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D’INNOVAZIONE
DELLA PROVINCIA
DI ROMA
FORUM PA
2009
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NOVA
AZIO
ONE E SVILUPPO
O SOSTENIBIL
LE
INDICE
pag.
IL RESTAURO DEL CASTELLO DI SANTA SEVERA......................3
IL SISTEMA DI CONTABILITA’ ANALITICA......................................5
QUALITA’ DEI SERVIZI DELLA PROVINCIA DI ROMA................7
IL CENTRO LUIGI PIANCIANI...............................................................9
LE PARI OPPORTUNITà NELLA PROVINCIA DI ROMA.............12
SISTEMA DOCUMENTALE INTEGRATO...........................................14
PIANO DI AZIONE GPP
(Green Public Procurement, acquisti pubblici ecologici)
della Provincia di Roma..................................................................................17
LIBERA IL FUTURO: LOTTA ALL’USURA IN PROVINCIA..........21
IN EUROPA CON LA CREATIVITà.......................................................25
PARITà. UNA VITTORIA DI TUTTI......................................................27
SPAZI EUROPEI PER LA RICERCA E LO SVILUPPO......................30
CONTATTI......................................................................................................33
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IL RESTAURO
DEL CASTELLO
DI SANTA SEVERA
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La chiesa sta tornando alla luce in tutta la sua monumentalità: un edificio a tre navate
delimitate da colonne e pilastri, largo 11 metri e lungo oltre 15, conservato per un’altezza
di circa m 3,5 con un’abside ampia m 3,60 che presenta evidenti tracce di affreschi.
Grazie ai lavori avviati dalla Provincia di Roma, quindi, nell’area dell’insediamento di
Pyrgi e del Castello di Santa Severa, si stanno riscoprendo “pezzi” di storia dimenticata
che dall’epoca di massimo splendore di Roma, risale lungo il crinale della storia ripercor-
rendo le fasi storiche legate alla decadenza dell’impero, all’affermazione del cristianesimo,
al medioevo fino al rinascimento.
Al termine dei lavori saranno disponibili aree funzionali di grande pregio completa-
mente ristrutturate sia dal punto di vista architettonico che impiantistico: area museale
(Castello) per una superficie totale di mq. 750, area accoglienza (Corte) per complessivi
mq. 1.200, area commerciale e ristoro per complessivi mq. 600.
Il progetto, inoltre, prevede la collaborazione di Piero e Alberto Angela e di Paco Lan-
ciano, con la realizzazione di un video lungometraggio relativo a tutte le scoperte storico-
archeologiche dell’area del Castello di Santa Severa e dell’antico porto di Pyrgi con
ricostruzioni 3D per facilitare lo studio e la comprensione delle diverse fasi di vita del-
l’intera area. Ancora, nel Museo del Mare, con sede nel Castello di Santa Severa, sarà re-
alizzato un allestimento multimediale curato da Piero Angela e Paco Lanciano, come il
fortunato esempio degli scavi archeologici di Palazzo Valentini.
Il cantiere in cifre:
Importo dei lavori: €. 4.627.773,55
Superficie complessiva dell’area di cantiere mq. 13.000
Superficie complessiva di tetti restaurati mq. 1.800
Superficie complessiva di solai o volte consolidate mq. 1.700
Superficie complessiva di intonaci a calce mq. 12.500
Cavi elettrici ml. 60.000
Tubazioni in ferro per impianti kg. 10.000
Punti luce num. 1.000
Impianti di riscaldamento a pavimento mq. 1.300
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IL SISTEMA
DI CONTABILITA’ ANALITICA
costi ed efficienza,
uno strumento per la gestione
e la razionalizzazione delle risorse
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con l’attività di un Dipartimento ma non sempre vi è una corrispondenza “uno a uno”:
un dipartimento può occuparsi di più “politiche” e/o una “politica” può essere gestita da
più dipartimenti. In ogni caso la “politica” rappresenta un insieme articolato di processi
orientati ad un’unica finalità, in coerenza con la missione istituzionale della Provincia.
E’ possibile definire un ulteriore livello di dettaglio, scomponendo i processi in fasi, o
in sotto-tipologie, i cosiddetti centri di costo (cdc), che rappresentano le unità minime di
analisi sulle quali vengono imputati tutti i costi direttamente attribuibili.
