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Lamianto

Amianto o asbesto un termine che indica genericamente un insieme di minerali fibrosi (silicati) appartenenti a due classi mineralogiche distinte, quella dei serpentini e quella degli anfiboli. La legge 257/1992 ha bandito lestrazione, limportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto La legge 257/1992 definisce amianti sei minerali utilizzati industrialmente: Actinolite, antofillite, amosite, crisotilo, crocidolite e tremolite. E sorprendente notare come siano tutti anfiboli a parte il crisotilo, che comunque costituisce la gran parte della produzione mineraria ... Vediamo adesso una scheda descrittiva di questi minerali

Anfiboli
Inosilicati a catena doppia, con formula generale :

W0-1X2Y5Z8O22(OH,F)2
Z rappresenta essenzialmente Si, con Al sino a 3 a.p.f.u. Y= Mg, Fe2+, Fe3+, Mn2+, Al, Cr, Ti nei siti ottaedrici M1 M2 M3 X= Na, Ca, Mg, Fe2+, Mn2+, Li nel sito M4 coordinazione VI-VIII W= K, Na nel sito A coordinazione VIII-XII

Suddivisione in classi degli anfiboli

Sono divisi in 4 classi, in base al contenuto del sito M4: Da rimarcare la somiglianza con la chimica dei pirosseni

Anfiboli FERROMAGNESIACI
(Ca+Na) in X <1.34 (sito M4)

Antofillite

Mg7Si8O22(OH)2

Cummingtonite Mg7Si8O22(OH)2 - Grunerite, Fe7Si8O22(OH)2

Anfiboli CALCICI
(Ca+Na) in X >1.34 , ma Na<0.67

Tremolite Ca2Mg5Si8O22(OH)2 Ferroactinolite


Ca2Fe5Si8O22(OH)2 Orneblenda Na0-1(Ca,Na)2(Mg,Fe2+,Fe3+, Al)5(Si,Al)8O22(OH)2

SODICO-CALCICI (Ca+Na) in X >1.34 , con Na<0.67<1.34


Richterite Na(NaCa)Mg5Si8O22(OH)2

ALCALINI Na in X>1.34
Glaucofane Ferroglaucofane Na2Mg3Al2Si8O22(OH)2 Na2Fe2+3Al2Si8O22(OH)2 Na2Fe2+3Fe3+2Si8O22(OH)2 Na2Mg3Fe3+2Si8O22(OH)2

Riebeckite Magnesioriebeckite
Arfvedsonite

NaNa2Fe2+4Fe3+Si8O22(OH)2

Amosite= nome varietale (Acronimo di Asbestos Mines of South Africa) che indica un anfibolo asbestiforme di Fe-Mg, quindi possibilmente antofillite, cummingtonite o grunerite Crocidolite = nome varietale per riebeckite asbestiforme Il tratto comune a questi minerali quindi il loro frequente abito asbestiforme, prima e fondamentale propriet per la loro nocivit

La forma aciculare dei cristalli di anfibolo e la forma tubulare allungata del crisotilo sono dovuti alle peculiarit della struttura cristallina di questi minerali . La presenza di catene doppie tetraedriche con periodo di ripetizione lungo [001] di 5.2 controlla labito aciculare degli anfiboli.

Catena tetraedrica doppia e nastro ottaedrico negli anfiboli

Leggermente inclinata su [001]

Nel crisotilo il misfit fra strato T e O viene compensato con larrotolamento del pacchetto 1:1 per formare fibre. Larrotolamento degli strati ottaedrico e tetraedrico avviene sempre con lo strato O verso lesterno, perch appunto questo lo strato che ha le maggiori dimensioni strutturali. Larrotolamento pu avvenire a papiro, cio (un unico pacchetto si arrotola su s stesso), ma anche con la fibra risultante costituita da tanti tubi, uno dentro allaltro.

