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Urgente : Art.

142 codice beni culturali e ambientali - DLGS 42/2004


da: meetupbraccianom5s@gmail.com, sg@beniculturali.it , sba-em.soprintendente@beniculturali.it, sottosegretariaborletti@beniculturali.it, dg-pbaac@beniculturali.it , dg.pbaac.servizio4@beniculturali.it, urp@minambiente.it, dqvbonifiche@pec.minambiente.it, dgsalvaguardia.ambientale@pec.minambiente.it, aia@pec.minambiente.it, derosa_m@camera.it, terzoni_p@camera.it, busto_m@camera.it, mannino_claudia@camera.it, segoni_s@camera.it, zolezzi_a@camera.it, daga_f@camera.it, giuseppe.vacciano@senato.it, elena.fattori@senato.it, roberta.angelilli@europarl.europa.eu bernini_massimiliano@camera.it, tofalo_a@camera.it, vignaroli_s@camera.it, petrocchilucia@libero.it, spetroselli33@gmail.com, silviadamiani12@yahoo.it, lulaala@tiscali.it 28 ottobre 2013 21:40 Urgente : Art. 142 codice beni culturali e ambientali - DLGS 42/2004 gmail.com

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CITTADINI DI BRACCIANO IN MOVIMENTO


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BRACCIANO
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cittadinidi-bracciano-in-movimento@postecertificate.it (leg. ric. con DPR 1111/1958;

ric. Min. Ambiente L. 349/1986) ________________________________________________

Art. 142 codice beni culturali e ambientali - DLGS 42/2004 La discarica di Cupinoro Questi giorni si fa un gran parlare della discarica di Cunpinoro. Cerchiamo di fare corretta informazione. Alcune terre di demanio collettivo dellUniversit Agraria di Bracciano, in localit Cupinoro -Sbrigliavacche, erano state utilizzate per realizzare una discarica intercomunale gi nel 1999, per circa 9 ettari (alcune particelle del Fg. catastale n. 62 di quella localit). Per questi terreni fu seguita lordinaria procedura di mutamento di destinazione duso, come previsto per le zone di uso civico (Giu nta Reg. Del. 691 del 23/02/1999). I 9 ettari tolti al demanio collettivo furono sostituiti con altri 9 ettari destinati a categoria A della legge sugli usi civici (permuta di terre civiche). Nel 1999 lUA di Bracciano chiese di poter utilizzare altri 6 et tari circa (Fg. 61, part. 24/parte) di demanio collettivo per la realizzazione di un impianto di preselezione di R.S.U. e R.S.A.U e la Regione ne autorizz il mutamento di destinazione (Det. 51/2000 del Dip. Sviluppo Agricolo e Mondo Rurale) sul presupposto che la sottrazione al demanio civico della superficie di Ha. 6.00.00 non pregiudica lesercizio dei diritti della popolazione utente, considerato anche che lopera viene realizzata su un terreno gi utilizzato per attivit estrattiva debitamente autorizzato (si trattava di una cava dismessa). Nel 2005 la UA di Bracciano concesse alla Bracciano Ambiente Spa (Societ di cui azionista il Comune di Bracciano ed subentrata nella gestione della discarica nel 2004) altre terre del Fg. 61; fino al 2008, successive determine regionali di autorizzazione al mutamento di destinazione duso portavano ad ettari 23 circa larea interessata dalla discarica di Cupinoro. Arriviamo cos al periodo 2008-2010 quando, esaurita lattivit di cava da parte della VAIRA s.a .s. in una zona adiacente alla discarica (sempre in localit Sbrigliavacche), con una serie di deliberazioni della Deputazione Agraria dellUA di Bracciano (concessioni di tre mesi pi volte prorogate), anche quella zona veniva concessa seppur a titolo temporaneo alla Bracciano Ambiente Spa per il deposito della terra di risulta derivante dai lavori di ampliamento della discarica di Cupinoro. Nel 2009 stato autorizzato il mutamento di destinazione (per uso temporaneo) per ulteriori 29 ettari circa, concessi anchessi alla Bracciano Ambiente Spa, venendosi cos a determinare una superficie complessiva di 52 ettari circa di terre della locale UA concesse per attivit connesse con la discarica di Cupinoro. Ci troviamo di fronte, dunque, ad unarea complessiva che stata concessa alla Bracciano Ambiente Spa per le attivit della discarica in fasi successive e con diversi titoli: per gli inziali 23 ettari avvenuta una permuta di terre civiche ai sensi della legge generale sugli usi civici; per i successivi 29 ettari avvenuta unautorizzazione al mutamento di destinazione per un uso temporaneo. Il contratto di concessione di tutta larea dei 52 ettari stato stipulato fra lUA di Bracciano e la Bracciano Ambiente Spa il 21 aprile 2010. Tale contratto ha una durata temporanea, nel senso che la concessione avr efficacia fino al permanere in capo alla Bracciano Ambiente spa delle autorizzazioni (anche se rilasciate successivamente alla stipulazione del contratto) alla gestione della discarica, al ciclo di lavorazione dei rifiuti e a tutti gli impianti ad essa annessi e connessi (dal testo del contratto). LU.A. ottiene come canone corrispettivo 5.450,00 annui per ogni ettaro (rivalutabili ogni biennio). Ci troviamo di fronte, per una parte dellarea di Cupinoro (esclusi gli ettari originari permutati con altri ridestinati a pascolo), a terre di uso civico concesse dalla locale UA per luso temporaneo di attivit di smaltimento di rifiuti. Questa situazione possibile, perch tutte le terre di uso civico della Regione Lazio sono attualmente disciplinate dalla legge generale del 1927, che attribuisce un forte taglio pubblicistico a tali comprensori. Se la Regione Lazio attuasse lart. 3 della L. 97/1994 (3a Legge sulle zone montane), noi riteniamo che, almeno per le propriet collettive in senso stretto, gestite dalle Universit Agrarie del Lazio, un simile uso delle terre non sarebbe possibile: questa legge nazionale stabilisce che le Universit Agrarie divengano persone giuridiche di diritto privato chiamate a gestire il loro patrimonio a soli fini agro-silvo-

