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a cura di www.qumran2.net
"La Chiesa si nutre del pane della vita sia alla mensa della Parola di Dio che a quella del Corpo di Cristo." (CEI, Il rinnovamento della catechesi, n. 28)
Vangelo del giorno, commento e preghiera Nostro Signore Ges Cristo !e dell"#ni$erso
SPUNTI DI RIFLESSIONE
E anche questo anno della fede terminato: la prossima domenica, prima di Avvento, dar inizio ad un nuovo anno liturgico. Non facile parlare della regalit di Cristo: mancano letteralmente le parole... hiamare !e un uomo crocifisso un controsenso. hiamare trono un pati"olo un controsenso. hiamare corona un groviglio di spine un controsenso... hiedere alla fede di stravolgere la realt in modo cos# radicale e fuori da ogni logica umana, un$impresa ardua, quasi impossi"ile.... %i corre il rischio di identificare come "ene il male che hanno fatto a &es'( ma la croce non potr mai essere 2
intrinsecamente un "ene) nostro malgrado, questo equivoco colossale sta all$origine di quel perverso modo di intravedere nel dolore, nella malattia, nella morte... la volont di *io. +o ripeto, questo un equivoco colossale, dal quale do""iamo guardarci come dalla peggiore delle a"errazioni) ontemplare la croce di risto e le nostre croci personali come sacrificio necessario per placare chiss quale ira divina, talmente perverso e a"errante, che addirittura la ,reghiera Eucaristica - stata .purgata$ di ogni riferimento in tal senso, contenuto tuttavia nella versione originale latina. /a prima di arrivare al 0angelo di +uca, c$ la
pagina del -- +i"ro di %amuele, ove leggiamo dell$incoronazione di *avide: in realt *avide era gi stato unto re di -sraele, quando, all$inizio della vicenda, il profeta Natan si era recato, per ordine di *io, dal vecchio 1esse, padre di *avide, a scegliere colui che sare""e diventato il secondo re di -sraele, ma soprattutto il progenitore di &es'. onoscete la storia 2cfr. 3%am 34 e -s 335: dopo aver passato in rassegna i figli d -esse, Natan gli chiese se erano tutti l#( dapprima il patriarca rispose di s#, ma poi si corresse precisando che, "eh, in effetti, ce n$era ancora uno, *avide, un mocciosetto peldicarota, che stava pascolando il "estiame. Appena Natan lo vide tornare dalla campagna, *io gli sussurr6: 7 lui, ungilo re!7 e cos# fece. ,assarono alcuni anni, *avide aveva ormai iniziato il cammino di ascesa alla conquista del trono, ascesa non facile per l$ostilit del predecessore %aul, un$ostilit senza esclusione di colpi. 0edete, anche per il progenitore di &es', ci6 che rappresentava la volont di *io, una volont chiara, lineare, agli occhi degli uomini non era altrettanto chiara e lineare. E cos#, paradossalmente, la coordinata divina e quella umana non vanno nella stessa direzione. *all$incontro/scontro di queste due coordinate emerge la storia dell$uomo-Davide e, secoli dopo, la storia dell$uomo-Dio, Ges di Nazareth. +$aspetto che voglio altres# sottolineare riguarda la duplice incoronazione/unzione che caratterizz6 il regno di *avide: a""iamo appena ascoltato il racconto della sua unzione pu""lica quale re di -sraele. Anche in questo aspetto la <
