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Considerazioni sull'uso teurgico dei Salmi: il Tikkun Haklal di Rabbi Nachman A cura di Peter R. Ben David (Pietro Gonsalez)

In Esodo 3:13,15 il Santo, benedetto Egli sia, rivela a Mosh il suo sacro nome da rivelare agli Israeliti affinch lo seguano:" Questo quanto devi dire ai figli di Israele : IO SARO COLUI CHE SARO (EHEYE' ASHER EHEYE) mi ha mandato da voi e devi dire ai figli di Israele che YHVH, D-o dei vostri padri, il D-o di Abramo, il D-o di Isacco e il D-o di Giacobbe mi ha mandato a voi, questo il mio nome per sempre, con tale nome sar invocato da tutte le generazioni a venire". Risulta evidente che D-o si identifica in tale passo con due differenti nomi, EHEYE( futuro del Verbo Essere)' e YHVH(il Nome impronunciabile che , celato in noi, costituisce il genoma ontologico dellEssere umano) , ed la prima volta si rivela con il nome EHEYE', riferendolo alle modalit di invocazione delle generazioni a venire, di cui il tempo al futuro costituisce gi in s un annuncio messianico. Come possono interpretarsi i due nomi in tale contesto? Proviamo ad analizzare comparativamente i due nomi : YHVH (Yod Hey Vav Hey) EHEYE(Aleph Hey Yod Hey) Si rilevano in entrambi due Hey e una singola Yod, mentre la Vav nel primo nome viene sostituita da una Aleph nel secondo. Ora sappiamo che uno dei possibili valori ghematrici di Vav quano scritta per esteso 12 (doppia Vav) e pu significare sia divorzio(Ghet=Ghimel Teth) sia esiliato (avdah=Aleph Vav Dalet Aleph). Alla luce di tale significato, nella comparazione dei due nomi divini si potrebbe ipotizzare con la dovuta cautela che l'Aleph, che simbolizza l'aspetto immanente di D-o nell'uomo, prende il posto della Vav nel Tetragrammaton, in quanto il D-o della creazione YHVH(D-o trascendente) diviene il D-o del popolo di Israele EHEYE(D-o immanente), il D-o che si rivela in modo pi accessibile ed intimamente evocabile alle nuove generazioni del suo popolo eletto. EHEYE(Aleph Hey Yod Hey) YHVH (Yod Hey Vav Hey)

