Il complesso fenomeno del brigantaggio in Grecia si dispiega per circa un secolo, fino almeno agli anni Trenta del Novecento. Si tratta di una forma di dissidenza sociale legata al difficile processo di crescita e modernizzazione del Paese 1 , ma lindagine va condotta necessariamente secondo una prospettiva ampia, affiancando orizzonte storico e approccio antropologico 2 : risulteranno allora pi chiare anche le dinamiche dellimmaginario coinvolte nelle creazioni artistiche e letterarie. Esiste infatti una multiforme narrazione sul brigantaggio in Grecia che si muove fra storia, strutture profonde della mentalit, riflessioni su identit e alterit. La questione occupa i dibattiti parlamentari e le cronache dei giornali del tempo, ma soprattutto alimenta un ricco filone popolare che consegna la figura del brigante ai contorni indefiniti e ambigui del mito, e quindi a nuove potenzialit espressive. Senza pretese di esaustivit e in sintesi, si cercher quindi di inquadrare il fenomeno-brigantaggio in questa direzione, culturale in senso lato.
1 Lo sguardo degli altri: dagli entusiasmi filelleni al buffone di Francia
Per avvicinare la questione occorre ripartire dalla rivolta greca (1821- 1832) contro il plurisecolare giogo ottomano e dalla sua risonanza in tutta Europa. Il filellenismo, presente in ambienti intellettuali e artistici come sentimento di venerazione per la classicit, si allarga ora a movimento spontaneo e diffuso che si esplica in unattiva organizzazione pratica e anche militare: nascono comitati per la raccolta dei fondi e migliaia di giovani si arruolano volontari. Si lotta perch lEllade, culla di civilt e democrazia, scacci il tiranno. Infatti la Rivoluzione greca viene vissuta idealmente, allincrocio cio della fede nella libert (di matrice illuminista), filtrata attraverso il sentimento romantico, che si salda su un classicismo libresco. Sullonda dellattualit, intorno alla Grecia si sviluppa un fermento culturale che coinvolge il pensiero politico e tutte le arti, in un clima di scoperta, confronto e grandi esaltazioni: Fauriel pubblica i Chants populaires de la Grce moderne (1824-1825); contagiato dal richiamo dellEllade il poeta Gilda Tentorio
AnnalSS 8, 2012 152 Byron, che muore a Missolunghi nel 1824 e diventa presto un mito; Victor Hugo scrive odi appassionate (ad esempio la raccolta Les Orientales del 1829); pittori e musicisti si ispirano ai fatti greci; anche in Italia si pubblicano cronache e storie, vivaci dibattiti occupano le pagine dellAntologia fiorentina 3
Tuttavia, passati i venti della Rivoluzione, limmagine della Grecia allestero si colora gradatamente di altre tonalit. Nuovi eventi turbano lEuropa e antichi equilibri sono in pericolo. Il piccolo Stato greco, incuneato nella spinosa questione dOriente, relegato ad una posizione marginale e criticato perch non pi allaltezza dei grandi antenati, in un certo senso contaminato dal lungo dominio ottomano 4 . Dal canto suo, la Grecia sente viva lumiliazione per lingerenza straniera, che impone nel 1833 una corona straniera (il re Ottone di Baviera), mentre la delusione per le terre irredente alimenta i sogni della (Grande Idea), il miraggio cio di rinnovare lellenismo allargando i confini patrii in virt della secolare eredit culturale. In questo panorama fortemente carico di istanze ideologiche ed aspettative, il governo greco deve affrontare grandi problemi, fra cui la questione del brigantaggio, che rischia anche di macchiare la reputazione della Grecia, confermando i sospetti e i pregiudizi europei. A tale proposito, interessante ricordare loperato di un gruppo di intellettuali, guidati da personalit di spicco (Alxandros Rangavs 1810-1892 e Konstantinos Paparrigpoulos 1815-1891): in anni difficili (presto scoppier la guerra di Crimea) essi fondano ad Atene il giornale francofono Le Spectateur de lOrient (1853-1857). Si tratta di uno strumento volto al confronto e al dibattito, con il preciso intento, fin dalla scelta della lingua, di far conoscere meglio al pubblico straniero la Grecia, definirne identit e ruolo nello scacchiere internazionale. Le tematiche sono le pi varie: analisi economiche, resoconti politici e finanziari, ma anche recensioni e questioni letterarie. Non mancano le riflessioni sullo sguardo dellaltro, e in questo senso fra i collaboratori pi attivi si segnala Markos Renieris (1815-1897) che interviene con acute riflessioni circa latmosfera negativa e pregiudiziale che troppo spesso circonda limmagine della Grecia presso gli europei 5 . Nel dicembre 1854, riprendendo lanalisi cominciata due mesi prima riguardo alla impopularit de la cause grecque en Occident, Renieris denuncia con sarcasmo loperazione di un Triboulet bossu (letteralmente: buffone gobbo), che diffama il popolo greco allo scopo di divertire una Europa annoiata 6 .