Il crisotilo spesso con actinolite, si forma in vene tardive, legate a mineralizzazioni di riempimento di sistemi di fratture dovute ad intensi fenomeni di deformazione e fratturazione delle SERPENTINITI. Cross Fibre sono fibre sono orientate perpendicolarmente alla superficie delle vene; Slip Fibre quelle sono poste sul piano delle litoclasi; Mass Fibre se sono disposte in maniera casuale all'interno della roccia. Le serpentiniti (rocce verdi) sono costituite essenzialmente da minerali del gruppo del serpentino (antigorite, lizardite e crisotilo) e da magnetite. Le serpentiniti derivano dal metamorfismo idrotermale di rocce ultrabasiche come le peridotiti

Crisotilo

Veblen and Busek, 1979, Science 206, 1398-1400.

Nagby and Faust (1956) Am. Mineralogist 41, 817-836.

S = serpentino T = talco

Minerali dellamianto: anfiboli

USGS Denver Microbeam Laboratory

Antofillite

Foto sem antofillite

Minerali dellamianto: anfiboli

amosite Amosite = antofillite

USGS Denver Microbeam Laboratory

Minerali dellamianto: anfiboli

Tremolite

USGS Denver Microbeam Laboratory

actinolite
USGS Denver Microbeam Laboratory

Crocidolite= riebeckite

USGS Denver Microbeam Laboratory

Richterite
USGS Denver Microbeam Laboratory

Minerali dellamianto: crisotilo

crisotilo

Tecniche di identificazione e caratterizzazione dellamianto REQUISITI MINIMI DEI LABORATORI PUBBLICI E PRIVATI CHE INTENDONO EFFETTUARE ATTIVITAANALITICHE SULLAMIANTO D.M. 14 maggio 1996 (G.U. n 251 del 25 ottobre 1996 Serie Generale)
Qualunque laboratorio che intenda operare nel campo dellanalisi di campioni contenenti amianto deve dotarsi della strumentazione opportuna: per la determinazione dellamianto in campioni aerodispersi: MICROSCOPIO OTTICO IN CONTRASTO DI FASE MICROSCOPIO ELETTRONICO CON MICROANALISI. per la determinazione dellamianto nei materiali in massa DIFFRATTOMETRO A RAGGI X SPETTROFOTOMETRO IR Il personale del laboratorio: deve comprendere un laureato in discipline tecnicoscientifiche ed un collaboratore provvisto di diploma di scuola media superiore, entrambi con specifica e comprovata esperienza nelle specifiche tecniche impiegate per lanalisi.

Per la valutazione delle fibre di amianto disperse in aria, un volume daria aspirato con una pompa volumetrica munita di un filtro per trattenere il particolato. Il numero di fibre raccolte sul filtro viene conteggiato con il microscopio ottico (MOCF, microscopio ottico a contrasto di fase) o con il microscopio elettronico (SEM-EDS, microscopio elettronico a scansione dotato di sonda per lanalisi elementare). Con il SEM possibile identificare, in modo sicuro, le fibre damianto distinguendole dalle svariate altre fibre normalmente presenti. Il DL 277/91 stabilisce che vengano conteggiate tutte le fibre che hanno lunghezza >5 m, diametro <3 m e con rapporto lunghezza/diametro 3:1. Le fibre pi piccole vengono espulse pi facilmente dai polmoni, quelle con diametro superiore non arrivano agli alveoli polmonari.

Microscopio a contrasto di fase Il microscopio a contrasto di fase si basa sull'incremento delle differenze di contrasto (indice di rifrazione) tra il campione da analizzare e il mezzo circostante, portando alla formazione di una immagine scura su campo chiaro.

Il microscopio elettronico a scansione (SEM) E- prodotti da un filamento ed accelerati Lenti elettromagnetiche

Campione metallizzato

Il fascio di e- passa attraverso una fenditura Il fascio di e- controllato da lenti elettromagnetiche Viene controllata la divergenza, il diametro del fascio e la scansione sul campione Detector RX, SE, BSE

Dallinterazione e- materia si generano una serie di segnali (raggi-X, e- secondari, etc) che saranno misurati con appositi rilevatori

Segnali dallinterazione e- materia


Fascio di elettroni Secondary Electrons
Elettroni Auger

BackScattered Electrons

Catodoluminescenza (luce)

Raggi-X

Campione metallizato

Interazione elettroni-materia

e-

Gli e- del fascio incidente interagiscono con i nuclei degli atomi, si generano: per interazione anelastica elettroni secondari e la radiazione di fondo dello spettro per interazione elastica elettroni retrodiffusi (BSE)

