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DMT, IPERSPAZIO E OSSERVAZIONI A ∞D

di Riccardo Tristano Tuis

« Spazio e tempo non sono condizioni in cui viviamo; sono modi in cui
pensiamo.»
Albert Einstein

Per dimostrare la difficoltà ad evadere dalle strutture mentali con cui


siamo abituati a percepire la presunta realtà attorno a noi il matematico
Edwin A. Abbott, nel lontano 1884, pubblicò Flatlandia. L'eroe del profondo
ed ispirato racconto di Abbott si chiama Quadrato. Quadrato è un essere
bidimensionale che vive a Flatlandia, un mondo piatto che ospita altre
forme viventi di natura bidimensionale come lui. Un bel giorno Quadrato fa
la straordinaria esperienza d'incontrare Sfera, un essere tridimensionale
che interseca la piatta dimensione di Flatlandia apparendo nel suo
soggiorno. Sfera gli spiega che proviene da un paese dove c'è una
dimensione in più rispetto a Flatlandia. Inizialmente Quadrato, nella sua
superstiziosa ignoranza, crede che Sfera sia solo un'entità maligna che
tenta di raggirare il suo buon senso di essere bidimensionale ed oppone
resistenza a quelle inverosimili rivelazioni, scacciando dalla sua piatta
mente la sola idea che possa esistere qualcosa come un mondo con tre
dimensioni. Così Sfera, esasperato dal cieco dogma in cui si trincera
Quadrato lo porta a Spacelandia e lo inizia alla terza dimensione. Dopo i
primi momenti di terrore e smarrimento Quadrato si abitua all'evidenza di
una terza dimensione e poi accadde che in un coraggioso slancio mentale
incominci, per analogia, a postulare l'esistenza di un paese a quattro,
cinque e più dimensioni, sconcertando Sfera che mai avrebbe potuto
pensare, nella sua limitata mente tridimensionale, ci potesse essere
qualcosa di più di tre dimensioni. Una volta tornato a Flatlandia Quadrato
inizia la sua missione di evangelizzazione alla terza dimensione.

Subito viene preso per un pazzo visionario e messo in una buia prigione
(del resto queste cose succedono anche qui da noi!). Enormi e vane sono
le difficoltà affrontate dal nostro eroe per cercare di far comprendere ai
suoi simili l'esistenza di Spacelandia, il paese dello spazio tridimensionale
abitato da Sfera, poiché dalla loro limitata visione bidimensionale la
presenza di Sfera può venir percepita come un cerchio con l'abilità di
variare la sua circonferenza fino a scomparire. Quella variazione di
circonferenza è la loro misura del "tempo"! Orbene l'allegoria abbottiana
rappresenta la nostra stessa difficoltà di esseri tridimensionali che,
analogamente, percepiremo l'ipersfera (sfera a quattro dimensioni) come
una sfera con l'abilità di variare il suo volume. Il racconto di Abbott, oltre a
denunciare la misoginia e la crudeltà della società vittoriana, l'ignoranza
accademica e la schiavitù sensoriale che da i natali a forme malate di
dogmi, istruì l'uomo moderno a pensare da un più alto ordine di grandezza
grazie ad una nuova prospettiva con cui osservare la vita e la presunta
realtà. Inoltre, a livello più profondo, la natura mistica di Abbott (natura
piuttosto comune tra matematici e fisici teorici che di solito la
interpretiamo come astrazione ed ateismo), tentò di comunicare come
un'esperienza spirituale possa squarciare la "piattezza tridimensionale"
verso realtà superiori.

Le idee di Abbott furono riprese ed amplificate da un altro matematico. Un


anno dopo l'uscita di Flatlandia Charles Hinton pubblicò Many dimension,
consacrandosi come il filosofo dell'iperspazio. Il genio di Hinton, attraverso
una costante esercizio mentale di visualizzazione tridimensionale, riuscì a
modificare la percezione ordinaria con cui osserviamo un oggetto
tridimensionale sbarazzandosi del concetto spaziale (su/giù,
destra/sinistra/ e alto/basso). Hinton riuscì a visualizzare tutte le sezioni di
un ipercubo indipendentemente dal fatto che queste sezioni possono
diventare le proprie immagini speculari (dovuto in base a dove poggia
l'ipercubo rispetto al nostro spazio). In New Era of Thought, Hinton mosse
guerra all'idea basata sul fatto che la nostra rete neurale, avente una
struttura tridimensionale, non possa dar forma ad ologrammi a morfologia
quadridimensionale. Il genio hintoniano fondò le sue argomentazioni sulla
possibilità che il nostro spazio é dotato di un indefinito spessore a 4D
permettendo così ai nostri neuroni, dotati di questa sottile dimensione
extra dello stesso spazio in cui sono avvolti, di poter ottenere un pensiero
quadridimensionale.
Nel 1965, fu la volta del fisico olandese Dyonis Burger che pubblicò
“Sphereland”, tentativo di accostare Abbott e Hinton, per poter spiegare il
concetto di curvatura dello spazio. Tra il novero di questi matematici e
fisici della dimensione extra dobbiamo, per certi versi, mettere anche
Albert Einstein (1), che ispirò lo stesso Burger. Ma lo stesso Einstein fu a
sua volta ispirato da un famoso romanzo "La Macchina del tempo" di Wells.
Nel celebre racconto di H. G. Wells, per bocca del suo protagonista, lo
scrittore chiede se: «può esistere un cubo istantaneo?» Il comune buon
senso direbbe che qualsiasi solido tridimensionale ha una propria reale
esistenza. Ma Wells argutamente fece notare che per percepire come reale
un qualsiasi oggetto tridimensionale (ma anche bidimensionale o
unidimensionale se è per questo) bisogna che esso abbia una durata per
almeno il periodo dell'osservazione.

Questo suo durare nel tempo, che ci permette di osservarne la forma,


altro non è che la sua estensione nella 4° dimensione - se il solido
tridimensionale non si immettesse nella nostra coordinata temporale
sarebbe un fantasma per i nostri sensi che non avrebbero modo di
osservarlo - ed è per questo che basare il concetto di realtà solo sulla
percezione sensoriale (omettendone quella extrasensoriale) è un atto
arbitrario e tutto fuorché scientifico! Orbene, nella teoria della relatività
ristretta - a cui Einstein si ispirò dal profondo racconto di Wells - il tempo
viene trattato dal punto di vista matematico come 4° dimensione e messo
sullo stesso piano delle tre dimensioni dello spazio; lo spazio
tridimensionale unito al tempo viene visto come un continuum a 4
dimensioni. Molti di voi hanno sentito dire che la 4° dimensione sia il
tempo, in effetti questo enunciato può essere preso come una buona
rappresentazione della realtà, il problema é che non abbiamo le idee ben
chiare su cosa consista in realtà il tempo! Ma soprattutto non ci chiediamo
mai se la nostra percezione di esso sia realmente oggettiva (2) oppure sia
una percezione meccanica istillataci, fin dalla più tenera età, da un
retaggio sociale di convinzioni che cercava di contenere le più alte funzioni
percettive dei cervelli "ineducati al dogma" della sua prole (3).

