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GIORNALINO DI SETTORE
Anno 20 n°3 – Ottobre 2001
Eravamo approdati alle Equipe, circa 15 anni fa, per trovare qualcuno che
condividesse i nostri stessi valori per stare insieme, mentre la vita di tutti i giorni
divideva: lavori diversi, tempi diversi, problemi diversi. Il nostro desiderio era ed è di
stare uniti tra noi e con altri. La nostra ricerca non è stata vana perché le END, la
nostra equipe di base Monza due, ci hanno aiutato a conoscerci, ad unirci e nello
stesso tempo ad aprirci insieme verso gli altri: i figli, la famiglia, gli equipier,….. Sono
passati 15 anni ma la storia continua, il futuro è sempre una sorpresa e grazie alla
fantasia e creatività di Dio avremo ancora molto da scoprire e realizzare.
Ciampino è stato l’ingresso “ufficiale” nel ruolo di responsabili del settore di Milano.
Nonostante il ritmo incalzante, lo spirito che si muoveva tra noi e ci univa nella
preghiera e nello scambio in una dinamica molto intensa ha consentito, in un pur
Con amicizia
IL DOVERE DI COMPETENZA
Allo scopo di rendere sempre più fecondo lo scambio tra il Movimento e l’Equipe di Settore, è stato deciso,
nell’ultima riunione EDS, di pubblicare sul Giornalino anche un estratto del verbale degli incontri EDS.
Data : 06.10.2001
Luogo : Monza Casa Galleno
Invitati : Tullio e Maria Luce Galleno Monza 2 Coppia Responsabile di Settore
Don Sandro Villa Milano 10 Consigliere Spirituale di Settore
Cesare e Lucia Reverdito Milano 10 Coppia Referente Cultura
Rodolfo e Paola Gatti Monza 3 Coppia di Collegamento
Angelo e Anna Pennacchia Cormano 1 Coppia di Collegamento
Walter e Gisella Mazzucco Monza 2 Coppia di Collegamento
Michele e Dina Dicorato Pavia 1 Coppia di Collegamento
Luigi e Cinzia Brambilla Monza 4 Coppia di Collegamento
Tutti quanti si stava aspettando questa prima riunione con un misto d’ansia e preoccupazione; la maggior parte
dei partecipanti era neofita ad un incarico di settore e nessuno sapeva bene cosa aspettarsi. Questo era il clima che
si respirava seduti sui divani di casa Galleno. Ad onor del vero questo clima è durato molto poco, infatti subito
dopo la presentazione ognuno si è “sentito a casa”, come se si stesse partecipando alla propria Equipe. Ha
contribuito ad alleggerire gli animi, una meditazione proposta da Maria Luce e Tullio, tratta da un libretto che
diventerà il Tema di Riflessione di settore per quest’anno. La riflessione ci ricordava che il servizio a cui siamo
chiamati è uno dei tanti modi che Dio usa per realizzare il suo regno; il fatto stesso di essere chiamati significa che
il Signore si è rivolto proprio a noi (vi immaginate Dio che ad un certo punto dice “fermi tutti adesso voglio
parlare con Cinzia e Luigi, oppure con Angelo ed Anna….) ha voluto prenderci per mano, guardarci in viso e
pronunciare il nostro nome. Questo sguardo, queste parole ci testimoniano che anzitutto Dio non ci chiede di
“Fare” bensì di “Amare” ; è significativo a questo punto ricordare l’esperienza di Pietro: per ben tre volte Gesù gli
rivolge la domanda “Pietro, mi ami tu?”, solo dopo Gesù comunica il mandato “…Pasci le mie pecorelle”. Questa
riflessione, questo sentirsi avvolti dalle attenzioni di Dio, ci hanno trasmesso un senso di serenità e cordialità che
si è mantenuto per tutto l’incontro.