Il personaggio in questione Edmond About (1828- 1884), che nel suo libro La Grce contemporaine (Librairie Hachette, Paris 1854) descrive il Paese (societ, economia, politica) e traccia un ritratto a tutto tondo della tipologia umana incontrata. Lo sguardo di About spesso Storie di ambigui eroi fra cronaca e letteratura
AnnalSS 8, 2012 153 parziale e non risparmia facili ironie: i Greci sono un popolo indisciplinato, inaffidabile e nel complesso disonesto, e non potevano mancare i riferimenti al brigantaggio, in particolare nella prima sezione del Capitolo IX. About non era certo il primo viaggiatore straniero a formulare questi giudizi negativi e, nonostante le proteste dei greci, che si sentono profondamente offesi, il libro raccoglie i consensi di una platea internazionale. Forte del successo, About torna sullargomento qualche anno dopo con il romanzo Le roi des montagnes (Librairie Hachette, Paris 1857), che diventa subito un best-seller. Nella cornice iniziale, About descrive la visita che gli ha reso il botanico tedesco Hermann Schultz in un tranquillo giorno dellestate 1856. About lo incalza a proposito della sua recente esperienza di viaggio in Grecia: Avete incontrato dei briganti? vero, come si dice, che ci sono ancora dei briganti in Grecia?(p.2) 7 . Con un sospiro, Schultz comincia il suo racconto: una gita sul monte Parnete, non lontano da Atene, con la giovane Mary-Ann e sua madre, si trasforma in un incubo, perch sono tutti catturati dalla banda di Hadgi-Stavros (il re dei monti). Il lungo romanzo, carico di ironia e spunti comici, si sviluppa quindi attraverso lartificio narrativo del testimone diretto: se le avventure dellostaggio peccano di inverosimiglianza, About ne risulta in qualche modo scagionato, perch si limita a trascrivere fedelmente le parole di Schultz. About crea la figura di un bandito dai mille volti: spietato omicida e tenero padre che si preoccupa delleducazione di sua figlia; investe denaro in borsa ed un benefattore dei poveri. anche esperto di intrighi, corrompe i politici, paga generosamente i giornalisti che costruiscono il suo mito, e alla fine, impunito, intraprende la carriera politica. Il buffone About strizza locchio al suo lettore, mettendo in ridicolo la mania dellaneddoto brigantesco e la credibilit degli ex-ostaggi, e soprattutto offre una caricatura della Grecia e dei suoi pericolosi briganti, in controtendenza rispetto alla moda di mitizzare i re delle montagne come campioni del male o come audaci Robin Hood. Questi lavori di About costituiscono forse le tappe pi famose per il consolidamento di uno stereotipo che si riveler ampiamente diffuso e duro a morire: la Grecia un paese di briganti, brutali e violenti soprattutto con gli stranieri. Si tratta di una fama proverbiale, come risulta da una segnalazione pubblicata sul Times di quegli anni 8 : mentre in Europa il predone adotta la formula: O la borsa o la vita, il predone greco preferisce: la borsa e la vita .
Gilda Tentorio
AnnalSS 8, 2012 154 2 Il brigantaggio in Grecia, fra dati storici e antropologici
Cause del brigantaggio in Grecia non furono gli istinti malvagi, sanguinari o criminali. Esse vanno ricercate nel carattere del fiero popolo greco, indocile ad ogni sottomissione, che riusc a spezzare le catene della schiavit dopo grandi lotte. [] Ecco le motivazioni principali del brigantaggio: amore, orgoglio ferito, e soprattutto senso di giustizia e di libert assoluta, contro ogni limitazione, legge o autorit. Non n esagerato n offensivo affermare che lepoca dei kleftes trova la sua naturale continuazione in quella dei briganti.
In questo modo Aristidis Kyriaks (che scrive con lo pseudonimo di Emilios Athineos) spiegava nel 1902 la particolarit del caso greco 9 . Si tratta ovviamente di unanalisi storica poco obiettiva, venata di ingenuo romanticismo, che si fa per interprete di unopinione diffusa. Se non proprio in questo senso di missione ereditaria, per ammissibile considerare il brigante dellOttocento-Novecento come espressione di un contesto ambientale, primitivo e agro-pastorale, per molti aspetti simile a quello dei kleftes. Essi erano ribelli che, durante la dominazione ottomana, per sottrarsi ai soprusi e alle imposizioni dellautorit (tasse, debiti, leva) o anche per delitti comuni, si rifugiavano in montagna. Organizzati in bande armate, vivevano di razzie (kleftis significa ladro) e colpivano indistintamente turchi o greci. Contro di loro lamministrazione ottomana istitu milizie locali, gli armatol-greci, a cui affid la vigilanza armata in cambio di privilegi. Si tratta di due aspetti della stessa realt: la ribellione individuale di alcuni (kleftes) contro la societ e il tentativo da parte di questultima di controllo e reintegrazione dallinterno, tramite gli armatol (anche se non era raro il passaggio da una parte allaltra per ragioni di interesse 10 ). Sulla valutazione del fenomeno-cleftismo a lungo ha pesato linterpretazione in chiave romantica e nazionalistica dei canti popolari cleftici, riscoperti nel XIX secolo: il prodotto spontaneo di una poesia popolare venne inteso come il primo nucleo di una coscienza nazionale contro il nemico turco, e questa sfasatura ideologica allorigine del mito del kleftis eroe e patriota 11 . NellOttocento kleftes e armatol, fino a quel momento strumenti di un sistema di sicurezza e di controllo socio-politico, partecipano alla lotta per lindipendenza, ma la fine della Rivoluzione segna un profondo cambiamento. I corpi delle milizie irregolari sono sciolti, senza riconoscimenti o prospettive di inserimento ai veterani (la carriera militare riservata a professionisti reclutati e addestrati in Baviera), e quindi circa diecimila combattenti greci sono allo sbando. A questo si aggiunge Storie di ambigui eroi fra cronaca e letteratura
