, Lot viene visto tergiversare... non
affatto sicuro di voler lasciare Sodoma, nonostante quanto appena successo e quello che sta per
accadere. Anche questo passaggio non privo di indicazioni interessanti dal punto di vista dei
presupposti genealogici e familiari che abbiamo stabilito per analizzare la storia: inizialmente, Lot
esorta con enfasi i suoi parenti a fuggire insieme a lui prima che sia troppo tardi; mentre nel versetto
dopo lo vediamo indugiare nella citt ed solo l'intervento forzoso, (per un grande atto di
misericordia del Signore verso di lui49) degli angeli a portare questa volta solo lui e il suo nucleo
familiare fuori dalle porte cittadine, pochi attimi prima della distruzione. Come mai questa
improvvisa impasse di Lot? Egli, si diceva, si era appena recato dai generi, ovvero dai promessi
delle sue figlie50 per invitarli a seguirlo, ma questi lo ignorano. Lot rimasto solo: al suo fianco
restano solamente la moglie e le due figlie, che poco prima era pronto ad immolare pur di
adempiere ai suoi doveri di ospite. La catastrofe imminente. Fuori dalle porte di Sodoma, uno
degli angeli lascia un avvertimento a Lot: Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non
fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!51. Lot subito lo contraddice,
in maniera decisa: dice che non riuscir ad arrivare sul monte in tempo per scampare alla
Ambrogio da Milano, De Abraham VI.
45 Nel modo tipico del Midrash, il narratore di (xy Midrash xy), espande la storia, immaginando che l'accoglienza degli
stranieri fosse addirittura punita con la morte e che dunque Lot accett un rischio ancora pi gravoso.
46 Vulgata: 'contra eos'; Septuaginta: '() '
47 Gen. 19, 13.
48
49 Gen. 19, 16.
50 Non chiaro se qui l'utilizzo del termine 'genero' sia impropriamente usato per indicare i fidanzati delle figlie (le
quali, come si sa, non avevano ancora conosciuto uomo) oppure se indicasse i mariti legittimi di altre figlie gi
maritate. Su questo dettaglio si sprecheranno le 'analisi' poetiche dei Targumim e dei racconti midrashici su questo
capitolo della Genesi, vedi infra, p. .
51 Gen. 19, 17.

distruzione delle citt della Piana e chiede, con un tono questa volta pi dimesso e un po'
supplichevole, di risparmiare la vicina citt di Soar: Ecco quella citt: abbastanza vicina perch
io mi possa rifugiare l ed piccola cosa! Lascia che io fugga lass non una piccola cosa? - e
cos la mia vita sar salva. L'angelo che parla con Lot si dimostra estremamente paziente e gli
concede pure questo: la citt che verr risparmiata, che prima si chiamava Bela, da quel momento si
chiam Soar che vuol dire appunto, 'piccolezza'. Alla quarta invocazione a fuggire e al secondo
salvataggio in extremis consecutivo52 da parte degli angeli, alla fine Lot arriva a Soar. Nel momento
stesso in cui la famiglia di Lot varca la porta delle mura, il cataclisma comincia: Dio fa piovere dal
cielo zolfo e fuoco, le citt e i suoi abitanti vengono spazzati via e tutta la vegetazione intorno, la
splendida vallata verde che Lot aveva visto dall'alto del monte, muore in modo perenne: quella terra
sar per sempre, inabitabile. Mentre la valle brucia, un altro evento memorabile riempie la scena: la
moglie di Lot, voltatasi indietro per vedere quello che accade, diventa un pilastro di sale 53. L'ultima
inquadratura di questa visionaria sequenza dedicata ad Abramo, che dall'alto della montagna
guarda Sodoma, Gomorra e tutta la Piana bruciare... Cos quando distrusse le citt della valle, Dio
si ricord di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le citt nelle quali Lot
aveva abitato54. Ricordandosi di Abramo, della promessa fattagli nell'Alleanza di far prosperare la
sua famiglia per sempre, Lot viene strappato alla sua vita e a tutti i suoi averi e lasciato solo con le
52 E i conseguenti ritardi sul ruolino di marcia, che gli angeli sembrano voler seguire scrupolosamente. Diversi sono, in
questo brano, le esortazioni degli angeli a non perdere tempo ed affrettare la fuga. Ad una certa ora, arriver la
distruzione totale e per allora tutto dovr essere sistemato. La fretta degli angeli proporzionale alla fatica che essi
fanno a tirare fuori dalla citt e a mettere in salvo Lot e la sua famiglia, i quali devono essere pungolati di continuo.
Questa fatica di Lot ad abbandonare la citt, ad uscire da una situazione pronta ad esplodere, un altro aspetto del
carattere suo e della 'sua' gente che fa riflettere, perch suggerisce un attaccamento profondo alla terra che aveva
scelto come propria. A volte, Lot sembra quasi il capitano che non vuole abbandonare la nave e dimostrare con la
sua permanenza nella catastrofe, la coerenza delle sue scelte passate. L'invito a 'non guardare indietro', ovviamente,
vale anche per lui.
53 La moglie di Lot il personaggio pi criptico di questa vicenda gi molto intricata, perch di lei non sappiamo
assolutamente niente, non apre bocca mai. Improvvisamente per, proprio appena ci viene dato un minuscolo indizio
della sua personalit, essa rimane bloccata, letteralmente cristallizzata, per sempre e proprio a causa di quest'unico
minimo movimento. Questo straordinario personaggio-scintilla viene ripescato, tra gli altri, anche da Ges (Lc. 17,
32.), che la usa come esempio di chi, davanti alla distruzione totale della sua quotidianit, pensa a quello che sta
perdendo e prende tempo, rimane legata al luogo che sta per essere annientato: chi cercher di salvare la propria
vita, la perder, chi invece la perde, la salver. Ma il personaggio della moglie di Lot ha esercitato il suo
irresistibile fascino su gli studiosi di tutte le religioni rivelate fin dal principio: Flavio Giuseppe (Antichit
Giudaiche, 11), ci informa che la donna era di Sodoma e che per essersi rivolta pi volte verso la citt essendo
troppo curiosa della sua sorte, fu trasformata in un pilastro di sale che ancora al suo tempo esiste. Sempre in ambito
ebraico, la letteratura rabbinica ha largamente speculato ed ampliato il mito, aggiungendo dei dettagli non presenti
nel testo, nel tentativo di spiegarne la presenza. Anzitutto viene detto che essendosi trasformata in un minerale, non
mai veramente morta, e quindi all'interno del pilastro non c' alcun cadavere... a questo proposito viene fatto
notare che, come si pu osservare sul pilastro stesso, il ciclo mestruale della moglie di Lot non si sia mai fermato,
sotto forma per delle efflorescenze ferrose, di colore rosso scuro, che saltuariamente affioravano dal pilastro. Ci
viene raccontato anche un altro particolare, di grande successo iconografico ma di cui non sono riuscito a seguire le
implicazioni, da quando fu trasformata in sale, ogni giorno due buoi vengono a leccarne i piedi, alla base del
pilastro. Nella Vulgata, un'errata comprensione di un termine ebraico a condotto a tradurre 'statua' per 'pilastro'
generando, su suolo latino, un filone iconografico alternativo. La moglie di Lot viene anche ricordata nel Corano,
nella Sura LXVI, 10 dove viene paragonata a una moglie di No (che la tradizione chiama Waila) come esempio di
infedelt al marito e per questo non al sicuro dall'ira di Allah: Entrate entrambe nel fuoco, insieme a coloro che vi
entrano.
54

due figlie vergini in un mondo ostile.


a.1.

Episodi paralleli nel Tanakh

Il racconto di Genesi XIX come lo conosciamo noi, il frutto dell'elaborazione letteraria, in ambito
ebraico, di un materiale mitologico molto antico e di molto precedente all'insediamento di
popolazioni semitiche nell'area. La struttura narrativa essenziale di questo mito originario, la
sequenza degli eventi, utilizzata non solo in questo specifico caso, ma presente anche in altri
racconti della tradizione ebraica, all'interno e attorno alla stessa Torah. In particolare, nella stessa
Genesi, la storia di Lot e della Distruzione di Sodoma dimostra strette analogie con la storia di No
e del Diluvio Universale. Un interessante articolo di Alster Baruch mostra l'andamento parallelo dei
due miti, riconducendoli entrambi ad una tradizione orale comune, che dimostra inoltre grande
affinit con la letteratura epica dell'area mesopotamica, e che egli racchiude nel termine generico di
'racconti della distruzione totale'55: tutti questi testi narrano la storia di cataclismi naturali come
punizione divina per il peccato degli uomini; della distruzione di ogni essere vivente nel raggio
d'azione del cataclisma; della salvezza concessa solo ad un gruppo eletto (familiare) di uomini
giusti; della solitudine degli uomini dopo la distruzione; dello stupro dei genitori da parte dei figli,
che essi perpetrano attraverso l'inganno e, precisamente, facendoli ubriacare56. Tutti questi racconti
sono solidamente intrecciati, inoltre, con un altro tema ricorrente: quello dell'ospitalit. La
somiglianza tra i due racconti, comunque, non si arresta solo all'identica sequenza degli eventi, ma
viene resa ancora pi evidente dalla particolare forza dei richiami verbali che riguardano gli oggetti
e le azioni concrete con la stessa 'funzione narrativa'57 nello sviluppo della trama. La relativa
ristrettezza dell'insieme di questi paralleli verbali da una parte e la loro puntualit dall'altra, ci
portano a pensare che i due racconti non abbiano tanto avuto una comune fonte letteraria originale,
un mito gi sistemato in forma scritta prima della stesura della Genesi, ma piuttosto che essi,
insieme anche al racconto dell'Atra-Hass e di altri miti sul Diluvio di origine babilonese, facciano
55 Vedi A. Baruch, The Destruction of Sodom in light of the Flood Tradition, in Acts from the 15th World Congress of
Jewish Studies, Jerusalem 2009.
56 Nel suo articolo Baruch elenca, in modo pi preciso, nove topoi che rientrano in tutte e tre le tradizioni letterarie che
formano, all'interno del Pentateuco, i miti della grande distruzione: i due filoni ('J' e 'P', secondo la suddivisione di
xy) indipendenti che confluiscono nel racconto del Diluvio in Genesi 7 9, e quello che riguarda Genesi 19. Gli
elementi tematici individuati sono: 1. Presentazione dell'eroe; 2. Pubblico peccato; 3. Dio/angeli ascoltano il rumore
del peccato; 4. Dio avverte l'eroe; 5. L'eroe si prepara; 6. Distruzione; 7. Salvezza della famiglia dell'eroe; 8. Eroe
contempla l'avvenuta distruzione; 9. Figli abusano del padre ubriaco. Oltre a ci Baruch, facendo notare la
ripetizione dello stesso schema (ad eccezione dell'ultimo episodio) all'interno dello stesso capitolo 19, propone di
suddividere il nucleo composto da Genesi 18 19 in due variazioni dello stesso tema, ma cambiando gli eroi e
dunque, tra una Distruzione 'vista da Abramo' e una 'vista da Lot' . Vedi, A. Baruch, op. cit.
57 Esse sono dunque parole che ritornano sia nella storia di No che in quella di Lot nella stessa posizione. Esse sono
in particolare: 1. 'Trovare favore'; 2. 'Distruzione'; 3. 'Pioggia'; 4. 'Chiusura (all'interno)'; 5. 'Ricordare'
(particolarmente importante perch in Genesi 19 questo l'unico passaggio in cui Dio viene chiamato 'Elohim'); 6.
'Montagna'; 12. 'Conoscenza'.

parte di un genere letterario comune all'area mediorientale, di cui ciascuno di questi episodi una
declinazione, che ha a che fare esclusivamente con il racconto della distruzione del mondo abitato e
della faticosa ripresa della stirpe da parte dei sopravvissuti. No, Lot ed Abramo vivono, tra le
pagine della Genesi, delle vite parallele e sono accomunati dalla loro condizione di unici giusti in
un mondo in cui sono tutti, indistintamente, peccatori. I tre patriarchi saranno spesso accomunati
nell'ottica di questa netta somiglianza nelle relative biografie in numerosi esempi letterari 58 ed
iconografici59. Ma quello che pi interessa noi come questi due episodi, il Diluvio e la
Distruzione, venissero considerati insieme per il loro valore di ammonimento, dal punto di vista
dell'educazione sessuale della comunit: entrambi ribadiscono la maggiore ragione della
discendenza sul piacere del sesso o sul suo utilizzo in funzione di scopi violenti e repressivi. Ancora
una volta, il concetto moderno di 'identit sessuale' si dimostra inadeguato per comprendere la
complessiva logica intrinseca degli episodi e il comportamento erotico abituale degli individui non
una variabile dell'equazione. Per quanto riguarda lo stupro di Cam ai danni del padre, per
esempio, dubbio se si tratti di uno stupro omosessuale o eterosessuale dal momento che la 'nudit'
del padre pu essere ugualmente riferita a quella di sua moglie, o di una figlia 60. Tuttavia in quel
caso il gesto era sicuramente inutile dal punto di vista della generazione (poich in quel caso Dio
aveva salvato anche le mogli61) e fu compiuto nell'ottica di avere pi potere rispetto ai fratelli e, per
questo, punito con la maledizione. Diversamente, lo stupro di Lot da parte delle sue figlie, che pure
contraddice quanto viene poi disposto da Dio nel Deuteronomio, viene fatto nell'ottica della
riproduzione. La stirpe che da Lot e dalle sue figlie nascer, non sar colpita da una maledizione
(per ora) ma verr per sempre allontanata dalla discendenza di Dio proprio per il fatto di dovere la
sua discendenza ad un rapporto illegitimo: Nessuno sposer una moglie del padre o sollever il
lembo del mantello paterno. [] Il bastardo non entrer nella comunit del Signore; nessuno dei
suoi, neppure alla decima generazione, entrer nella comunit del Signore. L'Ammonita e il
Moabita non entreranno nella comunit del Signore; nessuno dei suoi discendenti, nemmeno alla
decima generazione, entrer nella comunit del Signore62. I 'bastardi', sono i figli illegittimi, nati da
58 Particolare enfasi nel sottolineare la somiglianza tra i patriarchi, ha il Corano, in particolare la Sura LXVI
'L'interdizione', in cui le mogli 'antagoniste' legano i destini di No e Lot. Nella 'Apocalisse di San Paolo' invece Lot
ricordato insieme ad Abramo, Isacco, Giacobbe e Giobbe per questa ragione: 'All those who are entertainers of
strangers [] are brought to this path of the city. All the righteous greet this soul as a son or daughter and a brother
or sister and say: 'Because you have mantained kindness and hospitality to strangers, come and have an inheritance
in the city of our Lord God.', vedi E. Gardiner (a cura di), Visions of Heaven and Hell before Dante, Italica Press,
New York 1989, p. 33.
59 Poich le vite di entrambi erano accostati nel ricordo durante le celebrazioni pasquali, nelle Haggadah e nei codici
cristiani che da esse attingono, spesso si ritrova la scena dell'ubriachezza di No accanto a quella della distruzione di
Sodoma (BL,ms. Or. 2884 per esempio). Comunque le due 'ebbrezze' non sono mai, per quello che ho potuto
osservare, rappresentate insieme.
60 Vedi F. W. Basset, Noah's nakedness and a Curse of Canaan, a case of Incest? In Vetus Testamentum XXI, 2 (Apr.
1971), pp. 232 237.
61 Vedi Gen. 6, 18. Anche il Libro dei Giubilei e altre tradizioni midrashiche ci parlano meglio del loro ruolo.
62 Deut. 23, 1 4.

un'unione illegittima cio, sostanzialmente, o tra un ebreo e un non-ebreo (esogamia) oppure tra
consanguinei63. E significativa anche la ragione che Dio adduce a questo allontanamento: Non vi
entreranno mai perch non vi vennero incontro con il pane e l'acqua nel vostro cammino 64, motivi
di ospitalit.
Ma quello del Diluvio non l'unico racconto biblico che mostra notevoli ricorsi al nostro capitolo.
Un altro episodio, sembra venire ispirato pi direttamente dal racconto della Genesi, da un punto di
vista letterario tanto che, in questo caso, la ripresa precisa di intere formule anche piuttosto
lunghe, pi puntuale e dimostra la volont di ricalcare appositamente la storia di Lot per veicolare
un significato molto simile e assolutamente compatibile: si tratta della storia del Levita e della sua
Concubina, e del loro arrivo funesto nella citt di Gabaa65. Il contesto del tutto differente: si parla
di due epoche storiche e di due testi diversi, secondo il popolo di Israele. Questo secondo racconto
si trova infatti in Giudici 19, dunque in uno dei Libri dei Profeti 66 (Nevi'im, tra i 'Libri Storici'
secondo la Bibbia cristiana), e quindi al di fuori della Torah, e parla di una societ radicalmente
cambiata rispetto alle sue forme di aggregazione ma, come vedremo, sostanzialmente invariata nelle
sue cattive abitudini sociali. Dopo la fuga dall'Egitto e la peregrinazione nel deserto, il popolo di
Israele giunge finalmente nella Terra Promessa da Dio ad Abramo e diventa una nazione, composta
dalla federazione delle Dodici Trib. Da una societ nomade si passa ad una sedentaria e,
conseguentemente, da un sistema prevalentemente rurale si passa, in modo graduale, ad attivit
produttive e ad un sistema culturale urbano67. Rispetto all'epoca dei Patriarchi, adesso la stirpe di
Abramo organizzata da una struttura dirigente centrale facente capo al Tabernacolo del Tempio, ha
regole molto pi severe riguardo al culto del Signore e ai rapporti familiari e tribali ed unita da un
vincolo sacro che lega ciascun individuo ebreo agli appartenenti di tutte le altre Trib, nonostante ci
fossero oramai, all'epoca del racconto, enormi differenze linguistiche, culturali e sociali tra di esse 68.
Come viene fatto subito notare dall'autore, in questo momento, la trama della nazione
estremamente debole e frammentata (Israele non aveva ancora un re69) e la guida politica di ogni
trib affidata a un Giudice, a cui era preposta la cooperazione con le altre Trib, la sorveglianza