Per ora, incominciamo con il dire che in realtà il nostro cervello olografico,
attraverso la retina, non percepisce mai un oggetto tridimensionale in
tutte le sue facce. L'attuale modello olografico sostiene che la percezione
degli oggetti tridimensionali si basa su una ingente quantità di proiezioni
bidimensionali. Se ci mettiamo di fronte ad un cubo, della nostra stessa
grandezza, la nostra retina percepisce solo una forma dimensionale
chiamata quadrato. Se ci spostiamo lateralmente la nostra retina é in
grado di osservare un’altra forma bidimensionale, ossia, un quadrato
collegato al primo quadrato precedentemente osservato. Ora se teniamo
questa angolazione e ci spostiamo verso l’alto arriveremo, ad un certo
punto, ad osservare un terzo quadrato (il “soffitto” del cubo) collegato ai
due precedenti. Realizziamo quindi che, attraverso i nostri sensi di
percezione, un solido tridimensionale come un cubo, sarà da noi osservato
contemporaneamente in solo tre facce delle sei di cui è composto.
Osserviamo sempre gli oggetti tridimensionali in maniera parziale, non
avendo accesso, sensorialmente parlando, a tutte le facce di un solido (per
poter osservare contemporaneamente tutte le facce di un oggetto
tridimensionale dobbiamo iperdimensionalizzare le nostre percezioni).

Orbene, dopo i 3 punti d'osservazione, che ci hanno immesso in uno spazio


a 3D permettendoci di osservare le facce X, Y e Z del cubo, servono
ulteriori tre movimenti spaziali, all'interno delle tre coordinate spaziali
(lunghezza, larghezza ed altezza) per riuscire ad osservare le rimanenti
facce del cubo (X1, Y 1 e Z1). Questi tre apparenti movimenti spaziali,
scanditi dal tempo, possono essere sostituiti da un unico spostamento
ortodimensionale simultaneo dell'osservatore (movimento all'interno della
coordinata Ψ). Ma poiché la nostra neocorteccia elabora solo un limitato
numero di informazioni spaziodimensionali alla volta ci sembra di aver
osservato, in una determinata sequenza temporale, solo una, due o tre
faccia del cubo nello stesso momento (questo è dovuto al diverso punto
d'osservazione in cui osserviamo l'oggetto contenuto nello spazio
tridimensionale). Le tre diverse angolazioni d'osservazione, che ci hanno
permesso di osservare le tre facce del cubo, le percepiamo sensorialmente
come un movimento spaziale lineare misurato in unità di tempo lineare. In
realtà l'"effetto tempo", percepito durante lo stato beta, é dovuto al focus
della coscienza ordinaria che censura le informazioni subconscie
(multidimensionali) che non riguardano gli specifici punti tridimensionali
che osserva.

Questo produce, nella coscienza ordinaria, la sensazione illusoria che il


processo d'osservazione sia stato compiuto in una qualche successione
temporale, mentre in realtà é simultaneo. Noi viviamo già in un universo
multidimensionale ma la limitata banda sensoriale della nostra coscienza
multidimensionale ma la limitata banda sensoriale della nostra coscienza
ordinaria nello stato beta ci permette di esperire la realtà solo attraverso
un "formato tridimensionale" scandito da un movimento spaziale occulto
che nella sua superficie visibile lo percepiamo come tempo. Questo
movimento spaziodimensionale ortogonale (multidimensionale) percepito
come movimento spaziotemporale è la reale quarta dimensione. Quando
percepiremo effettivamente questo tipo di movimento spaziodimensionale
per movimento spaziodimensionale, e non più come movimento
spaziotemporale, vuol dire che nello stesso istante la nostra neocorteccia e
i nostri occhi riusciranno ad osservare tutte le sei facce del cubo
tridimensionale. Da quel momento il nostro modello tridimensionale, con
cui la nostra rete neurale processa la figura d'onda dell' universo, verrà
trasmutato in un modello quadridimensionale con la possibilità (inesistente
stando all'insegnamento di Ramtha che afferma che il tempo sia una
caratteristica solo del nostro solido piano tridimensionale dall'elevata
lunghezza d'onda) di avere come tempo la 5° dimensione.

Ma per il momento dobbiamo accontentarci del fatto che la nostra rete


neurale possa solamente percepire oggetti tridimensionali incompleti,
elaborando l’osservazione di questi, da parte della retina, grazie ad oggetti
virtuali creati all'interno del cervello. In questo modo, quando osserviamo
la tridimensionalità del nostro ambiente, in realtà osserviamo
un’elaborazione virtuale a 3 dimensioni di immagini bidimensionali. Questi
oggetti virtuali altro non sono che ologrammi con cui camuffiamo la figura
d'onda autoconvincendoci che siano immagini oggettive di quella che é una
realtà per molti versi fittizia. C'é da chiedersi se stiamo osservando
l'osservabile o stiamo osservando la nostra immaginazione?
L'osservazione a ∞D (vedi glossario) sono in realtà molto più reali della
realtà artificiale che spaccia "legalmente" la nostra consapevolezza sociale.
Si è quasi tentati di affermare che la maggior realtà é proporzionale alla
percezione di un maggior numero di dimensioni o, se vogliamo, di bande
di frequenza. Il sogno, l'esperienza fuori dal corpo o il viaggio
dimensionale partono da un contesto tridimensionale immettendosi in
ulteriori coordinate ortodimensionali.

Ciò rende le esperienze fuori dal corpo hertziano, le IR4 e ogni altra
singolarità dell'osservazione a ∞D come realtà più reali della "realtà
minore" (minore a causa del fatto che ha solo una banda tridimensionale di
realtà esperibile, dovuta all'handicap dello stato ordinario del beta)
esperita dalla coscienza ordinaria (4). Noi stiamo sognando quando siamo
svegli e siamo più svegli quando stiamo sognando. La rigidità mentale, con
cui percepiamo la realtà, é una pericolosa forma di tossicodipendenza
estesa all'intera comunità mondiale. Credo fermamente che la Scuola
d'Illuminazione di Ramtha ed altre splendide Scuole e culture ristrette di
individui, sparsi nel pianete, sono le uniche fucine in cui si può permettere
all'Evoluzione umana (5) di fare il proprio corso, accelerando il formarsi di
un nuovo prototipo di cervello da donare alla specie umana sulla Terra.