AnnalSS 8, 2012 155 linsofferenza per il regime del re straniero, che ricalca modelli europei inadatti alla realt agro-pastorale della Grecia 12 : tasse, burocrazia, coscrizione obbligatoria, mentre i soprusi dei latifondisti continuano perch non attuata la riforma agraria. La via dei monti rappresenta spesso la soluzione alle ingiustizie sociali e alla delusione post-rivoluzionaria. Per chiarire la complessit del fenomeno del brigantaggio in Grecia la prospettiva storica va strettamente connessa alla realt socio-culturale delle comunit rurali. Il mondo agro-pastorale legato al banditismo attraverso una importante rete di rapporti, che vanno dai vincoli di parentela a relazioni interpersonali che poggiano su un patrimonio etico e culturale condiviso 13 : pastori e briganti vivono sui monti che videro le imprese dei kleftes, di cui cantano ancora le gesta; entrambi riconoscono come pilastri irrinunciabili del vivere leventi e pallikari (coraggio e audacia), e la besa (sacro rispetto della parola data) 14 . Il rapporto del sottoufficiale Andreas Moschonsios rileva nel 1869 un dato che sar confermato anche nei decenni successivi: un terzo dei briganti costituito da contadini o disertori; i due terzi sono pastori 15 . In generale lintervento normativo del nuovo Stato rompe secolari equilibri e destruttura rapporti sociali consolidati 16 : ad esempio il pastore transumante deve esibire permessi e certificati per ogni distretto amministrativo attraversato, e inoltre paga le tasse, paga per convincere il gendarme a chiudere un occhio e ai briganti dar ogni tanto qualche pecora in cambio della loro protezione Vivere sempre pi difficile e allora si diventa lists (=brigante), cosa che daltra parte non comporta un cambiamento totale di abitudini e costumi, perch non ci si allontana molto dai luoghi di origine e soprattutto perch i valori di riferimento sono gli stessi. A ci va aggiunto il ruolo politico del brigante nelle societ di montagna: il lists agisce come delegato di un ordine sociale e di un orizzonte culturale comune. Per le dispute (furti di bestiame, questioni di confine, ma anche donore) si fa ricorso a lui, che garante di giustizia e ha il monopolio della violenza: se del caso, potr decidere di vendicare loffesa con la morte, soluzione estrema che comunque verr accettata perch giusta. Anche per questo aspetto, il rafforzamento dello stato centrale, che si manifesta con limposizione di un sistema punitivo e carcerario, viene a scardinare quella continuit degli illegalismi popolari su cui si basano le societ tradizionali, come ha mostrato Foucault 17 . Questo complesso intreccio di rapporti e valori trova eco ad esempio nel romanzo Thanos Vlekas (1855-1856) di Pavlos Kalligs (1814-1896), giurista e uomo politico (nel 1877 sar Ministro della Giustizia e conceder lamnistia ai briganti di Tessaglia). La vicenda del romanzo si svolge nel periodo 1837-1838, quando cio il brigantaggio era fenomeno fuori Gilda Tentorio
AnnalSS 8, 2012 156 controllo e i banditi agivano indisturbati, spesso con la complicit dei politici. Protagonisti sono i due figli di un combattente della Rivoluzione del 1821: Thanos, buono e ingenuo, cerca di sopravvivere coltivando la sua terra. Il fratello Tassos diserta lesercito, si d alla macchia, diventa un noto capobanda e si arricchisce, collaborando con politici corrotti e influenti. Thanos, onesto e obbediente alle leggi, finisce per essere il capro espiatorio dei mali irrisolti della societ greca (Doulis 1999: 95), e infatti morir ucciso dai contadini che aveva difeso dalle angherie di un avido sorvegliante alle dipendenze del fratello. Tassos invece, che ha saputo adeguarsi ai tempi rinnegando lidentit contadina per le razzie sui monti, sar addirittura ricordato sulle note di un canto popolare 18 . Quando la violenza si sposa alla corruzione, valori consolidati sono travolti dalla logica della sopraffazione. In effetti la reazione del governo al brigantaggio lenta: nei primi decenni (1835-1870) il problema viene sottovalutato, e anzi spesso i politici si fanno alleati i banditi e sfruttano la loro autorit presso i votanti in tempo di elezioni. Questo periodo dominato ad esempio da Christos Davelis, figura mitica nellimmaginario popolare, ritratto dai pittori del tempo, celebrato in romanzi e canzoni 19 : donava generosamente parte delle sue razzie a invalidi, vedove e orfani, e agiva in Attica e Beozia con la fama di invincibile. Ma nel 1856 la banda sbaragliata dal Mangia-briganti Ioannis Megas e la testa di Davelis, comera duso, rimane esposta per molti giorni ad Atene, in piazza Syntagma. Nel periodo successivo il governo prende importanti contromisure (attivazione della taglia, pene esemplari anche contro i fiancheggiatori), e avvia tentativi di reimpiego dei briganti, con una riduzione della pena se si arruolano nellesercito regolare, impegnato nelle guerre per lannessione dei territori ancora sotto i Turchi. Si pensa inoltre a facilitare la loro emigrazione verso lAmerica, dove gli ex-briganti non si dedicano certo a lavori onesti, visto che il rapporto della Commissione Dillingham nel 1911 segnala fra i pi pericolosi criminali moltissimi greci 20 . Quelli dal 1920 al 1935 sono anni sanguinosi: si fomentano le lotte intestine fra le bande, con la promessa dellamnistia ai briganti che eliminano altri colleghi, nelle carceri si pratica la tortura, e nelle piazze frequente la macabra esposizione delle teste dei banditi uccisi 21 (alcune sono conservate presso il Museo di Criminologia di Atene). In questo periodo Fotis Ghiangoulas, il Bello dei monti, protagonista nella Grecia del Nord di imprese memorabili: evasioni, travestimenti, vendette donore, sequestri. Sono diventate proverbiali alcune espressioni colorite tratte dai messaggi intimidatori alle sue vittime, e sul suo leggendario yatagan, che egli chiamava Pardala, aveva inciso nel 1917 una dichiarazione di intenti molto forte: Pardala, supremo funzionario della Giustizia, agir sempre con sincerit e Storie di ambigui eroi fra cronaca e letteratura
AnnalSS 8, 2012 157 mai dimenticher il suo sacro compito per la equa distribuzione del Giusto. Tradito da un compagno, Ghiangoulas viene ucciso nel 1925, ma a lungo il popolo non vuole crederlo morto: molti continuano a vederlo sui monti, e quando il delatore e altri suoi nemici muoiono uno dopo laltro, si mormora che il suo spirito si sta vendicando. Nel 1933 un giornale pubblica a puntate il suo diario, ritrovato fortunosamente. Le copie vanno a ruba, si scopre che un falso, ma Ghiangoulas gi un mito 22 .
