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Barbabl

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Barbablu una fiaba trascritta da Charles Perrault nel XVII secolo (fece la sua prima apparizione nella raccolta Histoires ou contes du temps pass, altrimenti nota come I racconti di mamma l'oca, nel 1697). Bench la versione di Perrault avesse un tono evidentemente pedagogico che ammoniva i lettori soprattutto a non lasciarsi guidare dalla smodata curiosit, la vicenda del sanguinario uxoricida nell'immaginario collettivo fin per essere presto associata all'idea del serial killer, al punto che quello di Barbabl divenne il soprannome affibbiato ad alcuni reali assassini seriali come, ad esempio, Henri Landru. Nel sistema di catalogazione Aarne-Thompson la fiaba identificata dal tipo 312 (The Giant Killer and His Dog Bluebeard).
Indice 1 Analisi della fiaba 2 Varianti 2.1 AT 311 - The Heroine Rescues Herself and Her Sisters 2.2 AT 955 - The Robber Bridegroom 2.3 AT 312 - Bluebeard 2.4 La figlia della Madonna (KHM 003) 3 Note 4 Bibliografia 5 Altri progetti 6 Collegamenti esterni

Barbabl consegna la chiave a sua moglie, illustrazione di Gustave Dor (1862)

Analisi della fiaba


Nel corso degli anni, molti esegeti hanno cercato di indentificare quale reale personaggio si nascondesse dietro la maschera di Barbabl, essendo convinti che alla base della fiaba di Perrault ci fosse un fondo di verit. Alcuni vi hanno voluto vedere un'ispirazione ai vari matrimoni del re inglese Enrico VIII, che nella propria vita cambi sei mogli. Nel carattere di Barbabl, in effetti, si potrebbe ben rispecchiare il carattere dispotico e tirannico del sovrano inglese, ma anche la sua crudelt nello sbarazzarsi velocemente delle proprie ex consorti. Altri, invece, considerando la "nazionalit" della tradizione, hanno pensato di mettere in correlazione

Barbabl e la leggenda bretone di Conomor e Trifina: anche le (ricche) mogli di Conomor scomparivano all'improvviso assieme ai loro figli, e questo perch una profezia aveva rivelato all'uomo che sarebbe morto per mano di suo figlio. Ernesto Ferrero nel libro Barbabl. Gilles de Rais e il tramonto del Medioevo (Einaudi, 2004) pone in relazione la figura fiabesca di Barbabl con Gilles de Montmorency-Laval, barone di Rais, detto appunto "Barbabl", un nobile francese che aveva combattuto al fianco della Pulzella d'Orleans, proprietario di immense tenute e castelli. Egli venne accusato e condannato per la tortura, lo stupro e l'uccisione di un gran numero di bambini, in occasione di vere e proprie cerimonie pantagrueliche di lusso e lussuria, culminanti col sacrificio di fanciulli adescati tra la povera gente, poi fatti scomparire. Secondo Ferrero, nel corso dei secoli si sarebbe giunti alla stesura della fiaba di Barbabl da parte di Perrault attraverso una trasfigurazione delle vittime della vicenda (perch ritenuta inenarrabile nei suoi termini reali agli uditori bambini) ad opera dei narratori popolari oppure di Perrault stesso. Ancora, seguendo suggestioni interne alle tradizioni fiabesche del mondo, c' chi ha ipotizzato un'origine mediorientale per questa fiaba, probabilmente a causa della somiglianza tra il comportamento uxoricida di Barbabl e quello del re Shhryr delle Mille e una notte. Alcune bellissime illustrazioni di Edmund Dulac, ad esempio, presentano un'evidente Un altro ritratto di Barbabl sempre a atmosfera arabeggiante. opera di Dor Nessuna di queste identificazioni, tuttavia, convince la maggioranza degli studiosi, e questo sia perch alcuni paralleli risultano tutto sommato opinabili e difficilmente provabili, sia perch il motivo dell'amante assassino e della curiosit punita sono radicati in un patrimonio folklorico ben precedente ad ogni possibile identikit, un patrimonio che risale davvero alla notte dei tempi. In proposito risulta particolarmente interessante l'affinit che esiste tra il tipo fiabesco "Barbabl", riconosciuto da Aarne-Thompson, e le ballate ascrivibili al tipo "Lady Isabel and the Elf-Knight" raccolte da Sir Francis James Child, ballate che raccontano essenzialmente di un seduttore-predatore, spesso dotato di elementi magici [1], che attira giovani e belle fanciulle in boschi intricati o in scogliere a picco sul mare per poi approfittarsi di loro in vario modo e infine ucciderle. Sebbene la tradizione fiabesca, alla fine, si sia sviluppata in maniera indipendente da quella delle ballate [2], associando al tema dell'amante-assassino anche quello della curiosit punita, piuttosto evidente che entrambe siano rami connessi allo stesso tronco. La struttura di Barbabl, insomma, appare bipartita, divisa tra il motivo delle mogli morte e quello del divieto infranto. Senza dubbio Perrault mostra di prediligere il secondo al primo, e sottolinea con maggior enfasi (soprattutto nella morale finale) come il punto chiave della fiaba sia il problema della curiosit della moglie impicciona. Questo ha creato una spaccatura tra gli interpreti: innegabile che brutalizzare una donna sia un gesto infinitamente peggiore rispetto ad una semplice disobbedienza, quindi in molti hanno visto nell'atteggiamento di Perrault una certa misoginia di fondo. In realt la domanda fondamentale al riguardo : che intenzione ha davvero Barbabl? Quando consegna il mazzo di chiavi alla moglie sta semplicemente provando la sua fedelt, oppure le sta preparando una trappola? In altre parole, Barbabl avrebbe davvero potuto essere uno sposo generoso e amabile se sua moglie non avesse scoperto il suo segreto, oppure il motivo per cui l'uomo continua a risposarsi semplicemente quello di procacciarsi nuova carne da macellare? Purtroppo non si tratta di una domanda a cui possibile dare una risposta, perlomeno fermandosi alla fiaba di Perrault: ampliando il proprio orizzonte e considerando le (numerosissime) varianti e soprattutto le suggestioni in comune con le ballate, molti studiosi optano per un'immagine di Barbabl tutt'altro che intenzionato a fare il bravo marito, ma resta che si tratta di ipotesi che, in quanto tali, possono essere condivise o meno. Quale che fosse il reale intento di Barbabl, comunque, Perrault raccont la storia in modo che il