Secondo la teoria della relatività generale il tempo non è più visto come
una grandezza indipendente ma una direzione in un continuum
quadridimensionale chiamato spaziotempo. Ora se abbiamo scoperto che
la 4° dimensione che chiamavamo "tempo", in realtà, ha le stesse
caratteristiche spaziali delle 3 dimensioni a noi comuni qualcuno potrebbe,
per legge d’analogia, addirittura speculare sul fatto che esseri
tetradridimensionali (a 4 dimensioni) percepiscano la 5° dimensione come
noi ora percepiamo la 4° dimensione (6). Inoltre, grazie alla teoria della
relatività generale, la scienza di frontiera può, in un non lontano futuro,
studiare il fenomeno delle vite parallele e il ciclo del causa-effetto delle
"reincarnazioni karmiche" non più come eventuali vite passate, presenti o
future, ma come vite vissute simultaneamente in contesti spaziotemporali
diversi (7). Ramtha ha insegnato che il passato ha un finale aperto poiché
il passato, presente e futuro viaggiano simultaneamente intersecandosi
continuamente. Grazie al fatto che il tempo é una percezione limitata di
una coordinata spaziale fantasma noi possiamo andare "avanti" e
"indietro" in ognuno dei tre assi spaziali potendolo fare anche con ciò che
percepiamo come tempo, semplicemente aggiungendo una dimensione
extra (o percezione extra), giacché quest'ultimo ha la stessa natura
spaziale delle prime tre dimensioni.

Il passato ed il futuro non sono altro che il presente in un'altra regione


spaziale di uno spazio curvo. Curvando lo spaziotempo noi manifestiamo
nel qui ed ora eventi-probabilità che precedentemente ci sembravano
esperiti come passato o futuro (questa è la natura della mente e dei suoi
traumi emozionali e del collasso di potenziali di vite parallele in questa
linea del tempo).

A questo punto, qualcuno potrà chiedersi come ha fatto l’uomo ad


A questo punto, qualcuno potrà chiedersi come ha fatto l’uomo ad
accorgersi dell'illusorietà dei sensi con cui percepisce ciò che crede sia la
realtà? I grandi mistici del passato ed i moderni mistici della quantistica,
all'interno di uno stesso processo neurochimico, possono esserci riusciti in
due soli modi. Per via esogena, facendo uso di sostanze psicotrope come la
psilocibina, la dimetiltriptamina, ecc., permettendogli di raggiungere uno
stato potenziato artificialmente che proiettasse il loro cervello/ mente ad
una dimensione superiore dalla quale hanno scritto le titaniche equazioni
della Mente di Dio. Oppure per via endogena, grazie a sostanze psicotrope
come la pinolina e la dimetiltriptamina sintetizzate dai loro cervelli nello
stato potenziato del theta/delta, pervenendo all'estatica osservazione dei
misteri della Natura attraverso lo stato di mente analogica (8).

In ogni caso ciò che ha permesso di scoprire la 4° dimensione sono state


delle molecole chimiche o, per essere più specifici, le loro particolari
frequenze che hanno potenziato la coerenza neurale ed il voltaggio del
soggetto percipiente. Sono queste le molecole che permettono le
percezioni extrasensoriali, grazie al fatto che permettono al cervello di
elaborare figure d'onda di un flusso informazionale di una dimensione
extra. Questo flusso di neuroormoni, é l'elettrochimica che permette
all’uomo di "generare" la teoria delle stringhe o la teoria dei molti mondi,
le dottrine olistiche basate sull'illusorietà di Maya e le menti immortali del
misticismo e delle scienze astratte tra cui l'arte. A tale riguardo vorrei
parlarvi specificatamente di una di esse, la molecola più amata dagli
psiconauti: la DMT (N,N-dimetiltriptamina).

LA MOLECOLA DELL'IPERSPAZIO

Nel 1927 venne isolato il principio attivo della Banisteriopsis caapi


assegnando a questo il nome di telephatine (telepatina); ma trent’anni
dopo alcuni ricercatori si resero conto che, in realtà, era identica al
composto armalina estratta dalla Peganum harmala ed il termine
telepatina cadde in disuso. Naturalmente il termine telephatine era dovuta
al fatto che i ricercatori scoprirono che queste molecole, una volta assunte,
stimolavano capacità telepatiche. All’interno delle varie comunità
sciamane la comunicazione telepatica è un’abilita relativamente comune
durante l’ingestione, sotto varie forme, di piante psicotrope. In diverse
occasioni venne dato a dei ricercatori americani ed europei delle potenti
bevande allucinogene, o della carne degli Dei (alcune particolari specie di
funghi psicoattivi), grazie a cui, senza alcuna difficoltà o preparazione,
iniziarono a loro volta a comunicare telepaticamente. Ad alcuni la telepatia
potrà sembrare "inverosimile" ciò nondimeno, al pari della non-località
quantistica, è una realtà che si voglia prenderne atto o meno.

Dopo le diverse relazione entusiastiche fatte da ricercatori come Puharich


e dai coniugi Wasson possiamo capire l’interesse della CIA, che finanziò
buona parte di queste ricerche, per gli effetti "paranormali" dati
dall'assunzione di queste piante psicotrope. La telepatia e la visione a
distanza, nello spionaggio, possono diventare un’arma silenziosa, pulita e
senza controindicazioni, in grado di abbattere qualsiasi nemico a qualsiasi
distanza senza poter venire individuati se non con lo stesso metodo di
natura extrasensoriale.

Dopo questa breve premessa puntiamo subito lo sguardo al “miracoloso”


composto degli alcaloidi denominato N,N-dimetiltriptamina. Chiamata
anche DMT la N,N-dimetiltriptamina è una potentissima molecola
endogena − sintetizzata per la prima volta nel 1957 dal chimico ceco
Steven Szara − e sembra la si può considerare tuttora la più potente degli
allucinogeni conosciuti. La primissima produzione di DM avviene con la
terza settimana di gestazione e l’epifisi continua a produrla per oltre 48
ore dopo la morte. Durante il sonno viene prodotta principalmente dalla
nostra ghiandola pineale e raggiunge la massima concentrazione fra le 3 e
le 4 del mattino, periodo che corrisponde di solito alla fase REM (Rapid Eye
Movements). È proprio grazie alle sue proprietà elettrochimiche
psicoattive che ci permettono di sognare e, soprattutto, di fare i cosiddetti
sogni lucidi. La DMT differisce di poco da sostanze vegetali come psilocina
(4-idrossi-N,N-dimetiltriptamina), psilocibina (O-fosforil-4-idrossi-N,N-
dimetiltriptamina) e da molecole come la melatonina e la serotonina.
Questa fugace molecola del sogno rimane in circolo per soli 5 minuti e se
ne può rilevare la presenza nel fluido cerebrospinale, ma dopo questo
brevissimo lasso temporale quantità anche notevoli di DMT vengono
rapidamente riportate nell’organismo ai livelli di base.