63 Nel contesto di una cultura matriarcale, dove la discendenza viene stabilita per linea femminile, chiaro che il
termine qui utilizzato non da intendere dal punto di vista legale (infatti mater semper certa...) ma genealogico. N
a Moab n ad Ammon viene infatti tolta la loro legittima eredit. Vedi n. ...
64 Deut. 23, 5.
65 Gdc. 19 21.
66 Secondo gli studiosi, il Libro dei Giudici venne composto a partire da fonti miste, scritte e orali, intorno al VI V
a.C. in Giudea. Il periodo a cui la narrazione si riferisce, l'et dei Giudici di Israele appunto, tradizionalmente
riferito al IX X a.C.
67 L'importanza di queste categorie, 'rurale' e 'urbano', nell'educazione sessuale degli individui di una societ stata
ampiamente trattata da Boswell nell'Introduzione al suo bellissimo saggio. Vedi, J. Boswell, Christianity, Social
Tollerance and Homosexuality, op. cit., pp. 34 39.
68 Dipendenti dalle diverse sorti delle trib nel corso della storia. Vedi H. Ewal, History of Israel I Introduction and
Preliminary History, Longmans, Green & Co., Londra 1869, pp. 74 151.
69 Gdc. 19,1 e Gdc. 21, 25.

interna e l'organizzazione militare della propria70. Il vero collante della nascente societ ebraica , di
conseguenza, costituito dalla vita cultuale e religiosa, la cui continuit e coesione viene custodita da
un'unica trib che, all'interno dell'Assemblea, ricopre un ruolo del tutto particolare: quella dei
Leviti, appunto. Secondo le disposizioni di Levitico71 e Numeri72, ai soli Leviti affidato il
sacerdozio, ovvero l'ufficio degli affari divini, la mantica, la scansione del calendario e il servizio
alle attivit del Tempio. A differenza delle altre Trib, essi non ebbero in eredit nessuna regione
della Terra di Canaan, poich viene detto Io sar la tua parte e la tua eredit in mezzo agli
Israeliti73. I Leviti abitano dunque in citt loro dedicate all'interno del territorio di ciascuna Trib,
vivono della decima dei fratelli, e non trasmettono altra eredit ai loro figli che i loro compiti
sacerdotali, venendo contemporaneamente dispensati da molti degli obblighi genealogici e
patrimoniali che riguardavano gli altri ebrei.
Anche questo capitolo, come gli altri, si apre con un episodio di ospitalit: il Levita aveva da poco
preso in casa una concubina74 di Betlemme la quale, in seguito ad un litigio, era ritornata alla casa di
suo padre. Venutola a cercare per riappacificarsi e riprenderla con s, viene accolto dal padre della
giovane nella sua casa. Dopo aver passato l tre giorni, il Levita prova ad andarsene ma il suocero
fece tanta insistenza che accett di passare l la notte 75. Passato un altro giorno, il padre ancora
trattiene il Levita e cerca di convincerlo a fermarsi per un'altra notte 76. Non viene detto, nel testo, il
perch di questa ospitalit asfissiante: il Levita comunque, infastidito, riesce infine a liberarsi del
suo ospite e a ripartire, sul far della sera, insieme alla concubina, il servo che lo aveva
accompagnato fin l, e due asini. Arrivati, quasi al calar del sole, nei pressi di Gerusalemme (che
allora era per conosciuta con il nome di Gebus, ed era la capitale dei Gebusei, uno dei popoli che
Dio aveva risparmiato per mettere alla prova la fede di Israele 77), il servo propone di fermarsi ma il
Levita risponde: Non entreremo in una citt di stranieri, i cui abitanti non sono Israeliti, ma
andremo oltre, fino a Gbaa78. Ora, evidentemente, il Levita percepisce un pericolo reale nel fatto
di entrare di sera in una citt di stranieri e preferisce continuare a viaggiare fino alla prima citt di
70 Si noti che la qualifica di 'Giudice' non inserita nel quadro di una rigorosa gerarchia, in questo momento. Pi che
essere dei regolari funzionari eletti, i Giudici sono persone dotate di un particolare carisma che Dio stesso mette a
capo di ciascuna trib per riportarli, periodicamente, alla religione dei loro padri. In questo momento infatti, viene
detto che gli Israeliti cominciarono subito a contaminare i loro costumi con quelli dei popoli vicini, dandosi
all'idolatria e sposandone i figli e le figlie, ergo incrociando le razze. Vedi Gdc. 2 3.
71 Lev. 8 16.
72 Num. 8 10.
73 Num. 18, 20.
74 La presenza di questa 'appendice' narrativa, pu forse dipendere dal fatto che nel codice dei capitoli precedenti tale
tipo di unione 'paramatrimoniale' non fosse tutelata? Per il ruolo attribuito al concubinato nella societ israelitica,
vedi V.H. Matthews, B. M. Levinson & T. Frymer-Kensky (a cura di), Gender and Law in the Hebrew Bible and
Ancient Near East, Journal for the Study of Old Testament Supplement Series 262, Sheffield Academic Press,
Sheffield 1998.
75 Questo verso ha il suo parallelo in Gen. 19, 3: Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua
casa.
76 Gdc. 19, 9 che riprende Gen. 19, 2.
77 Gdc. 3.
78 Gdc. 19, 12.

Israele sulla strada, nel territorio di Beniamino, piuttosto che arrischiarsi ad entrare da straniero in
una citt di stranieri. Una volta arrivati a Gbaa, sentendosi oramai al sicuro, il Levita entr e si
ferm sulla piazza della citt; ma nessuno li accolse in casa per la notte79. Ancora una volta, la
piazza al centro della scena: la prima preoccupazione dei forestieri quella di mettersi subito ben
in vista alla cittadinanza per cercare benevolenza tra connazionali, come per il seguito del Levita, o
come nel caso degli angeli a Sodoma, che erano 'stranieri' a tutti gli effetti, per non destare sospetti.
Ma la sua richiesta cade nel vuoto 80. Fino a che non passa un vecchio agricoltore che ritornava a
casa: era un uomo delle montagne di Efraim, che abitava come forestiero a Gbaa, mentre la gente
del luogo beniamita.81. Dalle montagne di Efraim, esattamente da dove proveniva anche il Levita:
i due sono paesani, ed entrambi forestieri in quella citt. Comunque, come facile aspettarsi, il
vecchio compaesano del Levita mette in pratica una perfetta ospitalit: i viandanti si lavarono i
piedi, poi mangiarono e bevvero82. A questo punto, ecco, di nuovo, la svolta drammatica della
vicenda:
Mentre si stavano riconfortando, alcuni [sic!] uomini della citt, gente iniqua, buss alla porta, e dissero al
vecchio padrone di casa: Fa' uscire quell'uomo che entrato in casa tua, perch vogliamo abusare di lui. Il
padrone di casa usc e disse loro: No, fratelli miei, non comportatevi male; dal momento che quest'uomo
venuto in casa mia, non dovete commettere questa infamia! Ecco, mia figlia, che vergine, e la sua concubina:
io ve le condurr fuori, violentatele e fate loro quello che vi pare, ma non commettete contro quell'uomo una
simile infamia83

La ripresa letterale dell'episodio della Genesi ci segnala che siamo davanti a due scene che sono
collegate tra loro da un qualche filo di senso, rispecchiano una simile condizione e condividono un
simile insegnamento. Questa volta non c' tutta la cittadinanza, ma solo 'alcuni' uomini in grado
comunque di circondare la casa e tenere in assedio gli abitanti. La richiesta di costoro identica e la
controparte offerta dal vecchio simile a quella di Lot, due giovani in cambio dell'incolumit del
suo ospite. Questa volta per mette sul piatto anche qualcosa di non suo, la concubina del Levita,
dividendo equamente la propriet della posta e la responsabilit per l'accaduto. Ancora una volta, gli
uomini non vogliono accettare il patto. Il Levita allora, senza troppo ritegno, prende la sua
concubina e la getta in pasto agli uomini per la salvezza del suo ospite, della figlia di lui e,
chiaramente, anche della sua:
79 Gdc. 19, 15.
80 L'inospitalit dei cittadini di Gbaa gi di per s interessante perch dimostra la diffidenza (che potrebbe anche
mascherare ostilit) dei Beniamiti nei confronti di un connazionale. Lasciare che un ebreo dormisse sulla piazza era
certamente un gesto poco patriottico, e il fatto che esso sia, inoltre, rivolto verso un Levita, quindi anzitutto un
sacerdote e per di pi appartenente ad una Trib senza terra (e dunque senza interessi economici conflittuali),
dimostra la precisa insofferenza per la centralit della nazione e rende questo rifiuto ancora pi scandaloso.
81 Gdc. 19, 16.
82 Gdc. 19, 21. Tutti e tre le azioni sono presenti nelle 'ospitalit' di Gen 18 19.
83 Gdc. 19, 22 24.

Essi la presero e la violentarono tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntare dell'alba.
Quella donna sul far del mattino venne a cadere all'ingresso della casa dell'uomo presso il quale stava il suo
padrone, e l rest finch fu giorno chiaro. Il suo padrone si alz alla mattina, apr la porta della casa e usc per
continuare il suo viaggio, ed ecco che la donna, la sua concubina, giaceva distesa all'ingresso della casa, con le
mani sulla soglia. Le disse: 'Alzati, dobbiamo partire!' Ma non ebbe risposta.

La reazione del Levita alla morte della concubina terrificante: carica il corpo senza vita della
compagna sui suoi asini, torna a casa sua, impugna un coltello da macellaio e freddamente comincia
a smembrare il cadavere della donna dividendolo in dodici pezzi; poi spedisce un pezzo della donna
a ciascuno dei capi delle Trib di Israele, chiedendo giustizia col seguente messaggio: E' forse mai
accaduta una cosa simile da quando gli Israeliti sono usciti dalla Terra d'Egitto fino a oggi?
Pensateci, consultatevi e decidetevi84. L'entit della colpa che venne riconosciuta a Gbaa e le
conseguenze politiche di questo gravissimo affronto furono enormi. Undici Trib si allearono e
diedero vita alla prima guerra civile di Israele, contro la Trib dei Beniamiti, rea di aver recato
oltraggio ad un fratello e di aver coperto i responsabili. Anche se questa volta il cataclisma non
proviene direttamente da Dio, tutta una stirpe viene integralmente annientata e il rischio della sua
estinzione totale viene sventato per un soffio. Le citt di Beniamino vengono distrutte, i campi
bruciati. Si passa a filo di spada ogni uomo ma, per rendere pi definitiva ancora la cancellazione di
Beniamino dalla faccia della terra, le truppe di Israele ne sterminano, prima di tutto, le donne e i
figli maschi85 mettendo fine al patrimonio e alla sua successione. I pochissimi superstiti, tutti
uomini, sono condannati all'estinzione. Proprio a questo punto l'Assemblea si rende conto, a cose
fatte, del danno che ha causato: non pu assolutamente mancare una Trib all'appello che ogni anno
il Signore richiede ad Israele per concedere il rinnovamento dell'Alleanza. Se ne fosse mancata una
le conseguenze sarebbero state funeste per tutto Israele ed era quindi necessario far ripartire
immediatamente la specie. Poich tutti i membri dell'Assemblea avevano giurato di non sposare mai
una beniamita e poich solo gli abitanti di una citt, Iabes di Glaad, non si presentarono
all'accampamento nell'ora della decisione di muovere guerra contro Beniamino, nonostante fosse
stata in precedenza promulgata una pena di morte contro i disertori, questo sembr il pretesto
perfetto per pareggiare i conti: servono delle vergini per i Beniamiti e allora si decide di sterminare
tutta la citt di Iabes: Andate e passate a fil di spada tutti gli abitanti di Iabes di Glaad, comprese
le donne e i bambini. Farete cos: voterete allo sterminio ogni maschio e ogni donna che abbia avuto
rapporti con un uomo; invece risparmierete le vergini86. Ma il primo carico di ragazze non basta
84 Gdc. 19, 30.
85 Nessuna menzione delle figlie femmine. E' probabile che esse fossero state risparmiate e condotte ad un diverso
destino.
86 Gdc. 21, 11.

per tutti e serve un secondo innesto di forza femminile perch Beniamino possa rifiorire.
L'Assemblea dispone che coloro che sono rimasti senza una donna si appostino nelle vigne 87 fuori
da Silo e aspettino le vergini, che escono a danzare per una festa in onore del Signore; quindi che le
rapiscano e che tornino nelle loro case. Nel caso di rimostranze dei parenti, l'Assemblea avrebbe
opposto l'argomento secondo cui, non essendo state prese durante un atto di forza militare e non
essendo state offerte da loro stessi, n essi n i soldati beniamiti hanno avuto colpe e l'onore di
entrambi salvo.
Anche qui lo schema che abbiamo impostato per Genesi 19, si ripropone in modo abbastanza palese
da rendere inevitabile la ricerca di un senso comune dei due episodi, ma su una struttura sociale piu'
grande. Rispetto al suo archetipo sicuramente cambiano i termini della discussione, laddove la
prima storia ha un significato universale ed un avvertimento che riguarda tutta l'umanit, mentre
la seconda impostata in maniera decisamente pi particolare ed indirizzata a gente specifica in
occasione, possibilmente, di un evento storico realmente accaduto in una societ definita. E'
invitante vedere questa serie di ricorrenze come la ripetizione di dinamiche storiche ciclicamente
accadute per popoli diversi nel tempo, cronache di fatti remoti che, mano a mano, l'amplificazione
retorica del mito ha trasformato in racconti di eroi. Durante il Medioevo una lettura della storia
siffatta non e' inconsueta. L'ipotesi che i vires illustres non fossero altro che la descrizione di
stereotipi di caratteri tipici di una determinata nazione del passato, dell'insieme delle loro forze e
delle loro debolezze, in cui risiedeva il loro valore come exempla, era accettata e non veniva accolta
questa particolare forma di tradizione come contraddittoria di un racconto storico conforme al vero.
Per marcare il salto di 'attendibilit storica' del passaggio di Giudici XIX con quello di Genesi XIX,
in questo episodio del tutto assente il personaggio di Dio come persona agente 88 e tutta la vicenda
mossa da dinamiche giuridiche specifiche 89, interne al suo Popolo, le quali determinano
l'andamento degli eventi... ma si tratta appunto di una fase nuova della storia di Israele, la fase nella
quale entrata passando l'Egitto e ricevendo la Legge con la guida di Mos, una legge che Dio ha
voluto dare agli uomini proprio per non dover agire d'autorit e in maniera arbitraria sugli eventi
della vita umana, ma dargli la possibilit di conoscere il suo giudizio, il giusto e lo sbagliato, nelle
87 Il connubio tra la vite di No, il vino di Lot e la vigna di Silo tanto pi istruttivo se si considera che tutti gli episodi
legati alla vite, i due incesti e l'agguato alle vergini, si trovano all'identico punto della narrazione ovvero alla fine
che segna la rinascita dopo la distruzione.
88 Il suo ruolo 'decisionale' viene piuttosto assorbito dall'Assemblea, mentre il 'braccio', che in Genesi era rappresentato
dagli angeli, viene qui personificato dall'esercito che ha l'incarico di portare a termine la distruzione. Sul rapporto di
identit tra la volont di Dio e quella dell'Assemblea vedi E. Haskell, Metaphor, Transformation and Trascendence:
toward an Understanding of Kabbalah Imagery in Sefer Hazohar, in Prooftext XXVIII n. 3 (Fall 2008), pp. 335
362.
89 Cio improntate sul rispetto della Legge data a Mos e quindi attinenti al solo popolo di Israele e solo da quel
momento in avanti. Nel Libro dei Giudici la Legge gi operativa, ma viene ripetutamente ribadito dal Testo che
siamo all'inizio di questa nuova era, in un momento in cui Israele non aveva ancora un re ed ognuno faceva come
gli pareva, cio in un momento in cui l'interpretazione di questa Legge era frammentata nei vari poteri particolari
delle Trib. Vedi Gdc. 21.