2.1 Sangue, scandalo internazionale e intrighi politici: laffaire Dilessi (1870)
Se lo Stato stringe la morsa con le misure repressive, i briganti spesso oppongono il loro contro-potere tramite il sequestro di personaggi influenti, chiedendo un riscatto in denaro o lamnistia per i loro reati. Ad esempio, suscit grande scalpore sulla stampa del tempo, greca e straniera, il caso dellex-ministro delle finanze Sotirios Sotirpoulos, ostaggio dei briganti per un mese, nel 1866. Una volta libero, scrive un libro in cui rievoca la sua vicenda perch sia utile ai governanti in futuro, nel caso di altri sequestri, ma anche per mostrare che a questi briganti, che hanno dichiarato guerra alla societ e sono perseguitati fino alla morte, non manca il timor di Dio e un certo senso di filantropia 23 . Quando a cadere vittima dei sequestri sono degli stranieri, la questione si complica. Cos ad esempio allepoca della guerra di Crimea, quando la flotta anglo-francese bloccava il porto del Pireo per impedire che la Grecia si schierasse a favore della Russia, il brigante Davelis riusc a catturare un ufficiale francese: in quella situazione di alta tensione il governo greco prefer pagare subito il forte riscatto, per evitare il peggio. Sicuramente levento pi famoso il cosiddetto Affaire Dilessi, che apr una crisi internazionale. Vediamo i fatti 24 . 30 marzo 1870: un gruppo di viaggiatori inglesi, insieme ad alcuni funzionari di Ambasciata, visitano il sito di Maratona. Nel viaggio di ritorno verso Atene sono attaccati dalla banda dei fratelli Arvanitakis e trascinati in una grotta del monte Penteli: per il rilascio, i briganti chiedono il pagamento di 50 mila sterline inglesi e lamnistia. Il governo greco propone una cifra inferiore e rifiuta con forza di concedere limpunit, inviando sul posto lesercito. Stretti dassedio, i briganti minacciano la strage se i soldati non si ritirano. Il dramma si compie intorno al villaggio di Dilessi: il 9 aprile i quattro ostaggi vengono uccisi. Nello scontro finale perde la vita uno dei fratelli Arvanitakis, Christos, mentre il capo riesce a fuggire con pochi altri uomini. La notizia ha subito grande eco nella stampa internazionale e gli animi si infiammano soprattutto in Inghilterra. Proprio nel momento in cui Gilda Tentorio
AnnalSS 8, 2012 158 la Grecia cercava di costruire il proprio ruolo europeo riemergono, amplificati, sentimenti anti-ellenici: il governo greco viene accusato di inefficienza e debolezza, o addirittura di complicit con i malviventi, e nel Parlamento inglese si dibatte la questione, invitando Gladstone a riparare lonore offeso con una guerra. La stampa dipinge i Greci come una minaccia per lintera Europa, indegni del proprio glorioso passato, un popolo inetto e incivile. Un segnale di questo clima anche un pamphlet anonimo dello stesso anno che d sfogo alla tesi essenzialista: nel corso della Storia i Greci hanno mostrato un carattere invariato, la loro essenza di gente brutale, depravata, sprezzante del lavoro, bellicosa, ladra e brigantesca 25 . Dibattiti e polemiche fervono anche allinterno del Paese, per cercare di ricostruire la credibilit internazionale. La sociologa Tzanelli ha studiato a fondo gli interessanti dialoghi di reciprocit di quel periodo fra Inghilterra e Grecia, che si strutturano in vere e proprie strategie retoriche, che vanno dalla generalizzazione iperbolica e diffamatoria da parte inglese, alla difesa e tutela dellidentit nazionale da parte greca, ad esempio con largomento che il brigantaggio una dolorosa eredit del giogo ottomano e le bande sono costituite da delinquenti di origini albanesi 26 . Il processo dura sette mesi, viene imposta la presenza e supervisione di giuristi inglesi, e alla fine il governo greco obbligato a risarcire i parenti delle vittime, 22 mila sterline per ognuno degli uccisi. Una vicenda cos drammatica si prestava anche a diventare tema di romanzi e infatti, pochi anni dopo, il poligrafo Kyriaks (cfr.supra) scrive (I briganti di Dilessi - 1908) e (I capibanda Arvanitakis - 1912). Torner sullepisodio nel 1952 M.Karagatsis (1908-1960) con il romanzo (I briganti alle porte di Atene) 27 . In una cornice contemporanea, un vecchio ufficiale di polizia racconta al nipote sedicenne il terribile fatto di Dilessi, per dimostrare il nobile servizio reso alla patria dalla polizia pi di un secolo prima. La narrazione ricalca il modello dei romanzi popolari, ma lautore sa dosare abilmente episodi di fantasia e realt della cronaca (reportages giornalistici, dispacci ufficiali e altri documenti). Karagatsis presenta il capobanda Takos Arvanitakis come un giovane ribelle, dai modi cavallereschi ma pronto a scatenarsi con violenza; gli ostaggi, che la stampa inglese del tempo dipingeva come esempi di virt ed eroismo, sono descritti qui come fragili e paurosi. Ma soprattutto lautore d credito ad una ipotesi, peraltro confermata anche da altre fonti, che rovescia le illazioni degli stranieri: il responsabile delle indagini scopre nella cintura di Christos una lettera.
Storie di ambigui eroi fra cronaca e letteratura
AnnalSS 8, 2012 159 Non si tard a scoprire che mittente di questa lettera era un notissimo inglese residente in Grecia! Inoltre si dimostr che questo inglese da tempo aveva rapporti molto stretti con i briganti! Che fu lui a consigliare agli Arvanitakis di insistere per ottenere lamnistia, dicendo che alla fine lavrebbero presa in ogni caso. E dava questo consiglio perch sapeva dallambasciatore Erskin che il governo inglese avrebbe fatto molte pressioni sulla Grecia. Ovviamente se linglese non avesse rivelato questo segreto agli Arvanitakis, i briganti avrebbero accettato la proposta di riscatto, liberando gli ostaggi molto tempo prima, senza insistere nella loro assurda pretesa (: 137-138).
Linglese a cui Karagatsis addossa la responsabilit morale del massacro il latifondista Frank Noel che, come altri stranieri, aveva acquistato estesi terreni in Eubea a prezzi bassissimi dai Turchi, approfittando del vuoto politico e amministrativo seguito alle vittorie della Rivoluzione greca. Egli avrebbe quindi in un certo senso incoraggiato i briganti a irrigidirsi sulle loro posizioni, prevedendo il caso diplomatico e la crisi del governo greco, cosa che poteva tornare a suo vantaggio per lacquisizione di nuove terre. Noel si dichiar estraneo, ma sono confermati i suoi rapporti con i fratelli Arvanitakis e altri briganti, che assoldava per intimidire i contadini e sfruttarli. Arrestato, viene poi rilasciato per intervento dellambasciatore inglese 28 . Il giovane che ha ascoltato la storia di Dilessi e si convince poi ad entrare nellarma, figlio di un ufficiale di polizia morto nei moti del dicembre 1944, quando Atene fu insanguinata dagli scontri fra partigiani, polizia e truppe inglesi. Si comprende allora come la narrazione di Dilessi si pone in dialogo indiretto con la contemporaneit, perch si individua una sorta di filo rosso di continuit: la debolezza del governo greco e il ruolo ambiguo degli inglesi, come pure la scarsa trasparenza dei mezzi di informazione e lopera di propaganda per esaltare le forze di polizia. Le vittime restano tali, ma gli intrighi della politica deformano e sporcano la realt della tragedia.
