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ESCLUSIVO: I cittadini di Ghouta affermano che ribelli supportati dallArabia Saudita siano gli autori degli attacchi chimici

di Dale Gavlach e Yahya Ababneh 29 Agosto 2013

Questa immagine, fornita da Shaam News Network il 22 agosto 2013, lascia intendere che si tratti di parecchi corpi fotografati durante la sepoltura in un sobborgo di Damasco, nel corso di un funerale avvenuto il 21 agosto, a seguito di affermazioni circa gli attacchi chimici che secondo quanto riportato avrebbero causato la morte di 355 persone (fotografia AP / Shaam News Network)

Chiarimento: Dale Gavlak ha collaborato nella ricerca e nella scrittura di questo articolo, ma non era sul terreno in Siria. Il reporter Yahya Ababneh, con cui stato scritto questo articolo, era il corrispondente da Ghouta che ha parlato direttamente con i ribelli, con i loro familiari, con le vittime degli attacchi chimici e con residenti locali. Gavlak il corrispondente di MintPress per il Medio oriente che ha lavorato come freelance per Associated Press in qualit di corrispondente da Amman Giordania, per quasi un decennnio. Questo report non un articolo di Associated Press, ma unesclusiva di MintPress News. Ghouta, Siria Mentre i preparativi per un intervento militare in Siria guidato dagli Americani prendono velocit a seguito degli attacchi chimici della scorsa settimana, gli Stati Uniti ed i suoi alleati potrebbero stare individuando il colpevole sbagliato. Interviste con persone a Damasco e Ghouta, un sobborgo della capitale siriana, dove membri della organizzazione Medici Senza Frontiere hanno ditto che almeno 355 persone hanno perso la vita, la scorsa settimana, in seguito a ci che si ritiene sia stato un attacco chimico mediante agenti neurotossici, sembrano confermare questa tesi. Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia, cos come la Lega Araba, hanno accusato il regime del Presidente Bashar al-Assad di avere condotto attacchi chimici diretti principalmente contro civili. Navi da guerra americane sono in navigazione nel Mediterraneo pronte a lanciare attacchi militari contro la Siria come ritorsione per aver condotto in forma massiva attacchi con armi chimiche. Gli Stati Uniti e i suoi alleati sembrano non essere interessati ad esaminare alcuna prova che dimostri conclusioni diverse, ed il Segretario di Stato americano John Kerry ha affermato, luned scorso, che la colpevolezza di Assad era una valutazione gi chiara per il mondo intero. Ad ogni modo, da numerose interviste a medici, cittadini residenti a Ghouta, combattenti ribelli e loro familiari, emerge un quadro diverso. Molti ritengono che alcuni gruppi di ribelli abbiano ricevuto armi