Terence McKenna, nel suo libro Allucinazioni vere, espone una serie di
affascinanti considerazioni, sue e di suo fratello Dennis, riguardo gli
incredibili effetti che la dimetiltriptamina e la psilocibina producono una
volta assunte. I “chemical brothers” Mc Kenna espongono le loro ardite
volta assunte. I “chemical brothers” Mc Kenna espongono le loro ardite
teorie, in maniera erudita e poetica, rendendo accattivante la lettura delle
loro singolari idee. Accanto a termini scientifici come inibitore MAO o spin
elettronico troverete un estroso linguaggio psichedelico per esprimere le
percezioni extrasensoriali, provate dai due, sotto l’effetto di queste
sostanze. Non c’è da stupirsi dunque se, i plurilaureati fratelli McKenna,
usino esclamazioni poco accademiche tipo «le macchine elfiche
dell’iperspazio»! In questo primo estratto, da Allucinazioni vere, notiamo
da subito un linguaggio familiare a chi si interessa di sciamanesimo. Viene
chiaramente sottolineato come il linguaggio sia una sorta di fastidiosa
stampella durante gli stati di più alta consapevolezza, dove il pensiero
opera in un più alto ordine di grandezza, che non hanno bisogno di venir
formulati in una qualche forma di linguaggio. Si faccia inoltre attenzione ai
punti riguardanti il suono perché tra non molto verrà maggiormente
trattato.

«Lo stato innescato dal DMT, che permette esplosioni prolungate di questa
energia, lui lo descrive come un livello sonoro che diviene più denso e si
materializza in piccole creature simili a gnomi fatti di un materiale simile
all’ossidiana, emesso dal corpo, dalla bocca e dagli organi sessuali, per
tutta la durata del suono. È effervescente, fosforescente e indescrivibile.
Le metafore linguistiche diventano inutili, perché questa materia è al di là
del linguaggio, non un linguaggio fatto di parole, un linguaggio che diviene
le cose che descrive. È un logos archetipo più che perfetto. Sono convinto
che attraverso la sperimentazione con questi fenomeni vocali, con o senza
droghe, sarà possibile capire e usare la sostanza translinguistica per
raggiungere ogni realtà, poiché dire qualcosa con il suono significa farla
accadere!» (9)

McKenna, nel proseguo del suo libro, continua con la sua suggestiva
ipotesi:

«(…) Gli allucinogeni, toccando la matrice neurale, possono produrre


cambiamenti della consapevolezza nella dimensione temporale. Certo, la
consapevolezza può produrre cambiamenti anche a tre dimensioni. In
triptammina è possibile, in condizioni particolari, sentire e vocalizzare un
suono che passa attraverso una dimensione superiore e multiforme e si
condensa come sostanza translinguistica, come per esempio materia che si
duplica nel tempo, come un ologramma si duplica attraverso spazio. La
sostanza prodotta dal suono è triptammina metabolizzata dalla mente in
una dimensione spaziale superiore. È una molecola iperdimensionale che si
trasporta in “questo” mondo. La natura iperdimensionale di questa materia
è tale da essere fatta di tutti i materiali, concetti, eventi, parole, persone e
idee omogeneizzate in una cosa sola tramite una più alta alchimia
mentale. » (10)

In questo passaggio Mc Kenna espone un punto estremamente importante


ovverosia il suono, in quanto onda acustica espressa in frequenze di
vibrazione, funge da vettore dimensionale in grado di collassarsi in
agglomerati molecolari da noi percepiti come solidi ologrammi dall'aspetto
materiale. Suono e materia sono facce di una stessa medaglia e in base
alla loro diversa frequenza noi li percepiamo come suono o come solido
ordinario. Questa differenziazione sensoriale, basata sulle diverse
frequenze, è data dall'elaborazione del segnale ambientale del nostro
cervello che ha concettualizzato in simboli le differenti bande di frequenza
con cui ognuno dei nostri sensi trasmette il segnale al cervello. Con i suoi
300 milioni di neuroni del corpo calloso il cervello, nella banda ristretta di
percezione dello stato di veglia (stato beta), processa mediamente solo
2000 segmenti d’informazione anziché i 400.000 miliardi che ci
bombardano ogni secondo (11).

E' come se avessimo una Ferrari Testarossa parcheggiata sotto i nostri


capelli ma, a causa della nostra inerzia mentale, preferissimo andare
sempre a piedi piuttosto che imparare a guidarla! Forse qualcuno ora si
porrà la domanda: si può percepire un oggetto contemporaneamente
come vibrazione e come solido ed osservarlo come fosse un oggetto-
suono? Di che mente abbiamo bisogno, sempre se la cosa sia possibile,
per poter percepire un oggetto ordinario (hertziano) semplicemente come
una vibrazione informazionale - un po’ come faceva Neo, dopo la sua
"resurrezione", quando i tre agenti sparavano nella sua direzione mentre
Neo osservava l'ambiente intorno a lui come fosse un'immensa matrice
ove scorrevano febbrilmente codici differenziati, per ogni oggetto virtuale,
in grado di dare una parvenza reale ad ognuno di loro?