3 Il mito dei briganti nella cultura popolare
A fronte di un potere centrale, lontano e repressivo, la popolazione locale si schiera spesso dalla parte del brigante, anche perch, come gi detto, ne condivide tradizioni e valori. Ci si spiega anche con un senso di delusione verso lo Stato, che per contadini e pastori solamente un nuovo padrone. quasi naturale pertanto che nellimmaginario popolare il lists, ribelle e ricercato dalle autorit, abbia assunto i tratti del kleftis, di cui sembra rinnovare la lotta. Gilda Tentorio
AnnalSS 8, 2012 160 La costruzione del mito dei briganti passa nella cultura popolare in diverse forme: i temibili banditi sono ritratti dai pittori del tempo con fucili e coltelli, vestiti della tradizionale fustanella; nel teatro delle ombre il protagonista Karaghiozis alle prese con i famosi Davelis, Gandaras, e altri. Ma soprattutto, abbastanza presto e per circa un secolo, fioriscono i listrik tragoudia (canti sui briganti) 29 , costruiti sul modello preesistente (struttura e musica) dei canti cleftici: il lists il nuovo eroe, quasi invulnerabile, che si batte contro gendarmi, guardie, esercito (non pi bey, ag, pasha) 30 . Si riscontra una dose maggiore di realismo, con nomi e dettagli di protagonisti, battaglie... Fra le tematiche: il coraggio, i pericoli, il tradimento, la cattura, la prigionia, la morte eroica e il lamento funebre, come in questo canto per Ghiannis Mastrokostas, brigante attivo sul Parnaso negli anni 1931-1935:
Voi, uccelli del Parnaso, uccelli di Souvala, non cantate questanno, non cantate. Hanno colpito Mastrokostas, il leventis Ghiannis. Lo hanno colpito sul monte Ghionas, lo portano a Gravi. Vedono il corpo mutilato, un corpo senza testa. Nessuno lo riconobbe, nessuno lo riconosce. Va anche sua moglie, la sua dolce sposa, e lei lo riconobbe, lo riconosce lei. -Questo il mio Ghiannis, questo il mio tesoro 31 .
Mentre le gesta dei banditi sono musicate in versi, nelle citt i giornali descrivono stragi e razzie, testimonianze di superstiti, processi ed esecuzioni. Ma a poco a poco, da argomento di cronaca, il brigantaggio si trasforma in soggetto letterario. La classe borghese greca legge le tradizionali fyllades (libretti di circolazione popolare con le storie di Alessandro Magno, eroi bizantini, Erotkritos), romanzi francesi a puntate, e si appassiona anche a eroi nuovi (Sherlock Holmes, Tarzan, Arsenio Lupin). Per venire incontro ai gusti mutati, leditoria di consumo si apre a temi pi greci e contemporanei, ed ecco che nei primi trentanni del 900 si registra un boom senza precedenti: il fenomeno del listrik mythistrima, romanzo popolare che ha per protagonista il brigante, collocabile nella pi vasta categoria della paraletteratura 32 , un genere di passaggio che lascer il posto al romanzo popolare urbano (poliziesco, avventura, giallo, rosa). Talvolta gli autori si nascondono dietro pseudonimi, per non incorrere in ritorsioni e censure, come pure per non rovinare la propria reputazione di scrittori colti 33 . Nei primi decenni del XX secolo dunque si contano circa 70 titoli, un panorama dominato da alcuni prolifici scrittori, che prendono spunto dalle cronache dei giornali e strutturano le storie secondo schemi fissi: leroe Storie di ambigui eroi fra cronaca e letteratura
AnnalSS 8, 2012 161 giovane, bello e forte, diventa brigante perch costretto ad uscire dalla legalit (per tradizione famigliare, vendette, giustizia personale), e si rifugia in montagna, luogo della virt contrapposto alla corruzione della pianura. Capace di grandi crudelt, ha per lanimo puro come leroe romantico, vendica i torti dei deboli, distribuisce le ricchezze e vive amori assoluti e appassionati. Il successo presso il pubblico decretato dal fatto che queste storie, con una buona dose di invenzione, si ispirano alla scottante attualit: le macabre notizie di cronaca sono rimodulate e arricchite fino a formare narrazioni di amori e avventure, prove di coraggio e tradimenti, e lo scenario non quello della corte del re di Francia o della nebbiosa Inghilterra, ma i familiari monti di Grecia. Questo ricco sottobosco del listrik mythistrima non ovviamente ideologicamente impostato e non propone certo messaggi sovversivi, in quanto intende solo dilettare il lettore, andando incontro ai suoi gusti e aspettative. Come sottolinea Dermentzpoulos (1997: 234), a differenza dei super-eroi della paraletteratura contemporanea che lottano in nome di valori universali, il personaggio-brigante ha una portata localistica, perch rappresenta i valori di una comunit rurale, una realt ancora familiare per il pubblico, urbanizzato da poco. Lautore che domina lo scenario di questo fenomeno letterario il gi citato Kyriaks: ci occuperemo qui di un suo famoso romanzo, che pu funzionare come paradigma per una rapida disamina di tematiche e moduli espressivi di questo genere, nel periodo in cui esso ormai consolidato (siamo nel 1911), mentre sui monti infuria la lotta, in una delle fasi pi vive. Si tratta di .