chimiche per il tramite del comandante dellintelligence saudita, il Principe Bandar Bin Sultan, e che siano loro i responsabili degli attacchi. Mio figlio venuto da me due settimane f, chiedendomi cosa pensavo delle armi che gli era stato chiesto di portare, ha detto Abu Abdel-Moneim, il padre di uno dei ribelli che combattono per rovesciare Assad, che vive a Ghouta. Abdel-Moneim ha detto che suo figlio, insieme ad altri dodici ribelli, sono stati uccisi allinterno di un tunnel utilizzato per immagazzinare armi forniti da un militante saudita noto come Abu Ayesha, che comandava un battaglione di combattenti. Il padre ha descritto le armi come aventi una struttura a forma di tubo, mentre altre erano simili a grandi bottiglie di gas. Cittadini di Ghouta hanno riferito che i ribelli stavano utilizzando moschee e abitazioni private per dormire, durante la riposizione delle armi nei tunnel. Abdel-Moneim ha detto che suo figlio e gli altri ribelli sono morti durante gli attacchi chimici. Quello stesso giorno, il gruppo militante Jabhat al-Nusra, legato ad al-Quaida, ha annunciato la propria intenzione di condurre attacchi simili contro civili nella citt natale di Assad, Latakia, sulla costa occidentale siriana, come atto di ritorsione. Non ci hanno ditto cosa erano queste armi, n come utilizzarle, si lamentata una combattente ribelle chiamata K. Noi non sapevamo che si trattava di armi chimiche. Non avremmo mai immaginato che potessero essere armi chimiche. Quando il Principe saudita Bandar fornisce simili armi al popolo, egli deve darle solo a chi sa come utilizzarle e maneggiarle, ha affermato. Lei, come altri Siriani, non vuole che il suo vero nome sia utilizzato. A well-known rebel leader in Ghouta named J agreed. Jabhat al-Nusra militants do not cooperate with other rebels, except with fighting on the ground. They do not share secret information. They merely used some ordinary rebels to carry and operate this material, he said. Un noto leader ribelle di Ghouta, che chiamiamo J, concordava. Jabhat al-Nusra e i suoi militanti non collaborano con gli altri ribelli, tranne che in caso di combattimento sul terreno. Essi non condividono informazioni segrete, ma hanno semplicemente utilizato alcuni ribelli per condurre le operazioni di gestione di questo materiale, ha detto. We were very curious about these arms. And unfortunately, some of the fighters handled the weapons improperly and set off the explosions, J said. Eravamo molto curiosi a proposito di queste armi. E sfortunatamente, alcuni dei combattenti ribelli hanno maneggiato in modo sbagliato le armi, provocando le esplosioni, ha detto J. Medici che hanno curato le vittime di attacchi chimici hanno suggerito agli intervistatori di essere molto cauti nel fare domande su chi potesse essere esattamente il responsabile degli attacchi mortali. Lorganizzazione Medici Senza Frontiere ha aggiunto che il personale medico che ha curato circa 3.600 pazienti ha riferito di aver evidenziato sintomi simili a quelli presentati dalle vittime degli attacchi, come schiuma alla bocca, difficolt respiratorie, convulsioni e visione sfocata. MSF non stata in grado di verificare in modo indipendente linformazione. Pi di una dozzina di ribelli ha riferito, nel corso di interviste, di ricevere la propria paga dal governo saudita. Il coinvolgimento dellArabia Saudita In un recente articolo scritto per Business Insider, il reporter Geoffrey Ingersoll ha portato alla luce il ruolo del principe saudita Bandar in questi due anni e mezzo di guerra civile in Siria. Molti osservatori ritengono che Bandar, figura fortemente legata a Washington, sia una delle figure centrali nel movimento di pressione che spinge per un intervento armato americano contro Assad. Ingersoll ha fatto riferimento ad un articolo dal Daily Telegraph in cui si parla di colloqui segreti tra Russia e Arabia Saudita, e nel quale si afferma che Bandar avrebbe offerto al Presidente Putin una fornitura di petrolio a basso prezzo in cambio della possibilit di rovesciare Assad.