pastorali e di conservazione. Il mutamento di destinazione pu avvenire, secondo tale legge, solo con permuta. Che cosa successo in questi giorni? Una parte dei rifiuti di Roma, Fiumicino e Citt del Vaticano verranno portate a Bracciano, perch il Commissario ai rifiuti Goffredo Sottile ha utilizzato un Bando della Bracciano Ambiente Spa, con cui questultima ha messo a disposizione spazi di conferimento di rifiuti per 20.000 tonnellate fino al 31 dicembre 2013. Quindi, per il momento si tratta di una misura temporanea. Allo stato degli atti, non si pu ancora dire che Cupinoro sia divenuta la discarica di Roma. In ogni caso, luso del demanio collettivo per lattivit di smaltimento di rifiuti, a ncorch autorizzato con provvedimenti regionali, lascia perplessi, se non da un punto di vista tecnico-giuridico, certamente dal punto di vista della congruenza di tale uso con la vocazione naturale delle propriet collettive: agricoltura e conservazione dellambiente. Pensiamo al fatto che il Codice dei Beni Culturali e Ambientali (D.lg. 42/2004, art. 142) sottopone a vincolo paesaggistico le terre assegnate alle Universit Agrarie; pensiamo alla 3a Legge sulla montagna e ai recenti indirizzi giurisprudenziali in materia di tutela dellambiente . L'autorizzazione paesaggistica regolamentata dall'art. 146 del Codice dove si sancisce che i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili o aree di interesse paesaggistico, tutelati dalla legge, non possono distruggerli n introdurre modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto della protezione (art. 146, c. 1). Dunque nel caso di interventi in aree soggette a tutela paesaggistica sussiste l'obbligo di sottoporre all'ente competente (delegato dalla regione, generalmente i comuni) i progetti delle opere da eseguire affinch ne sia accertata la compatibilit paesaggistica e sia rilasciata l'autorizzazione. L'interlocutore del soggetto proponente in materia di paesaggio pertanto il comune, a cui fa capo il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica.

Ricevuta di Protocollo (D.P.R. n. 438/2000) Amministrazione : m_amte - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare Area Organizzativa Omogenea : TRI - Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche Protocollo n. : 56776 del : 30/10/2013 - Registro Ufficiale AOO TRI Data di arrivo : 28/10/2013 Mittente : cittadinidi-bracciano-inmovimento@poste-certificate.it Oggetto : Richiesta ultime analisi ARPA e sollecito vigilanza su discarica Cupinoro Classificazione : L'Ufficio di Protocollo

Identificativo messaggio: 2B9B3AA2.000D1FF1.B86C5C36.25FE7457.posta-certificata@cecpac.posteitaliane.it

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