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EnergicaMente

ENERGIA E TURISMO
Assessorato allAmbiente Servizio Ambiente e Paesaggio

Risparmio energetico nel settore turistico

Introduzione
La crisi del modello energetico basato sullo sfruttamento delle fonti fossili (petrolio, metano, carbone) offre ai sostenitori dello sviluppo sostenibile unimportante opportunit per mettere in atto su larga scala i principi e le metodologie no ad ora realizzate solo sperimentalmente. Il fallimento del modello energetico fossile evidente sia da un punto di vista economico che ambientale. Il costo delle fonti energetiche fossili stato in costante e rapido aumento negli ultimi anni a causa del contemporaneo vericarsi dei due fattori cardine delle leggi economiche: laumento della domanda e la diminuzione degli stock disponibili. Laumento della domanda energetica dovuta sia alla recente trasformazione di nazioni molto popolose (es. Cina e India) verso modelli di economia di consumo, sia alla difcolt che questo modello di societ consumistica ha nel favorire lefcienza e contrastare gli sprechi, soprattutto laddove sono particolarmente radicati ormai da decenni (es. Usa e Europa). Da tempo poi si assiste ad una diminuzione degli stock energetici disponibili: le fonti fossili non sono risorse rinnovabili e il loro consumo quotidiano ne porta inevitabilmente allesaurimento. Da un punto di vista ambientale lutilizzo delle risorse fossili inoltre il primo imputato delleffetto serra e delle conseguenze che esso sta provocando in termini di cambiamenti climatici (es. deserticazione, fenomeni meteorologici estremi, innalzamento delle temperature ecc.). Lanidride carbonica che i derivati del petrolio, carbone e metano producono durante la combustione, infatti il principale tra i gas che creano nellatmosfera una sorta di barriera che trattiene il calore che il sole invia sulla terra, aumentandone cos la temperatura proprio come accade attraverso i vetri di una serra. Per affrontare il problema del mutamento climatico della Terra e trovare una convivenza armonica tra le esigenze dello sviluppo e quelle della natura, la maggior parte dei principali governi del mondo (ad eccezione di Stati Uniti e Australia) hanno raticato il Protocollo di Kyoto impegnandosi a ridurre le proprie emissioni di gas serra di almeno il 5,2% entro il periodo 2008-2012, sulla base delle emissioni rilevate nel 1990. Ad oggi, la situazione circa gli adempimenti del Trattato da parte dei maggiori paesi aderenti sembra lontana dal raggiungimento dellobiettivo, in particolare per lItalia che ha addirittura aumentato le proprie emissioni anzich ridurle. Limpegno in questa direzione non pu essere imputabile per solo ai governi centrali, ma deve saper coinvolgere gli Enti Locali, le categorie sociali e la popolazione tutta. Un cambiamento di rotta nel settore energetico non pu inoltre prescindere da una riduzione complessiva della domanda, poich le fonti energetiche rinnovabili non appaiono, ad oggi, in grado di sostituire completamente la domanda energetica da fonti fossili. Dovr quindi inevitabilmente compiersi un complessivo mutamento culturale che sostenga lefcienza energetica di ogni comparto (residenziale, industriale, agricolo, trasporti ecc.) promuovendo le innovazioni tecnologiche capaci di eliminare gli sprechi e valorizzando le risorse locali, giungendo cos ad una riduzione della domanda energetica che non limiti le esigenze e le aspettative sociali, ma anzi liberi risorse che potranno essere investite in altri settori dello sviluppo sostenibile. Questi concetti sono alla base del Piano Energetico Ambientale della Regione Marche (PEAR), approvato il 16/02/2005, che costituisce il quadro di riferimento per i soggetti pubblici e privati che assumono iniziative in campo energetico sul territorio regionale. Il presente manuale stato realizzato nellambito della campagna di comunicazione Energicamente promossa dalla Regione Marche e fa parte di una collana composta da sette manuali: Risparmio energetico; Energia dal sole; Energia pulita dal vento e dallacqua; Energia da biomasse; Produzione e distribuzione efciente di calore ed elettricit; Edilizia sostenibile; Energia e Turismo. Energicamente identica il tema delliniziativa, che appunto il risparmio energetico. Ciascuno di noi infatti pu energicamente operare per ridurre gli sprechi di energia ed energicamente deve divenire dunque limpegno e la linea di azione di tutti i cittadini.