La individuazione ed articolazione dei cdc costituisce la base di riferimento per definire
in contabilità analitica gli oggetti di costo. A partire dalle unità minime costituite, è possibile
determinare i costi delle singole fasi o centri di costo cdc, dei singoli processi, nonché di
ciascuna modalità d’intervento, politica o macroprocesso di supporto. Tale risultato è il
frutto della imputazione diretta di tutti i dati di costo agli oggetti appropriati, della
aggregazione dei costi ai livelli superiori definiti (p.es. politica o macroprocesso) e del
ribaltamento dei costi delle attività di supporto (costi indiretti) sulle attività di line.
In base a come vengono gestite queste tre operazioni, la contabilità analitica produce
determinate configurazione di costo che possono essere riassunte in costi primi - che
non ricomprendono, anche solo parzialmente, i costi indiretti attribuibili all’oggetto
(processo, politica)- e costi pieni - che ricomprendono tutti i costi, diretti e indiretti, at-
tribuibili all’oggetto. Tali costi sono riconducibili ad una struttura di Centri di responsabilità
(CdR), Dipartimenti e Servizi, chiamati a rispondere delle risorse consumate sui propri
processi (oltre che del raggiungimento dell’obiettivo), indipendentemente dai meccanismi
e responsabilità di spesa.
Il passo successivo che l’amministrazione si è accinta ad intraprendere è rappresentato
dal passaggio dalla rilevazione dei costi per processo, così come fin qui illustrato, alla
rilevazione dei costi per prodotto/servizio. In questa ottica, appare fin troppo evidente,
come la individuazione di un prodotto e la sua costificazione renda possibile una serie di
operazioni e valutazioni, quindi un valore aggiunto, non desumibile dalla sola costificazione
del processo, oggetto quest’ultimo di difficile definizione e standardizzazione.
La rilevazione dei costi per prodotto consente di effettuare, più agevolmente, operazioni
di benchmarking interno, tra uffici che erogano i medesimi servizi, confronti nel tempo
dello stesso prodotto, benchmarking esterno, con altre realtà similari, tutto nell’ottica di
un costante miglioramento della qualità ed efficienza dei processi, di un aumento dei
livelli di soddisfazione e di valore forniti ai clienti, ovvero della capacità di soddisfare
pienamente le aspettative della domanda.
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QUALITA’ DEI SERVIZI DELLA
PROVINCIA DI ROMA
costi ed efficienza,
uno strumento per la gestione
e la razionalizzazione delle risorse
L’impegno della Provincia di Roma, frutto di un percorso iniziato nel 2005, rivolto
all’ascolto delle esigenze dei cittadini/utenti e alla loro consultazione attiva per orientare
le scelte dell’Ente , si articola come segue:
1) proseguimento del “Progetto di rilevazione sistematica della qualità percepita
2007/2008”, oggetto di segnalazione da parte del Ministro per la P.A e l’inno-
vazione come pratica di eccellenza nell’ambito dell’iniziativa “Non solo fannul-
loni” www.nonsolofannulloni.forumpa.it/100-storie/casi-selezionati/?id=1726:
l’obiettivo prioritario dell’Ente è procedere alla cd. “chiusura del ciclo della qualità”
per portare a compimento gli sforzi compiuti dai settori più significativi dell’Ente
tramite le 20 rilevazioni di qualità, traducendo la teoria in concreti piani di miglio-
ramento;
2) approfondimento delle aspettative e del grado di soddisfazione dei cittadini/utenti
tramite ulteriori 10 rilevazioni;
3) implementazione del sistema di governance della qualità, consistente nell’utilizzo
di strumenti e servizi interni quali il monitoraggio a fine anno dei piani di migliora-
mento, la fornitura di servizi di assistenza per effettuare rilevazioni comparabili; la
fornitura di un manuale di “governo della customer satisfaction” che standardizza
metodologie e modulistica e che diffonde una nuova dimensione valoriale tra i dipen-
denti pubblici ed infine la realizzazione di un censimento annuale trasversale, con
criteri omogenei, di tutte le esperienze di miglioramento nell’ente, superando la fram-
mentazione attuale ed implementando una banca dati interna, anche a supporto della
valutazione dei dirigenti.
In un’ottica prospettica, la Provincia di Roma si pone l’obiettivo sfidante e all’avan-
guardia nel panorama delle amministrazioni pubbliche di riuscire ad integrare la rile-
vazione della qualità e la contabilità analitica, arrivando ad analizzare alcune politiche
e/o processi significativi sotto il profilo dei costi sostenuti a fronte dei livelli qualitativi
erogati e percepiti dalla cittadinanza.