vicenda di *avide affine a quella del %ignore: anche &es' e""e una duplice unzione: il mandato in forma privata di annunciare il 0angelo, ricevuto sulle rive del &iordano, dopo il "attesimo di &iovanni, cui avre""e fatto seguito il riconoscimento degli uomini, questa volta in forma pu""lica, ufficiale, ma di tutt$altro segno rispetto al primo... 8 il riconoscimento della croce) la croce rappresenta l$omaggio perverso dell$umanit che non accoglie il 0angelo di risto e, in questo rifiuto, risponde da par suo all$Amore di *io. Niente da stupirsi, se un cristiano convinto del 0angelo e fedele alla propria scelta non venga n9 capito, n9 accettato... -l rifiuto degli uomini accompagna sempre il progetto di *io, come l$asse delle ordinate accompagna quello delle ascisse: la storia di risto si ripete tale e quale nei suoi testimoni, come drammatica sintesi tra la volont del ,adre e la volont 2contraria5 del mondo. /a, attenzione: sare""e un errore concludere che i contrasti su"iti da parte degli uomini, nella realizzazione dei nostri personali progetti, siano la prova che *io ci favorevole. 8 la convinzione di coloro che credono di essere nella verit, per il fatto che vanno controcorrente e interpretano l$ostilit altrui come martirio... *i gente che la pensa cos# ce n$ tanta) e pi' gli danno addosso, pi' si sentono nel giusto, e recitano la parte della vittima predestinata. onoscete il prover"io: 7 er ogni altare ci vuole almeno una vittima!7: Ecco, c$ qualcuno che convinto di essere lui;lei la vittima da immolare. *io a""ia piet di loro) *io a""ia piet di noi) /a torniamo un$ultima volta al alvario: il "reve
dialogo tra il %ignore e il ladro crocifisso accanto a lui riportato soltanto da +uca: del resto, il terzo evangelo, noto come il vangelo della misericordia e del perdono, non poteva concludersi in modo diverso. +a salvezza presente salvezza dai peccati( dunque il 0angelo cala il sipario su &es', nell$atto di perdonare un peccatore: costui gli chiede una preghiera, una preghiera soltanto: la consapevolezza lucida di essere un criminale, giustamente punito, gli impedisce di desiderare dal %ignore qualcosa di pi' del semplice ricordo... /a &es' non capace di stare entro i limiti umani, proprio non gli riesce) E s#, non c$ che dire: &es' un vero %ignore) ma che dico, %ignore, &es' un vero !e) ma che dico, !e, &es' vero *-=)) - poteri infiniti di questo 7Dio7 sono tutti e solo per noi, a nostra completa disposizione)
>ene, ora sappiamo come va a finire la storia: la storia di &es' e quella degli uomini, la nostra storia... E conoscendo la fine, anzi, il lieto fine, possiamo disporre i nostri cuori nel migliore dei modi, per affrontare l$inizio di questa storia: l$attesa. =gni storia importante inizia sempre con un$attesa... *a domenica prossima e per ? domeniche vivremo il @empo liturgico di Avvento. Auattro settimane passano presto. Non perdiamo questo tempo prezioso e tanto "reve: c$ da preparare a *io un posto nel nostro regno. ,rima di essere condotti per mano da risto nel !egno del ,adre suo come il "uon ladrone, risto chiede di essere accolto nel regno degli uomini. %e questo %uo desiderio l$unica condizione per ottenere la vita eterna, possiamo anche concederglielo, no:
PER LA PREGHIERA
!endimi, Signore mio &io, o..ediente sen<a rip(gnan<a, po$ero sen<a rammarico, casto sen<a pres(n<ione, pa<iente sen<a mormora<ione, (mile sen<a /in<ione, giocondo sen<a dissipa<ione, a(stero sen<a triste<<a, pr(dente sen<a /astidio, pronto sen<a $anit>, timoroso sen<a s/id(cia, $eritiero sen<a doppie<<a, .ene/ico sen<a arrogan<a, cosC che io sen<a s(per.ia corregga i miei /ratelli e sen<a sim(la<ione li edi/ichi con la parola e con l"esempio9 &onami, o Signore, (n c(ore $igile che ness(n pensiero /acile allontani da te, (n c(ore no.ile che ness(n attaccamento am.ig(o degradi, (n c(ore retto che ness(na inten<ione e,(i$oca possa s$iare, (n c(ore /ermo che resista ad ogni a$$ersit>, (n c(ore li.ero che ness(na $iolen<a possa soggiogare9 Concedimi, Signore mio &io, ?
