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L'OSSERVATORE ROMANO
Anno CXLIX n. 172 (45.215)
Il summit sinoamericano
Un canestro
per rispondere
alla crisi
WASHINGTON, 28. Trentotto anni
dopo la diplomazia del ping pong
varata da Richard Nixon, il presi-
dente americano Barack Obama
scommette sul basket per tracciare
la strada verso un nuovo patto stra-
tegico con Pechino. Aprendo a Wa-
shington la prima sessione del dialo-
go economico tra Stati Uniti e Ci-
na, Obama ha citato il 29enne ce-
stista Yao Ming, stella dell'Nba,
quale simbolo dell'integrazione:
«Ho imparato da Yao che in una
squadra c'è sempre bisogno di aiu-
tarsi gli uni con gli altri, non im-
porta se sei nuovo o vecchio».
Nella grande sala del Ronald
Reagan Building di Washington,
l'inquilino della Casa Bianca ha in-
sistito sull'importanza del summit,
sottolineando come le relazioni tra i
due colossi «sono le più importanti»
del mondo. «Siamo sulla stessa
grande barca — ha ammesso anche
il consigliere di Stato cinese Dai
Bingguo — sbattuta dal vento vio-
lento e da enormi onde con i nostri
interessi interconnessi». Il vertice —
copresieduto dal segretario di Stato,
Hillay Clinton, dal segretario del
Tesoro, Timothy Geithner, dal già
citato consigliere di Stato cinese e
dal vice premier Wang Qishan —
affronta in particolare questioni eco-
nomiche, tra cui le regole del siste-
ma finanziario e l'istituzione di una
nuova valuta di riferimento, ma
senza tralasciare altri temi comuni
come la riduzione dei gas serra, le
energie alternative, la lotta alla pro-
liferazione nucleare, alle epidemie,
al terrorismo mondiale.
Nel suo discorso il presidente sta-
tunitense ha affrontato di petto i
nodi più spinosi in questo momento:
il risparmio e la finanza. In una pa-
rola, la necessità di innescare una
crescita globale e sostenibile per
uscire dalle secche della recessione e
soprattutto «prevenire una recessio-
ne più profonda e salvare posti di
lavoro». Le nostre relazioni — ha
detto l'inquilino della Casa Bianca
— «daranno forma al ventunesimo
secolo». Obiettivi primari sono il ri-
lancio dei negoziati sul «Doha
Round», in materia di liberalizza-
zione del commercio mondiale, e di
quelli sul primato del dollaro — da
tempo Pechino chiede la sua sostitu-
zione con una nuova valuta inter-
nazionale — questione rimasta in
sospeso nel vertice G8 dell'Aquila
anche a causa dell'assenza del presi-
dente cinese Hu Jintao. Ma lo
sguardo di Obama punta anche in
direzione del clima, a circa due me-
si dalla conferenza di Copenhagen
dell'Onu, dove si deciderà il dopo-
Kyoto. «Nessuno di noi trae profitto
dalla dipendenza dal greggio — ha
detto il presidente — e dobbiamo
collaborare se vogliamo evitare la
furia del clima». Ma la partnership
di Pechino è indispensabile anche
per fermare la proliferazione di ar-
mi nucleari. Obama sa bene che
senza l'avallo della Cina non po-
tranno essere approvate sanzioni più
rigide contro Teheran al prossimo
G20 a Pittsburg.
Le misure varate dall'Onu sono state ulteriormente aggravate
L'Ue adotta le sanzioni contro Pyongyang
BRUXELLES , 28. L’Unione europea ha
deciso di adottare le nuove sanzioni
contro la Corea del Nord decise dal
Consiglio di sicurezza dell’Onu in giu-
gno in risposta al test nucleare nordco-
reano del 25 maggio scorso, decidendo
anche di rafforzarle. I ministri degli
esteri dell'Ue «accolgono l’insieme del-
le sanzioni previste nella risoluzione
1874 del 12 giugno scorso», affermano
nelle loro conclusioni dopo la riunione
a Bruxelles. Inoltre, i capi delle diplo-
mazie dei ventisette Paesi concordano
«su misure autonome nel campo della
risoluzione Onu, in particolare su una
lista autonoma di persone ed entità
sottoposte all’interdizione di viaggi e
al congelamento dei beni, a una sorve-
glianza finanziaria più dettagliata e
GIORNALE QUOTIDIANO
La «Caritas in veritate» nel discorso del cardinale Bertone al Senato italiano
Umanesimo a più dimensioni
«Il messaggio che la Caritas in veritate
ci lascia è quello di pensare la gratuità,
e dunque la fraternità, come cifra della
condizione umana e quindi di vedere
nell'esercizio del dono il presupposto
indispensabile affinché Stato e mercato
possano funzionare avendo di mira il
bene comune». Lo ha sottolineato il se-
gretario di Stato, cardinale Tarcisio
Bertone, nel discorso pronunciato mar-
tedì mattina, 28 luglio, nella Sala Ca-
pitolare della biblioteca del Senato del-
la Repubblica Italiana e dedicato pro-
prio all'insegnamento dell'enciclica di
Benedetto XVI, che pubblichiamo inte-
gralmente.