Turismo energeticamente sostenibile


Il turismo sostenibile privilegia la gestione nel lungo periodo delle risorse e garantisce il soddisfacimento dei bisogni economici e sociali di un territorio, senza intaccare lintegrit di cultura, la natura, la biodiversit e il paesaggio, che rappresentano gli aspetti qualicanti dellofferta turistica. Il turismo sostenibile ha quindi da un lato limpegno di tutelare il patrimonio sul quale fonda la sua attivit, dallaltro quello di contenere limpatto delle proprie infrastrutture e dei turisti stessi. Questo manuale si occupa di questo ultimo aspetto: del contenimento degli impatti legati alle attivit ricettive relativamente al solo settore energetico. Ovviamente i consumi energetici non sono che una parte degli impatti correlabili alle attivit ricettive ma riducendoli, sarebbero molteplici i beneci ambientali che si potrebbero riscontrare. Studi dellANPA1 dimostrano che il consumo energetico per presenza nel settore alberghiero italiano quattro volte superiore ai consumi giornalieri per abitante del comparto civile.

Figura 1: Consumi di energia elettrica giornalieri nel settore civile e negli alberghi

Mettendo in pratica comportamenti virtuosi nella gestione quotidiana delle attivit ricettive, si pu ipotizzare un risparmio annuo di circa 1.000 milioni di MJ/anno di energia elettrica. A questa quota risparmiata, attraverso ladozione di buone pratiche comportamentali, si deve aggiungere quella evitata attraverso interventi infrastrutturali sul complesso edilizio che ospita le varie forme di ricettivit. Il turismo, in misura maggiore rispetto ad altri settori, utilizza le risorse ambientali come principale materia prima per la propria funzione produttiva: la scommessa dello sviluppo sostenibile deve essere quindi quella di riuscire a sensibilizzare gli operatori del settore, facendo loro comprendere che, rispetto dellambiente e tutela delle risorse, non sono solo un vincolo ma anche unopportunit di immagine e di attrazione per quelle forme di turismo consapevole che sempre pi si stanno diffondendo.

ex Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale, conuita in APAT.

La crescente sensibilit del turista verso lambiente e il suo uso a cui oggi si assiste, la conseguenza, avvertita specialmente nell Europa occidentale, di una maggiore attenzione alla qualit della vita e quindi al mondo nel quale si vive. Ecco che in questo contesto sono nati e continuano a svilupparsi dei modelli di certicazione in grado di attestare lattenta gestione ambientale di una struttura turistica e in grado di richiamare, con sempre maggiore interesse, quei clienti che premiano e mettono tra le preferenze di meta, quelle organizzazioni (alberghi, campeggi ecc.) che si mobilitano in prima persona per preservare lambiente, ridurre linquinamento e salvaguardare le risorse tra cui quella energetica. Tra le certicazioni pi diffuse a livello di strutture ricettive, troviamo quelle relative ai Sistemi di Gestione Ambientale (ISO 14001) e al regolamento EMAS (Eco Management System). Ladozione di questi sistemi richiede tempi e sforzi di investimento economico e di risorse umane anche notevoli, ma contribuisce a mettere a nudo quelli che sono, sotto il prolo ecologico ed economico, veri e propri punti di debolezza. Le soluzioni necessarie per adempiere alle certicazioni ricompensano cos nel tempo la struttura garantendole un risparmio legato allecoefcienza. Nel 2003 la Comunit Europea ha inoltre allargato anche al settore turistico2 il marchio Ecolabel che viene attribuito a prodotti/sevizi che dimostrano di avere un ridotto impatto ambientale lungo lintero ciclo di vita. I criteri ecologici su cui si basa lattribuzione del marchio garantiscono la qualit ambientale delle attivit ricettive, poich riguardano direttamente il contenimento degli impatti ambientali derivanti dallofferta dei servizi e correlati allacquisizione dei prodotti, allerogazione del servizio e alla produzione dei riuti3. Letichetta ecologica rappresenta per la struttura una forma di pubblicit e un fattore di scelta assolutamente discriminante nel settore turistico. Il marchio comunica infatti al cliente che il prezzo pagato non tiene conto esclusivamente dei normali servizi offerti da qualsiasi struttura ricettiva, ma include anche misure di attenzione per la salvaguardia dellambiente e, di riesso, per la salute umana. Oltre a questo marchio riconosciuto a livello europeo importante anche ricordare liniziativa di Legambiente con gli alberghi consigliati per la difesa dellambiente: marchio nato nel 1998 per promuovere la riduzione degli impatti ambientali e sensibilizzare i turisti attraverso il rispetto di 10 requisiti che riguardano luso delle risorse, la salute, il comfort, la mobilit sostenibile, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali locali e la partecipazione.