BSE 2

Si generano BSE per interazione elastica (senza perdita di energia) con un singolo nucleo o con pi nuclei. Tutti i BSE hanno alta energia (>50 eV), BSE1 hanno energia maggiore di BSE2

Elettroni secondari (SE) e-

Gli e- incidenti vengono frenati attraversando le nuvole elettroniche degli atomi e dallattrazione con i loro nuclei; perdono energia emettendo quanti che costituiscono la radiazione di fondo. Questi elettroni con energia < 50eV sono chiamati elettroni secondari (SE) (10<e<50 eV).

Gli elettroni incidenti espellono un elettrone da un orbitale di un atomo del campione. Si genera un e- ad alta energia (lespulso) e si ha il riassestamento dellatomo allo stato fondamentale con transizioni di e- tra gli orbitali, con emissione di radiazioni X caratteristiche.
Radiazione X caratteristica

E- anelastico

E- espulso alta energia

Tali radiazioni sono uniche per ogni specie atomica; identificandole e misurandone lintensit possiamo stabilire quali sono gli elementi chimici presenti ed in quali concentrazioni

Dove si generano i vari segnali?

Provengono da un volume molto pi grande del fascio di elettroni Quindi la risoluzione maggiore del diametro del fascio

Immagine: Department of Geology and Geophysics, Louisiana State University

Gli elettroni secondari si generano nella parte pi superficiale del campione e quindi sono il segnale migliore per studiare la morfologia del campione. Attraverso un detector che rivela solo elettroni secondari otterr ottime osservazioni sulla morfologia del campione e immagini

Gli elettroni retrodiffusi (BSE) si generano in notevoli spessori del campione e quindi sono rappresentativi della composizione chimica del campione. Elementi con alto numero atomico (Z) generano pi BSE di elementi leggeri. Perci osservando i BSE con un detector opportuno vedr zonature o disomogeneit chimiche di un campione.

I raggi-X caratteristici emessi permettono di determinare quali elementi () ed in che concentrazione (I) sono presenti. Si generano in un volume ancora maggiore dei precedenti..

I rivelatori a dispersione di energia (EDS) consentono la contemporanea misura di tutti i raggi-X emessi (spettri di energia). Possono sovrapporsi molto vicine (interferenze spettrali); tempi di conteggio lunghi danno analisi pi accurate. Si possono fare analisi su un punto oppure su unarea, lungo una linea, creare mappe spettrali.

Amianto e SEM
Il SEM consente lidentificazione dei minerali dellamianto attraverso la loro caratteristica morfologia, e distingue tra amianti di anfibolo e di serpentino attraverso la composizione chimica ottenuta in EDS

Crisotilo

Crocidolite

Contrasto chimico: crisotilo (scuro)

amosite (+ riflettente)

Amianto e SEM
Il SEM consente lidentificazione dei minerali dellamianto attraverso la loro caratteristica morfologia, e distingue tra amianti di anfibolo e di serpentino attraverso la composizione chimica ottenuta in EDS

AMOSITE: Anfibolo Fe-Mg, senza Na e Ca (altri anfiboli) con molto Fe e Si (poco Fe in crisotilo, alta concentrazione di Si)

Crisotilo: poco Fe, no Na, Ca, picco Si + basso rispetto al talco

Talco: innocuo, molto Si, che lo distingue da crisotilo e no Na Ca, poco Fe distingue da anfiboli

Talco: innocuo, molto Si, che lo distingue da crisotilo no Na Ca, poco Fe distingue da anfiboli

Crisotilo

A proposito del talco. In uno studio di Paoletti et al., (1984) si metteva in evidenza la presenza di amianti in 14 campioni di talco della Farmacopea europea. Lo studio stato effettuato con tecniche EDS, TEM, diffrazione dei raggi-X. Il crisotilo stato identificato in 3 campioni, 2 campioni contenevano tremolite e antofillite, e 1 campione crisotilo e tremolite. Gli autori hanno notato che, in tutte le polveri di talco analizzate, erano presenti spesso particelle fibrose di talco, morfologicamente simili a fibre di amianto anfibolo. Paoletti et al. (1984) osservano come la Farmacopea europea, in quel momento, non aveva stabilito il controllo di qualit della contaminazione da amianto nel talco.