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RILEVAZIONI della qualità erogata, RILEVAZIONI della qualità erogata,
attesa e percepita effettuate nel attesa e percepita in corso di
2007/2008 svolgimento nel 2009
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IL CENTRO
LUIGI PIANCIANI
una formazione al servizio dei
lavoratori pubblici
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Insomma, il modello più frequentemente sperimentato dalle amministrazioni lo-
cali – un piano della formazione elaborato all’interno, e condiviso con le organiz-
zazioni sindacali, come da contratto, e la ricerca di singoli “pacchetti formativi”
con procedure di evidenza pubblica – ha un pregio indiscutibile, ma anche un limite
non meno importante. Il pregio sta nelle virtù del mercato - la gara per “con-
quistare” le offerte migliori – ma il limite è nella frammentazione della proposta
formativa, nella impossibilità di seguire nel tempo la vita professionale dei dipen-
denti. Dall’assunzione – la formazione di ingresso – all’evoluzione dei compiti, ai
percorsi di carriera, alle innovazioni organizzative, tecnologiche, normative.
Il modello che la Provincia di Roma sta sperimentando si situa proprio su questo
crinale. L’Amministrazione – la direzione generale, il dipartimento risorse umane,
il servizio formazione e aggiornamento – continua ad avere l’esclusiva responsabil-
ità della rilevazione dei fabbisogni, dell’elaborazione dei piani annuali e pluriennali,
della regia delle relazioni sindacali e interamministrative. Il Centro è responsabile
dell’elaborazione dell’offerta: i programmi, i corsi, le iniziative di formazione a
distanza, l’elaborazione di materiali didattici, il monitoraggio della qualità percepita
(“ti è piaciuto il corso?”) e dell’efficacia (“com’è cambiato il tuo lavoro?”). Spesso
il Centro cura la stessa progettazione didattica, e individua i singoli docenti (nel-
l’università, nel mondo delle istituzioni e delle professioni, nella stessa amminis-
trazione locale); a volte si rivolge al mercato: certo, con procedure di evidenza
pubblica, ma per l’acquisizione di moduli formativi incastonati in un programma
organico di attività.
Progressivamente il Centro allargherà il suo raggio d’azione. Già, con qualche
efficace sperimentazione, sono partiti corsi rivolti al personale dei Comuni a cui la
Provincia assicura “assistenza tecnico-amministrativa”: in questo modo quella “as-
sistenza”, prevista dalla legge e segno evidente della “utilità” dell’istituzione-provin-
cia, si fa concreta ed efficace, portando anche in Comuni di piccola dimensione la
possibilità di una formazione appropriata, qualificata (e gratuita!).
Il Centro è ospitato in locali della Provincia (non è un dettaglio: quando incide,
nei costi della formazione, il peso della logistica?), con aule tecnologicamente at-
trezzate e un buon livello di “ospitalità” (un punto di orgoglio sono i coffee break
curati da cooperative integrate, con il coinvolgimento di lavoratori svantaggiati, o
da cooperative del commercio equo e solidale). Il piccolo staff è formato da dipen-
denti provinciali “distaccati” e da personale selezionato dalla società Capitale La-
voro Spa: una società in house, nata da una partnership con il Formez, e ormai a
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capitale interamente provinciale, da anni efficacemente attiva sul fronte dei servizi
per l’impiego. E così, dai servizi resi ai lavoratori dei settori privati, il suo impegno
si dirige ora anche verso i lavoratori pubblici: quei lavoratori troppo spesso super-
ficialmente dileggiati, e che sono invece una straordinaria risorsa per la collettività,
il vero “capitale” delle nostre amministrazioni. A condizione che quel capitale sia
coltivato, seguito, promosso, fatto crescere giorno per giorno. E’ la scommessa
della formazione. E’ la scommessa del Centro Luigi Pianciani*.
* Non molti sanno chi era Luigi Pianciani: garibaldino, tipica figura risorgimentale, è stato presi-
dente del Consiglio provinciale tra il 1872 e il 1873, e poi Sindaco della Capitale. Della sua lezione, ri-
cordiamo due sole citazioni, che valgono da buona ispirazione per il nostro lavoro. Dobbiamo
“amministrare – diceva Pianciani – in guisa che i bisogni dell’ultimo villaggio delle nostre montagna
abbiano tanto peso quanto possano averne quelli della Capitale stessa”. E ancora: “la provincia che
contiene la Capitale ha degli obblighi speciali, e dovrebbe servir da modello a tutte le altre”. Come
dire meglio?
