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Jacob Bhme

Dialogo tra unanima illuminata e una priva di luce

1. Una povera anima, vagabondando fuori dal Paradiso, raggiunse il regno di questo mondo, dove incontr il diavolo che le chiese: !ove stai andando, anima orba"#. $. %&anima disse: 'oglio vedere le creature mondane, opera del (reatore#. ). *l diavolo disse: + come credi di poterle vedere" ,iacch- non distingui in loro l&essen.a dalla qualit/, vedrai solo un&immagine dipinta, sen.a riconoscerle come tali#. 0. %&anima disse: (ome posso dunque in esse distinguere l&essen.a dall&essere"#. 1. *l diavolo disse: 2e ti cibi del male e del bene di cui sono fatte le creature, i tuoi occhi si apriranno e sarai come !io stesso, conoscendo cosa sia in s- il (reatore#. 3. %&anima disse: 2ono nobile e santa e, come disse il (reatore, potrei morirne#. 4. *l diavolo disse: !i nulla morrai. * tuoi occhi invece s&apriranno, sarai uguale a !io, distinguendo il bene dal male. 2arai forte e valente e grande come %ui, n- ti sar/ celata alcuna conoscen.a delle creature# . 5. %&anima disse: 2e avessi la conoscen.a della natura e delle creature, vorrei dominare il mondo#. 6. *l diavolo disse: *l fondo di tale conoscen.a giace in te stessa7 solamente, devi volgere la tua volont/ non verso !io, ma alla natura e alle creature. 2coprirai in te il piacere di un simile appetito, e mangiando dall&albero della conoscen.a del bene e del male, conoscerai tutto#. 18. %&anima disse: 'oglio cibarmi di questa conoscen.a per dominare le cose nella loro poten.a, essere il vero signore della terra e fare ci che voglio, come !io stesso fa#. 11. *l diavolo disse: 2ono principe del mondo: se vuoi dominare la terra, il tuo piacere fronteggi la mia immagine, al fine di conoscerla#. +d egli dunque pose il mercurio dell&anima nel vulcano come ruota infuocata dell&essen.a, che prima possedeva forma di serpente. 1$. 9uando l&anima vide ci, disse: 9uesta : la poten.a di tutte le cose: come posso

diventare come lei"# 1). !isse il diavolo: ;u pure sci un simile mercurio igneo. 2tacca dunque la tua volont/ da !io e introduci in quest&artificio la tua brama, cos< che il tuo fondo latente si faccia palese c tu possa operare. !evi per mangiare di quel frutto nel quale i quattro elementi si dominano l&un l&altro lottando, come avviene del caldo contro il freddo e del freddo contro il caldo, poich- la sensibilit/ : il campo in cui operano tutte le qualit/ naturali. (os<, accanto alla ruota infuocata, condurrai ogni cosa secondo la propria poten.a, e la possederai#. 10. %&anima allora separ la propria volont/ da quella divina e introdusse la brama nel vulcano del mercurio =cio: nella ruota di fuoco che in se stessa : la for.a dell&animo>7 nacque cos< in lei il desiderio di cibarsi della conoscen.a del bene e del male, ne afferr il frutto e mangi. 11. ?vvenuto ci, il vulcano incendi la ruota infuocata dell&essen.a, destando nell&anima tutte le qualit/ naturali che entrarono nel piacere e nella brama. @acque per primo il piacere della superbia: di essere grande e forte e potente, domare ogni cosa e tutto padroneggiare7 di essere un signore incomparabile, dispre..ando umilt/ c parit/ e ritenendosi il solo ad agire con ineguagliabile astu.ia e sapien.a, e vedendo fuor da snull&altro che stolte..a. 13. @acque indi nella brama la voglia di comodit/, come avari.ia che ambisce di trarre a se possedere tutto. 9uando infatti il piacere perverso della superbia stacc la volont/ da !io, non ebbe piA fede nella vita divina ma volle curarsi solo di se stessa, volgendo brama e consenso verso le creature, verso la terra, i metalli e gli alberi. 14. 