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DIO che non si stanca di perdonare.

Isaia 55:6-13

-Cercate il SIGNORE, mentre lo si pu trovare; invocatelo, mentre vicino. -Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avr piet di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare. -Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, n le vostre vie sono le mie vie, dice il SIGNORE. -Come i cieli sono alti al di sopra della terra, cos sono le mie vie pi alte delle vostre vie, e i miei pensieri pi alti dei vostri pensieri. -Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinch dia seme al seminatore e pane da mangiare, -cos della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ci che io voglio e condotto a buon fine ci per cui l'ho mandata. -S, voi partirete con gioia e sarete ricondotti in pace; i monti e i colli proromperanno in grida di gioia davanti a voi, tutti gli alberi della campagna batteranno le mani. -Nel luogo del pruno si elever il cipresso, nel luogo del rovo crescer il mirto; ci sar per il SIGNORE un motivo di gloria, un monumento perenne che non sar distrutto. Si racconta una storia che molto significativa per quanto riguarda il perdono: Un giovane ritornava a casa dopo otto anni che non vedeva i genitori. Era andato via di casa in malo modo, e durante le sue avventure, aveva avuto vari problemi con la legge, finch non si era ritrovato in carcere. Prima di uscire dal carcere aveva scritto ai genitori dicendo loro che desiderava ritornare a casa, ma che voleva un segno del loro perdono. Ora, siccome prima di arrivare nella stazione del paese il treno passava davanti alla loro casa, disse ai genitori: "Se passando davanti casa vedr un fazzoletto bianco sul ciliegio che c' in cortile, sapr che mi avete perdonato, e scender dal treno. Se non lo vedr, capir che non mi avete perdonato, e rester sul treno per andare lontano e per sempre". Mentre il treno si avvicinava alla casa, la sua preoccupazione si trasform in agonia. Non potendo sopportare pi la situazione, raccont al compagno d viaggio il suo problema e gli disse di guardare al posto suo e di dirgli se vedeva o no il fazzoletto. Ad un tratto il suo compagno di viaggio cominci a gridare dalla gioia: "Presto, guarda! Non c' un solo fazzoletto sul ciliegio, ce ne sono a dozzine!" Il giovane guard dalla finestra e, per sua meraviglia, vide che il ciliegio era coperto di fazzoletti: il perdono dei genitori era stato totale e smisurato! Questa semplice storia che ho voluto riportare allinizio della meditazione, ci parla di perdono incondizionato, assoluto e senza riserve che i genitori citati danno al figlio penitente. Unaltra storia simile viene raccontata nel nuovo testamento, e a raccontarla proprio Ges. Essa riguarda il perdono di un padre verso il figlio, che era andato via da casa, dilapidando tutta la sua parte di eredit, la famosa parabola del figliol prodigo. Tutto ci ci parla di un altro padre, il nostro Padre celeste, che ha concesso a noi uomini il suo perdono totale e incondizionato. Ci sono per tre aspetti importanti che risaltano dallo scritto e che vorrei fare emergere, affinch questo perdono possa essere efficace e duraturo, luomo deve fare qualcosa. 1) CERCARE. Al v. 6 leggiamo: Cercate il SIGNORE, mentre lo si pu trovare; invocatelo, mentre vicino. E sicuramente noto a tutti che Dio un grande perdonatore, infatti noi non dobbiamo fare nessuna fatica per convincerlo a spandere su di noi il suo perdono, grazia che come abbiamo detto allinizio incondizionata, assoluta e senza riserve. Per, comprendiamo pure che non possiamo cercare il perdono senza cercare il perdonatore, infatti dallo scritto di Isaia, la prima cosa che emerge Cercate il SIGNORE. Il momento propizio, la strada tracciata, la porta dellarca aperta, Dio pi che mai vicino alluomo, le sue braccia sono stese ogni giorno verso la sua creatura, Lui vuole farsi trovare, ora dipende da te e da me aprire gli occhi spirituali e renderci conto di quanto il Signore ci vicino Il SIGNORE vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verit Salmi 145:18. Trovare il Signore certezza di perdono, e Lui vuole farsi trovare, Lui non gioca con noi a nascondino, anzi al primo accenno subito ci risponde ECCOMI. Questa la bella opportunit che Dio ha messo a nostra disposizione, oggi lo si pu trovare, oggi vicino. 2) LASCIARE. Al v. 7 leggiamo: Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avr piet di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare.