Crocidolite = Richterite; Anfibolo con Na, K, Ca caratteristici

Amianto e diffrazione dei raggi-x Attraverso la diffrazione dei raggi-X posso rilevare nei materiali la presenza di minerali dellamianto e distinguere gli amianti di anfibolo dal crisotilo. Si possono effettuare diffrattogrammi su singole fibre con camera Gandolfi o diffrattogrammi di polvere su quantit opportune di materiale. Si pu inoltre procedere ad una analisi quantitativa per determinare la % di amianto in una certa miscela di fasi.

Confronto tra spettri di anfiboli

Close up parte a basso angolo spettro

Si possono anche distinguere i politipi del crisotilo, clinocrisotilo da ortocrisotilo


Spettro DIF clino ed ortocrisotilo
500 400 300 I 200 100 0 9 13 17 21 25 29 33 37 41 45 49 53 57 61 2
c
Lizardite 1T

Lizardite 6T

Crisotilo M

Crisotilo Ort.

Antigorite

400 300 200 100


c

0 9 11 13 15 17 19 2 21 23 25 27 29

Lizardite 1T

Lizardite 6T

Crisotilo M

Crisotilo Ort.

Antigorite

Esempio: studio di un campione di serpentinite?

Serp Serp Chl

Serp Serp
Hem Dol Calc

Camp. 1
Serp Serp Serp Sp

Camp.2

Serp

cris+liz (1T,6T)
Liz(1T,6T )

chl

Chl

Camp.1

letteratura

Camp.2

Camp.1

letteratura
2

Camp.2

Camp.1
da letteratura

L'amianto rappresenta un rischio per la salute quando le fibre di amianto sono presenti nellaria di ambienti di lavoro o domestici. Il rilascio di fibre nell'ambiente pu avvenire in occasione di una frantumazione di minerali contenenti amianti o di materiali friabili, usurati o sottoposti a vibrazioni, correnti d'aria, urti . L'esposizione significativa alle fibre di amianto associata a malattie dell'apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose che rivestono gli organi interni del torace e delladdome, principalmente la pleura (mesoteliomi). Queste malattie possono insorgere dopo molti anni dall'esposizione: da 10 - 15 per l'asbestosi ad anche 20 - 40 per il carcinoma polmonare ed il mesotelioma. Per lasbestosi ed il mesotelioma non si conoscono altre cause oltre allesposizione ad amianto o ad altre fibre minerali. La grande quantit di amianto impiegata nelledilizia rappresenta un grave pericolo che andr aumentando nel tempo con l'invecchiamento dei materiali.

In Europa sono previsti 250.000 morti nei prossimi 25 anni a causa dellesposizione alle fibre di amianto. In Italia, solo per il mesotelioma pleurico, la patologia associata all'esposizione all'amianto, tra il 1988 e il 1994 i casi hanno superato le 6000 unit. La previsione per 30.000 i morti nei prossimi 20 anni a causa dellesposizione alle fibre di amianto.

Il rischio comunque sempre minore del fumo

Amianto colorato in blu

Fumo e amianto insieme?! Si pu fare!! Negli anni 50 KENT commercializzava sigarette con filtro MICRONITE a base di amianto. Lamianto stato usato anche in altri ambiti come sostanza filtrante, tra cui maschere antigas.

Il mesotelioma sembrerebbe correlato pi al tipo di fibra che all'entit dell'esposizione e sarebbe determinato soprattutto dagli anfiboli. Esposizioni anche di modesta entit ma significative agli anfiboli comporterebbero un rischio apprezzabile, perch tali fibre (la crocidolite in particolare) rigide, fragili, rettilinee, possono pi agevolmente migrare dai polmoni verso la pleura. Al contrario, le fibre lunghe, flessibili e curve del crisotilo non migrerebbero in quantit sufficiente a provocare la risposta neoplasica

In molti paesi intanto si continua ad estrarre, lavorare e commercializzare amianto..