Dopo la presentazione di ogni coppia, si è parlato del ruolo delle coppie di collegamento, raccogliendo la
testimonianza delle coppie che già da tempo svolgono tale servizio, e con l’intervento di Don Sandro che ci ha letto
un passo significativo dalla Carta delle Equipe Notre Dame. Il compito che il movimento affida alle coppie di
collegamento, è quello di portare le indicazioni del settore direttamente nelle case degli Equipier in modo che
possano essere raccolti commenti, suggerimenti, critiche così che l’Equipe di Settore possa mettersi meglio al
servizio delle varie Equipes di base. La Coppia di collegamento non è un giudice e tanto meno un controllore è una
coppia che ha a cuore le relazioni fra le persone e che è convinta che solo attraverso lo scambio, il confronto, la
relazione appunto si possono tessere dei legami che tengono unite le persone. Al fine di rendere più visibili le
coppie di collegamento, l’Equipe di Settore ed il loro operato, si conviene che il giornalino di settore ospiterà volta
per volta i verbali delle riunioni di Equipe di Settore.
* Equipe miste
È fissata la data per le Equipe miste per il 06 Aprile 2002. Si propone che tramite don Silvano Caccia si offra la
possibilità ai giovani del seminario diocesano che a giugno saranno ordinati sacerdoti, di partecipare all’Equipe
mista . E’ un’occasione unica per far conoscere il movimento ai futuri novelli sacerdoti perché ne possano uscire
possibili consiglieri spirituali. Tullio e Maria Luce con Luigi e Cinzia contatteranno Don Silvano per verificare la
possibilità del progetto.
* Progetto EDS :
Volontà del settore di Milano è quella di definire un “progetto di Settore”; definire le linee guida affinché le
direttrici tracciate con l’incontro di SantJago “ Essere coppia nella Chiesa e nel mondo” possano essere
attualizzate nel nostro settore. Per questo motivo è indispensabile una forte collaborazione con le coppie
responsabili di Equipe affinché possano suscitare una riflessione su questo tema nelle proprie Equipe di
base. Tali sollecitazioni dovranno essere poi raccolte dalla coppia di collegamento che le riporterà nell’equipe
di settore dove saranno discusse ed analizzate. A tal proposito si decide di riservare uno spazio durante la
riunione dell’Equipe di settore dove le coppie di collegamento potranno, se lo riterranno opportuno, esporre
l’esito delle loro visite.
* Pilotaggio e Diffusione :
Su sollecitazione dei responsabili di Equipe Italia, che “vedono” una grande potenzialità nel settore di
Milano, si è affrontato il tema di come promuovere il movimento nel nostro settore. Abbiamo notato che per il
momento il settore ha un approccio “reattivo” ossia grazie alla testimonianza diretta di coppie o da
conoscenze personali, capita che singole coppie o parrocchie o associazioni si interessino del nostro
movimento; le richieste sono convogliate verso il settore che di volta in volta verifica la disponibilità di
equipiers per presentare il movimento e le sue iniziative. Questo tipo di approccio non è più sufficiente, in
particolare è opportuno strutturare il servizio e coordinarlo. A tal proposito è stata proposta la formaiozne di
una specifica Equipe denominata DIP (Diffusione, Informazione e Pilotaggio) che raccolga e gestisca le
richieste e promuova iniziative di diffusione. L’istituzione di un’Equipe apposita consentirebbe di tener
sempre traccia delle attività svolte senza dover ricominciare ad ogni avvicendamento di Equipe di Settore. I
facenti parte di questa Equipe DIP dovranno essere coppie che già hanno un’esperienza del movimento e che
hanno già rivestito almeno incarichi di collegamen to. A cura dell’Equipe DIP sarà la realizzazione di un sito
Internet del settore di Milano; Ogni coppia di collegamento è incaricata di verificare se fra gli Equipiers
esistono le professionalità necessarie per la realizzazione di tale progetto informatico.
* Giornalino :
Cesare e Lucia ci hanno descritto l’impostazione del giornalino di settore così come conosciuta ora ed hanno
chiesto che vengano forniti suggerimenti per un possibile completamento del “piano editoriale”. È di nuovo
ribadito l’invito a tutti gli equipiers a collaborare con scritti personali o di coppia alla composizione di ogni
numero del giornalino. Le coppie di collegamento si fanno carico di riportare questo invito nelle Equipes di
base. Si pensa inoltre di dare uno spazio anche alla parola della Chiesa sul tema della coppia. Tutta l’Equipe
di Settore è incaricata, inoltre, di individuare in che modo il giornalino di settore possa essere uno strumento
per veicolare il “Progetto di Settore” che sarà oggetto degli incontri delle prossime EDS.
