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16/11/13

Newsletter San Paolo Bari

Andate per tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura(Mc 16, 15). Se qualcuno si vergogner di me e delle mie parole, il Figlio dell'uomo si vergogner di lui quando ritorner nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi (Lc 9, 26).

Disegno di Sergio Toppi

Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita I discepoli ammirano larchitettura del tempio. Gli occhi di Ges si spingono pi in l: egli vede la distruzione di Gerusalemme, i cataclismi naturali, i segni dal cielo, le persecuzioni della Chiesa e lapparizione di falsi profeti. Sono manifestazioni della decomposizione del vecchio mondo segnato dal peccato e dalle doglie del parto di nuovi cieli e di una terra nuova. In tutte le pressioni e le estorsioni esercitate sulla Chiesa, noi non dovremmo vedere qualche cupa tragedia, perch esse purificano la nostra fede e confortano la nostra speranza. Esse sono altrettante occasioni per testimoniare Cristo. Altrimenti il mondo non conoscerebbe il suo Vangelo n la forza del suo amore. Ma un pericolo pi grande incombe su di noi: si tratta dei falsi profeti che si fanno passare per Cristo o che parlano in suo nome. Approfittando delle inquietudini e dei rivolgimenti causati dalla storia, i falsi profeti guadagnano alle loro ideologie, alle loro idee pseudo-scientifiche sul mondo e alle loro pseudoreligioni. La vera venuta di Cristo sar invece cos evidente che nessuno ne dubiter. Ges incoraggia i suoi discepoli di ogni tempo a rimanere al suo fianco sino alla fine. Egli trasformer tutte le infelicit, tutti i fallimenti e persino la morte del martire in risurrezione gloriosa e in adorazione.

+ Dal vangelo secondo Luca (Lc 21,5-19)


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16/11/13

Newsletter San Paolo Bari

Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Ges disse: Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sar lasciata pietra su pietra che non sar distrutta. Gli domandarono: Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sar il segno, quando esse staranno per accadere?. Rispose: Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: Sono io, e: Il tempo vicino. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perch prima devono avvenire queste cose, ma non subito la fine. Poi diceva loro: Si sollever nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi dar parola e sapienza, cosicch tutti i vostri avversari non potranno resistere n controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andr perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

Dalla Parola del giorno Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita. Nemmeno un capello Ormai alla fine di questo anno liturgico, pronti a celebrare la regalit crocifissa di Ges, la liturgia ci propone un brano duro da digerire. Si tratta di un testo appartenente al genere letterario chiamato "apocalittico". Esso indica - anche attraverso un linguaggio a tinte forti e per certi versi paradossale - non qualcosa di spaventoso o di catastrofico, ma una rivelazione nascosta. Nascosta non perch brutta o terribile, ma perch custodita gelosamente nel cuore di Dio. Ci che sappiamo che tutta la nostra storia, l'amore che abbiamo donato e condiviso, le relazioni in cui abbiamo investito tutta la nostra vita, sono lanciate verso un fine ben preciso che la pienezza della vita, che la realizzazione compiuta e della nostra persona. Siamo incamminati verso il fine della nostra vita e non solo verso la sua fine. Ges non esaudisce le nostre curiosit, non consegna date o riferimenti precisi, non spiega come o quando verr la fine, ma vuole spostare la nostra attenzione sul come ci si prepara. Tutto questo molto importante: non deve essere il quando o il dove della fine del tempo a incuriosire o, peggio ancora, ad occupare le energie dei discepoli. La nostra attenzione dev'essere tutta sul come. Come sto vivendo? Vivacchio, sopravvivo, mi lascio vivere o cerco la pienezza per cui sono stato creato? Come gestisco il tempo? Lo sciupo, lo riempio a dismisura, lo rincorro o cerco di viverlo in tutta la sua ricchezza come un dono di Dio? Come leggo gli avvenimenti della storia? Mi lascio illuminare dal caso o chiedo allo Spirito il dono di ricomporre in unit e rintracciare un senso negli avvenimenti della storia? Domande toste, lo so, ma ci riportano al centro della fede. La cosa che mi colpisce e mi affascina di questo testo la conclusione. Dunque: ci saranno guerre, prigionie, tradimenti e persecuzioni, ma - attenzione - non un solo capello ci verr strappato! Che spettacolo... Attraverseremo insidie, dolori, delusioni, menzogne, ma nessuno avr potere su di noi, nessuno potr torcerci un capello. Ripenso al canto d'amore di Isaia 43: passeremo tra il fuoco e le fiamme e non ci scotteranno, attraverseremo fiumi impetuosi e non annegheremo, perch siamo prezioso agli occhi di Dio, Lui con noi e noi siamo suoi! Coraggio, fratelli! Nelle nostre piccole o grandi apocalissi personali o comunitarie, lasciamoci accompagnare da questa certezza: nessuno ha potere su di noi, perch siamo nelle mani del Dio della vita.
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16/11/13

Newsletter San Paolo Bari

Buona Settimana don Roberto Seregni

Piet di me Signore, fragile e peccatore. Consolami, aumenta la mia fiducia nelle tue parole. Il tuo Spirito mi illumini e mi preservi dalle suggestioni del male. Che io non mi inganni ascoltando altre voci. Dammi forza per compiere il bene e non aver paura degli oltraggi. Signore, intanto che aspetto la tua venuta, fammi dono della costanza. Sempre perseveri nella speranza. Amen.