(n"intelligen<a che ti conosca, (na $olont> che ti cerchi, (na sapien<a che ti tro$i, (na $ita che ti piaccia, (na perse$eran<a che ti attenda con /id(cia, (na /id(cia che, alla /ine, ti possegga9
SPUNTI DI RIFLESSIONE
,er i ricchi facile farsi "elli e mostrarsi generosi. Anche ai tempi di &es' facevano risuonare le loro monete gettate in a""ondanza nel grande contenitore metallico. -l suono gi ne misurava la quantit ed incitava gli astanti a voltarsi per vedere chi fosse il generoso donatore. Anche nelle nostre chiese, al momento della questua alcuni sventolano la loro offerta sperando che qualcuno, il cele"rante prima di tutti, veda, ammiri e lodi. +o sguardo di risto penetra nel profondo e non E
si ferma alle apparenze e sa dove porre le sue compiacenze. Bna povera vedova attrae la sua attenzione. ,ro"a"ilmente ha fatto cadere soltanto pochi spiccioli che non hanno attirato l$attenzione di alcuno. -l %ignore la nota e la loda perch9 fra i tanti proprio lei ha dato pi' di tutti gli altri perch9 Cnella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivereD. Non ha dato il superfluo, ma ha dato tutto, anche se secondo i nostri calcoli quel tutto assai poco. *o""iamo allora concludere la vera
generosit la manifestiamo quando a""iamo il coraggio di privarci anche del necessario pur di prestare aiuto agli altri. Ne sono capaci solo coloro
che sono animati da una grande fede, da un grande amore e da una illimitata fiducia nella provvidenza e nelle generosit di *io.
?Deata =lisa.etta della Brinit>A
PER LA PREGHIERA
E Spirito d"amore, scendi sopra di me2 rendi la mia anima (na immagine $i$ente di Ges , perch; =gli possa rinno$ar$i t(tto il s(o mistero9 = B(, o Padre, chinati s( ,(esta t(a piccola creat(ra, coprila con l"om.ra del t(o Spirito e g(arda in lei (nicamente il /iglio t(o prediletto, nel ,(ale hai riposto t(tte le t(e compiacen<e9 E mio &io Brinit>, mio t(tto, mia .eatit(dine, immensit> in c(i mi perdo, mi consegno a $oi come (na preda9 +mmergete$i in me perch; io mi immerga in $oi, in attesa di $enire a contemplare, nella $ostra l(ce, l"a.isso delle $ostre grande<<e9 Amen9
21, )*11
SPUNTI DI RIFLESSIONE
-l tempio splendido, oggettivamente. +$intuizione del re vassallo Erode, grande politico, crudelissimo governante, stata geniale( il meticcio, come veniva chiamato per via della sua discendenza idumea, compie ci6 che nessuno era stato in grado di fare: restaura il secono tempio, quello ricostruito dopo il ritorno dall$esilio. -n realt i lavori di restauro, iniziati nel 32 a. ., durano un anno. ,oi Erode fa allargare la spianata e i lavori proseguiranno fino al 42 d. ., coinvolgendo migliaia di operai. Bno splendore se @ito stesso raccomand6, durante l$assedio di &erusalemme del F2, di preservare il
?Paolo C(rta<A
tempio. osa che non avvenne: il tempio fu accidentalmente "ruciato e raso al suolo. os# passa la gloria del mondo, e &es' lo sa "ene. Avverte i fedeli ammirati da tanta potente manifestazione di forza: non rester pietra su pietra, tutto sar raso al suolo, demolito. Non fidiamoci delle strutture, delle organizzazioni, della manifestazioni di forza: non in quello dimora la nostra fede, la nostra fiducia. Auando la hiesa, nella storia, ha creduto di dover possedere, di poter comandare, si sempre, drammaticamente, allontanata dal vangelo. !icordiamoci la lezione...