2pe..ati che ebbe l&unit/ divina, l&amore e la mansuetudine, l&incandescente mercurio igneo divenne affamato e avido come la vita infuocata: trasse a s- i quattro elementi e il loro essere, conducendosi animalescamente con vita oscura e cruda e rabbiosa, e spegnendo i colori e le poten.e del cielo. 15. @ella vita infuocata si dest per ter.a una voglia spinosa e ostile, e questa fu l&invidia, un veleno infernale, un tormento di tutti i demoni, per cui la vita si fece nemica di !io e di tutte le creature. +ssa impervers e infuri nella brama invidiosa come un veleno nella carne: quanto l&avari.ia non aveva potuto accaparrare fu ucciso dall&invidia, e cos< la nobile vita di quest&anima giunse quasi al fondo. 16. Per quarto nacque in questa vita incandescente un tormento pari al fuoco: era l&ira, che voleva trucidare e uccidere tutto quanto non s&era sottomesso alla superbia. $8. 2i rivel infine all&anima il fondamento stesso dell&inferno, cio: la collera divina, ed essa allora perse !io, il Paradiso e il Begno dei cieli, divenendo un verme simile al serpente infuocato che il diavolo le aveva mostrato nella propria immagine. Prese a regnare sulla terra in modo bestiale, obbedendo alla volont/ del demonio e vivendo secondo la vana superbia, l&avari.ia, l&invidia e l&ira. @on ebbe piA giusto amore per !io, poich- ad esso era subentrata una falsa, animalesca passione per la lussuria e la vanit/7

non vi fu piA pure..a nel suo cuore, giacch- aveva abbandonato il Paradiso e posseduto la terra. Cra il suo pensiero seguiva solo l&artificio, la scien.a, la grande..a e molteplicit/ delle cose naturali. @- la giusti.ia, n- la virtA divina restavano in lei, dove agiva invece e sempre una falsit/ velata di astu.ia e violen.a che essa chiamava %egge. $1. ?llora il diavolo si appress e la trascin da un vi.io all&altro, giacch- l&aveva resa schiava della sua propria essen.a. Dostrandole la gioia e la volutt/, disse: ,uarda: tu sei forte, possente, alta e nobile, e piA ancora lo diventerai. Usa l&arte e la scien.a tue, s< che ognuno ti tema: avrai fama e grande nome nel mondo#. $$. %&anima ag< ascoltando questi consigli, sen.a pensare che giungevano dal diavolo: credette invece che le fossero dettati dall&intelletto e dalla scien.a suoi, e che perci si sarebbe comportata in modo buono e giusto. $). Dentre essa in tal fatta si conduceva, la incontr il nostro 2ignore ,esA (ristol3, venuto in questo mondo armato di collera e amore divini per annientare le imprese del diavolo c ristabilire la giusti.ia dove regnava l&empiet/. +gli annient le opere del demonio in lei e l&apr< alla via della gra.ia, la guard con la propria misericordia, la richiam affinch- si convertisse e facesse peniten.a, si liberasse della sua immagine larvale e ritornasse al Paradiso. $0. Danifestatasi cos< in lei la scintilla della luce celeste, l&anima guard tutte le sue opere e inten.ioni, comprese di giacere nell&inferno e nella collera di !io, conobbe d&essersi fatta una larva, un mostro al cospetto 2uo e del regno celeste. !i ci si prese spavento e cadde in grave angoscia, poich- le si era mostrata la giusti.ia divina. $1. (on voce misericordiosa parl quindi in lei (risto 2ignore: Pentiti, lascia la vanit/ e vieni alla mia gra.ia#. $3. %&anima si present a !io nella sua immagine di larva, e con la veste contaminata dalla vanit/ implor da %ui il perdono delle proprie colpe, sperando nella benevolen.a di nostro 2ignore ,esA (risto. $4. %e cattive qualit/ del serpente forgiato nello spirito astrale non vollero per lasciare la volont/ dell&anima al cospetto di !io, e perci introdussero nuovamente in essa la brama e il piacere, poich- non volevano lasciar estinguere il piacere e abbandonare gli onori e gli splendori del mondo, di cui pure temevano le beffe. %a povera anima per volgeva lo sguardo a !io, bramando ardentemente la 2ua gra.ia e il 2uo amore. $5. *l diavolo, visto che l&anima pregava !io desiderosa di peniten.a, insinu nella preghiera la propensione alle qualit/ terrestri c confuse i buoni pensieri che si volgevano solleciti a !io, affinch- essi non andassero a %ui ma tornassero verso le cose terrene. %a volont/ dell&anima gemeva per !io, ma i pensieri che da essa nascevano per penetrare in %ui erano distrutti sen.a giungere alla poten.a divina. $6. %a povera anima, vedendo di non poter consegnare a !io la propria brama, si spavent molto e raffor. l&impeto della preghiera7 ma il diavolo afferr l&infuocata ruota mercuriale

