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per la protezione dei rischi: dallassicurazione auto allassicurazione di protezione del patrimonio per danni subiti ai propri beni (abitazione, attivit industriali) o causati a terzi (responsabilit civile generale), dai prodotti previdenziali alle coperture assicurative sulla vita. Lindustria assicurativa aiuta cos gli individui, le famiglie e le imprese a gestire i propri rischi e a recuperare le perdite in caso di danni. Complessivamente il settore d impiego a circa 300 mila persone.
INDICE
LINDUSTRIA ASSICURATIVA NEL MONDO .......................................... pag. LE ASSICURAZIONI DANNI .................................................................. LE ASSICURAZIONI VITA...................................................................... LA SITUAZIONE PATRIMONIALE........................................................... IL RISULTATO DI GESTIONE DEL SETTORE ASSICURATIVO.............................................................. LE ASSICURAZIONI ITALIANE E LE RISORSE UMANE ......................................................................... COME I CLIENTI ACQUISTANO UNA COPERTURA ASSICURATIVA .......................................................
3 5 10 14
16
17
19
I grafici riportati nella brochure sono stati realizzati utilizzando i dati di bilancio delle imprese nazionali e delle rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi non facenti parte dello Spazio Economico Europeo; per lanno 2012 i dati riportati sono stimati e pertanto sono da ritenersi provvisori. I grafici che riportano lacronimo l.d.i. fanno riferimento al lavoro diretto italiano.
Francia 5,9%
LItalia, nel 2012, registra unincidenza dei premi (danni e vita) sul Prodotto Interno Lordo pari al 6,8%. La lieve diminuzione rispetto al 2011 (7,0%) dovuta essenzialmente al calo della raccolta vita (-5,5%).
Premi (danni e vita) su Prodotto Interno Lordo
Valori %
8,9 Francia
8,1 U.S.A.
6,9 Germania
6,8 Italia
3,0 Cina
Fonte: Insurance Europe ed Eurostat - dati provvisori 2012 per lEuropa; Swiss Re, Sigma n 3/2012 - dati 2011 per Cina, Giappone e U.S.A.
Il premio medio per abitante (danni e vita) in Italia pari a 1.812 euro, inferiore a quello registrato negli altri principali paesi industrializzati.
2.769 U.S.A
2.136 Germania
1.812 Italia
117 Cina
Il peso delle riserve tecniche vita rispetto al Prodotto Interno Lordo vede lItalia al quinto posto tra i principali paesi europei.
67,0 Francia
48,0 Olanda
30,3 Germania
26,2 Italia
14,5 Spagna
LE ASSICURAZIONI DANNI
Nel 2012 i premi del lavoro diretto italiano (l.d.i.) del settore danni sono stati pari a 35,4 miliardi (-1,9% rispetto al 2011):
rami danni responsabilit civile auto e natanti infortuni e malattia property* trasporti* responsabilit civile generale credito e cauzione altri rami* TOTALE Rappresentanze UE***
responsabilit civile auto e natanti rami danni (esclusa la resp. civile auto e natanti) Totale 1,0 3,2 4,2 22,8 77,2 100,0 -0,6 3,2 2,3
premi diretti ( mld) 17,6 5,1 4,9 3,2 2,9 0,5 1,2 35,4
quota di mercato (%) 49,6 14,4 13,9 9,0 8,3 1,3 3,4 100,0
variazione 2012/2011** (%) -1,2 -0,6 -1,5 -9,0 0,2 -8,4 -1,6 -1,9
responsabilit civile auto e natanti rami danni (esclusa la responsabilit civile auto e natanti)
* Property comprende i rami incendio e altri danni ai beni; trasporti comprende i rami corpi veicoli terrestri, corpi veicoli ferroviari, corpi veicoli aerei, corpi veicoli marittimi, merci trasportate e responsabilit civile aeromobili; gli altri rami comprendono perdite pecuniarie, tutela legale e assistenza. ** Le variazioni percentuali sono calcolate a perimetro di imprese omogeneo. *** Il dato si riferisce alle sole rappresentanze stabilite in Italia di imprese europee che forniscono i dati ad ANIA.