E con una consapevolezza di ordine superiore come viene percepita, a


livello visivo, la nostra “vecchia” tridimensionalità? Inoltre é possibile
livello visivo, la nostra “vecchia” tridimensionalità? Inoltre é possibile
percepire contemporaneamente una realtà con due consapevolezze
diverse come ad esempio la consapevolezza dell'hertziano e la
consapevolezza dell'ultravioletto, nonostante il fatto che usino due sistemi
temporali diversi e due diverse frequenze di consapevolezza? A queste
domande, che trovo molto intriganti, ci vorrebbero proprio le risposte
intriganti di Ramtha! Ma per ora torniamo al bel libro dei Mc Kenna:

«Ci sono molte domande riguardo la fenomenologia di questo ologramma


temporale come matrice fluida. Speculando, direi che è triptammina
metabolizzata iperdimensionalmente, un fenomeno alchemico che è la
corretta unione di triptammina (un composto onnipresente in natura) con il
suono prodotto dalla voce e mediato dalla mente. (…) Quando questo
suono è esternando imitando a perfezione il suono interno, si crea la
triptammina iperdimensionale. Questa sostanza è mentale come un’idea
normale? Harner insisteva che, sotto l’influenza di triptammina, inibitore
MAO e di infusi di ayahuasca gli sciamani jivaro producono un liquido
fluorescente che è la base delle loro magie. Sebbene invisibile alla
percezione ordinaria, si dice che questo fluido sia visibile a tutti coloro che
hanno consumato la sostanza. L’ayahuasca è spesso associata ad auree
viola e allucinazioni blu scuro. Questo può indicare un plasma termico,
forse visibile solo nello spettro UV. Se questo fenomeno ricade nella
categoria “mentale”, rappresenta una comprensione perfezionata
dell’iperdimensione chiamata da Jung inconscio collettivo, anche se ha il
limite di non toccare lo spazio-tempo ordinario.» (12)

Per gli studenti della Scuola d’Illuminazione di Ramtha questo è


certamente un passaggio speculativo ma non per questo poco significativo.
Questo cosiddetto plasma termico di colore blu scuro, visibile solo nello
spettro UV, in grado di curare le malattie dello sciamano o dei suoi pazienti
non ve lo fa associare a qualcosa? Lo spettro UV è lo spettro del Reame
Blu e non sono forse le tele blu elettrico di questo reame, quelle che
cercate di adoperate durante, ad esempio, la disciplina della Blue body
dance™ per curare il vostro corpo?!? Probabilmente queste sottili tele sono
composte di un particolare plasma dall’elevato potere rigenerativo per le
forme biologiche dei tre reami inferiori.

«(…) generare localmente uno specifico campo di energia che può rompere
lo spazio tridimensionale. Non capisco se questo campo è elettromagnetico
o no, ma sembra piegare lo spazio in modo tale da farlo quasi arrotolare
su se stesso, su una dimensione superiore. Ecco come accade: Bisogna
prendere abbastanza psilocibina per permettere al suono di essere udito.
Credo che il suono sia dovuto alla risonanza di spin elettronico (ESR) degli
alcaloidi di psilocibina contenuti nel fungo.
Il risultato sarà l’opera delle opere, la meraviglia che non può essere
narrata, quattro dimensioni catturate e compresse in tre. La pietra sarà
tutte le cose; ma gli elementi che sono uniti nell’iperspazio per formarla
sono tra i più comuni prodotti naturali, e la funzione e la posizione di
ciascuno nella pietra possono essere compresi. La pietra è un circuito
iperdimensionale allo stato solido che è di struttura quadripartita:

I) La psilocibina viene caricata nel fungo per agire da architrave su cui il


resto del circuito è condensato. Allo stato finale, la psilocibina agisce come
un’antenna superconduttore per captare le informazioni diffuse attraverso
spazio e tempo.

II) Il complesso di armina caricato superconduttivamente nella pietra


agirà da trasmettitore e da fonte di energia. È interessante notare che la
stessa energia che mantiene i circuiti dell’antenna in uno stato di
superconduttività, sosterrà anche tutto l’insieme.

III) Il terzo composto della pietra è il DNA unito e risonante attraverso


l’armina. Costituirà la memoria iperdimensionale olografica del
meccanismo, conterrà e illustrerà la storia genetica di tutte le specie. Sarà
la memoria collettiva del meccanismo, e tutti i tempi e i luoghi e le forme
concepibili saranno accessibili in questa matrice.
IV) La quarta parte del circuito sarà l’RNA caricato superconduttivamente
(di solito la funzione dell’RNA è di leggere il codice molecolare del DNA e di
trascriverne i geni in molecole di proteine utilizzabili). Grazie alla sua
funzione di replica orientata attraverso l’iperspazio, l’RNA sarà in grado di
proiettare una forma simile a un’onda, un’immagine olografica a tre
dimensioni, e perciò darà istantaneamente forma a qualunque idea.
Compirà la stessa funzione che ha sempre avuto il processo di replica
attraverso il tempo. Ma, d’ora in poi, la replicazione sarà soggetta al
capriccio della coscienza.>> (13)
I Mc Kenna ipotizzano che la risonanza degli spin degli atomi che
compongono gli alcaloidi, come la psilocibina, sia implicata con il ronzio
che sentono in testa durante il “ viaggio”. Quasi certamente tali strutture
molecolari di natura psicotropa immettono una quantità tale di energia, da
aumentare il voltaggio delle cellule nervose, da permettere al cervello di
percepire un più ampio spettro elettromagnetico ed entrare in contatto con
realtà ed informazioni dei reami superiori. Per gli studenti dell’Assey III
progredito tutto questo forse vi farà tornare in mente la disciplina
“Levitation” dove Ramtha ci sprona a cercare di sentire sempre di più il
ronzio in testa. Forse, il ronzio non è dovuto tanto al rumore dell’ energia
delle bande rotanti, quanto al suo carburante, ovverosia, lo spin dei
neurotrasmettitori endogeni, di matrice serotoninica, che danno il via
libera al “decollo” dell’ energia bosonica della Kundalini verso i sigilli
superiori.

La psilocibina, come altri alcaloidi di natura psicotropa, fa cadere il velo


della personalità anteriore permettendo così di poter osservare uno
spettro di realtà più ampio. Qui la psicologia-psichiatria, in maniera
azzardata, afferma che la pericolosità degli allucinogeni sta nella loro
natura di scindere la personalità in molteplici schegge, mentre in realtà
questa "controindicazione" permette, a chi l'esperisce, di far esperienza di
un Io più ampio e privo di una dispotica personalità anteriore tanto amata
dalla psicologia tradizionale (grazie a Dio ed alla moderna psicologia
transpersonale questa visione ottocentesca ha oramai fatto il suo tempo!).
È molto più probabile che le diverse personalità sono già scisse in
precedenza ma non ce ne rendiamo conto. Molecole come la psilocibina o
dimetiltriptamina hanno la giusta chimica per permettere di conoscerci in
maniera più profonda. Le persone malate non sono coloro che entrano in
contatto con le loro diverse personalità, lo sono coloro che dicono che
queste sono mere patologie e che abbiamo un solo Io. Quest’ultimi sono in
realtà le persone da curare (perlomeno dai loro dogmi che cercano di
“venderci”)! A questo riguardo è estremamente interessante
l’affermazione di Seth: «Il Presente Allargato è il ‘tempo’ fondamentale in
cui esiste il sé totale, ma le varie porzioni del sé vivono le loro esperienze
nei loro sistemi temporali. (…) Passato, presente e futuro sono la realtà
solo per il tuo io.»