?Iernando IilantiA
PER LA PREGHIERA
Come $ela che il tempo ha logorato, anima mia, ancora tendi a cercare il $ento, che impro$$iso gon/ia di $ita i c(ori annoiati, disperati, poi torna a /ar sorridere i .im.i, ad in(midire gli occhi dei $ecchi9 Vento leggero che intrecci misteriose melodie, tra i /ragili canneti e le om.rose /oglie degli al.eri9 Vento leggero, ann(ncio discreto di (n passaggio dalla morte alla $ita, dal .(io alla l(ce, nel silen<ioso c(ore della notte9
SPUNTI DI RIFLESSIONE
-l testo evangelico usa il tipico linguaggio apocalittico della %crittura per descrivere gli 7ultimi tempi7. +eggendo, comunque, questa pagina del 0angelo viene in mente quanto continua ad accadere anche all$inizio di questo secolo: tragedie, guerre, genocidi, violenze incredi"ili, fame. E continuano ad essere uccisi i testimoni del 0angelo. -l numero dei martiri, di ogni confessione cristiana, ma anche di altre religioni, avutosi nel Novecento continua ad aumentare. Non possiamo certo dimenticare che il Novecento stato il secolo dei martiri. Essi lasciano al nostro nuovo
secolo una eredit di fede da custodire e da imitare: uomini e donne di ogni confessione cristiana continuano a testimoniare a tutti noi, spesso ammor"iditi da una cultura che tutto consuma pur di avere un "enessere individuale, che il 0angelo il tesoro pi' prezioso che ci stato donato. -l male ha creduto di sconfiggere i martiri, ma essi con il loro sacrificio, con il loro sangue, con la loro resistenza al maligno, continuano ad aiutarci a vincere il male con l$amore e la fedelt al %ignore.
?4enri L9 @9 No(MenA
PER LA PREGHIERA
E &io sono ricolmo di aspira<ioni, ricolmo di desideri, ricolmo di attese9 Alc(ne potranno reali<<arsi, molte no, ma in me<<o ad ogni mia soddis/a<ione o del(sione, G
io spero in te9 So che non mi lascerai mai solo e adempirai le t(e di$ine promesse9 Anche ,(ando sem.ra che le cose non $adano a modo mio, io so che $anno a modo t(o e che alla /ine il t(o modo 6 il modo migliore per me9 E Signore, /orti/ica la mia speran<a specie ,(ando i miei tanti desideri non si adempiono9 Ia" che io non dimentichi mai che il t(o nome 6 Amore9
SPUNTI DI RIFLESSIONE
Nel vangelo di oggi continua il Discorso !pocalittico che riporta due segnali, il FI e l$ GI, che dovevano accadere prima della fine dei tempi o meglio prima della venuta della fine di questo mondo per dar luogo al nuovo mondo, al 7cielo nuovo ed alla @erra nuova7 2-s 4E,3F5. -l settimo segnale la distruzione di &erusalemme e l$ottavo lo sconvolgimento dell$antica creazione. -l settimo segnale: la distruzione di &erusalemme. &erusalemme era per loro la itt Eterna. Ed ora era distrutta) ome spiegare questo fatto: Jorse *io non si rende conto: *ifficile per noi immaginare il trauma e la crisi di fede che la distruzione di &erusalemme caus6 nelle comunit sia dei giudei sia dei cristiani. Aui possi"ile un$osservazione sulla composizione dei 0angeli di +uca e di /arco. +uca scrive nell$anno GE. +ui si serve del 0angelo di /arco per comporre la sua narrativa su &es'. /arco scrive nell$anno FK, lo stesso anno in cui &erusalemme era accerchiata e distrutta dagli eserciti romani. ,er questo /arco scrive dando una traccia al lettore: 7Auando vedrete l$a"ominio della desolazione stare l dove non conviene, L 2e qui apre una parentesi e dice5 "chi legge capisce!" 2chiusa la parentesi5 L allora, quelli che si trovano nella &iudea fuggano ai monti7. 2/c 3<,3?5. Auando +uca menziona la distruzione di &erusalemme, da oltre quindici anni &erusalemme era in rovina. ,er questo lui omette la parentesi di /arco e +uca dice: "#uando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione $ vicina% !llora coloro che si trovano nella Giudea fuggano 3K