Riportiamo il testo della lettera che il Settore di Milano ha inviato alla Redazione di “Lettera End”, dopo aver
raccolto queste indicazioni da numerosi equipiers ed averne discusso in Equipe di Settore.
“…è proprio vero, ogni qual volta si ha la possibilità di partecipare alle iniziative che il movimento
propone, sia a livello di settore, a livello regionale, a livello na zionale o altro, il risultato è che si torna
a casa molto soddisfatti e con una gran voglia di coinvolgere in queste esperienze le persone più care”.
Queste erano le parole che ci siamo scambiati Cinzia ed io mentre ci apprestavamo ad intraprendere
il viaggio di ritorno dopo i quattro giorni della sessione Estiva Nazionale a Ciampino.
Per noi era la prima volta che partecipavamo ad una sessione nazionale ed eravamo un po’ imbarazzati
per quel senso di inadeguatezza che assale ogni qual volta si intraprendono esperienze nuove e quando
non si conosce praticamente nessuno. Sarà stato questo sentimento con l’aggiunta del fatto che siamo
arrivati con molto anticipo, che ci ha spinti ad andare subito alla ricerca di facce note con le quali
“sentirsi a casa”, sapevamo infatti che alcune coppie del nostro settore avrebbero partecipato. Visto
il largo anticipo del nostro arrivo, non abbiamo incontrato anima viva ad eccezione delle coppie di
segreteria che accoglievano gli equipiers, per cui abbaiamo optato per una bella rinfrescante nuotata
nella vicina piscina. Come al solito (non impariamo mai!) queste preoccupazioni si sono rivelate
infondate, man mano che arrivavano i partecipanti e la casa si riempiva, il centro di spiritualità
sembrava trasformarsi ora dopo ora in una grande piazza dove ci si è dati appuntamento dopo una
lontananza durata un anno. Idiomi del nord si mischiavano con quelli del sud in un grande abbraccio che
non faceva distinzioni di provenienza. In quest’aria da “mercato rionale” abbiamo finalmente
incontrato i nostri co-equipiers del settore di Milano e abbiamo cominciato a fare le prime
conoscenze.
Eravamo in molti, pensate più di 90 coppie, circa una sessantina di bambini di tutte le età, un buon
numero di consiglieri spirituali e tutti quanti eravamo li perché abbiamo a cuore il nostro matrimonio
e siamo convinti che confrontarci, discutere, pregare insieme è la strada migliore per curarlo, capirlo
e illuminare un po’ questa “relazione a tre (lei, lui, Dio”) che in ultima analisi rimane sempre un mistero.
Equipes Notre Dame – Milano 10 Ottobre 2001
Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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L’obiettivo che quest’anno il movimento si è prefissato con la sessione nazionale, quest’anno nasceva
dal desiderio di approfondire il significato ed il valore del sacramento per poterlo vivere meglio nel
nostro cammino di vita e di fede.
Spesso i sacramenti sono vissuti da noi un po’ pigramente, un po’ svogliatamente addirittura un po’
meccanicamente; spesso sono considerati dei traguardi da raggiungere come in una sorta di “raccolta
punti”; una volta ultimata la tessera, si passa all’incasso del premio eterno. Ebbene si, una bella
sessione di quattro giorni sul tema del “Sacramento” è proprio quello che ci voleva per scrollarci di
dosso queste infrastrutture che ci accompagnano sin dalla nostra infanzia. Ci siamo immersi subito con
passione nelle relazioni e nelle testimonianze degli equipier, e non siamo stati delusi! Ogni relazione
era una vera e propria bomba!