Il rapporto di cessione a premi (ceded ratio) nei rami danni, definito come incidenza dei premi ceduti e retroceduti in riassicurazione sui premi totali raccolti (diretti e indiretti), stato nel 2012 pari a 10,5%, cos distribuito:
16,2 3,9
altri danni (escl. la responsabilit civile auto e natanti) responsabilit civile auto e natanti
10,5
totale rami danni
l.d.i.
Nel 2012, gli oneri per sinistri, che rappresentano i costi dei risarcimenti, sono stati pari a 25,8 miliardi, in diminuzione del 2,6% rispetto al 2011.
l.d.i.
Le riserve tecniche (sinistri e premi), in lieve aumento rispetto al 2011, sono state nel 2012 pari a 63,5 miliardi. Circa 30 miliardi erano relativi ai rami responsabilit civile auto e natanti.
Riserve tecniche* danni, 2003-2012
Valori in mld
75 65 55 45 35 25 15 5 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2012 2010 2011 responsabilit civile auto e natanti rami danni (esclusa la responsabilit civile auto e natanti)
l.d.i.
Il combined ratio, indicatore che rapporta il costo dei sinistri e delle spese di gestione ai premi, risultato nel 2012 pari a 95,8% (97,9% nel 2011); il miglioramento dovuto essenzialmente alla diminuzione dellonere per sinistri risultando i premi di competenza sostanzialmente stabili; rimane praticamente stabile il rapporto delle spese ai premi (expense ratio) pari al 24,0%.
Combined ratio danni (loss ratio + expense ratio), 2003-2012
Valori %
95,1 22,5 93,3 22,8 92,7 23,1 94,0 23,3 94,7 24,4 98,7 24,5 103,7 24,7 100,2 24,4 97,9 24,1 95,8 24,0
72,7
70,5
69,7
70,7
70,3
74,2
79,1
75,8
73,8
71,8
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
l.d.i.
loss ratio
expense ratio
Nel 2012, il loss ratio risulta in miglioramento rispetto al 2011 per i rami r.c. auto e natanti, r.c. generale e infortuni e malattia; registrano invece un peggioramento i rami trasporti, i rami credito e cauzione, i rami property e gli altri rami danni.
Loss ratio (oneri per sinistri/premi di competenza) rami danni, 2011-2012
Valori %
Valore medio 2012: 71,8 Valore medio 2011: 73,8
84,5 58,2 58,0 38,1 43,0 62,4 62,6 54,2 71,6 74,1 60,2
trasporti*
property*
r.c. generale
l.d.i.
Generalmente, i rami con un loss ratio pi basso registrano un expense ratio (spese di gestione/premi contabilizzati) pi elevato.
39,5 37,6 29,5 29,7 29,7 29,9 30,0 29,3 32,5 32,0
trasporti*
r.c. generale
credito e cauzione
altri rami*
l.d.i.
Il risultato tecnico stato positivo per 3 miliardi: valori particolarmente positivi si sono registrati nei rami r.c. auto e natanti (1,9), infortuni e malattia (0,6) e nel settore trasporti (0,4). stato negativo il risultato della responsabilit civile generale (-0,2).
Composizione del risultato tecnico nelle assicurazioni danni, anno 2012
Valori in mld
4,8 4,4 4,0 3,6 3,2 2,8 2,4 2,0 1,6 1,2 0,8 0,4 0,0
0,2
0,1
0,0
-0,2
3,0
r.c. auto e infortuni e trasporti* altri rami* property* credito e r.c. risultato natanti malattia cauzione generale tecnico
l.d.i.
Considerando insieme al risultato tecnico anche la gestione non tecnica, il settore danni ha registrato nel 2012 un utile pari a circa 0,6 miliardi che determina un indice di redditivit del settore (Roe) positivo e pari al 3% (era stato negativo nel 2010 e nel 2011 per -4,6% e -4,7% rispettivamente).
Risultato d'esercizio e Roe del settore danni, 2003-2012
Valori in mld, %
15,0 10,6 11,6 2,8 2,8 0,3 0,1 -0,2 -0,9 2003 2004 2005 2006 2007 2008
mld)
14,7
14,6
1,6
2,5
2,4
2009
2010
utile/perdita (
* Property comprende i rami incendio e altri danni ai beni; trasporti comprende i rami corpi veicoli terrestri, corpi veicoli ferroviari, corpi veicoli aerei, corpi veicoli marittimi, merci trasportate e responsabilit civile aeromobili; gli altri rami comprendono perdite pecuniarie, tutela legale e assistenza.