forme di associazione civile che Egli ha previsto per il suo Popolo. Tuttavia questo, a mio parere,
non cambia affatto la sostanza della morale. In questo episodio si ripropone, aggiornata alla nuova
situazione socio-culturale, la stessa identica scena, la stessa richiesta e la stessa punizione dei
Sodomiti, quindi, presumibilmente, anche la stessa colpa. Un'altra differenza sostanziale con il
racconto di Genesi, ci servir per confermare la nostra teoria: qui i Beniamiti alla fine, accettano la
posta. La richiesta di abusare dell'ospite del vecchio agricoltore , ancora una volta, fatta con un
preciso scopo di polizia civica e ci toglie qualsiasi dubbio sull'esistenza e sulla continuit di tale
pratica di dominio sessuale nei confronti dei forestieri ritenuti sospetti. Ma se a Sodoma la posta in
gioco era tutta sulle spalle di Lot, qui invece viene divisa a met tra il vecchio ospite e il Levita:
portando fuori solo la sua concubina, il Levita risparmia nello stesso tempo la figlia vergine del suo
ospite, comportandosi secondo la morale dominante. Ci sono due considerazioni da fare a questo
punto: anzitutto, evidente dal confronto che la scelta del genere maschile o femminile non
affatto rilevante, quando l'obiettivo la sottomissione dei forestieri. Il rifiuto delle figlie di Lot, pi
che con una preferenza nei confronti del corpo maschile, sicuramente in modo pi realistico da
mettere in connessione con il fatto che i Sodomiti non erano interessati a prendere il sopravvento
sulla famiglia di Lot, ormai parte (non troppo benaccetta forse, ma attiva) della comunit, ma
ridurre in schiavit e umiliare gli uomini che erano entrati in citt da soli e senza averi, non
soffermandosi sulla piazza dove sarebbero stati ben visibili e che costituivano la vera minaccia. In
modo analogo, i Beniamiti di Gbaa non hanno un bisogno fisiologico da soddisfare ma intendono
escludere la possibilit di intrighi tra stranieri 'estranei'. Viene richiesto l'uomo per essere stuprato,
ma alla fine lo stesso Levita a dare loro, come riscatto per s, la sua concubina. La richiesta di
Sodomiti e Gabaiti una rivendicazione sul patrimonio degli stranieri e non sul loro stesso corpo.
La seconda considerazione da fare , appunto, sul ruolo della donna in questa vicenda. A differenza
delle figlie di Lot, la cui spiccata personalit avr, dopo, tempo di farsi vedere, la concubina del
Levita l'emblema della fragilit della condizione femminile e dei condizionamenti a cui essa deve,
per il suo ruolo sociale, andare incontro. Sembra di vederla cadere, con le mani sulla soglia della
casa dove stava il Levita ed esalare l'ultimo respiro: gi di fatto una donna a pezzi. Il Levita dal
canto suo, che pure sembrerebbe essere legato da sentimenti veri per questa donna, la offre
sbrigativamente in quanto sua propriet... ricordiamo che la donna per i Leviti non ha lo stesso
significato che per gli altri ebrei, che affidavano ad essa la trasmissione dell'eredit paterna: i
primogeniti dei Leviti appartengono al Tempio e le istruzioni sul matrimonio per i Leviti erano
particolari. Non tutti i Leviti sono sacerdoti, ma a tutti loro viene richiesto questo da Dio: Non
prenderanno in moglie una prostituta o una gi disonorata, n una donna ripudiata dal marito. E
ancor di pi viene chiesto al Sommo Sacerdote: Sposer [] una vergine della sua parentela. Cos

non disonorer la sua discendenza tra la sua parentela 90. Ancora i nostri due termini, la vita
sessuale e la purezza della discendenza. Il figlio di un Levita deve essere Levita, quindi nato da una
donna Levita. Il comportamento del nostro protagonista, seppure ingiustificabile ai nostri occhi,
ancora, come quello di Lot, da contestualizzare. Poich non si parla di moglie, ma di concubina,
del tutto possibile che il loro rapporto non fosse finalizzato a garantirsi una discendenza e che fosse
un rapporto di vero affetto reciproco. L'uomo che offre la sua compagna al ludibrio dei Gabaaiti,
rinuncia in modo definitivo a lei ma l'alternativa offerta da s stesso era evidentemente
improponibile, poich consegnarsi volontariamente, sebbene con spirito di sacrificio, allo stupro
della citt sarebbe stato come assecondare il loro peccato e rientrare nella loro punizione. Lasciare
che lo stesso accadesse anche alla figlia (vergine) del suo ospite, era una crudelt per entrambi non
necessaria. Il Levita non si comporta bene o male ma segue la Legge alla lettera: in una tale societ,
difficilmente - anche se forse pi volentieri - avrebbe consegnato alla folla sua moglie.
Anche il seguito della storia, ad ogni modo, richiama apertamente il racconto della Distruzione.
Numerosi sono i termini che ricreano la stessa atmosfera di annichilimento naturale e ribadiscono la
stessa volont di genocidio di una razza colpevole. Dopo che i Beniamiti si rifiutano di consegnare i
responsabili dell'omicidio all'Assemblea91, scoppiata la guerra, inizialmente essi sembrano avere la
meglio, ma al terzo giorno di combattimenti gli Israeliti elaborano una nuova tattica: C'era un
segnale convenuto tra gli Israeliti e quelli che stavano in agguato: questi dovevano far salire dalla
citt una colonna di fumo. [] quando il segnale, la colonna di fumo, cominci ad alzarsi dalla
citt, quelli di Beniamino si voltarono indietro ed ecco, tutta la citt saliva in fiamme verso il
cielo92. E' a questo punto che scoppia il panico e comincia la loro disfatta. Israele rastrella i
fuggitivi e, dei ventottomila che erano schierati all'inizio della guerra, solo seicento uomini, che
avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto, raggiunsero la roccia di Rimmon e
rimasero alla roccia di Rimmon per quattro mesi. Intanto gli Israeliti [] passarono a fil di spada
nella citt uomini e bestiame e quanto trovarono, e diedero alle fiamme anche tutte le citt che
incontrarono93. Il deserto, la montagna, la citt: non solo questo passaggio ricorda molto da vicino
la distruzione della Piana (questa volta per mano umana) ma c' di pi. L'episodio si chiude appunto
con il pentimento dell'Assemblea e la decisione di far ripartire, da quei seicento uomini, una nuova
Trib di Beniamino. Il primo innesto di vergini, quattrocento, viene da Galaad, a Est del Giordano;
il secondo, di duecento, viene da quella che era la capitale di Israele in quel tempo, Silo, che si trova
90 Lev. 21, 13 15. Si noti che il termine 'della sua parentela' venne interpretato in epoca storica con 'del popolo di
Israele'
91 Proteggendo i colpevoli dell'affronto e non consegnandoli al giudizio di Israele, l'intera comunit di Beniamiti si
rende responsabile, ex ipso facto, del crimine e passibile della punizione. Come era avvenuto a Sodoma, la
'distruzione totale' prende avvio solo se tutti gli uomini sono responsabili di un abominio contro Dio e/o il suo
Popolo.
92 Giu. 20, 38 40. Impossibile non pensare a Sodoma e alla 'retrospicione' della moglie di Lot.
93

sulla sponda Ovest del Fiume. Letto questo passaggio fuor di metafora, cos come Lot pu
rinnovare la sua famiglia solo attraverso l'incesto, i seicento di Rimmon possono rigenerare la loro
stirpe solo con l'intervento di due successive unioni con donne vergini, una 'maggiore' e una
'minore'... non sembra privo di senso che il rapimento delle donne di Silo avvenga in una vigna.
Comunque si vogliano guardare queste storie (che, lo ricordiamo, avevano soprattutto la finalit di
educare ad un comportamento civile e conforme alla Legge), dal loro confronto possiamo ormai
cominciare a dare qualche conclusione generale rispetto al nostro problema iniziale ovvero quale
fosse la trasgressione del comportamento che, nel caso di Sodoma e della sua controparte 'storica',
Gbaa, ha provocato la distruzione della citt, dei cittadini, e dei dintorni. Abbiamo visto
innanzitutto la natura sociale di questa rivendicazione: chiaramente la punizione non da imputare
al desiderio sessuale in s, quanto piuttosto a qualcosa di cui questo desiderio sintomo. Gli abitanti
di Sodoma, vero, vengono indicati spesso come peccatori poich 'impuri', ma se osserviamo con
cura i precetti di 'purezza' elencati nella Torah, ci accorgiamo che la condanna dell'amore
omosessuale in s (cio tra due persone dello stesso sesso consenzienti) 94 ha, nel corpus di leggi che
il Signore affida a Israele, una parte relativa davvero minuscola rispetto alle dozzine di norme che
avevano lo scopo di prevenire i rapporti sessuali tra familiari consanguinei o acquisiti.
Questo perch il primo interesse il sangue e la discendenza: il rischio di contaminare direttamente
un nuovo nato, cio di dare a Dio una discendenza impura, con un rapporto omoerotico non esiste 95.
Esiste invece, la possibilit concreta di segregarsi: questo, in una societ tribale, particolarmente
vero in ambito rurale o nel contesto di una comunit urbana ristretta ed isolata come quella di
Sodoma e delle altre citt della Piana. In mancanza di altre indicazioni sul peccato dei Sodomiti se
non il generico termine di 'impurit' 96, la probabilit che con questo termine si volesse alludere a
una sola delle sue possibili variabili, nella fattispecie all' 'omosessualit' 97, sono bassissime. Dal
94 L'unica menzione in tutta la Bibbia di rapporti omosessuali di questo tipo la sentenza in Lev. 18, 22. Dice Boswell:
The Hebrew word 'toevah', here translated as 'abomination' does not usually signify something intrinsically evil,
like rape or theft (discussed elsewhere in Leviticus) but something which is ritually unclean for Jews, like eating
pork or engaging in intercourses during menstruation []. It is used throughout the OT to designate those Jewish
sins which involve ethnic contamination or idolatry and very frequently occurs as a part of the expression []
'l'impurit dei Gentili'. Vedi J. Boswell, Christianity, Social Tolerance and Homosexuality, op. cit., pp. 100.
95 La possibilit di peccare sottintesa a questo tipo di rapporto, contro natura secondo i canoni deuteronomici,
piuttosto quella che l'uomo diventi impuro e che possa trasmettere alla discendenza questa impurit, in un secondo
momento. Il concetto di impurit, come si detto ripetutamente, estremamente vasto e riguarda anche le norme di
igiene personale, di conservazione del cibo, della scelta degli alimenti. In tutti questi casi sono comunque previsti
dalla Legge dei sacrifici di purificazione che solitamente si attuano attraverso il dono di beni al Tempio e pratiche
rituali per ripristinare la pulizia personale. Cosa che non era possibile fare, a conti fatti, dopo il concepimento di un
figlio. Io credo che la minima parte riservata ai rapporti omosessuali nella lista di divieti di natura sessuale nel
Levitico e nel Deuteronomio, dipenda direttamente da questo. L'incesto e il rapporto innaturale con una donna, in
generale, erano nell'ottica dell'Alleanza, crimini immensamente pi gravi.
96 Che, comunque, viene attribuito a Sodoma solo nelle letterature parallele ebraiche e cristiane ma mai nel Tanakh.
97 E' anzi improbabile che l' 'impurit' dei Sodomiti fosse riferita a qualche colpa specifica. Il riferire questo termine
unicamente all'ambito sessuale, afferma il nostro preconcetto. E' molto pi probabile che con questo termine si
volesse indicare un generico modo di vivere, diverso da quello presentato come 'puro' dal Dio di Israele, il che
include ogni attivit della giornata e ogni convenzione sociale nel loro complesso, costituendone la 'vita civile'. La
trasgressione dei Sodomiti , in maniera generale ma pi propria dal punto di vista dell'analisi del testo, la non

contesto risulta invece che la colpa della citta' fu quella di non aver riconosciuto nei messaggeri, la
voce dell'unico Dio. Nel corso del tempo, i reati ascritti ai Sodomiti sono piuttosto l'inospitalit, la
gola, l'acedia, l'avarizia, ma soprattutto l'idolatria...
L'uso dello stupro come arma psicologica per la sottomissione del nemico, del resto, una realt
storica che descrive molto meglio la situazione in cui si trovarono Lot e suoi ospiti, specialmente se
paragonata con quella speculare del Levita e della sua concubina. Esso si attua nella forma di una
rivendicazione sociale della cittadinanza e coinvolge sia uomini che donne, indistintamente. Il fatto
che tutti questi episodi siano preceduti da scene di esemplare ospitalit ci offre una controparte
etica: alla barbarie degli abitanti iniqui, che vengono distrutti, viene proposta l'accoglienza degli
uomini giusti, che viceversa vengono salvati. Se prendiamo per dato il fatto che la Bibbia venisse
concepita e utilizzata per l'educazione civica, morale e religiosa di Israele, l'intero racconto
evidentemente impostato per contrapporre un modo positivo, premiato, e un modo negativo, punito.
La chiave di lettura morale di questo e degli altri episodi simili, deve dunque essere spostata su
questa dinamica, quella dell'accoglienza delle persone diverse all'interno della propria comunit. Il
sesso una conseguenza dell'attitudine elementare che i protagonisti poterono avere nei confronti
degli stranieri ma, almeno per quanto riguarda le indicazioni che ci fornisce il testo, non in nessun
modo il soggetto della storia, se caso ne il motore. In conclusione: la colpa dei Sodomiti fu la
xenofobia98, la paura dello straniero, un timore che si amplifica compulsivamente nella massa e in
maniera istintiva, con un atto di forza bruta comunitario. Viceversa, niente nel testo biblico indica
che il peccato precedente di Sodoma e Gomorra fosse l'omosessualit e non abbiamo alcuna ragione
di credere che in queste citt i rapporti tra uomini e donne dello stesso sesso fossero pi frequenti
che nel resto del mondo antico, anche nello stesso Israele 99. Nessuno pu parlare di 'sodomia' in
relazione all'omosessualit o di 'sodomiti' per rivolgersi a persone omosessuali, senza commettere
un atto di attribuzione impropria. La descrizione di questo misbehaviour sociale collocata nella
Genesi (dove viene raccontata l'umanit nella sua condizione pi generale e nei suoi comportamenti
essenziali) e ripetuta nel racconto del delitto di Gbaa, in epoca storica, venendo quindi
continuativamente osservata: questa pratica di umiliazione specifica, la citt intera contro gli
stranieri indifesi al suo interno, riconosciuta come consecutivamente attuale e quindi bisogna
immaginarci che episodi simili a quelli descritti avvenissero costantemente nelle citt di Israele, ben
oltre l'arco cronologico che va da Lot al Levita. Il peccato che deriva dall'inospitalit
aderenza alla Torah ed innanzitutto religiosa e cultuale e in seguito sociale e quindi sessuale. L'impurit derivante
da un rapporto omoerotico un peccato trascurabile nell'economia giuridica globale del testo, vedi n. 98.
98 Da intendersi come l'esatto contrario di 'theoxenia', 'accoglienza'. Flavio Giuseppe (Antichit Giudaiche, xy) user il
termine 'misoxenos'. La convergenza qui dello spirito ebraico e di quello greco quasi totale: entrambe le culture
affidano la cura degli stranieri direttamente a Dio/Zeus.
99 L'indurre in atti sessuali illeciti testimoniato dalla stessa Bibbia e ascritto anche alle pi alte personalit dello stato
di Israele: il caso dell'incesto tra Amnon, figlio primogenito di Davide, e sua sorella Tamar in II Sam. 13, 1 22.,
che mostra tanti altri paralleli con Gen. 19, 30 38.

infinitamente pi grave agli occhi di Dio e questo ci confermato continuamente, nel Tanakh, dalle
disposizioni legali in proposito, dal racconto di storie con intento morale e da discorsi argomentativi
o poetici. L'ospitalit, al contrario, il frutto dell'educazione di un'intera stirpe ed un segno di
civica nobilt: la benevolenza nei confronti degli sconosciuti il riflesso della bont della famiglia,
una bont che pu essere ottenuta esclusivamente con la purezza del sangue. L'impurit sessuale
(ma non l'omosessualit!) la causa della degenerazione di un patrimonio genetico e, di
conseguenza, della bestialit degli uomini che nascono da queste unioni. Abbiamo visto che il
maggior rischio di impurit percepito nelle norme di Levitico e Deuteronomio quello tra
consanguinei, e il seguito della storia ci riporta dritti al punto.
b.

L'incesto nella Caverna e l'esegesi medievale del capitolo 19

Poi Lot part da Zoar e and ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perch temeva di restare in
Zoar, e si stabil in una caverna con le sue due figlie. Ora la maggiore disse alla pi piccola: 'Il nostro padre
vecchio e non c' nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra. Vieni, facciamo
bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, cos faremo sussistere una discendenza da nostro
padre'. Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore and a coricarsi con il padre; ma egli non
se ne accorse, n quando essa si coric, n quando essa si alz. All'indomani la maggiore disse alla pi piccola
'Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e va tu a
coricarti con lui; cos faremo sussistere una discendenza da nostro padre'. Anche quella notte fecero bere del
vino al loro padre e la pi piccola and a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, n quando essa si coric,
n quando essa si alz. Cos le due figlie di Lot concepirono dal loro padre. La maggiore partor un figlio e lo
chiam Moab. Costui il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi. Anche la pi piccola partor un figlio e
lo chiam "Figlio del mio popolo". Costui il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi. 100

Abbiamo finora illustrato la sequenza di alcuni episodi della Bibbia inserendoli in una prospettiva
precisa, cio analizzandoli dal punto di vista di ci che essi ci dicono riguardo alle abitudini sociali
dei popoli del bacino orientale del Mediterraneo, tramite il filtro della civilt ebraica in momenti
successivi della sua tradizione. La scelta di questo angolo visuale non casuale poich, come si e'
detto, precisamente in questi termini, nei termini di un ammonimento morale fatto al popolo di
Israele, che questa strana storia veniva letta lungo tutto il Medioevo. La 'neoretorica', nata
dall'incontro delle tecniche compositive di matrice ellenistica con il metodo esegetico delle scuole
filosofiche rabbiniche in ambito alessandrino tra III e IV secolo 101, viene sempre pi attratta da
questo tipo di lavoro analogico, tanto pi necessario quando si riconosce il presupposto ermeneutico
dell'assoluta verit della Rivelazione, ovvero della continua attualit dei suoi insegnamenti. Questi
erano contenuti nel testo in forma allegorica: ritrovare le somiglianze tra gli episodi della Bibbia e
100Gen. 19, 30 38.
101R. Barthes, La retorica antica (1970), Tascabili Bompiani, Milano 2000, pp. 28 30.