Ad accogliere il porporato al suo ar-
rivo, il presidente del Senato, Renato
Schifani. Dopo il saluto rivoltogli da
quest'ultimo — di cui diamo ampi
stralci — il cardinale ha voluto offrire
un'interpretazione autentica del docu-
Ma il segretario alla Difesa Robert Gates rassicura Israele e non esclude nuove iniziative diplomatiche
Gli Stati Uniti per un dialogo a tempo con l'Iran
AMMAN, 28. L'Amministrazione statu-
nitense spingerà per nuove sanzioni
contro l'Iran se i colloqui diplomatici
con le autorità di Teheran sul suo pro-
gramma nucleare si concludessero con
un nulla di fatto. Lo ha affermato il se-
gretario alla Difesa americano, Robert
Gates in visita ad Amman dopo aver
incontrato a Gerusalemme il ministro
della Difesa israeliano, Ehud Barak.
«È chiaro — ha sottolineato Gates
— che se il negoziato non dovesse an-
dare a buon fine, gli Stati Uniti sareb-
bero pronti a spingere per sanzioni si-
gnificative di nuovo tipo. La nostra
speranza rimane che l’Iran risponda in
modo positivo alla mano tesa del presi-
dente Obama, ma staremo a vedere».
Washington, per il momento, non
prevede altra strada se non «di pressio-
ne economica e diplomatica» per fer-
mare il programma nucleare iraniano
che secondo gran parte della comunità
delle ispezioni di navi rafforzate». Per
entrare in vigore, queste sanzioni do-
vranno fare oggetto di un regolamento
che dovrebbe essere fatto in autunno.
Ma, intanto, dopo le provocazioni
dei test nucleari e missilistici, la Corea
del Nord ha chiesto una diversa forma
di dialogo sullo smantellamento del
suo controverso programma nucleare.
Insistendo che non ha alcuna intenzio-
ne di tornare al tavolo a sei (Corea
del Nord, Corea del Sud, Stati Uniti,
Giappone, Russia e Cina), il regime
comunista di Pyongyang ha sollecitato
un dialogo riservato e specifico, riferi-
mento evidente a un possibile dialogo
bilaterale con gli Stati Uniti.
La Corea del Sud ha fatto immedia-
tamente sapere che non si oppone al-
l’ipotesi di un negoziato diretto tra
Pyongyang e Washington per la denu-
clearizzazione della penisola, ricordan-
do l’impegno dell’Amministrazione del
presidente Barack Obama di portare
Unicuique suum
Città del Vaticano
mento pontificio, evidenziando il ruolo
di primo piano che il principio di gra-
tuità deve avere nella vita sociale, oltre
che economica. «Senza pratiche estese
di dono — ha sottolineato il segretario
di Stato — si potrà anche avere un
mercato efficiente e uno Stato autore-
vole (e perfino giusto), ma di certo le
persone non saranno aiutate a realizza-
re la gioia di vivere. Perché efficienza e
giustizia, anche se unite, non bastano
ad assicurare la felicità delle persone».
Comprendere le dinamiche della frater-
nità e del dono — che in ultima analisi
sono radicate in quella legge naturale
che Benedetto XVI pone come criterio
fondamentale della sua riflessione sul-
l'attuale realtà socio-economica — può
aiutare a superare vecchie e obsolete
dicotomie che negli ultimi decenni
hanno caratterizzato anche il dibattito
politico. «La modernità ci ha lasciato
internazionale è finalizzato allo svilup-
po dell’arma atomica. Ma Teheran ha
più volte ribadito che non vuole dotar-
si di armi atomiche.