della vita con la propria bramosia, destando le cattive qualit/ affinch- sorgessero le malvagie inclina.ioni e penetrassero l/ dove gi/ in preceden.a s&erano solla..ate. )8. %a povera anima, che voleva con la sua volont/ raggiungere !io, si angosci molto, ma i pensieri tutti non volevano andare a %ui e fuggivano verso le cose terreno. +lla gemeva e piangeva per !io, come fosse stata cacciata dal 2uo volto sen.a ottenere uno sguardo dalla gra.ia7 giaceva nell&angoscia, nel timore e nel tremore, stava in attesa della collera di !io e del 2uo severo giudi.io, e di essere catturata dal diavolo. (adde dunque in grande miseria e triste..a, poich- si era stancata e nauseata delle gioie e volutt/ mondane a cui prima era avve..a. )1. %a volont/ naturale e terrena bramava le cose che l&anima voleva invece abbandonare, desiderando l&estin.ione di ogni gioia e piacere temporale: aveva solo nostalgia della sua prima Patria, donde in origine era uscita e dalla quale si riteneva tuttavia lontana7 giaceva cos< in grande abbandono e miseria, n- sapeva cosa doversi fare. Pens di entrare in se stessa sen.a piA distogliersi dall&ardente preghiera, evitando la grande agita.ione con cui il diavolo la fronteggiava. )$. Da il diavolo sollev nel suo cuore la voglia terrena, e le inclina.ioni le riportarono in mente il falso diritto naturale per difendersi dai suoi voleri e dalle sue brame: esse infatti non volevano la morte del proprio volere e piacere, ma conservare la volutt/ terrena. (os< la povera anima fu imprigionata nella loro falsa brama, e non pot- sollevarsi dal loro giogo, n- gemere e sospirare la gra.ia di !io. )). *nfatti, quando l&anima pregava sollecita !io, il desiderio carnale convogliava in s- i raggi uscenti da lei e, sviandoli da !io, li introduceva nei pensieri terreni. *n tal modo essa nulla otteneva dalla poten.a divina, si credeva ripudiata da !io e non sapeva come +gli fosse vicino e indugiasse presso di lei. )0. @el mercurio ignificato o ruota incandescente della vita entr il diavolo, mischi la sua brama al desiderio terreno della carne e, beffandosi della povera anima, le parl nei suoi pensieri terreni: Perch- preghi" Pensi dunque che !io ti ascolti e ti voglia" (onsidera il tuo pensiero di %uiE Fai pensieri cattivi e vani, e non hai fede in %ui: perch- mai dovrebbe ascoltarti" @on ti ascolta, desisti, poich- ci non : buono e uscirai di senno#. )1. Perch- ti tormenti" ,uarda il mondo che vive nelle gioie, e nondimeno sar/ felice poich- (risto ha pagato per tutti gli uomini a sufficien.a: consola te stessa e sii felice. @on puoi giungere in questo mondo alla sensibilit/ del divino#: desisti, occupati del corpo e della magnificen.a temporale#. )3. @on pensi che, agendo cos<, uscirai di senno e sarai melanconica e pa..a" 2aresti il folle d&ognuno e vivresti in un&inutile triste..a che non piace n- a !io n- alla natura. Csserva il bel mondo dove !io ti ha creata come signora di tutte le creature per governarle. Pensa prima al bene temporale, cos< da non avere poi piA bisogno del mondo7 quando infine verr/ la vecchiaia potrai volgerti alla peniten.a. !io ti render/ ugualmente beata e ti condurr/ in cielo: non : lecito, come fai tu, tormentarsi, star desti e crucciarsi#.

