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IL TAMARINDO DI ABRAAMO Abraamo a Beer-Sceba 34 In quel tempo Abimelec, accompagnato da Picol, capo del suo esercito, parl ad Abraamo,

dicendo: Dio con te in tutto quello che fai. 23 Giurami dunque qui, nel nome di Dio, che tu non ingannerai me, n i miei figli, n i miei nipoti; ma che userai verso di me e verso il paese dove hai abitato come straniero la stessa benevolenza che io ho usata verso di te. 24 Abraamo rispose: Lo giuro. 25 Poi Abraamo fece delle rimostranze ad Abimelec a causa di un pozzo d'acqua di cui i servi di Abimelec si erano impadroniti con la forza. 26 Abimelec disse: Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me l'hai fatto sapere e io non ne ho sentito parlare che oggi. 27 Abraamo prese pecore e buoi e li diede ad Abimelec; e i due fecero alleanza. 28 Poi Abraamo mise da parte sette agnelle del gregge. 29 E Abimelec disse ad Abraamo: Che cosa significano queste sette agnelle che tu hai messe da parte? 30 Abraamo rispose: Tu accetterai dalla mia mano queste sette agnelle, perch ci mi serva di testimonianza che io ho scavato questo pozzo. 31 Per questo egli chiam quel luogo Beer-Sceba, perch entrambi vi avevano fatto giuramento. 32 Cos fecero alleanza a Beer-Sceba. Poi Abimelec, con Picol, capo del suo esercito, si alz e se ne tornarono nel paese dei Filistei. 33 E Abraamo piant un tamarindo a Beer-Sceba e l invoc il nome del SIGNORE, Dio dell'eternit. 34 Abraamo abit molto tempo come straniero nel paese dei Filistei. Abraamo aveva risolto positivamente i diverbi con Abimelec, ora fra i due vi era un accordo di pace, il pozzo che Abramo aveva scavato e che era divenuto oggetto di contesa, ora era riconosciuto come propriet di Abramo, insomma tutto andava per il meglio e quindi Abramo decide di piantare a Beer-Seba un albero, un tamarindo e dice la scrittura che li invoc il nome del Signore. Il tamarindo, detto anche dattero dellIndia, un albero da frutto tipico delle zone tropicali, in particolare dell'India, come ci suggerisce il nome stesso, appartenente alla famiglia delle Papillonacee, una famiglia di leguminose. La pianta del tamarindo molto imponente, alta fino a 30 metri e larga fino a 7 metri di diametro, con una chioma folta di foglioline verdi, disposte a file di 10 opposte le une alle altre, i fiori sono bianchi striati di giallo e rosso. Proprio limponenza di questo albero ci fa dedurre che sotto lalbero, Abraamo trovava il posto migliore dove appartarsi e invocare il nome del Signore, una sorta di luogo appartato dove pregare Dio. Tutto questo ci deve fare riflettere che quando si ottiene la pace in una determinata situazione o luogo, il credente deve crearsi li un luogo appartato per ringraziare e lodare il Signore perch nella pace il Signore disposto ad accettare la nostra lode e il nostro ringraziamento. Detto questo dobbiamo chiederci : Vi pace attorno a noi? Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini Romani 12:18. Stiamo buttando le basi affinch chi ci sta attorno voglia vivere in pace con noi? Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione Romani 14:19. Ci siamo mai chiesti perch il nostro Dio anche chiamato lIddio di pace? Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sar con voi 2Corinzi 13:11. Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo d. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti Giovanni 14:27. Or il Dio della pace sia con tutti voi Romani 15:33. Amen. Abbiamo piantato il nostro tamarindo? Da ci che abbiamo detto sorgono spontanee delle riflessioni: QUANDO PIANTARE IL NOSTRO TAMARINDO? Piantare simbolicamente il nostro tamarindo significa avere lottato per la pace ed averla ottenuta prima nel nostro cuore. Ci vuol dire anche avere desiderato profondamente la pace attorno a noi Beati quelli che si adoperano per la pace, perch saranno chiamati figli di Dio Matteo 5:9. Non possiamo dire che abbiamo pace con Dio quando poi non desideriamo vivere in pace con coloro che ci stanno attorno. Ges ci insegna il metodo per eccellenza per vivere in pace con tutti, ((PERDONA)). Allora Pietro si avvicin e gli disse: Signore, quante volte perdoner mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte? E Ges a lui: Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette Matteo 18:21-22. Cos vi far anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello Matteo 18:35. Creare unoasi di pace vuol dire lavorare per essa, desiderarla ad ogni costo, combattere per essa, essere disposti anche a sacrificare il nostro orgoglio e anche qualcosaltro al fine di raggiungerla. Solo allora giunge il momento che possiamo piantare il nostro tamarindo.