sui monti, coloro che sono dentro la citt se ne allontanino, e &uelli in campagna non tornino in citt' saranno infatti giorni di vendetta, perch( tutto ci) che $ stato scritto si compia% Guai alle donne che sono incinte e allattano in &uei giorni, perch( vi sar grande calamit nel paese e ira contro &uesto popolo% Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli' Gerusalemme sar calpestata dai pagani finch( i tempi dei pagani siano compiuti"% Bdendo &es' che annuncia la persecuzione 24I segnale5 e la distruzione di &erusalemme 2FI segnale5, i lettori delle comunit perseguitate nel tempo di +uca conclusero dicendo: 7Auesto il nostro oggi) %iamo nel 4I e nel FI segnale)7 +$ottavo segnale: cam"iamenti nel sole e nella luna. #uando sar la fine* Alla fine, dopo aver parlato di tutti questi segnali che gi erano avvenuti, rimaneva questa domanda: 7-l progetto di *io va molto avanti e le tappe previste da &es' si realizzano gi. =r siamo nella sesta e nella settima tappa. Auante tappe o segnali mancano ancora fino a che giunga la fine: /anca molto:7 +a risposta viene ora nell$GI segnale: "+i saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l,attesa di ci) che dovr accadere sulla terra% -e potenze dei cieli infatti saranno sconvolte"% +$ GI segnale diverso dagli altri segnali. - segnali nel cielo e nella terra sono un$indicazione di ci6 che sta avvenendo, nello stesso tempo, alla fine del vecchio mondo, dell$antica creazione, e l$inizio
dell$avvento del cielo nuovo e della terra nuova. Auando il guscio dell$uovo comincia a incrinarsi segno che la novit sta per apparire. E$ la venuta del /ondo Nuovo che sta provocando la disintegrazione del mondo antico. onclusione: manca molto poco) -l !egno di *io sta arrivando gi. +a venuta del !egno di *io e l$apparizione del Jiglio dell$Bomo. "!llora vedranno il .iglio dell,uomo venire su una nu/e con potenza e gloria grande% #uando cominceranno ad accadere &ueste cose, alzatevi e levate il capo, perch( la vostra li/erazione $ vicina"% -n questo annuncio, &es' descrive la venuta del !egno con immagini tratte della profezia di *aniele 2*n F,3L3?5. *aniele dice che, dopo le disgrazie causate dai regni di questo mondo, verr il !egno di *io. - regni di questo mondo, tutti essi, avevano figure di
animali: leone, pantera, orso e "estia feroce 2*n F,<LF5. %ono segni animaleschi, che disumanizzano la vita, come avviene con il regno neoli"erale, fino ad oggi) -l !egno di *io, quindi, appare con l$aspetto del .iglio dell,0omo, cio, con l$aspetto umano 2*n F,3<5. E un regno umano. ostruire questo regno che umanizza, compito delle persone delle comunit. E$ la nuova storia che do""iamo portare a compimento e che deve riunire gente dei quattro confini della terra. -l titolo .iglio dell,0omo il nome che a &es' piaceva usare. %olo nei quattro evangeli, il nome appare pi' di GK volte) Aualsiasi dolore che sopportiamo fin d$ora, qualsiasi lotta a favore della vita, qualsiasi persecuzione a causa della giustizia, qualsiasi dolore da parto, seme del !egno che verr nell$GI segnale.
?Preghiera $oca<ionaleA
PER LA PREGHIERA
B(999 la risposta9 Signore, se penso perch; sono nato t( sei la risposta pi .ella, perch; mi dici Osei nato perch; ti amoO9 Signore, se mi chiedo do$e sono nato t( sei la risposta pi dolce, perch; mi dici Oeri nel mio C(ore, e sempre ci resteraiO9 Signore, se penso do$e /inir> la mia $ita ancora t( sei la risposta pi serena, perch; mi dici Oriposando $i$rai nel mio AmoreO9 Signore, sono sempre io, ora penso come $i$ere la mia $ita e, pensa (n po", t( sei la risposta pi sic(ra, perch; ti dico Ot( sei con me, perciK non ho ness(na pa(ra di $i$ere con teO9 33
SPUNTI DI RIFLESSIONE
=ggi, il 0angelo ci solleva lo spirito con una para"ola piena di speranza. &es' invita gli ascoltatori a osservare il fico e gli altri al"eri: quando si sono svegliati dal sonno dell$inverno, si conosce che l$estate ormai vicina( c$ un clima di freschezza e speranza. Analogamente si il regno di *io vicino quando si vedono tutti i segni indicati in questo capitolo di +uca. ,er +uca importante spingere i discepoli a leggere ci6 che succede nella vita alla luce della fede: la primavera non ancora l$estate, ma ne la promessa. %olo illuminata dalla storia di &es', Jiglio di *io, l$esistenza 32
dell$uomo diventa trasparente: si pu6 comprendere di pi' il significato della logica di morte e risurrezione nella vita umana. 8 &es' il centro della storia( Egli l$oggi di *io in ogni epoca, il che vuol dire che le parole di &es' hanno forza per noi oggi. =ggi il giorno di salvezza e non di distruzione. >isogna fidarci quietamente delle parole di &es', parole che non passeranno mai. +a piena e ricca umanit di &es' si rivela anche in questa para"oletta del fico. Non raro in ,alestina questo al"ero da frutto. &es' lo ha osservato "ene. %a che una pianta che stenta a uscire dalla condizione invernale.