la propria condizione attuale era un lavoro spirituale di avvicinamento a Dio e necessitava di una
specifica tecnica di analisi testuale. Simultaneamente, anche l'arte figurativa stava trasformando il
suo linguaggio facendo confluire i modi della pittura 'naturale' ellenistica, l'organizzazione spaziale
del campo visivo e dei contenuti mnemonici della pittura di luoghi, 'storica', romana e un flusso
dirompente di nuovi modelli iconografici offerti dalla Bibbia e dai riti delle civilt orientali in
generale.
La maggior parte dei commentatori che si accostarono all'esegesi di questo capitolo, not subito la
contrapposizione etica tra l'ospitalit di Abramo e di Lot, da una parte, ed il comportamento dei
Sodomiti dall'altra, riconoscendo nel mancato riconoscimento della natura divina degli angeli, la
piu' grave violenza di cui essi si resero responsabili. Altri elementi contingenti pero' agivano sulle
menti degli uomini medievali, nel considerare questo passaggio: gli occupanti della Palestina, gli
Arabi detentori dei Luoghi Santi vengono visti a piu' riprese come i discendenti di questa unione
incestuosa. Dall' XI secolo, i Crociati contribuirono ad alimentare questa credenza riportando
orribili cronache di guerra, in cui venivano descritti gli stupri di uomini e di donne perpetrati dalle
truppe mussulmane nei villaggi cristiani. Sebbene da questo momento l'accento sulla perversione
sessuale si amplifica in relazione al termine 'sodomia' e al suo uso corrente, non possiamo non
notare che esso era costantemente e primariamente rivolto alla discriminazione razziale. L'uso di
questa parola durante il Medioevo, come dimostra Boswell102, ha un campo di applicazione
estremamente vasto, in cui l'immaginario specificamente sessuale, detiene uno spazio marginale.
Una lettura in chiave esclusivamente sessuale dell'episodio di Sodoma e, soprattutto, del suo seguito
nella Caverna invece molto tardiva e corrisponde, in Occidente, con un momento di rivoluzione
degli immaginari sessuali e della valutazione dei rapporti umani, soprattutto familiari 103. Le
sentenze sul destino di Sodoma contenute nella stessa Bibbia supportavano piuttosto quanto
abbiamo visto in precedenza. Il discorso di Ezechiele 16, 39, per esempio, particolarmente
significativo perch mette in contatto, attraverso una complessa metafora, la promiscuit delle citt
con il legame di sorellanza, evocando una connessione implicita tra gli eventi della prima parte e il
seguito del capitolo104. Alla consapevolezza delle diverse culture coesistenti nell'area in epoca
storica, fu dunque principalmente questa la colpa che si riconobbe alle citt della Piana e la
circostanza che il tentato stupro avvenisse su uomini, passa in secondo piano. Il discorso sul valore
di questo episodio come strumento di prevenzione da rapporti sessuali illeciti soprattutto
concentrato sui protagonisti della storia, la cui condotta nell'ambito familiare, fu ritenuta ben pi
102
103 Vedi J. Boswell, Christianity, Social Tolerance and Homosexuality, op. cit., pp. 269 e segg.
104 Ez. 16, 39: Per la mia vita oracolo del Signore Dio tua [di Gerusalemme, nda] sorella Sodoma e le sue figlie
non fecero quanto hai fatto tu insieme alle tue figlie! Ecco, questa fu l'iniquit di tua sorella Sodoma: essa e le sue
figlie erano piene di superbia, ingordigia, ozio indolente. Non stesero per la mano contro il povero e l'indigente.
Insuperbirono e commisero ci che abominevole dinnanzi a me. Io le eliminai appena me ne accorsi'. L'altra
sorella di Gerusalemme Samaria, ad Ovest.

densa di significato e ben pi riprovevole che quella esplicitamente attribuita ai Sodomiti. Fin da
subito, la difficolt posta dal testo fu questa: Lot mette in discussione e trasgredisce apertamente la
Legge divina in pi punti del racconto; d'altro canto implicitamente nella Genesi, ed esplicitamente
in altri punti del Libro105, egli viene riconosciuto come 'giusto', una qualifica ben precisa attribuita
ad alcuni Patriarchi. A rendere pi complicato il quadro il fatto che in altrettanti passaggi, la
discendenza del 'giusto Lot' e delle sue figlie, Moabiti ed Ammoniti vengano ritenuti popoli ostili e
selvaggi, 'impuri', nemici mortali di Israele. Se quindi l'unione incestuosa aveva inquinato in
maniera irrimediabile quel ramo della stirpe di Abramo, di chi fu la colpa?
b.1

Nella tradizione rabbinica

Nell'ambito della filosofia rabbinica, emerge da subito un elemento di cui non vi traccia nel testo,
ma che viene riconosciuto come assodato dalla tradizione orale. E' un argomento che,
inaspettatamente, depone in favore delle figlie le quali, ad una prima lettura, sembrerebbero le
responsabili dirette di questo gesto, dal momento che viene detto che Lot era incosciente mentre le
figlie giacevano con lui. L'excusatio suona cos: le figlie di Lot pensarono che tutta l'umanit, non
solo la gente della Piana, fosse stata sterminata ed esse furono costrette a compiere questo atto
affinch il genere umano non si estinguesse. Sostengono questa versione dei fatti Flavio
Giuseppe106, le leggende contenute nei Targumim e nei Midrashim107, il commento della Genesi di
rabbi Rashi108 e tale interpretazione dell'affermazione che non c' nessuno in questo territorio per
unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra, verr accolta anche dai primi interpreti cristiani.
Viceversa, il ritratto che i rabbi ebrei fanno del padre Lot ben pi inclemente e i critici di
formazione rabbinica tendono a notarne i difetti piuttosto che i pregi, tanto in rapporto allo zio
Abramo109 quanto in assoluto nella sua condotta, la quale degenera alla fine nel peccato che
conclude impietosamente il racconto della sua vicenda umana. La tradizione orale alla base della
letteratura rabbinica, che comincia proprio tra IV e V secolo ad essere messa per iscritto, vede il
personaggio di Lot sotto una luce generalmente sfavorevole: egli tratteggiato come una figura
105Sap. 10, 6; Luca 17; II Pt. 2, 7. La 'Giustizia' (zadiq) uno dei due attributi di Dio secondo il pensiero ebraico e
questo attributo viene accostato, la maggior parte delle volte' a Dio stesso. Spesso questo messo in relazione alla
sua qualit di 'salvatore' (Isaia 6, 1; 46, 12 13.) e di 'vendicatore' per i torti da cui egli salva uomini particolari, i.e.
'uomini giusti'.
106 Flavio Giuseppe, Antichit Giudaiche I, 205.
107 Bereshith (Genesi Rabbah) 51, 8.
108 Genesis, avec le commentaire de Rachi, su sefarim.fr.
109 Diversi midrashim fanno notare, per esempio, la diversa condotta di Abramo e di Lot nei confronti dei loro ospiti,
laddove il primo viene incontro ai suoi ospiti (mentre Lot si alza solo dalla sedia), prepara un banchetto (laddove Lot
offre solo pane) e non si prostra servilmente, come invece fa Lot. Infine non li trattiene per pi del tempo in cui i
suoi ospiti volevano restare (a differenza di Lot che insiste). Questo sintomo della minorit di Lot nei confronti
dello zio e del fatto che la contaminazione delle sue abitudini con quelle dei Sodomiti, gi aveva intaccato il suo
senso di ospitalit. Vedi nel Midrash Tanhuma: Lot, being associated with Abraham, became hospitable; whilst his
character does not indicate inclination to hospitality on his own part

debole ed avida di denaro, portato all'esagerazione e all'ubriachezza e la salvezza sua e della sua
stirpe dovuta esclusivamente al merito di Abramo. I Midrashim che si insinuano nelle fenditure
della sua biografia, fanno risalire i primi indizi della mediocrit di Lot dal tempo della spartizione
della terra con suo zio: furono i suoi pastori ad invadere il territorio di quelli di Abramo. Al
momento della spartizione egli scelse per s la met pi ricca, denunciando la sua avarizia, e si
trasfer a Sodoma, nonostante la sua fama, scegliendo di partecipare ai costumi stranieri e di
abbandonare le abitudini dei suoi padri. La sua titubanza durante la notte prima di lasciare Sodoma,
viene attribuita al desiderio di mettere in salvo i suoi beni, mentre l'ebbrezza di cui cade preda nella
Caverna sintomo di una mente debole e irresponsabile. A dimostrazione che l'obbligo
dell'ospitalit non per un ebreo, un dovere percepito in tutti i casi come assolutamente prioritario,
perfino al di sopra della salvezza della propria famiglia, i rabbini fanno notare anche la colpa forse
pi evidente del patriarca: la codardia. Che razza di uomo permetterebbe ad una folla di portare via
le figlie pi giovani per avere salva la pelle? Come si diceva, la sua salvezza da mettere in
relazione esclusivamente alla compagnia di Abramo: il Bereshith elenca quattro grandi benefici
ottenuti da Lot per essere stato con Abramo e quattro gravi afflizioni che viceversa la sua
discendenza, Moabiti ed Ammoniti, hanno inflitto alla discendenza di Abramo, la nazione di
Israele110. In generale, la condotta di Lot sempre riportata alla sua discendenza. Il racconto di quei
fatti lontani nel tempo viene sempre riportato all'attualit, a popoli vicini che, come Israele, si erano
organizzati in societ a struttura nazionale, in cui la componente etnica coincide con l'adesione ad
un insieme di tradizioni e di culti propri. L'appartenere a un mondo culturale diverso non una
scelta individuale, perch nel sangue. Scegliendo di seguire i costumi stranieri, Lot rinuncia alla
protezione che garantiscono i divieti della Legge di Dio in fatto di pericoli sessuali, pericoli di cui,
inevitabilmente e per sua responsabilit, cade vittima 111. E' dunque 'normale' che le colpe dei padri
ricadano sui figli e che quelli che vengono viste dai rabbini come i difetti di Lot, vengano trasmessi,
attraverso il sangue, anche alla sua generazione i due popoli nemici di Israele. Infine, sempre una
tradizione che fa capo al Bereshith ipotizza addirittura, per via di un punto fonetico che si trova al di
sopra dell'espressione quando essa si alz112, che Lot non fosse cosciente al momento in cui la
prima figlia si coric con lui, ma che lo fosse quando essa si alz e ci non gli imped di bere del
vino e ubriacarsi anche la sera dopo. La debolezza di Lot raccontata anche per immagini. In una
delle rarissime rappresentazioni visive dell'episodio in ambito ebraico, compare per la prima volta
un dettaglio che frutto di una speculazione letteraria in ambito rabbinico. Nell'Haggadah catalana

110
111 La rinuncia di Lot esplicita nel Bereshith. Al momento della separazione gli viene attribuita questa frase: 'non ho
niente a che vedere con Abramo, n con il suo Dio'.
112T. Kadari, 'Lot's daughter midrash and haggadah' in Jewish Women: a Comprehensive Historical Encyclopedia,
Jewish Women's Archive 2009.

custodita alla British Library113, la scena di sesso rappresentata proprio mentre avviene, fatto gi di
per s molto raro, ed evidenziato il fatto che la figlia stia sopra il padre, prendendo il dominio
dell'atto fisico. In un modo caratteristico del racconto per immagini ebraico, il riquadro che contiene
questa scena pu essere letta due volte: scorrendo lo sguardo in avanti e ritornando indietro facendo
perno sulle schiene appoggiate delle figlie. Molto pi che nella tradizione figurativa cristiana, esse
sono rappresentate in modo interscambiabile, come una sola personalita' sdoppiata.
Un ruolo opposto infatti consegnato alle figlie di tal padre: loro sono del tutto innocenti. La
tradizione midrashica che le riguarda direttamente le indica come le vere eroine della storia.
Innanzitutto viene subito fatto loro merito dell'orribile torto commesso da Lot:
The Rabbis observe that a man usually allows himself to be killed in order to save his wife and children, while
Lot was willing to allow the townspeople to abuse his daughters. In response to this, the Holy One, blessed be
He, says to Lot: 'By your life, the improper act that you intended to be done to your daughters will indeed be
committed, but to you'. This midrash sharply focuses the reversal between these two episodes. In the first
event, in Sodom, Lot was ready to force his daughters, against their will, to engage in sexual relations with the
townspeople. In contrast, in the second episode, which takes place after the upheaval of Sodom, Lots
daughters engage in relations with their unwitting father. Consequently, these acts of incest are Lots
punishment for his unseemly behavior.114

La percezione dello stupro che subisce dalle figlie, come punizione per la codardia di Lot a Sodoma
diffusa in tutta la letteratura rabbinica uniformemente. Si badi bene per che non si tratta di una
ritorsione 'personale' delle figlie contro il padre: la punizione proviene da Dio e consiste nel creare
una situazione senza via d'uscita, irreversibile, per Lot, secondo la logica del contrappasso 'tragico',
che lo porta a compiere il delitto che poco prima aveva permesso. Per quanto riguarda le figlie
sembra che anche in questo caso non abbiano alcuna scelta. Con inimmaginabile senso di
responsabilit si presero carico non solo della generazione (e delle colpe) del padre dissoluto, un
obbligo questo s assolutamente vincolante per una donna... ma si occuparono anche di trovare
un nome a questi neonati, un nome che comunicasse a Dio e al resto del mondo, il grande sacrificio
a cui andarono incontro, facendo il loro dovere: Moab significa di suo padre e Ammon del suo
popolo. La lettura del brano del Nazir letto nelle sinagoghe ebraiche di domenica115 collega
precisamente questo gesto nobile delle figlie alla concessione da parte di Dio di una terra ciascuno a
Moabiti e Ammoniti e l'interdizione a invadere il loro territorio, contenuta in Deuteronomio 2, 9
18116. Ci non impedisce, comunque, che la tara genetica di Lot infetti la discendenza, maschile e
113 British Library, ms. Or. 2884.
114 T. Kadari, 'Lot's daughter midrash and haggadah' op. cit.
115 A quanto pare un rabbi si lamenta perche' non passa domenica che non venga letto il passo dell'incesto di Lot con
le sue figlie!
116 Nazir 23b: 'How do we know that the Holy One, blessed be He, does not withhold the reward even for a decorous
expression? The elder daughter [of Lot] called her son Moab and so the All-Merciful One said [to Moses]: Be not at

femminile: in molti altri passi della Bibbia ebraica, la condotta idolatra di questi popoli viene spesso
assimilata alla promiscuit delle sue donne e alla violenza dei suoi uomini 117. Eppure esiste una
differenza di genere: la proibizione di Deuteronomio 23, 4: Nessun Ammonita e nessun Moabita
sar ammesso nella congregazione del Signore, si rivolgeva solo agli uomini, mentre matrimoni
misti tra ebrei e donne di Moab118 e di Ammon erano permessi. Un'osservazione particolare merita il
trattamento della 'buona fede' delle figlie e la simpatia che il mondo rabbinico accorda loro. Nel loro
caso, la Legge avrebbe prescritto il rogo, ma Dio che conosce i pensieri degli uomini, sapeva che le
loro intenzioni erano sincere poich esse pensavano che, come con il Diluvio, l'umanit fosse
estinta. Eppure, il testo dice che essi se ne andarono da Soar, per paura di una ritorsione da parte dei
cittadini scampati al disastro e le figlie ribadiscono che non c' nessuno secondo l'uso di tutta la
terra. Evidentemente 'l'uso' degli abitanti di Soar non era, come quello di Sodoma, appropriato 119.
Preferiscono dunque ottenere ci che normale, una discendenza legittima, con un mezzo
innaturale piuttosto che venire stuprate da pi uomini e ottenere una generazione senza nome, da
gente in estinzione. Poich le profezie sulla venuta del Messia indicavano la sua provenienza da
Moab, il gesto di preservare il seme120 del padre si rivela assolutamente necessario nell'economia
della Storia di Israele. Addirittura, per comprovare la benevolenza di Dio nei confronti di questa
unione, si specul molto anche sulla presenza del vino che viene detto comparire
miracolosamente e sul fatto che, nonostante fosse molto difficile che una vergine rimanesse
incinta al primo rapporto, tutte e due furono subito incinte, volendo Dio evitare che esse soffrissero
ulteriormente.
La posizione della tradizione rabbinica riguardo all'esegesi di Genesi XIX, estremamente chiara e
compatta: contraria all'umiliazione dello straniero, schierata a favore del genere femminile e
concorde nell'attribuire a Lot, alla linea maschile, la colpa futura della sua stirpe. Nessun culto vero
e proprio della sua persona gli venne tributato in ambito ebraico e la sua presenza nel testo viene
moralmente spiegata nei termini di un cupo e grottesco avvertimento a non abbandonare la Legge.
b.2.

Nella tradizione cristiana

Rispetto all'unidirezionalit delle valutazioni morali nel mondo ebraico, la critica letteraria cristiana
enmity with Moab, neither contend with them in battle. Only war was forbidden, but they might be harassed. The
younger daughter, on the other hand,called [her son's] name Ben-Ammi and so it says, Harass them not, nor
contend with them. They were not to be harassed at all.'
117 Le 'figlie di Moab' con cui si mischiano gli Israeliti, vedi Num. 25, 1.
118 Come per esempio il caso di quello di Saul e Ruth, che era dei Moabiti e alla quale viene fatta risalire la nascita di
re Davide. Dallo stesso ramo moabita venne poi fatto discendere anche Ges nella Genealogia dei Vangeli.
119 M. Luther
120 Vedi Bereshith 51, 8: 'when Scripture tells of the incestuous act by the daughters of Lot, who say: that we may
preserve seed from our father (Gen. 19:34), it uses the word zera (seed, or offspring in a more general sense),
and not son, since the intent of the Holy One, blessed be He, was related to the Messiah.'

tiene un atteggiamento ben pi incostante e spaccato sulle responsabilit individuali dei personaggi.
Le prime esegesi interamente cristiane sull'episodio risentono fortemente delle loro radici ebraiche e
dell'influenza della cultura rabbinica e dunque resiste, in un primo momento, la stessa visione
d'insieme degli eventi dove la responsabilit ricade soprattutto su Lot; d'altra parte, il punto di
partenza per i retori cristiani fu necessariamente la rilettura dell'episodio data da Ges nel Vangelo
di Luca121 e dai suoi apostoli nel Nuovo Testamento122. Di tutto il capitolo, Ges prende come
ammonimento un episodio marginale ma di grande forza visiva, la trasformazione in sale della
moglie di Lot dopo aver guardato indietro, verso la citt in fiamme:
For Christ's followers, the wife of Lot became the prime figure reminding them that if they want to avoid a
hellish fate, they must avoid any nostalgia for their corrupt, pre-Christian lives and look sharply to the future,
no matter how hard the present. Jesus here speaks as an allegorical symbolist []. But Christ's speech here
eventually made it inevitable, by etching Lot's wife in the world's memoy, that various people, sooner or later,
would remember Lot's daughter and the incestous act.123.