Perch stato impiegato lamianto? E una materia prima a basso costo con propriet eccezionali: Bassa densit = 2.55 g/cm3 = leggero Resistenza al fuoco ed incombustibilit: si deteriora dopo i 450 C e fonde a 1500 Fonoassorbenza (isolamento acustico) 3 volte + assorbente del gesso Stabilit chimica nel range di pH 7-14 (ambiente alcalino) Basso coefficiente di trasmissione termica = isolante termico Alto modulo elastico e resistenza alla trazione Lavorabilit (filabilit) Eccellente con possibilit di ottenere fibre industriali finissime con diametro ~1 m

Propriet chimico-fisiche dei differenti tipi di asbesto


Propriet Colore Durezza (Mohs) Densit (g/cc) Sistema cristallino Indice di rifrazione Resistenza agli acidi Resistenza a trazione (x 100 psi) Punto di fusione (C) Resistenza al calore Flessibilit Filabilit Capacit filtrante Crisotilo verdastro, grigio, bianco 2,5-4 2,5-2,6 monoclino e ortorombico 1,53-1,55 scarsa (buona alle basi) 280-450 1520 buona, diviene fragile ad alte temperature molto buona molto buona lenta Actinolite Tremolite verdastro 6 3,0-3,2 monoclino 1,60-1,69 molto buona <5 1390 molto buona fragile scarsa media grigio-bianco verdastro giallastro 5,5-6 2,9-3,2 monoclino 1,60-1,69 buona <75 1360 discretabuona fragile scarsa media Antofillite giallo-bruno, verdastro, bianco 5,5-6 2,8-3,2 ortorombico 1,59-1,69 discreta 240 1470 molto buona discreta-fragile scarsa media Amosite bruno, giallo, grigio 5,5-6 3,1-3,5 monoclino 1,66-1,69 buona 175-350 1400 Crocidolite blu 5-6 3,0-3,4 monoclino 1,65-1,70 buona 150-450 1190

buona, diviene fragile ad alte scarsa, fonde temperature discreta discreta rapida buona buona rapida

Dove stato impiegato lamianto?

Soprattutto come isolante acustico e termico, in edilizia. Soltanto di coperture in cemento-amianto (eternit), sono stimati in 3 milioni di tonnellate

Impieghi dellamianto nella coibentazione di treni, navi e autobus isolante termico nei cicli ad alta e bassa temperatura (es. centrali termiche, impianti frigoriferi) industria chimica, siderurgica, vetraria, ceramica, fonderie isolante termico e barriera antifiamma nelle condotte per impianti elettrici spruzzato in edifici come rivestimento antifiamma nelle coperture di edifici , sotto forma di lastre piane o ondulate, per tubazioni, serbatoi = cementoamianto (ETERNIT) pannelli per controsoffittature, fonoassorbente, isolante termico nei pavimenti in vinilamianto: fibre inglobate in una matrice tipo linoleum

ETERNIT

PAVIMENTO IN LINOLEUM

Intonaci resistenti al fuoco

Tubi e serbatoi

Dimensioni tipiche di alcune fibre comuni

Crisotilo in pavimento linoleum

Lana di vetro

Quarzo e crisotilo in pavimento linoleum

Si distinguono Amianti FRIABILI e COMPATTI, cio materiali che possono essere sbriciolati con una semplice pressione manuale, o che possono produrre polvere solo con limpiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, trapani)

Compatti: rilasciano fibre solo se abrasi o forati;

Friabili: alta probabilit rilascio fibre nellambiente.

Lamianto presente in natura in concentrazioni di circa 0,01 0,1 fibre per litro daria.(http://www.atsdr.cdc.gov/asbestos/asbestos_whatis.html). Nei centri urbani sono sempre presenti a basso livello fibre di amianto e, secondo la legislazione vigente in Italia, un locale bonificato (da cui lamianto stato rimosso) deve contenere meno di 2 fibre per litro di aria (D.M. 6/9/1994) valutato al microscopio elettronico.