I frammenti di diverse personalità immerse nel nostro illimitato Sé


potrebbero provenire da universi paralleli e/o da diverse dimensioni con i
loro spettri di frequenza e relativi sistemi temporali. Ma c’è di più, il ronzio
stesso è il segnale che centinaia di migliaia di persone hanno già
sperimentato e che dichiarano di continuare a sperimentare ― alla faccia
dei cosiddetti “esperti” che negano una tale ipotesi di fronte all’opinione
pubblica mentre nell’ombra studiano questa fenomenologia per le
Intelligence del loro paese ― prima di ogni esperienza extracorporea.

I Mc Kenna e parte della comunità degli psiconauti hanno compiuto viaggi


in cui la loro consapevolezza cosciente di sé si esteriorizzava dal corpo e
dall’ universo fisico (hertziano). Le esperienze in quello che Terence
chiama iperspazio probabilmente sono esperienze in universi
d’antimateria. A tal riguardo mi viene in mente "L'ipotesi del campo Ψ"
dove Ervin Laszlo ipotizza che: «Nella percezione comune il cervello/
mente analizza le figure d’onda che derivano dall’ universo fisico
ricorrendo a forme infuse da figure provenienti dal campo Ψ (psi), mentre
negli stati alterati di coscienza il cervello/ mente ha accesso diretto a
talune figure trasmesse per il tramite di questo campo.» (14)

In conclusione, gli alcaloidi di natura endogena ed esogena sembrano


essere i vettori elettrochimici che permettono alla consapevolezza
ordinaria di tramutarsi in una consapevolezza superiore e di esperire
informazioni-esperienze non-lineari, rispetto allo standard hertziano,
basato su di una matrice spaziotempo avente massa e gravità, e
successivamente memorizzarle nella neocorteccia in concetti lineari con cui
la consapevolezza ordinaria ha familiarità.
Ho voluto aprire una finestra sulle ipotesi dei Mc Kenna per due motivi:
primo perché penso siano estremamente interessanti. Secondo perché
Terence Mc Kenna é uno dei promotori più noti dell'odierna comunità degli
psiconauti. A molti ciò non dirà nulla ma questa comunità ha un certo
legame con le scuole iniziatiche e a tale riguardo voglio aprire una
brevissima parentesi. Gli autentici psiconauti non sono "drogati", come
alcuni possono ingenuamente pensare, ma sono una comunità gnostica con
una sua propria visione di come raggiungere la gnosi. Antonin Artaud,
"apostolo" del peyotl e sostenitore di una rivoluzione "magica" dell'arte,
della religione e della cultura, ha confezionato un'istantanea ad inchiostro
molto suggestiva, nella sua Révolution surrèaliste del 1925, che può ben
rappresentare il manifesto di pensiero di questa particolare comunità:
«Non c'è Dio, Bibbia o Vangelo, non ci sono parole che fermino lo spirito
«Non c'è Dio, Bibbia o Vangelo, non ci sono parole che fermino lo spirito
(...) Abbandonate le caverne dell’essere. Venite (...) Cedete al pensiero
integrale.»

In questa dichiarazione non c'é nulla da scandalizzarsi visto che alcune


scuole misteriche egiziane usavano la ninfea azzurra per aiutare gli iniziati
alla pratica esplorativa della psiche; lo stesso dicasi per molte delle scuole
asiatiche che usavano principalmente la pianta del Soma. A partire dalla
seconda metà del XIX secolo ci fu una rinascita magico-esoterica sull'uso di
queste sostanze psicotrope per un uso "psicoesplorativo". Ciò portò al
condensarsi di diversi gruppi occulti, molti dei quali con un "imprinting" di
chiara matrice gnostica. I moderni psiconauti sono una moderna
rivisitazione di questa " gnosi botanica" anche se, quasi completamente,
scevra di quel background esoterico-iniziatico dei loro predecessori.

MACROMOLECOLE DI MENZOGNE

Non fatevi depistare da chi cerca di farvi credere che la DMT sia una droga.
In realtà essa è una molecola imparentata con la 5-idrossitriptammina
(serotonina), contenuta pertanto nella neurochimica indispensabile alla
biomacchina corpo/ mente, poco importa se viene considerata una droga
illegale. Dovete capire che dietro a ciò c’è una volontà affinché questi
composti vegetali psicoattivi non vengano consumati. Non si vuole che la
gente prenda il vizio di usare questo tipo di alcaloidi naturali "apri menti"
ed incominci a diventare troppo sospettosa ed indipendente agli
"spacciatori di realtà artificiali" come i media ed i baroni del controllo
mentale. Non fate lo sbaglio di seguire la morale corrente. Dobbiamo
renderci conto che ci sono drogati consapevoli che fanno uso di eroina,
cocaina, crack, ecc., e drogati inconsapevoli che invece fanno uso di alcool,
zucchero, tè, caffè, TV ed emozioni. Quest’ultimi oltre ad essere la
maggioranza sono coloro che hanno il più alto tasso di mortalità per le loro
dipendenze.

La psilocibina o la dimetiltriptamina sono considerate droghe pericolose


nonostante non c’è nemmeno la più piccola evidenza scientifica che fanno
male. Sappiamo che non possono far male, perché sono usate da migliaia
di anni senza alcuna controindicazione cosa che non possiamo dire
altrettanto degli OGM che troviamo in ogni supermercato con il beneplacito
dei nostri governi al soldo delle multinazionali (15)!
Cominciate a capire perché molte di queste particolari sostanze, che non
sono dannose all’organismo, vengono rese illegali mentre, ipocritamente,
droghe che lo sono realmente (mi riferisco agli psicofarmaci, all' alcool, al
tabacco ecc.), ma che guarda caso non permettono di raggiungere questi
stati di più alta consapevolezza, non sono in alcun modo ostacolate, anzi! Il
fascismo in doppio petto gessato sa che se lasciasse prendere queste
sostanze psicotrope alle masse il suo impero consumista si sgretolerebbe
in un momento.