Non rester pietra su pietra di tutto quello che ammirate... ... quante amarezze si possono provare strada facendo! Pietre edificate che cadono e scompaiono insieme con le speranze in loro riposte...Impariamo ad ammirare ci che non tramonta, ci che nell'uomo resta al di l di tutto, impegniamoci a stare dentro la vita, non accontentiamoci di restare sulla soglia, quel mormorio di brezza leggera che anima la voce interiore di ciascuno porter refrigerio alle nostre stanche e deluse attese. Andiamo a raccogliere le pietre che ci sono cadute addosso: il senso della "disfatta" ancora l, disponibile ad essere letto. E potremo ancora impiegarle per edificare la nostra umanit. Io vi dar parola e sapienza. Domande Cosa vuoi difenderti? Vivi e ascolta le profondit dello Spirito che ti abita. Sar lui a dirti cosa e come, quando e perch muoverti, parlare, agire. Finch resti nella presunzione di sapere tu cosa vivere, vivrai nel terrore di ci che avviene. Piega le ginocchia davanti a Dio, e allora non avrai pi paura di nulla, neanche di perdere la tua vita, perch custodita da Lui.

Il timore di Dio serva a convertirci, come servito a molte anime che poi si distinsero www.sanpaolobari.it/newsletter/17novembre2013.html in santit di vita. (NOV 122)

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distinsero in santit di vita. (NOV 122)

Disegno di Sergio Toppi

...Tutti i battezzati quaggi sulla terra, le anime del Purgatorio e tutti i beati che sono gi in Paradiso formano una sola grande Famiglia. Questa comunione tra terra e cielo si realizza specialmente nella preghiera di intercessione. Cari amici, abbiamo questa bellezza! una realt nostra, di tutti, che ci fa fratelli, che ci accompagna nel cammino della vita e ci fa trovare unaltra volta lass in cielo. Andiamo per questo cammino con fiducia, con gioia. Un cristiano deve essere gioioso, con la gioia di avere tanti fratelli battezzati che camminano con lui; sostenuto dallaiuto dei fratelli e delle sorelle che fanno questa stessa strada per andare al cielo; e anche con laiuto dei fratelli e delle sorelle che sono in cielo e pregano Ges per noi. Avanti per questa strada con gioia! Papa Francesco, UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro Mercoled, 30 ottobre 2013

A noi sembra di dover dissentire da codesti profeti di sventura, che annunziano eventi sempre infausti, quasi che incombesse la fine del mondo. Nel presente momento storico la Provvidenza ci sta conducendo a un nuovo ordine di rapporti umani... e tutto, anche le umane avversit, dispone per il maggior bene della Chiesa. Papa Giovanni XXIII, discorso di apertura del Concilio Vaticano II

Non permettere a ci che non esiste di farti paura.

C'era una donna alla quale era stata diagnosticata una malattia incurabile e a cui avevano dato solo tre mesi di vita. Decise allora di "mettere in ordine tutte le sue cose". Contatt un sacerdote e lo invit a casa sua per discutere alcuni aspetti delle sue ultime volont. Gli disse quali canti voleva che si facessero durante il suo funerale, quali letture si dovevano tenere ed il vestito con il quale doveva essere sepolta. Chiese anche di essere seppellita tenendo in mano la sua Bibbia preferita. Tutto era stato detto e il sacerdote se ne stava gi per andare quando la donna si ricord di qualcosa che per lei era molto importante. "C' ancora qualcosa" disse eccitata. "Di che si tratta?" domand il sacerdote. "Questo molto importante", rispose la donna. "Chiedo di essere sepolta con una forchetta nella mia mano destra". Il sacerdote rimase impassibile, guardando la donna, senza sapere che cosa dire. "La sorprende?", domand la donna. "Beh, per essere sincero, la cosa mi lascia perplesso", disse il sacerdote. La donna spieg: "Tutto le volte che ho partecipato a qualche pranzo speciale, ricordo che, dopo aver ritirato i piatti delle pietanze, qualcuno diceva sempre: "Tenete la forchetta". Era ci che aspettavo perch sapevo che il meglio doveva ancora venire... dolce al cioccolato, marzapane... qualcosa di meraviglioso e di molto nutriente". Desidero che la gente mi veda nella
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mia bara con la forchetta in mano perch si chieda: "Che se ne fa della forchetta?". Allora lei dovr dire: "Se ne and con la forchetta perch per lei il meglio doveva ancora venire". Gli occhi del sacerdote si riempirono di lacrime mentre abbracciava la donna congedandosi. Sapeva che sarebbe stata l'ultima volta che la vedeva prima della sua morte. Sapeva tuttavia anche che la donna aveva un'idea pi bella del cielo della sua. Sapeva infatti che qualcosa di meglio stava per venire. Durante il funerale la gente che passava davanti alla bara della defunta vide la Bibbia e la forchetta che teneva nella mano destra. Pi volte il sacerdote ud ripetere la domanda: "Ma che fa con la forchetta in mano?" e pi volte sorrise. Durante l'omelia il sacerdote rifer ai presenti la conversazione tenuta con la donna poco prima di morire. Parl loro della forchetta e di che cosa significasse per lei. Era un segno bellissimo del modo con cui la donna intendeva la sua morte. La prossima volta che prendi in mano una forchetta non dimenticarti che il meglio deve ancora venire.

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