) 4. (on pensieri di tal fatta era circondata l&anima dal diavolo, nel piacere della carne e delle volutt/ terrene7 era imprigionata con grandi catene e non sapeva che fare. Pensava di tornare per poco al mondo e alla sua volutt/, ma in pari tempo era affamata di gra.ia divina e voleva darsi alla peniten.a per ottener il favore di !io, poich- la 2ua mano l&aveva toccata e fiaccata. @on trovava pace in alcun luogo, gemendo pentita delle proprie colpe7 ma si perse ugualmente, rimanendo nella fame e nella brama, poich- non era giunta ad un vero pentimento c ad un&autentica conoscen.a delle colpe. )5. 2tava in questa triste..a sen.a trovare pace o consiglio in nessun luogo, e pens allora di trovare un luogo ove agire la vera peniten.a, stare libera dai traffici e ostacoli del mondo, e cercare di ottenere la gra.ia di !io. 2i rec allora in un sito solitario e abbandonato dai commerci, c pens pure di agire con la beneficen.a contro la povert/, perch- cos< !io le sarebbe stato benevolo, e avrebbe cercato la via della sua quiete per concederle il 2uo favore. )6. + tuttavia non pot- ancora pervenire al favore di !io, poich- tutti i suoi commerci terreni la seguivano nel piacere della carne, e fu di nuovo prigioniera del diavolo sen.a ottenere la quiete. 2e per un&ora si dilettava nelle cose terrene, nella seguente sopraggiungevano triste..a e miseria, poich- sentiva ridestarsi in lei la collera di !io, e non sapeva come ci fosse accaduto c cosa sarebbe stato di lei. 2ovente la sovrastava una grande angoscia e contrariet/ che non trovava consola.ione, e per le sue paure divenne malata. 08. *l raggio devastante del primo assalto della gra.ia1$ l&aveva profondamente scossa, ed ella non sapeva che nel suo inferno stava (risto con collera divina e severa giusti.ia, combattendo nell&anima e nel corpo contro il 2atana incarnato e lo spirito dell&errore. @on comprendeva, l&anima, che questa fame e brama di peniten.a e conversione provenivano da (risto stesso, affinch- ella ne fosse trascinata. + non sapeva ancora neppure cosa le mancasse per giungere alla perce.ione del divino, n- conosceva d&esser mostruosa e gravata da un&immagine serpentina gra.ie alla quale il diavolo aveva accesso e potere su di lei. Poich- egli l&aveva sviata dai buoni pensieri e allontanata da !io, come disse (risto: *l diavolo toglie la parola dai loro cuori, perch- non credano e non divengano beati#. =%uca 5, 1$> 01. Per decreto divino questa povera anima afflitta incontr una volta un&anima illuminata da !io e rinata, che cos< le parl: (he hai, anima dolente, da stare cos< inquieta e in pena"#. 0$. %&anima afflitta disse: *l (reatore ha distolto da me il 2uo volto, e cos< non posso giungere alla 2ua quiete. Perci soffro, e non so che fare per ottenere il 2uo favore dal quale mi separano monti e burroni. 0). %&anima illuminata le disse: Porti in te un&immagine larvale del diavolo, che guarda la serpe e ti circonda. (os< il diavolo ha accesso in te e alle tue qualit/, e trattiene la tua volont/ affinch- non penetri in !io. 2e la tua volont/ volesse altrimenti, sarebbe unta con la massima poten.a di !io nella resurre.ione del nostro 2ignore ,esA (risto,

quest&un.ione disperderebbe il mostro e si paleserebbe nuovamente la tua prima immagine paradisiaca, il diavolo perderebbe il suo potere su di te e ritorneresti un angelo. @on permettere che ti imprigioni nella sua brama e nel tuo piacere della carne, perchsarai separata da !io, perderai la libert/ e mai piA tornerai nella nostra societ/#. 00. %a povera anima afflitta si spavent molto a questo discorso, e rimase sen.a parole sentendo come l&immagine serpentina la offuscava separandola da !io, e come mescolava falsi pensieri alla sua volont/ con potere tale da condurla vicino alla perdi.ione, cos< che ella stava nell&abisso dell&inferno, prigioniera della collera di !io e sen.a speran.a di ottenere la 2ua gra.ia. 01. +ra combattuta interiormente tra il dubbio e la speran.a, e solo la for.a della propria contri.ione le imped< di disperare#. 