Equipes Notre Dame

Milano A e Milano B

GIORNALINO DEI SETTORI

Dicembre 2006

Il Raduno Internazionale delle END ha lasciato un’impronta profonda in coloro che vi hanno
partecipato e trova quindi spazio anche negli articoli che trovate in questo numero del giornalino
che esce in formato ridotto rispetto al passato. L’equipe di redazione, anche sulla base dei riscontri
che proverranno dal questionario che avete ricevuto nelle scorse settimane, sta riflettendo su come
rendere più efficace la comunicazione fra gli equipier dei settori di Milano. Rimandiamo quindi al
sito internet www.endmilano.it e ai messaggi di posta elettronica che ricevete dalle Coppie
Responsabili di Settore per tutto quanto non trova spazio su queste pagine.
Equipe Referente Cultura (erc@endmilano.it)

DIRITTURA… DI
Ecco, ci impegniamo perché questo spirito di
fraternità non si esaurisca in una sessione o in un
incontro ma che possa arrivare a tutti i nostri
PARTENZA fratelli, attraverso la nostra testimonianza, come
dono da rendere. Ci adoperiamo per divenire
cristiani coerenti ed autentici, durante la nostra
A metà settembre abbiamo partecipato al vita di coppia, che il Signore ci ha donato.
raduno internazionale di Lourdes. La prima volta, Di solito si dice di essere in dirittura di arrivo.
per noi, di un raduno internazionale. Esperienza All’inizio di questo nuovo anno di formazione, forti
fortissima, di quelle che ti segnano. di esperienze vissute, senza indugio e senza
Tornando a casa, gli amici (anche équipiers) esitazione prendiamo tutti posizione in dirittura di
ci hanno chiesto testimonianza. La gioia per partenza come équipiers e come coppie
l’esperienza vissuta che traspariva dai nostri volti responsabili di servizio (di collegamento, di
era evidente. Ma la gioia nei nostri cuori, be’, équipes), per donare ad altri ciò che Dio Padre,
quella è indescrivibile, indelebile, intimamente Maria Madre Santa e suo figlio Cristo Gesù
legata alla protezione, al sostegno e ripongono nel nostro cuore.
all’affidamento a Maria, nostra Madre Santa.
A metà ottobre siamo stati a Ciampino per la Dina e Michele
sessione nazionale delle coppie responsabili di CRS Milano A
settore sul tema “L’Équipe di settore: un
laboratorio di fraternità, un laboratorio nella
fraternità”.
Laboratorio come creatività nel formulare
iniziative e operosità nel realizzarle. Fraternità
come spirito che illumina e anima.
Si è parlato di servizio (a livello di èquipe, di
collegamento, di settore), di chiamata al servizio,
di opportunità di ognuno di noi di donare agli altri
qualcosa in termini di testimonianza durante il
nostro cammino di fede.
Tornando a casa ci siamo portati un pizzico di
fraternità in più nel cuore, scaturita dall’umanità
dei volti delle persone incontrate: il volto del
Signore, visto attraverso quello dei fratelli.
L’umanità del volto sorridente che trasmette
entusiasmo, l’umanità del volto pensieroso e
riflessivo che pone domande e incertezze,
l’umanità del volto che soffre e chiede sostegno,
carità e accoglienza.

1
END Milano
IL NOSTRO PRIMO RADUNO
INTERNAZIONALE DELLE END
Dopo ventidue anni nelle END finalmente il nostro
primo raduno internazionale! In altri termini c’è
sempre una prima volta ma soprattutto c’è la
speranza che possa accadere anche ad altri …
non è mai troppo tardi.
Due gli spunti che vorremmo indicare:
1. l’esperienza del movimento
2. il “fenomeno Lourdes”
1. L’esperienza internazionale sicuramente ha
avuto un forte impatto emotivo: ottomila
partecipanti da tutto il mondo, tre cardinali, dodici
vescovi e quattrocentocinquanta preti. L’impatto
visivo del movimento in cammino sempre
distinguibile dagli zainetti-seggiolino verde era
motivo costante di curiosità ed interesse da parte
degli altri pellegrini per queste coppie felici,
serene, affiatate che lasciavano trasparire
ovunque un profondo e condiviso cammino
coniugale e spirituale.