Finanziamenti per il turismo sostenibile nella Regione Marche


Il programma ASSO, approvato dalla Regione Marche nel 2003 e promosso dallAutorit Ambientale promuove, tra le sue iniziative volte alla sensibilizzazione del territorio regionale in vista dellelaborazione della Strategia di Azione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile nelle Marche, la diffusione e lutilizzo di azioni concrete per lo sviluppo di attivit turistiche sostenibili. Lobiettivo la riqualicazione dellofferta turistica regionale indirizzandola verso azioni e modalit di gestione a minore impatto ambientale riducendo il prelievo ed il consumo delle risorse. Nel 2004 la Regione Marche ha emanato un bando di nanziamento articolato in due misure nalizzate per la progettazione e la riqualicazione ambientale di aree a forte concentrazione turistica e per progetti di ecoefcienza di imprese turistico-ricettive.

Con Decisione 2003/287/CE possono ottenere il marchio alloggi turistici collettivi (es. alberghi, motel, pensioni, fattorie, ostelli, campeggi, rifugi ecc.) a alloggi turistici privati (es. camere in aftto in alloggi familiari, residenze secondarie, multipropriet ecc.). Dal 2005, con Decisione 2005/338/CE anche i campeggi possono ricevere il marchio. 3 LEcolabel turistico prevede 36 criteri obbligatori e 46 opzionali: a ciascun requisito non obbligatorio attribuito un punteggio e per ottenere il marchio necessario raggiungere una soglia minima pressata. In Italia, ad avere ricevuto il marchio sono 3 agriturismo e 4 B&B.
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Consumare meno e consumare meglio


Gli ambiti di intervento per ridurre gli sprechi di energia delle strutture turistiche sono moltissimi. In queste pagine verranno descritte alcune soluzioni possibili in coerenza con quanto richiesto dai criteri obbligatori della sezione energia4 dei disciplinari di assegnazione del marchio Ecolabel e, dove possibile, saranno riportate le migliori best practice italiane del settore.

Energie rinnovabili e alternative


Buona parte dellenergia consumata dalla struttura ricettiva potrebbe essere ottenuta, anzich da combustibili di origine fossile come metano e gasolio, da fonti rinnovabili pulite come il sole, il vento, lacqua e da forme alternative come le biomasse e la geotermia.
Fonte Struttura Energia ottenuta Sfrutta lenergia del sole per produrre calore che pu essere utilizzato per scaldare lacqua contenuta in un boiler o lacqua che scorre nelle tubazioni dei termosifoni della struttura

Sole

Pannello solare

Sole

Cella fotovoltaica

Sfrutta lenergia del sole per convertirla, attraverso materiali semiconduttori come il silicio, in energia elettrica

Vento

Impianto Microeolico

Sfrutta lenergia meccanica del vento che fa muovere le pale dei mulini per convertirla in energia elettrica

Acqua

Impianto mini-Hydro

Sfrutta lenergia meccanica dellacqua che fa muovere le pale della turbina per convertirla in energia elettrica

Suolo

Pompe di calore

Trasporta calore da un corpo a temperatura pi bassa ad uno a temperatura pi alta utilizzando il principio di funzionamento del frigorifero Sfruttano lenergia termica rilasciata dalla combustione di materiale vegetale (legna, cippato, pellet) per utilizzarla tal quale nel riscaldamento di ambienti o acqua sanitaria