9uanto la speran.a edificava, il dubbio distruggeva, ed ella stava in continua inquietudine, disgustata del mondo e delle sue vane belle..e, incurante di ogni gioia mondana: ma neppure cos< pot- giungere alla quiete. 03. ;orn dunque da lei l&anima illuminata e, vedendo le sue angosce, disse: (he stai facendo" 'uoi distruggerti nell&ansia" Perch- ti tormenti nella capacit/ e nella volont/, cos< da trasformarti in venne e ingrossare sempre piA il tuo tormento" 2e pure ti sprofondassi nel fondo del mare, o potessi volare verso l&aurora, o ti lanciassi oltre le stelle, neppur cos< saresti libera. PiA ti angosci, piA grossa e tormentata si fa la tua natura e meno perverrai alla quiete, fino a che la tua capacit/ sar/ del tutto perduta. (ome un cavolo secco non pu per se stesso tornare verde e succoso, e rallegrarsi tra le piante, cos< tu non puoi per la tua capacit/ raggiungere il luogo di !io e tornare ad essere la forma angelica che primamente eri. ;u, infatti, sei disseccata e spenta a !io come il cavolo lo : alla sua for.a e succosit/: sei solo un&arida e angosciosa fame, e le tue qualit/ sono come il caldo e il freddo, in perenne conflitto sen.a mai diventare una cosa sola#. 04. %a povera anima disse: (he devo mai fare per rinverdire e riavere la mia vita primi genia, quando stavo in quiete e non ero ancora un&immagine"#. 05. %&anima illuminata disse: @on devi fare nulla, ma abbandonare la tua volont/ alla propria disposi.ione. (os< le tue cattive qualit/ si indeboliranno e sfrontate morranno, e tu ti tufferai con la tua volont/ nell&Uno dal quale uscisti in principio. ;u, invero, giaci prigioniera delle creature: abbandona la tua stessa volont/ e morranno in te le creature e le loro cattive inclina.ioni, che ti trattengono perch- tu non vada a !io#. 06. Gai dunque cos<, e !io ti mander/ incontro il 2uo piA alto amore, che rivel all&umanit/ in (risto ,esA. 9uesto amore ti ridar/ succo e vita, rinverdirai e ti rallegrerai del !io vivente. Biotterrai pure l&immagine di !io, liberandoti di questa forma serpentina, e tornerai alla nostra schiera angelica e saremo affratellate#. 18. %a povera anima disse: (ome posso abbandonare il mio volere e farvi morire le creature, se io vivo nel mondo e debbo possederlo"#. 11. %&anima illuminata disse: 2e reputassi il bene e la gloria terreni e la volutt/ della carne per tue propriet/, stimeresti superficialmente te e le tue a.ioni7 e se ugualmente, vedendo

soffrire il misero che pure ti : fratello, invece di salvarlo lo legassi a te, tormentando lo e occupandoti per gioco del suo lavoro e della sua fatica, saresti alte..osa e presuntuosa, ti innal.eresti contro di lui e lo dispre..eresti# . 1$. *l misero starebbe davanti a !io, sospirando perch- accanto a te gli sia risparmiata una vita di stenti. ?llora i suoi sospiri desterebbero in te la collera divina, ingrossando sempre piA la tua fiamma e la tua inquietudine#. 1). + queste sono tue creature, per volere delle quali ti sei allontanata da !io amando le. !i questo amore esse vivono, e tu con collera e agio continuamente le nutri, portando in loro la tua voglia di vita: ma sono solo bestie impure e maligne, formate nel piacere e con l&agio#. 10. %a stessa immagine : una bestia con quattro cattive inclina.ioni: la prima : la superbia, la seconda l&avari.ia, la ter.a l&invidia, la quarta la collera. *n queste quattro qualit/ sta il fondamento dell&inferno ove ti trascini, in te impresso e di cui sei prigioniera7 sono loro a vivere nella tua vita, a separarti da !io sen.a lasciarti andare a %ui: rinun.ia dunque a queste malvagie creature e falle morire in te#. 11. + poich- domandi, devo dirti di abbandonare la cattiva volont/ creaturale, affinchqueste creature muoiano in te e tu possa vivere nel mondo accanto a loro. ;i dico inoltre che questa : una via stretta, angusta e piena di ostacoli7 all&ini.io la percorreresti con paura, ma in seguito con gioia#. 