Lo zainetto-seggiolino è stato senza dubbio un
elemento concreto che ha ben rappresentato il
dovere di sedersi e lo stile di stare in coppia a due
a due nel confronto, nella preghiera, nel silenzio.
Non ci soffermiamo sui contenuti delle relazioni a
cui si può accedere visitando il sito internet
www.lourdes2006end.com ma vorremmo
sottolineare quella che per noi è stata la
riscoperta del fondatore Padre Caffarel, di cui è
stato avviato il processo di beatificazione. Un
filmato ne ha tracciato la figura e il rigore
spirituale: non faceva sconto alcuno ma si poneva
in modo esigente verso i suoi interlocutori. Un
concetto fondamentale espresso da Padre
Caffarel potremmo cercare di riassumere così:
come non possiamo prescindere dal cibo per il
corpo altrettanto insostituibile è il nutrimento
spirituale (preghiera, ascolto della Parola, vita
sacramentale …).
2
Dicembre 2006
La cura attenta e costante della propria vita
spirituale è l’elemento cardine perché la coppia
possa coniugare quotidianamente ed in modo
creativo l’amore verso il coniuge e l’amore verso
Dio, come un’unica vocazione e un unico
percorso alla santità. Non dicotomia ma
sacramento matrimoniale che coniuga e
testimonia che l’amore di Dio si è incarnato ed è
visibile e operante tra di noi (vorremo aggiungere
“nonostante noi”).
L’impatto degli ottomila partecipanti però si è
stemperato l’ultimo giorno allorquando ciascuno è
ripartito per il luogo di provenienza. Nel macinare i
chilometri ed attraversare le città degli uomini ci
siamo sentiti piccoli e pochi al confronto, semplici
granelli di lievito sparsi in un oceano di famiglie e
nuove e complesse modalità di convivenza.
Questo mondo nuovo che vede il tramonto del
modello famigliare così come da noi inteso ci
interpella e ci chiama verso nuove formule di
annuncio e di vicinanza agli uomini e alle donne
del nostro tempo ora più che mai disorientati.
Tolto Dio dall’orizzonte dell’umanità quale altro
fondamento e vincolo può restare all’amore
umano così troppo spesso fragile ed in balia di se
stesso e delle spinte individualistiche che
attraversano il cuore umano? Credere all’amore
umano in quanto radicato nell’amore di Dio vuol
dire accogliere con stima, fiducia, simpatia ogni
esperienza d’amore che incontriamo ma anche
saper annunciare quel “di più” che va oltre il dato
immediato e ne sa dare senso e profondità: la
buona notizia di Gesù Cristo.
Questa pensiamo sia la sfida fin dagli inizi ma
costantemente attuale del movimento delle END.
TUTTI I TESTI DELLE RELAZIONI E MOLTO
ALTRO MATERIALE SU
HTTP://WWW .LOURDES 2006END.COM/
END Milano
2. Se Lourdes attrae circa cinque milioni di
pellegrini ogni anno un motivo dovrà pur esserci.
È vero, ogni domenica, un evento come il calcio
mobilita centinaia di migliaia di persone, disposte
a pagare e a macinare chilometri per seguire i
propri beniamini (gli stadi sono i nuovi santuari
con i suoi riti e i suoi canti). Ma a Lourdes è
diverso: persone che con estrema dignità e
sobrietà pregano, digiunano, accedono alla
confessione e partecipano all’Eucaristia. Non
abbiamo visto segni di fanatismo o superstizione
ma al contrario persone in cammino e in ricerca di
quel “di più” che sappia dare senso alla propria
vita.