Biomassa

Termostufe e caldaie a biomassa

I criteri obbligatori dellEcolabel prevedono che almeno il 22% dellenergia elettrica consumata dalla struttura e altrettanto per lenergia utilizzata per il riscaldamento, provengano da fonti di energia rinnovabili. I sistemi a pompa di calore e a biomassa sono tecnologie dai costi accessibili e possono essere installati ovunque senza particolari accorgimenti. Le prime, contrariamente a quanto si crede, presentano un costo totale (investimento, costi di gestione e acquisto dellenergia) inferiore rispetto a quello delle installazioni tradizionali come caldaie a gas o ad olio (possono costare anche un 30% in meno a seconda delle casistiche di utilizzo). Il sistema a pompa di calore pu inoltre essere reversibile, cambiando cio la sua funzione quando necessario (da riscaldatore a raffrescatore). Si realizza cos la possibilit di climatizzare un ambiente per un intero anno (condizionamento estivo e riscaldamento invernale) con un unico sistema.
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I criteri dellEcolabel sono strutturati nelle sezioni: energia, acqua, sostanze chimiche pericolose, altri servizi e gestione generale.

I pannelli solari termici vengono oggi ampiamente utilizzati in molte strutture turistiche: in estate possono garantire la piena copertura di fabbisogno idrico di acqua calda, mentre in inverno possono servire da supporto alla caldaia che riceve in questo modo acqua gi preriscaldata (e che quindi dovr consumare meno energia per portarla alla temperatura desiderata). I costi del solare termico sono oggi fortemente contenuti rispetto a qualche anno fa (intorno ai 2.000 Euro per riscaldare circa 200 l di acqua al giorno5 con una supercie di circa 4/5 m2 di pannello), mentre ancora molto elevati sono quelli del solare fotovoltaico, che utilizza, per produrre elettricit, materiali come il silicio dagli elevati costi di reperimento e lavorazione (mediamente 1 kW di potenza installata su un utenza collegata alla rete elettrica, richiede una supercie di circa 8-10 m2 e ha un costo intorno ai 7.000 8.000 Euro IVA esclusa). Visti gli elevati costi di installazione, per facilitare la diffusione della tecnologia fotovoltaica, stata istituita una forma di nanziamento chiamata Conto Energia6 che, diversamente dai nanziamenti in conto capitale di qualche anno fa, che elargivano contributi elevati per linvestimento sostenuto (es. programma Mille Tetti Fotovoltaici), paga lenergia effettivamente prodotta attraverso una tariffa incentivante per 20 anni.

Progetto bagnino sostenibile 7


Su impulso dellAgenda 21 Locale della Provincia di Rimini, nasce a Rimini nel 2003, lidea del Bagnino Sostenibile per ladozione di buone pratiche di gestione e informazione ambientale nel campo turistico. Un primo stabilimento balneare sulla spiaggia si dota di 12 pannelli fotovoltaici (1,5 kW), di 2 pannelli solari termici per scaldare lacqua delle docce e di altre soluzioni per ridurre i consumi idrici e la produzione di riuti. Le soluzioni adottate consentono allo stabilimento di risparmiare circa 300 kWh di energia ogni mese, con un contributo alla riduzione della CO2 in atmosfera di circa 3.800 Kg. A 4 anni di distanza, sono 20 gli stabilimenti balneari che seguono lesempio del primo bagnino sostenibile (Bagno Guglia n.68 di Riccione) che ad oggi ha inoltre ottenuto la certicazione ISO 14.001 della sua struttura.

Con la Finanziaria 2007 linstallazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici, industriali, piscine, strutture sportive, ecc. sottoposta a detrazione del 55% delle spese sostenute no ad un massimo di 60.000 Euro.

Potenza nominale dellimpianto (kW)

Impianti non integrati architettonicamente 0,40 (Euro/kWh) 0,38 (Euro/kWh) 0,36 (Euro/kWh)

Impianti parzialmente integrati architettonicamente 0,44 (Euro/kWh) 0,42 (Euro/kWh) 0,40 (Euro/kWh)

Impianti con integrazione architettonica 0,49 (Euro/kWh) 0,46 (Euro/kWh) 0,44 (Euro/kWh)