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LE PARI OPPORTUNITÀ
NELLA PROVINCIA DI
ROMA
Promuovere la parità tra uomini e donne, puntare sulla qualità e il benessere la-
vorativo riorganizzando la quantità, attivare iniziative e servizi a supporto della con-
ciliazione tra tempi di vita privata e di lavoro, sono tra gli obiettivi della Provincia
di Roma confermati nell’attuale Piano Triennale di Azioni Positive.
PROGETTI IN CORSO
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SUPPORTO ALLA GENITORIALITA’ :
si tratta di un breve percorso formativo ed informativo rivolto alle e ai dipendenti
della provincia a sostegno della genitorialità e la responsabilità lavorativa.
FORMAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITA’:
inserita nella programmazione formativa delle e dei dipendenti della Provincia di Roma
120 PARI:
progetto di buone prassi rivolto ai 120 Comuni del territorio provinciale per of-
frire strumenti ed esperienze utili alla predisposizione di piani di azioni positive,
per condividere e mettere in rete i percorsi istituzionali di parità e di genere.
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SISTEMA
DOCUMENTALE
INTEGRATO
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Le più importanti:
- Interoperabilità da parte dei servizi amministrativi e dei servizi di ragioneria;
- Modelli standard di testo dei provvedimenti amministrativi;
- Consultazione ed aggiornamento progressivo, in tempo reale, delle disponibilità
finanziarie;
- Generazione automatica delle scritture contabili;
- Gestione della firma digitale;
- Monitoraggio sullo stato di lavorazione dei provvedimenti;
- Banca dati condivisa dei provvedimenti, dei flussi di lavorazione e relativa traccia-
bilità della fasi.
Si passa pertanto da una gestione di flusso “verticale” ad un sistema integrato,
trasparente e dinamico così come rappresentato nel diagramma 1.
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- Banca dati condivisa delle pratiche immesse nel sistema, dei flussi di lavorazione e
relativa tracciabilità delle fasi.
Si passa pertanto da una lavorazione cartacea della documentazione giustificativa che
accompagna la liquidazione, ad una operatività integrata tra programmi così come rap-
presentato nel diagramma 2.
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PIANO DI AZIONE GPP
(GREEN PUBLIC PROCUREMENT,
ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI)
DELLA PROVINCIA DI ROMA
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trasformazioni in atto, sarà sempre più focalizzata su obiettivi strategici tesi a creare le
condizioni per innovare le politiche e le opportunità di sviluppo del territorio.
Questo impegno si fonda sulla necessità di estendere la partecipazione e la condivi-
sione degli obiettivi a tutte le realtà sociali ed economiche che compongono il quadro
di riferimento della realtà territoriale, puntando sulla diffusione degli strumenti della
sostenibilità quali gli accordi volontari e la certificazione ambientale.
Sulla base dell’analisi di contesto (L’economia dell’innovazione ambientale. Ipotesi
e stime per la Provincia di Roma, a cura di AmbienteItalia, 2009) sono stati individuati
degli obiettivi su cui concentrare il lavoro della Provincia per i prossimi cinque anni.
Ciò ha permesso di costruire il Piano di azione che, emblematicamente, è stato definito
“Provincia di Kyoto” e che indica le sette sfide per un’economia dell’innovazione am-
bientale:
- Risparmio idrico e qualità delle acque;
- Sviluppo delle energie alternative;
- Riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata;
- Pianificazione territoriale;
- Mobilità sostenibile;
- Biodiversità e risorse forestali;
- Amministrazione Sostenibile.
Gli Acquisti Verdi della Provincia di Roma sono pertanto un’azione concreta e car-
dine all’interno di tale scenario e costituiscono uno degli elementi chiave riferiti alla
sfida di costruire un’amministrazione sostenibile.
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proveniente da foreste certificate e inserendo criteri ecologici nel bando per l’affida-
mento del servizio di pulizia.
Con delibera di Giunta provinciale N. 8/2 del 16 gennaio 2008 l’Amministrazione
ha ritenuto opportuno provvedere alla definizione di un Piano di Azione GPP che, sulla
base delle attuali modalità di acquisto dell’Amministrazione Provinciale, valutasse come
razionalizzare i fabbisogni dell’Ente e definisse le azioni, le priorità e i tempi per l’in-
dividuazione e per l’acquisto di prodotti e servizi a basso impatto ambientale.