!imane spoglio, scheletrito a lungo( poi, quando comincia a germogliare, porta a compimento "en presto il suo verdeggiare di fronde e foglie. =sserva questo fenomeno e dirai a te stesso: ci siamo) +$estate alle porte. +a para"oletta un realistico avvertimento del %ignore circa il fatto che la fine di questa vicenda terrena non qualcosa di lontano, quasi impensa"ile. No) 8 presto, molto presto in arrivo. E l$immagine stessa del fico che germoglia parla di vita,
non di morte, di un rigoglio che presto apparir in pienezza, non di una distruzione. %#, il vangelo di &es' sempre ,A!=+A *- 0-@A. Anche quando evidenzia innega"ili eventi legati alla caducit, fragilit delle cose che passano, quello che &es' proclama vita eterna, un$estate di frutti di gioia e di "ene che saranno dentro la ricchissima verit di *io, ma non andr mai pi' verso la negazione della vita, verso la morte.
PER LA PREGHIERA
@entre il sole gi> $olge al declino, sei ancora il $iandante che spiega le scritt(re e ci dona il ristoro con il pane spe<<ato in silen<io9 C(ore e mente ill(mina ancora perch; $edano sempre il t(o $olto e comprendano come il t(o amore ci raggi(nge e ci spinge pi al largo9
Sant7Andrea
3<
%abato 30 novembre
% &al Vangelo secondo @atteo 4,1N*22
Essi su+ito lasciarono le reti e lo se!uirono.
2013
+n ,(el tempo, mentre cammina$a l(ngo il mare di Galilea, Ges $ide d(e /ratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea s(o /ratello, che getta$ano le reti in mare1 erano in/atti pescatori9 = disse loro2 3Venite dietro a me, $i /arK pescatori di (omini89 =d essi s(.ito lasciarono le reti e lo seg(irono9 Andando oltre, $ide altri d(e /ratelli, Giacomo, /iglio di Pe.ed6o, e Gio$anni s(o /ratello, che nella .arca, insieme a Pe.ed6o loro padre, ripara$ano le loro reti, e li chiamK9 =d essi s(.ito lasciarono la .arca e il loro padre e lo seg(irono9
SPUNTI DI RIFLESSIONE
osa a""iamo noi nella vita: @utto: salute, affetti, lavoro, soldi, casa, figli, genitori, vestiti, ci"o e tutto in a""ondanza. Jorse qualcuno non ha la salute, o non ha avuto figli o non ha pi' i genitori o ha perso il lavoro, ma difficilmente c$ qualcuno che non ha nulla di tutto ci6, qualcuno che cos# povero da non aver n9 casa, n9 lavoro, n9 salute, n9 alcuno al mondo disposto ad amarlo, ma se ci fosse qualcuno in queste condizioni avre""e comunque la sua anima che rappresenta il novantanove per cento della sua esistenza perch9 in essa c$ racchiusa l$essenza della vita, perch9 da essa si pu6 ripartire e ricominciare ogni volta che si cade. %iamo quindi e comunque persone che a""iamo tutto ed proprio per questo che siamo cos# poveri. ,i' a""iamo e pi' vorremmo avere, stringiamo forte i nostri possedimenti, diventiamo possessivi, gelosi, legati alle cose materiali, arrivisti ed egoisti. os# quando &es' passa vicino e noi e ci chiama quasi non lo ascoltiamo 3?