_P< _3 1< _P 3< _ 20 <


P > 20

Con questo sistema una struttura turistica pu installare pannelli fotovoltaici e trasformarsi in produttore di energia pulita vendendola alla rete, oppure utilizzarla per i propri consumi interni: in entrambi i casi ricever un premio in denaro con cui riuscir ad ammortizzare le spese dellinvestimento sostenuto in 10 - 12 anni, e da quel momento in poi produrr energia gratuitamente.
Fabbisogno medio di una famiglia di 4 persone. DM 6/02/06 che modica il DM 28/7/05 con cui viene istituito il Conto Energia http: www.ambientediritto.it/legislazione/Energia/2006/dm_6feb2006.htm 7 www.turismosostenibile.provincia.rimini.it/
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Produzione di calore
Per una struttura turistica la scelta del tipo di impianto con cui produrre calore molto importante per pianicare unefciente strategia di risparmio energetico. I criteri obbligatori dellEcolabel prevedono che le nuove caldaie abbiano un rendimento superiore al 90% e che nel caso di utilizzo di carbone o di oli combustibili, questi abbiano un tenore di zolfo inferiore allo 0,2%. Le caldaie hanno mediamente un rendimento (rapporto tra lenergia prelevata dal combustibile e resa allambiente) intorno all80%: oltre il 20% dellenergia viene infatti persa sotto forma di calore attraverso i fumi che risalgono il camino. I sistemi pi efcienti in commercio sono le cos dette caldaie a 4 stelle, secondo la classicazione prevista dalla Direttiva 92/42/CE8. Tra queste, le caldaie a condensazione sono realizzate con la tecnologia pi avanzata in quanto permettono di recuperare il calore latente normalmente dissipato attraverso i fumi di combustione, con conseguente riduzione di consumo di combustibile e minori emissioni nocive in atmosfera. Tali sistemi possono raggiungere anche una resa del 100% e consentono risparmi no al 20% di combustibile rispetto una caldaia tradizionale e no al 40% se associati a impianti di riscaldamento che funzionano a basse temperature come pannelli radianti o sistemi di riscaldamento a pavimento. I sistemi a pavimento vengono realizzati al di sotto del piano calpestabile e in essi scorre, allinterno di serpentine in PVC, acqua ad una temperatura di 30-33C (rispetto i 70-80C dei termosifoni tradizionali). Un impianto di questo tipo consente di riscaldare uniformemente lambiente garantendo un maggior comfort termico ed evita che si generino ussi convettivi di calore verso lalto ovviando al problema della straticazione termica.

Un ulteriore efciente sistema adottabile nelle strutture turistiche, e in particolare in quelle alberghiere che presentano carichi termici ed elettrici rilevanti per un lungo periodo dellanno, quello della cogenerazione. Con questo sistema si produce in modo combinato energia elettrica ed energia termica attraverso un motore a scoppio. Il calore prodotto dal generatore, che normalmente sarebbe disperso nellambiente, pu essere completamente recuperato e convertito a sua volta in energia termica attraverso degli scambiatori. Il sistema garantisce in tal modo un uso pi efciente delle fonti primarie di energia, una maggior sicurezza nellapprovvigionamento energetico e una conseguente riduzione di emissione di gas serra in atmosfera. In commercio esistono dei sistemi di piccola cogenerazione (35-200 kW di potenza) applicabili a strutture alberghiere in sostituzione a caldaie tradizionali. Si stima che un albergo con pi di 100 camere possa risparmiare in un anno anche 10.000 Euro, per strutture pi grandi il benecio pu raggiungere anche i 30.000 Euro: in media in 4/5 anni il costo dellinvestimento ammortizzato, a fronte di una vita utile dellimpianto di circa 15 anni.

Direttiva 92/42/CE concernente i requisiti di rendimento per le nuove caldaie ad acqua calda alimentate con combustibili liquidi o gassosi: http://europa.eu.int/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexapi!prod!CELEXnumdoc&lg=IT&numdoc=31992L0042&model=guichett
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Un criterio facoltativo dellEcolabel prevede che tutta lenergia elettrica e il riscaldamento della struttura turistica siano garantiti da un impianto di cogenerazione. Una volta realizzato limpianto pi efciente sar importante anche dotarsi di sistemi di regolazione automatica della temperatura come ad esempio dispositivi di spegnimento automatico degli impianti di riscaldamento in presenza di porte o nestre aperte, regolazione della centrale termica mediante sonda di temperatura esterna, o ancora regolazione autonoma di ogni volume abitativo mediante valvole termostatiche o termostati ambiente. Un criterio facoltativo dellEcolabel prevede che in ogni stanza la temperatura sia regolata in maniera autonoma.