Il Principe Bandar si impegnato a proteggere la base navale russa in Siria nel caso in cui il regime fosse rovesciato, ma ha anche accennato alla possibilit di attacchi di terroristi ceceni ai prossimi giochi olimpici invernali che la Russia ospiter, a Sochi, se nessun accordo dovesse essere raggiunto scrive Ingersoll. Io posso dare una garanzia di protezione per le Olimpiadi Invernali del prossimo anno. I gruppi ceceni che minacciano la sicurezza dei giochi sono sotto il nostro controllo, sembra sia stato detto ai Russi. Insieme a funzionari sauditi, gli Stati Uniti pare abbiano dato al capo dellintelligence saudita il via per lavvio di questi colloqui con la Russia, il che non sorprende affatto scrive Ingersoll. Bandar ha studiato in America, ha servito come un molto influente ambasciatore saudita negli Stati Uniti, e la CIA adora questuomo - aggiunge. Secondo il giornale inglese Independent, stata lagenzia di intelligence di Bandar che, per prima, ha portato allattenzione degli alleati occidental, a febbraio, le prime affermazioni di uso di gas sarin da parte del regime siriano. Il Wall Street Journal ha scritto, recentemente, che la CIA ha compreso come i sauditi fossero molto seri circa lipotesi di un rovesciamento di Assad proprio in base alla scelta del Re saudita di nominare il Principe Bandar come guida del progetto. Alla CIA credevano che il Principe Bandar, un veterano degli intrighi diplomatici tra Washington ed il mondo arabo, avrebbe potuto garantire quello che la CIA non poteva: voli carichi di forniture di armi e denaro, e, per usare le parole di un diplomatico americano, "wasta", che il termine in arabo per definire il modo di esercitare la propria influenza in modo clandestino", ha scritto il WSJ. Bandar riuscito a portare avanti il principale obiettivo della politica estera dell'Arabia Saudita, ha scritto il WSJ, ossia sconfiggere Assad ed i suoi alleati Iraniani e di Hezbollah. A questo fine, Bandar ha convinto Washington a sostenere un programma di armamento ed addestramento dei ribelli in un'area in prossimit di una base militare in Giordania. Il Wall Street Journal riferisce che Bandar si sarebbe incontrato con esponenti giordani "molto a disagio per l'uso di questa base": I suoi incontri ad Amman con il Re di Giordania Abdullah sono arrivati a durare fino ad otto ore in un singolo incontro. Il Re ci scherzava su: 'Oh, sta arrivando ancora Bandar? Liberiamo due giorni in agenda per il meeting', ha detto una persona che ha direttamente seguito gli incontri. La dipendenza finanziaria della Giordania dall'Arabia Saudita potrebbe aver dato ai Sauditi le giuste leve. Un centro operativo in Giordania ha avviato le sue attivit nell'estate del 2012, con la costruzione di una pista di atterraggio e di magazzini per le armi. I Sauditi hanno fornito AK 47 e munizioni - ha scritto il WSJ citando funzionari sauditi. Sebbene la posizione ufficiale saudita sia quella che Ryhad appoggia solo le fazioni moderate dei ribelli, il WSJ afferma che "fondi ed armi sono stati forniti ai gruppi radicali, allo scopo di bilanciare l'influenza dei gruppi di islamisti rivali foraggiati dal Quatar". Alcuni ribelli, intervistati, hanno affermato che il Principe Bandar conosciuto come "al-Habib", ossia "L'Amatore", dai militanti di al-Quaida che combattono in Siria. Peter Oborne, in un articolo pubblicato gioved sul Daily Telegraph, ha usato parole di cautela circa la corsa di Washington verso la punizione del regime di Assad mediante l'uso di cosiddetti attacchi "limitati" che non sarebbero finalizzati al rovesciamento del regime ma solo alla limitazione della sua capacit di utilizzare armi chimiche: Considerate ci: gli unici beneficiari delle atrocit erano i ribelli, che prima degli attacchi chimici stavano perdendo la guerra, e che ora hanno Gran Bretagna ed America pronte ad intervenire dalla loro parte. Mentre non sembra ci siano dubbi sull'utilizzo di armi chimiche, ci sono dubbi su chi le abbia utilizzate. E' importante ricordare che Assad gi stato accusato, in un'altra occasione, di utilizzare gas venefici contro i civili. Ma il commissario delle Nazioni Unite in Siria, Carla Del Ponte, ha concluso che fossero i ribelli, e non Assad, i presunti responsabili. <-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------> Alcune informazioni contenute in questo articolo non hanno potuto essere verificate indipendentemente. Mint Press News continuer a fornire ulteriori informazioni ed aggiornamenti. Dave Gavlak il corrispondente di Mint Press News per il medio oriente, e ha lavorato come reporter da Amman, Giordania, per la Associated Press, NPR e la BBC. Esperto in affari mediorientali, Gavlak copre la

regione su argomenti quali politica, societ ed economia. Dale ha un Master in studi medio orientali ottenuto all'Universit di Chicago. Contattate Dale a dgavlak@mintpressnews.com Yahya Ababneh un giornalista freelance giordano, e sta al momento lavorando per ottenere un master in giornalismo. Ha coperto gli eventi in Giordania, Libano, Arabia Saudita, Russia e Libia. I suoi articoli sono stati pubblicati su Amman Net, Saraya News, Gerasa News e altrove. Fonte: http://www.mintpressnews.com/witnesses-of-gas-attack-say-saudis-supplied-rebels-with-chemicalweapons/168135/

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