La stessa tendenza a vedere in questi atti mostruosi degli avvertimenti sotto forma di allegoria per
la vita presente, dimostrano anche Paolo124, l'autore della Seconda Epistola di Pietro125, e alcuni
circoli ebraici fortemente ellenizzati come quello di Alessandria, pi o meno negli stessi anni.
Filone, per esempio, trasforma Lot in Mente, sua moglie in Convenzione, e le sue figlie in Consiglio
e Assenso: l'episodio sarebbe dunque un'allegoria delle conseguenze funeste della Mente che,
pietrificata nelle sue vecchie abitudini, si giustifica da s, ovvero cerca in s consiglio e da s si
risponde. E compare qui, anche una difesa nei confronti di Lot, la 'mente maschile' 126, quando offr
le sue figlie, i 'pensieri femminili', ai Sodomiti. Filone infatti, seguendo il filo della sua metafora,
sostiene che the deeper meaning is that the feminine thoughts within us, that is, the thoughts of the
passions, should be abandoned in favour of the masculine thoughts 127. Questa identificazione dei
protagonisti con dei concetti, categorie filosofiche dell'apprendimento, il fatto nuovo portato
dall'esegesi cristiana. Il Testo sacro viene adattato al mondo delle rappresentazioni ellenistico e al
suo sistema di sapere e, da l, alla coscienza degli uomini che condividevano tale sistema, in
121Vedi Luca 17.
122Vedi II Pt. 2.
123R. Polhemus, Lot's Daughters: sex, redemption, and women's quest for authority, Stanford University Press,
Stanford 2005, p. 57.
124 I Cor. 11, 11.
125 Vedi n. 113.
126Ovvero la mente forte. Nel contesto della disciplina ascetica di Filone, si comprende meglio il senso, letteralmente
misogino, della sentenza. E' chiaro che Filone non sta parlando di persone reali ma di dinamiche mentali e che con
'maschile' e 'femminile' indica semplicemente due modi di essere, entrambi necessari, per la pratica filosofica e il
controllo del pensiero, l'enkrateia. Ovviamente ci non toglie che questa concezione in se implichi una mentalit
dell'autore radicatamente maschilista. Vedi P.Hadot, Exercises spirituels et philosophie antique (1993), Albin
Michel, Parigi 2002, pp. 19 75.
127Filone d'Alessandria, On Drunkness in P. Kirby (a cura di) Early Jewish Writings, http://earlyjewishwritings.com.
Aprile 2013.

termini, quindi, che essi potevano comprendere utilmente. L'episodio dell'incesto tra Lot e le sue
figlie diventa di conseguenza una metafora per rappresentare i conflitti interni alla coscienza dei
suoi contemporanei, tanto a livello individuale quanto a livello sociale ivi compresi, naturalmente, i
tormenti e le pulsioni sessuali. Cos appare coerente il fatto che Ireneo utilizzi questo sistema di
attribuzione simbolica per epurare l'episodio di ogni sua declinazione promiscua e rileggerlo in
chiave esclusivamente positiva (ed esclusivamente cristiana): Lot diventa la Parola di Dio, sua
moglie il Fondamento della Chiesa che resta vivo e immobile nella catastrofe mentre le sue
figlie rappresentano le 'due sinagoghe' o 'due chiese', ovvero Antico e Nuovo Testamento: unendosi
alla propria creatura l'umanit - attraverso la carne di Ges Cristo, la Parola di Dio insemin con
lo Spirito (vitale seme) le due sinagoghe dando vita ad una nuova generazione128.
Origene conosce bene sia la metafora di Ireneo che quella di Filone, ma le approfondisce cercando
di attribuire ad ognuno il suo ruolo e la sua parte di colpa. Egli il primo ad insistere sulla duplice
natura del carattere di Lot, a met tra santit e bestialit, e non si risolve a giudicarne l'operato
... he seems to me to be found partly culpable and partly excusable. For indeed he can be excused because he is
free of the offense of concupiscence and pleasure and because he himself is shown neither to have wished nor
to have consented to those. But he is at fault because he could be trapped, because he indulged in wine too
much, and this not once, but he did a second time129.

Ritorna in questo testo l'idea che Lot rappresenti la Mente razionale 130. La sua ambiguit morale,
messa in relazione con l'assimilazione del carattere dei personaggi a dei processi cognitivi nella
mente umana, diventer un leitmotif della critica cristiana sull'argomento: non si tratta qui di
giudicare l'operato di personaggi storici, come nel caso dell'esegesi rabbinica, ma di concepire i
racconti come prefigurazioni delle domande dell'uomo 'moderno', cristiano. In questo senso, LotMente, merita molta compassione. Anche le figlie, al contempo, sono guardate da Origene con
grande clemenza, notandone addirittura la misericordia nel cercare di alleviare il peso dell'incesto al
padre, tramite il vino. Usare i racconti della Bibbia come materiale per l'autoanalisi, per cercare di
elaborare coscientemente l'esistenza di queste pulsioni nell'anima umana, un lavoro che richiede
grande onest intellettuale e Origene ne d una straordinaria prova: Where is the fault of pleasure
proven here; where the crime of incest? How will be given to a vice which is not repeted in deed?
I'm afraid to say what I feel; I'm afraid, I say, lest the incest of these women be purer than chastity
of many women131. La grande comprensione che dimostra Origene nei confronti dei personaggi da
128 Vedi Ireneo, Contro le Eresie IV, 31 in Ante-Nicene Fathers, Vol. 1,Christian Literature Publishing & Co., Buffalo,
NY 1885.
129 Origene, Homilies on Genesis, V in P. Heine, The Fathers of the Church (1982), The Catholic University Press,
2002, pp. 112 120.
130 In contrasto con la moglie, che rappresenta la Follia. Ibidem.
131 Ivi, p. 117.

una parte, e la tendenza a vedere in essi le rappresentazioni di un blocco interiore alla coscienza
individuale, un vizio, sono due attitudini che rimarranno costanti nel pensiero esegetico cristiano
alto-medievale. Ma Origene non si ferma qui e reimposta da capo l'allegoria, questa volta per
spostandola dal piano individuale a quello sociale o, meglio, sociologico: le stesse dinamiche che
accadono all'interno della Mente, accadono anche nel Corpo Sociale. Lot diventa l'imago della
Legge; sua moglie il Popolo di Israele e i Sodomiti i suoi appartenenti. Quando, come i Sodomiti,
il popolo di Israele guard indietro verso i costumi stranieri, venne abbandonato dalla Legge per
un'altra citt, che si chiama 'la Piccola' si intende qui, piccola nella comprensione della Legge
stessa, perch i suoi abitanti ne applicavano i precetti solo letteralmente, senza la comprensione
spirituale delle ragioni profonde dei suoi divieti. Dopo ci, la Legge ascende alla Montagna, cio al
Tempio di Dio, l'apice della comprensione spirituale della divinit l'acies mentis della preghiera
individuale132. La Caverna nella Montagna un rifugio dalla gente malvagia che ha reso il resto del
Tempio una tana di ladri. E' il luogo pi interno, il Santuario, ma visto non tanto nella sua
dimensione sacrale quanto piuttosto come il luogo pi sicuro dove ripararsi da una minaccia
esterna. Le figlie di Lot sono a questo punto identificate, riprendendo il passaggio di Ezechiele,
come Giuda e Samaria: la prima l'unica trib di Israele a rimanere sempre fedele all'unico Dio,
pura dalla contaminazione di riti stranieri; la seconda l'unica a non aver mai abbandonato la Terra
Promessa. Entrambe furono colpevoli perche' pensarono che ricoprendo di ebbrezza il senso
spirituale della Legge, ovvero preservando i riti e le usanze solo nella loro veste esteriore, senza
consapevolezza, avrebbero restaurato il loro dominio sulla terra poich le loro forze erano allo
stremo. I figli di questa unione non possono entrare nell'Assemblea del Signore 133, perch
conoscono la Legge ma non la capiscono e la Legge stessa non li riconosce. E qui, Origine, sfreccia
abilmente verso i suoi giorni dichiarando esplicitamente che quelle due sorelle, ora, sono Ebrei e
Gentili.
Dopo aver creato nella mente del lettore una scena complessa e avergli dato degli strumenti per
valutare quello che scorreva, nel racconto, davanti agli occhi della mente, Origene conclude dando
le istruzioni per l'uso di questo passo nella vita e nell'ascesi individuale, riprendendo l'allegoria di
Lot come Mente da dove l'aveva lasciata prima, ovvero a Soar, e continuando il racconto:
[Even when] you have ascended to the height of knowledge, as to some mountain peak, beware lest two
daughters lie in wait for you, who do not depart from you, but follow you even when you ascended the
mountain. They are Vain Glory and her older sister, Pride. Beware lest with their embraces those daughters
constrict you, deprived of sense and sleeping, while you seem neither to perceive nor know. They are called
'daughters' because they do not come upon us from outside, but proceed from us and from a kind of innocence,
as it were, of our acts. Be vigilant, therefore, as much as you can, and watch lest you beget sons from these
132 Vedi ivi p. 120.
133 Ibidem.

daughters, because those who have been born from them shall not enter the Church of the Lord.
But if you wish to beget, beget in the spirit, since he who sows in the spirit, of the spirit shall reap life
everlasting. If you wish to embrace, embrace wisdom and say wisdom is your sister that also Wisdom may
say of you: He who shall do the will of my Father who is in heaven, he is my brother and sister and mother.
Jesus Christ, our Lord, is the wisdom to whom be glory and sovereignty forever and ever. Amen.134

Origine invita il lettore ad identificarsi con Lot-Mente e le figlie diventano dei pericoli da cui
guardarsi. Ma proprio nel momento in cui l'identificazione con il personaggio e' al culmine della
tensione, Origine abilmente scuote le acque facendoci passare da essere padre a essere fratello,
durante i rapporti con Cristo-Sapienza... la quale a sua volta ci riconosce come madre, sorella e
fratello... tutto meno che padre, il quale celeste! Ad ogni modo, quello che Origene ed Ireneo, per
cos dire, 'sublimano' nella loro lectio - ovvero l'incesto in s - attraverso una radicale sostituzione
simbolica, Agostino lo affronta pi direttamente, rendendo la sua una delle chiavi di lettura di
Genesi XIX pi seguite e influenti del Medioevo e ancora di pi in et moderna, a partire da
Lutero135. Spesso si vista la lettura di Agostino come quella che pi di tutte ha fatto convergere il
pensiero occidentale verso una spiegazione sessuale dei crimini di Sodoma e in particolare
dell'omosessualit come causa efficiente della catastrofe. La sua esegesi della Distruzione nella
Citt di Dio si esprime cos a proposito: Post hanc promissionem liberato de Sodomis Loth et
ueniente igneo imbre de caelo tota illa regio impiae ciuitatis in cinerem uersa est, ubi stupra in
masculos in tantam consuetudinem conualuerant, quantam leges solent aliorum factorum praebere
licentiam136. Segue il monito di 'ricordare la moglie di Lot' e non indulgere nelle abitudini del
passato. Agostino in breve dice che la citt fu fatta in cenere per via della tolleranza delle leggi per
gli stupri nei confronti dei maschi, molto maggiore alla severit delle stesse leggi per altri reati. La
definizione 'stupra in masculos' indica una pratica ben precisa: Agostino usa un termine, stuprum,
che significa 'rapporto sessuale forzato'137. Gli stupri degli uomini sulle donne erano tra i reati
elencati nel Deuteronomio138, ma nessuna disposizione prevedeva lo stupro omosessuale. Quindi se
da una parte chiaro che Sodoma non per niente vista da Agostino come una citt di omosessuali
(dove i rapporti sessuali tra i concittadini maschi non avrebbero potuto essere definiti 'violenti',
poich la colpa, lo ricordiamo, detta essere di tutti indistintamente), dall'altra egli mette l'accento
su una barbarie culturale, l'impotenza della legge, che si sfoga in un comportamento animalesco. La
completa mancanza di qualsiasi disposizione legislativa a proposito della violenza (stuprum) di un
uomo su un altro uomo nei precetti dati da Dio ad Israele per la purezza del sangue dovuta al fatto
che questi precetti erano rivolti solo al suo Popolo e, se non come atto di umiliazione nei confronti
134 Ibidem.
135 Vedi R. Polhemus, Lot's Daughters, op. cit. pp. 61 69.
136 Agostino, De civitate Dei, XVI, 30.
137 Non contro-natura! Vedi n. ...
138 Deut. 23, 13 29.

di altri uomini stranieri, una tale eventualit tra correligionari non viene ritenuta probabile n
considerata diversamente da un rapporto omosessuale consenziente. Dunque significa, allo stesso
tempo, che il comportamento segnalato da Agostino, non aveva nulla a che vedere con il piacere, n
con l'attrazione verso lo stesso sesso ma era ci che viene detto essere, un atto di forza.
Una rappresentazione iconografica che sembra aver risentito dell'influenza di Agostino e della sua
particolare lettura dell'episodio quella contenuta nella Genesi Egerton di fine XIV secolo (fig. 2):
questa immagine estremamente interessante perch si colloca esattamente al centro della serie di
immagini analoghe, che tendono a rappresentare i crimini dei Sodomiti: siamo nel momento del
passaggio da una valutazione sociale dell'episodio, l'odio razziale, verso una interpretazione
individualista, la violenza sessuale. In questa scena si ritrovano entrambi. Al suo esterno, la polizia
della citt respinge i mendicanti che arrivano da fuori, allontanandoli con un bastone; all'interno
invece si consumano atti sessuali intrecciati: qualcuno succhia dei frutti dalla forma allusiva, un
uomo gioca con il suo membro, mentre ai suoi piedi si svolge un amplesso non proprio composto.
Non so a che punto della storia di questo manoscritto la pruderie britannica abbia apposto la sua
censura, cancellando ogni prova di atti sessuali dalla pagina mentre non usa lo stesso zelo nella
pagina precedente dove c' una pi innocua scena di circoncisione... sia comunque una
testimonianza delle difficolt a cui una spiegazione sessuale della vicenda andata incontro per
venire accettata dalla coscienza comune occidentale.
Nella Risposta a Fausto Manicheo, la posizione originale di Agostino sull'incesto nella Caverna,
distingue tra Lot e le sue figlie in quanto personaggi storici; e Lot e le sue figlie in quanto allegorie
della Legge:
Nello stesso Lot, quando le figlie giacquero con lui, fu prefigurato qualcosa di diverso rispetto a quando fu
liberato da Sodoma. Infatti ora egli sembra aver rappresentato la figura della legge futura: infatti alcuni, nati da
essa e ad essa sottomessi, mal comprendendola in qualche modo la ubriacano e abusando di essa non
legittimamente partoriscono opere di infedelt. Infatti 'La legge buona', dice l'Apostolo, 'se uno ne usa
legalmente'. Tuttavia non giustifichiamo certo n l'azione di Lot n quella delle sue figlie, per il fatto che
ebbero un significato che preannunziava la futura perversit di alcuni. Una era infatti l'intenzione di quelle nel
compiere l'azione, un'altra l'intenzione di Dio, che la permise per dimostrare qualcosa anche da l: mantenendo
il suo retto giudizio sul peccato degli uomini di allora, e vigilando con la sua provvidenza per prefigurare
quelli che sarebbero venuti. Dunque quell'azione, in quanto narrata nella sacra Scrittura, una profezia;
quando invece la si considera nella vita di chi la commise, una vergogna.139

Per la prima volta, c' una condanna senza mezzi termini sui personaggi in quanto tali, le
responsabilit essendo condivise da tutti e tre. La mentalit razionale di Agostino gli impedisce di
considerare i protagonisti solo come prefigurazioni. Egli, comunque, riconosce subito a Lot e alle
139 Agostino, Risposta a Fausto Manicheo, XXII, 42.

sue figlie le attenuanti circostanziali e il fatto che n l'uno n le altre avessero davvero intenzione di
commettere l'incesto per piacere, ma solo per un motivo funzionale: Certamente, non avrebbero
mai dovuto essere madri, piuttosto che usare cos di loro padre. Tuttavia, c' una grande differenza
tra l'averne usato per quel motivo e il volerne usare per la brama di un tanto funesto piacere140. Poi
dice, se Lot deve essere imputato di qualcosa solamente il fatto di essersi ubriacato. Ma a quel
punto, sopravvengono altre domande nella testa di Agostino:
Cosa dunque lo costringeva ad acconsentire o a fidarsi delle figlie, che ripetutamente gli versavano vino
mescolato o forse glielo offrivano ripetutamente senza neppure mescolarlo? In tal modo voleva forse consolare
le figlie, la cui grande tristezza era invece una finzione, cos da scacciare dalla loro mente ebbra il dolore per
quell'abbandono e per la morte della madre, pensando che bevessero altrettanto anch'esse, che invece
ricorrevano a qualche inganno per non bere? Per non vediamo come potesse essere decoroso per un uomo
giusto offrire alle proprie figlie afflitte una simile consolazione. O forse per mezzo di qualche pessimo
espediente dei Sodomiti esse riuscirono a ubriacare il padre anche con pochi bicchieri, cos da poter
commettere quel peccato con lui, anzi piuttosto su di lui, che non ne era consapevole? Ma strano che la
Divina Scrittura abbia taciuto su una cosa simile, o che Dio abbia permesso che il suo servo, senza mancanza
alcuna della volont, avesse a subirlo.141