Se l’END si è affidata a Maria come Nostra
Signora della Famiglia è perché in lei ha visto la
madre e la sposa che ha condiviso la condizione
della famiglia umana e in tutto ciò si mostra
costantemente vicina in ogni tempo.
La preghiera alla grotta e il bagno alle piscine
(obbedendo alle indicazioni date dalla Vergine)
sono stati senza dubbio due momenti forti e di
intensa partecipazione spirituale. Il bagno
compiuto da adulti e consapevoli del gesto
rimanda inevitabilmente col pensiero alla
riconferma del proprio battesimo. L’esperienza
della propria nudità immersa nell’acqua della fonte
ci fa sperimentare un abbraccio ed una cura
amorevole da parte di Maria e nel contempo
diviene momento liberante del percorso di
conversione e sostegno per il cammino futuro.
Possiamo davvero dire che dopo Lourdes la
nostra adesione al movimento e la nostra
devozione a Maria hanno assunto maggiore
consapevolezza e nuovo entusiasmo.
Loredana e Ettore
Monza 1
Benvenuto a PIETRO!
Con gioia ne annunciano la nascita
mamma Felicina e papà Alberto
(Equipe Milano 11)
con Francesco
Dicembre 2006
Henri Caffarel:
qualcuno al nostro fianco
Durante il raduno internazionale è stato commemorato
il decimo anniversario della morte di Padre Henri
Caffarel, il fondatore delle Equipes Notre Dame e in
questa occasione solennemente introdotta la sua causa
di beatificazione.
Nato a Lione il 30 luglio
1903, Henri Caffarel è
morto a Troussures il 18
settembre 1996. Nel
mese di marzo 1923,
egli “incontra” Cristo.
“…Era la linea di
demarcazione nella mia
vita, c’è un prima, c’è un
dopo. Quel giorno Dio è
entrato nella mia vita e
da allora io sono in
servizio”. Egli dirà pure
“…un giorno qualcuno
era là sulla mia strada e
adesso, tra lui e me è “per la vita e per la morte”“. Io
non mi sono posto la domanda del matrimonio, a quel
momento era un amore, e un amore totalitario, che
esige tutto”. Henri Caffarel sarà prete, è ordinato nel
1930.
Interamente votato a Dio, Padre Henri Caffarel ha
profondamente amato e rispettato la Chiesa che egli
serve con fedeltà ed è nel suo ministero che si apre alle
realtà del mondo incontrando coppie, futuri sposi,
vedove. Egli scopre il sacramento del matrimonio,
segno fondatore dell’alleanza di Dio e degli uomini; in
seguito a questa scoperta si mette in ricerca da uomo
appassionato e esigente.
La sua inventiva e il suo spirito profetico fanno di lui un
maestro spirituale. E sulla richiesta di giovani coppie
che egli crea a poco a poco, immagina, e struttura le
Equipes Notre Dame, con la sua riflessione, egli
rinnova la visione della spiritualità coniugale, della
sessualità nella coppia. Più tardi sono delle giovani
vedove che si rivolgono a lui e gli chiedono di aiutarle;
con loro egli crea “Speranza e vita”, l’amore è più forte
della morte. E quando il momento è arrivato, egli si ritira
e lascia le sue opere a quelli a cui erano destinate.
Padre Henri Caffarel può allora consacrarsi pienamente
a quello che costituisce il cuore della sua relazione con
Dio, l’Orazione, ed è a Troussures che crea una scuola
di preghiera, per aiutare il più gran numero di persone
sul cammino dell’incontro personale con Cristo tramite
la preghiera e l’orazione. Egli diceva “Il Cristo che si era
fatto conoscere da me poteva servirsi di me per farsi
conoscere dagli altri” .
Per questo uomo interamente votato a Dio,
per questo uomo appassionato per gli uomini del suo
tempo,
per questo uomo esigente, affascinante, amante delle
cose belle e perfette,
per questo cercatore di Dio che ci trascina al suo
seguito,
noi chiediamo alla Chiesa di riconoscere la santità della
sua vita introducendo la causa
della sua beatificazione.