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Dall’analisi delle procedure di acquisto dell’Ente, sono state individuate le categorie
di prodotto/servizi che hanno maggior volume d’acquisto e quindi maggior impatto
ambientale. Per tali categorie (Arredi in legno, climatizzatori portatili, fotocopiatrici e
macchine strumentali, monitor per pc, pc, stampanti, scanner, divise per uscieri ed
autisti, stampati, materiale cartaceo, materiale igienico, servizio di pulizia,
autovetture/noleggio-acquisto, toner) sono stati definiti gli obiettivi di acquisto verde
in percentuale variabile, da raggiungere entro il 2010 in funzione di criteri ecologici
specifici.
Per il futuro il Piano sarà esteso ai lavori pubblici e agli interventi di efficienza.
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LIBERA IL FUTURO:
LOTTA ALL’USURA IN
PROVINCIA
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crisi, questi fenomeni, purtroppo già endemici nel nostro paese, possano pericolosa-
mente espandersi, è necessario riflettere sulla possibilità di utilizzare gli osservatori
presso le prefetture all’interno delle più generali normative anti-racket e anti-usura.. Le
istituzioni locali, in particolare, potrebbero essere attivate per campagne di informazione
e sensibilizzazione, oltre che per interventi concreti di aiuto, tramite esenzioni fiscali,
nei confronti delle imprese che collaborano con le forze dell’ordine e la giustizia per
contrastare la criminalità organizzata.
Un tema fondamentale della nostra agenda è dunque quello dell’identificazione di
azioni, progetti e sperimentazioni per combattere il fenomeno dell’usura attraverso lo
studio delle caratteristiche demografiche ed economico produttivo dei Comuni della
Provincia di Roma. Intendiamo operare affinché, la Provincia, di concerto con le altre
istituzioni pubbliche, diventi un punto di riferimento credibile per le famiglie in termini
di presenza, presidio dei problemi e garanzia di sicurezza, favorendo anche l’attuazione
di politiche sociali che evitino condizioni di marginalità e povertà, humus ideale per di-
venire vittime di reati e soggetti più esposti alle devianze.
L’usura, ovviamente, colpisce maggiormente le aree in cui è maggiore il disagio so-
ciale. Prima, a finire sotto il maglio dell’usura, erano soprattutto piccole e medie imprese
(il numero di imprese taglieggiate nel Lazio è stabile, 23mila), adesso con la crisi
aumenta la vulnerabilità delle famiglie romane, facili vittime di un fenomeno in netta
crescita (+9% nel Lazio nel 2008). Al primato delle famiglie romane contribuisce la
difficoltà ad estinguere il mutuo sulla casa come dimostra il boom dei pignoramenti
immobiliari, oltre 1600 nel 2008. In crescita anche i pignoramenti presso terzi (non
sulla casa, ma sullo stipendio o su conti intestati alla persona insolvente). Sono 16.680
dall’inizio del 2008.
600 mila persone coinvolte secondo SOS Impresa, 30 mld di euro il fatturato annuo
del mercato dello strozzinaggio e tassi d’interesse che variano tra il 120 e il 240 per
cento annui. Dati allarmanti che ci fanno capire come il fenomeno dell’usura stia di-
lagando in Italia in modo preoccupante. Ma è dall’autunno scorso, da quando la crisi
finanziaria ed economica si è fatta pesante, che il fenomeno dell’usura sta ricevendo
una nuova linfa a tal punto che, avviare una lotta efficace contro l’usura, significa colpire,
il più delle volte, gli interessi della mafia e della criminalità organizzata che vedono nel
prestito a strozzo il modo più veloce e sicuro per rilevare attività, proprietà e immobili
di chi non riesce a pagare i tassi d’interesse che vengono imposti. I dati presentati con-
fermano quanto la situazione della crisi economica porti all’aumento del fenomeno
usura sempre più sommerso, senza denunce, senza colpevoli. Si registra una caduta
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verticale delle denunce in Italia (-31,6%) e nel Lazio (-59,3%). Non è un caso che si
stia riformando la legge 108 del 1996 con un disegno di legge, approvato dal Senato
della Repubblica il 1° aprile 2009 in materia di usura ed ora all’esame della Camera. In
particolare viene resa molto più veloce l’erogazione dei mutui di solidarietà in favore
delle vittime dell’usura e del racket attraverso adempimenti burocratici più snelli.Viene
inoltre aggiunta quale aggravante al reato di estorsione, attraverso la modifica dell’ar-
ticolo 629 c.p., il caso in cui il fatto sia “commesso al fine di ottenere interessi o vantaggi usurari”.