Questa serie di domande retoriche, se da una parte lascia astutamente in sospeso l'imputazione per
Lot, non disvelando le motivazioni pi profonde del suo peccato (la sua colpa pi originale),
dall'altra porta ad una caratterizzazione delle figlie come delle intriganti e delle bugiarde, salvo poi
concludendo la sua analisi con un nulla di fatto: e' strano... Di Lot ci viene raccontata una storia
positiva e una negativa, un personaggio in se irrisolto. Ma noi possiamo guardare a lui come il
riflesso della nostra coscienza: per il fatto che, come uno specchio nitido e fedele, essa [la
Scrittura, nda.] riflette delle persone che le si avvicinano non solo ci che bello e integro, ma
anche ci che brutto e vizioso142.
Ambrogio di Milano piu' serenamente interessato a giustificare lo status di 'giusto' che ha assunto
Lot nel tempo, avvicinandolo agli altri 'giusti' della Genesi, Abramo e No. Egli, come anche
Agostino, invita a non vedere queste figure come necessariamente impeccabili e a trarre da loro
insegnamenti tanto nei loro comportamenti virtuosi quanto negli errori. Le qualit di tutti e tre sono
messe alla prova allo stesso modo: Abramo costituisce il prototipo del vero giusto e di solito visto
come la pietra di paragone per gli errori degli altri due. Ambrogio comunque, en passant, fa notare
che anche Abramo fu 'dispensato' dal fatto di aver sposato una consanguinea: Ita major lex naturae,
quam legum praescriptio est143 e afferma anche che, dove l'ignoranza del crimine giustifica il
140 Ivi, 43.
141 Ivi, 44.
142 Ivi, 60.
143 Ambrogio, De Abraham I, 2, 8.

peccato, la perseveranza lo condanna. Cos anche Lot e No vengono guardati con le stesse
premesse e complessivamente assolti. Lot, per esempio viene sollevato cos dalla responsabilit
della sua offerta ai Sodomiti: Nam etsi illa quoque flagitiosa impuritas erat; tamen minus erat
secundum naturam coire, quam adversum naturam delinquere. Praeferebat domus suae verecundiae
hospitalem gratiam, etiam apud barbaras gentes inviolabilem 144. Ma a differenza di Abramo, i due
entrambi introdotti loro malgrado in circostanze catastrofiche indulsero in qualcosa che
Ambrogio condanna molto duramente e in molti punti della sua opera, l'ubriachezza (ebrietas). Essa
intacca soprattutto la facolt di giudizio:
...ipsam quoque mentem subruit, et animum capit, sensum extorquet. Nesciunt quid loquantur qui nimio vino
indulgent, jacent sepulti. Ideoque si qua per vinum deliquerint, apud sapientes judices venia quidem facta
donantur: sed levitatis notantur auctores. Quanta ipsa deformitas, ut solvantur vires, incessus vacillet? Multi se
fortes putant, num fortiores quam Lot? Num continentiores quam Noe? Non utique vitia Patriarcharum
Scriptura exposuit, quos victos vino legimus: sed ut tu disceres quid caveres. Ille nudus jacuit, iste filiarum
errori patuit. Et Noe justus deceptus est, quia vini vis adhuc ignorabatur: sed in illo instructus es, ne tu
ignorares. Lot filiabus se credidit, et per senectutem madidam vino solutus, commisit incestum ignorans: tu sic
bibe, ne capiaris. Instruant te Patriarchae non solum docentes, sed etiam errantes.145

Ambrogio sembra voler assolvere completamente le figlie, di cui dice che non commisero un
peccato di lussuria ma generationis remedium146 e riportando insieme anche la loro scusa
tradizionale, cio che esse pensassero che si fosse estinta l'umanit nel suo complesso. Ma nella sua
grande assoluzione, si spinge oltre e assegna la colpa di ci che accadde a dei personaggi-fantasma,
i generi di Lot: la loro scelta di non seguire Lot, accompagnata dall'irrisione147 fu quella che
provoc l'abbandono della famiglia a se stessa.
Gerolamo, partendo da materiale ebraico afferma invece che la vera colpa di Lot, quella dietro
l'ubriachezza, fu l'infedelt che si manifesta in due modi: quando non presta fede alla parola degli
Angeli e quando non presta fede alla promessa che Soar verr risparmiata e scappa. Anche Strabone
e, successivamente, Pietro Comestore riporteranno le stesse cause. Nell'Esateuco di Alfrico148, di XI
secolo, si conserva il 'ciclo di Lot' pi completo in assoluto. Il libro in questione un manoscritto
del tutto particolare perch fu il frutto del geniale lavoro di traduzione di Alfrico sull'Antico
144 Ivi, 6, 52. Si noti che qui l'indicazione di 'secondo natura' per il rapporto eterosessuale, non messa in relazione con
quello 'contro natura' omosessuale. Qui Ambrogio parla di Legge (delinquere) e dice quindi: meglio un rapporto
sessuale legittimo (perch autorizzato da Lot, e quindi non 'tecnicamente' uno stupro) che una trasgressione al codice
morale che si possiede per natura, cio quello di tramandare la propria nascita e genealogia.
145 Ivi, 6, 58.
146 Ivi, 6, 52.
147 L'elemento dell'irrisione presente nei racconti di tutti e tre i 'giusti' Abramo, No e Lot: nel primo caso, Sara,
nascosta in cucina, sorride incredula davanti alla gravidanza prospettata dagli angeli. Lo stupro di Cam viene
accompagnato, in una tradizione orale che verr assimilata anche dal cristianesimo, dalla derisione del gesto appena
compiuto, con i fratelli. Vedi Bassett, Noah's Nakedness, op. cit.
148 British Library, ms. Cotton Claudius B. IV.

Testamento e nello stesso momento riporta una narrazione per immagini straordinariamente ricca
(394 immagini impostate) ed strettamente fedele al testo scritto. L'interesse di queste pitture per
l'iconografia occidentale considerevole soprattutto perch vi si possono trovare illustrazioni di
scene molto raramente trattate. L'arrivo di Lot alla Caverna e il seguente incesto sono narrati da tre
immagini seguenti: nella prima il gruppo fuori e dentro la Caverna. Mentre Lot assorto la figlia
maggiore, con un ampio gesto, si scrolla di dosso la sua condizione di vergine, di cui le maniche
lunghe rappresentano lo status, e confabula con la sorella. La caverna evidentemente un luogo
fortemente simbolico, nessuna indicazione di paesaggio le viene accostata ed essa rappresentata
come una massa compatta, attraversata da linee di forza. L'autore dei disegni apre delle finestre in
questo conglobato per farci seguire la vicenda in tutte le sue fasi, la seduzione e l'incesto di una e
dell'altra sorella. Interessanti per noi sono le didascalie, in latino, che riprendono direttamente
Ambrogio e Gerolamo. Le figlie vengono scagionate completamente (anche a lato della prima
illustrazione viene annotato 'in fide'), mentre Lot viene accusato apertamente di infedelt e di
ebbrezza (ci fu un peccato causa di un peccato) ma, in un frettoloso tentativo di riscattarlo viene
anche addotta una scusa, frequente in ambito cristiano, secondo cui Lot credesse di avere un
rapporto sessuale con sua moglie e non con le figlie.
Insomma, all'interno della letteratura dei Padri della tradizione cristiana sono comparse colpe
inequivocabili per Lot, mentre nei confronti delle figlie l'atteggiamento ambiguo: storicamente
concepita, la loro azione viene giustificata con la necessit di portare avanti la specie; ma
allegoricamente, in quanto rappresentazioni delle dinamiche mentali dietro un errore che suscita
repulsione, a livello strettamente individuale, esse vengono ad assumere una colorazione negativa.
L'ambientazione della scena cambia significativamente nel corso del tempo: dalla Caverna intesa
come luogo archetipico di generazione, e rappresentata iconograficamente con riferimento
all'utero149, si passa alla Caverna come luogo di perdizione sessuale reale e quindi trasformata in
camera da letto150. Nell'immaginazione di Nicolas de Lyra, per esempio, le figlie mescolarono al
vino un filtro d'amore151. Riprendendo i precedenti ebraici, Rabano Mauro si concentra invece sulla
posizione durante l'accoppiamento, laddove viene detto chiaramente nel testo che le figlie stavano
149 Oltre all'Esateuco di Alfrico, vedi anche l'illustazione di Genesi Egerton, dove l'allusione alla vetta della montagna
come Albero della Vita e Membro Maschile sovrasta un'illustrazione (non finita) dell'incesto davvero ammirevole.
Le due figlie sono ritratte in due atteggiamenti curiosi. La maggiore alza il velo paterno, con chiaro riferimento alle
norme deuteronomistiche. La seconda invece ritratta mentre si sta spogliando: la stessa identica figura ritorna in un
quadro rinascimentale, in un'Allegoria delle figlie di Lot di Tiziano, che Ruth Mellinkov ha riconosciuto
esattamente, anche se sembra non essersi accorta di questo incredibile antecedente. Chiss... Vedi, R. Mellinkov,
Titian's Pastoral Scene: a Unique Rendition of Lot and his Daughters in Renaissance Quarterly LI, n.3 (Aut. 1998),
pp. 828 863.
150 In quasi tutti i manoscritti prodotti in Europa a partire dal XIV secolo in ambito cortese. Queste nuove iconografie
'intimiste' fioriscono nei luoghi della grande revisione dell'esegesi biblica, Germania e Francia e si diffondono a
partire da qui. Vedi Appendice.
151 Anche in un'illustrazione di un manoscritto da Jean de Sy, si da enfasi al gesto di mescita del vino, come stregoneria
vedi Bibliothque Nationale Franaise ms. fr. 15397. Questo gesto del 'mescere', che prima compare saltuariamente,
diventa quasi una costante in et moderna.

sopra e il padre sotto, in una posizione di sudditanza: the fact that she lay on top is incredible, and
also that the nature of things does not hold that one can have sex without knowing it 152... grande
evidenza iconografica avr questo dettaglio, quando una formella con tale scena di sesso venne
collocata sul Portale () della cattedrale di Reims, salvo poi essere oscurata probabilmente da un'altra
censura (fig xy). Proiettare il S nei personaggi della Bibbia, valutarne le imagines come processi e
forze psichiche, una caratteristica peculiare dell'esegesi cristiana, particolarmente del ramo
occidentale. Anche Lot viene riportato al centro della vicenda come protagonista negativo: perfino
la reputazione del vino deve essere salvata dall'accostamento con lui, nel poema di Pierre de Blois
chiamato 'Risposta a chiunque, contro la birra'153. Ciononostante, quando la sua figura viene vista
come la personificazione della Mente Razionale, egli guardato con molta pi clemenza di quella
concessa dai colleghi delle scuole rabbiniche. Egli rappresenta un particolare stato della mente in
cui il pensiero entra in un circolo vizioso dei suoi ragionamenti (la Caverna) e cerca di produrre del
materiale nuovo a partire da forze, motivazioni, interne a s. In quanto tale, Lot diventa a tutti gli
effetti vittima, se non proprio delle sue figlie, almeno delle circostanze: questo perch assegnare una
colpa, fare un processo, utile solo se si guarda al racconto letterale e storico, all'azione
biasimevole in se, ma non ha nessun senso quando si guarda a queste dinamiche come eternamente
attuali ed esistenti per se, a prescindere che le vogliamo o no... Sono rischi in cui cadono tutti. La
pianificazione iconografica, per sua natura, congiunge questi due livelli di analisi. Gli artisti che si
occuparono di caratterizzare, di dare ai nostri personaggi una fisionomia, fondevano
consapevolmente o meno questi due aspetti della valutazione morale dell'episodio: quindi, tanto
maggiore sar la finalit storico-illustrativa del contesto, quanto pi Lot sar segnalato come
responsabile e le sue figlie come innocenti; viceversa, quanto pi essa sar allegorica, tanto pi le
figlie verranno viste come sediziose e congiurate, e Lot come debole e indifeso.
b.3.

Nel Corano e nella tradizione palestinese

Non ci resta che analizzare le risposte dell'Islam per concludere il quadro d'insieme delle letture
esegetiche di Genesi XIX e dei suoi significati nella mente dell'uomo medievale. In modo
assolutamente sorprendente le indicazioni contenute nel Corano ci portano ad una conclusione
inaspettata: non ci fu nessuna colpa. Sia le figlie che Lot sono considerati pienamente santi, hanno
un proprio culto speciale e il loro gesto, che nel Corano non viene mai menzionato, viene indicato,
nella tradizione orale legata ai luoghi che diedero lo scenario alla vicenda, come l'origine mitica,
necessaria e felice, di una nuova stirpe di uomini, 'i figli di Lot'. Poiche' nel Testo sacro non c'e'
alcuna menzione dell'incesto con le figlie, l'origine dei 'figli di Lot' sono avvolte nel mistero.
152 Cfr. R. Polhemus, Lot's Daughters, op. cit., p. 63.
153 Pierre de Blois, Petri Blesensis Poemata, VI in Patrologia Latina Online

Resiste infatti nell'Islam l'assoluto disprezzo nei confronti dei Sodomiti, il cui racconto segue molto
da vicino quello della Genesi. A differenza del testo ebraico pero', i riferimenti alla perversione
sessuale, in quanto tale, di questi ultimi sono decisamente piu' espliciti. Nella storia coranica, Allah
porto' in salvo Lot, il fratello di Abramo cittadino e giudice della citta' di Sodoma, il quale appunto
offri' delle figlie (che alcuni commentatori pensano essere putative) in cambio degli ospiti, per
mostrare loro il modo giusto di accoppiarsi. Il Corano, esplicitamente dichiara la colpa dei Sodomiti
essere l'omosessualita' tra i cittadini. Lot venne salvato dunque dai costumi sessuali perversi dei
suoi stessi compatrioti. Sua moglie e' guardata con ferocia. Come la moglie di Noe', viene tacciata
di infedelta' e bruciata nel fuoco insieme agli uomini e le donne di Sodoma. Lot e le figlie si
allontanano da Sodoma e non si sa piu' nulla di loro. Viene tuttavia riportato in molti punti che Lot
diede inizio ad una nuova stirpe, incontaminata ed esemplare. Fin dai primi giorni del loro arrivo in
Palestina e Transgiordania, gli Arabi si riconoscono in questa nuova generazione.
Per arrivare a comprendere come la civilt islamica arriv a una tale valutazione del mito di Lot,
dobbiamo parlare delle origini antiche di questo mito della fondazione e di come il racconto
dell'unione incestuosa di un padre con due figlie vergini, fosse gi legato, in epoca pre-biblica, alla
nascita di una nazione etnica nuova in un luogo geografico ben preciso. Nel suo articolo su 'Le
figlie di Lot', Porter riconosce immediatamente che i due blocchi di Genesi XIX appartengono a due
tradizioni letterarie differenti: il primo, tra i 'racconti della distruzione totale', un genere letterario
comune per l'area mesopotamica a cui si allinea anche la letteratura di provenienza semitica nelle
declinazioni di No e di Lot, nel 'ciclo' di Abramo. Il secondo, invece, un nucleo che proviene da
un racconto popolare, ascritto ad un'area definita che proprio la valle orientale del Giordano.
Questa tradizione orale venne introdotta solo in un secondo stadio di elaborazione del Testo e fu
sovrapposta alla figura gi esistente di Lot, ma non fa parte della stesso background mitologico su
cui poggia il 'ciclo' di Abramo. Inoltre, accanto alla storia vera e propria, nel testo si ritrova anche
una spiegazione eziologica, di uno stadio ancora posteriore, delle origini di due popoli nemici,
Moabiti e Ammoniti. Porter fa notare che nel racconto, il narratore sembra sottolineare l'estrema
necessit delle figlie e l'alienazione del padre durante l'atto, quasi appunto a giustificare entrambi:
abbiamo visto che lo sforzo esegetico di cristiani ed ebrei era quello di arrivare ad un giudizio
morale definitivo sui protagonisti e 'vincere' questo rimbalzo di valide scuse reciproche. Ma
l'accostamento con Moab ed Ammon, pure nell'ottica denigratoria implicita di farne figli di
un'unione incestuosa, non privo di significato e pu essere letto ribaltando la prospettiva:
Indeed it may have been viewed as exactly the reverse and we are led to the conclusion, which is that of most
modern scholars, that the aetiological element in our passage originates not with Israel but with the Moabites
and Ammonites themselves. In the words of Gunkel, who first made this suggestion, the sons who bear these
names 'proudly proclaim the heroism of their mothers and the purity of their blood: they were not begotten

from foreign seed, but from father and daughter, purest thoroughbreds'154

In fondo non era proprio questa la morale della Distruzione? Quindi Genesi 19, 30 38, sarebbe
l'elaborazione di una tradizione delle origini della nazione dei Moabiti e degli Ammoniti che venne
abbinata al racconto della Distruzione di Sodoma solo in virt della somiglianza dell'insegnamento
morale di base, ovvero la preservazione della linea diretta di una stirpe e quindi di una cultura, di
usi e costumi nazionali. Insomma, la connotazione negativa di tutto il racconto pregiudiziale e
riguarda solo la cultura che elabor insieme le due parti del racconto, ovvero la societ ebraica di
epoca storica.
A questo proposito, Porter fa notare un altro fatto evidente: questo mito popolare, sotto forma di
racconto orale, precede di molto sia la tradizione letteraria israelitica che quella dei popoli vicini e
si radica in un luogo reale, chiamato 'la Caverna', da qualche parte nei pressi del Mar Morto. N gli
Ammoniti n i Moabiti provengono da l: si insediarono nell'area solo in seguito ad una migrazione
dal deserto siriano tra VI e V secolo a.C. Tuttavia il luogo dove la storia si radica, la piana del Mar
Morto, era il centro del potere di entrambi, in epoca biblica. Quindi chiaro che la sovrapposizione
tra il mito da una parte e Moab ed Ammon dall'altra ancora posteriore, sebbene sia probabile che
Ammoniti e Moabiti stessi furono gli autori di tale associazione, in chiave autocelebrativa quando si
insediarono l155. Anche Adolphe Lods ritiene che questa narrazione si strutturi su un vecchio mito
delle origini della razza umana [which deals] with the begetting of men in the nuptials of primeval
man with two primeval mothers156 e che quello raccontato nella Genesi sia la declinazione di
questo mito delle origini che si trovava presso le popolazioni che abitavano la sponda orientale del
Giordano e la costa Sud-Est del Mar Morto in epoca pre-biblica. Egli poi paragono' questo
archetipo mitologico con i racconti di popolazioni, dall'Africa al Sud America, che mostrano il
primo uomo venire fuori da una caverna, ma in questo caso, egli rileva, la presenza delle figlie
prova un'umanit preesistente. Lot dunque non il primo padre di una nuova umanit, ma il
fondatore di una nuova civilt. Quando le figlie dicono che 'non c' nessun uomo nel territorio per
unirsi a noi' si riferiscono al fatto che marriage, in ancient Semitic societies, was only possible
within certain kin groups and these were not available in the desolate and unpopulated region where
Lot and his family are located157. Quindi si riferiscono alla fedelt ad alcuni principi etici (ad
un'educazione nazionale), principi fondativi guardati come propri ed esemplari dai suoi abitanti.
Un altro filone mitografico che comprende i racconti dell'unione tra padre e figlia in un luogo
oscuro e solitario, come preludio alla nascita di esseri divini (come quello tra Zeus e Persefone che
154 J. R. Porter, The Daughters of Lot in Folklore LXXXIX, n. 2 (1978), pp. 128.
155 Vedi A. Alt, Emiter und Moabiter, in Kleine Schriften zur Geschichte des Volkes Israel, I (1953), p. 203. Cfr. anche
Fenton, Early Jewish Life, op. cit. e Ewal, History of Israel, op. cit.
156 G. von Rad, Genesis (1972) p. 224.
157 J. R. Porter, The Daughters of Lot, op. cit., p. 130.