13. !evi rettamente considerare come nella vita mondana tu cammini nella collera di !io e nel fondamento dell&inferno, e come tutto ci non sia la tua vera Patria. *nvece, si deve vivere (risto, camminare in (risto, giustamente seguire (risto, null&altro essere che (risto, affinch- lo spirito e la for.a di (risto vivano in noi e noi siamo a quelli completamente sottomessi#. 14. *l regno di (risto non : di questo mondo, ma del cielo, perci per seguire (risto devi intraprendere un viaggio ininterrotto verso il cielo, nonostante tu debba vivere col corpo e presso le creature, e di ci sia costretta ad occuparti)3#. 15. 9uesta : la via stretta del costante viaggio celeste e dell&imita.ione di (risto. !evi avvilirti nella tua for.a e facolt/, giacch- non : nella for.a che guadagni le porte di !io. !evi consegnarti tutt&intera e con impegno solenne alla misericordia divina, figurarti con ferme..a le sofferen.e e la morte del nostro 2ignore ,esA (risto, sprofondartici con tutta la mente e la ragione, bramare che in ci le tue creature si estinguano#. 16. !evi inoltre esser salda nell&abbandonare tutte le false comodit/ del piacere e dell&animo, e non lasciarti possedere da gloria e beni temporali, e scacciare quanto in ci ti sia di errore e ostacolo. %a tua volont/ sia pura e seriamente volta all&abbandono delle tue creature: nella medesima ora in cui separerai da loro il tuo animo, sarai sulla pura strada della verit/ e della giusti.ia, seguendo l&insegnamento di (risto#. 38. + come avrai inten.ione di abbandonare gli interni nemici della tua natura, cos< pure

perdonerai i tuoi nemici esteriori e rivolgerai loro il tuo amore, perch- esso non sia come una creatura trattenuta nella tua volont/, ma si purifichi da ogni creatura#. 31. Per amore di (risto abbandonerai anche gli onori e i beni terreni, e di questa terra non accetterai o amerai alcuna cosa7 stima invece te stessa nulla piA che un servitore di !io e dei tuoi compagni in (risto, al pari di un fun.ionario che svolga il suo ufficio. 2i spengano gli alte..osi sguardi dell&amor proprio, affinch- nulla rimanga di creaturale a introdurre i sensi nelle immagini#. 3$. !evi inoltre saldamente figurarti di ottenere la gra.ia promessa per merito di ,esA (risto, oltre al suo amore pervadente: essa ti salver/ dalle creature e illuminer/ la tua volont/, ti accender/ della fiamma d&amore e sarai vincitore del demonio#. 3). @ull&altro devi volere, o potere, o tener per tuo se non l&immagina.ione delle sofferen.e della resurre.ione di (risto7 gra.ie a ci spe..erai con l&assalto il regno del diavolo e ucciderai le tue creature. 2en.a mai arretrare attenderai quest&ora, abbandonando il principio e l&a.ione di ogni tuo volere in !io, affinch- faccia e operi come vuole#. 30. %a tua volont/ sar/ cos< pronta a spe..are le tue creature e stare pura davanti a !io, circondata dal merito di ,esA (risto. +gli viene al Padre col figlio perduto, che cadr/ davanti al 2uo volto posando in questa Poten.a tutte le sue poten.e, rimettendogli i tutti i peccati e devia.ioni e trasgressioni, e non semplicemente con le parole, ma con tal for.a che in esse sia l&anima intera#. 31. *l Padre eterno vedr/ il tuo arrivo, tornerai a %ui penitente e umile, cd +gli spirer/ in te dicendo: H,uardate, questo era il figlio perduto, una volta morto e ora vivo di nuovoI. + ti verr/ incontro con la gra.ia e l&amore di ,esA (risto, ti rischiarer/ coi raggi dell&amore, ti avvolger/ col 2uo spirito possente: cos< troverai la for.a di confessarti a %ui e pregare con ardore#. 33. Fai ora il luogo dove combattere in vista di !io: diverrai forte abbandonando ogni debole..a, e infine vedrai ed esperimenterai un grande miracolo. 2entirai infatti come (risto imperverser/ nel tuo inferno, spe..ando quella bestia che genera desola.ione e tumulto7 sentirai destarsi il peccato ignoto che ti voleva trattenere e separare da !io7 sentirai bene come morte e vita combatteranno in te, e cosa siano il cielo e l&inferno#. 