Da tale momento il Tetragramma YHVH pare divenire la Derech HaShem(la Via del Nome), il nome impronunciabile, che pu essere evocato solo eccezionalmente dall'alto sacerdote di Aaron(Esodo 20:7) . La secretazione dei nomi divini, accessibili solo all'alto sacerdote divenuta ben presto uno dei motori di ricerca mistica della Cabal Shimoshi (Cabal dei Nomi), il cui nome deriva da Shhmot( Shin Mem Vav Tav), il Libro dei Nomi, il secondo libro della Tor meglio conosciuto come Esodo, che gi dal suo suono ebraico sembra rivelarci un'estrema segretezza. A tale ricerca si dedicata negli ultimi due secoli quella branca della Cabal chiamata Cabal Pratica, a quanto pare, grazie a D-o, con scarsi risultati da parte dei profani, appartenenti a dottrine esoteriche estranee alla Cabala Ebraica. Ricollegandoci invece a quella branca Cabalistica che si occupa di guarigione ed illuminazione, la Cabal Applicata, analogamente alla preghiera di esorcismo per malattie molto complesse e quasi inspiegabili relativa all'uso del Salmo 119(detto Khar Shatn) risulta molto interessante nel metodo e nel risultato quanto sviluppato cabalisticamente dal Rabbi Nachman di Breslov, nipote del celebratissimo Tzaddick Ba'al Shem Tov.
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Rabbi Nachman elabora il metodo del Katzar Tikkunim, che consiste in una serie di permutazioni di un testo sacro che portano ad una progressiva "compressione" delle parole e delle lettere, incrementandone esponenzialmente il loro potenziale teurgico guaritivo e di illuminazione. Con tale metodologa cabalistica Rabbi Nachman costruisce la propria preghiera-mantra del Tikkun Haklal che si ispira alla "Teurga dei Salmi". La preghiera nella sua forma originale molto diffusa fra coloro che operano con la Cabala consiste di norma in 10 Salmi(Tehilim in ebraico), che sono nell'ordine : 16,32,41,42,59,77,90,105,137,150. Il numero 10 sembra volerci indicare un riferimento al numero delle sephirot, ai Comandamenti di D-o, alle 10 trib disperse, ma soprattutto ad Echad(l'Uno), punto di congiunzione fra il 10 ed 1. Le istruzioni prevedono, come di prassi, una formula recitativa esclusivamente in lingua ebraica. Ma vediamo con quali intuizioni il Rabbi elabora la "compressione" dei 10 Tehilim in un "mantra" teurgico. Tehilim(Tav Hey Lamed Yod Mem) ha valore ghematrico 485, lo stesso di Lilith (Lamed Yod Lamed Yod Hey Tav), il livello pi decaduto del femminile (la dimensione spirituale) dellessere umano, ma dalle lettere di Tehilim si possono ricavare anche i due nomi di D-o El ed Elohim, che riunificati hanno il potere di liberare il sacro seme (le scintille di santit) imprigionate dalle Qlipot (le energie parassite del Male) in seguito alla loro caduta. Ora nel Mondo della Creazione, mentre Elohim va ad associarsi a Gevurah, El deve essere associato a Chesed e per tale motivo il Tikkun Haklal viene chiamato il "Potere delle Radici" dell'Albero della Vita. Nel recitare i 10 Tehilim, l'orante trasfonde il potere spirituale del lato sinistro al lato destro, facendo innalzare Lilith dalla polvere di cui si nutre (lAdamah), che per questo costretta a rilasciare il sacro seme prigioniero dei suoi artigli, permettendogli di ritornare a D-o per portare a compimento la redenzione del mondo"(Zaccara 14:9). La permutazione e la "compressione" del potenziale energetico spirituale viene ottenuta dal Rabbi Nachman prendendo, per ognuno dei 10 Tehilm, la prima lettera ebraica della seconda riga e l'ultima lettera ebraica dell'ultima riga, generando cos 10 coppie di lettere. Quindi si opera un'ulteriore compressione, riducendo le 10 paia di coppie a 5 coppie e si calcolano le possibili parole ebraiche che corrispondono ai valori ghematrici delle 5 coppie di lettere. Con tale processo si riescono a comprimere le 1600 parole e le 164 righe dei 10 salmi a sole 5 parole ebraiche, che contengono come mantra l'intero potere teurgico della preghiera composta dai 10 Tehilm, ma potenziato esponenzialmente nelle sue energie spirituali redentive. Le 5 parole che Nachman ottiene sono : " Ha' Eved Na'amah Hushev Ailim "(1= Ha(Hey Aleph ) 2=Eved (Hey Ayn Beth Dalet- 3=Naamah(Nun Ayn Mem Hey) - 4=Hushev( Hey Vav Shin Beth) - 5Ailim=(Ayn Lamed Yod Mem ) che pu tradursi :" Lei, la serva Na'amah stata reintegrata elevandosi". Come sappiamo Na'amah oltre ad essere il nome di un demone associato a Lilith era la moglie di Noh, ma suo malgrado discendeva in linea diretta da Caino, generato secondo lo Zohar da Eva con Nachash(il Serpente dellEden), da un "seme malefico" che va dunque liberato dalle Qlipot che contiene e rettificato. Da tale frase procedendo con i 3 livelli di permutazione ghematrica si ottiene : 1 livello(valore ghematrico delle prime 5 lettere delle 5 parole : Hey5 Hey5 Nun50 Hey5 Ayn70 = 135). 2 livello(1 livello 135+ 5, numero delle lettere = 140). 3 livello(2 livello + 1 = 141).
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Dai 3 valori ghematrici ottenuti il Rabbi individua 3 parole : 135=Ha kol (Hey Qof Lamed) (la Voce), 140= Mayal (Mem Ayn Lamed) (dall'alto), 141=Motzai (Mem sade Aleph Yod) (mi cerca), "Ha Kol Mayal Motzai"( La Voce dall'alto mi cerca). I due mantra cos ottenuti dall'originaria recitazione dei 10 Tehilim rielaborati e compressi da Rabbi Nachman hanno il potere teurgico, quando recitati insieme con mistica concentrazione e salmodiati correttamente, di redimere sull'Albero delle Sephirot, la Nuqv (la figlia) per riunirla allo Zeir Anpin(Il "piccolo volto") nella Sephir Tipheret(cuore dell'Albero della vita), in uno stato di pre-divisione, in cui lato destro(maschile) e lato sinistro(femminile) sono di nuovo uniti come in origine nella loro Forma Unitaria Superna .Quindi, ogni forma di illuminazione e di guarigione, pur avendo origine in Keter, nel mondo super-conscio dell'Emanazione, per potersi manifestare deve scendere in Tipheret, il livello del mondo della creazione e il livello del cuore, che collegato a Keter dalla "conoscenza unificatrice" di Da'at, il che implica che ogni possibile illuminazione ed ogni possibile processo di guarigione sono sempre collegati ad un processo rettificativo dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male che dona accesso allAlbero della Vita. Con tale "operazione teurgica", ogni volta, secondo le indicazioni di Rabbi Nachman, si "ripara il volto di D-o", in un processo complessivo di rettificazione del mondo, ricevendo la Teshuv, e lilluminazione e benedizione dall'alto, che sono le premesse indispensabili per ogni arukh (processo di guarigione).

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