Lente di controllo statunitense (OSHA - Cancer & Lung Disease Hazard [29 CFR 1910.1001]) ha fissato nel valore di 100 fibre per litro daria la soglia a cui i lavoratori possono essere esposti. LUnione Europea ha adottato lo stesso limite per le esposizioni dei lavoratori, e questo valore stato recepito anche in Italia. Per gli ambienti esterni, non lavorativi, la normativa italiana non prevede un limite esplicito. Per gli ambienti domestici sono previsti limiti molto pi bassi, perch ovviamente non si portano protezioni alle vie respiratorie e perch una esposizione continuata e sul lungo periodo

Cosa fare per neutralizzare lamianto? Tre modi di bonifica: -Rimozione dei manufatti: soluzione definitiva, ma comporta un rischio elevato per i lavoratori addetti e per la contaminazione dellambiente; produce quantitativi di amianto da smaltire correttamente, normalmente nel modo pi stupido, cio in discarica, oppure con trattamenti previsti dalle nuove normative. Comporta costi elevati.

Lamianto classificato come rifiuto speciale pericoloso dapprima ai sensi del decreto Ronchi (rifiuti di costruzioni e demolizioni materiali isolanti contenenti amianto con codice C.E.R. 17 06 01), poi abrogato e sostituito dal testo unico sullambiente : Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale. Andr perci smaltito ai sensi del Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 "Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti facendo riferimento specialmente al punto 5.5 dell'allegato 2: Discariche adibite allo smaltimento di rifiuti di amianto o contenenti amianto

Confinamento: si installa una barriera a tenuta che isoli lamianto dal resto delledificio. Indicato per zone facilmente accessibili e non frequentate. Necessita di manutenzione e controllo della barriera. Costo pi contenuto rispetto alla rimozione.

prima

dopo

Incapsulamento: Trattamento dellamianto con sostanze che tendono ad inglobare le fibre di amianto, costituendo uno strato di protezione sulla superficie esposta. Costi e tempi dellintervento contenuti; non produce amianto da smaltire; il rischio per i lavoratori addetti e per linquinamento dellambiente minore rispetto alla rimozione. E il trattamento migliore per i materiali di tipo cementizio. Rimanendo comunque lamianto, necessario effettuare controllo e manutenzione.

Trattamenti in alternativa allinterramento in discarica degli amianti

In generale i rifiuti costituiscono comunque un patrimonio di materie prime ed energetico, sfruttabile dopo il D.L. 22/97 (decreto Ronchi). Lamianto trattato termicamente a temperature maggiori di 900 C, si trasforma in silicati innocui con completa distruzione delle fibre di amianto. Studi recenti dimostrano che ogni tipo di materiale con amianto (sia serpentino che anfibolo, in matrice friabile o compatta) viene completamente inertizzato se trattato per un'ora a 1100 C. La reazione di ricristallizzazione del crisotilo : Mg3(OH)4Si2O5 Mg2SiO4 + MgSiO3 + 2H2O Crisotilo forsterite + enstatite Per un anfibolo tipo ferromagnesiaco si ha 2Mg5Fe2Si8O22(OH)2 + O2 14(Mg0.7Fe0.3)SiO3 + 2SiO2 + 2H2O Cummingtonite ortopirosseno + cristobalite

Campi di stabilit dei minerali presenti in cemento-amianto, (da Gualtieri e altri, 2007)

Immagini TEM che mostrano la completa trasformazione del crisotilo in nuovi silicati dopo trattamento termico (da Gualtieri e altri, 2007)

(da Gualtieri e altri, 2007)

Fibre di crisotilo prima del trattamento; ben evidente la sfaldatura sullallungamento

Fibre di crisotilo dopo il trattamento; scomparsa la sfaldatura sull allungamento e si nota la ricristallizazione in nuove fasi

Composizione del prodotto di trasformazione

(da Gualtieri e altri, 2007)

Larnite -Ca2SiO4 Akermanite Ca2MgSi2O7 Merwinite Ca3Mg(SiO4)2 Ferrite Ca2[Fe(1 x)Alx]O5

La carbonatazione, una prospettiva interessante anche per la neutralizzazione degli amianti..

Mg3Si2O5(OH)4 + 3CO2 = 3MgCO3 + 2SiO2 + 2H2O

Il processo noto e diffuso in natura..

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