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Balcani, nuovi piani per i rifugiati

lontana dallessere risolta la questione dei profughi e sfollati della regione fuggiti dalle proprie case in seguito alla guerra, nonostante i progetti lanciati per incentivarne il rientro La scottante e annosa questione dei rifugiati e sfollati dei Balcani fuggiti dalle proprie case in seguito al collasso della ex Jugoslavia, avvenuto nel 1990, rimane tuttora un arduo problema umanitario e politico per il sud-est europeo. Secondo il sito internet Southeast Europe Times, quasi 2 milioni di sfollati e profughi che hanno abbandonato le proprie abitazioni e i propri Paesi negli anni 90 sono ancora rifugiati: met di essi si insediata in pi di 150 Stati sparsi in tutto il mondo, mentre il resto si stabilito in alcune zone remote della ex Jugoslavia. Riguardo ai Paesi europei che ospitano il numero maggiore di rifugiati, in cima alla lista svetta certamente la Serbia, con 600.000 casi registrati nel 1996 e scesi a 60.000 nel 2012. In base ai dati forniti dalla Commissione per i rifugiati serbi, i problemi principali riguardano senza dubbio gli alloggi fatiscenti, la mancanza di lavoro e delle strategie per favorire il rientro dei rifugiati non abbastanza efficienti. Nonostante ci Jelena Maric, portavoce della Commissione europea, ha sostenuto che lUe sta impiegando molte risorse e tantissimi sforzi per risolvere il disagio abitativo dei rifugiati grazie alla distribuzione di materiali edili per la costruzione di alloggi e dimore. Il nuovo progetto Housing Refugee, secondo la Maric, coinvolger Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina e Montenegro, fornendo un numero di abitazioni necessario ad ospitare 24.000 famiglie di rifugiati; il piano sostenuto dalla Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite, dall'Unione europea e dagli Stati Uniti e dovrebbe essere attuato a partire da ottobre di questanno. "Il progetto prevede la realizzazione di oltre 10.000 appartamenti, la donazione di prefabbricati e la fornitura dei materiali da costruzione", ha riferito la portavoce della Commissione europea. Inoltre i profughi di guerra croati fino ad agosto possono inviare una richiesta al governo di Zagabria per ottenere laccesso agli alloggi e secondo il ministero croato per lo Sviluppo regionale finora sono stati recapitati circa 5.800 moduli: 1.971 richieste sono state completamente soddisfatte e 1.482 hanno ricevuto una risposta positiva. "Il governo croato

determinato a partecipare a questo progetto. Nonostante tutti gli sforzi, i Paesi della regione devono ancora trovare una soluzione seria e permanente ai problemi dei rifugiati, ha dichiarato il vicepremier croato Branko Grcic.

Societ cinese per limpianto di Zenica


A ottenere il ricco appalto per la costruzione di un secondo blocco da 390 megawatt nella centrale termoelettrica stato il gruppo di Pechino Sepco III E' stato siglato luned il contratto destinato alla costruzione del secondo blocco dalla potenza di 390 megawatt nella centrale termoelettrica di Zenica, senzaltro il pi importante progetto energetico della regione balcanica. L'atto stato firmato con la societ cinese SEPCO III che ha ottenuto il ricco appalto avendo la meglio sugli altri gruppi concorrenti: due tedeschi, uno italiano e uno spagnolo. Secondo lagenzia Reuters la societ cinese ha presentato, dunque, la migliore offerta: 218 milioni di euro per occuparsi dellintero progetto. I grossi investitori cinesi in questi ultimi anni si stanno interessando sempre maggiormente ai numerosi progetti energetici in corso nei Balcani, aumentando massicciamente la loro presenza e sfidando i grossi gruppi europei.

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