Isolamento delledicio
Le spese di riscaldamento per un edicio non dipendono solo dal volume che si va a riscaldare, dal clima e dalla temperatura che si vuole mantenere, ma anche e soprattutto dallentit delle dispersioni: circa l80% delle fughe di calore (in inverno) e dei rientri di calore (in estate), passa attraverso le pareti, il tetto, i solai e la restante quota dovuta a spifferi daria incontrollati generati da cattive tenute o fessure di porte e nestre. Per ostacolare il fenomeno della dispersione termica si deve quindi cercare di aumentare la resistenza termica degli edici attraverso interventi di coibentazione che ostacolino il passaggio del calore da interno a esterno e viceversa. Tra i sistemi di isolamento, quello a cappotto consiste nellapplicare sullintera supercie esterna delle pareti, uno strato di materiale coibente successivamente ricoperto da una protezione di intonaco esterna. Il costo dipende dallo spessore dellisolante che si va ad applicare: indicativamente per 4 cm di polistirene con aggiunta di intonaco in 3 strati armato con rete a bra di vetro, il costo stimato di circa 30 Euro/mq, con laggiunta di 1 Euro/mq per ogni cm in pi di isolante. Questo tipo di opera consigliata ad esempio quando previsto un rifacimento della facciata (risparmio energetico di circa il 15%), in caso contrario, si pu optare per un pi semplice intervento di isolamento dallinterno realizzabile anche autonomamente applicando uno strato di materiale isolante, come bra di vetro e cartongesso, sulla supercie interna delle murature perimetrali (anche in questo caso il risparmio pu arrivare al 15%). Una terza soluzione invece quella dellisolamento nellintercapedine che viene eseguita introducendo materiale isolante sfuso (granuli, occhi o schiume) dentro i muri (in questo caso il risparmio pu arrivare no al 25%). Molto meno dispendiosi sono invece gli interventi di isolamento dei serramenti: anche se sono gi state effettuate le opere di risparmio energetico sulle pareti murarie delledicio, il calore pu infatti continuare ad uscire dalle nestre attraverso i vetri ed il cassonetto della tapparella.

Tipo di isolamento Guarnizioni per serramenti Vetro supplementare9 Vetro a termocamera (doppio vetro)

Costo 6 - 7 Euro per mq di insso 40 - 50 Euro per mq di insso 120 - 170 Euro per mq di insso

Risparmio stimato sui consumi 5 - 10% 10 - 15 % 15 - 20%

Le soluzioni riportate in tabella possono servire a rispettare i requisiti richiesti da un criterio obbligatorio dellEcolabel che prevede che le nestre debbano avere un adeguato livello di isolamento termico ed acustico.

La soluzione consiste nellapplicare un vetro sopra quello esistente.

Soluzioni molto pi semplici anche se non paragonabili agli interventi precedentemente descritti, consistono nel montare tende interne alle nestre per riparare dagli spifferi daria (attenzione per che le tende non vadano a coprire i termosifoni, in questo caso infatti la tenda intrappoler il calore verso lalto evitando che questo diffonda nella stanza) o esterne allabitazione, da utilizzare in estate per evitare lingresso dai vetri dei raggi del sole con conseguente effetto serra interno alledicio.

Fino a questo momento sono stati descritti interventi realizzabili su edici esistenti, si vuole per anche accennare ad un nuovo modo di concepire e progettare strutture edilizie: larchitettura bioclimatica. Questa disciplina unisce luso razionale dellenergia allutilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e adatta ledicio al clima, riducendo al minimo lapporto energetico necessario, no ad un risparmio del 50% sullenergia necessaria per riscaldare, raffreddare e illuminare. Interventi di riscaldamento passivo, tetti verdi, muro di Trombe o serre solari, diventano in questo modo soluzioni convenienti in fase di progettazione delledicio, piuttosto che in riqualicazione, senza che questo comporti un eccessivo incremento dei costi che saranno altres rapidamente ammortizzati. Un criterio facoltativo dellEcolabel premia le strutture turistiche costruite in base a criteri bioclimatici.