Prima di atterrare ad Amman, Ga-
tes ha fatto tappa a Gerusalemme dove
ha tentato di trovare una linea comune
da adottare nei confronti dell’Iran,
tentando di dissuadere Israele da un'e-
ventuale opzione militare. Il ministro
della Difesa israeliano ha però precisa-
to che sulla questione iraniana «Israele
rimane sulle sue posizioni e non esclu-
de alcuna opzione, anche se in questa
fase si deve dare priorità alla diploma-
zia e alle sanzioni». Gates ha auspicato
che l’Iran possa dare una risposta sul
suo programma nucleare «entro l’au-
tunno, possibilmente in concomitanza
con l’Assemblea generale delle Nazioni
Unite di settembre». Secondo le im-
pressioni riferite da Gates dopo il fac-
cia a faccia con Barak, il Governo
avanti il dialogo mantenendo la stretta
concertazione con Seoul.
Dal canto suo, la Russia considera
un segnale positivo la dichiarazione
del regime stalinista di Pyongyang sul-
la disponibilità al dialogo per quanto
riguarda la questione nucleare. Lo ha
detto una fonte del ministero degli
Esteri russo, citata dall’agenzia Itar-
Tass. «È un segno — ha aggiunto la
fonte moscovita — della nota flessibili-
tà da parte di Pyongyang».
Secondo la fonte del ministero degli
Esteri russo, le affermazioni di Pyon-
gyang costituiscono un passo nella giu-
sta direzione. «Si vorrebbe credere che
si tratti di un segnale del fatto che cre-
sce sempre più la consapevolezza della
mancanza di alternative al negoziato».
Sottolineando la validità dei colloqui a
sei sulla questione nordcoreana, la fon-
te ha tuttavia aggiunto che sono possi-
bili vari formati per tale trattativa,
compresa quella su base bilaterale.
Copia : 1,00 Copia arretrata : 2,00
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
mercoledì 29 luglio 2009
in eredità l'idea in base alla quale per
poter operare nel campo dell'economia
sia indispensabile mirare al profitto ed
essere animati prevalentemente dal
proprio interesse». In caso contrario,
«ci si dovrebbe accontentare di far
parte della sfera del sociale». In realtà
questa separazione tra sfera economica
e sfera sociale può essere superata, per-
ché la Caritas in veritate ci dice «che è
possibile fare impresa anche quando si
perseguono fini di utilità sociale». Per
la dottrina sociale della Chiesa una
buona società è certamente frutto del
mercato e della libertà, ma ci sono esi-
genze che non possono essere eluse, né
rimandate alla sfera privata o alla fi-
lantropia. La dottrina sociale della
Chiesa — che il segretario di Stato ha
definito una «grammatica comune» al-
le tante teorie etiche disponibili in let-
teratura, perché fondata sulla cura del
bene umano — propone quindi un
umanesimo a più dimensioni, nel quale
il mercato non viene combattuto o
controllato, ma visto come momento
importante della sfera pubblica, che se
aperto «anche ai principi di reciprocità
e del dono, può costruire una sana
convivenza civile».
All'incontro sono intervenuti, tra gli
altri, gli arcivescovi Dominique Mam-
berti, segretario per i Rapporti con gli
Stati, Giuseppe Bertello, nunzio apo-
stolico in Italia, e Rino Fisichella, pre-
sidente della Pontificia Accademia per
la Vita; i vescovi Mariano Crociata,
Verso la conclusione
segretario generale della Conferenza
episcopale italiana, e Marcelo Sánchez
le vacanze del Papa a Les Combes
Sorondo, cancelliere delle Pontificie
Accademie delle Scienze e delle Scien- Il Papa si prepara a lasciare Les Combes al termine del periodo di vacanze
trascorso in Valle d'Aosta. Mercoledì mattina, sul prato antistante la residenza
ze Sociali; monsignor Guillermo Javier
Karcher, della segreteria di Stato. Tra occupata in questi giorni, saluterà un gruppo di giovani salesiani e quanti si
sono prodigati per assicurare i diversi servizi necessari alla sua permanenza.
le autorità italiane Gianni Letta, sotto-
segretario alla presidenza del Consiglio Nel pomeriggio si congederà dal vescovo Anfossi e dalle autorità civili.