LE ASSICURAZIONI VITA
Nel 2012 i premi del lavoro diretto italiano (l.d.i.) del settore vita sono stati pari a 69,7 miliardi (-5,5% rispetto allo scorso anno):
rami vita ramo I - tradizionali ramo III - linked ramo V - capitalizzazione altri rami* TOTALE Rappresentanze UE**
ramo III - linked altri rami vita Totale 1,9 0,3 2,2 86,2 13,8 100,0 112,5 -8,8 79,6
La diminuzione dei premi contabilizzati relativa alle polizze di ramo I - tradizionali stata pari a -9,6%; sono aumentati del 10,4% i premi delle polizze di ramo III - linked. Le polizze di ramo V - capitalizzazione hanno raccolto 2,8 miliardi di premi, in calo di oltre il 10%.
Premi del lavoro diretto italiano vita, 2003-2012
Valori in mld
100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 linked 2010 2011 2012
l.d.i.
tradizionali e capitalizzazione
altri rami*
* Gli altri rami comprendono il ramo IV malattia e il ramo VI fondi pensione. ** Il dato si riferisce alle sole rappresentanze stabilite in Italia di imprese europee che forniscono i dati ad ANIA.
10
Gli oneri per sinistri, che comprendono le somme pagate e la variazione delle riserve per somme da pagare, sono stati nel 2012 pari a 75 miliardi in aumento di circa l1,4% rispetto al 2011.
80 70 60 50 40 30 20 10 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 linked 2010 2011 2012
l.d.i.
tradizionali e capitalizzazione
altri rami*
Le riserve tecniche nel 2012 sono state pari a 423 miliardi, in aumento del 2,4% rispetto al 2011. Nel 2012 il rapporto tra le riserve e i premi (c.d. cover ratio) stato pari a 6,1 (5,6 nel 2011).
7 6
4 3 2 1 0
riserve tecniche
cover ratio
11
La raccolta netta, definita come la differenza tra i premi e gli oneri (somme pagate e variazione delle riserve per somme da pagare), stata nel 2012 negativa e pari a -5,3 miliardi (era appena negativa e pari a -0,1 miliardi nel 2011).
Raccolta netta rami vita, 2003-2012
Valori in mld
37,3 31,3 29,8 23,9 23,3
11,6
2003
2004
2005
2006
2008
2009
2010
2011
2012
l.d.i.
Lexpense ratio del settore vita, che rapporta le spese di gestione ai premi, stato pari nel 2012 al 4,8%, in diminuzione rispetto al 5,2% dellanno precedente.
7,4
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
l.d.i.
12
Nel complesso il settore vita ha registrato nel 2012 un risultato tecnico positivo e pari a 6,8 miliardi, determinato principalmente dai risultati positivi delle polizze tradizionali e di quelle di capitalizzazione.
Composizione del risultato tecnico nelle assicurazioni vita, anno 2012
Valori in mld
8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 tradizionali e capitalizzazione linked altri rami* risultato tecnico
l.d.i.
0,7 6,1
0,0
6,8
Considerando insieme al risultato tecnico anche la gestione non tecnica, il settore vita ha registrato nel 2012 un utile pari a circa 5 miliardi che determina un indice di redditivit del settore (Roe) pari al 17,3% (era stato negativo e pari a -8,8% nel 2011).
Risultato d'esercizio e Roe del settore vita, 2003-2012
Valori in mld, %
17,3 15,2 11,9 9,6 2,9 12,6 11,3 10,6 5,1 1,1 0,3 -2,6 -8,8 2009 2010 2011 2012
1,9
2,5
2,7
2,5
3,8
8
-1,8
-7,8
2003
2004
2005
2006
2007
2008
utile/perdita ( mld)
13
LA SITUAZIONE PATRIMONIALE
Il patrimonio netto pari a 54,3 miliardi aumentato nel 2012 del 12,4% ed stato pari al 9% del passivo di bilancio.
Le riserve tecniche complessive (lavoro italiano ed estero, diretto e indiretto) sono state pari a 504 miliardi e hanno registrato un aumento dell1,9% rispetto al 2011; le riserve vita, che hanno un peso del 72,5% sul totale passivo, sono aumentate del 2,2%, mentre le riserve danni (sinistri e premi), con un peso dell11,0%, sono rimaste sostanzialmente stabili.