Per saperne di più visitate
http://www.henri-caffarel.org/
3
END Milano
…RICOMINCIAMO
Colori e calore del Raduno Internazionale a
Lourdes, gioiosità e impegno nelle giornate di
ritiro a Rota con la presenza festosa di tanti
bambini, convivialità degli incontri con le
coppie responsabili di equipe nelle case delle
coppie di collegamento, serenità delle serate
con le giovani coppie giunte per vie diverse
alla conoscenza delle End e desiderose di
iniziarne il cammino…..
Così si è declinata per noi in questi mesi la
speranza per l’Amore.
In questi tempi in cui molti, anche cristiani,
sono tentati di non sperare più, in cui sembra
che tardi a manifestarsi il Risorto, abbiamo
sperimentato che dobbiamo imparare, con la
nostra poca fede, a leggere i segni della
presenza di Dio nella storia.
Per noi Lourdes è stata l’occasione per
guardare con stupore alle migliaia di coppie
di tutto il mondo che, riunite nella preghiera e
nell’ascolto, gioiosamente sparse per le vie e
le spianate di Lourdes, sedute sui loro zaini-
sgabello per il dovere di sedersi o per la
preghiera…manifestavano la vocazione
all’amore che Dio aveva seminato in loro.
“ma voi, chi dite che io sia?” è stato il primo
interrogativo che ci è stato posto al raduno;
siamo stati invitati a cercare di capire chi è
Gesù e chi siamo noi in quanto suoi discepoli
ed a porci queste domande secondo tre
diverse strade:
• nella nostra storia con il suo ordinario
snodarsi
• nei momenti di riflessione in cui ci si
ferma a meditare la Parola
• nella contemplazione in compagnia
orante con il Signore.
Siamo grati a Dio perché, attraverso il
movimento ed il servizio a cui ci ha chiamato,
abbiamo potuto intessere relazioni, incrociare
tanti sguardi, intrecciare la nostra vita con
quella di tante altre coppie che cercano Cristo
nella loro storia, nella quotidianità del
cammino, nella ferialità della vita.
Le giornate di ritiro sul tema “li inviò a due a
due avanti a sé”, hanno costituito la sosta, il
fermarsi, il pregare.
“Siamo coscienti che avendo incontrato
Cristo abbiamo ricevuto il centuplo quaggiù?”
è stato uno degli interrogativi posti che più ci
ha interpellato come singoli e come coppia.
Dicembre 2006
Le montagne, il tempo e le relazioni
amichevoli favorite dai servizi a tavola e dalle
equipe di formazione hanno reso piacevoli e
“lievi” le due giornate.
Momento culminante che ha sgelato
completamente Mons. Maggioni, peraltro
brillante e coinvolgente durante tutto il ritiro,
la Messa partecipata dai bambini.
Infine una riscoperta della preghiera: per
assaporare la gioia di stare con Lui, preghiera
in silenzio in coppia o comunitaria, di lode e
di intercessione, cantata e recitata, detta e
chiesta ad altri, nella contemplazione e nelle
stanche ore della sera.
Insegna padre Caffarel: “la preghiera
coniugale è l’ora privilegiata in cui marito e
moglie fanno silenzio insieme, per ascoltare
insieme sia che ascoltino Dio parlare
nell’intimo del loro cuore, sia che aprano la
Bibbia per leggere meditare contemplare la
parola. Pregare, ascoltare, infine rispondere a
Dio esprimergli i sentimenti fondamentali
della devozione filiale:l’adorazione, la lode,
l’amore….”
A noi è chiesto di operare nel vasto campo
del matrimonio con umiltà ma con coraggio
con la grazia del Signore: non manchi mai la
preghiera per tutte le coppie specialmente
per quelle minacciate e “povere di amore”
Mary e Gigi
CRS Milano B
Prossimo
appuntamento per i
settori di Milano
MINIRITIRO DI
QUARESIMA
Pavia
4 marzo 2007