Ci si può chiedere come possa succedere tutto questo ed a tale quesito Mc


Kenna centra il bersaglio con la sua inoppugnabile radiografia sociale: «
(…) il romanzo 1984 di Orwell, è applicabile alla maggioranza degli esseri
umani attualmente abitanti nelle democrazie industriali ad alta tecnologia.
La loro autenticità consiste nella capacità di seguire e di ubbidire ai
cambiamenti di stile massificati veicolati dai media. Immersi nel
cibo-spazzatura, nei media-spazzatura, e nella politica criptofascista, sono
condannati a vite tossiche a un basso livello di consapevolezza. Con il
sedativo prescritto sotto forma della dose giornaliera di TV, come un
insieme di morti viventi perduti a tutte le esperienze al di fuori di quella
del consumo. » (16)

Comunque sia personalmente non condivido la scelta della ricerca della


gnosi, da parte di un iniziato, attraverso l'uso ritualizzato di piante
allucinogene. Altresì mi rendo conto che, per le comunità ordinarie, questo
sarebbe un grande passo in avanti rispetto allo stordimento zombificante
provocato dalle "droghe sociali" (media, alcool, zucchero, moda, ecc.).
Queste droghe "resettano" la volontà dell'uomo comune ad intraprendere
una propria autonoma ricerca della conoscenza preferendo, a quest'ultima,
rituali sociali quali il passare il tempo davanti allo schermo di una
televisione o di un videogioco, oppure ostentare il vestito o l'auto nuova
nel percorso che lo porta a raggiungere il ristorante o il cinema. Ma del
resto Ramtha è stato molto esplicito in materia nel momento in cui ha
criticato l’uso degli allucinogeni da parte della comunità sciamana (e di
riflesso della comunità occidentale degli psiconauti). Poiché, nonostante
tutto ciò sia fatto in maniera consapevole e con nobile scopo, l’uso di
molecole psicoattive immesse nel corpo da una fonte esterna spinge ad
atrofizzare le nostre ghiandole endocrine che smettono di produrre i
atrofizzare le nostre ghiandole endocrine che smettono di produrre i
necessari neurotrasmettitori in grado di permetterci di fare i sogni lucidi e
molto altro ancora. Questo naturalmente crea una dipendenza, forse in
qualche grado irreversibile, che nell'ipotetico caso in cui venissero a
mancare nell’ambiente queste sostanze psicotrope, l’uomo non avrebbe
più accesso ai reami di frequenza superiore. Lo Ierofante lemuriano si è
spinto molto più in là nel suo insegnamento criticando anche l’uso
allucinogeno del loto da parte di quella grande figura che è stata il principe
Siddhartha Gotamo conosciuto come il Buddha.

Per concludere possiamo dire che, nei confronti degli stati neurali
potenziati, in grado di generare le cosiddette percezioni extrasensoriali, si
nasconde una politica fermentata da un atteggiamento carico di paura, da
parte della massa, a causa della sua mancanza di comprensione di questi
stati inusuali di consapevolezza. Mentre da parte dei nostri occulti
tecnocrati ciò dipende dal fatto che perderebbero buona parte del loro
controllo su di essa se improvvisamente la gente aumentasse in
consapevolezza fino a raggiungere un "punto di non ritorno" ai vecchi
dogmi, convenzioni e schiavitù sociali. Ribadisco il concetto che le
discipline che studiano l'uomo e la psiche debbano rinnovarsi come oramai
ha già fatto la fisica da quasi cent'anni. L’arcaica psicologia e psichiatria
ortodossa non possono continuare a galleggiare su grossi dogmi inzuppati
da un mare di punti interrogativi; allo stato alterato (non dovuto ai comuni
stupefacenti o dall'alcool) va riconosciuto il suo status di stato di
consapevolezza potenziata, o superiore, e non più visto come uno stato di
coscienza minorato e dunque poco attendibile.

Resta indelebile nella mia mente l’affermazione di un paziente di Louis


Sass diagnosticato affetto da schizofrenia: «La gente continuava a pensare
che avevo recuperato la mia intelligenza, ma quel che facevo in realtà era
ritirarmi in livelli sempre più semplici di pensiero.» Dobbiamo ricordare
che la diagnosi medica, soprattutto in ambi to della ”igiene mentale”, resta
sempre un giudizio arbitrario valido nella misura in cui si ha fede in esso.
Quelli che una volta erano pulpiti cristiani ora sono diventati pulpiti
psichiatrici, ma a noi non ci serve più una religione scientista bensì scienza
esatta! Sembra che tutto ci indirizzi verso una direzione che a parole
potremo raccogliere come: ogni mezzo é valido per raggiungere la gnosi
purché il mezzo sia nostro!

Note

(1) Va ricordato anche il grande contributo di P. D. Ouspensky con il suo


capolavoro Tertium Organum, o la preziosità narrativa in La Casa nuova di
Robert Heinlein, con l'immagine di un architetto che costruisce
un'abitazione a forma di ipercubo, e di alcuni lavori del grande H. G. Wells,
di Martin Gardner, ecc... Nel novero non si può dimenticare il teorico della
5° dimensione, il matematico Theodr Kaluza (la sua 5° dimensione altro
non era che la vecchia 4° dimensione di Charles Hinton e Johann Zollner
sotto la lente della teoria einsteniana). È grazie a questi teorici della
extradimensionalità, che hanno creato l'humus scientifico-psicologico, che
ha permesso alla teoria della supergravità a 11 dimensioni ed alla teoria
delle stringhe di sbocciare. Per ulteriori approfondimenti vi consiglio la
lettura di Tetrium Organum di P.D. Ouspensky, La quarta dimensione di
Rudy Rucker e Iperspazio di Michio Kaku (vedi bibliografia).

(2) Più l'uomo invecchia e più sembra percepire il movimento del tempo in
una progressiva accelerazione. Se provate ad autoanalizzare, attraverso il
ricordo, la vostra infanzia ed il modo con cui, da bambini, percepivate il
tempo, vi accorgerete che esso "spariva" letteralmente per ampi periodi
ma nel momento in cui vi concentravate su di esso sembrava
interminabile. Questo "tempo mancante" succede anche nella profonda
focalizzazione, meditazione e nello "stato d'ispirazione" a cui molti artisti e
scienziati hanno avuto accesso durante lo stato di mente analogica.

(3) La diversa chimica neurale dovuta al buon funzionamento endocrino


della pineale e della pituitaria permette un maggior circolo di
neurotrasmettitori serotoninici dando capacità ESP ai bambini. I bambini
Indaco hanno un rilascio serotoninico potenziato rispetto ai bambini
"normali". La progressiva atrofizzazione della pineale nell'uomo adulto é la
principale causa della sua progressiva perdita di capacità ESP, comuni alla
maggior parte dei bambini. Il "sogno ad occhi aperti" dei bambini é uno dei
metri di misura della salute delle ghiandole endocrine responsabili del
rilascio serotoninico e la perdita di questa capacità é, molto
probabilmente, proporzionale alla calcificazione della pineale.