Nell’ambito di questo importante processo di modifica sono state recepite le indi-
cazioni proposte dalla Provincia di Roma in occasione dell’audizione in Commissione
Giustizia del Senato e, tra breve, anche alla Camera. Bisogna intervenire affinché non
solo ci sia un Fondo antiusura, ma anche un fondo specifico da destinare al sovra-in-
debitamento e come Provincia stiamo coinvolgimento i Comuni per interventi concreti
di aiuto, tramite esenzioni fiscali, nei confronti di chi collabora con le forze dell’ordine
e la giustizia per contrastare la criminalità organizzata. Le banche del territorio, peraltro,
devono essere moralmente coinvolte per venire incontro alle famiglie e alle imprese
colpite e meritevoli di aiuto.
- Per contrastare l’usura la Provincia di Roma ha attivato un numero verde
(800.939.396) e una collaborazione con gli istituti di credito per stare accanto alle
famiglie. Da luglio 2007 a giugno 2008 sono pervenute al Numero Verde 975 tele-
fonate (curiosità: il 43% di chiamate sono arrivate da impiegati, il 22% da operai e
solo lo 0,2% da studenti. Di queste, 425 riguardavano problemi di sovraindebita-
mento).
- La Provincia di Roma sta lavorando alla costituzione di un gruppo tecnico che pre-
disponga una capillare campagna di comunicazione sulle opportunità di sostegno
al credito a di educazione all’uso consapevole del denaro. Incontri in alcuni Istituti
scolastici per la presentazione di libri sul tema usura e criminalità. Costituzione
dello scaffale della legalità nelle biblioteche scolastiche.
“Centro di assistenza finanziaria per i cittadini a rischio usura” presso il Municipio
Roma XVI Il Centro è il risultato di un accordo di collaborazione tra la Provincia
di Roma, il Municipio Roma XVI, l’Associazione Ambulatorio Antiusura ed il
Banco di Sicilia, sottoscritto in data 6 aprile 2004.
- Partecipazione della Provincia di Roma al Consorzio di Monte Porzio Catone in
collaborazione con la Caritas e l’Ambulatorio antiusura e 20 Comuni della Provincia
di Roma (centro di assistenza per i cittadini a rischio di usura)
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La Provincia deve dare una mano ai Comuni. Cerca di sostenerli anche (o anzitutto)
nella lotta per la legalità offrendo loro un aiuto qualificato con idee, progetti, for-
mazione per gli amministratori “politici” e per i funzionari. Dovremo battere con-
temporaneamente su più tasti:le nuove responsabilità dei sindaci per la sicurezza dei
cittadini, l’impegno delle istituzioni locali a sostegno delle vittime della criminalità, della
violenza, del “pizzo” o dell’usura, la lotta senza quartiere alle infiltrazioni mafiose nelle
amministrazioni locali, e l’impegno per nuove regole e una più alta moralità pubblica
nelle istituzioni e nell’amministrazione quotidiana”.
Ma il vero problema è come prevenire e combattere l’usura. Alcune azioni si stanno
intraprendendo, come prestare assistenza e consulenza di carattere finanziario in termini
preventivi fornendo indirizzi per un ricorso al credito più adeguato; finanziare l’impresa
in modo equilibrato; fornire formazione e informazione sulle forme migliori di utilizzo
del credito, compresa la materia degli incentivi pubblici; promuovere l’adesione ai Con-
fidi per il rilascio di garanzie a valere sul Fondo di prevenzione del fenomeno dell’usura
e richiedere l’assistenza dei Confidi nelle pratiche di affidamento presso le banche; co-
gestire le problematiche dei rapporti con le Banche per quel che concerne l’ottenimento
del finanziamento assistito da garanzie dei Confidi.
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IN EUROPA
CON LA CREATIVITÀ
Ogni anno l’Unione Europea sceglie un tema per una campagna di sensibilizzazione
che coinvolge tutti i Paesi membri.
Nel 2008 era toccato al dialogo fra le culture, nel 2007 alle pari opportunità, nel 2006
alla mobilità dei lavoratori.
Il 2009 è stato dichiarato da Bruxelles Anno della creatività e dell’innovazione.
Non è un caso che, in un periodo di crisi economica, sia stato scelto proprio questo
tema. Lo slogan dell’iniziativa (“Immaginare, creare, innovare) indica, infatti, che per
reagire alle difficoltà l’Europa non deve chiudersi in difesa e ridurre gli investimenti
nell’innovazione. Tutt’altro.