Così ad esempio Monsignor Renzo Bonetti (Direttore Ufficio Nazionale Pastorale per la famiglia della
CEI) ci ha riscaldato il cuore quando ha ricordato che non si può capire la chiesa prescindendo dal
rapporto fra un uomo ed una donna. Infatti essi sono gli unici che ci possono parlare del mondo di Dio,
dal momento che quando Dio ha voluto dire qualcosa di se li creò, uomo e donna li creò perché
potessero essere, con la loro relazione di coppia, segno e quindi sacramento del suo amore, perché Dio
è Amore. Quindi così come riconosciamo la presenza di Cristo Pastore nei presbiteri, così dobbiamo
riconoscere la presenza di Dio Amore negli sposi.
Mica male come inizio eh!? L’intervento di “Uragano” Bonetti ci ha lasciati tutti un po’ frastornati,
raramente si ha la possibilità di ascoltare rappresentanti della Chiesa “ufficiale” parlare con tanta
libertà e passione.
Come del resto tutte le iniziative del movimento, anche durante la sessione nazionale abbiamo avuto
la possibilità di confrontarci con i nostri co-equipiers nelle Equipe di Formazione.
La nostra è stata particolarmente eterogenea: si andava da Torino a Brescia, dalla Brianza a Genova,
proseguendo sino a Roma, Santa Maria di Leuca per arrivare poi a Palermo.
Tutte le volte che ci capita di partecipare ad una Equipe di Formazione, capiamo quanto sia
importante la partecipazione a queste iniziative. Senza neppure accorgersene, si parlava con persone
che non si erano mai viste prima, con una serenità, fiducia, intimità che talvolta non riusciamo ad
avere fra noi coniugi. Le riflessioni condotte nelle Equipe di Formazione ci hanno messo in gioco, ed
ognuno di noi non si è tirato indietro tanto che si percepiva che quelle pronunciate non erano solo
parole, bensì erano pezzi di esperienza, frammenti di vita che venivano offerti perché potessero
portare l’esempio di come l’annunzio di Dio trovasse risonanza in quella persona.
Ancora ora mentre scriviamo, abbiamo ben chiaro in mente i loro volti, le loro voci, i loro pensieri, la
loro passione! Marisa e Vittorio, Gianni e Mary, don Paolo, Vito e Anna Rita, Patrizio e Fiore, Luisa,
Gianni e Gabriella, Vito e Gaia, sono stati nostri compagni in questa esperienza. Probabilmente il
prossimo anno ci ritroveremo ancora ad una sessione nazionale, probabilmente non saremo più nella
stessa Equipe di Formazione ma non importa basterà uno sguardo, un richiamo per far riaffiorare le
belle sensazioni del bel tempo passato insieme. I nostri amici non ci sono presenti solo nei ricordi,
abbiamo scoperto che ci aiutano molto a non tralasciare la lettura della Lettera END, infatti
casualmente abbiamo scoperto che alcuni articoli erano stati scritti dai nostri nuovi amici. È stato
molto bello quei nomi scritti sulla carta per noi avevano un volto, una voce, una storia! Prima facevamo
fatica a dare la giusta inquadratura alla lettera END,ora , invece, grazie all’esperienza della Sessione
Nazionale la Lettera END è vista da noi proprio come una corrispondenza fra amici; credeteci, la
lettura è molto più gustosa.
Vorremmo concludere con una riflessione un po’ provocatoria di un te ologo dei nostri giorni. Questo
brano si trovava nella lettera che Carlo e Maria Carla Volpini (responsabili di Equipe Italia) ci hanno
fato trovare all’inizio dei lavori. Queste parole dovevano pro-vocarci ossia chiamare ad una
consapevolezza diversa, più forte e più autentica. Lette in retrospettiva, queste parole contengono un
po’ il senso della Sessione Nazionale di quest’anno.
“…c’è una montagna che viene sempre a salutare la mia finestra. A volte il sole la rende bianca come la
calce. Altre volte la sfiora. Molto spesso la pioggia la sferza. Non di rado la nebbia l’avvolge piano
piano. Mai l’ho sentita lamentarsi per il caldo e per il freddo. Non ha mai ricevuto nulla per la sua
maestosa bellezza. Nemmeno un ringraziamento. Lei si da semplicemente, gra tuitamente. Non è meno
maestosa quando il sole l’accarezza di quando il vento la flagella. Non fa caso se la guardano. Nè si
irrita se la calpestano. Lei è come Dio: tutto sopporta, tutto soffre, tutto accetta. Dio si comporta
come lei. Perciò la montagna è un sacramento di dio: svela, rammenta, addita, ricambia…”.