motivo della curiosit punita risultasse centrale, e il messaggio fu recepito tanto bene che la vicenda ne divent l'emblema per antonomasia, accanto ad altre celeberrime storie come quella di Psiche, di Pandora e di Eva. Addirittura, in alcune pubblicazioni inglesi d'epoca, la narrazione viene introdotta dal titolo The Popular Story of Bluebeard, or Female Curiosity.

Varianti
Le fiabe considerabili come varianti della storia di Barbabl sono tantissime, anche se le differenze che le distinguono a volte sono tali da far oscillare le catalogazioni e da convincere gli studiosi ad associarle, a volte, a tipi diversi da quello rappresentato dalla fiaba di Perrault. Tuttavia indubitabile che siano narrazioni correlate tra loro, e questo sia la ricorrenza di alcuni elementi decisamente distintivi (lo sposo misterioso, il divieto imposto, la porta proibita che cela qualcosa di orribile, l'oggetto fatato rivelatore, il lieto fine). Ci che cambia soprattutto la funzione dei personaggi in scena: a volte, infatti, la protagonista stessa a salvarsi, dimostrando astuzia e sangue freddo, altre invece costretta a ricorrere all'aiuto di parenti (soprattutto fratelli) per mettersi in salvo. Un caso a parte risulta la fiaba La figlia della Madonna, che condivide con Barbabl il motivo del divieto infranto, ma nella quale manca del tutto l'altro tema principale, quello dello sposo-assassino.

AT 311 - The Heroine Rescues Herself and Her Sisters


A questo gruppo appartiene una serie di fiabe nelle quali l'iniziativa della rivalsa finale spetta alla protagonista stessa. il caso, ad esempio, della tedesca L'uccello strano (KHM 046), dell'italiana Naso d'Argento [3] e della norvegese Hna tripper i berget [4]. Bench la fiaba norvegese segua uno sviluppo particolare rispetto alle altre due, si pu dire che in questo tipo un essere maschile malvagio (uno stregone per i Grimm, un orco per i Norvegesi e il Diavolo in persona per Calvino) adesca con l'inganno tre sorelle, una dopo l'altra. Ogni volta attira la prescelta nella propria casa e qui le impone un divieto, quello di non curiosare dietro una particolare porta. Le prime due sorelle disattendono l'ordine, vengono scoperte a causa di un oggetto rivelatore (un uovo che si rompe o un fiore che si brucia) e vengono massacrate/gettate nell'Inferno. La terza, invece, sufficientemente accorta da disobbedire senza farsi scoprire. Decisa a salvare se stessa e le sorelle, elabora un piano per gabbarlo: prima, dopo averle riportate in vita/tratte in salvo, le nasconde in una cesta che fa trasportare fino a casa proprio dall'ignaro promesso sposo; poi architetta uno strategemma - che solitamente prevede un mascheramento - per fuggire a sua volta.