(Il re dei briganti Dels e la figlia del pope, Anghelo. Romanzo greco sentimentale, ispirato alle pagine pi cupe dellepoca dei briganti) 34 . Ecco in sintesi la vicenda. In un villaggio della Focide vive la bellissima Anghelo, figlia del prete ortodosso, che rifiuta superba lamore dei numerosi pretendenti. Il giovane Dels per decide di vendicarsi e la bacia sfrontatamente davanti a tutti per disonorarla. A causa di questa offesa, costretto a salire in montagna per evitare la lapidazione e diventa un temibile capobanda. Abbiamo dunque un brigante che sceglie la via dellillegalit per motivi passionali. Nelle righe seguenti riporto in traduzione una lettera (Dels al padre di Anghelo) che riproduce con vivacit il linguaggio semplice e minaccioso del bandito:
Tua figlia Anghelo da oggi mia. Se osi solo pensare di fidanzarla o sposarla ad un altro, uccider lo sposo davanti ai vostri occhi, ammazzer tutte le tue pecore, sradicher i tuoi alberi e dar fuoco alla tua propriet. Anghelo deve prendere me o nessun altro. Perch cos voglio. Ho sentito che alcuni tuoi Gilda Tentorio
AnnalSS 8, 2012 162 parenti hanno dato fuoco a casa mia, e per poco non hanno ucciso mio padre. Erano dodici e so i loro nomi: non finir il mese, e i dodici saranno morti! E tu, vile prete, che hai offeso mio padre, alzati subito e vai a baciargli la mano. Non lo hai fatto? Guai a te! Se anche tu avessi cento teste, te le taglier tutte e cento. Questo avevo da dirti. A presto, Vasilis Dels. (p.226)
A causa delle continue intimidazioni, Anghelo disperata e a malincuore ( svanita anche la speranza delle nozze con lonesto Valms), decide di raggiungere lodiato Dels e di condividere i suoi delitti. Lo scrittore approfondisce il ritratto psicologico della donna: la sensibilit lacerata, lodio che si trasforma in sete di vendetta, la gelosia Dopo una girandola di avventure e colpi di scena, alla fine per lei possibile un riscatto morale: infatti, pentita, lascia i monti per cominciare una nuova vita a Costantinopoli con Valms. Per il lists invece non prevista la via della catarsi. Infatti egli allinizio era difensore degli oppressi, in equilibrio tra bene e male, ma poi gradatamente diventa spietato, uccide anche per futili motivi, e resta solo. Un eroe dunque ambiguo e dal fascino maledetto, incapace di governare violenza e istinti, e destinato alla rovina. Il lettore non giunge impreparato al tragico finale, inevitabile e giusto: un pastore sorprende Dels addormentato e lo decapita, prendendo con s la testa come prova per la riscossione della taglia. Lungo la strada, si ferma a riposare presso la capanna di un vecchio, a cui racconta con orgoglio la sua impresa. Quello scopre con disperazione che si tratta di suo figlio Dels, vaga tra i monti finch trova il corpo, lo seppellisce e d voce alla morale della storia: Povero figlio mio! Ecco la fine di quanti vogliono vivere fuori dalla legge e si oppongono alla volont di Dio! 35 . Questo romanzo dunque, in un impasto di eros, sangue, tradimenti e peripezie, pu essere considerato un esempio rappresentativo delle narrazioni sul brigante, un eroe potenzialmente positivo alla Robin Hood che, quando si fa trascinare da pulsioni irrazionali ed egoistiche, travolge se stesso: la tragedia finale sancisce il ritorno allordine.
3.1 Mitologie di celluloide
Il grande fascino di queste storie trover naturale sbocco nella nuova arte del cinema, e ad esempio gi nel 1926 circola il film (Il brigante Ghiangoulas - regia di Dimitris Kaminakis), a un anno dalla sua uccisione 36 . Seguiranno numerose altre pellicole 37 , ma significativo il ritorno dellattenzione per il lists negli anni Ottanta, quando fiorivano le speranze di una nuova prosperit, per lingresso della Grecia nella Comunit Europea (1981). Mi riferisco a due opere che hanno segnato lorizzonte Storie di ambigui eroi fra cronaca e letteratura
AnnalSS 8, 2012 163 culturale di quel periodo, ottenendo premi e riconoscimenti: in tale contesto proprio le figure ormai anacronistiche dei briganti hanno rappresentato un osservatorio privilegiato per articolare riflessioni profonde relative allidentit del popolo greco. Nel film di Lakis Papastathis (Al tempo dei Greci - 1981, vincitore al Festival di Salonicco) un giovane borghese, allinizio del 1900, catturato dai briganti e ritrova fra loro lessenza della grecit autentica. Infatti il brigante, che conosce laspra bellezza della natura e lantica saggezza dei padri (riti di iniziazione, religiosit, storie sugli antichi, tradizioni popolari), si fa simbolo di un intero mondo di valori che rischia di andare perduto di fronte allavanzare aggressivo della modernit. Un ampio affresco che riflette sullidentit storico-politica del Paese il film (Alessandro il Grande - 1980, Leone dOro a Venezia) di Theo Anghelpoulos 38 . mezzanotte e in un palazzo illuminato a festa, personalit influenti del governo greco e diplomatici europei brindano per salutare linizio del nuovo secolo, il 1900. Un gruppo di inglesi, fra cui Lord Muncaster (omonimo di uno dei lord ucciso a Dilessi), lascia il ballo e si dirige in carrozza a Capo Sounion, per ammirare lalba tra le rovine del tempio. Affiorando dal dirupo, come se nascesse allora da quella terra antica, compare Alessandro a cavallo, con i suoi compagni briganti, prende in ostaggio gli stranieri e detta le condizioni per il riscatto: amnistia e restituzione delle terre ai contadini. Il popolo lo vede come la reincarnazione del grande condottiero macedone, un semidio onnipotente, maestoso ed enigmatico. Dapprima accolto al villaggio natale come un liberatore, ben presto per si rompono gli equilibri e svanisce lutopia di una societ comunitaria: scoppiano lotte fratricide e Alessandro diventa sempre pi dispotico, prigioniero di un delirio di sangue. Molti innocenti cadono uccisi, e per ultimi anche gli inglesi. Con la spada ancora grondante sangue, stremato, Alessandro si stende sulla piazza, come in attesa: i contadini accorrono in massa e in una scena cupa e terribile divorano metaforicamente il tiranno. Rimane una testa in gesso del Macedone, in una pozza di sangue: unimmagine che diventa allegoria della Grecia ferita del XX secolo e del crollo dei miti. Segnalo infine la particolare storia di transcodificazione che ruota intorno a Thoms Gandaras, il lists nero che domina incontrastato sui monti della Tessaglia negli anni Venti del 900. Fatto eccezionale, esistono 17 fotografie che ritraggono Gandaras e la sua banda, scattate nel 1923 dal famoso fotografo Manthos 39 . Pochi mesi dopo egli fu catturato e la sua testa impalata ed esposta pubblicamente. Lepisodio del fotografo notissimo presso il pubblico greco, anche perch negli ultimi trentanni ha ispirato un poeta, un cantautore e infine un regista 40 . Il cortometraggio di Vasilis Gilda Tentorio
AnnalSS 8, 2012 164 Kosmpoulos (Il fotografo di Trikkala - 2005) 41 , girato con grande finezza sfruttando il valore simbolico di silenzi e chiaroscuri, riesce a sottolineare la drammaticit dellepisodio. Nelle prime sequenze vediamo allopera il fotografo, nei momenti importanti della comunit (battesimi, matrimoni, funerali), e anche al servizio del potere, quando deve immortalare i gendarmi che mostrano le teste sanguinanti dei briganti catturati. Una notte, allimprovviso, mentre cerca di prendere sonno, ecco il brigante Gandaras, armato e vestito dei suoi abiti migliori: vuole una fotografia. Mentre egli prepara la macchina, Gandaras si aggira per la casa, vede le fotografie appese al muro e anche quella che ritrae le teste mozze dei compagni, e poi guarda la propria immagine in un piccolo specchio, un se stesso ritagliato nei contorni del solo viso. Si mette in posa, e ordina di portare la sua fotografia alla polizia, perch conoscano il suo viso e la testa, quella che fra poco esporranno. Prendi anche il mio coltello perch ti credano, e tienilo come pagamento, perch mi farai due fotografie. Dopo il primo scatto per Gandaras sparisce, misteriosamente come era venuto. La seconda fotografia ovviamente sar dopo la cattura, quella ufficiale della testa mozzata. Egli ora invece ha voluto fermare per sempre su una lastra la bellezza, la vita, la leventi, e questo suo gesto si carica di forte simbolismo. Gandaras si consegna metaforicamente ai gendarmi: sfida orgogliosa, narcisismo? Forse, consapevolmente, egli sta costruendo il proprio mito.