Con Affetto
In occasione della veglia di preghiera per le coppie in difficoltà prevista per il giorno 11 Novembre 2001, abbiamo
scelto un brano tratto dall’ultima lettera alle famiglie dei Vescovi lombardi.
27. Nel corso della vita familiare è possibile andare incontro a dolorose esperienze di fallimenti del proprio
progetto di vita matrimoniale. È la storia di tanti coniugi che ad un certo punto del loro cammino si rassegnano
alla separazione. È anche la storia di quanti, dopo la separazione, accedono al divorzio o vi sono condotti e di
coloro che, dopo il divorzio, si risposano civilmente. Pur nella diversità di queste vicende, ci troviamo di fronte
a una sofferenza profonda, a una ferita difficilmente rimarginabile, allo smarrimento di alcuni tra i più
impor tanti riferimenti della propria esistenza (figli, amici comuni, casa, parrocchia): svanisce un progetto nel
quale un uomo e una donna avevano posto la speranza di una vita. Chi, per le più diverse ragioni, venisse a
trovarsi in queste situazioni non deve incontrare nelle nostre comunità cristiane solitudine, emarginazione, né
tanto meno un giudizio che scoraggia e allontana proprio chi ha bisogno di sentirsi in qualche modo compreso.
Al contrario, tutti abbiamo il dovere di impegnarci per alleviare queste sofferenze e per aiutare queste persone
a fare quelle scelte che sono secondo il Vangelo e che la Chiesa, in fedeltà al suo Signore, indica loro. “La
Chiesa si sente chiamata non ad esprimere un giudizio severo e distaccato, ma piuttosto ad immettere nelle
piaghe di tanti drammi umani la luce della parola di Dio, accompagnata dalla testimonianza della sua
misericordia. I credenti in questa situazione non sono esclusi dalla comunità, sono anzi invitati a partecipare
alla sua vita, facendo un cammino di crescita nello spirito delle esigenze evangeliche”.
28. Chiediamo allo Spirito Santo che ci ispiri gesti e segni profetici che rendano chiaro a tutti che nessuno è
escluso dalla misericordia di Dio, che nessuno è mai da Dio abbandonato, ma solo e sempre cercato e amato. La
consapevolezza di essere amati rende possibile l’impossibile. Siamo testimoni di tanti cammini nella fede
intrapresi proprio a partire da questo dramma interiore, di sofferenze e di solitudini che, vissute nella forza
della croce, hanno saputo trasformarsi in un gesto di offerta e di perdono e, a volte, anche di riconciliazione. Di
fronte a fratelli e sorelle feriti dal fallimento del proprio progetto di vita coniugale e familiare – che come
Chiesa e come famiglie siamo altresì chiamati a prevenire –, la misericordia di Dio sa anche risvegliare più viva
consapevolezza del dono dello Spirito ricevuto nel Matrimonio in tante coppie che lo vivono con tiepidezza. Il
Vangelo di Gesù, lo abbiamo richiamato, proclama ed esige il Matrimonio unico e indi ssolubile. Il desiderio
vivo di ricevere l’Eucaristia e l’accettazione dell’impossibilità di accedervi da parte di coloro che continuano a
permanere in una situazione esistenziale in contraddizione con il Vangelo – mentre, per chi si trova in questa
condizione, sono un atto di verità davanti a Dio e un segno di profonda consapevolezza della grandezza del
Sacramento del Matrimonio –, diventano un ammonimento per molti di noi che si accostano per abitudine e
con indifferenza al dono del Corpo e del Sangue del Signore.
Alla Madonnina del Grappa di Sestri Levante, è appena terminato il corso di Esercizi
Spirituali tenuto da Mons. Dante Lafranconi che, dal 27 al 31agosto, ci ha visti riuniti
in 25 coppie a meditare insieme a lui su: " Il cammino di fede di Maria ".