Ed è proprio qui che entra in campo la politica, per motivi sia sociali sia economici.
Per motivi sociali perché il buon funzionamento del cosiddetto triangolo della
conoscenza - che collega i tre vertici dell’istruzione, della ricerca e dell’innovazione –
è lo stimolo migliore per costruire una società non ingessata ma dinamica, che sia ef-
fettivamente in grado di far emergere i suoi elementi e le sue idee migliori.
Per motivi economici perché proprio la creatività è ormai elemento irrinunciabile
dell’economia moderna. Un’economia che punta sul valore aggiunto ottenuto grazie
alla giusta combinazione tra conoscenza e innovazione. Un’intuizione che è supportata
dall’evidenza. Secondo l’Unione europea l’economia creativa in senso stretto - cioè
quella legata ad alle attività creative al cento per cento come ad esempio il cinema o il
design – vale il 2,6 per cento dell’intero Prodotto interno lordo dell’Europa e dà lavoro
a quasi 7 milioni di persone.
Le linee d’azione per la creatività della provincia di Roma che sono presentate al
Forum PA sono l’applicazione nel nostro territorio di questa iniziativa. Esse sono il
frutto dell’analisi dei problemi e delle risorse presenti sul territorio e dello studio delle
migliori esperienze maturate all’estero ed in altri contesti italiani.
L’obiettivo è lavorare alla promozione ed al rafforzamento del tessuto della creatività
dell’area di Roma, un tessuto molto ricco – in termini di individualità e centri di for-
mazione - che tuttavia non riesce ancora a ‘fare sistema’ e competere con le altre aree
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creative del mondo. Mondo della grafica, dell’architettura, della moda, del design, del-
l’audiovisivo sono realtà importantissime, ma che potrebbero beneficiare di un ulteriore
impulso da parte di un’amministrazione come la Provincia.
Per raggiungere queste finalità abbiamo individuato dieci progetti per supportare il
mondo della creatività nelle sue varie articolazioni. Progetti che si traducono in una
serie di azioni concrete che forniscono supporto a luoghi e persone, e che le mettono
tra loro in connessione attraverso lo stanziamento di investimenti pubblici.
Il Fondo della creatività, il centro per l’impiego specializzato nei mestieri creativi, il
premio della creatività, gli accordi di collaborazione con altre amministrazioni nazionali
ed internazionali, per ricordare solo alcune delle misure individuatesono tutti pezzi di
una strategia ben precisa, che ha come obiettivo migliorare il nostro potenziale creativo
ed aiutarlo a crescere.
Più in generale è un’azione che si innesta in altri interventi fatti propria dalla am-
ministrazione provinciale: l’iniziativa estende, infatti, la portata del “PianoInno-
vazione”,un altro progetto strategico dell’ente pensato per la diffusione sia della banda
larga sia delle reti wi-fi e per superare il digital divide: quella spaccatura nella popo-
lazione tra chi sa usare il computer e chi no, che rappresenta un’ulteriore barriera al-
l’attività delle piccole e medie imprese creative.
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PARITÀ.
UNA VITTORIA DI TUTTI
contro la discriminazione
con le Consigliere di parità
della Provincia di Roma
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Unica. Banca dati delle competenze
Creazione di una banca dati delle competenze al fine di rendere “visibili” le
donne di Roma e provincia e promuovere una presenza paritaria di donne e uomini
nelle istituzioni e nella società.
Stati Generali delle Pari Opportunità di Roma e Provincia
Costruzione di una rete tra i Comitati pari opportunità (CPO) presenti nella
Provincia di Roma, finalizzata a pianificare e razionalizzare le attività dei CPO (Piani
strategici triennali).
Tavolo delle donne
Gruppo di lavoro composto da esponenti del mondo politico, rappresentanti
sindacali e associazioni, esperte di pari opportunità, che, partendo da un’analisi del
territorio, elabora proposte concrete per la progettazione (FSE misura E1).
Mi racconto... storie di donne e di chi le sta a sentire
Un percorso per donne immigrate attraverso tecniche narrative.
L’albero delle opportunità
Premio per promuovere solidarietà e pari opportunità nelle scuole della provin-
cia di Roma.
RICERCHE:
Genere Impresa
Studio sull’imprenditoria femminile nella provincia di Roma ed interventi per lo
sviluppo di reti e servizi per le donne imprenditrici.
Donne in bilico
Studio sulla precarietà del lavoro femminile nelle sue diverse articolazioni e pro-
posta di un metodo d’intervento che consenta alle donne di trovare una maggiore
stabilità occupazionale e di vita.