Storie di ambigui eroi fra cronaca e letteratura
AnnalSS 8, 2012 165 Note
1 Cfr. Hobsbawm 1966: 31-34; Hobsbawm 1971: 18-23. 2 Fondamentali i contributi di Damianakos e Kolipoulos (cfr.bibliografia). Per la storia della Grecia in generale, cfr. Svoronos, N. [1972] 1974 Storia della Grecia moderna Editori Riuniti, Roma; Clogg, R., 1996 Storia della Grecia moderna: dalla caduta dellimpero bizantino a oggi, Bompiani, Milano (la traduzione italiana riunisce i saggi delledizione inglese 1979 e 1985). Tematiche pi ampie (identit-nazione-societ-cultura) in Beaton, R. Ricks, D. (eds.), 2009 The Making of Modern Greece: Nationalism, Romanticism, and the Uses of the Past (1797-1896), Ashgate, London. Interessante anche lapproccio alla Grecia come parte del complesso mondo dei Balcani: Prvlakis, G., [1994] 1997 I Balcani, Il Mulino, Bologna; Todorova, M., [1997] 2002 Immaginando i Balcani, Argo Editrice, Lecce. 3 Filellenismo europeo, bibliografia indicativa: Canat, R., 1951 LHellnisme des Romantiques, Didier, Paris; Woodhouse C., M., 1969 The Philhellenes, Hodder & Stoughton, London; Noe, A. (ed.) 1994 Der Philhellenismus in der westeuropischen Literatur 1780-1830, Rodopi, Amsterdam-Atlanta; Konstantinou, E. (ed.), 1992 Europischer Philhellenismus. Die europische philhellenische Literatur bis zur 1.Hlfte des 19.Jhs, P. Lang, Frankfurt am Main. Sul complesso intreccio tra filellenismo e orientalismo: Van Steen, G., 2010 Liberating Hellenism from the Ottoman Empire: Comte de Marcellus and the Last of the Classics, Palgrave Macmillan, New York. A Firenze il Gabinetto Vieusseux diventa centro del filellenismo toscano, anche attraverso il periodico Antologia, fondato nel 1821: sulle sue pagine comparvero ad esempio gli scritti di Ciampolini, Mamiani, Mayer, Niccolini, Pepe, Tommaseo, cfr. Francovich, C. et al., 1987 Indipendenza e unit nazionale in Italia e in Grecia, Atti del Convegno di Atene 2-7 ottobre 1985, Olschki, Firenze. Saggi interessanti anche nel ricco catalogo della mostra Risorgimento greco e filellenismo italiano: lotte, cultura, arte (Roma, marzo-aprile 1986), a cura di Spetsieri Beschi, C., 1986 Edizioni del Sole, Roma. Lanalisi di Di Benedetto, A., 1999 Le rovine dAtene: Letteratura filellenica in Italia tra Sette e Ottocento, in Italica, 76, n.3: 335-354 un percorso denso e articolato, utile per un inquadramento generale. In Francia e in Italia, fra i primi a scrivere la storia dellinsurrezione greca: de Pouqueville, F. C., 1824 Histoire de la regeneration de la Grece comprenant les precis evenements depuis 1740 jusquen 1824, Didot, Paris. (cfr. Pieri, M. 1825, Compendio della Storia del Risorgimento della Grecia dal 1740 al 1824, Piatti, Firenze); Soutsos, A., 1829 Histoire de la Revolution grecque, Didot, Paris; Ciampolini, L., 1846 Storia del Risorgimento greco, Piatti, Firenze; Rovani, G., 1854 Storia della Grecia negli ultimi trentanni 1824-1854, Ferrario, Milano. I due filelleni inglesi Gordon, T. e Finlay, G., rispettivamente nel 1834 e nel 1861, hanno scritto History of the Greek Revolution (W. Blackwood, Edinburgh-London). Panoramiche pi recenti si trovano p.e. in Dakin, D., 1973 The Greek Struggle for Independence 1821-1833, Batsford, London; Brewer, D., 2001 The Flame of Freedom: the Greek War of Independence, 1821-1833, J. Murray, London. 4 Cfr. Herzfeld 1987: 19 e in generale Tsigakou 1985. Si veda inoltre Tentorio 2010: 362- 365. 5 Si vedano p.e.: De limpopularit de la cause grecque en Occident (diversi interventi apparsi tra il settembre 1854 e il febbraio 1855, rispettivamente ai n.26, 31, 35-36); Lembarras de lOccident n.13, 25 febbraio-3 marzo 1854: 14-22. 6 Renieris 1854: 218-219. 7 Se non indicato diversamente, le traduzioni proposte sono mie. 8 Si tratta della lettera di un viaggiatore europeo al giornale (1854), cfr. Tsigakou 1985: 76. Gilda Tentorio
AnnalSS 8, 2012 166 9 Aristidis Kyriaks (1864-1919) (Storia dei briganti 1902), , , Prologo. 10 Cfr.Ayensa I Prat 1998: 197. 11 Cfr.Vitti 1956. Alcuni studi specifici: Vitti 1958; Beaton 1980; Herzfeld 1982: 61-69; Grodent 1989: 37-57; Kapsomenos 1993. Ricordo che i canti popolari greci furono tradotti in italiano p.e. da N. Tommaseo (1802-1874), Canti popolari toscani, corsi, illirici, greci (i greci sono nel vol. III: Tasso, Venezia 1842) e da I. Nievo (1831-1861) nel 1859 (ora in I. Nievo. Quaderno di traduzioni, cur. I. De Luca, 1964, Einaudi, Torino: 33- 98). 12 Prvlakis 1997: 89-90. 13 Damianakos 1985 e 1996. 14 Damianakos 1995: 133; Kolipoulos 1990: 68. 15 Moschonsios, A., 1869 (Lo specchio del brigantaggio in Grecia), (da Tzanelli 2002b: 53). Cfr. anche Zoia 1995: 163-164. 16 Kotaridis 1995: 140-141. Cfr. anche Kolipoulos 1981 e Zoia 1995 sul caso particolare dei pastori sarakatsani. 17 Foucault 1975, in particolare: 90-97. Cfr. anche Damianakos 1995: 121-123. 18 Kalligs, P., 1991 , , : 66. 