La sua parola ci ha guidato a scoprire la grande umanità di questa donna.
Abituati a vedere nella famiglia di Nazaret un idillio perfetto, abbiamo scoperto
che la fatica del dirsi e del capirsi in famiglia fu anche fatica per Gesù, per Maria
e per Giuseppe.
L’annuncio dell’angelo alla fanciulla di Galilea è solo l'inizio di quel rapporto
unico di una creatura alla quale il suo Dio che le è Padre, chiede il consenso per
diventarne Sposo e Figlio. Pur non comprendendo pienamente il grande mistero che
sta per compiersi in lei, Maria acconsente totalmente e accoglie la Parola anche se
conosce il pericolo, nel contesto in cui vive, di una maternità vera ma così
misteriosa. Maternità in cui frammenti di luce, di gioia pura si mescoleranno a
momenti d'ombra. Possiamo immaginare l'intensità luminosa del suo volto, quando
Maria comparve davanti a Elisabetta, all'esultanza di Giovanni che ne recepì la
pienezza di gioia e di vita: i due primi che riconobbero il Verbo. E pensiamo al
giubilo del Magnificat.
Ma quante umiliazioni, quanti imprevisti nella vita di Maria: dal trovarsi la
stalla, dove ha appena dato alla luce il Figlio, invasa da un gruppo di emarginati e
da maghi sconosciuti, allo smarrimento per le parole di Simeone così diverse da
quelle dell'angelo; dallo sgomento nel fuggire di notte in Egitto, all'incomprensione
per la prima risposta del figlio adolescente: (Lc. 2, 49) e del figlio già adulto
poi:(Lc. 8, 19-21 ). Il suo, è stato un continuo camminare, un andare sempre oltre.
Oltre i giudizi malevoli della gente, oltre le prove, oltre … sempre oltre, fino a
trasformare il suo cammino di mamma in quello di discepola di Cristo. Dopo Cana,
con l'inizio dei segni che manifestano la gloria del Figlio, Maria continua sui passi
di Lui, dentro quel regno misterioso già e non ancora qui. Abbeverata di calunnie,
la madre del condannato arriva e resta ai piedi della Croce. Come vera discepola
essa arriva fin lì. E solo lì , essa assume per Giovanni i connotati di madre e di
madre universale.
Ciò che colpisce in Maria è la sua estrema umiltà, l'abbandono totale al suo
Dio, al quale si tiene stretta, aggrappata in ogni momento di buio, di
scoraggiamento, di solitudine. Come per lei, Dio può entrare in maniera irruente
nella vita di ogni coppia chiedendo cambiamenti di schemi, sconvolgendo,
intralciando progetti iniziali. Ma Maria, che ci ha preceduti su quella strada, ci
sarà vicina ad aiutarci a comprendere che cosa Lui vuole, a non perdere la
speranza di conoscere il segno misterioso di salvezza nascosto nella nostra vita.
Seguendo la direzione che essa ci indica, meditando le parole del suo Gesù,
sapendoci da Lui pensati e amati da sempre," riconosciamo in Maria la madre, la
persona che ha a cuore la nostra fede, la nostra vicenda, la nostra sorte".
Un grazie di cuore a Mons. Lafranconi che con la sua parola serena ci ha
portati ad
approfondire il cammino di Maria, a tentare di ascoltare come lei il silenzio
di Dio, a sopportarlo, a confrontarci con esso, a lasciare che Dio scavi in noi il
desiderio di Lui , rinunciando a immagini di felicità cristiana troppo ingenue.
La celebrazione della Messa, le due conferenze di Sua Eccellenza, la recita
delle ore e, per chi lo desiderava, l'adorazione silenziosa con le Oblate, ritmavano
i tempi di preghiera. Ampio spazio ci è stato dato per il confronto in coppia. La
sera ci vedeva riuniti in gruppo, sia per una richiesta ulteriore di spiegazioni, sia
per le risonanze che il lavoro in coppia, sulle domande dateci da Monsignore, aveva
suscitato.