AT 955 - The Robber Bridegroom


illustrazione di Johnny Gruelle della fiaba L'uccello strano (1914)

A questo gruppo appartengono fiabe come Lo sposo brigante (KHM 040), Mister Fox [5] e Das Mordschlo, un racconto che comparve nella raccolta dei Grimm solo nella prima edizione di Kinder- und Hausmrchen[6]. Esse propongono una soluzione a suo modo intermedia: sebbene di fatto il cattivo di turno venga punito dai parenti maschi della protagonista, da lei che parte l'iniziativa della rivalsa. Semplicemente si appoggia ad altri per portarla a termine.

Caratteristico di questo tipo il modo in cui l'eroina scopre la reale natura del promesso sposo (che, in questo caso, sempre sciaguratamente umano, nella sua perversione): non si pu dire che ella infranga apertamente un divieto, semplicemente si trova a "violare" la privacy del suo innamorato e ad assistere non vista all'omicidio di un'altra giovane donna da parte di questo[7]. Altro dettaglio peculiare del tipo la questione del dito inanellato: a un certo punto, nella foga assassina, succede che un dito della vittima venga tagliato e finisca proprio in grembo alla protagonista, nel suo nascondiglio. Sar proprio grazie a tale incontrovertibile prova che poi ella riuscir a dimostrare davanti ai parenti la colpa del suo promesso e a giustificare la sua uccisione.

AT 312 - Bluebeard
Ovviamente questo il gruppo cui appartiene la fiaba di Perrault, ma non l'unica ascrivibile ad esso. Le fanno compagnia anche l'equivalente tedesco, Ritter Blaubart [8], nonch una fiaba dal titolo La colomba bianca. In questo caso l'intera iniziativa della punizione del cattivo e della salvezza della protagonista sta nelle mani dei fratelli, che ella si limita a chiamare in proprio soccorso.

La figlia della Madonna (KHM 003)


La fiaba, come detto pi sopra, condivide con quella di Barbabl solo il motivo della curiosit punita. Un povero taglialegna chiese alla Madonna di accudire la sua figliola: ella la porta cos in Paradiso dove vive splendidamente, finch un giorno Maria le dice di dover fare un lungo viaggio e le affida le chiavi delle tredici porte del Regno dei Cieli. La bambina libera di aprirne dodici, ma la tredicesima assolutamente no. La curiosit, per, spinge la malcapitata a disobbedire: dietro la porta proibita vede nientemeno che la Trinit, il cui splendore tale che un dito le si ricopre d'oro. Di ritorno, la Madonna si accorge del dito d'oro e capisce che la fanciulla ha infranto il suo divieto. Le chiede allora se ha aperto la porta, ma quella continua a negare sfacciatamente, e per questo viene resa muta e cacciata dal Paradiso. Dopo un primo periodo disgraziato, un re la nota e si innamora di lei, tanto da farne la sua regina. Ben presto partorisce il suo primo figlio. Le compare la Madonna che le chiede di nuovo di confessare di averle disobbedito, ma la giovane si ostina a negare. Maria allora prende il neonato e lo porta via con s. Lo stesso accade anche col secondo figlio, e a corte cominciano a circolare voci per le quali la regina avrebbe ucciso i due eredi al trono, ma il re non ci vuole credere. Dopo illustrazione di Walter Crane (1886) per che, con il terzo figlio, la faccenda si ripete nuovamente, la regina viene condannata a morte. Legata al palo del rogo e convinta di essere in punto di morte, ella esprime dentro di s il desiderio di poter confessare di aver effettivamente aperto la porta. Allora la Madonna le appare di nuovo e ascolta la sua sincera ammissione, in seguito alla quale la libera dal rogo, le scioglie la lingua e le restituisce i bambini. In questo caso, insomma, non abbiamo tanto a che fare con un segreto oscuro che viene svelato e con un personaggio pericoloso da fermare, quanto con il motivo - piuttosto moraleggiante - del perdono che si concede a chiunque sia davvero pentito. Resta comunque interessante il fatto di trovare anche qui il motivo della chiave che apre la porta proibita, che cela un segreto che non dev'essere svelato.