diede origine a Dioniso, o come la nascita di Adone da Mirra e suo padre Cinira, in ambito classico)
rende verosimile ipotizzare che se Lot, in origine, era un 'fondatore di popoli', poteva essere nello
stesso tempo considerato anche come una 'divinit della Caverna', una particolare forma di
devozione di un genius loci, di cui esiste ampia documentazione, sia letteraria che iconografica,
limitatamente all'area di Moab.
Cosa pi interessante ancora constatare che anche il suo episodio gemello, quello dello stupro di
No da parte di Cam, fa parte di un nucleo narrativo indipendente dal racconto epico del Diluvio e
della distruzione dell'umanit. Anche questo testo ha una natura essenzialmente locale e come nel
caso della narrativa di Lot, viene usato come pretesto per gettare discredito sulle abitudini di un
particolare ramo genealogico, in questo caso i Canaanei, discendenti di Cam e abitanti della regione
da molto prima di Israeliti, Moabiti ed Ammoniti. Proprio all'ambito della religione canaanita, nella
citt di Ugarit, venne scoperto un testo che conferma l'esistenza di miti molto simili a quello di Lot,
legati alla nascita di divinit. In questo frammentato poema epico, punteggiato di indicazioni rituali
e formule mnemoniche per la recitazione in pubblico, viene descritto per immagini il rapporto
sessuale tra El, la divinit principale del Pantheon fenicio, e due donne che lo chiamano 'pap'
durante il rapporto e che sono a loro volta chiamate 'figlie di El'. Da questa unione nacquero
Shachar e Shalim, alba e tramonto. In seguito per le donne partorirono altri due fratelli divini,
chiamati 'Dei Graziosi', esseri semi-divini158 dall'enorme statura e dall'appetito insaziabile. Essi
vagarono per il deserto per molti anni in cerca di cibo, vivendo dell'ospitalit dei contadini, con
parole che ci suonano gi familiari: 'If [there is corn] for bread, then give 'that we may eat; if there
is [wine to quaff, then] give that we may drink' and the watchmen of the sown land does answer
them: [There is corn for bread] and there is wine for quaffing; in does proffer a pint of wine
and his companion, full of wine ...159. Abbiamo dunque: due viandanti che vengono accolti e a cui
viene offerto ristoro; delle 'figlie' (putative o reali) che si uniscono col padre generando, a ciascuna
unione, due figli maschi; la collocazione del concepimento di due esseri umani o divini dentro un
panorama sterile, sterilit a cui la presenza della vite e del vino fa eccezione. Numerose indicazioni
epidittiche nel testo ci fanno supporre che questo poema fosse un testo comico-epico recitato
durante la festa della vendemmia. El, inoltre viene descritto come un uomo anziano, dai capelli
bianchi, la cui potenza sessuale si sta indebolendo, tanto che deve ricorrere ad afrodisiaci per
indurre l'eccitamento. Le indicazioni che il vino fosse servito anche per questo scopo, per
infiammare il corpo, un topos della tradizione orale del Midrash, raccolta anche da Ambrogio160 e
158 La paternit di questa seconda coppia di gemelli non ben chiara, visto che alcune tradizioni parallele parlano di un
marito umano di queste due mogli-figlie di El. Tutto fa credere nel testo, comunque, che i figli di questo secondo
parto siano sempre suoi, vedi Porter, The Daughters of Lot, op. cit.
159 Vedi tr. Porter: C. Villoreaud, La naissance des dieux gracieux et beaux in Syria T. 14, Fasc. 2 (1933), pp. 128
151. Sullo stesso testo anche O. M. Starr, An Apotropoaic Incest Ritual in the Baal and Anath Cycle, in Folklore VC,
n. 2 (1984).
160 Cfr. Ambrogio, Expositio in Psalmum CXVIII, XI, 24. Chiedi a Francois

dai commentatori cristiani. Questa connessione tra vino, sesso e peccato una costante in questo
tipo di poemi campestri della letteratura canaanita, come la ritroviamo in un altro di questi poemi
performativi nella figura di Mot Shar, cio 'Morte e Dissoluzione', il quale viene detto tenere in
mano due scettri (una metafora utilizzata anche nel testo degli Dei Graziosi per il pene di El) ed
vestito da vite, mentre i contadini potano, lo legano e infine lo sradicano da terra... la
rappresentazione iconografica di No che coltiva l'uva (i cui grappoli hanno sempre una forma
inequivocabilmente fallica161) molto spesso accompagnata nei manoscritti dei riti festivi ebraici e
cristiani, dall'episodio dello stupro di suo figlio Cam e ci fa domandare se forse un'eco di tali
antiche rappresentazioni agresti non sia arrivato fin dentro al Medioevo occidentale.
Eppure esistono sostanziali differenze tra il racconto della nascita degli Dei Graziosi e quello di Lot
e le sue figlie soprattutto perch il racconto, da una teogonia quale era in origine, si trasformato in
un'epica nazionale. Perch allora fu scelto proprio Lot per impersonare il ruolo di El? O meglio, se
questo mito andato incontro, come sembra, ad un processo di 'storicizzazione', che cosa si voleva
indicare con l'attribuzione di questo gesto a Lot? L'indicazione chiave si pu forse ritrovare
all'interno della stessa Bibbia:
I have given Ar to the descendents of Lot as a possession. The Emim once lived there a great and numerous
people as tall as the Anakim. The Rephaim also were reckoned as Anakim; but the Moabites called them
Emim. [] I will not give you any Ammonite land as a possession; I have assigned it to the descendants of
Lot. This also isreckoned as the territory of the Rephaim, who lived there at one time; but the Ammonites
called them Zumzummim. They were a great and numerous people, as tall as Anakim, but the Lord
destroyed them as the Ammonites advanced and occupied their territory instead of them. 162

'Rephaim' era il nome generico che gli israeliti usavano per indicare i gruppi che abitavano l'area
prima dell'insediamento di Moabiti ed Ammoniti 163. Essi vengono detti essere alti come gli Anakim,
esseri di statura gigantesca, abitanti la Palestina in epoca pre-diluviana, i quali furono generati
dall'unione di Anak, un 'figlio di Dio', e le 'figlie degli uomini' e quindi di natura semi-divina. Il
fatto che venga specificato che Moabiti ed Ammoniti avevano un modo proprio per chiamare i loro
predecessori semi-divini, suggerisce che essi ne abbiano assimilato il ricordo nella loro memoria
nazionale. Anche l'indicazione che i giganti furono 'distrutti da Dio' per far posto alla discendenza di
Lot, fatta salva la vaghezza dell'espressione, abbastanza indicativa del fatto che il culto dei resti di
questa civilt vennero tenuti in grandissima considerazione dai popoli che si insediarono al loro
posto164. E' chiaro che Moabiti ed Ammoniti consideravano Emim e Zumzummim come i loro mitici
161 Cfr. per es. British Library, ms. or. 2884.
162 Deut. 2, 9 10.
163 Lo stesso termine si ritrova anche nella letteratura ugaritica del VI a.C, vedi C. L'Heureux, The Ugaritic and
Biblical Rephaim in Harvard Theological Review LXVII (1974), pp. 265 274.
164Ce ne d notizia un passaggio del Deuteronomio il quale ci informa che il 'sarcofago di ferro' di Og, antico re di
Basan dei Rephaim, era venerato nella capitale di Ammon, Rabbah, ed era lungo pi di quattro metri e largo quasi

precursori ed altamente probabile che il mito della nascita semi-divina di tali esseri, fosse
modellato, nella loro epica, sullo stesso schema ugaritico degli 'Dei Graziosi' e che avesse
significativi punti di contatto con il ruolo di fondatori di No e di Lot. L'attribuzione proprio a Lot
di un'unione incestuosa in quel preciso territorio, quello di Moab, un tentativo di assimilazione del
materiale mitico altrui per espandere il proprio. Questa leggenda che vede protagonisti un antico
padre e le sue figlie e la nascita di una stirpe di uomini giganteschi e selvaggi non si allontaner mai
dalla Palestina e assumer diverse forme mano a mano che la sua componente etnica variava, tra
diaspore e migrazioni.
Tornando al Corano dunque, coevo alla conquista araba della Palestina, esso non contiene alcun
riferimento a questo episodio, ma moltissimi di quello precedente, della Distruzione di Sodoma. Lot
sempre indicato come uomo perfettamente giusto, a cui Allah ha dato eccellenza fra gli
uomini165, saggezza e scienza166. Abbiamo detto che l'assunzione di tale eredita' fu raccolta dai
nuovi occupanti della Palestina e della Transgiordania, analogamente a quanto era accaduto per le
migrazioni precedenti. L'esistenza di un culto di Lot e delle sue figlie nell'area sud-orientale del Mar
Morto testimoniato dai numerosi ritrovamenti archeologici e dalla raccolta etnografica, che
dimostrano la permanenza della venerazione nella zona. E' molto interessante notare che tale culto
di Lot esisteva da molto tempo prima che gli Arabi entrassero in Palestina, in alcuni luoghi
particolari, dove erano gia' sorti eremi e chiese per il culto cristiano. Proprio le fonti che
provengono da questi luoghi, diversamente dalla tradizione colta che tendeva a farne un esempio
pi da evitare che da seguire, mostrano l'assoluta correttezza del comportamento del patriarca. La
Seconda Lettera di Pietro aveva fissato il maggior merito di Lot nella perseveranza all'interno di
una citt ostile, perseveranza che fu premiata con la liberazione nella solitudine del deserto167. Il
topos dell'uomo giusto che abita in mezzo al rumore e ai commerci della metropoli e che viene
infine fatto fuggire sulla via del silenzio e della solitudine nel deserto, uno di quelli pi frequenti
nelle biografie dei primi monaci asceti, le cui prime comunit si formano tra Egitto, Palestina e
Siria, a partire dal IV secolo in avanti e non sorprende che la vita di Lot sia stata presto associata (e
presa ad esempio) a quella di coloro che cercavano rifugio nel deserto dal rumore della vita civica.
Il sito pi importante per il culto di Lot in ambito cristiano, stato riscoperto in anni recenti presso
Ghor es-Safi, in Giordania e si tratta del Santuario di San Lot, segnalato con precisione anche sulla
grande mappa di Madaba di VI VII secolo tra i luoghi di pellegrinaggio della Terra Santa 168. Nella
valle ai piedi del monte dove stato scavato questo santuario, sono stati ritrovati i resti della citt
due.
165 Sura VI, 83.
166 Sura XXI, 74.
167 II Pt. 2, 5 10.
168 Vedi M. Piccirillo, Madaba: One Hundred Years from the Discovery in The Madaba Map Centenary, Jerusalem
1999, pp. 15 24.

bizantina di Zoara, cio Soar169. L'edificio ha una pianta basilicale a tre absidi ed costruito in
modo da includere una caverna naturale. Gli scavi hanno riportato alla luce la decorazione
pavimentale, a mosaico, della chiesa che, con datazioni precise, testimonia due fasi successive nella
decorazione: la prima del 606 e la seconda del 691, dimostrando che vi fu un rinnovamento
completo dei locali nella prima epoca islamica. Il pi antico di questi due pavimenti, porta forse la
testimonianza pi evidente di come l'atto incestuoso di Lot sia stato, in Palestina, emendato da ogni
sua cattiva connotazione: proprio davanti all'ingresso dove si consum lo stupro, scritto in
caratteri greci KA , lieto fine170. Alla seconda fase risalgono invece i locali funzionali
attinenti al complesso ecclesiastico: un refettorio con un largo forno, una camera sepolcrale, un
ostello e una quantit di celle per i monaci. Tutta quanta l'ampia struttura poggiava sul pendio della
montagna che guarda verso il Mar Morto. Questo importante perch tutti i siti che hanno a che
vedere con Lot saranno caratterizzati dalla possibilit di contemplare liberamente la Piana e saranno
spesso corredati da una tradizione letteraria che descrive visioni lontanissime da parte degli 'eroi':
The cost of erecting such a structure and adorning it with four ornate mosaic pavements as well as constructing
adjacent buildings, would have needed only less elaborate facilities for the monks. The investment was
obviously meant to serve a larger community of worshipers. The characterisation of Deir 'Ain Abata as a 'Holy
Place' (as recorded on the inscription in the nave mosaic) implies that it had a connection with a Biblical
passage. The discovery of two inscribed stones in the church that invoked Lot support the conclusion that the
site should be identified as the Sanctuary of Agios Lot of the Madaba map. The cave at the site, which had no
liturgical or practical function, was incorporeted into the central part of the church and was consequently the
focal point of the entire site. As evidenced by pilgrim graffiti at the cave entrance, it was presented as the actual
place where Lot took refuge with his daughters after the destruction of Sodom and their flight from Soar...171

Il racconto del pellegrinaggio a questo luogo riportato da Stefano Sabaita nell'VIII secolo ed
testimoniato fino al XII secolo dall'Abate russo Daniele 172. Il ritrovamento in sede di reperti dalla
prima Et del Bronzo in avanti, ci conferma che questo insediamento stato abitato
ininterrottamente per un lunghissimo periodo di tempo ed era sicuramente sede di un antico culto a
divinit mesopotamiche, che qui risiedevano173. Ne esce rafforzata la tesi secondo cui la sostituzione
con Lot sia avvenuta successivamente a partire da qualche genius loci particolare, di cui risulta
difficile stabilire l'identit.
Tracce dell'antico culto di Lot si trovano, sempre in ambito cristiano anche in alcuni Lezionari174'
169 Vedi K. Politis, The Sanctuary of Agios Lot, the city of Zoara and the Zared River in The Madaba Map Centenary,
op. cit. pp. 225 227.
170 Vedi K. Politis, Excavations at the Monastery of Saint Lot at Deir 'An Abata in Ricerca storico-archeologica in
Giordania XI (1991).
171 Vedi K. Politis, The Sanctuary of Agios Lot, the city of Zoara and the Zared River, op. cit., pp. 226.
172 Cfr. Ibidem.
173 Ibidem.
174 Il Lezionario di S. Giorgio a Lah'ili e Ms. georgien 3 alla Bibliothque Nationale de France. Vedi, S. Saller e B.

che gettano luce sul calendario usato dalla comunit georgiana residente a Gerusalemme, prima
dell'arrivo degli Arabi o poco dopo175. Il 9 Ottobre Lot ricordato insieme ad Abramo e celebrato
con una festa in una chiesa che portava il nome di entrambi, vicino a Betlemme 176. In alcuni
martirologi medievali177 di IX secolo, Lot non pi chiamato 'giusto' ma addirittura 'profeta' (una
qualifica che ritorna anche nel Corano e nei suoi commentari) ed sempre accostato ad Abramo nel
culto. A cinquanta chilometri da Hebron, si trova un altro luogo di memoria per Lot, questa volta in
ambito islamico. Si tratta di una moschea (fig. xy) eretta sul luogo della sua sepoltura. A dimostrare
la permanenza del culto del Patriarca a Bani Na'im nonostante il succedersi di religioni diverse,
che l'edificio per come appare oggi venne edificato sopra una chiesa bizantina di epoca precedente.
L'accostamento con Abramo anche in questo caso ribadito, poich questo luogo , secondo la
tradizione, la montagna (ad Occidente del Giordano) dalla quale Abramo aveva guardato verso la
Piana ad Oriente: Lot viene sepolto dove un tempo Abramo lo aveva compatito, quasi a ricomporre
l'unit familiare perduta. Tanto pi significativo del fatto che il seguito della sua biografia dopo la
Distruzione sia immaginato essere in Palestina, che i territori al di l del Giordano erano
strettamente connessi con il suo nome: il Mar Morto, in arabo, si chiama Mare di Lot. Ma oltre a
questo, c' un ultimo luogo, su un altro monte, quello dalla cui vetta Mos guard verso la Terra
Promessa. Sul Monte Nebo, il ricordo di Lot unito a quello di un martire palestinese delle
persecuzioni di Diocleziano, San Procopio di Cesarea, la cui agiografia aveva qualcosa in comune
con quella di Lot: il vino. Qui esiste una chiesa di VI secolo con uno splendido mosaico
pavimentale (fig. xy) a tralci di vite al cui interno si sviluppa un grande repertorio di scene
campestri, bestie e vegetazione e dove, appunto il simbolismo della vite assolutamente dominante.
Lot un esempio di chi ha pagato a caro prezzo l'ubriachezza, mentre Procopio, al contrario,
l'esempio di chi ha pagato a caro prezzo l'astinenza il rifiuto a bere alla salute dell'Imperatore.
La riunione di Abramo e di Lot in Palestina, dopo la fuga da Soar e la nascita di Moab ed Ammon
viene raccontata anche da una leggenda popolare dei dintorni di Gerusalemme e ripresa, tra gli altri,
dalla Legenda Aurea178. E' un racconto di forte impatto visivo che riguarda l'Albero della Vita
dell'Eden e della sua trasformazione nel legno della Vera Croce del Calvario. La memoria di questo
Albero e i luoghi speciali che ricordano i fatti di questa storia, sono custoditi presso il Monastero
della Santa Croce di Gerusalemme.