Gli investimenti dellindustria assicurativa sono stati pari a 527 miliardi e rappresentano oltre l87% del totale attivo.
terreni e fabbricati azioni e quote 1,3 9,5 investimenti a beneficio degli assicurati e fondi pensione 18,5
Linvestimento principale del settore assicurativo rappresentato per oltre il 60% dai titoli e dalle obbligazioni. 14
Gli investimenti nel settore vita sono stati, negli ultimi tre anni, mediamente pari a quasi sei volte quelli del settore danni.
67,5
71,9
75,8
78,8
77,9
76,5
78,7
74,4
74,0
75,6
2003
2004
2005
2006
2007 danni
2008 vita
2009
2010
2011
2012
Alla fine del 2012 le imprese di assicurazione disponevano di un margine di solvibilit pari a 50,4 miliardi; il margine posseduto per il settore danni e per quello vita stato rispettivamente pari a 2,8 e a 2,0 volte il margine da possedere, valori in aumento rispetto a quelli dellanno precedente.
1,7
2003
2004
2005
2006
2007 danni
2008 vita
2009
2010
2011
2012
15
11,5
0,0
Tale risultato genera un indice di redditivit (Roe), nel 2012, pari a 11,5% (era negativo e pari a -7,1% nel 2011).
11,5
-3,7 2009
roe (%)
2010
-7,1 2011
2012
utile/perdita (
* Il risultato intermedio di gestione comprende il risultato tecnico della gestione assicurativa e i proventi netti da investimenti non afferenti alla parte tecnica del bilancio.
16
242
239 97
235 100
91
151
142
135
Al 31 dicembre 2012 i dipendenti del settore assicurativo erano, nel complesso, pari a 47.712. Questo valore ottenuto come somma di: - 42.498 amministrativi (che comprendono circa 4.000 dipendenti di enti controllati da imprese di assicurazione a cui applicato il contratto assicurativo e 1.126 dirigenti); - 5.214 produttori.
17
Complessivamente per il settore assicurativo d impiego a circa 300 mila persone, includendo tutti gli addetti alle reti di vendita e alla distribuzione dei prodotti.
In particolare, dai dati contenuti nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi (RUI) risulta che, al 31 dicembre 2012, risultavano iscritti 245.257 soggetti, cos suddivisi per le rispettive sezioni:
forma giuridica
persone fisiche societ persone fisiche societ persone fisiche societ
2010
28.356 10.007 3.251 1.208 13.951 717
2011
27.639 9.852 3.460 1.287 14.053 702
2012
26.987 9.735 3.663 1.374 14.050 676
175.859 12.907
181.083 14.309
175.430 13.342
soggetti
7.230
7.454
7.513
Il RUI contiene altres un elenco concernente le informazioni relative agli intermediari persone fisiche e societ con residenza o sede legale in altri Stati della UE o appartenenti allo Spazio Economico Europeo ammessi a svolgere lattivit di intermediazione assicurativa e riassicurativa sul territorio italiano in regime di stabilimento o di libera prestazione di servizi. Alla fine dellanno 2012, in tale sezione risultavano iscritti 7.513 intermediari comunitari. 18
50
agenti
broker
vendita diretta
promotori finanziari
sportelli bancari
responsabilit civile auto e natanti rami danni (esclusa la responsabilit civile auto e natanti)
l.d.i.
19
Il principale canale di distribuzione nel settore vita rimane il canale bancario nonostante nel 2012 si registri per il secondo anno consecutivo una contrazione della quota di rappresentativit che passa dal 54,7% al 48,5%. Il secondo canale di vendita pi utilizzato rappresentato dai promotori finanziari che hanno originato oltre il 23% dei premi contabilizzati dal settore; segue il canale degli agenti con una quota stabile e pari al 16,3%; meno utilizzati sono risultati i canali di vendita diretta (10,7%) e i broker (1,1%).
broker 1,1
agenti 16,3
l.d.i.
50
0 agenti broker vendita diretta promotori finanziari linked altri rami* sportelli bancari
l.d.i.
tradizionali e capitalizzazione
20