Grazie pure alle Oblate della Madonnina del Grappa, che con la loro
discrezione abituale hanno organizzato tutto così bene, permettendo ad ogni
coppia di poter seguire il proprio ritmo di silenzio o di confronto, senza turbare
nessuno.
Anche a tutti coloro che insieme a noi hanno pregato e meditato il nostro
grazie e un gioioso arrivederci.
I VALORI FONDANTI
UN SALUTO A TUTTI
Un saluto a tutti i lettori del Giornalino. Cominciamo con questo numero la nostra
attività di servizio come “Coppia Referente Cultura”, con un po’ di trepidazione e la
solita domanda: “Saremo all’altezza?”. Ci conforta il fatto che, nel nostro settore,
altre coppie si trovano come noi alla loro prima esperienza in un particolare servizio…
e poi, oltre che su quella dello Spirito, contiamo sulla vostra collaborazione!
Per prima cosa vogliamo ringraziare a nome di tutti Marina e Biagio (e Pietro) Savare’
che ci hanno preceduto in questo servizio per l’impegno, la dedizione e i bei numeri
del Giornalino che ci hanno regalato. Per quanto ci riguarda li ringraziamo una vol ta di
più per l’assistenza che stanno offrendo alla nostra “partenza”.
Invitiamo tutti voi ad inviarci i vostri suggerimenti su come poter mantenere il
Giornalino sempre utile e vicino alla vita del Movimento. Vi chiediamo perciò di
mandarci i vostri contributi su incontri riguardanti la vita del settore, ritiri spirituali
o eventi culturali inerenti la coppia ai quali avete partecipato, o semplicemente
qualche vostra esperienza che ritenete significativo mettere in comune: saremo lieti
di pubblicarli.
Vi chiediamo di segnalarci anche tutti gli eventi significativi sul tema della coppia di
cui venite a conoscenza (ritiri, incontri, eventi, spettacoli), in modo da poterli
segnalare anche ad altri. Ci interessano anche i vostri commenti su libri che vi hanno
colpito in modo particolare e che ritenete possano essere utili al cammino di coppia
degli altri equipiers.
Alle Coppie Responsabili chiediamo inoltre di segnalarci tempestivamente le nascite,
le morti o altri importanti eventi della vita della loro equipe in modo da poter
informare le altre coppie del settore.
Per quanto ci riguarda vorremmo mantenere sempre uno spazio su alcuni elementi
fondanti del Movimento: gli scritti di Padre Caffarel, la Carta END e la parola della
Chiesa. Inoltre, allo scopo di rendere sempre più fecondo lo scambio tra il Movimento
e l’Equipe di Settore, è stato deciso, nell’ultima riunione EDS, di pubblicare sul
Giornalino anche un estratto del verbale degli incontri EDS.
Un abbraccio.
Lucia e Cesare
* Veglia preghiera per le coppie in crisi 11/11/02 a Monza S.Maria delle Grazie - ore 21 (per tutti)
• Incontro Coppie Responsabili Equipe il 24/11/01 a Cormano – ore 17.00 (per CRE e EDS)
• Equipe regione nei giorni 1-2/12/01 (per le Coppie Responsabili di settore)
• Equipe di Settore il 15/12/01 (per EDS) – ore 17.00
• Sessione Regionale per le CRE nei giorni 12-13/01/02 a Triuggio
• Equipe di Settore il 03/02/02 – ore 17.00
• Equipe Regione nei giorni 09-10/02/02 Settore Milano (per CRS e EDS)
• Giornata di settore il 17/02/02 a Monza c/o Canossiane ore 8.45 (per tutti)
• Equipe miste il 06/04/02 ore 20.30 (per tutti)
• Equipe Regione nei giorni 13-14/04/02 Valle S.Martino (per CRS)
• Equipe di Settore il 20/04/02 ore 17.00 (per EDS)
• Sessione nazionale nei giorni 24-28/04/02 a Ciampino (per tutti)
• Giornata di Settore il 26/05/02 ore 8.45 il località da definirsi (per tutti)
• Equipe di Settore il 01/06/02 ore 17.00 (per EDS)
• Incontro con i consiglieri il giorno 03/06/02 – ore 19.30 Casa galleno (per SCS e CRS)
• Equipe di Regione nei giorni 15-16/06/02 a Varese (per CRS)
• Sessione Nazionale nei giorni 28/08-01/09/02 a Ciampino (per tutti)
• Ritiro spirituale nei giorni 14-15/09/02 a Somasca-Lecco (per tutti)
Segnaliamo alcuni testi, usciti in occasione del ventennale della pubblicazione della
Familiaris Consortio, che possono aiutare le nostre coppie. Se da un lato, infatti, ci fanno
riflettere sui compiti e le responsabilità proprie delle famiglie cristiane, dall’altra ci
dimostrano che la via della santità nel matrimonio è possibile.