34. @on devi n- colpire, n- scostarti, ma star salda finch- le tue bestie si facciano fiacche e deboli, e muoiano sfrontate. %a tua volont/ sar/ cos< sempre piA forte e le tue inclina.ioni maligne saranno schiacciate dal loro stesso peso7 la tua volont/ e il tuo animo saranno in cielo ogni giorno e ogni giorno le tue creature morranno. Ctterrai un nuovo animo, diverrai una nuova creatura, tornerai ad essere l&immagine di !io e la tua immagine di larva bestiale si perder/. ;ornerai alla quiete e sarai salva da questa angoscia#. 35. 9uando la povera anima cominci ad esercitarsi severamente, pensava di vincere sen.a indugio, ma le porte del cielo e della gra.ia erano chiuse alla sua capacit/ come se fosse rifiutata da !io, e non otteneva di vedere la gra.ia. Pensava allora tra s-: H@on ti sei

abbandonata a !io con semplicit/, non %o desideri, non %o preghi, n- ti rassegni alla 2ua giusti.ia affinch- uccida la tua cattiva lasse..a. 2profndati dunque in %ui, nel fondo che : fuori dalla natura e dalle creature, abbandnati a %ui, che faccia di te ci che vuole, perchnon sei degna di rivolger,li la parola#. + l&anima si sprofond, abbandonando la propria volont/. 36. (os< facendo, giunse a pentirsi sommamente dei suoi antichi peccati, a dolersi amaramente della propria mancan.a di forma e di ospitare in s- le creature. *l pentimento le impediva di rivolgere parola a !io, ma nondimeno in esso considerava le amare sofferen.e e la morte del nostro 2ignore ,esA (risto, patite per amor suo con grande angoscia e martirio, affinch- essa fosse redenta dalla miseria e dall&angoscia e ritrasformata nell&immagine di !io. (os< affondata, si sollevava solo per lamentarsi della propria stolte..a, della propria negligen.a nel considerare quest&immenso amore: aveva invece dissipato vanamente il proprio tempo e, sen.a considerare come potesse partecipare a tanta gra.ia, s&era conformata al vano piacere di questo mondo e delle cose terrene. Bicevuta, purtroppo, quest&inclina.ione bestiale, giaceva ora prigioniera della miseria e, per vergogna, non osava sollevare gli occhi a !io che le nascondeva la poten.a del 2uo volto. 48. ,emendo e piangendo fu trascinata nell&abisso della crudelt/, quasi stesse davanti alle porte dell&inferno e l/ dovesse putrefarsi. + fu come se tutti i sensi la lasciassero, avesse cessato d&essere e di poter agire, consegnata alla morte e non piA creatura7 infatti, come il suo 2alvatore ,esA (risto aveva patito martirio per lei e per lei era morto, cos< essa null&altro bramava che morire e perdersi nella 2ua morte. *n questa consun.ione tuttavia si lev per sospirare e supplicare con fervore la misericordia di !io, volendo affondare in questa purissima misericordia. 41. ?vvenuto che fu ci, le apparve il volto amico dell&amore di !io, e come luce la trapass: essa si fece vibrante e colma di gioia, si al. per pregare e ringra.iare l&?ltissimo, esultando nel profondo perch- era stata salvata dall&angoscia e dalla morte nell&inferno. 4$. + gust la dolce..a di !io e la verit/ da %ui promessa, mentre si scioglievano da lei tutti i cattivi spiriti che in preceden.a l&avevano tormentata e allontanata dalla gra.ia di !io, e si tennero le no..e dell&?gnello e il matrimonio della nobile 2ofia con l&anima, e si impresse nella sua essen.a il sigillo della vittoria di (risto, e fu nuovamente accolta tra i figli ed eredi di !io. 4). !opo questi eventi, l&anima stava tutta gioiosa, agendo in questa poten.a e lodando i miracoli di !io: di certo, pensava, dentro questa poten.a e gioia essa si sarebbe trasformata. Da avvenne che dal mondo esteriore le giunsero onta e beffe, mentre interiormente provava grande contrariet/, temendo che il proprio fondo fosse fuori di !io e dubitando di aver davvero ottenuto la 2ua gra.ia. 40. 'enne perci da lei il bestemmiatore, per distruggere la via cos< aperta e gettarla nel dubbio. +gli parl in lei: ;utto ci non viene da !io, : stata solo la tua immagina.ione#.