Nuove Cittadine. Orientamento al lavoro e all’imprenditorialità delle nuove
cittadine di Roma
Studio finalizzato all’individuazione di percorsi normativi e vincoli socioculturali
che condizionano la vita delle donne immigrate e diffusione delle buone prassi di
auto-imprenditorialità messe in atto da quest’ultime.
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Esperienze a confronto.
Rassegna sulle pratiche di intervento rivolte a donne immigrate per la sperimen-
tazione di un percorso di riconoscimento e valorizzazione delle esperienze.
CON…N.O.I. (Indagine sullo stato d’attuazione dell’art. 9 della legge 53/2000
all’interno del progetto N.O.I.)
Studio quanti-qualitativo sui progetti approvati, al fine di offrire un supporto
tecnico-istituzionale alle aziende che abbiano intenzione di attuare un progetto in
tal senso ed incentivare Azioni Positive in materia di conciliazione.
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SPAZI EUROPEI PER LA
RICERCA E LO SVILUPPO
le opportunità di collaborazione
tra le piccole e medie imprese,
i centri di ricerca ed il ruolo della
Pubblica Amministrazione.
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Questa iniziativa ha l’obiettivo di migliorare il dialogo e la collaborazione tra le PMI
del territorio e i centri di ricerca, favorendo lo sviluppo del trasferimento tecnologico
e della ricerca applicata.
Ogni giorno il pullman “SME Week” partirà verso un itinerario a tema accompag-
nando gli imprenditori a visitare i centri di ricerca del territorio provinciale. Durante il
tragitto un esperto presenterà le opportunità finanziarie del VII Programma Quadro e
risponderà alle domande delle imprese. Giunti a destinazione gli imprenditori saranno
accolti dal centro di ricerca che mostrerà loro i risultati del lavoro svolto e parlerà delle
linee di ricerca per il futuro: si tratterà di un’attività di networking tra imprenditori e
ricercatori.
Tra i circa 130 eventi ufficiali che si svolgeranno in Italia nell'ambito dell'SME week
il Road show Tecnologico è stato selezionato quale evento maggiormente rappresen-
tativo per il nostro Paese.
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Provinciale in campo internazionale, ed affidando a tale struttura, in stretto raccordo
con gli altri servizi dell’Amministrazione, il compito di curare due ordini di attività:
1) la diffusione sul territorio delle opportunità offerte dalla UE e le azioni di assis-
tenza tecnica relative all’elaborazione e gestione di iniziative progettuali;
2) la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle politiche della UE e la diffusione
di una cultura della cittadinanza europea.
L’Ufficio Europa e Relazioni Internazionali in attuazione di tale secondo ordine di
attività è quindi impegnato nell’organizzazione e nel sostegno di campagne informative,
eventi, progetti ed iniziative europee rivolte agli enti locali del territorio, alle imprese,
alle associazioni, alle università, alle scuole, ai centri di ricerca nonché a tutti i soggetti
interessati alle tematiche europee.
Il Road show Tecnologico è un qualificante esempio di tali attività, poste in essere
dall’Ufficio Europa per il perseguimento degli obiettivi che gli sono stati assegnati.
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CONTATTI
IL RESTAURO DEL CASTELLO DI SANTA SEVERA
Assessorato alle politiche culturali
ass.cultura@provincia.roma.it
te. 06 67662448/ 2473
Dipartimento VIII - Direzione
tel. 06 6766 5257
Direzione generale - servizio 6
tel. 06 6766 4263/ 4813
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LE PARI OPPORTUNITÀ
NELLA PROVINCIA DI ROMA
Direzione del Dipartimento I
“Risorse Umane e Qualità dei Servizi”
Tel.: 06 67666177
dir.dip1@provincia.roma.it
Comitato Pari Opportunità
Tel: 06 6766 7623-7617
pariopportunita@provincia.roma.it
LIBERA IL FUTURO:
LOTTA ALL’USURA IN PROVINCIA
Assessorato alle Politiche del Personale,
alla Tutela dei consumatori e lotta all'Usura
ass.personale@provincia.roma.it
tel. 06 6766 6208/ 6223
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IN EUROPA CON LA CREATIVITA'
Dipartimento Sviluppo economico
e servizi per le imprese
dipartimentoXII@provincia.roma.it
tel. 06 67665643
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Questo opuscolo è stampato in carta riciclata
in accordo con le scelte di sviluppo sostenibile
della Provincia di Roma.
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