Condizionamento
Laddove il clima molto caldo e occorre servire la struttura turistica con impianti di condizionamento, una quota elevata delle spese energetiche saranno imputabili al consumo di elettricit per il loro funzionamento. Nel caso di strutture alberghiere con molte camere, pu diventare utile il sistema delle chiavi magnetiche collegate alla rete elettrica di alimentazione dellimpianto: quando lospite della struttura esce dalla camera, automaticamente il sistema viene spento evitando che resti acceso inutilmente per molte ore della giornata. Unalternativa allacquisto dei condizionatori, se il clima lo consente, possono essere la pale ventilatori applicate al softto. Il consumo di energia sar certamente minore a fronte comunque di un benessere garantito per chi soggiorna nella stanza.

Elettrodomestici e dispositivi elettronici


Anche lacquisto di un elettrodomestico pu essere fatto, se il modello lo consente, tenendo conto dellefcienza dellapparecchio che si va a scegliere. Per la maggior parte degli elettrodomestici in commercio (es. frigoriferi, lavastoviglie, condizionatori, lavatrici ecc.) esiste infatti lobbligo, da parte dellUnione Europea, di apporre sul prodotto in commercio unetichetta che fornisce informazioni sui suoi consumi di risorse e in particolare di energia.

Tipo elettrodomestico, marca e costruttore Classe di efcienza energetica

Marchio Ecolabel della Comunit Europea che indica un prodotto pi ecocompatibile con lambiente

Le classi di efcienza vanno dalla A per gli elettrodomestici pi efcienti, alla G per quelli che consumano di pi e che incidono maggiormente sui costi in bolletta. In genere i modelli di classe A riducono i consumi del 30% rispetto a quelli di classe C e il loro costo non sempre pi elevato.

Consumo in kWh/anno in condizioni ottimali di funzionamento

Altre informazioni sui consumi di risorse dell elettrodomestico

Un criterio obbligatorio dellEcolabel prevede che gli impianti di condizionamento installati nella struttura turistica abbiano unefcienza energetica minima di classe B, mentre gli elettrodomestici (criterio facoltativo) devono avere un efcienza energetica di classe A.

Rimanendo in tema di elettrodomestici non si possono trascurare i consumi in stand-by degli apparecchi elettronici come i televisori e videoregistratori presenti nelle camere della struttura ricettiva. Anche se apparentemente i loro consumi sembrerebbero ininuenti non affatto cos: per avere unidea si consideri che una TV mantenuta in stand-by tutto lanno, consuma circa 105 kWh. Moltiplicando questo valore per il numero di apparecchi presenti nelle camere, facile rendersi conto dellentit dei consumi: sempre meglio quindi, acquistare televisori o altri apparecchi dotati di standby a bassissimo assorbimento (inferiore a 1 Wh).

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Illuminazione
Una consistente quota dei consumi di una struttura turistica pu essere imputata al comparto dellilluminazione. Per lilluminazione di interni, la totale sostituzione delle lampade a incandescenza tradizionali (ancora ampiamente utilizzate) con lampade a basso consumo (uorescenti compatte) una priorit, sia nelle camere che nelle aree comuni. Considerando che una lampadina a basso consumo da 25 W emette la stessa luce di una tradizionale da 100 W, consumando per un quinto dellenergia, il risparmio atteso per un singolo albergo pu raggiungere in molti casi anche l80% dellattuale consumo per illuminazione. Le lampade a uorescenza sono inoltre particolarmente adatte per quegli ambienti in cui la luce rimane accesa per un tempo prolungato senza interruzioni e quindi per ambienti come la sala da pranzo, la cucina e la reception. Come si vede dalla tabella infatti, quanto maggiore il tempo di utilizzo delle lampadine a uorescenza, tanto pi il tempo di ammortamento dellinvestimento sostenuto per sostituire le lampadine tradizionali sar breve e contemporaneamente minori saranno anche le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Risparmio ottenuto sostituendo 3 lampadine tradizionali da 100 W con 3 lampadine a basso consumo da 25 W Utilizzo giornaliero medio (ore) 1,5 3 4,5 6 Risparmio annuale medio (Euro) 20 40 60 80 Emissioni di Co2 evitate (Kg) 70 139 210 280