(4) Se noi uomini abbiamo una percezione tridimensionale e un verme


possiede invece una percezione unidimensionale, chi pensate abbia una
visione più coerente ed allargata della realtà? Ora se invece abbiamo un
uomo ordinario con una percezione tridimensionale ed un uomo che riesce,
attraverso un'alchemica mutazione elettrochimica del cervello, a
attraverso un'alchemica mutazione elettrochimica del cervello, a
possedere una percezione quadridimensionale chi é tra i due ad avere una
visione della realtà più ampia? Coloro che minimizzano o criticano questo
tipo di esperienze, marchiandole come patologie mentali o disfunzioni
fisiche, sono miopi escrescenze di pensiero stagnante che presto verrà
rivitalizzato dai freschi fluttui dei fatti.

(5) Il termine Evoluzione, qui esposto, non ha nulla da spartire con la


dottrina propugnata da Darwin. L'Evoluzione (con la 'E' maiuscola) é un
movimento ortodimensionale con cui la coscienza esperisce le proprie
creazioni; é l'atto creativo di rendere manifesto l'immanifesto in ogni piano
di frequenza e di probabilità. L'attuale cervello umano non ha bisogno di
evolversi, bensì di ripristinare le sue antiche funzioni latenti e mappare, in
nuovi collegamenti sinaptici, la neocorteccia ad una nuova tipologia di
esperienze. Le Scuole hanno il compito di fare ciò attraverso la
riattivazione dei geni del DNA di "scarto". In questo momento é necessario
un nuovo modello operativo con una genetica potenziata affinché la vita
biologica non ristagni in un loop evolutivo (ciclo karmico causato non tanto
dal causa-effetto quanto dalla mancanza di conoscenza della propria
natura multidimensionale) che non permetterebbe all'uomo di trascendere
la percezione tridimensionale, confinata nello spettro della luce visibile, di
realtà contenute nella banda hertziana. Se tale Evoluzione non entrerà
come probabilità manifesta, in questo spaziotempo, l'uomo si espone al
rischio di rimanere in un loop spaziotemporale che lo porterà a
reincarnarsi nelle sue vite passate fatte di eventi, tempi, luoghi, persone e
cose già esperiti in precedenza, non applicando, nel suo viaggio
multidimensionale, il sacro mandato del Vuoto di rendere conosciuto lo
sconosciuto.
(6) Gurdjieff era solito insegnare che l'uomo è un essere tricerebrale ─
difatti la scienza parla di tre cervelli: il neopallio, il paleopallio (cervello
mammifero) e l'archeopallio (cervello rettile) ─ mentre il cane è un essere
bicerebrale ed il verme un essere unicerebrale. Sappiamo che l'uomo
riesce ad osservare tre dimensioni spaziali mentre il verme una
solamente. Forse gli esseri bidimensionali di Flatlandia sono in realtà tutti i
mammiferi privi di neopallio e gli esseri unidimensionali di Pointlandia tutti
gli animali aventi solo il cervello rettile. I cani e i vermi noi li percepiamo
come esseri tridimensionali ma loro non riescono a percepirsi nella loro
terza dimensione (ed anche seconda per i vermi), questo vale anche per
l'uomo? Forse tutto è multidimensionale ma non abbiamo una
consapevolezza per poter osservare questa multidimensionalità. La teoria
delle stringhe non va forse in questa direzione? Un essere della 4°
dimensione riesce a percepire anche la quarta dimensione dell'uomo (cosa
che l'uomo nello stato ordinario di consapevolezza non riesce)? A questo
punto, per analogia, c'è da chiedersi se un essere dell'iperspazio abbia un
quarto cervello ─ che certamente non ha nulla a che fare con una nuova
massa cerebrale aggiunta, quanto uno stato energetico superiore di
consapevolezza con cui processare lo spettro elettromagnetico
dell'omniverso.

(7) In un volo di fantasia non escluderei che la presunta successione


progressiva delle vite temporali, scandite dai nostri filtri sociosensoriali,
verrà un giorno studiata dagli archeoantropologi della 5° dimensione. Il
"tempo" verrà studiato come un curioso e primitivo modello
religioso/scientifico della rappresentazione della realtà da parte della
specie tridimensionale del pianeta Terra che si é evoluta negli stessi
archeoantropologi che ora la studiano. Lo so tutto questo può sembrare
pazzesco, ma lo é?... se è vero che questa affermazione é stata originata
dalla mia mente vuol dire che é un potenziale contenuto nel Campo
Quantico ed io lìho solo preso in prestito tra gli infiniti potenziali!

(8) I "prodotti" dell'osservazione della Natura possono essere formule


matematiche, teorie, tecniche di meditazione, focalizzazione o di
autoricordo. Le Scuole Iniziatiche e la loro amata figlia 'Scienza' sono
generate dall'atto dell'osservazione della Natura. La Natura é il laboratorio
vivente del divenire dell'essere.
(9) Terence Mc Kenna, Allucinazioni vere, Shake Underground Edizioni.

(10) Joe Dispenza, Il cervello - Dove scienza e spirito s'incontrano,


Macrovideo.

(11) Terence Mc Kenna, Allucinazioni vere, Shake Underground Edizioni.

(12) ibidem.

(13) ibidem.

(14) Ervin Laslzo, L'ipotesi del campo Ψ, Pierluigi Lubrina Editore.


(15) Qualche hanno fa è apparsa un interessante dossier su Rai Tre (ahimè
l'unica rete che ancora ogni tanto affronta tematiche scomode alle
corporazioni) dove il Ministro della Sanità ammetteva che si conosce
ancora troppo poco sugli OGM. Il "buon" ministro incalzato da domande
troppo impertinenti ammise poi che in ogni caso il Ministero stesso,
nonostante abbia dato il permesso al commercio degli Organismi
nonostante abbia dato il permesso al commercio degli Organismi
Geneticamente Modificati , se nel futuro si scoprissero mutazioni o malattie
alla popolazione causate dagli OGM si lava le mani da qualsiasi
responsabilità. A questo punto mi chiedo a cosa serve sperperare tanti
soldi per questo Ministero se poi nessuno si prende le responsabilità dei
danni perpetuati alla popolazione visto che le grandi corporazioni di certo
non lo faranno per loro.

(16) Terence Mc Kenna, Apocalisse gioiosa, Stampa Alternativa.

FONTE:

da meskalito dom 26 lug 2009, 22:16

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