Anche ieri Benedetto XVI ha compiuto la sua consueta passeggiata pomeri-
dei ministri, Raffaele Fitto, ministro
per i rapporti con le regioni, Marcello diana nei boschi attorno allo chalet. Poi ha incaricato il suo segretario parti-
Pera, già presidente del Senato, Anto- colare, monsignor Georg Gänswein, di portare il saluto ai partecipanti alla ce-
nio Zanardi Landi, ambasciatore d'Ita- na organizzata nella vicina comunità salesiana per tutto il personale che ha la-
lia presso la Santa Sede, e Mauro Cu- vorato in questi giorni. Erano presenti il vescovo Anfossi, il parroco di Introd,
trufo, vicesindaco di Roma. autorità civili e militari, i medici dell'ospedale di Aosta che hanno assistito il
Papa e il personale vaticano, a nome del quale ha preso la parola il coman-
PAGINE 4 E 5 dante della Gendarmeria Domenico Giani.
israeliano «vuole fare in modo che la fase di attuazione avanzata in diversi dimissioni del ministro della Cultura,
strategia americana, una combinazione insediamenti. Ma un compromesso è Mohammad Hossein Safar Harandi e
tra diplomazia e pressione economica, ciò che temono i palestinesi, che finora ha così perso solo un componente del
possa funzionare». Le discussioni tra si sono rallegrati dei contrasti tra suo Esecutivo. Non dovrà quindi ricor-
Israele e Stati Uniti sulla questione nu- Israele e Stati Uniti e della richiesta rere a un voto di fiducia del Parlamen-
cleare iraniana proseguiranno in setti- americana di totale congelamento di to prima dell’insediamento previsto il 5
mana con l’arrivo in visita a Gerusa- tutte le costruzioni negli insediamenti. agosto: la Costituzione lo prevede solo
lemme del consigliere di Obama Den- Il negoziatore capo Saeb Erekat si è se cambia più della metà dei ministri e
nis Ross e del consigliere per la Sicu- affrettato a manifestare il rifiuto di un finora, da quando nel 2005 si è inse-
rezza nazionale, James Jones. compromesso prima dell’incontro che diato questo Esecutivo, sono stati cam-
Prosegue al tempo stesso la missione Mitchell ha avuto nel tardo pomerig- biati solo dieci dei suoi 21 membri. Ma
dell’inviato statunitense in Medio gio con il presidente dell'Autorità pale- con fragore ieri è di nuovo in primo
Oriente, George Mitchell, per cercare stinese, Abu Mazen, a Ramallah. Mit- piano la questione dei diritti umani: il
una soluzione alla controversia tra chell inoltre sta operando per portare leader dell’opposizione Mir Hossein
Israele e Stati Uniti sugli insediamenti. Israele e Siria a riprendere i negoziati Mussavi è tornato in campo con deci-
Mitchell ha preferito definire i contra- di pace con l’obiettivo di arrivare a sione, ha detto che il popolo iraniano
sti «una discussione tra amici». Al ri- una pace regionale e a una normaliz- non perdonerà i responsabili di uccisio-
guardo fonti citate dai media israeliani zazione delle relazioni — che egli ha ni e arresti, ha ripetuto che giovedì si
riferiscono che il divario tra le posizio- ieri riconosciuto prematura — tra terrà una cerimonia in ricordo delle
ni dei due Paesi si è accorciato e che Israele e il resto dei Paesi arabi. vittime della repressione. E ha fatto un
sembra emergere un compromesso che Intanto, sul fronte interno iraniano appello alla trasparenza visto che non
dovrebbe permettere a Israele di com- permane la crisi anche se il presidente tutti gli arresti compiuti durante le
pletare diversi piani di edilizia già in Mahmud Ahmadinejad ha respinto le proteste di piazza sono noti alla magi-
stratura.
«Il cammino delle riforme andrà
avanti — ha detto Mussavi in un co-
municato pubblicato sul suo sito inter-
net —. Le autorità dovrebbero rispet-
tare la Costituzione e consentirci giove-
dì di riunirci per ricordare i nostri cari
uccisi. Uccisioni e arresti sono una ca-
tastrofe». Dal canto suo, la Guida su-
prema iraniana, l’ayatollah Ali Kha-
menei, ha chiesto oggi la chiusura di
un centro di detenzione in cui non sa-
rebbero rispettate le norme vigenti. Lo
riferiscono i media iraniani citando il
segretario del consiglio supremo della
sicurezza nazionale, Said Jalili. Una
fonte governativa ha detto ieri che so-
no trecento le persone arrestate duran-
te gli incidenti che hanno fatto seguito
alle contestate elezioni presidenziali del
12 giugno tuttora agli arresti.
La prima giornata della visita
di Cirillo in Ucraina
Il Patriarca di Mosca
su ortodossia
e nazionalismo
Soldati nordcoreani nel villaggio di frontiera di Panmunjom PAGINA 7