19 Per esempio, alla pinacoteca di Rodi conservato il dipinto su cartone del pittore Thefilos (1870? - 1934). A. Kyriaks scrive nel 1909 il romanzo-fiume O (Il bandito Davelis e il sequestro degli ufficiali francesi), che conoscer enorme successo di pubblico. Il cantautore Dionysis Tsakns gli dedica una canzone nel recente album (I miei amici sono io - 2009). Cfr. anche il racconto di Kallia Papadaki, 2010 (Il brigante Davelis) nellantologia . 14 (Storie greche. 14 racconti di giovani scrittori), , : 167-178. 20 Gallant 1997: 25. 21 Cfr.Tzanakaris 2002. 22 Negli ultimi anni si rinnovato linteresse letterario per Ghiangoulas: Nikos Bakolas in (Besa: parola donore. Laltro Fotis) , 1998 crea una originale riscrittura della sua vita; Ghiannis Soldatos (. Dinysos. Il Re dei Monti, , 2006) inventa il personaggio di Dinysos, brigante che ama letteratura e poesia e si ispira alle imprese di Ghiangoulas, appena scomparso e gi mito. 23 Sotirpoulos, S., 1867 2 (Trentasei giorni di prigionia e vita con i briganti), , Prologo: . Sono interessanti soprattutto le parti dialogiche fra il politico e i briganti, da cui emerge laspirazione egualitaria e giustizialista dei briganti, delusi da politici faccendieri che mirano solo ad arricchirsi. Il lettore italiano pu leggere lampia recensione di Lunzi, E., 1867 in Rivista bolognese di scienze e lettere, vol. 2: 280-288. Ringrazio lanonimo revisore per la preziosa segnalazione. 24 Per la ricostruzione storica, cfr. Jenkins 1961. 25 Grodent 2000: 54. 26 Cfr. Tzanelli 2002, 2002b e il recente volume del 2009. 27 Il romanzo, pubblicato a puntate sul giornale Vradyn nel 1952, stato edito in volume nel 1999 (, ). 28 Vourns 1974: 8. 29 Da ricordare che a lungo i listrik non conobbero una catalogazione sistematica: ad esempio lantologia di Politis, N., G., 1914 ( , , ) non prevede una categoria specifica, forse anche per ragioni ideologiche (a Storie di ambigui eroi fra cronaca e letteratura
AnnalSS 8, 2012 167 quel tempo la lotta ancora viva). Il volume recente di Chalatss 2000 ha il merito di aver ordinato il materiale. 30 Le autorit individuavano in questi canti i germi pericolosi di un contagio: i pastori prima cantano le gesta eroiche dei briganti, e poi li raggiungono sui monti, cos denunciava il sottoufficiale Moschonsios (cfr. nota 16) nel suo rapporto del 1869, p.39 (da Damianakos 1995: 131). 31 Chalatss 2000: 241; i luoghi nominati (i monti Parnaso e Ghionas, i villaggi Souvala e Gravi) sono nella Focide. 32 Cfr. Spinazzola 1984: 139-166. Per il fenomeno in Grecia, si vedano i lavori di Kassis 1983 e 1985, e in particolare lo studio di Dermentzpoulos 1997 sul romanzo popolare che ha per soggetto i briganti. 33 Alcuni titoli furono vietati per legge, p.e. durante la dittatura di Pngalos (1925-1926). Nel 1936 invece, quando il dittatore Metaxs prende il potere e scatta nuovamente la censura, ormai il brigantaggio come realt storica domato, e anche la stagione del listrik mythistrima in declino: il vasto pubblico cerca ora emozioni in nuovi generi di consumo, cfr. Dementzpoulos 1997: 54; 67. 34 Editore -, 1911. Il romanzo illustrato dal famoso disegnatore S. Christidis (1858-1940), considerato il Maestro del genere (cfr. su di lui lo studio di Dourvaris, A., 1993 , , ). Citer dalla versione ridotta in Soldatos 2005: 222-303. 35 Soldatos 2005: 301. 36 Anche le riprese del film appartengono alla mitologia di Ghiangoulas, si veda Mazower, M., [2004] 2007 Salonicco citt di fantasmi. Cristiani, musulmani ed ebrei tra il 1430 e il 1950, trad. R. Merlini, Garzanti, Milano: 437-438: sollecitata da un testimone, la polizia si mise alla caccia del bandito risorto, che poi si rivel essere un attore della troupe, impegnato nella lavorazione del film. 37 Ad esempio, la storia della brigantessa Maria Pentaghitissa. La sua vita avventurosa era diventata presto leggenda: Kyriaks scrive il romanzo-fiume omonimo (ed. , 1908), di grande successo, modello per i film del 1929 (regia di A. Madrs) e del 1957 (regia di K. Andritsos - qui Maria interpretata dalla famosa attrice Aliki Voughiouklaki). 38 Si veda anche lanalisi di Myrsiades 2011. 39 Le fotografie sono raccolte in Kliafa-Valasis 1983: 125, 126, 129-130. 40 Christos Bravos (1948-1987) ha scritto la poesia 1923 , , (Quando nel 1923 il brigante Thoms Gandaras su cui pendeva la taglia decise di farsi fotografare) (raccolta 1985: - Con i fantasmi dei cavalli, , ). Thanasis Papakonstantinou, notissimo cantautore, nel suo album del 2000 Rauco profeta ha messo la poesia in musica (A.M). 41 Si pu vedere online allindirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=KVsy9Cy7C3c. Premi in Festival Internazionali: Drama (Grecia, 2005); Ttouan (Marocco, 2007).
Gilda Tentorio
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大秦, Da Qin L'europa sovrana in un mondo multipolare: Tredici ipotesi di studio per un federalismo europeo del XXI secolo - Edizione riveduta e ampliata