Note

1. ^ Elementi magici che, nella fiaba, potrebbero essere simboleggiati dall'insolito colore della barba di Barbabl. Nei racconti folklorici capita spesso che esseri sovrannaturali o fatati siano riconoscibili per via di alcuni tratti non esattamente umani o consueti in un essere umano (vedi ad esempio le fate dell'acqua, che spesso sono descritte con uno o entrambi i piedi al contrario). 2. ^ Per quanto, trattandosi di cultura orale, sicuramente anche le ballate sono state sottoposte a oscillazioni e a modificazioni di forma, altrettanto sicuramente la metrica deve aver contribuito non poco a mantenere, da parte dei vari cantori, una certa fedelt alla forma originaria. I narratori di fiabe, invece, svincolati da qualsiasi regola formale, hanno potuto muoversi molto pi liberamente e innovare in maniera pi consistente l'originario materiale di base. 3. ^ Vedi Italo Calvino, Fiabe italiane, Milano, Mondadori, 2002. ISBN 978-88-04-39869-1. 4. ^ Tradotta in inglese da George Webbe Dasent col titolo The Hen Is Tripping in the Mountain (in Popular Tales from the Norse, New York, Appleton and Company, 1859. 5. ^ Joseph Jacobs, English Fairy Tales, London, David Nutt, 1890. 6. ^ In seguito venne eliminata perch considerata troppo contaminata da tradizioni allogene rispetto a quella tedesca. 7. ^ Tranne che in Das Mordschlo, dove la protagonista non vede direttamente il massacro, ma giunge nelle segrete e qui trova una vecchietta intenta a raschiare gli intestini della precedente vittima del castellano. 8. ^ Anch'essa pubblicata nella prima edizione delle Kinder- und Hausmrchen, e poi eliminata perch considerata contaminata dalla tradizione francese.

Bibliografia
Bruno Bettelheim, Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe, Milano, Feltrinelli, 1975. ISBN 978-88-07-81581-2. Tom Dekker, Jurjen van der Kooi, Theo Meder, Dizionario delle fiabe e delle favole, Milano, Mondadori, 1997. ISBN 88-424-9973-0. Ernesto Ferrero, Barbabl. Gilles de Rais e il tramonto del Medioevo, Torino, Einaudi, 1975, 2004. ISBN 978-88-06-16715-8. Clarissa Pinkola Ests, Donne che corrono coi lupi, Torino, Frassinelli, 1994. ISBN 88-7684-252-7. Maria Tatar, The Classic Fairy Tales, New York and London, Norton & Company, 1999. ISBN 0-393-97277-1. Maria Tatar, Secrets Beyond the Door. The Story of Bluebeard and His Wives, Princeton and Oxford, Princeton University Press, 2004. ISBN 0-69111707-1. Maria Tatar, The Hard Facts of the Grimms' Fairy Tales, Princeton and Oxford, Princeton University Press, 1987, 2003. ISBN 0-691-11469-2. Maria Tatar, Off With Their Heads: Fairy Tales and the Culture of Childhood, Princeton, Princeton University Press, 1992. ISBN 0-691-00088-3. Marina Warner, From Beast to the Blonde: On Fairy Tales and Their Tellers, London, Chatto & Windus, 1994. ISBN 978-0-374-15901-6.

Altri progetti
Wikisource contiene la traduzione di Carlo Collodi (1875) di Barbabl Commons (//commons.wikimedia.org/wiki/Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altri file su Barbabl (//commons.wikimedia.org/wiki/Category:Barbebleue?uselang=it)

Collegamenti esterni
Testo delle principali varianti di Barbabl (http://www.pitt.edu/~dash/type0312.html) Bluebeard and the Bloody Chamber (http://www.endicott-studio.com/rdrm/forblue.html), di Terry Windling (inglese) Bluebeard (http://www.surlalunefairytales.com/bluebeard/index.html), dal sito Sur la Lune (inglese) The false lover (http://torredivetro.splinder.com/post/18097537/The+false+lover), dal sito La Torre di Vetro Audiolettura della fiaba - Traduzione di Federico Verdinois (http://www.classicistranieri.com/charlese-perrault-barbablu-traduzione-di-carlo-collodi.html) Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura Categoria: Barbabl Questa pagina stata modificata per l'ultima volta il 16 ott 2013 alle 22:30. Il testo disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.

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