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PERCHE PIANTARE IN NOSTRO TAMARINDO? Il tamarindo, come abbiamo accennato allinizio, rappresenta quel luogo appartato dove il credente va a cercare la faccia di Dio per unintima comunione per invocare il suo nome. Infatti proprio per la sua grandezza, lalbero era ed in quei posti certezza di un luogo riparato dalla calura del sole, una sorta di oasi nel deserto dove potersi rilassare e da soli o in compagnia di altri e godere della frescura che lalbero garantisce. Il mondo in cui viviamo una sorta di deserto in cui la mancanza dellacqua della vita di Dio si vede e si sente. Ecco perch dobbiamo cercare con laiuto di Dio di creare attorno a noi unoasi di vita e in essa piantare il nostro tamarindo. perch il regno di Dio non consiste in vivanda n in bevanda, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. Poich chi serve Cristo in questo, gradito a Dio e approvato dagli uomini. Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione Romani 14:17-19. La presenza del tamarindo ci garantisce ombra, frescura, ed anche frutto buono da consumare. In pi esso ha anche tante propriet terapeutiche. Questo ci ricorda un altro albero descritto in apocalisse In mezzo alla piazza della citt e sulle due rive del fiume stava l'albero della vita. Esso d dodici raccolti all'anno, porta il suo frutto ogni mese e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni Apocalisse 22:2. Inoltre, proprio perch un albero imponente, esso diventa anche punto di riferimento anche per altri che sono in cerca di oasi e di ristoro, ecco perch la sua presenza diventa essenziale e vitale. DOVE PIANTARE IL NOSTRO TAMARINDO? Espresso quanto detto, urge chiarire che la figura del tamarindo rappresenta lanticipazione e realizzazione visibile del regno di Dio in terra. Detto ci, comprendiamo dove dobbiamo piantare il nostro tamarindo o oasi di pace. In primo luogo nel nostro cuore, perch la che il regno di Dio deve crescere per primo, ma non solo, infatti anche nella nostra casa esso deve sviluppare e crescere ed normale pensare che nella casa dei figli di Dio ci sia la pace del Signore e unoasi di ristoro per tutti i famigliari e quanti altri stanno attorno. In ultimo, ma non meno importante la chiesa, essa loasi per eccellenza dove ogni credente deve desiderare potere andare e stare, dove realizzare la pace interiore ed esteriore, dove potersi nutrire spiritualmente e poter dissetare la propria sete spirituale. La chiesa il luogo dove potersi riparare come ci si ripara allombra dellalbero dal caldo delle tribolazioni e persecuzioni di questo mondoper non ha radice in s ed di corta durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, subito sviato Matteo 13:21. La chiesa importante anche perch colonna e sostegno della verit affinch tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verit 1Timoteo 3:15. Nella radunanza dei santi piacevole stareEcco quant' buono e quant' piacevole che i fratelli vivano insieme! Salmi 133:1

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CONCLUSIONE 34 Abraamo abit molto tempo come straniero nel paese dei Filistei. Ringraziamo il nostro Dio che ci sta dando pace, che possiamo godere dellacqua del pozzo del nostro Dio, che possiamo piantare il nostro tamarindo e cercare la faccia del nostro Dio e invocare il suo nome, ma non dimentichiamo che in questo mondo siamo sempre degli stranieri, la nostra patria ora il regno di Dio e l vogliamo vivere. Abraamo visse da straniero nel paese dei filistei, noi viviamo da stranieri in questa societ al fine di raggiungere ed ottenere la cittadinanza celeste Quanto a noi, la nostra cittadinanza nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Ges Cristo, il Signore Filippesi 3:20. A Dio sia la gloria. ACETO GIACOMO

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