Abbiamo detto che il primo passo quello di cercare Dio che un grande perdonatore, ma il secondo e non meno importante passaggio che dobbiamo realizzare in noi quello di lasciare qualcosa che si erge come una di barriera tra noi e Dio. Possiamo racchiudere sotto ununica espressione ci che detto al v. 7, la via dellempio e i pensieri iniqui non sono altro che il risultato del peccato che imperversa nelluomo. Quando ci si avvicina a Dio si deve essere ben intenzionati a lasciare il peccato. E scritto: Esaltate il SIGNORE, il nostro Dio,e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi. Egli santo Salmi 99:5. Il nostro Dio santo e ci viene facile comprendere che per quanto ami il peccatore, Egli odia profondamente il peccato sotto ogni forma. Pertanto quando andiamo ai suoi piedi per ricercate perdono, Egli certamente ce lo conceder ma solo se siamo disposti a lasciare il peccato che inquina la nostra vita. Non importa quanta forza necessaria per realizzare il distacco da una vita di peccato e di ribellione, a noi spetta mettere la buona volont tutto il resto lo far la forza di Dio. Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Ges Cristo, nostro Signore Romani 5:1 3) RICEVERE. Al v.10-11 leggiamo: Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinch dia seme al seminatore e pane da mangiare, cos della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ci che io voglio e condotto a buon fine ci per cui l'ho mandata. Il Signore qui fa un esempio, parla di pioggia e neve che scendono dal cielo sulla terra per renderla proficua e produttiva, per farci comprendere la realt della sua parola nel cuore delluomo. Allinizio abbiamo parlato che per ricevere il perdono bisogna cercare, poi bisogna lasciare, ma un ulteriore passo che non possiamo permetterci di trascurare quello di concedere alla Sua parola di penetrare in noi, dobbiamo consentire che quel cuore arido ora sia annaffiato abbondantemente dalla parola di Dio. Il perdono di Dio ci che permette a un cuore di pietra di diventare di carne, ma la sua parola ci che lo fa palpitare di vita. Ma quello che ha ricevuto il seme in buona terra, colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, cos, l'uno rende il cento, l'altro il sessanta e l'altro il trenta Matteo 13:23. Il seme della nuova nascita stato piantato, il perdono di Dio la certezza che ora Cristo abita nei nostri cuori, ora bisogna che la parola di Dio annaffi abbondantemente il campo appena seminato, penetri profondamente nei cuori aridi come lacqua in una spugna asciutta, che sia compresa e quinti stabile in noi, e sicuramente porter frutto permanente e abbondante. Dio non ha previsto un perdono sterile e infruttuoso, ma una vita rinnovata e feconda, piena di risultati il cui frutto finale un raccolto alla gloria di Dio. CONCLUSIONE I versetti 12e13 danno un quadro finale esultante, unaria festosa circonda coloro che si affidano al Signore, il futuro non incerto, bens chiaro e sicuro, la stessa natura sembra fare festa e molto probabilmente sar cosi Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed in travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo Romani 8:22-23. La salvezza oggi vuol dire piena redenzione domani, e quando questo avverr anche il creato si scroller di dosso ogni scoria del peccato, riuscendo cosi a mettere la parola fine sul capitolo pi doloroso che luniverso stesso ha dovuto subire, lera della ribellione. Ci sar per il SIGNORE un motivo di gloria, un monumento perenne che non sar distrutto, Dio ha preparato ogni cosa, ogni dettaglio non stato trascurato, dipende da ognuno di noi permettere a Dio di iniziare e completare lopera sua in noi, allora anche noi potremo unirci al coro festante che in Apocalisse dice cosi: Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni. E chi ode, dica: Vieni. Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita Apocalisse 22:17. Dio ci benedica.

ACETO GIACOMO

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