41. (os< si ritir da lei la luce divina, ardendo solamente nel fondo interiore come un fuoco di putrefa.ione, ed ella sembrava aver smarrito la ragione e non sapere cosa le fosse successo, se davvero avesse gustato la luce della gra.ia divina e ora ne fosse stata abbandonata. 43. Crmai per il bruciante amore di !io era seminato in lei, per cui le nacque una grande fame c sete della dolce..a divina, e prese a pregare e umiliarsi, a esaminare la cattiva inclina.ione del suo pensiero e a ripudiarla. 44. Perci la ragione fu rotta dalla volont/, e le cattive inclina.ioni che vi erano sorte morirono sempre piA7 la natura del corpo si era fatta dolente ed ella era divenuta debole, come fosse stata malata: ma non era alcuna malattia naturale, solo una melanconia della natura terrestre del corpo, essendosi in lei spe..ato il falso piacere. 45. ?bbandonata la ragione terrena, la povera anima si vide beffeggiata dal mondo esteriore perch- rifiutava di camminare sulle vie dell&empiet/, mentre interiormente era tormentata e beffeggiata dal bestemmiatore che le mostrava la ricche..a, belle..a e maest/ del mondo da cui era follemente fuggita. ?llora ella pens: C eterno !io, che mai farai per riportare la paceE# 46. *mmersa in queste considera.ioni, ella incontr nuovamente l&anima illuminata, che cos< parl: Perch-, sorella, sei triste"# 58. %&anima disse: Fo seguito il tuo consiglio e ottenuto la vista delle dolce..e divine, ma essa mi ha lasciato, e ora giaccio perduta e in grave angustia, perch- di fuori i miei buoni amici mi hanno abbandonato e il mondo mi deride, mentre dentro di me infieriscono l&angoscia e il dubbio, e non so che fare#. 51. %&anima illuminata disse: ;u mi sei cara7 Josserva comeK il nostro 2ignore ,esA (risto compia con te e in te il suo pellegrinaggio terreno, e come si comport con questo mondo, che pure lo contraddiva e del quale nulla possedeva. 2opporta allora il tuo segno di ele.ione, e non meravigliarti di ci che deve essere, perch- sarai provata e purificata#. 5$. *n questa affli.ione pregherai assetata del Bedentore, manifestando dentro e fuori di te la ,ra.ia#. 5). Perch- di nuovo devi crescere in alto e in basso nell&immagine di !io: similmente una giovane pianta : mossa dal vento e deve patire caldo e freddo. *n tal moto, sopra e sotto, le si mostra la for.a, ed essa sopporta la tempesta finch- : diventata un albero che fruttifica7 ma : in questo movimento che si manifesta la poten.a del sole, accrescendo le qualit/ selvatiche dell&albero#. 50. Cra devi combattere la tua battaglia cavalleresca nello spirito di (risto, perch- in te l&eterno Padre genera il figlio suo tramite la poten.a del fuoco, e questo fuoco si muta in una fiamma d&amore, cos< che fuoco e luce siano un solo essere, vero tempio di !io#. 51. !evi ora inoltre dimorare nella vigna di (risto, verdeggiare sul suo vitigno,

fruttificare con la vita e con l&insegnamento, manifestando l&amore come un albero fecondo. ?llora germoglier/ in te dalla collera di !io il paradiso, e l&inferno si muter/ nel cielo#. 53. @on ti conduca all&errore la dialettica del diavolo, giacch- egli combatte in te per il proprio regno, e se fosse sconfitto dovrebbe giacere nella vergogna e lasciarti. Per questo ti copre agli occhi del mondo con lo scherno, s< che la sua vergogna non sia conosciuta#. 54. ,ra.ie a questa nuova nascita stai in cielo e nell&armonia divina: sii dunque pa.iente, e attendi il 2ignoreE Pensa solo che quanto ti accade viene da %ui per il tuo miglioramentoE# !etto ci, l&anima illuminata si separ da lei. 55. 9uest&anima ansiosa cominci allora il suo cammino nella clemen.a di (risto, sper nella fede divina e accrebbe quotidianamente la propria for.a: morirono le sue cattive inclina.ioni fino a che si stabil< nel regno della gra.ia, le si aprirono le porte della rivela.ione divina e vide il Begno dei cieli. 56. Bitorn nella quiete e fu nuovamente figlia di !io. + !io aiuti per questo tutti noiE ?men.

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