Bagatti, The Sanctity and Cult of Lot in The Town of Nebo (Khirbet el-Mekhayyat), Jerusalem 1949, pp. 193 199.
175 Ibidem.
176O forse il Golgota? La lettura del manoscritto molto complicata perch apparentemente incoerente. Se si
intendesse 'Betel' vicino al Golgota, potrebbe essere forse una prima testimonianza della presenza della connessione
Lot - Albero della Croce gi in questo periodo. Vedi sotto, p. .
177 S. Saller e B. Bagatti, The Sanctity and Cult of Lot, op. cit. p. 194.
178Vedi G. M. Crowfoot e L. Baldensperger, From Cedar to Hyssop: a Study in the Folklore of Plants in Palestine, The
Shelton Press, Londra 1932, cap. VIII.

When Adam lay dying he thought on that fair Garden from which he had been cast forth and he sent his son
Seth to pray that he might be given one fruit from the Tree of Life. So Seth came after many days to the Gate
of the Garden and begged the angel to give him the fruit. This could not be, but God in His mercy permitted
the angel to give him three seeds which he placed in his father's mouth before death came, and they were
buried with him. From the Patriarch's grave there sprang a tree unlike all other trees, far though always green it
grew not and remained so throughout the years, unknown of men. Now after Lot had fled from Sodom he fell
into grievous sin and was warned by an angel that his only hope of forgiveness was to carry water from the
River Jordan and water with it that small tree that grew on Adam's grave. So Lot set forth with his donkey,
filled his water skin from Jordan, and returned to Jerusalem. On the way there he met a thirsty pilgrim who
asked for a drink and when it was granted, drank the skin dry. He went down again to Jordan and again on his
return he met a pilgrim who drank the water and after this had happened a third time Lot was exhausted and
fell by the way. Then the angel appeared once more and Lot said, "What shall I do? If I give not drink to the
thirsty I do a great wrong, and if I water not that tree I cannot be saved; and now I am faint and like to die."
But the angel said, "Fear not, each time thou didst give drink to a pilgrim an angel watered the tree." Then Lot
died in peace.179

Curiosamente le altre versioni di questa leggenda, riportate da altri contesti diversi da quello
palestinese, legano questo episodio solo ad Adamo e Seth e l'associazione di Lot con l'Albero della
Vita sembra essere tardiva, non precedente al XV secolo180:
What is curious in the Jerusalem version is the prominence of the story of Lot and the Watering of the Tree, an
episode which does not occur at all in the Golden Legend. Perhaps this may be explained by the special honour
in which Lot is held in Palestine. To the Moslems he is a prophet of righteousness; he is also the eponymous
hero of the Dead Sea (Bahr Lut) and the people of the Cities of the Plain were the People of Lot.181

Poich nella letteratura islamica, a partire dal Corano, non c' traccia di una eventuale discendenza
di sangue da parte di Lot, diversi gruppi etnici nel tempo si sono riconosciuti come eredi del suo
patrimonio spirituale, piuttosto che genealogico. Soprattutto l'eredit del nome legata a una terra
precisa, la Transgiordania, e ad una partentela, la 'fratellanza' di Abramo di cui, almeno
nell'immaginario popolare, costituisce una sorta di controparte minore, nei panni di un fedele
compagno di viaggio. Gli Arabi, prima e dopo le invasioni del VII secolo, assimilarono il mito
ebraico di Lot, elaborato in forma letteraria in epoca storica, il quale, a sua volta, era stato
preceduto, in ambito locale, dal culto di 'divinit della caverna' molto antichi, e in ambito letterario
dai racconti epici del Diluvio babilonese e dai poemi popolari recitati in occasione della
vendemmia e connessi con riti di fertilit semi-divina. L'importanza data ad Abramo come padrefondatore nelle parole del Profeta, rendeva necessario enfatizzare la vicinanza (che diventa identit)
di Lot al personaggio del Giusto per eccellenza. Il suo ruolo nell'Islam sostanzialmente diverso da
179Ibidem.
180Ibidem.
181Ibidem.

quello ebraico e cristiano: non solo egli non indulge in reati sessuali ma, anzi, un esempio di una
corretta moderazione. Le sue figlie sono personaggi silenziosi e utilitari, la moglie riguardata
addirittura con inclemenza, perch Sodomita.
Insomma, il nome ebraico di Lot, 'Velo', denuncia l'impossibilit di arrivare a qualsiasi conclusione
definitiva sulla sua personalit: c' chi lo vede come un perfetto santo e chi lo biasima come un
povero vecchio, un po' viscido. Abbiamo riconosciuto i suoi pregi e i suoi difetti e abbiamo cercato
di capire come e perch, nel Medioevo, si continuasse a leggere la strana storia della sua vita e
quali insegnamenti se ne potevano trarre. Ma guardare troppo a lungo indietro pu essere
pericoloso, e allora il momento di vedere che cosa significa questo mito per noi oggi, come
sopravvive, e soprattutto quali insegnamenti ne possiamo trarre.
c.

Sodom Today

Chiara Danese davanti ai giudici della quarta sezione penale del tribunale ha raccontato della sera del 22 agosto
2010 come un'esperienza ''scioccante'' [...]. Nella sua testimonianza la giovane ha descritto la cena e il
dopocena a casa di Berlusconi con la scena di Priapo seguita da una sorta di "girotondo erotico" attorno al
tavolo fatto dalle giovani ospiti, tra cui Roberta Bonasia, le due gemelle De Vivo e ''due donne di colore vestite
in modo indecente che sembravano due prostitute'', che ''ballavano, si dimenavano, gli toccavano le parti
intime, si scoprivano il seno cantando 'Meno male che Silvio c'' e chiamandolo ''papi'' e lui le chiamava ''le
mie bambine''...182

Quando crediamo di esserci liberati dei sogni del nostro passato, degli antichi riti della fertilit
celebrati nei circolini del potere con giovani donne a seno nudo e ghirlande di fiori al collo di
vecchi satiri inebriati, quando pensiamo che questi fantasmi abbiano smesso di condizionare le
nostre vite, poniamo un velo sugli occhi. Un bellissimo saggio di Robert Polhemus, Lot's
Daughter183, racconta di un complesso psicologico essenziale di cui l'episodio dell'incesto nella
Caverna la rappresentazione pi ancestrale nella coscienza occidentale. Pur assumendo di volta in
volta diverse caratteristiche, questo comportamento sociale segue alcune forme ricorrenti, forme
che troveranno espressione in una quantit indefinibile di stereotipi letterari, tutti incentrati sulle
dinamiche del rapporto tra uomini vecchi e potenti e giovani donne indipendenti, ed esemplificati
intorno alla figura di un padre e di una, o pi, figlie. Il 'complesso di Lot' :
a dynamic configuration of wishes, sexual fantasies, fears, and symbolic imagery that has worked to form
generational relationships and structure personality, gender identity, religious faith and social organization. []
In Lot the father-daughter relationship becomes indispensable in the making and preservation of culture, but
182 Processo Ruby, la testimonianza di Chiara Danese: esperienza scioccante le cene ad Arcore, articolo de Il Sole 24
Ore, 7 maggio 2012.
183R. Polhemus, Lot's Daughters, op. cit.

Lot, with its image of young females conspiring to take power and act, also contains the seeds for transforming
that patriarchal culture. The Lot story includes wish-fulfilling symbolic projections, unconscious longings,
resentments, fears, rationalising defense mechanisms, conflicts, and transgressions of both fathers and
daughters of both women and men. [] What can you see figured in Lot are desires that shake the world: the
desire for immortality through progeny; the desire to continue life under any conditions; the desire of sexual
pleasure without guilt or responsibility; the desire of women to control the action of men to whom they
traditionally have been subject and take an active role in determining fate and history; the desire of men to
preserve themselves, conquer time, remain potent and keep on wooing the future. 184

Il rapporto tra padre e figlia quello tra una forza vitale maschile in declino ed una forza vitale
femminile in piena maturazione. La prospettiva della genealogia che abbiamo adottato sin
dall'inizio ci torna utile per inquadrare il problema nella societ moderna. Molto spesso vediamo
uomini di potere accompagnati da giovani donne, legate inizialmente ad essi da un rapporto di
sudditanza sociale e/o dipendenza economica... un rapporto che per viene spesso ribaltato nel
momento in cui la personalit indipendente di queste giovani donne emerge, prendendo il controllo
della situazione ed utilizzando il 'padre-padrone' per i propri scopi. Il 'processo Ruby' che abbiamo
evocato poco sopra un caso lampante: lo scandalo sessuale in cui si trovato coinvolto Silvio
Berlusconi ha catalizzato l'attenzione dell'opinione pubblica italiana per un anno intero. Le
conseguenze dello stallo in cui si trovata paralizzata la politica italiana per questa grave
distrazione collettiva sono, purtroppo, ancora da quantificare. Molto simile, in ambito anglosassone,
fu il tradimento coniugale di Bill Clinton con Monica Lewinsky, la quale sfrutt in modo molto
intelligente la situazione in cui si venne a trovare e che contribu essa stessa a creare, intrigando con
la 'sorella' Linda Tripp: all'opinione pubblica, ella usc perfettamente pulita da questo scandalo e
riusc a garantirsi un futuro certamente privo di possibili preoccupazioni economiche. La lunga
onda socio-antropologica del femminismo del XX secolo, ha portato la coscienza delle donne
occidentali ad indirizzarsi verso scopi diversi da quello della sola procreazione. Le 'figlie di Lot' di
oggi hanno la stessa ambizione dei padri: la fama mediatica la forma di discendenza alla quale
alcune non vogliono e non riescono a rinunciare. Polhemus porta a favore della sua tesi un gran
numero di riferimenti nella letteratura angloamericana, dal Finnegan's Wake a Lewis Carroll, di
rapporti tormentati tra il piacevole e il ripugnante - tra uomini anziani e giovani ragazze, verso le
quali essi nutrono un sentimento di protezione assimilabile alla paternit ma che non possono
presentare alla societ come amanti per paura del loro giudizio. Ma va oltre e propone gli stessi
stereotipi anche per la cultura popolare, dal cinema alla musica pop, che hanno fatto larghissimo
uso della formula185. Questa visione oggi, pu anche essere seguita nell'evoluzione iconografica
nell'arte contemporanea. La Genesi di Robert Crumb (fig. xy) un esempio abbastanza recente da
184 Ivi, pp. 4 5.
185 Sarebbe impossibile elencare i film e le canzoni in cui compare questo menage in chiave spintamente sessuale.
Pensateci. Rimando comunque alla 'Filmografia' di Polhemus.

poterci fare un'idea di come questo mito possa essere elaborato da una coscienza attiva del nostro
tempo. Lot, dagli occhi vuoti e dal volto tirato, si sporca la barba bevendo sdraiato, e ritornano gli
uccelli allo spiedo afrodisiaci del poema ugaritico, chiss se consapevolmente 186. La ricerca del
piacere e la necessit della discendenza non sembrano essere, qui, due cose distinte 187. Le
raffigurazioni pittoriche dell'ultimo secolo (tav.) danno grandissima evidenza all'atto sessuale
dimostrando quanto detto e cio che il mito di Lot diventato sempre di pi nei secoli, un grandioso
specchio opaco della coscienza individuale, maschile e femminile, e delle profonde pulsioni sessuali
che la agitano.
E per quanto riguarda l'altro mito di Lot, quello che lo vede nel mezzo della Distruzione della
Piana? Abbiamo stabilito che il rapportare la 'sodomia' all''omosessualit' un atto di attribuzione
simbolica improprio. Questa associazione, del resto molto recente, il frutto di una lettura
dell'episodio culturalmente determinata. Ma la realt storica raccontata tutt'altra: abbiamo
dimostrato che l'assembramento dei Sodomiti davanti alla porta di Lot ricalca una forma tipica, in
ambito mediorientale, di rivendicazione civica in cui la cittadinanza pretende di linciare i forestieri,
umiliandoli sessualmente. L'idea che i Sodomiti avessero messo in campo una precisa manovra
militare di polizia interna rappresentata in una grande quantit di esempi, nei manoscritti
medievali, dove la cittadinanza rappresentata in armi, e dalla terminologia usata dai commentatori.
Lo 'Stupro di guerra' stato solo in tempi recentissimi riconosciuto dal diritto internazionale come
un crimine di guerra specifico e non come una generica e apparentemente necessaria 'conseguenza'
delle conquiste territoriali, come ancora viene percepito questo fenomeno comunemente. Nella
realta' lo stupro delle popolazioni conquistate si configura come una precisa strategia dell'esercito,
innestata nei comportamenti dei soldati e consapevolmente pianificata dalle gerarchie militari, per
spingere le popolazioni locali ad abbandonare il territorio occupato: spesso, come in Ruanda 188, lo
stupro di uomini e donne indifferentemente utilizzato allo scopo di diffondere malattie tra i civili
ed altrettanto spesso accompagnato da episodi di profanazione dei simboli religiosi:
un errore pensare che queste aggressioni siano dovute all'ottenere un "bottino di guerra" o alla
gratificazione sessuale. Ella [G. Saghal, nda.] afferm che lo stupro spesso usato nei conflitti etnici come un
modo per gli aggressori di perpetrare un controllo sociale e ridisegnare i confini etnici. Afferm inoltre che "le
186Anche nel Finnegan's Wake, vengono evocati due uccelli, 'gulls': un termine che pu voler dire sia 'uccelli', appunto,
che 'ragazze'. Questa parola, si trova nel monologo di Anna Livia Plurabelle sulla morte e rigenerazione, un
monologo in cui Anna parla ora come la madre ora come la moglie dell'uomo che ama, prima di trasformarsi nella
voce della figlia e concludere la sua esistenza terrena con un urlo 'mememormee!' (me memor me). Altri velati
richiami sonori a Lot stesso, alle figlie, alla distruzione e alla solitudine fanno di questo passaggio un vero luogo
preciso dell'immaginazione occidentale e della sua collezione di archetipi. Questo non risolve la questione di quanto
consapevole fosse l'allusione di Crumb... e a questo punto, anche di Joyce! Vedi R. Polhmus, Lot's Daughters, op.
cit., pp. 22 23.
187 Artaud.
188Vedi 'REPORT OF THE INTERNATIONAL CRIMINAL TRIBUNAL...' Assemblea delle Nazioni Unite, 7
Settembre 1999.

donne sono viste come le riproduttrici e le badanti della comunit.189

In Italia pochi ricordano (a scuola non ce lo dicono comunque) delle orrende Marocchinate degli
Alleati francesi in Ciociaria con il benestare del generale Juin: Tutte le donne di Patrica, Pofi,
Isoletta, Supino, e Morolo sono state violentate... A Lenola il 21 maggio hanno stuprato cinquanta
donne, e siccome non ce n'erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i bambini e i vecchi. I
Marocchini di solito aggrediscono le donne in due - uno ha un rapporto normale, mentre l'altro la
sodomizza [sic!]190. Le cinquanta ore di 'libert' dei goumier culminarono con il saccheggio della
chiesa e l'impalamento del parroco. E cosa dire dei fatti infernali di Abu Ghraib? Gli stupratori dei
prigionieri di guerra avevano, per la quasi totalit dei casi, un'identit 'civile' eterosessuale, erano
fidanzati, sposati, avevano figli nei cortili dei loro suburbia. Eppure tutto il pudore stato
abbandonato, l'identit sessuale, che nelle nostre citta' sembra essere cos importante nel definire
una persona, sparita di fronte al desiderio di umiliare il diverso da s 191. Come quelle dei generi di
Lot, le videocamere riprendono faccione stupidamente sorridenti. Tutti, anche le donne 192, hanno
partecipato a quegli atti mostruosi e feroci. Tutti, uomini e donne, hanno bruciato il sacro Corano.
L'altra Sodoma non sparita: lo stupro dei prigionieri di guerra da parte dei soldati vincitori una
realt storica affermata e confermata dai fatti attuali, ma resta un argomento sotterraneo nella
discussione dei diritti civili193. Tuttavia questa coinvolge una quantit enorme di individui e lascia
delle conseguenze devastanti, a qualsiasi livello, nell'umanit delle vittime. Il piacere qui non centra
assolutamente nulla: in guerra non si cerca l'amore ma si propaga se stessi. La voglia di prevalere, la
spinta al progresso, ad andare avanti, permea tutto il racconto di Genesi XIX, ossessiona i
protagonisti. Lot sempre spinto, qualche volta trascinato, a procedere, poich il peccato nella
stagnazione. Quando si ferma egli potr riposare ma perder il suo potere, non controller pi la sua
vita n quella degli altri.

189 G. Saghal e L. Smith-Spark, In Depth | How did rape become a weapon of war? (http:/ / news. bbc. co. uk/ 2/ low/
in_depth/ 4078677. stm), BBC News, 8 dicembre 2004.
190Cit. di N. Lewis, Napoli '44 in F. Andriola, Come ti umilio il liberato, articolo su L'Italia settimanale, N 7 anno III
23 febbraio 1994, pag.46.
191Vedi W. Storr, The Rape of Men, in The Observer, 17 Luglio 2012.
192 In an interview eight years after the images surfaced, the 28-years-old from West Virginia [Lynndie England, nda.],
has claimed saying sorry to the victims of her ridicule would be like 'saying sorry to the enemy'. Lynndie England
STILL refuses to apologise for abusing soldiers in Abu Ghraib in Daily Mail Online, 19 Marzo 2012.
193Vedi L. Stemple, Male Rape and Human Rights, UCLA School of Law - Study of Sexuality, Gender, Health
and Human Rights, Columbia University e 'REPORT OF THE INTERNATIONAL CRIMINAL
TRIBUNAL...' Assemblea delle Nazioni Unite, 7 Settembre 1999.

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