Un criterio obbligatorio dellEcolabel prevede che almeno il 60% delle lampadine della struttura turistica abbia unefcienza di classe energetica A. Anche i corpi illuminanti hanno la loro importanza: dove possibile si devono evitare i lampadari con molte luci perch molto pi inefcienti rispetto i lampadari singoli. Per avere unidea dei consumi, si consideri che una lampada da 100 W emette la stessa luce di 6 lampadine da 25 W ma risparmia circa il 50% di elettricit. Oltre alluso di lampade ad alta efcienza, nei locali comuni opportuno adottare sistemi di regolazione automatica dellilluminazione (sensori di presenza e regolatori del usso luminoso), che possono portare ad un risparmio di energia nelle aree comuni (es. corridoi e scale), variabile tra il 30 e il 60% dei consumi complessivi. Per lilluminazione degli ambienti esterni come terrazze, giardini e viali di accesso, diventa conveniente lutilizzo delle lampade al sodio che emettono una luce gialla e hanno unefcienza mediamente superiore di 10 volte rispetto alle lampade ad incandescenza tradizionali. Una loro valida alternativa pu essere rappresentata da lampioncini fotovoltaici che producono da s energia durante il giorno attraverso un piccolo pannello fotovoltaico e alla sera, attivandosi automaticamente grazie alla presenza di un sensore luminoso, illuminano gli ambienti desiderati senza consumare energia elettrica. Anche i dispositivi luminosi interni alle stanze possono inne essere controllati con sistemi a chiavi magnetiche collegate alla rete elettrica che, estratte dal cliente quando esce dalla stanza, disattivano automaticamente tutte le luci evitando che queste vengano dimenticate accese.

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Sensibilizzazione degli ospiti


Ridurre gli sprechi energetici della struttura turistica signica anche sensibilizzare i propri ospiti a comportamenti virtuosi nellutilizzo della risorsa. Gli accorgimenti che in questo senso possono essere messi allopera sono poco onerosi per il gestore ma possono rivelarsi di grande aiuto per ridurre le spese energetiche. In tabella sono riportati alcuni consigli facilmente realizzabili.

Illuminazione

Ricordare agli ospiti, con un vademecum nelle camere, di spegnere le luci quando si esce dalle stanze

Condizionamento/Riscaldamento

Ricordare agli ospiti, con un vademecum nelle camere, di chiudere porte e nestre con gli impianti in funzione Ricordare agli ospiti, con un vademecum nella camere, di preferire la funzione di deumidicazione al condionatore e di mantenere la temperatura a non pi di 3-4 C di differenza con quella esterna. Ricordare agli ospiti, con un cartello nei bagni, di cambiare la biancheria solo quando strettamente necessario e organizzare un sistema attrezzato (es. cesto per la biancheria controllato quotidianamente dal personale delle pulizie).

Condizionamento

Cambio biancheria

Semplici cartelli o vademecum su comportamenti corretti a cui attenersi durante la permanenza nella struttura, possono essere di invito ai turisti per modicare le proprie abitudini, magari trasferendo anche a casa, una volta di ritorno dalle vacanze, le buone prassi apprese.

Alcuni criteri obbligatori dellEcolabel richiedono che la struttura turistica sensibilizzi i propri ospiti al corretto utilizzo della risorsa energetica.

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Bibliograa
Pubblicazioni/Articoli
Manuale tecnico per lEcolabel Europeo, APAT, 2005 Gli strumenti di gestione ambientale applicati al settore turistico, DApolonnia Spa Paesaggio, turismo e Agenda21 Locale, Regione Lombardia, 2005

Linkograa
http://www.ecolabel.it/ http://www.legambienteturismo.it/ecoalberghi/ http://www.yourvisit.info/ http://www.provincia.rimini.it/progetti/territorio/2003_bagno/index.htm http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/2902/klimahaus/index_i.htm

Stesura: aprile 2007

Questo manuale stato realizzato nellambito della campagna di comunicazione ENERGICAMENTE promossa della Regione Marche. Il manuale fa riferimento ai contenuti del Piano Energetico Ambientale Regionale (approvato il 16 febbraio 2005), che costituisce il quadro di riferimento per i soggetti pubblici e privati che assumono iniziative in campo energetico sul territorio regionale. Ricerca dati e stesura testi: Punto 3 - Progetti per lo Sviluppo Sostenibile - www.punto3.info Concept graco: Achabgroup - Rete Nazionale di Comunicazione Ambientale - www.achabgroup.it

Regione Marche Servizio Ambiente e Pasesaggio Via Tiziano, 44 60125 Ancona. Tel. 071.806.3521 Fax 071.806.3012 www.ambiente.marche.it servizio.ambiente@regione.marche.it

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