La lettera potrà essere utilizzata negli incontri con le famiglie e i genitori, potrà
accompagnare il cammino dei gruppi familiari, potrà costituire un piccolo dono in
occasione di anniversari e ricorrenze familiari. (Avvenire, 14 Ottobre 2001).
“Luigi e Maria non hanno fondato ordini religiosi, non sono stati protagonisti di
avventure mistiche straordinarie, non hanno scelto il pauperismo oltranzista o la fuga
dal mondo. Con coraggio e con coerenza hanno realizzato in maniera esemplare la
vocazione alla quale erano stati chiamati, quella di coniugi e genitori. Si sono amati
teneramente e hanno contribuito alla reciproca crescita umana, spirituale e
intellettuale. Hanno educato i figli secondo i criteri a loro giudizio più opportuni. Ma,
allo stesso tempo, non si sono dimenticati della società, del lavoro, della casa, delle
amicizie, delle vacanze” (Introduzione)
“Beati genitori” è il racconto dei figli della coppia di sposi che domenica 21 Ottobre
a Roma è stata beatificata da Giovanni Paolo II. Maria e Luigi, una coppia borghese
che visse a Roma all’inizio del Novecento, sono la prima coppia cristiana dell’età
moderna che viene innalzata all’onore degli altari per le virtù vissute nella vita
coniugale e familiare. Vengono proclamati beati proprio nei giorni in cui a Roma si
riuniranno alcune decine di migliaia di famiglie per festeggiare il ventesimo
anniversario dell’esortazione apostolica Familiaris Consortio.
“La beatificazione dei coniugi Beltrame Quattrocchi e il ventesimo anniversario della
Familiaris Consortio rappresentano due tappe preziose per portare un nuovo, più
robusto e motivato contributo alla definizione di quel modello familiare cristiano a
cui la Chiesa ha riservato in questi ultimi anni fervida attenzione.” (Prefazione)
E’ il racconto della vita di una sposa e madre scritto dal suo sposo. Ma è anche il
racconto di una coppia che ha vissuto con pienezza l’appartenenza al Movimento delle
Equipes Notre-Dame.
“Mio carissimo Paolo, (......) la giornata che abbiamo trascorso ieri insieme mi ha fatto
oggi meditare sul nostro amore; l’ho sentito più vivo, più profondo, più completo che
mai (...). Qualche volta credo che anche noi ci soffermiamo tanto su un nonnulla, ci
preoccupiamo; la preoccupazione ci impedisce di pregare bene, di affidarci al
Signore. Penso che dovremmo avere più fiducia nel Suo aiuto, nella Sua grazia e
provvidenza. Una volta fatto del nostro meglio nel nostro lavoro, nella routine
quotidiana ecc. il resto lo completerà Lui. (....) Sono certa che in questo modo ci sarà
più facile sentirci sempre in tre nel nostro matrimonio, con Gesù fra noi.”
Magnificat Jeans
L’incontro si terrà alle ore 20.30, presso la Casa Cardinal Schuster, via
S.Antonio5- Milano- salone Pio XII.
L’organizzazione è del movimento Famiglie Nuove, una diramazione del Movimento
dei Focolari, rivolta al mondo della famiglia.
Coordina il dott. Ezio Aceti, psicologo, consulente psicopedagogico del Comune di
Milano e S. Donato
Annuncio:
Il giorno 31 Luglio è venuta a mancare