?!iccardo !ipoliA
nemmeno, distratti da tutto ci6 che a""iamo. -l %ignore allora ci chiama pi' forte e ci dice 7seguimi7 ma rispondiamo 7no, lasciami stare7 che ho mille impegni, e poi 7seguimi7, si, ma dove, quanto mi dai, quando ho le ferie, che tipo di contratto mi fai, quanta sicurezza per il futuro mi puoi dare. he tristezza prova &es' davanti a tali risposte, delusione, dispiacere che l$uomo non capisca che i valori della vita non sono quelli che si decomporranno, ma quelli che costruiamo dentro di noi e che nessuno potr mai toglierci. Non la casa, il nostro corpo, il ci"o, il lavoro, i soldi a fare "ella una persona, ma i valori che porta dentro s9, quei principi che riesce a condividere con gli altri, la vera eredit di un uomo. *i mia madre ormai resta solo un pizzicotto di polvere e qualche foto s"iadita dal tempo, ma i suoi principi sono dentro al mio cuore ed ogni giorno li propongo ai miei ragazzi e a tutti coloro che in qualche maniera desiderano porgere l$orecchio alle mie
riflessioni. >adate "ene, non un insegnamento, l$unico /aestro *io, ma una semplice cassa di risonanza attraverso la quale amplificare la chiamata di *io 7seguimi7. -l nostro compito solo questo, captare l$attenzione delle persone e dire loro 7il %ignore ti sta chiamando7. &li apostoli lasciarono quel poco che avevano, la famiglia, la "arca, le reti per seguire &es' e lo fecero 7su"ito7 senza esitazione, senza pensarci due volte. Auesto vuole il %ignore da noi che lo seguiamo su"ito e a""andoniamo tutto quello che di terreno, poco o tanto che sia, a""iamo accumulato in questa nostra
umile esistenza di uomini. %e non risponderete alla %ua chiamata il %ignore non si arrender e continuer a chiamarvi, a volere che lo seguiate senza esitazione e vi dar tanta di quella gioia che tutti i soldi del mondo non potranno mai darvi. E$ cos# "ello essere 7pescatori di uomini7, poter mettere a disposizione di chi non li conosce i nostri principi e pian piano portare sulla riva quelle persone che stanno affogando in un mare di aspetti terreni, talmente u"riachi da esserne anche felici.
PER LA PREGHIERA
?Denedetto QV+A
Signore Ges , come gi> i primi apostoli, ai ,(ali dicesti2 OChe cercate:O, ed accolsero il t(o in$ito2 OVenite e $edreteO, riconoscendoti come il Iiglio di &io, l"atteso e promesso @essia per la reden<ione del mondo, anche noi, discepoli t(oi di ,(esto di//icile tempo, $ogliamo seg(irti ed esserti amici, attratti dal /(lgore del t(o $olto desiderato e nascosto9 @ostraci, ti preghiamo, il t(o $olto sempre n(o$o, misterioso specchio dell"in/inita misericordia di &io9 'ascia che lo contempliamo con gli occhi della mente e del c(ore2 $olto del Iiglio, irradia<ione della gloria del Padre e impronta della s(a sostan<a , $olto (mano di &io entrato nella storia per s$elare gli ori<<onti dell"eternit>9 Con la Solennit> di Cristo !e dell7#ni$erso si concl(de l RAnno 'it(rgico del ciclo C9 '7e$angelista '(ca che ci ha accompagnato l(ngo t(tto ,(esto anno lascia il posto a @atteo9 Sar> l(i a g(idarci nel ciclo A 9 '(i che ha sap(to rispondere con pronte<<a alla chiamata del Signore , con$ertendo il s(o c(ore al .en e e alla gi(sti<ia, ci ai(ti a $i$ere con coeren<a la nostra $ita alla 3E
se,(ela di Cristo5
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